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Scendiamo a patti

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con Mekura, Rasetsu

11:38 Rasetsu:
 Il suo ambiente. Vi starebbe ore ed ore, vi dormirebbe anche se sol possa far quel che predilige, ma ha anche altri affari di cui tenere conto. Tuttavia, gli hanno ricordato che probabilmente avrà un incontro, pertanto non s'è affatto mosso dall'ospedale. Sakir e gli altri sapranno occuparsi del locale anche senza di lui, sperando non salti in aria. Questo non vuol dire che non si fidi di loro, ma non si fida di chi potrebbe entrarci. In fondo, il locale Kukoku è un po' come il suo bambino: vuole fare in modo che cresca bene e che possa guadagnarci forte. Entrare ora potrebbe essere controproducente, ma noi siamo qui per narrare le vicende dello scienziato più pazzo della storia narutiana per eccellenza. Quindi, stravaccato sulla sedia girevole del proprio ufficio, si darebbe una spinta con la leva inferior manca, facendo sì che la sedia giri in senso antiorario. Staccatosi lievemente dalla scrivania, non farebbe altro che continuare a darsi una poderosa -per quanto possa farlo constatata la sua forza e velocità- spinta per ruotare su se stesso come una trattola. Le gambe sarebbero piegate, evitando che i piedi tocchino il pavimento più del dovuto, non intendendo in nessun modo fermarsi. Ambedue le braccia sarebbero sollevate, distese all'indietro, neppur fosse su una giostra in un parco giochi. E lui è il capo reparto dei genetisti. Capito? Mi dissocio. Veste col suo bellissimo camice bianco sul quale v'è persino una targhetta col suo nome "Rasetsu Kokketsu" (quant'è ridicolo? Fa pure rima!). Al di sotto, prendono posto un paio di pantaloni scuri ed una camicia dello stesso colore, recante il simbolo del clan tra le scapole, chiaramente coperto dal camice in questo momento. I primi due bottoni son lasciati aperti, mostrando il glabro e scheletrico petto. I capelli cremisi sono spettinati come al solito; privo degli occhiali, inizia a sentirsi vuoto d'una parte di sé. Infatti, sta soltanto aspettando che quel tal dei tali gliene porti un paio con una catenina: sì, esatto, di nuovo. L'ufficio, comunque sia, o il reparto è conformato al resto. Non lo ha toccato o modificato più di tanto, per questo regna il bianco indiscusso e l'odore di disinfettante. E' abbastanza coscienzioso dall'aver lasciato queste cose a chi ne sapesse. <NYAHAHAHAHAH!> E ride, mentre gira su se stesso. Sicuri di non essere nel reparto psichiatrico? [ Chakra ON ]

11:53 Mekura:
 Quanto è cresciuto? o cresciuta? lo nota sempre di più quando non ha i vestiti addosso o quando sono molto sottili: quella pancia che si gonfia giorno dopo giorno che le ha sempre dato una gioia infinita con gli altri figli, ora, invece, è riuscita a rovinare anche questo. Ovviamente si tratta di un piacere nato da un trauma personale e lo stesso motivo per la quale lei ha fatto tutto questo è per aggirare in trauma scatenando un disastro dopo un'altro, ma il fatto che questo abbia messo ansia ad un processo, che è il parto, che la faceva sentire se non bene per lo meno le dava l'idea di aver raggiunto un suo sogno o scopo, adesso è pieno di ansia e, ha paura che in qualche modo questa ansia possa ripercuotersi sul figlio che sta crescendo. Anche l'idea di distacco adesso le sembra una violenza, una cosa che porterà delle conseguenze se non riuscirà a scusarsi adeguatamente con lui/lei, ma ha le mani legate e comunque deve creare un precedente. A prescindere da lei, quella idea, quella possibilità per il villaggio della foglia è più grande di lei o dei suoi problemi. Perciò, lega mollemente la camicia Kimono sotto il seno e con Ai (sua figlia maggiore) si dirige verso l'ospedale di Kusa per quel "appuntamento" con il beneplacido di Yukio. Una volta entrata all'interno della struttura si ritrova un'attimo spiazzata dalla grandezza di quel posto e particolarmente incuriosita dal funzionamento del sistema, passa effettivamente così il tempo in attesa. Indosso, oltre alla camicia Kimono nero con la cintura rossa sottile porta un paio di pantaloni aderenti e degli stivali di pelle nera. Stava valutando se fosse meglio farsi accompagnare anche da una delle sue evocazioni, ultimamente è sempre sul punto di guerra, ma si trattiene. QUando finalmente sembra che il "dottor Rasetsu" fosse libero di parlare con lei si dirige verso l'ufficio del medico battendo sulla porta con le nocche tre volte in modo da farsi accomodare all'interno. [ch on]

