La tana - Trama di Oto
Quest
Missione di Livello A
Giocata del 01/09/2020 dalle 19:45 alle 23:46 nella chat "Entrata [Oto]"
Sentite anche voi l'aria della tempesta in arrivo? Perchè noi spettatori si, certamente, eppure oggi abbiamo due su tre protagonisti di questa missione suicida, perchè lo è, sapete bene come il villaggio del suono, Otogakure, sia un intersecarsi di cunicoli, strade sotterranee, quello che potrebbe sembrar il labirinto di Dedalo in persona, riuscirete a trovare il filo di Ariana per farvi condurre alla metà e alla fine di questo? La missione è stata annunciata, penetrare le fondamenta stesse della terra e aprire la strada fino ad una certa tana degli eredi di Manda, oh quei serpentoni che son belli eh? Ma non siamo qui per ammirare le evocazioni, siamo qui perchè ormai tutto s'è mosso, la sinfonia ha iniziato il suo corso e sta già suonando nello stesso momento qualcosa di ampio nelle prigioni di Oto, ma qui ci troviamo tutti quanti d'innanzi le mura stesse, anzi, dentro ormai, dato che vi è stata concessa libera entrata dalla Yakuza e da Ryuuma stesso, un atto ignobile forse eppure efficace, non vi è nulla che vi possa fermare adesso. Molti dei ninja sono partiti, stanno muovendosi verso quella prigione lontana, quel diversivo attuato da un altro ramo di quella strana e ambigua alleanza ove ognuno ha messo su quel piatto d'oro le proprie convinzioni e i propri desideri. Vi trovate dunque dentro le mura, nessuno vi ha fermato e nessuno sembra prestare voi occhio, eppure ve ne sono diversi, di fretta che sfrecciano a un centinaio di metri da voi . Una landa quasi desolata, vi trovate diversi edifici semi abbandonati, alcuni alti fino a 10 piani, diroccati, mentre altre casupole più basse, e da dove siete voi, potrete notare alcune guardie recante l'effige di Oto sul loro coprifronte. Passeggiano su quelli, ma sono ancora abbastanza distanti da voi, circa 50 metri e sembrano non volersi muovere, come a proteggere qualcosa di ancora lontano. Di Ekazu ancora non vi è traccia, che sia andato avanti grazie alle sue arti oculari? Non lo sapremo dire oggi. Avete dunque davanti una via lunga, deserta, mentre sia a destra che sinistra avrete case diroccate e mal fatte, alte e basse e il sole è ormai calato, le ombre si allungano verso di voi... le guardie sembrano innervosirsi lievemente, il loro passo si fa più serrato ma la notte sembra esservi amica e consigliera, seguite il vostro istinto per trovar quell'ingresso celato ai più. Vi trovate a 50m dalla prima casa a sinistra, bassa con le porte sbarrate, a destra a 60 metri sta un palazzo alto 5 piani, diroccato per metà, sul cui tetto due ninja stanno facendo la guardia , osservando il punto opposto a voi, l'altro lato della "città" con nervosismo.[quest chiusa - Trama di Oto - Hanabi e Itsuki][no time][turni liberi][ si comincia!]
[Strada] Quanto tempo sarà passato? Un'ora, forse due? Eppure è sembrato un'eternità. L'attacco alle prigioni di Oto sembra procedere per il meglio e Keimusho la si può oramai definire sotto assedio visto il muoversi delle truppe del Suono che confermano la riuscita della prima parte del piano. Un sospiro, il fiato si perde filtrando attraverso la mascherina nera che viene tirata su di nuovo mentre il mozzicone della sigaretta vien gettato dalla mancina in direzione del ciglio delle mura, lì dove hanno potuto recarsi in maniera praticamente indisturbata sia per il favoreggiamento dovuto agli scagnozzi della Yakuza e sia per la questione del diversivo nel carcere < Sembra che tocchi a noi, è un peccato non avere i ricordi di Eiji dalla nostra. > il tono esce mescolandosi con quell'espressione di sufficienza e noia dovuta all'attesa, permea da sotto il lembo nero che si poggia a metà del naso, accompagnando i colori neutrali dai quali è composta la divisa della Yugure, indossata sopra al solito equipaggiamento sostanzialmente, nulla di troppo esotico ed insolito. I lunghi fili d'ebano sono serrati in una cosa alta, acconciatura tipica quando si stratta di dover rischiar di muovere le mani, anche se per ora sembra che i più li ignorino, tanto che lui in quel guardarsi appena intorno con quel saettare delle scarlatte, prosegue con le braccia lungo i fianchi, i bordi dell'haori bianco a sfiorargli le mani avvolte di nero < Mmh.. Ed è un peccato aver passato questi minuti in maniera così noiosa.. > però è un mormorio tra se e se, che chiaramente vien rivolto con neutralità e sincerità nei confronti della Pura al suo fianco, visto che non ha fatto molto oltre a cercare di scorgere Ekazu e tacere, furente, in quello scarso paio d'ore. Eppure, senza attendere un'ulteriore risposta, dentro di sè la sua attenzione volgere in direzione del proprio Chakra, il Chakra che verrebbe smosso attraverso il sistema circolatorio proprio in direzione del cerebro, mentre la mancina si scosta andando a potare all'altezza del fianco sinistro, estraendo un tonico di Chakra speciale, accompagnando nel frattempo la propria energia nel centro dei due emisferi, il destro ed il sinistro < Allora vi lascio ai vostri problemi di coppia... > un tono mellifluo e freddo allo stesso tempo mentre soltanto ora un Eiji perso nelle strade di Oto, per quanto non siano in una delle migliori zone, si desta con un nobile grugnito di fastidio <{ Tsk, fà silenzio, non sono in vena di sarcasmo.. }> e detto ciò, senza dover chiaramente aggiungere nulla visto la situazione sulla quale non ci sarebbe ovviamente da discutere, l'innata Goryo verrebbe attivata concentrando il chakra nella fenditura del cervello, mentre il tonico viene masticato e gli occhi chiusi, poi iridi viola, capelli che si tingono di bianco ed il viso che si affila e si definisce sotto al nero atto a celarlo < ... > si volta di lato, volgendo la propria attenzione verso Hanabi, la fissa con quelle ametiste per lunghi istanti e non dice nulla, non ha intenzione di lasciarsi trasportare dai ricordi o cose simili. Certo che di tutte le persone con le quali doveva far squadra, insomma.. Proprio lei? Ma non ha da obiettare, come allo stesso tempo no ha motivo di gioire, o forse è un po+ di uno e un po+ dell'altro. Lo sguardo si riporta in avanti e le mani si posano dietro la schiena, una a stringere appena il polso dell'altra, impettito ed aristocratico, la coda, diventata ovviamente bianca, fluttua appena al vento < Mh... In questo posto non dovrei nemmeno avere ricordi significativi.. Mi chiedo.. Da dove incominciamo? > parla a tratti a se stesso ed allo stesso tempo ad Itsuki, così come quelle parole però possano valere allo stesso tempo per la Uchiha, anche se non si aspetta una risposta che possa effettivamente non essere condita da un'insulto o chissà che altro. Siamo solo agli inizi. Le violacee si scostano, visto che a livello del terreno non sembra ci siano molti modi di andare a recuperare informazioni, il punto migliore sarebbe quello di trovare una posizione sopraelevata, quindi le pupille punterebbero verso l'alto andando a soffermarsi proprio sul presunto palazzo a 60 metri di distanza, senza poter vedere di preciso il dove stiano guardando le guardie, accennando con un gesto elegante della dritta, quasi ad invitarla ad avviarsi in direzione dell somma di quei cinque piani < Suggerisco di prendere una posizione di vantaggio e guardarsi intorno.. > chissà mai che con quei suoi occhi lei non possa scorgere qualcosa di più, anche se ovviamente questo non viene detto, no, dopo l'ultima volta non gli va nemmeno di tirare in causa lo Sharingan o qualsiasi questione che possa rendere l'atmosfera tra loro due - anzi tre - più tesa del dovuto. Quindi, se lei si fosse incamminata, lui avrebbe seguito smuovendosi con un passo disinvolto e placido, seppur sempre distinto da un aristocratico modo di porsi, avvicinandosi di una trentina di metri verso quel palazzo, ne troppo in fretta ne troppo in calma. È a casa sua, dopotutto. { 2/4 Hijutsu + 1/2 tonico + 1/4 30m } { +10 ck 2 = 58 }{ EQ: 3 Kunai - 2 Veleno inibente Nylon conduttore - Tonico Sp hp e ck - tonico hp e ck - Vambraci + Schinieri + Armatura light - Manette anti-ck - Ricetrasmittente }Itsuki usa Tonico Recupero Chakra Speciale! (1 Nel Portaoggetti)
