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Ragni e Yugure

Rayuki - Il Non Domato

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con Kimi, Tenshi, Rio

15:41 Tenshi:
 Il sole cerca di penetrare in quel luogo buio, ma le grandi fronde degli alberi glielo impediscono. E' un po' come la luce nel cuore di lei, che via via si fa sempre luminosa, immersa nell'oscurità. Le piace quel posto. Le piace quel nome. Bosco della morte. Paradossalmente, lì riesce a stare in pace con sé stessa. La semioscurità che la circonda la fa sentire a casa. Perché, in quel momento, ha bisogno solo di quello: buio, buio e ancora buio. Ha bisogno di spegnere quella fiammella che ancora brilla dentro di sé. Quell'amore tossico che la lega ad Onosuke. Basterebbe un semplice soffio per spegnere una volta per tutte quella piccola fiamma. Eppure, lei ancora non ci riesce. Non riesce a soffiarci sopra per poterla spazzare via. E, dunque, si reca in quel luogo per trovare l'oscurità di cui ha bisogno. E' seduta in alto, piedi penzoloni, su un grosso ramo di un albero, a qualche metro dal suolo. I chiari occhi cerulei brillano nella semioscurità del luogo. I lunghi capelli rosa sono raccolti in una coda di cavallo alta. Indossa un semplice top nero, a maniche lunghe, con un profondo scollo circolare che lascia scoperto parte del seno. Una gonna corta, a ruota, lascia intravedere le proprie cosce. Ai piedi porta delle semplici scarpe di tela nere, le sue amiche fidate. Il Chakra scorre prepotentemente all'interno del suo esile corpo. Senza pensarci, quasi in un riflesso, le mani verrebbero portate al petto, a formare il sigillo del Serpente. Immaginerebbe due sfere: una forte e dura, nei pressi del suo polso destro, che simboleggia il Doton, l'altra fluida e fresca, vicino al polso sinistro, che simboleggia il Suiton. Farebbe ruotare queste due sfere, spingendole con forza l'una verso l'altra. Non appena esse si toccherebbero, si unirebbero in un vortice veloce e creerebbero un nuovo elemento, fluido ma allo stesso tempo duro: il Mokuton. Se tutto fosse andato a buon fine, la sua innata sarebbe pronta a qualsiasi evenienza. Solo adesso scioglierebbe il sigillo del serpente. Perché l'ha attivata? Beh, vuole semplicemente entrare in perfetta connessione con la natura che la circonda. Quella natura così potente che nulla potrebbe scalfirla. Vorrebbe essere così anche lei: potente, immortale. Ma è per questo che, in fondo, è andata lì, ad Oto: raggiungere quella forza che la renderà potente di fronte al mondo. [Chakra 58/60][2/4 attivazione innata]

15:56 Rio:
 Trovarsi esattamente dove vorrebbe essere. Da qui si riparte, dopo l'incontro illuminante con l'Insonne. Non ancora maturo abbastanza da comprendere quanto significhi l'essere ormai un membro attivo della Yugure, non comprende appieno quanto peserà ben presto la sua posizione sul piatto della bilancia. D'altronde l'essere un Kokketsu, lo rende ancora legato a Yukio. Nel proprio sangue, ovviamente, ma non nel proprio cuore. E' troppo giovane per accorgersene, è ancora in quella fase in cui naviga mari in base a dove lo porta il vento senza star poi troppo attento a direzionare le vele così da governare la rotta. Svolge compiti, segue consigli, va dove gli viene chiesto di andare, fa ciò che gli viene chiesto di fare. Presto però arriverà il momento di prendere le cime in mano e iniziare a governare la barca. Quest'oggi invece, è sulle orme di una sua conoscente. Vestitosi della divisa Yugure, in quel bianco puro. Pantalone e maglia, che a malapena staccano di tonalità rispetto alla macabra pelle del Vampiro. Sul dorso, visibilissimo, lo stemma della Yugure. Mentre, immancabili, di fronte le iridi albergano gli occhiali da vista. Si trova già immerso nell'Oscurità di quel Bosco, avendo iniziato a seguire Yami da qualche attimo precedente. L'ha cercata nei giorni precedenti, proprio così da creare quell'incontro necessario e richiesto dall'Insonne. Il Chunin, si trova infatti, non troppo distante da lei, sorretto da un ramo sotto i piedi. La mandritta verrebbe portata all'altezza della bocca ove il canino destro si conficcherebbe nella carne già ferita poco sotto il polso. Un morso, necessarrio a dar via di sbocco al proprio sangue Nero. Questo infatti, verrebbe inglobato nelle sue cellule plasmatiche dalla fusione del chakra richiamato nella sua compotenente elementale. L'acqua. Immaginando il mobilitar del mare in quella fase stazionaria. Le onde copiose e ritmiche che perversano in un ciclico susseguersi, proverebbe ad aiutarsi a mobilitare il proprio chakra suiton all'interno dell'apparato circolatorio sanguigno. Eccolo dunque prendere contatto con l'aria tetra e buia di quel luogo fuoriuscendo dalla ferita autoinflittasi. In diversi coaguli, visibili solamente grazie all'aura violacea che dovrebbe avvolgerli. La stessa che dovrebbe comparire intorno al Kokketsu. Inoltre due lacrime di sangue nero scenderebbero dagl'occhi fermandosi al mento. Piccole note di cambiamento. Non perderebbe tempo, andando a governare mentalmente quei coaguli che copiosi di porterebbero al suo fronte, alla stessa altezza del ramo ove si poggia. Proprio lì una trave lunga due metri e larga un metro e mezzo dovrebbe prender forma plasmandosi di quel tetro e macabro sangue Kokketsu .. " Yami , Yami .. " bofonchia, a tono adeguato cercando di raggiungere l'organo dell'udito della Senjuu. La voce dovrebbe arrivargli da dietro " Quando mi hanno chiesto di incontrarti, mi sono fatto una grossa risata .. " flauta mantenendo un tono adeguato .. " ci credi ? " E come potrebbe non crederci trattandosi di lui " HIHIHIHI " eccolo spezzare quel clima macabro non trattenendone un'altra. L'oscurità è tetra, ma quel vocalizzo dovrebbe esser abbastanza per far comprendere alla parigrado chi sia il suo interlocutore, no ? {Chakra: 58/60} x {SE Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV: 99/100}x {Creazione Costrutto}