12:06 Rasetsu:
 Dottor Rasetsu suona ancora così dannatamente strano. Eppure quel ruolo se l'è guadagnato col sudore, con il chakra valutando quanto ne ha consumato per tenere in piedi le illusioni. Vero? Davvero meritato! Kouki, come sempre, è chiusa nel suo ufficio all'interno dell'ospedale, essendo il luminare. Al contempo, lui è nell'altro seppur vorrebbe trovarsi proprio con la serpente. Sospira pesantemente, aspettando che la figura che rappresenta il suo appuntamento possa finalmente varcare l'uscio. Continua a girarsi sulla sedia come un ritardato, puntellando il pavimento con il pié manco e dandosi la spinta della quale necessita per girare. Le braccia, però, questa volta poggiano sui rispettivi braccioli, ridacchiando di ciò. <NYAHAHAHAH!> Una risata che lì dentro, o comunque a Kusa, tutti ormai conoscono piuttosto bene, tanto da ignorarlo la stragrande maggioranza delle volte. Non c'è bisogno di stargli dietro, anzi rischierebbero soltanto di fare in modo che se la prenda con chi non c'entra nulla o che s'offenda per niente. Il pessimo carattere del Rosso non è propriamente quello con cui vorresti lavorare quando ti sei alzato presto, oltretutto senza un degno caffè. <AVAAAAAANTI!> Nel frattempo, pur avendo sentito bussare, non arresta il proprio girare, come se fosse quella la parte importante della giornata e non l'accordo che -temo- sarà costretto a prendere durante l'arco di questa mattinata. Ne attende, dunque, l'ingresso. Gli occhi giallo-verdi si posano sulla porta nel momento in cui questa rallenta un minimo, riprendendo subito dopo a girare. <Meglio di una pasticca, cazzo!> Biascica, ridendo della sua stessa battuta al pari d'una fatta da un cabarettista, capite? E' pazzo, diamine. [ Chakra ON ]

12:34 Mekura:
 Bhe, qualcuno è dentro quell'ufficio. Non è delusa dalle aspettative e neppure sorpresa: del resto questo è conoscende di Yukio, quindi, come minimo doveva avere qualche caratteristica che possiamo ridurre a "eccentrica" se vogliamo essere, bhe riduttivi. Ma anche lei è legata a Yukio e neppure lei, lo deve ammettere, sia tutta questa stabilità mentale, se ne avesse una il bambino qui, non dovrebbe subire tutto questo. Apre la porta e osserva il soggetto con occhio critico, guarda poi Ai dietro, alle sue spalle e si ferma per un secondo come se valutasse cosa fare <tesoro, da qui in poi ce la faccio, vai a prenderti qualcosa da mangiare va bene? ci vediamo dopo> e con questo la lascia andare chiudendosi la porta alle spalle per poi avvicinarsi alla scrivania di questo sulla sedia. Rifiuta mentalmente di fare dei commenti su questa persona: è quello che deve fare in modo che il bambino sia sano, tranquillo ed al sicuro in una macchina e mettendo il suo sorriso di facciata la donna si avvicina e afferrando un'altra sedia la porta indietro e lo saluta <buongiorno dottor Rasetsu> fa anche un leggero inchino per sottolieare il rispetto alla figura che rappresenta prima di mettersi a sedere. <Sono stata mandata qui da Yukio Sama, voi quanto sapete della mia attuale situazione?> chiede mettendosi tranquilla e comoda sulla seduta mentre tiene gli occhi fissi sul rosso, in attesa. [ch off]

12:47 Rasetsu:
 Eccentrica è anche dire poco, ma per ora non ha visto davvero *chi* può essere Rasetsu. Insomma, guardatelo. Apparentemente, potrebbe anche sembrare intelligente e, sul serio, lo è. Però, poi ha quegli attacchi schizofrenici uniti agli sbalzi d'umore che lo rendono un pazzo psicopatico. E lavora per l'ospedale, esattamente. <NYAHAHAHAH!> Ancora se la ride mentre arresta il moto della sedia nell'istante in cui Mekura entra nella stanza, sentendo il rumore della serratura aprirsi. Allarga le braccia verso l'esterno, la testa che ciondola appena da un lato perché or gli gira inverosimilmente. <Buongiorno a te!> Esclama, mostrando il suo solito ghignetto spastico, fatto perlopiù da lunghe zanne bianche e affilate come rasoi, con le quali è solito distruggersi i polsi pur di far uscire il sangue nero da qualche ferita. E' piuttosto pallido, come ogni Kokketsu, e gli occhi scrutano con attenzione la figura che ha davanti, squadrandola dalla testa ai piedi. La pancia della donna s'è ormai gonfiata parecchio, ma non sono al termine della gravidanza. Anzi, si potrebbe dire che sono circa alla metà di essa. Poco male. Gli occhi della donna sono d'un bianco perlaceo, il che fa sì che sia facilmente ricollegabile agli Hyuuga. E lui ne sta cercando uno in particolare, ma forse parlarne direttamente con lei potrebbe non essere affatto una saggia idea. <Se tu sei Mekura Hyuuga> Incurante di darle del "lei" o del "voi", non è assolutamente il tipo di persona che fa qualcosa di simile. <allora so il minimo indispensabile. E pur sapendo tutta la faccenda, voglio sia tu a parlarmene. E' con me che devi scendere a patti, del resto.> Sghignazza appena, sollevando le braccia e poggiando i gomiti sulla superficie della scrivania. Le dita si intrecciano, poggiando poi il mento sul dorso di queste ultime. <Cosa posso fare per te?> Il gioco inizia a farsi interessante e stranamente intrigante, quindi drizza le orecchie come se si trattasse d'affari. E, in fondo, non potrebbe che trattarsi di questi. [ Chakra ON ]

