{Sogni custoditi}
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Giocata dal 05/12/2020 22:41 al 06/12/2020 01:06 nella chat "Monti Ardenti"
Nella notte, li ove le catene si fanno più fiammeggianti e l'aria poco più calda nonostante l'inverno sia alle porte, ecco un bagliore rosso attraversalo di tutta fretta. Capelli lunghi come seta e sangue a districarsi nel vento dietro di se, lo stesso che lambisce il viso della giovane donna. Movimenti precisi in quelle terre che ha imparato a conoscere, li ove un tempo una guerra contro un dio ormai scomparso ha lasciato i segni. Evidenti, a chi ha occhi per osservarli, la terra smossa, scavata eppure adesso ferma da chissà quanto tempo. La rossa non ha altro che degli ordini molto semplici, deve ritrovare il riduko sannin per il momento scomparso, e avvertirlo. Ormai le tigri, così come le farfalle sono in pericolo per merito di quella donna ragno, e sa, lo ha visto, come l'uomo stesso abbia sotto di se quel cane a tre teste come evocazione. Un avvertimento e un consulto, ecco di cosa necessita adesso, di colui che è divenuto nel tempo più che un sensei, un amante. Le vesti dell'akatsuki risbocciano così come Oto, le nuvole di sangue che tornano a farsi vedere su quelle lande desolate e con un nuovo obiettivo, ma non è ancora giunto il momento di svelarli qui e ora. I sandali della jonin del suono spostano lievemente la terra sotto di se , non è troppo veloce, ma non è li che la propria potenza risiede. Sente il chakra circolare dentro , lo sguardo attento come quello di una tigre, sottile e rabbioso. E' in zona nemica, si, ma non ha paura. E' solo una copia dopotutto no? Vuole raggiungere proprio il loco dello scontro, un tempo vi ha trovato il portatore del rinnegan fermo a rimuginare su un potere, su un altro possibile kami sceso sulla terra a portare morte e distruzione. Pensieri si affollano, lucubrazioni sul dove possa essere, e prova senza sosta a raggiungerlo ; i sensi sempre attenti, all'erta su qualche possibile nuovo incontro, sebbene Konoha non l'abbia mai veramente vista come nemico. E come si sbaglia. Il fato sembra saperlo, con quel sorriso beffardo ad osservarla e per mettere per la prima volta sulla propria strada qualcuno col vero potere e il morale per poterla sotterrare e donarle infine la pace eterna. [chakra on][vesti akatsuki][50/50] La notte è silenziosa, come alcuni periodi nella propria vita dove bisogna tacere e pensare. La notte è buia, come alcuni giorni in cui bisogna metter da parte il passato e ritrovare una luce che possa far risplendere la tua anima. La notte, a volte, fa paura ma riesce a regalarti quasi sempre quei momenti di tranquillità che necessiti. Un bagliore rosso illumina quei contorni frastagliati dei monti che si ergono sopra il Villaggio della Foglia, pochi più distanti da esso. Quel luogo è stato il centro degli ultimi avvenimenti che hanno rischiato di far crollare il mondo dei ninja. Quell'essere definitosi divino ha messo a repentaglio la vita di ogni essere vivente e poi è sparito quando il suo piano è stato sventato. Il mondo degli shinobi non è riuscito a sconfiggerlo. E lui si è dileguato finendo nel dimenticatoio. Così non è però, secondo Hitomu. Un essere con un piano così preciso e mirato non può svanire smettendo di pensare al proprio obiettivo tutto d'un tratto. Ci deve essere qualcosa che si nasconde sotto gli occhi di ogni umano. Ed è proprio per questo che la volpe è rimasta nei dintorni della Foglia per assicurarsi della sua incolumità e cercare traccia di quell'identità misteriosa. Nell'ultimo periodo ha lasciato perdere tutto ciò che lo circondava. Tobirama, suo figlio, è ormai cresciuto e sa badare benissimo a se stesso. Hitomu fa spesso visita alla sua dimora, anche solo con una copia, per assicurarsi delle sue condizioni e passare del tempo con lui. Il resto degli avvenimenti li ha lasciati in secondo piano, convinto ancora oggi che la Foglia possa essere amministrata bene dal Decimo Hokage anche se è da molto che non ha sue notizie o è a conoscenza dei suoi piani. Stasera il jinchuuriki si trova esattamente sul luogo che ha visto l'ultima apparizione del nemico. Si trova al centro di quella distesa di terra. <Partiamo da qui> rivela al suo fidato compagno, nascosto dentro di lui. Kurama annuisce e rilascia il suo chakra attraverso il corpo di Hitomu. Ogni parte di lui inizia ad infiammarsi fino a che il suo aspetto non diventa completamente di un giallo acceso, sfumato sull'arancione. Il potere del Kyuubi si rivela così mostrando sul suo corpo vari ideogrammi di color nero, come quelli dell'Eremita delle Sei Vie, Hagoromo, creatore dei bijuu. <Puoi scovare la negatività del chakra, dunque, Kurama?