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Io sarò la vera Konan.

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Giocata di Clan

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con Rasetsu, Sango

Dojo del Clan Ishiba. Alcune zone sono ancora in fase di lavorazione per via del capriccio di Yukio. Il Dojo del Clan di Kusa, tuttavia, appartenente in precedenza a Sango Ishiba divenuta poi Mukenin del Villaggio, è ancora integro. Forse per poco a giudicare da quello che stiamo per narrare. La donna in questione, dal lungo crine cremisi, si sta per fiondare all'interno del Dojo, accompagnata da Akendo. Questi sfrutta la tecnica della Dislocazione Superiore per condurla esattamente nella stanza centrale. Una volta lasciata lì, non farà altro che tornare indietro. In fondo, quella non è una sua battaglia. La donna dovrà vedersela da sola contro la Capo Clan o contro chiunque sia presente in sede in questo momento. L'interno del Dojo sarà esattamente come se lo ricorda, costruito in marmo bianco, con lunghe colonne disposte in fila a distanza di pochi metri l'una dall'altra. Intarsiate con piccole rifiniture dorate e il simbolo del Clan che viene dipinto ed è visibile un po' su qualunque parete. Il suono dei propri passi rimbomberà sicuramente, così come la sua voce qualora parlasse. Non sembra esservi nessuno, ma sarebbe paradossale. Non ha certo chiesto un appuntamento, ma probabilmente è meglio che sia all'interno che all'esterno. Fuori dalle porte, vi sono comunque delle guardie. Yukio, anzi la stessa Kimamura, ha disposto una protezione qualora Sango voglia tornare da lei, anche solo per parlarle, qualora si fosse fatta sentire. Ma a priori, considerando la situazione attuale riguardante l'Alleanza, tutti, chi più e chi meno, hanno preso delle precauzioni per evitare di avere dei problemi più grandi di loro stessi. Quindi, dopo pochi secondi che si sarà dislocata in uno dei saloni della Sede del Clan Ishiba, apparirà una voce alle proprie spalle, sol quando sarà sicura che Akendo sarà andato via. <Bentrovata.> Qualora si girasse o anche non lo facesse, la voce sarà facilmente riconducibile a Kimamura. Dieci metri alle sue spalle, defilata nell'oscurità di un angolo, ma bella come sempre. [ Ambient/Quest per Sango ]

22:35 Sango:
 Eccola finalmente , in viaggio, qualche attimo con la mano stretta a quella del suo compagno, del suo mentore, di colui che l'ha portata ad elevarsi ancora oltre al semplice ninja. Un attimo, una folata di vento e gli occhi ben chiusi, sa bene cosa significhi viaggiare in quel mondo e non poterlo controllare lei stessa in modo diretto. Ma poco importa, non quando sente l'aria cambiare, gli odori, i suoni stessi, non sono più in quella nera foresta di morte, non vi è fango, non vi è null'altro che l'odore di quel piccolo grande tempio a Kusa. L'uomo che sfugge di nuovo da lei, in attesa esplicita che quell'incontro possa finire, che tutto possa volgere in un modo diverso, ma sempre attento a ciò che accade. Il sannin sa, sa molto di più di chiunque altri. La rossa scuote lievemente il viso, azzurre iridi che si mostrano chiare come il più bel giorno di sole , in quel lampo di eccitazione che la attraversa . Indossa quelle, le vesti di Konan, le vesti dell'akatsuki stessa, rosse nuvole di sangue che non rappresentano altro che il proprio villaggio, quelle guerre patite e quegli scontri orribili. Sente la voce della donna, di colei che sarebbe potuta esser un tempo un amica e che potrebbe esserlo ancora < è bello tornare in un posto che possa esser considerato come casa > mormora , la voce bassa, calda, accogliente mentre anche lei si volta per veder la capoclan. Non vi è emozione sul viso se non un lieve sorriso sulle labbra < mi stavi aspettando > non che si aspetterebbe altro da colei che dovrebbe proteggere lo stesso clan. Lascia che il silenzio cali, qualche attimo, secondo, secolo infinito prima di riprender a parlare < Kimamura, è un piacere ritrovarti qui > eppure non tace di nuovo, ha qualcosa da dire, qualcosa da iniziare, sarà una lunga danza quella tra le due < suppongo tu voglia sapere, le voci sono circolate eppur mi chiedo se vi sia verità dentro > lascia che il corpo si fermi, mantenendo le distanze, avrebbe compiuto poco più di due metri nella sua direzione < non sono qui per combattere, sono qui per parlare > ma adesso è il momento di tacere, non è quello il tempo di incalzarla , e li Ame le circonda, una pioggia fitta, un temporale in piena regola scuote quella città priva di una vera anima < Ame è con noi questa notte > [chakra on][vesti akatsuki]