13:16 Mekura:
 <Ah> questo è interessante "devi scendere a patti con me" il che significa che la svincola dai patti con Yukio: è Ryuuma che le sta facendo un favore, non il Kokketsu, lui l'ha solo indirizzata verso una persona che deve convincere, non che è già convinta. Ha un lungo, sospiro, mentre tiene quel sorriso sulla faccia e si tocca con la mano destra la pancia sempre con quel fare protettivo, ha un mezzo sogghigno ulteriore come se questa frase se la ricorderà prima di aprirsi direttamente al Kokketsu. <ho bisogno di una incubatrice> glielo dice, di botto, senza nascondere o alleggerire la situazione. <non c'è molto da spiegare la verità, ma ho dei problemi a portare avanti questa gravidanza in sicurezza ed ho bisogno che possa crescere al riparo da qualsiasi minaccia che possa succederli> e poi farsi chiudere le tube. <ma partiamo dall'inizio: questo bambino, o bambina è mia figlia ma non di mio marito, lui sa della situazione e io ho motivo di credere che semmai, portassi io a termine la gravidanza, questo bambino si troverebbe in pericolo per quello che rappresenta, ovvero che la capo clan degli Hyuga non è una tradizionalista in molti sensi, non so se le mie parole siano comprensibili> prende un lungo sospiro e continua <inoltre la situazione attuale e le mie mansioni mi impediscono di proseguire oltre: ho delle mansioni dalla quale dipende la vita di molti altri e rimanere bloccata con le doglie, la nausea, l'ansia di nascondere la pancia, il parto ed i successivi mesi di recupero non combaciano con quello che devo fare> tipo i villaggi esterni a Konoha che stanno protestando. Lo guarda cercando di studiarlo, il fatto che avesse i capelli rossi in quel modo accentuava il suo pallore, le ricorda una coperta bianchissima con una macchia di sangue su un angolo. <vuole che io risponda a domanda più precise?> chiede la donna fissandolo. [ch off]

13:39 Rasetsu:
 Probabilmente, non la svincola affatto. Ciò sta a significare che deve prendere accordi e scendere a patti non soltanto con Yukio, ma anche con Rasetsu. D'altronde, nessuno dei due fa qualcosa per niente. Devono sempre riuscire ad ottenere qualcosa in cambio. Lui ragiona come uno Yakuza, mera deformazione professionale. Anzi, in questo preciso istante vorrebbe essere davanti ad un bicchiere di rum, dietro al cui bancone v'è Sakir a versargliene senza fiatare. Quel ragazzino sta crescendo veramente bene, mentre quello della Hyuuga quante chance possiede? Bisogna trovare un giusto compromesso ed eseguire anche correttamente l'eventuale operazione. <Una incubatrice> Certo, ne hanno molte. <ma sei sicura della tua scelta? Una incubatrice *normale* è fatta per i feti nati un paio di mesi in anticipo. E tu non mi sembri affatto nel settimo od ottavo mese.> Sentenzia, notando la di lei mano che scende a protezione del ventre, come ogni madre farebbe. Lui, però, che ne può sapere se è arrivato persino a ripudiare la sua e ad ucciderla? <NYAHAHAHAH!> Gli viene da ridere, incapace di non farlo, quando la donna gli palesa il tradimento ai danni del marito. <E tuo marito è d'accordo a continuare questa gravidanza? Non ti sta forzando per abortire? In fondo, è stato un errore, complice il tradimento. Azzarderei nel definirlo karmico.> Parla molto spicciolo, senza pensare alle ripercussioni o alle conseguenze, privo di peli sulla lingua o del sano giudizio che gli potrebbe dire di star zitto. Non esiste, il Rosso deve parlare. In fondo, lei ha bisogno di lui e quest'ultimo si prende la libertà di pronunciarsi in qualsiasi modo creda. Gli angoli della bocca son piegati all'insù in un altro tetro ghigno. La storia inizia a farsi interessante, parecchio. <A me non interessa il motivo per cui lo stai facendo. Ti assicuro che mi andrebbe bene anche se qui davanti avessi un assassino di infanti. Ti ho chiesto un compenso, un compromesso, qualcosa che mi dia il giusto motivo per aiutarti. Senza questo, non userò i miei strumenti per aiutare qualcuno che neppure conosco.> Certo, per fama e per sentito dire la conosce, ma per il resto è una completa sconosciuta. Lo sguardo si fa più serio, smette persino di ridere adesso. L'importante è fatturare! <La domanda più precisa è: cosa puoi darmi in cambio? E> Gli si illuminano gli occhi, tornando a ghignare come un pazzo scellerato appena fuggito dal carcere o dal manicomio. <tuo marito? Come l'ha presa? Il padre del bambino? TI PREGO, DIMMI IL GOSSIP!> RASETSU, ANDIAMO! Hai appena perso credibilità. COMPLIMENTI. [ Chakra ON ]

