Plot Twist
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Giocata del 21/09/2020 dalle 15:37 alle 19:59 nella chat "Monte dei Volti di Pietra in Rovina"
Ultimo giorno d'estate. Un'estate ricca di cambiamenti, di avvenimenti. Un'estate che porta con sé il gusto amaro dell'insicurezza. Quell'insicurezza che nasce quando si è di fronte ad un bivio: cambiare nuovamente per essere se stessi o fingere di essere qualcun altro? Avventurarsi verso un luogo sconosciuto o nuotare in acque conosciute? Abbandonare tutto o continuare ad amare? E' questo ciò che in quei giorni la rosata ha davanti. Due strade, parallele, che si diramano in direzioni diverse. L'una è buia, piena di pericoli e sconosciuta. L'altra è luminosa, dritta e conosciuta. Se la seconda può sembrare la scelta più semplice, la verità è che non lo è affatto. Per imboccarla, dovrebbe rinnegare ciò che la rosata ha dentro: Yami. Si trova nella parte agibile del monte dei volti, di preciso sul volto del Primo. E' seduta, le gambe sono incrociate, mentre la pioggia scende a capofitto sul suo volto niveo. Gli occhi sono chiusi, come se stesse assaporando quel momento di surreale serenità. Le gocce delineano le sue forme: la fronte, le guance, le labbra. I capelli, raccolti in uno chignon alto, sono zuppi d'acqua. E così i vestiti. Indossa un top corto nero, a maniche lunghe, che lascia scoperta una parte del ventre. Dei pantaloni a vita alta neri le stringono la vita. Essi sono larghi, con delle grandi tasche laterali. Le scarpe di tela nere sono zuppe d'acqua. Probabilmente, si prenderà un malanno. Non indossa nessun coprifronte, come ormai da qualche mese. Non porta dietro neanche armi, sicura delle proprie abilità da ninjutser. Il Chakra scorre già con violenza all'interno del proprio corpo, ricordandole il proprio obiettivo: la rivoluzione. Ma semmai decidesse di restare lì a Konoha, tutti quei pensieri non avrebbero più senso. Sarebbe costretta a continuare a comportarsi da brava pedina, seguendo diligentemente gli ordini dell'Hokage. E lei non potrebbe più essere uno dei simboli della rivoluzione. Forse, il mondo cambierebbe, ma senza la Senjuu. Lei rimarrebbe fossilizzata in quel luogo ed in quella gerarchia ormai anacronistica. E questo lo farebbe per amore, annullando però se stessa. [Chakra on] La pioggia batte forte al Villaggio e chissà quanto oltre le sue mura. Il cielo nero ricopre il Sole che riscalda sempre meno dato la fine dell'estate che si avvicina sempre di più. L'atmosfera cupa accompagna Tsuki in questa giornata e il nero lo tiene per mano come fosse il suo più grande amore. L'oscurità ha fatto andare tutti gli abitanti della Foglia a casa e solo lui gira per le strade. Le gocce impetuose sbattono sul terreno sul quale, a tratti, presenta già delle pozzanghere di acqua. Il suo mantello nero e il cappuccio lo ricoprono dall'acqua, ma le scarpe da ginnastica che porta non fanno lo stesso lavoro. I piedi sono zuppi mentre cammina per le strade di Konoha. Non vuole andare a casa perchè sa che a casa, in questo momento, si sente stretto, come se le mura volessero levargli completamente l'aria e lo spazio di cui ha bisogno per vivere. Vuole andare in un posto che lo rilassi e che lo faccia sentire libero, senza limitazioni. Questo posto è il Monte dei Volti. Le braccia sono coperte e la sua mano sinistra è appoggiata sopra all'elsa della sua Ninjato. Certo che se l'è portata dietro. Non può muoversi senza dato che il pericolo è sempre dietro l'angolo. Il suo outfit è nascosto dallo scuro mantello, ma solo chi non lo ha mai visto non sa cosa porta sotto a questo. Una felpa e un paio di pantaloni della tuta. Il chakra è attivo e questo gli permette di selezionare bene i suoni che lo circondano come farebbe un segugio. I passi vanno decisi verso la sua meta e ormai si trova alla fine della scalinata che lo conduce all'apice del Monte che si può ancora visitare. Non sa bene cosa lo tormenti in questo periodo. Sa che qualcosa non va, ma non riesce a staccarlo dalla sua vita quotidiana. Una cosa, però, ha in mente. Cosa è andata a fare Tenshi fuori dal Villaggio per tutto questo tempo? Ha sentito che è tornata, ma per quale motivo se ne è andata? Cosa sta nascondendo? E per quale motivo il Decimo la lasciata andare? Non sa che tra poco la vedrà proprio davanti a lei. Fa l'ultimo gradino e lo sguardo è verso il basso per proteggere la faccia dall'acqua. [chkra on][eq dovesse servire] Era bastato qualche giorno a Kusa per metterle davanti quella situazione. Proprio mentre era lì, è successo di tutto. La Yugure si è mostrata, tradendo l'intero mondo ninja. Oto è caduta nelle sue mani. E Kioshi Uchiha ne è divenuto kage. Quello stesso Kioshi che a Kiri le aveva mostrato quella parte buia di se stessa. Quello stesso Kioshi che credeva avesse in realtà sognato e fosse solo frutto della propria fantasia. E' vero. E' vivo. Ed ha rivoluzionato una parte del paese. Ha bisogno di saperne di più sulla Yugure. Ha l'impressione che i suoi ideali siano condivisi dai suoi membri. Per questo vorrebbe andare ad Oto. Ma ciò significherebbe abbandonare tutto. Abbandonare le proprie ricerche su quelle pillole. Abbandonare le proprie ricerche per salvare Onosuke. Abbandonare, del tutto, l'Aburame. Perché, una volta entrata ad Oto, probabilmente verrà dichiarata mukenin. Ed avrà tradito il proprio villaggio, senza potervi fare più ritorno. Senza poter più riabbracciare il chunin degli insetti. Ma mantenendo, almeno, la propria personalità, i propri obiettivi, i propri ideali. Cos'è più importante? Gli ideali o l'amore? Se lo chiede spesso, senza trovare mai una risposta. Quel bivio sembra farle sempre più paura. E, mentre ad Oto avrebbe la compagnia di Eryk, a Konoha sarebbe completamente sola. Perché non potrebbe far nulla per Onosuke. Non potrebbe portarlo indietro senza i suoi esperimenti. E mentre pensa a tutto questo, ecco palesarsi in quel luogo malinconico e deserto bagnato dalla pioggia, ciò che le causa insicurezza. Sentendo quei passi a pochi metri da lei, si volterebbe verso la fonte del suono. Per una strana ironia della sorte, a farle compagnia in quel pomeriggio di pioggia, c'è proprio lui: Onosuke Aburame. Gli occhi si spalancherebbero, fissandolo. Un respiro profondo, prima di voltarsi verso il villaggio. Le mani andrebbero a chiudersi in due pugni, con le unghie che penetrano all'interno dei palmi. < Tsuki > esclamerebbe. Il tono è pacato, sicuro. Tsuki, sei stato scoperto. Lei lo ha scoperto non molto tempo fa, durante una conversazione con il fratello. 