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con Yukio, Hoshiko, Kasei

21:17 Kasei:
  [Quinto Cerchio] Solito passo lento e cadenzato, ciondolante quasi, che smuove la figura del genin lungo il proprio percorso, sta camminando all'interno del Quinto cerchio che compone la parte più esterna del villaggio di Kusagakure. Indossa una semplice maglia nera a maniche corte, scollo a V che scopre parte centrale dei pettorali, pantaloni lunghi, neri con falda ampia all'altezza dei polpacci, ai piedi sandali in cuoio di buona fattura anche se è evidente un certo consumo. Avambracci fasciati da tessuto bianco per metà della loro lunghezza partendo dai polsi, Occultato alla vista, lungo il braccio sinistro scorre il filo di Nylon ben arrotolato, un semplice cappio ne assicura l'estremità alla base del pollice della manca. 2 fuuda sono arrotolati e ben riposti all'altezza della vita lungo il fianco Sinistro mentre lungo il destro sporge il manico di un coltello. Capelli abbastanza lunghi ormai, portati semplicemente all'indietro a ben scoprire quella corona di croci, quel tetro e doloroso abbraccio sulla propria fronte.Nessuna fascia questa sera a coprire quel bel ricordo anzi lascia che quel monito svetti dalla sua altezza di quasi due metri senza alcun problema. Iridi color inchiostro che vanno a sollevarsi di tanto in tanto in direzione di quel cielo, va a posare la propria attenzione giusto qualche breve istante su quel quarto di luna calante che ancora osserva Kusagakure dall'alto. Lo sguardo torna ad abbassarsi sulla strada che sta compiendo e lentamente il passo torna a muovere l'enorme mole del ragazzone. La mancina in un gesto istintivo va a sollevarsi appena sfiorando con l'indice quella corona di croci, sono giorni ormai che il giovane sente aria di battaglia, l'incontro con Sango gli ha solo confermato che i guai stanno per arrivare e lui è pronto ad accoglierli ormai.[Chk:on][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

21:40 Hoshiko:
 Tentenna la sua Nagitana posta dietro la schiena, in posizione diagonale rispetto al suo minuto corpo affinchè, durante la camminata, non diventi d'intralcio o occupi le mani, adesso, libere. Non è difficile apprendere ciò che succede al di fuori delle mura, tuttavia le voci che corrono son proprio quelle di fine assedio, evidentemente, a Oto le acque si sono parzialmente calmate, per questo l'intenzione si proietta sul ritorno in patria. Nessun zaino a trattenere ciò che nelle tasche e la cintola risiede, di viveri ne ha in abbondanza nelle foreste, attraverso la caccia, la sopravvivenza che, di base, dovrebbero conoscere tutti i ninjia che possiedono tale nomina. Non sono uomini normali, ma esseri che hanno imparato la difesa, le regole, una gerarchia sacra ma del quale, al momento, par importare ben poco data la presunzione e l'ambizione di risalir l'apice della montagna ed osservar i vermi strisciare ai propri piedi. Si presenta come una donna minuta dai lunghi e setosi capelli platino, perla risalita dall'oceano celata però dietro un bavaglio che ne nasconde i connotati, eccetto le iridi cremisi sempre vigili ed attenti al luogo circostante. Epidermide pallida, spezzata solo dal candore roseo delle gote, sensuali le movenze, seppur scevre di malizia alcuna, si percepirebbe altezzosità, arroganza fuoriuscita da ogni poro. Femminili le curve, più sviluppate sulle natiche dove, dei pantaloni a tre quarti, aderiscono perfettamente ad ogni forma, classici son gli stivaletti ai piedi, maglia - dello stesso tessuto dell'indumento sottostante - castigata dove, le maniche, si tuffano nei guanti scuri di fina pelle. L'unica porzione scoperta, oltre al parziale viso, sono gli arti inferiori dalle ginocchia in giù. Si potrebbe nascondere nella notte, lontano da chi desidererebbe solo massacrarla, dalle bestie più grosse e rumorose. Dovremmo imparar molto dai ratti, seppur piccoli, riescono a sfuggir dal predatore trovando riparo nell'oscurità. Impasto del chakra attivato tramite il simbolo della Capra riprodotto con eleganza e delicatezza, irrorati gli tsubo, freddo e caldo in un gioco di luci ed ombre che vede come protagonista il suo animo irrequieto, equilibrio, perfezione, un'aumentar dei propri sensi per svilupparli e garantirsi la salvezza. Un benessere inappagabile. [Chk On] [5xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

21:43 Yukio:
  [5° Cerchio] La situazione è molto semplice, una cricca di ninja ha deciso di riorganizzarsi e prendere possesso di Oto? Semplice e lineare come situazione, succedono queste cose almeno ogni anno, non ci sono problemi. Certo no se non fosse che c’è un Demone ad Oto, sua figlia e una traditrice, una gestione facilissima da gestire, senza contare che i restanti Kage sono andati affanculo. Ormai sono giorni che Yukio si sta spostando come un dannato cercando di riorganizzare le proprie risorse e di chiamare in ballo tutte le sue più grandi conoscenze per cercare di rigirare la frittata, non sempre effettivamente la forza può risolvere le situazioni (o quasi, anche se non è una teoria contemplata da Yukio). Questa sera il Tessai sta fluttuando nel cielo di Kusa grazie alla propria innata, un semplice trucchettino che gli permette di prendere il volo e rimanere alla stessa altezza dei propri corvi. L’abbigliamento del Maledetto comprendo un vestiario interamente di nero, dai sandali gommati shinobistici, ai pantaloni a cavallo basso elasticizzati fino alla t-shirt aderente con un collo stretto che non fa vedere nemmeno un segno del proprio petto. Attorno al proprio collo una semplice collanina sottile d’argento con un piccolo pendente dello stesso materiale che raffigura il proprio clan, una stella pentastica con una punta rivolta verso il basso. I capelli sono tirati all’indietro legati da un piccolo elastico violaceo, creando una coda che dalla propria nuca scende verso il basso. La posta con la quale svolazza sopra i tetti è eretta, sotto i propri piedi dei blocchettini di Sangue Nero che gli permettono di rimanere sospeso; le mani sono inserite dentro le proprie tasche e l’unica cosa distintiva è la sigaretta a penzoloni tra le proprie labbra, accesa, che illumina in parte il volto del Tessai oltre alla luna che risplende alta nel cielo senza ostruzioni dalle nuvole. Un’occhiata dall’alto dei cieli. <Kasei> Gli occhi si abbassano brutali, come un fulmine a ciel sereno. Brutto sentirsi osservati da quelle distanze ah? <Bene> Tra se e se. Nemmeno un sigillo andrebbe a comporsi, il proprio corpo si impregnerebbe di chakra neutrale, una folata di energia violacea e nera lo avvolgerebbe completamente, si sgretolerebbe nel proprio baricentro, svanendo nel nulla assieme alla propria innata per poi ricomparire… <…Ciao> Difronte a Kasei. Una specie di fiammella sospesa nell’aria si creerebbe nel momento della sua comparsa, a seguire quella folata calda dal sapore dell’Inferno, lasciando la comparsa del Kokketsu. <Da quanto… Tempo> La testa si solleverebbe, Kasei è più alto di lui, questo lo porterebbe a sollevare anche le stesse iridi per mantenere un contatto visivo con il ragazzo donandogli una certa attenzione. Alle proprie spalle, o nei pressi, forse ci potrebbe essere proprio Hoshiko, lievemente armata e con il chakra in attivazione, nulla di grave o di importanza assoluta ma nel caso fosse nei pressi non verrebbe a mancare una minima ma essenziale attenzione nella sua direzione. C’è da dire che Kusa è comunque affollata ma a quest’ora la situazione inizia poco alla volta, ora dopo ora, a calmarsi. Soprattutto in quella zona di Kusa. [ck on][innata on AMBIENT][Dislocazione AMBIENT]

