Giocata del 30/07/2020 dalle 10:19 alle 12:42 nella chat "Monti Ardenti"
E' una calda mattina di mezza estate. Il sole già batte con violenza sulla pelle di qualsiasi essere vivente e sulla zona circostante. E' ancora mattina, ma il caldo è già insopportabile, soprattutto in quel luogo. Un luogo arido, quasi privo di vegetazione, in cui il caldo e l'afa sembrano moltiplicarsi per via dei numerosi vulcani presenti. E' proprio qui che oggi si trovano due ninja di Konoha: Saisashi e la Judai Furaya. Ma perché si trovano in quel posto tanto infernale? La risposta sta in un Fuuda che la Judai porta con sé. In esso è stato sigillato un rotolo in cui si trova un sigillo particolare. Esso era stato recuperato sotto invito del burbero pensionato dei CdF, il quale ha trovato una soluzione per imprigionare una volta per tutte l'entità che si trova nella mente del giovane corvino di Konoha. I due, dunque, si trovano ormai a qualche metro da quella casupola di legno, abitazione del vecchio. Perciò, possono già vederla, quella dimora di fortuna, proprio davanti a loro. Accanto alla porta di casa trovate una figura con dei pantaloncini corti e una canotta poco elegante, sui toni del nero e grigio scuro; se ne sta sugli scalini d’ingresso con lo sguardo che punta proprio in vostra direzione. Il che sembrerebbe un deja-vu, dato che l'ultima volta l'avevano trovato proprio in quella posizione ad osservarli mentre si avvicinavano. I lunghi capelli verde smeraldo, in cui qua e là compaiono fili argentei dovuti all'età, sono raccolti in una coda bassa. Li osserva, dunque, nel loro avanzare, avendoli già riconosciuti. Con un cenno della mano li invita ad avvicinarsi ulteriormente e, quando essi saranno abbastanza vicini, direbbe < Avete trovato quel che avevo richiesto? > senza neanche salutare. [Ambient per Saisashi e Furaya - START][Turni liberi][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedete <3]
Fa fin troppo caldo, ma in quel luogo non è molto innaturale, data la presenza di vulcani attivi e lava. Indossa il vestiario che ha quasi sempre. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Affianca Saisashi, verso il quale rivolge una breve occhiata per poter capire cosa pensa. <Sei pronto?> Il momento tanto fatidico è giunto, ma tocca sempre al ragazzo decidere della sua vita. Sollevando le azzurre iridi verso la casetta del custode, lo può vedere già appollaiato lì fuori come se li stesse aspettando. Ovviamente, il Fuda è con lei e porterebbe la dritta alla tasca porta oggetti per afferrarlo. Qualora non vi siano grandi impedimenti, dovrebbe riuscire nel proprio intento e, giunta nei pressi dell'abitazione, glielo porgerebbe. <Eccolo qui.> Deglutisce, improvvisamente nervosa. D'altronde, si tratta di una situazione particolare e delicata. [ Chakra On ][ Se serve, piazzo l'equip ] Un passo alla volta, quasi a trascinare i piedi come farebbe il peggiore dei bambini annoiati, il sublime Saisashi affronta questo "arduo" cammino stando subito dietro alla sua compagna, il mitico Kage di Konoha, tanto forte tanto prosperosa nei suoi seni (?). Il volto è quello di chi ha fatto tardi la notte prima, moooolto tardi, occhiaie ben visibili che su qualcuno che normalmente è abituato a riposare e far recuperare il proprio fisico in modo diligente , si fanno notare subito.Occhi sgranati, simili a quelli di un pesce lesso, le braccia lasciate a penzoloni mentre la sua postura sarebbe leggermente ingobbita, come a ricordare un uomo dell'antichità. Insomma, è un ragazzo distrutto poverino... Ma cos'ha combinato la notte prima? <YAAAAAAAAWN....