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con Furaya, Saisashi

09:32 Furaya:
 La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Tramite il sigillo dell'empatia, Saisashi le ha risposto che aveva bisogno di tempo. Necessità senza dubbio lecita, ma sono molte le cose che non tollera o che non sta capendo in questo momento. Sfruttando il medesimo contatto empatico, la donna cerca di rispondergli e di informarsi. "Dove ti trovi?", evitando opportunamente di rispondere in maniera sgarbata, come per altro stava per fare, alla sua affermazione. Per ora, bazzica per le vie del centro di Konoha, cercando di sfruttare qualche viuzza laterale pur di evitare la calca delle persone che potrebbero riconoscerla. Passo dopo passo, ampie le falcate e schiena appena arcuata in avanti. Lo sguardo serio scandaglia la zona con espressione crucciata, come se fosse offesa da qualcosa. [ Chakra ON ]

09:46 Saisashi:
 E' una giornata calda, caldissima, la classica giornata arida estiva che si abbatte su Konoha. Il sole ormai alto illumina tutto il circondario, anche se non è in grado di illuminare lo sguardo del giovane corvino, che ormai da ore si trova a bazzicare nelle vie del centro. Quasi non si è accorto dell'arrivo del sole, è troppo preso da quei tanti ricordi recuperati tutti d'un colpo. E' qualcosa di strano, di difficile da spiegare. E'come se per anni, un database fosse stato vuoto per poi esser riempito di dati tutti d'un colpo da un secondo all'altro. Il CRASH è assicurato, ed è ciò che Saisashi sta cercando di evitare. Sarebbe troppo bello per lui un pò di semplice serenità dopo tutto no? Sono passate un paio di settimane ormai da quanto quella strana presenza dentro di lui è stata sigillata dal vecchio, e su questo fronte sembra essersi tutto appianato per ora, nonostante quella voce abbia promesso di tornare prima o poi. Tutta via, l'arrivo contestuale di tutti quei ricordi, ha fatto si che nel genin riaffiorassero tutte quelle ferite mai guarite che tanto lo hanno logorato, proprio quelle che lo portarono sul baratro della pazzia 7 anni prima, spingendolo a fuggire dal villaggio. Sono ormai diverse notti che non riesce a chiudere occhio, ogni volta vede riflessa di fronte a lui l'immagine del suo vecchio amico..Lind...e poi di Sakura. Com'è ha potuto scordarsi di loro? Erano tutta la sua vita, eppure nella sua testa per anni non c'è più stato alcun ricordo. Deve farcela, vuole uscire da questa situazione, non vuole impazzire ed è per questo che ha optato per la piena solitudine. Aveva bsogno di tempo. "dove tutto ebbe inizio..." risponde mentalmente a Furaya. Cosa intende? Beh è semplice: si trova proprio nella piccola via del centro dove lui, con LIND, una volta fuggiti di casa in tenerà età, decisero di accamparsi vivendo come dei bulletti senza casa. Se ne sta li, seduto sul marciapiede, fissando quel muro vuoto di fronte a lui. Eppure è come se in trasparenza riuscisse a rivedere se stesso e Lind da ragazzini, le loro voci, i loro gesti, rivivendo quei ricordi che per così tanto gli sono stati sottratti. Saisashi è palesemente trasandato, capelli corvini scompigliati, occhiaie scavate di chi non dorme da giorni. Indossa una semplice t shirt bianca mono colore, i suoi pantaloni neri in tessuto nero lucido slim, ed un paio di sandali neri ninja in pelle. Non indossa nient'altro, nè l'armatura, nè il resto delle protezioni. [ch on]

10:02 Furaya:
 La voce che avverte nella testa grazie ancora al sigillo la riconosce come quella di Saisashi. Del resto, al momento, non potrebbe essere di nessun altro. Ha chiuso momentaneamente il canale che la collega a Mattyse, preoccupandosi esclusivamente del Taijutser dopo aver ricevuto la prima risposta. Bisogna dare precedenza a chi conta davvero, in questi casi. È pur vero che rischia di piantargli una scenata che non finisce più, ma sta cercando di mantenersi calma per quanto ciò sia possibile. Le sue parole la lasciano per un attimo basita, dal momento che non riesce a decifrare il punto in cui dovrebbe trovarsi. "Non intendo mettermi alla ricerca del tesoro", per tutta risposta, palesando il fastidio che questa situazione le sta provocando. Va bene tutto, va bene persino che avesse bisogno di tempo e che si sia allontanato per questo. Cerca di ragionare in merito alla sua affermazione, mettendo assieme i puntini per capire dove è iniziato tutto, cosa intende, facendo sì che possa raggiungerlo e parlarci faccia a faccia. Ignora platealmente chiunque tenti di rivolgerle la parola, preoccupata maggiormente di raggiungere il luogo in questione nel minor tempo possibile. Dovrebbe aver circa capito perché, qualora non si stia sbagliando, i luoghi del centro potrebbero essere pochi: casa di Mekura o il punto in cui ha generato un cratere, ma quest'ultimo sarebbe più un punto di fine che di inizio. Prenderebbe una delle viuzze laterali, attenta a dove mette i piedi, evitando opportunamente secchi e immondizia vari. E qualora riesca a raggiungere il punto prestabilito e citato dall'altro, dovrebbe averlo finalmente di fronte. <Eccoti.> Esordisce e non ha più bisogno di alcun sigillo empatico per farlo. Non sorride né sembra sorpresa, appare soltanto innervosita o comunque niente affatto felice. Ce l'ha con lui, un minimo, ma d'altra parte lo comprende. Ah, dannato orgoglio! [ Chakra ON]

