Dojo del Clan Ishiba. Alcune zone sono ancora in fase di lavorazione per via del capriccio di Yukio. Il Dojo del Clan di Kusa, tuttavia, appartenente in precedenza a Sango Ishiba divenuta poi Mukenin del Villaggio, è ancora integro. Forse per poco a giudicare da quello che stiamo per narrare. La donna in questione, dal lungo crine cremisi, si sta per fiondare all'interno del Dojo, accompagnata da Akendo. Questi sfrutta la tecnica della Dislocazione Superiore per condurla esattamente nella stanza centrale. Una volta lasciata lì, non farà altro che tornare indietro. In fondo, quella non è una sua battaglia. La donna dovrà vedersela da sola contro la Capo Clan o contro chiunque sia presente in sede in questo momento. L'interno del Dojo sarà esattamente come se lo ricorda, costruito in marmo bianco, con lunghe colonne disposte in fila a distanza di pochi metri l'una dall'altra. Intarsiate con piccole rifiniture dorate e il simbolo del Clan che viene dipinto ed è visibile un po' su qualunque parete. Il suono dei propri passi rimbomberà sicuramente, così come la sua voce qualora parlasse. Non sembra esservi nessuno, ma sarebbe paradossale. Non ha certo chiesto un appuntamento, ma probabilmente è meglio che sia all'interno che all'esterno. Fuori dalle porte, vi sono comunque delle guardie. Yukio, anzi la stessa Kimamura, ha disposto una protezione qualora Sango voglia tornare da lei, anche solo per parlarle, qualora si fosse fatta sentire. Ma a priori, considerando la situazione attuale riguardante l'Alleanza, tutti, chi più e chi meno, hanno preso delle precauzioni per evitare di avere dei problemi più grandi di loro stessi. Quindi, dopo pochi secondi che si sarà dislocata in uno dei saloni della Sede del Clan Ishiba, apparirà una voce alle proprie spalle, sol quando sarà sicura che Akendo sarà andato via. <Bentrovata.> Qualora si girasse o anche non lo facesse, la voce sarà facilmente riconducibile a Kimamura. Dieci metri alle sue spalle, defilata nell'oscurità di un angolo, ma bella come sempre. [ Ambient/Quest per Sango ]
Gli occhi color ambra della Capo Clan son fissi in quelli chiari di Sango. Glissano in direzione della tunica dell'Akatsuki che ha addosso. Non spiccica ancora mezza parola, probabilmente ammaliata dalla bellezza altrui, nonostante fosse stata sempre vittima di insulti e coercizione da parte degli altri Ishiba. <Peccato che questa non possa essere più considerata casa tua.> Le risponde a tono, uscendo dal suo cono d'ombra nel quale s'era in precedenza rifugiata. Non osa avvicinarsi alla volta di Sango, non perché la stia temendo, ma perché come ogni ninja che si rispetti, se sei bravo dalla distanza, allora ci resti. La vede avvicinarsi d'un paio di metri mentre continua a parlarle. Kimamura resta nella stessa ed identica posizione, posta adesso frontale alla donna. <Non è lo stesso per me e no, mi spiace, non ti stavo aspettando. Ti posso concedere due minuti del mio tempo, dopodiché tra queste mura non sarai più la benvenuta.> D'altro canto, come mai avrebbe potuto reagire un Capo Clan appartenente a Kusa, Villaggio dell'Alleanza, trovandosi di fronte un membro che ha tradito il proprio Clan? Avrà senza dubbio avuto le sue motivazioni, ma di questo lei è all'oscuro. Inoltre, ha dimostrato d'essere comunque dalla parte dell'Hasukage, il quale l'ha aiutata a stabilirsi nel Villaggio, siglando un patto con Kimamura stessa. <Ti ascolto, Sango.> Le lascia il tempo per parlare e per spiegarsi, ammansendosi per il momento. E' abbastanza intelligente, affatto impulsiva, anche se spesso scontrosa. Vestita in maniera elegante con un kimono bianco e azzurro che reca il simbolo del clan e di alcuni foglietti di carta, i capelli bluastri raccolti con una croccia dietro la nuca, incrocia soltanto le braccia sul petto e ne attende le possibili reazioni. Non si fida ovviamente del fatto che non voglia attaccarla, quindi la distanza è più una misura di prevenzione, tenendola strettamente d'occhio. [ Ambient/Quest per Sango ]
