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Missione D - Ekazu: Trasloco

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Missione di Livello D

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con Ekazu, Sango

20:23 Ekazu:
  [Epicentro di Oto] Oggi in veste ufficiale di membro della Yugure. Il Kanashibari attende, vestito del bianco Haori che pesante e zuppo d’acqua gli muore addosso. Molto più largo di quel che dovrebbe essere, come un lungo mantello ne offusca le reali forme. Attende, lì nell’esatto punto da cui la superficie del Villaggio si espande. L’epicentro del Suono, una piazza. Il chiacchiericcio del Villaggio che si amplia tutt’intorno. I vicoli da dove potrebbero giungere a malapena si illuminano del bagliore lunare misto alle lanterne appese fuori. Alle sue spalle un cunicolo tetro, completamente buio. Dei gradini di roccia nuda, luccicanti quanto scivolosi, e poi il nulla. Non trova riparo, è una perdita di tempo. L’unica tettoia di fortuna, probabilmente lasciata lì da qualche operaio che ancora sta lavorando sotto terra, è di protezione a scatole, una sopra l’altra. Di un marroncino spento, accatastate lì sotto non sembrano avere forme particolari. Qualche goccia di traverso, portate dal vento, sembra intaccarle. Gli angoli di cartone sono umettati, appena più scuri. E proprio quelle gocce sono vittima del suo sguardo. Minaccioso, non sia mai che l’acqua piovana osi sfidarlo. In piedi, le braccia ammantate dall’Haori penzolano lungo i fianchi. Il visino pallido, infreddolito dall’acqua, è appena calato nella penombra, lasciando che sia solamente qualche fievole raggio lunare ad illuminargli la parte bassa del capo. Quelle labbra, perennemente riassunte in un’espressione orizzontale, priva di ogni cosa. Non sa chi dovrà attende, o per quanto ancora. In quanti ne saranno, si spera bastino. Gli occhietti, perfettamente fusi alla sua totale atarassia, ad ogni scalpiccio di passi si muovono lenti e pigri. Il nasino arrossato tira su. Una, due volte. Muove qualche passo sotto la tettoia, il braccio destro si solleva appesantito dall’acqua cosi che le dita sottili possano agguantare la più piccola delle scatole. Grandezza palmo, la solleva. Lo sguardo si abbassa < porto questa > e con la mano ancor a mezz’aria ad osservare attentamente quello scatolino apparentemente così innocuo, attende gli altri. [ Chakra: ON ]

20:38 Sango:
 Avanza anche la rossa, non ha una direzione ben precisa questa notte, lascia semplicemente all'istinto muoverla sulla terra del suono. Inutile dire che la pioggia anche questo giorno fa la sua comparsa, carezza e piega sotto di se i più, nemmeno le strade sarebbero così tanto piene , molti si son richiusi nelle loro tane, letteralmente, altri in quei pochi e piccoli localetti che si posson trovare al centro di Oto. Non sembra esser attratta da nulla di tutto ciò, eppure un bianco candido la attrae, una veste che ha già visto, che ha imparato in un certo senso a rispettare, ma che sia un mero rispetto per Nemurimasen non avrebbe che dirlo. Pochi altri la riescon a sorprendere. Se l'altro indossa le bianche vesti, lei porta seco le scura manta sulle spalle dell'Akatsuki. Rosse nuvole a imbrattare quel nero oscuro, un attimo prima che la luce dell'alba fuoriesca ad accecar tutti quanti. Il passo che devia, i sandali ninja a sguazzare nell'acqua stessa , eppure quest'oggi si trova coperta da quel piccolo ombrellino rosso, un color simile a quello dei propri capelli, profondo e intenso come una ferita vivida e appena fatta, sangue che scivola sulle spalle e sul pallido volto tranquillo della jonin del suono. Il viso del ragazzo lo riconosce, quel loro incontro l'ha lasciata.. turbata? Si, potrebbe esser la giusta definizione della questione. Non si fa problemi , insistente con quegli occhi di un azzurro vivo e tempestoso < ciao > mormora lei, memore di quel loro incontro d'innanzi le mura di Oto stessa. Ne osserva il viso, così come quelle scatole che si accinge a ..prendere? < non sapevo che anche tu portassi i colori della Yugure sulla tua pelle > sosterebbe infine, lenti i passi che vanno a morire sulla strada, l'ombrello poggiato sulla propria testa eppure va a concentrarsi, alla ricerca della propria essenza intima, quella che la abita, un pozzo di acqua cristallina e delicata, bellissima, nella quale immergerebbe il proprio chakra alla ricerca della propria innata . Se venisse richiamata come dovrebbe, andrebbe semplicemente a scomporsi, la propria innata che ha raggiunto la migliore e maggiore affinità con se stessa, la comprende ancora meglio, la sente in tutti i suoi singoli lati. Un attimo ancora prima di smuoversi, disgregarsi per metà lasciando solo dal busto in sù piena visuale, per portare quella carta a creare una specie di ombrello proprio sulla testa dell'Uchiha per ripararlo dalla pioggia < non tutti son abituati a questa > riferendosi alla pioggia scrosciante < cosa state facendo? > inteso verso lui e quelle scatole che ormai non sembrano che impregnarsi sempre più di acqua. [chakra on][vetsi akatsuki][Tentativo innata Ishibaku IV]

21:04 Utente anonimo:
 Eppure, un altra serata si sta svolgendo in quel di Oto, che tutto sommato inzia ad essere un posto, il quale chiamare Casa, non è proprio così difficile per il giovane Shinuja, che ora si era ben preparato per poter affrontare questo incarico, che era stato messo in circolazione dal suo Sensei, all'interno del clan. Il suo sensei, ed è per questo che non poteva mancare, era una questione di principio, quanto di rispetto e dovere, verso il clan stesso e verso il suo Sensei. Prima di uscire dalla sede del proprio clan, il giovane come sempre va ad attivare il proprio chakra, nel classico modo di sempre: che lo vede andare a formare con entrambe le mani il sigillo della capra, va a visualizzare due puntini sul suo corpo: Il puntino rosso ed anche il puntino bianco, che risultano essere rispettivamente, quello bianco l'energia psichica e quello rosso l'energia fisica. Si concentra su quest'ultimo, andando a sentire i muscoli irrigidirsi, come se avesse dei campri, ma senza alcuna presenza di dolore. Quel pallino stava crescendo e stava diventando una sfera, e più cresceva più quella sensazione di contrattura dei muscoli cresceva, sempre di più sempre di più finoa quando una sensazione di rilascio muscolare, segno che la sfera rossa era compelta e poteva passare a quella bianca, che inzia a riempirsi facendogli scorrere inzialmente piano i ricordi e i pensieri che ha in mente, facendogli rivivere quelle sensazioni provate in quel momento, e più la sfera cresce, più la velocità aumenta andando come a creare un turbinio di emozioni, di pensieri di ricordi che gli avvolgono la mente, fino a quando tutto quanto non cesserà, alsciandogli come se nulla fosse una mente lucida, vuota da confusione, e con quei ricordi e quei pensieri che sono tornati pacati e ordinati. Pronte le due sfere, va poi a spostarle al centro del corpo, all'altezza della bocca dello stomaco, dove andranno prima a toccarsi, e piano piano ad unirsi le due sfere, ad amalgamarsi ed è qui che alcuni brividi sembrano inziare a pervade il corpo del giovane figlio del clan Uchiha. Come per le altre due sfere, quella sensazione aumenta, sempre di più, in liena con il miscelarsi e l'amalgamarsi di quelle due sfere che alla fine di questo progetto daranno vita ad un unica sfera, che farà si che il chakra scorra dentro il corpo del giovane, invadendolo come un uragano. Un unico e secco brivido gli va a percorrere la spina dorsale, segno che il processo se svolto correttamente sarebbe stato finito e il chakra attivato. Finito questo passaggio, il giovane, andrebbe ad uscire, muovendosi velocemente sotto quella pioggia battente, che impattava sulla di lui figura, bagnandogli tutti i panni. Difatti il giovane, si presentata vestito ed equipaggiato in questo modo: maglietta aderente di colore nero, pantaloni comodi e leggermente larghi per poter favorire i movimenti, e scarponcini altrettanto neri alti, che coprono anche lo stinco, e che presentano un'apertura all'altezza delle dita dai piedi. Schinieri e vambracci sono indossati, come i guantini con al placca metallica sopra. Molto di questo però viene coperto dalla tunica bianca che il giovane indossa. Presente un collo alto e a "V", dove attorno a quest'ultime sono presenti delle Tomoe. A tenerla chiusa vi è una fascia nera attorno alla vita, nella quale vi è legato il coprifronte che reca il simbolo di Oto, e dietro alla scheina vi è attaccato anche la tasca porta oggetti, mentre il porta kunai è allacciato all'altezza della coscia destra. I capelli neri e lunghi, sono legati dietro la nuca a creare una coda bassa, con delle strisce di tessuto, mentre altri due ciuffi sono sempre tenuti legati a mo di coda, ad entrambi i lati della fronti, in modo che non possano infastidirlo. Si affretta ad arrivare alla piazza centrale di Oto, dove il tutto sembrava starsi svolgendo, avvicinandosi senza alcn problema, riconoscendo il suo Sensei ed anche Sango, che guarda in modo tranquillo. <Buona sera Ekazu Uchiha> Va a dire, andando a fare un piccolo inchino con il capo, ins egno sia di saluto quanto di rispetto, e poi si volta verso la rossa < Buona sera anche a lei Sango Ishiba> Ed un inchino con il capo viene portato anche a lei, per poi andare a riprendere fiato, lasciando sempre che la pioggia vada a bagnarlo, questo non lo disturba. <Ekazu, sono qui per aiutare, cosa devo fare?> Domanda verso quest'ultimo senza perdersi in ciance o in convenevoli che non sarebbero serviti a nulla.[Se Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

