Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Sabbia in un ombra

Free

0
0
con Tachiko, Dyacon

17:14 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] Piove, ma non sembra impensierire la Nara. Si trova ferma al centro del campo d’addestramento. La mano destra che si muove all’altezza del petto. Per coprirsi dalle gocce ha il mantello di Touma mentre sotto si può notare un kimono nero con rifiniture rosse che volano sul fianco fino a raggiungere il seno. Calze contenitive nere per proteggersi dal freddo ed un paio di ninja tabi comodi per potersi muovere. Sta facendo il sigillo caprino, metà per l’esattezza, prima di iniziare ad immaginare quelle gocce di sangue che si muovono sul suo corpo fino a congiungersi presso il plesso solare. Energia fisica e mentale che si congiungono in quel vortice, spostato poi attraverso il sistema circolatorio per raggiungere tutti gli tsuubo che ha nel corpo. Se ci fosse riuscita sentirebbe quell’energia pervadere il suo organismo, sorridendo a quella sensazione fantastica. Farebbe scendere la mano lungo il fianco facendo un paio di respiri profondi. Nascosto sotto il kimono, all’altezza della coscia sinistra, vi è un fodero con un coltello da cucina. Rimane ferma dunque prima di aprire gli occhi rossi come il sangue e guardarsi intorno, cercando di mantenere la concentrazione anche in momenti avversi come quel temporale. [Tentativo impasto chakra][30/30][Equip: coltello da cucina]

17:30 Dyacon:
 [Campi di addestramento] E' arrivato stamani a Konoha, il famigerato villaggio della Foglia, dopo circa tre giorni di viaggio. Ora più, ora meno. Non avendo nulla da fare, ha iniziato a girovagare per il paese del fuoco, provando a memorizzare i punti d'interesse più importanti: l'accademia; il ristorante di ramen; l'edificio dell'Hokage e il campo d'addestramento. Proprio qui si trova ora, camminando con una lentezza estrema per permettere alle due ametiste incastonate in quei tratti visivi morbidi e dalla pelle albina, di poter osservare meglio. < ..... > Resta in silenzio sotto la pioggia battente, fregandosene delle condizioni atmosferiche, immerso nei suoi pensieri più intimi e segreti. Già s'immagina a calcare questa terra nel tentativo di risalire i gradi del ninja, raggiungendo l'apice ed essere da esempio per tutti. Niente male come aspettativa no? < Uhm? > Reclina leggermente il capo verso destra, accorgendosi solo ora di un'altra presenza oltre a lui. Quella di Tachiko. Corruga leggermente la fronte, deviando di fatto il flusso fin lì regolare dell'acqua piovana che scorre lungo l'epidermide. Capelli neri lasciati alla mercè della pioggia, così come gli indumenti: una gorgera in seta che s'innalza coprendogli il collo, finendo a punta subito dopo le clavicole. Gilet a doppio petto scuro con una trama a scacchi e sopra di esso un kimono dal colore scuro come la pece con dei ricami rosso fuoco, su cui si adagiano pesanti e intrisi di acqua, due lacci purpurei alla cui estremità vi sono rilegate - a chiusura - due perle scure. A contrasto dei semplici pantaloni bianchi, anch'essi ormai zuppi e ricolmi dell'elemento naturale. Ai piedi, per concludere, degli stivali neri - la cui altezza sovrasta di poco le caviglie - con la parte della dita aperta. [Tap - Tap] Si avvicina alla donna appena inquadrata, fermandosi nelle sua vicinanze, ad una distanza d'un paio di metri. < Ti alleni? > Domanda retorica la sua, portata con un tono di voce quieto, calmo, distorto dal rumore della pioggia. < In cosa, se posso chiedere... > Attacca bottone così, curioso del fare dell'altra.