[Mura Esterne > 30 metri avanti | Ombre] Il diversivo sembra essere riuscito: ninja a sfrecciare veloci a metri da loro, le ombre del crepuscolo a inghiottire lentamente la presenza delle due improbabili figure, miracolosamente ancora inosservate. Silenzio. Momentaneo silenzio. Dopo la terza, o forse è la quarta, minaccia di morte, infine sembra essere riuscita nel silenzio. Un silenzio che definire teso sul filo di un rasoio collegato a un deposito di benzina, sarebbe riduttivo. Di tutte, TUTTE le sacrosante ai kami persone presenti nell’universo conosciuto, di tutti i ninja disponibili a Kusa, proprio lui. La persona la cui sola esistenza l’ha costretta a notti insonni e pericolosi episodi di perdita di controllo. La persona al cui interno risiede colui che amava e che ha dovuto uccidere con le sue stesse mani. Itsuki. Ed Eiji. Le labbra appena schiuse rilasciano un tremante respiro pregno di rabbia e nervosismo. Lo sguardo grigio, già di consueto noto per la sua freddezza e distacco, potrebbe ora staccare la testa da un collo solamente guardandolo tanto sarebbe affilato. I capelli corvini scalati in ciocche irregolari sugli zigomi pallidi, raccolti nella consueta corta coda bassa di fortuna. E tanto per migliorare ancora di più la situazione, Ekazu non è arrivato. Se c’era anche solo una lontana possibilità di sanare l’umore della Pura o quantomeno alleviare un minimo la tensione difficilmente immaginabile, adesso sembra pura utopia. La fronte è contratta, il volto scurito dall’ombra misto tra insofferenza e preoccupazione per l’assenza dell’unica persona rimastale insieme a Furaya. Per giunta, sono di nuovo li. Di nuovo a Oto. Quelle mura esterne, quei luoghi una volta parte della propria quotidianità. Quei paesaggi ormai diroccati. Il nervosismo e l’adrenalina a scorrerle lungo la spina dorsale, la preoccupazione a intossicarle l’animo. A differenza del consueto, per una volta il vestiario è stato scelto e studiato sulla serietà della situazione; certamente la Pura non è tipa da cerimonie di missione o eccessive accortezze. Anzi. Solitamente potrebbe essere considerata tra le entità più incoscienti che il mondo ninja abbia mai conosciuto. Ma saranno i suoi ventotto anni di rischi e ferite evitabili, saranno stati quegli incontri ravvicinati con la morte che l’hanno accompagnata per tutta la vita; stavolta indosso ha qualcosa di adatto per ciò che lo aspetta. Un’armatura leggera sovrasta la classica maglia nera con scollo a V e i consueti pantaloni da allenamento larghi abbastanza da non ostacolarle alcun movimento infilati in calzari ninja. Avambracci e schinieri a proteggere tutti e quattro gli arti, guanti ninja placcati di metallo a fasciare le affusolate mani, coprifronte per una volta legato al suo posto, a proteggerle il viso da eventuali attacchi alla testa. Porta kunai e shuriken legati ad entrambe le cosce contengono rispettivamente 9 kunai sulla gamba destra e 9 shuriken sulla sinistra. Due tasche porta oggetti sono attaccate sui due fianchi, contenenti rispettivamente il primo due tonici curativi uno standard e uno speciale, due tonici recupero chakra anche questi uno normale e uno speciale e 10 fuda con sigillati i rispettivi tronchetti per la sostituzione. Il secondo 5 fumogeni, 5 bombe luce, un filo di nylon conduttore, una carta bomba mina e 5 carte bomba già assicurati ai rispettivi 5 kunai. E’ ancora in silenzio, lo sguardo sottile che serio e concentrato per quanto possibile, studierebbe cauto la situazione, quando ecco che la voce di Itsuki per l’ennesima volta andrebbe a stuzzicare quel nervo scoperto; una lieve contrazione della mascella, lo sguardo che non si sposta dalla strada dinnanzi a loro <..Taci > sibila, percependo con la sola visione periferica quel cambiamenti. No. Non quella trasformazione. Lo stomaco si annoda spiacevolmente, le viscere a contorcersi. Non Eiji. Non ora < TSK- > serra i dentini, stizzita, furente. Ekazu non c’è. Eiji accanto a lei. Una missione pseudo suicida. Qualcos’altro? < … > ascolta le parole del compagno di missione, lo sguardo ancora fisso dinnanzi a sé, evitando accuratamente di fissarlo per non rischiare di distrarsi. Deve essere concentrata. Deve. E come prima cosa, deve dare la priorità alla missione. A questo fine, nella massima concentrazione ormai automatizzata dall’esperienza andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra già in circolo lungo il keirakukei, tentando di indirizzarlo diligentemente tramite quest’ultimo in direzione degli occhi; i bulbi oculari che verrebbero riempiti, irrorati assieme a quei nervi e canali di connessione che permetterebbero un ponte tra occhi e cervello. Le palpebre che verrebbero chiuse per un brevissimo istante celando le iridi grigie, per dunque venir riaperte; un improvviso cremisi ornato di tre piccole tomoe a macchiare il suo sguardo, baluardo di quell’innata maledetta fatta di perdita e dolore. Dunque, ecco che tornerebbe a studiare l’ambienta circostante ed in particolare, la strada in direzione di quelle due guardie di vedetta con il preoccupato sguardo perso all’orizzonte; si prenderebbe il suo tempo, tentando, favorita dallo sharingan, di studiare nuovamente il territorio. Il terreno, i muri dei palazzi diroccati, le case circostanti. Ogni singolo dettaglio tenterebbe di essere individuato dalla Pura, alla ricerca di eventuali trappole a innesco di chakra. Dunque, solamente qualora non avesse rilevato nulla di sospetto, farebbe per rispondere in direzione del Kagurakaza <…Là. > un cenno con il capo in direzione delle due guardie <… Due ninja di guardia in una situazione del genere. O sono delle teste di cazzo suicide, o chiaramente hanno avuto ordine di restare lì a qualunque costo. Sarebbe il caso di scoprire il motivo di tanta dedizione. > sibila. Non ha la minima voglia di comunicare con lui, eppure, deve <Sai ancora ragionare pare. > un cinico acconsentire al di lui intento di avvicinarsi. Dunque, con la massima attenzione possibile ecco che tenterebbe di muoversi verso il palazzo sorvegliato dalle due guardie mantenendosi sempre lungo le ombre proiettate dai palazzi, mai esposta alla poca luce rimasta: ogni piede che tenterebbe di saggiare il terreno per ridurre al minimo qualsiasi fonte di rumore, evitando brecciolino, sassi o rametti lungo il tragitto, lo sharingan a studiare attentamente qualsiasi dettaglio lungo la strada pronta a fermarsi alla minima anomalia. Movimenti controllati, attenti, studiati, più strategici che rapidi, al fine di mantenere al massimo la copertura nell’avvicinarsi alla meta. {SE Sharingan: Attivazione -3 chakra} {Chakra ON : 82/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 |Tonico recupero chakra x1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1}Eccoli i due baldi giovani armati fino ai denti, li impettiti, con Itsuki con una CODA bianca legata alle chiappe, come? Basterebbe scoprirlo spogliandolo, ma non mi sembra il caso in questo momento "coff". Comunque, andiamo avanti, [Itsuki] sarà il primo a muoversi nel richiamare la sua innata con successo e cambiando aspetto , con quella coda bianca, che sia dalla testa o da altre parti poco importa no? Ingolla anche quel suo tonico recuperando parte del suo chakra prima di incamminarsi con calma verso il palazzo a destra. Hanabi dal canto suo non sembra in piene facoltà..ormonali o sentimentali? Di certo trovarsi entrambi così vicini e così soli renderà l'aria più frizzante per entrambi. Anche la donna ormai adulta, [Hanabi] va a richiamar quella che per lei è la sua essenza, quegli occhi che si tingono con quelle tomoe, rivelando il potere degli Uchiha stessi. Entrambi dunque decidono di muoversi verso il palazzo alla loro destra, riuscendo dunque a eliminare quasi le distanze, ma i metri da percorrere sono tanti e le ombre più lunghe, ma i movimenti dei ninja sui tetti si fermano d'improvviso , forse attirati dai due conuigi ? Non potrete comprenderlo, ma il silenzio lentamente inizia ad arrivare, quando iniziano ad esser sempre meno i ninja stessi che corrono alla volta della prigione, lasciando quella terra desolata seppur osservata da diversi occhi, potrete quasi sentirli sulla pelle, come un brivido di piacere o paura, a voi sta decidere il come della questione. Potrete anche non notare nient'altro, l'oscurità si fa sempre più nera, il fruscio del vento su quella terra desolata va a sollevar polvere, ma ancora non sembrano esserci attacchi ne altro. [quest chiusa - Trama di Oto - Hanabi e Itsuki][no time][turni liberi][ Hanabi, mettimi i tag delle tempistiche, 2/4 di attivazione innata e 1/4 di movimento in questo caso ][30 metri dal palazzo a destra][20 metri dalla casa a sinistra]
[Strada > Tetto] Dunque, tralasciando il fatto che il fato è ubriaco e confonde code di capelli con possibili oggetti dai dubbi gusti sessuali probabilmente derivanti da un suo subconscio represso, concentriamoci veramente su ciò che è reale e vediamo di andare oltre, oltre al nervosismo che avviluppa l'aria intorno ai due ed oltre questa fase inizialmente smorta della missione. Gli occhi color del sangue si smuovono a destra ed a sinistra, verso l'alto e verso il basso in cerca di un qualsivoglia ostacolo o cosa interessante che possa esserci nei dintorni, ma il loro avanzare sembra proseguire imperterrito, liscio come l'olio in quello sfilare tra i le forze armate che sembra non li vedano nemmeno, fiondandosi in direzione di Keimusho tra prigionieri rivoltosi e quant'altro. Per lui è un po' in perdersi in brevi sprazzi di ricordi, sono fievoli immagini dovute ad una reazione più o meno passiva del sigillo, nulla di concreto che però semplicemente vanno ad incentivare e sottolineare quella sensazione di nostalgia, con quel passo regale con il quale scivola al fianco della Uchiha, verso la quale ora inclina le rosse < Ricordo che quella impulsiva fossi tu.... > e gli occhi tornerebbero innanzi a se mentre oramai dovrebbero entrambi trovarsi a metà della strada che li separa dall'altro edificio, quello sul quale Hanabi ha posato le proprie Tomoe, definendo la presenza di quei due Ninja decorandoli chiaramente con solite parole di velata dolcezza. La mancina viene portata sotto il mento mentre gli occhi vengono mantenuti all'apice del palazzo, il tono è riflessivo e posato, cerca di mantenere il sangue quanto più freddo possibile nonostante, tra tutti, sia lì, di fianco a lei, non la guarda più del dovuto, hanno una missione da compiere e potranno risolvere le proprie questioni dopo, per ora la propria attenzione rimane in direzione dei due Ninja mentre proferisce < Mmmh.. Considerata l questione del diversivo, difendere Keimusho è essenziale ma allo stesso tempo non possono