'E' arrogante' le aveva detto Mattyse. Ma Onosuke non lo era mai stato. Poi, quell'insetto dietro l'orecchio è stato ciò che ha confermato tutto. Gli occhi adesso sono fissi sul villaggio, immobili nel loro luccichio. [Chakra on] Il rumore della pioggia lo accompagna da un po'. Appena uscito di casa le prime gocce hanno cominciato a scendere dal cielo. Quelle gocce che durante gli altri giorni lo liberano dal silenzio che lo circonda. Lui è sempre stato contento del silenzio, ma questo sta cominciando a diventare assordante. Gli ultimi gradini della scala sono fatti con calma perchè con la coda dell'occhio ha visto qualcuno seduto sul volto del Primo. Ovviamente la mano sinistra si trova ancora nella medesima posizione pronto nel caso dovesse servire. Non ha ben visto chi è dato che non ha potuto alzare la testa a causa della pioggia contro vento che gli sarebbe entrata negli occhi. Una voce, però, spezza ogni suo dubbio. Una voce che conosce fin troppo bene e, probabilmente, l'ultima voce che avrebbe voluto sentire. Ovviamente il destino non è dalla sua parte, ma cerca di pensare alla positività di quella coincidenza. Ora può chiederle cosa ha fatto lontana dal villaggio per i giorni in cui è stata lontana da Konoha. Un solo problema però: lo ha chiamato con il nome di Tsuki. Come fa a sapere di lui? Da quanto tempo sa questa cosa? Potrebbe essere un problema, e per questo decide di mentire per cercare di salvare la situazione. Un sorriso spunta dalle sue labbra nascoste dalla mascherina nera e la testa viene alzata, ora che ha finito di salire. Guarda lei, che sembra non interessarsi del tempo atmosferico non del tutto amico. < Ehi sei tu. Ciao. Con chi stai parlando? >. Che finto tonto. Non una delle sue migliori performance. Ma cosa può farci? Sa benissimo che lei può averlo scoperto dato che Onosuke non è certamente come è lui. < Sei tutta bagnata. Rischi di ammalarti così. > continua avvicinandosi a lei per fermarsi a un paio di metri restando in piedi. Ora avrebbe potuto tagliarle la gola, con un fendente veloce, così da farla stare zitta per sempre. L'unico problema è che poi ci sarebbero state troppe domande. < Quando sei tornata? Ho sentito che ti sei presa una vacanza. > conclude, capendo solo poi di aver parlato, forse, troppo. [chakra on] Probabilmente, nessuno dei due avrebbe voluto vedere l'altro. Lei si sente debole di fronte a quel corpo. Quel corpo che conosce fin troppo bene e che vorrebbe tornare ad accarezzare. Ma quel corpo non è nient'altro che un involucro, al quale interno non vi è più Onosuke. Lei lo sa bene. Come ha fatto a non arrivarci prima? Era ovvio che sarebbe successo. Era ovvio che Tsuki si sarebbe impossessato di lui, una volta che fosse stato lontano dalla Senjuu. Di certo, la causa era stata proprio lei. < Non c'è bisogno di tenerlo nascosto, sai > direbbe in modo calmo. Non c'è più bisogno di tenerle nascosto il fatto che Onosuke non esiste più, non adesso. < So che hai preso il suo posto >. Gli occhi sono ancora fissi sul villaggio sotto ai suoi piedi. Quel villaggio che aveva rovinato entrambi. Ma, mentre lei era rinata, Onosuke, nella sua debolezza, si era lasciato morire. < Ti importa sul serio che mi prenda un malanno? > solo adesso gli occhi si volterebbero in sua direzione. Il colore di quelle iridi rispecchia perfettamente il grigio di quelle nuvole. Osservare, poi, quegli occhi ambrati, le fa male. Ma non lo mostra all'altro. Se si mostrasse debole, non sa come andrebbe a finire. Forse, lui la vorrebbe solo morta, per evitare che Onosuke ritorni. Sorride adesso. Un sorriso indecifrabile, che non è per niente felice. < Sono tornata la settimana scorsa > farebbe una pausa, per poi riprendere a parlare < vuoi sederti accanto a me? >. Non sa cosa sta cercando di fare. Agisce d'impulso, come le detta l'istinto. L'istinto di sopravvivenza. < Ah, non preoccuparti. Nessuno sa che Onosuke non c'è più > direbbe infine. Ma quelle stesse parole sono per lei come lance dritte nel cuore. Onosuke non c'è più. E lei non sa come riportarlo indietro. Farebbe spazio su quella testa del Primo, qualora lui voglia sedersi accanto a lei. Anche se sa bene, in fondo, che Tsuki ha paura della rosata. Lei era l'unica persona che riusciva a trattenerlo nella sua gabbia. Che riusciva a non farlo venire fuori. Ma, purtroppo, adesso anche lei è cambiata, e di questo lui se n'è reso conto. Mai sarebbe riuscita a parlare in modo così tranquillo. Mai sarebbe riuscita a sopportare quello sguardo altrui. [Chakra on] Quando una persona sa troppo andrebbe eliminata e questo lui lo pensa, sopratutto in questo momento. Ormai è stato scoperto dalla rosata e questo non può nasconderlo. Non riesce a farle cambiare idea e questo lui lo sa. Ha giocato con lei fin troppo e lei se ne è accorta. Lui fa un sorriso e gli occhi che prima ha reso carini e dolci si sono ritrasformati in quelli di Tsuki. < Ce ne hai messo di tempo eh. > le risponde secco dopo le prime parole di lei. Effettivamente ci ha messo mesi prima di capire che qualcosa era cambiato. < Ovviamente no, non mi interessa. > continua con un tono molto sincero e tranquillo. La paura che lui aveva di lei si è mitigata con il tempo e ormai è diventata molto sottile, ma ovviamente non vuole avvicinarsi troppo e sicuramente non vuole sedersi di fianco a lei. Il fatto che lei sia tornata la settimana scorsa gli fa capire che non è stata troppo tempo via. Lui pensava molto di più, ma le voci che gli erano arrivate avevano tardato. < Guarda, grazie, ma mi sa che rifiuto l'invito. Basta che non piangi però eh. > le dice. La lingua è molto avvelenata e non si tira indietro sicuramente a tirarle frecciatine. Sa benissimo anche lui che è cambiata dopo tutto quel tempo a seguirla. Ricorda molto bene quello che ha fatto, e ricorda anche quello che ha fatto insieme allo straniero proprio sopra quel Monte. Peccato che non possa dirle niente. Peccato che non possa dirle che l'ha seguita per giorni. Deve rimanere un segreto, e un segreto rimarrà. < Beh, ma che gentile. Anche perchè cosa potresti andare a dire in giro? Nessuno ti crederà e lo sappiamo entrambi. >. Stasera non fa sconti a nessuno, soprattutto a lei. < E devo anche ringraziarti per essere rimasta in quell'isola dimenticata da tutti durante la Guerra. Mi hai lasciato strada libera per fare ciò che volevo. Questi sono dei veri ringraziamenti. Tu invece come te la passi? Hai fatto delle belle ferie? >. Il tono è ironico e tutto quello che Tesuki ha nascosto in questo periodo viene fuori. Poco manca che le dica che è una puttana, ma ha un contegno anche lui, anche se lo fa soprattutto perchè lui non dovrebbe sapere niente. Si gira, guardando il villaggio che viene colpito ripetutamente dalla pioggia. [chakra on] Beh, diciamo che l'altro ha una lingua biforcuta proprio come quella di lei. Forse, in fondo, sarebbero la coppia perfetta, se non fosse che lui è il fedelissimo cagnolino della Foglia e lei una disertrice. < Come si dice... Meglio tardi che mai, no? > direbbe verso l'altro. Sì, ci aveva