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Fiamma bianca

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con Sango, Lynn

19:33 Sango:
 La notte ormai è giunta, ma sembra che la notte in quel loco non sia mai finita, come un eterno sonno in cui il suono vive, eppure non è quella la propria indole, molto diversa. La pioggia, la stessa tempesta che imperversa forte sopra di loro eppure oggi non viene completamente toccata da essa. Non quando sopra il proprio capo svetta un ombrello nero, fatto di carta, in realtà la propria essenza intima. L'innata è attiva, ricopre il corpo, perfino la stessa veste di origami neri che svolazzano tutto intorno donandole quasi un aura mistica, qualcosa che in quelle terre non è mai stato visto. Manca metà di questo alla vista, dalla vita in giù non vi è nulla, solo il resto del corpo le danno la forma che la natura le ha donato. lunghi capelli rosso sangue che scivolano sulle spalle , ondeggiando con quel vento che ormai s'è alzato. Il corpo è coperto solo da quella nera veste, un manto nero con nuvole rosse simbolo di quello che è per lei come una casa, una seconda casa, l'akatsuki stessa. Avanza levitando, un modo per muoversi senza nemmeno sporcarsi, il viso bello seppur non più giovane come un tempo, segnato da quelle preoccupazioni e da quei pensieri che le affollano la mente offuscandola. Un obiettivo lo ha per questa notte, una di quelle vecchie e buzzurre locande mezze sfasciate e fatiscenti, un loco ottimale per consumar la serata che desidera, il nulla, il non pensare per una volta e non comprendere quel che ha sulla testa , una taglia che farebbe gola a molti. Mukenin per il resto del mondo, alleata per Oto. Matrona delle evocazioni delle tigri, discendente della grande tigre bianca , forse ammirata, meglio temuta ma sempre con un indole migliore rispetto tutti gli otohani messi insieme, salvo qualcuno. La locando è poco lontana ormai , le azzurre iridi color del cielo la fissano senza vederla veramente, ma in quanti si sono avventurati durante questa notte di tempesta? Li osserva alle volte, da lontano , da vicino, cosa importa ? Niente. Non stanotte. [chakra on][ishibaku IV][vesti akatsuki]

19:46 Lynn:
 Il ragazzo dai capelli bianchi cammina per le strade di Oto. Indossa un pantalone ed un maglioncino entrambi grigi, totalmente inzuppati di acqua a causa del temporale, l'unica cosa che stona sono degli scarponi neri. Gli occhi color ambra si guardano attorno, poco sopra di loro vi è la mano destra che cerca di schermarli per evitare che i goccioloni di acqua vi si abbattano con forza. Il temporale durava già da parecchio ma il ragazzo si è visto costretto ad uscire nel mezzo della tempesta per trovare qualcosa da mangiare. Ha una espressione seccata, forse per il maltempo, forse per la sua stessa impreparazione. Vede una locanda a poche decine di metri davanti a lui, decide di affrettare il passo per mettersi al coperto il prima possibile. Non si sofferma molto a guardare le persone attorno a lui, non sono la sua preoccupazione principale adesso. I suoi occhi si poggiano per un istante su una donna con un ombrello, li assottiglia per cercare di metterla meglio a fuoco. Ha difficoltà a vederla sia per la sera sia per la pioggia. Forse la vista lo inganna, scuote la testa. La sua attenzione si sposta di nuovo verso il locale, per adesso.