21:19 Ekazu:
 E mentre la osserva, la scatola, la rossa gli si avvicina, distinguendosi tra i passi e il sottofondo di un villaggio in radicale cambiamento. Non le presta subito attenzione. Le iridi di quei due colori ancora sono tagliate, nascoste dal penzolare delle ciocche corvine irregolari. Al ciao, si sollevano portandosi in quelle cerulee di lei. Un incontro che dal suo lato resta del tutto anonimo. Il suo l’avrà scombussolata, ma è solo così che sa esprimersi. Poche parole, frasi ridotte a quei semplici e banali concetti. Vuole salutare? Dice ciao, nulla di più. Un qualcosa che si abbina perfettamente a ciò che non è in grado di mostrare nell’aspetto; le emozioni, ogni stimolo che dall’esterno pare scalfirlo. Nulla, neanche in quella sua voce metallica, pare mostrarsi. La testolina appena si alza, lasciando che le luci del villaggio possano mostrarlo ora pienamente, in tutte le sue occhiaie. Ricorda il suo nome <.. ciao Byakko > le labbra si schiudono quel che basta, entrambe le braccia che lente e plateali si aprono. L’Haori bianco della Yugure si allarga lungo i dorsali, al di sotto un altro completo nero inizia a mostrarsi. Si mostra, in quella silhoutte che potrebbe ricordare il classico angelo nelle nevi. < certo.. > ed entrambe, qualche istante dopo, ricadono lungo i fianchi < bianco e nero, ma sono pur sempre colori.. > non intendeva questo, Ekazu. E se lei accenna alle vesti bianche, d’innanzi i suoi occhi non può far a meno che notare le nuvole cremisi su sfondo nero. Poi, catturati dalla vista periferica, gli origami e la carta che si ricompone al di sopra della sua testolina. Un ombrello a proteggerlo. Il mento si solleva, qualche attimo ad osservare quell’innata < bello > riabbassa il visino < .. come scusa > chiede, seppur nella voce non vi è alcuna intonazione interrogativa. Intanto arriva Shinuja. Pragmatico come sempre, saluta entrambi. Una rapida occhiata dedicatagli. < .. ciao Shinuja, stavo giusto dicendo.. > un rapido sguardo alle spalle di loro due, accertandosi forse di qualche altro rinforzo che, ovviamente non arriverà. < .. si è presentato solo Shinuja .. > si farà sentire tra i corridoi dei Laboratori, poco ma sicuro. L’unico ad aver risposto alla chiamata del 404 potrà ritenersi fortunato. < .. devo cambiare casa > rimane intanto sotto l’ombrello di Sango. < .. ho troppa roba, e da solo non ce la faccio.. Shinuja > con la mano sinistra tenterebbe di afferrarlo all’altezza del polso di lui, avvicinandolo a se e mostrandogli da vicino la pila di scatole lì in attesa. Se l’altro non avesse opposto resistenza, sarebbero lì, con il 404 impegnatissimo a spiegare il magnifico e geniale piano < tu che sei più grosso, porta gli scatoloni che si trovano in basso > la testolina si abbassa ad indicarli < .. dovrebbero esserne tre o quattro, non ricordo. Tu, Byakko.. mi aiuti > nuovamente, è una domanda? < .. sei un Ishiba, non hai problemi ad aiutarmi con quelli sopra no > ora il capo si solleva, sempre ad indicarli, come lo stratega più abile < sono leggeri, e non sono fragili ma stai attenta che non sono chiusi bene. Tu Shinuja > un leggero strattone al polso a richiamar la sua attenzione < i tuoi sono fragili.. Io porterò questo > la destra libera si solleva, il palmo verso il cielo con il pacchettino perfettamente orizzontale. < .. seguitemi > attenderebbe i primi movimenti dei due, il caricamento dei pacchi, tutte cose, e poi inizierebbe lentamente ad imboccare quel cunicolo alle loro spalle. [ chakra: ON ]

21:36 Sango:
 In poco tempo si disgrega, una nuvola completamente nera che si districa in migliaia di farfalle intorno a lei, un piccolo gruppo che fornisce riparazione all'Uchiha. Ne osserva il viso, il nome che sfugge dalle sue labbra e dalla sua apatia esternata al meglio . Osserva anche il sopraggiungere dell'altro Uchiha che s'avvicenda a loro, un lieve cenno del capo in sua direzione a mò di saluto < chiamami Byakko > un semplice dire il proprio eppure non v'è disturbo ne aggressione, vuole solo usare quel nome, vuole che sia questo a sfuggire dalle labbra di chiunque sia anche fuori dal suono stesso. Piuttosto torna a guardare il piccolo Ekazu darle..ordini . Solleva un sopracciglio e un lieve sorriso va a farsi strada sulle morbide labbra lasciando che sia l'altro a terminar per primo il proprio dire < non darei ordini a me, Ekazu > mormora ancora con un sorriso che lento va a farsi più ammiccante < eppure son curiosa di te, ho sentito un tempo del tuo nome, eppure mi sfugge chi tu sia realmente > andrebbe a vedere le scatole, userebbe la propria innata per congiungersi verso di esse , son fatte di carta infondo no? E si appellerebbe a quella sua essenza per cercare di comandarle, la maggior parte in effetti lasciando a Shinuja una parte da trasportare < mi piacerebbe sapere più di te > e dei tuoi occhi in effetti, ma questo non viene detto, non che vi sia bisogno. < un ninja scomparso per un pò di tempo, mi ricordi Raido Oboro, eppure ti manca la stessa aggressività di lui e anche la stessa ignoranza > andrebbe a richiamar l'innata, cercando di sollevare contemporaneamente quegli scatoloni fino a raggiunger l'altezza di un metro circa da terra. Un raggio molto ampio quello che può raggiungere, e circonderebbe se stessa e gli altri due con gli scatoloni danzanti nell'aria stessa < perchè non hai chiuso bene questi pacchi? > vede molti di essi aprirsi al vento stesso, che qualcosa stia per fuoriuscire da essi è solo questione di tempo < che ne dici dunque, Uchiha? > beh, ha appena sequestrato la maggior parte dei pacchi del ragazzo, potrebbe sequestrargli pure tutti gli altri, ma per amor del proprio clan non lo fa, ancora per lo meno. Permane il lieve sorriso, il proprio passo che non si avvede ne sente, solo un levitare delicato con l'ombrello ancora sopra la propria testa, e quello creato per Ekazu a seguirlo automaticamente , mentre ne verrebbe creato un altro per Shinuja stesso, /un piccolo ombrello di carta senza manico proprio sulla sua testa. Oh beh, menomale che c'è lei no? [chakra on][vesti akatsuki][Ishibaku IV][85/90]

