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『Amuse Bouche』

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con Hanae, Itsuki

21:04 Hanae:
  [Sommità] Il più dubitoso degli uomini ritroverebbe in cima a quella montagna la sicurezza; colui che smarrisce la luce rivedrebbe in fondo al proprio cammino un segnale fermo; ed i percossi e mutilati, inesorabilmente tornerebbero integri. Le mani dell'Insonne hanno imparato ad avvolgere la benda intorno alle piaghe e a strapparla dalle palpebre oppresse; e le sue labbra sono diventate capaci di condannare o perdonare gesti un tempo superiori. E' forse questo che adesso lo rende così tanto virtuoso, sapere che lui ed i membri della yugure possiedono i due doni che amplificano l'esistenza e la prolungano oltre l'illusione della morte. "Non temiamo la sofferenza e sentiamo sui nostri pensieri e su le nostre azioni l'impronta dell'eternità." Le labbra si schiudono appena mentre, con gli occhi chiusi e le mani rivolte verso il cielo, esprime quelle parole che in lui ne rappresentano l'estro e l'arte più intima. Canta quella poesia al vuoto più assoluto, udibile da chi si trova vicino alla sommità più alta della Montagna delle Serpi, anche qualora ancora non avesse sotto portata visiva il jinchuuriki. Non se ne curerebbe comunque, ora. "Mi agita, questo desiderio di creare." Pronunciando quelle parole le palpebre s'aprono, rivelando le gemme ambrate che le caratterizzano nel profondo. Percepisce il proprio battito ed assieme le pulsazioni del chakra di Saiken, adesso definibile a tutti gli effetti propria fedele compagna. Dalla coscienza tende virtualmente una mano verso la creatura e l'indice ne sfiora appena l'essenza, diventando punto di partenza e catalizzatore per l'esser completamente avvolto dal chakra demoniaco. Non violentemente, come avvenuto nelle possessioni precedenti. Dolcemente, come un abbraccio, viene avvolto da un'aura bianca che circondandolo fa crescere il corpo alla sua forma adulta e vi aderisce sopra, formando sulla fronte due corna di chakra. Eccola, la modalità chakra. L'apice dell'affinità e dell'empatia, la prova ancora una volta che ogni scelta è stata corretta, anche quando effettuata sotto l'influsso superiore della fretta. Il sigillo che li separa è adesso inutile. "Yan, Hanako; sto aspettando un importante ospite." Quelle parole da sole vengono accolte, e qualora Itsuki giungesse potrebbe assistere all'allontanarsi di una grande serpe sotto la terra, in origine proveniente da dove si trova adesso Nemurimasen: al bordo della cima più alta di questa montagna. La sommità; un luogo che tanto sembra adatto per far incontrare due individui che in qualche modo sono stati almeno una volta in cima a tutto. { chakra on } { modalità chakra on } { yan e hanako PNG }

21:24 Itsuki:
  [> Sommità] il vento della guerra è oramai ridotto ad una brezza di cambiamento, un'aria che soffia verso il futuro e che ha spazzato via da Oto tutto ciò che non era necessario, a partire dalla Serpe, chi la appoggiava e tutte quelle cianfrusaglie più o meno senzienti che ostacolavano il gettare delle profonde basi per ciò che verrà. Passi silenti che smuovono la figura scura del Chunin, i capelli neri legati in una coda d'ebano che ondeggia appena dietro di lui, un passo quasi meccanico, mani in tasca e vermiglie che puntano verso l'alto, un'ascesa non particolarmente pregna di peripezie, il chakra pronto ad aiutare laddove si presenti l'occorrenza di un passo meno facile del solito. E quello stresso spirare di rivoli di vento porta con se parole pregne di estro e di saggezza, distanti ma percepibili in maniera abbastanza distinta per aver la conferma della presenza di Hanae, lì qualche metro più in altro, fremente di dar vita a qualsiasi sviluppo a venire, di tessere nuovi fili ed intrecciare eventi, accadimenti, qualsiasi cosa per far sbocciare una nuova cupa luce su queste terre. Così lui come Itsuki ed Eiji, nonchè tutti coloro riuniti sotto al segno della Yugure < Si respira una vera e propria aria di cambiamento, non trovi, Insonne? > ed un mezzo inchino sarebbe quello che porgerebbe subito dopo quell'annunciarsi, soffermandosi a poco più di un metro di distanza dalla figura di lui, sulla