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Copie davanti il pubblico silente

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con Furaya, Touma

20:49 Touma:
 L'alta figura del Deshi si muove in maniera lenta e cadenzata in direzione del monumento in memoria dei caduti di Konoha.La sua figura è coperta da un mantello nero che ne copre le spalle fino a scivolare appena sopra le caviglie. Il mantello è aperto frontalmente, lasciando trasparire un kimono nero con una banda bianca che scivola lungo i lembi dello stesso in tutta la sua lunghezza, il tutto chiuso da una fascia bianca che corre per tutta la vita.I capelli cremisi sono legati con la routinaria coda alta ch scivola fino a metà della schiena mentre la fronte è coperta da una fascia nera mostrando, solo in parte, la presenza di due tatuaggi gemelli sulle tempie. Tra le mani regge un piccolo mazzo di fiori e il suo passo, illuminato dalla fiaccole,si ferma solo a qualche metro di distanza dal momento. Uno sguardo in lontananza alla torre di guardia, un sospiro profondo ed infine compie gli ultimi passi che lo separano dalla sua meta.

21:02 Furaya:
 Strano, ma vero non pare esserci ombra di tempesta all'orizzonte. Ha smesso di piovere, dunque si può avanzare per la prateria senza dover sopportare un ombrello, un cappuccio od evitare direttamente di metter fuori i piedi da casa propria. Quindi, ha optato per dirigersi nuovamente alla prateria, com'era abitudine per lei già fare, stringendo nella dritta soltanto un mazzo di fiori colorati. Il passo che mantiene è piuttosto lento, affatto dedita a nascondere la propria presenza. Un lungo pantalone nero, aderente alle forme della fanciulla, ne copre le inferior leve. E' sorretto da un cinturone in cuoio con fibbia argentata, avente sul fianco mancino dei ganci per i foderi delle rispettive katana. Non si separa da nessuna delle due, fedeli compagne di battaglia nel corso di tutta la sua esistenza come Ninja. A coprire l'addome, una camicia bianca con il colletto ben piegato, poggiato sui lati e lasciando visibile parte del collo e il ciondolo con il simbolo del Clan Uchiha. Al di sopra, vi è un maglione nero che ne fascia l'addome permettendole di stare anche al caldo, per via delle temperature prettamente invernali che stanno raggiungendo anche Konoha. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri rinforzati metallicamente tramite degli schinieri. Sotto le maniche della camicia, sono stati posizionati anche dei vambracci per qualunque evenienza. Un lungo giaccone grigio chiaro è indossato sulle spalle al posto del consueto haori da Decimo, dal Il coprifronte della Foglia è ben legato tra i capelli rosei della fanciulla, lunghi sino a metà della schiena in piccoli boccoli curati e profumati. Con sé, ha portato soltanto qualche tonico coagulante e di recupero chakra, nessun'altra arma od oggetto essenziale oltre alle proprie spade e al Ninjutsu che sa utilizzare alla perfezione. Son pochi i passi che ancor la separano dal monumento, proseguendo ancor pacata in tal direzione. Espressione che permane attenta ai dettagli, a ciò che la circonda; occhi chiari che si soffermano s'una figura non molto distante. <'sera> Ma che tuttavia ancora non riconosce come quel ragazzo incontrato di recente proprio nello stesso posto, ma sotto la pioggia. [ Chakra ON ]

21:18 Touma:
 [Monumento] Il ghiaino posto dinnanzi al monumento scricchiola al passaggio dei waraji del deshi e il muovimento, cadenzato e marziale, si ferma proprio davanti il monumento. Lo sgurdo cremisi,accento e vispo, inizia a leggere i vari nomi scolpiti nella liscia pietra, soffermandosi su uno in particola, quindi il ginocchio destro si flette fino a poggiarsi sulla ghiaia, la schiena ricurva e il corpo proteso in avanti, il viso verso il basso, con la coda che si flette fino a scivolare lungo la spalla sinistra e precipitare in avanti. Delicatamente i fiori alla base del monumento con la destra, un leggero sorriso, vagamente malinconico <Son tornato anche oggi..> proferisce a fior di labbra, un tenue commento lasciato alla brezza della prateria. Una voce spezza quel momento e, istintivamente, porta a volgere la testa verso la fonte sonora pur rimanendo ancora in ginocchio. Riconoscendo le fattezze dell'Hokage, bozza un ampio sorriso <Buonasera, Furaya..> il tono è dolce, in quella confidenza che ella stessa le ha donato. Rimane qualche secondo ad osservarla, poi volge al monumento <Hai trovato un altro momento libero?> commenta, infine.