Gli occhi color ambra della Capo Clan son fissi in quelli chiari di Sango. Glissano in direzione della tunica dell'Akatsuki che ha addosso. Non spiccica ancora mezza parola, probabilmente ammaliata dalla bellezza altrui, nonostante fosse stata sempre vittima di insulti e coercizione da parte degli altri Ishiba. <Peccato che questa non possa essere più considerata casa tua.> Le risponde a tono, uscendo dal suo cono d'ombra nel quale s'era in precedenza rifugiata. Non osa avvicinarsi alla volta di Sango, non perché la stia temendo, ma perché come ogni ninja che si rispetti, se sei bravo dalla distanza, allora ci resti. La vede avvicinarsi d'un paio di metri mentre continua a parlarle. Kimamura resta nella stessa ed identica posizione, posta adesso frontale alla donna. <Non è lo stesso per me e no, mi spiace, non ti stavo aspettando. Ti posso concedere due minuti del mio tempo, dopodiché tra queste mura non sarai più la benvenuta.> D'altro canto, come mai avrebbe potuto reagire un Capo Clan appartenente a Kusa, Villaggio dell'Alleanza, trovandosi di fronte un membro che ha tradito il proprio Clan? Avrà senza dubbio avuto le sue motivazioni, ma di questo lei è all'oscuro. Inoltre, ha dimostrato d'essere comunque dalla parte dell'Hasukage, il quale l'ha aiutata a stabilirsi nel Villaggio, siglando un patto con Kimamura stessa. <Ti ascolto, Sango.> Le lascia il tempo per parlare e per spiegarsi, ammansendosi per il momento. E' abbastanza intelligente, affatto impulsiva, anche se spesso scontrosa. Vestita in maniera elegante con un kimono bianco e azzurro che reca il simbolo del clan e di alcuni foglietti di carta, i capelli bluastri raccolti con una croccia dietro la nuca, incrocia soltanto le braccia sul petto e ne attende le possibili reazioni. Non si fida ovviamente del fatto che non voglia attaccarla, quindi la distanza è più una misura di prevenzione, tenendola strettamente d'occhio. [ Ambient/Quest per Sango ]

23:53 Sango:
 Nonostante le parole dell'altra non fa nulla, se non quel lieve sorriso che lento scema lasciandola retta nel proprio essere Ishiba. Lo è , ne porta con orgoglio il nome, porta seco le stesse vesti del riduko sannin e di Konan, e non ne trova paura. Prende il suo tempo , ne ascolta le parole eppure un solo sospiro intristito sfugge dalle labbra < ho visto molto Kimamura in questi ultimi tempi > inizia lei, ma i propri passi la porterebbe lontana da lei, retrocedendo ma senza dargli mai la schiena, camminando in diagonale per allontanarsi < ma quello che mi strazia l'animo, è vedere gli Ishiba farsi forse con lui, un Hasukage che alla fine ci ha solo sequestrati dal nostro paese > le lancia un occhiata bieca eppure continua a parlare, non importa quanto tempo serva, tutto quel mondo è loro adesso, una piccola grande stanza vuota e riempita di echi di una gloria non più loro < ho offerto a lui tutto quello che avevo pur di riavere Ame libera > la mente vola indietro, un brivido di paura, di sdegno si forma in un nodo nello stesso stomaco < quello che mi ha chiesto in cambio sono stati i nostri segreti, la nostra libertà...la mia e la tua > oh come è dolce e amaro al contempo il peso della verità < non si staccherà mai da Ame, nemmeno se gli dessimo tutta la forza di cui siamo capaci..e lui non la comprende, non dovrà mai comprenderla > la voce che diventa un sibilo affettato, duro, secco e quasi tuonante < capisci adesso perchè ho agito con Otogakure? Perchè abbia aiutato i loro abitanti a riprendersi quello che gli spetta? La loro terra, la loro storia sebbene tanto lontana dalla nostra.. ma pur sempre quello che gli appartiene, lo stesso che tocca a noi adesso > ferma quel passo lento per volgersi a lei di nuovo < gli Ishiba sono tornati , il nostro nome viene riconosciuto da tutti e io sono Byakko come lei, come Konan, come l'anello che portava, come la tigre bianca che era, come evocatrice di esse > un nome che le hanno donato, un nome che ha abbracciato, una veste che adesso indossa come la propria pelle d'innanzi a lei che il volto e le sembianze la riportano a quelle storie, a quelle immagini antiche < non vuole che riprendiamo ciò che è nostro, non vuole che ritorniamo al potere e al posto che ci spetta, non desidera vedersi togliere dalle mani un potere tanto grande da poter schiacciare gli altri. Ame era questo, Ame sarà questo.. ma voglio che tu sia dalla mia parte, dalla nostra parte. > lo sguardo che s'accende di quel fuoco, di quella vampata di vita e di desiderio < cosa ci hanno insegnato, cosa ci hanno sempre detto? Che noi siamo coloro che riporteranno il villaggio alla sua reale gloria, che un Ishiba siederà al posto del kage e potremmo infine ricostruire la nostra casa in piena libertà, senza doverci piegare ad altri, senza dover sacrificare i nostri amati, i nostri amici, la nostra stessa famiglia> un attimo e la voce che va a spegnersi lentamente < il riduko sannin scenderà con noi in battaglia se tutto ciò servisse a donarci la libertà che meritiamo > .. < da che parte stai Kimamura? Dalla nostra, da noi che siamo sangue del tuo sangue, o dalla sua parte ?> attende adesso, silente, tanto è stato già detto. Ma adesso , in quel piccolo lasso di tempo andrebbe a concentrarsi , andrebbe alla ricerca della pozza cristallina che la abita, elegante e delicata ma forte e impetuosa per provar ad intingervi il proprio chakra , la ricerca è ovvia, desidera il potere che le ha donato la loro antenata. [chakra on][vesti akatsuki][2/4 tentativo richiamo innata]

