Giocate Registrate

Giocate Disponibili
Calendario
Trame
Giocate Registrate

Puoi portarmi via?

Free

0
0
con Furaya, Tenshi

19:40 Tenshi:
 Konoha. Di nuovo lì, in quel luogo in cui non vorrebbe stare. Ma deve. Per un bene maggiore: distruggerla. E' stato così semplice aggirare l'Hokage, che ancora fatica a crederci. Davvero una persona così debole può essere a capo di un paese ninja? Non che le importi, anzi, meglio così. Sarà più semplice far esplodere tutto. Si lecca le labbra, come un felino davanti alla sua preda, mentre guarda, seduta sul volto del primo hokage, il villaggio sotto ai suoi piedi. Quello stesso villaggio che salterà in aria, fra non molto, si spera. Le game, penzoloni, si muovono in avanti ed indietro. E' stranamente di buonumore. Non lo era stata, però, il giorno del suo arrivo, quando aveva scoperto che la sua casa era stata occupata da qualcun altro. Non riuscendo ad entrare dalla porta, con una serratura diversa rispetto alla precedente, aveva tirato, in preda all'ira, un pugno alla finestra e vi si era intrufolata. E lì, aveva visto l'impensabile: una maschera, poggiata sopra il comodino. La maschera di Tsuki. La maschera di Onosuke. Ed era scappata via, prima che lui facesse ritorno, per evitare di incontrarlo. Perché lui è la sua debolezza. Ma oggi, dopo una buona dormita, sta meglio. Sulla mano destra sono presenti dei graffi dovuti al pugno, ma sembra non importarle. Gli occhi cerulei si spostano dal villaggio al tramonto, che si riflette nel suo sguardo, donando a quelle iridi cangianti nuove sfumature. I lunghi capelli rosa sono raccolti in una coda alta. Il coprifronte lo ha lasciato alla locanda in cui ha trovato una stanza in cui dormire. D'altronde, la sua farsa con l'Hokage è già finita e, se la incontrasse, potrebbe semplicemente dirle di averlo dimenticato. Quel coprifronte, infatti, non le appartiene più da tempo ed indossarlo nuovamente era stata forse la parte più difficile della sua recita. Il vestiario è tornato nuovamente nero. Tutti quei colori le davano una strana sensazione di nervosismo. Indossa un top a fascia, senza maniche, completamente nero, ed una gonna a ruota corta, che lascia intravedere le esili forme delle sue cosce. Alla coscia destra tiene legate delle fasce elastiche bianche che reggono il portakunai nero, all'interno del quale si trovano alcune armi utili per ogni evenienza. Ai piedi porta delle semplici scarpe di tela nere, che completano il suo outfit. Le mani, velocemente, verrebbero portate al petto, congiungendole e formando il sigillo della capra. Immaginerebbe, a quel punto, due sfere: una nera, l'altra viola. La prima, all'altezza della fronte, simboleggerebbe la propria forza spirituale. Da cosa è composta quest'ultima? Semplicemente, dal proprio buio. E' la vera essenza di sé. Quell'essenza che per troppo tempo era stata celata agli occhi altrui ed ai propri. La seconda, all'altezza del ventre, rappresenterebbe la propria forza fisica. Essa è composta da tutti i suoi sforzi. Da tutte le volte in cui si è impegnata al massimo. Dal potere che, poco alla volta, la rosata va acquisendo. E comincerebbe a far roteare le due sfere, dapprima sul loro asse. Poi le spingerebbe, l'una verso l'altra, all'altezza del petto. Qui, in un vortice scuro, cercherebbe di unirle, formando una sola sfera: quella del Chakra. Unica parte di lei che brilla ancora. E, se il richiamo fosse andato a buon fine, quella grande forza invaderebbe ogni sua cellula. E lei ne assaporerebbe la forza. La potenza. E tornerebbe ad osservare quel tramonto, che cede il passo all'oscurità. Yami. [Tentativo richiamo del Chakra][Chakra 30/30][equip: 3xshuriken - 3xkunai - 1xcarta bomba - 1xfuuda con tronchetto sigillato]