21:43 Furaya:
 Distanze che si riducono ulteriormente mentre promuoverebbe il suo incedere alla volta della pietra rappresentante tutti i nomi dei ninja morti in battaglia. China il ginocchio una volta giunta innanzi ad essa, cosicché l'altro resti appena flesso a sostenerne il peso. Un inchino quello del capo mentre poggia con delicatezza il mazzo dei fiori sul terreno, avvicinandolo e sistemandolo alla bell'e meglio. Supera ovviamente Touma nel farlo, portandosi al suo fianco mancino e adoperandosi in maniera tale da poter portare rispetto e saluto ai caduti. Una volta rialzatasi, effettuerebbe un paio di rapidi passi all'indietro in modo da lasciare la zona libera all'altro, il quale comunque esegue dapprima le sue stesse movenze. Porta le braccia dietro la schiena, infine, espressione che si fa appena seria sul viso della donna, in attesa di poter prendere parola a sua volta. <Uno dei pochi.> Considerando anche che si tratta d'una copia e che non è la Nara reale, tenendo conto della presenza dell'originale in tutt'altro luogo in questo momento. <Non dovrei dirlo così apertamente, ma cerco di delegare alcuni dei miei doveri, in modo che non debba sobbarcarmeli tutti io.> Fin troppo sincera e aperta, mostra appena un accenno di sorriso in sua direzione, come a voler smorzare la tensione dovuta al luogo in cui si son nuovamente incontrati. <L'accademia?> Intraprende un discorso per quanto possibile con l'altro. <Come sta andando?> Ricorda, dall'ultimo incontro nonché primo, che avrebbe avuto desiderio di prenderne parte. O si sta confondendo con Dyacon? Potrebbe pur essere la vecchiaia che inizia a farsi sentire precocemente. [ Chakra ON ]

22:01 Touma:
 [Monumento] Rimane prono ancora qualche momento, lasciando a Furaya tutti il tempo e lo spazio per deporre anch'essa il suo mazzo di fiori. Lo sguardo è serio e l'attenzione torna a focalizzarsi sul monumento.La mancina va a poggiarsi,a palmo aperto, sulla fredda e liscia pietra, un leggero sospiro prima di accarezzarne la superficie fino al bordo, levando una piccola quantità di polvere.Scrolla appena la testa e infine si tira su facendo forza con la gamba sinistra, come Furaya fa due passi indietro per trovarsi proprio accanto a lei, spalla a spalla. Un piccolo movimento con la testa per riportare la coda nella sua sede, dietro la schiena <Delegare non è sbagliato..> fa una pausa <Essere Hokage immagino voglia anche dire non avere un attimo di respiro..> lo sguardo verso la donna, serio ma comunque non vi è durezza <credo che delegare sia il miglior modo, se non l'unico, per non crollare...> un sospiro <Ovviamente non sto dicendo che stai crollando, lunghi da me...> cercando di mettere le mani avanti, abbozzando un leggero sorriso per dimostrare la bontà di quelle parole. Alla questione accademia accenna un sorriso <Bene...> fa un cenno di capo in segno di assenso <Ho imparato come richiamare ed impastare il mio chakra..> gli occhi si portano verdo l'alto, verso il cielo costellato di nuvole <Ho bisogno di pratica, non è una cosa che mi riesce in automatico ma sicuramente riesco a percepire chiaramente la differenza tra usarlo o meno..> ammette osservando l'hokage con la coda dell'occhio <spero di continuare presto ed andare avanti, ora che ho fatto il primo passo voglio non voglio fermarmi...> un sorriso si apre sul suo volto, affabile. <tu com'eri?> una pausa, fugace <in accademia intendo..> Prosegue, non senza un pizzico di curiosità.