20:00 Sango:
 Inutile dire che non ci metterà poi molto a raggiungere la locanda, sempre ben protetta dall'acquazzone eppure si ferma un attimo ancora, le iridi che cercano il centro di quella piazza poco più in la , lo stesso ove l'anima del fratello defunto ha potuto parlarle, e lei stessa risentire la sua voce dopo troppi anni. Qualche attimo in mezzo alla strada eppur qualcosa la schizza infine, dei passi pesanti, un passo decisamente maschile e anche il rumore che provoca glielo fa credere ancor prima che si volti ad osservar il giovane dai capelli bianchi. Un attimo, una scintilla, una perdizione in quella visione che sta avendo. < Ren > un sussurro, un sibilo esterrefatto , qualcosa che non trova possibile eppure quei capelli , sebbene zuppi, non la ingannano, ma il resto si. Si muoverebbe veloce, la destra che s'allungherebbe verso di lui, verso quel ragazzo che le sembra di conoscere, e proverebbe ad afferrargli la giacca, quel che indossa, cosa importa? La stringerebbe tra le dita se ci fosse riuscita per poi strattonarlo per fermarlo, per farlo voltare verso di se, per vederlo in viso < Ren > di nuovo quel sussurro quasi simile ad un ringhio adesso, qualcosa che si agita nella propria mente ma sarà il cuore stesso a collassare. Che sia possibile? Che i kami lo abbiano riportato indietro per lei? Non lo sa, attende ancora di vederlo in viso, e in quell'esatto momento, quando saranno i propri ad indugiare su quel volto. Sottile, lo stesso sguardo affilato eppure per quanto vi somigli non è lui, uno sbaglio, come ha potuto esser così cieca? Lasciarsi indugiare alla stessa speranza che la abita, perchè farsi così tanto del male? No , scuote il capo senza lasciarlo andare, non ancora , mentre un lieve rossore insieme a quel profondo senso di delusione le si palesa sul volto pallido e nudo, non vi è nulla a contornarla, trucco o altro < oh.. non sei lui > sussurra, calda e bassa la voce , un poco roca , delusa si ma dolce, perchè? Cosa ha fatto di male per vedersi arrivare qualcuno tanto simile a /lui/? [chakra on][ishibaku IV][vesti akatsuki]

20:16 Lynn:
 Quasi arrivato, mancava poco, pochissimo. Concentrato solo sulla locanda, non presta attenzione alle voci che lo circondano, ad una in particolare che sembra essere diretta nella sua direzione ma non che non cerca lui. Per quale motivo avrebbe dovuto prestarvi attenzione? Nessuno. Eppure sente una presenza vicino a lui, appartenente forse alla stessa donna su cui prima aveva posato lo sguardo. Sente qualcosa sul suo braccio, non è l'acqua che cade dalle nubi scure, no, è qualcosa di diverso, qualcosa di forte, che lo strattone e lo richiama, una mano che lo riporta con i piedi per terra. Non si volta subito. Rimane immobile per un istante, irrigidito, ha paura, forse sta per essere aggredito, rapinato. Apre le mani per metterne in mostra i palmi, solo ora si volterebbe per guardare la presunta rapinatrice. Un volto bello, ma la paura rimane nel suo cuore. <Io non sono chi cerchi, ti prego, non farmi del male> Questo è ciò che si limiterebbe a dire. Anche la persona che ha davanti sembra essersi resa conto del proprio errore, ma lui non vuole lasciare nulla al caso, resterebbe fermo per ora, in attesa di istruzioni.