14:14 Mekura:
 <troverai un modo se sei il medico eccezionale che Yukio ha descritto> non lo ha mai fatto <Kusa mi sembra che abbia i giusti mezzi> e sottolinea mezzi <per fare questo e non ho molta scelta: o questo o la testa della mia famiglia> afferma esplicitando la parola con un indice puntato alla gola e tirato <Mio marito probabilmente mi sta tradendo con altrettante donne, l'unico suo vantaggio è che non può rimanere incinta se vogliamo parlare di Karma> drop the bomb così, detto con tutta la calma del mondo <sono la capo clan, se vuole provare a obbligarmi a fare qualcosa può sicuramente provarci> e lei si è già piegata fin troppo ad accontentare le persone, Mattyse, Orochi, Yukio, ma chi ca**o glielo ha fatto fare? l'ha anche accennato Orochi all'aborto e così anche a tutte le conseguenze per lei e c'è da ammettere che non ha spinto. Probabilmente non gli importerebbe neppure se non fosse che lui vuole tenere il suo culo fisso e stabile dove si trova ora, se non per andare più in alto. A quanto pare non le interessa di avere davanti chi ha, neppure se è un ammazza bambini, ed il pensiero corre lontano ad altre persone che sentono improvvisamente le orecchie fischiare. Poi le chiede il gossippino <oh mio marito...sapessi> si guarda le unghie distraendosi in modo teatrale. <e il padre di mio figlio? oh bhe, anche lui l'ha presa come l'ha presa, sopratutto quando è venuta fuori la novità e sento che ho una gran voglia di dire tutto quanto, ho proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno e ti assicuro, che mi andrebbe bene anche se qui davanti avessi un assassino di infanti> e il pensiero corre di nuovo ad altre persone <dipende cosa vuoi chiedermi in cambio: io non posso sapere cosa dovrebbe volere un medico legato ad un patto con il suo paziente a parte dei soldi per la sua prestazione privata e per il silenzio, ma qui sembra che siamo aperti anche al compromesso e a questo punto, dato che abbiamo parlato di me, parliamo un po' di te: io di te so solo quello che mi ha detto Yukio il che dovrebbe bastarmi per fidarmi> sospira <ma proprio perché è Yukio preferirei saperlo di persona, non è lo stesso motivo per la quale mi hai chiesto dettagli, no?> sotto sotto si sa che bisogna stare attenti a quello che dice l'Hotsukage. [ch off]