lasciare sguarnita la Tana della Serpe... > e proseguendo per quei trenta metri rimasti dovrebbero oramai trovarsi sotto al palazzo in questione, le guardie dovrebbero averli notati ma sembra che nessuno attacco viene effettivamente lanciato, nessun colpo d'avvertimento, lasciandogli li tempo di agire con calma, tono nuovamente propositivo ed allo stesso tempo autoritario, come se fosse una proposta alla quale non avrebbe senso rifiutare, mentre Itsuki da dentro si concede il proprio commentare <{ Mi aspettavo un'attacco a vista, immagino che anche la grande Oto perda colpi.. }> un sospiro che riecheggia nella testa del corpo condiviso, mentre invece il Kagurakaza si rivolge alla Pura, posandole nuovamente le vermiglie in viso < Dovrebbe bastarci salire, chiedere gentilmente di farsi da parte e permetterti di scorgere eventuali gruppi di fonti di chakra... > così potrebbero scoprire dove si radunano le forze rimaste, abbastanza semplice come prossima fase, non dovrebbero esserci grandi problemi e per quanto riguarda il chiedere gentilmente, è pur sempre un nobiluomo, ed i veri gentiluomini a casa propria usano le buone maniere < Allora io salgo. > e quindi senza aggiungere nient'altro, vedrebbe di canalizzare il chakra nelle gambe per poi caricare con una modesta flessione delle gambe un salto verso l'alto, vuole tentare di siccare in verticale allargando appena le braccia per prepararsi ad un'atterraggio lì sul ciglio del tetto, di nuovo vedrebbe di piegare le gambe e di cercare di atterrare posando appena il peso in avanti, aiutandosi a mantenre l'equilibrio con le braccia che tornerebbero poi lungo i fianchi. Quindi, ergendosi nuovamente in tutta la sua figura, le mani dietro la schiena ed un lieve chinare del capo < Buonasera, sono il Principe Eiji Kagurakaza, ci chiedevamo in che direzione dovremmo guardare per cercare la Tana degli Eredi, saremmo piuttosto di fretta... > mai si è capito e mai si capirà se fa sul serio ogni volta, considerato il fatto che al rifiutare dei suoi garbati modi di fare si sussegua poi l'opzione di passare alle maniere forti, è forse semplicemente il solito diplomatico tentativo di sprecare noiosi contrattempi quali spargimenti di sangue poco remunerativi. { 1/4 30 m + 2/4 salto 6 m } { Stesso Ck Stesso Eq - Goryo II } [Palazzo diroccato | 4° piano] Si stava ancora muovendo, i passi che attenti saggiavano il terreno quando ecco che un’improvvisa mutazione dell’ambiente non attira la sua attenzione portandola a fermarsi all’istante. I movimenti dei ninja sopra di loro si fermano, uno strano silenzio irrompe come il peggiore dei suoni. Solleverebbe la mano destra, il palmo aperto, quasi un richiamo silente a Eiji dietro di lei e alla sua coda – lol – ad arrestarsi. Si volterebbe di tre quarti verso di lui, i sensi in totale allerta; quel silenzio non le piace, non le piace per niente. E poi quella sensazione: quegli occhi sulla pelle, quel senso di improvvisa vulnerabilità. Le ombre si estendono, l’atmosfera sembra farsi opprimente “Ricordo che quella impulsiva fossi tu…” una bella stilettata sul fianco, la schiena a irrigidirsi. Calma, CALMA Hanabi. Non è il momento. Sospira appena, continuando ad ascoltare il suo dire “…la grande Oto perda colpi” lo sguardo torna a spostarsi sull’ambiente circostante, su quella strana atmosfera <…Qualcosa non mi torna. C’è troppo silenzio. > storce il nasino, tentando favorita dalla propria innata di rilevare qualsiasi tipo di movimento di chakra. Tentare un rilascio illusorio nel dubbio? Starebbe già andando a comporre il sigillo quando la voce di Eiji non conclude la sua successiva frase “…chiedere gentilmente di farsi da parte” <?!> di scatto tornerebbe a guardare Eiji, quasi avesse urlato nonostante stiano bisbigliando. < Che cazzo hai- > ma ecco che quello parte < no! NO! NO! > bisbiglierebbe dietro di lui tentando di richiamarlo per quanto non voglia alzare la voce per nessun motivo al mondo; Ma niente. Eiji è andato. Uno, due secondi di rapido calcolo: lasciarlo andare da solo e per una volta nella vita tentare la prudenza, vista l’atmosfera tutt’altro che rassicurante? < … Tsk. Testa di cazzo- > Tanti carissimi saluti al rilascio illusorio. Farebbe dunque per seguirlo, sempre attenta a dove mette i piedi e soprattutto, SOPRATTUTTO a quel silenzio surreale. Percorrerebbe a sua volta i 30 metri rimanenti tentando di mantenersi quanto più riparata possibile da eventuali vedette, fino a raggiungere le basi del palazzo a 5 piani. Un veloce sguardo calcolatore, a calcolare in modo quanto più preciso possibile il possibile salto. Dunque, tentando di sfruttare al massimo le proprie abilità di movimento, andrebbe a flettere entrambe le ginocchia, la schiena appena flessa in avanti, il musino rivolto verso la meta e i dentini digrignati dal fastidio <… LO ODIO> dunque ecco che caricata la massima energia tenterebbe di darsi lo slancio ben calibrato per compiere un balzo di 6,5 metri fino al 4° piano, quello sottostante alle due guardie: se Itsuki è riuscito ad arrivare in cima, potrebbe essere utile sfruttare la distrazione da lui provocata per cogliere eventualmente di sorpresa gli eventuali oppositori attirati dalla di lui voce. I piedi che raggiunto il pavimento diroccato per metà attutirebbero per quando possibile l’atterraggio, le ginocchia che elastiche tenterebbero di conferire la massima stabilità, la schiena appena flessa. Attenderebbe dunque eventuali risvolti sopra, pronta ad intervenire. {Turni: 1/4: 30 metri + 2/4 salto 6,5metri} {AGILITA’: 80} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 80/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 |Tonico recupero chakra x1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1} Eccoli i due piccioncini , amore et odio, due facce della stessa medaglia, sebbene le parole siano molte ma non solo per loro, occhi che li fissano, occhi gialli, a controllare l'aria stessa con quella loro lingua biforcuta .. ma sono lontani,per adesso. Entrambi i piccioncini , Itsuki per primo, Hanabi per seconda, vanno a muoversi per fare quel salto nel vuoto..o almeno nello stesso palazzo della compagna di squadra, quello alla destra. Il problema è uno, il palazzo è troppo alto per Itsuki dunque non riesce ad arrivare al tetto ,ma il corpo per fortuna viene mosso nel piano inferiore, il quarto piano per esattezza, ruzzolando dentro con parecchio rumore, e anche molta polvere e calcinacci intorno, rotolando per qualche metro prima di fermarsi. Qualche taglio, ematomi, niente di grave che possa minare il movimento in alcun modo. Hanabi lo segue a ruota in quel piano , atterrando elegantemente tra quelle finestre rotte e quei balconi mai completati. Ma qualcosa sovviene voi, diversi rumori di passi e piedi , molti più dei due ninja sul tetto, come se ve ne fossero molti altri in agguato..i rumori vengono da tutte le parti , sembrano circondarvi..a voi la scelta adesso su come muovervi. Intorno non avete nulla, un piano desolato e rovinato, ci sono diverse travi che reggono il tutto, e delle scale alla destra, 5 metri da voi, che scendono, e dall'altro esatto opposto altre scale , sempre a 5 metri, che salgono. Oltre le finestre rotte non vi è altro, se non la puzza di polvere, tranne che per occhi attenti sulla destra vi è una porta diroccata, dentro non si vede nulla, l'oscurità ha preso il sopravvento se non per qualche raggio lunare a lambire l'inizio di questa. Niente finestre, nessun rumore, niente di niente. [quest chiusa - Trama di Oto - Hanabi e Itsuki][no time][turni liberi][ Siete al quarto piano ]
[Strada > Tetto] Non tutto è andato esattamente come previsto. Il fatto è che per quanto impeccabile possa essere il Kagurakaza, il qui presente aveva considerato cinque metri e non cinque piani, ironico dunque il fatto che effettivamente il Principe si ritrovi ad entrare dal lato del quarto piano, deducendo l'angolazione errata da lui presa, l'unica cosa che si limita a fare è portare le braccia ad incrociarsi innanzi al viso, qualche graffio e rivoli di sangue, ma nulla di serio, un lieve rotolare di lato che cerca di essere comunque un recuperarsi dal proprio sbaglio, rimettendosi poi su di un ginocchio, la dritta a terra e la sinistra a lato del bacino, quasi come se fosse un atterraggio voluto. Insomma, un misto tra esperienza e destrezza misti ad un tocco ironico di quel voler ostentare l'essere preciso ed infallibile in ogni cosa che faccia, peccando di superbia ed ovviamente fallendo, ogni tanto, dopotutto, non è il suo vero corpo e probabilmente non ci si abituerà mai del tutto < tsk. > si rimette in piedi andando a togliersi con un paio di cenni della dritta la polvere e le briciole di cemento dalla spalla sinistra, per poi far lo stesso con la mancina, sulla spalla opposta < Strano. > direbbe valutando il fatto che ha indubbiamente deve aver fatto rumore con quel suo ingresso indelicato, voltandosi appunto in direzione del punto dal quale è entrato osservando e deducendo che non possa essere altrimenti, guardando poi verso l'alto, lì da dove si aspetterebbe lo scendere delle guardie sul tetto, sena che però possa sentire nessun suono, ne dei passi ne un qualsiasi vociare, possibile che non si siano mossi? O magari potrebbero essere finiti in una trappola. LE rosse si posano su quella porta più in là ma ora come ora non è un qualcosa che possa interessare al Chunin <{ Comunque bell'atterraggio. > è il vociare da dentro da