Kuni e i ricordi
Quest
Lei se ne sta lì, a farsi principalmente i fattacci suoi come un po’ì ogni giorno, illudersi che lavori tanto non avrebbe senso, lei delega tutto e poi se ne prende il merito, è così da anni, finge solo d’essere indispensabile a quel villaggio accentrando il potere nelle sue mani ma poi di fatto i lavori svolti personalmente sono ben pochi. Come al solito due guardie anbu gemelle sono poste a guardia esterna, l’orecchio sempre teso e pronti ad entrare qualora venisse loro ordinato, fedeli finché l’alternativa è la morte. Tacchi alti e laccati di neri su quei piedi a slanciare ulteriormente la figura, intenta a dare le spalle alla porta e fissare il muro assorta in chissà quale piano, parigine nere a slanciare ulteriormente quelle gambe che ora paiono kilometriche, una gonna aderente in pelle che arriva appena sotto alle natiche a segnarle poi un punto vita estremante sottile ed una camicetta bianca infilata all’interno della gonna, la tenuta da Kage come al solito persa chissà dove. Sente la voce, non sobbalza solo per grande autocontrollo e lentamente andrebbe a voltarsi <Yukio> il tono non è certo dei più felici anzi, l’ultima sorpresa è stata tutto tranne che gradita <che altro vuoi togliermi?> gli occhi gialli vanno a scrutare gli intrusi, pierrot compresi andando a muovere poi la lingua sulle labbra, la lingua biforcuta che va ad umettarle la pelle come a dimostrare un disagio, odia sentirsi braccata, questo non la mette certo di buon umore <una parola sola e sarete circondati> mente, ma lo fa molto bene. Ad ogni modo ora mostra anche la scollatura generosa sul seno candido, consapevole del corpo che si ritrova e pronta ad utilizzarlo come arma, le braccia che vanno ad incrociarsi proprio sul petto, il piede destro che va a muoversi in avanti producendo un suono secco ed infastidito nel momento in cui il tacco si poggia a terra <sentiamo e fai in modo che la tua visita non sia solo un fastidio> deve togliere i sigilli di Yukio da quel posto, non l’ha più fatto dopo l’ultima visita ma forse avrebbe dovuto
[Tana] Ruoterebbe gli occhi al cielo prendendosi un bel po' d'aria mentre Kunimitsu manda la sua frase minatoria di routine "Kuni, tesoro caro, anche tu mi sei mancata, oh, vuoi un bicchiere d'acqua?" Scuotendo la testa compiendo svariati passi in avanti "In verità credevo fossi già circondata da altre persone, sai?" Solleva le spallucce "O meglio, credevo di essere in ritardo" Cercando un eventuale orologio da qualche parte in quella stanza, ma forse impossibile individuarlo se inesistente ma non è essenziale per continuare "C'era un conto alla rovescia per la tua testa, perchè... Lo sai, vero?" Gli occhi farebbero a capo dai suoi piedi, gustandosi completamente le slanciate gambe, cadendo ovviamente sul prosperoso seno e solo infine sui suoi occhi "Purtroppo, con mio dispiacere, devo dare e non togliere questa volta" Solleva le braccia "Mi dai una decina di minuti? Sono cose sul serio importanti" Il tono di voce cambia rispetto al normale, insomma, ogni tanto anche lui fa il lavoro da Kage/Tessai che sia. Si abbasserebbe bruscamente, un tono caldo ma deciso, d'impatto; scandisce ogni singola parola, soprattutto su 'importanti'. Gli occhi al termine non si scollerebbe come ha sempre fatto per osservarne il corpo ma rimarrebbero fissi sugli occhi di lei "E comunque ti conviene cambiare posto per il tuo trono, ormai ho la zona memorizzata in testa" Indicandosi con l'indice sinistro la propria tempia sinistra, ma senza alcun tipo di sorriso sadico, una linea che separa le proprie labbra, niente di più; l'unica cosa che ha effettuato e raggiungere lei, mantenendo comunque una distanza rispettosa, già sono in profondità, poi se viene a mancare il respiro per la vicinanza dei corpi, ancora peggio.