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La spia di Tobirama

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con Furaya, Tachiko

11:38 Tachiko:
  [Verso Sala del thè] Non ha segreti per Tachiko la magione dove risiede di solito il capocaln Nara, almeno non da quando ha avuto il permesso di girarci. La ragazza cammina lenta guardandosi intorno, dando una piccola occhiata nelle stanze con le porte socchiuse. I domestici della magione a malapena la degnano di uno sguardo, quasi fosse un fantasma tra quelle mura. Lei non da peso però, contenta di essere lì. Gli occhi rossi sono belli vispi mentre un sorriso divertito e felice è palese sul suo volto. Si umetta le labbra prima di fare un respiro profondo. Addosso non ha armi, questa volta, ci mancherebbe. Un kimono bianco con rifiniture dorate lungo l’orlo della gonna copre il suo corpo e le sue curve. I capelli sono lasciati sciolti dietro la schiena superando di una spanna i glutei. Calze contentive nere per proteggerla comunque dal freddo dell’esterno. I tabi sono stati lasciati all’entrata, come giusto che sia. Porta con se un sacchettino coperto da un fazzoletto, rettangolare. Stare con Furaya è uno dei pochi momenti della vita che apprezza e vuole che sia tutto perfetto. Il coprifronte con il simbolo della foglia rimbalza sulle sue clavicole mentre la ragazza velocizza il passo per raggiungere la sala da thè privata della donna. Leggero trucco si può notare sul viso della giovane: un rossetto nero e della matita, niente di più, niente di meno. Riesce ad arrivare con facilità davanti alla porta scorrevole fatta di legno e carta di riso. Si umetta le labbra prima di dire un semplice < Fu-chan! Sono qui!> Se fosse stata accolta allora andrebbe a poggiare l’indice ed il medio della mano destra, quella libera, sul legno di quei quadrati spostandolo verso sinistra. Gli occhi rossi andrebbero subito a cercare Furaya con avidità per regalarle un bel sorriso se l’avesse intravista prima di rimanere all’entrata attendendo istruzioni dalla cugina [Chakra off]

11:54 Furaya:
 E' proprio in questo istante che i passi della donna si promuovono verso la sala da thè in questione, schiena diritta e spalle rilassate. Porta con sé anche la piccola Senshi, desiderosa di tenerla quando non ha da fare evitando così che stia fin troppo tra le braccia d'altre persone. Vuole godersela lei. Quindi, messa nell'apposita carrozzina, la spinge delicatamente. Un sorriso dolce e genuino è quello che rivolge direttamente all'infante, la quale sembra muoversi e agitare le manine in aria, attirata da qualche sonaglio che le ha messo vicino. Un lungo pantalone nero, aderente alle forme della fanciulla, ne copre le inferior leve. E' sorretto da un cinturone in cuoio con fibbia argentata; le katana son state lasciate nelle proprie stanze, non essendo il momento adatto per portarsele dietro. A coprire l'addome, una camicia bianca con il colletto ben piegato, poggiato sui lati e lasciando visibile parte del collo e il ciondolo con il simbolo del Clan Uchiha. Al di sopra, vi è un maglione nero che ne fascia l'addome permettendole di stare anche al caldo, per via delle temperature prettamente invernali che stanno raggiungendo anche Konoha. Ai piedi, calza un paio di stivaletti scuri rinforzati metallicamente tramite degli schinieri. Sotto le maniche della camicia, sono stati posizionati anche dei vambracci per qualunque evenienza. Il coprifronte della Foglia è ben legato tra i capelli rosei della fanciulla, lunghi sino a metà della schiena in piccoli boccoli curati e profumati. Con sé, ha portato soltanto qualche tonico coagulante e di recupero chakra, nessun'altra arma od oggetto essenziale oltre alle proprie spade e al Ninjutsu che sa utilizzare alla perfezione. Non appena s'avvede della ragazza, sentendone anche le parole, piega appena il capo sulla spalla e s'avvicina proprio in sua direzione. <Buongiorno a te, cugina.> S'appropinqua verso uno dei tavoli, in modo che possano prendere posto di conseguenza, nel caso. [ Chakra ON ]

