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con Onosuke, Sango

10:16 Onosuke:
 I Kage di Kusa e Konoha hanno deciso di aprire le loro porte ai commercianti e a tutti coloro interessati a visitare le due città. Quale momento migliore per allontanarsi un attimo dalla foglia? Ha la testa sommersa in diversi pensieri. Uno che non lo lasca da un po' di giorni riguarda il Noctis. Possiede un sacco di informazioni che, ovviamente, dovrebbero rimanere nascoste e questo fatto lo incuriosisce. Come fa colui che scrive questo giornale a sapere certe cose? Cammina in direzione di Kusa vestito completamente di... nero. Si esatto, come il suo solito. Un paio di pantaloni della tuta che nella loro intera lunghezza che seguono le forme delle sue gambe lasciando molta possibilità di movimento e una felpa con la zip e il cappuccio formano il suo outfit che va a concludersi con un paio d scarpe da ginnastica e la solita mascherina nera che copre naso e bocca. Attorno alla coscia destra c'è legato il porta kunai e shuriken e sul fianco sinistro il suo ninjato. Dietro alla schiena, attaccato alla cinta, c'è il porta oggetti. Le mani sono dentro le tasche della felpa e i piedi si muovono con ritmo all'interno del bosco. Un bosco importante, ma che non possiede grandi strade al suo interno. Lo sguardo è fisso in avanti, ma lui è concentrato nel guardare e ascoltare anche quello che succede attorno a sè. Il chakra, che scorre come un fiume in piena all'interno del suo corpo, lo aiuta in questa missione. Le case dei falegnami compaiono ogni tanto al suo fianco, mentre la testa continua a pensare a ciò che sta succedendo, alle scelte che dovrà fare. Sta ancora aspettando dal Generale il prossimo ordine. Deve ancora sapere dove lo porterà il destino. Per questo ha deciso di allontanarsi da casa. Ha provato a staccare dalla solita vita, dai soliti pensieri. Ovviamente, però, il destino ha altri piani per lui e questo weekend non sta cominciando nei modi più tranquilli, ma lui non lo sa ancora. [chakra on]

10:27 Sango:
 E' rimasta li, dentro quel bosco, un bosco talmente simile alla morte da donarle qualche brivido. Non di paura, solo quel senso di solitudine ampliato. Non vi è stato nulla tutta la notte, nemmeno un rumore, solo silenzio e tenebra, fino a quando l'ha vista, dopo molto tempo si è fermata li ad osservar quella luce crescente abbagliare il mondo, accecarlo per un attimo prima di scoprire tutte le bellezza che porta. L'alba sta tornando a prender su di se tutti i riflettori e lei ne sarebbe stata la portatrice unica. Nemmeno Akendo porta seco quella veste, ma lei si. Sempre. Come una seconda pelle la calza, nera vetse scura ornata da quelle rosse nuvole. Eppure in quella giornata ove un timido sole si affaccia tra le fronde degli alberi, l'ha lasciata aperta sotto di se. Si trova in quel piccolo cerchio di alberi, coricata completamente tra l'erbetta sempreverde e le foglie che cadono, gli occhi azzurri che puntano qualcosa che non esiste sopra di se. Lunghi i capelli si sciolgono in lingue di rosso sangue tutto intorno, forse resi umidi anche dal loco stesso. La veste che le cade sotto donandole un appoggio quasi caldo e confortante, mostrando un kimono bianco a proteggerla miseramente da quelle temperature . Uno scollo a V non troppo importante, la cintola rossa a tenere tutto fermo e al suo posto e le nude gambe che terminano nei soliti sandali ninja. Non vi è null'altro, oltre al piccolo ricamo che porta all'altezza del cuore , simbolo del proprio clan. Sospira, i sensi sempre attenti ad ogni minimo movimento che possa circondarla, è pur sempre una mukenin, ha una taglia sulla testa e Yukio potrebbe volerle fare qualcosa di peggiore che donarle la morte semplicemente. Rumori, passi lenti e cadenzati, tira su la schiena velocemente , le iridi che si assottigliano come fosse una tigre e li, tra gli alberi, lontano lo vedrebbe. UNa figura a lei non proprio conosciuta. Un movimento leggero, veloce per rimettersi in piedi eppure non si muove, si staglia bianca e rossa contro la natura stessa. Una macchia fuori posto. < è pericoloso, da queste parti > stupida? Forse, ma cosa importa quando quel viso non è di Yukio? [chakra on]

10:56 Onosuke:
 Cammina, pensando solamente al distrarsi, o almeno ci prova. Non è il posto adatto per questo. Il silenzio è cibo per quei pensieri che, incessabili, girano all'interno della sua mente. Solo qualche cinguettio di uccelli riesce a rompere questo nulla che lo circonda. Incrocia un uomo, probabilmente un falegname, ma nulla di più. Nulla di più fino a quando una voce proveniente da di fianco di lui lo sorprende. Cosa è successo? Non era attento? Probabilmente quello che sta pensando lo ha preso troppo, o forse è stato sorpreso da una persona più in gamba di lui. Si ferma ancora mantenendo la faccia rivolta verso avanti. Solo successivamente girerebbe la testa. Ora vede la figura. Vede quel mantello. Un mantello conosciuto da tutti. Un mantello che non porta mai cose positive. Quelle nuvole rosse su quello sfondo nero. Un passo indietro accompagnato dall'estrazione del suo ninjato sono la immediata reazione del ragazzo, che poi va a puntare i suoi occhi dorati sul volto di questa figura. Lui l'ha già vista e si ricorda ancora bene cosa è successo l'ultima, e unica, volta che ha visto quella faccia. < Cosa vuoi? > domanderebbe, con gli occhi fissi in quelli di lei. Non ha paura, ma non si sente pienamente a suo agio in quel posto. Non lo conosce e si è già fatto prendere alla sprovvista. Per questo motivo sa che non può iniziare uno scontro qua e così rinfodera la lama, mettendosi però in una posizione in modo tale da essere reattivo in caso di attacco, sperando che la differenza di abilità non sia uguale all'ultima volta. < Che ci fai qua? Oto è da un'altra parte. > domanderebbe, sapendo che lei è stata una di quelle che ha riconquistato il suono. [chakra on]

