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Lezione scioglimento dei nodi

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con Yakiko

13:48 Yakiko:
 Ed eccola di nuovo in accademia, come se il giorno prima quanto fatto non le fosse bastato. Ma è chiaro che una sete di conoscenza e potere tale non può essere frenata, né tantomeno se questa è anche assecondata dalla sua famiglia. Per quanto di fatto l'ambiente familiare sia più tossico che piacevole, è comunque un ambiente che da sempre la spinge ad intraprendere quel percorso inizialmente decisamente mal voluto ma che, una volta capito di che si tratta e quanto possa essere utile, assume un aspetto differente agli occhi anche della più scettica delle allieve di Kusa. E' proprio la mutevolezza dei sentimenti, sempre contrastanti tra loro, così come l'innato desiderio di potere, che ha innanzitutto spinto Yakiko ad attrezzarsi per come si deve, come se fosse consapevole che un buon ninja si vede anche da ciò che porta con sé. Ha acquistato dei parabracci in cuoio rinforzati con placche in metallo e degli schinieri altrettanto robusti. Che questo possa realmente esserle utile è di dubbia opinione al momento ma che in futuro possano servire probabilmente è vero. Una scelta lungimirante, per così dire. Ha poi acquistato uno zaino capiente, una borsa da legare al fianco per portare i kunai che ha acquistato e che le ricordano tanto quelli che usavano sua madre e suo padre. Le dicevano sempre di star lontana perché poteva tagliarsi ma lei era puntualmente con un kunai a tre punte in mano, pronta a pungersi tutti i polpastrelli. E poi il tocco di classe: il Wakizashi. Lei avrebbe tanto voluto una spada più lunga ma si è fatta consigliare dal mercante che le ha consigliato una spada più corta e maneggevole per iniziare, consigliandola in futuro si associarla proprio ad una katana. E così ha fatto.

13:53 Yakiko:
 Si trova precisamente dove era stata anche la mattina precedente, stesso edificio, stesso piano e stessa aula visto che sa che è il luogo dedicato proprio agli allievi come lei. Non bada all'eventuale presenza di altri Deshi, non le interessa, la sua natura schiva, asociale, misantropa, la porta piuttosto al volere d'isolarsi e non badare a chi le sta attorno. Se vuole allenarsi, esercitarsi ed imparare può farlo al di là degli sguardi che qualcuno potrebbe lanciarle. Sa bene che in quell'aula a teatro l'unico posto che può darle lo spazio necessario per allenarsi è o la zona d'ingresso con la cattedra oppure la piccionaia. Preferisce restare giù. Una rapida occhiata vola sulle scaffalature che comprendono i rotoli a lei necessari per l'apprendimento ed è esattamente lì che si avvicina. Non ci sono altri ninjutsu disponibili per gli allievi, il cui grado base consente l'esclusiva assimilazione della tecnica della moltiplicazione del corpo e della tecnica della trasformazione. Lo sguardo dunque scivola sugli altri libri. Quello dei sigilli lo ha più o meno letto, imparandone finora solamente cinque e neanche sa se ne esistono altri e quanti altri ne esistono. E' qualcosa che dovrebbe approfondire. Inizia a leggere le copertine, qualcosa riguarda le conoscenze accademiche base, qualcosa l'arte della dissimulazione, qualcosa invece i fondamenti del Fuuinjutsu che lei neanche sa che cosa sia e poi anche la percezione della presenza, anche questo a lei ignoto ed infine lo scioglimento dei nodi. Ripercorre con lo sguardo tutte le copertine con i rispettivi titoli storcendo un po' il naso vista l'indecisione e forse anche un iniziale senso di spaesamento. Non sa che fare, è evidente.