messo del tempo, ma d'altronde lui era stato fin troppo bravo a nasconderlo. Era stato davvero un bravo attore... se non fosse stato per quell'insetto. Comunque, sembra che i due preferiscano insultarsi a vicenda, piuttosto che fare a botte. E sì, sia l'una che l'altro, in quel momento, vorrebbero picchiarsi. Ma lasciamo cadere questo argomento e concentriamoci piuttosto sulle parole da dire. < Non ti siedi perché hai paura? > con tono felino pronuncerebbe quelle parole, ignorando quella stupida frase sui suoi pianti isterici. Non ha bisogno che qualcuno le dica che lei è debole. Sa già di esserlo, davanti ai suoi sentimenti. Sa già di non poter far altro che aspettare che quell'amore si spenga. Era arrivata a quelle conclusioni, guardando al quadro completo della situazione. Sarebbe meglio dimenticarlo una volta per tutte e non fossilizzarsi lì a Konoha. Seguire, invece, Eryk, all'interno di un mondo nuovo, potrebbe essere l'alternativa migliore per ripartire da zero. < Dovevo fare il mio dovere, Tsuki. Dovevo restare in quell'isola e curare i feriti. Ero come te. Seguire gli ordini, sempre. Questo era il mio motto >. Si alzerebbe, adesso, facendo leva sulle gambe. Con passo lento e felpato, dopo essere saltata già dalla testa del Primo, si dirigerebbe verso l'interlocutore. < Sbaglio o è anche il tuo, fedele cagnolino della Foglia? >. Le parole sibilano, mentre gli occhi brillano di una luce nuova. La luce dell'arroganza, tirata fuori proprio dalla persona che ha davanti. Non è arrabbiata, però. Le fa solo schifo il fatto che lui, per vivere, abbia bisogno del corpo di Onosuke. Le fa schifo il fatto che segua ciecamente gli ordini, senza pensarci due volte. Le fa schifo Tsuki, che pensa di farle del male con quelle stupide parole, che praticamente ignora del tutto. < Proprio belle ferie, sì >. I passi si fermerebbero a circa un metro dall'altro. Gli occhi sarebbero puntati su quelli ambrati altrui. Non un'altra parola poi. In silenzio, aspetta il responso dell'altro. [Chakra on] Certo che anche lei è cambiata. Si sente dalle parole. Beh, aveva già avuto la certezza di questo. < Bello l'insetto vero? Quella volta devi aver preso sonno molto velocemente. > le risponde riferendosi alla volta che le ha impiantato un insetto assorbitore dietro l'orecchio. Era riuscito a privarla completamente dal chakra. Una piccola risata, quasi isterica, esce dalla sua bocca per il ricordo di questa scena e per le parole che poi seguono. < Io paura di te? Devo essere sincero. Per un periodo, al tuo ritorno, ne avevo. Sai.. quel debole che ora è scomparso ti amava tantissimo. Per fortuna che se ne è andato. Un peso in meno. > le dice del tutto soddisfatto. Il tono lo fa capire. Si sente completamente a suo agio, ma meglio non avvicinarsi comunque. Guarda il villaggio e respira a pieni polmoni il profumo della pioggia. Un odore particolarmente buono. < Non ero ironico. Ti ringrazio veramente per aver scelto quello che hai scelto. > le dice girandosi un attimo. Il tono è veramente sincero. Non mente per niente. Poi lei si alza e si avvicina. Lui ha lo sguardo sempre verso il panorama, ma con la coda dell'occhio sta attento ai suoi movimenti. Si ferma a un metro da lui e comincia a provocarlo, ovviamente senza riuscirci. < Ahahha, stai veramente cercando di provocarmi? Devi impegnarti di più mi sa. Mi spiace dirti che qua il cagnolino è qualcun'altro. Non sono io quello che ha ululato alla Luna. >. Ecco lo ha detto, ma lei glielo ha messo su un piatto d'argento. Quella volta con Eryk se la ricorda molto bene. Era proprio dietro degli alberi a guardarli. Si gira verso di lei e la guarda negli occhi. < Luna di miele con lo straniero con i capelli lunghi? Una persona particolare con pensieri particolari. L'ho incontrato una sera. Beh complimenti, davvero un bel ragazzo. >. Dice facendo un cenno con la testa dall'alto al basso per un paio di volte. < E il Decimo lo sa del vostro rapporto.. intimo? >. Vuole sentire qualcosa che potrebbe essere interessante. Qualcosa che potrebbe mettere fuori gioco lei e quel ragazzo. [chakra on] Continuano a provocarsi l'un l'altra, ma forse a nessuno dei due interessano davvero quegli insulti. Li ignorano, passandovi sopra e proponendone altri a loro volta. Chi l'avrebbe mai detto che un giorno i due sarebbero diventati così? La guerra ti cambia, dal profondo. E, forse, è giunto il momento di metterci una pietra sopra, una volta per tutte. Si sta lentamente rassegnando al fatto che Onosuke non tornerà mai. E questo la distrugge. < E' stato molto incauto da parte tua, è stato grazie a quell'insetto se ho potuto capire che si trattava di te >. Poi, si concentra sulle parole che vengono dopo. 'Quel debole che ora è scomparso ti amava tantissimo. Per fortuna che se ne è andato. Un peso in meno'. Dove se n'è andato? Dov'è esattamente Onosuke, in quel momento? E' nella sua testa? E' morto, definitivamente? Lo sguardo appare perso per qualche secondo, come se non stesse ascoltando ciò che viene detto. E non risponde nemmeno a tutte quelle provocazioni. Le importa solo di quelle parole. 'Per fortuna che se ne è andato'. E' ancora vivo? Può essere salvato? Se solo lo capisse... Forse potrebbe davvero aiutarlo. Ignora tutte le parole dell'altro riguardo Eryk. Non le interessa ciò che ha da dire. D'altronde, con il Doku ha dato spettacolo sin dall'inizio, era ovvio che qualcuno li avesse visti durante una loro performance. Ignora l'ultima domanda, non le interessa quello che pensa Tsuki del genin. Non le interessa quello che pensa l'Hokage. Le interessa solo di Onosuke. Le interessa di un modo per salvarlo. E adesso vuole risposte. E quelle risposte potrebbero cambiare la sua intera vita. Se Onosuke fosse ancora vivo, lei vorrebbe salvarlo. Se non lo fosse, allora abbandonerà Konoha una volta per tutte. Ma come potrebbe esserne sicura? < Onosuke... è nella tua testa adesso? > chiederebbe, sincera, chiudendo definitivamente quella discussione ricca di provocazioni. Adesso è seria. Ma sa bene che l'altro potrebbe mentirle. Ma non c'è un modo per capire se Onosuke sia ancora vivo, se non chiederlo a chi adesso occupa il corpo dell'interessato. [Chakra on] Adesso capisce da cosa lei ha intuito che Onosuke non c'era più. Beh, che sia stata una mossa incauta non ci sono dubbi, ma quella volta non è riuscito a trattenersi. Voleva farle qualcosa ed è stato più forte di lui. < Capisco. Si devo dire che sono stato incauto, ma è stato divertente immaginare te mentre perdevi i sensi. Sono bastati pochi secondi per metterti a nanna. >. Poi, un silenzio. Lei pensa e si vede dallo sguardo. A cosa starà pensando? Forse a quello che lui le ha detto poco prima riguardo a Eryk? A lui non interessa veramente cosa ci sia tra loro due, ma non poteva non dirle ciò che le ha detto