22:08 Kasei:
  [Quinto Cerchio] Lo sguardo del genin sembra sollevarsi ancora una volta in direzione del cielo, qualcosa in aria sembra attirare la propria attenzione e il passo va lentamente ad arrestarsi, l'enorme mole si blocca riportando la propria attenzione in favore della strada. Nota la presenza della figura femminile solo ora e scuote appena il capo, le labbra stanno per dischiudersi quando qualcosa o meglio qualcuno piomba di fronte a lui dal nulla. Il tutto accade in pochi istanti, la presenza incalzante di Yukio va a colmare completamente la visuale del Genin, l'istinto guida ancora una volta le azioni del giovane, quel nero fuoco al centro del proprio petto va a divampare con forza. Lingue ardenti irrorano completamente il corpo dell'Uchiha e il Chakra va a convogliarsi in maniera particolare nei bulbi oculari senza però risvegliare ancora quel dono Cremisi. < Oh piccola farfalla dal tono vermiglio, non avresti mai dovuto posarti su questo palmo> Il tono basso e vagamente Roco abbandona le labbra, una semplice pausa poi lo sguardo oltrepassa la figura di Yukio per tornare su Hoshiko. < Avresti dovuto ascoltarmi, tempi pericolosi corrono a Kusa per voi di Oto.> Conclude verso la ragazza riportando solo ora le iridi color inchiostro sulla figura del Kage, lo inquadra da capo a piedi e viceversa per tornare al volto, ne cerca ancora una volta lo sguardo. <Ciao Yukio> ... < Si non ci si beccava da un po', come al solito le tu entrate sono> E mozza momentaneamente quella frase, le labbra del ragazzo vanno ad arcuarsi nell'angolo superiore destro della bocca lasciando intravedere la bianca dentatura. Solito sorriso sghembo e vagamente divertito che va a macchiarne in maniera prepotente l'espressione. <Non vi era comunque bisogno di intervenire, me ne sarei occupato personalmente. Era già stata avvisata di star lontana da questo villaggio ma evidentemente sono stato poco incisivo.> Commenta in favore della figura maschile senza smuovere il passo ancora una volta, lascia che lo sguardo torni a posarsi sulla ragazza < Ci sono muri che non si possono aggirare...> Sibila appena mentre quel sorriso si tinge di una vaga nota amara. [Chk:on][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

22:32 Hoshiko:
 Prosegue la passeggiata, ignara delle presenze importanti che stanno per incrociare il suo cammino. Scivolano i cremisi lungo il paesaggio di Kusa, le strade, iniziano a svuotarsi data l'ora avanzata, gli astri notturni risplendono nell'oscurità del cielo, ma a loro, mai vien donata l'attenzione poichè la voce di Kasei le farebbe saettare lo sguardo in sua direzione data la poca distanza che li divide. Ne ascolta le parole e, se non fosse per il bavaglio a coprir i connotati dal naso in giù, un sorriso macabro andrebbe a sollevar blandamente le labbra carnose, usurpate in parte da un'orrenda cicatrice celata. Schiocca la lingua contro il palato per poi schiuder le fauci dal quale nulla vien proferito, il motivo? E' l'entrata in scena di Yukio che, come un rapace pronto a divorar le prede più deboli, si fionda verso il terreno in un atteraggio degno d'un professionista <...> silenziosa, taciturna, come potrebbe non riconoscere chi adesso rappresenta una vera e propria minaccia. Lo soppesa da capo a piedi il Kage prima di tornar sul principe la quale corona ha da sempre suscitato curiosità nel suo animo, ma quel rivelare informazioni mescolando i concetti che costellano i propri ideali, le farebbero torcere lo stomaco per la rabbia che, pian piano, divampa come fuoco ardente al centro del suo petto. Vorresti davvero farmi comprendere quanto io possa essere inutile dinanzi ad un colosso mondiale? Inarca il sopracciglio arrestando le movenze nell'esatto momento in cui, i due corpi, sono perfettamente allineati nell'affiancamento <...scusa?> sbattono le palpebre, leggero il tono che finalmente trova via d'uscita, si districa dalle corde vocali come un pettine tra le ciocche argentee, le stesse che ondeggiano fino a raggiunger i lombi in un'elegante danza ipnotica <forse sta sbagliano persona, o meglio, mi confonde con qualcun'altro. Non sono di Oto, non ha sentito dell'assedio sotto il quale stava sopperendo?> bastarda, menzognera, cerca di raggirar quel muro che tu, uomo, vuoi sbattermi addosso senza preavviso. In fondo, l'unico dettaglio conosciuto è quello della sua provenienza, il resto, saprai inventartelo quanto quella stessa donna che, adesso, cerca di sfuggir dallo sterco che ha calpestato? <Ad ogni modo, vi auguro un buon proseguimento di serata> taglio d'occhi che lascerebbero pensare ad un sorriso più ampio e cordiale, esteso sottoforma di chino verso il Kokketsu al quale dimostra maggior rispetto <Onorata di vederla di persona> detto ciò, cercherebbe di proseguire verso le mura, sperando di non essere bloccata nuovamente da imprevisti decisamente scomodi. La farfalla, riprende il volo, addio ragnatela [Chk On] [5xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

