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con Itsuki, Rio, Eryk

17:56 Eryk:
  [Territorio Ueno] Che bello il sole in quelle giornate autunnali, con quei raggi che vanno a scaldarne le membra evitandogli di tirare fuori vestiario eccessivamente pesante e ingombrante come giacche o cappotti. I colori della natura morente, prossimi al gelo e al freddo dell'inverno, i profumi, insomma, la stagione migliore di tutto l'anno. Dopo quegli ordini ricevuti ecco che si era recato alla volta del territorio degli Ueno, famiglia di agricoltori(?) di riso che era stata minacciata in passato e anche di recente da quella banda di malavitosi che, dopo che sono stati interrogati dopo la caduta di Kunimitsu, hanno fatto presagire che ci sarebbe stato un nuovo attacco alla volta di questa famiglia e dei loro territori, facendo quindi in modo di chiedere aiuto al paese del suono con l'invio di una squadra di ninja che possa difendere le loro proprietà dove loro non potevano farci nulla, essendo appunto i 'nemici' una squadra speciale della bona Kunimitsu, parte integrante della vecchia Oto e, se è vero che a loro non interessa molto, si sa che denaro canta e quindi eccolo lì, con due figure che ha già avuto modo di conoscere: Rio e Itsuki. Col primo ci ha già avuto a che fare pure in missione, quando era andato a stanare proprio un altra squadra di anbu scappata dalla strage di Keimusho, protandosi a casa quella sfinzia dai capelli rosa con la quale ha avuto modo di condividerci una cena e il dopo cena a letto, da aspettarselo con una che usa il canto della sirena dopotutto... e come ha cantano a letto, poveri vicini. Il secondo invece l'ha incontrato davanti a quelle statue al centro del villaggio dove adesso abita, avendo scambiato con il corvino una discussione non indifferente, conoscendo a tutti gli effetti la sua affiliazione alla Yugure, una cosa che del primo ancora non sa tuttavia. Veste semplice, senza troppi fronzoli un maglioncino dolcevita blu scuro che gli sta particolarmente attillato addosso, risaltandone la figura muscolosa e tonica del Doku, nascondendone allo stesso tempo i numerosi tatuaggi che decorano il busto, collo e braccia. Un paio di jeans neri, così come gli anfibi stessi che, data la natura del posto, ora hanno la sola leggermente sporca di terriccio e fango, camminando spesso sui sentieri battuti tra le varie vasche di coltivazione del riso. Il chakra, come sempre, è già in circolo all'interno del corpo del Doku, essendo lì non per piacere ma per lavoro e, essendo a tutti gli effetti una guardia perimetrale insieme agli altri tre, non ha senso essere impreparati dato che tutto potrebbe succedere all'improvviso. [chk on]

18:00 Rio:
 Non curante del più delle cose, ormai da quel giorno. Il volto e la smorfia è la solita, tinta di quel ghigno plasmato e fissato in ogni momento come fosse una pennellata di colore sulla pallida tela che è la pelle del Kyùketsuki. Tuttavia osservandolo bene, fisso negl'occhi si potrà notare come questi abbiano una luce diversa. Quasi assente. D'altronde è cambiato qualcosa in lui dalla riunione della Yugure. L'aver scoperto il legame tra Medusa ed l'Insonne, lo ha distrutto interiormente più di quanto potesse credere . La reazione è stata monotona, in quel suo modo di essere animalesco, iniziando a non sopprimere i suoi istinti più primordiali. Non curante delle problematiche che ciò potrebbe comportare. Gli stessi indumenti lo palesano, potendolo notare coperto da dei pantaloni neri pieni di macchie rossastre e violacee ed aventi due grossi strappi all'altezza delle ginocchia. Stessa cosa per la maglia, anch'essa nera, strappata dall'altezza dello sterno fino all'ombelico, lasciando scoperta buona parte del petto e dell'addome del Kokketsu. Le braccia e le mani, non coperte dalle maniche, sono cosparse di sangue di ogni tonalità, lasciando intendere come esso non sia stato appartenente ad un solo individuo od animale. Alcune macchie, sono incrostate ormai sull'epidermide del Vampiro, mentre altre sono abbastanza fresche da rilasciare qualche goccia. Visibilmente trasadanto insomma, con delle vistose occhiaie sotto le palpebre inferiori a palesare le notti ormai insonni passate a cacciare senza neanche sforzarsi di sopprimere i propri istinti animaleschi. La propria reazione ad una delusione ben più grande di quanto abbia ancora metabolizzato. Non ci pensa, infatti, tenendosi occupato. Proprio come oggi. Si trova infatti nelle risaie, in piena perlustrazione richiesta da Kioshi stesso. Banale missione ufficiale .. " .. " questo pensa, mentre avanza in prossimità del podere della famiglia Ueno .. Una camminata lenta, plasmata da una sequenza cadenzata dell'appoggio plantare, ma con un'incertezza barcollante di chi è distrutto e stanco dalle notti passate senza poter riposare . Gli basta chiudere gli occhi per vedere l'immagine di quei due insieme, appoggiati l'uno all'altra nel vagone della Yugure . Testa alta adesso, in quell'avanzare, ma con quella luce assente nel manto marrone dei propri occhi. L'occhiale da vista si interpone, come al solito. Si muove lungo il perimetro della zona da controllare in compagnia di Eryk ed Itsuki .. Il chakra già in circolo nell'apposito sistema circolatorio, seppur l'attenzione al compito da svolgere rimane ben distante da quella necessaria {Chakra : ON}