20:17 Tenshi:
 Liberarsi dalle catene. Lei lo ha fatto, a Kiri. Si è lasciata scivolare via tutto. Ha reciso quei legami che la tenevano ancora bloccata. Sia chiaro, non ha ucciso nessuno... non ancora, perlomeno. Il sole, nel frattempo, cala sempre più, lasciando il proprio posto alla luna, che fa capolino tra i monti lontani. Una luna strana, che, in quei giorni, chiunque può osservare: rossa, come il sangue. Come quel sangue che le piace versare. Quel sangue che le piace veder fuoriuscire dai corpi altrui. E, mentre pensa a questo, li lecca ancora le labbra, mostrando i canini appuntiti. Si sente inquieta come se avesse lo strano bisogno di prendere a pugni chiunque. Eppure, sì, è di buonumore. Le gambe ciondolano ancora, avanti e indietro, come se non potesse far altro che muoverle. Una voce, di colpo, ferma il flusso dei propri pensieri. Una voce femminile. Di nuovo la lingua, inquieta, lecca le labbra. Chissà se potrà divertirsi, quella sera. < Odio la confusione > sbotterebbe, senza mezzi termini, voltandosi verso la fonte di quelle parole. Si tratta di una ragazzina molto simile a lei fisicamente: bassina ed esile, forse con pochissimi centimetri in più. Il suo outfit ed i suoi capelli sono molto curati. Sarà figlia di ricchi? Bah, chi se ne frega. Spera solo che sia una compagnia interessante. < Perché lo fai se non vuoi farlo? > chiederebbe, senza neanche sapere a cosa si stesse riferendo. Ma lei è così, non le importa più cosa possa pensare la gente. Non le importa di fare domande, magari, scomode. Chi si preoccupa di queste cose, è solo un debole. < Non lamentarti, se poi tu stessa continui a fare ciò che non vorresti fare > le parole taglienti, come se potesse permettersi di giudicare gli altri, senza nemmeno conoscerli. D'altronde, che male c'è? Magari quella ragazzina ha solo bisogno di una svegliata. Magari, come la rosata, ha solo bisogno di spiegare le ali e spiccare il volo. Non che le importi così tanto, però. Lei vuole solo divertirsi, osservando le reazioni dell'altra. Quella ragazzina ben vestita sarà più come Tenshi o come Yami? Sarà interessante scoprirlo. Già sente scorrere quell'adrenalina dentro di sé. Già vuole giocare. Già vuol vedere quel sangue scorrere dalla pelle rosea di lei. Sarà colpa della luna rossa? [Chakra on][equip lo stesso]

Il sole è tramontato da poco ed il cielo ha lasciato posto a colori caldi, sempre più improntati al buio imminente. All'orizzonte, si può ancora intravedere l'ambra tinta di rosa in mezzo alle nuvole e ai rimasugli dei raggi solari, ma sopra le teste dei Konohani il bluetto sta pian piano avanzando. Non è il color del cielo quello che rischia di attirare l'attenzione delle due fanciulle sul monte, bensì il colore assunto dalla luna. Quest'ultima, nella sua interezza giacché piena, si mostra d'un rosso acceso, come se fosse fatta stranamente di sangue. Tenshi si troverà un ragnetto camminarle sul braccio destro, sin a scendere lungo la mano. È molto piccolo in realtà, totalmente nero con una riga centrale rossiccia. In breve tempo, se ne troverà un altro sulla spalla mancina, identico al precedente. L'ennesimo, il terzo, invece lo sentirà camminare sul collo con le sue piccole otto zampettine maledette, prossimo all'attaccatura dei capelli rosati altrui. Thessa non sarà esente da questo, beccandosene due, l'uno vicino all'altra, sulla gamba ad altezza ginocchio. Sono ovviamente innocui, non pungono, non avvelenano, non fanno alcunché ma causano un lieve prurito nella zona in cui avanzano, il che implica che probabilmente sia meglio toglierseli di dosso il prima possibile. Questo affronto generato da cinque ragnetti insignificanti, però, vi causa fastidio. Un fastidio innaturale, immenso, come se vi avessero picchiato, insultato o chissà cos'altro. Vi dà fastidio che delle bestioline tanto piccole vi abbiano camminato addosso o che ancora lo stiano facendo. Sentirete la rabbia montarvi dentro e degli ululati provenire da fuori il villaggio, in direzione della foresta che si trova nei pressi. Ululati rabbiosi, ma che tendono ad allontanarsi più che ad avvicinarsi. Tutto sotto la luce fioca, eterea e maestosa dell'enorme luna rossa che vi sovrasta. [ Il fatto che anch'io ora mi senta camminare qualcosa sul braccio implica che abbia fatto un buon lavoro, probabilmente. Continuate in free❤️ ]

