Reborn
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Giocata del 13/09/2020 dalle 16:00 alle 19:49 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Sotterranei] "È una cosa... insensata, ora tirate fuori il registro delle persone di qua?" Gli occhi del Tessai girerebbero verso sinistra, dove la vecchia mizukage, per così dire il suo ruolo, rimarrebbe con la testa china e le mani intrecciate vicino al proprio petto "E meno male che non sapevo cosa fare, chissà quante persone che ci saranno" Scuotendo la testa. Le mani sono infilate all'interno di ampie tasche dei propri pantaloni, essi sono d'un tessuto leggero, larghi con il cavallo basso ed aderenti dalla zona del polpaccio fino alle caviglie, color nero. Ai piedi porta dei sandali non proprio shinobistici ma più da passeggio, punta in avanti chiusa ed un laccetto dietro che passa da sopra la caviglia per tener ben saldo il sandalo al pied; in cima al proprio corpo, per finire, una maglia smanicata bianca con degli schizzi sul davanti di colore grigio e nero, sopra di essa un cardigan nero con le maniche tirate su fino a metà avambraccio. Scende assieme a quella vecchia Mizukage le alte scale che lo porterebbero dalla zona degli anbu fino al sottosuolo dove venivano imprigionati e torturati tutti i ninja da parte del vecchio Kage, che poi, chi non ha un luogo simile in tutto il villaggio? "Heeeeeyyyyy~, c'è qualcuno in vitaaaaa?" L'odore di sigaretta già accesa e ardente si espanderebbe, il rumore dei propri sandali a rimbombare passo dopo passo, e chiunque ci sia la sotto potrebbe sentire qualsiasi cosa, sono giorni, mesi che non si fa vedere nessuno, vero? [ck on] [Cella] Sole, vento, pioggia, nebbia. Giorno. Notte. Stagioni. Giorni, settimane, mesi. Il tempo passa in quella cella in cui è stato rinchiuso, una cella buia in cui è stato rinchiuso, senza finestre, senza spiragli, da solo con se stesso e qualche ratto che ogni tanto fa capolinea a salutarlo. Un luogo angusto e sporco, sudicio e totalmente abbandonato a se stesso. Le pareti sono umide, segno di una fin troppo presente umidità nell'ambiente circostante. Il tempo è passato ma quanto? Impossibile dirlo, i giorni e le settimane si accavallano tra loro, può essere l'inizio della settimana o la fine o direttamente a metà settimana, forse anche metà mese. Tutto fin troppo difficile da dire, in particolar modo per l'Oboro la cui esistenza è sprofondata in un baratro infernale da cui non vi è ritorno, probabile sia questo l'inferno che tutti quanti decantano di vivere quando perdono tutto, persino se stessi. La sua figura ha perso molto, la pelle è più raggrinzita, i muscoli sono meno visibili e meno marcati, le braccia mostrano prive di forme eppure non vi è grasso, bensì sono più magre come il resto del corpo. I bianchi capelli, già lunghi all'epoca, si sono moltiplicati e allungati a dismisura arrivando a toccare terra, a circondarlo e non hanno nemmeno quel bianco colorito. Smorti, spenti, sporchi e pieni di doppie punte. Talmente lunghi da coprirne persino il viso nascondendone lo sguardo ed i tratti facciali, nonchè faccia qualcosa per metterli in mostra, tutto il contrario. Seduto contro una parete, viso chinato verso il basso, ginocchio destro alzato e piede poggiato sul pavimento, braccio posato sull'osso e respiro lento. Silenzio più totale proviene dalla cella dell'Oboro, a fatica si può sentire il suo respiro, tenuto basso e cauto alla continua ricerca di non dare nell'occhio in quel dimenticatoio che è diventata, per lui, Kirigakure. Le vesti sono logore, marciscenti, sudate e maleodoranti. Un ex kimono bianco oramai a brandelli spadroneggia sulle spalle del bianco, strappato in più punti e corto di almeno