Accetta di buon grado la proposta di Kimamura di parlarle ed esporre i motivi per cui s'è recata sin lì. <Se io non fossi stata d'accordo con lui, non mi sarei trasferita a Kusa. Ti ricordo, inoltre, che la nostra sede principale è ad Ame. E' sempre stata ad Ame. Avere una succursale anche a Kusa per via di alcuni Ishiba trasferitisi qui, non è un male. Anche a me piacerebbe portare tutti nuovamente nella nostra terra, ma non ho mai obbligato nessuno a restare qui.> Le spiega, cercando di mantenere per quanto più possibile un tono pacato. Non vuole andare in escandescenza, si limita a risponderle per le rime e a darle le motivazioni che sta cercando nelle sue risposte. <Perché dovrei fidarmi di te che hai tradito il Clan e l'Alleanza?> Questa è una delle vere domande che sorgono direttamente da Kimamura. Per quale motivo dovrebbe sbilanciarsi e fidarsi di una reietta del Clan, rispetto all'Hasukage in persona. <No, continuo a non capire cosa ti abbia spinto ad aiutare Oto. Avrei capito fosse stata Ame, proprio per i principi dei quali tanto ti fai vanto, ma che probabilmente hai dimenticato tu stessa.> A sua volta, il tono si inasprisce, corruga la fronte ed arriccia il naso, scoprendo così gli incisivi quasi le stesse ringhiando. <Chiunque voglia venire con te, è libero di andarsene. Non voglio nella mia Famiglia altri traditori della peggior specie. Tuo fratello Ren non sarebbe affatto soddisfatto di ciò che sei diventata. Indossare la stessa veste e lo stesso anello della grande Konan non ti rende lei.> Sango si ostina a parlare al plurale, facendo trapelare tutto l'orgoglio e l'onore di essere membro di un Clan tanto famoso e antico. <La vera domanda è da che parte stai tu, Sango. Noi Ishiba siamo dal lato corretto, dal lato dell'Alleanza. Dammi un buon motivo per costringere i nostri conclannati a venire con te. Ame non è in mano tua, cosa puoi garantirci? Di vivere come la reietta che sei diventata?> Si lascia sfuggire una risata denigratoria, mentre attuerebbe la scomposizione. Le sue gambe diventerebbero dei sottili foglietti di carta che inizierebbero ad aleggiare tutt'attorno alla sua figura. Soltanto il busto e il volto sarebbero ancora compatti, se non fosse per qualche foglietto bianco che inizia a staccarsi dalla guancia manca di Kimamura. <Non ci dai speranze di sopravvivenza là fuori. Se adesso scegliamo di seguirti soltanto per un tuo desiderio, per un tuo capriccio, saremo a nostra volta dei ricercati dall'Alleanza.> Una posizione che, in realtà, le fa anche piuttosto comodo. <Perché non mi dici apertamente e sinceramente che sei qui soltanto per recuperare i rotoli? Mostreresti d'essere ciò che realmente sei.> Non la sta attaccando, sia ben chiaro. Però, i foglietti di carta volteggiano in aria tutt'attorno alla Capo Clan. [ Ambient/Quest per Sango ]