11:15 Sango:
 Lascia che il vento possa far scendere quei capelli, rimetterli al loro posto così come quella veste poggiata solo sulle spalle e non davvero indossata. Nuvole che si muovono come fossero vive ad osservar tutto quiete. La rossa stessa osserva quel giovane volto, nascosto da quella maschera che copre solo metà del viso. La propria voce risuona chiara e limpida, calda e lievemente roca nel suo sfarfallare. Osserva l'altro, il suo muoversi verso la propria arma , un gesto comune che si aspetta sebbene noti con una certa diffidenza il suo non volerla attaccare. < io? > mormora calda prendendo a muoversi in avanti, verso di lui, con calma e lo sguardo fisso come fosse la propria preda. < Konoha non è qui > una piccola risposta a quel suo dire , Oto non è li come tutti gli altri paesi ninja. Sono entrambi molto lontani da una protezione tempestiva, ma ne hanno veramente bisogno? Sarà da vedere. Non si ferma cercando di portarsi a cinque metri di distanza per osservarlo meglio, un lampo nella mente , un ricordo che riaffiora lento e nebuloso, qualcosa di lontano , un eco e un ombra che rivivono< oh > mormora mentre un sorriso sboccia sui due petali rosei < noi ci siamo già incontrati un tempo >quando tutto era molto più semplice, la vita stessa, il non avere una taglia e la falsa credenza di avere una casa e un futuro diverso da quello che ha cercato < spero che quel bacio ti sia piaciuto > un ricordo leggero, di un momento nella quale non avendo legami ha approfittato di quel giovane ragazzo. Che sia alla fine migliorato? Sarebbe da scoprire ma non fa nulla ancora, non di visibile. Andrebbe solo alla ricerca della propria essenza, una pozza sottile e delicata, cristallina, nella quale andrebbe a immergervi dentro il proprio chakra per poterne assorbire il potere stesso e farlo suo. Un piccolo momento che non si vedrebbe ad occhio nudo, ma prende così parte al proprio potere ormai sempre più forte. Lo osserva ancora, inclinando il viso di lato < non mi attacchi? > [chakra on][tentativo Ishibaku IV][87/90]

11:30 Onosuke:
 Ora è venuto a conoscenza della cosa di cui prima era all'oscuro: il suo giorno non sarà pacifico come sperava. Infatti quella donna, a cui aveva dato della 'signora', ha approfittato della sua passata innocenza. Ma ora non è così. < Konoha non è qui, ma neanche Oto. E sicuramente il paese del Fuoco è più della Foglia che del Suono. > direbbe, senza distogliere gli occhi da lei. Un odio quasi viscerale al ricordo della scena successa un anno prima, ma alla fine è stata colpa di Onosuke che, debole com'era, si è fatto ingannare. Il coprifronte è legato attorno al bicipite sinistro e riflette ii raggi del sole che attraversano le chiome degli alberi. Il ninjato è all'interno del fodero. Anche lei, a quanto pare, ricorda quello che è successo e cerca di provocare, o almeno questo è quello che pensa lui, l'Aburame. Questo si mette a ridere. < Pensi veramente di riuscire a farmi perdere le staffe soltanto ricordando quell'accaduto? > le chiederebbe incrociando le bracca al petto. Ovviamente non è scemo e al poto di lei avrebbe fatto la stessa cosa. Un po' come l'altra sera con Keiga. L'ha istigata un po' solamente per divertirsi e alla fine ci è riuscito. < Attaccarti? Non sono scemo. Sicuramente non vado a iniziare uno scontro qua contro di te. > ammette, senza peli sulla lingua. < Comunque non mi hai risposto. Che ci fai qua? Per una con una taglia sulla testa non è saggio rimanere in un posto di una persona che ti vuole catturare, no? >. Ovviamente vuole sapere cosa ci fa qui. Ci deve essere un motivo per cui una ricercata rischi di essere beccata. Non può essere che sia venuta fino a qua senza uno scopo preciso. Lui, almeno, non si fida e sarebbe sbagliato farlo. [chakra on]

11:46 Sango:
 Lento il passo non smette di avanzare anzi, continua imperterrita a cancellare sempre di più quelle distanze, il sorriso morbido sempre sul viso . < davvero? > come a mettere in discussione quel che l'altro dice eppure non si sente in pericolo, non ancora , non con la propria forza già attiva e in circolo nel proprio corpo. Lo osserva ridere senza scomporsi < no, non è mia intenzione > sincera e sibillina in quel fruscio di parole che lo raggiungeranno senza problemi < mi piace ricordare i tempi in cui tutto era molto più facile > come annegare negli stessi ricordi senza farsi male infine, senza provare rabbia o dolore < vedo che hai imparato qualcosa giovane > non rimembra il nome in effetti, non ricorda quella parte quando un ricordo più intimo e vivido si ripercuote in lei . No, non ha voglia di combattere adesso, non quando per quel giorno può distrarsi con altro che non sia il sangue e la guerra incombente < so cosa è saggio o meno fare > un guizzo dello sguardo freddo, rabbioso, una tigre che si sveglia per un attimo ad osservarlo < credi davvero che debba risponderti Konohano? > lo appella in quel modo sprezzante eppur adesso si gira dandogli le spalle per iniziar a ripercorrere il proprio cammino , calma e lenta, la veste che si muove piano seguendola < vieni a stenderti, in questa giornata non vi è bisogno di versare sangue. Troppo ne è stato versato, molto ancora deve macchiare questa terra > si ferma per voltarsi, un attimo ancora, le iridi che cercano le altrui < non ti attaccherò se tu non lo farai con me..ma se tu vuoi sapere..> allunga la mano in un invito < sono qui per rispondere a qualche tuo dilemma > un gioco pericoloso , decisamente, eppure le piace sentire quel lieve brivido lungo la schiena, quello che scende fino alla propria essenza < so essere di buona compagnia senza dover costringere un ragazzo a baciarmi > si crogiola in quel senso di bellezza, invitandolo ad avanzare al centro di quella piccola radura per poi sedersi con calma ed eleganza, in attesa che l'altro prenda la sua decisione. Cosa farai Onosuke? Cederai all'odio o alla curiosità? [stessi tag][85/90]