> sbadiglia a fauci aperte <fuuuck ....fuck fuck...hey Fru Fru...ma per quaaaale motivo dovevamo venire qui già di mattina....sigh...senti che caldo....quanto manca ad arrivareeeee> cantilena lamentosa, che traspare anche una certa ansia da parte del ragazzo <uff, non mi farà nessuna puntura vero? Quel maledetto vecchiaccio....non oso immaginare> prosegue nel suo monologo fino a giungere finalmente a destinazione. <fiuuuuu, meno male non ne potevo più...guardalo la...come ci osserva fiero, vecchiaccio maledetto> in realtà se la prende con lui solo perchè ha paura che il sigillo possa far male. Proprio come i bimbi che non vogliono andare dal dentista "toc toc...che fai quindi....vuoi sbarazzarti di me...? L'unica verità che ogni tanto cerca di farti aprire gli occhi....? PEnsaci..tanto non potrai mai eliminarmi, perchè questo rancore rimarrà sempre nel tuo cuore per quello che ti hanno fatto....hihihih....HAHAHAHAH" la vocina maligna che di colpo si fa sentire dentro la testa di Saisashi. Deglutisce, ma come sempre cerca di non dargli peso. Oggi ha promesso di farsi aiutare e sigillarla. Sul come vendicarsi con chi gli ha fatto questo, ci penserà poi. Il suo outfit è il solito, solo in versione più estiva. Canotta bianca, un pò strappata ed aderente, che mette in risalto la sua muscolatura d'acciaio insieme alle numerose cictrici. Guanti mezze dita neri in pelle e sandali ninja neri nello stesso materiale. Pantalone nero, tessuto lucido , slim, tenuto su da una cintura arancione troppo larga che cade a penzoloni. Niente pettorina da 50 kg, fa troppo caldo. <ehm...pronto...? Se devo essere onesto. Non so nemmeno io che pensare.>[ch on]I due, dunque, si avvicinano verso l'abitazione. E quella voce torna nuovamente nella mente di Saisashi. Un tormento continuo, quasi come se volesse destarlo da ciò che sta facendo. Vorrebbe farlo ricredere, perché, forse, l'entità ha paura di venir sigillata e rimanere completamente sola, nella sua gabbia. L'uomo allunga la mano, dunque, per prendere il fuuda che Furaya gli sta porgendo, all'interno del quale è sigillato ciò che i due hanno trovato nell'ufficio. Esso viene posizionato al suolo e, subito dopo, la mano destra dell'uomo si posiziona sul kanji sovraimpresso. Infondendo su di esso una piccola quantità di Chakra, riesce a tirar fuori ciò che esso conteneva: un rotolo. Lo prende tra le mani e lo apre, osservando tutti i particolari sigilli all'interno di esso, alla ricerca di quello che fa al caso loro. Gli occhi, quindi, si soffermano su un sigillo particolare. < Eccolo qui > sussurra, quasi tra sé e sé, pensieroso. Non si alza, ancora, ma va solamente a poggiare il rotolo aperto al suolo. < Ragazzo, togliti la maglietta e siediti accanto a me, dandomi le spalle > è un ordine, sembrerebbe quasi minaccioso nel suo fare. La destrorsa va già a poggiarsi sul rotolo, più in particolare sul sigillo, senza ancora infondere la quantità di Chakra richiesta. < Dimmi tu quando ti senti pronto >. Nuovamente, gli viene chiesto se si senta pronto. Saisashi, sei pronto a tornare alla normalità? Una normalità che, in realtà, neanche conosci? Tutti i tuoi ricordi sono andati persi e l'unica cosa di reale che esiste nella tua testa è quella voce. Sei pronto a separartene una volta per tutte? [Ambient chiuso][Turni: Furaya - Saisashi][No tempo][Per qualsiasi cosa, chiedete <3]