> chiede ancora una volta per essere sicuro di ciò che la Volpe ha detto di poter fare. <Non farmelo ripetere ancora una volta, stupido. Prova e vedrai, anche perchè non hai altre idee in questo momento> tuona con tono profondo Kurama, come suo solito d'altronde. [Mode Kyuubi] Un lampo rosso che s'avvicina al massimo delle proprie possibilità, percepisce come un sesto senso di non esser sola , ma basterà compiere gli ultimi movimenti e fermarsi li, non al centro dei vari crateri, ma sui bordi, abbastanza lontano ma abbastanza vicina da poter vedere quel lampo giallo sconfinare contro la terra tetra. La luna aiuta in quel caso, piena e tonda a illuminarli abbastanza per i propri sensi, e sa, sa chi è colui che sta vedendo da lontano, saranno una quarantina di metri i distanziarli, molto poco in effetti. Un tremore, un piccolo spasmo, i brividi che scendono lungo la schiena a rizzar la pelle . Sa chi è nonostante lo abbia solo visto in qualche foto antica, il primo jinchuriki vivo di cui abbia mai sentito parlare, prima ancora di Hanae, Nemurimasen. Silenzio, gli occhi che sondano i dintorni consapevole di esser stata percepita , solo per comprendere con una profonda delusione, che il portatore dagli occhi viola non si trova li. < Hitomu > un caldo sussurro a lambire l'aria stessa, una piccola nuvola di calore che fuoriesce dalle morbide labbra della jonin, rosse questa notte per via del freddo stesso. La voce che si mantiene bassa, calda e roca, quasi amichevole, e quello sguardo che s'accende di invidia . Quanta fortuna o sfortuna può mai avere? Eppure consapevole che un incontro come quello avrebbe donato ben più che una semplice chiacchierata < che i kami mi siano avversi mi sembra chiaro, eppure penso che il karma alle volte giri dalla mia parte > i lunghi capelli rossi che si fermano, mossi lievemente da quel venticello che spira tra quei monti, freddo o caldo poco importa < qui una guerra è stata combattuta > che ovvietà, ma li andrebbe a muovere lenti passi di discesa verso di lui, lenti e calcolati, senza distaccarsi dalla sua figura < perfino io vi presi parte per proteggere l'alleanza > un sorriso solleva quella gote troppo serie, ma non vi è alcuna scintilla nel proprio sguardo, se non quella di paura e..fascino? < ma è un onore incontrarti, finalmente > come se lo stesse cercando, come se lo stesse aspettando. Nulla di tutto ciò è vero, ma poche parole sfuggiranno adesso. Questo è il momento di danzare e ascoltare, senza che i passi smettano di compiersi . [chakra on][vesti akatsuki][50/50] I suoi occhi, abbandonati da quell'azzurro così acceso e avvolti dal rosso, scompaiono al chiudersi delle palpebre. Il chakra all'interno del suo corpo inizia a smuoversi alla ricerca di creare copie di lui stesso. La concentrazione dell'uomo viene interrota però da una presenza in costante avvicinamento. <Che perdita di tempo..> si lamenta il Kyuubi, disturbato che non possono proseguire nel loro lavoro in questo momento. <Non perdere troppo tempo, Hitomu. Potremmo non averne molto. Ricordati il pericolo che tutto il mondo corre> richiama all'attenzione il suo jinchuuriki ammonendolo immediatamente di non lasciarsi prendere troppo da quell'incontro che sta per avvenire. <E pensare che un tempo non te ne sarebbe importato niente di tutti noi> afferma Hitomu mostrando un sorriso sotto i baffi, divertito da quella strana preoccupazione verso il prossimo che non si vede spesso in Kurama. <Stai tranquillo. Deve esserci un motivo se anche lei è qui> conclude così quello scambio di pensieri con la Volpe e quegli occhi si riaprono osservando la donna avvicinarsi. Il suono della sua voce accarezza l'udito del jinchuuriki. Lui ascolta senza crearsi troppi problemi anche se il viso di quella donna potrebbe essere riconosciuto da parte dell'uomo. <E quella guerra non è ancora terminata..> sussurra a bassa voce Hitomu lasciando che i suoi occhi osservino meglio i dettagli del viso di lei fino a cadere sul simbolo di quei vestiti indossati che subito lo portano a ricordare il suo vecchio amico, Akendo. <Conosco un amico che porta il tuo stesso simbolo> rivela alla donna, senza crearsi troppi problemi <E conosco anche il pericolo che tu stai correndo stando qui.. Ishiba Sango> pur non essendo a Konoha, gli avvisi di taglia dopo l'accaduto del Suono sono giunti anche alla sua conoscenza. Le fiamme ardono tra le sue dita mentre vengono smosse lentamente, come se si stesse preparando ad utilizzare una tecnica assaporando il chakra che circola tra le falangi. Non muove altro del suo corpo lasciando che le iridi si fermino sugli occhi dell'altra. Non può perdere troppo tempo ma potrebbe essergli utile sapere qualche notizia riguardo ad Akendo. <Dov'è lui?> il capo si muove con un cenno rivolto verso quei simboli disegnati sulla veste indossata dalla donna. Non deve perdere tempo, d'altronde. La Volpe si arrabbia altrimenti. [Mode Kyuubi] L'impazienza altrui , oh com'è sublime, la sente nella stessa voce che taglia la fredda notte, quando lei è così calma e osservatrice di vita altrui, quanto l'altro sta parlando con se stesso..e non solo. Non è mai solo. Non sa bene come funzioni la cosa, come siano davvero i cercoteri, ma sa e ha sentito ben parlare della loro essenza più grande e distruttiva < la guerra andrà avanti sempre, in ogni anno, in ogni modo.. non è altro che un pendolo che oscilla e ritorna a vivere > per lei che ha vissuto e visto solo guerre nel proprio cammino, quello non è altro che un altro pezzo da aggiungere a quell'immenso puzzle di vite umane < mh? > solleva il sopracciglio ma non ferma la propria corsa, lenti i passi che procedono contro e verso di lui, sicura della propria immunità momentanea, e accesa dal fuoco stesso della curiosità < lo conosco anche io > molto, troppo bene, ma non vi è paura, solo un cenno del capo in rispetto < che tu conosca il mio nome mi lusinga > atta a quella vita di bellezza, come il sentire quel proprio nome fuggire da labbra così importanti < preferirei che usaste il nome di Byakko se non vi spiace > come la tigre bianca Konan, come l'anello che desidera possedere, come le proprie evocazioni e la propria essenza . Le iridi che oscillano