21:50 Utente anonimo:
 Arrivato guarda i due, e ascolta quello che hanno da dire, andando con gli occhi verso Sango <Va bene Byakko, voi per piacere chiamatemi pure Grigio> asserisce, con modi tranquilli, con rispetto, perchè ha capito ed anche bene che ancora non è nulla, e che ha tutto da diumostrare, sopratutto agli occhi del suo Sensei, agli occhi del Clan al quale appartiene, che ricordiamo essere il migliore e più temuto clan di tutte le terre Shinobi. Ma ritornando a noi, si sente afferrare il polso, lo sguardo si volta verso Ekazu, da a lui attenzione, tutta la sua attenzione, guardandolo nei suoi occi, neri e profondi, dove lo sharingan non si è ancora attivato. A sentire il dire dell'altro, un leggero sorriso, si formerà nel suo volto, ma veloce si è formato altrettanto se non di più è la velocità con la quale scompare, non può permettersi di adagiarsi sugli allori, non deve commettere gli stessi errori di prima. Certo ciò lo rende felice, che sia stato riconosciuto, dal suo Maestro, ma non deve perdersi in questo, anzi deve dimostrare di meritarsi quel piccolo riconoscimento. <Va bene Ekazu, me ne occuperò subito> Altro non dice, lasciando che quest'ultimo lo tenga al polso quanto desidera, in fondo non di ribellerebbe mai, ne farebbe gesti avventati. Quando la presa sarà sciolta, andrà a prendere quei pacchi, con attenzione, che si risultano essere pesanti, ma nemmeno troppo per essere portati tutti assieme, e fortunatamente non sembrano essere così grandi da poter essere pericoloso trasportarli. <Grazie Byakko> Andrà a dire per quell'ombrello che gli va a formare in testa, per proteggerlo dalla pioggia, cosa apprezzata, anche se solo un piccolo gesto, ma in fondo non si comincia proprio da quest'ultimi. Si va a sistemare per bene, con quei pacchi che ha tra le mani, assicurandosi che la presa sia salda, e che non gli scivolino..<Byakko, per favore, più che riparare me, potresti ripare i pacchi che trasporto?> Domanda verso di lei <Amo sentire la pioggia, su di me...> momento di silenzio <mi fa sentire..vivo..> In qualche modo è così, non sa ancora il perchè ma è da quando è avvenuto il cambiamento che ha notato questo..<Non vorrei che i pacchi di Ekazu si rovinassero..> Spiega, inziando poi a seguire, i due, stando attento a non inciampare, o fare mosse strane.[Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

22:06 Ekazu:
 Più che ordini, sono semplici -più o meno amichevoli- inviti ad aiutarlo. Farebbe troppi viaggi da solo, ed in due la situazione non migliorerebbe più di tanto. Capita lì, al posto giusto e al momento giusto. Con la coda dell’occhio, alle sue spalle oramai poiché già diretto verso il cunicolo per scendere sotto Oto, ne osserva l’innata, le scatole e tutt’intorno fluttua in un’armonia di origami. E se le sue di domande si limitano ad un non più di tanto implicito scambio del tipo ‘’ rispondi e ti aiuto ‘’, starebbe al gioco. E’ alleata della Yugure, fornendo un aiuto decisivo per la presa del Suono. In più, è a casa sua. Giochiamo. < no ma va quali ordini .. > continua a scandire dei leggeri passi sul suolo fradicio d’acqua < .. siamo una generazione di vecchi, Byakko .. > parla dall’alto della sua scarsissima trentina < pure Raido, è un nome che non si sente in giro da anni.. > aggiunge mentre Shinuja si mette all’opera. Ne ascolta le parole ed in effetti non ha tutti i torti. Ora non ha memoria di quale siano le scatole interessate, ma all’interno vi è del prezioso materiale, compromettente.. < si giusto > aggiunge al dire del Grigio, invitando i due a fare più attenzione alle scatole piuttosto che a loro stessi < a voi non accadrà nulla, ma se le scatole si rovinano è tutto perduto.. > tutto, il villaggio, la Yugure, il Clan. Ogni cosa. A quell’ulteriori parole, tuttavia, alla pioggia che lo fa sentire vivo, quasi potesse palesare l’imbarazzo sul viso, andrebbe a puntarlo dritto negli occhi. Teatrale, fin troppo per i suoi gusti. Il suo esatto opposto. In silenzio, un attimo di riflessione tra loro due. Nessuna parola. < certo entriamo dentro però .. > la sinistra libera si poggia col palmo sull’uscio schiuso d’acciaio. Il cigolare delle cerniere della porta a spezzare il silenzio di quella lunga, lunghissima rampa di scale a chiocciola che li porta giù. Nessun passamano, solo qualche torcia ad illuminarli a malapena. < .. avevo finito il nastro adesivo… > e nuovamente torna a girarsi, lento, lentissimo, in direzione di Sango. < .. fai attenzione per cortesia e risponderò alle tue domande > e quando è ancora volto verso di lei, il Chakra già attivo verrebbe deviato in direzione dei bulbi oculari. Il gene Uchiha immediatamente reagirebbe a quell’afflusso di energia. Le iridi muterebbero. L’eterocromia scompare lasciando il posto ad un cremisi vivo. I tre tomoee ruotano furiosi, per poi assestarsi attorno la pupilla ristretta. < non scivolate > torna a guardar in avanti, facendo strada. Lo Sharingan gli permetterebbe di veder anche lì dove l’illuminazione è scarsa. < Shinuja, lo Sharingan. > richiama l’altro Uchiha all’attivazione dell’innata. Non per lui, ma per i pacchi. Il fato, e la sfortuna vuole, che dopo l’attivazione, la raccomandazione, ogni cosa fatta a dovere.. il primo gradino, un passo falso. La suola delle scarpe zuppe d’acqua scivolerebbe proprio sullo spigolo di pietra. Un rapido quanto intenso sussulto. Il corpicino ammantato nel bianco perde l’equilibrio, la destra che ancora stringe il pacco andrebbe immediatamente a poggiarsi sulla parete alla sua destra, l’unico appiglio stabile. < … > Una figuraccia scampata per poco. Continuano a scendere. [ Se Attivazione Sharingan III Tomoee ] [ Chakra: 77/80 ]