22:40 Yukio:
  [5° Cerchio] <Originali> Finirebbe la frase di Kasei in merito alle sue apparizioni, a differenza del Genin non sembrerebbe chissà quanto propenso a fare qualsivoglia smorfia divertita o meno <È pure sempre un ninja esiliato, normale che appena ti abbia incrociato mi sia fermato per parlare, nh?> La testa si inclinerebbe verso destra lasciando che gli occhi ondeggino dolcemente per seguire quelli del ragazzo senza staccare lo sguardo da lui. La sigaretta a penzoloni verrebbe tirata appena su con un arricciamento delle labbra, attingendone della nicotina. La sigaretta per qualche attimo necessario non espellerebbe più fumo se non solo al termine della tirata dal filtro, liberandolo verso l’alto inclinando la testa all’indietro per non buttarlo contro Kasei <Che vuole da te?> Domanda diretta, riprendendo con una retorica: <Oto?> Ruotando la destra verso Hoshiko, la quale a quanto pare dovrebbe essere molto più vicina del dovuto <Dove pensi di andare, signorina?> La mano sinistra uscirebbe dalla tasca andando a creare un semplice gesto, uno schiocco di dita. Non finirebbe il gesto ma resterebbe unicamente in posizione per effettuare un futuro schiocco di dita, semplicemente una stramba quanto ambigua mossa offensiva o difensiva che sia <Piacere mio, ma se fate un altro passo, io mi muoverò e tu verrai verso di me senza il tuo volere, uhm?> Assottiglierebbe lo sguardo ammutolendosi subito dopo <E poi non è chissà quale orario per dirigersi verso le Mura, vero? Ritornerebbe per un attimo verso Kasei <Tralasciando gli scherzi, ragazzo> Prendendosi un piccolo sospiro di circostanza <Che vi siete detti? Se non parli sarò costretto a leggerti la mente, evitami questa seccatura, ok?> Stessa cosa verso Hoshiko <Bhe, se non sei di Oto posso iniziare con te a verificare la verità dei fatti, no?> Resterebbe ancora con la mano sinistra sollevata, pronta per schioccare le proprie dita lasciando spazio a chissà quale idea malefica abbia in mente <Quindi… Avvicinati pure, insisto nell’aver piacere di avere la tua presenza qui con noi, giusto?> Verso Kasei, guardandolo con la coda dell’occhio <Purtroppo il mio non era un intervento, Corax vi aveva avvistati ed è uscito dal territorio di controllo, vai a vedere che sia fortuna o sfortuna, prenditela con lui nel caso> La sigaretta ormai arrivata quasi al termine verrebbe lasciata cadere dalle proprie labbra verso il suolo, schiacciandola subito dopo con la punta dei del proprio sandalo sinistro, uccidendola definitivamente al suolo <Ci andiamo a prendere tutti e tre un po’ di bicchierini? Che ne dite?> Bhe, un buon modo per fare un po’ di chiacchiere, no?! [ck on][innata on AMBIENT]

22:57 Kasei:
  [Quinto Cerchio] Permane immobile lasciando che quella nera fiamma al centro del proprio petto divampi ora in maniera molto più regolare e costante, le nere iridi restano rivolte verso Hoshiko almeno fino a quando l'altro non prende nuovamente parola. Quel sorriso va via via svanendo, un'espressione confusa va a tingere il volto del genin che riporta lo sguardo in favore del kage stesso. < Dunque non siete qui per lei> Sibila appena osservandolo con aria interrogativa, lascia passare qualche breve attimo prima di dischiudere nuovamente le labbra e lasciar uscire il proprio vociare.< Esattamente quanto avete visto, ero alle colline e l'ho incontrata per caso come al solito. Questa volta aveva vesti ben diverse dal solito. Si è semplicemente fermata per>... < Avvisarmi in un certo qual modo, una guerra sta per scoppiare e voleva capire probabilmente su quale fronte avrei combattuto. Temo pura e semplice curiosità.> Ammette in maniera serena verso Yukio per poi riportare il proprio sguardo verso la figura femminile, lascia passare nuovamente qualche breve attimo di silenzio prima di lasciar uscire nuovamente la propria voce dischiudendo le labbra. < Te l'ho detto, vi sono muri non oltrepassabili. Ti avevo già avvisata eppure sembra che almeno per questa sera la mano che stringe la farfalla non abbia intenzione di stritolarla> Concede verso di lei lasciando arcuare nuovamente le labbra nell'angolo superiore destro della bocca, Sorriso divertito e vagamente strafottente ma che mantiene una strana nota ferale e predatoriale nell'espressione. < Vada per un paio di bicchierini, dopotutto avevo intenzione di parlarvi, c'è altro di cui temo dobbiamo discutere> Ammette lasciando allargare quel sorriso ancora un po' < per il resto per quanto mi riguarda potete metter mano alla mia testa quanto volete, non ho nulla da nascondere.> Termina verso l'altro, dopotutto sembra proprio che in questa strana serata egli stesso sia diventato una farfalla in mano al destino, destino che sembra portare il nome di Yukio oggi.[Chk:on][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

23:10 Hoshiko:
 Riprendono le movenze se non fossero per gli schiocchi ripetuti che vorrebbero attirar nuovamente la sua attenzione. Una smorfia si disegna sul viso, ma come potrebbero coglierla se ben nascosta dal nero tessuto <...> rimane silenziosa, i sandali, si inchiodano sul terreno nell'udir il resto del discorso, ed è li, che il sangue raggela nelle vene fino a far contrarre l'intera muscolatura. Mai farsi prendere dal panico, neanche quando, la situazione, sembra decisamente insormontabile, perciò, inspira profondamente lasciando successivamente sgattaiolar via l'aria dalle narici, riesce a cogliere persino il fumo acre di quella sigaretta che Yukio continua a torturar tra le labbra, le piace quella fragranza, fino ad inebriar i sensi e far risvegliare la dipendenza con il quale lotta ormai da mesi. Ruota il cranio abbandonando dunque la semplice occhiata in tralice che gli aveva rifilato, a seguir quel gesto, è l'intero corpo, ora, fronteggiato rispetto ai loro rispettivi fianchi. La lettura della mente è qualcosa di complesso poichè, la verità, può essere distorta da vere e proprie autoconvizioni, per questo, la decisione di tornar a Oto viene letteralmente cancellata per lasciar spazio ad una nuova meta che inizia a focalizzare con più intensità. Palleggia tra i due uomini, ancora le vengono lanciati gli stracci di discorso imbastito qualche giorno prima in mezzo ad un campo, in fine, spalanca le palpebre da brava attrice coadiuviando la mancina sollevata a schiaffeggiar con delicatezza la propria fronte <aahn forse ho capito chi è lei> trattiene toni formali, che sia per rispetto o per mera presa in giro non è dato saperlo, ciò che è sicuro è la totale sorpresa che dimostra tramite la parziale espressione <è stato un'incontro così fugace che m'è passato davvero di mente. Vuole sapere di cosa abbiam parlato? Di Dei...metafore che probabilmente abbiamo travisato per assurdi motivi credo> solleva le spalle con sufficenza <e poi ha citato questi muri che, a quanto posso constatare, paiono essere una vera e propria ossessione per questo ragazzo...non che io possa giudicare tali gusti sia chiaro> s'avvicina quindi trattenendo però un metro di distanza da entrambi, cremisi che si fermano in un punto indefinito del volto del Kage, precisamente al centro delle sopracciglia, quel che basta per un contatto diretto non desiderato <io gli ho solo detto che può raggirarli, si insomma, basta un passo laterale ed Oplà! Il gioco e fatto> meraviglioso è cambiar il senso di quello che vien dichiarato, fin quando non vi sono delle vere e proprie affermazioni, tutto può essere mutato in base alla chiave di lettura che si vuol affibiare ad una argomentazione fin troppo vaga. Gesto di dissenso vien effettutato dalla testa, un metronomo che ticchetta energicamente un paio di volte <accetterei di buon grado la sua offerta Signore> ennesimo chino <ma non voglio disturbarvi, inoltre, non sono una gran bevitrice ahimè...> sull'uscita delle mura? Non serve snocciolar spiegazioni, in fondo, dato il centro di Kusa le strade portano ovunque ed in nessun posto. Beneficio del dubbio.[Chk On] [5xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