12:10 Tachiko:
  [Verso Sala del thè] Fa qualche passo in avanti ora chiudendosi la porta alle spalle dando sempre il frontale alla cugina. Sorride prima di avvicinarsi al tavolo. Si ferma però poggiando quel fagotto sul piano di legno < Da parte mia e di Zia.> dice solamente mostrando un bel sorriso < Spero ti piacciano!> Direbbe andando a battere due volte le mani tra di loro rumoreggiando in un piccolo applauso di due toni. Se la Kage avesse aperto il regalo ci avrebbe trovato due scatole di diverse grandezze. In quella più grande troverebbe una copertina con una “S” ricamata sopra per la piccola Senshi mentre, in quella più piccola, una decina di biscotti di pastafrolla con scaglie di cioccolato sopra. Lentamente si andrebbe ad inginocchiare in modo molto educato e composto prima di socchiudere lo sguardo < Come stai?> chiede poi premurosa la ragazza prima di riaprire quel suo sguardo sanguigno. La mano destra si muoverebbe verso una ciocca di capelli, facendola girare intorno all’indice prima di rilasciare quel boccolo rimbalzare a causa della gravità e dell’elasticità < Hai avuto un sacco da fare in questi giorni> osserverebbe la Genin prima di mostrare un mezzo sorriso < Il vecchio bisbetico diceva sempre :”Giovane Tachiko, la Kage è indaffarata e non può ricevere nessuno”> Cercando anche di copiare la postura, le espressioni e la voce del vecchio attendente della Kage < Però sono contenta che hai avuto tempo di rispondere alle mie lettere!> e ridacchierebbe andando a socchiudere gli occhi mostrandole una Tachiko dolcissima, meravigliosamente innocente in quelle movenze. Andrebbe a muovere entrambe le mani, i polpastrelli, sul panno che copre il tavolo sentendone la porosità prima di fare un respiro profondo < Ah! Lo sai che qualcuno ora mi saluta qui al villaggio?> racconta tutta emozionata < Si ricordano di quando li ho aiutati a ricostruire le parti distrutte dal periodo della luna rossa!> racconta. Si schiarisce la gola come per trovare un contegno alla situazione. Il rito del thè è un momento di intimità tra le cugine che mai avevano infranto, ma bisogna sempre mantenere un decoro, non sono mica a mangiare ramen e bere sakè < Tu che mi racconti?> domanda infine verso di lei non sapendo comunque dello stress di essere mamma e kage che Furaya deve sostenere ogni giorno per adempire ai suoi doveri [Chakra off]

13:08 Furaya:
 Lascia la carrozzina di fianco, esattamente sulla propria destra. Piega le ginocchia così da poggiar delicatamente queste ultime sul pavimento coperto da sottili cuscini. I glutei poggiano sui talloni, schiena ritta mentre tenta di mettersi quanto più comoda. Una mano scivola ad altezza della schiena, massaggiando la muscolatura con lentezza, dall'alto al basso e ritorno. Storce le labbra, fitta di dolore che giunge dai muscoli e dalle ossa. I trenta si fanno sentire, ah? <Non dovevate!> Commenta alla volta di Tachiko, sgranando gli occhi con sorpresa e posando l'attenzione sui pacchetti regalo che le sono pervenuti. Un sorriso quello che s'allarga sul viso della donna, allungando ambedue le mani verso i regali. Apre la prima, notando la coperta con l'iniziale del nome della bambina, distendendo oltremodo il sorriso che già prima s'era formato. <Questi li mangerai con me.> Indicando i biscotti che apre e che mette al centro esatto del tavolo, facendo in modo che la stessa Tachiko possa prenderne senza problema alcuno. "Come stai", bella domanda. A volte, la lascia interdetta la semplicità con cui viene posta, ma la difficoltà con cui l'altro cerca di rispondere. <Stanca, cugina> Un lento sospiro che fuoriesce dalle labbra appena schiuse. <tu, invece? Ho saputo delle novità interessanti a tuo nome.> Che non valgono una ramanzina questa volta, quindi sembra esserne piacevolmente colpita anche dall'espressione che le rivolge. <E' vero che sono stata indaffarata. Ho bisogno d'una mano con la bambina spesso e volentieri. Anche duplicandomi, resta un problema.> Ammette, la dritta che vien portata ad altezza della fronte, scostandone alcune ciocche per portarle dietro l'orecchio. <La gente inizia a vedere quello che fai per loro e ti ringrazia. Vuol dire che stai facendo qualcosa di positivo.> Ammette, facendo piccole spallucce in sua direzione. La mano, che sfiorava la fronte, or scivola sulla guancia per sostenerne il capo, inclinandolo appena sul palmo. <Vorrei dirti che non ho niente da raccontarti, ma sarebbe una menzogna. Ho davvero tanto da fare ultimamente con la questione di Oto, la bambina> Gli occhi si sollevano verso l'alto. <molteplici problemi che s'ammucchiano agli altri, la Luna Rossa, anche.> Deve iniziare, in qualche modo, ad allenarsi anche con Fenrir, ma la situazione sembra non essere mai abbastanza rosea per permetterle d'allontanarsi. <Il parto non è neanche stato molto tranquillo.> Le rivela, giusto per parlare. In fondo, è la cugina. Si fida. [ Chakra ON ]

