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Un grande ritorno

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con Furaya, Raido, Mattyse

18:31 Raido:
  [Esterno villaggio] Piove a dirotto nel paese del fuoco e questo vuol dire che ha un pessimo tempismo. Avrebbe potuto muoversi giorni fa, no? No, ha deciso di andarci oggi sotto la pioggia perchè qualche Kami ce l'ha con lui. Un motivo come un altro per capire cosa fare della propria ma di certo non è questo che lo butta giù, anche perchè, più in basso di così è difficile cadere. Il cielo è totalmente ricoperto da nuvole grigiastre, pregne di acqua, intente a buttarne sulla terra una quantità invereconda, fin troppa per i suoi gusti. La terra è totalmente bagnata, tanto che il fango la fa da padrone, ogni passo che fa lascia un'orma e camminare risulta quanto mai difficile essendo non solo scivoloso ma anche instabile. Ogni tanto qualche lampo si fa vivo accompagnato da svariati tuoni e fulmini in lontananza che illuminano un pomeriggio decisamente scuro e privo di vita. I passi dell'Oboro sono lenti, calibrati e misurati. Sicurezza? No, paura di cadere e sbattere il deretano a terra arrivando a Konoha sporco di fango. Insomma, le priorità sono cambiate decisamente al giorno d'oggi per il Jonin il quale cammina piano, calpestando il fango passo dopo passo con i sandali di legno rialzato. Non porta ombrelli con se, ne altro per potersi riparare da questa pioggia, difatti si presenta totalmente bagnato e fradicio, un pulcino che ha fatto il bagno in un lago. La lunga chioma bianca è sciolta, tanto che le ciocche arrivano fin dopo il ginocchio. Puliti e lucenti, all'incirca ma bagnati ed appiccicati alle vesti, cadenti verso il viso il quale è leggermente nascosto da essi. La mano sinistra passa spesso e volentieri sulla fronte per scostare quelle ciocche permettendo agli occhi di vedere la strada e le persone davanti a se, evitando incidenti. Indosso porta un kimono color nero tendente al grigio, collo alto e ben chiuso, maniche lunghe ed una cintura, intorno alla vita, che sostiene il tutto. Le gambe sono coperte dal pantalone del suddetto kimono mentre la mano destra regge una cordicella bianca a cui è attaccata una sacca cilindrica ricolma di oggetti. La porta poggiata sulla spalla, braccio destro piegato all'indietro, così come la mano stessa mettendo il palmo in bella vista. Non va a Konoha da anni, anni in cui è scomparso letteralmente dal mondo ninja, o meglio, da quello in cui ha vissuto per un periodo. Lentamente si avvicina alle mura di Konoha, non sono cambiate rispetto al passato o, se lo sono, non se ne accorge ma la sorveglia è alta, questo è certo. La torretta con gli Anbu viene fissata dal Kiriano insieme ai Jonin che sorvegliano l'ingresso. Deglutisce sospirando ma continuando il proprio moto verso di essi per poi fermarsi a qualche metro dall'ingresso <Ho un permesso dell'Hokage per poter entrare al villaggio> alza la voce rivolgendosi ai ninja che son di guardia questa sera <Sono disarmato> mostrando le mani e, con esse, anche il corpo. Potrebbe far affidamento sul proprio nome ma la voglia di non essere riconosciuto è troppo forte per farsi scoprire ed in cuor suo spera che il proprio aspetto passi inosservato, qui come all'interno del villaggio della foglia. [Chk Off]

18:44 Furaya:
 La missiva che ha ricevuto non se l'aspettava. Tanto meno non da un figuro del genere. Si tratta pur sempre del suo maestro nell'ambito della forgia, colui che le ha insegnato quanto conosce. Sorpresa, quindi, ha deciso di recarsi di persona direttamente all'ingresso di Konoha, seppur l'ultima volta che l'abbia fatto è stata anche vista costretta ad incarcerare Fumie. Indossa il vestiario che ha quasi sempre. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Raggiungerebbe rapidamente i portoni, avvicinandosi nei loro pressi e facendo in modo di farsi notare, ovviamente, dai vari presenti. <Ha il permesso di entrare.> Esordisce in loro direzione tanto da dover comunque bastare per permettergli di varcare almeno il portone d'ingresso che viene, di seguito, aperto un poco di più. [ Chakra ON ]

19:00 Raido:
  [Esterno villaggio] Una voce a lui familiare esordisce in quel marasma piovano, una voce che non sente da anni e che lo lascia sorpreso. Strofina le labbra tra loro per inumidirle, nonostante siano passati giorni e giorni dalla sua liberazioni, esse si increspano facilmente, così come facilmente si spaccano e crepano. Una situazione non proprio eccellente ma più il tempo passa e più acquista vigore, il viso si illumina leggermente di più e riprende le forze, quest'ultime non ancora del tutto tornate. Il viso è più magro rispetto ad anni fa, più scavato e lo stesso si può dire del corpo, più magro e snello. Quanto meno, un occhio attento potrebbe notarlo. Resta in attesa che le porte del villaggio si aprano sbattendo il piede destro sul terreno, precisamente la punta, piano, andando a ritmo mentre un cenno del capo viene fatto ai ninja. Tanto, è disarmato, senza chakra, un colpo e schiatta e questo lo sa benissimo, meglio ingraziarseli dunque. Attende pochi attimi prima di vederla li, davanti a se con quei capelli rosa, il coprifronte ed una veste particolare. Furaya Nara, decimo Hokage della foglia. Ricordi gli balenano nella testa, ricordi del loro primo incontro e del loro scontro durante il torneo ed un mezzo sorriso malinconico va a crearsi sul viso dell'Oboro. Fatti risalenti a tanto tempo fa, un tempo in cui per combattere avrebbe messo da parte qualsiasi cosa e chiunque, nessuno escluso. Sospira pesantemente ricominciando a camminare con il solito passo lento e calibrato, piccoli passi per evitare di cadere, specie ora davanti a tutti, passi che lo portano sempre più vicino alla donna, senza mai invadere il di lei spazio vitale, fermandosi a circa un metro da lei, forse poco più in la <Buonasera Kage> un cenno del capo accompagnato da un lieve inchino, segno di rispetto per la posizione che ella ha assunto all'interno del villaggio <E' un piacere rivederti> andando a darle del tu, meno formale rispetto a quel saluto <E grazie per il permesso> indicando le porte con un movimento della sinistra la quale andrebbe a piegarsi all'indietro ed il pollice della stessa direzionato verso le mura. Altro piccolo sorriso mentre gli occhi si smuovono andando a scrutare la figura della donna passandola in rassegna dalla testa fino ai piedi e soffermandosi su un dettaglio particolarmente macabro. I segni sulle sue braccia ne attirano l'attenzione in modo particolare, segni difficili da nascondere e da non notare. Pochi attimi in cui guarda quella zona del di lei corpo per poi riportarsi sul viso della Nara <In questi anni deve essere successo di tutto, ma veramente di tutto> mezzo ironico, mezzo malinconico e mezzo serio il Jonin mentre sistema la sacca che porta in spalla e la pioggia lo bagna ancor di più rispetto a prima, una pioggia che, a quanto pare, non accenna a diminuire minimamente. [Chk Off]