00:45 Sango:
 La ascolta, di nuovo eppure quelle piccole rughe si son formate da tempo sul viso, segno che forse qualcosa di Akendo sia rimasto in lei. Dolore, sopportazione, rabbia e forse una bieca ombra della mente del sannin. < comprendo bene quello che stai dicendo, le tue perplessità, il tuo desiderio di mantenere in vita il clan e lo stesso desiderio che mi anima > mormora calma, non andrà in escandescenza adesso, non desidera colpirla, non prima di aver messo tutto quanto in tavola < l'ho fatto per un semplice motivo > umetta lenta le labbra < avere degli alleati. Alleati forti, che possano proteggere noi, che possano proteggere un giorno anche Ame. Ho fatto un patto con Kioshi Uchiha, kage del suono per aver in cambio il suo stesso aiuto..ma quello che più mi ha mossa alla fine è stato proprio lui, Nemurimasen, il jinchurichi > ammette candidamente senza alcun riserbo, la verità che sboccia come un candido fiore < ci proteggeranno, lo faranno eccome > per quel che lei ha donato loro, per quel che Hanae/Nemurimasen farà per lei < Ren...l'ho rivisto > un piccolo tormento sfocia nel proprio volto < il mondo della natura è nel caos completo, il sottile velo che ci ha sempre divisi dai morti ormai non c'è più.. e credimi, quello che voglio fare, tutto quello che faccio , ogni singolo respiro, ogni singolo passo, è solo per lui, per il clan. > tace un attimo ancora < vi do molte speranze di potercela fare, io stessa sono divenuta più forte, io stessa ho fatto di tutto pur di proteggervi ogni momento > non vi è dubbio nello sguardo e nella voce stessa < Kusa è il male. Kusa non ci lascerà mai tornare a casa e rendere quella casa come dovrebbe essere. Non è libera, ci ha concesso solo un posto dove vivere per prendersi una terra stessa, eliminando un intero consiglio, Kimamura! Cosa ti fa credere che non lo farà ancora? Chi ti fa credere che questa non sia altro che un modo per tenerci buoni sotto il suo estremo controllo? Pensi davvero che non insedierà i suoi Pierrot nel villaggio per controllarci tutti? Perchè era una delle sue richieste. Come quella di avere i nostri segreti!> anche il proprio essere, il proprio viso, andrà lentamente a dividersi, ma a differenza dell'altra la carta sarà completamente nera, un colore spettrale, oscuro come la notte prima dell'alba < non è un capriccio, è la speranza che ci rimane. L'alleanza conta solo Konoha e Kusa, gli altri villaggi nemmeno esistono per quel che abbiamo potuto sentire in questi anni. Oto ci sarà, Ame pure, rinascerà allo stesso modo dalle ceneri ... non voglio prendere i rotoli con la forza, non desidero farlo. Ma sono pronta a lottare per quello che gli Ishiba meritano davvero > tace, pronta adesso, fiero lo sguardo e fisso su di lei < sai bene dove sta puntando l'ago del mondo, chi siano il jinchuriki, il riduko sannin, Oto stessa con tutti i suoi ninja. E io so, che posso proteggervi , che possiamo riavere quello che ci spetta senza doverci chinare davanti un kage che non è il nostro > .. < adesso scegli, è tempo che le nostre strade prendano un sentiero. Insieme o divide..sebbene preferisca la prima decisamente > [chakra on][vetsi akatsuki][Ishibaku IV][85/90]

Disgregatasi in sottile carta, Kimamura resta a distanza di sicurezza e di medesimo ingaggio. <Anche noi abbiamo degli Alleati forti, qui.> Riferendosi ovviamente all'Hasukage con cui ha un patto e all'Alleanza dei Villaggi. Nonostante Sango dica che quest'ultima non esista, si tratta pur sempre dell'unione di almeno tre villaggi che si aiutano a vicenda reciprocamente, rispetto ad uno che viene puntato da tutti gli altri come nemico comune. <Non ho bisogno di nessuna protezione per il mio Clan, posso cavarmela anche restando qui, anche tornando ad Ame con le mie sole forze. Posso fare ciò che tu non hai fatto per gli Ishiba: restare fedele.> Le parole altrui hanno comunque delle falle per la Capo Clan, la quale continua ad ascoltarla, sicuramente, avendole dato modo di parlare, ma ostentandosi nella sua opposizione. <Anche Kioshi Uchiha non è il nostro Kage. E' il Kage del Suono, noi apparteniamo ad Ame.> D'altronde, lei ha espressamente detto di non inchinarsi ad un Kage che non sia il loro, ma allo stesso modo proprio Kioshi non lo si può reputare tale, essendo sì Kage, ma di un paese che non è quello di provenienza degli Ishiba. I foglietti iniziano a vorticare velocemente attorno alla figura di Kimamura, adirata dalle frasi che ha appena dovuto sentire dirette alla propria persona. <E a te chi fa credere che ci difenderanno davvero? Che non ci lasceranno indietro per pensare ai LORO Clan e non a noialtri? Perché ti fidi di qualcuno e pretendi che anche noi ci fidiamo di questi?> Alza la voce, compiendo appena un passo in sua direzione, spostandosi nel vento come la carta che viene spinto da quest'ultimo. <Sono mesi che continui a parlare di Ame, Ame e ancora Ame! Ma cosa hai fatto per riaverla? Cos'hai fatto per conquistarla? Sei andata alla conquista di Oto, avete ucciso Kunimitsu. Nient'altro!> Alza volutamente la voce, adesso, proiettando il busto innanzi. E' adirata con la rossa, la quale a sua volta ha attivato l'innata, in maniera anche piuttosto palese. <Ho preso la mia decisione ed è essere contro di te. Ti avevo dato la mia più completa fiducia con questo Dojo, ma l'hai soltanto calpestata per i tuoi intenti, per i tuoi perché. Sei stata egoista, Sango. Come ti ho detto, chiunque voglia seguirti potrà andarsene sulle sue gambe, tuttavia non potrà più definire questo posto come una casa.> Sciorina fuori le sue intenzioni, le sue motivazioni, ostenando la sicurezza tipica di un Ninja che ricopre quel ruolo da tanto tempo. Arrivi in un momento della vita dove la tua Famiglia, o il tuo Clan in questo caso, vengono prima di qualunque altra cosa. <Se vuoi i rotoli, dovrai sconfiggermi, dovrai passare sul mio cadavere.> Una chiara minaccia di guerra nei confronti del Medio Destro. [ Ambient/Quest per Sango ]