22:48 Furaya:
 Touma pare darle ragione in virtù della delegazione d'alcuni compiti poiché è altresì naturale che non debba sobbarcarsi lei di tutto il lavoro in magione. Facile a dirsi, difficile a farsi. Si sente perennemente colpevole come se non svolgesse al cento percento le proprie mansioni, seppur faccia anche più di quel che una persona sola potrebbe fare. <Tranquillo, tranquillo> Mostra un sorriso alla volta del ragazzo per via delle parole appena pronunciate. <non ho neppur pensato che tu possa volessi dirlo.> Fa spallucce, sincera come al solito e come poche persone, dedita però a mentire di recente per via degli accordi e degli intrallazzi intrapresi. Tutti hanno degli scheletri nell'armadio, ma i suoi possono mettere a repentaglio l'intera Alleanza se informazioni del genere finiscano in mani nemiche. <Ad ogni modo, me lo hanno detto in molti e alla fine ho dovuto cedere. Avevo davvero bisogno d'una mano.> Ammette con una mezza risatina nervosa, portando la dritta ad altezza della fronte, scostando alcune ciocche dietro l'orecchio più vicino cosicché non le diano alcun fastidio. <Ah sì?> Divertita dal fatto che questi sia riuscito almeno ad attivare il Chakra per la prima volta. <Ma deduco che tu debba ancora continuare l'apprendimento delle tecniche successive.> Mormora in sua direzione, giusto per apprendere il suo punto d'arrivo momentaneo, mentre salutano i loro cari una nuova volta. <Per il fatto che non ti riesca in automatico è normale, specialmente se lo hai attivato ancora poche volte e non hai fatto abbastanza pratica. T'assicuro che, con un allenamento maggiore, ti verrà totalmente facile nei prossimi giorni.> Il suo è chiaramente un incoraggiamento nei confronti altrui, trattandosi pur sempre d'un deshi che ha iniziato il suo percorso accademico relativamente da poco, pertanto bisogna che venga spronato il più possibile onde evitare che s'arrenda, magari davanti alla prima sconfitta o al primo problema incontrato. <Potrei insegnarti qualcosa io> Propone, nonostante abbia detto proprio due secondi prima d'aver dovuto delegare ad altri per evitare di sobbarcarsi troppi mestieri. Sempre la solita. <anche se forse non è il momento adatto.> Però, hanno pur sempre salutato i cari defunti, in fondo non resta altro che pregare, ma non lo fa da molto tempo. L'ultimo Kami ha osato sfidarli e provare a distruggerli, perché dovrebbero pregare un'entità superiore? L'ultimo quesito del ragazzo, però, fa sì che si fermi qualche istante a pensare, ragionando bene su quel che viene proferito e alla risposta che possa giustamente dargli. <Impacciata, timida e distaccata. Ho fatto fatica a fare amicizia per un primo periodo ed avevo anche difficoltà ad attivare il Chakra ai primi tentativi.> Un essere comune come tutti loro. <Alcune volte, credevo d'essere proprio un fallimento!> Ride, ci ha comunque messo il suo tempo per apprendere tutto quello che poteva imparare, e tutt'ora non smette di farlo. [ Chakra ON ]

