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con Mattyse, Izayoi

18:46 Mattyse:
 E dopo giorni, traumi e feels, che non possono pareggiare il dolore alla spalla destra, ancora lussata (O lessata, in base a quanta fame uno abbia), il bianco attraverserebbe quel portone che delimita il confine della foglia... la ove la figura della donna mascherata si ferma, quasi rifiutandosi di seguirlo ancora... Deve averlo sopportato abbastanza eh? Ma in fondo anche lui non può biasimarla, sa di essere logorroico delle volte. Mat così avanza in quei primi metri del villaggio, indossando un paio i suoi fedelissimi stivali neri, che stringono fino a metà polpaccio dei pantaloni del medesimo colore. Dalle ginocchia in su, la figura dello shinobi è coperta da una tunica marroncina, munita di cappuccio che in questo momento è abbassato. Si tratta un abbigliamento basilare, molto semplice, che però nasconde molte cose: sotto alla tunica, vi sono i diversi accessori, quali il porta kunai sulla coscia sinistra, contenente 3 di queste lame, la borsa porta oggetti legata al fianco destro, contenente 15 carte bomba, un tonico curativo speciale e un tonico recupero chakra speciale. Poi i polsi, entrambi adornati da due fuuda, il sinistro contiene l'abbigliamento ANBU, lo stesso con cui era uscito da Konoha senza attirare l'attenzione, il destro invece, quella maschera di legno con cui si era mostrato sui volti di pietra, con cui ha parlato ad Eryk Doku prima di proferire quel kai che ha fatto scoppiare il volto dell'ottavo, mentre si lanciava giù dai volti... Il risultato? Un volto distrutto, una spalla lussata e, finalmente, qualcuno che sa di Al Miaeda... Chissà come si sono evolute le cose nel villaggio? Sarà meglio parlare con la decima e chiederglielo di persona! Così il bianco avanzerebbe, anche con un sorriso stampato sul volto, mentre lo sguardo ambrato attraversa il luogo da lui già conosciuto, in cerca di qualche dettaglio aggiuntivo, qualche differenza o precauzione maggiore rispetto alla sera della sua fuga. E in quel momento, in quel preciso istante, la pancia prenderebbe a brontolare, attirando la sua attenzione e obbligandolo a posarvi sopra la mano sinistra, l'unico arto che non gli porterebbe dolore nel farlo. Forse è meglio andare a mangiare qualcosa no? Di che hai voglia bombarolo matto? Di ramen?[Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

19:08 Izayoi:
  [Pressi Mura] I recenti avvenimenti, volenti o nolenti, hanno scosso le terre Ninja, alcuni in maniera più drastica e macroscopica mentre altri invece si sono ridotti a turbare la giovane Genin in maniera più personale, nonostante la sua vita prosegua - personalmente parlando - in maniera stabile e lineare, questioni familiari a parte, il fatto del volto dell'ottavo Hokage che è esploso di certo non è passato inosservato. Insomma, non che fosse una fanatica dell'ottavo, ma il semplice fatto di sapere che qualcuno abbia profanato uno dei famosi e simbolici volti di Konoha, deturpandolo ed agendo in maniera tanto caotica e distruttiva per chissà quale motivo, già solo questo, alla Rosata basta e avanza per smuovere un'avversione naturale in direzione di questa figura, una figura a lei misteriosa della quale chiaramente sa ben poco, dal basso della sua posizione, che la si voglia contare tra i ranghi Ninja o quelli Anbu, non può pretendere troppo. Senza contare l'evento accaduto nei confronti dell'Alleanza < Sigh.. > un breve e semplice sospiro di sconforto, mentre lo sguardo puntato in direzione della catena di volti si socchiude per qualche istante e lei tenta di levarsi quella sensazione malevola di dosso, quell'atmosfera che sembra traboccare di un Caos imminente che lei non può neanche immaginare. Una sensazione, un presagio, quasi sente un brivido sulla pelle che la costringe a cingersi le braccia e stringersi nelle spalle, una rosea figura appena più all'interno delle mura, praticamente all'angolo di un'edificio che da sulla via principale che Mattyse starebbe imboccando, una figura alla quale ora come ora non concede particolari attenzioni, scivolerebbe dinnanzi a lei senza interazione alcuna, visto che le lilla della ragazza puntano verso il terreno < Forse dovrei premere riguardo la mia promozione... Forse... Posso fare qualcosa anche io. > mormora tra se e se, dovrebbe andare dalla Sensei magari a far leva, a cercare di saperne di più sulla situazione vera e propria per il puro e semplice amore che prova nei confronti della Foglia, volenterosa di aiutare laddove ne sia in grado, in qualunque maniera. Lui? Ah sì, lui potrà sia sentirla in quel rimuginare ad alta voce ed ovviamente potrà anche riconoscerla visto che indossa le solite vesti, il kimono con i motivi dei ciliegi, la gonna solita, calze lunghe e stivali, abbastanza inconfondibile o difficile da scambiare con qualcun'altra, la Koshirae. Ed il Senju... Beh, non dovrebbe avere un ricordo particolarmente gioioso nei confronti di Izayoi. { Takemikazuchi - na ventina di Kunai }