[ck on]E anche i convenevoli sono andati, adesso possono parlare di affari <casa mia e se voglio offro io> replica per poi snobbare completamente acqua e altre gentili offerte per andare ad ancheggiare ritmicamente verso la sua scrivania, lo ascolta mentre si muove e come di consueto va ad appoggiarsi sul legno, si siede appena incrociando poi le gambe ma senza mai smettere di fissare il Tessai <io ho sempre un conto alla rovescia in testa> puntualizza lei quel sempre, sorride poi malevola <ma di solito si traduce nel conto alla rovescia dei miei nemici> non è facile farla fuori, non sarà mai facile toglierla da lì, la sicurezza che quello sia il suo posto e suo soltanto è ben radicata in lei e con della rassegnazione anche in chi la circonda <ma ora dimmi di cosa stai parlando> si fa seria, il sorriso svanisce e la lingua dopo un guizzo quasi di nervosismo torna all’interno della sua bocca, lei è la serpe e non ama sentirsi fare discorsi che non può realmente comprendere il fatto stesso che lui sia comparso è una variante mai calcolata nelle lotte per il potere ad Oto e significa che sicuramente c’è qualcosa di grosso, a meno che non sia lui stesso a volergli togliere il villaggio, opzione da non scartare dato che solo poco tempo fa è arrivato accompagnato da una piccola serpe per prenderle il clan, sgarro che non ha del tutto superato e dimenticato
[Tana] "Antipatica" Ribatte, roteando gli occhi verso l'alto. D'altro canto, Yukio andrebbe a compiere altri passi per mettersi difronte alla scrivania per poi sedersi al suolo, incrociando in avanti le proprie gambe poggiando i palmi delle proprie mani al suolo (bella vista da li eh comunque... GG) "Come, di che cosa stiamo parlando?" Aprendo appena gli occhi rispetto al normale "Ti vogliono far fuori, senza troppi mezzi termini. Un mio mio ninja mi ha fatto una soffiata qualche giorno fa... Diciamo che a me piace molto scavare nei ricordi di altri... Senti, hai dato fastidio a qualcuno per caso? Hai fatto qualcosa che possa aver danneggiato un gruppo di persone? E non sto scherzando, parlo sul serio di qualcosa di grave" Solleva le spallucce "Fatto sta che non sarà sicuramente solo una persona che vorrai venire qui a farti fuori, si tratta sicuramente di prendere il possesso di Oto o non mirerebbero a te, questo è sicuro, una persona che vorrebbe patteggiare scenderebbe a compromessi e non è questo il caso" Inclinerebbe al testa verso sinistra "Kuni, sono qui per aiutarti in tutto e per tutto, ma se è successo qualcosa devi dirmelo, o credimi che questa volta ci rimani e non per mano dei grossi poteri, questa volta non sto muovendo i fili di nessun evento" Solleverebbe le mani "O non sarei venuto in prima linea" ti pare? "MA, posso trovare un compromesso per te in modo tale che possa essere fondata o meno la veridicità dei fatti che mi sono stati detti... Tentar non nuoce del resto, se posso continuare..." Solleverebbe gli occhi, osservando con un fare da cucciolone Kunimitsu, AH che donna, AH che seno. [ck on]La conversazione finalmente va nel vivo e quindi eccola andare a farsi maggiormente attenta, le mani che si sciolgono e vanno a poggiarsi sulla scrivania appena dietro alla sua schiena, ignora poi la posizione di Yukio, non le è mai dato fastidio farsi guardare per bene, le illusioni non saranno una sua specialità ma sicuramente lo è illudere le persone di avere qualcosa che non raggiungeranno mai <nulla più del solito> la sua mente va davvero a ricercare ultimi eventi ma nulla di particolare la rende sospettosa, bene o male ha pestato i piedi alle solite persone e nel solito modo, qualcuno ci è morto, altri no ma è ordinaria amministrazione ad Oto <la tua spia non sa di chi si tratti?> insiste su quell’argomento, non accetta per ora il suo aiuto, sa di non poter reggere un grosso attacco ma il piano B ormai è quasi pronto, lo è da quando l’hanno rapita per la prima volta, non si illude più d’essere al sicuro ma fa solo in modo che una sua traccia rimanga <sii meno vado, devi dirmi tutto quello che sai se vuoi aiutarmi davvero, altrimenti indagherò da sola> replica ancora, non sa quante informazioni abbia il Tessai e non riesce, nemmeno sforzandosi di ricordare i nomi dei suoi ultimi agnelli sacrificali chi potrebbe mai anche solo osare così tanto nel pensiero, figurarsi spingersi all’azione <se vogliono Oto che vengano pure a prendersela, non ci riusciranno mai> la lingua passa sui denti, nascosta dalle labbra, arrabbiata per l’ardire di una simile frase <è MIA> lo ribadisce come se ne avesse bisogno poi