Accetta di buon grado la proposta di Kimamura di parlarle ed esporre i motivi per cui s'è recata sin lì. <Se io non fossi stata d'accordo con lui, non mi sarei trasferita a Kusa. Ti ricordo, inoltre, che la nostra sede principale è ad Ame. E' sempre stata ad Ame. Avere una succursale anche a Kusa per via di alcuni Ishiba trasferitisi qui, non è un male. Anche a me piacerebbe portare tutti nuovamente nella nostra terra, ma non ho mai obbligato nessuno a restare qui.> Le spiega, cercando di mantenere per quanto più possibile un tono pacato. Non vuole andare in escandescenza, si limita a risponderle per le rime e a darle le motivazioni che sta cercando nelle sue risposte. <Perché dovrei fidarmi di te che hai tradito il Clan e l'Alleanza?> Questa è una delle vere domande che sorgono direttamente da Kimamura. Per quale motivo dovrebbe sbilanciarsi e fidarsi di una reietta del Clan, rispetto all'Hasukage in persona. <No, continuo a non capire cosa ti abbia spinto ad aiutare Oto. Avrei capito fosse stata Ame, proprio per i principi dei quali tanto ti fai vanto, ma che probabilmente hai dimenticato tu stessa.> A sua volta, il tono si inasprisce, corruga la fronte ed arriccia il naso, scoprendo così gli incisivi quasi le stesse ringhiando. <Chiunque voglia venire con te, è libero di andarsene. Non voglio nella mia Famiglia altri traditori della peggior specie. Tuo fratello Ren non sarebbe affatto soddisfatto di ciò che sei diventata. Indossare la stessa veste e lo stesso anello della grande Konan non ti rende lei.> Sango si ostina a parlare al plurale, facendo trapelare tutto l'orgoglio e l'onore di essere membro di un Clan tanto famoso e antico. <La vera domanda è da che parte stai tu, Sango. Noi Ishiba siamo dal lato corretto, dal lato dell'Alleanza. Dammi un buon motivo per costringere i nostri conclannati a venire con te. Ame non è in mano tua, cosa puoi garantirci? Di vivere come la reietta che sei diventata?> Si lascia sfuggire una risata denigratoria, mentre attuerebbe la scomposizione. Le sue gambe diventerebbero dei sottili foglietti di carta che inizierebbero ad aleggiare tutt'attorno alla sua figura. Soltanto il busto e il volto sarebbero ancora compatti, se non fosse per qualche foglietto bianco che inizia a staccarsi dalla guancia manca di Kimamura. <Non ci dai speranze di sopravvivenza là fuori. Se adesso scegliamo di seguirti soltanto per un tuo desiderio, per un tuo capriccio, saremo a nostra volta dei ricercati dall'Alleanza.> Una posizione che, in realtà, le fa anche piuttosto comodo. <Perché non mi dici apertamente e sinceramente che sei qui soltanto per recuperare i rotoli? Mostreresti d'essere ciò che realmente sei.> Non la sta attaccando, sia ben chiaro. Però, i foglietti di carta volteggiano in aria tutt'attorno alla Capo Clan. [ Ambient/Quest per Sango ]
Disgregatasi in sottile carta, Kimamura resta a distanza di sicurezza e di medesimo ingaggio. <Anche noi abbiamo degli Alleati forti, qui.> Riferendosi ovviamente all'Hasukage con cui ha un patto e all'Alleanza dei Villaggi. Nonostante Sango dica che quest'ultima non esista, si tratta pur sempre dell'unione di almeno tre villaggi che si aiutano a vicenda reciprocamente, rispetto ad uno che viene puntato da tutti gli altri come nemico comune. <Non ho bisogno di nessuna protezione per il mio Clan, posso cavarmela anche restando qui, anche tornando ad Ame con le mie sole forze. Posso fare ciò che tu non hai fatto per gli Ishiba: restare fedele.