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Un Uchiha e una Doku si incontrano ad Oto...

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con Hoshiko, Eryk, Kasei

18:45 Kasei:
  [Pressi Centro] Solito passo lento e cadenzato che smuove la figura dell'Uchiha lungo la piazza centrale di Otogakure no Sato, sguardo annoiato che vaga lungo la piazza fino ad intercettare quello che il giovane stava cercando. Il ragazzone indossa una semplice maglia nera a maniche corte, scollo a V che scopre parzialmente i pettorali, pantaloni dello stesso colore circondano le gambe per la loro intera lunghezza terminando con falda larga all'altezza dei polpacci. Sandali di cuoio, evidentemente di buona fattura, ai piedi e delle lunghe bende bianche circondano entrambi gli avambracci per la loro interezza. Lungo il braccio sinistro, occultato alla vista, scorre il filo di Nylon sotto le bende, un semplice cappio assicura una delle estremità alla base del pollice della mancina. Lungo il fianco destro, all'altezza della vita, sono ben riposti i fuuda contenenti i tronchi per la sostituzione mentre lungo il sinistro sporge il manico di un coltello molto semplice. Capelli leggermente lunghi portati all'indietro a scoprire completamente la fronte e soprattutto quella corona di croci che adorna il capo, croci che solcano con prepotenza l'epidermide del ragazzone. Muto dono di un vecchio amico. Il passo del Genin viene arrestato qualche breve istante e la direzione sembra variare in maniera repentina, il passo riprende in direzione della statua di Sasuke Uchiha, diretto consanguineo di quella stirpe. Raggiunge la statua e lo sguardo scorre con attenzione lungo la statua, la inquadra con minuzia da capo a piedi e viceversa fino a tornare a quel volto. Il giovane colosso lascia schioccare la lingua sul palato in un semplice quanto rapido gesto, le mani tornano all'interno delle tasche del pantalone, l'enorme mole non viene mossa per il momento. Gli occhi del giovane vanno a chiudersi per qualche breve istante, torna ad isolarsi e lascia divampare quella nera fiamma all'interno del proprio petto. Lascia che lingue ardenti di Chakra vadano ad irrorare completamente il proprio corpo godendosi ancora una volta quella sensazione rinvigorente e di benessere. [Chk:ON][3xfuuda/filo nylon]

19:13 Hoshiko:
 Ormai sarà passata una settimana circa dall'incontro con Kimi, tuttavia, ciò che inizia realmente ad infastidirla è la presenza costante dei due Doku a seguirla in ogni spostamento effettuato. Sbuffa, schiocca la lingua, si massaggia in modo spasmotico i polsi per via del veleno smaltito naturalmente durante l'intera nottata, avrebbe dovuto calcolare quel dettaglio ed evitare si ricadere in un simile sbaglio, tuttavia, sono proprio queste esperienze a farle comprendere quanto vasto è il mondo del clan d'appartenenza. Chissà quale tipologia nascondono le sue ghiandole, la sua innata e come sarà capace di utilizzarla. Lenti sono i passi effettuati per il centro di Oto, lo sguardo è fisso dinanzi a se senza mai soffermarsi su alcun passante, come se non esistessero, fantasmi le cui ombre la sorpassano in ogni direzione senza mai sfiorarla davvero, senza mai attirarne del tutto l'attenzione. Il pensiero vien rivolto alla futura lettura della mente, nello scovar l'ago nascosto nel pagliaio immesso dall'Hasukage di Kusa, verrà uccisa? E se, in realtà, Kimi volesse semplicemente farla diventare un piccolo soldato da utilizzare a suo piacimento? Si stringono i pugni, sfrigola la pelle, sempre più forti, impeto di nervosismo che riuscirebbe a raggiungere lo strato più superficiale della sua epidermide per sfociar in brividi nauseanti. Non può permettere a dei bastardi di far si che la sua persona divenga un burattino, e se fosse proprio Raido a poterle donare un biglietto di sola andata per lo sviluppo delle tecniche personali? Oppure sarà un'ulteriore macello, divenendo dunque la bestia sacrificale che innalzerà gli ideali estranei schiacciando, come una formica, quelli che da sempre battono forti nell'animo. Minuta la statura, lunga è la chioma platino che si distende a cascata fino a sfiorar le fosse di venere, alcune ciocche di frangia solleticano la fronte, ed insieme al bavaglio - posto dal naso alle clavicole - fanno si che siano solo le iridi cremisi ad essere colte da terzi, e nient' altro. Corporatura esile, sviluppata maggiormente sulle natiche rispetto al seno, indossa una gonna nera con volant, essa termina a metà coscia dove, poco più in basso, vi sono delle parigine del medesimo colore tuffate in stivaletti bassi da ninja. Sul busto vi è una camicetta bianca casticata, abbottonata dunque fino al collo dove, un nastro, s'affiocca adorabilmente adagiandosi sul seno. Le mani sono guantate, eccetto l'indice sinistro scoperto dal quale svetta un'unghia affilata pittata di scuro, attorno alla falance, vi è un'anello d'oro attorcigliato, a forma di serpente. In diagonale è posta la sua amata Nagitana, in vita una cintola trattiene dei Fuuda, Carte bomba e alcuni Kunai. Kasei, difficile non notare la tua presenza, dinanzi alla statua di uno stolto, leggero il sorriso sulle labbra nel mentre macina la distanza che li divide aumentandone la velocita sino a tentare di impattare la testa proprio sulla sua colonna vertebrare <Ho fame> ciao comunque eh [Nagitata] [4 fuuda] [4 carte bomba] [4 kunai]