19:14 Furaya:
 Il bello di camminare sotto la pioggia è che sembra lavarti via tutto lo sporco che hai addosso. E non intendo dire lo sporco rimastoti dalla mancata doccia giornaliera, quanto più da quello interiore che esternamente non è dato sempre vederlo. Alcuni ciuffi iniziano a costellarsi di tante piccole goccioline, ma non se ne cruccia. Magari riuscirà davvero a togliersi di dosso gli sbagli commessi per un futuro prospero e migliore. Reputa che siano giusti, adesso, avendo constatato più e più volte quanto i suoi atteggiamenti perbenisti non facciano altro che peggiorare una situazione già vacillante per quanto riguarda la pace. Gli abiti, a loro volta, iniziano a diventare umidi tanto che un ninja s'avvicina all'Hokage con far trafelato. "Hokage-sama, prego" e le offre un ombrello che lei rifiuta con un gesto del capo ed un mezzo sorriso, tirato fuori da chissà quale vecchio repertorio, cercando di farlo sembrare quanto più vero. Peccato che non le si rispecchi granché nello sguardo. <Grazie per il pensiero, ma sto bene così.> Non sembra insistere l'uomo in questione, il quale preferisce defilarsi a sua volta e tornare ai propri doveri. Jushan-san, come minimo, l'avrebbe costretta ad accettare, l'avrebbe preso lui pur di coprirla o avrebbe usato una sua giacca. Sì, molto probabile, data la sua protezione eccessiva nei confronti della Decima. <Figurati, Raido Oboro> Ne recita nome e cognome, sollevando lo sguardo in sua direzione con espressione interrogativa. <ti ha risputato fuori l'inferno? Dove sei stato tutto questo tempo?> Gli chiede, incuriosendosi. Non lo vede da anni, davvero tanti anni, quindi per lei è assolutamente normale porre delle domande del genere. <Non mi sembri in ottima forma, ma saprai senza dubbio rispondere alle mie domande.> Anche questa volta accenna ad un piccolo sorrisetto di circostanza, niente di più e niente di meno. I quesiti da porre li ha chiesti, ora non resta che aspettare che questi possa darle anche le risposte sperate. In fondo, trovarsi un ninja del suo calibro da un giorno all'altro alle porte di Konoha, spesso e volentieri, non porta altro che sventure prossime ed inevitabili. [ Chakra ON ]

19:32 Raido:
  [Esterno villaggio] Il continuo cadere della pioggia porta inevitabilmente il kimono ad attaccarsi al corpo del bianco il quale mette ancor di più in mostra la magrezza dello stesso, nonostante il grasso sia quasi del tutto assente e il fisico non è del tutto scomparso ma di certo non quello di un tempo. Smuove il collo portando la sinistra a sbottonare lievemente il collo, allarga permettendo al pomo d'adamo di emergere così da muoversi meglio, ma più che altro tutta quell'acqua lo sta soffocando. Raschia la gola tossendo appena, qualche momento di attesa mentre un ninja si avvicina alla donna offrendole un ombrello per proteggersi. Inarca un sopracciglio al rifiuto di lei, precisamente il destro mentre segue quello shinobi andare via accondiscendente <Se il Kage si ammala, per il villaggio è un guaio> commenta quella scena senza dire niente di più, mantenendo un contegno. Un altro cenno del capo viene fatto alle parole della donna seppur sentire il proprio per intero gli fa strano ed un brivido attraversa la di lui schiena <So che il nome Oboro non è molto accetto a Konoha, o quanto meno per alcuni di essa. E' un problema?> le domanda d'istinto prima di avanzare o di fare qualunque passo in avanti. Ben consapevole dei guai che Hotsuma ha arrecato a quel villaggio e di come gli Oboro abbiano collaborato, di come Kiri abbia assunto il ruolo di cattivo in tutta quella storia. Il viso si scurisce più del dovuto, le pupille divengono piccole, estremamente piccole andando a distogliere lo sguardo, portandolo sul villaggio ed osservandone le abitazioni. Sorride nuovamente, questa volta più tirato rispetto al precedente <All'inferno Furaya, all'inferno> schiarisce nuovamente la voce <Ho combinato dei...casini anni fa, ho ferito delle persone e non sapevo come uscirne. Vivevo il mio inferno interiore e Kiri mi è sembrata la meta perfetta per poter schiarire le idee, tornare quello di un tempo ma dopo qualche tempo, l'inferno è giunto anche a Kiri> conclude questa prima parte di racconto, molto enigmatica e priva di dettagli ma non è ciò di cui vuole parlare. Deglutisce attendendo vari momenti prima di proseguire nel proprio racconto <Beh, puoi incolpare Hotsuma per questo> riferendosi al suo non essere in forma <Quando mi ribellai, mi tolse la samehada, i titoli e mi getto nella parte più profonda ed isolata dei sotterranei di Kiri. Sono rimasto rinchiuso la sotto per mesi, non ho idea di quanti> non sa del tempo passato la sotto <La tradizione vuole che i prigionieri ricevano il minimo indispensabile e niente più> altra motivazione <Questo fino a quando un Kokketsu chiacchierone non si è presentato li a liberarmi> ogni riferimento è puramente casuale ovviamente. Sorride appena, sinceramente divertito da quello che ha appena detto, un'ironia venuta su spontanea e ritrovando qualcosa verso Yukio, un qualcosa che non sente da tanto tempo, gratitudine. Deglutisce ancora buttando giù grumi interi di saliva, inghiotte tutto quanto <Volevo chiedere scusa per ciò che ha fatto Hotsuma> inscurendosi nuovamente <So che Konoha non se ne fa niente delle scuse di un ninja decaduto ma era il mio sensei e mi sento responsabile per non essere stato in grado di fermarlo> andando a chinare il capo in direzione della donna. [Chk Off]