13:58 Yakiko:
 Alla fine, tra una rilettura e l'altra, allunga la mandritta verso uno dei libri che aveva adocchiato, quello con su scritto "scioglimento dei nodi". <Mh, scioglimento dei nodi> ripete in un timido sussurro quanto legge provvedendo così a tirar fuori il libro da dove è riposto. Prima di aprirlo si avvicinerà al banco in prima fila dove poggerà il suo zaino così come anche il tomo. Apre dapprima la copertina iniziando così a sfogliare le pagine. Non era esattamente ciò che si immaginava, pensava a qualcosa di più astratto. Invece è proprio la capacità di saper sciogliere nodi con facilità. Certo, le servirebbe una corda, ma se c'è un libro sullo scioglimento dei nodi ci sarà anche una corda no? E così è infatti. Su un mobiletto in legno fi è riposta una fune in canapa dello spessore di almeno un centimetro e mezzo, forse anche due. Fortuna che a furia di scendere il paniere dal balcone qualche nodo ha imparato a farlo. Inizierà a dirigersi verso questa prendendola e tornando verso il banco dove vi è posizionato il libro aperto. <Grazie ad una piccola quantità di chakra immessa nelle parti legate...> e gli occhi continuano a scorrere sulle righe successive, annuendo di tanto in tanto come a volersi assicurare da sola di stare capendo quanto vi è scritto. <Ok quindi devo legarmi questa corda addosso e scioglierla con il chakra> un riassunto piuttosto striminzito ma che rende l'idea di che cosa possa fare per apprendere quelle nozioni. Poggia intanto la corda sul tavolo, liberandosi così le mani visto che per poter fare qualsiasi cosa forse prima dovrebbe richiamare a sé il chakra e mescolarlo per come le è stato insegnato.

14:05 Yakiko:
 Comincia sollevando entrambe le mani guantate, portandole all'altezza del plesso solare a formare il sigillo della Capra, quello che sa essere necessario per richiamare il chakra e mescolarlo. A questo punto, con una maggiore scioltezza rispetto ai giorni prima, cercherà, senza neanche il bisogno di chiudere gli occhi ma cercando comunque una stabilità con gambe e piedi, di immaginare dentro di sé le due sfere. La prima che visualizza è quella dell'energia psichica, quella sfera blu posizionata nel capo e, subito dopo, quella dell'energia fisica, la sfera rossa all'altezza del ventre. La cosa dovrebbe risultargli un pochetto più facile poiché si ritrova a farla già per la quarta volta. Non si può dire che ora sia la ragazza più esperta tra tutti i ninja ma questo comunque le consente una maggiore fluidità di azione. E così dunque, focalizzandosi su quelle due sfere, stavolta contemporaneamente, lentamente e a poco a poco, cercherà di trascinarle entrambe verso un punto d'unione centrale che è esattamente quello all'altezza del plesso solare ove le mani sono poste in sigillo. Una volta che saranno sufficientemente vicine cercherà di farle unire, creando un movimento rotatorio che le faccia mescolare tra loro così da generare un vortice che abbia con sé non solo differenti colori ma anche, e sopratutto, differenti energie. Se riuscirà a far questo potrà immediatamente sentire un tepore in tutto al corpo, sinonimo di una forza che inizia a sprigionarsi fino a che non raggiungerà il massimo. [Tentativo impasto chakra] [15/15]

14:10 Yakiko:
 Una volta fatto ciò, dunque, abbasserà le mani fino a poco prima posizionate al petto, avvicinandole ora alla corda precedentemente lì accanto preparata. Inizierà prendendone un solo capo provando così a farselo passare attorno alla vita, legandolo poi con un nodo piano all'altra estremità, comunque decisamente più lunga. E dunque sinistro su e destro su ed il nodo è fatto. Lo rinforza nuovamente con un secondo nodo piano, destro su e sinistro giù. Tira le due estremità con forza, sentendo fastidiosamente premere sul ventre. E' vero, non è nulla di complicato, ma se stretto bene il nodo piano può essere non tanto facile da sciogliere. Gli occhi tornano di nuovo sul libro come a volersi assicurare di non farsi sfuggire nulla. <Dunque... nessun sigillo da fare, va bene> ed ancora legge, scendendo sulle parti che le interessano <ci si potrà rendere più abili nel poter sfuggire alla presa di funi... mh> e lo sguardo punta sulla fune legata al suo ventre, cercando ora di capire in che modo potersi divincolare da quella stretta. <rendendo o più scivolose le parti del corpo legate di modo da farle liberare più agilmente> e subito pensa che probabilmente questa possa essere l'opzione più plausibile <oppure irrobustendo e fortificando gli arti per poter spezzare le corde senza dolersi nel tentativo> e storce il naso <La vedo dura> di fatto non è che lei abbia poi tutta questa grande forza, potrebbe essere più facile avendo una costituzione più robusta ma, così com'è lei, sarebbe piuttosto un azzardo. Da provare comunque, anche se è più propensa alla prima cosa che ha letto. [Chakra ON]