19:28 Mattyse:
 Il bianco andrebbe con lo sguardo a studiare il posto, quasi come se fosse un nuovo arrivato, come se quello non fosse il suo villaggio d'origine, come se non lo conoscesse, avanzando in maniera spensierata, sfoggiando quello stupendo sorriso. E in quel bel quadretto che le sue retine stanno dipingendo nella sua mente, vi è un colore fuori posto, un rosa di una tonalità particolare che non dovrebbe stare lì, o almeno non con quell'aria grigia. Il primo pensiero è rivolto a Furaya, ma con una seconda occhiata è più che intuibile che non si tratti di lei. Conosce quella ragazza, non bene, ma abbastanza da ricordarsi delle pulizie sui volti, di come fosse logorroica e insopportabile, con tutta quella sua innocenza e fanciullezza... Però sa di non essersi comportato proprio benissimo con lei. Sta per diventare padre, ancora non sappiamo se il bianco sia a conoscenza o meno del sesso del pargolo, ma quello che sa basta per farlo sentire in colpa ed era bastato per far si che prendesse la decisione di accanirsi su quella giovane come sfida: se riesce a sopportare e migliorare lei, può farlo senza problemi con sua figlia no? Così il bianco prenderebbe a camminare verso di lei, pensando inizialmente in mille modi a cui approcciare con la fanciulla, pensando il prima possibile a quale possa essere il migliore. La soluzione? Andare avanti a mente libera, senza pensare effettivamente a qualcosa. "Vuoi salire già di grado?" Si immischierebbe così nei pensieri di lei, aspettando di incrociare il suo sguardo per farle un ampio sorriso. "Non vorrai mica salire prima di me spero! Potrei rimanerci male se anche tu mi superassi." Ammetterebbe in maniera giocosa. La giovane pare molto ingenua, ma non l'ha mai vista in missione... Spera solo di vederla più sveglia di Onosuke. Ancora pensare che quel Aburame sia stato promosso gli rode il fegato. A suo parere non è stata una promozione meritata. "O mi abbandonassi, non so quale delle due sia peggio..." è peggio che tu stia cercando veramente di creare un legame con chi ti sta cercando. Sai che potresti parlare persino con il tuo boia?[Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

19:43 Izayoi:
  [Pressi Mura] Ed in quel suo perdersi nei propri crucci e nei suoi problemi, la ragazza si ritroverebbe invasa in maniera spensierata in quel suo spazio privato che si era ritagliata durante quella spensierata paseggiata, soffermandosi in quel punto ad ammirare i nove volti meno uno < Mh? > un breve guizzo, appena più sorpresa del solito, solleva le violacee puntandole in direzione del ragazzo che riconoscerebbe senza troppi problemi, vestito con semplicità e con i suoi capelli candidi che ricorda da quel giorno che si sono incontrati per le pulizie. Certo, non è meraviglioso e stupendo come il S U O Saneatsu, ma la Koshirae ha un'ottima memoria e dunque, cercando di scacciare e metter da parte le proprie turbe, cercherebbe di riacquistare quel pizzico di solarità in viso che la contraddistingue assieme a quel tocco nobiliare e rigido che mai la abbandona < Ah, Mattyse-san, è un piacere incontrarti. > e portando le dita ad intrecciarsi, porge un inchino in direzione del ragazzo soffermatosi poco distante dalla Genin, che risollevandosi con un flebile sorriso, prosegue con quel suo tono velato e morbido come una cascata di petali di Sakura, la mancina si posa sull'elsa della spada e la dritta si stende lungo il fianco < Sì, sono convinta di essere pronta, come Genin sento di poter fare troppo poco per la Foglia. > ed annuisce subito dopo il primo monosillabo d'assenso, portando la dritta sul petto e sollevando lo sguardo verso il cielo terso ed illuminato qua e là dalle stelle. Una breve pausa, le ciglia di lei sfarfallano un paio di volte, cogliendo le parole del collega Anbu verso il quale inclina lievemente la testolina di ciliegio < Oh? E chi altro ti avrebbe superato? Purtroppo, Mattyse-san, sono stata addestrata per andare soltanto avanti, non posso soffermarmi lungo il mio cammino. > e scuoterebbe lievemente la testa in un deciso cenno di diniego, socchiudendo lo sguardo e riportando la dritta a ciondolare, pur mantenendo una posa che ha un che di statuario e composto. Poi si acciglia appena, anzi, sgrana appena gli occhietti e le sopracciglia si pongono in un'inclinazione si sorpresa, non coglie ovviamente tutto ciò che frulla nella testa del bombarolo e quindi, con la sua totale ed intamontabile innnocenza, risponde, aggiungendo anche un lieve tocco di perplessità < Abbandonarti? Non.. credo rientri nelle mie intenzioni. > ecco, sì insomma, non è che abbia un'idea particolare del perchè debba abbandonarlo, o ancora meglio, per quale motivo al ragazzo debba interessare il fatto che lei possa abbandonarlo. Ed in che senso poi? Permane con quel lieve velo perplesso a dipingersi sul suo visino adorabile, bella come un dipinto di ciliegi in fiore. { Takemikazuchi - 20 kunai }