16:19 Tenshi:
 L'aria tutt'intorno è buia e quell'oscurità viene rinforzata dalle spesse tele di ragno che ricoprono gran parte del luogo, dalle foglie degli alberi, alle radici, agli arbusti, all'erba. Tutto si è colorato di quello strano luccichio grigio, che rende il luogo ancora più tetro. Nota, proprio davanti al proprio volto, un filo di tela, sul quale è aggrappato un piccolo ragno grigio di circa un centimetro. La destrorsa si allungherebbe verso di esso, permettendo all'aracnide di poggiarvisi sopra. Lo osserverebbe, pensando a quanto sia difficile fare una vita del genere, costantemente appesa ad un filo. Se solo volesse, potrebbe stringere quella mano ed ucciderlo da un momento all'altro. Ma non lo fa. Se ne sta lì, a guardarlo, come se volesse dirgli qualcosa. Non è il sangue di quel povero e piccolo ragno che vuole versare. Lascerebbe, dunque, che quell'animaletto camminasse sul palmo della mano, libero di esplorarla quanto vuole. I piedi della rosata, ancora penzoloni, si muoverebbero in avanti e indietro. Sembrerebbe quasi una bambina, vista dall'esterno. Sembrerebbe quasi una bambina a chi non conosce i suoi pensieri. Pensieri che raccontano di caos e sangue. Pensieri che raccontano della morte del proprio amato. Perché quella scena che Kimi le ha mostrato le torna spesso in mente. E' riuscita a farsi andare giù quella visione sulla morte di Eryk. E' riuscita a pensare a sé stessa, a non correre per andare a salvarlo, ad uscire vincitrice da quella sfida lanciatale dalla Morte. Ma non riesce ancora ad accettare la morte di Onosuke. E' vero, vorrebbe essere lei stessa ad ucciderlo, a porre fine, così, a tutti i propri problemi. Ma è ancora difficile. Non è ancora pronta. Ma, mentre è immersa nei propri pensieri, una voce la chiama con quel nome. Yami. Una voce conosciuta, che le riporta alla mente il loro primo incontro ed il loro scontro. Una voce che subito porta le sue labbra a distendersi in un sorriso sadico. < Rio > esclamerebbe, alzando adesso gli occhi verso il proprio interlocutore, con la mano destra ancora tesa in avanti, verso quel piccolo ragno. Non è stupita di trovarlo lì, anzi, probabilmente è la cosa più scontata che le sia capitata. D'altronde, quella del Kokketsu è un'anima nera proprio come quella di lei. Ciò che la stupisce, però, è l'abbigliamento dell'altro. Riconosce quelle vesti, riconosce quel simbolo su di esse. Yugure. A quanto pare, l'altro è riuscito a portarsi avanti prima di lei. In quel momento, andrebbe a leccarsi le labbra, mostrando i propri canini candidi, piacevolmente sorpresa. E sì, ci crede eccome al fatto che l'altro si sia fatto una risata, è da lui, dopotutto. Ma ciò che la sorprende ancor di più è quell'affermazione: 'mi hanno chiesto di incontrarti'. Il visino della Senjuu si inclinerebbe verso destra, interessata ed incuriosita dalle sue parole. E, senza mezzi termini, andrebbe a chiedere < Chi ti ha chiesto di incontrarmi? >. Qualcuno, lì ad Oto, la sta cercando? [Chakra 56/60][Innata on]

attendere fato ♥

Una bella passeggiata nel bosco della morte per discutere di affari importanti, non c’è posto migliore per confrontarsi e scoprirsi, la poesia di quell’oscurità e il freddo umido capace di penetrarti dentro le ossa, tutto contribuisce a renderlo uno dei luoghi più suggestivi e spaventosi, delle terre ninja. Oto sorge in esso, si ispira a lui ed ha trovato spesso la sua forza grazie a quegli alberi fitti, eppure oggi non è un giorno come gli altri. Forse i due non lo sanno, non si sono chiesti a lungo perché i ragni sembrano dominare su qualsiasi cosa in superficie, alla fine a chi interessano questi dettagli? Però qualcosa sta succedendo, in tutto il mondo, potranno notare da subito quelle ragnatele candide e appiccicose che soprattutto in un bosco si fanno estremamente fitte. Ad ogni passo la loro faccia si scontra con qualcosa di dannatamente viscido e al contempo ostile, si appiccica sulle loro membra minacciando per qualche istante di non lasciarli mai più, giusto il tempo di farli sentire in trappola, legati e in trappola per sempre prima di lasciarsi rimuovere da un gesto spaventato o scostante che sia, non sono così stringenti, sono ragnatele comuni alla fine, non possiedono capacità speciali, non tutte almeno. Ciò che le rende pericolose e ostiche è solo la quantità e la vicinanza tra l’una e l’altra, è sempre così alla fine, un foglio di carta da solo non può reggere il peso di una persona ma se ne unisci tanti lasciando che tra essi passi pochissima aria allora potrai ottenere una comoda e resistente seduta, similmente per le ragnatale, prese singolarmente sono pericolose solo per i piccoli insetti ma ora potrebbero facilmente bloccare il passaggio di un bambino. Fortuna che i due sono ninja cresciuti eh? Forse potrebbe solo peggiorare. Una nebbia bianca quella che sembra stagliarsi nel luogo, così densa che ad un primo sguardo può essere scambiata per una nuvola bassa, solo camminando addentrandosi nel luogo potranno rendersi conto della realtà: quelle sono ragnatele. Per questo motivo sia Tenshi che Rio avranno già più filamenti bianchi sul corpo; nello specifico: la Senju ne avrà parecchi tra i capelli rosa, donando loro un riflesso tipico dell’età avanzata, mentre il Kokketsu ne ha molti attaccati agli occhiali, soprattutto alle lenti dettaglio che contribuirà a donare quell’illusione di nebbia intorno a lui. Ma dove sono i costruttori? Gli abili architetti che hanno messo in piedi quello spettacolo drammatico e che stanno seminando panico e terrore in molti comuni cittadini sembrano non essere reperibili al momento. Non c’è nulla di strano, ad eccezione fatta di quella migrazione in massa e il segno del passaggio dei ragni ai loro occhi, per ora appare tutto calmo o forse no? Perché qualcuno però dovrebbe darsi la pena di costruire un simile paesaggio per poi sparire? [turni liberi][no limite di tempo][chiedete pure ♥]

16:43 Rio:
 Quel tetro luogo non permette a molti dei raggi solari di sopraggiungere rendendolo ancora oscuro. Come se non bastasse vi è quella cospicua presenza di filamenti aracnidei . Ne aveva notato la presenza, ma il Kyùketsuki non è tipo da porsi troppe domande. Inoltre si trova in una terra nuova, non troppo conosciuta e ragion per cui è così poco sospetto. Non s'accorge per ora di quanto quella oscurità sia alimentata dalla presenza di diverse ragnatele agganciatosi ai proprio occhiali. E' ben focalizzato in primis alla completa costruzione del suo costrutto e poi a cogliere le parole dell'altra "a queste domande, arriveranno risposte Yami .. ma non oggi " se la sghignazza divertito dalla posizione di controllo della conversazione ove si trova. Nel mentre il proprio chakra verrebbe fatto scorrere verso gli arti inferiori arrivando poi ad inebriare i piedi stessi. Da qui, proverebbe a spingerlo al di fuori degli tsubo della pianta, così da creare una patina necessaria a mantenere un equilibrio ben più consono alle abilità acquisite .. " cosa ci fai ad Oto ?? Quando ti dissi di partire con me, non eri così convinta .. " rimembra il loro ultimo incontro , seguito allo scontro validante il passaggio di grado per entrambi. Un piccolo passo in avanti, dovrebbe permettergli di spostarsi sul costrutto creato di fronte a sè, alla stessa altezza del ramo ove si trova. Il tutto con l'aiuto del chakra attivato. Ambedue le mani, nel mentre, si agiterebbero nel tentativo di scostar quella fitta rete che lo avvolge, portandosi ad acquisir la nuova posizione con notevole fatica e lentezza, probabilmente. Qualora vi riuscisse non muterebbe la propria postura eretta, iniziando ad intraprendere con il volto diverse smorfie a risposta della sensazione di esser sfiorato da quelle ragnatele. D'altronde si sà come si attivino circuiti neuronali in queste situazioni in un un arco riflesso risponde alla sensazione di esser toccato, mandando in totale tilt il sistema nervoso e la sua abilità di percezione sensitiva " Abbiamo un compito da svolgere .. por - ca p*uttana " quest'ultima imprecazione di distaccherebbe dal tono caldo e pacato dell'inizio frase. Ed inoltre sarebbe proprio conseguenza dello smuovere le mani così da cercar di scostare quanti più fili ostacolanti .. {Chakra: 58/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 98/100}x {Rilascio del Chakra avanzato: SE ON | Sale su costrutto fermo}

