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{Rayuki} Lo farò per voi.

Rayuki - Il Non Domato

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con Kimi, Rasetsu

Fulmini e saette nel paese dell'Aria. Nefaste nubi scure ammantano il cielo pomeridiano, ormai già volgente alla serata buia, facendo cadere gocce su gocce d'acqua. Il Promontorio è ormai invaso da piccoli corsi d'acqua che scendono a cascate lungo i bordi di quest'ultimo, formando pozzanghere qui e lì. Il mare viene bucherellato dalla pioggia che incessante cade dall'alto, investendo sia Kimi che chiunque altro si possa trovare nei dintorni. E' un luogo spesso usato per allenarsi, specialmente per i Chunin che, ben più maturi ed esperti, vi si recano per la tranquillità del luogo. Il caos è generato soltanto da un tuono che squarcia il cielo, illuminando le nuvole d'un bluastro intenso che, dopo poco, sparisce così com'è apparso, lasciando dietro di sé soltanto il suo riverbero. E' un clima piuttosto apocalittico, molto scenografico per il villaggio del Suono, adatto probabilmente alla situazione. Per ora, nulla si muove se non le onde del mare che s'infrangono contro il Promontorio, reso mosso dall'acqua piovana e dagli ululati del vento. Un suono che si ripercuote per tutta la zona grazie agli anfratti naturali creati dalla roccia. A te, Medusa, evocatrice delle farfalle dell'Ade, scegliere e decidere come approcciarsi ad una tua evocazione rivoltati contro, non per sua scelta, come dimostrato dalle due sorelle più mature. [ Ambient per Kimi | CHIUSO ]

15:21 Kimi:
 La tempesta colpisce il paese dell’aria, imperversa sul promontorio delle vibrazioni e lascia lei sola con i suoi pensieri. Il cielo piange al posto suo, i tuoni urlano con tutta la voce che lei non riesce a tirare fuori. Hisoka non risponde più a lei, si sente in qualche modo ferita dalla situazione, sa di non essere stata tradita eppure non riesce a restare indifferente soffre e lascia che le lacrime siano rappresentate da quella pioggia che ora cade e scivola lungo il suo volto. In questo momento in cui basta voltarsi per ritrovare le sue amate compagne tutto viene reso ancora più doloroso dalla consapevolezza che non può controllare la situazione, non le basta arrabbiarsi, non le basta lottare con tutte le sue forze, la regina è stata chiara: lei non può nulla. Difficile spiegare se faccia più male il desiderio e la determinazione di recuperare quel rapporto o la consapevolezza di non avere molte speranze. Ha donato loro anima e corpo e la separazione con Hisoka è per lei intollerabile. L’ha avuta accanto nei momenti peggiori, l’ha aiutata a controllare la sua stessa paranoia, l’ha fatta sentire al sicuro, con le spalle scoperte ed ora lei è là fuori da sola. Troppo controllata e lontana per poter essere raggiunta eppure così vicina da poter essere tenuta d’occhio ogni giorno, fa dannatamente male, non riesce nemmeno a controllare quel sentimento a rimettere insieme i pezzi di quel cuore ancora una volta infranto senza alcuno scrupolo. Un tuono squarcia il silenzio, le labbra che si aprano in quell’istante per cercare di andare ad urlare con tutta la rabbia che ha in corpo. Straziante quello sfogo che sembra spaccarla ancora di più, non può lasciare sua sorella lì fuori da sola, non può saperla sofferente, deve trovare un modo per aiutarla fosse pure l’ultima cosa che farà in questa e nell’altra vita. Andrebbe dunque a concentrarsi con attenzione cercando di spostare il chakra verso i suoi piedi così da andare a creare una patina intorno ad essi e non perdere la presa con il terreno a causa dell’acqua. Indossa un paio di calzari da ninja neri, stivali che arrivano circa a metà coscia, in vita una semplice gonna corta ampia, le arriva poco sopra la metà della coscia ed è a balze così da non intralciarla in eventuali movimenti, sul petto una semplice canotta scura, non ci sono spalline a sorreggerla. I capelli, ormai fradici, sono legato in una coda alta, a coprirle appena lo sguardo solo quei ciuffi lunghi della frangia appiccicati ora alla sua fronte. Occhio destro azzurro e sinistro rosso, iridi che non riflettono oggi, spente a causa del dolore che sta provando e che la scuote dall’interno, a tratti sembra quasi tremare, come se l’aria mancasse ai suoi polmoni, sono gli istanti in cui pensa ad Hisoka. Ad incorniciare il tutto un Haori lungo e bianco, indossato veramente e lasciato aperto, completamente bagnato, il simbolo della Yugure che svetta orgoglioso sulla sua schiena dritta seppur con le spalle rivolte verso il basso, come se il peso di quel momento la stesse pian piano piegando. Nelle tasche di quella gonna a balze le solite pillole recupera chakra e coagulanti, così da essere sempre pronta, sa di avere un nemico da affrontare ma non sa quando tornerà quel maledetto ragno. Un tentativo disperato segue quel suo essersi arrestata con lo sguardo rivolto vero il mare, si concentra attentamente e andrebbe solo a ricercare la mente della farfalla, di Hisoka, chiedendole con dolcezza, implorando con gentilezza un accesso così da poterla trovare, così da poter capire dove sta e correre in suo aiuto, L’iride destro che quindi andrebbe a venir coperto dalla palpebra che vorrebbe calare, attende ora che Hisoka risponda, che le permetta quell’acceso, che le mostri cosa vede dai suoi occhi, che le faccia capire dove trovarla. Appare così impassibile ora lei, resiste ed esiste nonostante tutto ciò che infuria intorno a lei, sfida la tempesta e i nemici delle farfalle restando in piedi davanti alla possibilità della fine, sfida chiunque solo standosene lì in piedi, procurandosi dolore da sola in quel disperato tentativo ma sopportandolo, non è stata spezzata fin ora e mai accadrà, decisa ad immergersi in quella melma fino a dove sarà necessario pur di riavere la sua compagna al fianco. Non sarà mai felice ma può essere sé stessa, hanno toccato ciò che di più prezioso possiede ed ora dovranno incontrarla, si riprenderà ciò a cui tiene[chk on][rilascio del chakra][Se Hisoka ok: occhi dell’ade][equip: tonico recupera chk+speciale-tonico curativo speciale]