17:43 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] L’impasto riesce ed ecco che la ragazza cercherebbe di immaginare qualcosa, qualcosa di spettrale, qualcosa di tremendo. Alla sua vista tutto si distorce, diventa nero, rosso, colante. Gli occhi sanguigni di lei osservano il tutto con fare serio, turbato solamente da quella voce che sente. Cercherebbe di sfruttare la sua velocità per tirare fuori il coltello dalla fondina e puntarla al collo del deshi, senza però ferirlo. Il chakra che fluirebbe in tutta la parte superiore del corpo per permettere quella torsione rapida e precisa. Osserverebbe poi la figura del corvino ed ecco che abbasserebbe la lama lentamente, rimettendola dove si trovava < Sei umano.> direbbe solamente prima di ridacchiare < Pensavo fossi un demone!> direbbe come se non fosse successo nulla. Adesso il ragazzo potrà notare i lineamenti del volto della donna mentre al collo può osservare il coprifronte con il simbolo della foglia < Chi sei?> chiede poi provando a mettere le braccia dietro la schiena, intrecciando le dita e tentando di girare intorno al ragazzo sorridendo <non ti ho mai visto> in effetti è lei quella vorrebbe passare inosservata < sei una spia? Ti prego dimmi di si!> direbbe la ragazza andando a battere due volte i palmi delle mani tra di loro, divertita < …> ma si sofferma cominciando a realizzare < ow…che peccato…> direbbe andando a schioccare la lingua in segno di fastidio < come ti chiami?> chiede infine verso l’allievo andando a fissarlo chinando la testa di lato, come se volesse grattare via la pelle per raggiungere la sua anima. Si, non ha sentito proprio la domanda del ragazzo, semplicemente non le sembrava interessante ascoltarla a quel punto[Chakra ON][30/30][Equip: coltello da cucina]

17:59 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] Resta in eretta postura nei pressi dell'appartenente al clan Nara, studiando meticolosamente ogni suo gesto, continuando ad ignorare le condizioni atmosferiche della giornata. Piedi divaricati ad altezza spalle e braccia che vanno ad incrociarsi davanti al petto. Classica posa da relax. < .... > Rimane fulminato dal fare della ragazza, riuscendo solo a sgranare gli occhi ed arretrare di poco con le spalle - quest'ultime guidate dall'istinto - quando si ritrova l'acciaio freddo del coltello a contatto con il collo. Non dice una parola, piacevolmente stupido dalla velocità d'esecuzione della sua attuale intelocutrice. Almeno in apparenza. Emozionalmente quel gesto brusco lo ha spiazzato, alimentando in lui un senso di rivalsa, anche solo dialettica. Due vene si gonfiano nei pressi delle rispettive tempie, rendendosi visibili. Allo stesso tempo le mani si stringono a pugno, totalmente pervase da un mix di emozioni che va dalla rabbia alla paura. < MA SEI MATTA?!?!? > Sbotta tutt'insieme come un vulcano, assumendo un'espressione terrorizzata e iraconda allo stesso tempo. Gli occhi diventano più grandi, completamente bianchi, dando sfogo a tutta la collera che ha in serbo. Tale atteggiamento, scema nell'istante in cui l'altra inizia a girargli attorno. < Uff... > Sospira, ritrovando la calma e la lucidità utile per proseguire quella sorta di chiacchierata, se così vogliamo definirla. < Certo che sono umano... > Ancora con il battiato cardiaco accellerato. < E poi scusa... > Non può non dirglielo. < Da quand'è che i demoni pongono domande sull'allenamento? Tsk! > Scuote leggermente il capo, infastidito e non poco dall'altra. < Se rispondessi in maniera positiva al tuo quesito... > Quello della spia. < ...cosa accadrebbe? > Cerca solo di stuzzicarla, poichè è ben conscio del destino a cui andrebbe incontro una spia di un altro villaggio. < Comunque mi chiamo Dyacon e non mi hai mai visto perchè sono arrivato stamattina a Konoha... > Spiega, passando in rassegna tutta la figura della donna, come una foglio che sta venendo scansionato. Si accorge del coprifronte e di altri piccoli dettagli. < Te invece? Pazza scatenata... > Non è iniziata proprio al meglio la sua avventura nel paese del fuoco.