parte di Itsuki, il quale verebbe zittito sia a voce sia con un cenno della mano che viene smossa come se avesse qualcuno alla sua sinistra, quasi come se il moro fosse presente < Shht.. Ti sembra il momento? > e niente, considerando il fatto che nella sua testa ovviamente è stato registrato anche quella triplice negazione della Uchiha che avrebbe tentato di bloccare - invano - il suo raggiungere il quarto piano, si volterebbe del tutto in direzione della Uchiha che dovrebbe essere giunta lì alla stessa altezza del palazzo dove si trova lui < Suvvia, prima ci sbrighiamo meglio è per tutti e poi, mi accodo al tuo stile, entra, spacca, picchia e uccidi.. Sai, quelle cose lì insomma... > e non che lui sia un'angelo, che non uccida e non si goda il gusto della battaglia, ma è meno sadico rispetto ad Itsuki e sicuramente piu assennato e temprato in maniera fredda rispetto alla Uchiha, quando si tratta di combattere. Un cenno vago della dritta che andrebe ad indicare tutto e niente ad enfatizzare le sue ultime parole, accennando poi, sempre con la dritta , in direzione della porta prima notata, proponendo alla Mora < Potresti avvicinarti e vedere se scorgi qualcosa dietro la porta, farebbe comodo ad entrambi, io intanto faccio una cosa... > propone, non ordina, perchp con lei di certo non funzionerebbe ed anche se il suo tono si mantiene sempre autoritario e velato di una punta di elegante superbia, cerca di mettere quanto più possibile da parte i sentimenti, nonostante le occhiate sul viso della Pura gli costino comunque lievi stilettate al cuore, fredde e roventi allo stesso tempo. La nostalgia probabilmente viene compensata dall'adrenalina, che in un qualche modo la seda. Comunque, le mani si porterebbero ad intrecciarsi nel comporre il sigillo della capra e dunque, chiudendo gli occhi, immaginerebbe la propria figura in un nero spazio immaginario, andando a ricreare il sistema circolatorio del chakra che si distribuisce lungo tutto il corpo, immaginandolo appunto irrorato del proprio chakra che tenterebbe di afferrarlo, o meglio, di imporgli di fermarsi con una forza univoca ed incontrastabile, bloccarsi come se gli stesse imponendo uno stato di stasi per poi andare violentemente a scuoterlo, un'onda d'urto che vorrebbe partire dal fulcro del keirakukei per andare a propagarsi verso l'esterno, un impetuosa scossa al proprio Chakra per poi andare immediatamente a riaprire gli occhi, a cercare di vedere se i proprio sensi fossero stati ingannati o meno. Qual'ora avrebbe modo di notare qualcosa, se gli fosse concesso, cercherebbe di comunicarlo quanto pprima possibile ad Hanabi cercando di percepire una qualsiasi presenza nei dintorni, considerando il fatto che se anche solo no nsentisse la presenza di quelle due guardie allora ci sarebbe da insospettirsi a priori riguardo la loro situazione. {Tentativo rilascio 2/4 + Percezione Presenze -3 ck} { 55 ck stesso EQ } [Palazzo diroccato | 4° piano > Porta] Nemmeno il tempo di atterrare, che la scena di un Eiji volante – pericolo costante – non gli si para davanti anticipando il proprio atterraggio. Rumore di vetri e calcinacci; non fa in tempo a mettere i piedi sul quarto piano, che il kagurakaza sta ancora finendo di rovinare sul pavimento. < … > le sopracciglia vengono sollevate con sufficienza nel guardare la nobile figura in terra; un’espressione altezzosa, superba, velatamente compiaciuta da quella scena, quasi un eco di suo fratello in quel raggelante accennato piacere < …tsk > la lingua ad essere schioccata sul palato, quasi un deriderlo senza nemmeno commentare. Lui si alza, spiega le sue ragioni con quel dannato fare da gatto che seppur caduto rovinosamente si mantiene regale e impeccabile. Un eco del passato. Un altro coltello nello stomaco. Ma l’attenzione su Eiji non dura molto: passi. Un infinito rumore di passi a circondarli. Immediatamente il capo ruoterebbe a destra e sinistra, studiando velocemente ed allarmata il territorio alla ricerca di una fonte visiva di quei rumori ma… niente. < … ?!?! > un nuovo guardarsi intorno. Delle scale a destra e a sinistra a 5 metri < … Cosa cazzo… > e dunque, gli occhietti cremisi incontrerebbero quella porta diroccata; lo sguardo ad assottigliarsi, la mente che veloce tenterebbe di calcolare tutte le eventualità < … Prima il silenzio > sibila rivolta più rivolta a sé stessa che ad un eventuale interlocutore < …Poi questo cazzo di buio. > che sia semplicemente il calare della notte? < …Passi ovunque ma nessuno visibile- > i dentini si stringono, lo sguardo ancora puntato su quella porta <ho vissuto abbastanza con dei genjutser e col cazzo che mi fido delle sensazioni puramente sensoriali> le dita che diligenti e rapide andrebbero ad intrecciarsi nel sigillo della capra, gli occhi a venir chiusi. Andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra in circolo lungo il keirakukei, percependolo scorrere in ogni sua diramazione. Una lieve contrazione della fronte dunque con la massima concentrazione ecco che andrebbe a tentare di interrompere quel regolare fluire andando a tentare di portarlo velocemente fino a raggiungere gli tsubo < kai. > quello stesso chakra verrebbe d’improvviso proiettato verso l’esterno, un’esplosione decisa e totalmente devoluta nel tentativo di dissipare un eventuale genjutsu contrastando il flusso nemico con il proprio. Riaprirebbe dunque gli occhi, tentando di percepire ora eventuali variazioni rispetto ai rumori precedenti, ignara di quanto Eiji stia facendo lo stesso, ma consapevole di quanto abbia detto. Detesta, DETESTA essere d’accordo con lui; la infastidisce anche solo il pensiero di avere ancora una minima connessione colui che ha dovuto uccidere <…> non gli risponde, un tacito acconsentire, mentre lentamente e con estrema cautela, farebbe per percorrere i cinque metri che la distanziano dalla porta al massimo della propria furtività: i piedi che saggerebbero attentamente il terreno nel tentativo di non smuovere pezzi di vetro o detriti, lo sguardo cremisi fisso sulla superficie lignea. Una volta raggiunta dunque si fermerebbe dinnanzi ad essa, tentando di percepire eventuali rumori di movimento al suo interno. Il fiato è sospeso, ogni senso in allerta, pronto a entrare in difensiva alla minima vibrazione dietro la porta. Lo sguardo a tornare di sbieco su Eiji, cercando il suo contatto visivo quasi volesse comunicargli di tenersi pronto all’imminente apertura. {SE Rilascio illusorio: -3ck} {Turni: ¾ Rilascio illusorio + 4/4 movimento verso la porta}{MENTE: 95} {AGILITA’: 80} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 78/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 |Tonico recupero chakra x1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1}freeze per la quest, il master è stanco ç.ç
Giocata dal 07/09/2020 21:16 al 08/09/2020 02:21 nella chat "Entrata [Oto]"
Oh, le cose sembrano andare male eh? Tranquilli, stanno per volgere in peggio. Diciamo che non è così per tutti , fortuna vuole che Hanabi si allontani nella stanza alla destra del piano, potrà costatare con i suoi occhi che oltre la porta mancante non vi è niente, solo uno spazio angusto nero e oscuro pieno di scatole ammassate e polvere stessa che impregna tutto, ma non sembra esserci nessuno. E quel rilascio illusorio? Solo un grande Uchiha potrebbe fare un'illusione di così ampia portata e potenza, ma non sembra esserci nulla di "fuori luogo", a parte la comparsa quasi improvvisa di quei ninja che stanno salendo. Itsuki invece di nascondersi continua ad avanzare come un ariete, ma non è saggio farlo no? E li, mettendo i piedi in quel pavimento questo crollerà proprio al centro della stanza, una trappola attuata da coloro che stanno salendo e che lo sbalza al piano di sotto dove darà una bella botta con la testa a terra, non si muove, alcun rumore oltre quella stessa caduta. Morto? Forse. Svenuto? Sicuro. Ma adesso il problema rimane, uno è fuori gioco, Hanabi rimane sola, qui si che ci vorrebbe un bel cavaliere dalla lunga chioma l'Oreal, con un bel destriero bianco eh? Ma chissà cosa accadrà, piuttosto adesso i rumori si son fermati, sibili verso le tue orecchie Hanabi che non hanno senso quasi, sembra che forse con la cattura di Itsuki si siano fermati eppure senti proprio sulla pelle che qualcosa di grosso sta per arrivare, come ad osservarti con i suoi occhi neri e la bava alla bocca, o meglio, sangue. Paura eh? Si, ne dovresti provare tanta, ormai sei sola, circondata, al quarto piano di quel palazzo, nemmeno a metà del percorso che avreste dovuto fare e per la missione che vi è stata affidata. Liberare il passaggio. Cosa farai adesso? Ti resta poco tempo prima che scoprano anche te. Sibili..sibili nell'oscurità. [1 turno prima che ti scoprano] [ quest chiusa - Hanabi + tizio mascherato][no tempo]