10:17 Saisashi:
 "Waaaaa SAISASHI sei il solito st***o! Guarda che c***o hai fatto, mi hai rovinato tutti i pantaloni! SH*IT" - "bleeeeeeeeh siiiilenzio stupido effemminato, il SUUUUBLIME sottoscritto ha pieni poteri nel suo regno, quei pantaloni facevano già schifo prima eheheheh" - Rivive in silenzio una delle tante scene vissute in quel punto, fissando il vuoto con le iridi smeraldine, come perso nel nulla. La cosa più strana da quando ha recuperato i ricordi, è che man mano che passano i giorni e che si ritrova in zone familiari, è come se gli ritornassero a piccole dosi, rivivendoli in quell'esatto istante, per poi infrangersi poco dopo. Il suo esser perso nel vuoto, verrebbe interrotto pochi istanti dopo da una voce, molto familiare, che si palesa al suo fianco. Strizza gli occhi, scuotendo il capo un paio di volte, vedendo quella sorta di illusione sparire di fronte a se. <oh eccoti!> direbbe accennando un sorriso, rimanendo seduto. <come va?> ma che domande sono? Non sei tu quello che sta vivendo la rivoluzione dentro la testa? La scimmia battipiatti nel suo cervello non demorde mai. Furaya è sexy come sempre, ma non ha l'aria così felice di vederlo, o almeno questa è la prima impressione. Chissà perchè < non ci vediamo da un pò...> direbbe abbassando lo sguardo leggermente socchiudendo gli occhi. MA DAI? Ma non mi dire! PREGO TUTTI QUI INTORNO AD APPLAUDIRE A SAISASHI PER LA SUA ACUTEZZA! BRAVOOO! Si alzerebbe in piedi poco dopo , trovandosi di fronte a lei faccia a faccia. Accenna nuovamente un sorriso, si nota sia forzato, non riesce a mascherarlo bene come al solito <non so quanto sia passato, ma devo dire che ti trovo bellissima...hihi...> poi si blocca un attimoo <cioè nooon che prima non lo fossi eh, nel senso, sei sempre stata bellissima però ecco oggi....si insomma...> comincia a dimenarsi come suo solito, impacciato e scadenzato. Ma era questa la reazione che ci si aspetterebbe dal corvino dopo quel che è successo? Chissà [ch on]

10:27 Furaya:
 Oh, eccoti. Eccoti il cazzo, diremmo. Merita di essere trattata così? Ovviamente, no. E vorrebbe avvicinarglisi per tirargli un ceffone, ma comprende come non sia propriamente colpa sua, pertanto omette questo particolare ed evita di buttarsi in quinta contro l'altro. Deve comprendere che la situazione è appena diventata più delicata del solito, avendo egli recuperato i suoi ricordi. Per questo, dunque, cerca di guardarlo ma di morderti la lingua al contempo, pur di non pronunciare parole che potrebbero in qualche modo ferirlo. Compie appena un paio di passi, tenendosi comunque a debita distanza, non volendo invadere il suo spazio e non essendo propriamente pronta per un contatto fisico, ammesso lui ne abbia l'intenzione. Spinge le unghie nel palmo delle rispettive mani, evitando mosse azzardate o qualunque altra cosa avesse avuto intenzione di compiere. <Chissà perché.> Per tutta risposta in merito al fatto che non si vedano da un po'. Arcua un sopracciglio, piegando ed incrociando poi le braccia al petto. Il battito cardiaco è lievemente aumentato, anche perché, insomma, è pur sempre Saisashi. I sentimenti che prova per lui riaffiorano, ma non per questo è pronta a lanciarsi a capofitto in qualcosa che potrebbe far star male persino la Judai. <Andiamo, fai sul serio?> Gli chiede, sporgendosi appena innanzi per poter fissarlo direttamente negli occhi. Non sa neanche lei cosa dire, cosa sia giusto esporre. È una situazione fin troppo complicata e, nonostante le sia passata davanti ogni possibile occasione per prepararsi a questa giornata, tutt'ora nessuna sembra essere l'ipotesi corretta. <Quindi? Hai riflettuto? Hai ricordato ogni cosa? Cosa pensi di fare adesso?> È di vitale importanza che sappia e che capisca, vuole essere conscia dell'abbandono oppure no, ma non è assolutamente d'accordo sul silenzio. Merita delle risposte tanto quanto le meritava lui, risposte per le quali lei si è impegnata e lo ha aiutato sino ad ottenerle. [ Chakra ON ]

10:45 Saisashi:
 Beh come volevasi aspettare, se già di norma Saisashi non è un mago con le parole, in questo caso non ci ha preso per nulla. E' già tanto che Fru Fru non gli abbia sciolgo la testa nella lava. Si trova li di fronte a lei, riprendendosi in pochi istanti da quel fare impacciato e stupido, inclinando il capo verso destra con espressione stranita di chi non capisce. <ehm io...? Certo che faccio sul serio, ti ho solo detto la prima cosa che ho pensato vedendoti, ovvero che sei bellissima > fa spallucce. Lo dice con quel tono così trasparente e sincero che rende difficile pensare che possa avere della malizia. Sappiamo bene quanto sia semplice Saisashi, nel bene o nel male. La domanda successiva di Furaya è più complicata. Infatti il corvino non riesce a nascondere la fitta allo stomaco che gli provoca. Discosta lo sguardo, abbassando il capo verso destra, come se non riuscisse a sostenere lo sguardo della sua compagna nel dare una risposta. <è difficile.> afferma per poi far giungere qualche secondo di silenzio, digrignando nervosamente i denti. Sa che con lei può essere sincero e lo ha sempre fatto. Ma non è facile spiegare quello che sente. <si...credo di aver ricordato ogni cosa...era tutto quello che stavo rincorrendo...eppure...> nuovamente il silenzio. Solleva il capo ad incrociare nuovamente il suo sguardo. Le verdi iride appaiono perse, mostrano una tristezza che non è facilmente comprensibile, qualcosa che mai Saisashi aveva rivelato fino ad ora, dietro a quella sua corazza scimmiesca da idiota < eppure adesso...che senso ha tutto questo...? che cosa...che cosa dovrei fare...?> domanda a Furaya , quando è palese che quelle domande non siano altro che rivolte a se stesso. Il punto è che se prima era perso, vuoto, voleva delle risposte...ora ha ottenuto parte di quelle rispsote, il suo passato i suoi ricordi... ma era davvero ciò di cui aveva bisogno? E se cancellare la memoria fosse stato solo un modo di qualcun altro per togliergli quel fardello ? Non lo sa più. <ogni volta che ci penso impazzisco. Io non so che fare. E' come se in ogni istante, ogni luogo che vedo, in ogni passo che faccio, rivivo i miei vecchi ricordi come se stessero accadendo in quell'esatto istante. Non so nulla di cosa sia successo dopo la mia fuga...ma fino a quel momento ricordo tutto...mi ricordo Furaya... mi ricordo di chi sono...del mio passato nella strada...di Mekura...> sospira <l'accademia...> ossrva il palmo della sua mano <non avevo nessuna abilità, non potevo usare tecniche, ma mi sono allenato allo stremo per dimostrare lo stesso il mio valore..ecco il perchè di questa mia forza assurda...> pausa <mi ricordo di te...sai avevamo avuto già un appuntamento vero..? Eeheh alla fine mi sei sempre piaciuta> ridacchia in un misto di risata e pianto, mentre versa una lacrima <ricordo di...Lind..> e qui l'atmosfera si fa pesante < e mi ricordo di lei......> silenzio [ch on]