18:10 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] Inarca un sopracciglio quando lui sbraita in quel modo. Corruga la fronte poi andando ad increspare le labbra carnose in un gesto di stizza < ti sembra il modo?> dice solamente prima di sbuffare < Zia dice sempre: “Urlare è da villani!”> conclude prima di socchiudere gli occhi facendo un sorriso inquietante < e poi molti mi chiamano così! Hihihihi!> riderebbe isterica prima di tornare tranquilla < si vede, non hai il nasone, ne le zanne, ne le corna…> inizierebbe ad elencare andando a fare uno scanning del corpo della persona che ha di fronte < Potevi essere un demone travestito da umano!> spiega poi nella sua logica contorta. Sorriderebbe malamente quando lui pone quel quesito. <oh…ohohohoho!> direbbe solamente prima di chinare la testa di lato< potevo fare due cose!> dice andando a riflettere tornando a girargli intorno < o ti catturavo e poi ti torturavo per farmi dire tutto> dice solamente prima di umettarsi le labbra mentre il viso diventa rosso per l’eccitazione < o ti tagliavo in modo da vederti morire lentamente e farti implorare di concludere l’opera…> un sussurro il suo prima di guardarlo < e da dove vieni?> chiede infine prima di umettarsi le labbra e fermarsi di nuovo < Me Tachiko!> andrebbe a muovere una mano per battersela sul petto < Tachiko! Non pazza scatenata!> gonfierebbe le guance, tra tettona ed altro non si sa quanti soprannomi ha < Ta-chi-ko!> scandirebbe per farlo capire meglio al nuovo arrivato[Chakra ON][30/30][Equip: coltello da cucina]

18:26 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] Neanche il tempo di sistemare le proprie cose; fare un giro per il Paese, ambientarsi nel nuovo villaggio che già ha rischiato la vita. Gli occhi blu restano piantati sul volto dell'esponente del clan Nara, mentre la rabbia e la paura accesesi pochi istanti prima, scompaiono definitivamente. < Si vede che tua zia non è mai stata ricevuta con un coltello alla gola. > Risponde di getto, un pò corrucciato, drizzando le orecchie nell'ascoltare le sue successive parole. < E se fossi travestito da umano? > Esterna quella teoria praticamente all'unisono con l'altra. Abbozza un sorriso. < Poi si sa... > Cosa? < I demoni escono solo con la luna piena... > Leggenda tramandata nel paese della sabbia, utile a far impaurire i bambini più vivaci e ribelli come lui. Ancora è rimasto traumatizzato da tale storia. < Uhm... > Increspa le labbra. < Quindi mi avresti catturato, torturato e tagliuzzato. > Tiene memoria di quest' elenco grazie al distendersi del pollice, indice e medio della mano destra. < Tutte cose interessanti, non c'è che dire... Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, prendendosi platealmente gioco dell'altra. < Bisogna vedere se saresti riuscita a fare almeno una di queste cose. > Gli strizza l'occhio destro, prima di sciogliere l'intreccio delle braccia davanti al petto, lasciandole ricadere lungo i rispettivi fianchi. < Provengo dal villaggio della Sabbia. > Replica con fierezza. < Te invece sei un ninja della foglia, giusto? > Domanda retorica la sua, visto che il mento si sporge leggermente in avanti ad indicare il coprifronte che la ragazza ha in bella mostra. < Tachiko? > Inarca il sopracciglio destro. < Non mi piace il suono del tuo nome... > Sempre gentile e amichevole verso il sesso altrui(?). < Facciamo che ormai sei ribatezzata dal sottoscritto come pazza scatenata e non ci pensiamo più. Ok? > Le dita della mano destra si chiudono nel palmo, lasciando disteso verso l'alto solo il pollice, mimando il più classico degli "ok". < Allora... > Cambiando discorso. < Mi rispondi alla prima domanda che ti ho posto? > Ovvero se si stava allenando. < Sono curioso... > Ammette, scrollandosi di dosso l'acqua piovana addensatasi sulla nuca. La mano sinistra viene fatta passare tra la folta capigliatura nera, liberando quest'ultima di gran parte del liquido naturale.

18:36 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] Rimane in silenzio ora facendo un respiro profondo < mia zia dice sempre cose giuste.> lapidaria nel suo dire. Si umetterebbe le labbra prima di sorridere < allora dovrei aprirti e scoprire se sei davvero umano!> direbbe solamente prima di ridacchiare < oh si, con la luna rossa anche!> direbbe andando ad indicare il cielo coperto < ma sono certa che non è piena stasera!> conclude prima di umettarsi ancora le labbra come se stesse assaporando qualcosa. Lui la istiga e la ragazza non farebbe altro che ridacchiare andando a formare il sigillo del Ratto. Per il deshi non dovrebbe succedere niente, ma lei, portando il chakra verso le gambe ed infine ai piedi, sentirebbe l’energia fluire nella sua ombra, inspessendola, un momento di pausa mentre continua a far increspare quella sua estensione oscura grazie all’energia del suo corpo e mente, attivando l’innata < tu dici piccolo granello?> ovviamente riferito al fatto che sia del paese della sabbia < Tu sei arrivato oggi, non conosci la vespa di Konoha> lasciando cadere le braccia che formavano il sigillo < non sono una pazza scatenata…Tachiko..> ma lui dice un’altra cosa. Chinerebbe la testa di lato sorridendo, un piccolo tic della testa, uno spasmo prima di fare un respiro profondo < A me non piaci tu.> insomma, per la ragazza è lui che si è posto male < No, stavo godendo della pioggia.> dice solamente fissandolo. E’ pronta, è letalmente determinata. Gli occhi rossi emanerebbero un’aura omicida ora mentre osservano il Deshi, quasi a farcisi specchiare dentro mentre aspetta il momento giusto, il momento giusto di pungere quel piccolino> [Chakra ON][30/30][Equip: coltello da cucina]