[Tana] Si stenderebbe nuovamente con le braccia all'indietro così da mantenere una postura un po' sollevata con la schiena, il necessario per poterla guardare negli occhi comunque "È un ninja fidato, fa parte della mia famiglia e non ho dubbi su di lui, non ho avuto modo di parlarci proprio perchè appena ho saputo sono venuto qui" Si, a distanza di giorni, ma sono dettagli questi "Non ho problemi a farmi controllare la mente dai tuoi ninja se non ci credi, ma essendo che è una questione delicata ho preferito arrivare subito da te" Sollevando le spallucce "Maaaà che testa di cazzo che hai eh, non cambi proprio nemmeno in questa situazione? Scusami eh" Sollevandosi dal terreno, se gli fosse possibile cercherebbe di raggirare la scrivania per mettersi dal lato corto di destra ponendo le mani sul piano di essa "Per una volta, ascoltami, hai sempre fatto di testa tua" Gli occhi si punterebbero verso quelli di Kunimitsu, ingaggio per un Genjutsu, NON attiva alcuna tecnica ma semplicemente farebbe fuoriuscire il proprio chakra all'esterno per avvolgere la psiche della Kage, un test per verificare a quanto stanno le forze difensive attorno alla zona e quanto possa essere superiore rispetto a lui con la mente. Per questo motivo il filo di di Genjutsu che partirebbe servirebbe solo ed unicamente ad ingaggiarla completamente nei sensi MA senza farle modificare le sue sensazioni, un semplice collegamento che vorrebbe instaurare con la donna, anche un semplice modo per comunicare senza parlare "[G] Mi senti nella tua mente... Nh? [/]" Giusto per certezza, non si fida nemmeno delle sue guardie, figuriamoci "[G] Sono fidati i ninja fuori? Fai solo un cenno di capo [/]" Mentre, nella realtà, se fosse riuscito ad ingaggiare Kunimitsu in quel Genjutsu, continuerebbe con: "Si si va bene, vengano pure a prendersela non riusciranno mai, ti devo ricordare come ho ripreso Kusa? Se restavo all'interno mi freddavano in pochi secondi, ma perchè rischiare? Mica ti ho detto che devi abbandonare Oto" Sollevando le spallucce "Mai uscite queste parole da parte mia, ma... Se fosse veramente reale questo attacco, perchè non prenderli per il culo e ti fai una vacanza? Tanto quante volte al giorno fai udienze pubbliche e fai presenza fisica? Pochissime, dai sii sincera..." Abbozzando un flebile sorriso "Ascoltami... Senza troppi giri... Lascia una copia qui, vieni a Kusa per un paio di settimane, stacca anche dal tuo lavoro e vediamo che cosa succede da fuori.. Non ti costa niente mandare missive da fuori per gli ordini al posto che impartirli dall'interno, potresti comunque coordinare Oto a distanza mentre osservi ciò che sta succedendo all'esterno, sapresti anche come muoverti in modo da raggirare un eventuale pericolo" E, sempre se fosse riuscito all'inizio ad ingaggiarla con il Genjutsu "[G] Sul serio, mi dispiace... Ma ascoltami, non farmi passare dal lato della persona cattiva che deve usare la forza, sei una donna stupenda ma c'è una elevata probabilità che tu sia in pericolo, se vieni con me a Kusa possiamo parlare con questo Ninja... Posso capire cosa ha visto e con chi ha parlato...