La tristezza, l'angoscia, la paura, la sensazione di tradimento. La nostra Medusa è vittima di questi sentimenti, i quali le sconquassano il petto. Ha perduto una sua cara amica, tanto cara da esserle sempre stata affianco. Averla or distante sembra essere utopia, tuttavia è così che le cose stanno andando. Hisoka è vittima di un maleficio, di una tecnica, di... qualcosa. E' palese come non si tratti di una illusione, poiché sfida le leggi che chiariscono la gittata di ciascuna d'esse, la potenza delle tecniche è pur sempre limitata a meno che non si tratti di un Kami. Eppure, di recente, è stato dimostrato che anche i Kami possono cadere. Il modo per liberarla è ancora sconosciuto, ma lei è qui proprio per questo. Hisoka non si è allontanata molto dai confini di Oto poiché è questo l'obiettivo che le hanno inculcato: controllare il Suono, recepire informazioni e trasferirle a chi la sta controllando, a voialtri sconosciuto. Kimi ha avuto modo d'incontrare un essere sovrannaturale di recente, una donna-ragno, una cosa-ragno per l'esattezza, così l'ha definita. E' chiaro quale e chi sia il pericolo imminente, ma non la sua ingordigia, la sua pazienza nello scovare le vittime e cibarsene, regnando incontrastata su tutti. La madre le ha parlato di un essere particolare, un nemico difficile da buttare giù. La Doku cerca di adottare una delle tecniche delle farfalle, con la quale condividere la visuale tramite un occhio. Nonostante il controllo mentale della bestia alata, riuscirà a percepire una visuale più o meno nitida. Il tutto sembra essere circondato dal nero, riducendo la visione ad un piccolo raggio sferico. Nota la pioggia, un luogo fatto di pietra rocciosa che viene investito da una luce naturale. La stessa luce che ora Kimi potrà percepire davanti a sé, verso il cielo, seguita dal rombo di un tuono che esplode nelle vicinanze. In quel piccolo foro nell'occhio di Hisoka che riesce a vedere, potrà anche notare una presenza femminea che riconoscerà in breve appartenere a se stessa. La osserva di spalle, investita dalla pioggia e dalla luce giallastra dei fulmini temporaleschi. Lei è lì. Ma nell'istante in cui se ne renderà conto, la farfalla chiuderà anche qualunque comunicazione e Kimi potrà avvertire come quest'ultima stia cercando di cacciarla via dalla sua testa, lontana dai propri occhi, impossibilitandole alcuna visuale. Qualora si girasse, la ritroverebbe ad una ventina di metri appena in tutti i suoi due metri, magnifico esemplare nero e giallo, che pare restare immobile e sospeso a mezz'aria con un lento battito d'ali. Un tacito interrogativo. [ Ambient per Kimi - CHIUSO ][ Mettimi il consumo di Chakra! ]