22:27 Sango:
 Se i due hanno problemi di stabilità, strano, son ninja, basterebbe il richiamo del chakra sotto la pianta dei piedi, lei non ne avrebbe, ne di pioggia ne altro, nemmeno i cartoni ormai intrisi di chakra che rimarrebbero completamente asciutti , non che si possa mettere k.o. un innata con la pioggia suvvia! Va a seguir l'altro verso il fondo, entrando nella terra stessa e lasciandosi inghiottire da quella. Trascina i pacchi senza sforzo alcuno, potrebbe lasciarli cadere? Un pensiero che sfiora la mente stessa mentre sente il dire di Shinuja < al coperto non ve ne sarà bisogno > un semplice dire mentre la carta sopra la testa di lui andrebbe a ritornare alla padrona < così sia, Grigio > mormora sentendo poi il suo dire sulla pioggia < oh la pioggia può esser vita come morte, eppure è colei che da sola cancella il passato > un semplice dire ma cosa le importa di quei pacchi? Nulla in effetti, ma quello che le posson donare è molto < il fatto che abbiamo visto molto non ci rende vecchi > anche lei dall'alto dei suoi quasi trent'anni < è risorto anche lui, sembra che ogni tanto la terra stessa va a sputar fuori qualche vecchio nome quasi dimenticato, peccato che sia dalla parte di Y- Yu- Yuk--> un brivido di paura attanaglia le sue membra, un freddo gelo < dannato genjutser > ringhia a bassa voce, eppure tutti potranno sentire il proprio dire insieme alla frustrazione, alla rabbia e a quel lieve sussurro di paura < all'hasukage > molto meglio adesso . La scala che scende è enorme, lunghissima e scura, nessuna protezione , non che le serva ovviamente, nemmeno sta toccando il pavimento < oh non preoccuparti, le tue cose nelle mie mani sono al sicuro > osserva quello sharingan venire attivato, le tre tomoe scivolare dentro in quel cerchio di vita < non ho visto degli occhi così > eppure ha visto alcuni Uchiha, non troppi, anche Kioshi un tempo ma poco ricorda, era molto più concentrata sulla riunione indetta, la futura presa di Oto stessa . Lo segue silenziosa, lentamente per non stargli incollata addosso, lo vede scivolare, un mezzo scivolone in realtà e li comanderebbe quelle farfalle nere sulla testa a volare verso le sue spalle per "recuperarlo" letteralmente e sorreggerlo, piccole nere farfalle di carta che lo sostengono. Ma è un ninja? Domanda più che lecita eppure non è li per quello. < che tu sappia, non esiste un modo per.. > come dire? Eliminare un ninja? No , quello è semplice, le serve qualcosa di più potente < se qualcuno avesse paura di un ninja, solo per il nome, solo pensandolo.. eppure qualcosa che derivi non dal semplice paura di un nome, ma qualcosa di più..mentale > non sa se riesce a spiegarsi bene, anzi < ho chiesto a molti eppure la risposta ancora non l'ho trovata > un modo per potersi distanziare da quella stessa paura, da quello stesso volto che la fa tremare e da quegli stessi ricordi. Tace adesso, avanza, pronta a sorreggere il maldestro ninja che ha davanti. [stessi tag][83/90]

22:42 Utente anonimo:
 La camminata ha inzio, il vicolo ès tato imboccato e le parole continuano a risuonare li vicino a lui. Le ascolta con calma, stando attento a dove mette i piedi, a dove potrebbe essere più scivoloso, cercando di evitare quelle zone, non volendo fare danni, anche perchè non può permetterselo. <La piggia è vita, tanto quanto è morte, ma il fatto che sia, sopra ad ogni nostra decisione è quello che la rende davvero affascinante> Asserisce <Dall'alba dei tempi, da sola determina quanta potenza, qquanto potere, quanto costante dovrà essere quando scenderà giù..Nessuno può domarla, ma tutti in qualche modo ne dipendiamo..> Asserisce, a tono non troppo alto e rispettoso verso la rossa, e verso anche il suo sensei, anche se non dice nulla verso quest'ultimo, inziando a muoversi dentro al terra,s cendendo in profondità, o almeno inziando a farlo, ed è proprio in questo momento che andrebbe a chiudere gli occhi per un qualche istante, andando a spostare un quantitatvo perfetto di chakra, verso i suoi bulbi oculari, che reagendo a quest'ultimo, assieme al gene Uchiha, quando riaprirà gli occhi, vedrà formarsi lo sharingan, e quell'unica tomoee girare furiosa negli occhi del Genin, che però non vede l'ora di poter avanzare e di poter accrescere il suo potere tanto quanto la sua persona. <Già fatto, Ekazu, ti ringrazio> e rallenterà un poco il passo, non vuol rischiare di cadere, come adesso rischia di farlo il suo sensei..<Tutto bene, Ekazu?> domanda verso quest'ultimo, con la premura di un allievo verso il proprio maestro, un qualcosa di naturale, di semplice, che però non èa tto a screditarlo o a prenderlo in giro, anzi..si preoccupa per lui, e lo va a guardar eper qualche istante, e solo per quel breve lasso di tempo, poichè si ricorda che promessa glia veva fatto, e non si farà vedere con lo sharingan ad una sola tomee, non più, quando Ekazu vorrà vedere il suo sharingan, sarà avanzato a due Tomoee, ed è proprio per questo che bada bene a non incrociare los guaro dell'altro. Sango pone una domanda, dove una scena significativa, o almeno lo è per il giovane, che assiste, ma non dice nulla, lascia che siano i grandi a parlare in questo momento, e magari chissà ne trarrà anche una lezione da poter ricordare per mgliorarsi, nel frattempo, vedrà di stare molto attento a dove e come poggia i propri piedi, e di avere, una buona presa sui pacchi, che sta trasportando.[Chakra On][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

23:07 Ekazu:
 Ringrazia, almeno dentro di se, per quelle farfalle origami nere lì a supporto. Si, per quanto sia difficile a dirlo è un Ninja. Ma quel fare, quelle piccole cose che dopo tutti quegli anni risulterebbero quasi naturali, troverebbero poco spazio nella sua piccola ma disturbata mente. Tutto gli è estraneo al mondo Ninja quando l'aria del combattimento è ben lontana. Le sue difese, il suo potere è totalmente celato. Un atteggiamento che fin dai primi tempi lo ha reso quel che è, e che solo sotto Zero ha avuto modo di sfogare liberamente. Ma queste sono altre storie di altri tempi, ritorniamo ad Ekazu che stava scivolando per le scale di Oto. Lì l’Uchiha è successivamente catturato da quel fare strano dell’Ishiba. Rimane in silenzio, lasciandola parlare. Il silenzio tutto intorno a loro fa si che ogni minima parola possa essere distinta, chiara. Incluso quel farfugliare il nome di Yukio. Nuovamente lui; di questi tempi è praticamente ogni giorno ad Oto, seppur non direttamente. Risponde alla preoccupazione di Shinuja con un rapido cenno del capo. Di quell’attimo goffo e buffo, ora come ora, vi è solo il ricordo. < Yukio > dopo qualche secondo, pronuncia lui il nome dell’Hasukage, con la coda degli occhi pitturati di rosso ritorna sulla figura di Byakko alle sue spalle, a cercar una qualsiasi reazione mentre quel nome viene proferito. < che bastardi questi Genjutsu vero > lo sguardo torna in avanti. La destra che era ancora poggiata al muro, ora scivola lungo il corpo. I passi sono lenti, il busto è leggermente chinato in avanti, le spalle chiuse quasi stesse cercando di occupare il minor volume possibile. Ritorna ad essere lui, quasi come l’avvicinarsi stesso al cuore nascosto del Suono riporti la Maschera a ciò che è. < .. non lo so, esistono tante forme di paura, e non tutte possono essere controllate dagli uomini.. > la paura è il più primordiale degli istinti. Anche il più addestrato dei soldati avrà timore della morte, inevitabilmente. < .. poi che Yukio di umano abbia veramente poco, quello è un altro discorso.. > la prima rampa di scala circolare è passata, uno spiazzo piano di circa un metro quadrato consiste nella prima piazzola illuminata. Continua a scendere. < .. qualche idea, Shinuja > una domanda che non suona come tale, ma che l’Uchiha avrà quasi sicuramente ben inteso < cosa puo’ essere > lui, la sua idea già ce l’ha. Quel mostro, così puo’ definirlo, per quanto possa averlo incrociato un paio di volte al massimo lo conosce fin troppo bene. < e soprattutto, mi raccomando che se caschi è finita > posate, bicchierri, set per il thè. Ogni cosa è nelle sue mani. [ Chakra: 75/80 ] [ Sharingan III Tomoee ]