11:07 Furaya:
 <Sparisci per giorni senza neanche dirmi dove saresti andato soltanto per pensare e fare mente locale. Per carità, è assolutamente giusto, ma tenermi all'oscuro e lontana da te quanto pensi sia servito al nostro rapporto? Mi hai praticamente abbandonata ai Monti Ardenti.> E solleva l'arto destrorso con la relativa mano posta innanzi a sé pur di fare in modo che aspetti e non le parli sopra. Deve terminare prima il discorso. <Io non riesco a convivere con la paura di perderti, così come non intendo vederti sparire ogni volta che ti capiterà qualcosa. Se ti ho aiutato sino a questo momento è perché si tratta di una situazione che posso reggere.> Un peso che riesce a mantenere benissimo nonostante tutti i traumi che ha dovuto subire in passato. Per questa ragione, si avvicina di appena un passo, ma non intende in nessun modo avere un contatto fisico con il Taijutser. Finché non si saranno chiariti, preferisce che vengano mantenute le doverose distanze per evitare che queste inficino sul rapporto e sulla spiegazione che lei pretende. <Dovresti essere contento di aver recuperato i tuoi ricordi, e allora cosa ti turba? Hai finalmente ricordato delle tue capacità, di Mekura e di Lind, di Sakura e di ciò che sei.> Anche se il sol menzionare di Sakura fa sì che la fitta allo stomaco la subisca proprio lei, tanto quanto lui. Finora, con il fatto di non avere memoria del proprio passato, non aveva timore di qualcun'altra che potesse mettersi in mezzo. Ma qualora volesse tornarci? E se tutto questo è stato soltanto un rapporto dovuto alla sua mancata memoria del passato? Sono molteplici gli interrogativi. <E cosa pensi di fare adesso? Metterti alla sua ricerca?> La voce si alza di qualche ottava, mettendo in risalto il timore e il nervoso che in questo momento sta provando. <Come intendi agire?> Abbassa lo sguardo, rendendosi conto della sua tristezza negli occhi, mordendosi il labbro inferiore pur di non dir nient'altro che possa in qualche modo ferirlo. <Sì, me lo ricordo l'appuntamento. Mi ricordo anche ciò che successe, ma non è di questo che voglio parlare oggi. Voglio la garanzia che tu non fugga ogni volta che succede qualcosa nella tua cazzo di vita> Sposta lo sguardo verso il suo volto, assolutamente seria nell'espressione palesata. <perché non posso vivere col timore che tu faccia qualcosa di sconsiderato o che non mi renda partecipe delle tue turbe. Non sono una tua *amica*, merito di sapere.> E si lascia andare ad un lungo e pesante sospiro, col battito cardiaco in lieve aumento.

11:41 Saisashi:
 Può facilmente notare come Furaya sia arrabbiatta, forse delusa dal suo comportamento. Tuttavia, seppur il modo di sparire di Saisashi non sia dei migliori che altro potrebbe fare? Non è colpa sua se in pochi mesi è successo due volte che qualcosa balenasse nella sua vita portandolo sull'orlo della pazzia, ma senza prendersi del tempo potrebbe compiere azioni di cui si pentirebbe per tutta la vita. E'impulsivo e trasparente, non può correggere la sua natura ma può limitarne i danni prendendosi degli spazi. Anche se questo ha ferito Furaya, ne è consapevole. <se devo essere sincero, da quell'istante sui monti, ho sentito qualcosa cambiare...ed è come se in quel momento il tempo si fosse completamente bloccato. Tutte queste strane visioni, questo ripercorrere tutto il mio passato, non mi ha nemmeno fatto capire quanti giorni siano trascorsi...mi dispiace... ti assicuro che sono notti che non chiudo occhio, fatico a distinguere il giorno e la notte. > cerca di far capire in modo più semplice possibile quello che sta provando. E' come se il tempo fosse bloccato a causa del suo passato. Si sta adattando a tutto quel contenuto che è tornato a riempireun imbuto vuoto. Dopo tutto era impensabile che non ci sarebbero state ripercussioni ma era al corrente dei rischi. <non è sicuramente servito. Ma sarebbe servito invece se avessi finto che tutto andasse bene e avessi reagito di stomaco in quell'istante? Se io ti fossi rimasto accanto in quel momento...forse...no...> non conclude, non vuole dire ciò che stava per dire perchè sa bene che non è ciò che vuole, sarebbe solo stato dettato dalla rabbia del momento. Infatti ora ha potuto elaborare il tutto. <perdermi? Non c'è bisogno di avere questa paura, dopo tutto sono un caso perso già di mio...fin dall'inizio no? > cerca di sorridere smorzando un pò la situazione. < so che puoi reggerlo, ma non volevo reagire di istinto. Volevo potermi appoggiare a te, ma solo nel momento in cui sarei stato abbastanza lucido per farlo...per non parlare del periodo...di notte era come se avessi dei pensieri più....maligni...bah sarà stata una mia impressione > in effetti la luna rossa ha influito anche su Saisashi e questo non ha giovato la situazione < si infatti sono contento. Ora so chi sono, da dove vengo. Ho un perchè alla mia esistenza. Ma ne è valsa la pena?> questo è il dubbio. La nuova esistenza, con i nuovi ricordi che si era creato con Furaya, non potevano bastare? Alla domanda su cosa avesse intenzione di fare, il giovane abbassarebbe nuovamente il capo <io....io non lo so.> è la verità. Da un lato in cuor suo sente che vorrebbe scoprire di più , sapere che fine hanno fatto. Ma sono trascorsi quasi 8 anni... Furaya alza la voce, si avverte la tensione nelle sue parole. <come intendo agire...beh potrei farti la stessa domanda. Ho capito da dove derivava in parte quell'odio per il mondo ninja. Ora so il perchè. Per quale motivo quando ho chiesto il vostro aiuto non avete fatto nulla per aiutarmi...EH?!? PER QUALE MOTIVO QUANDO ERO DISPERATO, NESSUNO DI VOI, NE TU NE L'HOKAGE AVETE FATTO NULLA PER SCOPRIRE CHE FINE AVESSERO FATTO...PRIMA LIND...E POI SAKURA! L'AVETE MANDATA AL SUICIDIO! LORO ERANO LA MIA VITA! ECCO PERCHE' SONO FUGGITO...Ecco...ecco perchè....> quegli ultimi ricordi di rabbia e pazzia che lo hanno portato acompiere quel gesto tanto folle riaffiorano man mano <WAAAAAAAAAAAA> griderebbe come in preda ad un raptus di rabbia, per poi avvicinarsi rapidamente al muro di fronte a lui cercando di scagliare con tutta la sua forza un pugno diretto, che probabilmente lo trapasserebbe in pochi secondi. <anf...anf...> cerca di tornare in se < vuoi essere partecipe alle mie turbe...? a quello che ho in testa...? Allora dimmi...perchè voi dannati ninja non avete fatto nulla per aiutarmi....per aiutare loro...non erano nella lista delle priorità vero...? > domanda con tono rotto dal grido di pochi istanti prima, dando le spalle alla sua amata [ch on]

