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Scacco matto al(la) Re(gina)

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con Furaya, Mattyse

15:56 Furaya:
 Quantifichiamo i problemi legati alla Luna Rossa, abbastanza evidente che sia colpa di quest'ultima, per quanto si senta inesorabilmente nervosa ogni sera a seguito del tramonto. Ha anche trovato dei ragnetti che bazzicavano nella propria abitazione, messi al tappeto dal felino che la abita. Inoltre, ha avuto modo di sentire i suoi lupi ululare spesso durante la notte proprio alla luna. Non si trattava degli adulti bensì dei cuccioli e deve parlarne assolutamente con Fenrir. Inoltre, ha consentito l'accesso al Villaggio a due ninja di Kusa, ma si suppone che abbiano già parlato con Yukio. Nel dubbio, sta scrivendo una missiva da far recapitare a questi. Non possiede un corvo come lui, ma Jushan-san fa anche il porta lettere: d'altronde ricopre una mansione importante. E poi, oh! E' tornata Tenshi, deve parlare con Tsuki, c'è veramente troppa carne al fuoco e deve riuscire a seguire tutto ciò che le si propina davanti, che sia bello o brutto. La mancina passa tra i ciuffi sulla fronte, pensierosa ed intenta a notificare l'Hasukage. Gli abiti indossati dalla fanciulla son colorati e leggeri. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. All'ingresso dabbasso e innanzi alla porta dell'ufficio della Judai, vi sono delle guardie che fermeranno chiunque tenti d'oltrepassare la soglia e che non abbia almeno lasciato le armi. Dopodiché, verrà concesso l'ingresso e l'arrivo innanzi all'Hokage. Stupida burocrazia! [ Chakra ON ]

16:06 Mattyse:
 Passo svelto e deciso è quello del giovane dai capelli bianchi, tornato da Kusa giusto il giorno prima. La missione assegnatagli potrebbe dagli anbu non è proprio una giocata a calcetto con gli amici del fratellino di sette anni... Anzi, è più paragonabile ad una missione suicida vista l'influenza della luna rossa, cosa che però il genin ignora completamente. Almeno per ora. Il rumore degli stivali alti rimbomba in tutto il corridoio, mentre stringono fino a metà stinco i pantaloni neri di una tuta. Questi in vita sono stretti da una fascia bianca che compie tre giri attorno al busto del ragazzo. Quest'ultima parte è nascosta da una maglia bianca a mezze maniche. I capelli bianchi sono liberi al vento e ancora presentano quel brusco taglio inflittogli da Boryoku, ma già sono cresciuti parecchio rispetto a quel giorno, ancora un poco e potrebbe tornare da lei per chiederle un taglio più uniforme. La mente vaga mentre il corpo del Senjuu attraversa quel corridoio superando porte dopo porte, pensa ai propri cinghiali, ad Ahrai e Al Futari che durante il ritorno a Konoha hanno dato problemi, si sono rifiutati di ascoltarlo e stargli vicino... Non è normale da loro due... e poi, quando è tornato a casa... Mat scuoterebbe il capo con forza, lasciando volare i capelli e scompigliandoli di conseguenza. Ha tante domande per la testa e per la prima volta non ha risposte... e quelle domande possono far cadere le sue intenzioni di distruzione nei confronti di quel villaggio. Tutto sta nelle mani della Judai. E' lei, che ancora una volta, ha la facoltà di decidere in quale parte il giovane andrà a stare, se dalla sua come fedele shinobi, se contro di lei, come mukenin che entrerebbe nella Yugure, o se rimanere nella propria fazione, il terrorista della foglia, Al Miaeda. Sta a te piccola Furaya, come hai intenzione di spingere il giovane? Il bianco si fermerebbe di fronte alla porta della Judai, sollevando il braccio destro per andare a picchiare contro la porta con le nocche della relativa mano. Non ha armi con se, nemmeno le sue adorate carte bomba. Ha a malapena il copri fronte della foglia legato al bicipite sinistro. Se le guardie presenti lo avessero voluto perquisire non ne avrebbe avuto timore e le avrebbe lasciate agire senza alcuno scrupolo. Almeno fin quando queste non avessero 'macchiato' la sua dignità.

16:14 Furaya:
 Jushan-san blocca ovviamente l'avanzare di Mattyse per il corridoio, squadrandolo dalla testa ai piedi. "Aspetta", lo ammonisce severo ed austero come sempre. Capelli corvini, lunghi ed occhi chiari che lo squadrano dalla testa ai piedi. Insomma, è pur sempre la guardia personale dell'Hokage. Come se quest'ultima avesse bisogno davvero di protezione, quando è lei che deve darne e garantirne ai sottoposti dato il ruolo ricoperto. Ma passiamo oltre, torniamo a Jushan-san. Deve dapprima controllare che nell'ufficio sia tutto in ordine, senza contare che la donna potrebbe anche essere indaffarata al momento. "Hokage-sama", le si rivolge e lei è costretta a sollevare il capo verso questi. "c'è un tal dei tali che ha bisogno di parlare con lei", è anche serio nel dirlo, pur sbucando sol il capo dalla fessura aperta tra stipite e porta. <Lascialo entrare.> Confusa, solleva persino un sopracciglio. Continua a non capire tutto questo bisogno di controllo e protezione che ha Jushan-san nei propri confronti. Non si ubriacherà più, glielo ha promesso. <Prima che vai> Richiude una missiva ufficiale con il timbro adeguato, allungando poi la manca per consegnargliela. E' costretto, quindi, ad avanzare lungo l'ufficio e prenderla, rigirandosela tra le mani. <consegnala per me, per favore.> Il ragazzo si limita ad annuire, comprendendo a chi possa essere spedita, uscendo dalla stanza e lanciando un'ultima occhiata -quella decisiva- al Senjuu. "Entra", contrariato e crucciato. Gli lascia persino la porta socchiusa, cosicché debba soltanto avanzare e farsi notare. Sicuramente la Nara sarà CONTENTISSIMA -ma proprio contenta, eh- di vederlo entrare da quella porta. Resta seduta, dunque, leva inferior manca sulla specular opposta. Silente ed in attesa, parte dei suoi doveri li ha compiuti. [ Chakra ON ]

16:27 Mattyse:
 Sapeva che probabilmente qualcuno lo avrebbe fermato, ma meglio così, quella figura corvina è una carta che mancava sul tavolo di pianificazione dell'attacco a Konoha e, averlo incontrato, con quello sguardo che è tutto meno che amichevole, significa poter programmare come farlo sparire o come saltarlo, in modo che non possa effettivamente mettersi in mezzo... Si che per i piani di Mat l'hokage non deve obbligatoriamente morire, anzi. Meglio lei che un ipotetico undicesimo che potrebbe anche essere più irrequieto e difficile da tenere. Il bianco si fermerebbe così, attendendo il permesso di entrare... Quella frase, un tal dei tali. Ah non ti preoccupare corvino troppo sicuro di se, che sia tra le fila di Konoha, tra quelle della Yugure o per cazzi suoi, un giorno anche tu saprai di aver accolto 'un tal dei tali' ben preciso. Attende così fuori dalla porta, osservandolo poi riapparire con quella busta in mano. "Vuoi una foto?" Risponderebbe secco all'ultima parola. Sa che è il suo lavoro, ma se non si fida può anche perquisirlo, rimanere lì con loro... Fissarlo in quel modo lo fa solo innervosire e... Che succede? Da quando rispondi secco e non con fare strafottente? Che succede Mat? "scusate..." Un ultima parola per l'uomo, seguita poi dal sollevarsi della destra per posarsi con il palmo sulla porta e spingerla, per concedersi l'ingresso. Il piede sinistro sarebbe il primo ad avanzare per favorire l'ingresso in quella stanza. Mat chiuderebbe la porta mantenendo ancora gli occhi ambrati rivolti verso il terreno, senza proferire parola prima di esser sicuro che questa possa essere effettivamente chiusa. "Buongiorno Hokage." Saluterebbe la già conosciuta donna, sollevando ora i propri occhi ambrati sul volto di lei. Si ricorderà di quella sera? Bhe, non sa quante volte questa abbia sentito nominare il suo nome in quella settimana, quindi per lui sarebbe una domanda legittima... "Vorrei chiedervi scusa per il disturbo, ma necessiterei di parlare con voi riguardo a un paio di cose. Una di queste è già stata avvisata Boryoku..." Ecco che nominerebbe la generale come se avesse della confidenza con lei... Bhe, non sa se effettivamente la abbia o meno, ma sicuramente sa che questa si diverte in sua compagnia. "...E ho ricevuto il consiglio di venire a parlare direttamente con lei." Ecco stellina, le formalità sono fatte, ora puoi tornare ad essere te stesso no? Ed esattamente ora, un piccolo sorriso apparirebbe sul volto del bianco, consapevole che quella conversazione deciderà, ancora una volta, le sue sorti.