23:23 Sango:
 La pioggia, un sentore, un odore, la stessa che cala su quella terra cercando di piegarla al suo volere eppure ode le parole del grigio stesso < non vi è nessuno che possa piegar la natura a proprio volere, nemmeno il riduko sannin > un semplice dire, che quella pioggia non è altro che una piccola parte della stessa terra che calcano, che rispettano, così come quelle evocazioni, fuori da quelle mura a proteggerle per pura volontà, desiderio proprio o di coloro con la quale hanno stretto un antico patto di sangue. Perfino colui che ha l'espressione massima della stessa natura non ha tali capacità, ne il desiderio di farlo. Ormai hanno sorpassato quella linea di confine che li ha portati a comprenderla di più e per questo rispettarla e temerla a modo loro. Le iridi che tornano ad Ekazu, immediatamente, istintive a sentire quel nome che la fanno rabbrividire, il viso che si rende ancor più bianco come gesso, il corpo che si irrigidisce così come l'espressione, e quel lampo di paura che attraversa i propri occhi, un lampo veloce così come la stretta allo stomaco. < odio che mi si entri nella mente senza consenso e odio dover provare cose che normalmente non proverei> sibila a denti stretti in un mezzo ringhio felino . Perde per un attimo il passo, l'avanzare, per poi riprendere insieme a tutte le cose altrui . Lo ascolta, conosce l'altro, il suo nome, il rispetto è relativo a quell'antica fama eppure non conosce il suo reale potenziale e potere, così come ha poche informazioni perfino sugli Uchiha. < non è quel genere di sensazione! Che io abbia mai avuto prima paura di Y-. .. Lui . > stizzita pure al solo pensiero di avere paura non per propria inclinazione, ma per costrizione , una differenza ben netta . Qualcosa che sfugge alla conoscenza, qualcosa che non le appartiene, un arte tanto lontana da lei e tanto detestata. Un potere che non ha scoperto . Lo segue, segue anche lo scambio tra i due , la ricerca di una risposta da parte di quel giovane che li segue forse a fatica per via delle scatole che sta trasportando . < non voglio dovervi recuperare alla fine della scalinata morti, non sarebbe un buon modo per finire la serata > un dire per entrambi in verità, dato che la propria innata aleggia attorno al trio nel caso qualcuno di loro metta un piede in fallo, specialmente il Kanashibari, per lui vi è un esercito di farfalle per recuperarlo. Che situazione! [stessi tag][ 81/90]

23:36 Utente anonimo:
 Eppure gli scalini stati solcati con lentezza, con caparbietà dal giovane, che non vuol rischiare di fare una figuraccia o ancor peggio di cadere e quindi di rompere il contenuto di quegli scatolini che sta trasportando. Un sospiro di sollievo quando vede che quello che dovrà percorrere ora, è un pezzo di strada in piano, ma non si fa ingannare, continua a muoversi attentamente, non troppo velocemente, evitando manovre brusche, poichè l'umidità potrebbe farlo scivolare e questo non è contemplato. Intanto ascolta i due, parlano di Yukio, parlano di qualcosa dentro la testa della rossa, che si chiama paura, ma quello che lo lascia un po di stucco per qualche sitante, è proprio il sentirsi chiedere il aprere da parte del suo sensei, cosa che non si aspettava e che lo fa sorridere, nascosta dietro a quei cartoni, per qusalche breve istante, non visto da nessuno. <Quello che mi è venuto in mento, è che Byakko abbia subito un Genjusu molto potente> Spiega, con la dovuta calma ed educazione, spostando los guardo sulla Rossa, per qualche istante, prima di ornare a guardare davanti a lui..<Quel che penso è che bisognerebbe avere un abilità nel Genjustu superiore per poter normalizzare la cosa, nella mente diella qui presente Byakko> Un suo pensiero, una sua idea..<Ekazu, tu a cosa stavi pensando?> Domanda poi di rimando, volendo sapere quale sia l'idea che si è fatto il suo Sensei nella mente..<Byakko, non voglio importunarvi, ma posso sapere perchè quell'uomo, avrebbe fato uan cosa simile?> momento di silenzio <Sempre se mi è concesso sapere, sia chiaro..> Non vuole sapere più del dovuto, non è a caccia di informazioni, o almeno non così sfrontatamente, in caso ci sarebbe stato il suo sensei, per questo. Ma in fondo domandare è lecito, rispondere è cortesia no?!?[Chakra On][Innata :Sharingan 1T ON][Chakra 38/40][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

00:08 Ekazu:
 Un potere che a tratti trascende l’arte ninja quello del poter entrare nelle menti delle persone. Un potere di cui persino lui è caduto vittima. La sua stessa mente è preda di quella confusione, del caos, del disordine che ogni volta instilla in chi guarda direttamente nei suoi occhi rossi. La conosce bene, la totalità della fama che gli rimane legata al suo nome è grazie a quell’unica cosa che, forse riesce a far meglio di chiunque altro. In volto non fa una piega, continua ad avanzare rinchiuso in se stesso mentre la buona compagnia si fa sentire. < continui a non essermi d’aiuto però > esordisce, quasi interrompendola. Ha troppe poche informazioni. Che sia un Genjutsu o una qualche forma di sigillo è palese, specialmente se dietro tutto questo vi è lui. Ma non basterebbe, dovrebbe entrare in questo preciso istante nella sua mente così da poter rivivere ogni suo ricordo legato a quel nome per lei del tutto impronunciabile. Lascia fare, però. Si limita ad avanzare, a stare al suo posto, lasciando che sia per qualche attimo Shinuja a prendere le redini del discorso. Ha capito che si tratta di un Genjutsu, e che probabilmente servirà un arte illusoria ancora più potente per contrastarlo. Chiodo schiaccia chiodo. Intanto le parole di lui suonano nell’aria, le chiede del perché di quella mossa da parte dell’Hasukage. < a cosa sto pensando.. > risponde all’Uchiha mentre con la testolina illuminata dal rosso Sharingan guarda gli scalini <.. in realtà sto pensando a quanto sono scivolosi questi cosi, eppure siamo scesi un bel po.. Ma si, non hai ricordo di ciò che ti è successo > domanda senza nuovamente intonar alcuna parola < potrebbe essere, come dice Shinuja.. > breve pausa in cui il visino tornerebbe su < un Genjutsu così potente da averti deviato completamente il comportamento.. tanto semplice quanto efficace. Oppure, un sigillo. Un qualche tipo di vincolo che non ti permette di esprimere ciò che vorresti nei suoi confronti.. > tralasciando il lato comico del 404, ora inizia a parlare seriamente < taaante cose.. > sbiascica, sempre dando le spalle ai due < secondo me gli hai rotto il cazzo a Yukio, e lui ha ben pensato di punirti così. O forse è tutto uno scherzo, sai lavori come spia per lui e cerchi di carpire i segreti di Oto > si ferma, il busto ruota verso di loro. Le labbra si schiudono poco più del loro solito < ah ah ah > una risata forzatissima, atona. Solo il petto ad accompagnarlo con il suo sussulto < .. non saresti la prima > gli occhietti cremisi fissi in quelli cerulei di lei < .. può essere pure che stai dicendo la verità eh > tornerebbe a voltarsi, senza tuttavia proseguire più giù. Ritorna il suo silenzio, lentamente il musetto torna a schiudersi a malapena. I dentini nuovamente nascosti dalle labbra sottili. Non direbbe più nulla di li a poco. Pensa. [ Chakra: 73/80 ] [ Sharingan ]