12:45 Sango:
 Eccole, simili eppure così tremendamente diverse. Le parole della rossa risuonano quasi stanche, sa cosa deve fare, cosa dovrà fare eppure perché decide di convincere quella che non è per lei nient'altro che un mero sostituto temporaneo? Ren . Per graziare l'anima di lui nel sapere che dovrà provare ad uccidere quell'amata che un tempo era molto per lui. Eppure non può far altro che doversi arrendere all'evidenza della questione e no, non chiederà l'aiuto di Akendo, non ne ha bisogno, quello è il suo tempo, che quella fiamma possa bruciare tutti coloro che si mettono contro di lei. Lo sguardo s'assottiglia ma la decisione è stata presa dal momento che ha rimesso piede in quella stanza , in quel loco che non ha ne storia ne anima, solo un guscio vuoto riempito di ombre lontane che nemmeno si avvicinano a quel che dovrebbe essere quel clan, quello che fu e quello che sarà < e così sia > un sussurro sgretolandosi anche lei, bianco e nero, un turbine di carta che non vede altro che morte adesso e sangue. Chi sarà colei che vincerà? Tutto è da decidersi, la fronteggia senza spostarsi, rimane li immobile < e prenderò quello che è mio, nulla di tutto ciò ti appartiene.. e il tuo nome verrà cancellato e dimenticato > un senso di impietà totale fredda quel cuore pulsante. Va alla ricerca di qualcos'altro adesso, un elemento che la compone, che ha imparato ad usare, ad amare per la libertà che le dona. Il fuuton, una ricerca dentro di se per impregnare il proprio chakra modificandolo infine. Lo farebbe salire lungo la spina dorsale, verso entrambe le mani in modo omogeneo, le mani che sono sollevate davanti a se i palmi rivolti l'uno contro l'altro < ti faccio un applauso ... per la tua morte > un dire che le ricorda tremendamente Medusa nel suo utilizzo di quella tecnica contro il suo stesso Doku. Andrebbe li a battere le stesse mani per creare quell'onda d'urto verso di lei alla massima potenza che dispone , il proprio ninjutsu che sente potenziato all'inverosimile , lo sfrutta completamente, adesso è il momento di distruggere e da quelle ceneri, da quelle macerie, un nuovo mondo verrà creato. [ chakra on][ishibaku IV][ 2/4 tentativo battimani di susanoo][ 53/90][vesti akatsuki]

Il momento di dialogare in maniera pacifica è terminato nel momento in cui Kimamura s'è detta contraria alle proposte sciorinate da Sango. Esegue un singolo applauso in direzione della donna, distante ancora dieci metri e già semi-disgregata in precedenza proprio in virtù di un ipotetico attacco da parte altrui. Quando questo avviene, tramite potenti sferzate di vento, la Capo Clan cerca di spostare oltremodo i foglietti di carta, cercando di ridurre il suo intero corpo in un agglomerato di foglietti che volteggiano in aere. E' una tecnica basilare del Clan che la stessa Sango potrebbe conoscere benissimo. Il danno la colpisce, non in pieno come vorrebbe, ma giunge prima che possa terminare l'effettiva disgregazione. Quindi, colpisce dapprima i foglietti che si trovavano già a volteggiare in precedenza, i quali vengono tagliuzzati ma che non arrecano alcun fastidio all'utilizzatore. Nel concludersi, però, non riuscendo a completare la disgregazione prima che l'attacco della rossa giunga a destinazione, riesce a ferirne un fianco tramite delle sferzate che aprono un taglio nella pelle reale della donna. <...> Non un singolo lamento di dolore viene cacciato fuori dalle labbra nonostante sia stata ferita. Non le darà affatto questa soddisfazione. Inoltre, è un ninja di grado elevato, dunque è restia a cadere e ad arrendersi. La guarda con astio, come guarderebbe un nemico della peggior specie, soprattutto adesso che si è rivelata per quella che è. Quando aprirà bocca, lo farà soltanto avendo cosparso le proprie corde vocali col Chakra elementale del Vento. <SaNgO è QuI.> Con la diversa intonazione delle varie parole e delle relative note, cerca di lanciare un attacco diretto proprio alla fanciulla, avente un duplice obiettivo: quello di richiamare chiunque sia nei dintorni, guardie, Ishiba, qualunque altro ninja sia anche a protezione del Dojo. Sono delle onde che ne minacciano l'udito e l'equilibrio, oltre ad altri ed eventuali danni fisici. Bisogna fare una certa attenzione. Nel frattempo, la Capo Clan non s'è affatto spostata, se non lateralmente di qualche altro metro (sulla sinistra di Sango). [ Ambient/Quest - CHIUSA ][ PV Kimamura: 85/100 ][ 2/4 - DIFESA Sango ]