12:59 Furaya:
 Così come lei cerca di comprendere lui, allo stesso modo pretende che sia il ragazzo anche a capire come si sia sentita. <Le notti insonni non le hai passate soltanto tu> V'è comunque da dire che nel caso della donna si trattava d'ansia legata all'attentato terroristico di Al Miaeda. <e comprendo benissimo quanto possa essere stato difficile per te.> Su questo punto di vista, non può che rispondere in questa maniera. Il problema è un altro e glielo pone innanzi agli occhi, cruda e diretta. <Se decidi di stare accanto ad una persona, se le consenti di aiutarti e di starti vicino, non puoi allontanarla quando hai recuperato ciò che ti serviva.> Rialza appena il tono di voce, sporgendosi innanzi e allargando le braccia verso l'esterno, gesticolando. Non vuole dare granché nell'occhio, ma ha da specificare le sue motivazioni e non si fermerà di certo. <Avremmo potuto elaborare anche questo assieme. Comprendo -nuovamente- che tu abbia bisogno del tuo tempo e dei tuoi spazi, ma stare lontano dal villaggio e da me così a lungo cosa pensavi potesse portare? Che t'avrei accolto come l'ultima volta che lo hai fatto?> Arcua un sopracciglio, spronandolo a rispondere ad una domanda tanto semplice quanto complicata. <Sono stufa di questi atteggiamenti da parte tua> Perché è già la seconda volta che s'allontana senza dirle niente e che sparisce per giorni. Non fa altro che preoccuparsi mentre ha cercato d'aiutarlo in ogni modo possibile. Ci sta andando giù pesante e sa che sta sbagliando, ma vuole che lui ammetta a sua volta le sue, di colpe. <non posso tollerare un'altra scenata simile. Tutti hanno dei problemi, io stessa ne ho e ne ho avuti.> E tu stessa hai allontanato tutti pur di ragionarci da sola, pur di sopravvivere solitaria coi tuoi traumi e superarli una volta per tutte. Sei veramente in grado di poter pronunciarti in questo modo? <Ah no? Non c'è bisogno d'avere questa paura? Ti devo ricordare per quanto sei sparito? E se non avessi usato il sigillo dell'empatia? E se non fossi tornato?> Inizia ad infervorarsi maggiormente, cercando di inspirare a fondo. Arrabbiarsi non porta mai a niente di buono, l'ultima volta ha marchiato a fuoco un Genin, insomma. <E' stata colpa della Luna Rossa, una sorta di evento atmosferico sul quale sto indagando assieme ad un collaboratore.> Chiamarlo così non gli rende giustizia, ma anche definirlo traditore non è il momento né il luogo adatto per pronunciarlo. <Certo che ne è valsa la pena. E' il passato ciò che ci forma> Pare quasi calmarsi, finalmente, compiendo appena un rapido passo in sua direzione. <ed è grazie ad esso che siamo chi siamo.> Inspira, passandosi la mandritta tra i capelli e spostando qualche ciocca di lato, tirandoli leggermente come a volersi dare una svegliata. <Non alzare la voce con me> Esordisce, incupendosi nuovamente e cercando di dargli una risposta adeguata. <otto anni fa non ero neppure Hokage, a malapena ero Consigliera e NESSUNO mi ha informata di questa ricerca. Non ero io a decidere all'epoca, non passava da me un'informazione simile. Non fare di tutta l'erba un fascio perché mi conosci e sai bene che avrei fatto l'impossibile per aiutare qualcuno.> Quando magari poteva davvero farlo. <Non ricordo cos'è successo a Sakura, ma se la missione che le hanno dato rispecchiava le sue capacità, non è andata al suicidio. Non sappiamo neanche se sia ancora viva oppure no. Va a cercarla, no? Io aspetterò qui come la brava mogliettina il cui marito è andato in guerra.> Sì, sta letteralmente schizzando fuori il veleno che ha in corpo, assieme ad un ostentato sarcasmo. <Ti ripeto che non ne ero informata. Se l'Hokage o chi per lui non elargisce le richieste a chi di dovere, non possiamo muoverci. Ma se mi avessi chiesto all'epoca una mano sta pur certo che non avrei rifiutato.> E' passato troppo tempo. <...> Le rivolge le spalle, poi, pertanto si vede costretta ad avvicinarsi in sua direzione. Cerca di mettere da parte l'orgoglio, facendo sì che le braccia passino ad altezza dei suoi fianchi e si chiudano sul davanti. Riduce le distanze, sospirando lentamente e pesantemente contro la sua schiena. <Basta così.> Sarebbe cosa buona e giusta. [ Chakra ON ]

