E' una serata tranquilla, lì all'ospedale. La struttura è silenziosa, si sentono solo bisbigli sommessi provenire dai vari corridoi. Fortunatamente, in quel periodo di pace apparente, seppur con una minaccia incombente, non sono tanti i pazienti che hanno bisogno di cure. Si tratta solo di ninja tornati da qualche missione ardua. Questo è il caso di Misashi, il quale, dopo aver ricevuto un morso al braccio da parte di un cane Inuzuka, è stato nuovamente colpito in missione, proprio in quel punto, ironia della sorte. Il ragazzo, quindi, si avvicina alla reception, per andare a chiedere il numero della stanza verso la quale dirigersi. Dopo aver percorso vari corridoi, ecco che il Senjuu bussa alla porta. Nella quiete dell'ospedale, sentirà dei passi provenire da dentro la stanza. Essi si avvicinano, fino a fermarsi. La maniglia viene abbassata e, fortunatamente per il chunin, la porta viene aperta. Adesso, davanti a lui, vi è una donna dagli occhi azzurro oceano. I suoi capelli, a caschetto, sono nero corvino. Indossa un camice bianco, che copre interamente il suo vestiario. Tra le mani ha una cartella blu scuro, che probabilmente contiene le informazioni riguardo i pazienti. < Prego, accomodati > esclama la donna, per poi fare un largo sorriso ed indicare con la destrorsa un piccolo lettino. Sembrerebbe solare ed amichevole. < Tu devi essere Misashi > gli occhi vengono abbassati sulla cartella, cercando le informazioni che le servono. < Oh, un morso di cane, eh? > fa una pausa, continuando a leggere < contornato da un bellissimo ematoma >. Adesso gli occhi si alzano ad osservare la figura del biondo. < Posso dare un'occhiata? > chiede poi, avvicinandosi all'altro. [Ambient di cura per Misashi - START!][Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
Il giovane Senjuu viene colto alla sprovvista. E' forse per la bellezza della donna? Oppure perché non si aspettava, effettivamente, che quella porta si aprisse? Questo, in ogni caso, non ci è dato saperlo. Appare impacciato di fronte a quel medico che, sicuramente, ne sa più di lui di primo soccorso. Difatti, la fasciatura non è proprio delle migliori e la ferita sembrerebbe essersi riaperta più volte. Si avvicinerebbe, dunque, la donna, osservando più da vicino. Poggerebbe la cartellina su di un comodino e le mani si metterebbero all'opera. < Bene, diamo un'occhiata > sussurrerebbe, quasi tra sé e sé, andando a togliere, lentamente, quelle garze, sperando di non tirare via dalla ferita il sangue raggrinzito, provocando un ulteriore sanguinamento. Toglie tutte le fasce, quindi, per poi domandare con tono cordiale < Ti ho fatto male? >. Osserverebbe ancora quella ferita, studiandola da ogni prospettiva, con quegli occhi azzurro oceano in cui ci si potrebbe perdere. < Eh sì, hai fatto proprio un pasticcio > esclamerebbe la donna < la ferita è infetta, ma non preoccuparti > un altro sorriso le disegnerebbe il volto, un sorriso sereno ed amichevole. < Non è niente di irreparabile >. Le mani, a quel punto, verrebbero sollevate in aria, a circa dieci centimetri dalla ferita. Un alone verde prenderebbe a circondarle. L'alone, poi, fluirebbe, dalle mani verso la ferita. Si tratta proprio del chakra medico, il quale comincia a fare il suo dovere su quel braccio martoriato. < Ti allenavi con un Inuzuka? > domanda la donna, curiosa di sapere come siano andate le cose e come quella ferita si sia complicata in quel modo, nonostante si trattasse inizialmente di un semplice morso di cane. [Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
La donna ci sa proprio fare con i propri pazienti, a prescindere da chi si tratti. Dopo anni di esperienza, ormai sa come comportarsi. E, ovviamente, qualche muscolo non attirerà di certo la sua attenzione. Ne ha vista a bizzeffe di gente così! Ma questo, in realtà, non le importa più di tanto, in quel momento. Infatti, l'unica sua preoccupazione è curare quella brutta ferita e far sì che il proprio paziente stia bene. Il Chakra medico, intanto, comincia a guarire il braccio del Senjuu. Egli, difatti, potrà vedere inizialmente come l'ematoma si schiarisca sempre di più. < Non guariva perché non è una semplice ferita > osserverebbe, ancora quel morso, contornato da quell'alone verde. < I denti del cane hanno penetrato qualche strato di pelle. Sei stato fortunato, comunque, avrebbero potuto lacerarti qualche vaso sanguigno > pronuncerebbe quelle parole senza troppi problemi, abituata a cose del genere che capitano quasi giornalmente. < I cani Inuzuka sono molto intelligenti > lo sguardo azzurro, adesso, si poggerebbe su quello altrui, mentre le labbra si distenderebbero ancora in un sorriso. < Seguono un addestramento molto duro > adesso lo sguardo tornerebbe su quella ferita. L'ematoma, intanto, dovrebbe essere quasi sparito. Resta, adesso, la ferita più profonda, ovvero proprio il morso di Aisu. Il Chakra medico continua a scorrere senza sosta, dalle mani della donna verso quella ferita. [Per qualsiasi cosa, chiedi pure <3]
Ancora quel Chakra medico fluisce velocemente dalle mani della donna verso quella ferita. Ferita che, intanto, prende a rimarginarsi. I fori causati dal morso del cane cominciano pian piano a restringersi, non lasciando tracce. Capisce come il battito cardiaco dell'altro aumenti, mentre quello sguardo viene scambiato. Nota come il colore delle sue guance muti, diventando quasi vermiglio. Le scapperebbe una piccola risata, che non vuole di certo essere offensiva. < Sei tutto rosso > un sorriso divertito, a quel punto, spunterebbe sul volto di lei < tutto bene? > direbbe, mentre un'altra piccola risata, una risata quasi musicale e armoniosa, viene fuori dalle sue labbra. Ma non per questo si lascia distrarre dal proprio lavoro. Difatti, quel chakra verde continuerebbe a fluire imperterrito verso quella ferita, ormai quasi del tutto rimarginata. Continuerebbe a sorridere, la donna, incrociando nuovamente lo sguardo dell'altro. Farebbe qualche secondo di silenzio, per poi esclamare < Il mio nome è Suiko >. Solo alla fine di quell'incontro, la donna si presenta. < Se dovesse succederti qualcos'altro, chiedi pure di me >. Ed ecco che, a quel punto, la ferita sarebbe del tutto rimarginata. La pelle è tornata liscia, come se in quel punto non ci fosse stato mai nulla, come se quelle ferite non ci fossero mai state. A quel punto, il flusso di Chakra viene interrotto e l'alone verde attorno alle mani scompare. La donna le allontana, tornando a prendere la propria cartella blu. < Bene, abbiamo finito > farebbe un altro sorriso all'altro, per poi continuare < buona serata, Misashi > e, abbassando il capo in sua direzione, lo saluterebbe in quel modo gentile. [PS completamente ristabiliti | Turni di mani terapeutiche superiori: 3 | PS ristabiliti ad ogni azione: 18 (punteggio d'attacco sul nin/3)][Puoi fare la tua end <3]