un 60 centimetri, pantaloni strappati anch'essi arrivanti al di sopra del ginocchio ed infine i piedi nudi, non più rosa ma neri per via dello sporco accumulato. L'odore non è dei migliori in tal loco ma oramai il naso si è abituato e niente più viene sentito. Il silenzio, che da tempo immemore avvolge la sua esistenza, viene scosso da una parlantina familiare ed un piccolo urlo direzionato per quei sotterranei ma i movimenti dell'Oboro non cambiano, resta fermo nella sua posizione andando solo ad abbassare ancor di più il proprio capo verso il basso stringendo il ginocchio al petto. Un sospiro più marcato ne smuove il petto portandolo in avanti, aria esce dalla bocca scuotendo i capelli che ne coprono la visuale ma niente più. Oramai non esiste. [Chk Off] [Sotterranei] "Ooooh, noto che Hotsuma aveva cambiato anche le manette, belle spesse queste, ah" Inclinando la testa verso sinistra e destra, osservando dentro le celle che troverebbe in quella lunga scalinata verso il basso. "Eppure, alcuni nemmeno hanno le manette... Chissà come faceva sul serio a costringerli a restare qui dentro, aveva dei buoni metodi, questo è sicuro" Gli occhi ruoterebbero verso destra, un carcerato si alzerebbe di scatto arrivando ad impattare contro la griglia della cella "HEY, A CUCCIA" La mano destra spingerebbe la Vecchia Mizukage ad arretrare lasciando che resti dietro di se al proprio fianco, deve vivere in qualche modo ancora un po' sta vecchia, no? "Poco alla volta verrete liberati tutti e messi in conto i vostri crimini, inizierete con i processi se colpevoli di qualsiasi cosa da domani mattina, oggi verrete curati e rimessi in sesto, quindi state tutti buoni eh" Guardandosi attorno "In tutto ciò, io sto cercando una persona..." Guardando di sottecchi la Mizukage "Mi aspetti qui? Ti farebbe comodo fare amicizia con i carcerati, sai?" Un sorrisetto, lasciando sul serio la Vecchia ancora sulle scale mentre lui cercherebbe di spiccare un piccolissimo balzo per farsi le ultime scalinate a scendere fino all'entroterra, dove le celle sono più rare, infossate dentro la roccia e senza alcun punto luce. "Raaaiiiidooooo~" Una vola atterrato, schiacciando una pozzanghera con la punta del proprio sandalo "Sei vivooooo~?" E come non riconoscere quel tono? Una illusione? Un po' mi dispiacerebbe per Raido come primo incontro...[ck on] [Cella] La solitudine di quell'angusto loco è una punizione forse non troppo severa ma il silenzio, quello è forse l'unica benedizione e aiuto che in questo tempo ha ricevuto. Pensare liberamente da tutto e da tutti, riflettere su ogni singola azione, misfatto, su come la vita è stata condotta e di cosa la guerra a Kiri ha portato. Un silenzio necessario ma che viene interrotto da quella solita voce familiare, ora più forte e squillante rispetto a prima, una voce che passa da familiare a conosciuta, forse anche troppo. Una persona che non vede letteralmente da anni ed ora qui, a chiacchierare ma portando la sorpresa sempre con se. Un nome non udito da tempo viene scandagliato per i sotterranei arrivando alla sua cella e, di conseguenza, alle sue orecchie permettendogi di fare un piccolo movimento del capo il quale viene lievemente sollevato. Occhi spenti e smorti fissano l'altro capo della cella, il buio lo circonda totalmente e niente viene visto se non quell'inferno in cui oramai vive. Deglutisce, sospira, butta aria fuori dal corpo svuotando i polmoni ma sempre con pacatezza, senza alcun tipo di esagerazione. Yukio è giunto nella lontana Kiri, in un posto tale e chiama lui con quel nome che riempie le pareti e le vite di ogni essere vivente che, come lui, è rinchiuso la dentro <Si, secondo il volere di Hotsuma> e finalmente risponde con timbro di voce basso e rauco di chi non ha la forza nemmeno per vivere, figuriamoci per proferire parola <Anche tu sei dalla sua parte Hasukage? E' finalmente giunto il giorno dell'esecuzione?