16:58 Tenshi:
 L'ambiente si fa sempre più tetro e grigio, mentre gli occhi si abituano a quell'oscurità e scorgono elementi che poco prima non erano stati notati. Le ragnatele sono fittissime, al punto da poter bloccare animali di medie dimensioni. Istintivamente, allontanerebbe quella mano da quel piccolo ragnetto, guardandosi i vestiti. Sul tessuto nero luccicano quei grigi filamenti, anche se la quantità di ragnatele presente sul proprio abbigliamento, non è per nulla paragonabile a quella presente sui propri capelli. D'istinto, infatti, andrebbe a toccarsi quei lunghi capelli rosa raccolti in una coda. Sulla destrorsa le resterebbe un nonsoché di umido e appiccicoso. Quando la mano verrebbe nuovamente portata davanti al viso, potrebbe vedere che è completamente ricoperta di ragnatele. Allora, la mancina verrebbe portata sull'elastico che regge la coda di cavallo, per sfilarlo e lasciare che i capelli le ricadano sulle spalle. < Maledetti ragni > sussurrerebbe, quasi tra sé e sé. Eppure, quel piccolo ragnetto prima le era sembrato carino. Adesso non più dato che tutta la bava di quegli stupidi animaletti ricopre i propri capelli. Le mani andrebbero a districarli, cercando di togliere come meglio può quelle ragnatele. C'era davvero bisogno di creare qualcosa di così immenso per una migrazione? Non ci pensa per il momento, la Senjuu, al vero motivo per cui tutto ciò è stato creato. Pensa solo che, una volta tornata al villaggio, andrà dritto verso la vasca da bagno. Ma ecco che, in quel momento, arriverebbero le risposte dell'altro. O meglio, le non risposte, dato che non ha risposto alla domanda della Senjuu. < Mm, sai quanto possono essere curiose le donne >. Anzi, è proprio lei ad essere così insistentemente curiosa e, per non fare ricadere la colpa su se stessa, incolpa l'intero genere femminile. Dagli tsubo delle gambe farebbe fuoriuscire il proprio chakra mokuton, che invaderebbe il ramo sul quale è seduta. Vorrebbe entrare all'interno di esso, indagarne ogni piccolo angolo, ogni fessura, per poi modellarlo a proprio piacimento. Vorrebbe allungarlo di qualche metro, quanto basta per raggiungere il Kokketsu. Lo appiattirebbe e modellerebbe ancora, per formare una passerella larga un metro e lunga un massimo di dieci metri, dipendentemente da quanti metri la dividono dal costrutto altrui. Si alzerebbe quindi, facendo pressione sulle proprie ginocchia, per poi avanzare lungo quella passerella. Anche le mani di lei si agiterebbero in avanti, per cercare di eliminare quella schiera fitta di ragnatele. Si fermerebbe, per il momento, di fronte a Rio, posizionato sul suo costrutto. < Avevo bisogno di capire cosa volessi davvero > esclamerebbe, con tono calmo e pacato, mentre gli occhi continuerebbero a brillare nel buio. < Avevo bisogno di risposte... come quelle che voglio adesso > il sorriso si distenderebbe nuovamente in modo sadico, su quel viso che sembra fatto di ceramica. < Un compito da svolgere? Perché dovrei? > direbbe infine, agitando la destrorsa per aria, togliendo ulteriormente quelle stupide ragnatele che vi sono fra i due. [Chakra 54/60][2/4 costruzione passerella - 1/4 spostamento][innata on]

Ci chiedevamo dov’erano finiti i ragni e la risposta giunge mentre Rio inizia la sua scalata. Il costrutto in quel lasso di tempo successivo alla creazione fino ad ora è stata cosparsa da nuove ragnatele, sarà però per il colore scuro del suo sangue kokketsu, sarà per la grandezza di quegli instancabili cacciatori che non lo nota subito ma una volta salito come ai suoi piedi di sia riempito di piccole zampette nere. Forse non lo nota proprio subito essendo distratto dalla conversazione e dalle ragnatele ma certo è che potrà sentire centinaia di zampette sui suoi piedi e successivamente sulle sue caviglie, passando sotto ai pantaloni e risalendo lungo il suo corpo, esseri famelici ed affamati. Si muovono velocemente per la loro grandezza ma nella realtà giungeranno verso fino azione solo fino al ginocchio, semplici e comuni ragnetti, appena nati. Vedono il mondo da poco tempo, lo percepiscono sempre come una novità e nonostante siano in piena migrazione hanno necessità di conoscere, di conquistare e di muoversi. Sono però innocui e non ledono oltre alla persona del Kokketsu se non consideriamo quella sensazione sulla nuda pelle, quel sentirsi esposto e nudo sotto i loro movimenti. Tenshi invece decide di sciogliersi i capelli, liberarli da quell’elastico così da poter rimuovere i filamenti bianchi e appiccicosi delle ragnatele, passa in essi la mano così da districarli ed iniziare con quel lavoro che solo una doccia potrebbe rendere veloce. Proprio mentre le sue dita appontano e si avvicinano alla cote potrà percepire grazie al tatto qualcosa di duro, troppo duro per trattarsi di un nodo, nemmeno il tempo di aver davvero a che fare con quella sensazione ed elaborarla che finirà per sentirla muovere, si tuffa nel fitto dei suoi capelli avvicinandosi ancora alla cute, qualsiasi cosa sia fugge. Ora che i suoi sensi sono all’erta avendo percepito il primo ragno tra i capelli sentirà un formicolio su tutta la sua testa, Rio dall’alto se vorrà potrà anche notare, per quanto sfuocato dalle ragnatele sugli occhiali, dei piccoli puntini neri in quel mare rosa della Senju, puntini che si muovono molto velocemente. Le zampe si danno da fare e sfruttano le ciocche della ragazza come se fossero le loro stesse ragnatele, persino le dita ora avvertiranno la stessa sensazione della cute, piccole zampe che passano sul suo polpastrello, sulle sue unghie, appiccicose. I piccoli uncinetti di cui sono formate si attaccano al primo strato della sua cute punzecchiandolo, non c’è sangue o dolore solo quel famoso formicolio nominato fino ad ora[turni liberi][no limite di tempo][chiedete pure ♥]