00:16 Sango:
 Avanza, mugugnando lievemente, i pensieri che si volgono oltre, a quel giorno, a quella notte, eppure non prova paura per quella notte ma per quel che accadde. La voce del Grigio inizia a farsi strada, lo ascolta, decisamente quella un arte che detesta e che non conosce, una propria mancanza da risolverebbe senza alcun dubbio. < penso che sia un genjutsu, lo conosco abbastanza da sapere che razza di infimo essere sia > la voce che si graffia di rabbia senza dubbio, che si fa più alterata, un istinto che prende il sopravvento . Lo conosce molto bene,troppo alle volte, perfino quando credette che potesse amarlo in qualche strana forma di malattia che la pervase < pensate che esista un modo per..cancellare, rimuoverlo , non farmi avere più paura di lui? > li osserva in tralice, che possano esser la chiave di tutto quello? < oh non mi importuni > sorride maligna in quel pensiero < un tempo, molto lontano, Ame venne attaccata. Fu distrutta per la terza e ultima volta .. > la voce che si fa lontana, rauca, calda e addolorata allo stesso tempo, eppur non smette di muoversi , muovendo seco anche gli scatoloni insieme che volteggiano tranquilli tutti intorno senza dar fastidio ad alcuno < l'alleanza non fece nulla per aiutarci, lui prese tutti i nostri clan e li trascinò a Kusa con la promessa che un giorno saremmo stati liberi, che saremmo stati liberi di scegliere anche se fossimo stati per qualche tempo nel villaggio dell'erba > comincia a spiegare quello che a molti è sconosciuto < vedrai da te che non è stato così. Ho proposto un patto con lo stesso per rendere Ame libera, inutile dire che non è accaduto nulla di tutto ciò. Voleva tutti i nostri segreti, i nomi e i volti di ogni Ishiba venissero alla luce . Non potevo permetterlo, rifiutai..e poi rifiutai anche il posto che mi diede tra i suoi pierrot > quella fu la goccia che fece traboccare il vaso, il momento esatto di totale divisione dei due, la stessa notte che tutto avvenne nella propria mente < poco tempo prima fu qualcun altro ad allungar la sua mano verso di me, il riduko sannin stesso.. trovo che la sua presenza sia molto più ..piacevole, in ogni senso > oh beh, perchè non pensare anche a qualcosa di molto piacevole? Sorride lievemente eppure non si scompone ulteriormente, se non con la propria innata, sia chiaro. < ne ho ricordo in realtà > annuncia semplice < è solo difficile rievocarlo per la sensazione che ho.. ho visto qualcosa, un teschio veleggiare davanti a me, e poi la paura, la rimembro bene > sussurra a mezza voce , ma quello che la distrarrà è altro, un sentore, un dire che la fa adocchiare la nuca dell'Uchiha < tutto viene fatto per un motivo > sibila a sua volta . Lo osserva dritto negli occhi, non scosta lo sguardo , altezzosa senza alcun dubbio prima che un sorriso sbocci tra le rosee < l'unica cosa che desidero, è ben lontana da questo loco > taglia corto anche lei, non ha motivo di dover provare ulteriormente la sua allenza, non più di quanto abbia fatto fino ad adesso. La presa delle prigioni, la protezione insieme alle tigri stesse, no, eppure osserva stranita quell'individuo strambo < cosa sia vero o falso non esiste se non ai nostri occhi > [stessi tag][79/90]

00:36 Utente anonimo:
 Sembra che la conversazione stia prendendo una piega interessante, tanto quanto delicata, il che interessa molto al giovane Shinuja, che può sfruttare tale cose, sia per assumere informazioni, sia per capire come gestire tali situazioni, vedendo i due, gradualti molto più di lui, parlare ed esporsi in un gioco di ombre e luci, di detto e non detto, interessante, costruttivo, lezioni private in qualche modo di chi inconsapevole gli e le sta donando, e lui da buon allievo recepisce tutto, segna tutto, sigilla tutto nella sua mente, come vuole il suo sensei, come crede che farebbe lui. <Il tuo animo è gentile, tanto quanto martoriato dal dolore> va a dire verso Byakko <La tua pace, il tuo essere si trovano ad Ame, o almeno questo è quello che sono riuscito ad intuire Byakko> Afferma, guardandola ora, cons guardo gentile, comprensibo, ma rispettoso <Abbiamo liberato Oto, riprendendocela dalle mani di quella puttana> un dire serio ora..<Ridaremo vita anche ad Ame...> Asserisce in un leggero sorriso <le alleanze non si dimenticano, si onorano> Va a dire, in un momento di saggezza, ove la voce rimane tranquilla, pacata, non c'è saccenza, non c'è arroganza, c'è sincerità, c'è verità, c'è lui, il nuovo lui, che non si è rammollito, ma capisce l'importanza delle cose, come di essere alleati, come il saper giocare ad un tavolo che ancora non gli appartiene e nel quale non vuole ancora giocare, ma dove ogni tanto fa capolino, sopratutto quando può dire la sua..<Ekazu, tu potresti riuscire a risolvere il problema di Byakko, se ti concedesse di entrare nella sua mente> era una domanda, posta come affermazione,ma in fondo che volete i vizi e i modi del sensei, si perpetuano anche nel suo allievo, questa ne è una prova. <Rikudo Sennin, mi piacerebbe poterlo incontrare, avrei molto da imparare da un'essere così...> momento di pausa <elevato> Asserisce, c'è rispetto nel tono, nei modi in cui lo dice, tutto il rispetto che può provare, ma sempre un po di meno di quello che prova per il suo clan, e per il suo sensei.Ma in tutta questa situazione, tra parole dette, e non dette situazioni che potrebere andare a creare o crepare alleanza, il passi si ferma, ed anche lui si ferma, stando attento a non scivolare su quei gradini maledettamente umidi, anche s esono parecchio in profondità. Bada bene a fare movimenti che possano essere pericolosi o veloci, sopratutto ora che sosta su di uno scalino, in attesa che Ekazu riprenda il passo <Ekazu, fermarci qui non è una buona idea..> Asserisce, sempre con tono rispettoso ed educato, rimanendo silente, andando a fare più salda la presa sui pacchi, che non è che fossero pesanti, però voleva posarli il prima possibile, levandosi quel pensiero.[Chakra On][Innata: Sharingan 1T ON][Chakra 37/40][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