16:05 Kimi:
 Riesce in qualche modo a percepire la sua farfalla, ad avvicinarsi abbastanza alla sua mente da poter osservare attraverso i suoi occhi, cerca di concentrarsi, cogliere ogni dettaglio dell’ambiente che le viene fornito, alla ricerca di un qualsiasi indizio su dove trovarla. L’altro occhio resta aperto, connesso alla realtà così da usarlo per orientarsi., per cercare di cogliere intorno a lei gli stessi dettagli, eppure non sono molti i secondi he passano prima di comprendere, la conferma arriva nel momento stesso in cuio coglie la luna disegnata tra le sue scapole. Si trova dietro di lei. Mentre l’altra cerca id buttarla fuori lei si limiterebbe a riaprire la palpebra così da andare a rispettare quel suo volere per quanto doloroso sia il gesto e non imporsi oltre. Vorrebbe ora solo concentrarsi con attenzione così da espander ei suoi sensi ed ascoltare con tutto il suo corpo, cercherebbe di isolare tutto ciò che conosce alla ricerca invece di fonti fin ora nascoste, cercherebbe così di percepire la presenza altrui. Si aspetta di trovare la conferma di avere la farfalla alle spalle ma nello stesso identico momento è consapevole d’essere già caduta in un’illusione da parte di quella cosa, per questo doppio motivo ora proverebbe a concentrarsi, cerca altre presenze o addirittura nessuno, cerca qualche dettaglio che possa portarla a sospettare, qualsiasi cosa fuori posto. Andrebbe poi a voltarsi, i piedi che si vorrebbero muovere lenti mentre il busto si porterebbe ora verso la sua stessa farfalla, la ammira qualche istante lasciando che alla sue spalle il tempo atmosferico esprima tutti i suoi sentimenti, decisa e sofferente allo stesso tempo, ha un obiettivo ma osservarla ora le fa così male <Hisoka> mormora come un amante farebbe alla donna perduta da tempo, c’è dolore in quel tono ma anche profondo trasporto, non si nasconde davanti a lei, mai l’ha fatto e certo non inizierebbe ora. Starebbe sempre e comunque all’erta, conscia di quanto la situazione si precaria, alla ricerca di altre presenze oltre alla loro, pronta a combattere e difenderla a costo della sua stessa vita <alla fine sei venuta tu da me> il tono è triste, ironica la vita a volta <come sempre, sono proprio inutile eh?> c’è del rammarico nella voce, non è riuscita a proteggerla e non è nemmeno stata in grado di raggiungerla, è riuscita solo ad attendere che lei giungesse, proprio0 come quando la richiama. Ha giurato con la sua stessa anima di difenderle e rispe4ttarle ma a conti fatti ora ha fallito e qualcuno pagherà per questo. Non ora però, deve sforzarsi di restare quanto più razionale possibile, sforzarsi di agire come Nemurimasen, sforzarsi di essere adulta e non cedere solo ai sentimenti, deve prima di tutto trovare un modo per salvarla da qualsiasi cosa le stiano facendo, solo dopo potrà far calare la sua ira, solo successivamente potrà permettersi di agire in maniera irrazionale, impossibile anche solo descrivere con quanto astio caleranno mi suoi colpi sulla testa nemica. Ma non è ora il momento, adesso ha davanti una sorella che necessita aiuto, qualcuno che non è stata in grado di difendere l’altra volta ma che riuscirà ad aiutare. Sicura, decisa, implacabile ma al contempo così fragile davanti a quella scena, pronta ad andare in mille pezzi e ricomporsi solo per lei. [chk on][rilascio del chakra][percezione della presenza][equip: tonico recupera chk+speciale-tonico curativo speciale]

La Doku si pone in uno stato di concentrazione, resasi conto che la propria farfalla dista da lei pochi metri, situata alle proprie spalle. Hisoka l'ha raggiunta, volente o nolente, curiosa di capire cosa voglia, gestita però da un'entità superiore dedita soltanto alla raccolta d'informazioni. Vuole fare la persona adulta, comportarsi come chi crede d'esserlo. Non deve lasciarsi vincere dai sentimenti contrastanti che sente montare dentro di sé. Eppure è tutto così difficile per chi non è abituata ad essere così. Hisoka, sollevata da terra d'un paio di metri appena, così da essere discretamente all'altezza di Kimi, la scruta. Probabilmente, non la sta neanche guardando davvero. Estraniandosi per qualche istante, la donna opta per la percezione della presenza. Tutt'attorno a sé... nessuno? Oh, le piacerebbe. Una presenza, difficile quantificare il dove, altrettanto complicato comprendere quanto forte sia, se sia dotata di Chakra o meno. Non sfrutta dissimulazione alcuna, ma dal Bosco si sta avvicinando al Promontorio dov'è Kimi, dov'è Hisoka. L'attenzione della fanciulla è volta chiaramente alla sua amica, inseparabile farfalla, che quest'oggi e in questi ultimi tempi non sembra più starla a sentire. La madre e la regina l'hanno avvisata. Spinta via dalla condivisione oculare, le ali della minore si muovono in direzione dell'evocatrice. Ferma al suo posto, le spinge in avanti con la potenza posseduta, generando soltanto una lieve folata di vento, niente a che vedere con delle tecniche Fuuton. La pioggia che continua a cadere incessante viene spinta in direzione altrui, venendo investita da un quantitativo lievemente maggiore d'acqua, ma senza ferirla, priva anche della necessità di difendersi. Non intende ferirla in nessun modo, altrimenti l'attacco non sarebbe stato certo da quella distanza con un potenziale minimo come il suo. E' un avvertimento. Parla o me ne andrò. Tuttavia, ad una distanza ben maggiore, circa quaranta metri, quindi comunque visibile da Kimi con qualche difficoltà dettata dal buio generato dal temporale, qualcun altro è in dirittura d'arrivo. Una lunga zampa nera, quasi metallica, di quel nero lucente, appuntita all'estremità che scandaglia il terreno. Una zampa di ragno di anche notevoli dimensioni. E' questa la presenza che Kimi ha precedentemente percepito e sembra si stia avvicinando man mano verso Hisoka. E man mano che s'avvicina prende forma. E' quattro volte più grande della farfalla, probabilmente raggiunge gli otto metri di cui quattro sono soltanto le lunghe otto zampe di cui il suo corpo è composto. Totalmente nera e traslucida, con una tonalità cremisi accesa sul dorso, verso il culmine del suo corpo. Otto occhi rossi adocchiano la zona circostante, si chiudono e si riaprono. <Non attaccare, evocatrice> La voce della bestia, evidentemente femminea, si ripercuote sin dalla fanciulla. Distano adesso venti metri, posta alle spalle di Hisoka. <NYAHAHAHAH!> Te la ricordi questa risata astrusa? L'hai già sentita. Accompagnava un ragno in forma umanoide. <voglio chiacchierare con te!~> Melliflua, si lascia sfuggire una piccola risatina, meno rumorosa della prima che pur non appartiene a lei. <Potrebbe essere la tua ultima chance d'avere a che fare con me. Non sto combattendo una guerra, voglio comprendere voi sciocchi umani.> Una voce fastidiosa, come se si fosse sniffato elio puro, interrompe il flusso dei discorsi. <Stupidi umani! Hihihi!> Solo per dar fastidio. [ Ambient per Kimi - CHIUSO ]