23:08 Touma:
 [Monumento] Un sospiro, pesante <Meno male..> si schiarisce la voce portando il pugno chiuso della destre davanti alla bocca, anche se subito dopo risponde al sorriso della sua hokage e alle sue successive parole, fa uno sbutto <Certo che ne hai bisogno, no perchè non sei in grado di gestirle, sono sicuro che tu sia capace, ma ogni cosa richiede energia, fare troppe cose vuol dire perdere tante energie ed abbiamo bisogno che il nostro hokage sia al meglio affichè possa guidarci, così come noi dobbiamo essere al meglio per poter guidare te nelle scelte più giuste per il bene della Foglia..> il tono non nasconde una punta di orgoglio, di senso di appartenenza metre porta al petto la mano destra,sul cuore <Ci fidiamo ciecamente di te..> commenta poi, abbassando lo sguardo e tornare su discorsi più frivoli <Si, per ora mi sto esercitando ad impastare il mio chakra...nella teoria può sembrare semplice...> un ghigno <nella pratica basta la minima distrazione, ammiro chi riesce a farlo anche in situazioni concitare..> ammette in maniera cristallina <Rispetto alle prime volte va già meglio...> rispondendo all'incoraggiamento di Furaya. Alla proposta sgrana gli occhi, un istante gli occhi cremisi del ragazzo sembrano ardere di voglia <Sarebbe splendido ma...> cerca di mantenere i piedi per terra <..ha molte cosa a cui pensare, non ti sarebbe d'intralcio?> domanda in maniera seria <Beh, sul momento...> un cenno col capo verso il monumento <Sono certo che sarebbero felici di vedere qualcosa di diverso dai soliti musi lunghi, lacrime e malinconia, non credi?> domanda con un velo d'ironia cercando di toccare le giuste leve emotive. Alle ultime parole fa una risata, gutturale, roca <Un fallimento ed eppure...sei la giuda di tutti noi, mica male per chi si ritenesse un fallimento...> un sorriso <Io son riuscito ad attivare il chakra al primo tentativo, le volte successive è stata più dura, ma sto cominciando a capire come attivarlo senza problemi, seppur lentamente..> un sospiro <nemmeno io ho fatto molte amicizie, ammetto.> fa spallucce <in genere sono molto schivo e diffidente..>

23:29 Furaya:
 Muove la testolina in un tacito annuire, lasciandolo ovviamente parlare prima di poter prendere parola a sua volta. <Ti ringrazio per le belle parole, ne avevo davvero bisogno.> Un sorriso di rimando alla risposta, le braccia che si protendono in avanti, poste in antecedenza dietro la schiena, per venire incrociate ad altezza del petto. Un piccolo sospiro fuoriesce dalle labbra socchiuse della fanciulla, sentendo un ulteriore peso gravare sulle proprie spalle quando Touma le dice che si fidano ciecamente di lei. Iniziano a diventare ben più pesanti del normale. <Spero venga ben ricompensata, farò del mio meglio.> Per quanto riguarda la fiducia che la popolazione pone per l'Hokage, cerca di dargli una risposta quanto più adeguata possibile, nonostante provi un senso di disagio a causa di ciò. Sono molti i konohani che l'hanno tradita, che l'hanno presa in giro affibbiandole colpe che non sapeva neanche d'aver causato indirettamente. <Sai, ben presto anche tu ti troverai in situazioni critiche dove avrai bisogno d'una attivazione del Chakra repentina.> Ammette, spiegandogli senza mezzi termini quella che sarà la sua vita d'ora in avanti, avendo scelto la carriera da shinobi per un motivo, a ben pensarci. <Quindi, un assiduo allenamento ti permetterà comunque di migliorare su questa base, accelerando l'attivazione e permettendoti una concentrazione maggiore.> Aggiunge, dandogli una sommaria spiegazione oltre a dei consigli. <Chiaramente, tutto è soggettivo.> Come sempre. Si gira in sua direzione tramite una lieve rotazione del capo, aggrottando appena le sopracciglia e lasciandosi andare ad un'altra breve risata prima della risposta effettiva. <Ricordi? Momento libero! Posso scegliere io come impegnarlo, anziché star dietro ad una scrivania a leggere rapporti, stilare missioni e commissionare tutto il lavoro.> Si stringe nelle spalle, dandogli modo di comprendere, pur sempre a mo' di battute per non sembrare troppo pesante od offensiva, che il tempo libero lo sfrutta come vuole e che, in questo caso, le farebbe oltremodo piacere. <Lo credo anche io> Riferendosi al monumento verso cui rivolge un'altra occhiata, soffermandocisi per qualche lungo istante. <nessuno di loro vorrebbe che noi piangessimo, non potranno tornare indietro.> Vi sono sicuramente tecniche che lo consentono, ma lei non le conosce e non saprebbe neanche come fare. <Si tratta di salutarli, di mostrare loro che riusciamo ancora a vivere e che non ci siamo affatto dimenticati.> Non potrebbe mai dimenticare chi è morto per Konoha e che, per giunta, ha combattuto anche al suo fianco durante le innumerevoli battaglie alle quali ha preso parte nel corso della sua vita. <Tutti siamo partiti dal gradino più in basso e tutti possiamo raggiungere quello più alto se lo vogliamo.> Con tanta fortuna, anche, ma è specialmente la bravura e l'impegno, la Volontà del Fuoco, a fare la stragrande maggioranza. [ Chakra ON ]

