Faddo gazzada
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Giocata dal 20/07/2020 21:29 al 21/07/2020 01:58 nella chat "Tanzaku Gai - Vicoli"
[Locale poco raccomandabile] Gli uccelli cinguettano, i fiori fioriscono e a Kusa e le terre ninja la sera scende. Una lieta e normale serata come è normale che dovrebbe essere, un ottimo momento per poter assaporare al chiaro di luna un goccio di vino rosso e un bel libro. Seh magari. E’ un peccato quasi che la sera odierna come quella prima è caratterizzata da questo bizzarro evento denominato luna rossa, dove beh, oh cielo che ovvietà la luna prende il colore rosso chi se lo sarebbe aspettato guarda. Ma non è tutto qui, i sensi delle persone per qualche motivo durante questa serata vengono “cambiati” per così dire, diciamo che chiunque non resista abbastanza non si ritroverà proprio come prima durante la nottata. Difatti il povero Junpei la sera prima da quando ha iniziato questo fenomeno, si è ritrovato per qualche motivo nei cassonetti vicino al suo appartamento senza ricordarsi nulla, pensando fosse caduto o si fosse davvero addormentato li, perché ancora non sapeva cosa era davvero successo. Ma oggi mica se ne sta belli belli nel proprio appartamento a fare le proprie cose, oggi si va a divertirsi si va fare baldoria, si va al Tanzaku. Mai a uno come Junpei sarebbe venuto in mente di andarci così a caso, almeno un amico tipo Eryk l’avrebbe portato, ma per effetto della luna la sua mente ha concepito come prima cosa “B E R E”, e quale miglior posto se non il quartiere più malfamato e pericoloso del territorio? Il Samurai è all’interno di una locanda qualunque, una di quelle che serve roba pesante all’interno del vicolo e che viene frequentata da gente sicuramente poco abbietta probabilmente anche pezzi della Yakuza. Il vestiario dell’uomo è lo stesso che tiene sempre che ha tenuto da stamattina, un Kimono nero a coprire il busto mostrando la foresta amazzonica che sono i suoi pettorali, degli shimo a pantalone largo a coprire le gambe e delle tabi bianche con waraji di paglia a coprire le piante dei piedi, il giorno che cambierà vestiario altro che luna rossa, sarà il ritorno di Madara. I capelli non sono neanche tenuti da un codino chissà cosa gli sarà capitato, difatti vengono sfoggiati degli untissimi e lunghi capelli corvini che cadono fino alle spalle e la sua barba spigliata che ogni tanto accarezza con fare pensieroso, ma che questa notte non ha visto proprio la mano di Junepi . Seduto su di uno sgabello del bancone con una Katana e la propria spada divina, la Ichiryu alla sua sinistra legata con una cintura sui pantaloni, si può notare il nervoso movimento del piede sinistro che viene ripetutamente sbattuto sul pavimento del locale come un coniglio in calore. Il corpo piegato porta la testa e quindi gli occhi, vispi con le oscure iridi che stanno guardando un punto completamente a caso nel vuoto perdendosi nei meandri di pensieri di certo ne avvenerstici o filosofici. Il dito indice destro poggiato sul sopra di un bicchierino di vetro sbatte con veemenza sopra la superficie cristallina quasi allo stesso ritmo della gamba mentre il braccio sinistro poggiato col gomito sulla superficie in legno del bancone fa da separé add altri 5 bicchieri di chissà quale bevanda più in la, mentre quello in mano attualmente al Koshirae è ancora bello che pieno. <…E quindi cazzo gli ho detto no non puoi usare la moltiplicazione per scoparti più tipe…> oibò me cha sta facendo il nostro koshirae selvatico, sta per caso usufruendo del suo parato boccale per proferire frasi di senso compiuto, ma con chi mai starà parlando? <….ma lui non mi ha ascoltato ha detto..> la prossima frase sembra pronunciato quasi con un verso denigratorio come se stesse cercando di imitare qualcuno <…”Ma JuNPeI FiDAti FuNZiOna”…ma dico io si può essere più stupidi di così?..:> e sbattendo violentemente il bicchiere sul bancone lo beve indietreggiando con forza l’intero corpo per poter assapore il liquido al suo interno e far si che i polmoni possano ancor più bruciare, mentre il suo viso continua sempre di più a prendere il colorito di un pomodoro maturo. <…OOOOOH.!> sembra richiamare qualcuno, che sia il barman? <…Portamen-*YIK* un altro….aspetta ..> eh si sembra che l’interlocutore sia proprio il barman che nella sua pacatezza sembra ignorare tutto ciò che il samurai sta dicendo, lasciando Junpei in un imbarazzante silenzio rotto da una sua strana domanda. <…ma chi cazzo sei tu? Dove sta quello stronzo di Eryk..