21:28 Tachiko:
  [Sala del Thè] Sorride alle parole di Furaya andando ad annuire velocemente un paio di volte < oh invece si!> risponderebbe mostrando un leggero sorriso. Si umetta le labbra chinando la testa di lato < da quando è diventata nonna si è addolcita parecchio…> si limita a dire < anche se è sempre brava a lanciare le ciabatte! > e ridacchia andando a socchiudere gli occhi e ciondolare sulla sedia <Oh! Però prima devi dirmi se ti piacciono! > conclude poggiando le mani sulle gambe e arcuando la schiena in direzione della Kage prima di umettarsi le labbra. Sente la sua risposta e la osserverebbe con quei occhi rossi chinando la testa di lato come un cagnolino che cerca di capire < Stanca? Beh ci mancherebbe, sei la Kage Fu-chan, è normale.> ovviamente lei, nella sua semplice mente, sta sminuendo quel termine, ma capitela porella. Incassa la testa tra le spalle quando sente lei parlare di novità > ah…si? Tipo..? < sembra titubante, come se avesse paura di una ramanzina dalla cugina. Si limita a rimanere in silenzio. Lo sguardo si volgerebbe verso la carrozzina e verso Senshi, prima di fare un leggero sorriso< Ti darei volentieri una mano io, ma forse sono la persona meno indicata. Tachiko non è molto brava con i bambini!> ricordando quelli che l’hanno molestata e toccata sotto i vestiti mentre era legata a quella ragnatela<…no, Tachiko per niente.> un cenno di diniego con la testa prima di muovere la mano verso i biscotti e prenderne uno. Sgrana gli occhi a quelle parole mentre tiene tra i denti il dolce < ngh?> direbbe prima di staccare un pezzo e masticare < vero! Però gli anziani ancora mi guardano male, uffa.> sbotta poi gonfiando le guance < ho sentito che si lamentano tanto…> ed abbassa il viso come se fosse dispiaciuta < se potessero sparire…> e stringerebbe la mano sinistra sul kimono creando diverse increspature nel vestito < Si lo so, ho notato quanti ninja stanno partendo dal villaggio per varie missioni.> spiegherebbe la ragazza prima di riportare la destra sulla gamba < io mi limito a missioni qua e là…niente di che ancora.> e si ferma < Ed ho aiutato Saisashi!...> si sofferma su quella frase andando a nascondere le labbra con la mano a cono come se non volesse farsele leggere < Ma sei sicura che sia grande abbastanza? Sembra un bambino…> parlando del suo comportamento. Un cenno di diniego con la testa < E poi come può essere un ninja se non fa neanche una tecnica?> chiede poi perplessa. All’informazione sul parto andrebbe a fissarla < E’ stato doloroso?> chiede infine, lei non c’era in quel momento e si può notare nel suo sguardo il dispiacere per quell’assenza. Si limita a rimanere in silenzio mentre aspetta risposte e reazioni dalla cugina [Chakra off]

22:05 Furaya:
 <Nonna?> Sua zia che diventa nonna? Fa quasi fatica a crederci dato che la vera nonna sarebbe Kaneko Uzumaki. Sorvoliamo! Si lascia soltanto sfuggire una risata che accompagna le sue parole. Allunga la mano verso la scatola dei biscotti, aprendola e tirandone fuori uno che conduce alla bocca. Mastica con calma, assaporando il gusto dolce della pastafrolla. <Sono buoni, eh!> Le dice, aspettando che possa prenderne a sua volta senza fare troppi complimenti. <Nulla di cui preoccuparti> Non si tratta invero di una ramanzina, tutt'altro. <so soltanto che ami travestirti> E non intende niente di sconcio, si riferisce direttamente ad una corporazione alla quale ha appena preso parte. <e indossare delle maschere.> Fa spallucce, lasciando poi cadere il discorso, assicurandosi che attorno a loro non ci siano orecchie indiscrete che possano ascoltare la conversazione. <Ad ogni modo, non preoccuparti per la bambina. Zia se ne prende cura volentieri quando sono impegnata in qualche riunione, oltre ad aver assunto una badante che possa prendersene cura.> In fondo, le copie consumano Chakra, Chakra che è utile per il resto della giornata e per proteggere chi va difeso. Inutile ricapitolare chi possano essere. <Gli anziani si lamentano sempre per qualunque cosa> Ma le decisioni qui le prende lei. <quindi, lascia correre. Me ne occuperò di mia sponte.> Lasciandole intendere che è in buone mani, tutto sommato, e che deve soltanto fidarsi di lei, come al solito. <Non posso affidarti ancora delle missioni difficili. Si va per gradi> Le spiega, la testa che viene appena piegata di lato, tranquilla nel suo fare. La brocca con il thè caldo è ancor fumante in mezzo a loro, mentre avvicina due tazze con tanto di piattino per versare il contenuto all'interno d'esse. <e al momento occorre che tu prenda parte alle C e alle D.> Per quanto riguarda le missioni, non può fare altro, mentre per il resto potrà sempre lavorarci per quanto possibile. Spinge, infine, la tazza verso di lei in modo che possa berne. <Saisashi ha soltanto qualche anno in meno di me.> Due appena. Ma le rivolge un piccolo sorriso circostanziale, seguito da una risata allegra. <A volte, sì, gliel'ho detto anch'io.> D'altronde, con chi sparli del tuo compagno se non con le cugine ficcanaso o le migliori amiche comare? Peccato che sia priva delle seconde. <Ma fidati se ti dico che è davvero importante per me e che è un buon padre, quando vuole.> Non vuole che Senshi cresca senza i genitori, quindi cerca di darsi da fare a modo proprio. <Esistono dei ninja che non riescono a manipolare il Chakra per fare le tecniche, però sono in grado di sfruttarlo per potenziarsi nel combattimento ravvicinato: esattamente come Saisashi.> Una piccola spiegazione circa le capacità combattive altrui, stringendosi appena nelle spalle. Niente d'assurdo o che possa suonare come una scusa. <Abbastanza.> Riferendosi al dolore. <Però, il luogo e le circostanze non hanno aiutato molto.> Davanti al portone con le guardie ubriache, insomma. [ Chakra ON ]