17:22 Rio:
 Troppo distratto per prender atto immediatamente di quante piccole creature vi sono sul suo stesso costrutto. I piedi, inebriati di quel chakra rilasciato oltre gli tsubo della pianta dei piedi e dei sandali, prendono contatto con l'oggetto creato. Qualche momento prima che quei minuscoli animaletti iniziano a scalare le proprie gambe. Inizialmente un'involtaria contrazione della muscolatura superficiale come a reazione della sensazione percettiva ricevuta. Aggrotta leggermente la fronte, per poi passare alla seconda azione. Le gambe, prima la destra poi la sinistra, verrebbero alzate mentre il busto si chinerebbe in avanti permettendo di lasciare andare qualche schiaffo nella zona, provando a schiacciar quegli animali .. Ripeterebbe tale operazione su ambedue le gambe, ma non ancora allarmandosi .. Li vede cospicui, però è ancor concentrato a gestire la conversazione con la Senjuu "ah sì ? Sono curiose le donne ?? Buono a sapersi .. " risponde sincero, d'altronde non ne sa molto in quel campo . Ma una buona nozione che potrebbe ben presto tornargli utile . Sappiamo tutti con chi . " Immagino tu sia qui per la Yugure . " sibila. E' una semplice intuizione. D'altronde per quale altro motivo potrebbe esser qui ? Non la conosce abbastanza da sapere i suoi legami " o perchè sennò ? " le chiede, prima di spingersi oltre in affrettate conclusioni. Continuerebbe nel mentre a smuovere le proprie mani e a schiaffeggiarsi sugli arti inferiori principalmente colpiti. " iniziano ad essere un pò troppi questi maledetti ragni, non credi ? " flauta estendendo il collo e sollevando lo sguardo verso l'altra ormai sopraggiunta in sua prossimità grazie alla creazione della passerella " sei veramente pieno tra i capelli , HIHIHIHI !! " se la sghignazza riprendendo la posizione eretta e puntando il dito inidice verso la Chunin .. Ride di buon gusto vedendo come l'altra abbia quasi cambiato tonalità di capelli per quanto sia sommersa da quei minuscoli animaletti neri .. Qualche momento prima di riprendere a pieno la movenza della mandritta nell'auto picchiarsi sulle leve inferiori. L'occhiale cosparso di ragnatele, pare però permettergli ancora una buona visuale. La stessa oscurità verrebbe accomodata dalla contrazione pupillea permettendogli ormai di abiturarsi quanto più possibile a quella visibilità .. Se la ride, per ora, permanendo ancor a piedi saldi sul costrutto, ormai pienamente cosparso di quella macabra invasione. {Chakra: 58/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 97/100}x {Rilascio del Chakra avanzato: ON}

17:31 Tenshi:
 Un ragnetto innocuo le va benissimo. MA NON CENTINAIA DI RAGNI CHE LE CAMMINANO SULLA TESTA. Ahem. Scusate lo sfogo. Mentre quelle mani, dunque, verrebbero passate tra i capelli, sentirebbe qualcosa tra le dita. Qualcosa che la porterebbe a spalancare gli occhi leggermente. E, più quelle dita districano i capelli, più la sensazione sul proprio capo si fa rivoltante. Fa un lungo respiro, dunque, prima di attraversare quella passerella e, solo quando sarà di fronte a Rio, un conato di vomito minaccerà di risalire lungo la sua gola. Sente, sulla cute, migliaia di zampette che si districano tra i capelli rosa. Piccoli morsi, portano la Senjuu dapprima a grattarsi la cute, per poi piegare il proprio busto in avanti, abbassando la testa in giù. Con entrambe le mani andrebbe ad agitare la capigliatura e da essa verrebbero fuori tantissimi ragnetti. Il problema è, però, che non riesce a toglierli tutti. < Dio > sbufferebbe, guardandoli cadere, mentre alcuni si aggrappano alle proprie dita < che schifo >. Agiterebbe le mani ancora più velocemente, come un cane con le pulci. Effettivamente, è divertente vederla in quella situazione. Solo quando sarà soddisfatta del risultato, anche se non abbastanza, in realtà, risolleverebbe il proprio busto, tornando a guardare il Kokketsu. Lo sguardo si poggerebbe sui piedi e sulle caviglie altrui, completamente ricoperti di minuscoli ragni neri. Un altro conato di vomito minaccerebbe di venir fuori, ma, per fortuna, anche stavolta verrebbe rimandato indietro. Un ragnetto non le dà di certo fastidio. E' quella grandissima quantità a darle fastidio, si sente completamente senza il controllo sulla situazione. < Così dicono > risponderebbe in quel modo alla prima affermazione altrui, facendo spallucce. Pensandoci, ha sempre avuto amici maschi, quindi non sa bene come siano le altre ragazze. Ma dicono così, no? La curiosità è donna. E lei, semplicemente, si aggrappa a quel detto, per giustificare la propria curiosità. < E' così > gli occhi, adesso ricadrebbero su quello stemma sui vestiti altrui < sono qui per la Yugure > e adesso lo sguardo verrebbe riportato su quello dell'interlocutore. < Credo che inizino a farmi molto schifo, sì > sul volto della rosata si disegna un'espressione che vorrebbe essere calma e tranquilla, ma che, in realtà trasuda ansia e omicidio. All'ultima affermazione dell'altro, andrebbe nuovamente ad agitarsi i lunghi capelli con la destrorsa, nel tentativo di far cadere ulteriori ragni. < Non che tu sia messo molto meglio > direbbe, con fare sarcastico, indicando con la mancina gli arti inferiori del Kokketsu, ricoperti anch'essi di stupidi ragnetti. [Chakra 52/60][innata on]

Entrambi provano a disfarsi di quei ragni e tra un movimento e l’altro ci riescono, molti i piccoli ragnetti che cadono dai loro corpi. La migrazione prevede anche quei nuovi che si affacciano ad un mondo che li vuole respingere, li vuole morti ed uccidere. Perché poi? Forse perché non sono esteticamente belli? Forse a causa delle loro zampe con quei piccoli artigli fastidiosi? Forse ancora è a causa di quel loro poetico e studiato modo di nutrirsi? Ci sarebbe molto da imparare da loro in quest’ambito, la perfezione con la quale incastrano le loro prede per poi legarle e avvolgerle ancora vive, lasciando che la paura renda più soffice le loro membra, le accompagnano infine dolcemente alla morte con il loro veleno, prima di staccargli la testa. Molti quindi i ragni che cadono a terra, molti quelli che muoio a causa di quell’urto o che semplicemente paiono morti restando a terra, le zampe piegate sul busto, verso l’alto, ultimi spasmi per alcuni e poi più nulla. Ma come Tenshi ha ben compreso non sono tutti a crollare. Risalgono verso l’inguine di Rio, muovendosi agili sotto ai suoi abiti e camminano lungo la fronte di Yami con esperienza innata. In tutto questo ora finalmente si notano i ragni che compiono la migrazione, tirano le loro reti e su di esse corrono, si lanciano e si aggrappano all’ultimo, quando tutto sembrava perduto, danzano nel bosco della morte con una maestria invidiabile, ballano attorno e sopra i corpi di quei ninja. Il corpo affusolato, grossi quanto un pollice, due zampe anteriori distese e pelosi, il colore è quello della terra, del fango, si mimetizzano bene in quel luogo. Due di questi ragni si poggiano sui corpi dei ninja per difendere i loro compagni più piccoli spaventati anche da quei movimenti che turbano la loro calma e tranquillità. Si sentono attaccati, in pericolo e per questo agiscono. Uno si ferma sul dorso della mano della Senju, proprio quella che è tra i capelli, il suo peso è superiore e lo si può percepire, uno invece sulla fronte del nostro Kokketsu, proprio tra le sue sopracciglia. I due si accorgeranno della loro presenza ma presi come sono dallo scacciare i più piccoli faticheranno persino a formulare un pensiero coerente sulla loro presenza prima di avvertire un pizzicore in prossimità della vena, due buchini andranno a formarsi nella pelle, troppo piccoli per essere visti ad occhio nudo o permettere al corpo di espellere sangue, ma verranno fatti. Una sensazione di dolore simile a quella degli aghi di pino sotto ai piedi nudi, nulla di più e la consapevolezza di essere stati morsi, solo questo è ciò che viene lasciato dai due esemplari più grossi, circa come un pollice umano, che adesso si danno alla camminata libera sulla loro pelle, quello della Senju si muove verso il polso e successivamente il braccio, quello su Rio invece va in esplorazione verso la guancia destra, passando per la tempia e successivamente proseguirà verso la gola[turni liberi][no limite di tempo][chiedete pure ♥]