23:23 Yukio:
  [5° Cerchio] <Ma per te> Rispondendo subito verso Kasei, senza dargli attenzioni con le proprie iridi essendo puntate per il momento su Hoshiko, la quale esiterebbe nel primo momento a rispondere a ciò che le è stato cheisto, con calma arriva tutto, no? <E perchè ti ha chiesto su quale fronte tu avresti combattuto? Domanda di circostanza senza alcun motivo logico?> E solo ora ruoterebbe gli occhi verso Kasei <Moriranno. Uno dopo l'altro. Come pedine di domino.> No, non sta scherzando. Ogni parola viene scandita per bene, messa sotto una pressa e schiacciata fino ad entrar bene alle orecchie del ragazzo; il Tessai non vacillerebbe minimamente in quel frangente ma gli darebbe un semplice cenno di testa <Ma comunque, prego, dimmi pure, sono venuto qui apposta> Ruotando gli occhi poi verso Hoshiko <Ma la signorina non ha ancora risposto alla mia domanda, Oto?> Ripete <E non amo essere ripetitivo> Ruoterebbe il proprio posto, spostandosi dal contatto ravvicinando con Kasei e mettendosi con il duo distante un metro formando un semplice triangolino colloquiale <Kasei... Sono già dentro la tua mente> Guardandolo di sottecchi <Mi vedi sul serio così tanto sprovveduto in questa situazione?> Semplicemente non gli va a tutti gli effetti, ma perchè non causare un disagio? Del resto osservare i ricordi altrui, tralasciando ciò che possa nascondere, possono essere segregati degli avvenimenti che nessuno deve sapere e che anche lui voglia reprimere il più possibile. Ma sarà vero questo controllo dichiarato? <E tu> Verso Hoshiko <Finiscila di dire cazzate, in un monologo hai detto più minchiate di me in dieci anni> Ed è grave come situazione eh <Se credi di essere furba...> Ruotando gli occhi al cielo <Che mi tocca fare con voi ragazzini...> Scuote la testa <Forza, andiamo> Le dita? Verrebbero schioccate. Due secondi di silenzio, non succede niente, o meglio all'apparenza. <Non fa niente, mi farebbe ugualmente piacere la tua compagnia, non credo ci siano problemi a trattenerti oltre, te lo chiede l'Hasukage, non Yukio> Ops. <Bhe, riprendiamo il discorso ragazzi. Non abbiate peli sulla lingua, che ne pensate della situazione attuale? E perchè vorreste prendere determinate decisioni? Inutile negarlo che ognuno prenderà decisioni diverse più o meno coerenti in base alle loro conoscenze> Inizierebbe a camminare verso un chioschetto, ormai sono dentro al ciclone no? Uscire ne varrebbe così tanto la pena? [stessi tag]

23:49 Kasei:
  [Quinto Cerchio] Permane immobile ascoltando semplicemente quanto entrambi vanno a dire, lascia passare qualche breve attimo di silenzio prima di andare a replicare a propria volta al dire altrui. <Semplicemente ci siamo incrociati più volte nell'ultimo periodo e> Si blocca qualche breve attimo, lascia quella frase mozzata e inespressa soffermandosi e ragionando, per la prima volta anche lui stesso, sul motivo di quell'ultimo incontro. < Credo che avesse visto qualcosa in me, forse i miei obiettivi in parte coincidono con i loro> Ammette completamente serio ora lasciando svanire quel sorriso dal proprio volto e lasciando uscire le mani dalle tasche del pantalone per la prima volta da quando quel colloquio è iniziato. Quando dichiara quel controllo mentale la mancina in uno scatto , dettato nuovamente dall'istinto, va a sollevarsi e indice e medio vanno a posarsi su quella corona silente, sfiorano le cicatrici da sinistra verso destra. < Loro sembrano essere convinti della stessa cosa dall'altra parte Yukio, a sentire quella donna un mare di sangue inonderà Kusa.> Ammette scuotendo con forza le spalle, cerca di ricacciare nei meandri più profondi della propria mente quella porta color scarlatto che da accesso ad una natura ferale, tetra e oscura. < C'è qualcosa che devo mostrarti, qualcosa che ancora non sa nessuno se non mio padre. Qualcosa di cui dobbiamo discutere ma...> Interrompe quella frase spostando appena lo sguardo su hoshiko < Mi dispiace>...< Ma io ti avevo avvisata> Le palpebre vanno a serrarsi e lentamente quella porta riprende forma nella propria mente. <E cosi sia> I ricordi di quella notte si affollano nella mente del ragazzo e i muscoli si tendono all'unisono, una furia incontrollata va ad alimentare quel fuoco nero pece nel petto del ragazzo e i pugni si serrano con violenza. Le unghie della mancina affondano nel palmo lasciando scendere un rivolo di sangue che cola lentamente al terreno, il volto di quel vecchio va a colmare la mente del giovane e quella rabbia esplode definitivamente. Convoglia il Chakra all'interno dei bulbi oculari per poi andare a riaprire gli occhi, se tutto fosse andato a buon fine le iridi ormai non sarebbero più Nere ma di un Rosso cremisi, sangue vivo e pulsante dovrebbe tingere quello sguardo che resta puntato qualche breve attimo in quello della figura femminile. < Il potere è l'unica salvezza, siamo miseri esseri umani confrontati ad esseri dalla potenza inaudita. Volevi conoscere la mia porta? Eccola, Il cambiamento è Ineluttabile.> Sembra terminare finalmente quella discussione con la donna mozzata il giorno precedente. Torna a voltarsi in favore di Yukio ora, non sa per certo esattamente cosa sia accaduto con quello schiocco di dita ma il gesto non è passato di certo inosservato. Lo andrebbe ad osservare con attenzione con quel nuovo sguardo [Chk:on][24/25][Tentativo attivazione Sharingan][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