22:23 Tachiko:
  [Sala del Thè] Sorride davvero tanto quando sente che le piacciono andando ad osservare la cugina < Tachiko si è impegnata parecchio!> direbbe solamente prima di fare un respiro profondo e chinare la testa di lato < travest-> ma quando parla di maschere capisce. Si limita a rimanere in silenzio annuendo e facendo un respiro profondo. Si guarda intorno prima di sussurrare < Si…> dice solamente prima di guardarla < ho conosciuto una ragazza…> o almeno così sembrava dalla voce ovattata e dalle forme che aveva < ed io ero nuda!> e ridacchia. Beh con quella vestaglia trasparente aveva fatto scalpore ai tempi < quindi…si.> concluderebbe quel discorso prima di fare un lungo sospiro < Ah meno male.> direbbe solamente < Senshi!> direbbe come per chiamare la bambina e mostrare un sorriso. Sorriso che tende a svanire quando si parla degli anziani. Un cenno di diniego con la testa < si…ci proverò> li odia, più di ogni altra cosa. Si umetta le labbra mostrando per un attimo un’espressione di disgusto misto a risentimento al solo pensiero. Furaya potrebbe anche percepire un’intenzione omicida dalla ragazza, come se vedesse dietro di lei un’ombra che l’abbraccia, che la istiga. < Si, ho inteso. Ma Tachiko ne ha fatte tante!> spiegherebbe alla Kage prima di fare un sorrisone come una bambina contenta. Ascolta attentamente la situazione di Saisashi e subito si muove sulla sedia ciondolando < mi fido, per questo non lo lascerò morire se sta accanto a me.> socchiude gli occhi con quel sorriso < come con il tizio dei serpenti! Se non ci fossi stata io sarebbe morto!> non è proprio vero, ma per lei, ai suoi occhi, è stato così. Si limita a rimanere in silenzio prima di mostrare un’espressione di stupore < oooooh, davvero?> direbbe solamente prima di annuire < capisco, ma sulla distanza è sempre in svantaggio no?> chiede poi riflettendoci sopra < Comunque deve chiamare i suoi colpi meglio di “Pugno sublime”> cercando anche di copiare la voce del ragazzo < è inascoltabile.> socchiude gli occhi in quella sua critica da “Bello tutto ma per me è noh” < Volevo esserci, potevo aiutarti in qualche modo..:> conclude prima di mordersi il labbro inferiore. Osserva il thè nella tazza e lo avvicinerebbe alle labbra, sentendone il calore sulle carnose prima di berne un pochino < mmmm> direbbe gustandosi quel liquido toccandosi la guancia con la destra. < Sai? Sono diventata sempre più brava a manipolare la mia ombra! > dice poi riguardo all’innata < Ora riesco anche a colpire i nemici alle spalle!> pensando proprio alla missione con Saisashi. [chakra off]

23:22 Furaya:
 <E sei stata davvero brava!> Ammette, piegando la testa da un lato e mangiucchiando il resto del biscotto con tranquillità, assaporandone pezzo dopo pezzo. Non va matta per i biscotti troppo ripieni o glassati, ma deve ammettere che questi portati da Tachiko sono molto buoni. <Oh, immagino!> Riferendosi alla ragazza che ha incontrato, sicuramente Boryoku, e ridendo quando narra d'essere nuda al suo cospetto. Può soltanto immaginare e le viene appunto da ridere. <Ti piace il suo nome?> Le chiede un parere, giusto per mantenere un discorso attivo. Nel frattempo, dopo aver zuccherato attentamente il thè, conduce il bordo della tazzina alle labbra. Ne beve un piccolo sorso dopo avervi soffiato sopra, così da raffreddare l'intruglio. <Non devi fare di testa tua con gli anziani> Proprio perché se ne accorge, fa in modo che possa risponderle senza che abbia detto alcunché. <lascia che ci pensi io.> Sicuramente non accetterà che venga espulsa dal Clan soltanto perché questi hanno deciso così, allo stesso modo in cui non propenderà mai per farla placare. Va bene il suo essere. <Vuol dire che ben presto potresti diventare Chunin.> Sì, forse iniziare a promuovere qualcuno potrebbe essere un buon modo per incentivare i tuoi ninja a darsi da fare, dando loro un grado tale da dover esser portato con onore e rispetto verso il villaggio. <Saisashi è molto bravo. A volte, è solito fare qualche stronzata, tuttavia sono fiduciosa delle sue azioni.> Abbassa lo sguardo verso la tazza che stringe tra le mani, adocchiando le piccole onde del thè al suo interno. <L'importante è che non siate rimasti feriti. Saisashi mi serve vivo per badare alla bambina.> Ammette, mostrando però un sorrisetto divertito proprio per far capire come la sua non fosse altro che una battuta, anche se un po' pessima; d'altronde, non è in grado di far dello spirito. <Oh, ha solo poca fantasia!> Non è vero, però prende in giro Saisashi a modo proprio. Non è un male, dai. <Sì, dalla distanza risulta essere in svantaggio, ma è molto veloce. Questo significa che può avvicinarsi e colpire e magari arrivare prima dell'attacco a distanza. Non sottovalutarlo.> Gli rivela, dato che deve iniziare a comprendere anche le varie dinamiche e tattiche da poter mettere in pratica. <Ho cercato aiuto, fortunatamente c'erano gli Anbu che mi hanno dato una mano non da poco.> Anche perché le guardie rischiavano di essere bruciate viva, una ha anche ricevuto uno sputo di lava non proprio adatto in piena faccia. <Ah sì? Allora, poi mi farai vedere.> Sinceramente colpita dalle sue parole. Un passo avanti. <Ah, qualora passassi da casa mia, potresti trovarci Keiga.> Ultimo acquisto della famiglia. <Starà da me per un po', finché non avrà trovato una sistemazione adeguata. Se vuoi andarle a farle visita...> Lascia la frase in sospeso e solleva le spalle. Un gesto che potrebbe incentivare il loro legame anche per via della task force. [ Chakra ON ]