[Palazzo diroccato > Esterno] La tensione era già alta; i suoi passi erano guardinghi, lenti, pregni di circospezione in quella forse assurda paura di essere sotto l’effetto di un genjutsu. Del resto capitela, il suo passato è fatto di un Sasuke, un Wooaki ed è cresciuta con Ekazu, possiamo perdonargliela questa paranoia che i suoi sensi siano stati alterati per distorcerle la realtà. Ma al momento i problemi sembrano altri: il suo rilascio illusorio non serve proprio a nulla, dietro quella porta dove si sarebbe aspettata un qualsiasi tipo di ninja celato non c’è niente se non polvere, e peggio di qualsiasi altra cosa non fa in tempo a realizzare nessuna di queste cose che un sonoro “crack” con conseguente caduta di Eiji non raggiungono i suoi sensi tesi come corde di violino. Il tempo sembra fermarsi. Le occhi si sgranano, le pupille a stringersi in quel voltarsi rapido che sembrerà per lei durare anni < !!!! > la figura di Eiji a sparire in quella crepa, il tonfo a seguire, il proprio cuore a perdere un battito. Starebbe per urlare qualcosa, ma il buonsenso che gli anni di esperienza le hanno conferito la portano a stroncare sul nascere quel richiamo al tanto detestato compagno. I rumori sotto di lei si fermano, dimostrandosi reali a discapito di quanto pensasse. Che lo abbiano trovato? E soprattutto, è vivo? < … > impossibile decifrare cosa stia passando dietro quello sguardo cremisi puntato sulla crepa. Il cuore le martella in petto, il fiato è trattenuto, ogni muscolo ancora immobile al seguito della catastrofica fine di Itsuki. E poi… quei sibili. La pelle si increspa in un’imminente stato di irrazionale paura, brividi a scorrerle lungo la schiena. “Cosa cazzo è” le labbra si stringono, la mente che rapida tenterebbe di trovare una soluzione. Sibili. Sono a Oto. Kunimitsu. Gli Yakushi. Il colorito sembra abbandonare leggermente il viso gemello a quello di Sasuke, la gola è stretta. Cosa fare? COSA CAZZO FARE? La sensazione di essere in trappola, sola, in territorio nemico. Lo sguardo rapidamente cercherebbe di studiare il terreno: andare al piano sopra significa incontrare i due ninja di guardia e trovarsi comunque in un viicolo cieco, scendere al piano di sotto sarebbe un suicidio. “Merda. Merda. Merda. Merda! Merda! MERDA!!!” quasi potrebbe leggersi in quegli occhi che disperati continuerebbero ad analizzare l’ambiente: qualsiasi altra casa circostante appare troppo lontana per poterla raggiungere con un qualsiasi salto. Lasciarsi cadere di sotto? Farebbe un casino e non è detto che le proprie ginocchia reggano una caduta di 6 metri. Non ha scelta, deve agire di impulso. Tenterebbe al massimo della propria velocità di percorrere i 5 metri che la distanziano dalla finestra del palazzo. I piedi che si susseguirebbero rapidi al massimo della propria velocità, tentando tuttavia di mantenere sempre una ossessiva attenzione nell’evitare di inciampare nei detriti o, considerato il cedimento che ha portato Eiji a cadere, eventuali altre zone fragili. Se fosse riuscita nel suo intento senza causare alcun suono accidentale come sperato, non perderebbe un solo dannatissimo secondo: tenterebbe di issarsi sulla cornice della finestra. Le mani a poggiarsi sul parapetto, issando a seguire entrambe le gambe con un veloce sforzo di addominali, per dunque andare a concentrarsi. Tenterebbe di controllare il proprio chakra in circolo lungo il keirakukei; la fronte è contratta dallo sforzo e tensione, lo sguardo determinato. Dunque, andrebbe a tentare di spostarlo in direzione dei propri piedi nel consueto rilascio del chakra avanzato che dovrebbe permetterle di muoversi su superfici verticali con una aderenza assicurata dalla competenza assunta sul controllo di quell’energia che alimenta il suo potere. Se tutto fosse andato per il meglio, tenendosi inizialmente con le mani al cornicione onde evitare cadute accidentali, ecco che tenterebbe di provare a muovere i primi passi verticalmente lungo la superficie del muro: solamente una volta ottenuta la certezza dell’aderenza dei propri piedi sulla parete, staccherebbe le mani dal cornicione, tentando dunque di scendere alla massima velocità quei 6 metri di altezza del palazzo fino a raggiungere il suolo, tentando per quanto possibile di rimanere quanto più nascosta possibile una volta in terra. La concentrazione sarebbe massima, rivoli di sudore a rivoli di sudore a rigarle le tempie. Come suol dire, meglio fuori che in trappola. {SE Rilascio del chakra avanzato}{Turni: ¼ movimento verso la porta + ¾ rilascio del chakra avanzato + 4/4 discesa dal palazzo} {MENTE: 95} {AGILITA’: 80} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 76/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 |Tonico recupero chakra x1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1} [Tetto di un edificio di Oto--> Edificio diroccato] La notte porta consiglio o almeno così si dice, ma non solo, porta con sé anche ombre, ombre oscure, una di esse dalla lunga criniera corvina e degli occhi viola lucente, splendenti nel buio. Nella notte più buia un’ombra ammantata con un lungo manto nero si aggira per gli edifici, in cerca della sua luna rossa, Sango, ma il destino e i Kami a quanto pare non vogliono che quell’incontro avvenga, almeno non quello, altri piani sono nelle loro mire, primo tra tutti un edificio poco distante da quello ove è posizionato il Rikudo Sennin. Un rumore anche piuttosto forte desterebbe il suo interesse, distogliendo la sua attenzione dal ninja dai capelli cremisi e volgendola verso quell’edificio diroccato, ancora più interessato non solo dal trambusto ma dal movimento di alcune ombre non solo all’interno di quell’edificio ma all’esterno, costatando con le proprie iridi una figura sbucare fuori da quell’edificio e cominciare la sua “discesa”. Ironico come tutto questo venga seguito con interesse e divertimento quasi da un annoiato Akendo che a quel punto deciderebbe di fare una capatina tattica e poco ninja, non per intervenire direttamente ma se non altro per comprendere cosa stia accadendo. Veloce flessione delle proprie giunture ed arti inferiori, da quel palazzo poco distante compierebbe un rapido scatto fulmineo facendo leva sulle sue incredibile doti fisiche e ninja, l’effetto dovrebbe essere quello di una proiezione che lo vedrebbe un attimo prima su quel tetto e l’attimo dopo ai piedi dell’edificio diroccato, a pochi metri dalla figura appena uscita proprio da quest’ultimo edificio, l’ombra accompagnare i propri lineamenti, così come il manto oscuro coprirlo interamente, le labbra schiudersi prima di emettere semplici e poche parole <a quanto pare non è così noiosa Oto, d’altronde nei miei ricordi non c’è mai stato un momento di pace in questo villaggio> nulla di più, sfoggiando il suo famoso sorriso aberrante sul proprio volto. Da annoiato come era questa nottata potrebbe rivelarsi molto più animata di quello poteva aspettarsi il fu Seiun. [chakra ON]La ragazza si trova da sola, panico e silenzio che inondano il loco stesso. La ragazza decide il da farsi, muoversi veloce verso fuori, verso quel balcone e il rilascio del chakra fluisce verso i piedi della stessa. Pochi attimi per i suoi movimenti per scender giù verso terra ed avere dunque libertà. Forse. Perchè i movimenti intorno a te si iniziano a sentir di nuovo, tanti, troppi ninja che stanno venendo contro di te, eppure uno in particolare attira l'attenzione. Quel figuro leggendario, i capelli neri, il volto di Madara Uchiha e il rinnegan. Qualcosa che lo porta ad esser più un dio che un uomo, qualcosa di divino che si fionda al tuo fianco, molto vicino. No , non vi è alcun rosso crine nell'area, solo tanti occhi che iniziano a venir verso di voi, serpentelli sottili di 20 cm che guardano e controllano, sibilano allo stesso tempo. Serpenti che ormai vi hanno scoperti e che tornano indietro in quei vicoletti radi e nascosti, i palazzi e le casette che ormai sembrano vive, che respirano con calma < SONO LI > oh beh, ringraziamo anche i nuovi giovani ninja che non hanno idea di chi hanno davanti. I due ninja che sono conosciuti pure negli inferi, Hanabi ormai troppi anni che ha perso il suo tocco, pochi la conoscono, mentre Akendo..quegli occhi tutti li riconoscerebbero. E li , siete circondati, dieci ninja vi circondano, voi al centro, 5 davanti ad Hanabi, 5 davanti ad Akendo circondandovi , tutti distanti da sei metri da voi. Cosa farete adesso? [chiusa - Hanabi e Akendo][no time]
[Esterno Palazzo diroccato] Finalmente i suoi piedi sembrano toccare terra; il sangue a pulsarle nelle vene, il respiro è corto e spezzato dalla tensione in brevissime condense davanti alle labbra. Ma non fa in tempo a pensare al passaggio successivo che all’improvviso qualcosa – o qualcuno – le atterra accanto, propri metri da lei; praticamente le prende un infarto. Le pupille a stringersi di nuovo, il cuore a fermarsi, il fiato a mancare. Un nemico? Un attacco? Immediatamente farebbe per girarsi, i dentini dai canini acuminati a venir scoperti in un ringhio feroce quasi una bestia messa all’angolo,quando in pochi istanti una voce maschile e serafica la raggiunge. “A quanto pare non è così noiosa Oto, d’altronde nei miei ricordi non c’è mai stato un momento di pace in questo villaggio”. E’ un attimo: il corpo finisce di ruotare, la consapevolezza del significato di quelle parole a raggiungerla, e infine, la di lui figura. Quelle sembianze così identiche a Madara Uchiha da essere difficilmente rimovibili dai propri ricordi. Quei lunghi capelli corvini, quegli occhi violacei. Quel portamento. Quel volto. Quella fama leggendaria < ! > lo stomaco si contorce per un istante, i ricordi a susseguirsi rapidi. Il covo. L’akatsuki. La propria prigionia. Eiji. La sensazione di claustrofobia <..