17:03 Kimi:
 Non ottiene risposta da Hisoka, la lascia nel silenzio senza replicare e i suoi occhi si riempiono di lacrime che però non vengono versate, basta il cielo, basta quell’incessante pioggia a spiegarle e spera che in qualche modo la sorella possa comprenderla, possa capire l’amore e la stima che prova per lei, la necessità di aiutarla, affida tutto questo allo sguardo. Sa di non essere sola e sente qualcosa avvicinarsi, per questo andrebbe silenziosamente a spostare il suo stesso chakra verso le ghiandole salivari, silente vorrebbe solamente andare a farsi forza di quell’innata velenosa. Ce4rcherebbe di lasciare che il chakra si bagni nel veleno tossico il tempo necessario per assumerne le caratteristiche prima di riprendere il normale flusso, asciando così che l’innata venga richiamata. Pronta a combattere, pronta ad uccidere. La farfalla si muove, lascia che l’acqua venga spinta in sua direzione e lei non fa altro che abbassare appena il capo socchiudendo gli occhi per cercare di non accusare troppo fastidio, quell’avvertimento viene letto da lei come un segno d’affetto, come se nonostante tutto fosse ancora lì, cerca di allontanarla e in qualche modo proteggerla, non la stupisce un simile atteggiamento, d’altronde l’ha sempre fatto. Ecco che quindi dal bosco qualcosa esce, una risata che riconosce perfettamente e gli occhi che vorrebbero spostarsi su di lui <sciocchi umani?> domanda mentre la rabbia sale alla sua testa, il sorriso sadico che va a formarsi su quel volto prima pacato e quasi innocente, una parte di lei ha la meglio in questo momento, non ha scelto di far parte delle farfalle dell’Ade a caso <l’unico con una risata idiota qui sei tu> innegabile come il solo suono abbia il potere di irritarla, forse proprio a causa di un certo rosso di nostra conoscenza <e dici anche cose sciocche, io non sono umana> semplice la sua affermazione quanto potente nella convinzione. Non pensa d’essere mai stata un essere umano, sanguina e può morire ma questo non significa altro che sia viva, la verità è che lei è una creatura dell’oltretomba, appartiene e da sempre è appartenuta al regno dei morti, figlia di un ignobile demone, morte per i più, velenosa nel sangue e nella saliva ed infine sopravvissuta pur non avendo più alcun organo funzionante, ancora lì nonostante tutto e tutti, alle sue spalle solo una scia di morte, alcuni giustificati dai suoi sentimenti altri semplicemente per senso del dovere nei confronti dell’Ade, perché è questo che è lei: LA MORTE, nessuno potrà mai convincerla del contrario, ogni suo gesto compiuto, ogni sua parola, ogni suo respiro sono compiuti con il solo scopo di lasciare che il mondo abbia certezza della fine, lei è la mietitrice di anime,. Lei e le sorelle le torturatrici di anime. <come la controlli?> domanda semplicemente, infondo qualcuno (Nemurimasen) ha sempre insistito sul senso di far le domande prima di uccidere qualcuno e mai a posteriori, perché non provare a seguire il suo esempio? Occhi che si alternano tra la sua evocazione e quella creatura <perché non la lasci? Non vorrai farmi credere che sia davvero lei ciò che vuoi> il sorriso resta sul volto. Hisoka è la più debole tra le sorelle, utile senza dubbio ma non una tra le più forte <o forse hai bisogno di me per arrivare alle altre?> continua lei, le idee che si è fatta sono abbastanza chiare. Il sorriso che si allarga mentre lei andrebbe a fare un passo in avanti, testa alta, sicura di sé, provoca consapevolmente, non smette però di fare attenzione al flusso di chakra ai suoi piedi o a ciò che la circonda, sempre all’erta, è paranoica dopo il rapimento, non si farà cogliere troppo facilmente impreparata[chk on][rilascio del chakra][percezione della presenza][equip: tonico recupera chk+speciale-tonico curativo speciale]

17:09 Kimi:
 edit [chk 91/95][arte del veleni liv 4]