> Le parole altrui hanno comunque delle falle per la Capo Clan, la quale continua ad ascoltarla, sicuramente, avendole dato modo di parlare, ma ostentandosi nella sua opposizione. <Anche Kioshi Uchiha non è il nostro Kage. E' il Kage del Suono, noi apparteniamo ad Ame.> D'altronde, lei ha espressamente detto di non inchinarsi ad un Kage che non sia il loro, ma allo stesso modo proprio Kioshi non lo si può reputare tale, essendo sì Kage, ma di un paese che non è quello di provenienza degli Ishiba. I foglietti iniziano a vorticare velocemente attorno alla figura di Kimamura, adirata dalle frasi che ha appena dovuto sentire dirette alla propria persona. <E a te chi fa credere che ci difenderanno davvero? Che non ci lasceranno indietro per pensare ai LORO Clan e non a noialtri? Perché ti fidi di qualcuno e pretendi che anche noi ci fidiamo di questi?> Alza la voce, compiendo appena un passo in sua direzione, spostandosi nel vento come la carta che viene spinto da quest'ultimo. <Sono mesi che continui a parlare di Ame, Ame e ancora Ame! Ma cosa hai fatto per riaverla? Cos'hai fatto per conquistarla? Sei andata alla conquista di Oto, avete ucciso Kunimitsu. Nient'altro!> Alza volutamente la voce, adesso, proiettando il busto innanzi. E' adirata con la rossa, la quale a sua volta ha attivato l'innata, in maniera anche piuttosto palese. <Ho preso la mia decisione ed è essere contro di te. Ti avevo dato la mia più completa fiducia con questo Dojo, ma l'hai soltanto calpestata per i tuoi intenti, per i tuoi perché. Sei stata egoista, Sango. Come ti ho detto, chiunque voglia seguirti potrà andarsene sulle sue gambe, tuttavia non potrà più definire questo posto come una casa.> Sciorina fuori le sue intenzioni, le sue motivazioni, ostenando la sicurezza tipica di un Ninja che ricopre quel ruolo da tanto tempo. Arrivi in un momento della vita dove la tua Famiglia, o il tuo Clan in questo caso, vengono prima di qualunque altra cosa. <Se vuoi i rotoli, dovrai sconfiggermi, dovrai passare sul mio cadavere.> Una chiara minaccia di guerra nei confronti del Medio Destro. [ Ambient/Quest per Sango ]
Il momento di dialogare in maniera pacifica è terminato nel momento in cui Kimamura s'è detta contraria alle proposte sciorinate da Sango. Esegue un singolo applauso in direzione della donna, distante ancora dieci metri e già semi-disgregata in precedenza proprio in virtù di un ipotetico attacco da parte altrui. Quando questo avviene, tramite potenti sferzate di vento, la Capo Clan cerca di spostare oltremodo i foglietti di carta, cercando di ridurre il suo intero corpo in un agglomerato di foglietti che volteggiano in aere. E' una tecnica basilare del Clan che la stessa Sango potrebbe conoscere benissimo. Il danno la colpisce, non in pieno come vorrebbe, ma giunge prima che possa terminare l'effettiva disgregazione. Quindi, colpisce dapprima i foglietti che si trovavano già a volteggiare in precedenza, i quali vengono tagliuzzati ma che non arrecano alcun fastidio all'utilizzatore. Nel concludersi, però, non riuscendo a completare la disgregazione prima che l'attacco della rossa giunga a destinazione, riesce a ferirne un fianco tramite delle sferzate che aprono un taglio nella pelle reale della donna. <...> Non un singolo lamento di dolore viene cacciato fuori dalle labbra nonostante sia stata ferita. Non le darà affatto questa soddisfazione. Inoltre, è un ninja di grado elevato, dunque è restia a cadere e ad arrendersi. La guarda con astio, come guarderebbe un nemico della peggior specie, soprattutto adesso che si è rivelata per quella che è. Quando aprirà bocca, lo farà soltanto avendo cosparso le proprie corde vocali col Chakra elementale del Vento. <SaNgO è QuI.> Con la diversa intonazione delle varie parole e delle relative note, cerca di lanciare un attacco diretto proprio alla fanciulla, avente un duplice obiettivo: quello di richiamare chiunque sia nei dintorni, guardie, Ishiba, qualunque altro ninja sia anche a protezione del Dojo. Sono delle onde che ne minacciano l'udito e l'equilibrio, oltre ad altri ed eventuali danni fisici. Bisogna fare una certa attenzione. Nel frattempo, la Capo Clan non s'è affatto spostata, se non lateralmente di qualche altro metro (sulla sinistra di Sango). [ Ambient/Quest - CHIUSA ][ PV Kimamura: 85/100 ][ 2/4 - DIFESA Sango ]