14:50 Rasetsu:
 <Yukio ha detto che sono un medico eccezionale?> Sbatte le palpebre, sorpreso dal sentirle pronunciare una frase del genere. <Beh, non che ci fossero dubbi in merito.> Si spazzola le spalle con l'ausilio della manca; teatrale, ma lascia ben intendere quanto sia orgoglioso di sé. <Kusa ha i giusti mezzi, questo è vero.> Per non parlare delle informazioni rinvenute dagli ex genetisti di Oto, i quali li hanno aiutati non poco a formare la task di genetisti che c'è adesso a Kusa. <Libero arbitrio, mia cara> Gesticola con la manca ancor in aria, stringendosi nelle spalle. <ciò che vuole tuo marito non è importante, specialmente se comprendo che la situazione non sia delle migliori tra di voi. Ma> E qui solleva adesso l'indice. <questo non mi interessa davvero.> Vuole il vero gossip, come l'ha presa, cosa hanno fatto, se il marito ha conosciuto l'amante, se l'amante è geloso del marito! Quante cose, per tutti i Kami. Ci si potrebbe creare una telenovelas per quando i ninja non sono in missione: farebbe una barca di soldi. <Mi sembri stanca di questa storia, però vuoi tenere il bambino> E abbassa gli occhi sul ventre materno, ghignante e tronfio della scoperta appena fatta. <perché non lasci andare entrambi? Sbatti tuo marito fuori di casa, sei la capo clan, hai detto.> E ciò porterebbe comunque Orochi in una posizione pessima, tanto da permettere al Rosso di avvicinarglisi senza troppi problemi. <Al momento, quindi, vivete ancora assieme nonostante tutto. Non ha deciso di lasciarti, si scopa le altre e a voi due va bene così.> Sembra sorpreso tanto quanto allibito, tamburellando con le dita sulla superficie della scrivania. <Io non reggerei affatto.> Se l'amore della sua vita lo tradisse, darebbe di matto. Rischierebbe di distruggere tutto ciò che le appartiene, specialmente l'individuo che ha osato sfiorarla. Sì, darebbe discretamente di matto. Non comprende il loro modo di fare. <Guarda> Se la ride, convintissimo come al solito di non subire ripercussioni. <non ho mai ucciso un infante in vita mia, ma di adulti ne ho fatti fuori quanti ne vuoi. Quindi, sono parzialmente l'uomo del quale hai bisogno per sfogarti.> Solo perché sei una comare e vuoi sapere TUTTO, anche la virgola, il pelo nell'uovo, pur di avere una storia da raccontare quando torni a casa da Kouki. Eh? Vero? COMARE. <Yukio non ti ha raccontato nulla se ti ha soltanto accennato al mio essere uno scienziato, tra l'altro, non un medico.> Mai stato in vita sua, non è entrato nell'organizzazione dei medici per curare i pazienti, bensì per imparare quel ramo della scienza che potrebbe equivalere ad un miracolo se sfruttata a dovere: la genetica. <Sono senza dubbio l'unico qui presente in grado di farti un lavoro del genere e accetterei, te lo giuro, sarebbe il primo caso che mi passa tra le mani.> In breve, sa come agire, sa anche come operare, ma non lo ha mai fatto prima s'un paziente vero e proprio. C'è sempre la prima volta. <Dei soldi non me ne faccio niente, ne guadagno già abbastanza altrove.> Con gli introiti del locale, delle prostitute, degli alcolici e delle droghe guadagna davvero un bel gruzzolo. E quando potrà attuare le lotte interne tra galli, tra cinghiali e tra esseri umani... OH! Sarà ricco sfondato. <Mi hanno dato un incarico qualche tempo fa> Adesso è lui a guardarsi le unghie, poggiando delicatamente la colonna vertebrale sullo schienale della sedia. <si tratta di far sparire proprio tuo marito e ho scoperto anche molte cose interessanti su di lui> Come, ad esempio, le domande circa il suo impiego: potrebbe essere tranquillamente uno strozzino o lavorare per una banda rivale minore. <adesso, quindi, io e te facciamo un patto, tesoro> Si china sulla scrivania, il ghigno stampato in faccia. <tu mi dai le informazioni delle quali necessito per farlo sparire, mi pagano profumatamente, capirai il motivo> TI REGALA DEI CINGHIALI! CINGHIALI, CAZZO. DOV'E' IL GUADAGNO TANTO PROFUMATO? <ed io prendo in carico la tua richiesta. Nessun altro può aiutarti, neanche Yukio. Altrimenti non ti avrebbe mandato da me.> Il suo modo di elargire favori è paragonabile -ma dai?- a quello della Yakuza. Un favore per un favore, ma lui deve guadagnarci assolutamente più del cliente, come in questo caso. <Se non collabori, puoi sparire immediatamente da questa stanza. Non potrò garantirti l'incolumità tua e del bambino, tuttavia.> Solleva le mani, mostrando i palmi aperti e le cicatrici sui polsi. <Il tuo nome non verrà neppure citato, ciò che mi dirai resterà in queste quattro mura. Allora?> Che farai, Mekura? [ Chakra ON ]