20:00 Furaya:
 Se il Kage s'ammala è un guaio per il villaggio. Queste sono le parole che fuoriescono dalle labbra dell'Oboro, il quale è a sua volta sottoposto all'intemperia odierna. I ciuffi rosei della fanciulla si appiccicano sulla fronte e, in particolar modo, sulle spalle assieme agli abiti. <Ammalarmi credo sia l'ultimo dei miei problemi.> Ed è possibile scorgere, spostando l'haori bianco indossato, un piccolo accenno di ventre rigonfio. E' quasi al termine del terzo mese, quindi non si può dire che sia gigantesco né che si veda se non ci si faccia attenzione. Però, che sia in stato interessante appare palese, ma soltanto perché ha deciso di mostrarlo. Richiude nuovamente l'abito, tenendolo stretto in vita tramite le braccia che si incrociano ad altezza dello stomaco. <Tu non eri presente all'attacco capitanato da Hotsuma, altrimenti ti avremmo riconosciuto.> Spera che una risposta del genere sia più che sufficiente come risposta, atta a fargli capire che non è un problema se lui è lì adesso, altrimenti non l'avrebbe fatto neppure entrare. Non avrebbe superato neppure il portone d'ingresso. <Non lo è, anche perché con il tuo villaggio abbiamo ristabilito un'Alleanza che si spera possa essere duratura.> Di conseguenza, dovrebbero essere riusciti a mettere a posto qualunque diverbio sarebbe potuto esserci. Si stringe appena nelle spalle, sentendo involontariamente freddo lungo la schiena e le spalle, ma evitando di darlo a vedere. Risulta essere sempre molto affaticata, anche più del solito e con il minor tempo, probabilmente per via della gravidanza. Finge che non ci sia perché non sa come prenderla. Non ci si è ancora abituata e non reputa che possa essere accaduto davvero. Non ha tempo per stare dietro ad un figlio, eppure perché dovrebbe abortire? E' pur sempre nato dal suo sangue e da un legame al quale tiene molto. <Ferire le persone è sempre molto facile. Chiedere ed ottenere il perdono, invece, è la tua dannazione eterna.> Estrapola dalle sue informazioni e dai racconti che ne fa in merito. Ascoltandolo, si limita poi ad annuire un paio di volte con movimenti lenti del capo. <Lo incolperei volentieri se fosse ancora in vita, ma ahimè credo che la mia lava lo abbia sciolto prima di poter far altro male al mio Villaggio.> E quivi mostra un sorrisetto che s'allunga in ambo le direzioni, assolutamente finto. Sentire nominare l'Oboro, del resto, non è uno dei passatempi che predilige. <Mh?> Piega un sopracciglio, confusa dalle sue parole, seppur dovrebbe aver facilmente capito a chi si riferisca. I Kokketsu non sono certo molti. <Yukio ti ha liberato?> Non gliene ha parlato, ma poco male. L'importante è che sia venuto a saperlo anche dal diretto interessato. Yukio, senza dubbio, ha la sua bella gatta da pelare con la questione di Oto ed i ricercati al seguito. <No, infatti> Lo blocca subito, stendendo l'arto manco in avanti e sfiorandone appena il braccio. <non servono le scuse perché non faranno dimenticare quel che ha fatto. Ci stiamo riprendendo ed è questo l'importante.> Semplice, per lei sembra essere tutto a posto così. <Quindi, cosa ti spinge qui a Konoha?> Domanda lecita. [ Chakra ON ]

21:05 Raido:
  [Esterno villaggio] E li nuovamente il sopracciglio viene inarcato alla risposta della Nara, non totalmente stranito in quanto comprende il suo ruolo all'interno del villaggio e ciò che ne comporta, il peso di portare avanti un popolo verso direzioni e periodi migliori ma è ciò che fa a lasciarlo spiazzato, forse anche più del dovuto. Nota l'Haori venire sposato leggermente, un gesto inconsueto, così come è inconsueto quel piccolo rigonfiamento sul ventre. La bocca si apre appena, decisamente stupito e preso in contropiede, tanto che scosta lo sguardo portandolo sul volto della donna <Ah> di certo non la risposta che si sarebbe aspettata ma questo esce dalla bocca del Jonin <Congratulazioni> non sa bene cosa dire e non lo dice neanche ad alta voce <E...chi è il fortunato? Se posso chiedere ovviamente> mettendo già le mani avanti per evitare qualsivoglia figura improvvisa ed indesiderata. Scuote il capo aprendo appena di più gli occhi, un qualcosa di veramente strano da vedere appena tornati ed una notizia che non avrebbe mai pensato di ricevere. Non la guarda più, ancora stranito, va a guardarsi intorno mentre il tempo prende una piega decisamente migliore. Le nuvole vanno a disperdersi lentamente e la pioggia cessa di scendere lasciando il posto ad una brillante luna serale e rendendo la serata ben più godibile <Finalmente> passando la sinistra sulla fronte per togliere i soliti ciuffi che ne ingombrano la visuale, impedendogli di avere una visione chiara della scena e della Kage li presente. Si torna a parlare di questioni spinose ed importanti che hanno segnato tutto quanto il mondo ninja, in particolare Kiri e Konoha <No, non ero presente e se fossi stato più forte, lo avrei impedito> rammarico per quanto non ha fatto e non è riuscito a fare in tutto quel tempo <Si, lo so. Yukio mi ha mostrato come detiene il controllo di Kiri, insieme ad un altro di cui non ha fatto il nome. Ergo, mi viene da pensare che il nuovo Kage della nebbia sia niente di più che un rappresentante> ricordando il giorno della sua liberazione e del comportamento del Kokketsu nei confronti della nuova Mizukage, una donna anziana, almeno da quello che i suoi ricordi gli mostrano. Osserva Furaya qualche attimo, qualche piccolo attimo in cui bada alla donna, al suo modo di fare, notando varie sfumature totalmente assenti in passato ma ora fin troppo presenti nei comportamenti di lei, nel modo di fare e di porsi nei confronti degli altri <Sarà una frase di circostanza Furaya ma sei cambiata. Non se è il titolo che porti o il peso del tuo compito ma ti vedo diversa> indicandone lo sguardo <Gli anni hanno cambiato anche te> non riferendosi, ovviamente, all'età, quello è l'ultimo dei suoi problemi. Sorride ironico a quel pensiero che attraversa la testa del Jonin giorno dopo giorno oramai da anni, un pensiero ed uno stile di vita che la donna ha capito perfettamente <Una dannazione che non avrà mai fine purtroppo. Posso solo fare del mio meglio per sistemare il sistemabile> scrollando le spalle. Non riesce a trattenere una smorfia involontaria alla notizia che è lei l'artefice della morte di Hotsuma, grazie alla sua lava <Se lo è meritato> tutto qui, non aggiunge niente, lo pensa davvero dopo tutto il male che ha causato e che causa ancora nelle menti dei Konohani. Annuisce alla domanda della Kage <Si> una semplice quanto incisiva risposta <E' arrivato di punto in bianco, ha sfondato la porta della cella e mi ha dislocato a Kusa, non senza darmi informazioni che mi hanno...stranito> deglutisce qualche momento <Mi ha parlato di un Kami che ha preso il controllo di Hotsuma, del fatto che non ci sono quasi più Hojutser e che gli spadaccini sono...un ricordo> schiarisce ancora la voce <Mi ha messo al corrente di qualcosa e...i rapporti con Kusa come sono?> domanda in modo diretto, non trattenendo la curiosità. Viene bloccato nell'immediato sentendo la mano di lei sfiorare il proprio arto. Come darle torto in fondo, stanno andando avanti e le scuse non riparano al male che il Kage ha fatto a tutti quanti <Ricominciare. Ho deciso di cambiare vita. Sono qui per fare qualcosa per farmi perdonare con alcune persone> si prende qualche momento di pausa <E per darti la mia disponibilità. Non posso rimediare ai danni di Hotsuma ma se posso fare qualcosa per aiutare> insomma, rendersi utile ovviamente <In più, mi servirebbe una mano per rimettermi in carreggiata con la fucina. Non pratico il mio mestiere da troppo tempo e sono arrugginito ma, essendo stata tu una mia "allieva", mi chiedevo se potessi darmi una mano> molto semplice, molto tranquillo. Il tono di voce si mantiene ovviamente basso, non facendosi sentire da altri passanti possibili. [Chk Off]