21:21 Sango:
 Non riceve resistenza, un corpo morto, un manichino che afferra con forza, ingordigia e quella punta di disperazione che non guasta mai, che sboccia tra quelle morbide e rosee labbra, rose che sbocciano in un freddo inverno senza fine, un colore che si distingue in pieno , macchia di rosso sangue nella neve appena posatasi. Sente le sue vesti sotto le dita, quel calore che la investe tra le dita sottili e quelle mani curate, che non portano graffi ne altro, qualcuno che è cresciuto nel lusso e nella ricchezza senza dubbio, che mai s'è sporcata direttamente le mani del sangue altrui. Sente la tensione dell'altro corpo, un gatto che si drizza e il pelo che si alza sul cielo. Qualche attimo prima che possa vederlo davvero, ne possa apprendere i lineamenti sottili, quasi femminei eppure belli ai propri occhi < oh > non avrebbe nulla da dire oltre, la mano lascia secca la sua persona eppure non s'allontana ancora, ne rimane quasi attratta, farfalla che si incanta nella luce e vi gira intorno fino a bruciarvisi < non voglio farti del male > no che non lo vuole, neppure appartiene davvero a quel loco, a Oto, ai membri del suono o della Yugure stessa. E' altro e molti, tutti la riconoscono come Ishiba, come discendente della pioggia, di Ame < mi sembravi un'altra persona > sposta lo sguardo lentamente verso la direzione intrapresa da entrambi, ne osserva la vetrina esterna sporca, la fioca luce che vi esce fa comprendere che sia un locale molto poco comune, di quelli in cui ci si va per nascondere, bere, affogare la propria essenza dentro qualcosa da quattro soldi, ove perfino i peggiori hanno il permesso di entrare e sentirsi a casa. Non farebbe nulla di visibile,eppure l'altro potrà pure accorgersi del movimento proveniente dal proprio braccio sinistro che si divide in tagli origami neri, per lasciarla completamente senza . Allo stesso tempo ad una velocità invisibile agli occhi del giovane, si formerebbe un ombrello come il proprio su quei capelli pallidi come la neve < stavi..entrando? > un singolo dire, non lo guarda nemmeno lievemente rossa in viso. Perchè si deve far del male ? Perchè vuole e desidera affondare il coltello in una ferita mai chiusa? < vieni..? > un singolo dire mentre levita in avanti, un'altra occhiata verso l'altro facendogli lei stessa da accompagnatrice. Ma cosa sta facendo? [chakra on][Ishibaku IV][vesti akatsuki]

21:41 Lynn:
 Il braccio viene liberato, immediatamente l'espressione sul suo volto si fa più calma, si è tranquillizzato un po'. Tira un sospiro di sollievo alle parole della ragazza che cerca di calmarlo. Le sorride, l'incontro è stato il frutto di un semplice malinteso. Solo ora la osserva meglio, ma non ha il tempo di formulare un giudizio nella sua mente che il braccio della ragazza scompare, appare invece un ombrello. Il sorriso non c'è più, è sostituito dalla precedente espressione di paura, stavolta mista anche a sgomento. <Sì...sì, stavo proprio...> Balbetta, non riesce a comprendere cosa stia succedendo. Viene invitato ad entrare e lui accetta, forse più per paura di una possibile reazione della persona davanti a lui che per altro. Compie un nuovo sospiro, come per farsi coraggio, almeno sembra essere gentile, forse si sta preoccupando invano. <Certo. Grazie per l'ombrello, non era necessario, grazie.> Le resterebbe accanto limitandosi a seguirla.

21:53 Sango:
 Non vi è l'ombra di un sorriso sul volto, una calma piatta innaturale a regnarle dentro l'anima, eppure si agita come mare in tempesta, smossa da onde su onde di pensieri e conflitti. Non è lui, è chiaro. La voce, la cadenza, i modi perfino son tanto lontani da quel capo clan che brillava di grazia e pura bellezza. Non ci vorrà molto per avere una risposta, nota la paura altrui, quello sguardo da cerbiatto impaurito < non ho intenzione di uccidere, questa notte > tantomeno lui. Avanza silente, dama fantasma che popola quelle strade . Una volta giunta sotto il porticato andrebbe a richiamare a se quegli ombrelli, quella carta impregnata di puro chakra che ritorneranno a formarle il corpo. Finalmente integra non farebbe altro che entrare < non ringraziare > gentile? Non proprio, solo in pochi hanno avuto modo di veder quella parte dolce che porta dentro, solo il proprio clan e solo il portatore del rinnegan stesso. Avanza , i sandali ninja a far quel poco rumore dentro il legno mezzo marcio della bettola, uno sguardo che segue tutto l'interno e qualche sguardo che riceve. Il proprio manto non ha bisogno di presentazioni, così come il proprio viso. Va alla ricerca di un posto, qualcosa di intimo nel fondo della stessa sala che fa angolo alle fioche luci che raggiunge il proprio obiettivo. Non fa nessun cenno, nessun dire, fa solo strada senza pensare e solo una volta preso posto, schiena contro il muro andrebbe a sollevar di nuovo lo sguardo su di lui < non ti ho mai visto a Oto > e lei ne ha visti, ne ha uccisi tanti di quel loco, e di quel bianco non s'era mai vista traccia. Sembra che sia venuto li dal nulla, sbucato fuori e fuori posto, in un mondo di guerra e sangue che abita quella terra, sembra la piccola luce pura che non c'è mai stata. O quasi. Interrogativa, lo sguardo penetrante nel suo senza imbarazzo, senza vergogna, a cercar di carpir la sua anima e la sua mente. Tace, in attesa. [chakra on][Ishibaku IV][vesti akatsuki]