[/]" Fermo con le mani sulla scrivania, aspettando le parole della donna ed è sempre da vedere se ha accettato il Genjutsu meno, potrebbe entrare senza problemi ma è da vedere sempre come si evolve la situazione. [ck on][SE illusione completa dei sensi: Attivo solo Udito aggiuntivo per comunicare][-30 pt chakra]Lo sente, eccome se lo sente ma tace, non replica e no0n annuisce lei che decide di igno0rare completamente quello che sta avvenendo nella sua testa, concentrandosi solamente su ciò che ha davanti, non cede nemmeno di un passo <tu fai quello che vuoi a Kusa io non scappo> semplice per lei il discorso< non ho intenzione di perdere MA non scapperò> aggiunge ancora, per poi andare semplicemente a fare il sigillo della capra, un gesto tanto semplice quanto importante dato che ora va a scuotere il chakra nel suo corpo con il solo obiettivo di cacciar Yukio e i suoi pieni dalla sua testa, non vuole parlarci non importa di chi si fidi o meno non lo vuole dentro la sua mente, non tollera le comparsate nella tana figurarsi se può tollerarlo dentro ai suoi stessi pensieri <non ti seguirò io cadrò quando cadrà Oto> replica ancora <non mi nascondo e non scappo con la coda tra le gambe, io sono Oto> il tono è imperioso, non ammette replica alcuna su questo discorso <se saranno in grado di uccidermi allora mi godrò lo spettacolo in prima linea specie perché potranno solo credere di avermi fatto fuori> un’idea, un piano che chissà da quanto tempo si nascondeva come brace sotto le ceneri <ma tu potresti aiutarmi in tal senso> non rinnega una buona alleanza, sia chiaro questo <esiste un mio clone già pronto> come a far intendere che effettivamente non si sia fermata ad uno solo <una mia versione possiamo dire migliorata> sorride nuovamente, furba lei con uno sguardo che lascia ben intendere fino a che punto sia in grado di macchinare e lavorare nel segreto <ti concederò la mia mente così che tu possa conoscere ed immagazzinare tutte le mie esperienze e ricordi> lo osserva, una piccola pausa, seria <se riusciranno ad uccidermi allora li illuderò affiderò a chiunque giunga il mio clone, non sapranno che nel momento più opportuno tu le darai le mie conoscenze ed intendo anche questo preciso piano> si stacca appena dalla scrivania, un passo verso il tessai, poi un secondo così da avvicinarsi e poi piegarsi appena in avanti per osservarlo <lascia ai traditori l’illusione di aver vinto, di avermi sconfitta e poi permettimi di tornare al potere quando la loro disfatta sarà chiara> semplice, lampante, chissà da quanto lo pensa, forse dal primo rapimento? <io sono Oto e così sarà chiaro a chiunque che questo paese finirà insieme a me, mi riaccoglieranno tutti come salvatrice e rafforzerò la loro fedeltà> semplice no? No quello decisamente no eppure dal sorriso che mostra è ben chiaro quanto quella è la strada che seguirà <lo farai? Lasciami sparire come martire e tornare come salvatrice, lascia che il popolo si impicchi con la stessa corda che vogliono tagliare> sorride ancora, il busto piegato verso Yukio, lo sguardo giallo puntato nel suo, non c’è passione solo desiderio di vendetta, è pronta a tutto
[Tana] "AH, santo cielo, sei intrattabile, veramente" Si staccherebbe dalla scrivania, cercando il proprio pacchetto di sigarette con annesso accendino per accendersi una sigaretta, che fastidio quella donna, tanto fastidiosa quanto attraente, non cambierà mai "Non sarai comunque tu ma un tuo clone, sul serio ti basta questa cosa per averla vinta?" Inclinando la testa verso sinistra "A sto punto io preferirei morire senza mezzi termini, stai facendo una mossa suicida, in quanti sanno della posizione di questo clone?" Domanda, inspirando un eccessivo quantità di fumo, espellendolo dalle narici subito dopo. ASPETTATE. Esperienze e ricordi? Vuole lasciare una cosa simile a Yukio? Ha parlato ormai, e forse essendo messa alle strette non ha pensato veramente a tutte le ripercussioni successive in merito "Non è un brutto compromesso anche questo... Io ti do un aiuto in più rispetto a quello che volevo darti e tu comunque mi dai qualcosa in cambio... Non vuoi proprio mollare Oto, ah?" Ecco, ora ci siamo, una risata isterica prenderebbe il sopravvento, asciugandosi due