18:37 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] [Edit] [tentativo attivazione innata Nara][29/30]

19:01 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] La pioggia non cessa minimamente di smettere, anzi, è costante nel suo riversarsi a terra. E' zuppo fino ai piedi, ma non gli interessa, poichè l'attenzione è tutta rivolta alla ragazza che ha di fronte. Sia perchè è la sua interlocutrice, sia perchè non vuole farsi trovare nuovamente impreparato a qualche gesto di pazzia della Nara. < Non mi stupirei se tua zia fosse stata una pazza come te. > Sbuffa rumorosamente, deciso ad avere l'ultima su quel discorso. < AH! > La mano destra chiusa a pugno, sbatte contro il palmo aperto della gemella - sinistra - emettendo un sonoro [Stack!]. < Allora la leggenda è arrivata fino a voi! > La storia che i demoni si rendono visibili solo nelle notti di luna piena e rossa. < Sempre tua zia ti raccontava questa storia? > Domanda incuriosito, senza distogliere lo sguardo dal volto altrui. Questo favorisce il fare della donna, la quale troverà campo libero nel richiamare la sua abilità innata. Il corvino infatti non si accorge di nulla. < Piccolo granello? > Inarca il sopracciglio destro, cogliendo l'umorismo della battuta. Gli angoli delle labbra si arcuano verso l'alto, abbozzando un sorriso. < Andiamo.. .> Scuote leggermente il capo, deluso da chi ha davanti. < ...sono sicuro che sai fare di meglio! Tsk! > Schiocca di nuovo la lingua sul palato in un chiaro cenno di sfida. < Piuttosto, Tachiko... > Meglio finire di cazzeggiare, tornando serio sia nel tono della voce che nell'espressione. < L'Accademia è sempre aperta? Ho intenzione di farci un salto... > E' giunto il momento di intraprendere la via del ninja. Ha rimandato per troppo tempo. < Godere della pioggia? > Reclina il capo all'indietro e portare il naso all'insù, accogliendo quelle gocce d'acqua piovana sul volto albino. < Molti la odiano la pioggia. Per me invece è il momento più adatto per riflettere. > E per rimanere con se stessi.

19:10 Tachiko:
  [Campi d'addestramento] <…> Non parla subito prima di fare un piccolo sorriso e fare un passo indietro < …hai parlato troppo…> direbbe andando a formare di nuovo il sigillo del ratto. Ecco che farebbe tornare il chakra nei piedi irrorando così la sua ombra tramite gli tsuubo che si trovano sulla pianta. Velocissima un tentacolo d’ombra proverebbe quindi a raggiungere quella del ragazzo bloccandolo completamente ed obbligandolo a fare gli stessi movimenti speculari della Genin prima di ridacchiare. Abbasserebbe le braccia ora prima di fare un < tu non sai quanto..> soffierebbe, come se fosse un sussurro lasciato volare nel vento. Camminerebbe verso destra quindi, obbligando così il piccolo deshi a seguirla < Si, sempre aperta…> risponderebbe davvero divertita dalla situazione ora < oh anche Tachiko riflette>… direbbe < Ed anche Tu dovresti! Rifletti sul fatto che non è carino offendere qualcuno, soprattutto se è la madre della Kage> direbbe con un ghigno prima di passare la lingua sui denti come ad assaporare quel momento < e che è meglio non istigare chi hai davanti se non lo conosci.> ovviamente tutto questo sempre se fosse riuscito a bloccarlo. La mano della ragazza andrebbe verso il proprio collo mentre osserva con gli occhi rossi la figura di Dyacon> Pensa…come potrei strangolarti in un attimo ora, o lasciarti con talmente poca aria da farti arrivare ad avere problemi al cervello..> dice in un sussurro < non serve tagliuzzarti in effetti…> ovviamente da una parte sta bluffando visto i limiti di quella tecnica ma…magari lui non lo sa[tentativo Kagemane no jutsu][Chakra ON][Innata On][23/30][Equip: coltello da cucina]