18:01 Rio:
 Più ne schiaffeggia sotto il manto di cotone dei pantaloni e più ne tornano. Una vera e propri invasione di una specie di animale che non ha mai assaggiato. Tra tutte le sue prede preferite non ha mai particolarmente amato il sapore dei ragni. Ma che sia una soluzione utilizzabile ?? La tiene accantonata per un attimo distraendosi dai suoi pensieri così da cogliere a pieno la risposta della Senjuu. Quella che realmente gli interessa. La vede, posar le iridi sul simbolo della Yugure .. Sogghigna il Chunin " e allora, se la Yugure è quello che vuoi .. dovrai venire con me quando te lo chiederò . " le labbra si distendono in sorriso sadico ed ampio. Si ferma per un attimo dal picchiare su suoi stessi arti inferiori " spetterà a me decidere, se potrai essere dei nostri . " " HIHI" se la sghignazza " AAAAAAAAAAAAHH " prima di emettere un acuto celeste. Nel tono. Alquanto femminile, abbastanza da grattarsi e percepir un minimo dolore alle corde vocali .. Non ne ha controllato ill vocalizzo poichè troppo intrapreso a percepire quella mandria di ragnetti riuscire a salire fino all'inguine " Mi fate il solletticooo .. HIHIHIHIHI " saltella sul posto, visto che quegl'animaletti sono arrivati in zone ben più innervate e suscettibili a livello sensitivi " HIHIHIHI " se la ride, proprio come reazione tipica al solletico procuratogli. Non si cura molto della posizione e situazione dell'altra .. " Ahi " percepisce, ora un piccolo pizzico sulla fronte, non troppo doloroso, ma abbastanza da coglierne l'avvenimento. Non si cura, ormai deciso sul da farsi . Rapido smette di eseguire quel percuotersi portando le mani al petto formando i sigilli topo e capra. Il proprio chakra elementale verrebbe richiamato nella forma d'acqua. Andando ad oltrepassare i proprio tsubo e palesandosi, se tutto andasse come previsto, sopra la propria testa in una sorta di nuvoletta d'acqua . Proverebbe ad immaginare quel manto marino di Kiri, come ausilio mentale al richiamo del proprio suiton. Fatto ciò andrebbe a portare ambedue le mani all'altezza del bacino agguantando l'orlo dei pantaloni. Indice e pollice a mò di pinza afferrerebbero l'elastico presente andando ad allargarli .. Adesso andrebbe a manipolare il proprio suiton lasciando i legami chimici presenti in quella nuvoletta sopra la propria testa, larga poco meno di un metro, quanto basta da coprir la figura del Chunin. Rompendo i legami teneterebbe di creare una sorta di getto d'acqua, non scagliato bensì lasciato cadere attratto solamente dalla forza gravitazionale. " andate via bastardiii !!!" Il suo obiettivo sarebbe quello di farsi una doccia . Esatto, quel getto infatti, come in un secchiata d'acqua, dovrebbe cospargerlo d'acqua dalla testa i piedi, ed infilandosi anche all'interno dei pantaloni poc'anzi allargati con gli arti superiori. L'obiettivo è chiaro, quello di lavarsi via di quegli insetti, compreso il più grande di loro che ora dovrebbe esser migrato fino al collo. Proverebbe tale tattica, ormai stufo della situazione in cui sono incappati .. {Chakra: 50/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 96/100}x {Rilascio del Chakra avanzato: ON | SE Manipolazione del Suiton ultimi 2/4}

18:17 Tenshi:
 Come previsto, non riesce a liberarsi completamente da quegli esserini. Addirittura, sente le loro zampette malefiche sulla fronte. Ciò porta la Senjuu a schiaffeggiarsi proprio lì, in quel punto del volto, con uno schiaffo sonoro e pieno. Non che abbia paura di quegli stupidi animaletti, ma le danno veramente la nausea. Le dà la nausea sapere che i propri capelli, puliti e profumati, spazzolati prima di uscire di casa, siano cosparsi da ragnetti schifosi. Ancora la destrorsa si agita tra quei lunghi capelli rosa, anche se sono fin troppi i ragni che vi rimangono aggrappati. Nota come altri ragni compongano la loro tela, sospingendosi tra le fronde dei vari alberi del bosco. Alle parole del Kokketsu, quel sorriso sadico sul volto della Senjuu si allargherebbe e schiuderebbe, mostrando i canini candidi. < Quindi > farebbe una supposizione, in base alle informazioni precedenti ricevute dal proprio interlocutore < è la Yugure che ti ha chiesto di incontrarmi > non è una domanda, bensì un'affermazione. < Verrò con te > direbbe infine, con fermezza nel tono, per poi sgranare appena lo sguardo, quando l'altro si mette ad urlare, prendendo una nota acutissima, che neanche un soprano. Non nota, però, quel ragno più grosso che si poggia sul dorso della propria mano destra, non subito. Difatti, è troppo intenta a liberarsi dei ragni più piccoli e non distingue le due diverse sensazioni. Capisce, però, che qualcosa sta accadendo alla sua mano solo quando quel ragno più grosso la pizzica. E' in quel momento che la rosata si arrabbia sul serio, allontanando la destrorsa dalla chioma rosa per osservarla meglio. Vede, dunque, come quel ragno più grande risalga lungo il proprio braccio, causandole una strana sensazione mista a prurito e ribrezzo. Seguendolo attentamente con lo sguardo, solleverebbe nuovamente la mancina, andando a schiaffeggiarsi sonoramente il braccio, nel tentativo di uccidere con violenza quell'esserino schifoso. < Maledizione > imprecherebbe a voce fin troppo alta, mostrando il proprio disappunto. Mentre l'altro vorrebbe preparare una tecnica, la rosata non riesce a trovare, ancora, qualcosa per liberarsi da quelle migliaia di zampette sul proprio corpo. [Chakra 50/60][innata on]