15:29 Raido:
  [Esterno villaggio] E li nuovamente il sopracciglio viene inarcato alla risposta della Nara, non totalmente stranito in quanto comprende il suo ruolo all'interno del villaggio e ciò che ne comporta, il peso di portare avanti un popolo verso direzioni e periodi migliori ma è ciò che fa a lasciarlo spiazzato, forse anche più del dovuto. Nota l'Haori venire sposato leggermente, un gesto inconsueto, così come è inconsueto quel piccolo rigonfiamento sul ventre. La bocca si apre appena, decisamente stupito e preso in contropiede, tanto che scosta lo sguardo portandolo sul volto della donna <Ah> di certo non la risposta che si sarebbe aspettata ma questo esce dalla bocca del Jonin <Congratulazioni> non sa bene cosa dire e non lo dice neanche ad alta voce <E...chi è il fortunato? Se posso chiedere ovviamente> mettendo già le mani avanti per evitare qualsivoglia figura improvvisa ed indesiderata. Scuote il capo aprendo appena di più gli occhi, un qualcosa di veramente strano da vedere appena tornati ed una notizia che non avrebbe mai pensato di ricevere. Non la guarda più, ancora stranito, va a guardarsi intorno mentre il tempo prende una piega decisamente migliore. Le nuvole vanno a disperdersi lentamente e la pioggia cessa di scendere lasciando il posto ad una brillante luna serale e rendendo la serata ben più godibile <Finalmente> passando la sinistra sulla fronte per togliere i soliti ciuffi che ne ingombrano la visuale, impedendogli di avere una visione chiara della scena e della Kage li presente. Si torna a parlare di questioni spinose ed importanti che hanno segnato tutto quanto il mondo ninja, in particolare Kiri e Konoha <No, non ero presente e se fossi stato più forte, lo avrei impedito> rammarico per quanto non ha fatto e non è riuscito a fare in tutto quel tempo <Si, lo so. Yukio mi ha mostrato come detiene il controllo di Kiri, insieme ad un altro di cui non ha fatto il nome. Ergo, mi viene da pensare che il nuovo Kage della nebbia sia niente di più che un rappresentante> ricordando il giorno della sua liberazione e del comportamento del Kokketsu nei confronti della nuova Mizukage, una donna anziana, almeno da quello che i suoi ricordi gli mostrano. Osserva Furaya qualche attimo, qualche piccolo attimo in cui bada alla donna, al suo modo di fare, notando varie sfumature totalmente assenti in passato ma ora fin troppo presenti nei comportamenti di lei, nel modo di fare e di porsi nei confronti degli altri <Sarà una frase di circostanza Furaya ma sei cambiata. Non se è il titolo che porti o il peso del tuo compito ma ti vedo diversa> indicandone lo sguardo <Gli anni hanno cambiato anche te> non riferendosi, ovviamente, all'età, quello è l'ultimo dei suoi problemi. Sorride ironico a quel pensiero che attraversa la testa del Jonin giorno dopo giorno oramai da anni, un pensiero ed uno stile di vita che la donna ha capito perfettamente <Una dannazione che non avrà mai fine purtroppo. Posso solo fare del mio meglio per sistemare il sistemabile> scrollando le spalle. Non riesce a trattenere una smorfia involontaria alla notizia che è lei l'artefice della morte di Hotsuma, grazie alla sua lava <Se lo è meritato> tutto qui, non aggiunge niente, lo pensa davvero dopo tutto il male che ha causato e che causa ancora nelle menti dei Konohani. Annuisce alla domanda della Kage <Si> una semplice quanto incisiva risposta <E' arrivato di punto in bianco, ha sfondato la porta della cella e mi ha dislocato a Kusa, non senza darmi informazioni che mi hanno...stranito> deglutisce qualche momento <Mi ha parlato di un Kami che ha preso il controllo di Hotsuma, del fatto che non ci sono quasi più Hojutser e che gli spadaccini sono...un ricordo> schiarisce ancora la voce <Mi ha messo al corrente di qualcosa e...i rapporti con Kusa come sono?> domanda in modo diretto, non trattenendo la curiosità. Viene bloccato nell'immediato sentendo la mano di lei sfiorare il proprio arto. Come darle torto in fondo, stanno andando avanti e le scuse non riparano al male che il Kage ha fatto a tutti quanti <Ricominciare. Ho deciso di cambiare vita. Sono qui per fare qualcosa per farmi perdonare con alcune persone> si prende qualche momento di pausa <E per darti la mia disponibilità. Non posso rimediare ai danni di Hotsuma ma se posso fare qualcosa per aiutare> insomma, rendersi utile ovviamente <In più, mi servirebbe una mano per rimettermi in carreggiata con la fucina. Non pratico il mio mestiere da troppo tempo e sono arrugginito ma, essendo stata tu una mia "allieva", mi chiedevo se potessi darmi una mano> molto semplice, molto tranquillo. Il tono di voce si mantiene ovviamente basso, non facendosi sentire da altri passanti possibili. [Chk Off]