22:12 Lynn:
 Le parole della rossa lo consolano, ma non del tutto, oggi è fortunato, non è stato scelto come vittima, ma non ha dubbi che questa sconosciuta sia perfettamente capace di farlo a pezzi in qualunque momento, lui non è nessuno, è un debole, alcuni lo definirebbero un vero coniglio. Entrano nella locanda. Si fermerebbe poco oltre la soglia per capire meglio di che posto si tratta. Sul suo volto si dipinge una smorfia di delusione, sperava in qualcosa di meglio. Si passerebbe più volte le mani nei capelli facendo schizzare goccioline in tutte le direzioni. Almeno adesso è al coperto. Seguirebbe la ragazza di carta al tavolo da lei scelto sedendosi affianco a lei, anche lui spalle contro il muro. Essendo ancora inzuppato bagnerebbe il suo posto e non poco, le gocce precipitano veloci verso il pavimento, creando una piccola pozzanghera sotto i suoi piedi. <Io sono da poco giunto qui, il villaggio è più sicuro della baracca in cui vivevo , non è saggio vivere in luoghi poco protetti di questi tempi. Oto era il luogo più vicino> Guarderebbe gli occhi della ragazza per poi gettare un rapido sguardo verso l'entrata, il locale non gli ha fatto un bella impressione, sembra preoccupato. <Oto comunque non è esattamente il posto più sicuro del mondo, proprio come questo locale, credo abbia visto tempi migliori. Tu invece? Ti siedi spesso al tavolo con degli sconosciuti?>

22:37 Sango:
 Non perde tempo, dritta al punto come sempre sebbene questa notte sia di poche, pochissime parole. Siede tranquilla in apparenza, ma la linea della clavicola che si intravede sotto la scura veste tradisce un sentore di ..timore? Paura? Rabbia? Nervosismo senza dubbio. Lente le iridi si vanno a posizionare su di lui eppure adesso va a seguire il suo corpo senza farsi alcun problema, ne segue le forme, non è un taijutser senza alcun dubbio, non ha la prestanza fisica tale. Sottile quasi come un giunco, qualcuno che forse non ha mai combattuto. Lentamente andrebbe a toglier la propria veste nera per mostrare quel kimono rosso più scuro dei propri capelli . Semplice, con quel ricamo nella parte sinistra del petto, altezza cuore, che mostra il proprio clan , quello della grande Konan. Lascia che sia l'altro a parlare, a riempire l'aria stessa con la sua voce, che possa spiegarsi . Non riempie il silenzio anche lei, non ancora, lasciando che quella domanda possa rimanere in sospeso per ancora un pò < del sakè > un ordine verso quel barista lontano, con quelle bottiglie impolverate , quei bicchieri bassi in legno che hanno visto giorni migliori, così come tutto il resto infondo . Un breve sguardo all'altro in attesa che ordini prima di andar a muovere le labbra ma non solo, si volterebbe completamente verso di lui, il petto verso di lui , lo sguardo incastrato nel suo giovane volto ad apprenderne i movimenti, le espressioni , tutto . Invadente. < Oto è una guerra continua > soffia contro di lui, la lingua che passa veloce sulle labbra < non è il miglior momenti per farsi vedere deboli > oh no che non lo è, ma toccherà all'altro comprenderlo con le proprie forze e i propri dolori < Sango Ishiba, chiamami Byakko > mormora a voce bassa, come un gatto che fa le fusa eppure pronto a mordere con forza < io? Sono di Ame > un villaggio molto, molto lontano da li < e no.. mi hai ricordato qualcuno di importante. Di solito non perdo il mio tempo > lo occhieggia, che stia perdendo il suo tempo? Tutto verrà a scoprirsi in poco tempo < non sono molti che hanno un viso simile al tuo, ne per forma ne per colori > [stessi tag]