Sarà l'aria di Oto, sarà la nostalgia di casa, il fandom di Sasuke o la sua bellezza, ma sta di fatto che Kasei si dimentica il sigillo necessario, lasciando le mani addirittura nelle tasce del pantalone. E quindi l'unica cosa che può sentire l'uchiha provenire dallo stomaco è un pò di turbolenza che finisce in un [puff] che però gli esce da dietro, sempre meglio attenersi alle basi! Hoshiko invece con i suoi soliti gingilli e abiti eccessivamente sfarzosi, si porta appresso l'arma inastata lunga MINIMO 2 metri e 70 e MASSIMO 3 metri e 90, comunque troppi per essere portata appresso sulle spalle anche se in diagonale, considerando che Hoshiko è solo 150 centimetri, per non parlare dei vicoli stretti e infatti, Hoshiko proprio prima di impattare contro la spina dorsale di Kasei, si blocca con la parte inastata contro uno stend vicino, probabilmente qualche chiosco caldo dove appunto rifocillarsi. Rimane quindi incastrata lì, piegata in avanti a subirsi il peto che Kasei si è lasciato sfuggire per il tentativo errato di impasto del chakra, con i due Doku che ricordiamolo, NON SONO guardie del corpo, scoppiano a ridere e prenderla in giro.

19:43 Kasei:
  [Pressi Centro] Il RICHIAMO del chakra non va esattamente a buon fine proprio perchè il ragazzone non va ad unire le mani e senza il sigillo la situazione si fa particolarmente comica. Non si avvede della presenza di Hoshiko alle sue spalle che va ad incastrarsi perfettamente alle proprie spalle nel momento in cui parte un sonoro peto. Il giovane torna a voltarsi quando sente quel tono ormai familiare e non esita un istante a far compagnia hai due cani che l'altra si porta dietro. Scoppia a ridere sonoramente portando anche la mancina al volto per cercare almeno di frenare un attimo quella sonora risata, azione anche questa volta non riuscita alla perfezione. < Temo proprio che il tuo giocattolo sia vagamente troppo grosso per la tua attuale forma!> Esplica scoppiando a ridere ancora una volta osservando la scena comica dell'altra bloccata ad una delle bancarelle. <Comunque ben lieto di rivederti, vedo che anche a te son stati appioppati due bei cani da guardia!> Commenta vero la figura femminile andando a sollevare appena la mancina lasciando puntare l'indice prima verso uno e poi verso l'altro. < Almeno i tuoi sembrano simpatici> Ammette tornando completamente serio ora e prendendosi una breve pausa, questa volta torna a fare esattamente quanto avvenuto in precedenza ma ponendo precisa attenzione. Le mani vanno ad unirsi al centro del petto formando il sigillo della CAPRA, le due sfere vanno a formarsi all'altezza di capo e ventre e poi vengono lasciate ruotare sempre più velocemente portandole nella stessa identica direzione. Lascia che entrambe le due energie vadano a scontrarsi all'altezza del petto e dal nero carbone vada a sprigionarsi una fiamma color petrolio con lingue ardenti rosso rubino. Lingue ardenti di Chakra andrebbero a lambire in pochi istanti l'intero corpo del ragazzone irrorando quella nuova energia all'interno di ogni cellula del corpo e questa volta dovrebbe riuscire a godersi finalmente quella sensazione di benessere e rinvigorimento. Gli occhi si andrebbero a riaprire per puntare dritti su Hoshiko. < Dunque sei riuscita veramente ad entrare ad Oto, spero che la tua entrata non sia stata traumatica come la mia> Ammette lasciando sollevare le labbra nell'angolo superiore destro della bocca mettendo cosi in mostra parte della bianca dentatura. Sorriso sghembo e divertito che va a macchiare l'espressione del ragazzo che mantiene però questa volta una strana nota vagamente amara. [Chk:ON][3xfuuda/filo nylon]