12:46 Sango:
 La osserva disgregarsi, la osserva iniziare ad urlare pure il proprio nome < oh no tesoro, non funziona così con me > un sorrisetto mentre lascia la propria innata che attraversi l'intero corpo, che possa trasformarsi in farfalle nere provando in quel momento a spostarsi anche lei ma diversamente, non ha intenzione di schivare ma di intrappolarla, di poterla destabilizzare ancora, di poterla schiacciare sotto le proprie mani e le proprie parole. Proverebbe a spostarsi in diagonale verso la sinistra della donna, un movimento al massimo delle proprie capacità per spostarsi e distanziarsi di 15 metri dalla donna tanto simile a Konan quanto differente . No, non è così che se l'è sempre immaginata la loro antenata. < Ren , ho incontrato la sua anima, gli ho parlato e non ha chiesto nulla di te, chissà se gli importasse davvero che tu muoia oggi? Potresti rivederlo di certo però > serpente ingannatore, denti a volerle mordere il cuore stesso, tutto pur di farla crollare, mentire se deve e vuole farlo adesso. Andrebbe adesso alla ricerca del proprio elemento, uno di quella che la compone e cha ha imparato nel tempo ad amare , e utilizzare. Il doton. Lo cercherebbe dentro di se, per farlo confluire in un secondo momento all'interno del proprio chakra per poterne modificare l'essenza stessa. Non ha bisogno di sigilli, in quel momento andrebbe a caricare l'arto destro indietro portando il proprio chakra verso di esso, su per la colonna vertebrale e lungo il braccio destro. Caricherebbe tutto il chakra necessario che serve per poi cercare di impattare il pugno chiuso sulla stessa terra davanti a se, per cercare di frantumarla e di innalzare la propria cupola verso la capo clan cercando di circondarla. Se tutto fosse accaduto allora la stessa Kimamura sarebbe stata costretta in una cupola di 3 metri di dimensione . In quell'attimo, andrebbe a disgregarsi di nuovo per avanzare velocemente in una nuvola nera verso la stessa cupola, con la mano destra a poggiarvisi su di essa, ovvio che voglia risucchiarle il chakra anche < io starei buona se fossi in te, e darei ragione alle mie parole.. dopo tutto,Ren, mi ha confessato di esser più simile a Konan di quanto lo sia tu > la vuole destabilizzare, la vuole portare al crollo emotivo e psicologico che lei stessa ha avuto, ha affrontato e ve ne è uscita quando fu il momento. Pronta adesso a prender lei le redini del clan, più pronta adesso di quanto non lo sia mai stata. [chakra on][ishibaku IV][ 1/4 spostamento verso sinistra ( distanza da capo clan 15 metri) + 2/4 tentativo cupola di terra ( resistenza 25+52.5 = 75.5) + 1/4 spostamento verso la cupola ( 13.5 metri)][ 38/90][vesti akatsuki]

Sango opta per indietreggiare di quindici metri dalla figura della Capo Clan, adoperando però le sue stesse gambe. Per disgregarsi completamente, ha bisogno dell'utilizzo della tecnica specifica. <Questa non sei tu, Sango> La donna si porta fuori dal raggio della baraonda, venendo soltanto appena stordita. Quindi, quando cerca di adoperare la tecnica Doton della Cupola di terra, si trova ancora un po' destabilizzata dalla tecnica Fuuton detta Baraonda di Kimamura. Non è eccessivo e non si tratta d'un vero e proprio danno grazie allo spostamento effettuato di rimando. Sbatte un pugno a terra, facendo in modo che la cupola possa innalzarsi e dirigersi alla volta altrui. Riesce ad intrappolarla come vorrebbe perché la velocità di reazione della cupola è maggiore rispetto alla velocità che potrebbe adottare la donna per fuggire. Si ritrova intrappolata, questo è certo, esattamente come vorrebbe la Ishiba. Cala il silenzio per un istante, mentre tutt'attorno a Kimamura si fa buio. <Ren non avrebbe mai voluto che tu diventassi ciò che sei adesso. Una serpe. Un velenoso serpente che non sa quel che fa. Sei soltanto accecata dalla sete di vendetta. Non sai niente di Ren.> La voce risulta essere attutita, ma la fanciulla potrà sentirla senza problemi. I suoi sensi sono sviluppati ed è grazie a questi che potrà anche percepire l'arrivo imminente delle guardie. Sembrano essere più di una decina, avendo potuto sentire l'urlo della Capo Clan che ha avvisato della presenza di Sango in quel luogo. La donna può decidere come muoversi adesso, ma deve tenere conto della presenza delle guardie in arrivo e di Kimamura intrappolata sotto la cupola. Sono all'ingresso. Una ventina di metri e potrà averci a che fare direttamente. <Sei mossa da sterili convinzioni che ti porteranno alla rovina. Nessuno del Clan ti seguirà se mi uccidi qui ed ora. Non raggiungerai mai l'obiettivo di conquistare Ame con questa tua ingordigia.> Continua a reclamare l'altra dall'interno delle mura rocciose. [ Sango recupera 7.5 punti Chakra: 38+7 = 45 ][ PV Kimamura: 85/100 ][ 3/4 all'arrivo delle guardie ][ Ambient/Quest - CHIUSA ]