18:07 Itsuki:
 Un passeggiare per nulla affrettato, il fumo evanescente di una sigaretta che disegna irregolari forme nell'aria lasciando scie al seguito del Goryo che sfila lungo Risaie con indosso i colori neutri del Crepuscolo, un danzare dei tessuti bianchi e neri che si flettono sinuosi mossi dalla brezza del Paese dell'Aria, non una parola non un fiato per la maggior parte di quei minuti impiegati per arrivare dal Suono alle campagne. Le rosse si smuovo qua e là, rubini che saettano adocchiando punti imprecisi per poi tornare sulla retta via, gli stivaletti neri che battono il ritmo sul selciato come uno rumore ad accompagnare quella camminata, senza che nessuno dei due abbia nulla da condividere, assorti entrambi a perdersi nei propri pensieri, proseguendo in maniera indifferente al contesto che li circonda, almeno fino a quando non si sarebbero ritrovati in prossimità della magione che dovrebbero proteggere <{ Mhpf, roba da poco... }> commenta annoiato il Kagurakaza che al concedere un minimo di attenzione nei confronti dell'edificio in questione, solleva le spalle con una espressione indifferente ed allo stesso tempo altezzosa, paragonandola a quella che sarebbe casa sua, ad Oto. Che poi ancora non vi è tornato, ma sì insomma, sappiamo come è fatto il Principe riguardo al reclamare ciò che già considera suo. Il Goryo prosegue in direzione dell'ingresso sollevando a sua volta le sanguigne per scorgere l'abitazione della casata in questione, sollevando a malapena il labbro inferiore verso l'alto, ancora più indifferente riguardo al punto di vista del lusso in sè, più interessato al valutare il terreno dove si svolgerà la missione < Eppure in una casa troppo grande io prima o poi mi stancherei.. > anche solo di camminare in giro o magari del doversene prendere cura, ma chi se ne importa. Per quanto riguarda l'aver raggiunto i compagni di missione, li ha trovati ben più vicino a quella stessa magione e dopo aver salutato in maniera semplice chiamandoli per nome, comunque freddo come al solito, ora si ritrova al loro fianco proprio lì davanti al posto, iniziando poi a muoversi in perlustrazione < Non so cosa dovremmo aspettarci ma teoricamente dovremmo avere una buona sinergia.. > riguardo le loro innate, conoscendole entrambe avendo sia visto quella di Rio, lo stesso sangue nero che aveva la sua Dea, ed conoscendo allo stesso modo il fatto che Eryk è velenoso come Yurei, per quanto non sappia di preciso il fatto che possegga un diverso tipo di veleno. Comunque, una lunga occhiata piu profonda verso il Kokketsu, sicuramente presentatosi in condizioni poco... decorose? < Sembra tu sia stato impegnato, Chiko... > non si cura di chiamarlo con il nome da Yokai, anzi quasi gli sfugge essendo oramai abituato alla questione della Yugure, in trepida attesa per quell'incontro fatidico. { Ck On }