15:55 Furaya:
 Non sa neanche se sia consono sorridere alla di lui volta in merito alle congratulazioni che riceve. <E' un Chunin del Villaggio.> Un Genin, sii più precisa. In realtà, Saisashi non ha mai accettato il grado che gli è stato dato, altrimenti sarebbe davvero un Chunin. Ma sorvoliamo, non è certo un discorso da prendere adesso. <Come detiene, eh?> Sì, perché Yukio detiene sicuramente il potere su Kiri e sul nuovo Kage posto in essere da ENTRAMBI. Quindi, si limita a muovere la testolina dall'alto al basso per annuirvi. Sceglie di tacere, del resto non è di pubblico dominio. Si stringe nelle spalle, spostando lo sguardo alla volta dell'ingresso e delle presunte guardie poste a difenderlo, ad evitare che entri gente senza permesso. <L'importante è che Kiri abbia una guida che non sia Hotsuma. Ha causato dissidi nella popolazione stessa, usandola come pedina per i propri scopi. Gli stessi Anbu non possono più essere definiti tali come anche gli Spadaccini della Nebbia.> Lo annovera circa quanto accaduto, un modo come un altro anche per cambiare discorso e disquisire di quanto accaduto sull'isola qualche mese prima. <Oh> Curiosa della sua frase, solleva la mandritta per portare l'indice ad altezza del volto, stirando le labbra verso tal direzione e mostrando un sorrisetto chiaramente tirato e finto. <forse perché non mostro più questo sorriso?> Non sarebbe neanche il primo che glielo fa notare, tutt'al più non le interessa davvero. <E' il ruolo che mi ha cambiata. Avere a che fare con gente che non ti ascolta, che non ti dà retta, che non ti parla neanche per dirti cosa del sistema fa loro schifo. Se loro non parlano, io non posso capire cosa preferiscono. Eppure ho sempre lasciato che facessero quanto più desiderassero, ho sempre cercato di difenderli per quanto possibile.> Sono ingrati, ecco tutto, questo lo sta capendo anche lei. Tuttavia, per regnare su un popolo deve imparare anche a conoscerlo e ci sta provando, peccato che preferiscano tradire la sua fiducia e andarsene. <Hotsuma ha rubato anche il Byakugan ad un mio allievo che ha rapito proprio a Kiri. Si è fatto infinocchiare dal Finto Dio e ha deciso di attaccare Konoha. Siamo riusciti a fermarlo, ma nel farlo ho dovuto ucciderlo.> Non poteva fare davvero nient'altro, anche se affrontarlo spada contro spada sarebbe stato senza dubbio divertente. Sarebbe riuscita a stargli dietro? Ha superato davvero gli Houjutser del passato? Non usa le spade da un po'. <Conosco degli Houjutser, in realtà. Si tratta di un nuovo Clan proveniente dal Paese del Ferro: i Koshirae. Gli spadaccini, come ti dicevo prima, erano stati boicottati.> Non a caso, sia Yukio che Furaya vorrebbero riprendersi le spade per tenerle al sicuro, anziché lasciarle in mano a gente della quale non ci si può fidare. <I rapporti con Kusa sono ottimi, direi. Io e Yukio ci aggiorniamo spesso circa l'Alleanza, stessa cosa non si può dire degli altri Kage.> Ammette, stringendosi appena nelle spalle ed ascoltando, infine, anche l'ultima richiesta del suo maestro. <Non ho una fucina mia personale, però so da chi mandarti.> Si tratta pur sempre d'un aiuto anche in questo caso, no? [ Chakra ON ]