dopo che lei glielo ha servito così bene. Aspetta che lei possa dire qualcosa. Ha tantissime cose a cui rispondere e lui vuole ascoltare ciò che ha da dire. Non ha intenzione di parlare e mentre aspetta la guarda. Ovviamente anche lui ha potuto vederla in tutta la sua bellezza e questo non può dimenticarlo. Un sorriso spunta dalle sue labbra e solo con molta attenzione si sarebbe potuto vedere. Questo sorriso, però, scompare poco dopo. Lei ha saltato tutto ciò che lui le ha detto per cominciare un nuovo discorso. Un discorso riguardante Onosuke e il posto in cui si trova. < Tocca a lui rimanere dove sono stato io per moltissimi anni. Perchè vuoi saperlo? >. Questo è ciò che le dice. Niente di più e niente di meno. Non vuole dare altre informazioni a riguardo e così decide di fare una domanda. < Mentre tu cosa hai fatto? Non mi hai risposto. > le domanda serio. Vuole sapere dove è stata per capire se potrebbe esserci qualche altro pericolo per la Foglia come qualcuno che vuole tradire il Villaggio. Non si fida assolutamente di lei dopo tutto quello che ha visto. Vuole avere delle risposte e lei sta deviando discorsi, anche se oggettivamente sono pieni di provocazioni. Le risposte arrivano, velocemente. Non si sarebbe mai aspettata che l'altro potesse dirgli la verità. Onosuke è vivo. E' intrappolato lì dentro e lei non sa come liberarlo. Avrebbe bisogno di tempo, di un laboratorio e di esperimenti. E non è neanche sicura di riuscire in quell'intento. Farebbe meglio a dimenticarlo, sarebbe molto più semplice. < Lui... può sentirmi? > forse sta chiedendo troppo. Forse, Tsuki non glielo dirà mai. Eppure, sarebbe felice se la risposta fosse positiva. Evita, comunque, di dirgli il vero motivo di tale domanda. Non può rivelargli che sta cercando un modo per riportarlo a galla. Potrebbe ucciderla, per questo. E lei vuole ancora vivere. Ha troppe cose da fare. Troppe cose da capire. Capire quale sia la strada giusta. Capire se seguire la Yugure e dichiararsi una traditrice o se rimanere lì, cercando un modo per salvare Onosuke. Quel bivio le mette una gran difficoltà. Un gran peso sulle spalle. E ha paura che, quando verrà il momento di decidere, lei si tirerà indietro, come una stupida codarda. < Sono stata a Kusa > direbbe chiaramente. Non ha bisogno di nasconderglielo, né tanto meno ha bisogno di nascondergli il motivo di quel viaggio. < Sto facendo delle ricerche per creare un farmaco > il tono della voce lascia intuire che si tratti della semplice e pura verità. E' così. E' andata a Kusa con Eryk, per lavorare sodo. Per trovare la dose esatta per quei farmaci che potrebbero rivoluzionare la vita delle donne. Certo, lei aveva anche un altro motivo per essere lì: cercare qualcosa che potesse salvare Onosuke. Questo, però, non lo ha detto a nessuno. Neanche ad Eryk. Ed il Doku... chissà cosa penserebbe di lei adesso. Lo aveva trascinato con sé, lì a Konoha, per evitare di fare qualcosa di incauto. Ma eccola lì, a parlare con uno dei cagnolini della Foglia. Forse, farebbe meglio ad andarsene. Farebbe meglio a tornare da lui e dimenticarsi di quell'incontro. Ma non ci riesce. La blocca il fatto che Onosuke è ancora lì dentro. E non riesce ad abbandonarlo. [Chakra on] Chissà qual è il motivo per cui lei vuole sapere di Onosuke. Questo ormai è assopito al suo interno in caduta libera in un pozzo senza fondo. Lei, però, sta andando troppo oltre con le domande e vuole sapere fin troppo della situazione che, da un momento all'altro, potrebbe andare a suo sfavore. Questo, però, non lo ferma e non gli impedisce di dire la verità. < Certo che può sentirti. Lui è sempre presente, o quasi. Solamente non può fare più nulla e mi sa che non potrai più far nulla neanche te. Ormai sono diventato troppo forte e riesco a resisterti. Potrei anche venire a letto con te e non provare nulla. Ormai lui SE NE E' ANDATO. >. Scandisce bene le parole, convinto al 100% di quello che che ha detto. Lui è sicuro di essere diventato abbastanza forte per resistere a eventi traumatizzanti emozionalmente parlando. Questo senso di sicurezza aumenta sempre di più e ora si sederebbe tranquillamente di fianco a lei. < Com'è Kusa? E che farmaco stai studiando? Non pensavo seguissi ancora la tua vocazione medica. Da infermierina sei diventata farmacista? Che brava ragazza. > le domanda, con tono provocatorio. Questo perchè non sta ricevendo le informazioni che vuole sapere. < E per quanto tempo ti fermerai qua? >. Chissà cosa succede se lei dovesse dirgli cosa ha in mente. Chissà cosa succederebbe se ora lei gli dicesse che vuole portare indietro Onosuke. Beh, questo non succederà mai. < Ma poi, anche tu segui le idee dello straniero tuo amico? >. Ecco forse una domanda che potrebbe portare a dei risultati decenti. Se solo le avesse detto qualcosa di interessante, lui sarebbe corso dall'Hokge a informarla. Ma questo non si può sapere. Nessuno sa cosa potrebbe mai pensare Tsuki dato che anche lui ha un'idea del mondo abbastanza distorta. Dato che anche lui pensa che ci sia bisogno di una ristrutturazione del Mondo. Una informazione che lui non può dire, ma che pensa. Lo ha detto solo a una persona e presto vorrebbe dirlo anche all'Hokage. Aspetta in silenzio la risposta di lei con poca pazienza. [chakra on]
Giocata del 23/09/2020 dalle 17:25 alle 18:55 nella chat "Monte dei Volti di Pietra in Rovina"
Onosuke è lì. E' nella sua testa adesso. Può sentirla. Forse anche vederla. Cosa penserà di lei adesso? Forse penserà che lo ha abbandonato? Ci ha pensato. Ha pensato davvero di abbandonare l'amore di una vita, per poterselo lasciare alle spalle una volta per tutte. Ma non può farlo. Non può farlo perché lo ama. Non risponde alle sue prime parole. Era una semplice curiosità. Una curiosità che fa male. Perché sono entrambi lì, ma non possono toccarsi. Non possono più abbracciarsi. Non possono più baciarsi. Non possono più viversi. Guarderebbe l'orizzonte. Come sarebbe stato se lei fosse tornata a Konoha con lui? Cosa sarebbe successo? Tsuki, sicuramente, non avrebbe sovrastato Onosuke. Ma lei avrebbe mai scoperto chi si nascondeva dentro di sé? Avrebbe mai aperto gli occhi e guardato quel mondo dannato da un altro punto di vista? Sarebbe mai cambiata in quel modo? Probabilmente no. Sarebbe rimasta fossilizzata nel pensiero ormai anacronistico di dare la vita per gli altri e per il proprio villaggio. E, forse, sarebbe morta proprio per questo motivo. < Kusa è molto diversa, non è come Konoha > la voce è mononota, quasi come se stesse parlando per forza, ma i propri pensieri fossero altrove, in un posto lontano. Sì, nel posto in cui si trova Onosuke. Come farà a salvarlo? Non ha ancora trovato una soluzione. Ma ci deve essere qualcosa. Deve pur esistere qualcosa che riesca a portarlo indietro. Se lei non c'è riuscita