18:33 Eryk:
 Stanno a una distanza neanche eccessiva considerando che sono tutti e tre ninja, a circa cinquanta metri, pattugliando il perimetro, stando comunque in range dato che è una distanza che chi come loro è del mestiere, è facilmente percorribile in un attimo. Gli occhi ambrati si posano quasi distratti, spenti, su quelle distese di risaie, con quelle piscine naturali dove i baccelli di piantagione crescono indisturbati, regalando a quel paesaggio una macchia verde sottostante a quello che è il riflesso del cielo. Il sistema di irrigazione è l’unica cosa che guasta e stona in quel paesaggio naturale, con quelle gocce d’acqua che interrompono quegli specchi d’acqua. Si è ormai abituato a quel rumore e non ci presta più troppa attenzione. <”Hmm tu dici? Non so se mi stai paragonando a Kimi, anche perché non so come combatte…”> Gli risponderebbe a Itsuki con quella voce profonda e roca. È vero, Kimi non l’ha mai vista in azione a parte quando l’ha spalmato sulle mura esterne di oto come se fosse la nutella su una fetta di pan briosche, o quando con l’evocazione l’ha messo in un genjutsu… tutte situazioni circostanziali comunque estrapolate da un contesto competitivo, le quali non gli danno modo di aver in mente che stile possa adottare la sua capo clan. Rio invece lo conosce, lo ha visto combattere e conosce il suo clan. Se è vero che hanno un abilità innata particolarmente versatile, il che lo renderebbe perfetto a qualsiasi range, nel suo caso lo ha visto combattere a corpo a corpo, distanza che lui stesso predilige. <”… Nel mio caso preferisco stare il più vicino possibile al mio avversario o al massimo a medio raggio. Inoltre ho un veleno diverso rispetto a Kimi.”> inizia quel discorso che sarà una ripetizione per Rio dato che lo aveva già fatto al Kokketsu nella loro missione precedente. <”Il mio non è un veleno tossico, bensì inibente: va ad agire sul battito cardiaco, rallentandolo e coagulandolo in maniera da rendere i movimenti più lenti e difficoltosi. Agisce pure sulla visione, disturbandola leggermente come in uno stato di alta ebrezza. “> finisce così lo spiegone a Itsuki che ora avrà modo effettivamente di confermare o meno quella sinergia. [chk on]

18:42 Rio:
 Le labbra si schiudono un minimo, mentre uno sbadiglio si palesa dal fondo della gola del Kokketsu. Qualche attimo prima di dargli vita a pieno .. Sonoro e non soppresso e tanto meno coperto dalla mano .. Qualora uno dei due compagni dovesse trovarsi in prossimità del Kyùketsuki verrebbe colpito da un maleodore proveniente proprio dalla fiatella di cane morto (?) .. D'altronde chissà quale mix di carni si sarà mangiato il Kokketsu .. " mh ? " qualche attimo prima di completare quello sbadiglio e volgere lo sguardo verso il Goryo " oh sì, è un periodo particolare .. dovresti capirmi, ricordi quando ti ho trovato vagabondare nell'Isola Nera ? .. HIHI " eh già, la condizione è molto simile .. Solamente in quel caso Itsuki si era relegato in un luogo sperduto a differenza del Kokketsu che va in giro, in posti abitati, in quelle condizioni pietose . Non si cura di cosa potrebbero provocare quei ricordi al Goryo .. Il tono è pacato e senza alcun intento di voler provocare problemi .. Utilizza quell'episodio solamente per dare un termine di paragone all'altro sul proprio stato d'animo .. Afflitto, in tutto e per tutto, ma pur sempre a modo suo . Lasciando sfogare la propria rabbia soltanto nelle ore più buie .. Quasi in maniera inconsciente, turbato dall'offuscarsi dei pensieri inebriati dalla sonnolenza e dal danzar liberi senza alcun blocco mentale. Ha scisso ormai le sue due personalità . In primis Rio o comunque Chiko, ciò che è più vicino alla normalità - per quanto uno come lui possa esserlo - e dall'altra parte il Kyùketsuki .. La parte animalesca . Cannibale, assassina, lasciando a quest'ultimo il compito di metabolizzare a modo suo la delusione amorosa .. Nel mentre Eryk inizia lo spiegone lasciando trapelare quel nome .. Non se ne cura, permanendo mentalmente distaccato e lasciando che il pensiero di lei venga direzionato nei meandri del subconscio alimentando contemporaneamente la 'fame' del Kyùketsuki .. " lascio fare le strategie a voi... io controllo se c'è qualche punto in particolare in cui potrebbero entrare .. " sibila, volgendo il passo poco distante dai compagni, ed in prossimità ulteriore al perimetro recintato .. Avanzando ancora, lascerebbe gli occhi analizzare eventuali zone che potrebbero essere utilizzate proprio come punto d'ingresso, magari in orari notturni .. {Chakra: On}