15:29 Mekura:
 Si è molto stanca, molto stanca di molte cose. <lui è molte cose: è un arrampicatore sociale, un determinato uomo senza scrupoli, che mi ha apertamente sfruttato per raggiungere i suoi traguardi, ma è sempre stato sincero con me> le viene da sorridere ripensando a come si è presentato alla sua porta <mi ha bussato e mi ha chiesto "sei Mekura Hyuga? bene, mi offro come tuo marito"> era imbarazzante ripensandoci. <GLi ho sbattuto la porta in faccia, ma lui è rimasto li, con un accordo che ho accettato> perché non lasci entrambi? <il bambino non posso lasciarlo, non fraintendermi, l'aborto è semplicemente una pratica medica, chi ne ha bisogno deve poterlo usare, io ho dei trascorsi tali che mi impediscono di abortire, anche se ci ho pensato> se avesse decido di fare questo non sarebbe successo tutto questo casino <riguardo a lui> il tono della voce si fa morbido ad un certo punto <con lui ho una famiglia, a prescindere dalla facciata, dal fatto che non ci sia mai i suoi figli lo amano e lui, bhe, noi non siamo...vincolati in questo senso, quindi effettivamente non so quanto mi abbia tradito o meno, non è mai stato importante, l'importante erano gli scopi che avevamo in comune, essenzialmente migliorare le nostre condizioni> si Umetta le labbra e continua <per quanto, mio marito non sia tale, è comunque la persona che volente o no, mi ha aiutato in questi anni, gli sono riconoscente, per questo quando gli ho offerto il divorzio ero quasi sicura di fargli un favore considerando che volevo dargli una posizione di prestigio che gli avrebbe permesso di fare i suoi interessi, ma così non è stato> sospira <forse neanche lui ha saputo reggere, in fin dei conti> Orochi, Orochi...Poi sorride e solleva un sopracciglio alla fine ride divertita mentre ripensa a quella frase <è molto difficile trovare l'amore, se non lo trovi, tanto vale lasciare perdere e trovare quantomeno qualcuno con cui condividere qualche peso, un socio per dirti, anche noi ci abbiamo provato a far crescere un sentimento che possa avvicinarsi..ma non è bastato> come reagirebbe se Mattyse avesse qualcun'altra? si sentirebbe una stupida ma, infondo, sarebbe ipocrita a tenerselo per se e poi è un ragazzino, aspetta quasi alle porte che iniziasse a frequentare qualcun'altro, eppure si è lasciata convincere a mollare Orochi per lui, tutto per via degli ormoni? o solo perché anche lei, ancora, nel profondo vuole quel sogno? vuole trovare quell'amore che non ha mai raggiunto. Yukio, Azrael, Akendo...con tutti loro ha fatto degli errori non è innocente, ma non è stata la sola. <e nel frattempo puoi allietare la solitudine andando con chinque voglia venire a letto> insomma, sono due persone molto tristi alla fine. Poi, arriva la risposta, la richiesta con Mekura che lo fissa con un attimo di vuoto <come prego?> che significa farlo sparire? ma sopratutto <chi è che dovrebbe far sparire mio marito?> domanda la donna seriamente con lo sguardo che si rabbuia. [ch off]

16:02 Rasetsu:
 Ascolta tutte le considerazioni circa suo marito Orochi, lasciandosi addirittura scappare una risata, compiaciuto. <Un arrampicatore sociale!> Lo ha divertito parecchio. <Non intendevo dire di lasciare il tuo bambino. Lascia perdere entrambi, sia tuo marito che il tuo amante!> Se solo sapessi che il suo amante è quello che devi darti i cinghiali, forse ci penseresti due volte e spingeresti maggiormente la fanciulla tra le braccia di Al Miaeda. Peccato! <Tieniti soltanto il bambino se lo vuoi così tanto.> Agita ancor la mano, gesticolando mentre parla di lasciar perdere due uomini, quando la situazione che gli ha palesato è anche più difficile di quel che possa immaginare. D'altronde, lui ha fatto una scelta e quella è rimasta per anni ed anni: non si pente neanche un giorno d'aver promesso alla Serpe l'amore eterno, pur non essendoci il vincolo del matrimonio di mezzo. <Hai una famiglia fasulla, di facciata, esattamente come dici tu. La vera *Famiglia* la si crea. La mia l'ho fondata sul mio sudore.> Sulla vendita di farmaci, sulla creazione di sostanze stupefacenti e su persone da sfruttare per la distribuzione di queste ultime. Però, tutto sommato, è vero: la sua Famiglia l'ha creata col suo sudore e tale rimane. Al suo interno, è importante che vi sia rispetto reciproco e lui ne possiede. <Questo perché l'amore non devi trovarlo.> Si fa poco più serio in merito, poiché su questo sentimento lui non transige granché. Ha promesso il suo cuore a Kouki, glielo ha regalato, messo tra le mani, sperando che lo custodisca a dovere. Senza di lei sarebbe un involucro vuoto, nient'altro che un essere incattivito e desideroso di distruggersi e distruggere chi ha attorno. Invero, è come se Kouki lo salvasse dal lato più oscuro di se stesso. Riesce a tornare sulla retta via quando il baratro è ad un passo. Nonostante sia un cattivone fatto e finito, valutando anche quanto non gliene freghi un cazzo di chi è esterno alla propria Famiglia (quella che lui si è scelto e che ha costruito!), conosce il sentimento dell'amore e non se ne vuole privare. <Scegli a cosa rinunciare> Si fa serio, il suo solito sbalzo d'umore, dettato anche dal fatto che il suo pensiero sia proiettato a Kouki. La ama davvero tanto. <se a tuo marito o a tuo figlio. Te lo ripeto. Io posso aiutare chiunque mi dia qualcosa in cambio d'eguale valore> Scambio equivalente, mettiamola così, ma non è detto lo sia per il cliente così come non è detto lo scopra nell'immediato. <ma devi fare una scelta. Dammi le informazioni su Orochi Hyuuga, qualsiasi tu abbia, a parte il suo essere un arrampicatore sociale che ha pensato più alla sua posizione che al resto. Mica scemo, tra l'altro.> Avresti dovuto pensarci, mh? Però, in fin dei conti, anche tu stai con una capo clan adesso. Hai fatto tombola senza saperlo. <Se collabori, ti opero nel giro d'un paio d'ore e finiamo subito qui la questione.> Si stringe nelle spalle, poi. <Non è una domanda alla quale risponderò.> Anche perché il nome non lo sai, genio del male. [ Chakra ON ]