Saisashi inizia a straparlare, uno dei tanti difetti del Taijutser coi quali è riuscito a conquistare l'Hokage. <Su, adesso calmati. Non dovrebbe essere niente di doloroso, in base a come ce lo ha spiegato l'ultima volta.> La manca scivola dabbasso per cercare di dargli il conforto di cui ha bisogno, carezzandogli piano il braccio e scendendo sino alla mano che, però, non stringe. Le dita si muovono leggiadre, lente e la loro utilità è solo quella di fargli capire che è tutto in ordine, nonostante la situazione. Il vecchio prende il Fuda, lo fa reagire al Chakra che rivela ciò che è al suo interno: il rotolo tanto ambito. <Lo abbiamo trovato facilmente.> Avete anche trovato un'ottima e resistente scrivania per pulire BENISSIMO l'ex ufficio di questo tal dei tali, però sorvoliamo dato che sicuramente è qualcosa che nessuno vorrebbe sapere. Lo sguardo si sposta conseguentemente su Saisashi, il quale sarà ovviamente il protagonista in data odierna. Spetta soltanto a lui decidere cosa fare e se farlo adesso. Hanno però fatto tanto per arrivare dove sono, ne hanno passate di cotte e di crude. Tornare indietro e fermarsi adesso, sarebbe senza dubbio controproducente. Anche lei si sente irrimediabilmente nervosa, non può farci molto. Negli ultimi tempi, Konoha vive nel caos più totale, la luna rossa ha soltanto accentuato e resi noti alcuni dettagli fondamentali. Gli effetti che avrebbe su Saisashi, poi, in virtù anche di quella voce, sarebbero davvero devastanti. Bisogna bloccarla prima che possa causargli altri problemi. <Qualsiasi sia la scelta.> Gli sussurra. Gli resterà comunque sempre al fianco. [ Chakra On ] E' giunto il momento. Nonostante il giovane non abbia praticamente paura di nulla (punture ed aghi a parte), è ormai da settimane che ripensa a questo momento vivendolo con l'ansia. Non teme il dolore, i suoi allenamenti folli lo dimostrano...non teme nemmeno la morte, darebbe la vita anche solo per proteggere i suoi ideali. Eppure questa volta ha paura, una paura inspiegabile. Non ricorda più nulla, e nonostante ora abbia creato dei nuovi felici ricordi con Furaya, tutto ciò che ha trascorso, il suo passato ed i suoi 7 anni vissuti da vagabondo, restano immersi nella nebbia...ed in mezzo a questa nebbia, isolato e giudicato da tutti, l'unica presenza a tenergli compagnia ed alimentare in lui dei sentimenti , seppur negativi, era proprio quella presenza. Non sa che cosa sia, e da che cosa fosse stata innestata, eppure per anni è stato l'unico mezzo con cui hapotuto sentirsi vivo, in una vita in cui "vivere" non ricordava più nemmeno cosa significasse <si hai ragione..maaaa io non mi fido di quello, ma lo hai visto?!?!?> sbraita in modo buffo, mentre lo indica con l'indice destro <ed ora...VUOLE PURE SPOGLIARMI?!? Furaya, non è che vuole molestarmi? Lo sapevo lo sapevo!> insomma, sta tergiversando per non mostrare la sua ansia e prendere tempo. <farà male...e non recupererò i ricordi vero vecchio...? Tuttavia hai detto che un esperto genjutser potrebbe aiutarmi a sbloccare quella parte della mia testa...e scoprire chi mi ha fatto questo....per poi prenderlo a calci nel culo...mi confermi ancora?> il respiro si fa affannato, prende coraggio dalle parole di Furaya, a cui mostra uno sguardo serio e deciso, stringendo i pugni lungo il corpo. Ha bisogno di conferme, ha bisogno di potersi allacciare a qualcosa, qualsiasi speranza per poter continuare. <sono pronto...> sta per rinunciare al suo tutto, l'unica cosa di cui ha ricordo, quella presenza tanto maligna, che in questo momento crea quasi una sensazione di disagio nel doversene separare. Si è rifugiato più volte dietro le sue parole, non può negarlo <voglio sapere di più...non voglio più rifugiarmi dietro quella presenza.