a parole finora, allora deve riuscirci a fatti. < Sto studiando un farmaco per la fertilità delle donne > forse un'idea un po' troppo innovativa per quei tempi. Ma bisogna pur provarci. E poi, l'Hokage potrebbe reagire molto male se lei non portasse a termine quel progetto. < Ripartirò tra qualche giorno >. Poi, udirebbe l'ultima domanda. Una domanda che attirerebbe l'attenzione della rosata, come le altre, invece, non sono riuscite a fare. Si parla di idee. Che succederebbe se dicesse qualcosa di sbagliato? < Chiunque dotato di cervello le seguirebbe, non credi? > lo sguardo è gelido, puntato adesso su quello ambrato altrui. < Come fai a vivere qui? Come fai ad eseguire fedelmente gli ordini dell'Hokage senza farti due domande? > il tono adesso è quasi alterato, arrabbiato. E' stato toccato un tasto dolente. E per lei potrebbe non finire bene. < Non ci vivi stretto in questa gerarchia? > la destrorsa, in un gesto agitato, andrebbe ad indicare dritta la magione dell'Hokage. < Essere una pedina fa schifo, Tsuki. Spero che lo capirai, prima o poi >. Le proprie idee vengono a galla, una dopo l'altra. La gerarchia anacronistica. L'essere trattati come pedine. Forse ha osato un po' troppo. Forse avrebbe dovuto tenere chiuso il becco. Ma non ha rivelato le sue vere intenzioni e questo è ciò che più conta. Non può dire a Tsuki di voler fare veramente una rivoluzione. [Chakra on] Quella distanza che tanto ferisce la rosata non tocca, invece, l'Aburame. Non ha più quel desiderio di abbracciarla, come invece aveva Onosuke. Per lui quel gesto ha sempre significato tanto, e forse è per questo che non è all'interno del repertorio di Tsuki. Ormai quello buono se ne è andato e lei lo deve aver capito bene. Se vede dal tono gelido che potrebbe raffreddare anche il nucleo terrestre. Del tutto apatiche le risposte della Senjuu a differenza dello sguardo dell'Aburame che la guarda come se un predatore stesse guardando un povero cucciolo di animale indifeso. Ascolta, cercando di assimilare per ricordare più cose possibili. Per quale motivo Tenshi dovrebbe interessarsi della fertilità delle donne? Questo se lo domanda, ma prima di poter esternare il suo dubbio, la rosata dice qualcosa di molto più interessante. I quesiti che ha in testa vengono messi in secondo piano. Dal tono, completamente diverso da quello tenuto fino a pochi attimi prima, capisce che si tratta di un discorso particolarmente sentito dalla ragazza. < Si tratta di un argomento pungente eh? > chiede, sapendo già la risposta. La pioggia è terminata. Si mette dritto con la schiena così da allargare le spalle. Le braccia si incrociano davanti al petto. Aspetta che lei finisca di domandare, ascoltando incuriosito. Solo dopo aver sentito tutto, comincia a parlare. < Da come parli sembra che lui sia il messia. Sembra che solo lui possa avere ragione. >. Si ferma e fa un sospiro agitando la testa in senso di disaccordo. < Come faccio mi chiedi. Io potrei domandarti, invece, come fai a non vivere qua. Io, essere dotato di intelligenza, mi domando sempre a cosa porta il mio comportamento e se questo può portare dei benefici a me oppure no. >. Sta dicendo cose che non dovrebbe dire, ma vedendo che lei ha un'idea del mondo uguale a quella di Eryk e che questo aveva un'idea simile a quella sua, ha capito che potrebbe tornargli qualcosa in tasca. < Io penso che il Mondo debba essere una Gerarchia. Senza di questa, regnerebbe il caos perchè ognuno potrebbe fare ciò che vuole. Se ognuno dovesse fare ciò che vuole, non ci sarebbero più diritti. > spiega, mantenendo la tranquillità. < Io non sono una pedina, cara mia. Altrimenti ora non sarei qua a parlare con te. Me ne sarei già andato. Quello che faccio lo faccio perchè voglio, non perchè devo. >. Un punto di vista abbastanza chiaro il suo. < Quello che dovrebbe cambiare nel mondo ninja è la suddivisione. La suddivisione porta ai conflitti. Immagina se al posto di questo, ci fosse stato un solo governo a capo del'intero mondo ninja. A Kiri non sarebbe successo nulla e tu ora staresti ancora insieme al tuo caro Onosuke. >. Ha svelato la sua mano, o almeno una parte. Aspetta di sapere cosa ne pensa lei. [chakra on] A quanto pare, quell'argomento è caro anche a Tsuki, il quale, invece di andarla a denunciare per le sue idee alternative, propone invece le proprie. Uno scambio di ideali tra pari. Forse solo adesso i due stanno cominciando ad entrare in sintonia. Non si direbbe una sintonia perfetta, ma è pur sempre una sintonia. < Ti sbagli > lo fermerebbe inizialmente, gesticolando con le mani < lui non è il messia. Io ho condiviso le mie idee con lui e semplicemente abbiamo scoperto che erano simili >. Ed il discorso dell'altro continuerebbe. Non avrebbe mai pensato che Tsuki, il cagnolino fedele della Foglia, in realtà potesse rivelarsi un rivoluzionario. Lascerebbe finire il suo discorso. Magari, potrebbero fare l'uno al caso dell'altra. E a questa possibilità lei non ci aveva mai pensato. Un sorriso sadico le dipingerebbe il volto. Gli occhi si illuminerebbero, mentre la pioggia cesserebbe di cadere. < Le tue idee sono interessanti. Non avrei mai pensato che in te potesse esserci un briciolo d'ingegno > lo guarderebbe, quasi con ammirazione e disprezzo contemporaneamente. Non può perdonargli l'avergli portato via Onosuke. Ma se solo riuscisse a convincerlo... Se solo riuscisse a portarlo con sé ad Oto... cambierebbe tutto. Entrambi sarebbero traditori della Foglia e lui non potrebbe più tornare a Konoha, proprio come lei. Lo avrebbe lì, proprio accanto a sé. E se riuscisse a trovare il mezzo giusto per riportare indietro Onosuke, non avrebbe problemi di grosso genere. Tsuki, che scoperta. Si alzerebbe, cominciando a camminare, lenta ed inesorabile, attorno a lui, in cerchio. < Sai non credo che la tua idea sia così male. Anche se io, personalmente, prediligo il caos. Un mondo in cui ognuno può fare quello che vuole. In cui ognuno vive per se. Te lo immagini? Non avremmo più bisogno di giurar fedeltà a qualcuno. Ma non andrò contro te e le tue idee, Tsuki. Siamo piuttosto simili, sai? > sibilerebbe, mentre i passi si arresterebbero. Si troverebbe, se lui non si fosse spostato, proprio alle sue spalle. Le ginocchia verrebbero abbassate e le mani verrebbero entrambe poggiate sulle sue spalle. Il viso si avvicinerebbe all'orecchio destro di lui. < Vogliamo entrambi la rivoluzione > sussurrerebbe con le labbra contro il suo orecchio, quasi in modo sensuale, come una sirena in mezzo al mare. [Chakra on] Lui non è il messia, ma da come lei aveva iniziato il discorso sembrava di si. < Tu hai detto che chiunque ha del cervello segue le sue idee, come se queste fossero l'unica verità. > le dice, spiegando il motivo della sua espressione. Questo lato di lui non lo sa nessuno. Nessuno