Sango opta per indietreggiare di quindici metri dalla figura della Capo Clan, adoperando però le sue stesse gambe. Per disgregarsi completamente, ha bisogno dell'utilizzo della tecnica specifica. <Questa non sei tu, Sango> La donna si porta fuori dal raggio della baraonda, venendo soltanto appena stordita. Quindi, quando cerca di adoperare la tecnica Doton della Cupola di terra, si trova ancora un po' destabilizzata dalla tecnica Fuuton detta Baraonda di Kimamura. Non è eccessivo e non si tratta d'un vero e proprio danno grazie allo spostamento effettuato di rimando. Sbatte un pugno a terra, facendo in modo che la cupola possa innalzarsi e dirigersi alla volta altrui. Riesce ad intrappolarla come vorrebbe perché la velocità di reazione della cupola è maggiore rispetto alla velocità che potrebbe adottare la donna per fuggire. Si ritrova intrappolata, questo è certo, esattamente come vorrebbe la Ishiba. Cala il silenzio per un istante, mentre tutt'attorno a Kimamura si fa buio. <Ren non avrebbe mai voluto che tu diventassi ciò che sei adesso. Una serpe. Un velenoso serpente che non sa quel che fa. Sei soltanto accecata dalla sete di vendetta. Non sai niente di Ren.> La voce risulta essere attutita, ma la fanciulla potrà sentirla senza problemi. I suoi sensi sono sviluppati ed è grazie a questi che potrà anche percepire l'arrivo imminente delle guardie. Sembrano essere più di una decina, avendo potuto sentire l'urlo della Capo Clan che ha avvisato della presenza di Sango in quel luogo. La donna può decidere come muoversi adesso, ma deve tenere conto della presenza delle guardie in arrivo e di Kimamura intrappolata sotto la cupola. Sono all'ingresso. Una ventina di metri e potrà averci a che fare direttamente. <Sei mossa da sterili convinzioni che ti porteranno alla rovina. Nessuno del Clan ti seguirà se mi uccidi qui ed ora. Non raggiungerai mai l'obiettivo di conquistare Ame con questa tua ingordigia.> Continua a reclamare l'altra dall'interno delle mura rocciose. [ Sango recupera 7.5 punti Chakra: 38+7 = 45 ][ PV Kimamura: 85/100 ][ 3/4 all'arrivo delle guardie ][ Ambient/Quest - CHIUSA ]
Sango non farebbe altro che mantenere il contatto con la cupola di terra che ha precedentemente evocato per ricoprire il corpo di Kimamura. Quest'ultima ascolta quello che viene detto dalla rossa, ricercando una risposta adeguata. <Ren sarebbe deluso da te, deluso dal tuo comportamento, deluso da tutto ciò che hai promesso e che non hai mai portato a termine. Sei una delusione per me, per il Clan, per chiunque ti abbia conosciuto> Che venga anche uccisa, ormai non le importa più. Sango s'è rivelata essere quella che è sempre stata, una serpe in seno, una falsa bugiarda che ha tradito la loro fiducia, specialmente quella di Kimamura. <non meriti neanche la redenzione. Non meriti che qualcuno ti ami, che qualcuno pianga per te, meriti soltanto la stessa sorte che stai augurando a me.