16:26 Raido:
  [Esterno villaggio] La guarda con maggiore stranimento man mano che le informazioni sulla sua gravidanza gli giungono alle orecchie <Un chunin? Beh, congratulazioni nuovamente e stai attenta> indicandone il ventre appena rigonfio su di lei. Una gravidanza non è cosa da poco, comporta responsabilità, una maggiore attenzione alla propria persona, al proprio corpo ed alla propria vita. Per fortuna è un uomo e non deve passare questo processo. L'argomento cambia passando da cose più frivole a cose ben più importanti come la situazione di Kiri sotto il controllo di Yukio, non che la cosa lo infastidisca particolarmente ma vedere una certa scena lo ha colpito e di sicuro lascia il segno, specie per un Kiriano purosangue come lui. I pensieri si accavallano mentre nota lo sguardo della Nara ed il suo modo di fare <Beh si, detiene. Te l'ho detto, lui e un altro di cui non mi ha fatto il nome, per il momento> scuote il capo con un mezzo sorriso <E' ironico vedere come si sia ridotto il mio villaggio. Da grande e forte, patria dei più grandi spadaccini del modo e dei più forti houjutser che la terra abbia mai visto...a succursale di Kusa> e nel dire le ultime parole la voce si abbassare ed il viso si inscurisce, pregno di delusione per quel popolo che ha tanto amato e quel villaggio che ha cercato di proteggere con tutto se stesso. Lo vede distruggersi giorno dopo giorno, sente il peso della colpa per non aver impedito questa catastrofe. Hotsuma è riuscito, nel giro di pochissimo tempo, a distruggere quanto fatto e costruito dai suoi avi, da quelli venuti prima di lui, dalle leggende che hanno camminato nel paese della nebbia <Si, Yukio mi ha detto anche di questo> riguardo Anbu e spadaccini <Ma come diamine è stato possibile? Come ha potuto questo...Kami soggiogare e distruggere tutto? Merda> si allontana appena della donna dandole le spalle <Ricordo l'ultimo allenamento fatto con il sensei prima di venire a Kusa, anni fa> si ferma qualche momento, qualche piccolo attimo <Mi ha letteralmente steso a terra, mi ha battuto. Non facilmente ma lo ha fatto, dimostrandosi superiore, ancora, a me e adesso scopro che è sempre stato più debole di quanto pensassi> rancore nei confronti di quell'uomo, rabbia e tristezza. Tante emozioni e sentimenti che si uniscono, che ne riempiono la vita. Si volta per tornare a guardare la donna, guardare il suo viso e le movenze che fa andando a creare, con il dito, un sorriso finto, estremamente finto. Scuote il capo <I tuoi occhi> indicandole, con l'indice sinistro, proprio gli occhi, una parte di lei che parla più di quanto non faccia la bocca. L'ascolta in silenzio, non interrompendola e lasciando che quel piccolo sfogo arrivi a compimento <E' l'ingrato compito di ogni generale Furaya> il soldato che è in lui, ogni tanto, viene fuori <Guidare gli indisciplinati e portarli sulla retta via, sia con le buone che con le cattive ma prima di tutto devi capire perchè non ti parlano. Hanno paura delle ripercussioni? Paura che tu possa punirli? Oppure non ti rispettano abbastanza? Non ti ritengono all'altezza del ruolo?> pone domande indirette, non vuole una vera e propria risposta, bensì cerca di far ragionare lei. Di nuovo l'argomento cambia andando a parlare ancora una volta delle malefatte di Hotsuma e le informazioni che giungono non sono nuove, non per il Jonin ovviamente <Lo so> una frase secca <Un tuo shinobi mi ha riconosciuto a Kusa e me ne ha parlato. Ha detto che lo Hyuga era un suo compagno di squadra eppure la domanda è sempre la stessa, cosa se ne faceva di un occhio Hyuga? A cosa gli serviva il Byakugan?> tante le domande a cui non sa dare una risposta <Inoltre so che quell'occhio, ora, lo detiene il capo clan Hyuga. Per fortuna è tornato a casa> scrollando appena le spalle. Sbuffa dal naso facendo fuoriuscire aria da esso. Inarca un sopracciglio <Koshirae? Mai sentiti> ovviamente, un clan di un paese che non ha mai girato ne visto <Sono bravi?> anche il guerriero che è in lui ogni tanto viene fuori <Gli spadaccini sono stati una delusione anche per me ma la cosa che più mi brucia è la Samehada ma me la riprenderò, appena torno in forze> quella spada, d'altronde, rappresenta il legame che ha con Kiri e la sua cultura. Di nuovo, tutto cambia, così come le parole <Si, mi ha parlato anche di questo. L'alleanza ora non è più forte come prime e Oto...è nei guai. Cosa intendete fare? Come agirete verso gli altri paesi?> domanda più giusta che lecita <Lo apprezzo molto, Hokage-sama> usando il titolo formale di lui ed eseguendo un inchino con il capo. [Chk Off]

16:48 Furaya:
 <Ci starò.> E' sempre stata una persona attenta, motivo per il quale è anche certa che ci starà. Stessa cosa non si può dire per chi la circonda. <Avresti preferito che il tuo villaggio cadesse in disgrazia?> Una domanda con la quale cerca di comprendere la morale altrui e cosa sperasse per Kiri. <Potrebbe tornare ad essere quella d'un tempo, ma adesso devono pensare soltanto a riprendersi.> Hotsuma è senza dubbio stato una vergogna per il villaggio, ma per i modi usati lì potrebbe anche ancor esser visto di buon occhio. Non a caso, la gente del posto guardava male lei per averlo ucciso. Ma che altro avrebbe potuto fare? Fermarlo? Avrebbe voluto, ma il destino è stato avverso e l'unico modo per fermarlo è stato inglobandolo nella lava. <Il Finto Dio credo avesse un ascendente su di lui. Gli ha regalato un potere, Hotsuma lo ha accettato e poi lo ha aiutato a compiere quanto fatto. Ricostruendo gli eventi, si pensa possa essere andata in questo modo.> Commenta ancora alla di lui volta e nei riguardi di Hotsuma, colui il quale è stato persino il sensei dell'orgoglioso Raido. Quasi non ci si crede che l'abbia poi persino imprigionato. <Perché lui ti ha tradito?> La domanda sorge spontanea, piegando appena il capo di lato e facendo in modo che gli occhi azzurri restino ancor rivolti sul viso dell'uomo. <Posso garantirti che debole non lo era affatto. Forse mentalmente instabile, ma t'assicuro che non è stato facile batterlo.> Si potrebbe anche dire che quella di Furaya è stata fortuna, tutto sommato. Stava per rimetterci la pelle avendola intrappolata in uno spazio ristretto. <Sono sempre gli stessi.> Gli occhi hanno visto qualunque cosa un uomo potesse vedere, il sangue nemico, il proprio, l'avversario giacente al suolo, la bellezza del mondo, della propria terra e l'amore, l'odio, l'amicizia. Probabilmente, è proprio per ciò che hanno visto che adesso non sono più gli stessi. Forse, ha davvero ragione Raido, ma non glielo dirà così apertamente. <No, tutt'altro. Non avevo mai punito nessuno sino a qualche tempo fa. Mi sono vista costretta a farlo. Credo che loro non vedano in me il capo del paese, non hanno paura di me, pensano che io sia tanto buona quanto stupida. Con alcuni, mi è capitato di percepire questa supponenza, quest'arroganza.> Gesticola appena con la mancina. <Ed è giusto che non abbiano alcun timore di me, è così che speravo di governare Konoha, ma a quanto pare non basta. Grazie a questo, molti hanno scelto d'agire per proprio diletto.> Quanti ne ha dovuti sbattere dietro le sbarre? Quanti l'hanno già tradita o stanno per farlo? Oh, non lo immagini nemmeno, bambina. <Un mio shinobi?> A dirla così è facile, non può certo intuire chi sia. <Il Byakugan ti permette di riconoscere le fonti di Chakra e di avere una visuale ottima, se sviluppato a dovere. Quello del mio allievo non era affatto sviluppato, quanto più l'aveva risvegliato da poco. Avrebbe dovuto allenarlo lo stesso Hotsuma, a questo punto.> Si stringe nelle spalle poiché effettivamente non sa cos'altro dire in merito. Lo aveva, questo è quanto. <Sì, l'ho consegnato direttamente io nelle mani di Mekura Hyuuga.> Un nome che inizia a darti sempre più fastidio, eh, bambina? Ha osato minacciarti~ <Sono particolari.> Più che bravi, tornando al discorso che riguarda i Koshirae. <I Ninja che hanno attaccato Oto sono attualmente ricercati dall'Alleanza. Chiunque può decidere di recarsi ad Oto per dar loro la caccia, ma io non sono nella posizione di muovermi contro un intero Villaggio. A breve, organizzerò una riunione.> Conviene. Infine, replica con un cenno del capo al suo inchino. [ Chakra ON ]