L'enorme ragno nero e rosso stanzia frontale alla donna. Inizia a muovere lentamente le sue zampe, non perché sia lento di suo, ma perché non ha necessità di correre. Le otto zampe si muovono l'una dietro l'altra, assecondando il movimento delle due anteriori e principali promotrici del moto. L'enorme corpo, a goccia sul retro che s'alza verso l'alto, viene sostenuto dalle lunghe zampe nere ricoperte da sottile peluria. In mezzo a queste ultime, sul largo dorso della bestia, sembra esserci qualcun altro di piccole dimensioni che se la ride. La pioggia continua a cadere incessante, facendo sì che il corpo del ragno gigante sia praticamente luccicante, come se fosse metallo. L'acqua le scivola addosso, cade sul terreno, ma non sembra in nessun modo darle fastidio. Supera Hisoka, la quale resta ancor sospesa in aria, senza avvicinarsi o fare alcunché. <Avrà anche una risata sciocca, ma non è umano, come non lo sono io e come non lo è Hisoka.> L'enorme aracnide si ferma a circa cinque metri da Kimi, le lunghe zampe stese innanzi e ai lati per sostenere le tonnellate del suo peso, senza ledere in nessun modo la ragazza. Non è la giornata adatta, non è il momento giusto, non ha ancora concluso quel che deve fare per far partire l'attacco vero e proprio. E' bene che gli umani, quegli stupidi umani che tali ha definito, sappiano che lei esiste, che lei è lì. Per precauzione, Kimi sceglie di attivare la propria innata in modo tale che risulti essere letale qualora sia necessario. Il mostro ha detto di non voler attaccare, bensì chiacchierare, ma qualunque esperienza pregressa ha insegnato ai ninja a non fidarsi ciecamente di nessuno, specialmente di qualcuno che s'è presentato come nemico. Sono l'una di fronte all'altra adesso, vicine, pronte a contendersi qualora sia necessario. Otto occhi rossi sono tutti focalizzati sulla Doku, piccola e fragile in confronto alla grandezza di Rayuki. <Perché non lo scopri?> Ridacchia divertito il kiwi sul corpo altrui, senza mai farsi vedere, probabilmente timoroso di venire catapultato dall'altra parte del mondo o dalla sua compagna o da Kimi stessa. <Sono rimasta incuriosita dal tuo legame con le Farfalle dell'Ade e la tua compagna legata alle Tigri della Foresta. In questi mille anni, nulla è cambiato, noto. Quelle bestie immonde permettono ancora a voi miseri umani di farsi controllare a bacchetta tramite un inutile contratto.> V'è astio nella sua voce, astio che non viene per niente mascherato, bensì adornato dal suo essere saccente e dalla sicurezza che sembra emanare. <Permettimi di presentarmi, evocatrice. Il mio nome è Rayuki, il non domato.> Una leggenda vivente tra le Evocazioni, l'unica evocazione che ha deciso di non scendere a patti con gli umani, denigrando chiunque lo facesse e con la chiara intenzione di togliere di torno chiunque accetti quest'accordo. <Non la lascio andare perché questa è la dimostrazione tra la nostra forza e la vostra. Siete già caduti nel panico più totale.> Si lascia sfuggire una risata che ne sconquassa l'enorme dorso, unita a quella del piccolo canarino che pare ancora nascondersi agli occhi della Doku. <Non riuscite a risolvere un problema tanto innocuo, come pensate di fronteggiare me?> Non è orgoglio, non è sicurezza. Conosce quanto le evocazioni siano timorose nei suoi confronti e persino la Madre ha esortato Kimi a non fare pazzie. Il nemico non è uno qualunque. [ Ambient per Kimi - CHIUSO ]

17:55 Kimi:
 Quanto non l’hanno capita quei due, che ora si mettono in bocca parole e discorsi di cui di fatto non sanno assolutamente nulla. Non arretra con l’avvicinarsi di quel ragno, non è intimorita o spaventata, quello è il nemico da abbattere non importa altro, non si è mai tirata indietro e non inizierà certo ora, una sola consapevolezza l’ha sempre sostenuta: chiunque morirà e la raggiungerà nel SUO regno, quel maledetto essere non fa eccezione. Non sparisce quel sorriso sadico dal suo volto, anzi si accentua appena mentre parlano, così stupidi loro a giudicare senza conoscere, non c’è nemmeno rabbia nei suoi occhi ora, solo il nulla, un cubetto di ghiaccio, non esistono passioni su quel volto impassibile, quello è uno stadio che va oltre, quando perdi di valore persino come nemico e torni ad essere semplicemente un corpo morto <lei è sempre stata libera e al mio fianco> replica appena <ora è controllata con te, non sei un po’ ipocrita?>. Non c’è paura nelle sue parole, non è un sentimento che normalmente le appartiene e soprattutto le è bastato vedere le farfalle per capire quanto sia necessario esporsi e difenderle, distruggere chi ha davanti quindi <non mi interessa il tuo nome non vali lo sforzo di ricordarti> lo ricorderà invece, la creatura ora è diventata la sua principale nemica, chiunque altro non è che uno sfondo. Le farfalle le hanno chiesto di mantenere la calma, chiunque la conosca le avrebbe detto la stessa cosa, può quasi sentirle quelle voci ora mentre fissa il ragno con la stessa freddezza che ci si aspetterebbe dal mietitore. Silente, quindi, ora andrebbe a spostare nuovamente il chakra <lascia che ti spieghi perché sbagli> gentile da parte sua. Andrebbe quindi a concentrarsi per far sì che il chakra vada effettivamente a spostarsi verso il suo solco centrale, qui proverebbe a riempierlo così da andare a far come rompere gli argini di un fiume, se ciò fosse successo riuscirebbe a richiamare la sua innata Goryo, mentre la fissa andrebbe a compiere solo un passo in avanti, il corpo che intanto muta, andando a mostrare una persona esteticamente diversa. I capelli che da neri andrebbero a schiarirsi sempre più diventando bianchi quasi quanto la sua carnagione. Entrambe le iridi si colorerebbero di rosso mentre le sclere muterebbero diventando completamente nero. Lo sguardo sempre puntato sulla sua nemica. Le labbra intanto si scurirebbero, come bruciate dalle fiamme stesse dell’inferno, cicatrici si mo9strano sul suo corpo, per quanto molte restino nascoste, solo una testa di lupo incisa a fuoco alla base del collo, il segno di una bruciatura e poi una scarnificazione in corrispondenza del cuore, quel “k-21” che si mostra in tutta la sua dolorosa verità <ridalle la libertà che ha sempre avuto e taci> un passo ancora in sua direzione, per nulla intimorita lei <prima che ti spedisca per sempre nel loro regno e le mie sorelle ti mostrino di cosa sono davvero capaci> non ha paura di lei, la minaccia apertamente, si sta trattenendo solo per la presenza della farfalla, nella sua mente sono troppe le tecniche la vedrebbero finire come vittima sacrificale, non può permetterselo <io sono il loro emissario sulla terra, sorella e compagna. Le difenderò se necessario, le osserverò farti a pezzi se vorranno ma puoi star tranquilla che questo sarà il capitolo finale della tua vita> prosegue quel discorso, mostrandosi per ciò che è davvero <dovresti studiare prima di parlare, anche se ormai è troppo tardi> non ha altro da aggiungere, è stata fin troppo chiara nei suoi intenti, una gentilezza che fin ora non è stata concessa a molti [chk 91/95][rilascio del chakra][percezione della presenza][equip: tonico recupera chk+speciale-tonico curativo speciale][arte del veleni liv 4]