> domande semplici ma dirette, cosa ha da perdere? Cos'altro gli può essere tolto se non la vita stessa che Hotsuma ha minuziosamente rinchiuso in una scatola buttando via la chiave. [Sotterranei] La mano destra andrebbe ad indicare la zona del nottolino della cella, dove girando la chiave si chiuderebbero le mandate, la forma della propria mano assumerebbe quella di una pistola, mentre Raido parla dopo chissà quanto tempo, lui nel frattempo andrebbe a generare un bossolo abbastanza grande e fluttuante avanti al proprio polpastrello del medio destro "Uhm, in verità ti sei perso il giorno dell'esecuzione, è morto da un po' Hotsuma" - "bang" Subito dopo aver espresso quel nome, lascerebbe partire il proprio proiettile verso la mandata, cercherebbe in questo modo di far saltare in aria quella parte di cella, lasciando che con una lieve spinta verso sinistra scorra via, aprendola definitivamente "Sono venuto a levarti sta merda di dosso, vedi di alzare il culo, sono cambiate un paio di cose e tu sei ancora vivo" Già, stranamente, eh "È strano che Hotsuma non ti abbia fatto fuori, forse era troppo impegnato a sbarellare e sclerare in maniera del tutto casuale, anche se... Non è che mi stava chissà quanto a genio, sempre serioso, uhm, mamma mia che persona composta, troppo" Sempre. Il. Solito "Andiamo subito a Kusa, meno stai a Kiri meglio è, poi ti farò vedere come è ridotta e come si sta riprendendo, meno traumi visivi hai meglio stai per il momento" E niente, in sostanza è arrivato, sceso, ha rotto la cella e sta li, difronte la cella aperta con Raido al suolo, niente più.[ck on][innata descrittiva] [Cella] Yukio fuori dalla porta della cella, se così si possa chiamare e dopo qualche semplice parola, la porta salta in aria per via di un colpo del Kokketsu, andando persino a scuotere la chioma dell'Oboro. L'istinto è una cosa che non si può sopprimere ed è proprio esso che lo porta a girare il viso, voltarlo in direzione del Tessai e, alzandolo, mostrerebbe il volto. Quella mezza luna viola sulla propria fronte è oramai quasi del tutto scomparsa mentre le guancia non mostrano più i segni dei graffi, totalmente guarite ma le pitture a forma di artiglio di lupo sono appena visibili, quasi del tutto svanite anche loro come segno del tempo passato. Pupille piccole, palpebre abbastanza basse da nasconderle quasi del tutto mentre la luce del corridoio irradia la stanza. La sinistra si alza portandosi dinanzi agli occhi, coprendo quel raggio di improvvisa luce capace di accecarlo <Hotsuma è morto? Come?> domanda con tono di voce basso, privo di sorpresa ma anche privo di curiosità verso una persona che non ne merita. Lo ascolta, il respiro si affanna mentre cerca lentamente di alzarsi. La mano destra va a poggiarsi sul suolo, il ginocchio sinistro esegue la medesima azione provando a fare forza per tirarsi e rimettersi in piedi ma il tempo passato li sotto è troppo e la forza è proprio quella che viene a mancare. Non appena fa un piccolo accenno ripiomba al suolo con tutto il corpo, sbattendo il petto per terra. Debole, fin troppo debole per poter anche solo sperare di compiere un'azione del genere ma non si demorde <E' morto Hotsuma, cos'altro può essere cambiato?