su di lui, su quelle dita frementi, su quel chakra devastante < non desidero combattere questa notte > non che possa vincere, ma l'altro non sa che ella sia solo un'apparizione momentanea < lui? > mormora con un lieve sorriso < stavo cercando anche io il possessore del rinnegan > ma che egli sia quell'amico di cui parla ancora non è chiaro < ultimamente è impegnato, molte sono le vicissitudini che sfociano da ogni dove > lento il passo adesso si ferma, ma freme, vuole far qualcosa < ma perchè il possessore della volpe a nove code cerca il mio amato? > oh si, mette un sottile sorriso ad accompagnare quella frase, per far rendere conto all'altro che dopotutto l'akatsuki stessa si è di nuovo palesata sotto il vessillo della rivoluzione di Oto. La prima di tante altre future che verranno. < siete molto impaziente, non mi aspettavo di vedervi..così > forse sempre troppo legato a delle leggende dall'averlo immaginato come un sensei vecchio e paziente. Quel giovane uomo lo trova contrastante con quel che immagina di esso. Ma ancora tace, lenta la lingua umetta le morbide labbra. [chakra on][vesti akatsuki][50/50] Impazienza. Forse non esiste un termine più lontano dall'essere di Hitomu. Lui che ha sempre vissuto nella calma e che ha sempre saputo attendere il momento giusto. Lui che ha lasciato sempre correre le situazioni senza ostacolarle perchè sapeva che avevano bisogno di fare il loro corso. Ora Hitomu teme che la sabbia dentro la clessidra stia per terminare. Le lancette scorrono veloci e il Dio si nasconde sempre nell'ombra. Per quale motivo è scomparso? E cosa sta pianificando adesso? Un nemico se lo guardi negli occhi può non essere spaventoso. Ma un nemico che non può essere visto, può colpire da un momento all'altro e quel momento potrebbe essere troppo tardi per rimediare. <Purtroppo è vero..> il ciclo di guerra e pace sembra essere interminabile. Hitomu ha sperato che le sue azioni avessero potuto interrompere quel loop infinito ma sembra che non ci sia niente da fare. Il mondo va così e la sua anima si è messa in pace una volta per tutte. Lui combatterà finchè avrà vita in corpo con la speranza che qualcuno possa compiere quel che lui ha desiderato per tutta la vita. L'attenzione del jinchuuriki ritorna alla ragazza con le vesti dell'Akatsuki. Lui ascolta le parole dell'altra e non fiata nemmeno un secondo per non perdere neanche una parola. <Potresti non essere nelle condizioni di decidere> afferma sinceramente il Nono conoscendo quanto sia difficile andare in giro con una taglia sulla testa. Lui è stato un membro degli ANBU in gioventù ed era il suo obiettivo cercare quei criminali più pericolosi. Sango si rivolge ad Akendo come suo amato. Il viso dell'uomo rimane sorpreso nell'ascoltare questa notizia. Hitomu avrebbe il coraggio di uccidere la donna del proprio migliore amico? <Perchè prima di essere il tuo amato è stato un mio grande compagno e abbiamo passato tanti momenti insieme> non rivela molto, soltanto la durata di quell'amicizia che parte da quando il jinchuuriki vestiva ancora gli abiti di Hokage e quelle battaglie che i due hanno vissuto fianco a fianco. <Mi manca il suo consiglio in certe giornate> rivela il biondo parlando ancora del Rikudo ma non aggiunge più altro. Gli occhi di lui permangono sulla donna, senza muoversi. <Il tempo cambia le persone e in questo tempo la pazienza potrebbe essere pericolosa> dichiara lui rispondendo a quelle parola della Ishiba. <E tu cosa fai in questo luogo?> ora Hitomu ricambia la domanda aspettando una risposta da parte di lei. [Mode Kyuubi Sembra esser tensione quella che impregna l'aria? Per la jonin lo è, solida tanto da poterla tagliare con un coltello. Mormora, la voce che si spande nella pace notturna, troppo tardi per cui qualcun altro possa intervenire quando si lega a quel biondo per qualcosa, qualcuno, di tanto personale. < potrei non esser nelle condizioni di decidere, ma di chiedere.. se entrambi abbiamo un motivo per stare qua, abbiamo un motivo entrambi per vivere.. o morire > solida in quel pensiero, tracce di vita raccolte nel tempo per farle comprendere che la vita la ama a modo suo, che vi si attacchi ogni singolo attimo del proprio vivere. Ma quella notizia la sorprende, qualche velocissimo attimo di perdizione prima che recuperi la propria essenza < posso immaginarlo > annuisce appena con lo sguardo che si fa più dolce, e i piedi che tornano a muoversi , provando infine a raggiungere quei dieci metri di distanza che ancora li separano < sai che Akendo è intervenuto durante la presa di Oto? > li in quel brevissimo atto, ha aiutato perfino Hanabi Uchiha a prender strada per l'ex kage di Oto < il suo consiglio? Vorrei ascoltarlo anche io , davvero Hitomu. Ma .. > lo sguardo si porta su, verso quel cielo terso e privo di intoppi < adesso che Ame è così vicina, a me, a lui, cosa ti fa credere che sarà di nuovo dalla tua parte? > una domanda legittima, non solo per lui, ma anche per se stessa. Sa che l'uomo è un Seiun, che è un abitante di Ame , e lei ama quel villaggio, vuole e desidera ardentemente che possa rinascere dalle ceneri < non ho mai voluto Konoha come nemica. Kusa ha solo lui, l'hasukage come cancro a impregnarla.. > e li il viso si risolleva, inconsapevole di averlo inclinato < sei Hitomu, conoscerai la storia di ame..di me e di Akendo > .. < comprenderai quel che stiamo facendo > ottimista? Terribilmente. In ogni attimo con cui parla con quel biondo possessore di un demone, ma quel che pronuncia è qualcosa di troppo intimo, non vi è nemmeno una minaccia, lo stesso tono della voce sembra rasentare la malinconia. Ma non lo è. Un senso, un desiderio pressante che qualcuno infine possa aprire gli occhi. Fallo Hitomu. Fallo. [stessi tag]