quale non poserebbe per intero il proprio sguardo, cogliendo il guizzo di una serpe che silente sguscia dal loco, permettendo ad un calmo Goryo di tornare con le rosse verso il Jinchuuriki, il quale tutt'ora dovrebbe permanere di spalle rispetto al Corvetto, un velo bianco ha smesso di avvolgerlo poco più di un'istante fa ma nulla di ciò è riconducibile a qualcosa di conosciuto per il nostro Itsuki, che prosegue < Un'eternità ottenuta attraverso il distruggere per poi, come tu stesso brami, ricreare. > il suo punto di vista, il loro, non tanto dissimile da quello di Nemurimasen per quanto condivisibile, particolarizzato dal punto di vista personale. D'altro canto, però, gli occhi del Kagurakaza all'interno appaiono come rapiti per qualche istante, rimane con le labbra schiuse ma nulla si palesa in quel legame mentale, solo un lungo accenno di perplessità mista ad incredulità che vengono percepite da un Itsuki, il quale una volta posto un saluto anche nei confronti di Hanako, nel mentre di quel secondo breve inchino, domanderebbe mentalmente parlando <{ Mh? }> considerando il fatto che loro due non sanno della nuova forza dell'altro, considerando che quella figura potrebbe essere semplicemente un'altro corpo sul quale non vi sarebbe senso stare a spenderci tempo domandando a riguardo, cos'è che a loro sfugge? Ha viaggiato per migliorarsi e diventare più forte, questo lo sapevano, ma dove sia stato e cosa abbia ottenuto è tutto un dire quindi per ora Eiji non si concederebbe nulla di più che un misterioso <{ Che sia..? }> il quale lascerebbe soltanto un'alone in più di perplessità dentro a Itsuki, che senza preoccuparsi al momento del nocciolo della questione, volgerebbe verso comunque una legittima curiosità < Sei cambiato, dall'ultima volta. > dire cresciuto sarebbe un ironico e stupido eufemismo, deve esserci qualcosa sotto, qualcosa di presumibilmente affascinante. { chk on }

21:44 Hanae:
 Quando Itsuki giunge alle proprie spalle si volta lentamente, offrendo il profilo nei primi istinti e mostrando comunque i propri occhi avvolti da un velo di chakra. In chi si trova di fronte, vede puro correre di sangue; le narici s'allargano appena e l'aria parrebbe illusoriamente riempirsi dell'odore caratteristico dei cadaveri insepolti. Un Re giovane che ha perduto il proprio trono, un esiliato che solo adesso sta rimettendo piede da un esilio durato troppo a lungo. I capelli sono corti abbastanza dall'essere inflessibili ai soffi di vento più deboli, allineati sul viso in maniera tale che una parte della fronte sia visibile e l'altra no. Il lieve chinarsi altrui viene ricambiato dal chiudersi lento degli occhi, ricambiato a modo proprio lo stesso rispetto che certamente va al di là di ogni convenevole. Di passaggio, Hanako china quasi profondamente il capo, per poi allontanarsi assieme alla serpe Gigante. Le maniche del Kimono bianco indossato sembrano nel suo corpo cresciuto non più troppo larghe, e dalla sua posizione di profilo rimane visibile nella schiena il simbolo del Crepuscolo. "Peccato per la puzza di bruciato proveniente da sud-Ovest." Anche odorando l'aria, non è effettivamente presente alcun sentore di bruciato. Una piccola analogia che non necessità spiegazioni ad entrambe quelle figure presenti. Dopo la pronuncia lenta di quelle parole si volta completamente, trovandosi di fronte al Bakeneko. Le braccia vengono sollevate e le mani nascoste tra le maniche del Kimono, mentre ascoltando il dire d'egli si prepara a dargli una risposta. "Il chakra demoniaco reagisce al mio spirito per dargli una forma più fedele rispetto al corpo." Risponde, alzando il braccio sinistro e fissandone il palmo e dorso, come se egli stesso stesse contemplando quanto vive. "Ho saputo che il Tessai di Kusa sta cercando vendetta. " Con quelle parole non da una notizia tanto stupefacente, ma pone implicitamente una domanda a lui, fissandolo con sguardo intento: tu, cosa ne pensi? Come dovremmo agire? Il silenzio che segue sembra trasportare nel vento parole mai dette, rendendole parte di quella conversazione. "L'alleanza agirà sicuramente; desidero che tu diventi più forte, Bakeneko. La Yugure deve inoltre iniziare a muoversi per far capire che noi e il suono siamo entità separate. Hai dei piani?" Accenna così alla possibilità di effettuare delle missioni come gruppo che esulino da ciò che faccia comodo attualmente al villaggio. E questo potrebbe essere l'espediente per dare a Itsuki ancora più occasioni di spingersi al limite per avvicinarsi di più a ciò che vuole essere. Dopo qualche secondo, inizia a muoversi a passi lenti, invitando con un cenno del capo l'altro a passeggiargli di fianco e a muoversi un po' lungo la grande sommità della Montagna. { chakra on } { modalità chakra on } { yan e hanako PNG around}