23:55 Touma:
 [Monumento] Alza le spalle incassando la testa al suo interno <fa bene a tutti ed ogni tanto fa piacere sentire parole di conforto..> ammette con un sorriso, salvo notare il sospiro di Furaya sulla questione fiducia, quindi si limita a scrollare la testa <Sono dell'idea che chiunqua faccia qualcosa per il bene del villaggio è degno di fiducia..> un attimo di pausa, giusto il tempo di riprendere fiato <...ognuno di noi sbaglia e nessuno di noi è esente da colpe...so già che sbaglierò, so già che cadrò moltissime volte ma l'importante è sapersi rialzare e fare tutto per il bene del villaggio e di chi vogliamo proteggere..> cerca in un modo o nell'altro di donare conforto alla donna accanto a lei, quindi l'ascolta sulla questione chakra,annundole di tanto in tanto per far capire il suo atteggiamento aperto alla spiegazione <sto lavorando molto sulla concentrazione, proverò ad allenarmi sotto stress per cercare di migliorare in questo aspetto..> alla risatina di Furaya uno sbuffo,leggero, mantendo la stessa aria di pacifica traquillità <Allora,se non ti dispiace..> proferisce mentre con la mancina afferra un lembo del mantello e lo fa scivolare dalla spalla verso il basso, fino a farlo cadere a terra, liberando la schiena, poi inizia ad incidere il sigillo caprino con la mano, all'altezza del petto <Allora lasciamo che i nostri cari si godano un pò di sano e vecchio addestramento...non ci dimenticheremo mai di loro..> una pausa un pò più lunga del solito, mentre cerca di regolarizzare il respiro <Non torneranno indietro, ne tantomeno vorrei che lo facessero...i nostri compagni,parenti e amici scolpiti nella pietra sono il segno tangibile della volontà del fuoco che tramandiamo di generazione e in generazione..come i tuoi genitori fecerò con te, come mia sorella fece con me...> un sorriso prima di socchiudere gli occhi e concentrarsi per attivare il suo chakra. La sfera del corpo, la sfera della mente che, lentamente, ruotano e si muovono lungo l'asse centrale del corpo del deshi fino a lambirsi, toccarsi, mescolarsi, unirsi in quel flusso che è il chakra [tentativo attivazione chakra - chakra 10/10]