12:06 Onosuke:
 Lei si avvicina e lui ,composto, non si muoverebbe da quella posizione. Continuerebbe a guardarla, sapendo che davanti a lui c'è un avversario alquanto pericoloso. Certo che si ritrova veramente in una brutta situazione. Vorrebbe ritornare nei suoi passi, ma quello che sta succedendo un po' lo attira. Tenshi avrebbe dovuto farsi sentire e ancora non l'ha fato. Ora ha davanti una persona che all'interno di Oto potrebbe avere un ruolo importante. < A me non piace ricordarli, perchè questi sono i tempi in cui vale la pena vivere. > risponderebbe tenendo un tono molto serio. Ora che la Guerra è in atto si vivono le sensazioni che rendono la vita vivibile. E lui grazie a questo periodo è potuto rinascere, come la Luna che sorge dopo il tramonto del Sole. Lei lo attacca verbalmente, usando un tono più rabbioso. < Il fatto che tu sa qua mi fa pensare il contrario, Sango. > le direbbe, facendole capire che forse viaggiare per il Paese del Fuoco, soprattutto durante questo periodo in cui i controlli sono aumentati a causa dell'apertura d Kooha e Kusa, non è molto saggio. < Comunque si, penso sia educato rispondere. > concluderebbe, vedendola allontanarsi nuovamente da lui. Lei ripercorre i suoi stessi passi mentre lui sta fermo. Da dietro le nuvole rosse sono ancora più visibili e il ragazzo non riesce a smettere di guardarle. Poi l'invito a stendersi. In cambio lei avrebbe risposto alle sue domande. < Come posso fidarmi di te? > chiederebbe, non spostandosi ancora dal posto in cui si è fermato all'origine di questo incontro. < Comunque io non ti attaccherò, ma non mi fido di te e di quella tua lingua. Se stata brava a prenderti gioco di me la prima volta. Penso sia capibile la mia poca voglia a credere alle tue parole. > le risponderebbe, cominciando però a muoversi verso di lei. Non andrà a stendersi, ma solamente ad avvicinarsi fino ad arrivare a poco più di un metro dalla donna. < Per adesso va bene qua. Poi vediamo. Intanto ti ascolto >. [chakra on]

12:18 Sango:
 Si stende, lentamente, le dita che vanno a intrecciarsi con quei fili di verde, natura a cui ambisce divenire, sangue che possa coltivare un nuovo mondo < per la pace si è pronti a tutto, e la guerra è il prezzo che si richiede > mormora semplicemente alle sue domande, non andando a inoltrarsi ancora oltre quella linea di confine che sa, non deve superare < la parola del capo clan Ishiba vale molto > così come la sua promessa di aiutare Oto, come la sua promessa di distruggere quell'alleanza e infine la futura caduta di Kusa. Un piano attuato nei minimi dettagli, un sogno che sosta li vicino quasi pronto ad esser afferrato < la mia lingua ti preoccupa? > solleva un sopracciglio osservandolo dal basso della sua altezza < è stato solo un piccolo gioco mio caro, pensavo lo avessi dimenticato > lei stessa aveva messo da parte il tutto fino al giorno in cui lo stesso non s'è presentato davanti la propria strada < potrei rifarlo, ma che gusto vi è nel ripetere le stesse cose? Gli stessi errori, lo stesso cammino di qualcun altro > un essere che ormai non le appartiene più, mutata anche lei nel profondo lasciando entrare l'odio dentro il proprio cuore avvelenandolo e distruggendola lentamente < educato sarebbe anche sedersi > fa notare la sua posizione, ancora in piedi e a metterle un lieve disagio < se il tuo sangue bagnerà la madre terra non sarà oggi, non per mia mano > aggiunge prima di dissolversi, no, di disgregarsi in una nuvola di origami neri. Piccole farfalle delicate che non lasciano più visione alla stessa carne, un movimento fatto con la massima delle capacità, probabilmente invisibile all'altro , solo per sollevarsi e porsi davanti a lui . Se riuscisse nell'intento allora il viso si formerebbe di nuovo a qualche centimetro di distanza dal suo < sempre che non ti piaccia riprovare l'ultima volta, o che la tua voglia di morire non sia molto grande > non si avvicina, rimane li, ondeggiante nello spazio circondata da quell'alone nero e pesto, eppure nel mezzo di quell'oscurità alcune farfalle rosse fanno la loro comparsa, cangianti come il proprio umore < sono qui per affari che mi riguardano > un semplice dire che può aprire mondi di possibilità e allo stesso tempo nessuno. [stessi tag][83/90]