> gli domanda nel frattempo che tenta di rimettersi in piedi <Non è strano. Era fin troppo consapevole che farmi fuori sarebbe stata una liberazione. Tenermi in vita è stata la punizione> il pugno destro si stringe, spinge per terra <E i suoi occhi me lo hanno detto chiaro>. Gonfia il bicipite oramai poco prominente, le vene non si vedono più. Deglutisce alle parole del Kokketsu <Kiri per me è morta insieme al suo Kage> cerca di smuoversi ma alla fine non riesce trovandosi costretto ad allungare appena il braccio verso l'Hasukage <Dammi una mano, sono troppo debole> ridotto ad essere l'ombra di se stesso, ridotto a non essere neanche più se stesso. Il guerriero di un tempo, ora a terra a chiedere aiuto. [Sotterranei] "Furaya e Hitomu, aveva promesso che attaccava Konoha, così ha fatto" Scrolla le proprie spalle "Insomma, sotto l'influenza di quella semi divinità che cosa poteva fare Hotsuma? È stato solo controllato da questo Kami per stravolgere l'equilibrio mondiale, nulla di che, cose di routine quotidiana alla fine non c'è nemmeno da sorprendersi, ti pare?" Scuotendo la testa "Tieni" andrebbe a cercare nelle proprie tasche un tonico coagulante, quanto meno per rimarginare le ferite e interne, risanare la sua spossatezza e piccolissime cose, quel che servirebbe per poterlo mettere in parte in sesto "Tranquillo, non muoverti" Il proiettile di prima andrebbe a mutare forma, creando una mano la quale avvolgerebbe delicatamente il corpo di Raido e lo solleverebbe "Fuori da sta merda" La mano terrebbe la schiena su tutta la zona delle prime falangi della mano costruita, il pollice passerebbe avanti al proprio corpo nella zona del petto così che possa attaccarsi e appoggiarsi sopra se gli fosse necessario, insomma è su una sottospecie di poltrona a forma di mano fatta di sangue, quante volte può capitare una cosa simile? "È morto Hotsuma, un semi Dio ha distrutto tutti gli spadaccini, Kiri è quasi rasa al suolo, Konoha e Kusa sono ancora in allerta a priori, abbiamo dei problemi ad Oto, c'è un allarme generale per la possibile ricomparsa del semi Dio e se te lo chiedi, si, non è ancora morto, TADAAAAAAAAN, sorpresa ah? Questa non te l'aspettavi HAHAHAHAHA" Già, la risata è più isterica che altro "E poi ora c'è un Kage che è stato nominato dal... Consiglio" Si, come no, da Yukio e Furaya, no? "Non pensare ad Hotsuma, era solo sotto controllo, non ha colpe, anche se per essere controllato era il più incline, in qualche modo ha sempre avuto quell'indole, questo è confermato" Solleverebbe la destra mentre la sinistra cercherebbe il proprio pacchetto di sigarette con l'accendino. Il tonico gli verrebbe dato una volta sollevato dal suolo dalla cella per essere trasportato all'esterno di essa. "Ed ho bisogno di te... Ti credevo morto, sai?"[ck on] [Cella] Le chiacchiere con Yukio non sono mai poche ed il Tessai si sbizzarrisce a parlare, una parlantina che lo contraddistingue oltre ad una certa pazzia ma questi sono dettagli a cui l'Oboro non bada più oramai, lo ha servito per così tanto tempo da averci fatto il callo <Konoha? Perchè tutti quanti vogliono attaccare Konoha?> una domanda che più spontanea non si può eppure non può fare a meno di mostrare il proprio viso, con quel sopracciglio che si alza e si solleva, totalmente preso in contropiede e stranito da quello che le orecchie sentono da parte del Kage di Kusa. Lo guarda dal basso verso l'alto interrompendo ogni singolo movimento per dargli la giusta attenzione, quanto meno quella necessaria <Un semi dio? Ma di che stai parlando? Hotsuma era troppo forte per farsi controllare, neanche io sono mai riuscito a batterlo nonostante conoscessi le sue mosse> ed il cervello inizia a pensare, le rotelle dentro quel cranio si muovono velocemente per elaborare il tutto e renderlo più sensato. Nota come gli venga porto un tonico e vorrebbe davvero prenderlo ma il tessai anticipa ogni cosa creando una mano fatta interamente di sangue nero la quale lo aiuterebbe. Si, una poltrona a forma di mano