00:52 Furaya:
 <Già.> Replica senza nascondere l'effettivo conforto che quelle parole sono riuscite a darle, mostrando un altro piccolo accenno di sorriso. <Cadere e rialzarsi> Ripete, lo sguardo che s'abbassa un attimo verso il monumento ai caduti che hanno di fronte. <una caducità con la quale dovrai convivere a lungo. Arriverà sempre quel nemico o quella situazione talmente forti da riuscire a buttarti giù. L'importante, appunto, è riuscire ad alzarsi sempre, a prescindere dalla difficoltà che hai affrontato.> Un guerriero non cade mai, un ninja si rialza sempre. <Prova ad allenarti con qualche Genin. Hai conosciuto Tachiko se non erro oppure Keiga. Potrei citartene degli altri, ma loro sono le promesse più recenti del Villaggio.> Se deve allenarsi sotto stress, quasi sicuramente sia l'una che l'altra appena citate sono le migliori da questo punto di vista. Tachiko riesce ad essere veramente un problema per chi non la sa gestire, per non parlare di Keiga che risulta essere parzialmente violenta se le cose non vanno come vuole lei. Non glielo dice, però, infingarda. Mica scema. Touma, nel frattempo, decide di richiamare il proprio Chakra unendo le mani al centro del petto e formando il sigillo caprino. Attende che abbia concluso, senza mettergli troppa fretta od ansia, in fondo non è il suo ruolo questo e non intende interromperne il fare. Ascolta, infine, anche le parole che pronuncia nei riguardi della gente morta in battaglia, piegando il capo verso la spalla mancina e mantenendo le braccia incrociate al petto. <Ti dirò> Sincera come al solito e come sempre s'è dimostrata nei suoi riguardi. <mia madre è morta quand'ero molto piccola, ma fino a quando è stata viva non mi ha mai fatto mancare gli insegnamenti necessari affinché ardesse in me la Volontà del Fuoco.> S'incupisce appena nel proseguire il discorso, raggiante invece quando ha citato sua madre Kaneko Uzumaki. <Anche mio padre ha provato a fare la stessa cosa> Molto sarcastico il suo dire, abbassando lo sguardo dabbasso per un istante, prima di riportarlo su Touma posto frontale ad essa. <e ci sarebbe riuscito alla perfezione se, nel farlo, non avesse scatenato una guerra contro l'Alleanza, cercando di spazzare via quel che abbiamo guadagnato finora a Konoha.> Solleva le spalle, un racconto che, anni addietro, l'avrebbe costretta a tremare in un angolo, impaurita soltanto dal pronunciare il nome di suo padre, mentre adesso, ormai divenuta grande, oltre dieci anni dopo quel tragico evento, riesce a vivere come una persona normale senza il gravoso peso di Ryota sulle spalle. <Spero tua sorella abbia potuto instillarti tutto quello che ha potuto, perché sono sicura d'aver davanti qualcuno in cui quella fiamma già arde.> Convinta di quel che dice, compierebbe soltanto un altro passo indietro per prendere delle doverose distanze da questi, in modo tale che abbia poi lo spazio sufficiente per adoperare le prossime tecniche. <Una delle tecniche più famose e che vengono insegnate a voi Deshi è la tecnica della Moltiplicazione del Corpo. Formando i sigilli del Bue, Cane, Drago, Cinghiale> Unendo le mani al centro del petto, li andrebbe a formare uno dietro l'altro con tranquillità e lentezza, facendo sì che possa memorizzarli facilmente. <dopodiché, devi riuscire ad immaginare bene te stesso: come sei vestito, quanto sei alto, cosa hai addosso, la tua fisionomia, il tuo volto. Immagina d'essere davanti ad uno specchio e di iniziare a tracciare tutti i tuoi tratti. Fatto questo, devi far fuoriuscire il tuo Chakra dal corpo tramite gli tsubo e proiettarlo all'esterno, nei pressi dei tuoi fianchi. Devi fare in modo che il Chakra accumulato prenda la forma da te desiderata. A differenza della trasformazione dove il Chakra ti riveste per farti assumere sembianze diverse, in questo caso prenderà la tua stessa forma ma restandoti di fianco.> Continua a spiegare alla di lui volta, mantenendo un tono mellifluo, attenta ovviamente anche ai particolari. <Inoltre, per dare un ordine alla tua copia, dovrai farlo mentalmente prima della creazione oppure a voce quando l'avrai già formata. Tieni a mente che la copia non può allontanarsi da te di troppi metri.> Dovrebbe aver detto tutto nei minimi particolari, l'indice che ondeggia appena nell'aria da brava Sensei. [ Chakra ON ]