23:58 Hoshiko:
 Non le dispiace affatto esser presa per un'idiota, anzi, quasi non le tange il tono con il quale il Kage le si rivolge, tuttavia, quello schiocco ripetuto nei loro riguardi le suscita un tremendo fastidio, tanto da stringere blandamente le palpebre ad ogni ticchettio. Ascolta i vari discorsi, tuttavia, non ne comprende il senso o a chi effettivamente si stiano riferendo. Sospira di nuovo, leggero quel gonfiar del petto sotto la pressione dei polmoni ripieni, tempo utilizzato solo per riflettere sulle spiegazione che deve forzatamente elargire, ma sotto chiavi più vage, senza entrar nello specifico. Forse. <Oto..si. Ma non è del tutto chiaro ciò che costui ha detto. Mia madre è di Oto, io sono andata via per Itawoshi, tuttavia, per raccimolar spicci ho eseguito qualche compito qui a Kusa con un certo Eryk> snocciola con tranquillità iniziando a muoversi poco dietro il duo, verso i localetti <ha dichiarato che il Capo Clan dei Doku è stato ucciso da una certa Kimi...per questo ero semplicemente curiosa di ficcarci il naso e comprendere che aria tirasse da quelle parti> fine. Oh, dobbiamo ricordare di come, senza alcun rispetto e ritegno, ha avvolto la sua lingua da serpe attorno il proprio corpo? L'ha resa immobile, inerme, umiliandola con quel suo antidoto sputato nella propria bocca. Stringe i palmi guantati in solidi pungi stretti. Vendetta. <Credo si aggiri ancora da queste parti, ha dichiarato di far parte del Clan stesso dei Doku e, a giudicare dalla paralisi che mi ha lanciato, sia veritiera la sua dichiarazione>. Continuano ad ondeggiare i capelli platino nell'etere, sospinti dalla leggera brezza autunnale che inizia a trasportar la frescura di fine estate <non so molto della situazione attuale...solo ciò che mi raccontano> effettivamente, è la pura e semplice verità. <Ha ragione Hasukage, mi scuso per la mancanza di rispetto...> lecca culo. Scandire una dichiarazione di omicidio, e sapere di poter rientrare in quella cerchia, non le suscita sollievo, ma mera tensione <Mi scusi..perchè vuole ucciderli?> raggira ancora una volta giocando la carta dell'ignoranza, ma scatta nel sincerarsi di quel cambiamento avvenuto in Kasei, sorprendente. Ne ammira ogni sfaccettatura, incantata dal sangue copioso che ne macchia l'epidermide, vorrebbe assaporarlo, comprendere come è riuscito a ricevere così tanto potere, ma, al col tempo, vi è indifferenza quando le rivolge l'ennesima metafora <Non è una porta, ma un buco pieno di merda nel quale ti ci stai fiondando> Sibila a denti stretti. Un cane al guinzaglio.[Chk On] [5xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

00:17 Yukio:
  [5° Cerchio] Risata. Mamma, che risata. Una risata che prenderebbe il sopravvento con le seguenti parole 'Loro sembrano essere convinti della stessa cosa dall'altra parte' "ASPEEEEEETTA. HAHAHAHAHAHAHHA" Andrebbe a tenersi la pancia, risata isterica. "Questa era veramente fantastica, sul serio" Andrebbe ad asciugarsi le lacrime con i propri indici, porgendo il dorso delle dita sotto le proprie palpebre per asciugarle, non risponderebbe ancora ma anzi,lo farebbe continuare "Vai... Vai... Scusami" Ah, che risata, ci voleva una risata così ogni tanto. "Uooooo..." Sgranando gli occhi, puntando proprio allo sharingan, come se ci fossero problemi in merito, no? "Ma che carini, bell'innata quella del clan Uchiha devo dire" Porgendogli un cenno di capo "Non vedo perchè c'è motivo di discussione. Cos'è Kioshi ha detto di rientrare e tu pensi di farti trascinare in questo modo? Ti ricordo che anche se semi vuota una sede clan c'è sempre qui, ma... Se vuoi unirti ai nemici, appena varcherai questa porta sarai deceduto" Solleva le spallucce "Oh, io avviso, poi ognuno fa le proprie decisioni" Verso Hoshiko "Giusto?" Eccome no. OH ma meno male che non ha interrotto il discorso, lo stava per fare ma a quanto pare è stato anticipato "Kimi? E Eryk?" Sorridendo come non mai "Sai... Sei proprio una cornacchia... Non ero ancora entrato nelle vostre menti..." Le braccia andrebbero ad allargarsi, ruotando, per la loro vista, il corpo in un rallenty spaventoso. Tutto il mondo attorno a loro andrebbe a rallentare velocemente fino a fermarsi, ogni persona in quella zona lascerebbe una scia residua del suo passaggio, la luce aumenterebbe in quel posto che poco alla volta si modificherebbe. Le case, il pavimento ed il cielo, tutto muterebbe prendendo le sembianze di una zona del tutto vuota ed infinita, un pavimento in marmo nero lucidissimo, c'è il proprio riflesso al suolo, una nebbiolina violacea a ingombrare completamente la sala infinita ed una piccolissima luce alta in un soffitto dall'altezza indefinita "Benvenuti..." Difronte a voi, dove c'era Yukio, una sagoma completamente nera rivestita da una cappa gocciolante di sangue nero andrebbe a sollevarsi. La cappa si sgretolerebbe d ogni movimento del Kokketsu, dalla vestaglia un'ombra dai denti appuntiti ricoperti di ghiaccio, una mascella spaccata causata dall'apertura della bocca più ampia del normale, espira, chiudendola leggermente lasciando che i rumori d'ossa accompagnino quella chiusura. Gli occhi che uscirebbero dalla propria sagoma Nera risulterebbero cremisi, fiammeggianti, due fiamme buttate nel baratro più totale degli Inferi. "Non liberatevi... L'unico modo è suicidarvi per uscirne... Ora parlo io" Sorride, espellendo aria gelida dalla propria bocca indefinita "Ecco... Questo, sono io" Sollevando la mano destra, sottile e scheletrica "E non ho paura a mostrarmi a voi... Ma loro, non l'hanno fatto, faccio io al loro posto" Sia Hoshiko che Kasei si ritroverebbero in quel Genjutsu, sempre ad un metro di distanza l'uno dall'altro, una illusione unica "Partiamo da Sango, traditrice. Ha convinto me infiltrandosi nelle forze speciali di Kusa per prendere più informazioni possibili ed effettuare l'attacco a Kusa e prendere il controllo degli Ishiba di Ame dove la stessa Capo clan non le ha dato l'effettivo ruolo per mancanza di fiducia, la stessa Sango ha come supporto Akendo, conosci dai libri di storia, no? Il possessore del Rinnegan, e non credo che sappia tutto il casino che lei stia facendo. Ma l'unico suo interesse è scannare la Yugure e raggiungere il proprio obiettivo verso Ame" Gli occhi ruoterebbero verso Hoshiko, abbozzando un sorriso molto più ampio rispetto a quello dedicato a Kasei "Kimi è mia figlia" Compiendo un passo in avanti rimanendo con il corpo in quell'oscurità totale "E l'unica cosa che l'ha portata a fare questo colpo di stato è perchè voleva farsi notare dal suo Paparino e dalla società, credeva semplicemente di essere sempre messa in secondo piano e alla fine ha deciso di esplodere in questo modo, non l'ha fatto per nient'altro. Eryk farà la stessa sorte" Scrocchierebbe il proprio collo e la mandibola, riprendendo l'ultimo pezzo del discorso "C'è Hanae, una forza portante,solo grazie a quella hanno vinto, Kioshi Uchiha il capo clan che è stato più assente che presente,qualche uchiha raccattato per la strada come Hanabi ed Ekazu. Uhm, bell'esempio di crescita, non trovi Kasei?" Scuotendo la testa "Se volete percorrere la strada per la vostra morte assieme ad un branco di infami, spero per voi che sia veloce ed indolore" [Illusione completa dei sensi+Illusione di gruppo]