Non se ne accorgono d subito, tanto che Rio riesce a creare quella doccia e liberarsi di ogni ragno, lasciando che scivolino fuori dai suoi pantaloni trascinati dalle goccioline che si formano, i vestiti completamente bagnati e soprattutto i ragni che sembrano quasi essere finiti tra le rapide ed incapaci di reagire abbastanza velocemente vanno a scivolare fuori e poi si schiantano sul costrutto o sul terreno, molti di essi finiscono per venir soffocati dalla potenza dell’acqua, schiacciati da quel peso per loro troppo forte per poter essere sopportato. Storia diversa è per il grosso ragno che l’ha appena morso, anche lui viene trascinato ma finisce per infilarsi tra gli abiti e la pelle del ragazzo all’altezza del petto, sentirà quel pelo ispido e corto quasi graffiargli la carne mentre cade verso il basso per poi incastrarsi all’altezza della cintura, dove rimane per il momento immobile, tanto da poter far credere che se ne sia andato esattamente come i compagni. Tenshi invece continua con quella lunga opera tra i capelli. Infastidita dal loro camminarle lungo il volto muove istantaneamente la mano riuscendo effettivamente a fermarne alcuni, quello che sente è un rumore croccante, come se si fosse messa a masticare dei grissini, un bel pezzo di crosta di pane caldo al punto giusto. Proprio quello è il rumore che giunge alle sue orecchie e che potrebbe anche ricordarle il cibo e il guscio dell’uovo quando Ichiraku lo apre a Konoha per poi lanciarlo sodo del ramen. La sensazione che arriva dalla mano è invece ben diversa, se dapprima può percepire una minima resistenza subito dopo sarà l’umido ed il bagnato a riconcorrere i suoi recettori. Il sangue che esplode e resta in una piccola chiazza spiaccicato sia sulla mano che sulla sua fronte, donandole quella viscida sensazione. Il ragno più grosso invece balza velocemente e sparendo dal suo sguardo, una ragnatela che viene usata come trampolino e lui è libero di seguire il suo percorso. Ovviamente si libera di tanti altri piccoli ospiti ma entrambi sono circondati da ragnatele e gli invasori passano sul loro corpo e vanno oltre, sono troppi per poter sperare d’essere semplicemente lasciati in pace. Si lasciano pervadere dalla sensazione che sia tutto qui, un fastidioso intermezzo ai loro discorsi importanti ma ben presto capiranno quanto si stanno sbagliando. Infatti, pian piano entrambi noteranno come il loro campo visivo sembri ridursi, ai lati di quel cono l’oscurità prende sempre più piede, limitando quindi di molto le loro abilità, persino mettere a fuoco i soggetti diventa sempre più complicato istante dopo istante, costringendoli a sbattere le palpebre più spesso. Se riusciranno a non spaventarsi e a gestire bene questa situazione potranno però sentire come il corpo voglia reagire quasi fosse un reale attacco di panico, la sudorazione si fa fredda, possono percepirle delle gocce colare lungo le tempie, la Senju almeno visto che il Kokketsu è già bagnato, il fiato che inizia a farsi corto, l’ossigeno inalato non basta mai ed ogni volta che proveranno ad inspirarne di nuovo faranno fatica, come se qualcosa stesse effettivamente comprimendo il loro petto impedendone quindi il corretto movimento e la distensione necessaria per prendere un bel respiro, insomma l’ossigeno che hanno inizia a non bastare e sembra che per loro sia estremamente difficile procurarsene altro. Pian piano la situazione si fa sempre più pressante, se inizia come una lontana sensazione ora sta diventando una presenza convincente [turni liberi][no limite di tempo][chiedete pure ♥]

20:46 Rio:
 Quella secchiata d'acqua arriva e lo lava da tutti i maledetti (?) ragni presenti, portandoli via dalla propria cute. Il solo a sfuggire da tale operazione è quello più grande, il quale resterebbe agganciato nella zona del bacino dopo aver grattato il petto, dando la sensazione al Kyùetsuki di essersi liberato anche di lui. Abbassa di poco il capo posando gli occhi violacei sul proprio busto, quasi a volerlo cercare. Ma non lo nota, nascosto fin troppo bene. Bagnato, completamente adesso, con parte dei capelli che scendono a posarsi sulle lenti degl'occhiali " sì, esatto, ma presto ti spiegherò cosa significa esserne parte .. prima però .. " prende fiato, iniziando ad entrar in quel debito di ossigeno, però senza rendersene ancora conto " spiegami cosa ti porta, qui, ora, a voler far parte del Crepuscolo .. e perchè proprio te ? " sibila, rimanendo affannato. Le labbra si schiudono, proprio a voler delineare il riflesso fisiologico della ricerca di altro ossigeno. Il campo visivo si restringe " ... ... " sonoro il respiro, andando a stringere e contrarre la muscolatura del collo, nel vano tentativo di ampliare l'espansione polmonare. Le palpebre s'innalzano, cercando di posar lo sguardo sulla Senjuu. Non una richiesta d'aiuto, ma come una ricerca della comprensione di ciò che sta avvenendo " Yami , n-o-n , r-e-s-p-i-r-o .. " affannato, con un filo di voce mentre la mandritta si alza portandosi al petto e la frequenza dell'espansione toracica aumenta .. Ha avuto poc'anzi la percezione di quel pizzico in fronte, però non è abbastanza lucido per comprendere come le due cose possano essere correlate .. Le palpebre scendono, per poi risalire rapide e ciclicamente il susseguirsi di ciò rende ancor meno chiara la situazione. Visibilità offuscata, respiro affannato, ansia che sale .. Sensazioni precise che però vengono percepite tutte insieme e ben chiare nella mente e nel fisico del Vampiro. Il dorso s'incurva, con la mano sul torace anteriormente. Percepisce la perdita del controllo delle sue più naturali azioni fisiologiche involontarie. Istintivamente la concentrazione minima verrebbe richiamata, nel tentativo naturale di tentare di mantenere il controllo. In quel tentare di avere la mente maggiormente lucida nella situazione più offuscata immaginabile .. Non manovra il costrutto, non prende atto di provare a muoversi . A che pro ? Per far cosa ? La battaglia adesso è intrinseca, con il proprio sistema nervoso, con il controllo del suo stesso fisico, in piena perdita di controllo. {Chakra: 52/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 95/100}x {Rilascio del Chakra avanzato: ON}

20:53 Tenshi:
 Con il colpo sulla fronte riesce ad arrestare l'avanzata dei piccoli ragnetti. Ma una sensazione bruttissima pervade la sua mano: essi sono stati schiacciati da quello schiaffo, ed i loro corpicini si crogiolano sotto la mano della rosata. Mano che viene ricoperta del loro stesso sangue, sangue che viene versato perché hanno osato troppo. Non avrebbe voluto ucciderli, ma perché le hanno ricoperto il capo? Il fastidio che le hanno procurato le ha quasi fatto perdere le staffe. Per quanto riguarda, invece, il ragno più grande, non riesce neanche ad acchiapparlo, perché scappa via in men che non si dica. E, pian piano, sembrerebbe che quegli stupidi ragni lascino i corpi dei due, dando finalmente sollievo alla loro pelle. < Io sto cercando la mia libertà > direbbe chiaramente all'altro il motivo principale perché è lì ad Oto. Tagliare con il passato e riprendere in mano la propria vita. < E vorrei far vedere al mondo la bellezza dell'oscurità > proprio come Kioshi le ha rivelato ai piedi di quel faro. L'oscurità è bellezza. Il caos è bellezza. La morte è bellezza. E lei se ne vuole fare portatrice. Un lungo respiro viene fatto dalla rosata. Respiro, però, che viene quasi mozzato da non si sa cosa. Una sensazione d'ansia la pervade. Le manca l'aria, non riesce a fare quel lungo respiro che desiderava. Brividi le corrono lungo la schiena. Piccole goccioline di sudore si mescolano al sangue sulla sua fronte. Cos'è? Un attacco di panico? Per cosa? Deve rimanere concentrata. Deve capire cosa sta succedendo. Gli occhi si focalizzerebbero sul luogo intorno a loro. Tutto diventa più buio, quasi appannato, e ciò impedisce di vedere oltre. Le mani si chiuderebbero in due pugni. Lo sguardo si focalizzerebbe su Rio, unica cosa in grado di vedere davanti a sé. Anche l'altro cerca il contatto visivo con la rosata, in quella strana situazione. < Che diamine succede? > direbbe, quasi sussurrando per la mancanza d'aria. Si concentrerebbe sul proprio respiro. Ha studiato per anni, in ospedale, metodi per rimanere calma durante le operazioni più difficili. E ciò potrebbe tornarle utile. Cercherebbe di fare lunghi respiri, le mani verrebbero chiuse in due pugni. Lo sguardo è ancora fermo sul Kokketsu, cercando di capire cosa stia succedendo. Che si tratti di uno stupido genjutsu? Ma per quale motivo qualcuno dovrebbe attaccarli? E poi, non crede che lì ci sia qualcuno. Dunque, è stato quel piccolo morso a generare quella reazione in entrambi? Questo ancora non può saperlo.[Chakra 48/60][1/4 concentrazione][Conoscenze: Genetista: nervi di ferro]

il veleno durerà altri due turni, alla fine dei quali vi sentirete spossati e senza energie. Buona continuazione ♥