22:31 Itsuki:
  [> Sommità] Lo scambio di sguardi è riverente in maniera reciproca e rispettoso, l'analogia dell'Insonne viene colta con un pizzico di sarcasmo, un lieve e crudo sorriso si sforza di venir dipinto sul volto spesso spento e apparentemente annoiato, come sempre, di Itsuki, il quale volge lo sguardo proprio verso la direzione da lui accennata, lasciando che qualche ciocca nera venga smossa dal vento, così come le vesti del Crepuscolo, lieto del fatto che non debba più mascherarsi, lì nei pressi di Oto < Insolito, se ci si sforza quasi non la si sente. > un'aggiungere e sottolineare il velo di ironia dietro a quelle parole, mettendo poi da parte questo sagace scambio di parole per dunque giungere a qualcosa di ben più importante, ora palese e chiaro davanti ai suoi occhi così come alle loro orecchie < Un Bijuu eh..? Allora è vero, non che ne dubitassimo, ma saperlo così di persona è differente. Mi congratulo per questa vostra nuova forza. > direbbe riguardo al Demone dentro di lui che viene confermato ed affermato con quel dire riguardo il chakra di quella stessa entità, è lieto della nuova forza di Nemurimasem ma allo stesso tempo dovrà prestare ancora più accortezza presso quella misteriosa figura, fiducia reciproca alla base di tutto, ma lui non ha mai avuto a che fare con una Forza Portante, o meglio, non nella sua interezza. Parlando per l'appunto di Forze Portanti, da dentro Eiji ridacchia, affascinato ed ancor più intrigato dalla visione di quel manto di energia candida che ora può attribuire con più certezza al fare di una delle bestie codate, si sporge appena in avanti in quel nero piano astratto poggiando il mento sulla mano, incuriosito ed allo stesso tempo alla ricerca di un qualche indizio inerente a quale degli otto demoni quello sia, considerando che Hitomu è vivo da anni. Oh, se avesse i propri ricordi riguardo Seiri, di quando era ancora un nobile adolescente viziato all'inizio della propria carriera Ninja senza demone ne niente, avrebbe potuto ricondurre, ma lì per lì non se la sente di dire nulla, i demoni sono creature sensibili e rischiare di offenderlo tirando a sorte riguardo quale sia o quale non sia, non gli sembra il caso <{ Sai, non ho mai avuto a che fare con un altro Jinchruuiki, peccato che io più che la figura e la fedeltà del Nibi, ricordi poco e niente... > un sospiro di una nostalgia che non può essere colmata, non ancora, un sentimento che ha poco a cui aggrapparsi e che in fretta verrebbe messo da parte per passare a qualcosa che è più attuale e che sicuramente li riguarda in maniera più diretta, mettendo da parte l'avere a che fare con un Jinchuuriki, Itsuki che solleva le rosse verso al cielo per qualche istante, facendole roteare, per poi andare a pensare alla figura del Kage di Kusa, inclinando appena la testa di lato < Tsk, un Tessai che vuole vendicarsi di un misero Chunin? Ridicolo, sembra che a Kusa non abbiano qualcosa di più grave di cui preoccuparsi. > è il commento diel Goryo, questo, che andrebbe a riportare poi quanto da dentro gli direbbe il Kagurakaza a riguardo < Eiji dice - ed io concordo - che potremmo sfruttare la cosa a nostro vantaggio, attirarlo da qualche parte per poi attaccare Kusa? Insomma, divertirci con lui in qualche modo, fargli perdere un pò di tempo, o perchè non qualche uomo...? Mh, le scelte sono molteplici. > e la dritta verrebbe portata sotto al mento, il guanto nero si poggia alla punta più in basso del viso mentre quello ci si adagia, lo sguardo si posa a terra per qualche istante perdendosi nelle venature rocciose, per poi andare a rispondere a quel che giunge di seguito, da parte dell'Insonne < Oh, lo vogliamo anche noi, personalmente parlando dobbiamo recuperare Yukianesa, riaffermare Eiji al mondo, riottenere la casa dei Kagurakaza eccetera ma la cosa più importante... > ed inizierebbe a muoversi assieme a lui, a camminare lungo la superficie montagnosa, con il panorama attorno a loro, continuando quanto lasciato in sospeso < Il Nibi, Eiji rivuole tutto ciò che era suo e qual'ora riusciremo nella nostra ricerca probabilmente saremmo i deterrenti della forza più potente delle terre Ninja, noi tutti assieme. > una stima, una valutazione lungimirante posta con serietà e placidità, sereno, anche se allo stesso tempo urge il dover far realizzare al mondo che la Yugure è una realtà a se stante rispetto al Suono < Come potremmo puntare Kusa, avrei anche un degno e fido contatto a Konoha, un Senjuu, quello con il quale ci siamo divertiti al ponte di Kiri, lui potrebbe essere il mio lasciapassare per la foglia ed anche lì, potremmo improvvisare qualcosa di divertente... > una breve pausa, insolito come il ragazzo sia il più delle volte di poche parole, secco e conciso, ma starebbe chiaramente parlando pure per Eiji che da dentro aggiungerà del suo ad ogni frase, sino a quando non verrà fuori personalmente < Sostanzialmente, seminare Caos ed agire in maniera sparsa ed /apparentemente/ insensata mi sembra l'ideale, non conoscono il nostro modo di agire, confondere il nemico è fondamentale per mantenere vivo un fatto di imprevedibilità ma ovviamente... Anche tu hai in mente qualcosa, non è così? > e le rosse che erano rimaste innanzi per un buon minuto, tornano sul viso pacato e dai morbidi lineamenti al quale si abituerà di lì a poco. { Ck on }

23:02 Hanae:
 Sognati tutti i sogni di ogni vita assorbita dentro di lui, sente un peso diverso in ogni cosa. Anche i suoi stessi capelli pesano oltre cento corone. Ogni cosa, attorno a lui, è vista con una luce che ad ogni grande evento rivela qualcosa di nuovo. Ed ora, ascoltando il dire di Itsuki, vede anch'egli con una luce che più propriamente gli si addice. L'altro emana la sua seduzione e le virtù che si trascina alle spalle come un veleno vengono osservate dagli occhi dell'Insonne, che in questo processo sembrano apparentemente spaziare sul vuoto appena dietro il chunin. La coscienza dell'Insonne ed assieme a lui il demone riconoscono nel Bakeneko le caratteristiche di chi ha compreso il semplice - ma non ovvio - assioma del mondo: questo è la rappresentazione del pensiero di pochi shinobi superiori, che lo hanno ampliato e ornato nel tempo. Al cospetto di quell'anima non può che allungare appena le labbra, mostrando un sorriso caldo e indecifrabile in quell'uomo che di tempo in tempo sembra desideroso d'accrescere in ambizione e dolore. "E' certo che la tua testa sia diventata un piatto appetibile anche a chi di cucina non se ne intende." Mettendo in quella frase un piccolo accenno a qualcosa che di sè è rimasto mascherato dai tempi in cui era un Goryo, scioglie il sorriso creatosi in precedenza e raccoglie fiato, proseguendo solo dopo aver compiuto qualche altro passo. "Ma tralasciando te come singolo, l'alleanza ha rifiutato le nostre azioni. Curioso, considerando la storia del primo Hasukage." Si riferisce semplicemente a Yukio, posando con indice e pollice all'altezza del proprio mento e perdendosi per qualche secondo in un'introspezione su Kusa. L'Insonne era a Suna assieme a Yukio e sua moglie quando l'ha sentito parlare dell'attacco che avrebbe a breve effettuato al villaggio dell'Erba. In qualche modo Nemurimasen, nei panni di Katsumi, ne era coinvolto. "La testa di Yukio inizia a pesargli sul corpo. Un favorito del Rikudo Sannin cerca di ucciderlo. Le ho offerto una ricompensa qualora riuscisse davvero a ucciderlo." Nel pronunciare quelle parole, la mano destra s'abbassa e si nasconde all'interno del Kimono, per essere estratta poi con in mano un piccolo anello riportante sopra il kanji della tigre bianca. "Questo. Ed inoltre mi ha richiesto la distruzione completa di Kusa qualora lui cadesse. A meno che di imprevisti, suggerisco di rimanere in attesa, chissà.." ride appena per qualche istante, lasciando a intendere che il futuro potrebbe presentarsi da sè sorprendente riguardo