00:51 Ekazu:
 Una storia quella dell’Ishiba che capisce, comprende ma che troverebbe poco tempo nelle sue attenzioni. Non vuole aprirsi, neanche esporsi un minimo su ciò che è il passato degli altri. Rimane in silenzio lasciando che sia Shinuja a dare le dovute considerazioni. Non ha alcun legame con Ame, così come con Konoha ,Kusa, Iwa e Kiri. Solo il Suono, Oto. Quei cunicoli che puzzano di muffa e bombardati dall’ora ovattato rumore di lavori sono la sua casa. Tutto il resto, non conta. Un autolimitarsi a cui purtroppo non puo’ rinunciare. L’essere nato in provetta, a differenza di altri, lo ha reso eternamente fedele solo e solamente alle sue di origini. E quegli occhi rossi sul viso, e il marchio silente dietro al collo sono testimoni silenti di ogni cosa. Rimane lì, immobile ed in silenzio per tutto il suo dire. Attende che si torni a parlare di ciò che gli compete. La sfera umana non gli si addice, che si ritorni a parlare di teschi galleggianti che fluttuano in aria. Le di lei descrizioni sembrerebbero avvalorare le parole degli altri due. Uno di quei Genjutsu che iniettano paura nella mente della vittima. Una vera e propria incapacità di reagire. < gli occhi possono essere facilmente ingannati, Byakko > aggiunge poco dopo, lasciando che il dire di Shinuja gli arrivi lontano alle orecchie. Non siamo nella posizione di dichiarare alleanze, tantomeno ad Oto. Se Kioshi e la Yugure domani decidono di bruciare Ame, si fa. Nessuna alleanza, nessun legame regge e sopravvive al Nostro volere. Gli occhietti rossi, nascosti dal ciondolare nero del crine, si spostano fugaci e rapidi verso di lui. L’inesperienza di mostra nelle parole. Non vi è saggezza. Capirà. < .. è un Genjutsu comunque. > il tono della voce ora è più basso del solito, quasi stesse parlando per inerzia mentre tra se e se pensa. Ancora, pensa. Assorto nella sua mente, parole e ricordi che uno dopo l’altro si alternano in rapidi flash confusi. < non è più attivo ma ha lasciato cicatrici nella tua mente che pulsano ancora. > continua a borbottare quasi < .. mi aspettavo qualcosa di diverso da Yukio > testimone la stessa Sango, qualcosa di più subdolo, ancor di più nascosto nel suo animo. Ha i mezzi per farlo, allor perché mostrar così platealmente i sintomi nella propria vittima? Che lui voglia che si sappia che la stessa Ishiba è stata sua preda? < perché dovrei > e riprenderebbe nuovamente a muoversi, mentre con lo sguardo andrebbe a puntare la fine di quella tromba di scale, a circa 10 m più giù. Un bagliore arancione fuoriesce da un portoncino grezzamente scavato. [ Chakra: 71/80 ] [ Sharingan ]

01:01 Sango:
 Sarà di nuovo il grigio a prender per primo in mano la conversazione con quel suo dire < sono tutt'altro fuorchè gentile > possono essere molti gli epiteti, ma la gentilezza la riserva solo ad una stretta cerchia, il proprio clan. Per altri non vi è pietà alcuna se l'unico modo che trova è la forza e la morte. < per quel che riguarda Ame, ritornerà senza dubbio per mano mia > che la gloria che ne verrà, avvenga soprattutto per mano di coloro che la amano e nel sangue che ella ha loro donato < prima che l'alba rinasca verrà portata la distruzione > come ogni cosa, prima di potersi rinnovare, rinascere, deve morire. Un villaggio dovrà esser cancellato, Kusagakure stessa e chissà che non avverrà proprio per mano del portatore del sei code? < è il rispetto ancor prima di un alleanza di puri intenti, Come lo ho per Hanae stesso > colui che più di tutti li in quella città ha dimostrato di fidarsi di lei confidandole i segreti più intimi e oscuri che un nuovo corpo possa donare semplicemente scambiandolo, e lei dal suo canto, non ha fatto altro che donar lui il segreto del proprio potere. Una loro piccola unione di intenti, alleanza che si voglia chiamare, ben diversa da quella conclusasi con gli Yakushi stessi e con Kioshi. Non vi è alleanza che tenga se non quella di due intimi < se lo vorrà , sarà lui a palesarsi , egli sceglie le sue vittime con molto riguardo > su questo non vi è dubbio, sia mai che il portatore del rinnegan faccia una semplice capatina per nulla, e sarà il fato a condire il tutto con il suo volere . Trasporta senza fatica ancora quelle scatole, completamente preda del proprio potere che si dilunga su tutti quanti senza esser notato, silente e soave nel suo muoversi leggero e senza alcun problema di sorta, non ha nemmeno necessità di concentrarsi al meglio per quello, le viene naturale . Non vi è molto da dire su quell'argomento, quando cose più interessanti vanno ad irrorar la propria mente. Un modo per spezzare quel circolo che non le permette ancora di far cadere kusagakure e il suo regnante < saperlo è già un lusso > conviene senza spezzar i propri pensieri < davvero? > inarca il suo sopracciglio con una lieve risata a sfuggir dalle labbra e rimbombare in quell'oscurità. Ormai la luce è sempre più vicina < un tempo lo avrei detto anche io, se non avessi capito chi sia realmente > tace eppur quel suo ultimo dire che non spezza il lieve sorriso che gli mostra < perchè no > asserendo il contrario < poco importa chi, ci sarà qualcuno in grado di farlo, eppur il migliore nel suo campo sarebbe senza alcun dubbio un onore > lancia quello sguardo dritto sulla sua nuca, quasi a volerlo perforare, in un dire sottile che pone qualche domanda. Che non sappia davvero chi sia l'altro? < il sapere alle volte conta più dello stesso fine > avanza lieve verso la stessa luce, stringendo i pacchi tra loro senza farli sbattere o rovesciare a terra. [stessi tag][77/90]

01:19 Utente anonimo:
 Il cammino riprende, ancora quelle chiacchiere rimbombano in quelle scalinate, che scendono sotto terra, rifugio di un Ekazu, che potrebbe cercare in quel loco, sicurezze, risposte, o solamente un passato che non tornerà, ma dal profumo ancora presente, o solamente le vecchie abitudine che si fanno avanti, ancora una volta, ma questo non può saperlo, o almeno non ora, quando sarà giunto il momento fli e lo chiederò e chissà, maari arriverà una risposa, tanto quanto quello sguardo, che non può vedere, che non corrisponde, non con lo Sharingan attivo, ha fatto uanpromessa e la manterrà. <perchè non dovresti> Domanda? forse si, forse no, in un parlar normale sarebbe un'affermazione, nel aprlar Ekazuniano è una domanda, quella che pone al sensei, in modo gabato, in modo sincero, non si nasconde dietro false arroganze o chissà cosa. Vuole imparare, vuole apprendere, e questo è solo un modo di farlo, che gli aprirà in contemporanea altri modi ancora, in fondo si può dire qualcosa, anche dicendo tutto il contrario, o almeno così gli era stato detto. <Rikudo sennin, avrà molto altro a cui pensare, come tutti noi..> Asserisce, lasciando cadere quel discorso, ancora non è altro che un piccolo micetto, figurarsi se un leone potrebbe mai notarlo ora. <Quale pensate sarà la risposta di Konoha e di Kusa, alla presa di Oto da parte della Yugure?> Domand aia due presenti, passando ad argomenti più presenti e sopratutto più importanti, sempre che qualcuno di loro se ne sia preoccupato, ma di questo ne è certo, anche perchè sono tutti più graduati e potenti di lui, che a pensarci ora, è l'unico Genin in circolazione, e la cosa deve cambiare, ed anche in fretta. <Ekazu, Byakko> li chiama entrambi <Cosa si prova ad avere potere? Cosa si prova ad essere qualcuno d'importante?> Domanda verso i due, curioso di ascoltare una risposta da parte di quest'ultimi <E ciò che ne deriva, è quello che vi aspettavate, oppure è totalmente diverso?> Domanda in fine, continuando a camminare, stando attento a dove mette i piedi, poggiandoli con cura e con movimenti lenti, vedendo in fine quella luca, che rappresenta l'arrivo a destinazione.[Chakra On][Innata: Sharingan 1T ON][Chakra 36/40][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1]