21:18 Rio:
 Gli occhi, per quanto concesso dalla visilità residua, fissano l'altra notando anche la Senjuu preda di quell'attacco di panico. O almeno simil sensazione. Scuote leggermente la testa come a volerle porre una domanda. Lei è un medico, possibile non abbia qualche soluzione o spiegazione ? Prova, con la comunicazione non verbale, mentre le ginocchia cedono nel sostegno eretto del Chunin, portando a contatto ambedue le rotule con la superficie del costrutto. Si inginocchia, mentre l'espansione toracica cerca di esser spinta al suo massimo tramite l'utilizzo di tutta quella muscolatura accessoria.. Ci prova, per lo meno, in un riflesso e tentativo involontario di chi non vorrebbe morire asfissiato .. Cerca di richiamare ancora la propria forza d'animo, quelle energie intrinseche, cercando quel barlume di lucidità nella situazione confusionaria in cui sono entrambi " sei nel posto giusto . " l'unica cosa che riesce a proferir. Come risposta all'altra. La sputa fuori tutta d'un fiato, tornando ad ansimare. In quella risposta prova a comunicarle quanto sia lieto di averla lì . Non che i due abbiano un rapporto speciale, ma aver in posti estranei la vicinanza di volti familiari potrebbe tranquillizzarlo. Inoltre, in quelle parole Yami riesce a racchiudere tre concetti così vicini al Crepuscolo. Per cui ne rimane piacevolmente colpito. La libertà, garantita dalla Yugure ad ogni membro, permettendogli di non limitare l'espansione del singolo seppur parte integrante di un collettivo .. La bellezza, che altro non è che il sogno dell'Insonne. Il poter mostrare al mondo la propria bellezza, provando a togliere quel potere condensato in così poche mani. In un mondo evolutosi contro i principi della condivisione. Del falso perbenismo. E poi, l'oscurità . Questa tanto cara ad ambedue i Chunin. In quelle anime nere e alla continua ricerca di voler mostrare al mondo stesso quell'oscurità . Concetti, parole, che però prima la Senjuu dovrà dimostare di avere a pieno , anche sul campo di battaglia. Lo stesso vale per Chiko, seppur sia un passo avanti e già inoltrato nel collettivo . Ritornando alla posizione in cui è . Prova, forzatamente a stendere ambedue le gambe, tentando di riacquisire la posizione eretta. Gli occhi vengono sgranati, stringendo ed allargando le palpebre " HI - HI - HI - HI " di colpo, spezzerebbe quel tetro momento, con la sua spiccata e acida risata. Non continua, non ne potrebbe avere modo visto il debito di ossigeno. Ride, soffocato, ma per cosa ? Fissa l'altra, nel mentre, divertito, ma con i denti stretti di chi rimane ancora in debito d'aria e in piena sofferenza. Tipico della mente bacata del Vampiro, il ridere in una situazione del genere .. non credete ? Si diverte, al pensiero di esser ridotto così proprio in un ennesimo incontro con la Senjuu. Quei due, hanno sempre incontri speciali, conditi di un qualcosa che richiama alla Morte .. Il sol pensiero lo sfiora, e basta a non poter contenere quella tipica ridarella . {Chakra: 52/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 94/100}x {Rilascio del Chakra avanzato: ON}

21:53 Tenshi:
 Cerca di concentrarsi sulle parole dell'altro, sul suo viso, sui suoi lineamenti. Cerca di non farsi assalire dal panico, ascoltando solamente le parole altrui, mentre tutto il resto attorno a loro viene annullato. Annuirebbe semplicemente, senza forze per rispondere. Il sorriso sadico che svanirebbe, mentre la testa comincerebbe a girarle furiosamente. E' nel posto giusto. Si concentrerebbe su quella affermazione. Finalmente, è riuscita a fare qualcosa per se stessa. Finalmente sta guardando dritto al suo futuro. Finalmente, dopo diciassette anni, ha trovato il proprio posto nel mondo. Ma non serve a nulla mantenere la concentrazione. La mente viaggia tra le conoscenze acquisite in ambito medico, mentre il respiro si fa sempre più affannoso. Non riesce ad estendere appieno i propri polmoni. L'ossigeno che manca non fa lavorare bene il cervello della Senjuu, ma forse ha trovato una spiegazione. Quella più plausibile, che già le era venuta in mente precedentemente. < Credo > un leggero ansimare dopo la prima parola, per poi dire tutto d'un fiato < credo che sia un veleno >. Si guarderebbe intorno alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa che possa fungere da antidoto. Ma non ha idea di che tipo di veleno sia. Sembrerebbe un miscuglio tra un allucinogeno ed uno stordente, ma in quel momento non ha idea di come rimediare. Se è davvero come pensa, l'effetto durerà ancora per un po', ma non dovrebbe condurli alla morte. Tutto ciò che farebbe la chunin in quel momento è lasciarsi andare. Lasciarsi andare a quel momento. D'altronde, lo ha sempre detto: la morte è bellezza. E l'attimo prima che la precede è puro piacere. Le gambe cederebbero e, così, le asseconderebbe, piegandole, per poi abbassare il busto, sdraiandosi supina su quella passerella in legno. In quel modo non deve sopportare più il peso del proprio corpo. < E' ironico, non credi? > chiederebbe all'altro, mentre gli occhi sono fissi sul vuoto sopra di lei. < Nei nostri incontri siamo sempre ad un passo dalla morte > una riflessione accurata, che anche l'altro ha fatto. Due anime nere che professano la bellezza del buio, devono apprezzare quel momento. < Sdraiati e chiudi gli occhi > consiglierebbe all'altro. E così farebbe anche lei. Chiuderebbe quegli zaffiri, per perdersi nella propria oscurità. Le forze abbandonano sempre di più il proprio corpo. < La senti? > chiederebbe, per poi andarsi a leccare le labbra < la senti l'adrenalina che ti entra in corpo poco prima di morire? >. Lei la sente. Sente il proprio corpo venir meno ed è proprio su quella sensazione che si concentra. Sul dolore. Sul piacere. [Chakra 46/60][innata on]