Giocata dal 06/12/2020 22:20 al 07/12/2020 00:59 nella chat "Monti Ardenti"
La notte rimane illuminata di rosso in quel luogo donando a tutti i lineamenti di quel paesaggio il bagliore del colore della luna. La stessa luce che si riflette sulla donna e su Hitomu in questo momento stesso lasciando a loro il silenzio necessario per poter continuare lo scambio di parole dettate dai loro personali interessi. La voce della donna arriva al jinchuuriki chiara e decisa e lui rimane ad ascoltare quel che ha lei da dire. Gli occhi rossi di Hitomu rimangono fermi su di ella concentrandosi sull'espressioni di quel viso. <Dipende cosa vuoi chiedere> ribatte nell'immediato il contenitore della Volpe cercando di capire dove le parole della donna vogliano arrivare. Il discorso si sposta successivamente su Akendo e la Ishiba dona a lui alcune notizie riguardanti gli ultimi avvenimenti del Rikudo. Quest'ultimo ha partecipato alla battaglia che ha visto il Villaggio del Suono essere preso da Kioshi ed ora sembra che il Villaggio della Pioggia sia vicina a loro due. Hitomu osserva la donna e quel che dice. Le sue parole rivelano quale parte attiva sta prendendo Akendo in questo attuale mondo. Il jinchuuriki non è sorpreso. Akendo è in grado di decidere quale sorte debba avere una Nazione e lui stesso è capace di scegliere quale sia la migliore delle soluzioni. <Akendo non sta dalla parte di nessuno, credimi. Il suo essere è troppo superiore per poter prendere una parte> rivela alla donna la sua considerazione verso il possessore del Rinnegan. <Non è un uomo comune, forse non lo è mai stato> continua il suo dire senza interrompere quello sguardo continuo verso di lei. Le fiamme avvolgono ancora il corpo del jinchuuriki mentre parla lasciando che il chakra della Volpe scorra su ogni centimetro della sua pelle. <Se ora si muove in questo modo, avrà la sua visione che gli permette l'arbitrio di decidere come intervenire in questo mondo> sa bene cosa Akendo potrebbe fare e conosce ancora meglio i motivi per cui non sempre è lui stesso a mettere un freno alle azioni del mondo intero. Un vero Dio deve lasciare vivere, senza mettere mano per i soli propri interessi. Nel Mondo, si son visti troppi finti Dei che hanno creduto di poter cambiare ogni cosa a loro piacimento. Così non è, però. <Sono sicuro che se lui sapesse cosa si nasconde nell'ombra in questo momento, non avrebbe dubbi da quale parte stare> su questo non ha dubbi la Volpe e potrebbe metterci la mano sul fuoco. <Potrei comprendere i vostri motivi ma vorrei conoscere la tua risposta. Siamo qui io e te.. Sfruttiamo questo momento ormai> conclude ora lasciando alla donna la possibilità di spiegare il perchè delle sue azioni giunte a portarla fino a qui stanotte. [mode Kyuubi] Tace ancora, il rosso della notte rende tutto più romantico, come due anime incontratisi per un incontro galante per l'ultimo rintocco prima del nuovo giorno. Appare totalmente rilassata, s'è perfino professato amico del sannin eppure perchè Akendo non le ha mai parlato di lui? Della volpe a nove code , dei jinchuriki nella corsa al potere? < troppe cose > ammette con l'ombra di un sorriso tra le morbide labbra. Le parole adesso tacciono , il silenzio che si pone dentro e ascolta soltanto lui . Nota la stima che sguscia fuori da quelle labbra e un senso di invidia e di gelosia ne avvelenano il volto < ho conosciuto l'uomo oltre che il dio > un uomo fatto di carne e sangue, sogni e desideri infranti, un uomo con gli occhi di un dio < ma cos'è che muove davvero questo mondo? Odio o amore? O Entrambe? > una domanda puramente retorica per portarlo a riflettere < se pensi che starà dalla vostra parte, la mia morte sarà ancora più imminente > non vi è ne rabbia ne tristezza, solo un breve divertimento che accende i propri occhi di una scintilla di fuoco < davvero? Anche se andassero contro di te, contro il tuo stesso mondo, saresti pronto ad ascoltare senza alcun pregiudizio? > ne è davvero facoltoso o solo tanto , immensamente arrogante? Ma poco importa, sono li, da soli, non vi sarà alcuno a disturbarli < egoismo > comincia con una sola, singola parola < Ame un tempo era la terra più bella. Vi erano guerre, Pain e Konan per noi valevano - e valgono tutt'ora - la pena di continuare a combattere. > .. < Due distruzioni le abbiamo passate..la terza no > in quel giorno, ove una luce e una potenza immane portarono via tutto il villaggio, le vite stesse, bagnando di sangue le strade lastricate solo da corpi ormai senza vita < Kusa ci tese la mano , il tempo di riprenderci, invece come da buona alleanza ci ha sottomessi, usati, strappati definitivamente alla nostra terra senza possibilità di riaverla > lo sguardo che torna indietro, in quei giorni di paura e disperazione, ove non avevano null'altro che la loro pelle, il freddo gelido che scorre nelle vene come se non avesse più sangue mentre l'espressione s'indurisce < ho provato più volte a riprendermela senza scatenare una guerra, senza versare sangue.. ma le parole di Akendo Seiun sono state le più illuminanti > le azzurre che non si distaccano da lui, da quel volto noto < senza la guerra, senza il sangue, non