> direbbe per poi togliersi in pochi istanti la canotta, mostrando per intero quel fisico scolpito, avvicinandosi al vecchio con fare serio. "hihihi....povero sciocco....vuoi davvero lasciare che mi rinchiudano...??? Che c'è non ricordi?? quando eri triste...solo...non avevi speranze...erano tutti questi bastardi a giudicarti e deriderti NON RICORDI?!? Chi è stato a proteggerti, a mostrarti la rrealtà...ad aprirti gli occhi e far si che tu non dimenticassi mai quell'odio derivante dal tuo passato ignoto eh..?!? TI STAI FACENDO PRENDERE PER IL CULO... SCIOCCO, SCIOCCO SCIOCCO! NON TI LIBERERAI MAI DI ME, TORNERO', SARAI TU STESSO A VOLERLO QUANDO RECUPERERAI I RICORDI...hiihihi...ihiHIAHIHAI! " una risata squallida e schizzata, che rimbomba nelle tempie del giovane, che per un attimo è costretto a strizzare gli occhi sofferente, afferrandosi la testa forte tra le mani <argh......BASTA!> grida con disperazione, per poi ansimare. Attende quindi il da farsi. <Furaya fammi una promessa. Se liberandomi i questa cosa, dovesse succedere qualcosa di strano, o dovesse mai tornare e costrigermi a fare cose orribili...voglio che sia tu ad uccidermi. Nessun altro. Ti ringrazio .> direbbe con totale serenità, sorridendole dolcemente [ch on]L'uomo dà un ultimo sguardo all'Hokage, nel sentire pronunciare le sue parole. < Meglio così > dice secco, in merito al fatto di averlo trovato facilmente. Saisashi, nel frattempo, è visibilmente nervoso. < Non posso dirti con certezza se recupererai i tuoi ricordi. Potresti, come non potresti. Ma se ancora quella parte della tua mente rimane oscurata, allora potresti cercare un genjutser, sì > lo rasserena per quel che può. Alla fine il corvino decide di sedersi dando le spalle al vecchio scorbutico. Ecco che adesso la mancina dell'uomo si posiziona proprio tra le scapole del ragazzo. Va ad infondere del Chakra all'interno del sigillo disegnato sul rotolo. Fatto questo, la mancina, usando altro Chakra, va ad imprimere il sigillo sulla schiena del corvino. Egli sentirà solamente un lieve pizzico in quel punto. Ma ciò è niente in confronto a quello che accadrà nella sua testa. La voce si lamenterà, quasi urlando in modo straziante. Ma sarà sempre più flebile, fin quando sparirà del tutto. Nella sua mente, quell'entità nera che lo tormentava viene prima bloccata da grosse catene. Una di essa si posiziona tra i suoi denti, spalancandole la bocca e non permettendole più di parlare ulteriormente. Poi, ciò che sembra essere un'enorme scatola nera in ferro, la sovrasta. L'entità viene chiusa al suo interno. Su quella scatola in ferro comparirà lo stesso sigillo che adesso Saisashi ha sulle spalle. Nero, impresso fra le scapole, come se fosse un nuovo tatuaggio. In quel momento, forse, una parte dei suoi ricordi potrebbe venire a galla. La mancina dell'uomo si abbassa. Egli tira un lungo respiro, per cercare di riacquistare le energie perse. < Adesso non dovrebbe darti più fastidio >. La sua destrorsa adesso prende quel rotolo dal suolo, chiudendolo. Senza preoccuparsi delle possibili condizioni del corvino, i suoi occhi si volgono verso Furaya. < Adesso, veniamo agli affari >. Si alza in piedi, portandosi le mani dietro la schiena e continuando ad osservare la Judai. D'altronde, lei dovrebbe ricordarsi cosa si erano detti l'ultima volta: il favore era a rendere. < Vorrei che mi portaste i sigilli e l'amuleto usati per sigillare il dio. Voglio studiarli >. L'Hokage accetterà quella proposta? [Ambient chiuso][Turni: Furaya - Saisashi][No tempo][Sigillo: https://i.imgur.com/NILMN6V.jpg][Per qualsiasi cosa, chiedete <3]