17:57 Kimi:
 edit [chk 87/95][morbo quarto stadio]

Le permette di parlare. Le permette d'avere voce in capitolo nonostante abbia espressamente chiarito il suo disprezzo per l'essere umano. E' incuriosita davvero dai sentimenti che la legano alle farfalle, vuole in realtà capire perché si siano ostinate a seguire un essere umano come quello. Cos'ha di particolare? E' bravo soltanto a minacciare come sta per altro dimostrando proprio Kimi. Resta ferrea la volontà e la decisione, prese secoli addietro, di non farsi comandare. <E' stata libera finché non ha deciso di stringere un patto con un essere inferiore.> Quale un essere vivente come la Doku. <Inferiore! Hihihihi!> Il kiwi torna alla carica, cercando di scrutare la ragazza che, in questo istante, muta il colore della sua pelle divenendo più pallida, oltre ai capelli tutti bianchi che surclassano il nero. Attiva la sua seconda innata che, tuttavia, non spaventa né intimorisce chi è grosso otto volte qualcun altro. <Se vuole essere controllata, tanto vale che sia io a farlo al tuo posto.> Reputandosi al di sopra delle stesse evocazioni, migliore di ciascuna di loro, soltanto per non essersi mai fatta gestire, mai domare. E' anche al di sopra della stessa Kimi, ovviamente, non c'è bisogno di esternarlo a parole, lo ha già fatto abbastanza mostrandole come sia stata capace di sottrarle Hisoka. Questo è quanto più desiderasse vedere. <Dove pensi sia stata tutto questo tempo, evocatrice?> Commenta quando questa la sfida a mandarla nel regno delle Farfalle. <Ho già visitato il regno delle Tigri> Questo il motivo per cui Kamachiteki e Royarutaiga sono stati richiamati proprio nella loro terra, lasciando i tre cuccioli di tigri alle adorabili e amorevoli cure di Sango Ishiba, la loro attuale unica evocatrice. <quello dei Pipistrelli e dei Draghi> Elenca, mentre la vocina fastidiosa del Kiwi si fa sentire nuovamente per aggiungere altro alla lista. <Dei Rospi, dei Rospi! Hihihi!> Saltellando e portandosi su una delle zampe di Rayuki, piccolo e fastidioso, coperto di piume e dal becco lungo, sottile. Occhi color ocra che scandagliano il promontorio. L'acqua, incessante, continua a cadere, bagna tutti in maniera indistinta e non sembra proprio voler cessare. Un nuovo roboante fulmine squarcia il cielo notturno, illuminando il dorso della bestia, mostrando finalmente il piccolo Kiwi e investendo anche Hisoka, ancor ferma a mezz'aria, in attesa di ordini da parte di Rayuki. <puoi mandarmici così da terminare il mio giro turistico. Ho scoperto molte cose interessanti.> Sghignazza, ma inizia a compiere qualche passo indietro tramite le lunghe zampe. Si sposta man mano, ma senza correre, priva di timore nei confronti delle minacce di Kimi. E' soltanto giunto il tempo di tornare indietro, non ha altra intenzione di continuare la chiacchierata. <Se non intendi trovare il modo per liberarla, forse è giusto che venga via con me. Saprò sfruttarla al meglio.> L'ultima provocazione che intende lanciarle. [ Ambient per Kimi - CHIUSO ]