tranne un suo collega a cui ha riferito le sue idee. Forse un po' simili a quelle di Tenshi, ma altrettanto lontane. Una predilige il caos mentre l'altro predilige l'ordine massimo. Una cosa è vera, forse: si potrebbero aiutare a vicenda, perchè tutti e due vorrebbero una rivoluzione del mondo contemporaneo, solo che lui non può dirlo. Forse la rosata ha trovato l'unico modo per prendere entrambe le strade del bivio che si è trovata davanti. < Vedi che non sai nulla, Tenshi? L'unico cagnolino qua sei tu. >. Lei si alza e comincerebbe a girare intorno a lui. Intanto dice cose che Tsuki condivide e non condivide. < Il caos porta distruzione, porta alla legge del più forte. Non può esistere il caos. Dovresti pensare a questo. Immagina se ora fosse così. Ci sono io con il mio gruppetto di seguaci. Ci sei tu con il tuo gruppetto di seguaci. Io voglio uccidere te e dopo averlo fatto i tuoi seguaci sono senza un leader. O mi seguono o muoiono perchè ho deciso così. Loro possono scegliere ciò che vogliono, ma io ho guadagnato in qualsiasi caso potere. Ma intanto, dall'altra parte del mondo succede la stessa cosa e quindi anche là si forma un altro gruppo di potere. Alla fine si arriverà a ciò che penso io, cioè il potere di uno, il più forte, su tutti. Un solo governo totalitario in cui il capo controlla tutto ed elimina chi gli va contro. >. Una risposta abbastanza esaustiva secondo lui. Così esaustiva che pensa di poter far cambiare idea alla rosata. Poi lei si abbassa e gli tocca le spalle appoggiandosi su di esse con le mani. Una frase a cui Tsuki sorride. < Questo lo hai detto tu, io non ho mai detto di voler fare una rivoluzione. >. Ovvio. Non può dirlo esplicitamente. Non può dire che lui vorrebbe fare una rivoluzione per portare all'estremo controllo tutto il mondo ninja. E chissà, forse vorrebbe essere lui al controllo di questo. [chakra on]
Giocata del 24/09/2020 dalle 10:35 alle 15:21 nella chat "Monte dei Volti di Pietra in Rovina"
Le mani sono poggiate su quelle spalle che non toccava da tempo. Ma quel tocco, la rosata, adesso lo vive in modo distaccato. Non sta toccando Onosuke. Sta toccando Tsuki. La persona che lei odia. Ma se ci fosse anche l'ombra della possibilità che lui la segua, allora lei ne approfitterebbe. Perché non potrebbe mai abbandonare Onosuke. Non potrebbe mai lasciarlo morire nel vuoto, mentre la vita di un altro gli scorre davanti agli occhi. La Senjuu lo ha capito, ormai: i sentimenti non possono essere spenti. Forse è una folle. Forse una stupida. Perché si sta fidando del suo acerrimo nemico, il quale, da un momento all'altro, potrebbe andarsene da lì e raccontare tutto all'Hokage. Questa possibilità c'è ed è vera. Forse è più sicura che egli la stia prendendo in giro, piuttosto che dirle la verità. Ma se le stesse davvero dicendo la verità, cambierebbe tutto. < Io credo che il mondo sia governato dalla legge del più forte. Se anche uno riuscisse a prendere il potere su tutti... potrebbe arrivare qualcun altro, qualcuno ancora più forte di lui. E saremmo al punto d'inizio, al caos. Tutto ricomincerebbe, ci sarebbe un altro scontro per il potere. La tua idea è sensata, ma utopistica, Tsuki > le parole sono ancora sussurrate contro il suo orecchio. E' uno scontro d'ideali che in realtà si completa. La visione della chunin del legno è completata da quella dell'Aburame. E la visione di quest'ultimo è completata da quella della Senjuu. < Il tuo pensiero, però, ti tradisce. E' rivoluzionario esso stesso > quel sussurro, diretto all'ultima frase pronunciata dall'interlocutore, viene pronunciato in modo sibilante, come se lei fosse una serpe che lo sta tentando. Si stanno scontrando, come mai avevano fatto nei loro incontri precedenti. Perché lei non era ancora pronta a questo. Non sapeva che Onosuke fosse scomparso e Tsuki avesse preso il suo posto. E non sapeva neanche che Tsuki potesse pensarla in quel modo. C'è sempre la possibilità che l'altro le stia mentendo, ma vuole capire fin dove sarebbe capace di spingersi. E fin dove lei può arrivare con le proprie parole. Le mani, sensuali, scivolerebbero giù dalle spalle altrui, per posizionarsi sul suo petto. < Cosa ne pensi degli avvenimenti di Oto? > un altro sussurro contro il suo orecchio, in quel gioco infernale di tira e molla. [Chakra on] Come lei si sta fidando di lui, anche lui si sta fidando di lei. Quello che lei pensa non lo ha colpito troppo. Immaginava già da molto tempo che in lei, nei suoi pensieri, nel suo modo di vedere il mondo, qualcosa era cambiato. Ora ne ha solo avuto la certezza. Ha capito che, forse, potrebbe servirle qualcun'altro che la pensi in modo diverso. Forse potrebbe sfruttarla per poi, all'ultimo, seguire i suoi ideali dato che, alla fine della strada, prendono un binario diverso rispetto a quelli di lei. Al momento, però, potrebbe essere interessante seguire la ragazza, anche se prima, come si è già messo in testa da un po', vuole dire ciò che pensa al Decimo. Forse potrebbe trovare anche in lei quest'anima rivoluzionaria. Non si sa mai. < No, perchè il più forte potrebbe stroncare tutti i suoi rivali al nascere. Potrebbe controllare qualsiasi cosa prima che questo suo 'sfidante' prenda troppo potere. Penso che la tua idea sia solamente un'idea, infatti. Nel caso il caos dovesse regnare durerebbe poco perchè chiunque, poi, utilizzerebbe il proprio potere per comandare gli altri. Anche tu, se dovessi diventare il ninja più forte di tutti, utilizzeresti il tuo potere per comandare gli altri. Non puoi negarlo. > le risponderebbe senza peli sulla lingua. Nessuno, una volta raggiunto l'apice della piramide, si farebbe mettere i piedi in testa da chi sta sotto. < Io, però, non ho mai detto di voler fare la rivoluzione cara mia. Sono parole uscite dalla tua bocca. >. Un sorriso spunta sulle sue labbra. Un sorriso che esprime il suo divertimento in questo momento. Lei vuole metterlo alle strette, ma non è una cosa semplice. Poi le mani di lei scendono sul petto di lui. Ovviamente, dopo aver superato quel momento di paura del minimo contatto, Tsuki non si preoccupa di ciò. Al contrario è proprio curioso di vedere cosa vuole fare. Se lei sussurra all'orecchio di lui, lui invece parla normalmente, tenendo lo sguardo verso il villaggio. < Quello che è successo ad Oto? Beh, penso che volessero tornare a casa. Solo che ora sono un pericolo da fermare. Ma non si sa mai. Non so quali siano i loro piani. So solo che potrebbero dimostrarsi un pesce molto grosso al'interno di questo oceano. E si sa.. i pesci grandi mangiano quelli piccoli e io faccio parte del pesce più grande di tutti. >. Si riferisce, ovviamente, al villaggio della Foglia. Questa frase potrebbe rivelare molto a una mente evoluta. Si vedrà se la rosata la possiede. [chakra on] In lei è cambiato tutto. Ma, forse, quell'idea è sempre stata la stessa. Glielo aveva detto ad Onosuke prima di partire per Kiri: 'Siamo troppo deboli per una guerra. Non credi ci stiano trattando come pedine?'