01:19 Touma:
 Ascolta le parole di Furaya con molta attenzione, soprattutto il cadere e rialzarsi, intanto il deshi comincia a percepire il chakra scorrere dentro di se. Fa dei lunghi e profondi respiri mentre annuisce <Il mondo degli shinobi è sempre un continuo cadere e rialzarsi, ci vuole molta forza di volontà per potersi rialzare ogni volta..> fa un piccola pausa, mordendosi appena il labbro inferiore <Si, ho avuto modo di conoscere tua cugina e...> un sbuffo <...posso dire che è molto particolare, ma basta saperla prendere...> ammette affilando un sorriso, tagliente<..gli ho promesso di giocare ad acchiappademone, potrebbe essere un buon modo per allenarmi sotto stress..> commenta storcendo il labbro, evidentemente pensieroso <Keiga...non ho avuto modo d'incontrarla..ancora.> la butta lì. Ascolta dunque gli aneddoti della sua Hokage, ascoltando con molta attenzione le sue parole, inarcando appena la testa su un lato <Tua madre sarebbe la tipica persona che avrei voluto conoscere...> ammette mantenendo il contatto visivo con la donna, riguardo al padre storce il labbro <Non entro in merito alla faccenda, immagino che sia pur sempre un tasto dolente..> lasciando scemare quelle parole in attimo di silenzio, quindi si limita ad annuire <Si..mi ha lasciato una grande eredità, è grazie a lei se questa fiamme arde...> ammette con una punta di orgoglio, poi un sospiro <Mia madre invece non era uno shinobi, mentre mio padre si...> lo sguardo si fa un pò più vacuo <..non so molto di lui, anche perchè mia sorella non mi ha mai parlato molto di lui..> lo sguardo ritorna su Furaya <..so soltanto che anche lui è caduto durante una missione ma ne mia sorella, ne mia madre, mi hanno detto chi fosse e come si chiamasse...> l'espressione è contrita, una ferita ancora aperta da parte sua che, nonostante tutto, racconta vista l'apertura dell' Hokage. Attentamente ascolta la spiegazione in merito alla tecnica, annuisce e fa profondi ed ampi respiri, cercando di mantenere la concentrazione. Lascia che il chakra scorra liberamente dentro il suo corpo. Gli occhi rimangono chiusi, mentre nell'oscurità della sua vista inizia ad apparire la sagoma di se stesso, del suo vestiario, il colore dei suoi capelli, gli accessori, tutto quella che è la sua immagine riflessa sullo specchio d'acqua. La pioggia inizia a cadere con una certa forza, ma non sembra scombussolare il Deshi. Gli occhi si spalancano e ed inizia ad incidere i sigilli all'altezza del petto. Bue.Cane.Drago.Cinghiale. <Tecnica della Moltiplicazione del Corpo!> Il deshi cerca di convogliare il suo chakra verso i suoi Tsubo e quindi cercare di proiettarlo verso l'esterno, verso i fianchi, cercando di ricreare almeno una copia alla quale, mentalmente, ha gia dato un'istruzione semplice: prendere il mantello da terra e porgerlo all'Hokage. [Tentativo Tecnica Moltiplicazione del corpo][Ninjutsu 15][Chakra 10/10]