20:04 Mattyse:
 No Mat, non lo penserai veramente? Non ti è venuta veramente quella malsana e sadica idea da bastardo inside? Spero per te di no, ma sappiamo entrambi che è così. Il bianco si mostrerebbe sollevato nel sapere che la signorina ha memoria di lui, rilassando le spalle e lasciando cadere il capo verso la propria destra, andando poi a socchiudere gli occhi mentre i capelli ricadrebbero nella stessa direzione, schiacciati dalla gravità, adornando quel volto. "Felice che vi ricordiate di me, confettino" E da quando le darebbe quel nomignolo? Come se avesse chissà quale confidenza poi... eppure si è preso questa libertà. E alle parole inerenti al suo... essere pronta a salire di grado, più che altro al suo essere non più così utile come genin... bhe, Mat non può che risollevare il capo, scuotendolo un poco. "Credo che qui vi sbagliate, anzi. Se pensate di non poter fare altro come genin, penso che allora dobbiate rimanervici ancora un po'. Non con cattiveria, ma se pensate che sia il titolo a fare di voi una grande Kunoichi, o una grande donna, allora sarebbe meglio che vi fermiate maggiormente a riflettere." Valuta, in maniera scrupolosa, la scacchiera che ha di fronte. Chissà se quella può essere una valida alleata. "Non prendetela a male, ho fiducia nelle vostre capacità, ma penso solo che sia un concetto... di testa" Tenterebbe lui di semplificare, chinando ora il busto in avanti, intenzionato a portare i visi allo stesso livello, a costo di avvicinarli l'un l'altro. "Cosa pensate che cambi con il titolo chunin? Semplicemente smetteremo di essere genin. Nient'altro." E in fondo è così, si tratta solamente di un titolo che bisogna dimostrare di meritarsi. Quanto riguarda quel salire senza di lui, quel superarlo... o abbandonarlo... bhe... Il bianco aprirebbe bene gli occhi, li spalancherebbe, per poi fare qualche passo indietro. "Forse... il termine abbandonare non è quello corretto... Io... Scusatemi!" E, preso da un attacco di attorite, tenterebbe di simulare un attacco di panico, come se fosse intenzionato a nascondere qualcosa. [Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

20:31 Izayoi:
  [Pressi Mura] È indubbio che innanzi a lei vi sia un'individuo più spigliato dell'altra volta, certo, era arrivato cantando una buffa canzone ora che la ragazza ricorda ma oggi il Senju sembra avere una scintilla in più, forse è l'essere di buon'umore o qualcosa di simile, fatto sta che il ragazzo andrebbe allargandosi in termini di confidenze, andando ad affibbiargli un nomignolo così su due piedi, questa volta un sopracciglio si inarca appena, non vi è astio ma perlopiù sempre quella perplessità innocente che fa da sfondo a quel suo guardarlo appena interdetta, un singolo e brevissimo istante prima di andare a rimarcare, confusa < Con.. fettino? > ma dopo qualche attimo di scetticismo, immaginandosi piuttosto che vorrebbe che fosse qualcun'altro a chiamarla così - anche se bambolina non le dispiace affatto - la ragazza scuote lievemente la testa, la chioma rosa che segue quel breve dondolio atto a mettere da parte la questione del soprannome improvvisato. Dopodichè, ecco che il loro improvviso dialogare volgerebbe in direzione di un qualcosa di più serio, parole più sensate ed in grado di far riflettere più o meno chiunque, a modo suo, attribuendo un significato personale a quel suo dire verso il quale inizialmente tace, dopo aver ascoltato con attenzione, puntando lo sguardo in cielo per qualche istante, organizzando le parole nella propria testa nella miglior maniera possibile < Forse hai ragione, ma non lo saprò mai se non ci proverò, non vi è tempo per chi perde tempo, e se non sarò pronta, allora affronterò il fallimento. > che poi forse sarebbe anche peggio? Non importa, la convinzione ardente che regge saldamente quelle parole, è inamovibile, comprende il punto di vista del ragazzo davanti a se, ma allo stesso tempo il suo perfezionarsi e migliorarsi non va sottovalutato, non ha intenzione di tergiversare ulteriormente e soprattutto quella sua sensazione di miseria riguardo l'essere utile per Konoha sta quasi diventando opprimente. Senza parlare la questione familiare, oh, quello è un altro bel casino < Di testa... > mormora lei, distogliendo lo sguardo dal viso di Mattyse, tornando al cielo in quel ripetere quelle due parole, mormorando. Soltanto recentemente ha incominciato ad utilizzare la testa ed il cuore in maniera personale, forse dovrebbe soffermarsi e mettere alla prova la propria eventuale immaturità prima di incombere nella sconfitta. No, il problema è che un pensiero simile non può permettersi nemmeno di passare dall'anticamera del cervello della Koshirae, che risponde con un'affilarsi dello sguardo che quasi vorrebbe trafiggere il viso del bombarolo, una determinazione ferrea e salda, temprata dagli anni passati < Smetterò di essere qualunque cosa io sia, pur di avvicinarmi alla giustizia. > la mancina si stringe sull'elsa di Takemikazuchi al contempo che le corde vocali gli concedono quel favellare coraggioso, ma nonostante il momento di serietà assoluta, ecco che poi l'espressione di Mat cambia, che sia in meglio o in peggio dipende dai punti di vista < Mh? > un mugolio di perplessità nei confronti del ragazzo, l'indice della dritta che si porta sotto le labbra appena schiuse, la testa appena di lato, poi lo vede domandargli scusa e sfociare in quella reazione relativamente esagerata < A-ah! No.. Io... Ecco... > la dritta è chiusa in un pugnetto ansioso che sosta sotto a mento, la mancina si scosta dal manico della sua Arma Divina e si sporge appena avanti verso Mat, istintivamente, figurando meglio soltanto ora quel suo costante utilizzare di una formalità non necessaria. Cioè, se prova lei a sciogliersi dando del tu ed usando ''soltanto'' i suffissi onorifici, dovrebbe provarci anche lui. Dopotutto, lei non è altro che una semplice Genin della Foglia come lui. {Stesso EQ}