23:39 Tachiko:
  [Sala del Thè] Un altro sorrisone quando lei patta il proprio ego con le parole. Ciondola ancora sulla sedia prima di ridacchiare insieme alla cugina < Si, e mi ha parlato della sala delle torture…> conclude prima di guardarsi intorno e tornare a fissarla < …wasupu…> direbbe quel nome, Vespa, facendole capire il suo nome da Anbu visto anche la loro chiacchierata tempo fa. Alla domanda annuirebbe sicura < Moltissimo! Senshi! Mi piace!> e quindi da la sua benedizione al nome dato dalla cugina alla nipote prima di socchiudere gli occhi< Lo so…lo so…Tachiko lo sa…> e si gratta la testa dondolando avanti ed indietro, come se quel pensiero la mettesse a disagio o la innervosirebbe < ma mi guardano tutti con quello sguardo, Tachiko non lo sopporta, tachiko non sopporta loro.> confessa poi in quel mantra continuando con < Tachiko è brava, si, bravissima, molto brava…> cercherebbe di calmarsi ora facendo un respiro profondo < mh-hm> ed annuirebbe alla richiesta della Kage . Gli occhi si illuminano quando sente quelle parole < Ah si? Quando? Presto Spero!> direbbe andando a mettersi sul ciglio della sedia tutta contenta prima di tornare composta, almeno nel suo normale atteggiamento < Si, e poi è un parlone, parla parla e parla> conclude gonfiando le guance . Sente la strategia ed annuirebbe < …capito…> direbbe solamente mentre il suo cervello cerca di calcolare il tempo e le distanze necessarie. Fa un sospiro leggero < meno male…> direbbe andando a bere un altro sorso di thè prima di sentire quelle parole < certo, volentieri!> concluderebbe riguardo alla sua ombra. Appizza le orecchie quando sente il nome di Keiga. < si! Sicuramente! Abbiamo fatto il bagno insieme come buone amiche…> direbbe infine prima di ridacchiare < non pensavo che le amiche facessero queste cose, dovremmo farlo anche noi Fu-chan!> concluderebbe quel discorso prima di prendere un altro biscotto < Ah…Comunque se ti serve un aiuto con le scartoffie, Tachiko può portartele in giro!> si propone come aiuto prima di sorridere leggera alla cugina

00:06 Furaya:
 Ahhh, la Sala delle Torture! <Spera di non finirci come cavia lì dentro.> E' veramente un brutto posto, tanto da non essere mai riuscita a torturare davvero qualcuno. Va oltre le sue capacità. Talvolta, ha potuto usare l'Arte della Fusione, ma non è sicuramente un luogo che fa al caso suo. <Anche a me.> Riferendosi al nome, in fondo è stata molto entusiasta quando Saisashi glielo ha proposto e lei ha accettato senza pensarci due volte. La vede agitarsi, posando gli occhi su di lei e squadrandola dalla testa ai piedi. Comprende bene come possa sentirsi, anche se non si comporterebbe a sua volta in quell'esatta maniera. Allunga la dritta in sua direzione cosicché possa poggiarla su quella altrui, in modo tale che possa calmarla, accarezzandone piano il dorso. Cerca di tranquillizzarla nelle sue possibilità. <Sei molto brava, quindi lascia perdere tutti gli altri.> Glielo dice con un sorrisetto che s'allarga sul di lei candido viso. Il suo intento è ovviamente quella di incoraggiarla a far di meglio, non vuole vederla abbattersi: è l'ultimo pezzo di famiglia che le rimane e non si sorprende che non stia tanto a posto con la testa, è comunque dal lato del padre. <Appena ce ne sarà l'occasione. Abbiamo tanto da fare.> Specialmente nei riguardi di Oto e la Task Force farà ovviamente il suo. Lascia scivolare un altro piccolo sorso di thè lungo le fauci, ascoltando quel che ha da dire a proposito di Saisashi. <E' divertente, però. Ciò che mi ha attratto da subito era che lo fosse. Inoltre, ha sempre cercato di farmi sorridere, in qualunque momento e in qualunque contesto.> Quindi, l'idea d'accettare il matrimonio potrebbe anche essere coerente, ma abbiamo promesso che non faremo spoiler! A proposito di Keiga, Tachiko e il bagno, la donna assottiglia lo sguardo proprio per posare le iridi color del cielo mattutino su di lei. <Keiga ha anche detto che le amiche si baciano> E la scruta da sopra il bordo della tazzina. <ma le ho fatto capire in che modo.> Che poi ci siano le amiche con dei benefici, beh, quello è un altro discorso al momento. Sorvoliamo, non è il momento giusto per poterne parlare. <Certo, possiamo organizzare un bagno alle terme anche con Keiga, che ne dici?> Giusto per includerla e fare in modo che possa socializzare anche con le altre persone. Magari, così facendo, riesce ad integrarsi meglio. <Va bene, ti ringrazio.> E' comunque un aiuto che può accettare dalla cugina, senza nessun problema. [ Chakra ON ]