17:20 Raido:
  [Esterno villaggio] Ovviamente no e scuote il capo in merito ma è sempre difficile decidere cosa è meglio per un paese e cosa è meglio fare per portarlo nella giusta direzione. Ancor più difficile è deciderne le sorti, la vita o la morte e Kiri, attualmente, è più di là che di qua <Avrei preferito che Kiri si fosse ribellata> commenta secco e diretto <Oh si, te lo posso promettere. Kiri tornerà quella di un tempo e se sarà necessario riprenderò io stesso in mano le armi per far si che ciò che accada> si ferma qualche momento sentendo il proprio orgoglio travolgerlo <Ma non ora, la ferita è ancora troppo aperta> il dolore per quanto è accaduto non svanisce in pochi giorni e non nelle sue condizioni, ancora debilitato, fin troppo debilitato, nell'animo, nello spirito e nel fisico. Di nuovo si zittisce per prestare ascolto alle parole della Nara ed alla storia su come Hotsuma sia caduto preda di questo Kami <Yukio dice che il Kami ha il potere di controllare le persone o comunque di far emergere la loro vera personalità, in un certo senso> questo è quello che pensa lui dopotutto. Tante storie, una diversa dall'altra, come si addice ad una leggenda perchè di questo si tratta, una leggenda che prende vita e si muove sulla terra insieme a loro <Perchè gli sono andato contro> deglutisce fissandone le iridi per lunghi attimi <Io, come molti presumo, ero all'oscuro di quello che stava accadendo ma ho capito e notato fin da subito un cambiamento in lui. All'inizio non ho detto niente, continuando a servire Kiri come shinobi ed eseguivo i suoi ordini alla lettera ma il suo modo di fare peggiorava ogni giorno. Era cambiato, era diventato crudele, aveva abbandonato i principi che lui stesso mi aveva insegnato> si ferma di nuovo per pochi momenti <Così un giorno decisi di parlargli. Ho pensato che, essendo il suo allievo, mi avrebbe dato retta o quanto meno mi avrebbe ascoltato ma nei suoi occhi non ho visto Hotsuma. Ho visto un folle, un pazzo> sorride amaro <Non volevo crederci, non potevo crederci. Gli ho chiesto cosa era successo ma non mi rispose, mi chiese di mettermi al suo completo servizio e di usare la Samehada come lui richiedeva, essendo uno degli spadaccini. Mi rifiutai> stringendo la sinistra in un pugno chiuso e fermo <Mi rifiutai di seguirlo perchè quello non ero io e non era lui> sospira pesantemente <Chiamò i ninja di guardia e mi fece arrestare ufficialmente proclamandomi come traditore. Mi tolsi il grado, mi tolse la Samehada e mi fece portare nei sotterranei> gli occhi divengono lucidi <In quel momento tutto il mio mondo crollò, ogni mia credenza e convinzione venne meno e giurai a me stesso che non sarei più stato un ninja ne sarei stato Raido Oboro, l'Oni della nebbia> triste ma trattiene qualsiasi lacrima. Abbassa le palpebre, le tiene chiuse per lunghi secondi per far passare quella condizione abbastanza imbarazzante <Pensa che il suo tradimento è talmente profondo che l'abilità del mio clan, lo Zan, in me non esiste più. Non riesco più a richiamarlo. Ho perso parte del mio potere e non so se riuscirò mai a recuperarlo> sorride e sospira ancora sentendo un peso nel petto. Scuote il capo facendo sparire ogni segno di tristezza dopo quello sfogo improvviso verso la donna, un qualcosa che non avrebbe dovuto esserci. <Non fisicamente ma nelle convinzioni> la blocca subito <Io sapevo di essere riuscito a superarlo in forza fisica, lo sapevo, lo sentivo ma lui mi batteva perchè era guidato da forti convinzioni e principi. Quando questi sono venuti meno, ha perso> indicando lei. Furaya ha posto fine alla sua vita, lo ha ucciso a dimostrazione di quanto Hotsuma fosse effettivamente più debole della comune credenza. Non commenta la posizione che la donna assume verso se stessa, ha notato il cambiamento negli occhi di le ma non dice altro, non insiste ne vuole proseguire un discorso che, probabilmente, risulterebbe scomodo per entrambi. L'ascolta di nuovo, restando in silenzio, recependo il messaggio di lei <Se posso darti un consiglio...resta così come sei solo che, quando ti voltano le spalle, agisci di conseguenza. Tu parli ma loro agiscono come vogliono? D'accordo, si prendono le responsabilità delle loro con le relative punizioni. Così imponi il tuo volere e il timore, sapere che ci saranno ripercussioni. Non arrivare al punto di essere costretta, fallo sempre, anche per piccole cose, piccole e stupide> un consiglio che le da ma a lei decidere se ascoltarlo o meno. Annuisce alla domanda di lei <Si, un ragazzino con i capelli rossi, Sakir?> non ricorda bene quel nome <Era molto arrabbiato verso Kiri e verso gli Oboro, da qui la mia domanda se ci fossero problemi> a tutto vi è una spiegazione <Si ma parliamo di Hotsuma e di un Kami dannazione, non capisco> non capisce davvero e non vuole capire. Alza le sopracciglia al nome di Mekura. Adesso la sorpresa è ben visibile nei suoi occhi <Mekura Hyuga è capo clan degli Hyuga? E' proprio destino avere la vita difficile> commenta sarcastico <E Kaori?> eccola che arriva <E' ancora un medico? Non so più niente di lei, sta bene?> giusto per non farsi ulteriormente del male. Schiarisce la voce inghiottendo della saliva <Particolari? Mi informerò, hai suscitato la mia curiosità> son sempre Houjutser. Silente per l'ennesima volta durante quella frase dell'attacco ad Oto <Come detto, se posso aiutare in qualche modo, fammelo sapere> conviene ripetendo di nuovo quella frase. [Chk Off]

Raido lancia un D10 e prega di fare più di 8

Raido tira un D10 e fa 10

Visto che Raido è uno sculato allucinogeno, passando un piccione sgancia la sua bomba che va a colpire in faccia ad un passante a caso. Questo prende a urlare e imprecare. Anche oggi il mio lavoro l'ho fatto e, deluso, torno nella mia tana.