[Vorrei che Saisashi lanciasse un d100:
-da 1 a 40 non recupererai nessun ricordo;
-da 41 ad 80 recupererai i ricordi della tua infanzia;
-da 81 a 100 recupererai tutti i ricordi antecedenti ai 7 anni di vagabondaggio]
Saisashi tira un D100 e fa 93
Osserva la scena che le si proprina davanti, portando le braccia a piegarsi sull'addome. Non è molto innervosita dalla situazione, però è pur vero che si tratta di una operazione delicata. Potrebbe recuperare i suoi ricordi, allo stesso modo potrebbe non riuscirci affatto. Non resta che attendere per quelli, perciò si limita ad osservare e a cercare di capire se le cose stiano andando nel verso giusto oppure no. Non vuole essere costretta ad interrompere quanto si sta per compiere. <Perché dovrebbe molestarti?!> Sarebbe comunque meglio rispetto alla voce nella testa della Judai, collegata a Mattyse tramite il sigillo dell'empatia. Ma cosa gli diceva il cervello quel giorno? Oh, giusto: di continuare. Deve parlarne con qualcuno, però. Qualcuno che non la giudichi e con cui poter essere sincera. Gli occhi glissano su Saisashi, avendo trovato di chi ha bisogno, ma questo non è il momento adatto. <Qualora i ricordi non dovessero tornare, so a chi chiedere.> Glielo aveva già accennato l'ultima volta, quindi non ha affatto timore e sa come organizzarsi per continuare a rendersi utile. Per il Taijutser farebbe questo ed altro, del resto. Aggrotta le sopracciglia nel momento in cui Saisashi le chiede di fargli una promessa. <Non posso promettertelo perché non succederà. Quindi, adesso resta tranquillo e lascia lavorare chi di dovere.> Accompagna il tutto con un sorrisetto incoraggiante, sforzandosi di mostrarsi tranquilla nonostante abbia una miriade di pensieri per la testa. Nel frattempo, l'attenzione si sposta anche sul vecchio, il quale le fa una richiesta ufficiale. <Potrebbero servirmi ancora, dato che è a piede libero.> Il Finto Dio, quasi sicuramente, si sta riprendendo dalle ferite che gli hanno inferto. Ben presto, potrebbe farsi vedere ancora. <Tuttavia, uno studio approfondito potrebbe tornare utile a chiunque. Glieli farò avere.> Perché rifiutarsi, del resto? Deve soltanto recuperarli, ma non dovrebbe neanche impiegarci tanto. Inoltre, ciò che gli ha offerto è poco rispetto a quel che pensava chiedesse. Tutto sommato, si può fare. Non tentenna, anzi acconsente. Lo sguardo non si sposta da Saisashi, com'è giusto che sia. <Come ti senti?> Domanda altrettanto lecita la sua. [Chakra On] Il momento è arrivato. Nessun ripensamento, nessun rimorso. Ha fatto tutto ciò che poteva per provare a combattere da solo quella presenza, non ci è riuscito. Ha ammesso il suo fallimento e la sua impossibilità nel potercela fare da solo, affidandosi così a Furaya. Ha promesso che avrebbe fatto tutto ciò che fosse necessario, e di certo non è tipo da cambiare idea <ci sono vecchio...> direbbe silente, posizionadosi di fronte a lui, mentre avvertirebbe la sua mano nelle scapole. A primo impatto sembra non avvertire nulla come se niente stesse succedendo. Ma bastano pochi istanti per ricredersi. Di colpo, tutto intorno a lui si farebbe buio, trovandosi ad occhi chiusi immerso in quel suo mondo parallelo, dove spesso si è ritrovato costretto ad ascoltare ed essere "torturato" da quella presenza maligna, in quella stanza buia priva di qualsiasi distrazione. Ora quell'ombra è li, presente di fronte a lui, e per la prima volta riesce a vederla. Ha una sagoma umana, ma dei tratti che non sono riconducibili