12:41 Onosuke:
 Ascolta la donna, mantenendo quella calma che lo contraddistingue. Se prima aveva una sensazione negativa dovuta all'essere poco a suo agio, ora sta bene. Guarda Sango, la quale sottovaluta quello che lei ha fatto a lui. Una mancanza di rispetto che Tsuki non ha potuto dimenticare così facilmente come lei. Non tanto per il fatto che lui fosse fidanzato all'epoca perchè all'Aburame, ora, non frega niente, ma perchè il principio non gli è piaciuto. Non risponde a ciò che lei dice, fino a quando lei non si smaterializza per poi ricomparire davanti alla faccia di lui. Non si spaventa, sapendo che lei è in grado di farlo. Ha fatto circa la stessa cosa l'altra volta. Si siede esattamente nel posto in cui era in piedi qualche istante prima. Le gambe sono incrociate mentre il busto è dritto. Le mani sono appoggiate poco dietro di lui e le braccia dritte aiutano il corpo a mantenere quella posizione. < Mi sono seduto. > le direbbe anche se questa cosa solo un cieco no l'avrebbe vista. < Non ho voglia di morire. > aggiungerebbe prendendo un attimo fiato. < Quindi manteniamo questo patto di non violenza. > direbbe per concludere questo discorso. Una volta messo comodo, si rivolgerebbe nuovamente a lei. < Dato che non sembra che tu voglia rispondere alle domande riguardanti te che ti faccio con una risposta esaustiva, smetto di fartene e cambio argomento. Hai per caso visto a Oto una ragazza con i capelli rosa proveniente da Konoha? > chiederebbe, riferendosi ovviamente a Tenshi. Vuole sapere se la ragazzina è riuscita a etnrare nella città. La cosa lo interessa particolarmente perchè vuole sapere se, per caso, lei sta per mettersi in contatto con lui oppure no. Il discorso del Noctis, probabilmente, arriverà dopo. Spera vivamente che una del rango di Sango sappia qualcosa riguardo alla rivista. Una cosa alla volta però. Intanto i capelli neri vengono spostati leggermente da una folata di vento, mentre gli occhi dorati sono fissi sulla figura di lei. [chakra on]

20:55 Sango:
 Si ricompone, a qualche centimetro da lui recuperando l'eventuale differenza di altezza. Il soffio caldo che si infrange su quel volto mascherato per metà, la voce che esce più sottile, calda, quasi a volerlo ammaliare e catturare, come un piccolo animaletto da mettere in gabbia. Lo osserva scendere e sedersi, il sorriso che si fa soddisfatto adesso. Un movimento veloce per prender posto anche lei, seduta di fronte a lui ricomponendosi, sebbene qualche parte di lei continui a levitare a poca distanza dal proprio centro < meglio così > riferendosi ad entrambe le espressioni utilizzate dall'altro . La schiena che si fa morbida, la veste che scivola dalle spalle mettendo in mostra solo il candido kimono color latte che risalta il candore della stessa pelle intonsa, senza graffi, senza cicatrici a macchiarla orribilmente < mhh > un sussurro a labbra chiuse, un mormorio quasi felino mentre si diverte con l'altro , ne osserva il viso, quei capelli corvini, lo sguardo affilato ma ancora giovane, forse regna della superbia in lui? Solo congetture di un aspetto che alle volte fa più delle stesse parole . Si stende per metà, su un fianco, lasciando scivolare definitivamente la veste con le nuvole rosse a terra mentre l'aria fredda punge la pelle diafana. La mano destra che sorregge il capo stesso, mentre il gomito puntella il terreno sotto di se . Appare serena, divertita, ma interessata soprattutto a quel che l'altro dirà. Non vi è nemmeno un metro di distanza da lui, può sentire il suo calore, le sue pulsazioni, il cuore, il respiro, tutto quanto , ma quello che le dice la lascia in silenzio.. un silenzio che perdura per qualche attimo, un paio di secondi < non sai quante donne con quei capelli vi siano a Oto > mente, spudoratamente, mentre corre al pensiero di un'altra Konohana, qualcuno che porta seco l'eredità di Hashirama Senjuu. < mi servirebbe qualche indizio in più per riconoscerla > mormora tranquilla all'apparenza, ma la mente che vola in avanti, verso altro, in un futuro e in un passato ipotetico < ma da Konoha.. ne sono arrivati diversi, tutti insoddisfatti del vostro villaggio.. mi chiedo perchè tu me lo stia chiedendo però > solleva un sopracciglio, ferma nel proprio fare, ma le iridi che non si lasciano sfuggire nulla. [stessi tag][81/90]

21:08 Onosuke:
 Ormai seduto, le gambe sono incrociate e le braccia dritte dietro di lui. Lei, finalmente soddisfatta, non fa vedere il so umore e decide di appoggiarsi al terreno. La posizione che assume fa sembrare che si trovi del tutto a suo agio ed è anche molto vicina a Tauki, il quale la guarda. La ispeziona completamente ora che sono così vicini. Il bacio che si sono dati si fa lontano nei ricordi. Ora stanno parlando di altro, o almeno l'Aburame prova a parlare di altro. Per fortuna questa volta la Ishiba risponde, dando una risposta che a Tsuki non va a genio. Non che sia colpa della donna, o almeno così pensa lui, ma avrebbe voluto sentire altre parole uscire da quella bocca. Tsuki vuole sapere se la Senjuu è riuscita a entrare all'interno di Oto e se è stata in grado di entrare a far parte della nuova organizzazione che si è ripresa Oto tempo prima. Avevano un patto che lui non ha rispettato, ma è sicuro quasi al cento per cento che lei rispetterà. Gli basterebbe un indizio che gli faccia capire che non si sta sbagliando. < Mi stai dicendo che a Oto si possono trovare tantissime ragazze con i capelli rosa che hanno deciso di lasciare Konoha? Pensa te.. > domanda non fidandosi molto delle parole di lei. Per lui è veramente impossibile che ce ne siano, come dice lei, tantissime. Comunque prova a darle qualche altro consiglio, mentre gli occhi guardano fissi quelli di lei. Un colore verde tendente all'azzurro molto bello onestamente parlando. < Si chiama Tenshi Senjuu. Non è molto alta e degli occhi cerulei. Se l'hai vista te la ricordi sicuramente. > le spiega, sperando che con tutti questi indizi Sango non abbia dubbi su chi lui stia cercando. < Un motivo c'è per cui te lo chiedo, ma sono affari che riguardano me e me soltanto. > le risponderebbe facendole l'occhiolino. Una risposta simile a quella che lei prima ha dato a lui. Non poteva aspettarsi diversamente la Ishiba. Sicuramente non ha davanti il ragazzo che ha incontrato la prima volta. < E guarda che prendi freddo così. > [chakra on]