19:00 Itsuki:
 Lo sguardo si sposta più volte in direzione di questo e quello, le mura, le condizioni del terreno e tutti gli annessi, proseguendo senza preoccuparsi delle minuzie più particolari visto che tutto sembra in buone condizioni, non dovrebbe esserci nessuna particolare possibilità di ordire trappole o tendere imboscate, se sarà un attacco probabilmente sarà un attacco diretto. Rosse verso il Doku, annuisce dopo aver ascoltato le sue parole e risponde con il suo toono freddo e secco, quasi un blocco di ghiaccio privo di espressione o particolare inflessione < Più o meno, è il mio unico metodo di paragone.. > e poi si concede un brevissimo sospiro di sollievo, sentendo che il velono di Eryk non è pericoloso come quello Tossico di lei, o meglio, è pericoloso ma in maniera diversa, probabilmente meno letale, in un certo senso. Ricorda ancora quando lui ed Eiji hanno stretto la mano alla Doku il giorno in cui si sono conosciuti, non è stata affatto una bella notte, affascinante, ma non piacevole < Capisco, allora puoi infliggere degli svantaggi passivi agevolandoti nella distanza ravvicinata, bene, lei è più da medio raggio a quanto ho capito. > un passo dopo l'altro a circondare il perimetro, ce ne vuole ancora un poì prima di girare intorno alla tenuta che comunque ha delle dimensioni non propriamente modeste ed in quel camminare l'attenzioen volge verso Rio, il quale si definisce in un periodo particolare, specificando poi riguardo quel loro incontro all'Isola Nera, ai tempo di Kiri, in quei giorni più bui dell'antro più oscuro e lugubre che si possa mai immaginare, un brevissimo sussulto, quasi impercettibile < Ah.. Tu..? Capisco. > un'istante solo di interdizione, lo osserva senza poter sapere precisamente poichè per quanto riguarda il suo sentimento sa ben poco di preciso, non avendo mai approfondito la questione, sospetta ma non indaga ne si scompone più di troppo, dimostrandosi rispettoso, realizzando poi quel suo volersi allontanare senza curarsi più di tanto di girare assieme a loro, annuendo in maniera empatica, un qualcosa che durerebbe solo un paio di momenti, uun cenno col capo < C'è dell'acqua poco più in là.. > se ha voglia di darsi una rinfrescata, non precisa ne sottolinea più di tanto quella risacca ma insomma, non si sa mai, magari sciacquarsi la faccia potrebbe aiutarlo a riprendersi un po' dal mortorio che ha addosso. Anche se Itsuki ricorda purtroppo che è ben più difficile, mettendo da parte i pensieri inerenti a quegli stessi ricordi, continuando poi verso Eryk < Io posso inibire il Chakra avversario al contatto ed inoltre ho alcune tecniche che mi permettono di plasmare il mio sangue. > sì, un'evoluzione dovuta al sangue nero, che in loro scorre violaceo e capace di modificarsi a sua volta. { chakra on }

19:16 Eryk:
 Ascolta il corvino Goryo anche perché Rio sembra abbastanza disturbato o comunque in uno status alterato… che debba fare la cacca come l’ultima volta in missione? Le parole di Itsuki arrivano e le interpreta il Doku come un potersi ripulire il sederino dopo che ha concimato il terreno per far crescere del riso ‘venere’ dato il concime e il sangue nero. <”Falla tutta Rio.”> gli direbbe semplicemente, allungando il pollice della mano destra in segno di approvazione, senza poi fermarlo ovviamente in quel suo allontanarsi. <”Anche te col sangue eh? Che trio di emo…”> si lascia sfuggire dato che tutti e tre hanno delle abilità innate a stretto contatto con il sangue o comunque che derivano da esso come è il suo caso con quel veleno che scorre nei liquidi del proprio corpo e che può essere impastato insieme al chakra per creare quell’elemento nuovo e diverso da quelli conosciuti. <”non per farmi i fatti tuoi, e inoltre penso non sia un buon metro di misura, ma almeno mi faccio un idea: con che rank ninja sei classificato qui a Oto? Almeno capisco anche cosa aspettarmi o meno.”> gli chiede dato che comunque quella missione è di difficoltà C quindi Itsuki potrebbe benissimo essere un Genin così come anche un Jonin per quel che ne sa. Non l’ha mai visto in azione quindi è una domanda più che legittima per una persona calcolatrice e analitica come il Doku, a differenza di quello che raccontano i muscoli e la stazza colossale che si trascina dietro, con quegli anfibi che continuano ad affondare nel terreno ammorbidito dall’acqua circostante. <”Penso comunque che sarà un attacco diretto, c’è da capire come vogliamo dividerci nel caso o se ci limitiamo a salvaguardare la salute della famiglia Ueno e bona.”> comunica all’altro, rendendolo partecipe di quella riflessione ad alta voce, per poi non parlare che nessuno dei tre è un ninja sensoriale quindi prevedere quando potranno attaccare viene particolarmente difficile. [chk on]