si ottiene nulla. > le parole che l'hanno portata a tradire definitivamente quell'alleanza, Yukio stesso, Konoha, per unirsi a Oto < la pioggia tornerà a bagnare queste terre che l'hanno dimenticata. Il sangue scorrerà per nutrire il mondo di domani.. e l'alba sorgerà sotto una nuova veste. > quella che avrebbe sempre dovuto avere, quella che sempre la pioggia ha sognato < è semplice no? Rivoglio la mia terra, la mia casa e voglio che il Mio popolo possa ritornare a esser libero e poter scegliere > un sogno semplice dopotutto, eppure un sogno molto, molto pericoloso < la presa di Oto è stata necessaria. Abbiamo liberato quella terra, i clan sono tornati alle loro origini , alla loro terra, come desidero fare io. Purtroppo non si è raggiunto un accordo.. sappiamo entrambi come andrà a finire, no? > che un'altra guerra avrà la meglio di nuovo su di loro. [chakra on][vesti akatsuki][50/50] La concentrazione di Hitomu si sposta ora sul suo chakra all'interno del corpo. Il jinchuuriki compone i sigilli necessari e immagina il suo corpo in ogni dettaglio pensato in modo perfetto. Ed ecco che, in successione uno ad uno, delle nubi bianche appaiono attorno all'uomo. Una volta dissipate, il Nono sarà circondato da venti copie di se stesso. Tutte e venti circondate dalle fiamme e aventi il colore rosso nelle iridi, a dimostrazione del potere del Kyuubi attivo. <Distribuitevi ogni zona a partire da qui e individuate una tipologia di chakra che emetta un'energia negativa. Se la trovate, analizzate la zona velocemente e poi scomparite> questo l'ordine imposto alle venti copie che partono per ogni punto cardinale dividendosi ogni settore in modo equo. <Scusami ma non potevo perdere altro tempo. Così possiamo continuare senza fretta> si rivolge alla donna prima di riprendere i discorsi che stavano facendo. Il discorso di lei viene ascoltato con attenzione lasciando che i suoi concetti possano essere calibrati e argomentati come meglio crede dalla donna. <Se esistesse un mondo con un unico pensiero, non ci sarebbe bisogno di confronto. Seppur i nostri giudizi siano differenti, parlare può solo aiutarci a trovare una visione simile della nostra vita> senza dialogo, non potrebbero capire cosa li spingi a muoversi nelle loro vite. Magari entrambi nascondono punti in comune e parlare serve proprio a capire se possono esistere. <Mi dispiace per il tuo Villaggio. Senza la Foglia, io proverei un dolore immenso> ammette il jinchuuriki conoscendo cosa significhi amare il proprio villaggio, la propria casa. Hitomu non può essere in disaccordo con lei. Lui, come tanti altri, hanno fatto di tutto per ottenere la giustizia nella Foglia quando ancora era sotto il comando di Kuugo e delle sue menzogne. <Se la tua causa è davvero giusta come dici, non posso dir nulla su ciò che farete a meno che non si scontri con il bene del mio Villaggio. Non so quali siano le intenzioni del Decimo Hokage in questo momento> dichiara il jinchuuriki verso la donna. <Nonostante questo, la guerra genera soltanto altra guerra. Perchè la battaglia del Suono è stata necessaria? Quale è stato il vero motivo che ha spinto il suo ideatore e tutti voi a commettere quelle azioni?> non è ancora chiaro nella testa di Hitomu quali siano state le ragioni che hanno portato all'ultima guerra nel Paese dell'Aria. Forse la donna può aiutarlo a capire e dissipare i dubbi che alleggiano attorno a questo discorso. <Credi davvero che soltanto la morte possa portare il cambiamento?> domanda a lei, senza rispondere a quella domanda che ha il sapore di retorica. Hitomu vuole addentrarsi dentro quei pensieri cercando di capire di più sui motivi che spingono la donna a intraprendere questa strada. [Moltiplicazione del Corpo][Mode Kyuubi] Lo osserva compiere quei sigilli a lei noti, ne osserva come quelle copie vengono al mondo e vengano indirizzate alla ricerca di qualcos'altro < state cercando tracce del falso dio? > dopotutto in quello stesso loco vi era stato per un momento uno scontro. Ne osserva i movimenti, le parole, lo stesso pensiero che appare lineare e semplice, ma non per questo meno importante < siete una persona particolare > lo è davvero ai suoi occhi, non vi vede inganno, ne elucubrazioni future, solo il presente e un passato che pressa ancora su di loro < non ricordavo una conversazione così rilassante da molto, troppo tempo > quando ancora tutto era più semplice, quando ancora non tutto era venuto a galla . Sembra poter respirare sebbene sappia che se solo l'altro volesse, potrebbe sparire in un attimo < sei davvero il protettore della pace come si dice > non vi è alcun disprezzo, più una nuova forma di rispetto che si innalza, che lo innalza nella propria mente insieme ad altre pochissime figure < non posso dire che sia giusta per tutti, ma lo è per me, per noi > non può essere tanto arrogante dal dire di avere completamente ragione < se konoha non muoverà un dito contro il villaggio della pioggia non vedo motivo per cui dobbiamo scontrarci. Furaya l'ho conosciuta, sebbene approvi i suoi metodi e la sua dedizione per il villaggio, trovo che la sua alleanza con l'Hasukage sia controproducente > un brivido scende lungo la schiena al solo pensiero di Yukio, una paura mista alla pura rabbia e odio, in un'ombra scura che avvolge il proprio viso < Sono certa che il sangue e la morte siano necessarie alle volte, ma non sono alla ricerca di quelle per una mera forzatura . Non ucciderò se non sarà