18:56 Kimi:
 Sì, è brava a minacciare e non è importante quanto sia grossa l’altra, non si è mai fermata alle sole apparenze, che sia un ragno di otto metri o un bambino di qualche centimetro non ha mai modificato il suo atteggiamento, lei è la morte e in questo imparziale. Ha dimostrato di non esitare nemmeno ad attaccare le proprie evocazioni se necessario per un bene maggiore, loro la conoscono e sanno come è fatta, l’hanno accettata per ciò che è compresa la capacità di prendersene cura in maniera poco canonica. Mentre quella parla, si vanta e dimostra ancora una volta di non averla compresa, di non essere in grado di cogliere le motivazioni di esseri meno egoistici e accecati dalla propria idea in lei la necessità di liberare la propria farfalla si fa sempre più impellente. Deve uccidere il Non Domato ma prima di tutto deve riavere la sorella al fianco. Come se stesse per urlare, per iniziare un lungo discorso senza volersi fermare per prendere ossigeno o come se volesse contare fino a mille per calmarsi lei adesso andrebbe ad inspirare attentamente lasciando che l’aria entri e si accumuli nei suoi polmoni che vorrebbero essere dilatati al massimo delle sue capacità. Infondo le domande è meglio porle ai morti. Andrebbe quindi a spostare il suo chakra velenoso con estrema attenzione fino a raggiungere i polmoni. Non si scompone davanti alla descrizione di quel tour, non le importa nulla, rispetta quegli esseri ma di certo non sente di dover intervenire in loro favore o meno, le uniche di cui le importa sono le farfalle. Nemmeno sentirsi definire inferiore l’ha turbata, solo sapere che Hisoka è nelle sue mani riesce a toccarla. Silenziosa quindi vorrebbe lasciare che il suo chakra velenoso si leghi semplicemente all’aria nei suoi polmoni, inspirata mentre osserva il ragno, che dovrebbe dunque essere a meno di cinque metri da lei adesso, avendo fatto quei passi in avanti. Se così fosse si limiterebbe, a questo punto a buttare fuori tutta l’aria modificata fino a quel momento, un soffio che dovrebbe andare a creare uno strato di nebbia velenosa <con piacere> replica solamente a quell’invito finale del ragno. La nebbia dovrebbe propagarsi tutt’intorno a lei, un gas tossico prodotto dalla sua innata, forse quel ragno inizierà a capire cosa si può davvero fare con il veleno. Se fosse riuscita comunque ora andrebbe semplicemente a flettere le gambe così da provare a scattare verso la farfalla. Semplicemente le ginocchia si piegherebbero mentre i polpacci vorrebbero gonfiarsi, approfittando anche della scarsa visuale altrui in quella tecnica, proverebbe a lasciare che i talloni si stacchino da terra con il piede destro che avanza appena, il peso su quella gamba ora, mentre il busto vorrebbe flettersi e il baricentro che si abbasserebbe. Se fosse riuscita ora distendendosi come una molla inizierebbe quello scatto di dieci metri verso la farfalla, lasciandosi alle spalle la nube. Se fosse riuscita a questo punto, giunta accanto ad Hisoka con la stessa velocità andrebbe a flettere le gambe, piedi pari nel tentativo di caricare quello che poi vorrà essere un salto verso l’alto, di poco più di due metri così da riuscire a raggiungerla e saltarle sopra, la difenderà da lì. Ovviamente farebbe attenzione sia a dove correre sia a vedere se qualcosa lega il non domato alla sua evocazione [chk 75/95][rilascio del chakra][percezione della presenza][equip: tonico recupera chk+speciale-tonico curativo speciale][arte del veleni liv 4][morbo quarto stadio][2/4 nube tossica][1/4 scatto 10 mt][1/4 salto su Hisoka]

Kimi, tira un D100.