20:57 Mattyse:
 Wow, è la prima volta che riesce effettivamente a far capire un suo pensiero ad una persona... Bhe, GG Mat, vuol dire che stai migliorando in eloquenza, o forze che con quella signorina potrebbe esserci maggior affinità. Chissà quanto siete effettivamente compatibili in combattimento! Il bianco la osserva, la studia, intravede un briciolo di perplessità e di... qualcos'altro, qualcosa che non è in grado di comprendere con sicurezza. Qualcosa la turba? Qualcosa le frulla per la testa? Tutti hanno i loro demoni, che siano i suoi a turbarla in questo modo? Bhe, bianco, per aggraziarti il confettino, dovrai scoprire quali sono questi demoni e provare ad affrontarli al posto suo. Ma un passo per volta. Indagare oggi rischia di allontanarla. "Smettere di essere qualunque cosa..." Ripete ora lui, come ha fatto lei più volte con le di lui parole... Davvero si considera una cosa? Magari un arma? Di cosa? Della giustizia o di Konoha? Del fuoco o della Judai? Possibile nemico, o potenziale alleato? Ma sono cose che cadono in secondo piano, investigare ora risulta pressoché inutile se non anche controproducente. Indietreggiato un poco, il Senjuu non può che osservare la reazione della giovane che perde rapidamente di compostezza, andando anche lei a farsi salire quella sorta di ansia dovuta alla sua reazione esagerata quanto scenica e teatrale... "Sapete..." Lui manterrebbe quella forma, continuando a dare del voi a quella fanciulla che in questo momento è intenzionato a confondere, bombardare di messaggi confusionari, mostrandosi positivo, amichevole e indifeso, quanto sicuro e agguerrito. Bombardarla di quelle emozioni contrastanti nell'intento di crearle uno spiraglio che potrebbe dargli lo spazio necessario per infilarsi nella sua mente come figura imponente e predominante. "...E' dal giorno in cui ci siamo rincontrati che volevo chiedervi scusa per come mi sono comportato con voi sui volti." Si riferisce al giorno della riunione anbu, ma non può certamente dirlo ad alta voce. "Ero nervoso e ho reagito male. Mi spiace, con tutto il cuore." Il bianco andrebbe ora a rivolgere completamente il copro in favore della rosa, andando ad unire i piedi, allungando le braccia lungo i fianchi, a costo di dover sopprimere un gemito di dolore per la spalla, per poi piegare in avanti il busto in quello che sarebbe un inchino formale, rigido ed elegante. Sta chiedendo scusa in maniera ufficiale e composta. Davvero? Eppure pensavo facessi saltare in aria le persone! [Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

21:20 Izayoi:
  [Pressi Mura] Effettivamente, in un certo senso, forse sono più perplessi chi legge e chi scrive in questo momento, piuttosto che Izayoi, riguardo al comportarsi di Mattyse, insolito, per quanto l'innocenza che fa da sfondo alla mentalità della pura Koshirae non le permettono di cogliere alcuna possibile intenzione malevola. Che poi, intenzione malevola è tutto un dire, starà bluffando, starà forse comportandosi in maniera naturalmente innaturale, ma la Genin andrebbe ad annuire con un misto tra semplicità e determinazione, quando lui ripete le parole di lei lasciandole momentaneamente al vento < Esatto. Dovrò smettere di essere indulgente, smetterò di esserlo. Dovrò smettere di essere gentile, smetterò di esserlo. Dovrò smettere di essere debole. Smetterò di esserlo. > qualsiasi cosa, qualsiasi cosa pur di poter risollevare ogni volta il nome della giustizia, una giustizia minacciata dalle ombre che incomberanno al seguito degli eventi del Suono, qualcosa che la fa vacillare appena internamente ma che al di fuori la fa apparire ancor più determinata ed agguerrita di sempre. Non tollera il male, non tollera quello che è accaduto al suono ne tanto meno quello successo al volto dell'ottavo, no, qualsiasi azione malevola deve essere punita e la giustizia deve essere portata per poter raggiungere la pace tanto agognata. Eppure, tutto ciò sembra facile a dirsi e ben più difficile a farsi. Senza contare, che se sapesse che il bombarolo che ha fatto saltare il viso in pietra sia proprio quel Senju da strapazzo... Oh, lì ci sarebbe da divertirsi, probabilmente. Ma tutto permane, quieto, come se il tempo stesse progredendo più lentamente lì attorno a loro, che si perdono in quelle chiacchiere mentre le strade lentamente si svuotano dai più, qualche negozio apre ed altri invece chiudono, un paio di occhiate nei dintorni per riappropriarsi della realtà della Foglia, quasi come se qualcosa potesse minacciarne l'integrità da un momento all'altro. Poi, ecco che giunge quel modo di porsi cortese e mortificato da parte di Mattyse, le labbra vanno a formare una piccola vocale tonda di sorpresa < Oh..? > ed effettivamente è insolito per lei ricevere quelle scuse, garbate ed indubbiamente un qualcosa in grado di farle piacere, ma allo stesso tempo ritrova un che di insolito, forse velatamente inappropriato, nei confronti di lui, che dopotutto si starebbe scusando nel migliore dei modi. Non nota il dolore alla spalla, non si cura di particolari più o meno evidenti, semplicemente arrossisce in maniera lieve, portando la mancina a posarsi sul viso, lì di lato, mentre la dritta si aggrapperebbe, con indice e medio, su di una delle lunghe ciocche rosee, giochicchiando ed arrovellandola in un paio di boccoli, che vengon fatti e disfatti, lentamente < Ma no, figurati, capita a tutti un giornata storta Mattyse-san. > e lo sguardo si punta appena di lato in quel cercare di sminuire le maniere cortesi di lui, non passano inosservato e di certo non le disdegna, ma allo stesso tempo sappiamo bene che lei ha occhi per uno solo e singolo individuo. Ed a proposito dei volti, cinge le braccia tra se stesse portando i gomiti a poggiarsi nei palmi, puntando le lilla verso i volti, lì dove l'ottavo giace distrutto < I volti... Mi chiedo chi sia il vile che ha deturpato Kuugo... > ma forse, non è propriamente il caso di andare a porre domande simili, anche se il tono è sommesso ed è un misto tra un parlare tra se e se ed il farsi udire da Mattyse, forse sarebbe meglio non uscirsene con una sparata personale sui propri misfatti. Poi oh, si fa per ridere. { Stesso eq }