20:52 Tenshi:
 La rabbia è un sentimento che ti fa sentire vivo. Non è come la felicità, che poi, dopo poco, passa. La rabbia è piacevole, soprattutto quando viene tirata fuori. Eh sì, perché no, perché non tirarla fuori oggi? Mmm, interessante questa ragazzina che le risponde a tono. < Consigli? Pff, non sono mai stata brava a dare consigli > esclama, senza troppi problemi. Neanche quando avrebbe fatto di tutto per aiutare gli altri era brava a dare consigli. Dava sempre consigli di merda, sì. Come potrebbe darne di buoni ora che neanche le interessa la vita degli altri? < Ah, lo dici a me? >. Yami quanto è stato difficile diventare ciò che sei oggi? Ci sono voluti anni prima che ti rendessi contro che ti stessi distruggendo con le tue stesse mani. < Niente è semplice. Ma i sogni possono essere realizzati. In questa vita, abbiamo la possibilità di fare tutto ciò che vogliamo. Altrimenti, a cosa servirebbe vivere? >. Lei voleva solo dimenticare quel dolore che si portava dentro. E quel sogno si è realizzato, in una notte qualunque, a Kiri. Ha bruciato il suo passato, lavando via il suo dolore. Non vuole essere una semplice spettatrice, che guarda le scene della propria vita susseguirsi, una dopo l'altra. Lei vuole essere la protagonista di quelle scene. Vuole splendere. Vuole che gli altri si ricordino di lei. Non importa se positivamente o negativamente. Vuole che sulla bocca degli altri vi sia quel nome: Yami. Sì, è il potere ciò che vuole. Il potere di vivere come più desidera. < Io non faccio ciò che devo. Faccio ciò che voglio > un sorrisetto sadico le si dipingerebbe in volto, mentre gli occhi, adesso scuri, dato che il sole sta calando, cercherebbero quelli altrui. Ma è proprio in quel momento che qualcosa la infastidirebbe. Qualcosa le provoca uno strano solletico al braccio, per nulla piacevole. E quando nota ciò che le sta camminando addosso, le viene il voltastomaco: un ragno, brutto e schifoso. Onosuke, è forse questa la tua vendetta? Maledetto. La mancina partirebbe diretta verso di esso, dandosi uno schiaffo sul braccio: ecco qual è la fine dei deboli, morire schiacciati dai più forti. Ma poi, ancora un altro fastidio, sulla spalla sinistra. Brividi di orrore percorrono la sua schiena. E la mano destra parte in direzione della spalla sinistra, stavolta in modo più violento. < Dio, che schifo >. E' sempre più infastidita e vorrebbe quasi urlare. Ma ancora un altro le percorre il collo, facendola sbottare. Agita freneticamente i capelli per liberarsene, per poi alzarsi di scatto. Velocemente si sposta verso Thessa, spingendola con entrambe le braccia. < Cos'è, sai manovrare i ragni, eh? > è visibilmente adirata, infastidita da quella situazione. < Che schifo >. Guarda la ragazzina con stizza, come se fosse lei l'artefice di tutto ciò. [Chakra on][equip lo stesso]