Kimi tira un D100 e fa 70

Quando Rayuki fa per allontanarsi, Kimi inizia ad inspirare una considerevole quantità d'aria, fin quanto l'è possibile con la sua capacità polmonare. Rilascia all'esterno una grande quantità di veleno grazie alla nube tossica che s'espande attorno a sé e alla bestia per circa dieci metri di diametro. Hisoka non viene sfiorata per il rotto della cuffia, a differenza di Rayuki che vi si troverebbe in mezzo se non sfruttasse otto poderose zampe per sfuggirle. Inoltre, dotata di mente elevata, riesce a distinguere, non nella totalità, la zona circostante. Quindi, sfrutterebbe tutte le zampe per spiccare un balzo verso l'alto e all'indietro. Il Kiwi s'attacca come meglio può alle zampe dell'aracnide gigante, cercando di non volare via col movimento altrui. Riesce a schivare l'attacco, portandosi dietro Hisoka, rimasta ancor distante non avendo ricevuto altri avvisi. Riatterra con le zampe equidistanti tra di loro, equilibrando il peso. E mentre Kimi corre, salta, volendosi aggrappare alle ali della farfalla, atto che avviene perfettamente essendo immune alla nube e potendoci vedere attraverso, succede l'impensabile. Kimi l'ha sfidata, Kimi ha osato tanto. Questa è l'unica motivazione per la quale s'è mossa in tal senso. L'unico cavillo che l'ha spinta ad alzare la leva anteriore destrorsa, appuntita all'estremità. Kimi si trova nella zona inferiore, anche perché non è lei che vuole colpire. Non è ancora arrivato il momento. Rayuki gioca con le menti delle persone, scava dentro le loro teste alla ricerca della loro paura più recondita. Controllando Hisoka, può aver visto e imparato tante di quelle cose sul loro legame che una serata non basterebbe per raccontarle tutte. Caritatevole o no, non punta ad ucciderla, bensì a ferirla. Minaccia l'ala destra della farfalla, troppo veloce per la bestia di due metri, cercando di bucarla tramite la sua stessa zampa. Non va neanche in profondità, vuole soltanto vedere soffrire entrambe, manifestando la sua potenza. A differenza di Hisoka, la Doku può vedere il movimento, ma s'è appena lanciata verso la farfalla. Non trova il tempo necessario per compiere altre mosse azzardate, se non aggrapparsi per non cadere rovinosamente a terra. Alla fine, però, vi cadono entrambe. E non solo. Privata di parte della sua ala, che comunque potrà venir guarita, ripristinata o quant'altro, cade al suolo tendendo verso destra trascinandosi dietro ovviamente anche Kimi che vi s'era aggrappata. La fortuna però è dalla sua parte. Qualora faccia attenzione ai dintorni, un metro o due più in là del punto in cui son cadute, v'è un piccolo ragnetto ripiegato su se stesso. Le otto zampe sono tutte piegate verso l'interno, apparentemente morto, immobile. E quando s'alzerà, inviperita, infuriata, amareggiata... saranno sole. [ END ]

21:49 Kimi:
 Non può impedire che accada, non può salvare Hisoka ancora una volta, in balia semplicemente di quella maledetta cosa ragno riesce semplicemente ad osservare e prepararsi al peggio. Il suo potere non basta, questo ormai è abbastanza ovvio, la sua forza è inutile contro quella maledetta è la voglia di ucciderla invece che abbonda. Osserva inerme quello che sta succedendo e viene sbalzata via, cade a terra senza nemmeno riuscire a parlare. Un urlo di pura rabbia quello che esce dalla sua bocca mentre cade, prima ancora che si rialzi, una promessa molto semplice che l’altra potrà interpretare: vendetta. Coma la storia insegna mai lasciarla in vita, mai toglierle qualcosa ma lasciar in grado di rialzarsi, perché lo farà e diventerà più forte, con ancora più rabbia e desiderio di sangue, Quello che è certo è che la ucciderà <Hisoka!> urla semplicemente lei andando ad avvicinarsi, consapevole di non poterla toccare oltre e nemmeno curarla. Ha bisogno di qualcuno che sia in grado di farlo o più semplicemente di tornare a casa. Così a malincuore la guarda, al momento lasciando in ragno in secondo piano essendo lei la priorità <torna pure dalle altre> un permesso, una richiesta ed una supplica messe assieme. Un dettaglio però non le sfugge, un ragno apparentemente morto che ora andrebbe a chiudere nella sua mano destra, raccogliendolo <errore fatale> non aggiunge altro, non urla nemmeno la rabbia viene semplicemente rinchiusa dentro di sé, si è alimentata con quel sentimento per tanti anni non è certo un problema farlo ancora per un po’, vuole il potere delle farfalle, ne ha bisogno per salvarle ma per una volta deve sforzarsi d’essere intelligente. Quel ragno stava su Hisoka probabilmente, lui riusciva a controllarla ed è giunto il momento di scoprire come, conoscere il proprio avversario è il primo passo per vincere, il secondo è essere più potente ma ci si lavora anche a questo. Gli occhi dalle sclere nere sono piene di quell’odio profondo che la pervade, il desiderio di vendetta, come se le avessero tolto la figlia dal ventre un’altra volta <io ti ammazzo> e lo farà, ora questo è il suo unico scopo, non le interessa nemmeno più far capire il suo rapporto, la vuole solo vedere soffrire, strapparle una zampa alla volta con calma, sentirla soffrire, urlare ed supplicare perdono ad una creatura ritenuta inferiore, distruggerla pezzo dopo pezzo fino a quando persino il desiderio di morire non sarà sparito, la illuderà di lasciarla viva con tutte le sue cicatrici, le toglierà persino quello prima di finirla. Nessuno deve osare, nessuno tocca le farfalle ed è giunto il momento di spiegarlo chiaramente. Un ultimo sguardo ad Hisoka per poi tornare il più velocemente possibile ad Oto, deve trovare qualcuno che inizia a sezionare quel ragno, che scopra qualcosa e se solo tiene ai suoi cuccioli quanto potrebbe immaginare deve infierire su quel cadavere fino a quando non sarà soddisfatta. Quella piccola anima infondo non avrà un diverso trattamento dall’altra parte tra le sorelle [chk 75/95][end]

Kimi tenta di richiamare Hisoka per risolvere la sua possessione.
Oltre ad incontrare la farfalla, si mostra finalmente nella sua forma originale Rayuki, il non domato: un enorme ragno di otto metri.
Asserisce di voler soltanto parlare, ma finiscono a provocarsi vicendevolmente.
Kimi l'attacca, Rayuki schiva e, per vendicarsi, trafora l'ala di Hisoka. A terra, cade un piccolo ragnetto...

NO EXP! ♥
Buon proseguimento con l'On uwu