21:36 Mattyse:
 Ed ecco, quelle parole non dovevano giungere alle orecchie del bianco, che chinatosi in avanti, parrebbe rifiutare l'invito della rosa a sciogliere quella posa. "No." Tuonerebbe mantenendo il volto rivolto verso il terreno, facendo sì che i capelli coprano il suo viso agli occhi della piccola Izayoi. "Vorrei che mi promettiate di non lasciarvi mai sopraffare dalla guerra." Aspetta, che stai dicendo? Se non te spieghi meglio non te capisco manco io. "Vi chiedo di promettermi, che non rinuncerete all'essere voi stessa. All'essere gentile e indulgente. Queste sono qualità che avete e a cui non potete rinunciare." In fondo, se lo facesse, diverrebbe solamente un altro mostro della guerra no? Un soldatino di latta meritevole solo di perdere la vita in battaglia, liberandosi dei propri peccati e pagando per le sue colpe. E come mai interessa a Mat? Nha, forse è solo per far scena... forse... Il viso ora verrebbe sollevato, ignorando completamente quel dire sul volto dell'ottavo. E' stato lui a farlo, lo sappiamo tutti, anche con il permesso dell'hokage mi azzarderei a dire, per quel loro tragitto intrapreso che ha come fine ultima la pace dei paesi... chissà se la raggiungeranno veramente. "Inzayoi. Vi prego non di rinunciare ai vostri lati migliori per una guerra che non meriterebbe neanche le vostre attenzioni." Si Mat, forse stai un pochetto esagerando, sembri esser diventato uno zerbino... E così andrebbe a tirare un sospiro, chinando ancora il volto verso il suolo. "non voglio ne usciate vuota... logorata, come ad altri è già successo" MA ALTRI CHI? MAT MA CHE STRONZATE TE STA A INVENTA? [Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

21:53 Izayoi:
  [Pressi Mura] Quindi, lasciando perdere il quadro complessivo che visto da punti di vista esterni ha un che di tragicomico, insomma, sembra che tutto stia andando per il meglio, dopo il loro primo incontro non si sarebbe aspettata di ritrovare una gentile preoccupazione da parte del Senju. Quasi la cosa la spaventa, cioè, non è certo stupida ma è che essendo perlopiù buona non và mai a pensare male, tranne quando ha davanti qualcosa di ovvio e palese. L'unica cosa che la turba, seppur in maniera minima e spensierata, è il fatto che lui si preoccupi in quel modo, quasi come se la conoscesse bene o come se avesse un motivo particolare per preoccuparsi delle di lei condizioni, in questo caso quelle emotive e caratteriali, visto che la guerra logora chiunque e sembra che in un certo senso Mattyse lo sappia bene. Poi in realtà sta solo menzionando degli '' altri '' fittizi ed inesistenti, è uno sproloqui che per ora regge nei confronti di Izayoi, che dopo un'iniziale < Eh..? > che è un semplice risultar attonita dal di lui teatrale preoccuparsi, quel domandar promessa che la lascia lì per lì disarmata, quasi un filo di disagio nel sentirsi dire parole simili. Non è che è innamorato di lei? No, ma figuriamoci, forse è seriamente costernato o ancora è semplicemente sotto l'effetto di qualche illusione. Non lo sa, non sa cosa dire e nel dubbio, lei non penserebbe mai male, semplicemente solleva la dritta all'altezza del viso andando ad indicarsi flebilmente con l'indice, lì vicino ad una di quelle guance da mordere < Dici... Sul serio? Io... Perchè ti interessa di me? > ma cercherebbe di ricomporsi in fretta, scuote la testa scacciando quel senso insolito di quel che sembra spontanea e genuina preoccupazione, qualcosa che per lei va al di fuori dell'ordinario dato che l'unico che ha modo di trattarla così è Saneatsu, e lo fa in maniera diversa, è vero, ma lei di certo non disdegna le attenzioni del Chunin, anzi. Solo non comprende la situazione di adesso, scuote lievemente la testolina tornando a braccia conserte sotto al seno, divaricando appena le gambe, mento in alto, lo sguardo è serio e non lascia spazio a nessuna sorta di sentimento < Sono pronta a rinunciare a tutto, sono stata cresciuta e forgiata così, anche la venerabile Furaya ai tempi era stata accusata di essere troppo buona e di non avere polso quindi... > direbbe facendo scivolare le lilla sul manico della spada, lasciando una breve pausa di mezzo < Se sarò costretta a privarmi di qualcosa di me, questo ed altro per la giustizia. > e detto ciò annuirebbe con convinzione, mantenendo gli occhi in direzione della spada, il rossore svanito dal volto, la mancina che torna sull'elsa, adagiandosi sul pomolo, e l'espressione rilassata e di rinnovata determinazione a posarsi su Mattyse < Ti ringrazio comunque per la preoccupazione, la tua amata deve essere una donna fortunata. > direbbe lei, senza sapere effettivamente se lui possa o meno avere una partner, si insomma, ce l'ha e ci ha persino fatto una missione assieme, solo che non andrebbe mai a pensare alla Consigliera. Tanto meno al fatto che lui aspetti un bambino da lei. Per ora, ipotizza e lo da per scontato, immagina una Genin o magari una ragazza che non abbia manco scelto la via del Ninja, non di certo la Capo Clan Hyuga, ma questi sono solo futili dettagli, l'amore non ha limiti dopotutto, no? { Stesso EQ }