12:48 Sango:
 Stordita in quella posizione, sebbene non lasci che le mani non facciano il loro dovere, che l'energia stessa non scaturisca dalle proprie membra per colpire la terra stessa, il suolo che si alza in una simil onda per intrappolare l'altra. Un altro movimento per riprenderla e poggiar la propria mano sulla terra sentendo la propria energia divenire di più, alimentarsi dal corpo che sta consumando la dentro. Non vi è più debolezza nel volto della rossa, non vi è segno di dolore, solo un immensa determinazione . La voce arriva, ovattata < non sai nulla di Ren, di me. Sei solo una sciocca che ha il volto di Konan > un sibilo eppure sente le guardie, sente delle presenze stesse che la circondano. Non è sola e stanno per raggiungerla in fretta < e non meriti ne prestigio ne memoria, ucciderò tutto il clan piuttosto che lasciare che la tua debolezza possa veleggiare ancora di mente in mente > sorride, terribile, la propria mano ancora ferma su quella stessa roccia < non sono sola nemmeno io.. di addio a coloro che ti hanno sostenuta mia cara > un sibilo prima di voltarsi verso l'alto, non sa precisamente dove si trovi il Seiun, sa che sarebbe rimasto nelle vicinanze nel caso di pericolo, e beh, quello è un caso di pericolo < AKENDOOOOO > un grido a pieni polmoni in quella vuota stanza grande, ove la voce potrebbe far pure eco e amplificare la sua chiamata , per raggiungerlo nella sua posizione. Una chiamata di aiuto, ma non vi è disperazione, solo una grande decisione appena presa < che il clan Ishiba venga purificato dalla feccia che ne insozza il sangue, che gli altri muoiano e marciscono, mentre coloro che lo desiderano verranno posti più in alto di qualsiasi ninja > un piccolo sospiro adesso < sarai la prima o l'ultima a morire? Deciderò per te la morte più orribile > una promessa la propria, e adesso non le rimane che attendere il Seiun e le guardie stesse, con la mano sempre poggiata sulla parete di roccia a risucchiar la linfa altrui, per volerla debole, senza chakra ai propri piedi. [stessi tag][42/90]

Sango non farebbe altro che mantenere il contatto con la cupola di terra che ha precedentemente evocato per ricoprire il corpo di Kimamura. Quest'ultima ascolta quello che viene detto dalla rossa, ricercando una risposta adeguata. <Ren sarebbe deluso da te, deluso dal tuo comportamento, deluso da tutto ciò che hai promesso e che non hai mai portato a termine. Sei una delusione per me, per il Clan, per chiunque ti abbia conosciuto> Che venga anche uccisa, ormai non le importa più. Sango s'è rivelata essere quella che è sempre stata, una serpe in seno, una falsa bugiarda che ha tradito la loro fiducia, specialmente quella di Kimamura. <non meriti neanche la redenzione. Non meriti che qualcuno ti ami, che qualcuno pianga per te, meriti soltanto la stessa sorte che stai augurando a me.> Per quanto la voce sia attutita, quest'ultima potrà senza dubbio ascoltarla. Trae altro Chakra dalla cupola, sicuramente non sufficiente per ripristinare tutto quello che ha perso sino a questo momento, ma è pur sempre qualcosa. Chiama a gran voce Akendo, il quale sarebbe dovuto rimanere nei dintorni per sincerarsi che tutto andasse per il meglio o che, comunque, non ci fossero eccessivi pericoli per la Jonin. Le guardie giungono a destinazione, fermandosi a dieci metri dalla cupola di terra che è stata formata in precedenza. "Dov'è la Capo Clan?", pronuncia uno, mentre un alleato riconosce la tecnica usata e indica il punto preciso in cui si suppone possa essere stata prigioniera. <Attacchiamo.> Pronuncia il presunto capo delle guardie, trattandosi poi d'altri nove che lo accerchiano subito dopo. Forma una sequela di sigilli, avvicinando poi il pollice alla bocca e formando un piccolo foro all'interno del quale dirige il getto di fiamme. Esso s'ingrandisce fino ad avere la forma d'una fenice, inizialmente di piccole dimensioni, circa dieci metri di diametro. Poco prima che la tecnica possa effettivamente partire, essa verrebbe potenziata da dei getti di Fuuton generati dalle guardie restanti e che hanno accerchiato dapprima l'utilizzatore di Katon. La fenice raggiunge una grandezza di ben venti metri, potenziata proprio dal getto di Fuuton, garantendo così a quest'ultima la stessa velocità basilare, ma una potenza d'attacco maggiore. La sala è abbastanza ampia per non venire intaccata, se non qualche tendaggio che purtroppo arderà e si ridurrà in cenere. La fenice sarebbe diretta alla volta di Sango, il fuoco tanto temuto dalla carta che rischia di bruciare interamente. Viaggia ad un metro e mezzo da terra, incendiando quello che incontra. La cupola è avanti alla rossa, ma basterà a proteggerla dall'immane fenice di fuoco? [ 2/4 - Difesa Sango ][ Chakra Sango: 42+7= 49 ][ PV Kimamura: 85/100 ][ Ambient/Quest - CHIUSA ]