20:09 Hoshiko:
 Si spalancano impercettibilmente gli occhi nell'avvertir qualcosa che le impedisce i movimenti. Maledetta bancarella, disgraziata statura che, alle volte, non le permette di portarsi dietro con tutta tranquillità un'arma dal quale ne è semplicemente affascinata. A condire il tutto in un'insalata colma di uccelli per diabetici, è il peto rumoroso e nauseabondo fuoriuscito dalle chiappe di Kasei, ora, voltato a ridere quanto i due Doku alle sue spalle. Dovrebbe anche lei? Oh...se solo il suo orgoglio, adesso, non bruciasse quanto le fiamme d'una brace ardente. Vien spinta in una concentrazione istantanea, donando dunque agli altri non più che il silenzio infranto dalla presa in giro in atto. Essa aumenta fin quando inizia a visualizzare ed immaginare due sfere di energia, pura essenza risiedente in ogni creatura che attende solo d'esser risvegliata. Come lo Yin e lo Yang, esse viaggiano in due linee parallele, certo, ma affiancate per viaggiare verso la stessa direzione fin quando verranno mescolate in un'unico agglomerato proprio al centro del petto dove, le mani guantante, andranno simular il simbolo della capra. Eleganti le dita, si aprono gli tsubo che vengono irrorati dal Chakra come un fiume in piena, dovrebbero divenir più sviluppati i sensi, fortificate le fibre muscolari, affinato l'udito e la vista. Cremisi tornate a soppesar l'uomo nel mentre s'accinge a sfilar via la cintola con il quale, la Nagitana, veniva trasportata - facendola impattare al suolo - , roteano le spalle, cerchi concentrici mirati a sciogliere la nervatura raggruppata su di esse e sul collo <sempre portata> infine proferisce avvicinandosi all'altro di qualche passo, quanto basta per accorciar la distanza a meno di un metro. Indietreggia la nuca per soppesar all'enorme differenza d'altezza vigente, poco le importa l'invasione di campo attuata con tale atteggiamento, lo scopo è solo ed esclusivamente uno, tuttavia lo scriba dovrà aspettar il terzo turno per lasciar ai lettori la scoperta della prossima azione <sono le strade di Oto ad essere fin troppo strette> rigetta dunque la colpa, scaricandola su chi ha progettato le fondamenta del Villaggio. Neanche spreca tempo ad ammirar i due ancora presi dall'accaduto, scaccia l'aria dalle narici per sfociar in un tacito sbuffo <mi ci ha portato Kimi dentro, se per traumatica intendi, avvelenata almeno due volte da quando sono qui, allora dovrei dirti di si> abbassa il tono della voce, alla stregua di un sussurro <che ti è successo?> [Chk On] [Stessi Tag]