22:14 Mattyse:
 Le pedine si spostano, anche alquanto velocemente su quella scacchiera, più velocemente di come si siano mosse nella partita con Furaya. "Perché non dovrebbe?" Risponde con una domanda inerente al perché si preoccupi delle condizioni della Koshirae. Il bianco andrebbe lentamente a drizzare la schiena, mantenendo però quella compostezza, quella rigidità ed eleganza che è stata la ragazzina a mostrare per prima, con quei suoi modi garbati ed innocenti, di chi rispetta le usanze e le persone. "Se proprio siete pronta a farlo, vuol dire che dovrò impegnarmi per non permettervelo, no?" Ed ecco, ancora il viso che si piegherebbe verso la propria destra, sfoggiando un ampio, un ampissimo sorriso che mette in mostra i denti bianchi, mentre le iridi ambrate verrebbero nascoste dalle palpebre. Non è sicuramente una promessa, quanto più l'intenzione di impedire alla giovane di rinunciare al suo essere, buttandosi lui per primo in quella ipotetica mischia. La realtà, è che la mischia sarà lui a crearla, quindi sarà alquanto facile per lui muovercisi dentro. "La mia amata..." E questo è un alfiere che viene mangiato, in favore della rosa. La mente va a perdersi un secondo alla figura di Mekura... Già ne sente la mancanza, non può negarlo... Ma la contromossa deve arrivare in fretta. Ufficialmente, Mekura e Mat non sono nulla, o almeno per ora... e spera ancora per poco, e quindi, all'interno di Konoha, si vede obbligato a rispondere in maniera diversa da come vorrebbe... La mano mancina si solleverebbe, intenta ad andare con il dito indice a premere appena la punta del naso della signorina. "Spero che un giorno questa lo possa essere. Sempre che non si annulli prima." NON E' UNA CONFESSIONE, anche se le parole non sono state scelte a caso... In fondo, le ha chiesto di non annullarsi, la cosa potrebbe creare un po' di panico, confusione e lasciar fraintendere cose più o meno spiacevoli. [Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

15:38 Izayoi:
 La Genin non avrebbe mai immaginato di intraprendere un discorso simile con Mattyse, se fosse stata una persona con quel lecito tocco di malizia lei avrebbe persino potuto pensare che il ragazzo la sia corteggiando, ma quella del giovane agli occhi di Izayoi sembra un puro e genuino preoccuparsi di un'abitante del suo stesso villaggio, o di una collega volendo, considerando che sono entrambi Anbu. Acconsente alle di lui parole, per quanto ricambiando con un semplice sorriso la ragazza solleverebbe la mancina smuovendola appena con fare vago lì innanzi al viso, la dritta rimane all'altezza del seno chiusa più o meno a pugno < Credo che tu abbia cose più importanti di preoccuparti di una semplice spadaccina come me. > e nella sua nobile umiltà si rifugerebbe per qualche istante, assumendo poi un'espressione curiosa, una curiosità che verrebbe chiaramente traslata nelle parole che susseguono lo sminuirsi di prima < Ad esempio... Tu non pensi alla promozione? > insomma, al desiderio ardente di diventare più forte ed autorevole per così potersi metter ancora più in gioco in nome della Foglia, il poter istruire le nuove leve e trasmettergli la volontà della Foglia, la possibilità di diventare ancora più pericolosa sul campo di battaglia. Ah, sarà libero di provarci, il Senjuu, a smuovere la Koshirare dalle proprie convinzioni, testarda ed inamovibile da quel punto di vista, una spada capace di vedere soltanto dritto, un giorno forse si porrà delle domande più personali ma per ora il suo unico obbiettivo è fendere e tagliare ogni ostacolo che si pari sul suo cammino, seguendo il corso degli eventi < Sarà ciò che accadrà a decidere ed io sarò affilata in ogni situazioni, mi adatterò e diventerò più forte. > intrecciale dita tra di loro portando le mani all'altezza del grembo, annuendo verso la fine di quella propria frase, stoica e determinata, si piegherà ma non si spezzerà mai, dopotutto dopo aver perso la propria umanità crescendo sotto l'ala di suo Padre, cosa avrebbe di più a cui rinunciare? È vero, fino a quando non impugna la spada potrebbe quasi sembrare una ragazza normale, ma dietro quella sorridente maschera di ciliegio si nasconde ben altro che una rosea realtà. Poi, il gesto del ragazzo che andrebbe a toccargli la punta del naso con l'indice la lascerebbe profondamente perplessa, sgrana gli occhi per qualche istante nel collegare quel fare alle parole del Bianco, sbattendo le ciglia due o tre volte in quel riprendersi da quella che potrebbe anche sembrare una confessione, e forse una vaga minima percentuale viene addirittura afferrata dalla Rosata, ma dopo quell'attimo di scetticismo, lei punterebbe le iridi sulla mano di lui per poi guardarlo in viso < Ah.. Cosa.. Cioè io.. Lo spero anche io...? > il tono appena titubante, mancina e dritta che si sono sollevate poco sotto al viso appiattendosi al busto, due pugnetti relativamente stretti in quell'esser vagamente colta di sorpresa, appena rossa in viso, in quell'incapacità di controllare delle umane emozioni davanti a quella che a tutti gli effetti potrebbe essere la prima confessione che riceve, considerato che Saneatsu non gliene ha mai fatta una. Il risultato sortito però è relativo, giusto per il fatto che appunto a lei manca quel pizzico di malizia per cogliere il tentativo nella sua interezza, si schiarisce la voce e mentre la sinistra torna sull'elsa la dritta andrebbe a giocare con la stoffa del coprifronte legato largo al collo < Si sta facendo tardi, io andrei da quella parte. > direbbe accennando con il capo verso destra, lungo una delle vie principali che portano verso il centro, attendendo una risposta per un'eventuale tratto assieme. In tutto ciò, comunque, è palese che il pensiero di sottofondo di Saneatsu sia costante ed anzi, probabilmente considerato che il Chunin è lontano da lei, tutto ciò non farebbe altro che portarla a pensarci più del solito. { stessi tag }