13:29 Saisashi:
 Resta li, immobile, fissando il buco che ha appena generato il quel povero muro senza colpe. Estrae la mano dall'interno del cemento per poi portarla lungo i fianchi e tirare un lungo sospiro come a volersi calmare. Rilassa le spalle, porta lo sguardo al cielo, verso quell'azzurro così limpido, che non rispecchia per niente ciò che sente. Non può far altro che rimanere ad ascoltare le parole di Furaya, che con le sue ragioni espone una dietro l'altra, alcune giustificate, altre pungenti, altre ancora che feriscono come un coltello. <mi sembra di averti dimostrato la mia piena fiducia...e nonostante tutto la mia volontà di lasciarmi andare e donarti tutto me stesso..> ribatte alla prima affermazione <non volevo allontanarti. Al contrario. Io non volevo perderti. > direbbe con tono basso e deciso. Ma che intende dire?? < nell'esatto momento in cui ho ripreso la memoria, anche tutti i sentimenti sono tornati come un vortice. Rabbia, rancore, tristezza, ed anche amore.> dove vuole arrivare? <il punto è che in quel momento, sui monti...se io fossi rimasto li, avrei detto cose che non pensavo realmente...e avrei fatto un errore. > ma qualcuno sta capendo che cosa vuole dire? Sei fumato? <ti avrei aggredita, per la rabbia che mi è tornata in quell'istante, per l'aver perso Sakura. Ti avrei aggredita perchè tu stessa sei un ninja e ti avrei accomunata a tutto il resto della feccia, cosa che non farei mai... e poi forse, ti avrei chiesto di lasciarmi, perchè in quell'istante ho ricordato tutto ciò che provavo per Sakura...e quanto io sia stato inutile ed incapace di proteggerla e ritrovarla...> ora alcuni punti sulla scelta di Saisashi potrebbbero essere più comprensibili <ma sapevo che era solo l'insieme delle emozioni a farmi ragionare in quel modo. Io DOVEVO prendere tempo. Lo dovevo a me...lo dovevo a te...e lo dovevo..A NOI> cadenza bene queste ultime parole. Perchè mai vorrebbe compiere altri errori che lo possano portare a perdere tutto ciò che ha di più caro: Furaya <probabilmente questo non basta a farmi perdonare. Ma almeno sai il perchè io abbia fatto questa scelta...pur sapendo che ti avrei ferito..e mi dispiace...ma ti avrei ferita ancor di più ed ingiustamente se avessi operato in altro modo...> tutto ha un senso, ma lo avrà agli occhi di Furaya? <hai scelto di starmi vicino..mh..ti sei presa una bella gatta da pelare, sonoo un disastro. Un caso perso. Ohssì. > di questo ne è consapevole e non lo nega. < ma nonostante tutto, so che ci sei sempre stata... sai che non sono bravo con le parole...e spesso nemmeno con i fatti, sono impacciato quando si tratta di sentimenti...ma sappi che anhe se non sono bravo a dimostrarlo io non do nulla per scontato. E so tutto ciò che fai per me. Non dimenticarlo mai.> questo è importante. Fondamentale. <Mi dispiace, non so davvero per quanto mi sia assentato...ho perso il conto dei giorni.> come anticipato prima < però...come potrei non tornare? Io ti ho fatto una promessa..non ricordi? > direbbe leggero voltando leggermente il viso, mostrandole un sorriso <Luna...Rossa? Che strana cosa...non ne avevo idea. Ma ho avutodifficoltà per diversi giorni, ecco perchè. Ogni notte tutti i miei pensieri negativi e la rabbia, erano sempre meno controllabili. Temevo di essere io il problema ...fiuuuu> almeno questo non dipendeva da lui. L'argomento Sakura lo ferisce come una lama affilata, capisce dal tono di Furaya quanto possa infastidirla ma non può farci nulla è qualcosa che fa parte del suo passato <tu...che faresti al mio posto..? Io non ho assolutamente intenzione di partire. Ma c'è una cosa che vorrei chiederti. Portami da chi può indagare nella mia testa e capire che cosa io abbia fatto e scoperto negli ultimi 8 anni. Ho già fatto un errore una volta per questo. Sono fuggito proprio per ritrovare Lind e Sakura ed indagre. Ho la sensazione che avessi scoperto qualcosa, ma quella parte di ricordi mi è sstata ancora tolta. Voglio ricordare. Voglio sapere cosa ero riuscito a fare, a costo di soffrire ancora di più...però lo devo a me stesso, a Lind e a Sakura...e nel caso se fossero morti..potrò dar loro un giusto funerale. E VENDETTA. Chiunque gli abbia fatto del male...e chiunque abbia fatto tutto questo a me. Capisci cosa voglio dire? > cercherebbe conferma da parte di Furaya, sentendosi così insicuro <non posso vivere portandomi dietro per sempre tutte queste falle irrisolte. Prima o poi so che finirei nuovamente per impazzire.> e non vuole, non vuole ricaderci, DEVE FARCELA. D'un tratto le potrebbe sentire le braccia del Kage avvolgerlo in un caldo e tiepido abbraccio. Godrebbe finalmente di quella sensazione di tepore e sicurezza che solo lei sa dargli. < Furaya. Tu hai paura che io possa abbandonarti per Sakura...?> [ch on]