00:52 Kasei:
  [Quinto Cerchio] Ascolta in totale silenzio le parole altrui, osserva con Attenzione Yukio quando esplode in quella fragorosa risata poi in pochi istanti, un semplice schiocco di dita tutto va ad illuminarsi a festa. Il Chakra di Yukio va ad "espandersi" completamente catapultandoli all'interno di un Genjutsu e proprio grazie a quegli occhi il giovane riesce fondamentalmente a comprendere che la situazione è degenerata. Le iridi, rosso sangue contornate da una semplice Tomoe, permangono fisse sul kage di Kusa. per quanto riesca a comprendere di essere finito all'interno di un'illusione ancora una volta quel senso di impotenza torna ad attanagliare l'anima del giovane. I denti si vanno a serrare di scatto e le fauci vengono snudate completamente per qualche breve attimo, la dentatura stride appena sotto l'enorme pressione delle mascelle. < Non era mia intenzione Fuggire> Ammette ed è completamente sincero nel farlo.< Non conosco gli Uchiha, ho scoperto di essere uno di loro solo qualche giorno dopo che loro erano già andati via. Non mi interessa combattere le guerre di qualcun altro e questo voglio sia chiaro da principio.> Commenta verso l'uomo spostando appena lo sguardo qualche breve istante alla ricerca della figura femminile, non ha idea di come l'altra stia prendendo al momento la situazione ma non può preoccuparsene ulteriormente; Per quanto senta un certo vago legame con quella creatura, forse il dolore o la vendetta a legarli in un certo modo. <Siamo all'interno di un Genjutsu e purtroppo temo che anche sapendolo potremo fare ben poco> Sibila appena in direzione della donna lasciando varcare sulle proprie labbra quel sorriso divertito e vagamente strafottente ora. < Sai bene cosa cerco e tu Yukio forse al dii sopra di chiunque altro puoi darmelo. Lo hai ribadito più volte, chi cerca di scontrarsi con te non fa mai in tempo, hai un potere che oltrepassa lo status di umano o mostro e dunque io sono ancora qui per questo. Io sono Kasei Byaku Uchiha, ma sono l'abbandonato. Non ho legami con il Clan ne con Kusa, il mio fine ultimo è raggiungere voi e forgiare il mio destino con le mie stesse mani> Ferma il verbare giusto qualche breve attimo, lascia allargare ulteriormente quel sorriso sul proprio volto per quanto i muscoli ormai siano evidentemente in tensione e quel turbinio di terrore lo stia mettendo a dura prova.< Se questo puoi offrirmi allora accetto, ma se speri che io resti in balia del bello e del cattivo tempo inerme di fronte a te... Non resterò.> Tono che fortunatamente non traballa, il cuore del Genin continua a pompare impetuoso e quel velo di nervosismo purtroppo resta palese nella muscolatura già completamente tesa. [Chk:on[23/25][Sharingan:On][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

00:56 Hoshiko:
 Vengono rallentate le lancette dell'orologio, lentamente, come se qualcuno avesse premuto un tasto per appender i loro animi nel vuoto desolato che inizia ad accerchiarli. Flemmatici i cremisi che scorrono lungo il perimetro, scie son quelle rilasciate da alcuni cittadini in procinto di rientrar nelle loro abitazioni, oh quanto li invidia, fuori da ogni pericolo, da ogni incertezza che fa vacillare pur la più dura delle caparbietà. Perchè il destino ha voluto far incrociare il cammino con l'Hasukage, qual'è il motivo che ha spinto Kasei a cantar come un'usignolo rinchiuso nella gabbietta d'oro. Eppure, non v'è astio esistente, alcun torto subito o lanciato. Questo è l'umano, infame, bastardo, pronto a spezzar le gambe pur di sopravvivere. Di cosa si sorprende? Lei stessa s'è aggrappata alla vendetta verso il Doku che l'ha umiliata, trattandola da bambolina per dimostrare la sua superiorità, o almeno, questo è ciò che ha percepito, e non l'insegnamento prezioso che ha voluto elargirle attraverso un'esperienza importante. Buio. Freddo. Tenebre. Riflesso sul marmo, uno specchio maledetto quanto la presenza mostruosa che adesso si materializza dinanzi a loro. Non riuscirebbe neanche a trattener lo sguardo verso il Kokketsu, questa è la paura, l'impotenza vera di una innocua formica che fronteggia una bestia assetata di sangue. Ammira il liquido vischioso fioccar dalle fauci, alito di morte che trascina nelle viscere infernali ogni creatura per poter godere di quel lento torturar perpetuo tra le fiamme. Tremano i muscoli, si flettono le ginocchia fino a cedere sul pavimento, impattano i palmi per trattenere parzialmente sollevato il busto, palpebre spalancate, fissa e persa in pensieri nel mentre informazioni importanti vengono snocciolate con crudeltà, disprezzo. <Tua figlia...> una parola che apre una ferita non del tutto rimarginata, parrebbe avvertir ancora bruciore su quelle cicatrici diramate su mezzo volto, estese fino al collo, un deturpar di bellezza per aver compiuto ciò che il Capo Clan aveva ordinato <ed è così che lei parla di sua figlia?> torno il tono formale, seppur la voce sembrerebbe forzata, soffocata, bloccata dalla dentatura stretta che inizia a digrignar le corone tra di loro <Vuole sapere una cosa? Non mi importano le motivazioni che hanno spinto Kimi a compiere quell'omicidio. Posso solo esserle grata d'aver terminato il mio supplizio> dita racchiuse nel palmo, sfrigola la pelle dei guanti, accarezzano le gote le ciocche platino che si riversano dinanzi a lei, abbandonando la schiena <Qualsiasi lotta state combattendo, o qualsiasi sbaglio è stato rivolto alla sua onorevole persona, noi..> occhiata in tralice rilanciata su Kasei <io...non c'entro assolutamente nulla e voglio rimanerne fuori> dichiara apertamente nonostante la rabbia di quella sottomissione continui a roderle l'orgoglio <non mi sognerei mai di intralciare il suo cammino. Ma, a questo punto, le chiedo solo di lasciarmi andare e proseguire semplicemente i miei studi> Ingora di sana pianta il Genin, vorrebbe che scomparisse come tutto il resto, le viene la nausea.[Chk On] [5xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