> le labbra si schiudono ma alcun suono sembra fuoriuscire dalle labbra della Pura. Lo fissa, un misto tra il sorpreso e lo sconvolto. Cosa si dovrebbe dire a uno dei ninja considerati un mito, incontrato più di 10 anni prima e in una situazione del tutto discutibile in cui era ostaggio? < Ma che cazzo.. > ecco appunto. Interdetta è dire poco < Cosa ci- > “fai qui?” oh, avrebbe tanto voluto avere il tempo di dirlo ma un grido sembra annunciare il santo definitivo della copertura “SONO LI!” . Un chiudere gli occhi per un istante in una palese imprecazione, i dentini a venir scoperti di nuovo in una palese stizza. Itsuki è pseudo morto. Ekazu scomparso. Tensione costante a tenerla tesa e irrequieta. Beh, la conosciamo tutti Hanabi, e oggettivamente, fin troppo calma è stata finora. Appunto, finora. Lentamente andrebbe a girarsi, lo sharingan attivo, lo sguardo cupo in una raggelante uguaglianza con suo fratello < La mia pazienza ha un limite-> il tono è scuro, ostile verso i cinque ninja dinnanzi a lei che forse non ricordano il temperamento tutt’altro che stabile della sorella di Sasuke. Darebbe dunque le spalle ad Akendo nel tentativo di creare uno schiena contro schiena strategico < Non so che intenzioni tu abbia. > rivolta al Sannin <… Ma quelle di queste teste di merda sembrano chiare >. Un respiro di preparazione, dunque gli occhietti grigi andrebbero a chiudersi per qualche istante alla ricerca della totale concentrazione; l’elemento Katon, il suo elemento il suo ardore a venir richiamato nella sua rovente essenza, andandosi a fondere e mescolare con il chakra presente, contaminandolo. Dunque quello stesso chakra andrebbe a fluire lungo il keirakukei fino a raggiungere i polmoni, irrorandoli, riempiendoli di quella forza esplosiva. Drago. Serpente. Tigre. Scimmia. Cavallo. Le mani sottili articolano velocemente le dita nella sequenza di sigilli necessaria con una precisione esperta e maniacale, pulita e fluida. Gli occhietti grigi a riaprirsi, un sorriso tutt’altro che rassicurante a distendere le labbra sottili. Andrebbe a tentare di focalizzare il secondo e il quarto ninja che starebbero dinnanzi a lei e dunque con un profondo respiro pregno di chakra andrebbe a sputar fuori in due espiri precisi ben DUE palle di fuoco dal diametro di 2 metri l’una. Globi che veloci verrebbero scagliati verso i due malcapitati divaricandosi in una traiettoria lievemente curva uno nello spazio tra il primo e il secondo ninja, uno tra il terzo e il quarto. La fronte della Pura a contrarsi nella totale concentrazione, un rivolo di sudore a scorrerle lungo la tempia mentre tenterebbe di guidare i due globi a non impattare contro di essi, ma superarli di circa 1 metro per esplodere in tutta la loro potenza distruttiva senza danneggiare né lei né Akendo. Un’esplosione che se tutto fosse andato per il meglio, sarebbe di 6,25 metri per globo. Le esplosioni che avrebbero l’intento, considerato il diametro, di danneggiare non solo i due bersagli scelti appositamente nel mezzo, ma anche gli altri 3 ninja a loro prossimi. Il braccio sinistro a schermarsi il viso dall’eventuale bagliore o detriti, quindi tenterebbe nel pochissimo tempo restante, di raggiungere con la mano destra la borsa porta oggetti legata sul fianco. Le dita a frugare rapidamente, tentando di individuare un tonico di recupero Chakra; tonico che andrebbe a portare rapidamente alle labbra per dunque masticarlo in un secco schiocco. {Turni: ¾ PIOGGIA DI FUOCO+ 4/4 tonico recupero chakra}{SE PIOGGIA DI FUOCO: -25ck | 2 GLOBI – portata massima: 25 Metri – Diametro esplosione: 6,25 metri}{NINJUTSU: 125} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 74/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1}Hanabi usa Tonico recupero chakra!
[Esterno Palazzo diroccato] A quanto pare questa serata sta per diventare molto più accesa di quella che si poteva prospettare il Rikudo Sennin che mossosi solamente per pura curiosità, mai avrebbe pensato di trovarsi a tu per tu, faccia a faccia con lei, che per tanti anni non ha visto ne sentito parlare, il cui unico ricordo è stato quel non semplice incontro tra i due nel covo dell’Akatsuki ormai andato distrutto e con esso Eiji stesso. Per quanto lei mostro stupore, interdetto per qualche istante, è il volto del Possessore del Rinnegan, osservando e squadrando l’intera figura della ragazza, ricordandone ogni lineamento. Ma i convenevoli hanno vita breve e probabilmente anche i ninja che di gran lena uno dopo l’altro apparirebbero in quell'aria circondandoli, la vera domanda ora è, sono loro ad averli circondati o si sono messi da soli gli stessi ninja di Oto in una situazione tragica? Ode quelle brevi parole provenire dalla pura, un ghigno palesarsi per brevi istanti sul suo viso, gli occhi spalancarsi d’innanzi ai 5 ignari ninja <oh non ti preoccupare…Hanabi> marcando con una certa intensità quel nome <il tuo destino è incerto e a me oscuro a differenza di queste anime d’innanzi a me> andrebbe dunque a volgersi verso di loro e ad indicarle, portandosi dunque schiena contro schiena con l’Uchiha e levando dal proprio fianco il braccio destro e tendendolo verso di loro a palmo aperto verso l’alto <ma oggi non sono particolarmente in vena di consegnare anime ai Kami della morte, perciò vi lascio una scelta>. Attimi di incertezza, l’aria riempire i polmoni e l’ossigeno riaffiorare, le labbra schiudersi come sigilli di una antica pergamena <ognuno di voi può tornare alla propria vita, dalle proprie famiglie ed amori, la vita è troppo breve per essere sprecata in un modo così futile… cenere eravate e cenere tornerete> Andrebbe a quel punto a socchiudere gli occhi, il braccio ancora teso, si contrarrebbe ed il palmo aperto immediatamente verrebbe chiuso in un pugno fermo e ferreo, un sospiro mentre richiamerebbe a se il chakra e quel legame tanto potente quanto pericoloso, quella connessione con al vita e la morte…con il mondo, il chakra verrebbe condotto tramite il sistema circolatorio del chakra, fino alla zona del cranio ove irrorerebbe gli tsubo presenti nei bulbi oculari. Mentre il chakra strariperebbe risvegliando l’antico potere eremitico tuonerebbe ancora una volta verso i ninja, che siano i cinque o tutti i presenti <vi darò esattamente 10 secondi per andare via di qui, dopodiché nessuno più lascerà questo loco, che lo voglia o meno> il tono è freddo e spietato, nonostante le proprie palpebre ancora siano socchiuse e senza nemmeno dare il tempo di metabolizzare comincerebbe la conta mortale < 10 > un sussurro quasi impercettibile, le palpebre lentamente riaprirsi <9> secondi dopo secondi il destino di quei poveri ninja a breve verrà deciso < 5 > sadico com'è nel combattimento, pensavano davvero che gli lasciasse tutto questo tempo? < 4 >… < manca sempre meno ed una danza mortale sta per avere luogo>. Se il risveglio del Rinnegan avesse successo, quel viola-grigio formato da tanti cerchi concentrici si illuminerebbe di un viola più intenso, andando a rimarcare quei segni concentrici…il potere del Rinnegan…il potere dell’eremita delle sei vie. Un viola splendente si paleserebbe d’innanzi ai poveri ninja <3> manca sempre meno, il suo sguardo si sposterebbe su ognuno dei volti a lui presente, lo sguardo si concentrerebbe su quello di ogni singolo ninja ed infine <2 > manca sempre meno prima che tutto termini <UNO> a loro la scelta prima del fato finale <che comincino le danze> nulla di più. Il suo invito magnanimo nel lasciare quel luogo avrà trovato risposta nel cuore dei ninja? Chi tra loro vacillerà e avrà cara la pelle? Poco importa al Rikudo Sennin, il cui sguardo continua a saettare su ognuno di loro, ma è più una conta dei cadaveri che dei nemici. [se attivazione Rinnegan] [se chakra 77/80] [Chrakra on]Oh eccoli dunque, beh Hanabi ha ragione, vedersi spuntare quel ninja al proprio fianco come un piccolo fungo ambulante non è cosa da tutti i giorni no? Gli attacchi iniziano, ma analizziamoli uno per uno. [ HANABI ] si trova contro 5 ninja, agguerriti di certo facendosi forza del loro numero, decisamente elevato rispetto al duo. Le mani si muovono, il katon che incendia lo stesso corpo della donna scagliando quelle due palle di fuoco grandi , il calore che sprigionano accende la notte stessa, un segnale per tutti che si vedrà molto bene ma che dura poco. Colpisce due dei ninja presenti, quelli che non sono stati abbastanza veloci da potersi muovere adesso, bruciati senza dubbio. Un terzo ...scappa.. ebbene si, anche ad Oto ci sono i vigliacchi. E gli altri due? Sono quasi spariti mentre Hanabi ingolla quel tonico di recupero chakra , potrà sentire nuova energia dentro il proprio corpo, peccato che gli altri due non sono rimasti fermi a guardare, o almeno lo sembrerebbero dopo essersi distanziati così da poter vedere Hanabi stessa a destra e sinistra. Anche le loro mani si muovono, veloci come fulmini rispondendo a loro volta a quell'attacco , ispirano aria e infine quel fuoco che va a uscire dalle loro bocche con una portata di 31 metri e poco più. Due attacchi violenti, fuoco su fuoco che vogliono incrociarsi con il corpo della ragazza nel mezzo [ 1/4 per schivare]. [Akendo] invece beh, è Akendo, dopo qualche attimo di riflessione tutti e 5 i ninja sembrano quasi...terrorizzati. Quegli occhi viola non mentono sulla sua identità e tanto basterebbe a farli scappare eppure sono uomini, e si sa che gli uomini non vivono tanto a lungo perchè stupidi < E' DA SOLO, POSSIAMO FARCELA > davvero? I cinque si unirebbero, cioè ci provano almeno sebbene sembri che ci sia dell'umido a terra. Possibile che qualcuno si sia fatto la pipì addosso? Probabile a dire dalla puzza. Soprattutto dopo che lui stesso inizi il conto alla rovescia verso quei poveri sacrifici umani . L'antico potere si accende, si risveglia, il potere che inondano è spaventoso, qualcosa di troppo grande da poter conteggiare perfino ma ancora non si muove, il rinnegan si risveglia, palpita in cerca di anime da mietere <AAAH > un grido quasi disperato. 3 dei ninja avanzano verso di lui, estremamente veloci, ma riuscirai a vederli mentre cercano di attaccarti. Due saltano caricando entrambi un colpo coi pugni diretti al bellissimo volto (la master è di parte nella bellezza eh) , il terzo punta alle gambe invece per cercare di atterrarti. Allo stesso tempo gli altri due si preparano, ancora non avanzano ma sono pronti al momento in cui avranno un attimo per sorpassare quella corazza che l'altro possiede. La sua stessa pelle. [1/4 di difesa anche per te dannato non devi attivare il rinnegan così]