17:02 Furaya:
 Non è sorpresa. Non saprebbe dir neppure lei cosa sta sentendo nell'aver inquadrato il "tal dei tali" che aveva bisogno di parlarle. La domanda giusta sarebbe "perché a me?", ma sappiamo tutti il motivo per cui si recano dall'Hokage. C'è qualcosa d'importante di cui parlare, ma allo stato attuale delle cose non riesce ad immaginarsi granché. Che sia dovuto alla Luna Rossa? Le lamentele sono continue, sia a causa di questa e sia per le restrizioni attuate di recente, ma alle quali non riesce a dare risposte corrette o errate. Si passa nuovamente una mano tra i capelli, conscia anche del fatto che vorrebbe essere sotto una doccia o comunque altrove. Jushan-san gli lancia un'ultima occhiata, ma niente di che. Sceglie di non commentare soltanto perché sta lavorando e ci tiene particolarmente al suo impiego. <Buongiorno a te-> Lasciando il saluto interrotto nel rendersi conto di chi la soave sventura ha portato davanti ai suoi occhi. Inspira profondamente, socchiudendo per un istante le palpebre, ma riaprendole nel giro di pochi istanti, non potendo affatto DIMENTICARE cos'ha dovuto subire per mano di quel pidocchioso serial killer bombarolo che ha davanti. <Boryoku, certo.> Indica una delle sedie poste davanti alla scrivania nuova di zecca, quasi luccica ancora il legno del quale è composta. Sorvola sui convenevoli, infastidita dalla sua presenza e dai Kami sanno cos'altro in questo momento. Non è neppure in periodo rosso, quindi non riesce a comprendere appieno il motivo di questo fastidio. <Allora, senza perdere altro tempo, esponi tutto ciò che hai da dirmi.> Cerca di metterlo a suo agio per quanto possibile, ovviamente, poggiando la propria schiena contro la sedia per trovare una seduta comoda. <Spero niente di grave.> C'è già fin troppa carne al fuoco per gestire un'altra situazione scomoda. Eppure, mia cara Hokage, non sai veramente cosa ti aspetta. [ Chakra ON ]

17:14 Mattyse:
 Mat non si aspetterebbe sicuramente di essere una persona scomoda per l'hokage, non per quanto a lei si è mostrato fino ad ora, come shinobi della foglia... Ma non si aspetta sicuramente di essere il suo fanciullo preferito. Mat attenderebbe così il permesso per poter avanzare e andare ad accomodarsi dinanzi alla Judai, invitato dal suo gesto, mantenendo sempre la schiena ben dritta. Il bianco, dopo essersi seduto, andrebbe a posare entrambe le mani sopra le propria ginocchia, cercherebbe così di mantenere una posizione formale quanto rispettosa nei confronti della stessa donna che a Kiri ha spaventato a morte, sottolineando la sua debolezza... "Sono due cose di cui vi vorrei parlare. La prima, quella che personalmente reputo più importante, è la richiesta che un ANBU di fiducia venga messo in osservazione del clan Hyuga." Ecco, meglio iniziare con la bomba no? Con quello che può causare più domande di tutte e portare a risposte alquanto scomode e particolari. Mekura non voleva la judai sapesse, ma Mat è sicuro che l'aiuto della Yakuza non basterà a risolvere quel loro piccolo problema. Scusa Mekura Hyuga, non è carenza di fiducia nei tuoi confronti, ma ho la strana sensazione che non riuscirai a liberarti di tuo marito senza che Mat prenda le redini del gioco. Gioco che lo vedono come compagno, come padre, come shinobi e come Al Miaeda. "Ho motivi validi per presupporre che presto vi potrà essere un attacco al potere ai danni della vostra consigliera Mekura." Ecco, così, senza neanche pensarci, non affibbierebbe titoli al nome della donna, niente sama-sana-mana-fama-lady-Hyuga o altro, solo il nome, forse il primo tradimento del giovane che mostrerebbe la confidenza che ha proprio con il soggetto in questione. Mat? Stai perdendo colpi? Cosa ti succede? [influenza luna rossa 10%]

17:25 Furaya:
 Bando alle ciance, passiamo subito alla motivazione cardine che spinge Mattyse a recarsi dall'Hokage. Sorvolano sia sulle classiche domande di rito, consapevoli probabilmente che non interessano a nessuno dei due in questo frangente. Lei appare innervosita, non riesce a nasconderlo bene come vorrebbe. E' una sensazione che si porta dietro da qualche giorno, o notte per meglio dire. Non è influenzata o influenzabile al pari degli altri, questo è poco ma sicuro, ma non ne esce indenne a sua volta. E' costretta ad aggrottare le sopracciglia innanzi alla richiesta iniziale dell'altro, or riuscendo anche a comprendere perché Boryoku l'abbia mandato direttamente da lei. Dare un ruolo od un compito ad un Anbu è senza dubbio compito del Generale in carica, ma quando di mezzo ci sono questioni importanti e delicate è sempre meglio passare dal Capo Villaggio. <Mi è difficile acconsentire ad una simile richiesta senza delle doverose domande di rito.> Comincia col dire in sua direzione, gli occhi azzurro cielo che restano fissi sul volto del bianco in attesa di possibili risposte a domande ancora inespresse. <Partiamo dall'inizio> Cerca ovviamente di vederci chiaro in una questione che potrebbe risultare ben più spinosa del previsto. E meno male che non voleva avere altri problemi! Guarda il caso, eh, bambina? Tutto ciò che desideri non s'avvera mai, eccetto forse quella spinta egoistica che ti ha portata a finire tra le braccia di Saisashi. L'unica vera scelta priva di consapevolezze o conseguenze future, alle quali fai invece tanto affidamento. Ma torniamo alla realtà. <mi stai chiedendo di mettere un Anbu -o più- a controllare il Clan Hyuuga perché temi che Mekura sia in pericolo.> Riassume, quindi, l'iniziale batosta che le ha lanciato lui come se niente fosse. <Mekura ne è al corrente?> Prosegue, imperterrita, tono fievole e sguardo apparentemente pacato. Sta facendo lavorare il cervello, immagazzinando le informazioni appena ricevute. <Le domande che avrei da farti sono molte, forse infinite> Si scompiglia appena i capelli sulla fronte, corrucciando le labbra nel fastidio generale che provoca il non conoscere le risposte. <pertanto, spiegami nei minimi particolari perché dovrei acconsentire a questa richiesta e cosa c'entri tu, in particolar modo, con il Clan Hyuuga.> E che col timbro di voce sottolinei particolarmente l'ultima parte NON è affatto un caso. Avanti, Mattyse, è il tuo turno. Convincila. [ Chakra ON ]

17:43 Mattyse:
 Partiamo dall'annuire di Mat quando la donna chiarisce che necessita di fare alcune domande, sapeva che glie ne avrebbe fatte, è più che sensato e non ha paura di rispondere... Hey, aspetta un attimo. E qua nella testolina di Mat ci sarebbe la figura di Al Miaeda che li mollerebbe un malrovescio in piena faccia, con tutta la forza di quel corpo in formato psicologico. "Ti pare il caso di parlare a ruota libera? Non siamo così. Noi sopravviviamo perché progettiamo, studiamo e facciamo tutto con della sana logica. Attento a cosa dirai." Ma torniamo nell'ufficio dell'hokage ora. Mat annuirebbe così alla sua prima affermazione, è sensata, anzi dovuta, sarebbe stato lui a darle spiegazioni se questa avesse accettato a caso ed è felice che così non sia stato. "E' al corrente del pericolo, motivo per cui si sta muovendo con particolare precauzione. E' al corrente che avrei chiesto aiuto a qualcuno, non che avrei chiesto aiuto agli ANBU." Ecco una prima risposta, a cui andrebbe anche più a fondo con: "Lei personalmente sembra intenzionata a sfatare la minaccia accontentando il clan. Ma questo non la salverà, la farà vivere male e ritarderà solamente il disastro." Ecco, e così Mat sarebbe sicuro di aver risposto a pieno alla prima domanda. Annuisce ancora, sentendo che le domande sarebbero infinite... "Mi spiace solo rubarvi tutto questo tempo, ma risponderò ad ognuna di queste." Ammetterebbe il bianco cercando di riprendere possesso della propria respirazione. "Cosa c'entro io con il clan Hyuga e il perché..." Ok, fermo, cosa vuoi dire? Ah si, tutto. "Chiedo che quanto segue rimanga in via confidenziale, almeno per adesso." E' la premessa che il giovane si tiene di fare prima di cominciare, puntando ancora una volta lo sguardo ambrato sulla Nara, non lo sguardo di uno shinobi qualunque, ma di chi forse ha iniziato ad avere troppo da perdere. "Il clan Hyuga pare essere fissato con la storia degli Hyuga puri, la cosa come sappiamo entrambi ha portato Mekura Hyuga a sposarsi con un componente del clan in un matrimonio strettamente politico. Nessun sentimento, da cui sono comunque nati dei figli. Quando Mekura è diventata capo clan, mi ha detto subito che molti Hyuga hanno mostrato disapprovazione nel passaggio del titolo tra le sue mani. Ha detto che aspetterebbero la prima occasione per aggredirla e passare il titolo a qualcuno di più 'meritevole'. L'occasione è nata dal rafforzarsi del mio legame con lei. Mekura Hyuga non si sta recando a Kusa per trovare un dispositivo che possa permettere alle kunoichi di non rinunciare alla maternità e non abbandonare il campo di battaglia. Lo sta facendo perché non vuole rischiare di perdere un altro bambino." E BOOM, ecco la prima bomba. "Cosa c'entri questo con il clan Hyuga? Bhe, il bambino non sarà uno Hyuga puro." [influenza luna rossa 10%]

18:03 Furaya:
 Okay, bambina, è il momento di prendere un PROFONDO respiro. Sì, lo sappiamo che ne prendi tanti e che la meditazione è quella che t'ha salvato dal finire in una stanzetta del manicomio o del reparto psichiatrico. Non è questo il punto. Quindi, inspira profondamente e lascia andare. E lo fa. Gonfia la cassa toracica d'ossigeno, rilasciando poi l'aria all'esterno tramite le labbra socchiuse. Il sospiro non è pesante, però le serra il petto per un istante. <Si tratta di Mekura> E su questo non ci piove. <quindi, il fatto che non voglia aiuto è plausibile, convinta di potercela fare con le proprie forze.> Senza contare che ci sono sempre forze avverse a remare contro chiunque, specialmente il clan Hyuuga che ne ha dovute vedere di cotte e di crude nei decenni passati e che, tutt'ora, non sembra essere esente dalla sfortuna. Da questo punto di vista, Mekura e Furaya non sono molto diverse: nessuna delle due chiederà aiuto in maniera spontanea, ma magari lasciandolo capire e ostentando di non averne affatto necessità. Due testacce dure. <Le regole d'ogni Clan sono diverse e dipendono principalmente da chi n'è a capo. Venire insediati dopo altri validi Capi Clan, fa sì che la maggior parte dell'onere sia sulle spalle di quello nuovo che, per necessità morale, deve dimostrarsi migliore o pari al precedente.> Si è sentita anche lei tale, ma considerando che uno dei Capi Clan di spicco dei Nara è stato Ryota e che lei vuole superarlo, se non l'abbia già fatto, il suo lavoro è stato probabilmente meno difficoltoso di quello della Hyuuga, rea anche d'aver perso il compagno -Hyuuga e prossimo al ruolo ricoperto in questo momento da lei- in missione. <...> Lo lascia sciorinare fuori tutte le informazioni confidenziali che ha da dirle, le quali testimoniano come lei non sia informata di TUTTO, ma soltanto di ciò che gli altri vogliano che l'Hokage SAPPIA. Sono passati anni, forse almeno dieci, dalla questione degli Hyuuga puri e il cattivone di turno Cappuccio Rosso. Eppure la storia non sembra essere stata dimenticata. <Riformulo la domanda> Le labbra s'arricciano, ma l'attenzione resta totalmente rivolta a colui che ha di fronte. <cosa c'entri con la Gran Consigliera e questo bambino?> Sì perché ha compreso la situazione a grandi linee, circa la situazione pessima che v'è all'interno del Clan più famoso e storico della Foglia. Il problema è che non comprende per qual motivo Mattyse sia nel mezzo o, per meglio dire, lo immagina. <Posso immaginarlo, sarò franca, ma non voglio dirlo e non vorrei neanche sentirmelo dire. Deduco, però, sia inevitabile.> Affranta, ADESSO sospira pesantemente. [ Chakra ON ]