l'argomento Kusa. Rimane in silenzio nei secondi successivi, ascoltando le parole del Goryo come se fossero una lettera d'amore al mondo. Negli occhi circondati di chakra bianco del Jinchuuriki emerge una luce, come commosso e smosso nel profondo dello spirito. La sua anima s'altera facilmente di fronte a la tensione presente nelle cose eleganti e capaci di fare ogni cosa per i propri desideri. "E' per questo che mi piaci. " Sorride chiudendo anche gli occhi per quei pochi istanti, abbassando deliberatamente la guardia e dando per un momento le spalle all'altro mentre, fermandosi, ripone nel kimono l'anello offerto a Sango per spingerla a seguire le sue ambizioni. "Un Senjuu, addirittura?" Un parente di Kurako, forse. "Ho contattato Furaya. Se risponderà e vorrà incontrarmi le offrirò la possibilità di rendere Konoha immensa. La Yugure ha bisogno che esista la Foglia." Non specifica oltre, ma certamente Itsuki capirà che non è un semplice atto di beneficenza. "Kumo si sente certamente minacciata, avendo il commercio via terra bloccato. Vorrei chiedere a te e altri nostri membri di viaggiare a Kumo per mettere in chiaro le nostre relazioni. Potremmo lasciarli indisturbati, se si uniranno a Kioshi." Non alla Yugure. Ad Oto. "O applicare subito i provvedimenti necessari." Si ferma, dopo aver parlato a lungo. Un paio di sigilli vengono estratti e con un goccio di chakra ne estrapola dall'interno una bottiglia di sakè proveniente dalle risaie e dei piattini. La bottiglia viene offerta a Itsuki, che se vorrà potrà aprirla e versare da bere per entrambi. { chakra on } { chakra mode } { png in giro } { sakè fuuinjutsu }

23:41 Itsuki:
  [> Sommità] E di attimo in attimo, l'atmosfera va a farsi sempre più pregna di una componente di sottofondo che eleva gli esseri li presenti portandoli su un piano visionario che va oltre a qualsiasi banale concezione dell'esistenza. La ricerca dell'estetismo, la volontà di esprimere in maniera artistica la propria visione del mondo e spargere quella parola affinchè chiunque vi si rispecchi possa dire di avere una bandiera sotto la quale stare, una nuova luce della quale godere. La Luce del crepuscolo. Una mera distopia è un'eufemismo che racchiude troppo poco, la violenza incontrollata e priva di fondamento non, il potere da solo, roba di poco conto per coloro che non vogliono nemmeno mettersi ai lati della scacchiera, ma un gradino più in alto, a giocare con i giocatori che muovono le pedine. Sotterfugi, attacchi mirati, intrighi, alleanze e quant'altro, tutto è lecito in quell'aspirare a vedere la definizione di un nuovo mondo, un concetto di libertà perlopiù astratto alla maggior parte dei propensi alla Pace, un susseguirsi di tumulti e disfatte che andrà a contrapporsi per cercare di mantenere un'equilibrio in grado da fare da perfetto sfondo a questo affresco del quale solo loro e pochi altri possono cogliere i colori, le sfumature ed i tratti < Sarà che Eiji mi ha contagiato con il suo ego. > si sente a suo agio al fianco di Gashadokuro e si concede un'altro lieto e mesto sorriso, queste conversazioni sono pane per il proprio animo fintamente quieto, ed il tono esce appena più arzillo e vivace del solito, per quanto la nota che attesti codesti aggettivi sia effettivamente lieve < Sarà che è diventato talmente attaccato al giocattolo che tanto bramava da iniziare a fare i capricci. O peggio: a crederlo suo. > sottolinea vocalmente quelle ultime tre lettere, lanciando un'occhiata complice all'altro, perchè effettivamente ora che la Yugure è in campo, cosa si può definire al sicuro? Tutto e niente, ma Oto è già caduta ed il mondo ora come ora appare come un tavolo con le carte scoperte, basta soltanto scegliere quale si vuole aggiungere la propria mano, in questa partita contro le forze del bene, o qualunque cosa si voglia opporre a quegli Yokai < Mh, interessante, un compito non da poco.. > ed al nominare del Rikudo il suo pensiero andrebbe verso Akendo, ricollegando quel loro incontro al Porto, quella conversazione nella quale ha rischiato più volte di rimetterci, mettendo da parte una piccola postilla che di lì a poco esporrà a Nemurimasen, vedendo per ora di rimanere concentrato sul discorso del