a nulla d normale. Impossibileda descrivere. Quella cosa, dai denti appuntiti ebianchi, che risplendono nel buio, insieme agli occhi rosso sangue, inizierebbe ad urlare a squarciagola, in modo straziante. Saisashi si trova costretto ad accovacciarsi, tappandosi le orecchie, e ciò potrebbe essere riscontrato anche dagli altri che non sapendo cosa sta vivendo lo vedrebbero semplicemente rannicchiarsi con le mani sulle orecchie. Di fronte a lui, una catena che imprigiona quella cosa, proprio nello stesso modo in cui quella presenza incatenava lui stesso. La sua bocca è costretta ad essere spalancata, e poco dopo la vedrebbe venir rinchiusa all'interno di una scatola nera pece, sigillata. Rimarrà lì, e si spera..per sempre. Tutto ciò non è stato doloroso, ha solo avvertito una fort sensazione di vuoto, come se qualcosa da dentro venisse risucchiato dal suo corpo. Tossisce, quasi come volesse vomitare. Tornerebbe in piedi, tutto sembra essere tornato alla normalità ma poi...pochi secondi dopo, un fiume di ricordi cominciano ad ondare il suo cervello, uno dopo l'altro, riaffiorando in sequenza come se stesse rivedendo in pochi secondi la sua vita in pelliccola. TUtto, Tutto sta tornando dentro di lui, concatenandosi e dando un senso finalmente ad ogni secondo della sua vita. E' doloroso, un dolore strano, che non è descrivibile. <WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!> griderebbe straziante rivolto al cielo, stringendo le mani alla testa tra i capelli, per poi cadere in ginocchio privo di forze e poi...silenzio. Silenzio per diversi istanti. <qu...que...questo......cos'è....> bisbiglia tremante, mentre il suo corpo mostra dei tremolii come se stesse riprovando tutte le emozioni del passato in una votla sola, incontrollabili. Tutto è riaffiorato nella sua mente. I suoi genitori, la sua vita in strada, Mekura, il suo migliora mico Lind e la sua sparizione...la negazione di aiuto ricevuta dal villaggio e da Hitomu...e poi quella ragazza...la sua ragazza, Sakura, partita in missione mai più tornata. La sua pazzia, il suo dolore nel voler recuprare Lind e non poter più trovare il suo vecchio amore, senza averne notizia. La sua fuga folle dal villaggio, abbandonando e rischiando di colpire anche la sua sensei Mekura , la caccia e quello strano individuo...e poi da quel momento il buio. Non sa cosa sia successo quei 7 anni, buio totale. Dal suo viso inizierebbero a versarsi lacrime di dolore, incontrollabili, incessanti, come se non fosse padrone delle reazioni del suo corpo <cos'è...questo dolore....> è forte, gli prende lo stomaco, lo stravolge, vorrebbe prenderlo a pugni per toglire quella sensazione che non ricordava più. Forse quella presenza maligna, gliè stata innestata proprio per eliminare questo dolore...chissà. Il corvino, dopo qualch eminuto, con ancora le lacrime sul viso, si alzerebbe in piedi. Lancerebbe uno strano sguardo di odio verso Furaya, seppur non rivolto direttamente verso di lei. Nei suoi ricordi, anche l'attuale Kage non è riuscita ad aiutarlo a trovare il suo amico e Sakura. Stringe forte i pugni ai lati del corpo, vorrebbe esplodere. Non dirà nulla, il nulla più totale. Darebbe le spalle ad entrambi, nonpreoccupandosi di rivestirsi, per poi incamminarsi silente verso il villaggio, come a chiedere di rimanere solo. <ricordo tutto.> direbbe secco, deciso, con odio. <ora manca solo un ultimo tassello.