22:07 Rio:
 Tenta di acquisire di nuovo la posizione eretta reclutando la muscolatura delle leve inferiori. Tremolante, con le cosce, che ben presto cedrebbero riportandolo a quattro zampe, con ambedue le ginocchia a contatto con la superficie ove si poggia .. Affannato, ancor di più da quella risate che viene alimentata ulteriormente dalle parole della Senjuu. Quest'ultima infatti le dà un consiglio niente male. Lo coglie, a pieno, comprendendo benissimo quale sia il suo obiettivo. Quello di godersi a pieno quella sensazione. Non attende oltre, dunque, gli arti superiori si lasciano andare, con il busto che verrebbe fatto cadere contro la superficie superiore del costrutto. Un piccolo tonfo che lo porterebbe sdraiato sul fianco. Una piccola attivazione muscolare dell'addome così da ruotar di pochi gradi e ritrovarsi supino. Con lo sguardo fisso al proprio fronte, perdendosi nei dettagli invisibili in quell'oscurità tipica del luogo. Il respiro resta affannato ma è ben consapevole di come stia riacquistando il controllo della ventilazione polmonare e dell'espansione toracica, seppur le energie vengono meno. Le braccia formicolano come le game d'altronde. Lo stesso chakra tenuto come una patina al di sotto delle piante dei piedi verrebbe meno, non più controllato dal voler conscio del Chunin " rido per quello .. HIHI .. siamo sempre lì . Non oso immaginare cosa ci aspetterà quando dovremmo svolgere il nostro compito " una semplice missione richiesta da Kioshi e dall'Insonne, nulla di più, ma necessaria al comprendere a pieno la motivazione della Senju . " li chiudo, sì .. " sibila mentre le palpebre scenderebbero a celar le iridi violacee. Non si sofferma più sui sensi esterni, sul suono, sugli odori, sulle voci. L'attenzione viene spostata al proprio interno. Alla propria percezione muscolare, fisica, nel tentativo di percepire ciò che viene descritto dall'altra. Quei rilasci ormonali che vanno via dal nutrimento necessario di ogni fibra muscolare. Cerca di percepire il rilasciamento, l'annullamento dei controlli sinaptici, proprio a ricercare la sensazione di spegnimento. Quello spegnersi delle sue energie, simile a quando ci si sta per addormentare, però per un sonno molto più lungo di una notte . " se solo potessi morire .. " sibila, ad occhi chiusi, quasi sussurrando. Quell'immortalità donatogli da Zio Rasetsu, lo rende così sicuro di sè di fronte il pericolo. Di fronte alla Morte. Lui stesso si sente essere portatore di Morte, sapendo di essere intoccabile da quest'ultima .. " l'immortalità, ti fa perdere la paura .. " non sà di quanto poco affidabile sia ciò che gli è stato detto dal Rasetsu. Lo scoprirà solamente il giorno in cui perderà realmente il diritto alla vita. {Chakra: 52/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 93/100}

22:32 Tenshi:
 Non riesce più a percepire gli arti. Le membra. I pensieri. Tutto ciò che sente in quel momento è la vita che scivola via dal suo corpo. E quell'adrenalina, che in un attimo entra in circolazione nel suo corpo, nell'attimo che precede la morte. E' come se potesse annullarsi completamente per qualche momento e godere di quel filo tra la vita e la morte. Quel momento in cui si è immortali. < Ci divertiremo, allora > esclamerebbe, riaprendo solo adesso i propri occhi. Il respiro comincerebbe a farsi più cadenzato adesso, ma si sente ancora senza forze. Quelle stesse forze che continuano a scivolare via dalle proprie cellule. < Qual è il nostro compito? > cercherebbe di estorcergli più informazioni, finalmente. Non riesce più a tenere a freno la propria curiosità su quell'argomento. Soprattutto adesso che si trova sospinta tra la vita e la morte. E' avida di conoscenza, vorrebbe sapere. L'altro segue il proprio consiglio e ciò la porterebbe di nuovo a distendere quel sorriso sadico. E' il dolore che li fa sentire vivi. E' il dolore che si prova prima di morire che, paradossalmente, dona vita. E loro due lo hanno sempre saputo, sin dal loro primo incontro. Un incontro che ricorda piacevolmente, in quel di Kiri. Sotto lo stesso faro in cui aveva incontrato Kioshi. Quel luogo in cui tutta la sua vita è cambiata interamente. Ma adesso si sente viva. Se solo pensasse a ciò che era prima... le continuerebbe a mancare l'aria. Perché viveva in una gabbia, costruita con le sue stesse mani. E sulla sua schiena gravava il peso di una gerarchia ormai anacronistica, con l'Hokage nel punto più alto. Quella non era vita. Non lo era mai stata. Solo nel suo diciassettesimo anno di vita, ella ha cominciato a vivere. A scegliere per se stessa. Ad apprezzare la vera bellezza, che si nasconde dietro atti macabri e caotici. E mentre le forze continuano a lasciare il proprio corpo, quegli ultimi mesi, trascorsi ad assecondare soltanto i propri desideri, le passerebbero davanti, come in un piacevole film. Perché finalmente è se stessa. Perché finalmente si sente viva. < Sei > sussurrerebbe, per poi fare una piccola pausa e voltare lo sguardo verso il Kokketsu < immortale? >. Che significa quell'affermazione? Esiste davvero qualcuno che crede nell'immortalità? O, meglio, esistono gli immortali? Sicuramente, se lei lo fosse, ne avrebbe paura. Perché dovrebbe vivere in eterno in quel mondo falso. [Chakra 44/60][innata on]

23:03 Rio:
 Le palpebre serrano l'orbita anteriomente, lasciando che l'attenzione venga focalizza sull'interocezione. Percepisce il suo corpo, quello scorrere del sangue nero, che continua a sgorgare in minuscoli coaguli al di fuori della ferita del polso, andandolo a privare ancor più di quelle forze che già lo abbandonano dopo l'avvelenamento . " Presto ci verrà comunicato . Quel giorno ti cercherò e saprai tutto" .. Deve attendere infatti che Hanae chieda a Kioshi stesso di spedirli in una missione insieme così da misurare in piena vicinanza l'abilità e volontà di esser nel Crepuscolo . Poi che sia il Kyùketsuki il giudice è alquanto strambo, seppur l'Insonne gli abbia in tal modo mostrato già da subito la fiducia di cui nutre. Partciolarità di quel collettivo, la capacità e la volontà di non sopprimere le individualità dando ad ognuna di esse la capacità di scegliere il proprio destino, senza perseverare in scale gerarchiche fittizzie tra il dover scegliere la Yugure o l'evolversi in quanto individui in continuo mutamento. Sospira ancora, volgendo per un attimo la testa alla propria sinistra. Ruota lungo il suo asse verticale, schiudendo nel mentre le palpebre e cercando di posar lo sguardo sulla parigrado " oh sì .. " risponde, sincero . " è frutto del Sangue Nero che ho acquisito . Non posso morire, perchè il mio sangue è frutto del mondo degli Inferi .. E' come se avessi fatto un patto demoniaco " flauta, mostrandole le stesse parole che gli sono state dette dal Rasetsu il giorno della sua trasformazione in Deruta del Clan Kokketsu " bella merda, eh ? " sincero, sentenzia mostrandole quanto quella sia più una debolezza rispetto ad una forza vera e propria. Il non poter perdere la vita, lo rende così vulnerabile alla monotonia e alla necessità di adeguarsi a questo mondo maledetto " HIHI , sisisisi bella merda . " replica, ridacchiandosela. " Non sa quanto quelle parole del Rasetsu fossero in parte imprecise. Infatti il sangue nero lo rende immortale ad ogni malattia e virus, ma non ad una eventuale morte in combattimento. Non lo sa, ancora. E sarà interessante vedere la sua reazione qualora dovesse avvenire .. non credete ? Un essere che si crede Immortale, che scopre nell'unico modo possibile di non esserlo ? Una delle scene più divertenti a cui potrebbe mai partecipare il Kokketsu. Senza dubbio .. Le labbra, ora, si schiuderebbero permettendo alla lingua di danzar in piena movenza nel cavo orale " adesso riposo un pò Yami, se hai bisogno di me mi troverai facilmente sotto il nome di Chiko, se vuoi restare resta " .. Dice, riportando ancora le palpebre a calare rimanendo in compagnia dell'altra lì, sdraiati a lasciare che il tempo faccia diluire quel veleno nel loro corpo, così da recuperare le energie necessarie e abbandonare quella spossatezza. {Chakra: 52/60} x {Kokketsu Hijutsu LVL2: ON | PV (-1): 92/100}x {End anche per Tenshi}

Piccolo ambient legato alla migrazione dei ragni.
Siete stati bravi e scusate lo schifo, però avete imparato cosa provo io ogni volta che me li ritrovo intorno.

In tuto avete portato avanti anche una role importante quindi mi sento di darvi un premietto