19:38 Rio:
 Qualche occhiata fugace di qua e qualcun'altra di là .. Nulla di più, visto che l'analizzare, il pensare, e mettere in atto strategie non è per niente nell'indole del Kokketsu .. " oh nono, non ho sete . " risponde così al tentativo del Goryo di farlo lavare .. Non cogliendone per niente la motivazione di quelle parole . D'altronde chissà da quanto tempo non entra in contatto con dell'acqua .. Le croste di sangue sui vestiari strappati e sugli arti ne fanno da testimone .. Alzarebbe la mandritta portandola al fronte della bocca e portando al di fuori del cavo orale la lingua inizierebbe a leccare il proprio dorso della mano, intriso di qualche goccia di sangue ancor non seccata. Un momento di estasi con le papille gustative inebriate di quel sapore " oh nono Eryk, non devo mica farla .. HIHI .. " dice, riportandosi in prossimità del duo, mentre gli occhi si posizionano sulla propria mano analizzando ogni possibile zona da leccare così da richiamar quel gusto tanto adorato ancora. Lingua ancora estretta al di fuori di ambedue le labbra e del cavo orale " quella volta mi era presa proprio brutta .. HIHIHI .. " sghignazza, riportando finalmente gl'occhi verso i compagni .. Balza lo sguardo da uno all'altro seguendo lo scambio di idee su possibile modilità d'azione " ma dai che palleee ragazzi ... li aspettiamo con la famiglia quando arrivano li ammazziamo e li facciamo al barbecue .. " annuisce vistosamente accompagnando il proprio dire " mmmmmm .. al solo pensiero mi viene voglia di ammazzare qualcun'altro .. " sibila a tono basso, come a voler suggerie all'altra parte di sè - il Kyùketsuki - proprio cosa dovranno fare questa notte .. " ma aspetterò che arriveranno sti tizi .. oh sisisi . HIHIHI " il solo pensiero dell'uccisione lo elettrizza, facendogli scorrere una piccola scossa, un brivido lungo la zona lombare e smuovendo la pelle in quel che con consuetudine viene definita pelle d'oca .. Istinti i suoi, niente di premeditato. {Chakra: On}

20:55 Itsuki:
 Al commentare di Eryk nei confronti di eventuali bisogni di espletare fisicamente da parte del Vampiro, pone semplicemente uno sbuffo relativamente divertito da quel pollice verso l'alto, rimanendo poi in silenzio, attonito dal dire riguardo il sangue, non ci aveva pensato effettivamente riguardo al fatto che il sangue è vitale per tutti e tre, come veicolo della loro innata, eppure mia si sarebbe etichettato in quel modo, per quanto i due della Yugure ora non è che siano certo il ritratto della felicità. Se non altro il Kokketsu si concede quella sua intramontabile risata nevrotica, tralasciando riguardo l'acqua, con un Itsuki che risponde prima al Doku per poi passare all'altro < Se vuoi metterla così... Se ci feriscono almeno è peggio per loro, in un certo senso, ah e comunque intendevo... > ma quel modo per nulla complice con il quale lo fissa Rio lo fa desistere, rimane a labbra serrate per poi scuote la testa < Non importa. > e getta quella sigaretta consumatasi nel tempo, tra un tiro e l'altro, calpestandola con la sinistra, non volevo approfondire sui loro trascorsi in missione, mentre da dentro Eiji parte intento a sonnecchiare senza curarsi di nulla, come un gatto sornione sotto al sole. Prosegue lungo tutto il perimetro, oramai tre quarti son coperti e gettando le rosse nei dintorni annuisce in maniera abbastanza decisa, spiegando il proprio punto di vista < Sarebbe meglio intercettarli ed impedirgli di avvicinarsi troppo, sarebbe scomodo se prendessero una posizione di vantaggio tra le mura. > un cenno vago verso l'esterno delle campagne e poi alle mura, sempre con la mancina, mentre la coda di cavallo nera ondeggia dietro di lui al ritmo del suo passo < Mh... Sì, il piano è quello, ammazziamoli e tagliamo corto, preparare trappole sarebbe uno spreco di tempo e rovinerebbe il divertimento.. > concorda con i metodi per sfogare lo stress che lo stesso Rio condivide, osservando quel suo essere in trepidante attesa di poter ammazzare, in grado di relazionarsi a quella smania, seppur non in maniera così evidente. {ck on }