> si, ha bisogno di scoprire cos'è successo quei 7 anni e vendicarsi. Ha trovato Lind? Oppure no? Cos'è successo? Solo l'aiuto d quel famoso Genjutser citato da Furaya potrebbe fare al caso suo. Ma ora, c'è un altro grande problema che dovrà affrontare: sarà in grado di gestire tutto quell'odio, quel rancore e quel dolore accantonato che aveva dimenticato? Chi lo sa...[End]Ed ecco che tutto, o quasi, si ricollega. Come piccoli tasselli di un puzzle, la mente di Saisashi è inondata da ricordi che si legano tra loro. Fa male. Il dolore è lancinante. Può sentire il sovraccarico dei ricordi e delle emozioni, che potrebbero ledere chiunque si ritrovi nella sua stessa situazione. Adesso, dovrà imparare a gestire quel suo passato. Quel suo odio. Intanto, l'uomo, dopo aver ringraziato l'hokage, rientra nella sua abitazione. Le trattative sono appena state concluse. Saisashi decide di allontanarsi, adirato con la stessa Furaya. Come farà a placare quell'odio? Ma, soprattutto, cosa sarà mai successo durante quei 7 anni di vuoto? Questa risposta, purtroppo, non arriverà adesso. Sarà solo il tempo a spiegare ogni cosa. Un altro problema sorge: riuscirà Furaya a portare il fardello ricolmo d'odio di Saisashi? Glielo aveva promesso: sarebbe rimasta accanto a lui, in ogni caso. Ma era davvero pronta a questo? [Ambient - END]
La sua più completa attenzione resta rivolta su Saisashi, preoccupata del possibile esito di questa delicata operazione. Lo sente urlare, sgranando immediatamente le palpebre per timore che stia soffrendo più del previsto. Si porterebbe rapidamente in sua direzione, stendendo l'arto destrorso che verrebbe immantinente poggiato sulla spalla altrui. Cerca di confortarlo, come ha sempre fatto in quest'ultimo periodo, ma questa volta potrebbe essere diverso. Molto diverso. Un'occhiata in tralice viene lanciata al vecchio, il quale non ha ovviamente nessuna colpa in questo contesto. Anzi, il sigillo sembra essere stato consolidato e siglato con efficacia, per questo il ragazzo ha poi urlato. La rivelazione avviene quando lui s'alza, costringendo quindi lei ad allontanarsi per permetterglielo, e le rivela che ha ricordato tutto. <E'... un bene, no? Era ciò che volevi.> Poco ma sicuro, ricordare è effettivamente ciò che avrebbe condotto Saisashi a riprendere in mano la propria vita. Eppure, non hai pensato a qualcosa di fondamentale. Ricordando, ha anche avuto accesso -nuovamente- a ciò che lo legava a Sakura, a Lind, a Mekura. Potresti perderlo. Giunge come una pugnalata allo stomaco, ma lo scaccia con forza dalla testa. Nota quell'occhiata d'odio che le viene lanciata, probabilmente non diretta a lei totalmente, però comunque la riguarda da vicino. <...> Non riesce a pronunciare alcunché, piegando soltanto un sopracciglio e stendendo l'arto innanzi come a volergli dire implicitamente di non andare via. <Saisashi...?> Un moto di rabbia le risale dalle viscere, facendole stringere i denti e mordendosi distrattamente il labbro inferiore. Dopo tutto quel che ha fatto perché la sta lasciando lì da sola, andandosene via come se lei avesse voluto davvero ucciderlo o fargli del male? Comprende che ci sia qualcosa di *nuovo*, o comunque di tornato alla luce per lui, ma perché quell'occhiata tanto orribile? Non lo seguirà, ovvio, ma fa reagire il sigillo dell'empatia che ha legato con il Taijutser. In questo modo, pur non parlando nella sua testa, potrà captarne le sensazioni e le emozioni: un modo come un altro per sincerarsi che stia bene. Stizzita, però, non aspettandosi quella reazione, opta per tornarsene a sua volta al Villaggio ma seguendo una strada differente ed allungando di proposito. Passeggiare tra i vulcani non è una novità per lei. [ END ]