21:33 Sango:
 Solleva leggera quel sopracciglio , come fosse stupita dalle parole di lui < oh non so chi sia di dove, Kumo, Kusa, Konoha, Ame.. tutto il mondo ninja sembra esserne attratto > bugia o verità? Ma dopotutto quel piccolo mondo non può significare che un oasi a molti occhi, a coloro che vedono oltre le solite cose , i soliti villaggi, le solite regole , la solita vita senza futuro e senza un minimo di sogno. Oto può anche esser quello, un sogno. Ma attende quella descrizione, e più di quello le arriva un nome, ma non un nome che conosce ma il cognome si, molto bene, e quei capelli rosa . Cosa vuole? Cosa vuole da lei ma soprattutto sembra conoscerla molto, molto bene . Troppo. Indizi, piccole p]illole di conoscenze che le vengono donati < potrei averla vista, come no > rimane silente eppure la mente non si ferma come la bocca, nemmeno quel sorriso che perpetua < mmh , mi piace il gioco che fai > o come quello che fa lei? Ma perchè darne prova? Si andrebbe a sollevare verso di lui, il viso che s'avvicinerebbe al suo se concesso, le labbra vicine alle sue, troppo vicine forse, qualche centimetro per saggiare quella sua essenza, sempre che la maschera cada di nuovo < se ti dico cosa faccio qui.. > si lecca le labbra lentamente, tentatrice in quel che fa, con quel lieve rossore sulle gote ma non di imbarazzo < mi dirai anche tu il perchè? > uno scambio equo, ma non si fermerebbe li , si solleverebbe ancor di più mentre la sinistra libera proverebbe a posarsi sulla sua spalla delicatamente per /provare a buttarlo giù verso l'erba e poi sostare su di lui senza toccarlo veramente. Un tocco delicato che permarrebbe sul suo petto sinistro < abbiamo un accordo.. > sibila quasi dolcemente ma troppo inquietante per esserlo davvero. Il corpo rimarrebbe verso destra senza mettervisi sopra davvero, solo il petto e il viso, il braccio e la mano sinistra, sarebbero davvero su di lui. Il petto che spingerebbe contro il suo dolcemente < dunque? > incalza , paziente? Per nulla. Hanno entrambi da perdere qualcosa in quel momento, informazioni che possono far comodo l'uno o all'altro. Adesso a lui la palla di quel piccolo gioco che si sta inoltrando in lande più fosche e scure. [stessi tag][79/90]

21:50 Onosuke:
 Che il mondo sia attratto da Oto non è una novità. Lui in primis è attratto da vedere ciò che succede all'interno di quel Villaggio che da poco ha rivisto la sua alba. Una descrizione dettagliata della ragazza dovrebbe, però, dare più sicurezze alla Ishiba. Solo che questa vuole fare un po' la stronza, o lo è di natura. Un sorriso gli sbuca in faccia e gli occhi più fin potrebbero notarlo dagli occhi che, come movimento automatico, diventerebbero poco più sottili. Questo è accompagnato da un movimento della testa a destra e a sinistra alternato e lieve. < Quella che sta giocando qua sei tu, ma questo lo sapevo e ho corso il rischio fermandomi a parlare con te. > le direbbe schietto. Poi lei si avvicina e gli occhi di lui seguirebbero quelli della donna e i movimenti di lei. Le labbra sono molto vicine ora e solamente la mascherina le divide. Una proposta che per Tsuki potrebbe essere pericolosa. L'unica cosa che gli viene in mente è di mentire. Andrà a dirgli il motivo per cui sta cercando la rosata Senjuu, ma non le dirà il vero motivo. Poi lei lo butta a terra e lui non pone resistenza. Solamente al minimo tocco riesce a capire che la sua forza non è in grado di sopportare quella di lei. Ma a lui va bene così. Non gli interessa molto quello che gli può fare dato che si sono detti di non attaccarsi. Sarebbe ora appoggiato con la schiena a terra mentre le braccia andrebbero a distendersi lungo il corpo. La mano sinistra si trova ora molto vicina, quasi a contatto, al fianco di lei che appoggia a terra. Ora lei lo vuole sedurre e, con le qualtà che ha fa bene a farlo. Lei è sopra di lui mentre questo gli risponde. < Certo abbiamo un accordo, ma prego.. prima le donne. > le risponderebbe facendo un sorriso volutamente esagerato e ironico e spostando la testa di lato. Cosa le dirà però? Deve farsi venire in mente qualcosa prima che lei abbia finito di spiegare il motivo per ci si trova in queste zone. Deve dire che ora non disprezza molto quel bacio rubato dell'anno prima. [chakra on]

22:20 Sango:
 Gode di quella posizione, non troppo intima finchè lei stessa non decide di passar sopra la gamba libera per potersi poggiare letteralmente sul suo corpo. Sente il calore sotto di se, sotto quelle vesti, la sua stessa pelle , con entrambe le mani sul suo petto a spingerlo giù questa volta < mi conosci almeno in questo e mi provochi a tuo modo, e rischi che io lo rifaccia di nuovo > scosta il viso di lato mentre la cascata di rosso va a ricoprirlo mentre la notte, lentamente va a farsi strada su di loro, lentamente..una Yugure alla quale assistere in prima persona. Non si sottrae ad un eventuale contatto, ma quel che interessa è lo sguardo, fisso sul suo dall'alto al basso, uno sguardo a cercar la verità. Cosa vuole costui da Tenshi? Come fa a sapere che sia o meno entrata a Oto? Ne sapeva le intenzioni senza dubbio! < sono qui per gli Ishiba, per Ame e per riprendermela > un sussurro fiero, secco, la verità che sfugge alle labbra ma non vi sono dettagli ulteriori < sai cosa voglio fare , sai perchè mi spingo così oltre.. il villaggio della pioggia è al di là di Kusa > una vera verità, eppure una mezza verità. E' li anche per quello senza dubbio sebbene di intenzioni di giungere ad Ame adesso siano poche, più sono quelle per giungere a Kusa stessa < puoi denunciarmi, dirlo alla tua kage, all'intera alleanza, ma posso giunger dove voglio, quando voglio sempre > sussurra e sorride < ti ho dato qualcosa di prezioso se solo comprenderai.. ed ora voglio sapere io > si sospinge su di lui, sempre il volto vicino , in quella posizione molto poco consona al pubblico, ma solo la natura li sta osservando adesso. Gambe larghe su di lui ove poggia il proprio corpo, lo stesso che si modella ma son le braccia sempre a sorreggerne il peso per non schiacciarlo < parla > un mezzo ordine il proprio mentre attende, consapevole di ogni tocco, sussurro, sospiro, tutto è per lei adesso. [stessi tag][77/90]