21:07 Eryk:
 A quanto i pare i due si trovano di comune accordo nell’aspettare l’arrivo di questi e di farli fuori al momento, una tattica talmente semplice che definirla tale è un insulto alla strategia, qualcosa che va contro il modo di essere di Eryk. <”Beh se la dovessi fare comunque siamo in natura, sentiti libero. Inoltre penso che tu abbia fatto la sciolta l’ultima volta proprio per via della tua dieta, particolare.”> tira in mezzo il Kokketsu che si era avvicinato, sorridendo da un lato delle labbra all’udire quella risata a quel volume di certo non riguardoso per le orecchie degli altri due che gli stanno vicino. Il discorso passa poi su Itsuki <”Ah beh, certo! Quando il tuo sangue è la maledizione che ti vincola non può essere che altrimenti.”> gli risponde, specialmente nel suo caso dove il attaccarlo fisicamente è come farsi del male da soli, non tanto perché riflette i danni ma bensì perché entrerebbero in contatto proprio con quel veleno che gli scorre incontrollato e autonomamente all’interno del corpo. Infila entrambe le mani nelle tasche dei jeans per poi continuare a passeggiare. Quel loro fare così calmo e disinvolto gli mette quasi un po' di ansietta da prestazione. <”Io non starei troppo vicino alla famiglia. Ricordiamoci che sono civili, metti che ci arriva un jutsu addosso e ci finiscono di mezzo e bye bye missione. L’ideale sarebbe che avessero un luogo dove nascondersi mentre noi li intercettiamo. Anche perché sono fiducioso delle mie abilità nel far male agli altri, ma se si parla di prendermi lesioni per proteggere degli sconosciuti… anche no eh.”> fa spallucce in quell’ultima parte di discussione senza però levare le mani dalle tasche. Le ambrate continuano a posarsi sul percorso davanti mentre l’imbrunire comincia a farsi strada nell’astro celeste e comincia anche lui ad avere una certa fame. <” Comunque fin quando stanno in vita posso comunque curarli e nel caso anche riattaccare qualche arto se dovessero malauguratamente perderlo. Sono pur sempre un genetista.”> spiega infine ai due un dettaglio non da poco.[chk on]

21:33 Rio:
 Quasi non ascolta il dire altrui. Li segue, quanto basta, con la possibilità di aver già dimenticato le eventuali idee e strategie disposte .. " beh si avevo mangiato cose avariate .. ma adesso mangio solo cose sane .. sisisi .. " certo come no ? Intende che mangia subito le prede cacciate senza conservarle nella propria abitazione .. Qualche smorfia, lasciandogli ancora una volta intendere come non voglia scendere a compromessi o utilizzare le sue scarse qualità intellettive nell'organizzarsi .. D'altronde cosa cambierebbe ? Stare vicino alla famiglia, stargli lontani .. alla fin fine, sempre si ciberà di quei corpi ancora caldi, massacrandoli in maniera macabra ed ormai patologica. Sì, esattamente, visto il suo cambiamento radicale dopo gli avvenimenti recenti .. " ma nella famiglia c'è qualche bambino ? .. " flauta, innalzando il sopracciglio destro e posando prima lo sguardo verso Eryk e poi verso Itsuki .. " chiedo, così per chiedere eh .. niente di più .. " si certo come no ? Tutti sanno come abbia un debole per i giovincelli .. con quel sangue puro e carne morbida .. La salivazione, infatti, al solo quesito inizia ad aumentare .. la lingua danza, al di fuori della bocca, portandosi ad inumidire le rosee gemelle in un movimento circolare .. " un genetista eh ?? .. " replica al dichiararsi tale del Doku .. Un'informazione di cui non era a conoscenza. Non che faccia molta differenza nelle sue idee, lasciando sempre tutto al caso . La mano destra, si rialza quindi, portandosi tra le labbra ed iniziando a mangiare una di quelle pellicine sovraesposte .. i denti si stringono attorno, cercando di reciderla con estrema accuratezza .. " comunque .. " la voce uscirebbe poco chiara, vista la bocca occupata, ma non se ne cura continuando a blaterare versi forse comprensibili o forse no " voi ditemi dove mettermi .. per me non ci sono problemi, nononono .. " stacca la mano dalla bocca, osservando per qualche attimo quella pellicina e cercandone un'altra da 'lavorare' .. "basta che me li fate mangiare dopo .. " un ghigno, che mostra tutta la dentatura, prima ricominciare in quella meticolosa operazione. {Chakra: ON}