22:55 Lynn:
 Si passerebbe nuovamente la mano tra i capelli. Ascolta attentamente le parole della rossa, annuendo col capo quando sente parlare di guerra. Le getterebbe invece un sorriso quando questa afferma che non è un buon momento per apparire deboli. Varie caratteristiche di lei saltano all'occhio ad una più attenta analisi. Certamente una bella ragazza, che per parlare in quel modo doveva certamente aver visto molte più atrocità di lui, bianco come gli innocenti ed i puri, molto difficili da trovare in questi tempi. <Io prenderei del semplice ramen, grazie!> Anche lui procede ad ordinare il suo pasto. <Sono felice di aver incontrato una ragazza tanto bella e socievole in questo villaggio ed in questi tempi così tragici, io sono Lynn Nahori.> Le risponderebbe appena questa si presenta, sarebbe da maleducati non presentarsi a propria volta. La continua ad ascoltare in silenzio, limitandosi a guardarla e a sfregarsi le mani velocemente per riscaldarsi. Finito di ascoltarla annuisce <Sì, non credo ci siano molte persone con i capelli di questo colore...> Le farebbe un cenno col capo guardando il simbolo che porta sul cuore. <Carino> Le farebbe un altro sorriso. <Che cosa simboleggia?> Ha molte domande da farle, ma si limita a questa per ora, non vuole sembrare invadente o scortese.

23:05 Sango:
 Il sakè che viene servito velocemente, non che ci voglia preparazione. Lentamente va a versare il liquido ambrato in un basso e tozzo bicchiere di legno molto semplice e spartano. Un simbolo quel sakè, il simbolo delle proprie alleanze, con il possessore del rinnegan e con il possessore del sei code. Un pensiero che vola adesso a loro, un lieve sorriso eppure non sfugge a quel che l'altro pronuncia < quel che dici è pericoloso > mormora con un mezzo sorriso malizioso < che sia bella non vi è dubbio > orgogliosa del sangue che le scorre nelle vene , un clan antico e potente , di enorme bellezza < socievole? Oh ti sbagli, nessuno lo è. Non sono una mangiaramen qualsiasi come gli insulsi Konohani > sebbene ve ne sia qualcuno che si salvi, e tutti quelli stanno ad Oto. Traditori. Lo sono tutti a loro modo < tragici? Abbiamo fatto una guerra per liberare la terra del suono, abbiamo ucciso e versare sangue per concedere voi della libertà da un'alleanza che non esiste più > Konoha, Kusa e forse la morta Kiri, un alleanza inutile e fastidiosa che ancora permane- Va a bere lentamente quel liquore, sente la bocca che si riscalda, la gola stessa e giù tutto in un colpo . Sente il corpo scaldarsi sotto quel liquido, prender fuoco interiormente, ne assapora il gusto grezzo e poco raffinato < Lynn > ripete semplicemente, non è Ren senza alcun dubbio. < ne ho visti molti invece > lo riprende immediatamente < non vi sono molti con un viso come il tuo e con un innocenza come la tua > si, è nato nel posto e nel momento sbagliato di quel mondo tanto cruento , ove guerre e sangue continuano a imperversare, a lastricare tutta la natura con essi < carino? > lo sguardo che diviene freddo, un pezzo di ghiaccio < questo è il simbolo del mio clan. Non osare nominarlo con tanta leggerezza in merito > sbotta con un lieve ringhio, tigre e predatrice che si animano in lei < dove hai vissuto in questi anni? Non siamo nel mondo delle fiabe qui. Cresci in fretta prima che qualcuno ti uccida. Che oto ti inghiotta e poi ti risputi fuori nel peggiore dei modi > raddrizza la schiena, s'allontana velocemente per riprender quel liquore e riempire di nuovo il bicchierino, ma non lo porta alle labbra, non ancora. [stessi tag]