che lo aiuta a risollevarsi portandolo al di fuori della cenna, nel corridoio del sotterraneo, fuori, letteramente, da quel postaccio una volta per tutte ma in tutto ciò le spiegazioni di Yukio non vengono meno <Non mi sorprende. Quando Hotsuma mi fece rinchiudere mi tolse la Samehada> una spada leggendaria andata perduta. Troppe informazioni una dietro l'altra, davvero troppe per poter essere metabolizzate all'improvviso, specie da parte di uno che ha vissuto gli ultimi mesi rinchiuso, al di fuori del mondo e delle sue vicende. Umetta le labbra strofinandosele, le inumidisce lentamente <Kiri rasa al suolo? Impossibile, Kiri ha alcuni dei migliori ninja del mondo, come è stato possibile?> sconcertato e sorpreso <Problemi ad Oto? Pure li? In questi mesi...in questi anni tutto è andato in malora. Come avete fatto a permetterlo?> si rivolge direttamente a lui ma la notizia di questo semi dio ha la priorità <Aspettate che attacchi di nuovo? Uccidetelo. Diamine, sei un Tessai, dovresti poterci riuscire con uno sputo>. Le notizie continuano ad affluire nella testa del Jonin una dietro l'altra senza alcun tipo di sosta e sono tutte quante nuove <Ah si? Meglio per loro> un qualcosa che lo lascia totalmente indifferente, un nuovo Kage a Kiri è l'ultimo dei suoi problemi. Mezzo sorriso va a crearsi sul viso di Raido, un sorriso amaro e pregno di tristezza e rabbia <Già. Ha sempre avuto quell'indole>...<Forse Hotsuma è sempre stato così ma gli serviva qualcosa che lo spronasse a diventare...un mostro> deglutisce mentre si rialza riuscendo a stare in piedi, a fatica ma tenendo le mani poggiati su quella mano fatta interamente di sangue. Prende il tonico da Yukio andando ad ingerirlo senza fare troppi complimenti <Bisogno di me? Di un ninja che non è riuscito a proteggere il proprio villaggio, di qualcuno che si è fatto rinchiudere senza opporre resistenza? Di un uomo decaduto? Cosa ti serve?> ovvio che glielo chieda <Avrei preferito esserlo>. [Sotterranei] Solleverebbe le spallucce alla prima domanda di Raido "E io che cazzo ne so, scusa?" Bhe, come dargli torto? ANDIAMO. "Sarà bello il nome, KONOHAAA, senti? Rimbomba bene qui sotto, avrà un nome afrodisiaco che condiziona le persone ad attaccarla, BHO!" Sbattendo le mani lungo i propri fianchi "Bhe, si è fatto condizionare ed è schiattato, fine dei giochi per Hotsuma, mi spiace" La sensibilità di Yukio è veramente spiazzante alcune volte... "Kiri ha avuto dei problemi perchè all'interno la maggior parte degli anbu erano condizionati da questo semi dio e da Hotsuma, una doppietta interna che ha portato guerriglie anche contro l'alleanza, credevamo che fosse stato tutto organizzato da altri Kage ma alla fine era questo Kami che portava distruzione internamente, Oto devo solo salvare Kunimitsu quando mi va, sono impegnato in questo periodo" De fa che? "Perchè la colpa deve essere mia? Sono gli altri che non sanno che fare e distruggono cose, non sono di certo il salvatore perenne degli scontri, una volta l'ho fatto, basta e avanza" Ruotando gli occhi al cielo "Per il semidio, sapessimo dove si trovasse agirei subito, forse solo quella situazione è la più preoccupante, ma vabbè" - "OH quante storie, ogni volta che state male voi esseri umani, gne gne non sono stato bravo, guarda che ninja che sono, vedi di darti una svegliata eh Raido" Borbotta, ruotando subito i tacchi per risalire le scale mentre porta con se Raido, fluttuante in quella mano "Semplicemente sei uno dei pochi Houjutser rimasti in circolazione, figurati se posso permetterti di morire in questa merda, e sei stato graziato, sul serio, a momenti veniva tutto raso al suolo qui per inutilizzo, meno male che abbiamo fatto un giro di perlustrazione" Scuote la testa, salendo le scalette poco alla volta "Ho bisogno di te perchè in qualche modo devi rientrare nel mondo dei ninja... Guarda te che mi tocca fare, sempre il lavoro sporco, venire a prendere i cadaveri e portarli in vita" Sollevando gli occhi "Prima o poi dovrò morire anche io, no?" Chissà chi mi verrà a prendere quel giorno...