22:43 Onosuke:
 Anche lui gode particolarmente della posizione. Ricorda cosa è successo qualche mattina prima quando, dopo tempo, si è ritrovato a stretto contatto con una ragazza. Ancora pensa a questo a causa della situazione in cui si trova che non aiuta assolutamente. < Quindi tu stai cadendo alle mie provocazioni? Questo è quello che ho sentito? > le domanda con l'intento di provocarla nuovamente. Il buio cala e il bosco si fa ancora più silenzioso. Ora nessuno potrebbe passare per quella stradine in cui stava camminando Tsuki prima di essere fermato. Lei completamente sopra a lui mentre lo sguardo dell'Aburame segue quello dell'Ishiba e viceversa. Uno sguardo intenso, come fosse una sfida. Lui vuole mentire mentre lei vuole sapere la verità. Ma quante volte lui ha mentito nell'intera sua esistenza? Moltissime. Ascolta le parole di lei, mentre pensa a cosa potrebbe dirle. Intanto assimila le informazioni che potrebbero essere molto utili. Ma chi ha detto che andrà a dirle all'Hokage? Le terrà per sé perchè sapere è potere. Per questo gli interessa conoscere lo scrittore del Noctis. Poi lei si avvicina con la faccia. Ora si trovano una distesa sopra all'altro. Una situazione sempre più delicata che a Tsuki non pesa per niente. Forse portarla al villaggio incarcerata gli avrebbe portato molti soldi e fama in tasca, ma una situazione del genere non capita molte volte. < Insomma.. Tutti quelli senza casa vogliono tornarci, mentre chi ce l'ha si allontana da questa. > le direbbe fermandosi un attimo. Ora tocca a lui. < Sto cercando Tenshi Senjuu perchè eravamo insieme fino alla Guerra a Kiri. Ci siamo rivisti a Konoha un po' di tempo fa e mi ha detto che sarebbe andata via e che era interessata ai pensieri della Yugure. Così ti ho chiesto perchè sono preoccupato. >. Il fatto che sia preoccupato è una vera bugia, ma il resto è pura verità. Il tono è sicuro tanto quanto lo sguardo che, al buio, richiama sempre di più il colore della Luna. [chakra on]

23:23 Sango:
 Si avvicenda, il corpo che si modella al suo senza problemi, non quando l'altro accetta quel contatto, intimo, forse troppo < forse voglio cedervi > stronza? Si, sempre. In quelle situazioni non può fare a meno di farlo in effetti . La radura stessa che si fa silente, trattinee il respiro in quelle loro avance, intime e strane ad occhi altrui, di coloro che osserveranno come la luna stessa che li accompagna . Ricambia quello sguardo < sempre a sottostare alle scelte altrui dunque > lo punzecchia in quel senso, creta sembra sotto le proprie decisioni, le proprie mani che lo toccano sulle vesti . Pronuncia quel che vuole dire,parole vere ma che tutti conoscono, Ame, il proprio desiderio, lui che non l'ha mai conosciuta a inebriarsi del proprio essere. La destra che lenta si solleva su di lui, ne carezza la clavicola lentamente, gelide dita sottili che salgono verso il suo volto, provando lenta a scostare quella mascherina che porta per mostrarle di nuovo il suo viso, giovane, non vi sarebbe alcun segno di vecchiaia ne di decisioni prese a discapito della propria essenza. Giovane, radioso, un fiore che sta sbocciando ancora ma ancora troppo giovane, non bisogna correre in quei momenti delicati < se solo tu fossi di Ame..potrei proteggerti davvero e mostrarti cosa significa vivere dentro una gabbia d'oro, dentro quel villaggio che reputi casa tua..strappata.. illuso nel tuo vivere > sibili intimi solo per lui, non si ripetono nell'eco della notte al momento < vedere tutto ciò che ami, che vuoi proteggere esser portato via > ma lei contro Konoha cosa prova? Il nulla, non le importa, non le interessa < salutami Furaya quando la vedi > lei stessa che l'ha baciata molto tempo prima, quando il loro rapporto non venisse incrinato dalla presenza di un Kokketsu stronzo e bastardo < davvero? Dunque tu sei colui che.. > e li il lampo, rimembra quel che le ha detto lei, Onosuke, sa il nome ma che sia davvero lui? < vuole uccidere per rendersi più forte > oh la potenza delle informazioni,ma potrebbe ancora brancolare nel buio in effetti, non collega ancora le cose benchè abbia tutto per collegarle , e riformando le proprie informazioni con quello che vuole fare lei stessa, eliminare un potenziale intoppo < colei che.. a Oto.. s'è dimenticata del passato e vuole cancellarlo > non è così, non proprio, ma vuole vedere cosa accade, cosa succede in quel piccolo essere sotto di lei. Non si sente superiore, non è quello che la caratterizza, la più umana di coloro che abitano Oto in quei momenti < sei tu colui che vuole cancellare? > sussurra su quelle labbra, piccoli millimetri a sottrarla , sempre che sia accaduto, da quelle labbra < vuoi entrare nella yugure > sussurra ancora prima di provar lieve e delicata , a poggiar le proprie labbra sulle sue, velenose ma non come i Doku, solo un veleno che scivola via dalla propria essenza. Un bacio quello che verrebbe lento, delicato e lussurioso come ella ha imparato negli anni a donare. Qualche attimo e secondo prima di scivolare indietro di nuovo, non troppo , mantenendo la propria presenza su di lui /[stessi tag][75/90]