Hoshiko pare non capire che quei due doku che la seguono non ridono per il peto ma proprio per quella situazione cove la piccola che sembra tanto quale un fabbro nano in giro con l’arma che ha appena forgiato, si becca quel peto proprio in faccia con un odore che ricorda vagamente la cena dell’uchiha e, a giudicare dalla stazza… mangia tanto Kasei! I due Doku, dato che si sentono particolarmente annoiati e che hanno appunto il compito di seguire Hoshiko per tenerla d’occhio e vedere che non sia niente di pericoloso, si stavano divertendo in quella serata e a furia di prendersi insulti dalla bambina, decidono forse di farle capire che appunto non è una principessa, bensì una prigioniera. Poco importa che pure Kasei si trova lì, anche perché è un Genin. L’impasto dei due va a buon fine e dato proprio l’attenzione rivolta all’interno per convogliare quelle due energie mistiche e renderle una nuova, ecco che nel frattempo i due velenosi confabulano qualcosa tra di loro e, non appena i due sono presi da quel richiamo del chakra, ecco che uno dei due inseguitori esperti va a convogliare il chakra verso l’esterno, indirizzato proprio verso i due neo arrivati a Oto. La tecnica utilizzata da uno dei due è una semplice, per modo di dire, illusione di tre sensi, impattando appunto l’olfatto, l’udito e la vista. Ciò che i due vedranno non appena si saranno concentrati all’esterno, dopo l’impasto del chakra, sarà la solita Oto che hanno vista fin ora, peccato che, da dietro la figura del rispettivo compagno, vedranno approcciarsi dal loro acerrimo nemico (A voi decretare chi odiate e temete di più in ON), un illusione mischiata alla realtà solo per divertirsi un po' e per vendicarsi di quelle parole che in tutti sti giorni gli sono state rivolte. Poi parliamoci chiaramente: siamo a Oto, anche se qualcuno dovesse vedere uno dei due Doku metterli sotto illusione… chi direbbe qualcosa? Il povero Kasei si ritrova ancora una volta immischiato nelle disavventure di Hoshiko.

21:00 Kasei:
 Le iridi, nere inchiostro, scorrono sulla figura femminile che ha di fronte, scruta la ragazza con attenzione da capo a piedi e viceversa riportando la proprio attenzione al volto altrui. Scuote appena il capo ma non indietreggia quando l'altra avanza ne interrompe il dire altrui lasciando che termini il proprio discorso per andare a porre replica solo alla fine. < Dunque neanche a te è andata benissimo, i famosissimi Doku di cui parlasti quella sera> ammette scuotendo lievemente il capo ancor una volta e lasciando allargare leggermente quel sorriso divertito ora. < Diciamo che anche la mia accoglienza non è stata delle migliori. Sono al guinzaglio esattamente come te> ...< E dire che mi ero ripromesso di non farmi rimettere mai più il guinzaglio corto da nessuno> Ammette scoppiando a ridere ma quella risata viene completamente interrotta quando cade sotto il Genjutsu dei due Jonin alle spalle della ragazza. Le palpebre vanno a spalancarsi completamente e i muscoli si contraggono all'unisono, tenta di afferrare con la mancina il braccio destro della ragazza e di indietreggiare di un passo trascinandola letteralmente con se. <Yukio> Riesce a sibilare appena <Maledizione!> pronuncia a denti stretti lasciando scemare quella rabbia e per l'ennesima volta torna a cercare la calma. Lascia esplodere quella fiamma al centro del petto irrorando i propri bulbi oculari, lingua ardenti si espandono dal petto raggiungendo i propri occhi. In un semplice moto repentino una Tomoe andrebbe a crearsi attorno alla pupilla e l'iride color inchiostro andrebbe a mutare in un rosso scarlatto. In un semplice gesto, ormai completamente naturale ed istintivo, il giovane tenta di risvegliare la propria innata ancora una volta. Quell'espressione di terrore va a svanire in pochi istanti e il volto torna completamente serio e stoico in un certo modo. La mente analitica e schematica del Genin sta già valutando ogni singolo passaggio o opportunità per sfuggire da quella situazione. < Come i due Jonin ingaggiano fuggiamo verso il palazzo del Kokukage, è l'unico che può affrontarlo> Esclamerebbe verso Hoshiko con tono fermo e apparentemente calmo, mantenendo lo sguardo in direzione di quel fantasma che dall'attivazione dell'innata dovrebbe vedere nella sua vera forma, un semplice velo di Chakra. [Chk:ON][24/25][Tentativo attivazione Innata][Sharingan:ON][3xfuuda/filo nylon]