14:18 Yakiko:
 Inizia provando a far fuoriuscire il chakra dal corpo, ponendo l'attenzione principalmente sulla parte del corpo ove è avvolta la corda. Questo tipo di manipolazione del chakra non dovrebbe essere troppo difficile poiché dovrà semplicemente farlo concentrare sul ventre, esattamente sotto la fune. Capisce lei stessa che non è necessaria una grande quantità di chakra per fare ciò che ha in mente, anzi. Il concetto è proprio quello di rendere quella parte del corpo più scivolosa e non irrobustirla per spezzare la corda. Se dovesse riuscirci inizierà a muovere il bacino come a volersi proprio divincolare da quella presa. Potrebbe essere ridicola in quei suoi movimenti ma, ondulando il corpo dovrebbe riuscire, inizialmente forse difficoltà, a fare a poco a poco scivolare la corda verso il basso. La parte più difficile è far superare il bacino, quando poi raggiunge le coscie il suo corpo si restringe e da lì, quindi, alla fine la corda scivolerà giù per terra, esattamente attorno ai suoi piedi, larga, con ancora i nodi stretti. La osserva dall'alto verso il basso, storcendo un po' il naso come se la cosa non è che l'abbia entusiasmata poi così tanto. <Meh, la tecnica della trasformazione è più avvincente> com'è ovvio che sia. E' probabile che la volta successiva proverà invece a spezzare la corda contraendo i muscoli ed indurendo quindi la superficie del corpo legata. Quello potrebbe essere già più interessante da fare, seppur forse, per lei, un po' più difficile. [Chakra ON]

14:23 Yakiko:
 Alla fine si abbasserà dando uno sguardo veloce alla fune, solleva i piedi e li sposta, così da poterla afferrare e sollevare. Come per conferma tirerà da un estremo all'altro dell'asola come a voler constatare che il nodo fosse ancora ben legato e che quindi non aveva allargato la fune per farla scivolare ma era stato merito del suo chakra. Così sembrerebbe. Certo, un minimo di soddisfazione potrebbe averla ma forse, pensandoci meglio, avrebbe preferito scegliere uno dei tomi dai titoli decisamente più intriganti. Forse ancora non è consapevole che prima o poi le tocca studiarli tutti e allenarsi su tutti. Per di più non sa neanche quando finirà questo percorso. Le è sembrato di capire che ci sarà un esame per passare da semplice allieva a Genin, quel grado che sancisce per sempre il suo ufficiale ingresso nel mondo dei ninja e che ancora non ha neanche idea né a che strada potrà condurla né tantomeno quanta fatica ed impegno richiederà. Ma è così tanto distante dal raggiungimento di qualsiasi obiettivi che una visione così lungimirante rischia di essere solamente di puro sconforto. Ad ogni modo, presa la corda andrà ad arrotolarla sfruttando la lunghezza del suo avambraccio, stringe infatti un'estremità tra pollice ed indice e poi fa scorrere la corda verso il gomito piegato, lo fa passare oltre e lo riporta tra indice e pollice e così la avvolge quattro o cinque volte fino a chiudere questo cerchio schiacciato che ha creato con un avvolgimento al centro. Fatto ciò si avvicinerà al tavolo da cui ha preso la corda per posarla definitivamente. [Chakra ON]

14:27 Yakiko:
 Alla fine si avvicinerà al tavolo dove ha poggiato il libro aperto andando a prendere anche quello e, dopo averlo chiuso, lo riporrà nella scaffalatura da cui lo aveva preso in precedenza. Si sta facendo tardi, non si aspettava di metterci così tanto tempo e sicuramente la zia sarà parecchio adirata per questo. Però insomma, la sua assenza è comunque giustificata, quello è il suo futuro e la donna stessa ha deciso che così deve essere. Sentirla lamentare sempre è fin troppo seccante. Si avvicina al tavolo afferrando rapidamente lo zainetto che appoggia sulle spalle, spingendo infine i passi verso l'uscita. Si lancia attorno solo una rapida occhiata, necessaria a capire se occhi indiscreti la stessero fissando mentre ondeggiava il bacino per togliersi di dosso la corda. Non c'è nessuno. Meglio così. Finirà con l'uscire ed abbandonare, almeno per quest'oggi, quella sala che in questi giorni certamente la vedrà spesso presente. Sarebbe carino e curioso allenarsi con qualche altro allievo se non fosse che la sua apatia e misantropia che non porterebbe a nulla di buono. Man mano che si avvia verso l'uscita percepisce come il tempo sembra essere decisamente cambiato durante la sua permanenza in Accademia. Una bella seccatura, le toccherà aspettare che scampi visto che non immaginava che avrebbe iniziato a piovere. Un ulteriore ritardo che le costerà caro, purtroppo.

Lezione individuale sullo scioglimento dei nodi. Un salto in accademia ed un po' di pazienza per capire come poter attuare la tecnica. Il percorso di apprendimento procede.