21:31 Tenshi:
 Che poi la sua vita non era molto diversa da quella della ragazzina. La tenevano lontana dal mondo ninja, non ne conosceva nemmeno le basi, soltanto per proteggerla. Ma lei aveva avuto il coraggio di lasciare tutto e ricominciare. Ad undici anni aveva lasciato la casa dei suoi nonni ed era andata a vivere completamente da sola. Aveva sempre vissuto da sola, per paura di essere un peso per gli altri. Tutto ciò che è adesso lo deve soltanto a se stessa. Certo, finora alcune persone l'hanno accompagnata lungo questo cammino. Ma si era resa presto conto che lei stava cominciando ad annullarsi per gli altri. Perché vivere, allora? Perché non pensare esclusivamente al proprio bene? Perché non essere felici? Si ha una sola vita. Perché non godersela, mentre si è ancora in tempo? Mentre si è ancora nel fiore degli anni? Che poi quel fiore va via facilmente... e non si ha più il tempo per fare certe cose. < Fallo! Impara a vivere da sola, invece che piangerti addosso! > le urla in faccia, in preda alla rabbia. Perché i legami hanno sempre qualcosa di sbagliato. Hanno qualcosa che ti tiene attaccato e non ti lascia prendere il volo. Non ti lascia vivere. Un po' la compatisce. Un po' vorrebbe prendere a pugni la sua famiglia. Forse è più propensa verso quest'ultima. < Mi dispiace, ma non so controllare i ragni > esclamerebbe, lasciando cadere le braccia lungo i fianchi. < Ma se vuoi, potrei lanciarti addosso un bel cannone d'acqua e lavare via tutto >. Alzerebbe il braccio destro verso di lei, tenendo il polso con la mancina. Convoglierebbe gran parte del proprio chakra suiton all'interno del braccio, che si gonfierebbe a dismisura, cambiando colore: da roseo a biancastro. < Cosa vuoi? Vuoi morire o vuoi vivere? > le chiederebbe, sibilando. Ma non farebbe partire il colpo. Perché sta all'altra decidere cosa vuole per la sua vita. < Io posso mostrarti il lato bello della vita, se vuoi > sibilerebbe ancora. L'oscurità. La sua bellezza. Il bello di vivere senza regole. Il bello di vivere soltanto per il piacere di farlo. Thessa, cosa vuoi? Vivere o morire? A te la scelta, ragazzina. [Chakra 25/30][2/4 cannone (a metà??)][equip lo stesso]

22:32 Tenshi:
 E' interessante come le cose possano cambiare in fretta. A lei è bastata una sola notte per vedere il mondo da un'altra prospettiva. Chissà se anche per Thessa sarà così. Una sola notte. Una notte di luna rosso sangue. Come il bel vestito di lei, così pulito ma, forse, così odiato. < Chiudi gli occhi > esclamerebbe. Quella notte i sente più viva del solito. Sente che potrebbe farla fuori da un momento all'altro. Eppure, si trattiene ancora. Si trattiene perché vuole vedere fino a che punto l'altra sarà in grado di spingersi, pur di stare bene. Se ella seguisse l'invito della rosata, quest'ultima, spostando il proprio braccio verso destra, farebbe partire il cannone d'acqua. Thessa potrà sentirne il rumore. Potrà sentire come l'acqua scorra veloce. Ma non la colpirà. Qualche goccia, delicata, potrebbe arrivare contro la sua pelle. Ma non fa male. Ed abbasserebbe le braccia, avvicinandosi lentamente all'altra, come un felino. Le labbra sfiorerebbero quasi il suo orecchio destro, per poi schiudersi e sussurrare < Io voglio farti vedere te stessa >. La mancina prenderebbe a carezzare il suo braccio destro, delicatamente se lei glielo permettesse, forse in un modo un po' malizioso, che potrebbe essere facilmente frainteso. < Cosa vedono i tuoi occhi, mentre le tue palpebre sono chiuse? >. La mancina risalirebbe verso la spalla altrui, mentre l'adrenalina comincerebbe a scorrere con più irruenza dentro le proprie vene. < Cosa vuoi TU veramente? >. I passi riprenderebbero lenti e sinuosi, per andare a spostare il viso e le labbra verso l'altro orecchio. < Chi sei tu? >. Domande che potrebbero smuovere l'animo altrui. O sconvolgerlo. Domande che lei si è sempre posta nel corso della sua vita. E solo dopo diciassette anni ha trovato le proprie risposte. Mentre i suoi occhi sono chiusi, tutto ciò che vede è la propria oscurità. Ciò che lei vuole veramente è vivere per se stessa, senza preoccuparsi per gli altri. Lei è Yami. E' un tipetto dalla lingua biforcuta, che ha deciso di liberarsi dalle proprie catene. E tu, Thessa, chi sei? Vuoi ancora ancora vivere in questo modo? < Se non vuoi essere debole, allora mostrami la tua forza > in qualunque modo. Un pugno, un urlo, una frase. Qualunque metodo è ben accetto. Perché chiunque ammetta di non voler essere più debole, ha dentro di sé un pizzico di potenza. E quella potenza è in grado di cambiare la vita intera. [2/4 cannone d'acqua (l'altra metà)][Chakra 25/30][eqquip lo stesso]