15:55 Mattyse:
 La posizione rimane identica, Mat mantiene quella posizione retta, schiena dritta e spalle ampie, le braccia che inizialmente vengono fatte ricadere lungo i fianchi, la destra a causa di quella ferita alla spalla ancora presente, mentre la sinistra tornerebbe solamente in quella posizione di riposo. "Qual è la regola che dice che una spadaccina non possa essere importante? O una spadaccina con cui si condividono diverse cose" Quali corporazione e alleati? Il bianco continua con quel suo delicato flirt, con quella tattica pacata e, che si potrebbe dire anche, passiva, intento a instaurare un dubbio iniziale nella ragazza. Poi quella domanda, se pensa o meno alla promozione... "Mentirei dicendo che non è tra i miei desideri, ma non sarà il colore del mio coprifronte a dire quanto sono bravo in battaglia, quanto sono furbo o scaltro." Sottolinea quindi quel suo parere. "Se si sottovaluta un genin perché tale, ci si potrebbe far male due volte, a scoprire che magari è genin solo perché non ha avuto modo di dimostrarsi superiore." Quanto male può fare, anche psicologicamente, ad un chunin o superiore, essere battuto da un semplice genin da quattro soldi? E chi lo sa! Il tocco sul naso della rosata è lesto, il braccio viene fatto ricadere però senza troppa fretta, intento a non agitare la ragazza in maniera negativa, ma solo a lasciarla sbalordita, bloccata, senza parole. Quindi il bianco farebbe ricadere il resto del discorso, che la vede paragonarsi ad una spada, per andare in quella che, per lui, è una falla nella difesa della Koshirae. Le palpebre mostrerebbero ancora le iridi ambrate che andrebbero in cerca di quelle della giovane, mentre il sorriso si chiuderebbe, ma senza svanire, rimanendo costante su quel viso. Il gomito sinistro viene piegato un poco, di poco meno di quarantacinque gradi, offrendole così il palmo della mano buona. "La mia abitazione è lungo la strada, mi permette di accompagnarvi fin ove mi è possibile?" Quindi, le propone in maniera più che educata di stare in sua compagnia fin quando uno dei due non giungerà a casa propria, detta in maniera molto terra terra. Attenderebbe così una risposta, o l'ennesima reazione utile a comprendere se sta prendendo la strada giusta o meno. NELL'IPOTETICO CASO IN CUI QUESTA ACCETTI, il bianco le porgerebbe ancora quella domanda. "Però non avete risposto." Puntualizzerebbe prima di continuare con il suo chiedere. "Potete promettermi di non annullarvi?" [Equip: 3x kunai, 15x carte bomba, 1x tonico curativo speciale, 1x tonico recupero chakra speciale][Fuuda con maschera di legno polso dx][Fuuda con vesti anbu polso sx]