lacrimuccie "Se me lo chiedi con questo sguardo, come minimo ti aiuto, MA. C'è un pegno importantissimo da pagare" Un pom- un pomodoro, c'è un pomodoro in frigo? "Non mi hai mai dato un bacio da quando siamo reggenti ai villaggi, almeno uno? So che faccio schifo, ma lo sai che ti faccio la corte da anni e anni, un bacio e potrò esaudire il tuo desiderio di ritorno dentro Oto, uhm?" Sorride, un bambino, peggio, soltanto che ha mani in pasto a tutto, un po' troppo forse, che si stia cacciando anche lui nei guai? Ma giocare dietro le quinte molte volte fa bene, meno soggetti si incontrano e si possono muove molte ma molte più cose "Però cerca comunque di ascoltarmi, tralasciando gli scherzi, non prendere decisioni affrettate, se cambi idea, lo sai... Non voglio perdere uno dei pochi Kage che in qualche modo, seppur con mezzi propri, ha portato avanti una alleanza" Solleva le spallucce "Lo faccio sia per affetto che per rispetto da collega" Spiega, e non è del tutto errata come teoria [stessi tag]Un bacio è questo che le chiede, sorride senza ancora raddrizzare la schiena <ti prometto un bacio> lo osserva, esista ancora resta distante e poi torna eretta <ma lo avrai quando mi avrai restituito i ricordi, questa promessa compresa, la manterrò> ammette lei sorridendo <ma non posso mica pagarti prima del lavoro> semplice no? Ora andrebbe a girare intorno alla scrivania <oh solo pochi fidati, ma lascerò disposizione su come trovarla, verrà educata dai miei nemici, li conoscerà nei loro punti deboli, nel profondo> distrutti dalla stessa creatura che avranno allevato, che si saranno illusi di salvare da un gioco di potere, dalle perfide grinfie della serpe, salvo poi vedersela tornare lì, esattamente come prima. Molto meglio che lasciare una copia dal suo punto di vista <io da qui non me ne vado, ma tu prego, confido che saprai quando intervenire> e non aggiunge altro, solo va a sedersi sulla scrivania ed inizia a scrivere. Ha del lavoro da fare specie perché stando alle parole del Tessai potrebbero comparire anche ora, in questo esatto momento e sarebbe davvero un problema farsi trovare mentre trama alle loro spalle, disdicevole e sicuramente scortese. Un gesto secco della mano quindi in sua direzione come a volerlo congedare, il bacio tra qualche anno o magari anche prima, chi lo sa [end]
[Tana] "YUPPI YE, UN BACIO" Compiendo un semplicissimo balzo verso l'alto "Ci dobbiamo organizzare per i ricordi, se vuoi posso rimanere qui stanotte e più tardi iniziamo la copia delle tue informazioni,mi porto avanti per il tuo lavoro, giuro che non ti molesto durante la notte, faccio il buono" unendo le punte di piedi tra di loro come se fosse l'essere più timido della terra, quando invece è il più infimo bastardo doppiogiochista del secolo. "C'è sempre un modo per risolvere i problemi, io ne ho uno e tu pure, villaggio tuo, scelta tua, fai la brava Kuni" Un occhiolino d'intesa verso di lei "Se non mi vuoi qui, comunque, lascerò dormire un Pierrot a Oto, giusto così, per stare tranquillo, del resto è sempre parte dell'alleanza,a lui piace molto Oto..." Sbattendo le mani verso l'alto "Aggiornamento in tempo reale, uhm? Potrei aiutarti un po' di più in questo modo, ragazzi, andiamo!" Totoro si attaccherebbe subito al suo fianco destro ed anche quello che stava passeggiando per la sala di Manda, solo il quarto, quello sdraiato su di un armadio in stile venere, solo lui rimarrebbe li in quella stanza "[P] Mi fate uscire dai sotterranei? Ho una stanza prenotata, per favore [/]" Da dietro la maschera da pagliaccio "Chiedi a Kunimitsu, è sua Oto, mica mia" Solleverebbe le mani "Troppo tardi, te lo lascio, addio" Verso Kunimitsu, svanendo nuovamente nel nulla assieme agli altri due Pierrot. Non è sola. [END]Il piano prende forma e si accordano, Yukio preleva ogni ricordo e conoscenza dalla mente di Kunimitsu e si prepara a ricevere il suo bacio se tutto andrà bene.
No px ma tvb