14:37 Furaya:
 Dopo essersi adeguatamente sfogata, lascia che Saisashi possa parlare e dire la propria, finalmente, magari riuscendo a mettere qualche pezza laddove ce n'è bisogno. Le spiega come andarsene è stata soltanto una reazione difensiva, volendo evitare che dicesse qualcosa di sbagliato o che lei la prendesse fin troppo a male. Il problema in sé è che è stanca di dovergli correre dietro ogni volta che accade qualcosa, tanto da costringerlo a scappare via. Resta abbracciata alla sua schiena, senza stringere più di tanto, facendo aderire anche la fronte. Si limita a socchiudere gli occhi per qualche istante, cercando di ritrovare la calma che ha perso durante il discorso precedente. <Quindi, lo hai fatto soltanto per evitare che dicessi qualcosa d'irreparabile> Come spiegazione ha molto senso, si sente in grado d'accettarla e di mettere a tacere le oscure voci dentro di sé, quelle stesse voci che le dicevano fino a poc'anzi di non fidarsi ciecamente di lui proprio ora che ha ripreso la memoria. <qualcosa che avrebbe danneggiato ciò che noi due abbiamo costruito.> Ed anche il loro rapporto è stato piuttosto travagliato, com'è tra l'altro possibile vedere adesso. <Lo capisco, è solo che> Si stringe nelle spalle. <non mi piace star lontana da te, mi son sentita tremendamente inutile perché non mi hai permesso né di starti vicino né di poterti aiutare.> Voleva soltanto che gliene parlasse direttamente piuttosto che voltarle le spalle e andarsene, ma capisce anche che gli serviva del tempo per pensare. Non glielo nega. <Tutti hanno i loro problemi> Gli svela, seppur sia un qualcosa che lui dovrebbe conoscere fin troppo bene. Del resto, ha visto le cicatrici sul suo corpo, adesso si ricorda anche di Mekura, Lind e Sakura. <bisogna soltanto saperli affrontare e non lasciarsi schiacciare da essi.> Ogni tanto ci prova a cercare di scucire qualche consiglio utile, per quanto sia possibile ed indispensabile farlo. <D'accordo.> Non scorderà che lui tiene conto di tutto quello che lei fa per lui. A conti fatti, sembra essersi abbastanza calmata grazie alle parole di Saisashi, il quale ha comunque toccato dei punti importanti con le giuste parole, per una volta in vita sua. <La promessa me l'hai fatta quando ancora non avevi i tuoi ricordi. Ora che li hai recuperati, avresti potuto anche cambiare idea su di noi e su tutto ciò che abbiamo costruito. E' stupido pensarlo e forse persino ammetterlo ad alta voce, ma non sapevo cosa questo avrebbe comportato.> L'importante è che abbiano almeno rimosso la minaccia che lo tediava. Ne scruta il sorriso che le rivolge, senza però ricambiare, restando piuttosto seria ed affranta, ma neppur desiderosa di staccarsi dalla sua schiena a meno che non intenda girarsi. <La Luna Rossa ha danneggiato chiunque con il suo influsso, quindi non dipendeva soltanto da te né da un "guasto" del sigillo.> Che gli ha impresso l'ex capo dei custodi. Lo rassicura su questo, sicura che il sigillo stia ancora funzionando a dovere. <Io credo> Cerca di trovare le parole giuste per rivolgerglisi, nonostante possa farle male ammetterlo. <che sia giusto che tu parta e scopra cos'è successo o che, appunto, ti faccia aiutare da chi può scandagliare nella tua testa. Ricordare è il primo passo per riprenderti la tua vita ed hai appena rinvenuto i ricordi di una vita intera.> La maggior parte di essi quanto meno, anche se non si sa bene chi gli abbia potuto infliggere quella voce strana e cattiva che avvertiva di tanto in tanto nella sua testa. <No, hai ragione. Non puoi vivere senza sapere e senza esserti assicurato di alcuni dettagli fondamentali.> Allenta lievemente la presa sul suo corpo, come a volersi allontanare un minimo per lasciargli lo spazio necessario. <...> L'ultima frase la lascia interdetta, preferirebbe di gran lunga non rispondere, complice anche l'orgoglio che vive in lei e ne occupa gran parte del corpo. <Non lo so. So soltanto che torneresti da lei se ci fosse ancora modo e se lei ricambiasse, no?> Ha pensato e rimuginato a questa eventualità, comprendendo che si farebbe da parte, sissignori. [ Chakra ON ]