[ck on] [Cella] Alza le spalle, come ribattere a quelle parole ma il Yukio che conosce non si smentisce ed il suo estro viene fuori con tanta potenza e tanta idiozia in una sola volta <Si...> scuote il capo portandolo altrove mentre il tonico coagulante fa effetto ridandogli un po' di forza e di energia, il giusto per poter camminare da solo e con le proprie gambe <Se lo è meritato allora> la sensibilità di Raido non è da meno, non quando si parla del suo sensei <Hotsuma mi ha tolto tutto ciò che mi era rimasto dimostrandosi...> prende un respiro profondo, consapevole della gravità di quello che sta dicendo e della pesantezza di tali <...un gran figlio di puttana> Raido volgare, e cosa mai può essere successo per portarlo a tanto. Si fa trasportare ancora un po' da quella mano, beandosi di quell'aiuto improvviso, inaspettato eppure sotto sotto gradito per averlo spinto al di fuori di quel tugurio <Anche gli Anbu? Questo Kami si è infiltrato in tutto il villaggio senza che nessuno se ne accorgesse...gli altri villaggi? Konoha era l'obiettivo ma gli altri? Hanno subito la stessa sorte?> la curiosità regna sovrana ora <Salvare Kunimitsu? Diamine, avete un problema con i Kage? Cos'ha quella donna?> qualcosa non torna, tutto insieme e va a racchiudere la stessa cerchia di persone di potere uguali ad Hotsuma. Un mezzo sorriso viene a galla da parte dell'Oboro, un sorriso molto tirato <Tu sei un salvatore Yukio> altro sorriso, più pronunciato <L'uomo che vidi anni fa diventare Kage, ha salvato un intero villaggio, ha aiutato centinaia di persone a combattere l'oppressione del consiglio divenendo un eroe. Per quanto ti sforzi di affermare il contrario, sei un salvatore e una speranza, Hasukage> chinando il capo in puro segno di rispetto nei confronti del Kokketsu e delle sue imprese passate. Resta in silenzio all'ignoranza da parte dell'altro sul semi dio, non aggiunge alcun tipo di commento ma l'occhio destro va a squadrare l'altro, lo punta e lo fulmina per certi versi <La svegliata me la sono data Yukio, tutto merito di Hotsuma. Mi ha fatto aprire gli occhi su tante cose> sbuffa seccato ma senza alcun tipo di astio eppure riesce sempre a catturarne l'attenzione con frasi che lo toccano da vicino <Come scusa? Uno dei pochi? D'accordo per gli spadaccini ma la mia arte non può essere così disastrosa> altrettanto sconcertato, forse più per questo che per Hotsuma. Vai a vedere le sue priorità <Che culo> commenta sarcastico <Va bene, il motivo per cui mi vuoi riportare al mondo dei ninja? Non hai un esercito ai tuoi ordini?> ovviamente, è il Kage <Non ti ci vogliono all'inferno, fai troppo baccano>. [Sotterranei] "Uhm, figlio di puttana, si, è un bel termine per Hotsuma" - "Quante volte ho desiderato piantargli una lama nella gamba, giusto perchè mi stava sul cazzo per come mi rispondeva, mamma mia quanto irritava quell'uomo" Scuote la testa, arrivando quasi in cima dove la vecchia Mizukage è restata ferma per tutto il tempo in attesa del Tessai e Raido "Certo, anche gli anbu, il Kami ha fatto una infiltrazione interna poco alla volta, del resto chi possiede la dislocazione ha sempre un punto a favore in queste situazioni, non credi? Gli è bastato veramente poco per prendere il controllo di tutti gli anbu, uno per uno, distruggendo Kiri dall'interno, un bel lavoro devo dire comunque" Alzando le mani "Quanto