> Per quanto la voce sia attutita, quest'ultima potrà senza dubbio ascoltarla. Trae altro Chakra dalla cupola, sicuramente non sufficiente per ripristinare tutto quello che ha perso sino a questo momento, ma è pur sempre qualcosa. Chiama a gran voce Akendo, il quale sarebbe dovuto rimanere nei dintorni per sincerarsi che tutto andasse per il meglio o che, comunque, non ci fossero eccessivi pericoli per la Jonin. Le guardie giungono a destinazione, fermandosi a dieci metri dalla cupola di terra che è stata formata in precedenza. "Dov'è la Capo Clan?", pronuncia uno, mentre un alleato riconosce la tecnica usata e indica il punto preciso in cui si suppone possa essere stata prigioniera. <Attacchiamo.> Pronuncia il presunto capo delle guardie, trattandosi poi d'altri nove che lo accerchiano subito dopo. Forma una sequela di sigilli, avvicinando poi il pollice alla bocca e formando un piccolo foro all'interno del quale dirige il getto di fiamme. Esso s'ingrandisce fino ad avere la forma d'una fenice, inizialmente di piccole dimensioni, circa dieci metri di diametro. Poco prima che la tecnica possa effettivamente partire, essa verrebbe potenziata da dei getti di Fuuton generati dalle guardie restanti e che hanno accerchiato dapprima l'utilizzatore di Katon. La fenice raggiunge una grandezza di ben venti metri, potenziata proprio dal getto di Fuuton, garantendo così a quest'ultima la stessa velocità basilare, ma una potenza d'attacco maggiore. La sala è abbastanza ampia per non venire intaccata, se non qualche tendaggio che purtroppo arderà e si ridurrà in cenere. La fenice sarebbe diretta alla volta di Sango, il fuoco tanto temuto dalla carta che rischia di bruciare interamente. Viaggia ad un metro e mezzo da terra, incendiando quello che incontra. La cupola è avanti alla rossa, ma basterà a proteggerla dall'immane fenice di fuoco? [ 2/4 - Difesa Sango ][ Chakra Sango: 42+7= 49 ][ PV Kimamura: 85/100 ][ Ambient/Quest - CHIUSA ]
La donna opta per la disgregazione, una tecnica basilare del Clan, evidentemente utile per le circostanze. La velocità è nettamente maggiore rispetto a quella della fenice, la quale investe la cupola di terra abbastanza per romperla. L'obiettivo principale era senza alcun dubbio quello. Sono pochi i foglietti che vengono bruciati, il che non comporta un danno eccessivo per Sango. Si sposta, disgregata com'è, per poi adottare una tecnica piuttosto forte che viene diretta verso questi ultimi. Le guardie laterali accorrono immantinente verso la Capo Clan, la quale viene tratta in salvo e fatta allontanare il prima possibile dalla stanza in questione, purché sia salva e non corra alcun pericolo. <NON E' FINITA QUA!> Bercia Kimamura in un agitarsi di foglietti tutt'attorno alla sua figura. Gli occhi della Ishiba non potranno più vederla dopo un po' e, non appena anche quell'attacco viene lanciato verso le guardie, avvertirà una presenza dietro le spalle. Gli avversi cercano di divincolarsi da quell'attacco, veloce e potente, riuscendo soltanto alcuni a schivarlo totalmente. Gli altri sono costretti a portarsi le mani sulle orecchie, cercando di tapparle, ma finendo con il crollare sulle ginocchia per via della mancanza d'equilibrio che una tecnica simile causa. <LA NOSTRA CAPO CLAN RESTA KIMAMURA!> Bercia il capo delle guardie, il quale si starebbe preparando ad un altro attacco. Non fa in tempo, ovviamente. Akendo compare alle spalle della fanciulla, come anticipato, poggiandole una mano sulla spalla ed attuando solamente una dislocazione che la porterà fuori pericolo. Le sussurrerà che la situazione stava diventando complicata, che comunque s'è fatta valere. Ma le sorprese non sono certo finite qui, nel giro di qualche giorno riceverà una missiva inaspettata che segnerà soltanto l'inizio della sua ascesa. Certo, mancano le tecniche, mancano i rotoli, ma non tutto il male viene per nuocere, vedrai Sango. Kimamura sarà segnata da questa presunta sconfitta, costretta a ritirarsi, ma tu hai ottenuto parte dell'obiettivo... [ END ]