01:48 Furaya:
 <Tuttavia se vuoi seguire questa strada dovrai farlo molte volte.> Tornando al discorso relativo a cadere e a rialzarsi del quale stavano parlando sino a questo momento. <Acchiappademone?> Aggrotta le sopracciglia per via del nome pronunciato, non sapendo bene a quale gioco possa riferirsi. <Trattandosi di Tachiko, sarà sicuramente qualcosa di particolare.> Per non dire strano, proprio perché la conosce e sa che potrebbe accadere comunque. <Keiga fa parte del Clan Inuzuka, vedrai che la incontrerai ben presto.> Sta comunque iniziando a far parlare di sé in giro per il villaggio, seppur non per gesta eroiche e principalmente all'interno del suo Clan. <Ed io son sicura che avrei tanto voluto conoscere tua sorella.> Lo ammette per via di come Touma gliene ha parlato, facendo spallucce nel momento in cui l'argomento glissa rapido su suo padre. Un argomento, come anticipato, snervante e complicato, poco propensa di solito a menzionarne gli eventi, i quali resteranno comunque nella storia dei Ninja e del villaggio di Konoha in particolare. <Lo era, ormai è passato tanto tempo.> Commenta a proposito del tasto dolente, ammettendo come in fondo lo fosse ma che sia passato comunque del tempo da allora. E' riuscita a sotterrare tutto, a dar fuoco al cadavere del padre purché di lui non restasse niente, neanche una briciola per poterlo clonare, neanche lo spirito per poterla disturbare nei sogni. <So che sono affari tuoi e che non mi riguardano> Riferendosi all'argomento tirato in ballo circa l'assenza di informazioni relative al padre di Touma. <se tuttavia volessi trovare delle informazioni riguardanti tuo padre, io non ti fermerei di certo. Sei liberissimo di farlo e posso darti i giusti mezzi. Tutto dipende soltanto da te.> Lo scruta mantenendo un'espressione seria, aspettando una sua risposta in merito, pur evitando ovviamente di forzar la mano: la decisione spetta soltanto all'interlocutore, lei avanza consigli e proposte. <Oh!> Sorpresa, scruta la tecnica che viene adottata da Touma, il quale riesce a formare una copia che gli si forma di fianco. La copia, una volta creata, non farebbe altro che appropinquarsi verso il mantello a terra, così da sollevarlo e porgerlo direttamente alla donna. Quest'ultima stende anche la sua mano, in modo che possa reggerlo e assecondare i movimenti altrui. <Direi che ci siamo, non trovi? La particolarità di queste copie è che, al minimo tocco, spariscono nel nulla. Quindi, possono essere sfruttate a scopo difensivo o tattico.> Resta sempre tutto nelle mani dell'utilizzatore. <Che dici? Hanno visto abbastanza?> Indicando la pietra monumentale a cui rivolge un nuovo cenno del capo ed un'occhiata tacita. Solo infine, dunque, qualora non ci sia altro da aggiungere o da fare, dirigerà i propri passi verso il villaggio e la propria magione nel quartiere Nara. [ END ]

02:02 Touma:
 <Imparerò ad alzarmi tutte le volte che dovrò farlo...> si limita a dire abbozzando un lieve sorriso sul suo volto, quindi annuisce sul gioco di Tachiko <Si, un gioco a rincorrersi, ma utilizzando tecniche...le ho fatto promettere di non utilizzare nessuna tecnica mortale..> dopotutto, se vuole qualcuno che la porti a mangiare mochi la sera è bene non ammazzarlo. Un leggero sbuffo, sornione <Potrebbe essere un buon modo per allenarmi sotto sforzo..> ammette facendo spallucce <Sarò lieto di fare la sua conoscenza..> si limita a dire su Keiga. Quando sente della sorella abbozza un ampio sorriso, dolce, sentito <Ti sarebbe piaciuta..> si limita a dire non inducendo oltre sulla storia del padre di Furaya per non forza una porta già chiusa da lei. Lo sguardo si fa serio quando l'hokage le propone la possibilità di trovare informazioni sul padre, decisamente meditabondo <Si, mi piacerebbe, ma solo se questo non intralcia il mio cammino all'accademia e, ovviamente, i miei eventuali doveri futuri verso la Foglia.> ci tiene a precisare mantendendo uno sguardo serio, tagliente ma che non nasconde una certa curiosità, di certo l'hokage ha colpito nel segno. Nel vedere quella copia non può fare a meno di avere un moto di entusiasmo. Al ritorno della copia, si limita a sfiorarla per farla sparire <E' più difficile di quel si pensa...dovrò allenarmi bene a far circolare il chakra, sicuramente migliorerà il mio feeling con le tecniche..> Annuisce, infine <Direi che hanno visto abbastanza, per stasera...> commenta per poi, dopo gli ultimi convenievoli e saluti al monumento prenderà i suoi passi verso il villaggio.[end]

Touma si reca al monumento ai caduti di Konoha per commemorarne le anime. Viene raggiunto da Furaya che, dopo uno scambio di racconti personali, si offre da insegnante per insegnargli la tecnica della moltiplicazione del corpo.