momento, continuando a camminare pacatamente, posando le scarlatte sull'anello che verrebbe estratto con delicatezza dal moro < Oh, gli orpelli dell'Akatsuki, chi potrà mai essere interessato a simili anticaglie? > ed Eiji non farebbe altro che commentare con un cenno stizzito nei confronti della vista di quel gioiello, riconoscendo l'ideogramma sopra senza voler andare a commentare in nessun altro modo a riguardo, andando piuttosto ad allegare anche questo aneddoto dell'Akatsuki alla postilla prima citata < Attenderemo, siamo certo che saremo in grado di volgere gli eventi a nostro favore.. > parla per entrambi, annuendo con convinzione per poi proseguire riguardo una questione più personale < Riguardo il Rikudo, l'ho incontrato ai tempi di Kiri e mi aveva detto che la Yakushi sapeva qualcosa riguardo la Spada di Eiji, ma credo che oramai sia tardi per fargli domande... Dovrebbe essere nei pressi del covo centrale dell'Alba... > ed è la mano sinistra che questa volta esce dalle tasche, vedrebbe di estrarre una sigaretta per portarla alle labbra senza però tutt'ora accenderla, anzi, vi sarebbe qualche istante di un andare a ritroso per soffermarsi sulla questione della distruzione completa di Kusa, chiude gli occhi per un solo attimo, inspira, quasi inebriato dall'immaginare quella veduta nella sua testa, un piccolo istante di distrazione in quel raffigurare il Caos nella propria testa tramite urla, macerie, fiamme e e chi più ne ha più ne metta. Il compiacimento dell'Insonne non passa inosservato, ed un lieve chinare del capo va in ringraziamento a quel sottile complimento che gli vien elargito con apparente sincerità, riconosce il rispetto che l'altro ripone in lui ed allo stesso modo i due nel corpo del Chunin riversano un rispetto pari ed adatto ad il loro colloquiare, alle loro visioni ed al loro discutere in maniera costruttiva o distruttiva che sia. Se non un misto di entrambe le < Esatto, un Senjuu, è una figura interessante che dovrò presentarvi non appena sarà possibile. > e rimarrebbe poi per qualche istante con le labbra schiuse, un lieve cenno di curiosità mista a sorpresa in quel sentir dire riguardo la Foglia < Oh, è curioso, ma appoggio l'idea che la Foglia sia più utile con noi che contro di noi, l'Hokage non è certo un'individuo da sottovalutare ed hanno anche il Kyuubi dalla loro. > e lo lascia proseguire riguardo Kumo, volgendo lo sguardo in direzione della Nuvola, distante chilometri ed effettivamente compromessa dall'attuale situazione a creare grazie al risultato delle loro azioni < Sarà intrigante, non ho mai visto Kumo, lieto di avere la possibilità di visitarla. > lo dice con naturalezza, come se fosse una gita programmata da una qualche agenzia turistica, andando poi ad osservare i fuda dal quale viene estratta la bottiglia i sakè assieme agli ochoko, vedendo poi di afferrare in maniera aggraziata la bottiglia e stapparla, porgendo in maniera onorevole da bere prima a lui, un tacito ringraziarlo dell'offerta, per poi versarlo per sè, gettando poi lo sguardo al cielo, tra quella luna quasi piena e le stelle del firmamento < Alla Yugure? > direbbe smuovendo poi lo sguardo di lato, adocchiando la figura del Jinchuuriki. { ck on }

00:13 Hanae:
 Non più stupito ma semplicemente affascinato da quei momenti in cui lo spirito umano diventa tanto estremo da compiere brevi atti e gesti che rappresentano la sua perfezione lucida e da artefice di un'opera che sembra sempre giungere al suo ultimo tocco. Nel riflesso delle iridi altrui fissa sè stesso e si riscopre nella propria immagine rinnovata dal chakra di Saiken, che coscienziosamente e silenziosamente ringrazia per aver permesso di cambiare gli aghi della bilancia. Troppo tempo ha stagnato, la bilancia, tanto dall'esser riempita di ragnatele e di ragni. "I giovani dovrebbero essere spronati a diventare le lenti attraverso le quali vedere noi stessi oltre la vita." Parole che pronuncia senza esserne completamente influenzato, a causa della potenziale immortalità acquisita tramite il leggendario jutsu proprietà di Orochimaru, simbolo della condanna di Katsumi e della rinascita dell'Insonne come qualcosa che rappresenti più che un grumo di sentimenti abbandonati. E' stato un