[HANABI: distanza due ninja 3 metri- 1/4 per schivare][la pioggia di fuoco vuole solo 2/4 per te ! ][chakra Hanabi : 81/85]
[ Akendo: 1/4 di difesa, 3 su di te, i 2 a distanza di 5 metri da te ]
[Esterno Palazzo diroccato] E mentre le sue palle di fuoco esplodono travolgendo i due malcapitati e mettendo in fuga il terzo, la Pura può solo sentire la voce del Sannin, una voce macabra eppure autoritaria, solenne. La voce di una leggenda. Le sue parole. < mpf-> un leggero ghigno velatamente sadico a distenderle gli angoli delle labbra <… Come siamo drammatici > un commento sarcastico e implicitamente divertito su quello che è a tutti gli effetti l’annuncio di un imminente massacro. Si sta rivolgendo ad Akendo Seiun, mentre due nemici la stanno attaccando componendo sigilli in una situazione di svantaggio eppure lei sembra cinicamente divertita. No, non è proprio cambiata di una virgola rispetto alla testa di cazzo che è sempre stata. Non perderebbe quindi un solo istante: tenterebbe di scattare al massimo della propria velocità nel tentativo di lasciare la propria posizione prima che qualsiasi tecnica a tenaglia possa raggiungerla. Le gambe a flettersi leggermente dandosi il giusto slancio, l’adrenalina a scorrerle nelle vene come pura elettricità, dunque ecco che tenterebbe di scattare in una traiettoria obliqua alla propria destra fino a percorrere 10 metri. Passi rapidi e attenti al terreno, la schiena leggermente piegata a conferirle maggiore dinamicità, i capelli corvini a smuoversi sul visetto macabramente divertito. Dovrebbe a quel punto trovarsi a 7 metri dal ninja che la chiudeva a destra e a 13 metri da quello che la chiudeva a sinistra. Solamente allora andrebbe di nuovo a concentrarsi sul proprio chakra, andando tuttavia a focalizzarsi su un altro elemento. Un elemento dai colori glaciali, gelidi come l’anima di chi prima di lei lo utilizzava. Lo sfrigolare di energia elettrica a mescolarsi al chakra, fondendosi con esso e irrorandole il keirakukei nel risveglio di quell’elemento che caratterizzava suo Fratello: il Raiton. Le dita che sinuose comporrebbero veloci altri sigilli: tigre, bue, cane. Il chakra raiton a venire convogliato in direzione del polpastrello dell’indice destro. Solleverebbe la mano, e con essa il mento < Mi piace > sempre commentando il modo di fare di Akendo cinicamente. Gli occhi cremisi a puntare il volto del ninja a 7 metri: un primo fulmine andrebbe dunque a scaturire dal suo indice. Un bagliore sfrigolante, che alla massima velocità andrebbe a tentare di colpire il malcapitato in pieno volto, incurante delle terribili conseguenze che potrebbe avere la recezione di una saetta simile in pieno volto. Quindi, senza la minima esitazione andrebbe a ripetere la stessa operazione: nuovo chakra raiton a venir fatto scorrere lungo il keirakukei fino a raggiungere la punta del polpastrello destro ancora proteso, convogliandosi. Gli occhietti ornati del tre tomoe a puntare ora il ninja a 13 metri: dunque tenterebbe di indirizzare un secondo fulmine sfrigolante verso il volto della prossima vittima. Il viso è sollevato in un che di superbo, lo sguardo spietato. {SE Saetta: -12ck l’una | Portata: 15,6 metri}{NINJUTSU: 125}{Turni: ¼ movimento di 10 metri + 2/4 Saetta + ¾ seconda Saetta} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 57/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1} [Esterno Palazzo diroccato] Osserva i movimenti di Hanabi con la coda dell’occhio così, come la tecnica che andrebbe a deflagrare sui poveri ninja a lei avversari, qualcosa che sicuramente sarebbe d’ispirazione al Rikudo Sennin stesso che dall’alto della sua magnificenza e quando si tratta di combattimenti non si risparmia, poteva mai esimersi dal far vedere quanto grande fosse il suo potere come una gara becera a chi potrebbe averlo più lungo (?) I nemici seppur intimoriti sembrano quasi che abbiano trovato il coraggio di suicidarsi e quindi lanciarsi contro di lui, anziché tornare dalle loro famiglie, lo sguardo velocemente rimbalzerebbe tra i cinque ninja presenti, due di loro subito a puntare il proprio viso, mentre un terzo invece cercherebbe di attentare ai suoi arti inferiori ma infondo gli ultimi due ninja rimasti attenderebbero il da farsi, un classico schema ninja neanche di così alto livello, quasi offeso da un comportamento tale, nei confronti di una leggenda come lui, la punizione più esemplare è la morte stessa. Facendo leva sulla propria prestanza fisica e sulle proprie abilità ninja, andrebbe a flettere leggermente le ginocchia ed applicando una pressione con la pianta dei piedi, incanalerebbe tutta la forza di cui può disporre per tentare di compiere un veloce salto vero l’altro, circa 10 metri, così da eludere in primis il terzo ninja e schivare contemporaneamente gli altri due, ma cosa più importante, avere una visione esatta di tutti e cinque i ninja, compreso i due più distanti, all'incirca 5 metri secondo il suo occhio allenato ed un rapido calcolo. A quel punto, se la sua azione primaria avesse successo, di certo non arresterebbe le sue volontà, le mani verrebbero alla bocca dello stomaco, con incredibile agilità comporrebbe i sigilli del drago, del serpente, della scimmia, del cinghiale, cavallo e tigre, sigilli che Hanabi ha appena composto nella sua tecnica precedente, giusto un poco poco elegante per mostrarle cosa vuol dire una vera palla di fuoco a pieno potenziale, un potenziale che di certo potrà cercare di raggiungere ma che costerà parecchi anni. Nuovamente verrebbe chiamato a comando il chakra legato all’affinità Katon nei polmoni, a quel punto, porterebbe la destrosa, libera dall’intreccio delle dita della sua gemella, all’altezza delle proprie labbra, formando un cerchio con l’indice e il pollice, tenterebbe di emettere un getto con il semplice intento di soffiare. Il chakra potenziato dal potere dell’eremita delle sei vie entrerebbe in gioco, amplificando a dismisura il potenziale di quella tecnica, essenziale per molti ninja ma semplice, nelle mani del Rikudo Sennin qualcosa di spaventoso e terrificante. Se avesse successo, da tale soffio scaturirebbe un immensa ondata infernale, prendendo poco a poco la forma di un immensa sfera di fuoco che ovviamente cercherebbe di impattare direttamente al suolo, non solo tentando di colpire i tre ninja tecnicamente ai suoi piedi ma anche i due ninja più distanti, l’obbiettivo è quello di centrare lo spazio tra i tre ninja e i due ninja distanti 5 metri affinché l’esplosione investa tutti e 5 i ninja di Oto [se tecnica della palla di fuoco suprema] [ ¾ tecnica della palla di fuoco suprema] [se chakra 67/100] [ninjutsu 225] [portata: 45 metri possibili] [diametro fiamme: 22,5 metri] [CHAKRA ON] [RINNEGAN ON]Finalmente si entra nel vivo della notte, luci e ombre che si mescolano violente in quello scambio di poteri. [Hanabi] si sposta in quei 10 metri che la portano fuori tiro immediatamente, 10 metri che la salvano senza dubbio e che fanno incrociare i fuochi tra loro, sembrano uguali eppure quelle fiamme troppo vicine andrebbero a far dei danni ai due ninja rimasti. Urla di dolore, fuoco che brucia la carne stessa eppure non è finita, non per tutti. Hanabi stesso carica il suo braccio, un proiettile quasi con il raiton che si irrora nel suo corpo colpendo il primo e più vicino viene colpito in pieno viso cadendo a terra, scosso nel corpo e anche nell'animo stesso. Il secondo invece? Nulla parte da quel dito [ 2/4 è il minimo di un attacco, non scala a 1/4 però] . L'altro avrà il tempo stesso di riprendersi per partire alla volta di Hanabi stessa, almeno ci prova insomma perchè [Akendo] nel frattempo fa il suo spostandosi veloce ed elegante come una donzella, tieniti la tua gonnella però! I tre che provano ad attaccarlo si trovano con solo del fumo addosso, non vi è nulla, lui stesso lassù a quei 10 metri a fare quei sigilli per creare quella palla di fuoco di certo non normale per un essere umano. Una fiammata di fuoco che incendia tutto quanto lasciando solo terra bruciata sotto di se..veramente troppo per Hanabi che non s'è allontanata ma non troppo ... Hanabi. Corri. Vola. Sentirai già la pelle sfrigolare, bruciare, la vampata che prende in parte anche te ma hai del tempo per scansarti..e forse per salvarti la vita stessa [1/4 difesa extra] vola mia cara, e ricordiamo tutti, il vero nemico, è Akendo. Ah gli altri sono tutti bruciacchiati e privi di vita. [solo Hanabi][difesa extra 1/4]