12:24 Mattyse:
 La prima frase che la donna va a dire arriva come una mano dal cielo al bianco, significa che ha consapevolezza che quello che sta facendo ora lui, la Hyuga non lo avrebbe fatto mai. Però ha un piccolo difetto, Mekura non è convinta di potercela fare con le proprie forze... "In parte, è solo convinta che chiedere aiuto equivalga a disturbare e preferisce rischiare di fallire da sola... O almeno è quello che spero..." Qua il suo volto prenderebbe già una nota più spaventata e pensierosa, in effetti l'ultima volta che la Hyuga si è presentata in casa sua sembrava intenzionata a lasciare Mat come amante, anche se la conversazione ha superato rapidamente quell'ipotesi. "Ma questo non significa che io possa vederla mentre ha paura di camminare che potrebbe essere tradita dai suoi fratelli." Ed ecco una frase utile per puntualizzare che l'intento non è solo quello di dar modo alla donna di farlo uscire allo scoperto... Cosa vera solo per il venti percento, al massimo. Ok piccolo Mat, ti sei calmato, ora non prendere fuoco e non scoppiare solo perché ti richiede cosa c'entri con la donna e con tuo figlio. Ti ha confessato anche lei di averlo già intuito, come di non volerlo sapere... Il bianco salterà questa risposta, andando a ricadere in un aneddoto, di cosa è successo la sera che la capo clan si è presentata a casa sua. "Ha detto che suo marito lo sa e hanno 'pattuito' che lei farà finta di adottarlo. Ma quando me lo ha detto mi sono rifiutato categoricamente di rinunciare alla paternità o di dover insegnare a mio figlio che con presenti dovrà chiamare papà un altro uomo." Silenzio giusto per qualche secondo. Mat, non sei crollato quella sera, perché ora ne risenti ben tanto? Sarà per colpa di quella luna di cui stai ignorando l'effetto? Andrebbe a formarsi un nodo alla gola, il fiato del giovane si spezzerebbe per qualche secondo mentre questo serrerebbe le labbra per nascondere la forza con cui andrebbe a mordersi la lingua. Non te la strappare bianco. "Sono tanto ridicolo vero?" Chiederebbe andando a ricreare un ampio sorriso per poi scuotere il capo, intenzionato sta volta a far ricadere dei ciuffi di quei bianchi capelli davanti ai propri occhi. Mat prenderebbe ora un profondo respiro. "Chiedo scusa. Non so che succede negli ultimi giorni. Di solito sono più razionale e strategico... mi sarei presentato qui con una scaletta e uno schema di informazioni da dare... Ho la testa utile per far divertire Boryoku anche come torturato... Ed ora non sono buono neanche a tenere sotto controllo le mie emozioni. Scusatemi." Il bianco abbasserebbe ora il capo, intento a nascondere il proprio volto. [influenza luna rossa 20%]

13:45 Furaya:
 Si limita ad annuire alla di lui prima considerazione, continuando a parlare a proposito di Mekura. <Sì, è un difetto che riconosco avere anch'io> Addossarti tutto il male del mondo convinta che soltanto tu possa risolvere i problemi degli altri? Egoista a tal punto da preferire di sentir lei dolore piuttosto che chiunque le stia attorno. <ma ciò non implica che possa venire tradita dal suo Clan. Se il suo matrimonio è nato per questo, nulla le vieta di interromperlo essendosi resa conto di quanto sia malsano.> Peccato tu non abbia tenuto in considerazione, non sapendolo, del fatto che suo marito è un membro illustre del Clan, non uno qualsiasi e che, per di più, fa parte della Yakuza. Dettagli rilevanti che nessuno ha però avuto modo di dirti o che, di nuovo, per l'ennesima volta, ti ha tenuto nascosto perché sei l'Hokage e non più un Ninja come tutti. Sei al di sopra della massa che ti chiede favori, riunioni ed incontri. Sei tu a governare, sei tu a decidere cos'è giusto o cos'è sbagliato ed a molti non fa piacere quel che compi. Ma è normale per un capo. <Per di più> E qui si stringe nelle spalle, abbassando per un attimo lo sguardo dabbasso comprendendo la situazione e, come poc'anzi accennato proprio al ragazzo, nient'affatto grata d'essere stata messa in mezzo. L'aveva intuito, è sbagliato, può comprendere però perché sia successo. In minima parte, chiaro. Nella sua vita, non ha mai tradito nessuno, così ligia alle regole da tenerle come baluardi per ogni giorno della sua vita che si tratti d'una relazione o d'altro. <mi fa rabbia il fatto che Mekura non me l'abbia detto. Ci conosciamo da decine di anni, ero sposata con suo fratello> Un dettaglio che forse ben pochi ricordano, dato che è passato così tanto da non volerne neppure discutere oltre. Daiko, del resto, è anche defunto per mano di Cappuccio Rosso. La rabbia. La senti, vero? Innaturale, fuori dagli schemi. Ti dà fastidio il modo d'agire della Hyuuga, non sai neanche tu il motivo principale per cui questo sia accaduto. Non si fida più di te? Ti sta tradendo anche lei. Non ha torto la voce nella testa di Saisashi a questo punto, giusto, bambina? Tutti i Ninja sono dei traditori, lo stai sperimentando sulla tua pelle. Da quanto non si sentiva parlare di un Mukenin? Scuote appena il capo, scaccia la furia che dentro l'è salita conscia che potrebbe risvegliare la sua innata secondaria nel caso in cui sia eccessiva, minacciandone la ragione. Per fortuna, non siamo a quei livelli. <ma, ad ogni modo, reputo che ci sia qualcos'altro sotto per indurre Mekura ad agire in questo modo. Per qual motivo, se suo marito n'è a conoscenza, deve agire in questo modo? Solitamente, in un coppia, per di più sposata, ciò potrebbe portare al divorzio. Non l'ha presa in considerazione come idea? O forse è il fatto che tu sia un Genin e che tu abbia> Fa roteare gli occhi verso l'alto un istante, rimuginando su quel che deve dirgli. <beh, insomma, l'età di uno dei suoi figl--> Si morde la lingua, distogliendo lo sguardo dal viso altrui. <Indelicata. Perdonami.> La luna rossa non lascia scampo a nessuno, eppure siamo soltanto prossimi al tramonto. <Non sei ridicolo nel desiderare una vita normale, con una famiglia normale, specialmente se quel bambino è effettivamente tuo e vuoi rivendicarne la paternità.> Ti senti empatica, mh? Cosa faresti al suo posto? La stessa cosa, giusto? Oppure chineresti il capo e ti accontenteresti di fare l'amante soltanto per il bene della coppia? Non lo sai perché non ti è mai successo, dunque l'empatia è solo un modo gentile per dargli una mano ed un consiglio, da brava Hokage quale sei. Non mentire a te stessa. Non avresti saputo agire meglio di così. <Non sei l'unico> Ad essere fuori dagli schemi nell'ultimo periodo? Affatto. <c'è uno strano evento atmosferico che condiziona particolarmente l'umore.> Di questo n'è certa, avendo potuto capire che si tratta effettivamente della luna e non d'altro. <Quindi, metterle un Anbu dietro eviterebbe che qualcuno l'attaccasse. Ma se il marito è d'accordo ed il Clan non è a conoscenza di ciò, deduco, perché tanta preoccupazione?> Perché il Clan dovrebbe andarle contro se il marito è concorde? Le sfugge il contesto. [ Chakra ON ]