23:21 Lynn:
 Gli viene servita la porzione di ramen in una ciotola in legno scadente. Comincerebbe a mangiare lentamente mentre ascolta le parole della rossa, vuole prendersi il suo tempo per gustarlo, assaporarlo, in futuro potrebbe anche non tornare mai più in questo posto, non si sa mai. Non riesce a guardarla negli occhi, ora che ha il piatto davanti può usarlo come scusa per non guardarla. Come potrebbe reggere lo sguardo di lei quando questa ha perfettamente ragione, dovrebbe stare più attento e misurare ogni parola che esce dalla sua bocca. Non aveva intenzione di farla arrabbiare, non aveva intenzione di farsi riprendere in quel modo, non con quelle parole, parole che aveva sentito già milioni di volte. Cerca di cambiare discorso. <Ed io sono molto grado a te e a tutte le persone che compiono sacrifici per dare a gente come me la... libertà, come dici tu, da quella alleanza.> Gli occhi rimangono fissi sul ramen. Si irrigidisce, comincia a sudare, ma forse l'essere ancora bagnato per l'acquazzone lo aiuterà a nascondere questo momento di debolezza. <Non avevo intenzione di mancare di rispetto a te o al tuo clan, perdonami. Non avrebbe detto altro per il momento, limitandosi a portare alla bocca il cibo e aspettando la reazione della ragazza.

23:29 Sango:
 La bottiglia che rimane li, metà sporca , così come quel bicchiere sebbene non disdegni di berlo. Oh com'è cambiata, quella fiamma che adesso arde molto di più di quanto avesse mai fatto, un merito proprio sebbene abbia avuto qualche aiuto. Non vi sono molte altre parole da dire, non si sbilancia più < salvare oto è stato solo un mezzo per qualcosa di più grande per quanto mi riguarda > per quanto riguardi la Yugure stessa, per il jinchuriichi che la abita. Tutto ha un motivo più grande, quel paese non le interessa, è solo un momentaneo posto che protegge con le proprie evocazioni, con il proprio potere. Nulla di più. < non mi importa molto di voi realmente > sincera e fredda in quel che dice, verità che scivola fuori dalle morbide labbra , lo sanno in molti, solo Ame ha il suo riguardo. < sono sicura che non lo farai, se non vorrai vedermi come l'ultima cosa della tua vita. > un ultimo dire, un ringhio ad accompagnarlo e li si alzerebbe in un attimo . Un singolo e fluido movimento per guardarlo dall'alto al basso, sprezzante senza dubbio < cresci prima di farti uccidere > un ultimo dire prima che passi oltre, che lasci sul tavolo qualcosa per pagare, poco importa chi paghi quel misero pasto e quell'orribile bevanda. Non dice altro, cammina verso fuori uscendo di nuovo all'aria fredda e gelida della notte. Tutto ciò che compie ha un senso molto più grande e ampio. Inutile dir qualcos'altro adesso. [end]

23:41 Lynn:
 Quante cose possono essere rivelata su una persona dopo una semplice conversazione? Molte più di quel che si creda. La rossa non ha più intenzione di perdere tempo con uno come lui, forse è stato qualcosa che lui ha detto, forse aveva altre cose per la testa. Il bianco rimarrebbe immobile, pietrificato, con lo sguardo fisso verso il basso, verso quel ramen scadente. Non può fare altro che ascoltare, non può correre il rischio di farla infuriare ulteriormente. Alzerebbe lo sguardo solo per osservarla uscire dal locale. Anche questa volta è sopravvissuto. Sospira, un sospiro di sollievo. Con la mano destra si regge la fronte cercando di pensare a ciò alle parole della ragazza. <Un altro giorno è passato, ma quanti ne potrò vedere ancora?> Parla da solo, a voce bassa. Lui rimarrebbe in quel posto ancora per un po', giusto il tempo di finire di mangiare. appena finito si limiterebbe a pagare e andarsene il più velocemente possibile, cercando di non dare nell'occhio. [end]

Sango si ritrova ad Oto incontrando Lynn per caso. La mente svalvola facilmente credendo e volendo credere che sia il fratello. Così non è , ma quel che riesce a fare è cercar di mettere in guardia ( a suo modo ) il nuovo otohano sulla vita di quel villaggio!