21:53 Hoshiko:
 Tutto ciò che accadrà adesso è svolto prima della bastardata dei Doku annoiati alle sue spalle. Contrae la mascella trattenendo le cremisi su quelle altrui, ne vorrebbe scavare l'animo, divorare ogni suo connotato come una bestia affamata <famosissimi...avrei affibiato a loro tutt'altro appellativo sinceramente..> ancora sussurra avvicinandosi con un'altro passo, quasi potrebbero sfiorarsi i due corpi talmente son futili i centimetri di distanza a separarli. Mancina, ancora stretta in un pugno saldo, che andrebbe a fletterne il gomito dietro di se, vien caricato dunque un colpo netto, scagliato per pizzicare proprio il cavallo altrui dove, i gioielli della famiglia Uchiha, giacciono felici e beati nelle mutande. Se l'offensiva dovesse andar a segno o meno non ha alcuna importanza, l'unica differenza, è che una volta piegato in avanti poggerebbe semplicemente la fronte contro quella avversa <così impari a ridere, chiuhuaua scemo> sembrerebbe ringhiato, un dispetto per la presa in giro ricevuta pochi secondi prima. Inarca un sopracciglio per la presa che vedrebbe il polso stretto in una morsa, una bambolina il quale tiro farebbe smuovere non solo la chioma argentea, ma anche la gonna con i volant scoprendo maggiormente le parigine <Yukio? Ma che stai dicendo...se fosse realmente lui non credi avrebbe fatto un'entrata decisamente più plateale?> tenta di farlo ragione, pur avendo i sensi annebbiati, le capacità cognitive dovrebbero rimanere intatte, paura dell'avversario a parte. Inclina il capo lateralmente però per poter rigettare l'attenzione ben oltre Kasei posto davanti a se, non tutti i nemici sono incarnati da creature conosciute del quale si prova paura e sottomisione, alle volte, vi è qualcosa di più profondo, nascosto, di quelle che tormentano le notti privandoti del sonno. Se dunque al compagno di disavventure sarà l'Hasukage a materializzarsi, il Chakra delle guardie, fanno comparire letteralmente una copia di se stessa. Esattamente, l'antagonista di Hoshiko è Hoshiko, per le sue debolezze, per l'incapacità di proteggere la propria vita a tal punto da diventare un pericolo incombente. L'odio le scava il cuore, lo spirito, eppure, permane inerme, abbassando lo sguardo verso il suolo nel mentre in gola un nodo le toglierebbe il respiro. Torna da me e salvami dalla follia, le allucinazioni devono essere combattute con l'intelletto, perciò, tanto vale provare. Calano le palpebre, dita abili a simular il simbolo della Capra ancora una volta, proiezione dell'energia spirituale sospinta all'esterno, smossa come il mare in tempesta all'interno degli tsubo affinchè, data la violenza, riesca quanto meno a disturbare il disordine imposto da quel Genjutsu. Uscirne? Sarebbe impossibile, ma almeno vi infilo i bastoni tra le ruote. [Chk 12/15] [Tenta Rilascio Illusorio]

Procediamo con ordine con Kasei in primo luogo che vede effettivamente una persona reale, colui che lo ha traumatizzato a Kusa e che tutt’ora ne caratterizza la vita, per quei ricordi che sono stati letti è un prigioniero recluso ad Oto e la paura e il rancore nei suoi confronti sono tali da farlo materializzare mentre cammina verso di lui mentre quelle labbra si schiudono e da esso la voce dell’hasukage uscirebbe per dirgli “Ve l’avevo detto di correre più veloce che potete caprette, perché vi siete dunque fermati qui? Pensavate che non potessi arrivare dentro Oto?” il timbro vocale e i modi di fare sarebbero i soliti esuberanti dell’hasukage stesso con ogni dettaglio al suo posto, con tutti quei tatuaggi replicati alla perfezione. Lo sharingan viene difatti attivato correttamente da parte di Kasei il quale concentra il chakra all’interno delle orbite oculari e se solo si voltasse a guardarlo potrà vedere come effettivamente la figura di Yukio è un ammasso di chakra. Da sorprendersi? No perché il genin sa benissimo che Yukio non è nuovo alle illusioni, o quella potrebbe benissimo essere solo una copia del kage o una delle miliardi di tecniche esistenti di cui l’uchiha non è a conoscenza semplicemente. Hoshiko pare non opporre resistenza a quella presa e se solo iniziassero a scappare, ecco che i due Jonin ingaggiano si, ma quelli che ingaggiano sono appunto loro due, afferrandoli entrambi per i capelli, coperti da quell’illusione che vedono. Proseguiamo con Hoshiko, la pizzicata di palle non avviene anche perché è stata messa sotto illusione dal momento che stava impastando il chakra, non è un qualcosa che può fare in questo momento anche perché appena alza gli occhi vedrà… se stessa. A quanto pare vedere Yukio trasformato in un mostro colossale non è stato sufficiente per lei a far si che la paura dell’hasukage vada a surclassare quella di se stessa. Il chakra viene spinto all’esterno ma tuttavia non succede NULLA, anzi la sua copia avanza verso di lei come se nulla fosse, a suggerirle il contrario di quello che, non si capisce da cosa, abbia intuito. Risulterà solo in una perdita di chakra