14:09 Mattyse:
 Mat manterrebbe lo sguardo rivolto verso il basso mentre la Nara le risponderebbe, quasi troverebbe riparo sotto le sue parole nonostante da esterna. Davvero? Eppure al loro primo incontro l'Hokage non si era neanche avvicinata tanto ad acquistare crediti con il bianco... Se va avanti così per lo meno Mat dovrà trovare come non ucciderla per ricompensarla... "Non lo so..." Non sa effettivamente perché Mekura non ne abbia parlato con una persona che a quanto pare è così vicina... "Non sapevo neanche foste così vicine... " ammetterebbe il bianco prendendo un altro profondo respiro. Bhe, non è che si siano mai soffermati tanto sul parlare di cose esterne, bene o male hanno sempre avuto da parlare riguardo il come comportarsi. Ma torniamo al punto, o a quello che è per ora la prima richiesta... Diamine, tutto sto parlare e siamo sollo alla prima richiesta. "Pare vi sia qualche vantaggio nell'essere il marito di un capo clan." O almeno questo è quello che gli è stato accennato. "Da esterno posso dedurre che il marito ne sia consapevole e non voglia rinunciarvi. Potrebbe essere anche lui stesso a comandare l'attacco in questo caso, un po' per vendetta e un po' per mantenere i benefici dovuti dalla carica." E quella frecciatina. Porco Kai Furaya. Mat alzerebbe di colpo lo sguardo, quasi ringhierebbe in un primo momento. Calmo cucciolo, respira e poi farla tacere. Hai la testa per farlo. "Al nostro primo incontro ti sono veramente apparso come un ragazzo comune e da quattro soldi? Pensavo avessi capito il ragionamento che stava sotto quel Kai." Piccola, sottilissima frecciatina per ricordarle che era stata messa in difficoltà, oltre al fatto di non aver capito cosa il giova stesse consigliando quella sera. Ora basta, non te la devi inemicare più di quanto non sia già. "Quando ha scoperto di essere incinta era con me e parlando pareva essersi convinta di voler migliorare la nostra situazione, ma non so cosa sia successo poi in casa. Non vorrei avesse ricevuto qualche minaccia e conoscendola... La minaccia più grande sarebbe proprio quella di sottrarle il titolo e i bambini." Respira, torna formale, torna calmo e manipolatore. Furaya Nara, la Judai, vuole aiutarti, forse perché si parla di Mekura. "Vorrei poterle assicurare che i bambini non le verranno sottratti e che il titolo di capo clan sarà intoccabile. In modo che possa decidere con la sua testa e non con la paura sul da fare." Ecco, una motivazione forse accettabile e neanche tanto sbagliata. Ora la spiegazione riguardo quell'atteggiamento ultimamente altalenante. Ma per ora Mat lo sorvolerebbe, in parte. Si alzerebbe sulle proprie gambe, andando poi con lo sguardo a rivolgersi verso la finestra che sta alle spalle della Judai. Il bianco prenderebbe così a camminare, facendo il giro della scrivania per poi avvicinarsi al vetro. Gli occhi ambrati andrebbero a perdersi fuori, sul sole che lentamente andrebbe a tramontare. "Furaya Nara, detta Judai. Decimo Hokage, o come diamine volete che vi chiami..." Pausa per riprendere fiato e un briciolo di controllo. "Qual'è la vostra opinione..." [influenza luna rossa 22%]

14:48 Furaya:
 Ascolta. Si limita a fare questo, cercando le giuste parole da usare in risposta. <Sì, immagino che ci siano notevoli vantaggi dati dalla carica e dal titolo> Ammette, stringendosi appena nelle spalle. <vantaggi che potrebbe perdere qualora Mekura decidesse di divorziare. Non gli resterebbe in mano alcunché. Non conosco suo marito, non posso sapere come potrebbe agire.> Però, a giudicare dalle risposte che hai ricevuto, tenendo conto che il marito non s'è arrabbiato -o forse sì?- e che il divorzio non è stato contemplato, potresti iniziare davvero a pensare al fatto che le parole di Mattyse non siano del tutto sbagliate. Ti resta il dubbio, è assolutamente normale, non hai prove concrete che sia così. Bisogna indagare. <Dobbiamo trovare un modo per far parlare Mekura. Solo lei sa tutta la verità circa il discorso affrontato con suo marito.> Loro possono immaginarlo e lei non vuole passare comunque alle maniere forti, molto affini a Boryoku, per ottenerle. La reazione del bianco innanzi alla sua espressione indelicata è giusta, non è un problema. Se l'è meritata. Vi annuisce un paio di volte, lo sente appena ringhiare ma sceglie di non fare o dire nulla. Attende soltanto che sia lui a risponderle, prendendosi il tempo che desidera per trovare le parole corrette. E' costretta però a piegare un sopracciglio, disorientata dalla sua replica, seppur riesca a colpire il segno e a causarle il fastidio che voleva. <Mi sei apparso come un ragazzetto che giocava con le carte bomba, nulla di più.> Fa schioccare appena la lingua sul palato, poggiando la schiena contro la seduta per star più comoda e senza distogliere lo sguardo, or più serio e attento, dal viso del bianco. <Potresti tranquillizzarla soltanto se avesse la certezza che questo non muti. L'unica che può garantirglielo sono io, poiché in questo caso interverrei personalmente.> Quindi, potrebbe riuscire a mettere a posto questa situazione semplicemente rendendo noto che il suo titolo non le verrà revocato. Potrebbe anche andare a parlare con Juusan, non è un problema che si pone questo. Si recherebbe anche innanzi ad Orochi, ribadiamolo, con la miglior faccia tosta che potrebbe avere quel giorno prescritto. <Convincila che parlare con me non è un reato e che il tutto resterebbe nelle mura del mio ufficio. Possiamo trovare anche una soluzione tutti e tre assieme, ma questo spetta più a voi che a me.> Lei si mette ovviamente a disposizione, tuttavia l'ultima parola non può averla in questo caso; deve attendere che Mekura faccia la sua mossa e che possa decidere per sé, per Mattyse e per la loro situazione. <Inoltre, adesso dovrebbe trovarsi a Kusa per trovare aiuto nel suo progetto in ospedale.> Potrebbe chiedere l'aiuto di Yukio, il quale è stato comunque avvisato della situazione. Oppure un Anbu incaricato di tenere sotto controllo Orochi. Potrebbe. Deve ragionarci come si deve, prima. Ne segue i movimenti, essendosi lui alzato e direttosi verso la finestra alle spalle della scrivania e della Nara, la quale gira col busto e la sedia per poter comunque avere una chiara visuale dell'interlocutore. Strano ma vero, non si fida d'averlo dietro le spalle. Deve vedere cosa compie. <Puoi chiamarmi Furaya> Mantiene la manca accavallata sulla gemella, il piede a ciondolare. <e la mia opinione è che la vostra situazione è parecchio delicata, per questo bisognerebbe convincere Mekura a farsi avanti. Hai tutto il diritto di rivendicare la paternità, magari evitando qualche follia nel caso in cui questa non giunga nel breve termine.> A pelle, sa che potrebbe farlo e vuole evitare che questo accada. <Qualunque follia tu faccia potrebbe allontanarti ulteriormente dal tuo desiderio. Quindi, ragiona bene sul da farsi. Convincila che io possa aiutarla o fa in modo che questa paura le passi. Tuttavia, l'opinione pubblica non è qualcosa che si può cambiare. Ha tradito il marito, di conseguenza sarà malvista ammesso questo non si sappia e, appunto, mantenga la riservatezza sul bambino. Ma non credo sia ciò che tu voglia. Deve rischiare.> O rischiare di perdere l'amante -MA padre del futuro nascituro che potrebbe NON essere uno Hyuuga- oppure perdere il marito e tenere conto delle ingiurie che, a quanto pare, la frenano dal scegliere la prima ipotesi. Non c'è molto altro da fare o di cui avere un'opinione. [ Chakra ON ]

15:08 Mattyse:
 Mat la lascerebbe parlare, senza alcuna difficoltà e senza nessun impedimento. Risponderà a tutto ma lo farà al termine del suo discorso. Lo sguardo per ora andrebbe a perdersi nel vuoto, in quel paesaggio che è offerto dalla finestra della magione, andando a studiare le variazioni nel meteo che vi possano essere ultimamente. Cosa c'è di diverso rispetto a un mese fa? La risposta ancora non si palesa. Eccolo, il nostro piccolo Mat che riesce a prendere in mano il pedone di quella scacchiera per farlo avanzare di una casella. "Furaya, allora ti farò entrare nella testa di un ragazzino che gioca con le carte bomba... Le persone hanno di base due scelte che compiono tutti i giorni: seguire le regole e non seguirle. Questo nel nostro caso genererebbe due paure nella testolina di Mekura: che i bambini e il titolo le venga sottratto secondo le regole, e non." Una piccola pausa, mentre la mano destra verrebbe sollevata per andare a posarsi sul centro del proprio petto, premendo contro di questo come a comandarne il respiro. "La vostra parola la tranquillizzerebbe riguardo il movimento a seconda del regolamento. Ma per questo posso farlo anche io dandole a tavolino fattori di cui lei non ha tenuto considerazione. Rimane però una paura... Molti uomini scappano con i figli quando la relazione finisce. Quindi vige anche la paura che suo marito possa portarli via durante una missione. O che possa izzare una rivolta interna al clan. O non so che altro possa aver partorito la sua mente." Ecco, l'hokage non ha sbagliato nel parlare secondo la legge, ma pare dimenticarsi che la legge non è un suolo su cui si cammina, quanto una linea da seguire e che questo dona la possibilità di non farlo. La stessa follia che il ragazzo potrebbe fare. "Per questo sto chiedendo un anbu in osservazione del clan Hyuga. Per poter garantire su tutti gli aspetti che Mekura non sarà scoperta, ne per la vostra legge, ne per quella umana. Suo marito non potrebbe scappare coi piccoli in caso di divorzio e il clan non potrebbe aggredirla. E potrà pensare lucidamente, senza paura di conseguenze esterne a noi. Sarebbe libera di scegliere se dare un due di picche a me o se divorziare senza la paura di perdere tutto." Ennesima pausa, la mano andrebbe a scendere per raggiungere la bocca dello stomaco e premervi un poco contro. "Per quanto riguarda l'opinione pubblica, non capisco perché un divorzio e ciò che possa accadere dopo debba fare tanto scalpore... Se il marito parlasse male sarebbe punibile no? E con l'avanzare del tempo sarebbe anche normale che Mekura trovi un altro, anche al di fuori di quello che sono io..." Già dal parlare è comprensibile che il piccolo Mat sia riuscito appena a muovere il pedone, tornando pienamente in se per giusto quella prima parte del discorso... Dannata luna. "Ci parlerò di nuovo. Non prenderà bene il fatto che io sia venuto qui." [influenza luna rossa 22%]