00:43 Tachiko:
  [Sala del Thè] Ridacchierebbe a quelle parole facendo un respiro profondo < io spero di si…> sussurrerebbe diventando rossa in viso. Sente la sua mano sulla propria e sembra calmarsi lentamente, rallentando il dondolio. China la testa di lato prima di annuire < si…> direbbe solamente in un soffio andando a guardarla < ed io non mi fermerò.> riferendosi al molto da fare, facendole vedere quella luce malevole negli occhi, quella che ha convinto Tobirama a chiamarla. E Boryoku a rapirla a quanto pare. Annuirebbe però imbarazzata, come se non volesse ammetterlo < si…è gentile…uff> gonfiando ancora le guance prima di andare a bere un altro pochino di thè. Si strozza però quando parla di baci prima di darsi un paio di botte sul petto e tornando a respirare per un attimo < …lei mi ha baciato. Come Shinji…> parlando del Koshirae. Rimane in silenzio grattandosi la guancia < pensavo che le amiche lo facessero…io non ho mai avuto amiche…> in effetti è sempre stata da sola, con la cugina o con la zia vero, ma mai con altre persone che l’allontanavano. < Si! Mi piace questa cosa!> direbbe solamente prima di sorridere alla proposta < andiamo insieme e preparerò anche da mangiare, come un pic-nic! > conclude facendosi un film sulla situazione prima di guardare Furaya < Va bene allora, da domani ti porto i documenti!> decide alla fine andando a mangiarsi un altro biscotto con avidità < mi sono venuti veramente bene!> e si auto elogia gustandosi il suo preparato < Fu-chan. Ma secondo te…> e si sofferma un attimo osservandosi nel poco thè rimasto < Io sono bella?> le domanda andandosi ad arricciandosi un boccolo < potrei…mai essere una brava moglie?> chiede infine. In effetti anche la zia le disse che era ora di cercarsi marito…si sa come sono le vecchie generazioni

01:06 Furaya:
 Le va quasi di traverso il thè quando ammette che spera di finirci eccome. <!!!> Tossicchia un paio di volte, girando la testa dall'altro lato e acciuffando il primo tovagliolo o fazzoletto utile che trova nei paraggi. Una volta ripresa, cerca di sorvolare sull'argomento appena citato, così da dedicarsi al resto della discussione. <Le amiche si baciano, certo, non sarò io a decidere quali parti del corpo, ovviamente. E' qualcosa che dovete sperimentare voi due.> Ammette, stringendosi nelle spalle e cercando di prendere le veci del genitore, consapevole che forse sua zia non sarebbe del tutto d'accordo nel caso in cui Tachiko le si presentasse con un'argomentazione del genere. Tuttavia, lo stesso discorso viene interrotto immantinente dalla Judai, la quale sbarra gli occhi e poggia la tazzina sulla superficie del tavolo. <Chi diamine è Shinji? E perché non mi hai detto niente?> Insomma, sono amiche oltre che cugine. Quindi, si sbilancia in sua direzione, curiosa come una scimmia, vecchia comara di quartiere. <Voglio sapere TUTTO!> Esclama alla di lei volta, aspettando adesso tutte le novità che potrebbe darle in merito a questo ragazzo, chiunque esso sia, non avendone mai sentito parlare e non sapendo dunque nulla a riguardo. <Potrebbe essere una buona idea, certo.> Ammette alla di lei volta, il capo che si reclina di lato e mostra un altro bel sorriso. In fondo, cosa ci sarebbe di male nello staccare un po' dalla routine quotidiana, specialmente se la maggior parte delle volte è oberata di incarichi e lavori vari? Alla sua ultima domanda, solleva lo sguardo in sua direzione ed aggrotta le sopracciglia. <Uh? La bellezza è soggettiva> Sincera, le risponde facilmente a questa domanda. <ma se dovessi dirtelo io sì, mi sembri davvero una bella ragazza, nel fiore degli anni oltretutto.> Sì, ma non iniziare a parlare come gli anziani del quartiere, ti prego, non è veramente il momento: sei diventata mamma, non ancora nonna! E chissà se e tra quando lo diventerai. <La vera domanda è se senti di volerlo diventare. Perché se sei sicura di voler trovare marito e diventare un'ottima moglie, allora lo sarai. Dipende tutto da te stessa! E poi, parti avvantaggiata coi biscotti. Io so cucinare soltanto il ramen e neanche mi viene bene.> Non ha avuto una madre o qualunque altro genitore o sostituto che fosse che le abbia insegnato come fare. S'è sempre arrangiata da sola, quindi non ha neanche davvero mai imparato a fare qualcosa di "semplice" come cucinare. <Quasi ti invidio.> Abbassando di nuovo le iridi chiare sulla tazza da thè quasi vuota. [ Chakra ON ]