. Lo aveva sempre pensato. Ma quel pensiero non era mai stato evidente come adesso. Il suo carattere è stato plasmato dall'esperienza della guerra. Quella ragazza timida ed insicura, ormai non c'è più. Era ovvio che anche Tsuki se ne accorgesse. Lui la conosce, fin troppo bene. Avendo vissuto sempre nella testa di Onosuke, sapeva tutte le sfumature caratteriali della rosata. E quelle sfumature che la contraddicevano adesso sono scomparse. < Io so che non vorrei essere una pedina qualunque. E se proprio qualcuno dovesse comandare, allora sarei io. Non voglio essere mossa come un burattino dai fili di qualcuno. Non più > e, forse, con quella frase ha azzardato un po' troppo. Ha rivelato all'altro che non è più disposta ad essere una pedina, comandata da qualcuno. Crede che un mondo senza comandanti sarebbe perfetto. Ognuno per la sua strada, senza comandare o essere comandati. E' questo ciò che vorrebbe. Ma si rende conto che ciò è impossibile. Perché la natura dell'uomo, in fondo, è malvagia. E tenderà sempre al comando. Non riesce a vivere da solo, senza pensare agli altri, sia in modo positivo che negativo. Sia che voglia salvarli, sia che voglia comandarli. < Un pericolo? E se fossero proprio loro la chiave di tutto? Se la Yugure fosse un pesce più grosso di quanto si immagina? > le mani risalirebbero sul suo petto, per poi fermare quel contatto. Si staccherebbero e lei, facendo leva sulle ginocchia, si rialzerebbe. E ricomincerebbe a camminare, lentamente, attorno a lui, posizionandosi proprio di fronte. Ha bisogno del contatto visivo. < Io non credo che Konoha sia il pesce più grosso > si abbasserebbe ancora una volta, per poterlo guardare dritto negli occhi. < Se Konoha non avesse paura della Yugure, pensi che se ne starebbe ancora con le mani in mano? Perché non ha fatto niente per impedirlo? E perché l'Alleanza non si è ribellata, andando a riprendersi Oto? Perché sono rimasti tutti a guardare, Furaya compresa? Te lo dico io perché > una pausa, mantenendo lo sguardo fisso su quello ambrato altrui < Konoha non è più il pesce grosso d'un tempo > e concluderebbe il proprio discorso. Forse si è veramente esposta troppo. Ma se la situazione andasse a suo favore, allora si esporrà ancora e ancora, fino a quando non sarà felice del risultato. [Chakra on] Ciò che lei dice lo ha già sentito. Eccome se lo ha già sentito. A Kiri lei lo aveva già detto e ora queste parole sono diventate il suo credo. < Oh, sembra che tu stia cominciando a capire ciò che voglio dire. Il Caos non esiste. Non penso che se tu fossi quella che comanda e dovessi vedere qualcuno che fa qualcosa che non ti piace non lo fermeresti. Scacco matto. >. Non gli serve sapere altro. Sa di aver fatto dire a Tenshi qualcosa che gli dà ragione. Ormai capisce che le cose dette sono tante e che non può tornare indietro. Anche perchè la conversazione ha preso una strada a senso unico. C'è solo una direzione. < Un pericolo secondo il punto di vista. Ovvio che se tu fossi una di loro, cosa che non mi sconvolgerebbe dato ciò che dici, non li vedresti come un pericolo, ma come la salvezza o coloro da seguire. > risponderebbe alle prime due domande per poi fermasi alla terza. Lei si alza per poi riprendere a parlare. Tsuki sta in silenzio. Sta pensando. Pensa a ciò che sta ascoltando mentre lei lo guarda negli occhi. Lo sguardo è ricambiato. Le due paia di occhi si fissano. < Sarebbe una cosa da chiedere direttamente al Decimo, no? > direbbe, pronto ad andare a chiedere a Furaya i motivi per cui l'Alleanza non si è esposta. < E tu come fai a sapere che loro sono così grandi come dici? > domanda, per sentire cos'altro ha da dire la ragazza. Una cosa sa Tsuki. Potrebbe veramente seguire la Senjuu, nel caso lei volesse chiedergli di andare con lei a Oto, per vedere con i suoi occhi la nuova realtà che da poco è venuta fuori. Perchè in questo momento è molto curioso. Non aveva pensato a questa alternativa, ma sa anche che in caso di una parola di troppo con Furaya sarebbe potuto finire in prigione e questo sarebbe da evitare. Anche perchè conosce bene le prigioni e sa che è molto difficile fuggire. < Penso che andrò a parlare con il Decimo, ma stai tranquilla. Non parlerò di questa conversazione. > le dice rassicurandola guardandola negli occhi. Potrebbe essere veramente un colpo di scena. [chakra on] Le parole di lei sembrano aver fatto colpo su Tsuki. Il discorso sembra interessargli sul serio. D'altronde entrambi credono nella stessa cosa, seppur in modo diverso: la legge del più forte. < Non faccio parte della Yugure, Tsuki. Ma quest'organizzazione mi interessa parecchio. Insomma, hanno preso con la forza Oto... si sono ribellati a questo mondo > si spingerebbe ancora più verso il limite. E lui sembra impassibile. Sembra davvero non volerla denunciare. Ma a che pro? Non aveva detto che Konoha fosse il pesce più grosso? < Conosco alcuni membri. D'altronde, le loro facce sono attaccate in tutti i villaggi. Kioshi Uchiha, Kimi Doku, Sango Ishiba... sai chi sono? > lo fisserebbe intensamente per qualche secondo, come se fosse pronta a lanciare una bomba da un momento all'altro. < Sono dei capoclan. E sono riusciti ad uccidere il Kokukage. E non solo loro. Tutti i nomi che sono venuti fuori, sembrano essere special jonin e jonin molto dotati >. Gli occhi cerulei brillerebbero nella fioca luce del sole, coperta ancora dalle nuvole. Non crede che Konoha possieda un esercito così forte da spodestarli, altrimenti si sarebbe già mossa. Kusa poi... ha perso tutti i suoi elementi più potenti. L'Alleanza è morta ormai. Formata solo da genin e chunin, non può di certo sconfiggere la Yugure. E sia la rosata che l'Aburame vogliono stare dalla parte dei più potenti. Vogliono rivoluzionare quel mondo con la forza, con la legge del più forte. < Sei un folle se credi di poter dire certe cose a Furaya > si siederebbe adesso, avendo preso il pieno controllo di sé e delle proprie emozioni. Si sente quasi a proprio agio parlando così tranquillamente con l'altro. < Perché dovrei fidarmi di te? > chiederebbe, all'ultima frase di lui. < Come faccio ad essere sicura che andando dall'Hokage tu non mi denunceresti? E come fai ad essere così tranquillo, sapendo che potrebbe vederti come una minaccia ed imprigionarti chissà dove? E' una mossa troppo azzardata. Ed io non mi fido completamente di te > il tono è serio, attento, scrupoloso. Perché dovrebbe fidarsi di lui? E per quale motivo lui non dovrebbe denunciarla? Potrebbe averle mentito per tutto questo tempo, solo per farle dire ciò di cui aveva bisogno per farla imprigionare. La cosa le puzza