19:26 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] Il capo resta ancora reclinato all'indietro, dando modo al naso di puntare in direzione del cielo scuro e plumbeo. Non ha la benchè minima idea della trappola che gli sta preparando l'altra, sia perchè non è a conoscenza della sua abilità innata, sia perchè sarebbe stato comunque difficile accorgersene per via dell'oscurità che li avvolge. < Uh? > Abbassa di colpo lo sguardo sulle proprie braccia prima, e poi sulle gambe. Avverte una strana sensazione. Non riesce più a muoversi. Non ha più il controllo sul corpo. < Che diamine significa? > Il viso assume un'espressione contrita, figlia dello sforzo di alzare sia gli avambracci verso l'alto, sia di spostare la gamba dritta in avanti. Non succede nulla. Tutti tentativi vani che muoiono sul nascere. Anzi, riuscirà a muoversi solo quando l'altra deciderà di farlo. Si sposta alla sua destra - copiando i gesti della Genin - continuando ad osservarla in volto. Stupito e interdetto allo stesso tempo.< Tsk! > Schiocca la lingua sul palato, fingendosi calmo nel mantenere quel temperamento da superiore. < Le mie offese sono solo figlie del tuo gesto iniziale. > Rigira la frittata, anche se obiettivamente è così che le cose sono andate. < EHHHH?!? > Sgrana gli occhi nel sapere che la persona di cui stavano parlando fino a qualche momento prima altri non è che la madre della Kage. < COME DIAMINE FACEVO A SAPERLO!?!? > Non è un veggente e non ha nessuna palla di vetro con sè(?). < Ehi aspetta... > Nella testa ricostruisce l'albero genealogico. < Quindi tu sei la nipote dell'attuale Kage? > Sbatacchia un paio di volte le palpebre, incredulo alla notizia appena ricevuta.

19:35 Tachiko:
  [Campi D'addestramento] Ridacchia quando vede il ragazzo provare a liberarsi dalla presa dell’ombra < Significa che adesso sei mio> direbbe prima di andare ad avvicinare il dito indice al proprio occhio < Potrei farti togliere l’occhio da solo, e schiacciarlo tra le tue stesse mani> continua a descrivere quello che potrebbe fare sebbene è solo per spaventarlo. Farebbe un passo in avanti ora avvicinandosi a lui < Le tue offese ti hanno fatto cadere nella mia tecnica> dice solamente inarcando un sopracciglio prima di sentire il suo sproloquiare < Allora Informati! Zia dice sempre: “Essere informati ti salva la vita”> socchiude gli occhi prima di tornare ad osservarlo. Le rosse iridi che lo fissano < come avevi detto prima? Se riuscissi a fare una delle tre cose?> e ridacchierebbe prima di chinare la testa di lato < La prima è fatta.> e farebbe sparire il pollice da quel conteggio prima di ridere di nuovo < Vogliamo vedere se riesco a fare le altre due?> cercherebbe quindi di intimorirlo andando a ciondolare le braccia in quel movimento da folle prima di fare un altro piccolo passino verso di lui <no.> va a chiarire< io sono la cugina della Kage..> specifica andando a fare un’altra risata isterica e portando le mani verso il ragazzo, ma senza toccarlo < come ci si sente a non poter più usare il proprio corpo, ma rimanere lucidi?> chiede poi verso di lui sentendo quel potere che sta prendendo il controllo. Vorrebbe ucciderlo davvero ora, ma si sta trattenendo, anche per gli Anbu che si trovano di vedetta, meglio di no <Come ci si sente ad essere veramente un piccolo granello nella mia mano…? > concluderebbe prima di ridacchiare di nuovo cercando di assaporare la paura dell’altro. [Mantenimento Kagemane no Jutsu][Chakra ON][Innata On][21/30][Equip: coltello da cucina]