01:46 Ekazu:
  [Sottoterra] ‘’ Perché no ‘’, ‘’ Perché non dovresti ‘’. E’ cosi diverso da loro? Ciò che a loro puo’ sembrare naturale, per lui è del tutto fuori portata al momento. Neanche la conosce, e dovrebbe aiutarla. Perché dovrebbe? Lui cosa ci guadagnerebbe, la felicità di Sango? Avrebbe semplicemente mostrato ad un altro Shinobi il suo potere. Un’altra possibile minaccia, futura e non, per Oto, per il suo Clan e per se stesso. < perché no > continua a scendere le scale con il pacchettino nella mano destra, la luce arancio del portoncino si fa sempre più viva. Lo Sharingan dopo qualche metro scompare; le iridi bicrome ritornano su quel visino, prendendo il posto del cremisi. Attenderebbe alla fine delle scale gli altri due, senza aggiungere più nulla, per poi proseguire lungo quel corridoio. Verso destra, dinnanzi a loro potranno vedere questo lungo cunicolo scavata nella roccia, a circa un centinaio di metri più avanti, potranno vedere un enorme, gigantesco spiazzo. Si innalza verso l’alto, si espande in tutte le direzioni. Una vera e propria caverna artificiale, ancora del tutto vuota. Qui e lì, i macchinari degli operai. Ai loro piedi, in basso a destra, una canalina di cavi elettrici che sembrerebbe portare energia agli addetti ai lavori. E proprio in quel corridoio che collega quell’enorme vuoto alle scale, vi è una porticina sulla sinistra. Una porta singola, di acciaio grigio. Liscissimo. Solo una volta giunti qui, riprenderebbe il discorso. Il pacchetto riposto con cura nella tasca dell’Haori. Si ruoterebbe verso di loro, prima verso Byakko < il sapere che esiste qualcuno in grado di guarirti forse è ancora peggio.. > l’arte del giocare con la mente non risiede soltanto nei Genjutsu < pensaci.. > un cenno col capo verso Shinuja come ad indicargli di posare lì gli scatoloni < .. se fossi l’unico al mondo a poterti curare, non sarebbe difficile da digerire il mio rifiuto > domanda dritta a lei, per poi rispondere anche alle parole di Shinuja. Quel ‘’ perché non dovresti ‘’ < ti ripeto, per quale motivo dovrei, non la conosco > potrebbero andare avanti all’infinito. Fermo nelle sue idee, afferra la maniglia dorata della porta. Tira verso il basso, non si apre. E’ chiusa a chiave, giusto. < questo si prova, Shinuja.. Traslochi, cose, e ti ritrovi con i muratori a bucarti dentro casa .. > la stessa tocca le tasche dell’Haori, non sente nulla di metallico. Solleva lo sguardo, gli occhietti si perdono nel vuoto. Qualche secondo in totale silenzio. Ha dimenticato le chiavi. Guarda nuovamente la porta, poi loro, e poi nuovamente la porta. < .. devo andare a chiedere agli operai li giu di sfondarmi la porta, ciao > e si incamminerebbe verso l’enorme spiazzo, trascinandosi nell’Haori bianco zuppo d’acqua e sporco di terriccio alzato < sarete ricompensati per l’aiuto > sussurra quel che basta affinchè sia udibile agli altri due. Intristito, gobbo dalla sfiducia, sconsolato si dirige verso la prematura caduta dell’uscio di casa. / /END

01:52 Sango:
 Quello scambio non le sfugge eppure non si intromette al suo interno, non è quello il momento di conversare davvero con l'Uchiha, troverà modo e momenti adatti in totale solitudine nella quale avrebbe avuto modo di parlarvi più a fondo . < conosco molto bene entrambi i kage, aspetteranno che l'uno o l'altro decida di fare una mossa contro Oto per poi seguirlo a ruota > non ha molto altro da dire a riguardo eppure < ma di certo ci daranno la caccia > sono dei mukenin, alcuni come lei con delle taglie sopra la testa < mh? > quella domanda la fa fermare per un attimo prima che anche quella venga svincolata dal proprio essere < il potere non è altro che un mezzo per raggiungere un fine più grande. Più grande è il sogno,tanto più grande dovrà esser il potere. > mormora un'altra volta < per quanto riguarda l'importanza.. preferisco che abbiano paura di me , che vi sia del rispetto. > dopo tutta la sua vita, tutto il cammino, il punto in cui è giunta adesso, non può che desiderare quello. Timore e reverenza. Nulla accade con la pace, una lezione del sannin che ha imparato a proprie spese . Avanza, ormai in dirittura d'arrivo con un piccolo gruppo di lavoratori che continuano anche a quell'ora il loro dovere < poco importa adesso, sarebbe solo acerbo il pensare di poter togliere tutto ciò se non sapessi nemmeno come ucciderlo > lento il sorriso affiora < molto in questo mondo mi ha fatto comprendere tante cose, soprattutto qui ad Oto. > andrebbe ad impilare gli scatoloni con delicatezza l'uno sopra l'altro li nel punto indicato dall'altro, prima che la propria innata possa ritrovarsi completamente e lasciare che quelli ritornino ad esser tali < sarebbe solo il dispiacere di non tagliare io stessa la testa al serpente > un ultimo dire prima che gli volti le spalle mostrandogli non solo la schiena, ma quelle nuvole rosse che permangono , vive e pronte a prendersi ciò che gli spetta < sono sicura che ci incontreremo ancora, in un momento più.. intimo > un ultimo cenno per entrambi prima che vada a disgregarsi completamente richiamando la propria essenza e volare via al massimo della propria velocità, divenendo il nulla per entrambi, un movimento talmente veloce da sembrar come se non ci fosse mai stata . [end]

02:02 Utente anonimo:
 Infine quelle scale finiscono e quel corridoio prosegue ancora fino ad arrivare ad uno spiazzo. Ascolta il dire dei due, nona ggiunge altro, non in questo momento, dove capisce che forse è emglio non dire nulla, almeno per il momento. Non può assicurare sulla fedeltà di Sango, ne tanto meno andare sopra alle parole e al volere del Sensei. Chiude un momento gli occhi e disattiva lo sharingan, di fatti quando li riaprirà, i suoi occhi si mostreranno neri e sarà così che li vedrà Ekazu quando lo guarderà, e farà cenno di aver capito, andando a poggiare delicatamente i pacchi a terra. <Ci vediamo Byakko> l'unica cosa che riuscirà a dire, ma già lei non ci sarà più..<Ti aspetterò qui Ekazu> Altro non dice, e va a poggiarsi con la schiena, di fianco alla porta, sul muro. Il sensei si era scordato la chiave, un momento tragico certo, ma anche comico e lui nona eva molto altro da fare, se non dare una mano anche in quella situazione al suo Sensei. Rimane li silente, riflette su quello che si è detto, e su quello che non si è detto, nell'attesa che Ekazu ricompaia, cercando di capire se possa essergli utile per fare altro, e sicuramente qualcos'altro da fare c'è. con Ekazu c'è sempre.[Chakra On][Innata: Sharingan 1T OFF][Chakra 35/40][Vambracci: +4 res][Schinieri: +6Res][inventario: Fuuda con tronchetto+ cartabomba x5 - Bomba Luce x3 - kunai x3 - Tonico Curativo x2 - Tonico recupero Chakra x2 - Fuuda vuoti x4 - fumogeni x5 - Veleno inibente x1 - fuuda con respiratore sigillato x1][END <3]

Ekazu Shinuja e Sango si incontrano nella paizza principale di Oto, dove ad accompagnarli vi è uan tempesta. Da li partono con gli scatoloni, in direzione della nuova casa di Ekazu ancora in costruzione, toccando argomenti vari, interessant, alcuni anche delicati. Sino a quando non arrivano a destinazione, ed Ekazu non sia ccorge di aver scordato la chiave di casa. Da qui si salutano, ma Shinuja rimane ad aspettarlo, sapendo che, sicuramente glis ervirà aiuto per finire di portare dentro tutti glis catoloni.