16:39 Mekura:
 SI solleva in piedi sulla sedia abbastanza seccata da questa informazione. far sparire Orochi è l'ultima cosa che vuole e sopratutto ora vuole sapere chi sta cercando di far del male allo Hyuga. Tiene gli occhi chiusi mentre le passa per la testa di strappare la faccia a Ryuuma in questo momento: non è colpa sua, se fosse nella sua posizione non direbbe chi è che ha fatto questa richiesta riguardo a Orochi, tuttavia, qualcuno ci deve finire in mezzo. <che è uno Hyuga> afferma con molta freddezza <e tu stai appena affermando che qualcuno vuole far sparire uno Hyuga, davanti alla capo clan Hyuga Non di meno, tu stesso le stai chiedendo delle informazioni per farlo sparire> no, non le sta bene. <ma tu credi che se avessi voluto uccidere Orochi dato che sai anche il suo nome, non lo avrei già fatto da sola?> sta montando la rabbia seppure stia ancora sorridendo. <pensi che abbia bisogno di qualcuno che faccia il lavoro sporco? non ne ho bisogno> guarda a dire il vero non vede l'ora di massacrare qualcuno <vedi,io mi sento una persona civile, una di quelle che le regole le piacciono, perché delimitano quello che altrimenti senza blocchi mi costringerebbe ad aprire chiunque mi passi davanti come un maiale sgozzato, lasciandolo come monito per la strada a prescindere quale paese mi trovi in quel momento. Per questo mi accontento di immaginarti attualmente come tappeto da mettere davanti al Dojo Hyuga come memento futuro per chi vuole far scomparire uno Hyuga, avrei anche dei buoni motivi, comprensibili considerando che si tratta di far sparire uno del mio clan considerando quello che hai detto, ma, a questo punto tu fai solo un lavoro, quello che mi interessa è il mandante, quindi dimmi: chi è che ha avuto questa brillante idea? Cosa ti ha offerto?> continua ad incalzare mentre la rabbia monta nella sua voce. [ch off]

16:55 Rasetsu:
 Okay, non è questa la reazione che si sarebbe aspettato da Mekura. Pensava fosse consenziente, oltre che informata della questione. A quanto pare, non lo era poiché il mandante non è certo stato lei. <Pensi che io abbia timore di dirlo ad alta voce soltanto perché sei la Capo Clan?> Chiede, piegando il capo da un lato con fare interrogativo e squadrandola attentamente, in attesa d'una reazione adeguata alla propria affermazione. Sì, del resto, cosa gliene importa che di fronte ha esattamente l'ultima persona alla quale avrebbe dovuto dire qualcosa del genere? <Anzi, dovresti essere contenta del fatto che io sia onesto.> Ridacchia, stringendosi nelle spalle, dando oltremodo dimostrazione di come non possegga alcun timore. Non ha paura di lei. <No> Solleva di nuovo l'indice, saccente. <non lo avresti mai fatto da sola perché saresti perseguibile, oltre che ne andrebbe di mezzo la tua credibilità e posizione. Quindi, è naturale mandare qualcun altro per farlo sparire al posto tuo. Non sarebbe niente di trascendentale.> Anzi, un incarico piuttosto blando, anche se bisogna considerare che si tratta d'un arrogante bastardo che potrebbe far parte della mafia rivale. Insomma, da un incarico da niente potrebbe facilmente arrivare ad essere importante ed anche difficile. <Io, invece, sono per il libero arbitrio, mia cara. Non giudico se qualcuno vuole far sparire un altro che gli sta sulle spalle. Lo reputo lecito, lo farei sparire anch'io. Solo che, a differenza degli altri, io non ho alcun problema nel farlo e non devo contattare degli esterni.> Lo fa lui stesso, con le proprie mani. <Sono il migliore sulla piazza per molteplici motivi, non stai scendendo a patti con uno qualsiasi.> Eppure non si sbilancia ancora nell'affermare che è il capo attuale della Yakuza, vuole dapprima testarla ancora e, a giudicare dalle reazioni appena ricevute, è bene star in silenzio. <Puoi anche provarci, bambolina. Posso garantirti che sarà divertente.> E porterebbe il polso in direzione delle labbra, pronto a mordere qualora ve ne sia effettivamente l'evenienza. <Non faccio il nome dei miei clienti> Riservatezza, prima di tutto. Tuttavia deve mentire sul resto. <e cosa pensi possano avermi offerto? Sono uno scienziato, lui è uno Hyuuga> Non può mica dirle che gli hanno offerto dei cinghiali, ha già perso credibilità con la faccenda del gossip. Deve far funzionare quel cervelletto da quattro soldi che si ritrova, quei pochi neuroni non ancora bruciati dalla Sbrilluccica. <fai due più due e arriverai alla conclusione.> Con tanto di occhiolino. <Possiamo provare un altro tipo d'accordo, a questo punto, mh?> Tipo darle tre validi motivi per non ucciderti adesso? [ Chakra ON ]