20:18 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] Ogni singola fibra muscolare è controllata dalla donna di fronte a lui. Si smania e prova ancora inutilmente a rompere quella specie di sortilegio, di ninjutsu in cui è caduto. < ..... > Ciò che ottiene è solo uno sforzo e uno spreco di energie senza senso. Negli occhi si può leggere una strana vena di paura, unita all' insofferenza che inizia a farsi largo in lui. Nel frattempo il dito indice della mano destra si distende e si avvicina al suo occhio contro la propria volontà, copiando esattamente i gesti eseguiti da Tachiko. < Fermati, razza di psicopatica... > Non si sta più divertendo, accorgendosi anche del cambiamento d'umore e d'espressione da parte dell'appartenente al clan Nara. < Di solito quando una donna mi dice che sono suo mi fa piacere... > Cerca di sdrammatizzare e tenere occupato il cervello in ben altro per non lasciarsi sopraffare dal panico. < Tsk! > Sbotta, mentre esegue dei passi in avanti verso la donna, dimezzando di fatto la distanza che li divideva. < Goditi, goditi pure questo momento... > Sentenzia in maniera lucida, mentre la pioggia smette di abbattersi sul villaggio. < Ma ti giuro che appena diventerò un ninja, avrò i mezzi giusti per contrastarti. > Afferma sicuro di sè, nonostante la situazione lo vede in palese difficoltà e svantaggio. L'unica cosa su cui può contare è la magnanimità dell'altra o, all'estremo, all'intervento degli Anbu posti di guardia sulla torretta. Deve ancora dipendere dagli altri, ma presto questa tendenza verrà invertita.

20:41 Tachiko:
  [Campi D'addestramento] Fa un respiro profondo prima di guardarlo, vede quello che fa e sorride, sorride di gusto, sadica come non mai. La lingua esce fuori a bagnarsi le labbra prima di chiudere gli occhi e sentire quella rabbia verso di lei <ah, non ti piace…?> domanda infine ironica prima di sentire quello che dice il ragazzo. Gli darebbe le spalle andando a muoversi lentamente fino a raggiungere i dieci metri di distanza. <Ah si?> dice solamente prima di annullare la sua innata ma mantenendo il chakra attivo < Vedremo.> dice prima di fare un respiro profondo e mostrare il profilo del viso togliendosi il manto dal capo. I fluenti capelli lilla andrebbero anch’essi a fare la loro comparsa mentre l’occhio rosso ancora lo scruta < allora vienimi a cercare granello di sabbia, e vediamo che sai fare.> conclude prima di sorridere < Tachiko non vede l’ora di giocare!> e detto questo, se non fosse stata fermata inizierebbe a correre velocemente verso il villaggio, lasciando il ragazzo libero di muoversi al centro di quel campo d’addestramento. Si sarebbero incontrati di nuovo? Sicuramente, e magari, questa volta, andrà tutto in modo nettamente diverso. [End]

20:59 Dyacon:
 [Campi d'addestramento] Gli occhi blu si alzano in direzione degli Anbu situati nella torretta posta ad un paio di metri. < Mi piacerebbe di più in un' altra situazione. > Gli fa l'occhiolino, sforzandosi nel dargli vita, anche se dentro di sè non vede l'ora che quella sorta di tortura a cui è stato sottoposto, finisca nel più breve tempo possibile. < ..... > Resta in silenzio, osservandola allontanarsi prima da lui e poi dal luogo in cui si sono incontrati. < Ufff.... > Sospira di sollievo, sentendo ogni singola fibra muscolare passare di nuovo sotto il suo controllo. Piega il busto in avanti, poggiando entrambe le mani sulle ginocchia. Respira a pieni polmoni, mentre la paura e la strizza lasciano a poco a poco il cervello. < Sadica psicopatica... > Brontola, riacquisendo l'eretta postura e cominciare ad incamminarsi verso il villaggio, precisamente in direzione dell'Accademia, sperando di ricordare bene la strada. < Dunque è questa la forza dei ninja di Konoha... > Mugugna, ancora sotto shock a causa della Nara dai capelli lilla. < Eccome se ci rincontreremo... > E' una promessa la sua. Scompare così nel buio della notte, avvolto dall'oscurità, pronto ad iniziare un nuovo capitolo della vita. [END]

Tachiko si trova ai campi d'addestramento per rimanere un pochino da sola e riflettere su pensieri abbastanza malevoli. Qui Incontra Dyacon ed hanno un battibecco con vari insulti. Tachiko decide di bloccarlo con l'innata, facendogli provare la forza di un ninja di Konoha mentre l'altro le promette di tornare e vendicarsi dell'umiliazione subita.