meno è stato molto strutturato e logico" Un solo punto a favore di quel guastafeste "Kunimitsu alla fine nulla di grave, semplicemente è uno dei pochi kage a parlarmi schiettamente e a fare cose concrete, merita l'attenzione e il privilegio di essere aiutata in un certo senso, ormai Raido, l'alleanza va avanti solo per inerzia" - "Hey" Verso la Mizukage "Questa notte fai scendere gli anbu, dai da mangiare a tutti e curali con un team medico, alcuni stanno messi veramente male, altri prestate attenzione, la pazzia non è da escludere in queste situazioni, alcuni potrebbero sbarellare, poi procedi a mandare un avviso generale a Kiri dove si annuncia la liberazione degli ultimi prigionieri di Hotsuma, di Raido, non una parola" Semplice, no? "AH MA CHE SALVATORE, PER FAVORE" Ruotando il volto verso lo spadaccino "Semplicemente mi devono lasciar fare, odio quando qualcuno mi mette i bastoni tra le ruote, e poi ci tengo a Kusa... Mi dispiaceva abbandonarla" Ah, questa è la nuova scusa? "Bhe si, uno dei pochi, sei sempre considerato uno dei migliori houjutser delle terre ninja, quindi vedi di rimetterti subito in sesto, dovremo far anche delle visitine agli altri Kage, giusto per... Salutarli" Si, come no. Patti in corso? "Sicuramente farei baccano, ma mi divertirei un mondo, IMMAGINA DISTRUGGERE TUTTI A SONO IMMORTALI E SI RICOSTRUISCONO? TORTUREREI IO GLI ALTRI HAHAHAHAHA"[ck on] [Cella] <Vero? Rimpiango di non averglielo detto di persona> deglutisce per l'ennesima e forse ultima volta mentre tenta di scendere dalla manona gigante riacquistando un minimo di dignità e riprendere a camminare. Un'operazione non facilissima ma ci si prova lo stesso, passo dopo passo, piccolissimi passi atti a portarlo avanti per seguire Yukio verso l'uscita e rivedere il mondo dopo così tanto tempo. Non commenta l'astio altrui nei confronti di Hotsuma, non difende più il suo sensei ne si spende a dire qualcosa in suo favore. Dimostrandosi per ciò che è realmente, l'ex Mizukage ha perso ogni credibilità. Ascolta il dire del Kokketsu in totale silenzio mentre le gambe lo reggono a fatica ma ci riesce, camminare non è poi un'impresa tanto ardua <Già, la dislocazione ti facilita tutto bene o male> commenta più a se stesso che verso il Tessai <Già> ennesima conferma dell'operato di quel Kami distruttore <Quali sono i segni? Come si fa a capire quando uno è sotto il suo controllo? Il cambio di personalità improvvisa? Non penso sia una prova sufficiente, anche perchè, come hai detto, tutti possono rivelarsi per quello che sono da un momento all'altro> scuote il capo pensieroso, riflettendo ed abbassando lo sguardo verso il basso guardando bene dove mette i piedi ed evitando di cadere al suolo <Mi sembra un buon motivo> chi è lui per contestarlo <I paesi sono in guerra? Tanta fatica per tenere salda la pace e ora si è di nuovo in guerra?> l'alleanza va avanti solo per inerzia, una frase da non farsi sfuggire e che merita un maggiore approfondimento per ciò che ne consegue. Silente nuovamente mentre inizia a salire gli scalini e li percorre notando una donna a cui Yukio va a rivolgere parola dandole, a conti fatti, degli ordini. Assottiglia la sguardo, osserva senza battere ciglio il fare dell'Hasukage andando ad umettare le labbra secche e screpolate, di quelle che non vedono dell'acqua dall'alba dei tempi <Dimmi> comincia la sua frase <Se a Kiri hanno eletto un nuovo Kage e l'alleanza va avanti per inerzia, come mai stai dando ordini qui?>...<Come hai fatto a venire a liberarmi? Non dovrebbe essere compito di Kiri assicurarsi dei prigionieri?