necessario.. sebbene sappia benissimo che l'alleanza vuole la mia testa e Yukio più di tutti> vuole solo riprendersi ciò che le appartiene. Tutto il resto non conta, se non si tiene conto di Kusa ovviamente; il villaggio dell'erba dovrà crollare e perire insieme allo stesso Yukio Kokketsu. Un finale che cambierà davvero le sorti e i poteri di quel mondo < la battaglia del suono.. questo non è mio compito dirtelo nono Hokage > un lieve sorriso appare davvero questa volta < dovrai chiederlo tu stesso ad Hanae, portatore del jinchuriki anche lui. Penso che lo troverai parecchio interessante > il rispetto che porta a quell'essere è grande, come al suo desiderio e a quello della Yugure < per quanto mi riguarda, personalmente, è stato il momento adatto per comprendere che non a tutti andasse bene il sistema adottato dall'alleanza. Il vero motivo? Egoismo suppongo, divenire liberatrice di un paese che per me non ha nessuna valenza e divenire una mukenin per non esser stata d'accordo con voi. Vi è giustizia in tutto questo? Ve ne è mai stata? > domande che si pone da troppo tempo ma che non troveranno risposte < tutti combattiamo per qualcosa o qualcuno. Più è grande e forte il sogno che si vuole raggiungere, più saranno i sacrifici da dover compiere. > ... < son disposta a tutto per quel sogno, Hitomu > seria e furente in quelle parole che tremano e scivolano via da quelle morbide labbra , in quello sguardo che si sgrana prima che un sospiro vada a concludere il tutto < credi davvero che soltanto la mera pace possa portare il cambiamento?> [chakra on][vesti akatsuki][50/50]
Giocata dal 07/12/2020 22:19 al 08/12/2020 00:32 nella chat "Monti Ardenti"
Quelle copie si muovono veloci lasciando delle scie gialle dietro di loro fino a scomparire dalla vista di entrambi i presenti. I discorsi tra i due nel frattempo vanno avanti e Hitomu ascolta interessato le parole della donna. Per quanto loro siano nemici in questo momento, le ragioni dette dalla donna sono tenute in considerazione dal jinchuuriki. Ognuno combatte per ciò che ritiene giusto e anche Hitomu si è trovato nella loro stessa posizione tempo indietro. Come se altri Villaggi avessero mosso guerra contro di lui dopo aver sconfitto Kuugo. Furaya deve avere altre ragioni per muover battaglia contro il Villaggio del Suono, se dovesse davvero accadere. <Cosa ti fa pensare a quell'essere?> domanda lasciandosi scappare un mezzo sorriso disegnato sulle labbra nel sentire lei essere a conoscenza delle sue mosse. Sango lo nomina come protettore della pace <Un pace fragile come un granello di sabbia in mezzo ad una tempesta, però> afferma il suo punto di vista in una situazione che ha visto la guerra prendere il sopravvento troppe volte. Dunque, quanto i suoi sforzi sono stati davvero importanti per il mondo? Per quanto lui abbia salvato il suo Villaggio più volte da possibili attacchi, questi sembrano non terminare mai e il corso della sua vita sembra destinato a trascorrere tra brevi periodi di pace e guerre scatenate dall'egoismo di qualcuno. Le parole di lei risuonano nella testa del Nono. Per un sogno, farebbe di tutto. Hitomu si rivede molto in questo tratto della donna. <Te l'avevo detto.. Abbiamo trovato una visione simile della nostra vita> rivela l'uomo all'altra lasciandole intendere che anche lui avrebbe fatto di tutto pur di realizzare i suoi sogni. L'ultima domanda della Ishiba viene presa in considerazione maggiormente dalla Volpe che si prende qualche attimo in più per riflettere. La sola pace può portare il cambiamento? <Abbiamo avuto così tante guerre e così tanti successivi periodi di pace che non saprei dirti. Nessuno dei due ha davvero portato ad un cambiamento drastico. L'alleanza sembrava aver portato un cambiamento e per molti anni ha funzionato> spiega il jinchuuriki cercando di donare all'altra la sua visione del mondo. <Credo che invece sia il dialogo che porti al cambiamento. La mancanza di esso deve aver portato alla situazione attuale> aggiunge ancora lasciando il suo sguardo fisso sull'altra. <Ora io e te stiamo parlando e siamo riusciti a trovare un fattore che ci accomuna. Immagina se ogni persona facesse così contro il proprio nemico. Invece di alimentare le cause che diverbiano tra loro, entrambi provassero a trovare una luce simile alla propria nell'altro. Credi che ne varrebbe ancora la pena combattere per uccidere?> alla fine, una guerra muove i morti. Non ci si può girare attorno. Non si è mai vista una guerra senza vittime, innocenti e non. La domanda, dunque, viene rigirata nuovamente a lei dopo aver spiegato quale sia il suo punto di vista. [mode Kyuubi] < intuizione, hai parlato di chakra negativo, e qui c'è stata una battaglia > rammenta lei stessa con lo sguardo che vaglia la stessa terra, ormai cambiata eppure per occhi che sanno dove guardare, gli attacchi dello stesso potranno essere leggibili < ho combattuto anche io qui, mi è facile comprendere cosa si possa cercare. Ma potrei tranquillamente sbagliarmi > vi è possibilità in entrambe le vie, eppure si convince che sia la prima ipotesi ad aver fatto centro. < siete molto più di quanto immaginassi, senza alcun dubbio, portatore di volpe > lo è davvero, l'attenzione che si mescola ad un certo fascino. Si trovano ad essere agli antipodi opposti in quelle posizioni, eppure trova più con lui una linea di comprensione che con la stessa Oto. Che con la stessa Yugure, che con la stessa Akatsuki ormai morente . I