23:13 Tenshi:
 Osserva tutte le reazioni altrui. I suoi brividi. Le sue parole balbettanti. I suoi movimenti incerti. E' come se si stesse rinchiudendo nel proprio bozzolo per riflettere su se stessa. Per riflettere su tutto ciò che è stata la sua vita finora. E' vero, Yami sta semplicemente giocando con lei. E' fatta così, non ci si può far nulla. Eppure, qualcosa la spinge a voler tirare fuori dall'altra quella forza sopita, come Kioshi ha fatto con lei quella notte al faro. Perché le piacerebbe avere accanto qualcuno che la pensi come lei. Qualcuno che può rendersi conto di quanto sia bella la vita quando si vive per se stessi. Quando si vive solamente per il piacere di farlo. L'insicurezza distrugge i deboli. Ma Thessa, quella notte, vuole dimostrare a tutti i costi di non esserlo. Sarà perché solo adesso si è resa conto di come sia stata la sua vita fino a quel momento? Sarà che Yami le ha smosso un po' i pensieri? O sarà, semplicemente, l'influsso della luna rossa? Nessuno può dirlo. Ma le azioni che seguono, sembrano voler dire che l'altra ha appena trovato una strada da seguire. Le sue mani compongono il sigillo della capra: sta richiamando, ovviamente il suo Chakra. Con un grido quasi folle, annuncia al mondo intero quella grande verità: lei non è debole. < No, non lo sei > aggiunge, dal canto suo, la rosata. In questa vita, ogni giorno si deve essere disposti a combattere. Ma non per gli altri. Ma per se stessi. Altrimenti, si rischia di impazzire, O peggio, di morire. < Diventerai una grande kunoichi > esclama lei, sfoggiando un sorriso sadico, nel vedere l'altra riempirsi di quella forza nuova. Quella è una rinascita. Le sue ali si sono appena spiegate. Sta a lei spiccare il volo. Thessa si allontana di qualche passo, come a dimostrare che può farcela anche da sola. < Sì, puoi farcela. Vivi per te stessa >. Da lontano, gli ululati dei lupi si odono ancora. La luna rossa è ancora alta nel cielo. In una luna di sangue, l'altra ha trovato la propria forza. Sarà interessante stare a guardare come si evolverà nel corso del tempo. < Ti insegnerò io qualcosa, se vuoi > davvero Yami, ti stai offrendo in questo modo e così facilmente? Forse perché in lei vedi il tuo riflesso? O forse è solo la curiosità che ti spinge a dire certe cose? < Ho una stanza in una locanda, se vuoi puoi dormire da me stanotte > ci pensa su, facendo una pausa < oppure, possiamo andare a riempire di botte chi ti tiene in catene > è pur sempre una notte di luna rosso sangue, quel suo essere irrequieta va sfogato in qualche modo. Sì, perché non le è bastato l'aver quasi ucciso una deshi. E' stato divertente, no? [Chakra 25/30][equip lo stesso]