lungo percorso, immenso. Ed ora il processo di crescita del Gashadokuro è aumentato immensamente. Uno Yokai generato da centinaia di morti, sinonimo dell'atto di Nemurimasen di divorare le anime eccelse come quella di Kunimitsu, rubandone i ricordi ed aggiungendone il cadavere ai tanti che già lo compongono. Acquisisce così esperienza, saggezza, punti di vista che sommati superano già le due centinaia di anni. "Ho indagato nei ricordi della serpe. Non ci sono informazioni utili per l'arma di cui parli." Non sconosciuta, in quanto fu vista addosso ad un ragazzo appartenente all'epoca della guerra civile di Oto. Un oggetto così piccolo in un mondo così' grande sarà difficile da rintracciare facilmente. Ma intuendone il valore non fa altro che offrirgli le poche informazioni utili, proseguendo oltre. "E' una brava ragazza. Erede di Konan della Pioggia, vuole riprendere il villaggio nelle sue mani." E come potrebbe un individuo come Nemurimasen non apprezzare la vera dedizione ad un ideale che possa cambiare la stagnosità del mondo? Ideali simili infiammano il mondo ninja e lo portano inesorabilmente ad esistere nella sua perfezione estetica. "I commerci con Oto sono stati interrotti. Anche gli spostamenti sono proibiti. Dai per scontato che chiunque si possa muovere liberamente sia /almeno/ sorvegliato." E' un consiglio che gli offre quando si tira in mezzo il misterioso Senjuu. Yukio lo conosce perfettamente e le sue abilità possono essere terrificanti se utilizzate al fine di controllare qualcuno. Lo stesso Katsumi ha vissuto sulla sua pelle un sigillo dell'empatia, in grado di scavare nella parte più profonda dell'anima di chiunque ne sia vittima. Uno strumento definitivamente ripudiato in quanto capace di rovinare il piacere di una scoperta. "Faremo aprire un varco per Kumo, se non da voi dai ragazzi del Suono. Raggiungerete un centro abitato e probabilmente verrete ingaggiati in uno scontro. Se avverrà un genocidio utilizzerete il marchio per farvi notare, dopo di che chiederete ai vertici un incontro dove verranno discussi i termini di una semi-conquista. Per quanto sia possibile eliminare il kage non sarebbe possibile controllare la popolazione come ad Oto, effettuando un colpo di stato." Al Suono è andato tutto liscio perché i clan stessi hanno guidato la riconquista. Se il kage di Kumo venisse eliminato la conseguenza più ovvia sarebbe lo sterminio di tutti gli abitanti del paese relativo. "Se le cose andranno male li taglierete fuori dal mondo e li lasceremo a morire, o forzeremo esterni ad intervenire." Rivolgendosi a loro e non ad un ipotetico 'noi' lascia ad intendere come sia disposto a dare in mano alla yugure il completo andamento di un'operazione così importante. E' questo il suo godimento, dopotutto; far agire. Afferra l'ochoko riempito per primo e sorride alla grande cortesia intrinseca in quel gesto, per poi portare alle labbra il sakè e berlo in tre fiati intervallati da qualche istante di pausa. "A tutti voi che permettete al mondo di scoprire la bellezza del vero Divenire." Ekazu, Ren, Kimi, Itsuki, Kioshi e tutti coloro che supportano la causa. " { chakra on } { chakra mode } { png in giro } { sakè fuuinjutsu }

00:51 Itsuki:
  [> Sommità] La frase della Forza Portante aleggia intorno a lui per qualche istante risuonando nella sua mente per venir analizzata più di una volta, un pensiero al quale non ha mai effettivamente posto un'attenzione profonda e precisa, l'essere effettivamente una trasposizione di un qualcuno, ma non la sua copia, conscio del fatto che ha preso molto da Eiji, i modi di fare e l'atteggiarsi sono solo un esempio, per quanto nell'aver preso questo ed altro, li ha resi suoi in maniera personale < Più che una lente, mi definirei uno specchio che riflette male, imperfetto sì, ma unico nel suo genere. > già, non è succube della figura di Eiji, non quanto poteva sembrarlo un tempo, devoto al suo averlo salvato dal suo triste destino, un percorso che è in continua evoluzione e che si estende ancora infinito innanzi a loro, differente da quello dell'Insonne, sicuramente più ricco di impervie, gioie e dolori, ma comunque suo, differente da quello di chiunque così come quello di tutti è differente da quello