22:15 Itsuki:
 Il giro di perlustrazione è prossimo al termine, ancora qualche passo e lo svoltare dell'angolo che li condurrebbe lungo quella metà di muro verso l'ingresso. Riflette sulle parole del Doku andando a soffermarsi per qualche istante su quel preciso dire, tralasciando la questione riguardo i problemi derivati dalla dieta indubbiamente sana del Kokketsu, assumendo una lieve espressione schifata, minima in quel mutare dei lineamenti pressochè nullo, senza voler immaginare più di tanto soffermandosi piuttosto sulle parole pronunciate dopo dal velenoso, il quale viene puntato per lunghi morbosi secondi dalle rubine < Mmmh.. Una maledizione eh.. > dice continuando a camminare con quel suo passo solito ed immutabile, quasi robotico, lineamenti androgini a renderlo apparentemente ed involontariamente equivoco <{ Per dove siamo arrivati non è poi così male come maledizione no? }> risponde da dentro Eiji, che pare essersi destato con un lungo sbadiglio, per poi iniziare a giochicchiare con una ciocca dei suoi capelli, i quali risultano neri e dai riflessi bluastri, raffigurato com'era un tempo in quel piano astratto all'interno della coscienza di Itsuki, lì dove il Principe ora si stiracchia, sdraiato su un divanetto sfarzoso, illuminato da una luce fioca con attorno un buio nulla < Sì Eiji, te lo concedo, non è poi così male. > risponde al Kagurakaza, piuttosto che al Doku, per poi guardare l'ultimo e scuotere lievemente la testa come a dirgli di non far caso alla cosa, visto che ancora non gli ha presentato Eiji attivando l'innata. Ritornando davanti all'entrata, porta la dritta sotto al mento andando a sollevare lo sguardo sulla parte alta dell'edificio, soffermandosi per lunghi istanti mentre Eryk parla per poi annuire e concordare riguardo la questione dei civili < Esattamente, dovremo assicurarci della sicurezza dei clienti ed è per questo che li terremo a priori fuori dalle mura, nonostante li faremo evacuare, quei tizi non poseranno neanche un dito sulla casa. > ed annuisce convinto della cosa, sottolineando quelle parole per poi lasciare che il vento se le porti via con leggerezza, avendole pronunciate in maniera flebile, continuando poi guardando Rio con le rosse < ... Sì, ma non ne avremo nei dintorni come detto poco fà, non preoccupartene Chiko. > riguardo i bambini, non vuole immaginare il collegare quel suo mangiare solo cose sase con la parola ''bambini'' quindi sorvola sulla cosa glissando, tornando poi verso Eryk con fare intrigato, sentendo che il ragazzo è un genetista, ricordandoselo giusto ora piuttosto, pensando al suo incontro con Ryuuma per poi tralasciare rapidamente, ritornando proprio verso Rio < Vedremo in che condizioni saranno quando avremo finito... Comunque, direi che per oggi può bastare, se abbiamo finito... > e detto ciò, vedrebbe di accendersi con serafica calma un'altra sigaretta, tornando poi con le mani in tasca all'hakama per attendere la risposta dei compagni e di lì quindi prepararsi a tornare verso Oto, in compagnia questa volta. { exit}

Incontro di preparazione e perlustrazione per la missione "Affari di Famiglia 1".