18:06 Mekura:
 Odia quando le ridono in faccia, come se potessero farlo, ma il fatto è che lo fanno, lo fanno sempre come se fosse un ragazzina. Una ragazzina che ha bisogno che ci sia qualcuno che la protegga, che agisca per lei. <se devi far scomparire qualcuno o ammazzare lo devi fare con le tue mani, non mi affido a sicari a prescindere da quello che comporta, per questo ci penso due volte a uccidere le persone> lo sottolinea ma in questo momento, vuoi il bambino ma è sul punto di volergli saltare addosso, nel senso cattivo del termine. Il bambino si agita, da un calcetto, crede, ma qualcosa che le attira l'attenzione. <oh> porta le mani al ventre, si deve calmare. Rimane in silenzio a massaggiare il ventre con fare dispiaciuto per la creatura che porta in grembo, ma è solo una parentesi. Non cancella l'ira crescente, ma allo stesso tempo non può combattere con l'attuale situazione. Quando sente quello che aveva chiesto, poi, il volto che ancora cercava di sorridere, di mantenere una certa compostezza, adesso lo voleva morto, palesemente. Rimane a fissarlo con un tic violento all'occhio destro, la mano trema come se stesse cercando la prima cosa appuntita con la quale trafiggergli la trachea, basta una penna, ma cosa l'avrebbe portata? a nulla, solo a scatenare l'ennesimo casino..è bloccata di nuovo? Ride, in modo liberatorio dalla frustrazione generale che sente dal fatto che è bloccata, quindi fa l'ultima cosa che sente di fare, ride, una risata malvagia, i suoi occhi non ridono, anzi stanno gridando vendetta. <vuoi un paio di occhi> uccidi, uccidi, fallo <sei spassoso> afferma iniziando a camminare verso la porta dell'ufficio <ti ringrazio per la chiacchierata, ma direi che non ci sono più accordi da stringere,il prezzo è alto e di certo non ti aiuterò a uccidere mio marito...vediamoci qualche volta in giro, ah e se ti vedo vicino a Orochi, io ti consegnerò degli occhi, i tuoi, strappati dalle tue orbite, grazie per la disponibilità> e con questo la donna si dirigerebbe verso la porta, la apre e si prepara ad uscire fuori [ch off]

18:27 Rasetsu:
 Ti sarai mica appena giocato i cinghialetti, Rasetsu? Forse, dirlo direttamente alla moglie di colui che devi uccidere non è stata una grande idea. La mancina risale sino alla fronte, scostando alcune ciocche cremisi e continuando ad ascoltare la donna, la quale sembra essere piuttosto contrariata. Se non proprio arrabbiata! <Beh, io con questo lavoro ci vivo. Se mi chiedono di uccidere qualcuno con il giusto compenso, io lo faccio. Non ho niente contro di te, contro di lui, contro nessuno al momento.> Si stringe nelle spalle, lasciandola ancora parlare, arrabbiarsi o qualunque altra cosa. Anche compiacersi del primo calcetto del bimbo. <Non è che li voglio, potrei prenderli quando mi va da gente inesperta. Tuttavia, non lo faccio perché punto a ben altro.> Qualsiasi organo, a prescindere dagli occhi degli Hyuuga. <Però, me li hanno offerti e non sono così scemo da rifiutare un'offerta tanto valida.> Semplice e lineare, lui sta soltando svolgendo il suo lavoro ed il suo incarico. Alla fine, chiunque si comporterebbe al suo stesso modo qualora non si abbiano scrupoli e si sia avidi di denaro. Deve mettere su delle attività niente male, non è così inverosimile. <Va bene, Mekura Hyuuga. Farò in modo che tu possa vedermi quanto prima.> Sghignazza, poiché sta cercando soltanto un altro modo per stuzzicarla a dovere, come suo solito. <NYAHAHAHAH!> Non si preoccupa delle ripercussioni, anche perché non ci è andato lui a raccogliere informazioni. Ci ha mandato Sakir. Quindi, potrebbero facilmente risalire prima al ragazzino. C'è anche da considerare che potrebbe trovarsi Orochi dietro la porta appena possibile, qualora Mekura parli, ma non se ne cruccia. La lascia andare, non la ferma né s'alza. Anzi, abbandonerà l'ufficio solo dopo per recarsi ad altri suoi doveri. Una giornata infruttuosa, ma al tempo stesso esilarante. [ END ]

Come consigliatole da Yukio, Mekura si reca da Rasetsu per l'incubatrice in cui far crescere il suo bambino. Come al solito, Rasetsu chiede un compenso col quale si gioca il tutto per tutto. Le chiede di dargli informazioni su come trovare e far sparire Orochi, ma Mekura rifiuta ed il patto viene meno.