18:12 Furaya:
 <Forse Kiri aveva timore del suo sovrano, abbastanza da non ribellarsi. Molti altri, invece, erano a favore del suo modo di fare e lo seguivano come cani fedeli.> Le motivazioni sarebbero da chiedere ai diretti interessati e a lei non importano più. <Ci vorrà del tempo.> Concorda con lui, non avendo altro da dire in merito all'argomento. Passa oltre, tornando a disquisire circa Yukio, il Finto Dio e Hotsuma. Una battaglia che ha mostrato quanto triste possa essere ancora una volta il mondo, dominato da poteri forti e superiori. <Credo che possa controllare più che mostrare la loro vera personalità.> Annuisce un paio di volte col capo, piegando le braccia sotto al seno e spostando il peso corporeo da una gamba all'altra, cercando una posizione comoda. Per fortuna, ha anche smesso di piovere e gli abiti si stanno pian piano asciugando. <Quello è un comportamento che io non adotterò mai, ad esempio.> Si rifà al discorso precedente circa il suo modo di governare il villaggio, tenendo anche conto del fatto che molti non la ascoltano o non la reputano degna del ruolo che ricopre, prendendola per i fondelli più volte. <Saresti stato libero di andartene qualora avessi voluto, d'altronde non tutti possono essere concordi con quello che faccio. Tuttavia, si parla di Hotsuma e, rispetto all'ultima volta che ci parlai, era cambiato davvero tanto. Avevamo avuto comunque dei diverbi, ma non credevo che attaccasse Konoha senza battere ciglio.> L'importante, ripetiamocelo a noi stessi, è che la situazione si sia risolta nel migliore dei modi e che nessuno abbia subito più del dovuto. <Quindi, quando poi Yukio ha preso il comando, è riuscito a venirti a liberare. Direi che gli sei alquanto debitore.> Ammette, mostrando un piccolo accenno di sorriso e tenendo conto delle informazioni ricevute finora. <Pensi sia colpa del trauma? Del tempo trascorso nelle prigioni? O il ripudio verso chi ti ha cresciuto?> Potrebbe anche essere una valida motivazione, ma non le dà il diritto di girare il coltello nella piaga e non scusarsi neppure. Una volta l'avrebbe fatto, ma la luna rossa ha cambiato tante cose. <Concordo, infatti ho iniziato a prendere provvedimenti laddove talvolta avrei lasciato correre. A quanto pare, non serve a niente essere un buon Kage se poi non hai il rispetto del popolo.> Gli rivela il nome del ragazzino che gli ha raccontato alcuni aneddoti, annuendovi. <Oh, certo. Lo conosco. E' allievo di Yukio, quindi passa molto tempo a Kusa.> Senza sapere che fa anche parte dei Pierrot, pertanto è tenuto a stare al villaggio più del necessario rispetto che a Konoha. <Non so dirti altro.> Su Hotsuma ed il Finto Dio. Passa oltre, infatti, cercando di rispondere alle domande che le vengono poste su Mekura e Kaori. <A quanto pare. Kaori, invece, ha preferito ritirarsi a vita privata col marito ed i figli. Nessuno ha mai capito la vera ragione di questo suo gesto, ma abbiamo preferito non intrometterci.> In fondo, perché interessarsene? I motivi sarebbero potuti essere tanti, l'unico problema è sempre stato soltanto Azrael in quanto ex Generale Anbu. <Va bene, se avrò bisogno di una tua mano non esiterò a fartelo sapere. Se vuoi, ti accompagno direttamente alla fucina di un fabbro molto in gamba.> In questo modo, potranno fare qualche altro passo assieme. [ In caso, vale come End ]

18:26 Raido:
  [Esterno villaggio] Annuisce concordando con lei sul timore dei Kiriani seppur gli risulta difficile da credere o da digerire. Lui stesso è un kiriano e si è ribellato, perchè gli altri non lo hanno fatto? Perchè non hanno preso l'iniziativa? Risposte che mai sarebbero sopraggiunte, non a lui per adesso <Già> chiude li quella parentesi e quel discorso andando avanti, ascoltandola mentre parla del Kami e di ciò che è capace. Non commenta, ne vuole dire altro <Lo so> quell'unica frase in riferimento al suo comportamento e del suo modo di governare. Annuisce alle varie parole di lei, non potendo che concordare sempre di più, alla fine la situazione è questa, Hotsuma si è dimostrato un traditore ed ha avuto ciò che si merita, senza se e senza ma <Si, gli sono debitore> replica su Yukio <Ed è un debito che intendo ripagare, anche a costo della vita> deglutisce, sincero in quelle parole ed in quelle affermazioni verso il Tessai <Tutti e tre Furaya, trauma, ripudio e reclusione. Tutte cose che hanno un certo effetto sulla psiche di una persona> in questo caso la sua e della sua povera mente. Annuisce in senso di approvazione verso i provvedimenti che ha deciso di prendere <Prenderne non vuol dire che sei un cattivo Kage, sei semplicemente severa> alzando le spalle, molto semplice come discorso per lui. <Povero ragazzo> riferito al fatto che sia allievo di Yukio ma la mazzata arriva subito dopo, una mazzata ben più grossa e pesante di quanto avrebbe potuto immaginare. Kaori è sposata, con figli e si è ritirata a vita privata. China il capo verso il basso andando ad osservare la terra sotto i piedi, scruta il suolo <Sono felice per lei> tutto qui, niente di più e niente di meno <Grazie> alla considerazione che gli riserva <Si grazie, mi faresti un piacere. Mi fermerò qualche giorno a Konoha, tempo di parlare con Mekura> da anche il motivo per cui si ferma qualche giorno. Insomma, rivedere Konoha è bello ma le mazzate non finiscono mai. [END]

Raido chiede l'ingresso al villaggio di Konoha, con grande sorpresa di Furaya che si reca al portone per accoglierlo. Parlano perlopiù di Hotsuma e del motivo per cui Raido sia sparito per tanto tempo, passando ad altri argomenti generali.