16:31 Izayoi:
 Chiaramente le parole di Mattyse non fanno una piega, il ragazzo sembra effettivamente avere una buona oratoria ed allo stesso tempo sta dimostrando alcune maniere che la Koshirae non avrebbe colto la prima volta in lui, sarà che avranno iniziato con il piede sbagliato. Di base effettivamente non ci sarebbe nessuna regola a riguardo, nel mondo normale perlomeno, invece per la giovane il punto di vista è ben diverso, gli è stato inculcato che lei non è altro che il mezzo per il quale la propria spada esiste, è uno strumento al servizio della Pace della Giustizia prima che un semplice essere umano, è un'Arma prima di essere qualcuno per la quale valga la pena preoccuparsi, anche se per una volta - così come poche altre - scuoterebbe semplicemente la testa chiudendo gli occhi per un'istante < Allora ti ringrazio per preoccuparti di questa semplice Koshirae. > gli dice sorridendo appena, con la dritta che si porta poco distante dalle labbra, serrate in un sorriso a sedare una risata che si perde tra le corde vocali. Dopodichè, le parole del Senjuu davanti ai suoi occhi si farebbero ben più interessanti e serie, andrebbe a sentire il proprio ideale riguardo l'essere un semplice Genin e non potrebbe far altro che condividere, annuendo con un cenno asserente nei confronti di quelle stesse parole < Certamente, le proprie azioni valgono molto di più di un'effige, bisogna credere in se stessi e sforzarsi per essere sempre all'altezza indipendentemente da come si viene etichettati. > questo il suo punto di vista che verrebbe espresso con un tono pacato e sereno, accennando poi alla direzione verso la quale dovrebbe appunto avviarsi per dirigersi a casa, ritrovandosi quindi con l'offerta di essere accompagnata da parte del Bianco. Lei guarderebbe il ragazzo per poi osservare nuovamente la via nella sua lunghezza < D'accordo, allora andiamo. > ed in un certo senso a lei farebbe ancora relativamente strano il fatto che il ragazzo no gli dia del ''tu'' considerando che di base dovrebbe essere il contrario, dovrebbe essere lei quella ligia e restia dall'abbandonare le formalità, poco importa, un possibile adularla che purtroppo nella maggior parte del suo senso va perdendosi visto la mentalità già citata della ragazza. Percorrono qualche metro, si proiettano ripetutamente le loro ombre lungo la strada visto le varie lanterne che illuminano qua e là, svaniscono e ricompaiono così come le parole, parole che vengono nuovamente espresse dal ragazzo, delle parole alle quale lei inizialmente risponderebbe con sincerità < Oh, è vero.. > e dopo aver lasciato un paio di istanti di mezzo per riflettere, portando la dritta sotto al mento e sollevando lo sguardo verso l'alto, continuando a camminare fino alla propria svolta in una delle strade ai lati di quella che starebbero percorrendo < Ci proverò, vediamo cos'ha in serbo il futuro, tu promettimi di combattere per la pace di Konoha, sempre, ed io ci proverò. > insomma, per ognuno dei due potrebbe essere un grande sforzo, ma lei andrebbe a porgergli quella proposta con un sorriso cordiale e speranzoso, quasi convinta che la maggior parte degli abitanti della Foglia siano tutti Ninja per bene, senza considerare minimamente il fatto che probabilmente si starebbe sbagliando come poche volte considerando con chi ha a che fare. Attenderebbe una risposta, ancora una decina di metri ed eccola che si sofferma all'angolo di una strada che si addentra lateralmente, ben illuminata da qualche locale aperto, e soltanto dopo il rispondere di MAttyse vedrebbe di congedarsi con un mezzo inchino < Allora io vado, a presto Mattyse-san e buonanotte, grazie per le chiacchiere. > un'altro cordiale sorriso, poi senza ulteriore indugio si volterebbe per andarsene verso casa, svanendo tra le luci più o meno fioche che ornano quella via. { end }

16:40 Mattyse:
 La ragazza accetta quella sua richiesta, quell'invito a percorrere il tratto di strada a loro comune insieme. Nel cammino, il bianco presta particolare attenzione a non scomporsi, mantenere la schiena ben dritta e a muovere il meno possibile quella che è la spalla destra, ancora a dir poco dolorante a causa di quella caduta che ha improvvisato sui volti di pietra. Deve andare da un medico, e già ha in mente chi potrebbe aiutarlo, anche se un po' restio... Se facesse troppe domande? Se ficcasse il naso la ove non deve? Bhe, non può controllare sempre tutto, anche andare all'ospedale comporta dei rischi e anche ben minori: Come si è fatto male, dove, quando, come mai era a Kusa, chi può testimoniare... un anbu può anche essere liquidato da uno dei superiori, la polizia è già più complicata da eliminare... La voce della rosata giunge alle orecchie del bianco, attirando la sua attenzione da quei grigi pensieri che rovinano l'atmosfera colorata donata dalla presenza di lei. La signorina, chiede una promessa in cambio della sua, combattere per la pace di Konoha... Eh, questa è dura eh? Ma tirando due somme, è quello che già sta facendo, solo a modo suo. "Così sarà." Risponde quindi con un lieve inchino del capo, rallentando il passo per poi fermarsi all'occorrenza, la ove la Koshirae è intenzionata a salutarlo. Lei deve svoltare, lui continuare quella strada che lo condurrà a casa. "Buonanotte signorina Izayoi. Grazie mille per la compagnia." Ancora un inchino, più formale, più duraturo, effettuato con tutto il piegarsi del busto, lasciando ricadere i capelli bianchi in avanti prima che il terrorista possa sollevarsi nuovamente. La lascerebbe così andare, zampettare via come un cerbiatto, attendendo così una manciata di secondi prima di riprendere il proprio cammino. [END]

Mattyse rientra a Konoha, ancora ferito, e un poco scosso per quello che è stato l'ultimo incontro con Mekura.

Entrando nel villaggio ritrova Izayoi, ove prende la decisione di aggiungere una pedina alla propria scacchiera.
Inizia quindi a provarci, seguendo come linea guida lo stesso atteggiamento che la rosata mostra: educazione, eleganza e rigidità. Niente malizia, solo qualche implicito.