23:48 Onosuke:
 Quel contatto accettato dal ragazzo. Quel posto che sembra dimenticato da anima viva. Quella bellissima compagnia, sotto un certo punto di vista. Quella lingua biforcuta come una serpe di lei che sta cercando in tutti i modi di far perdere il controllo al ragazzo. Quelle mani che lo toccano e quel corpo che si lascia toccare. Ci manca veramente poco che anche le mani di lui vadano a toccare ciò che si trova sotto la schiena di lei, proprio sopra le gambe. Ma ancora non è arrivato quel momento. L'istinto che ogni maschio possiede deve ancora prendere il sopravvento. Questo sol grazie ai discorsi che stanno facendo. Discorsi impegnativi e molto molto importanti. Lei gli toglie la mascherina con quelle dita fredde. Ora si ritrovano loro due e lui spoglio della cosa più importante. Il suo viso è come lo si può immaginare, ma sul labbro superiore, c'è una piccola cicatrice che divide questo in due nella sua metà precisa. Si tratta di un segno veramente piccolo visibile soltanto a causa del suo colore più scuro. Non direbbe niente a riguardo. < Ho vissuto anni nell'oscurità e sono riuscito a riprendermi quello che mi spetta e non mi sono mai arreso. > direbbe anche sapendo che la Ishiba non potrà capire. < Quindi penso che anche tu riesca a riprenderti ciò che vuoi come ho fatto io. E si, te la saluterò. > direbbe per concludere anche se non andrà mai a dire alla Decima chi ha incontrato. Poi ascolta la continuazione del discorso, rimanendo a bocca aperta, in senso metaforico. Veramente Tenshi si è permessa di tradire Tsuki? Veramente lei vuole cancellarlo come vuole cancellare tutto il suo passato? Se fosse così, lui non avrebbe modo di poter entrare a Oto per vedere dall'interno come funziona il nuovo villaggio. Non doveva farlo, anche se è stato lui il primo a tradire il patto che avevano stipulato sul Monte dei Volti prima che lei partisse. < Si, sono io quella persona. > direbbe dopo qualche attimo di silenzio. Poi una domanda. Una domanda molto delicata. Il problema è che non riesce a rispondere perchè la sua bocca viene coperta dalle lebbra di lei. Lui, a questo punto, ricambia quel bacio molto meno rubato del primo. Solo dopo che lei si stacca, lui comincerebbe a parlare. < Me lo chiedi come invito o come curiosità? >. [chakra on]

22:00 Sango:
 Lo ascolta, solo le loro voci a impregnare l'aria notturna, fredda, umida quasi, un calore che sfocia dalle loro bocche e la pelle che si fa più fredda . Leggere quelle dita a scostare di nuovo quella piccola protezione , riprende quel che un tempo già ha avuto, un singolo bacio con quel retrogusto dolce amaro che le lascia prima che possa ritornare al proprio posto, sempre su di lui, mai troppo lontana. < l'oscurità non è null'altro che una parte di noi, vive in ognuno di noi. Bisogna capire solo quale parte cibare e coltivare > yin e yang, luce e ombre, giorno e notte, parti che si intersecano in ogni vita che abita quel mondo, ognuno di loro ne possiede senza poter mai annullare l'altra parte < oh si > se lo sta già riprendendo, pezzo dopo pezzo . Lingua biforcuta di una serpe che striscia su di lui, mormora quelle parole, verità sebbene vi sia dell'altro che non andrà a dire, di come Tenshi, o meglio, Yami stessa non sia ancora pronta a toglier di mezzo colui che la farà vacillare e in quel giorno sarebbe probabilmente morta < oh > sussurra, la destra che salirebbe sul suo viso, provando a carezzare il profilo, la stessa mascella per giungere giù fino alla stessa gola per afferrarla ma non vi è forza in quel gesto , un simbolo piuttosto < potrei aiutarla, potrei portare la tua testa ad Oto o mandarla a Konoha > potrebbe fare molto con lui, ucciderlo senza dubbio renderebbe molto più leggera la convivenza di quella rosata con le terre del suono < ma la mia parola, ha sempre valore > lo ha promesso, di non ucciderlo almeno questa notte. Lenta la mano andrà a scivolar via per ridonare aria alla sua persona, per non poggiare ancora la gelida sottile mano su di lui < invito? Le nuvole rosse dell'Akatsuki vestono il mio corpo, non la Yugure > affila lo sguardo < porto molto rispetto a colui che ha fondato il tramonto stesso, so che sceglie bene i propri adepti > colui che invitò lei stessa a farne parte, ma l'alba non è giunta ancora alla fine , vivrà per quel che serve < mi chiedo perchè ti interessi a Oto, Konohano. > non che le importi molto della questione villaggio, ma resta pur sempre il proprio appoggio per il futuro. [stessi tag]