passi che continuano ma solo per dargli il fianco, le iridi che scorrono in un punto più alto tra le sterpaglie secche e morte, li dove lo stesso Seiun era apparso tempo addietro < davvero lo credi? Io credo che siamo esseri puramente egoisti , ognuno a nostro modo > non lo osserva, la notte che allunga le sue mani scure sui loro corpi, la luna come un faro di luce e loro due gli attori su quel palcoscenico < noi desideriamo solo il meglio per i nostri villaggi, ignorando completamente gli altri. Desideriamo la pace eppure siamo pronti alla guerra pur di mantenerla. L'una non può esistere senza l'altra, come odio e amore che si intrecciano quasi sempre > si volta lentamente per tornare a guardarlo in viso, dritta negli occhi a scorgere la sua stessa anima ed essenza per farla sua < ma parlare aiuta, per chi ha orecchie per ascoltare > non vi è dubbio, se loro in quel momento non avessero desiderato parlare, sarebbe finita in modo totalmente diverso. < forse no, forse non vi sarebbe bisogno e tutto sarebbe più facile > davvero sarebbe tutto diverso < ma è un utopia. Non possiamo credere che tutti siano disposti ad ascoltare o a parlare chiaramente. Non mi sono mai nascosta da nulla, e per la pace sono una mukenin. Chi invece ha sottomesso un intero popolo rendendolo schiavo per mero controllo e potere..è considerato un eroe e un kage > il sorriso che sboccia su quel viso è pregno di amarezza < la pace che è stata conquistata è stata basata sulla menzogna e sul sangue di altri. Credo che tu più di tutti possa comprendere, più di Akendo forse > un indole meno guerriera, più pacifica , come un opposto al riduko sannin e di ciò che ha potuto conoscere lei stessa. [chakra on][vesti akatsuki] La donna spiega come sia arrivata a pensare a quel falso dio mentre guardava i movimenti del jinchuuriki. Hitomu annuisce scuotendo il capo lentamente, su e giù. Non approfondisce il discorso preferendo lasciare perdere tra le parole del resto del discorso. La voce della donna viene ascoltata dal Nono che lascia a lei il comando del dialogo attendendo il momento adatto per intervenire. In fondo, lei non ha tutti i torti. Ognuno è egoista, provando amore verso i propri sogni e verso il proprio Villaggio e questo porta ogni singola persona a guardare il proprio giardino. E, ancora più nel profondo, Hitomu sa che le sue parole sono pura utopia. Quel sogno di vedere un mondo privo di guerre forse non può esistere. Almeno, non in questa epoca. E non attraverso le sue azioni. Se non sarà lui il ragazzo che riuscirà a portare il suo sogno a realizzarsi, Hitomu deve far di tutto per permettere alle generazioni future di poter farlo al suo posto. Lasciare tutto nelle mani di shinobi come suo figlio, Tobirama. La speranza verrà riposta in loro. <I sogni vanno custoditi, anche se sembrano utopie> rivela il jinchuuriki mostrando un sorriso. <Prima o poi, troveranno la luce che serve per farli splendere> conclude le sue parole lasciando arrivare il suono della sua voce all'udito della donna. Gli occhi di Hitomu seguono i movimenti di lei. <Questo mondo ha visto commettere tanti errori. Da tante persone, purtroppo..> potrebbe fare alcuni esempi ma preferisce concentrare il suo discorso su altro al momento. <Ma se non mettiamo fine alla minaccia più grande che il mondo ninja ha conosciuto ad oggi, potremmo non avere più un futuro. E le misere guerre combattute tra di noi saranno niente a confronto> il jinchuuriki cerca di mettere in guardia la donna da quale sia la vera minaccia in questo momento per i Villaggi. <Trovare qualcosa che ci accomuna è stato interessante> dice sinceramente il Nono guardando la donna ancora una volta. I passi lo portano ad avvicinarsi a lei. <Se credi che le mie parole siano utopia però, dimmi ora cosa dovrei fare di te in quanto i nostri Villaggi si aspettano qualcosa da entrambi noi> il jinchuuriki pone fine agli argomenti da trattare. Ora è tempo di chiudere questo incontro. <Sii sincera. Come hai fatto fino ad ora> il silenzio cala in quel luogo lasciando alla Ishiba la possibilità di rispondere all'uomo. [Mode Kyuubi] < sogni > mormora tra le labbra quella piccola parola < ti rispetto. Qualcosa che non si fa per nessuno. E che si realizza… si realizza solo per se stessi. Parlo del Sogno. > ecco il vero fulcro di ognuno di loro, ove l'egoismo regna più di qualsiasi altra cosa, quando il proprio mondo vale molto di più di qualsiasi altro < Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni. Il sogno ci dà forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide. E anche se ci abbandona, le sue ceneri rimangono sempre in fondo al cuore… fino alla morte. Combatto per questo > lo stesso motivo per cui lui e chissà quanti altri combattono ogni giorno solo per quei sogni, grandi o piccoli che siano < potrei considerarti più un amico che un nemico Hitomu > le iridi che scintillano nel buio stesso < per difenderlo combatterei dedicandovi anima e corpo . Per me un amico è così… penso che sia "un uomo uguale a me" > quelle parole che sfuggono come un fiume in piena, che si innalzano solo grazie al sogno dell'altro , tanto simile al proprio . Lo osserva avvicinarsi senza spostarsi di un millimetro, solo il corpo che segue il suo movimento per porvisi frontalmente < puoi far quel che è stato imposto da altri. Puoi credere che tutto ciò che faccio sia rivoltante, orribile, che sia pure ingiusto > la lingua che va ad umettare le labbra < Puoi prendermi