16:16 Yukio:
 Le mani scheletriche in quell’illusione andrebbero a scrocchiare ad ogni singolo movimento, si posizionerebbe sul petto mentre la testa si muoverebbe con una lentezza straziante a destra e a sinistra <Mi dispiace ragazzi, io non voglio farvi del male… Ma purtroppo la vostra memoria deve conoscere queste informazioni e questi fatti> Le iridi ardenti si sposterebbero su Kasei <Mi dispiace… Ma decenni di anni fa ero l’lato elitario dei Maboroshi, sono uno dei migliori utilizzatori di Genjutsu sulle terre ninja..> Abbasserebbe la testa, prendendo un respiro da quella bocca gelida <Gli Uchiha sono dei ninja normali per me> Semplice spiegazione, addrizzandosi con la schiena, questo scaturisce altri rumori di ossa <Io non cerco di trattenervi, cerco di farvi capire com’è la reale situazione dei fatti, siete liberi di fare quello che volete ma da Kage vi impedirò di sopravvivere oltre quelle mura, mi dispiace> Un diavoletto che viaggerà sempre sulla vostra spalla. Nella realtà la situazione muta drasticamente, Yukio oltre a mantenere quel genjutsu andrebbe ad impregnare le proprie mani di chakra purissimo, una luce celestina si creerebbe su entrambi i propri palmi fino ad essere inglobata all’interno della pelle non manifestando più la luce del chakra. Andrebbe a compiere quel semplice passo in avanti nella realtà, poggiando entrambi i palmi sulla testa di Hoshiko e Kasei, un tocco delicato che verrebbe anestetizzato dal Genjutsu il quale annullerebbe il tatto sulla zona interessata, dando modo ai due di non percepire il tocco nella realtà in alcun modo. Un sigillo sotto i capelli, rendendolo invisibile, prenderebbe poco alla volta possesso, rimanendo invisibile, e sempre nella realtà: <Mi dispiace… Ma mi servite…> Già, saranno utili per un ingaggio improvviso, ma questo nemmeno loro lo sanno, e quante persone possono sciogliere quel sigillo? Si possono contare sulle dita di una mano… Nemmeno <Non sei l’abbandonato, hai sempre avuto legami anche senza il tuo volere, Kusa è questo, per questo l’ho fondata unendo più clan possibili, liberati precedentemente dall’oppressione del vecchio Consiglio> Ritornando nel genjutsu, ovviamente, rivolgendosi verso Kasei <Attento a come parli… potrei lasciarti in questo limbo per il resto della tua vita.> Le fiammelle scatterebbe su Kasei al termine di quelle parole, riportandole su Hoshiko <Lei sa tutto ciò che ho detto a voi, e se ti interessa sapere di più, ha ricevuto anche dei complimenti per come si è mossa. Ma questo non ti deve interessare> Muovendo altri passi nel genjutsu verso la ragazza, accovacciandosi per arrivare alla sua stessa altezza dato che è crollata di ginocchia al suolo. Uno scheletro che si muove sotto quella vestaglia nera, rumori macabri e, avvicinandosi così tanto, sono udibili delle urla provenire da dentro quella casacca, stessa cosa che potrebbe aver percepito kasei quando si è avvicinato a lui. <Ti lascerò proseguirei tuoi studi… E quando la rivedi, salutami Kimi> Il corpo del Tessai andrebbe ad esplodere, schizzerebbe il proprio sangue nero e gelido addosso ai due ragazzi, rilasciando definitivamente il Genjutsu riportandoli nella realtà dove lui ha eseguito nuovamente un passo indietro, ritornando al punto di partenza. <Andiamo a bere ora ragazzi, ho bisogno anche io di un po’ di Sakè> Prendendosi un lieve sospiro <Dubbi e domande in generale?> AH, MO TE NE ESCI? [impressione del sigillo dell’Hiraishin su entrambe le teste][rilascio del Genjutsu]

16:38 Kasei:
 Permane nel proprio silenzio, immobile ascolta il dire di entrambi osservando con attenzione quella figura fatta di chakra che avanza verso di se, le labbra restano completamente serrate e quell'espressione divertita abbandona completamente il volto del giovane. Non si rende conto ovviamente del sigillo che gli viene impresso dall'altro, non ha la minima idea di quanto la situazione si sia fatta brutta per il futuro ma le parole del Kage sembrano chiarirgli un concetto. Un mezzo sorriso, una nota amara su quel volto e le labbra tornano a dischiudersi, il tono le abbandona basso e vagamente roco come al solito. < Credevo veramente che sarebbe andata diversamente. In un certo senso>...< Beh si, ci ho sperato...> Sibila appena lasciando allargare leggermente quel sorriso sul proprio volto, viene inondato dal sangue nero e le palpebre vanno a sgranarsi completamente, i muscoli si tendono all'unisono, il cuore riprende a battere all'impazzata in un moto istintivo mentre l'adrenalina viene pompata in ogni lembo di carne. Cosciente del Genjutsu eppure il giovane fatica a tenere a freno quel senso di terrore instillato dalla figura altrui. Le iridi Scarlatte vanno a posarsi sulla figura femminile al proprio fianco, la mente ben consapevole che quanto sta per fare vada contro ogni istinto di sopravvivenza ma ancora una volta qualcosa lo porta a muoversi. < Alla prossima Yukio> Sibila a denti stretti, la nera fiamma all'interno del proprio petto viene lasciata esplodere completamente, lingue ardenti vanno a lambire ogni muscolo e tessuto. Chiude quel metro circa di distanza con un semplice passo,si china di scatto lasciando che la Destra vada a cercare di lambire la vita della ragazza lasciando passare il braccio dietro la schiena. Spera che l'altra sia ancora abbastanza frastornata dal Genjutsu rispetto a se stesso e sfrutta al tempo stesso il tempo "rallentato" della propria percezione grazie allo Sharingan. Tenta di circondare i fianchi altrui con il proprio braccio per poi portarsela sotto braccio scattando nuovamente in posizione eretta. <Aggiriamo il muro... Sempre se deciderà di lasciarci vivere> Ammette appena scoppiando a ridere, ma in quella risata è ben udibile quella nota amara che la sporca in maniera prepotente. Scatterebbe a quel punto nella direzione contraria a quella di Yukio, verso le mura ora. [Chk:on[22/25][Sharingan:On][2xFuuda/Coltello/Filo nylon]