15:28 Furaya:
 Lo interrompe volutamente con poca delicatezza. <Ho ben più di qualche anno rispetto a te> Glielo rende noto qualora non fosse abbastanza ovvio. Tra cinque anni, sembrerà Sarutobi per tutto lo stress che sta accumulando in questo SINGOLO anno in cui ha ricoperto la carica di Decimo Hokage. <quindi, conosco bene quanto dici.> Vi sorvola in questo modo, non volendo star a sentire le spiegazioni d'un ragazzino che è solito giocare con le carte bomba. E' senza dubbio colpa del tramonto, dato che ormai è ben inoltrato e non resta che sia la sera a sopraggiungere, occludendo il villaggio nel buio interrotto dal rossore generato dalla luna. <Hai già detto che le tue parole non sono bastate, questo perché sei soltanto un Genin e> Aggrotta le sopracciglia e sposta le iridi azzurre alla di lui volta, volendone avere un contatto visivo. <devo continuare?> Dovrebbe aver capito che si riferisce alla sua età anagrafica. <Le uscite dal villaggio sono sorvegliate> Anche i tunnel sotterranei, bambina? Oh sì, te ne sei premunita. D'altronde, hai fatto entrare Hanabi a Konoha proprio da lì sotto il regime dittatoriale di Kuugo. <quindi, qualunque modo lui scelga per uscire da Konoha sarà controllato. Inoltre, due bambini è difficile portarseli dietro senza che facciano casino.> Reputa che questo possa bastare, ma non ha torto nel temere che all'interno del Clan possa esservi qualche problema. <Posso mandare qualcuno a controllare la situazione.> Ammette, allungando la lista delle sue cose da fare. Non finirà mai. Cosa sono le ferie? Le vacanze? E' estate, fa pure caldo. Eppure lei è chiusa lì tra quattro mura bianche ed una vetrata che dà sul Villaggio. <Anche questo non puoi capirlo perché non hai mai ricoperto alcun ruolo di spicco nella società. Lei ha molto da perdere, deve riconquistare la fiducia del Clan. Così facendo, dovrebbe faticare ancor di più. Sono molte le cose delle quali tenere conto in una situazione tanto delicata, persino i suoi figli rientrano nei motivi che potrebbero indurla a non chiedere il divorzio.> Hanno bisogno d'un padre, lui dovrebbe comunque poterli vedere, son comunque sangue del suo sangue. E' delicata, punto e basta. Taglia corto in questo modo. <Il tempo potrebbe anche sistemare le cose, ma nel mentre posso garantirle una protezione. Tuttavia, trattandosi della mia Gran Consigliera, ne sarà ovviamente al corrente.> Infine, ancor con lo sguardo che cerca quello ambrato altrui, piega il capo da un lato. <C'è altro?> In cuor suo, spera vivamente di no, ma stranamente il sesto senso le fa notare che dovrebbe mettersi comoda ed attendere. Magari anche chiedere una camomilla non sarebbe un male. [ Chakra ON ]

15:41 Mattyse:
 Interrotto bruscamente, serra i denti cercando di non darlo troppo a vedere, più che altro per non esagerare con il mancarle di rispetto... Quindi, qualsiasi cosa lo faccia uscire di testa in quel modo, ha influenza anche su di lei eh? E' cambiata troppo rispetto il loto primo incontro e al suo ingresso per non poter essere così. Ma purtroppo è ancora una stupida supposizione. "Quella sera, Furaya, volevo farti capire che la guerra psicologica è un arma più letale di qualsiasi tecnica. Ma considerandomi uno stupido genin di diciassette anni..." Non ha avuto problemi ad ammetterlo, voltandosi per dare le spalle alla finestra e porgere ancora lo sguardo sulle di lei iridi. "...Mi dai conferma che di questo fattore ti interessa ben poco." Respira, so che si fa sempre più difficile. "Quindi, se ingressi e uscite sono controllate saprai che sono andato a Kusa." Piccola ammissione, la prima. Ne sei sicuro bianco? Sconvolgerà la tua vita e tutti i tuoi piani, Al Miaeda diverrà puramente il titolo di un traditore o di una bestia di Konoha... "E' facile prendere alla sprovvista chi ti crede uno stupido genin da quattro soldi..." Perché si sta soffermando ben tanto su quel dettaglio? Perché è quello che più gli ha dato fastidio, non tanto per la sua età. Mat farebbe ora un respiro, andando a nascondere gli occhi sotto le palpebre per giusto qualche secondo. "Ti ringrazio per l'aiuto." Ecco, ora meglio se fai passare qualche secondo. "La seconda proposta, riguarda la missione assegnatami, la ricerca del... demone rosso? O che quello che è." Bravo fanciullo, balza la cosa importante alla fine, anche se potresti essere ritirato dal corpo anbu per come andrà. Kai mandamela buona! "Vorrei andare in missione lasciando qui una copia lignea e avente un collegamento utile per essere raggiunti rapidamente dagli shinobi più forti di Konoha. In fondo, ci state mandando a cercare qualcuno di troppo forte con la regola di non affrontarlo, ma questa regola potrebbe non seguirla lui. Dei rapidi rinforzi potrebbero salvarci la vita e impedire il fallimento della missione." Ecco la seconda richiesta, quella di avere il sigillo della dislocazione, anche sul proprio corpo, per poter andare in missione con la consapevolezza che se le cose andassero male, potrebbe contare su un assistenza rapida e più che utile. Sta accadendo? La mente inizia ad essere annebbiata, non va bene... Deve finire di parlare prima che perda ancora memoria...[influenza luna rossa 35%]

15:57 Furaya:
 Ride. Sì, le viene da ridere. Lui fa l'offeso e lei ne ride perché è esattamente quel che voleva ottenere. <Tu, invece, non hai compreso che la mia era una provocazione atta a farti reagire così. Questo significa che non appena Mekura ti dirà che non intende cambiare la sua idea circa il bambino ed il matrimonio, tu potresti dare di matto. Non sei ancora esploso, ma lasci intendere che in situazioni difficoltose potresti farlo. E l'influenza della Luna Rossa non t'aiuterebbe.> Si schiarisce la voce, cessando la risata e scandendo per bene siffatte parole. <A Kusa, eh? O il bosco di Shukosato?> Che è comunque negli immediati pressi del Villaggio dell'Erba, dunque neanche tanto distante dalla meta che lui ha detto d'aver raggiunto. <So che sei uscito dal Villaggio, ma non so dove sei andato. E dato che non ti sei assentato a lungo, non ho indagato.> Fa spallucce, lasciandogli quindi credere quel che vuole, come se fosse convinto d'averla nel sacco e di star per farle scacco. Assolutamente no, la partita è ben lungi dall'essere finita. Probabilmente, è soltanto appena iniziata. E l'influenza della Luna Rossa ha un effetto benefico sulla Nara, la quale finalmente agisce sfruttando quel che suo padre le ha lasciato in eredità oltre all'innata Nara e a quella Yoton: l'intelligenza, il cervello, senza lasciarsi condizionare dalle emozioni e dall'empatia. Ti manca papà, eh? Scaccia il pensiero con la mera forza mentale. <Dimostrami che non sei un Genin da quattro soldi. Così facendo, mi stai dando riprova delle mie parole. Ti stai agitando per una frase innocente.> E fa persino spallucce; d'altronde, cos'ha detto di sbagliato? Ma si rende conto a sua volta che non è propriamente lei a parlare quanto più un'altra parte di sé che non sapeva neanche d'avere. Ed è dannatamente divertente. <Sì, il Demone Rosso> Si riprende facilmente, passando ad altri argomenti spinosi e che non dovrebbero venir trattati lì. Ma tanto vale. L'ufficio è un luogo sicuro, bisogna però essere accorti nei termini utilizzati. <so bene che lui potrebbe non essere d'accordo. Ha spedito in ospedale un Chunin, ferito mortalmente un Inuzuka ed ucciso due Anbu.> La fedina penale non è sporca, di più. <Essendo stati incaricati voi delle Forze Speciali> E già questo fa intuire che una semplice C, per loro, non è detto lo sia. Ha un livello maggiore, differente dalle altre. <siete anche consapevoli del fatto che la missione NON deve fallire, ma che è complicata te lo concedo. Qualsiasi rinforzo non porterebbe ad altro che ad una battaglia sanguinolenta. Posso anche ovviare alla tua copia lignea con il sigillo dell'empatia, ma ciò funzionerebbe alla perfezione anche restando collegati alla base con la ricetrasmittente a Chakra.> Lui invece ha chiesto dei possibili rinforzi immediati. Perdere altri Anbu non è proprio una sua prerogativa, ecco. <Un altro metodo sarebbe il sigillo che permette la dislocazione, ma potrei raggiungervi soltanto io.> E non crede sia indicato, lo si legge dall'espressione sul suo viso. [ Chakra ON ]

16:16 Mattyse:
 "So di essere una bomba che rischia di esplodere, so di essere una particolare testa calda. Ma la differenza sta altrove." Piccola Furaya, non era il suo viaggio a Kusa che ti doveva mettere in scacco, ma la sua preparazione, il suo muoversi in sicurezza nonostante le stia combinando più grandi di te... In fondo, tutto il lavoro che hai da fare ora, è solo causa sua. "Mi sono assentato per poco, ero in territorio alleato. Nel tragitto ho convinto uno shinobi a tornare alla foglia." Glie lo rivela senza difficoltà, la frecciatina ricevuta lascia intendere che Yami sia tornata. "In tutto questo, però, neanche un jounin se la sarebbe vista tanto facile. Nonostante si tratti di uno stupido genin. Lo abbracceresti un testa calda che indossa più di cento carte bomba?" E qua la prima rivelazione, ancora abbastanza pacata essendo solamente il suo metodo di approccio. "Vuoi una prova che non sono un semplice genin? Non parto impreparato. So che parlo troppo, so che mi scaldo con poco e so di avere poca esperienza. Preferisco portare un problema all'altro mondo insieme a me che morire a caso. Come il fatto che abbia cento carte bomba nella giacca non significa che debbano per forza scoppiare mentre la indosso. Ma riprenderemo dopo il discorso." Quindi sei convinto? Ne sei davvero sicuro? Va bene. Allora lascia parlare Furaya riguardo quella missione, quelle ipotesi. "Trattandosi di un essere tanto pericoloso ogni ritardo può costare la vita all'intera squadra..." Ed ecco, l'offerta della dislocazione. "Lo voglio." Si riferirebbe secco riguardo al sigillo, tanto da offrirle il braccio destro. "Noi completeremo la missione e l'hokage, in caso di bisogno, farà solo il suo lavoro no? Difendere i propri cittadini. Non ci sarebbe bisogno di combatterlo lì per ucciderlo, quanto solo per allontanarsi in sicurezza... anche se..." Non schiferebbe l'idea di partecipare alla missione di abbattimento, o magari la missione di ricerca si tramuti proprio in questa... Ma non viaggiare troppo con la testa. Mat manterrebbe il braccio sollevato, con dell'avambraccio rivolto verso l'alto. "Se non abbiamo fiducia in lei, non possiamo averla in nessuno..." frase chiave, il via libera, il segno che sta per parlare. [influenza luna rossa 55%]