di ognuno. Tutto questo ragionamento, però, conclusosi con un breve ed onesto ridacchiare interno di Eiji, ecco che verrebbe accantonato da quell'istante nel quale viene a conoscenza del fatto che Kunimitsu non avrebbe avuto nulla da dirgli, realizzando il fatto che dunque il possessore del Rinnegan ha dichiarato il falso ne loro confronti, portando inclinando appena la testa di lato < Curioso, ordunque ha mentito, mi domando a quale scopo... Sono certo che comunque la ritroveremo. > ed Eiji <{ Tsk, scomodo ed inopportuno, ma allo stesso tempo intrigante. }> commenta riferendosi al dire di Akendo, lasciando che poi la conversazione venga mossa in direzione dell'elemento prima citato riguardo l'incarico di uccidere l'Hasukage, solleva gli occhi al cielo per qualche istante vedendo di andare a ricollegare i vari tasselli riguardanti questo preciso aneddoto, ritrovandosi di li a poco con il profilo di Sango a palesarsi nella propria mente < Oh, Sango Ishiba, ora capisco, un incarico gravoso ma ha un buon potenziale dalla sua. > non è certo del fatto che possa essere in grado di sconfiggere il Tessai faccia a faccia, ma chissà, con qualche buon espediente e dei giusti alleati tutto è possibile, purchè si riesca a mettere la preda nella giusta condizione, isolandola o mettendola in una qualsivoglia posizione di svantaggio. Il punto di vista che vien poi esposto nei confronti del suo eventuale incontrare di Matt non viene di certo tralasciato, la mancina giochicchia con la sigaretta facendola rigirare tra le dita avvolte dal nero tessuto e gli occhi si perdono in quel lento moto roteante che la fa passare di dito in dito senza spezzarla < Un consiglio di certo da non sottovalutare, mi fido di lui ma vedrò di prestare ben più attenzione del solito qual'ora dovessi incontrarlo. > annuisce, vedendo di mettere da parte la cosa per il momento, riportando la propria attenzione sui tratti dell'Insonne, lì dove rimarrebbe con le rosse per qualche istante, sentendolo parlare delle idee in serbo per la Nuvola, ascoltando affascinato per poi prendersi qualche attimo per riflettere riguardo le parole pronunciate dal suo interlocutore, così come nel frattempo farebbe anche il Kagurakaza < Uhm... Credo che corrompere il Kage o domandargli se voglia qualcosa in cambio sia l'ideale. > una breve pausa nella quale Eiji da dentro aggiungerebbe un punto ben preciso, per quanto chiaro e sottointeso in un certo senso <{ Purchè la sua richiesta sia ragionevole }> ed il Corvetto all'esterno annuirebbe per poi continuare quel breve periodo di poc'anzi < sarebbe scomodo dover uccidere tutti, per quanto l'idea sia allettante, proveremo con la diplomazia, la scelta starà a loro. Vivere o morire, la linea è sottile. > dopotutto Kumo con la questione del commercio bloccato non è certo in condizioni di poter richiedere più di tanto, il vantaggio è dalla loro e se dovranno isolarli, lasciarli senza cibo, eliminarli dal mondo con un isolamento forzato di massa, così sia, possono fare quello ed altro e tutto ciò sarebbe soltanto un altro tassello ad aggiungersi al mosaico espansionistico della Yugure. E dopo questo lieto discutere, dopo un'argomentare dopo l'altro, giungerebbe il piacere di godersi qualche attimo di pausa, il sollevare di qualche centimetro in più dell'ochoko per poi andar quindi a volgere lo sguardo in avanti, verso il futuro e verso ciò che verrà < È con sommo piacere che ordunque dico: salute. > e detto ciò vedrebbe di trarre due sorsi dal piattino, sentendo il Sakè speziargli le papille gustative, per poi andare ad accendere quella sigaretta fuoriuscendo rapidamente un'accendino con la dritta, lasciando che il sapore del fumo si mescoli con quello del liquore di riso, vedendo poi di lasciare che le rosse spaziino lungo tutto l'orizzonte davanti a loro, da destra a sinistra e poi viceversa, sentenziando, considerato quanto effettivamente siano in altro < È bello vedere il mondo dall'alto, non trovi? > ed + una metafora più che chiara, quel loro essere su un piedistallo che è un gradino al di sopra del mondo intero, come in uno spazio a se stante dal quale quegli Yokai possano osservare ridendo degli umani, giocando con gli eventi e con quel che sarà. { ck on }