[Esterno Palazzo diroccato] Beh, che dire. Uno dei ninja più forti del presente storico che sceglie di fare a gara con lei ha chi ce l’ha più lungo? – La player sta ridendo tantissimo – Sicuramente può essere considerato un onore; però ricordiamoci che stiamo parlando di Hanabi e del suo orgoglio leggermente sensibile. E in quel momento, in quell’istante in cui Akendo starebbe in aria lanciando quella mastodontica palla di fuoco che a confronto la propria pioggia di fuoco tanto sudata in allenamenti potrebbe essere paragonata ad una pioggia di ghiande, ecco che quell’espressione divertita si incrinerebbe. Quel potere. Quell’esplosione. Invidia? No.. Ammirazione mista ad ambizione. Frenesia. Perché lei non è ancora così forte? Perché è ancora una nullità in confronto? Peccato che tutto questo avverrebbe in quell’arco di secondi che anticiperebbero un’altra consapevolezza: quel globo di fiamme immenso, troppo immenso, sta per schiantarsi a terra. E se ha una minima idea della potenza distruttiva del Katon, può benissimo immaginare cosa stia per comportare l’impatto al suolo di quella cosa. La consapevolezza improvvisa, l’impallidire del volto in quello slow che anticiperebbe quella che probabilmente sarà la corsa più disperata della sua vita < O H- > le gambe a flettersi, il busto a ruotare in direzione opposta a quella del globo in arrivo a terra. Il peso viene bilanciato in avanti, tutte le energie incanalate negli arti inferiori < C A Z Z O > con ogni forza rimastale in corpo ecco dunque che tenterebbe di scattare al massimo della propria velocità. Uno slancio in avanti che stavolta non curerebbe la minima furtività o classe: PURA SOPRAVVIVENZA. I passi che si alternerebbero sul terreno come se questo le stesse crollando sotto i piedi e dovesse vincere la gravità. Il peso bilanciato ad evitare qualsiasi tipo di inciampo che possa rallentarla. Si allontanerebbe di quanto più possibile dall’impatto, pronta a coprirsi il capo dall’eventuale onda d’urto, o a lanciarsi in avanti se necessario. Corre, cazzo come corre, il respiro sarebbe spezzato, trattenuto dal pericolo di una morte imminente se quelle sacrosante gambe non dessero il massimo del proprio potenziale. Preghiamo tutti per lei, mentre in lontananza si può udire un “corri Forest!!”. {AGILITA’: 80}{Turni: la corsa della sua vita} {SHARINGAN ON: - 2ck a turno} {Chakra ON : 55/85} {EQUIPAGGIAMENTO [ARMATURA: Armatura leggera x1 | Avambracci x2 | Guanti ninja x2 | Schinieri x2 | Coprifronte | Trasmettitore] [ARMI: Porta Kunai & Shuriken x2: shuriken x9 | kunai x9] [OGGETTI: Borse Portaoggetti x2: Tonico curativo x1 | Tonico curativo speciale x 1 | Tonico recupero chakra speciale x 1 | Fuda x 10 + Tronchetto sostituzione x10 | Fumogeni x 5 | Bombe luce x 5 | Filo di nylon conduttore x 1 | Carte Bomba x5 + kunai x5 | Carte bomba mina x1}Tutto è iniziato e tutto è finito in un attimo, la vampata è enorme, troppo grande per fuggirvi eppure Hanabi stessa ci prova adesso ..cerca di fuggire. Si volta e inizia quella corsa disperata, letteralmente, eppure sentirai bruciarti dietro la schiena.. la stessa armatura si scioglie facendoti male [-40 pv] e ti ha presa di striscio! Un dolore atroce che ti pervade, qualcosa di inumano, la pelle che si brucia completamente lasciando vedere sulla schiena stessa quel buco di carne bruciata e nera. Non potrai muoverti adesso, troppo dolore quando i nervi son stati bruciati..e servirà un buon dottore, uno veramente bravo per portare quella pelle a tornare limpida e la cicatrice rimarrà senza dubbio per tutta la vita a ricordarti chi sia Akendo Seiun, il riduko sennin. Io lo picchierei, se solo avessi le forze.. una cosa ottima però? La presenza del riduko sennin fa fuggire tutti quanti gli altri tranne quel piccino, sembra un neo ninja, di quelli che tremano come una foglia mossa da una tempesta, 140 cm di tremolio. Occhi sgranati e lacrime che scendono copiose, inondato dalla furia di Akendo, a 10 metri da Hanabi tenendo quel kunai in mano che cade < n-non è qui > sussurra < è ..di la..la nella foresta..li c-c-c'è b-uco .. l-lei > un ultimo balbettio prima di svenire a terra dopo aver indicato brevemente la fine della strada, la lontano dove una foresta si erge, strano no? Ci siete riusiti..con risultati senza dubbio equivoci, ma si sa, il sannin non sta dalla parte di nessuno, solo di se stesso. Sapete dove si trova il covo, i nemici sono fuggiti a gambe levate, e Hanabi..deve esser soccorsa senza alcun dubbio. Molto bene miei cari, adesso possiamo arrivare alla fine, non senza sacrifici ovviamente. [fine][end obbligatorie]
[Esterno Palazzo diroccato] Un’onda d’urto incredibile; un frastuono assordante, un bagliore accecante. Stava ancora correndo quand quelle devastanti fiamme purtroppo, la raggiungono. L’equilibrio manca, sbalzata dall’onda d’urto viene proiettata in avanti in un poco clemente impatto con il terreno che le annerirebbe leggermente il musino. Ma quella caduta non è niente in confronto al dolore lancinante che il contatto anche solo di striscio con quella tecnica di potenza inaudita che solo un Sannin poteva riuscire a emanare, le ha causato. Urla, urla di dolore in quell’ustione che sembra lacerarle la schiena fino a corroderle le ossa. Si accascia in terra, incapace di muoversi visto lo scioglimento dell’armatura senza la quale a quest’ora si potrebbe più parlare di Hanabi Uchiha. Il respiro è stroncato dall’agonia, il volto contratto in quell’urlare fino a lacerarsi le corde vocali < CAZZOOOO-> grida, i dentini stretti in una sofferenza indicibile, profonde lacrime di dolore a solcarle le guance annerite dalla cenere < CAZZO CAZZO CAZZOO > vorrebbe dimenarsi, togliersi quella dannata armatura ma il minimo movimento sembrano altre cento coltellate alla schiena scarnificata < MERDA. MERDAAAA. > un pugnetto a battere in terra pieno di rabbia e odio in quella prospettiva di non poter combattere Kunimitsu in quello stato. Il bambino viene ascoltato marginalmente, ignorato parzialmente a causa del suo attuale stato. Urla, continua a urlare in quella consapevolezza mista a dolore < NON MI IMPEDIRETE DI UCCIDERLA- > il delirio sembra prendere il sopravvento, la mente ad annebbiarsi < COL CAZZO CHE MI IMPEDIRETE DI FARLO- DAARGH-> piange, lacrime di dolore, lacrime di odio. Ma i sensi iniziano a spegnersi, ovattati da quella ferita che necessita di imminenti cure < DEVO UCCIDERLA. DEV-DEVO..> i contorni delle case iniziano a sbiadire, i pensieri a spezzarlesi nella mente. Qualcuno la aiuterà a spostarsi, soccorrendola o scivolerà in una momentanea incoscienza finché qualcuno non la ritrovi? In entrambi i casi, il destino della pura sembra aver svoltato in una direzione che le lascerà un segno sia sulle carni che nell’anima. {//END} [Esterno Palazzo diroccato-->covo Akatsuki] : Questa è la potenza del Rikudo Sennin, questo è il motivo per cui ancora oggi egli è ricordato e temuto da tutti i ninja esistenti, una figura che va ben oltre al comprensione umana ed un potere che eccede nel divino, come l’eremita delle sei vie plasmò la vita degli uomini condividendo il chakra, così Akendo potrà plasmare il proprio futuro e quello delle persone che abitano queste terre ninja, la vera domanda è:quando Akendo smetterà di perdere tempo, crogiolatosi forse troppo a lungo nei suoi fallimenti ed il percorso intrapreso e si deciderà a vestire i panni del suo predecessore, si narra che grazie all’eremita delle sei vie fu creata la luna, forse non sarà richiesto tanto al Seiun ma presto o tardi dovrà fare i conti con il suo retaggio. La polvere si dirama, il fuoco divampa ma non è naturale e non vi è nulla se non cemento che poco nutre quelle fiamme, nella mattina imminente solo fumo potrà avvistarsi e nulla più. Come i corpi carbonizzati di chi per un sitante ha potuto assaporare quella visione divina, certo fuori dai suoi calcoli vi era anche Hanabi, investita dalla sua fiamma seppur non completamente consapevole del suo reale potenziale, capitelo, d’altronde sono quasi 5 anni che a stento ricorda come sia il sapore di una battaglia, figuriamoci risvegliare il proprio potere per combattere. Difatti qualunque cosa cerchi di fare Hanabi, poco gli interessa, si avvicinerà al suo corpo, evidentemente investita dalla sua stessa palla di fuoco suprema, come le bruciature fanno ben intendere, attenderebbe che la coscienza di ella lasci temporaneamente questo mondo, le urla ed il dolore avranno sicuramente attirato altre presente non gradite <beh sicuramente poteva andare peggio> il suo tono sembra quasi sarcastico come se stesse cercando di fare il simpatico e far passare il tutto come uno spiacevole incidente, fortuna vuole che sa benissimo cosa fare in queste situazione <sei viva oggi per poterlo raccontare domani, sii fiera di questo> il tono ora è tutt’altro che sarcastico, come ninja e come guerriera se non altro dovrò sentirsi fiera non solo di un’altra battaglia vinta ma di essere sopravvissuta al Rikudo Sennin. Proferite le ultime parole, porterebbe le proprie braccia ad avvolgere il di lei corpo, esattamente nell’incavo delle ginocchia con il destro e con la sinistra sorreggerle le spalle, di li a poco sparirà più veloce che può dal luogo dell’accaduto per poi con calma dirigersi il più lontano possibile ed utilizzare la tecnica della dislocazione istantanea, portandola al più vicino ed accessibile covo Akatsuki, questo sicuramente farà riaffiorare diversi spiacevoli ricordi in lei ma se non altro ad attenderla delle acque speciali, acque curative provenienti dalla natura stessa, il necessario per lenire le bruciature, i dolori e curarsi a dovere. [END]