23:49 Tenshi:
 E' come se le sue due personalità, per una volta, si stessero incontrando. Yami e Tenshi, senza litigare, quella notte hanno fatto pace. Forse, davvero quella luna rossa dà alla testa. < Io sono una stronza seriale, sia chiaro. Spesso è difficile sopportarmi ed attacco la gente solo per il piacere di farlo > una pausa mentre la osserva, dritta negli occhi, ammettendo che lei non è per niente ciò che si definisce una brava persona. < Ma tu > l'indice viene puntato contro il petto altrui, sottolineando l'ultima parola < mi ricordi me stessa. Ero debole e faceva schifo. Ho ucciso me stessa. Ho bruciato il mio passato. Tu sei disposta a farlo per rinascere? >. Bruciare e rinascere dalle proprie ceneri. Come una fenice, quell'animale di cui spesso parlano le leggende. Perché in questa vita non c'è nulla di giusto o di sbagliato. Esisti solo tu, con la tua persona. Esiste questo mondo. Una macchina infernale, pronta ad inghiottirti quando meno te lo aspetti. Esistono i deboli, che non sanno trovare la strada giusta che può renderli felici. Ed esistono i forti, che fanno fuori i deboli. Yami oggi ha ucciso la debolezza di Thessa. O, perlomeno, ha aiutato lei a farlo. Da tempo non aiutava qualcuno. Non lo ha fatto per il gusto contorto di voler aiutare gli altri a tutti i costi. Lo ha fatto semplicemente per divertimento. Per vedere come può mutare una situazione tra le proprie mani. Lo ha fatto per curiosità. Per vedere se al mondo esiste qualcuno come lei. Qualcuno disposto a tutto, pur di fare ciò che vuole. Un modo egoistico di vivere, certo. Ma quella è una vita bellissima. Perché non approfittarne. < Non tornare a casa, se non vuoi . Ricorda di vivere come vuoi tu > anche se questo significasse rendere triste qualcuno. Anche se significasse farlo arrabbiare o, addirittura, ucciderlo. L'importante è il proprio bene, prima di quello degli altri. E' questo ciò che lei ha imparato dalla vita. E' davvero così sbagliato vivere per se stessi? < Io non voglio il tuo oro. Vendilo per ricavarne qualcosa, così da poter essere indipendente. Io voglio solo che tu mi segua, così potrò mostrarti quanto è bella l'oscurità, quando spegni la luce. Quanto è bello vivere per se stessi > e poi, potrebbe essere alquanto utile avere qualcuno di fidato dalla propria parte. Se lei vorrà seguirla, la presenterà a Mat. Magari potrà essere inclusa nel loro piano per distruggere Konoha, dato che anche lei, a quanto pare, vuole liberarsi dei propri legami. [Chakra 25/30][equip lo stesso]

00:15 Tenshi:
 Forse è così. Forse Tenshi non è stata distrutta del tutto. Forse vive ancora dentro di lei e la luna ha generato il caos tra le due personalità. Ma oggi era di buonumore. Forse, va bene così. Forse, aveva bisogno anche di questo. Di qualcuno che si fidasse di lei per ciò che è adesso. Perché, in fondo, l'uomo è un animale sociale. E non può far altro che creare legami su legami. Ma stavolta penserà prima a se stessa. Sarà felice fin quando l'altra vorrà seguirla. Sarà felice fin quando quella vorrà sapere cosa ha da insegnarle. Ma se un giorno volesse spiegare le ali e volare via, allora quello sarà il segno della sua maturità. E chi è la rosata per impedirglielo? Per la prima volta dopo tempo, sorride in modo sincero, nel vedere come Thessa, a poco a poco, si liberi del proprio passato, cominciando dalle scarpe. E lei starebbe in silenzio nel frattempo, osservando tutti i suoi movimenti. < Io sono Yami > direbbe infine, rivelando la sua vera natura. Yami, oscurità. Sarà davvero disposta a seguirla, nonostante tutto? Questo sta a lei deciderlo. E sta anche a lei sopportare la personalità alquanto eccentrica dell'altra. Poi, si recherà insieme a lei nella locanda, offrendole una parte del proprio letto. La rosata sfogherà la propria adrenalina contro il cuscino, prendendolo a pugni, prima di crollare nei sogni più beati. Sogni di luna. Sogni di luna rosso sangue. [END]

Tenshi e Thessa si incontrano per caso sul monte dei volti. Dapprima le due sembrano scontrarsi, probabilmente sotto l'influsso della luna rossa. Ma poi sembrano trovare un punto d'incontro, che porterà la rosata ad aiutare l'altra, perché in lei vede il riflesso di se stessa.