15:11 Saisashi:
 Resta immobile, in silenzio, continuando a godere del calore della sua compagna, che da troppi giorni gli era mancato. Ma era necessario. Ascolta le sue parole con attenzione, senza lasciarsi sfuggire alcun dettaglio. Annuisce con consenso, senza aggiungere altro, mentre lei fa un breve resoconto di quanto spiegato dal corvino <esattamente. Forse è stato stupido, ma dopo tutto non avevo in mente altre idee per evitare di rovnare tutto > la sua spiegazione è stata chiara per fortuna, per una volta le parole del Taijutser non sono state a sproposito, ma chiare e dirette con la più totale sincerità che tanto lo distingue. <non mi sarei mai perdonato se avessi reagito e fatto cose sulla base dell'istinto di quel momento..e sinceramente... per me starti lontano è come separarmi dal mio stesso respiro...l'unica ragione per cui ho ritrovato gioia di vivere...non credere che sia facile > direbbe accennando un altro sorriso sereno per poi ascoltare nuovamente. <ti chiedo scusa se hai sofferto, ma alla fine ci sonoo riuscito no..? > fa spallucce < non ho distrutto il nostro rapporto> almeno lo spera . Il discorso successivo sullapromessa ha senso, però è giusto precisare alcune cose. <hey aspetta un attimo...> direbbe con fare stranito < ricorda che sono sempre io. L'unico ed inimitabile suuublime sottoscritto. Senza ricordi, con ricordi...non fa differenza. Sono la stessa persona che ti ha ceduto il proprio cuore e la propria fiducia...e la stessa che ha promesso di sostenerti qualsiasi cosa accada. E per farlo metto a serio rischio la mia vita, potresti uccidermi con uno starnuto hihi> accenna una risata, cercando nuovamente di ridurre la tensione come suo solito < per quale motivo credi che io a costo d star male, e di sapere che ti saresti preoccupata...mi sono allontanato...suona strano, ma è proprio per mantenere la promessa anche con i miei ricordi. Per potermici abituare , per poter imparare a convivere con tutto ciò che ho dentro....allontanarmi per non perderti. Ed ora ne hai la prova> conclude con totale sincerità <uuuuuuh .....meno male. Non dirlo a nessuno ma certe notti me la stavo davvero facendo sotto! Credevo che il sigillo fosse difettoso e che sarei di nuovo impazzito. Beh meno male. eheheh> almeno questo caso può essere archiviato, insieme a tutta la Luna Rossa. A proposito....CHE EFFETTI AVRA' AVUTO SU FRU FRU? Indagherà in giusta sede, non è questo il momento. <si, hai ragione. E per farlo, voglio avere nuovamente il tuo supporto. Solo tu sai indicarmi chi possa aiutarmi in questo. Devo sapere la verità. Devo mettere FINE a tutto questo una volta per tutte...e giuro...muoio...MUOIO dalla voglia di rompere il c**o a calci, a chiunque mi abbia messo quel demone in testa e fatto del male a chi avevo di caro!> stringe forte i pugni ai lati del corpo per poi calmarsi. L'ultima frase, quella di Furaya è quella più dolente. Sorride sentendo le sue parole. Non ha mai conosciuto una ragazza così unicamente dedita al volere il bene degli altri. Pur di soffrire, sa che sarebbe disposta a farsi da parte. <sai...nel momento in cui ho recuperato la memoria, per un attimo ho pensato che tra noi sarebbe finita. Ti ho attribuito colpe che non avevi, solo pertrovare un colpevole. In quel momento m sono sentito un verme. Il più schifoso dei vermi. Ero certo che qualcosa sarebbe cambiato, perchè tornandomi i ricodi di.....lei...> respira <sapevo che consapevole di ciò che è stato, avresti pensato che l'avrei rincorsa.> si gira lentamente verso di lei, nel momento in cui allenta l'abbraccio. La fissa, con un sorriso <preso dall'istinto , ho pensato la stessa cosa i primi istanti. Volevo solo scappre, correre, cercarla...sapere dove fosse, se fosse viva... quindi....> quindi? E' una fine? SEI SERIO? < Quindi ho preso del tempo per elaborare...per fare ciò che il mio essere così istintivo non mi ha mai permesso di fare...per evitare di fare lo sbaglio più grande della mia vita...> allora? PARLA STUPIDA SCIMMIA CORVINA! < se ho fatto tutto questo. Se mi sono allontanato... se mi sono spremuto lo stomaco dal dolore e dalla rabbia pur di non scappare. E' solo perchè la mia vita è costruita su incertezze..sono una persona debole, che non aveva più nulla a cui tenere se non del rancore. > prende una pausa per poi afferrarle le mani se lei lo consentisse < quello che voglio dirti è che ho capito che tutto ciò che è stato...è passato... non può essere cambiato. Rimarrà per sempre con me, me lo porterò dentro giorno e notte, gioia e dolore assieme....lo sognerò spesso, magari farà si che io sia debole in certe situazioni e probabilmente interverrà spesso nella mia quotidianità..potrò essere stupido, aver paura...ma di una cosa sono certo. Questo è il mio passato. E l'unica cosa che conta è guardare il futuro. Ed il mio futuro Furaya....sei tu. Nient altro.> conclude con un sorriso a cuore aperto, mentre una lacrime scenderebbe nuovamente sulla guancia destra <qualsiasi cosa accada.> PUNTO FERMO [ch on]

16:17 Furaya:
 Probabilmente, anche lei avrebbe fatto la stessa cosa fosse stata nei panni di Saisashi. Quindi, una volta passata la rabbia del momento, inizia a capire meglio ciò che aveva desiderio di fare. Forse, avesse teso prima le orecchie anziché partire in quarta, il mezzo litigio iniziale avrebbe potuto evitarlo nella sua totalità. Magari, anche permettergli di parlare sarebbe stato ben diverso. <Agire d'istinto non è mai la risposta giusta.> E lei lo sa abbastanza bene, tanto da non voler agire d'impulso eccetto quest'oggi che s'è lasciata andare, facendosi traviare dai sentimenti e dalle emozioni che albergavano dentro di lei. Anche lei ha bisogno di sfogarsi, di tanto in tanto, e non è riuscita a trattenersi oltre questa volta. <Confermo che non l'hai distrutto, ma che stavamo andandoci vicino entrambi se non avessimo risolto.> Perché, beh, teoricamente hanno risolto. Certo, ci vorrà ancora un po', almeno per concludere parte dei discorsi iniziati e che necessitano di risposte esaustive. Tuttavia, sono riusciti quantomeno a riavvicinarsi senza che dovessero in qualche modo affrontarsi. Si sente rincuorata però dalle sue parole, tanto da riuscire a restargli ben più vicino e a non demordere dall'abbraccio. <Non potrei ucciderti con uno starnuto> Si lascia però andare ad una piccola risata che cerca di smorzare subito dopo. Non si sente quasi più a suo agio ed è da tanto che non si sentiva ridere, tanto meno sorridere. <ma so che sei tu, so che non cambieresti, ma per un momento ho pensato che potesse succedere; che ti saresti allontanato da me, non soltanto fisicamente.> E' naturale avere dei timori, si tratta comunque d'un ragazzo al quale ha riaperto il proprio cuore. Gli ha donato fiducia, così come ne ha avuta in cambio. Nonostante sia l'Hokage, possiede dei timori tanto quanto gli altri; non è un dio. <Ho capito il motivo per cui lo hai fatto, tuttavia non avendo avuto nessuna informazione da te, niente di niente, neanche di dove fossi, ho iniziato a pensare soltanto in negativo.> Un modo come un altro per scusarsi, pur non riuscendo, sempre per questione di orgoglio, maledetto orgoglio, a pronunciare le fatidiche parole. Deve riuscire anche lei a riprendersi e a riportare tutto alla normalità, specialmente se nel mezzo son successe tante di quelle cose che l'hanno condotta ad un'evoluzione diversa dal normale. <Posso immaginare, infatti non potevamo sapere se avesse funzionato davvero e se stesse facendo il suo lavoro.> E' scappato non appena è riuscito a recuperare tutti i ricordi, pertanto non è mai riuscita a capire, sinora, cosa avesse recuperato, se il sigillo funzionasse o qualunque altra spiegazione le abbia dato adesso. <Non voglio ripetermi, anche l'altra volta avevi promesso che l'avremmo fatto assieme.> Pizzica leggermente il suo fianco con la mancina, un gesto infantile ma che spezza la serietà del momento. Gli permette di girarsi mentre prende a parlare di Sakura e di ciò che avrebbe voluto fare, ma che evidentemente non ha fatto. La Nara sbarra appena gli occhi, sentendo il cuore martellare nelle tempie. Ovviamente, non è niente che vorrebbe sentire, quasi vorrebbe bloccarlo prima che possa dire qualcosa di sconveniente per entrambi. Si sono appena ritrovati, del resto. Tuttavia, sembra indirizzare il discorso verso una fine lecita e rosea. Si morde il labbro inferiore, tremante, ma si lascia afferrare le mani dall'altro. Da quanto non sentiva quel calore? Gliele sfiora appena, muovendo le dita lungo il palmo della sua mano. <Quindi> Lascialo finire di parlare, conviene a tutti e due. <saresti andato a cercarla, nel senso> Aspetta prima di parlare, fidati di me. <è stata il tuo primo pensiero> Ma è naturale, insomma, non si sono mai lasciati veramente. Sissignori, è gelosa, come ogni donna o uomo esistente sulla faccia della terra che abbia un compagno, un amante o un fidanzato. <...> Avvampa di colpo, venendo presa talmente in contropiede da non sapere cosa sia giusto dire in un contesto del genere. <...mi sei mancato da morire.> Ma appare ancora piuttosto imbronciata, glissando con lo sguardo in tutt'altra direzione pur di non incrociare gli occhi altrui. CHE CARINA, è imbarazzata! Però, quanto meno, non ha più dubbi. [ Chakra ON ]