17:07 Hoshiko:
 Quanta umiliazione risiede in un'unica posa, prostata, con le ginocchia al suolo, i palmi sporchi di terreno che andrebbe a macchiare la meravigliosa pelle nera di quei guanti. Ancora troppo debole, l'inizio di un cammino che si rivela già rischioso, carico di insidie e giochi che conosco solo coloro che ne muovono i fili. Davvero dovrebbe permettergli d'esser manovrata a loro piacimento? Desiderio acceso nel tenue focolare del suo animo, vorrebbe ghermir le forbici che tramite le loro lame saranno capaci di tagliar il collegamento per poter brillare luminosa, alta nel cielo, lo stesso sulle teste che li osserva con aria di pietà. Ascolta quelle parole, tuttavia, lo sguardo permane riversato sul suolo sottostante, ignara del sigillo che penetra nell'epidermide macchiandola, si dirama nei muscoli, quasi a raggiunger il midollo e gli tsubo dove, il chakra, continua a scorrere con prepotenza, invisibile ad occhio umano, annullate le percezioni del tatto, marchiati come bestie pronte per il macello. Solleva solo ora il mento nell'avvertir l'avvicinarsi di Yukio, s'aggrottano le sopracciglia verso il centro, corrucciata, offesa, diffidente, ma allo stesso tempo, curiosa di comprendere le parole criptice proferite dall'Hasukage <A cosa dovremmo servirti?> una domanda lecita seppur esalata a fil di voce, un sussurro alla Morte stessa prima che quel rumor di ossa e scricchilii vadano a scomparir sottoforma di esplosione sanguigna. Sbattono le palpebre, parrebbe ossigenato il luogo che ha abbandonato le tonalità più cupe, un cimitero nel quale di nuovo la Luce del sole ha rischiarito le nuvole <...> tace, frastornata, tanto da spostar il peso indietro affinchè le netiche poggino sui polpaggi. Mancino che si intrufola nella folta chioma platino per massaggiar la cute, ma se era quiete quella che credeva di ritrovare, l'abbraccio di Kasei improvviso a cingerle la vita fino a sollevarla, dissipa ogni speranza, in fondo, non è poi così difficile data l'esile costituzione. Scivolano le cremisi sul profilo dell'Uchiha, s'assottigliano le palpebre, una futura Doku alleata con l'acerrimo nemico razzista. Essia. Sorride, nonostante questo non possa essere colto per il bavaglio <Ti conviene iniziare a correre allora> consiglia spostando in secondo piano quel contatto indesiderato, fastidioso, ma qui, si tratta di sopravvivenza, giusto? Innalzate le braccia, quanto basta per cercare di districarsi e posizionarsi sulla sua schiena, il sostegno lo ritrova con le gambe attorcigliate al busto dell'ospite, adorabile scimmietta. Destrorsa che si intrufola nella tasca per afferrare il primo Kunai ghermito tra l'indice ed il medio, le lanterne dovrebbero contenere del combustibile, altrimenti si spegnerebbero dopo davvero poco tempo, ed è a loro che tenta di mirare nel mentre il bicipite si solleva flettendo il gomito, avambraccio gettato dietro la nuca per acquisire la carica necessaria per lanciare l'arma mirata a distruggerne ALMENO una. Tanti sono i fili tra le infrastrutture, tutte collegate ad insegne e tubature, qualcosa si spera esploda, o meglio, prenda fuoco <CORRI> illudiamoci di poter rallentare un Mostro. [Chk On] [4xFuuda/Nagitana] [5xKunai] [Cerca di rompere una lanterna per ricercata esplosione/incendio] [1 tentativo]

17:15 Yukio:
 Resterebbe in quella posizione osservando i due rilasciati dal Genjutsu. I due ormai marchiati come piccole bestioline, cimici allo sbaraglio che scorreranno proprio dove lui spera, ma sicuramente ci sarà un'altra occasione di incontro dei tre, questo è sicuro, con o senza la loro volontà "Buona fortuna nella nuova vita, ahn! Aspettate ad uscire dalle mura, il mio Gigante ha l'ordine di attacco, aspettate che si trovi dall'altro lato di Kusa, lo consiglio vivamente" E li aiuta pure! Figuriamoci quanto vuole che loro escano da Kusa in questo momento. "Oh sicuramente ci sarà un'altra occasione di incontro, ragazzi" Un sorriso prenderebbe il sopravvento, un sorriso diverso dal solito. Gli occhi si assottiglierebbero diventando due lame malefiche che seguirebbero le due figure "Correte caprette... Più veloci che potete..." A bassa voce, ruotando il corpo dall'altro lato per riprendere la camminata verso il chioschetto mirato prima "Uhm?" Solleverebbe lo sguardo, Isshin, Scilla e Cariddi che si precipitano contro Yukio "Oh... Cazzo" Le mani si solleverebbero richiamando una modica quantità di chakra Kokketsu, la sfera che uscirebbe cercherebbe di ampliarsi ed inglobare i tre uccellacci all'interno della sfera di sangue, sigillandoli provvisoriamente "[Mente] Corax, i tuoi bimbi... Mi stanno attaccando, tutto ok?[/]" Una piccola esplosione, una lanterna cadrebbe, brucerebbe il filo dove si collegherebbe alla seconda e così via, fortuna che è un villaggio e ninja ci sono ovunque, anche che vi hanno visti, ma Yukio non ha emanato nessun segnale per catturarvi, essi di fatti andrebbero unicamente a spegnere il piccolo fuoco con delle semplici tecniche suiton o con delle coperte per attenuare le fiamme.[END][Buona sopravvivenza]

17:28 Kasei:
 Riesce ad afferrare la donna sollevandola di peso sino a portarsela sotto braccio e prima ancora che lei possa dire qualcosa il genin ha già cominciato a correre. La lascia fare quando la sente "arrampicarsi" su di se, va ad aiutarla leggermente sospingendola con il braccio destro che la teneva stretta, quando le gambe altrui vanno a serrarsi al proprio busto lascia finalmente la destra libera. Non sfugge il piano altrui che riesce addirittura a tagliare uno dei filari di lanterne all'interno del villaggio e una mezza risata sfugge al ragazzo che però non accenna a fermarsi. Sa esattamente la direzione da cui Yukio arrivava e dunque crede di poter aggirare il problema evitando la porta più vicina per utilizzare la successiva cosi da non incrociare il carissimo Corvo del kage. < Speriamo non se la sia presa per l'incendio finale... E che non dirami immediatamente l'avviso di cattura tramite le sue evocazioni.> Ammette verso la ragazza scuotendo appena il capo inboccando verso i vicoli stretti cosi da cercare riparo anche dalla vista di Yukio stesso tramite gli stormi che sorvolano Kusagakure. [Chk:on[21/25][Sharingan:On][2xFuuda/Coltello/Filo nylon][End]

17:42 Hoshiko:
 Ricade quel filamento accendendo - tramite il combustibile - un piccolo incendio prontamente spento dai ninja nei paraggi. Entrambe le braccia, d'istinto, vanno a cinger le spalle di Kasei per poggiar i palmi guantati sul petto, quel che serve per sorreggersi senza ricadere con il busto indietro. Il sorrisetto permane sulle labbra, seppur celato all'altrui vista <Non credo, se avrebbe voluto catturarci, sarebbe già dinanzi a noi> ruota di poco il capo per sincerarsi di non esser seguiti, imboccano uno dei vicoli , possibilmente, uno dei più buii tra quelle diramate a Kusa <Bon, smollami> rifilerebbe con un tentativo di pacca là dove inizia la clavicola. Per ora son sfuggiti, ma cosa accadrà quando scopriranno del potere di quel sigillo impiantato sulle loro nuche? Lo scopriremo nelle prossime puntate, per oggi, la Dea Bendata ha donato il consenso. [End] [Chk On] [4xFuuda/Nagitana] [5xKunai]

Hoshiko gira liberalmente all'interno di Kusa, Kasei riconosce la ragazza di Oto e sta per interagire con lei quando Yukio compare dal nulla fra i due. Dopo una serie di discussioni Kasei e Hoshiko finiscono in un Genjutsu di Yukio che imprime loro il sigillo dell'Hiraishin. Nessuno dei due sa di essere marchiato, alla fine del genjutsu i due fuggono insieme.