16:43 Furaya:
 <La differenza sta nel fatto che sei soltanto un Genin che crede di poter agire come vuole, che si crede un adulto innanzi a dei problemi più grandi di lui e che pensa di poterli risolvere.> E' senza dubbio la Luna, adesso. Sta guadagnando man mano la sua posizione nel cielo notturno, il quale sta abbandonando definitivamente l'astro solare in virtù della sorella luna. <So bene della tua conclannata.> Che ti ha trafitto indirettamente e che ha appena tradito la tua più completa fiducia senza che tu ne sappia nulla? Oh, certo. Ti sei fatta mettere nel sacco da due cazzo di mocciosi. Che Hokage sei, mh? Lo zimbello dell'Alleanza? Non riesci a tenerti nessun Konohano? Tu che hai dato così TANTA fiducia nella POPOLAZIONE e specialmente nella NUOVA generazione? Cos'è questo? Karma? Per cosa? Per essere troppo buona. Senza dubbio! Comprenderai bene, ancora una volta, che Ryota e Kuugo non avevano un pensiero così malsano. Per essere degli ottimi leader, devi saperle anche imporre le tue idee e le regole. <Nel dubbio, non avvicinarti a me a meno di cinque metri.> Che potrebbero comunque non bastare in virtù del raggio della carta bomba, ma questo è un altro dettaglio. <Vuoi dire che c'è dell'altro? Vuoi proprio rendermi la giornata in ufficio lunga ed estenuante.> Fa roteare gli occhi verso l'alto, dall'esterno non sembra giungere ancor alcun suono. Quindi, Jushan-san non si sta preoccupando troppo e non sta pensando di interromperla con una scusa. Non ci sono ancora stati rumori molesti come l'ultima volta in cui ha quasi sciolto la scrivania. <Ti hanno arruolato perché hanno compreso queste tue potenzialità.> Boryoku, guarda, le ha colte senza dubbio tutte quante e ci si è divertita un mondo. <Mh?> Resta alquanto sorpresa dalla celerità con cui decide di voler su di sé un marchio che lo tenga legato all'Hokage. Certo, non è niente di che e non è grazie a quello che potrebbe capire cos'abbia in mente, però è pur sempre un marchio che le consentirebbe d'arrivargli addosso e planargli tra le chiappe in men che non si dica. <Su di te, quindi? Farai da referente agli altri membri della missione di questa eventualità?> Chiaramente, lei si preoccuperà di informare Boryoku di questa particolarità, pur non avendone bisogno. D'altronde, la missione l'ha richiesta lei e può decidere di modificarla quanto vuole. Le manderà un avviso, altra aggiunta alla lunga lista di cose da fare. <Cerchi un modo per avermi dalla tua parte? Sembra una leccata di fondoschiena in pieno stile.> E gli sorride, spingendo il busto in avanti assieme al volto, il quale vien poggiato sul palmo della mancina. <Allora, Genin? Avrai questo sigillo, il che significa che io posso comparire sul posto in men che non si dica, a prescindere da dove tu possa essere. Per comunicarmelo, usa la ricetrasmittente.> E inizierebbe a prendere un Fuda dalla tasca porta oggetti assieme ad un pennino con l'altra mano, uno di quelli che stava usando per scrivere la lettera a Yukio quando lui è entrato nella stanza. S'entra in scena. [ Chakra ON ]

16:56 Mattyse:
 Silenzio genin. E' l'ultima cosa che Al Miaeda dentro la tua testa è riuscito a dirti. Ormai sei più rosso che bianco, ormai hai poco prima che i ricordi di come andranno questa serata svaniscano... Però te lo ha detto, sai che è colpa della luna, adesso lo sai. "Non provarci equivale a fallire in principio. Fallire nel tragitto equivale a fare esperienza utile per la prossima volta. Sono in un mondo in cui mi trattano da bambino in ogni caso, senza sapere che mi passi per la testa. E sono grato a Boryoku per averlo visto." O almeno è quello che pensa, lui pensa che il generale abbia visto questo di più in lui. Mat annuisce, sarà lui da riferente, sarà lui ad avere il sigillo, sarà lui a fare tutto il casino. Di nuovo. "una leccata di fondoschiena in pieno stile?" Al sentire di quella frase accennerebbe ad una risata, ora sarebbe lui ad avvicinarsi, chinando il busto in avanti nel tentativo di portare il suo volto dinanzi a quello della Judai. "Furaya. Mekura e il bambino sono l'unico motivo per cui non sono ancora scoppiato." Ora Mattyse Kanishiro Senjuu, ora Hebi. Ora Al Miaeda. "Fin quando loro staranno bene, io sarò anche il tuo cane più fedele. Quindi, per ringraziarti e... per fare ammenda..." Mat prenderebbe fiato, preparandosi quanto meglio può psicologicamente per quello che lo aspetta. "E' stato un genin a fare scoppiare il ponte Naruto, facendo ricadere le accuse su una certa Tamaki. Itsuki Goryo era solo lì per difenderlo. Era solo per difendermi." Ecco piccola Furaya, la più grande ammissione. Lo hai sempre avuto sotto al naso, è sempre stato lì a prenderti in giro... "Questo è quello che volevo dirti quella sera... la guerra psicologica fotte più delle armi vere..." E nella testolina di Mat partirebbe un suono di tromba, il classico suono usato nei funerali. Ma sul volto del bianco vi è qualcosa, vi è un sorriso soddisfatto, di essersi liberato di quel 'peso'? No, di aver dato, a modo suo, motivazione per cui un genin è solo uno stupido titolo... e con l'aiuto della luna, questo dovrebbe essere scacco matto. [influenza luna rossa 75%]

17:24 Furaya:
 <Hai mai pensato che ti trattino da bambino soltanto per farti capire che in realtà non lo sei? Mekura deve aver visto qualcosa in te, no?> Per starci dietro, per portarselo a letto e per finire anche incinta di quest'ultimo, intende. Riesce ancora a trattenersi dal pronunciare ad alta voce simili frasi che, in altre e normali circostanze, non avrebbe mai fatto. <Anch'io potrei aver visto qualcosa in te, sei più schietto di chiunque altro entri in quest'ufficio e non hai timore della mia reazione come, invece, ne ha chiunque.> Eppure tutti sanno che non si comporterebbe mai in chissà quale maniera, essendo stata sempre fin troppo buona col prossimo. Ma ricopre un ruolo importante che elargisce anche punizioni. Forse è questo. Lo apprezza perché non la tratta da superiore, certo forse un minimo, dato che l'ha cercata proprio per parlare di situazioni importanti e spinose. Lo vede avvicinarsi, lei non si sposta. Ha sempre affrontato chiunque a testa alta. Gli occhi azzurri restano fissi in quelli ambrati altrui, ne ascolta le parole e aspetta per poter parlare a sua volta. <Il mio cane più fedele?> Non arretra, però appare ben più sorpresa ed incuriosita da ciò che dalla sua bocca sta per uscire. Ed è costretta, volente o meno, a sbarrare gli occhi innanzi alla sua ammissione. Sta scherzando? Non è possibile. <Che cazzo hai fatto?> Pronuncia in un sibilo appena percettibile persino dal ragazzo con cui sta parlando in questo momento, a poca distanza da lei. La rabbia che le monta dentro è innaturale, di nuovo. L'influenza della luna rossa si fa sentire ben più forte della giornata passata, di quei pochi rimasugli che le rimangono al mattino. La sente divampare e, anziché arrestarla come farebbe di solito, cercando di chiudersi nella meditazione pur di non pensarci e non dargli altro adito, le permette di convogliarsi in un'attivazione innaturale della seconda innata, la quale è collegata alle proprie emozioni. Usufruirebbe inconsciamente dei propri elementi del Chakra, rispettivamente: Doton e Katon. Come se si trattasse d'un Richiamo del Chakra, si formerebbero due sfere. La prima prenderebbe posto ad altezza della fronte, rossiccia e infuocata e che rappresenterebbe proprio l'elemento del Fuoco. La seconda, ad altezza del ventre, assumerebbe una tonalità marroncina che sarebbe l'equivalente dell'elemento della Terra. Ruoterebbero su loro stesse, vorticosamente, prima d'avvicinarsi in maniera inesorabile attratti l'una dall'altra. Si unirebbero in un'unica sfera al centro del petto, laddove essa assumerebbe connotati caratteristici: come una zolla di terra spaccatasi dalla quale il vulcano sta per eruttare, cremisi ed incandescenti venuzze ne darebbero il tratto distintivo. Tenta di richiamare la propria innata di tipo Yoton, generata dall'unione di quei elementi fondamentali. Il Chakra lavico richiamato andrebbe immediatamente a dirigersi lungo i condotti, sin a soffermarsi e placarsi -per ora- nelle ghiandole salivari poste sotto la lingua. Altra parte d'esso, invece, confluirebbe lungo l'epidermide per coprire il corpo sotto cute ed esser pronto a qualsiasi evenienza. Di conseguenza, la temperatura corporea di Furaya sarà elevata rispetto al normale proprio per via dell'innata appena attivatasi. <CHE CAZZO HAI FATTO?> Sbraita in sua direzione, sbilanciandosi in avanti. La mandritta, portante, si avvicinerebbe alla spalla altrui coperta dagli abiti, stringendo le affusolate dita attorno ai tessuti, incurante del fatto che questi potrebbero strapparsi innanzi alla sua furia. Data la [FORZA: 60] e la [VELOCITA': 125], non solo non potrebbe venir vista da Mattyse, ma non potrebbe neppure decidere di opporsi data la differenza abissale. Quindi, scavalcando letteralmente la scrivania, lo spingerebbe all'indietro verso la pavimentazione. Incurante che possa farsi male, perché di male vuol fargliene, vorrebbe fare in modo di placcarlo e gettarlo quindi dall'altro lato, finendo con lei a sovrastarlo ponendosi a cavalcioni. Opta per tenerlo fermo e bloccato a terra, il calore della sua pelle che dovrebbe venir ormai percepito data la vicinanza, ma senza ancor sfiorarlo oltre a quanto già fatto. Ammesso non abbia trovato un modo per eluderla. Dato il tonfo e le urla appena generate, Jushan-san apre la porta di colpo, incurante della privacy, evitando persino di bussare. "Hokage--" e ne interrompe immediatamente il dire. <FUORI! E NON ENTRATE SENZA IL MIO PERMESSO!> Jushan-san vorrebbe rispondere, ma stizzito sceglie di mordersi la lingua, saggiamente diremmo. Vuole rischiare di venire carbonizzato a sua volta? O è meglio lasciare che quella rabbia venga sfogata da sola? "Hokage-sama" Ci riprova, altro che saggio. E' Jushan. <HO DETTO FUORI!> A costo che sia lei a chiudergli la porta in faccia per evitare che possa entrare. E uscirebbe, lasciando quindi il povero Senjuu in balia della Nara. D'altronde, è lei a comandare e a decidere, no? Abbasserebbe lo sguardo, infine, inferocita e con gli occhi iniettati di sangue. <E tutto questo, per cosa? Per diletto? Un uomo è stato dichiarato Mukenin per colpa TUA e una ragazzina INNOCENTE ha rischiato di avere lo stesso titolo? Dimmi ora. Come dovrei punirti?> Eh, come? Sarà divertente. [ Chakra: 161/165 ][ 2/4 - Attivazione involontaria Hijutsu Yoton lv4 + 2/4 - Slancio + Placcaggio al suolo ][ GO GO POWER RANGEEERSSSS ]