e portarmi dove desideri e forse il mio sogno morirà con me lo stesso giorno della mia esecuzione > sa cosa accadrebbe se solo finisse nelle mani di Yukio. Come la morte le sarebbe stata donata solo dopo aver continuato a soffrire per chissà quanto tempo < o potresti lasciarmi andare e scoprire se il mio sogno, tanto simile al tuo, possa portare un pò di pace in questo mondo. > tace per qualche attimo ancora < sappiamo entrambi che quel che un tempo ha funzionato adesso non funziona più. Che sia questo il modo per portare un nuovo equilibrio o meno non ti piacerebbe scoprirlo? > quel che un tempo funzionava adesso è rotto, come quello stesso mondo ormai marcio. < questo mondo necessita di grandi sogni, e in pochi riescono a sacrificarsi completamente solo per esso. Sono una di quelle, ho sacrificato tutto quanto per un sogno più grande. L'unica cosa che mi rimane adesso è la mia vita, e quella me la tengo stretta > un lieve sorriso , quando si aggrappa con ogni fibra del proprio essere ad ogni singolo respiro, ogni singolo passo, ogni singola goccia del proprio sangue versato solo per quello. < io rispetto il tuo di sogno, tu rispetterai il mio? > tace adesso, mentre l'ardua sentenza toccherà al non più tanto giovane nono Hokage. [chakra on][vesti akatsuki][50/50] Essere amici. Che tempi strani per trovare un nuovo amico, completamente opposto al tuo mondo, pronto ad ucciderti se dovesse servire. In fondo, Hitomu è sempre stato così. Piuttosto che scontrarsi con qualcuno, cercava in quella persona una buona ragione per credere in lui. E questo lato del suo carattere lo ha portato a farsi tanti amici, a perdonare chi nella vita aveva commesso degli errori e non lasciarsi impietosire soltanto da quegli elementi che non meritavano davvero il perdono in nessun caso. Hitomu guarda quella donna e nel frattempo ascolta le parole altrui. Lui deve credere che lei possa portare il cambiamento tanto sperato? Che Sango possa essere parte del suo sogno? Difficile. Le parole se le porta via il vento, spesso. Prima o dopo, comunque, la sua vita potrebbe essere presa dato il potere immenso contenuto nel Kyuubi. La questione è proprio un'altra. La fiducia è qualcosa di difficile da concedere, soprattutto a chi si conosce da soltanto qualche minuto. Gli occhi rossi di Hitomu si spengono in un attimo. L'azzurro invade interamente l'iride del Nono. Le fiamme che avvolgevano il corpo del jinchuuriki vanno a indebolirsi e il chakra della Volpe ritorna al suo interno. Hitomu ritorna alle sue normali sembianze vestito con una maglia a maniche lunghe di colore blu con sopra il giubbotto del Villaggio della Foglia di color verde, accessoriato di molte tasche tattiche, mentre nella parte inferiore indossa un pantalone elastico di color blu e un paio di sandali da ninja di color nero. I capelli biondi cadono davanti alla fronte dell'uomo coprendo la parte laterale del suo viso. <Io credo in te, allora, Sango Ishiba. E sappi che non ho mai dato una seconda possibilità ad un mio nemico> una sì, Hitomu l'ha sempre data. Due no, mai. <E tu non sarai trattata diversamente. Questo è sicuro> dichiara il jinchuuriki sperando di essere stato chiaro con lei. <Trova Akendo e digli che ho bisogno di incontrarlo> un ultimo lascito alla donna nella speranza che lei sia più veloce di lui nel trovarlo. Il loro incontro dunque giunge al termine. <Addio, per ora. E ricordati di questo incontro> ricorda di queste parole quando la prossima guerra incomberà. E Hitomu sarà lì, ad osservarti. Fine per ora. Così. [end] Non sa cosa deciderà di fare l'uomo, su quale ago della bilancia finirà il suo giudizio. La cosa più sensata sarebbe quella di catturarla in quanto nemica della sua alleanza, di portarla alla sua giustizia e chiudere quel cerchio, l'altra più complicata sarebbe quella di osservarla da lontano e credere che quel sogno alla fine si avveri. Lascia che il silenzio continui, che la notte piomba completamente su di loro ad avvolgerli mentre l'altro decide. Ne osserva come il corpo vada a sfiorire di quel fuoco , che possa tornare ad essere un semplice uomo ai propri occhi. I capelli biondi che si palesano così come quegli azzurri occhi tanto simili ai propri, la sua natura che viene spenta e la sentenza enunciata. Sorride lievemente , quell'uomo tanto particolare in quella situazione di guerra, lasciando andare un nemico per un sogno. Un tempo davvero strano per considerare, per la prima e unica volta, un nemico più simile ad un amico . Si volta , le nuvole di Ame che tornano a muoversi, vive su quella scura cappa . < mi hai stupito , e di questi tempi non è facile > mormora a voce bassa, calda e roca a volerlo avvolgere < ci rincontreremo > un giorno non troppo lontano saranno di nuovo così < alle porte di Ame > come amici o nemici solo il tempo saprà dirlo, ma per questa notte il loro incontro è terminato così. Una promessa non per lui, ma per se stessa. Se lo avesse di nuovo rincontrato allora il proprio sogno si sarebbe realizzato. Avanza lontano da lui, lontano dalla terra del fuoco ove non vi è traccia recente del sannin. Lei sa dove poterlo trovare, in quei lochi nascosti e intimi scavati nella stessa terra ove solo chi porta l'alba con se ha il diritto di attraversare. < Addio Hitomu > ultime parole prima che le gambe prendano di nuovo a falcare lungo quelle terre , che possa infine trovar consiglio tra le braccia dell'amato. Questo è un arrivederci, Hitomu Kobou. [end]