22:21 Onosuke:
 Solo loro in quel niente, in una posizione che probabilmente non farebbe finire lo sviluppo a un bambino o ad un ragazzino. Per fortuna che lui ha finito il suo periodo di crescita. < E tu? Hai cibato solo una delle due parti? > le domanderebbe senza nessun tipo di vincolo a fermarlo. Nessun tipo di pensiero. Si sta vivendo quell'attimo riscaldato dal calore del corpo della Ishiba e con le labbra umide a causa, o meglio dire grazie, a quel bacio. Una carezza che arriva fino al collo di lui, mentre le mani di Tsuki non si azzardano a muoversi. Rimangono presso il suo corpo ancora stese a terra a contatto con quell'erba che sta catturando l'umidità della notte. Una stretta alla gola non forte, non per far male. Non si preoccupa alle prime parole e quando vengono seguite dalle seconde, un sorriso spunta sul volto di Tsuki. Un bel sorriso. < Veramente vorresti interferire in questa storia in cui non c'entri nulla? Non penso che lei poi ti possa perdonare o, solamente, guardare senza provare a ucciderti. > le risponderebbe sapendo bene quanto la ragazza ami Onosuke. < Già non so come possa reagire se venisse a sapere che siamo così, in questa posizione, senza parlare del bacio. >. Lo dice come se a quello che c'è appena stato ne volesse un altro, e poi un altro ancora. Ma non si spinge oltre. Non prende iniziativa. Lei è quella che sta giocando. < Il motivo per cui mi interessa Oto? Non mi sembra di aver detto che mi interessa. > direbbe guardandola negli occhi. Non può rivelare le sue idee, specialmente a lei. Lei che potrebbe essere molto pericolosa. < Quindi Alba e Yugure collaborano ora? Due pesciolini che per poter restare a livello devono lavorare insieme? >. Vorrebbe provocarla per vedere la sua reazione. Nessun motivo particolare, ma solo curiosità del momento. Sarà l'eccitazione di averla sopra? Sarà la stanchezza che lo sta facendo delirare e rischiare così tanto? Che domande. Tsuki ha più energia quando la Luna è alta in cielo, proprio come in quel momento. [chakra on]

22:37 Sango:
 < bisogna cibarle entrambe a loro modo, in questo momento sto cibando la mia lussuria > egoista, regina del proprio regno, mondo nella quale in pochi hanno avuto accesso e ne nutre la profondità di tale sensazioni, il solo sentirlo sotto di se senza muoversi come un piccolo cucciolo ma non spaventato, cosa che le fa piacere. Sorride candidamente a sentire le sue parole, eppure prende il proprio tempo adesso per rispondere, scorrono i secondi lentamente come se il tempo stesso si sia dilungato < il perdono non mi interessa , prendo quel che desidero > pericolosa? Forse, ma non questa notte quando l'ascia di guerra è stata posata e nascosta < potremmo farglielo sapere > istigatrice in quello, vuole provocarlo anche lei ponendo le labbra vicine alle sue, di nuovo, ma non le tocca di nuovo, sorride e sospira su di lui. Un attimo prima che vada a sparire, di nuovo disgregata in quella nuvola scura di farfalle per rimettersi in piedi davanti la veste dell'akatsuki a terra. Un singolo movimento per riprenderla e posarla sulle spalle. L'odore maschile che ritorna alle proprie narici, l'odore dell'unico uomo , dio, che possa mai aver amato abbastanza da potergli donare la stessa esistenza e vita < dunque non vi è bisogno che vada ad interrogare Yami per sapere qualcosa di più, giusto? > stronza in quel che dice, si volta per rivederlo, il corpo quasi completamente formato tolto per le gambe < vedrai quel che accadrà, quando il mondo vedrà l'oscurità stessa per poi esser accecato di nuovo dall'alba > non si sbilancia, la sua unione a quel gruppo è prettamente una questione di convenienza, bisogna aver alleati forti < Oto non ha bisogno dell'alba, ha un demone e i suoi ninja sono molto diversi da coloro che hanno abitato kusa o konoha stessa. Per quanto questi ultimi vogliano farne parte, Oto come Ame sono nate e cresciute nel sangue perpetuo > guerra, violenza, non vi è possibilità di redenzione per coloro che vi abitano < rimembra sempre chi sia colui che porta con me l'alba. Il riduko sannin non ha bisogno di alleanze con altri > loro sono Ame, in loro vive la volontà di un antico popolo e di ninja, lo stesso Rinnegan si è mostrato pochissime volte e in tutti i casi i kami scelsero sempre qualcuno che vi appartenesse. Un onore e un peso che in pochi riuscirebbero a gestire. < è stato piacevole Konohano, ma il tempo è prezioso . Quando ci rincontreremo vedremo se riuscirai a staccare la testa dal mio collo > lo sfida a far di meglio, ad attaccarla, a cercarla se vuole . Un singolo sorriso prima che sparisca di nuovo, un movimento veloce e impercettibile perfino per lui , per spostarsi verso altri lidi. [end]

22:55 Onosuke:
 Non risponde. Non serve in questa situazione dove ciò che ha detto era scontato. Quanto vorrebbe lasciarsi andare, ma questo non è possibile. < E cosa desideri? > domanderebbe, stando poi in silenzio alle parole di lei. Calcolando che Tenshi l'ha tradito, secondo lui, forse andare a dire ciò potrebbe spengere la ragazza a cercarlo. Ma veramente vuole che la Senjuu venga a cercarlo ora come ora? Non ne è molto sicuro e per questo non commenta. La guarda senza aggiungere altro. Poi lei scompare mentre lui assaporava già quel baco che tanto desiderava. Lei ricompare, poi, in piedi. Ma come fa a essere tutto finito!? Lui è quasi incazzato, come quando una ragazza la fa annusare senza poi fare nulla. Si mette seduto appena sente ciò che lei domanda. Ma chi è Yami? Yami è il suo vecchio generale Anbu. Cosa c'entra lui con questa cosa? Non capisce veramente e per questo non risponde. Continua ad ascoltare. Parole che fanno molto pensare. Lui avrebbe altre cose da dire, da chiedere, ma lei scompare senza dargli il tempo di parlare. < Aspetta! > proverebbe a dirle, senza però ricevere risposta. Ogni volta la stessa storia: lei che, senza dargli il tempo di agire, scompare con una folata di vento. < Fanculo! > si dice, sapendo che ha buttato via una occasione molto preziosa per sapere cose. Ora vorrebbe inseguirla, ma non sarebbe abbastanza veloce e deve trovare un posto per dormire dato che si trova in mezzo al nulla e non vuole dormire all'aperto. [END]

Tsuki e Sango si incontrano nel bosco e parlano, si baciano, parlano, si strusciano. Meno male che è stata fatta la end altrimenti saremmo ancora a scrivere. La conversazione è solo rinviata.