17:47 Mattyse:
 E di questo ricorderai sempre meno mio caro Mat, ricorderai della temperatura che si alza, come della presa sulla tua spalla e la voce della donna che si alza nel chiedere cosa tu abbia combinato... con forza, forza e sempre più... Buio... Quando il bianco riaprirebbe gli occhi si troverebbe con la schiena a terra la judai che andrebbe a posarsi 'delicatamente' sopra di lui mentre lo terrebbe bloccato. E lui neanche ci ha provato ad evitare, o a liberarsi. In fondo, se vuole veramente fare ammenda deve essere pronto ad accettare la sua punizione. E l'ingresso di Jushan... Mat faticherebbe a trattenere una risata, consapevole che la situazione potrebbe apparire comica... Che caldo diamine... "Per cosa? Quante nazioni si sono unite e hanno smesso di litigare tra loro per cercami? Per cercare uno stupido ragazzino che ha fatto scoppiare un ponto in totale sicurezza, senza ferire nessuno..." Ecco, il sottolineare lentamente di quella piccola clausola. "Il ragazzo era consapevole di cosa sarebbe accaduto e ha scelto lui di non usare maschere o altro. Se ne è preso la responsabilità per SUA scelta." Non ha gradito neanche lui l'averlo trasformato ufficialmente in Mukenin... "Avrei preferito anche io finisse come la ragazza. Indagata ma per nulla a causa delle prove mancanti. Perché è così che è stato, è così ho ragionato. L'unica prova che ho dato era la presenza di loro due. E se Itsuki fosse stato tranquillo ora non sarebbe classificato come traditore." Come fa a parlare così tranquillamente? Oramai l'influenza è più che presente... ah già, in lui cambia veramente poco. Mat diventa semplicemente un bollitore a pressione che alla prima occasione scaricherà, senza riuscire a progettare come farlo... Ma quest non significa che alzi la voce per tutto o si agiti... "Come..." Ecco, questo non se lo era chiesto. "Non mi interessa... voglio solo rimanere vicino a loro..." Eccolo, il fiato che ancora andrebbe a spezzarsi, un altro nodo alla gola e tanta adrenalina che non gli farebbe sentire il dolore che la donna potrebbe avergli causato. Lo ha detto lei, per Mekura e il bambino lui è solo una bomba in procinto di esplodere, che scoppierà quando la Hyuga gli dirà che non vorrà cambiare le cose... Ma sa farlo, come quella sera che ha le ha risposto, con tono secco, tanto da arrivare a discutere e litigare. Ma Furaya, ora, lo tiene per il collo, e non fisicamente. Nella testa del bianco, si vi è rimasto qualcosa di lucido, è il pensiero di quella ipotetica famiglia... che non sta avendo... "Tanto sono una bomba no? Allora gettami tra i tuoi nemici e fammi scoppiare... Come quella sera..." Riprenderebbe a parlare. Si, parla troppo anche con quella fottuta luna rossa. "Come il kai per le carte bomba" Ed ecco che il chioschetto di ramen sotto alla magione scoppiere-NOOOOOO SI SGHEEEE. Le carte bomba sono a chinatown, troppo lontane e senza il mezzo sigillo, è come quella sera, un KAI che non comporta a nessuna esplosione. [influenza luna rossa 99%][Iniziano le danze][Mat col ciclo]

18:14 Furaya:
 Non ha torto. Quanti paesi si sono uniti per prevenire questa minaccia, per scoprire l'artefice di quest'ultima? Tutti, l'Alleanza intera. Lui pensa in grande, questo glielo sta dimostrando ogni momento in cui apre bocca per rivolgerlesi. <Senza ferire nessuno? Siete stati fortunati.> Avrebbero potuto ferire qualcuno eccome, ma l'orario in cui ciò è avvenuto ha permesso loro d'evitare danni ulteriori. <E' per questo che hai disegnato il simbolo di Konoha? Per farci capire che, in realtà, il vero ideatore della faccenda era tra le mie dannate fila?> Dietro di loro, il cielo s'è ormai tinto di blu e di rosso. La luna piena è appena sorta e illumina la Magione dell'Hokage assieme all'ufficio con la sua innaturale luce. Brilla in alto, incurante della sua influenza sugli esseri sottostanti. Non se ne rende conto, ma qualche ragnetto ha iniziato a camminare sul vetro spesso, piccoli ed insignificanti, occhi della reale minaccia non ancora palesatasi. Sente la rabbia salire, ancora ed ancora. Questa volta, non fa proprio NULLA per evitare. <Devi far cadere le accuse su Tamaki Ishiba.> Ha ancora qualche parvenza di lucidità di tanto in tanto, per quanto la mente appaia offuscata negli altri istanti. Difatti, non si rende immediatamente conto di quel che fa. Un ricordo le fa capolino da un recesso della mente. Lei chiusa in una prigione sotterranea improvvisata da suo padre, appesa con delle catene e frustrata sino allo svenimento. Un marchio a fuoco che minaccia la pelle della sua schiena, marchiandola come proprietà privata di Ryota Nara vita natural durante. <Potrai restargli vicino> Glielo comunica, lo sguardo ancor incattivito, perso però nel vuoto. Non guarda direttamente lui, bensì scende sul petto. Con un gesto secco, adoperando entrambe le mani, permettendogli ancor una volta di avvertire leggermente il calore sulla sua pelle, aprirebbe qualsiasi indumento vi sia posto a coprire l'addome. Che si strappi, che saltino bottoni, non importa. Vuole che il suo petto sia scoperto. Niente di sconcio, eh. Non arriverebbe a tanto. E' minorenne, non vuole problemi(?). <ma come il mio cane più fedele. E come tale sarai marchiato a fuoco.> Lo pronuncia con rabbia, voce roca. Oh, bambina, Ryota Nara sarebbe fiero di te come mai lo è stato. In confronto, quando ha pronunciato, in punto di morte, che era contento di quel che eri diventata è NULLA. Stai adoperando le stesse ideologie di tuo padre, lo vedi che non sei poi così diversa da chi ti ha generato? Sei diventata esattamente chi non volevi essere: entusiasmante. Persino la voce nella testa di Saisashi ora ti applaudirebbe. Controversie a parte, dato che schiocca la lingua sul palato con un gesto di stizza, conduce le mani -avendo già prima tirato fuori i Fuda- ad agire secondo la sua perfetta logica, anche se influenzata dalla Luna Rossa. Il pollice della manca viene condotto alle labbra, lo morde con forza come se volesse adottare la tecnica dell'Evocazione, iniziando a tracciare il Kanji di "Ascolto" sul Fuda grazie al proprio sangue. La destrorsa, invece, inizierebbe a disegnare il Kanji di "Medito" ma sul PETTO di Mattyse, sul lato DESTRO -opposto a quello di Saisashi, un modo per ricordarsi che al Senjuu glielo ha posto in maniera differente e per uno scopo preciso- adoperando il proprio Chakra lavico sotto cute. La temperatura del corpo è aumentata, ma cerca di controllarla a proprio piacimento per renderla adeguata e per evitare di seccarlo sul posto. Tenendo conto anche delle conoscenze anatomiche e nevralgiche, dovrebbe riuscire a non intaccare nulla che ne limiti i movimenti in futuro. L'ustione vuole essere superficiale. La pelle sotto il suo tocco dovrebbe arrossarsi, venendo incisa e al tempo stesso cauterizzata per via dell'alto calore. Disegnerebbe con l'indice, piano, precisa, meticolosa; qualora lui urlasse non si fermerebbe, anzi lo terrebbe fermo con l'altra mano sotto di sé, avvalendosi della differenza di forza che intercorre tra i due. E lo vedete lì, Ryota, dietro le spalle della Nara come un fantasma sceso in terra per assistere a qualcosa di prodigioso? E' come se le stesse mettendo una mano sulla spalla, un modo per invogliarla a continuare. E' sempre nei tuoi pensieri, bambina, anche se ti ostini nell'odiarlo. Il tuo dannato eroe. Fatto ciò, poggerebbe entrambi i palmi sui due rispettivi Kanji, infondendovi una notevole quantità di Chakra atta a farli reagire e legare tra di loro. In questo modo, sarà ovviamente legato all'altro mentalmente ed empaticamente, riuscendo a tenerlo sotto controllo. <Mekura non deve saperlo. Non rovinare tutto con lei e il bambino. Inventeremo qualcosa.> Accondiscendente, sembra persino soddisfatta. <Sei una mia proprietà, adesso.> Oh, non sai quanto stai per pentirti di quanto fatto. [ Chakra: 97/165 ][ 2/4 - Sigillo dell'Empatia + 2/4 - Uso dell'Hijutsu Yoton LV4 per disegnare il Kanji ][ Hijutsu Yoton lv4 ON ][ Mattyse: -25PV (danno contenuto, uso d'un livello di innata inferiore per i danni + cauterizzazione ferita per evitare dissanguamento) ]