22:45 Kasei:
 Gli occhi color rosso cremisi restano puntati in direzione di Yukio, ne ascolta con attenzione le parole e un lungo brivido scuote Kasei fin nel profondo. Riesce a rimanere vigile e cosciente, continua ad analizzare ogni minimo dettaglio e per quanto riesca a comprendere di essere sotto un Genjutsu sa benissimo che non riuscirà ad uscirne con un semplice rilascio, dopotutto lo stesso Yukio lo aveva avvisato la volta precedente. < Questa a me sembra una grande entrata ad effetto francamente...> Sibila appena verso la compagna di sventure lasciando vagare lo sguardo rapido nei dintorni alla ricerca del vero Yukio adesso. < Quale entrata migliore di palesarsi mettendoci sotto Genjutsu, terrorizzandoci a morte e torturandoci prima di venirci a prendere>...< Sadico, divertente... Si non ti sembra proprio da lui vero?> I nervi sono a fior di pelle per il ragazzone che però sembra riuscire a mantenere quella crisi di nervi almeno un minimo sotto controllo, sta raggiungendo veramente il limite con quei benedetti Genjutsu e per quanto la rabbia sia un ottimo contrappeso per il puro terrore che gli instilla la visione di Yukio, lo sguardo continua a venir attirato da quell'immagine che avanza. < Dovremmo allontanarci, ma non so esattamente che tipo di genjutsu sia... Potrebbe bastare mettere distanza tra noi e Yukio ma conoscendo la velocità a cui si muove...> Continua ad elaborare ancora in maniera abbastanza lucida, continua a percorrere ogni tipo di strada comprensibile in un momento del genere poi lo sguardo punta direttamente in favore dei Jonin. < Perchè non ci ho pensato prima>Sibila appena lasciando schioccare le dita della mancina. < Siamo in pericolo, dovete aiutarci e soprattutto avvisare immediatamente Kioshi che Yukio è all'interno delle mura di Oto...> Tenta di avvisare i due non molto distanti sempre nella speranza che almeno uno dei due sia ancora in grado di muoversi o comunque che non siano finiti anche loro nel Genjutsu. [Chk:ON][24/25][Sharingan:ON][3xfuuda/filo nylon]

22:45 Kasei:
 [Edit][Chakra 23/25]