01:20 Tachiko:
  [Sala del Thè] Inarca un sopracciglio quando lei tossisce, non capendo bene del perché < hai bisogno?> e quasi alza dalla sedia. Si calma quando la vede respirare e riprendersi facendo un sospiro di sollievo. Sorride poi sentendo quelle parole < Lo sapevo!> dice poi umettandosi le labbra < Quindi posso baciare anche Lilith…> riferendosi ad Hoshiko, anche lei secondo la mente della Nara, sua amica. Ritira la testa tra le spalle quando sente lei incuriosirsi. Sorriderebbe un attimo socchiudendo un occhio < un uomo…>inizierebbe lei < ha i capelli biondi come le stelle, e moooolto lunghi…> lo descrive quindi andando a guardare la tazza del thè <porta con se la sua lama…sembra che sia importantissima per lui…> conclude prima di guardarla < mi ha baciata e poi mi ha accompagnato a casa…è stato il mio primo bacio lo sai?> direbbe tutta emozionata < …ho sentito un calore mai provato prima!> spiega poi arrossendo vistosamente. Quando lei cambia discorso ecco che farebbe un sorriso < si non vedo l’ora di portare crostate e dolcetti!> conclude andando a fare una lista mentale di quello che le serve, finendo il thè e poggiando la tazza sul tavolo. <…> non parla ora, aspetta che lei finisca il discorso prima di annuire < io…non voglio.> dice solamente prima di guardarla < non voglio diventare come la mia matrigna, non voglio avere un marito come mio padre…> dice poi andando a mordersi talmente tanto il labbro inferiore da ferirsi < io invidio te.> dice solamente andando a sorridere < tu sei bella, intelligente, sei perfetta per me…sei la mia Fu-chan…> e si limita ad alzare una spalla < per questo farei di tutto per te…> conclude prima di grattarsi la spalla come se fosse a disagio < non è saper fare i biscotti che ti rende una bella persona per gli altri…> spiegherebbe poi facendo un bel sorriso amaro < ma grazie, mi fa piacere…> concluderebbe guardandola.

01:38 Furaya:
 Scuote vistosamente il capo quando le s'avvicina per chiederle se ha bisogno. Alza anche la manca verso l'alto, proprio per bloccarne l'eventuale avanzata. <Sto bene, sto bene> Si affretta poi a risponderle. <mi era solo andato di traverso.> E ci credo pure io che stavi soffocando. Saresti voluta essere nel Naraka assieme a Kimi per un momento, pur di non dover rispondere direttamente all'affermazione altrui. <Lilith?> Non la conosce o comunque non rammenta in un primo momento anche i nominativi fasulli dei membri della Task Force. E' fuori dal suo ufficio, è una persona comune! <E' di Konoha?> No, perché nel dubbio non lo ha mai visto, quindi la domanda sovviene piuttosto spontanea. <Addirittura il primo bacio?> Sgrana gli occhi, portando anche la dritta a contatto con le labbra, del tutto sorpresa da una rivelazione del genere. <Sai, il ragazzo che mi ha strappato il primo bacio l'ho anche sposato!> Quindi, potrebbe succedere la stessa cosa anche a Tachiko? Considerando che poi avete divorziato e che il tuo ex marito è morto, magari evitiamo che succeda qualcosa del genere anche alla tua amata cugina, che ne dici? Tuttavia, il suo non è altro che un modo per intraprendere altri discorsi, facendo la brava comara. <Vi siete mai più rivisti?> Aggiunge, pronta a farsi gli affari altrui, affatto desiderosa di raggiungere l'ambito premio dei cent'anni. Molto probabilmente morirà prima d'allora. L'argomento glissa rapido su argomenti ben più spinosi, tanto da avvertire il disagio provato in lei. <E allora non lo diventerai. Non devi essere come loro, non devono essere degli esempi per te. Sarai migliore, sarai molto più brava!> Ne è certa, vuole darle un aiuto da questo punto di vista, cercando d'adoperare le giuste parole affinché possa comprendere il punto di vista della Nara, ammesso sia utile allo scopo. <Non mi definisco affatto bella. Il canone di bellezza non è il mio forte, anche perché non mi trucco, non mi curo più del necessario e ho un corpo costellato di cicatrici.> Agita appena la dritta nell'etere, ingollando l'ultimo sorso di thè che ha nella tazza, così da lasciare totalmente quel recipiente lontano da sé, dedicandosi alla cugina. <E ti ringrazio davvero per queste parole. Siamo una famiglia, non dimenticarlo. Ci aiuteremo sempre nei momenti di difficoltà.> Specialmente loro due che condividono, seppur in parte, lo stesso sangue e gli stessi geni. [ Chakra ON ]