18:37 Mattyse:
 Mat scuoterebbe appena il capo a quella domanda. "Due abitanti di Kusa avrebbero creato solo scompiglio a Kusa... non è quello che volevamo." Qua le balle sono due. Lo ha disegnato Itsuki e solo per fare un po' di casino, non gli interessava altro... Ma in fondo è questa l'abilità di Mat, saper girare le cose in suo favore. "Tamaki Ishiba... E' stata vista amoreggiare con Itsuki, non hanno prove per incastrarla. Non sanno se è rimasta con lui o se se ne è andata prima. Le accuse non sono ancora cadute perché qualcuno di più in alto non vuole che cadano..." Ecco, il girare le cose in proprio favore, creare altro disordine per quel suo bene superiore nonostante ci stia rinunciando proprio adesso... Eppure non lo ha fatto pensando, ha solo seguito una strada a lui in bella mostra. Che si tratti di Yukio magari? Intenzionato a danneggiare Sango? Non si sa, in fondo, Mat ha appena scoperto che la rossa appartiene agli Ishiba. Ma andiamo avanti, lo sguardo ambrato seguirebbe la donna, spalancandosi sentendo le paroline magiche. Potrà stare vicino a Mekura, al costo di essere il cane di Furaya. La cosa potrebbe tornare utile per salire in grado come anbu... Ma ora non puoi pensarci. Ci penserai meglio domani. Ecco ora che la Nara andrebbe a giocare, prima con il fuuda e poi con la lava... Male, si. Tanto male. E' impossibile non sentire il dito di lei disegnare il kanji... La mano sinistra, l'unica possibilitata nel muoversi, andrebbe inizialmente sulla mano nulla facente dell'hokage, tenterebbe di stringerle appena il polso, più per dare uno sfogo al dolore che non lo veda gridare e sputare saliva in faccia alla signorina. Ma ad ogni secondo, si ricorderebbe di quel dolore... di quell'amato dolore. Ancora. La mano mancina salirebbe poi rapidamente il braccio destro della donna, intenzionato a seguirne poi le spalle per andare a posarsi, con fatica vista la distanza, sulla sua spalla. Non tenterebbe di spingerla via, tenterebbe di afferrarla, stringere appena la presa e tirarla appena verso di se, come a chiederle... ancora. "Ahhh-AHHHHHHHHHHHH" Eccolo, un gemito di puro dolore che il bianco non è riuscito a trattenere, che gli sfuggirebbe così dalle labbra, ma su quel viso vi è qualcosa di contrastante, vi è un sorriso, ampio, presente per due motivi. Il piacere e la volontà del decimo di coprirlo. E al termine, Mat tenterebbe di riprendere fiato, mantenendo la mano sulla spalla della donna. "Ah...Ah... Porco Kai si. Da quanto tempo non provavo nulla del genere?" Se avesse spazio solleverebbe il capo per dare una rapida occhiata al nuovo segno che adornerebbe il petto. "Ora devo trovare un buon tatuatore che vi passi sopra un po' di inchiostro. Ne conosci qualcuno?" [influenza luna rossa 100%]

19:26 Furaya:
 Ne ascolta il dire pur restando ancora a cavalcioni sul di lui bacino. <Avete causato scompiglio all'intera Alleanza.> Quindi, non soltanto Kusa o soltanto Konoha. Tutti si sono mossi alla loro ricerca, persino Kiri facendosi appunto aiutare dai due villaggi che maggiormente l'hanno affiancata durante la lotta contro il Finto Dio. <O forse perché non abbiamo prove neppure per scagionarla. Ci sono testimoni oculari che affermano come lei fosse su quel ponte. In realtà, eri tu.> Assottiglia lo sguardo, avendo finalmente terminato di disegnare il Kanji sul suo petto, sentendolo urlare come non mai. Sono urla di dolore, senza dubbio, ma anche di piacere. Lui adora quel contatto che causa dolore, tanto da volerla tenere ancora vicina assieme alle ustioni che potrebbe provocargli ancora. Avverte la sua mano stringerle dapprima il braccio, risalire poi verso la spalla che vien percorsa da un brivido fastidioso. Ryota, cosa le hai fatto fare? Perché è stata la tua influenza, neanche tanto quella della Luna, quanto più di quel che ha dovuto subire per mano del padre. Non c'è altra spiegazione, giusto? Lo lascia fare, però, non si sottrae affatto alla presa che riceve. Non si lascia però tirare dabbasso come lui vorrebbe, opponendosi e restando ferma nella posizione iniziale. <Non puoi ottenere tutto quello che vuoi senza le conseguenze delle tue gesta.> Disattiva il suo potere, l'innata secondaria che suo padre le ha geneticamente inserito. Lascia che il corpo assumi una temperatura normale per un essere umano, con la mano ancor posata sulla ferita aperta ma cauterizzata. L'ustione brucia da morire, ne è consapevole, ma non le interessa. Piuttosto, quando lo sente urlare, come se fosse compiaciuto, come se ne volesse ancora, farebbe ben aderire il palmo contro la sua pelle e sulla ferita appena creata. Ciò dovrebbe causargli ancor più male e lei intende provocargliene volutamente. Volevi il dolore? Lo hai ottenuto, caro Mattyse, ma secondo le sue regole. D'altronde, non le hai rispettate. Un ennesimo insegnamento che lei cerca di dare ai suoi sottoposti. Che brava Hokage! <Fatti curare alla base Anbu> Gli sussurra, piegandosi in avanti, con la mano che ben aderirebbe al Kanji appena disegnato. <così nessuno avrà da ridire e nessuno farà domande. Dopodiché, vieni alla mia Magione e te lo coprirò personalmente. In ufficio, abbiamo creato già fin troppa confusione.> Per chi la conosce da più tempo, è risaputo che era un'ottima tatuatrice. Basti pensare all'inchiostro che copre Yukio dalla testa ai piedi: tutto opera sua. <Prima di andare> Si alzerebbe in piedi, traendo un altro Fuda dalla tasca porta oggetti. Sempre col pollice precedentemente morso, cerca di disegnare col sangue un ennesimo Kanji. Su di uno vi sarebbe scritto "Oni", sull'altro l'ideogramma rappresentante il Fuoco, Konoha. <Per la Dislocazione, portalo con te in missione.> Gli porge quello recante la scritta Oni, aspettando che lo prenda. <La prossima volta, ti uccido con le mie mani.> Il dolore sarà sicuramente lancinante, specialmente se ci poggerà sopra degli indumenti, almeno finché non si farà curare adeguatamente. <Riga dritto, Mattyse. Non avrai un'altra chance.> E qualora sia andato via assieme ai suoi nuovi compagni (i due Kanji, di cui uno impresso a fuoco), la donna cercherà di rimettere a posto le sue cose assieme ad una accesa discussione con Jushan-san. Manco fosse suo padre. Ma tutto è bene quel che finisce bene, così si dice, no? [ Chakra: 83/165 ][ 1/4 - Creazione Sigilli per Dislocazione ][ Hijutsu Yoton lv4 OFF ][ END PER ENTRAMBI ]

Mattyse si reca da Furaya per una serie di motivi:

- Avvisarla che Mekura è incinta
- Avvisarla che Mekura è probabilmente in pericolo per colpa di suo marito Orochi
- Chiederle un Anbu per tenere al sicuro Mekura e il Clan Hyuuga
- Rivelarle che il figlio non è di Orochi, ma suo e qua potete immaginare la reazione di Furaya che lo guarda e pensa se sia giusto chiamare gli sbirri, ricordandosi che poi lo sbirro lì è lei
- Chiederle un aiuto per la missione che ha dato agli Anbu (ricerca del Demone Rosso), per chiamare i rinforzi in tempo

Furaya decide di accontentarlo con il sigillo -inizialmente- dell'Hiraishin. Se le cose andassero male e si trovassero di fronte il Demone Rosso, lei potrà correre in loro aiuto.

Mattyse, però, per ringraziarla dell'aiuto ricevuto per Mekura, le rivela non solo di voler essere il suo cane più fedele, ma che è stato lui l'artefice della distruzione del Ponte Naruto. Grazie all'influsso della Luna rossa, essendosi ormai fatta una certa, Furaya sbrocca. Avrebbe sbroccato a priori, ma questo facilita la conseguenza delle di lui azioni.

Lo marchia a fuoco come Ryota ha fatto con lei, il che porterà ad una evoluzione di Furaya in seguito, con il sigillo dell'empatia. Da questo momento, Mattyse è una sua proprietà, il fedele cane che voleva essere. La ferita sul petto ha bisogno di cure urgenti (valutate una ustione di secondo grado, ho ridotto la potenza dell'attacco, contenendolo di proposito) e avrà una cicatrice permanente col il Kanji di "Medito" ( - 25pv ).

Credo sia tutto.
Fangirlo troppo @_@