23:03 Hoshiko:
 Per quanto possa essere concentrata ed il Chakra inizi ad esser sospinto all'esterno, quella tecnica par non avere alcun effetto sulla propria copia in avvicinamento. Tirata di capelli o meno, intaccando la sensorialità di una persona, probabilmente neanche se ne avvertirebbe, permanendo dunque nella stessa posizione poichè neanche in precedenza ha tentato di fuggir via da ciò che sta accadendo. Basta aggirar i muri, lo specchio di colei che adesso la rappresenta continua a sbatterle in faccia la sua incapacità, la strada percosa fino ad adesso non è altri che una nuvola soffiata via dal vento impetuoso. Le fa male, le si contorce lo stomaco, insopportabile senso di impotenza e consapevolezza di essere carne per pesci ben più grossi di quanto possa esserlo lei. No, non è stato Yukio ad incuterle terrore con l'apparizione del demone, tanto meno Kimi ed Eryk quando l'hanno avvelenata. Loro, prima o poi, possono essere uccisi, non sono Dei scesi in terra, ma creature in carne ed ossa che possono essere feriti, massacrati, e perchè no, estinti dalla faccia della Terra. Serve solo tempo, ma cosa si deve fare quando è l'io interiore a non poter essere dissipato nell'etere quanto il sorriso sfacciato di un bastardo senza gloria, come bisognerebbe comportarsi nel momento in cui non saranno le armi e le mani a risolvere un problema più psicologico, intimo, personale. Contratta la mascella, ancora scricchiolano le corone dei denti strusciate ripetutamente tra di loro, gesto impossibile da cogliere per il bavaglio a coprir i connotati, ma palpabili saranno i sentimenti trasmessi da uno sguardo che ha abbandonato completamente la quiete per lasciar spazio ad un bagliore più inquietante. Tenta di liberarsi dalla morsa di Kasei coadiuviando la mancina scivolata velocemente sulla cintola, indice e medio che pinzano una carta bomba per poterla estrarla e trattenerla nel mentre, tirando un sospiro profondo, cerca di infondere l'energia spingendo il chakra attraverso gli tsubo, sino a raggiunger le estremità degli arti <allora spiegami perchè...> un sussurro che par essere un crescendo per tornar ad innalzar la voce <perchè Yukio dovrebbe mettermi davanti ad un fottutissimo specchio> attirata nella completezza in quella trappola da quale non vi è via di fuga, se non forse farsi male, o fare del male, anche a chi, l'affetto, inizia a guadagnarselo con piccoli gesti, anche a chi, fin ora, s'è dimostrato l'unico amico che costella la propria vita. Bella la statua che ammirava il compagno precedentemente, ruota parzialmente il busto dunque per accompagnar il braccio armato in uno slancio che vorrebbe scagliare la pergamenta quanto più vicino al Sasuke in pietra, solleva successivamente le mani guantate al petto per formar il sigillo della capra affinchè l'innesco possa essere attivato <SPOSTATI> un'avvertimento per ciò che CREDE possa accadere. <KAAAI!> l'esplosione - se dovesse avvenire poichè dobbiamo ricordarci della sfiga di questa ragazza - dovrebbe quanto meno creparne la base facendo si che qualche maceria, o se proprio vogliamo fare i fighi, l'intera rappresentazione, schiacci o colpisca l'illusione presentatale davanti. Onde evitare di essere travolta dall'onda d'urto, flette le ginocchia quanto basta per tentare di procedere con un balzo indietro con quanta più forza riesce ad immetterci, guadagnare terreno e limitare i danni che sa bene andrà a beccarsi, 4 metri basteranno, forse. Dei Doku? Che si fottano. [Chk On][Tenta infusione per innesto Carta Bomba] [11/15] [Tenta esplosione + Spostamento] [3/4]

Kasei pensa bene o meglio male di chiedere l’aiuto ai due Jonin che si avvicinano a loro, proprio per fermarli e starli ad osservare. Il Jonin di destra lo guarda, si guarda col collega per poi tornare a quegl’occhi rossi, scoppiandogli a ridere in faccia. È giusto un attimo ma il Jonin flette giusto il braccio destro dall’altezza del bacino e nell’attimo successivo, troppo veloce per Kasei per rendersene conto, di sente arrivare quella mano destra alla bocca dello stomaco. Il colpo non è forte, si vede che appunto il corpo a corpo non è il forte di quel Jonin, tuttavia quello che arriva dopo è quella sensazione di forza che abbandonano i muscoli di Kasei, spingendolo per terra sulle ginocchia, inerme. Quel pugno, da bravo Doku era ovviamente avvolto nel chakra velenoso e quello che si becca Kasei è il chakra allucinogeno, privandolo di tutta l’agilità che si trova, rendendolo paralizzato, con un forte conato di vomito che sale per via di quel pugno che si è preso in pieno. [-7 pv] “Te non dici a nessuno cosa deve fare, pensi che solo perché hai quegl’occhi di essere a posto? Devi essere uno di quelli che è tornato a Oto dopo che ti sei adagiato a Kusa. Bentornato a casa troietta.” Se dovrà ringraziare qualcuno potrà sempre rivolgersi alla collega che ha di fianco che ha portato i due jonin ad avere le balle girate. Riferiranno poi a Kimi che Kasei ha visto appunto Yukio tra di loro e l’entità di quel Genjutsu. Hoshiko invece pensa di far saltare in aria la statua di Sasuke e a quanto pare non riflette appieno sulle conseguenze che sta facendo: è sospetta al punto che la stanno seguendo e controllando. Ma Hoshiko non lo vuole capire a quanto pare e continua ad insultarli e in tutto questo pensa di lanciare una carta bomba alla statua di Sasuke, un emblema di Oto e un monumento pubblico. Un atto terroristico disperato? Il Jonin illusore non aspetta altro che questa infonda il chakra alla carta bomba, la lancia e prima ancora che possa pronunciare il resto delle lettere di quel “KAI”, ecco che la mano già su Hoshiko rilascia il chakra velenoso che però è del tipo stordente. Il problema è che lei è una deshi e quel veleno è tale da prosciugare completamente le abilità sensoriali e cognitive dell’aspirante genin, inducendole un coma che per il momento sarà solo momentaneo dato che è il veleno ad averlo indotto e se non è continuata la somministrazione ha un effetto limitato. Hoshiko non potrà che cadere a terra prima di essere raccolta come un sacco di patate da parte del ninja genjutser.