01:49 Tachiko:
  [Sala del Thè] Annuisce lentamente prima di vederla stare bene < oh, fai attenzione, è veramente fastidioso> direbbe la ragazza annuendo. Quando sente le sue parole umetta le labbra < Si, è l’altra mia compagna scelta da Tobirama! > spiega con un sorriso prima di fare un respiro profondo < non ci conosciamo così tanto…ma sembra avere comportamenti diversi da quelli di Konoha…magari è di Kusa!> spiegherebbe poi andando ad alzare le spalle tranquilla. < Si! All’improvviso, si è avvicinato e…smack!> farebbe il verso del bacio < non ci ho capito più nulla> come se fosse diverso dal normale insomma. < Davvero!? Quindi forse dovrei sposarmelo anche io…> no…non è proprio quello che voleva dire la cugina, ma insomma! < no…purtroppo ho avuto le giornate piene di missioni insieme a Stumure, Iza-chan, Saisashi, Mattyse...> e fa un elenco enorme di persone con cui ha collaborato, contandole con le dita della mano destra. < magari è morto e non lo so…> in effetti un carattere del genere potrebbe portarlo alla morte se incontra la persona sbagliata. < si…sono già molto più brava di loro, io mi preoccupo della famiglia!> in effetti è così praticamente. < per me lo sei…> facendole quel complimento. Si umetta le labbra prima di guardare dietro di se < anche io…> un brivido dietro la schiena poi quando sente quella parola, rafforzando ancora di più il suo legame con Furaya in quel momento così bello insieme < si…ci saremo sempre l’una per l’altra…> direbbe con un tono di gratitudine infinito verso la cugina prima di poggiare la schiena allo schienale < ti difenderò Fu-chan.> nel suo piccolo insomma, farà di tutto.

01:57 Furaya:
 Si riprende in fretta, annotando poi mentalmente l'informazione che riceve per quanto riguarda questa Lilith. <Oh, giusto.> Adesso l'è tornato facilmente alla memoria, quindi annuisce con un piccolo movimento del capo dall'alto al basso. Lilith, Keiga e Tachiko. Ora riesce anche a comprendere chi sia la prima. <Dimmi cosa fa Tobirama> Oh, fai sul serio? Ha un sigillo empatico con te e credi che possa mentirti o nasconderti qualcosa? <specialmente se alcuni suoi movimenti non ti convincono.> Spiega alla di lei volta, mostrando un sorrisetto di circostanza, proprio per farla tranquillizzare nonostante le abbia chiesto qualcosa di sconveniente. La maniaca del controllo che è in lei ha bisogno di quelle informazioni per riuscire a dormire tranquillamente di notte. <Non è detto che te lo sposerai, ma magari cerca di incontrarlo ancora una volta!> Questo sì, anzi tifa fin troppo per una coppia che probabilmente non esisterà mai. Nel dubbio, lascia correre il discorso per prepararsi a quelli successivi. <Insomma, sei stata parecchio impegnata.> Beh, hai accesso a tutte le scartoffie, anche se ultimamente se ne sta occupando Jushan-san. Cerca di passare, lei, invece, più tempo con la bambina nonostante abbia sempre la spasmodica necessità di tenere tutto sotto controllo, a prescindere da dove si trovi. <Ed io difenderò te.> Le sorride, portando la dritta sul di lei viso, così da accarezzarlo dolcemente scostando una ciocca di capelli altrui. <Andiamo a farci un giro, mh?> Aggiunge poi, ammesso voglia effettivamente alzarsi dal tavolo, finito il thè, per allontanarsi dalla sala in questione. A prescindere dalla scelta di Tachiko, lei preferirà comunque fare due passi prima di tornare ai propri doveri, che siano essi da madre o da Hokage. [ END ]

02:03 Tachiko:
  [Sala del Thè] Sente quella richiesta e subito annuisce senza problemi < sarà fatto> direbbe prima di mostrare un sorriso < come la richiesta di rubare una maschera al Tanzaku per la nostra posizione?> subito a fare la spia per la cugina, sta infame.<Dovrei si, magari lo troverò per Konoha…> riflette quindi prima di annuire alla cugina e sorriderle < Si, a quanto pare, I ninja dell’accademia mi hanno detto che dovrei prendermi una pausa, ma mi annoio!!> e sbufferebbe prima di alzarsi in piedi. Un brivido di felicità sentendo quelle parole prima di osservarla e sorridere < si, facciamoci un giro! > direbbe solamente andando ad aprire la porta di legno e carta da riso scorrevole per la kage e la carrozzina continuando a parlottare del più e del meno. I biscotti saranno lasciati lì per il ritorno di Furaya nel caso ne volesse ancora, come la copertina della zia di Tachiko. Camminerebbero l’una affianco a l’altra, ridendo e scherzando di cose avvenute o battute varie. In realtà Tachiko accanto alla cugina è veramente un’altra persona, come se lei fosse la chiave per la sua lucidità, ed è anche per questo che l’adora. Sparirebbero dunque dalla vista delle persone, rimanendo fino a che l’orario non imporrà il rientro ed il successivo saluto tra le due. [End]

Parte tutto da una giocata innocente, un thè alla Magione, finendo per fare le due comare di quartiere: parlano del primo bacio di Tachiko, di cosa sia giusto fare con le amiche come Keiga e di fare la spia di Tobirama/Al Miaeda per riportare a Furaya tutto quello che fa.