16:58 Saisashi:
 In qualche modo, sembra che la situazione si sia risolta. Certo, Saisashi ha rischiato, ha tirato parecchio la corda in questa situazione, sapendo a cosa sarebbe andato incontro. Tuttavia il rischio era totalmente comprensibile se per una causa come la sua: non distruggere tutto ciò che ha costruito di bello con Furaya. Se c'è una cosa che ha imparato dai suoi allenamenti, è che proprio come le fibre muscolari, nulla può rinforzarsi e migliorare, se non si arriva sempre vicini al limite della rottura, dell'infortunio. L'importante è non oltrepassare quel limite. E proprio come un muscolo, anche in questo caso sembra che il legame tra i due, abbia subito un'ulteriore evoluzione che possa renderlo più forte che mai. <molto bene fiuuu...ne sono contento. > le parole di Furaya lo rasserenano. Ha compreso le motivazioni del corvino, e Saisashi non si aspetta di certo delle scuse. Anche perchè si sa, le scuse di una donna, sono una leggenda che viene tramandata da generazione. Tutti le aspettano, ma nessuno le ha mai viste realmente (?). <è vero uno starnuto forse no. Ma un tuo schiaffo basterebbe> NONCENE'COVIDDI <comunque, posso confermarti che a parte qualche problema con questa fantomatica Luna Rossa, non ho più avvertito voci. Forse potremo vivere tranquill per un pò...proprio come quel nostro appuntamento normale...ricordi la nostra promessa no? Dobbiamo arrivare a quello hihihi> sghignazza con uno dei suoi sorrisi a 32 denti capaci di portare gioia anche all'inferno. <HEY! AHIA!!> esclama al pizzicotto, balzando leggermente con aria idiota <sono delicato! > seh, come no. <comunque senti un pò, chiariamo una cosa. TU!> la indica poggiando l'indice della mancina sulla fronte e punzecchiandola un paio di volte <come puoi pensare che il suuublime sottoscritto possa abbandonarti? Non so se lo ricordi, ma mi sono indebitato con quel maledetto biondino di Sosachi per prenderti un anello. GUARDA IL TUO DITO!> esclama con aria giocosa, facendo un broncio offeso. A proposito, chissà che fine ha fatto, no lo ha mai più visto. I random Heroes devono crescere. Sarà sucesso qualcosa? < sappi che non ho mai regalato qualcosa del genere a nessun altra. Quindi ora smetti di fare la gelosa, bleeeeeee!> conclude facendole una smorfia con la linguaccia. <beh...anche tu mi sei mancata...come l'aria...> sorride dolcemente, vedendola in imbarazzo ed in difficoltà <Wooow! Attenzione! L'impassibile Hokage messa in difficoltà ed imbarazzo dal sottoscritto! Allora sono davvero forte eh? Ci pensi? Potrei essere il tuo più grande puuuunto debole! Pensa se mi rapissero hihihihi> fa spallucce sparando cretinate a vvanvera <ed ora. Fru Fru, è ora di darsi da fare!> ehm che intende??!? <basta fare la gelosa e mettere il broncio, non abbiamo tempo da perdere!> direbbe per poi ridacchare e cercare di caricarsela in spalla in stile sacco di patate, per poi se fosse riuscito inziare ad incamminarsi verso il dojo <dobbiamo stabilire un piano per farmi esaminare la testa e scoprire nuove informazioni, dovrai aggiornarmi su tante cose... vorrei anche che tu mi allenassi visto che ho recuperato la memoria e ricordo tutto ciò di cui sono capace. Anche se forse sarebbe meglio chiedere a Mekura...eeee....> E???< ultimo ma no per importaaaaaaanzaaa! ABBIAMO UN SACCO DI ZIKI ZAKI DA RECUPERARE. HO TROPPI GIORNI DI ASTINENZA MUHUAHUAH!> ed ecco che un ghigno quasi diabolico apparirebbe sul volto del giovane, la cui lingua sembra quasi divenire biforcuta qualche istante. GOD SAVE FURAYA! O FORSE NO. Altri direbbero beata lei. Tutto è bene quel CHE FINISCE PENE - COFF COFF [enD]

Furaya, D100 per gravidanza (?)

Furaya tira un D100 e fa 76

Congrat, 1 bimbo/a, e si, sono io (Y) sorry

Saisashi e Furaya si incontrano dopo essersi divisi ai Monti Ardenti. Ne consegue un litigio che confluisce in tante paroline dolci ed una sessione di zikiziki che condurrà la Decima a diventare probabilmente madre.

Vi
Odio
Tutti