00:20 Kasei:
 Non fa minimamente in tempo a comprendere cosa stia accadendo quando il pugno del Doku arriva come un fulmine a ciel sereno,il colpo del Jonin è sicuramente moderato ma sembra arrivare bene per ribadire il concetto. Lo stomaco si svuota completamente in un semplice conato che abbandona le labbra del ragazzo che si ripiega su se stesso all'impatto. Per pochi istanti la vista torna ad annebbiarsi per l'ennesima volta, quando finalmente ritorna a vedere cosa sta accadendo gli occhi vanno a sollevarsi in direzione del Jonin. E' nuovamente in ginocchio, ancora una volta impotente davanti a qualcuno di estremamente più forte di lui, la paralisi sta lentamente prendendo piede e per quanto vorrebbe rialzarsi non sembra minimamente in grado di farlo.Lascia inarcare la schiena all'indietro andando praticamente a sedersi sui propri talloni, le braccia restano lungo i fianchi inermi. Le iridi color sangue fissano il Jonin, lo scorre nuovamente con attenzione, ne fissa l'immagine nella propria mente, imprime a fuoco ogni singola pronunciata dall'altro nella propria testa. Una nuova serie di ciccatrici sta lentamente prendendo forma sul ragazzo, cicatrici non visibili come quelle sulla fronte ma forse ben peggiori. <B-Bentornato a casa> Pronuncia con un filo di voce, un flebile sussurro che abbandona le labbra dell'Uchiha che lentamente ed in maniera macchinosa vanno ad inarcarsi lievemente nell'angolo destro della bocca. <Troietta> Ripete in maniera soffocata quasi, il capo ruota appena, sputa il sangue che si stava accumulando nella bocca, quel sorriso macchia ancora una volta l'espressione del Genin. Gli occhi guizzano verso Hoshiko quando vede cosa sta accadendo, la preoccupazione per lei è molto meno evidente questa volta perchè ciò che è stato veramente intaccato è il suo orgoglio. Per l'ennesima volta è spettatore della sua stessa vita, in balia delle decisioni altrui e del bello e cattivo tempo. Ogni cosa accade per una ragione e probabilmente anche questa ha il suo perchè, ogni scena simile si ripropone quasi come una semplice pellicola incastrata che si ripete all'infinito adesso. Il Vecchio, Yukio, Ekazu ed ora il Doku poi finalmente il punto di partenza, l'inizio di tutto... Abbandonato in un misero villaggio senza spiegazioni, senza parenti se non un padre adottivo e soprattutto senza il sangue del sue sangue. Il problema di tutto quel dono che ancora non sa come sfruttare, non un dono ma qualcosa che gli appartiene per diritto di nascita, qualcosa che è suo di diritto ma che ancora non riesce ad utilizzare per i suoi scopi. VEDERE gli altri piegarsi davanti a se, decidere finalmente per se stesso senza che nessun altro possa sindacare. Rantola eppure sembra stranamente contento e soddisfatto, forse qualcosa di buono dopotutto è accaduto... dopotutto è TORNATO A CASA... LA SUA CASA. [Chk:ON][22/25][Sharingan:ON][3xfuuda/filo nylon][End]

Il titolo è tipo quelle barzellette, perchè il tutto inizia così, con un impasto sbagliato scaturito in un peto e in una denshi altra un metro e mezzo che si incastra per via dell'arma inastata lunga più del doppio di lei.
I due Jonin che seguono Hoshiko decidono di farsi un paio di risate dopo quelle che la deshi gli ha fatto fare e così li mettono sotto un genjutsu. Peccato che da lì finisce tutto a tarantelle con Hoshiko che tenta di far esplodere la statua di Sasuke. Finisce male per entrambi i partecipanti con Kasei che prova per bene il clima di Oto e Hoshiko che sarà chiamata a rispondere di quell'atto, con le relative persone informate.