parecchio, eppure, se avesse voluto denunciarla, sarebbe già andato dritto alla magione dell'Hokage. [Chakra on] Eccome che il discorso gli interessa. Infatti è da molto che ha questo pensiero in testa. Vuole cambiare questo mondo e questa occasione è quella giusta per cominciare. < Hanno fatto valere la loro posizione e dato la loro forza si sono presi il villaggio. Questo rende capibile il fatto che ti ispiri. Comunque si, ho sentito parlare di loro. Sango Ishiba è quella che anni fa ha baciato Onosuke. Ricordi? > le dice soltanto per dire qualcosa. Capisce bene che il potenziale di questi è molto alto. Si tratta veramente di Ninja di alto livello difficilmente abbattibili. Solo che anche Konoha possiede ninja di alto livello. Basti pensare al Nono e al Decimo. Ovviamente ha perso un sacco di potenziale e questo potrebbe essere la sua rovina. Insomma, forse è vero che Konoha non è più il pesce grosso di un tempo. < Io voglio dire questa cosa al Decimo perchè voglio sapere prima cosa ne pensa lei. Voglio sapere le sue intenzioni, per poi decidere cosa fare. Per capire se abbandonare il mio Villaggio o rimanere qua. >. Ma come mai si sta aprendo tanto? Perchè vuole far capire alla rosata che si può fidare, anche se dopo tutto quello che è successo capisce che è difficile. < Penso che tu ti debba fidare, altrimenti non potrei lasciare questo posto. Non hai alternative, altrimenti dovremmo batterci. Ma veramente vuoi iniziare uno scontro qua? Sicuramente qualcuno verrà a vedere e sicuramente si fideranno più delle mie parole che delle tue. Penso sia abbastanza per farti capire che devi fidarti. > le dice fissandola dritta negli occhi. Sembra quasi una sfida di sguardi tra i due e Tsuki non è uno che si fa intimorire. < E poi, nel caso mi dovessero arrestare per qualche motivo, sono quasi convinto che proverai a farmi uscire. Da quanto ho visto la tua voglia di 'salvare' Onosuke è tanta, altrimenti non mi avresti mai parlato di questo. >. Conclude qua il discorso, rivelando il suo pensiero. < In più, non vorrei andarmene dal villaggio per poi essere ritenuto un traditore. Da Furatya devo andarci in qualsiasi caso. >. [chakra on] Su quel monte si sta stipulando un contratto. Tsuki sa cosa vuole lei: Onosuke. Glielo sta servendo su un piatto d'argento. E lui fa pressione proprio su questo. Semmai egli finisse nelle prigioni, lei correrebbe a salvarlo. Ma non per Tsuki. Ma per Onosuke. Adesso che sa che lui è ancora nella sua testa, farebbe di tutto. Perfino portare Tsuki con se, ad Oto. Sa bene, però, che questa decisione potrebbe avere delle conseguenze: Eryk, in primis, non si fiderebbe più di lei. E la lascerebbe da sola, in quel casino. In più, un altro problema è che loro sono konohani e non sa se la Yugure possa fidarsi. Certo, lei ha delle conoscenze all'interno dell'organizzazione, ma Tsuki? E' sempre stato fedele alla Foglia. Sarebbe un grande rischio portarlo ad Oto. E se lo uccidessero prima che lei trovi il modo per portare Onosuke indietro? Troppi dubbi e poche risposte. < Sì, ricordo bene > impassibile in quelle parole, come se quell'avvenimento fosse troppo lontano, a tal punto da non colpirla più. < D'accordo allora. Ma il mio nome non deve assolutamente venir fuori, altrimenti vengo ad ucciderti ed in quel caso non avrò pietà, anche se Onosuke è ancora dentro la tua testa > è una gelida verità, pronunciata con tono fermo e quasi distaccato. Con il tempo ha capito che, prima di pensare agli altri, deve preservare se stessa. Non vuole passare tutta la vita in prigione, probabilmente venendo torturata dalla mattina alla sera. E non vuole, tanto meno, morire. Non ancora. Ha troppe cose da portare a termine. Ha troppe cose da scoprire. < Il fatto che tu parli con Furaya, non ti garantisce che tu non venga ritenuto un traditore. Una volta messo piede ad Oto, se è ciò che faremo, verremo dichiarati mukenin in ogni caso >. Chi avrebbe mai pensato che i due potessero avere una discussione del genere? Fino a poco tempo fa, lui la seguiva, anche se questo la rosata non lo sa. E sarebbe stato pronto a fare rapporto all'Hokage in qualunque momento, a qualunque strano movimento o parola della chunin. Adesso, invece, i due sembrano scendere a compromessi, come se fossero amici di vecchia data. Due nemici che si uniscono per qualcosa di più grande: la rivoluzione del mondo ninja. < Abbiamo un patto? > e tenderebbe tenderebbe una mano verso di lui, aspettando che l'altro suggelli quel patto. [Chakra on] Lei, ovviamente, non ha nulla da dire. Sa benissimo che quello che lui ha detto riguardo la fiducia è vero. Non può non fidarsi ora. Se avesse voluto non fidarsi avrebbe dovuto farlo prima, non quando le carte sono già state giocate. Non proferisce nulla anche riguardo il discorso nel caso lui venisse arrestato. Ovviamente lui non vuole arrivare a tanto, ma solamente fare alcune domande a Furaya. < Come ti ho detto, il tuo nome non verrà fuori, anche se vedere se sei in grado di uccidermi mi incuriosisce molto. > le risponde, facendo un sorriso malizioso verso la ragazza. Anche questo incontro poteva sfociare in un combattimento, ma sono state usate le parole giuste e sono venuti fuori i discorsi giusti. < Il parlare a Furaya mi permette di capire delle cose e in più potrei avere il permesso di uscire dal Villaggio senza essere inseguito. Poi, nel caso andassimo a Oto, sarei nei casini comunque, ma non voglio avere grane durante il viaggio. >. Si tratte semplicemente di questo. Poi le le porge la mano. Una stretta sarebbe stata la firma per il patto di cui loro hanno discusso. QUesta per Tsuki è l'opportunità migliore, senza sapere però che andando ad Oto rischia la sua incolumità dato che la rosata vuole portare indietro Onosuke. Ha veramente senso diventare un Mukenin? La risposta è: dipende. Dipende dal fine che uno decide per la sua vita. Lui non vuole essere ricordato solamente per essere un bravo Ninja della Foglia. Quello era Onosuke, che voleva non essere ricordato, ma solamente aiutare gli altri. Tsuki vuole dominare e se è vero che Konoha non è più il pesce più grosso, allora la risposta della domanda, nel suo caso, è: si, ne vale la pena. Così si alza, aiutandosi con le braccia. Si trova davanti a Tenshi che le sta porgendo la mano. Lui allunga il suo braccio destro e con la mano del medesimo braccio stringe la sua. < Abbiamo un patto. >. Due parole semplicissime che cambieranno il futuro del ragazzo. Non ha abbracciato le tenebre perchè, per lui, l'unico modo per arrivare alla pace è questo. < Ora ti saluto e vado a casa. Se vuoi il matrimoniale l'ho lasciato. Puoi bussare. Non serve rompermi la finestra. >. E con questo se ne va, senza lasciare il tempo alla ragazza per una risposta. Un invito? Sembra essere di sì, alla fine lei è sempre una bella ragazza. [END]