> domande su domande, dubbi che lo stesso Yukio è andato a formare <Ti dispiaceva, eh? Secondo me moriresti per Kusa> convinto più di ogni altra cosa su questo unico punto. China il capo sorridendo in modo amaro a quella specie di complimento a cui non va a dare risposta <Cosa hai in mente per i Kage?> una giornata di domande ma dopo mesi passati in prigionia è normale <Mi sono sempre chiesto cosa succede se un bambino appena nato cade e sbatte la testa> andando a guardare il Kokketsu negli occhi <Ora ho la risposta>. Non risponde alla maggior parte delle parole di Raido, sono domande che la risposta verrà data in un secondo momento, non qui e non ora "Non ho detto che sono in guerra,ma che va avanti per inerzia" Solleva l'indice sinistro, puntiglioso "I segni sono occhi modificati, sul bianco, il corpo non muore normalmente ma diventa polvere, e se ti attacca qualcuno, credo che come prima idea pensi che siano nemici, nh?" Anche quello è un bel sistema "Caro Raido, ti devo ricordare che ho occhi e orecchie ovunque? Oppure sorpassiamo questo argomento?" No,non una risata, non uno sguardo di comprensione, una frase iniziata e morta li "Kiri è compito mio e di un'altra persona, non può essere gestita da sola, non ora" Già, iniziamo a spiegargli qualcosina di più, meglio no? "LUCE!" Alla fine, dopo tutta quella camminata, la luce verso l'uscita delle celle "Devono soltanto darmi una autorizzazione i Kage, poi vedrai... Devo poter raggiungere una persona che gestisce più di un villaggio e più di un paesino" Ma un... Continente? "Ora via da qui" La mano di sangue che prima ha lasciato Raido lo sfiorerebbe delicatamente, si poggerebbe sulla sua spalla ed un piccolo filo collegherebbe il costrutto al corpo del Tessai "Sicuramente vomiterai, ma non mi metto a camminare fino a Kusa" Un fulmine a ciel sereno, una volta fuori. Un fulmine dal color nero e violaceo che impatta su entrambi, facendoli sparire completamente da quella zona per ritrovarsi... In un appartamento, difronte ad una finestra aperta con la vista verso il palazzo del Governo di Kusa. BUON INIZIO.[se END] [Corridoio] Non fiata, lascia i propri pensieri per se e solo per se stesso, così da avere modo di fare le proprie delucidazioni <Non se è qualcuno che conosco Yukio. Se tu mi attaccassi, penserei a qualcosa che non va, non che sei mio nemico> un ragionamento più che logico <Occhi e polvere> conclude il commento <Sorpassiamo...per ora> non di certo un argomento da lasciare in sospeso troppo a lungo ma è giusto che si continui. Scuote il capo, nuovamente stranito dall'affermazione altrui su Kiri <Bene, adesso Kiri ha bisogno anche della balia> sbuffa <Figlio di puttana, ha ridotto il mio villaggio ad uno scherzo> inveisce contro colui che è colpevole di tutto questo, contro la persona che ha portato Kiri a divenire ciò che è adesso. Finalmente escono dai sotterranei ritrovandosi all'esterno, con la luce che li investe in pieno e l'istinto si fa nuovamente vivo. La mano va a coprire gli occhi per la luce solare eccessivamente forte, le pupille si restringono di colpo e gli occhi iniziano a lacrimare, più rossi e delicati. Inarca il sopracciglio quando quella mano fatta di sangue va a poggiarsi sulla spalla dell'Oboro e con lo sguardo posato sul Kokketsu lo fisserebbe con attenzione <Eh?> non fa in tempo a domandare che in pochi attimi si ritrova in un appartamento a Kusa la cui finestra si affaccia verso il palazzo del governo di Kusa eppure tutto ciò non lo tocca in quanto impegnato a fare ben altro. Si volta di scatto piegando il busto verso il basso, il viso in prossimità dei piedi di Yukio e li andrebbe a rimettere tutto quel poco che ha mangiato in quel periodo, lasciandosi andare su Tessai e sporcandogli, inevitabilmente i calzari ma alla fine si, questo potrebbe essere effettivamente un nuovo inizio. [END]