12:50 Sango:
 Le parole scorrono ancora attutite, come quelle che si percepiscono in un sogno, come ai lati di una mente che ha già visto il possibile futuro della serata, e di qualcosa di ancor più grande < sei sola, nessuno ti vuole Kimamura. Non parlare di Ren come se t'appartenesse > inutile dire che non vi è più tempo per le stesse parole, vi è solo il tempo di agire, e anche le guardie la pensano allo stesso modo. Entrano mentre si trova dietro la cupola che potrebbe proteggerla, e le parole la fanno sorridere < è qui davanti a voi > oh si riferisce a se stessa, non v'è mai stato un capo clan degno per lei stessa , egoista, serpe in seno, eppure pronta a tutto pur di far tornare la gloria eliminando la parte marcia del proprio clan < vi siete tutti piegati all'Hasukage, siete la vergogna di Ame e di Konan > sibila eppure sa che sta per essere attaccata, ringraziando anche uno dei tanti che si ferma pure ad annunciarlo. Non andrebbe a far diversamente lei stessa , dov'è Akendo? Dov'è l'unico uomo che potrebbe dire di amare, e di amarla, un essere che ha disceso e sorpassato i semplici pensieri di giusto e sbagliato per imporre la propria di volontà? Un pensiero che la prende in pieno eppure lei stessa andrebbe a concentrarsi sul proprio essere, su quell'innata che ancora le scorre dentro, feroce e sibillina, di una carta molto più tagliente del ferro stesso. Porterebbe le stesse mani al plesso solare a formare i sigilli in rapida sequenza, cane, serpente , cane e cinghiale in rapida successione tra di loro. In quel modo andrebbe a disgregarsi veramente, in quella nuvola nera per tentare di spostarsi verso la propria destra di 15 metri per evitare gli stessi e porli in quell'attacco, come attaccanti diretti della cupola di Kimamura stessa. In quel punto andrebbe a riprendersi , la propria forma completa, in modo da poter di nuovo attingere alla propria forza, alla ricerca dello stesso Fuuton che la abita. Lo andrebbe a ricercare per trascinarlo nella pozza di chakra all'altezza del plesso solare per modificarne la stessa essenza. Farebbe salire la stessa energia lungo la schiena, lungo il petto, in linea per porlo nelle corde vocali . Lo accumulerebbe li prima di aprire le morbide gemelle per poi far uscire quella voce in una nota vocale ben definita < SIIIII > un rumore che se avvenisse sarebbe molto più forte della propria singola voce, diretto verso i nuovi arrivati, ma non solo, per attirare anche l'attenzione del Seiun in questione ad arrivare da lei, che possa raggiungerlo nella sua vicinanza. [stessi tag][2/4 tentativo disgregazione 15 metri a destra + 2/4 tentativo si minore][15/90 aiut]

La donna opta per la disgregazione, una tecnica basilare del Clan, evidentemente utile per le circostanze. La velocità è nettamente maggiore rispetto a quella della fenice, la quale investe la cupola di terra abbastanza per romperla. L'obiettivo principale era senza alcun dubbio quello. Sono pochi i foglietti che vengono bruciati, il che non comporta un danno eccessivo per Sango. Si sposta, disgregata com'è, per poi adottare una tecnica piuttosto forte che viene diretta verso questi ultimi. Le guardie laterali accorrono immantinente verso la Capo Clan, la quale viene tratta in salvo e fatta allontanare il prima possibile dalla stanza in questione, purché sia salva e non corra alcun pericolo. <NON E' FINITA QUA!> Bercia Kimamura in un agitarsi di foglietti tutt'attorno alla sua figura. Gli occhi della Ishiba non potranno più vederla dopo un po' e, non appena anche quell'attacco viene lanciato verso le guardie, avvertirà una presenza dietro le spalle. Gli avversi cercano di divincolarsi da quell'attacco, veloce e potente, riuscendo soltanto alcuni a schivarlo totalmente. Gli altri sono costretti a portarsi le mani sulle orecchie, cercando di tapparle, ma finendo con il crollare sulle ginocchia per via della mancanza d'equilibrio che una tecnica simile causa. <LA NOSTRA CAPO CLAN RESTA KIMAMURA!> Bercia il capo delle guardie, il quale si starebbe preparando ad un altro attacco. Non fa in tempo, ovviamente. Akendo compare alle spalle della fanciulla, come anticipato, poggiandole una mano sulla spalla ed attuando solamente una dislocazione che la porterà fuori pericolo. Le sussurrerà che la situazione stava diventando complicata, che comunque s'è fatta valere. Ma le sorprese non sono certo finite qui, nel giro di qualche giorno riceverà una missiva inaspettata che segnerà soltanto l'inizio della sua ascesa. Certo, mancano le tecniche, mancano i rotoli, ma non tutto il male viene per nuocere, vedrai Sango. Kimamura sarà segnata da questa presunta sconfitta, costretta a ritirarsi, ma tu hai ottenuto parte dell'obiettivo... [ END ]

Sango si reca dalla Capo Clan Kimamura per prendere i rotoli. La affronta, ma chiama le guardie. Lo scontro inizia a farsi difficile ed interviene Akendo che la disloca via. Non ottiene i rotoli, ma forse qualcos'altro sì...

No exp, ma GG!