> [Chk On] Semmai ci sia qualcosa da dire sulla attuale situazione è che Raion non è mai stato normale. C'è qualcosa che lo ha colpito molto, molto forte, non sa bene quando ed ha lasciato una traccia che lo ha allontanato particolarmente dalla realtà. Riesce a mantenersi ancorato perché...bhe, il sua Kage, la sua fede, il suo sfrenato bisogno di vendetta. Queste cose lo tengono a terra, ma oggi, oggi la luna ha qualcosa di particolare, spinge il suo essere a sollevarsi e fluttuare fin anzi a spiccare il volo libero da questi agganci alla realtà. Raion, Jikinki, il pierrot che è adesso, non hanno più nessun tipo di aggancio o freno, hanno solo bisogno di bisogni. Ed i bisogni sono tanti. Raion indosso porta la maschera a specchio. Ovvero una grossa maschera che copre il collo interamente con una placca nera dietro la calotta che arriva fino alla altezza delle orecchie, la parte frontale è completamente di vetro annerito all'esterno in modo che possa vedere l'esterno tranquillamente. il resto è una armatura completamente nera sul lato destro ed a righe nere e rosse diagonali sul lato sinistro sormontata da una gorgera di ottone, simile ad un collare, collegato ad una imbracatura di pelle. Per il resto non ha niente di scoperto, neppure un centimetro di pelle umana in vista. Si trova sul balcone al primo piano di una delle case rimanendo sdraiato sul cornicione di schiena con una bottiglia di sakè in mano. Senza dire nulla semplicemente sposta il braccio destro verso il vuoto e lascia che il peso del corpo vada sempre più verso destra in modo che possa cadere nel vuoto. Raion si lascerebbe cadere e rigirerebbe il corpo in modo tale da portare i piedi verso il terreno, solleva le braccia verso l'esterno in modo da mantenere l'equilibrio e quindi attererebbe sul tetto di un locale poco raccomandabile. Con il peso unito alla gravità l'uomo cercherebbe di sfondare il tetto a 4m da dove è partito e continuerebbe il volo verso il basso cercando di atterrare a qualche metro più in basso sul bancone del locale con tanto di macerie al seguito e polvere. Dopo cotanta entrata ad effetto e un certo dolore al sedere per come sarebbe entrato dentro il locale Raion rimarrebbe sdraiato sul bancone alzerebbe solo in modo sensuale la gamba destra sopra il ginocchio sinistro appoggiando il polpaccio al ginocchio e puntellando con i gomiti solleva la bottiglia e afferma <buona sera!> [ch on] [Locale poco raccomandabile] 2) <….Che cazzo succede, che cazzo succede TAMAKO A RAPPORTO!!!> all’improvviso dal rumoroso e fragoroso suono emesso dall’atterraggio angelico del Pierrot, Junpei completamente inebriato si alza sbraitando dalla sua postazione originale guardandosi in torno per cercare di capire che cazzo stia succedendo. Probabilmente buona parte delle attenzioni dei clienti compreso il barman saranno rivolte verso il Raion selvatico apparso dal cielo, rari di questi tempi, solitamente piovono d’Inverno. Ma il samurai non gli da conto e piuttosto si concentra anch’egli su quella figura sinuosamente seduta su quel bancone di legno massello avvicinando il volto pericolosamente verso il nero opaco della maschera rivedendo la sua faccia distorta a causa della curvatura. Farebbe qualche smorfia con la bocca come a cercare di capire che cazzo sia quella cosa, fino a quando non gli viene una rivelazione in mente. <…EEERYYK! ALLELUJA AMICO MA SEI VENUTO ANCHE TE AL TANZAKU ALLORA?...> un urlo di felicità sfogato con tutta la sua foga mentre raddrizzando la schiena si porterebbe poco distante dalla figura dell’uomo che di certo non è Eryk. <…Ma *yik* la bevi tutta quella amico? Non *yik* ho potuto assaporare nulla purtroppo oggi…> la realtà può nascondere molte verità avvolta vero Junpe <.. ho bisogno di qualcosina di forte…> dicendo queste parole l’uomo si avvicina verso del Pierrot con lo shottino di prima ancora in mano rinarcando la schiena in avanti e portando allo stesso momento il braccio con il bicchiere verso del Seiun come in richiesta di un goccio del Sakè che tiene in mano, rimarrebbe così anche per minuti mentre continuerebbe a parlare. <…Cioè sto posto è na figata, puttane ovunque, alcool a non finire o il casino non l’ho ancora provato eh, però sembra na figata, dobbiamo prova *YIK* rlo insieme….> in un fragoroso rutto del Koshirae viene presa una pausa fra una frase e l’altra dette con così tanta velocità da parere una macchina da scrivere del 1956. <….spero che quel coglione del Kusa..kus.,.sk..ks….Hasukusagake…> la comprensione è difficile ma non sarà difficile che capire che stia parlando dell’Hasukage. <….abbia recepito la nostra lettera porca puttana…..oppure non dirmi CEEEEEH….> un espressione di stupore su tutto il volto come se avesse avuto la rivelazione del millennio <….No sei genin? Ma che cazzo…> C'è un ubriacone al bar, nulla di strano, quello che è strano è il fatto che tralasciando la sorpresa iniziale ha iniziato a chiedere subito della bottiglia che tiene tra le mani. Lui lo guarda, guarda la bottiglia e gliela consenga. <bhe, io non lo posso bere per evidenti problemi logistici> e con un dito batte sulla calotta di vetro spesso. producendo un "tin tin tin". Con questo, lentamente, afferra un bicchiere stappa la bottiglia di sakè, se lo versa e poi da la bottiglia a Jumpei. Con questo solleva il bicchiere in aria e sta per dire qualcosa. Raion sorride da dietro la maschera e si mette a ridere, con una certa isteria. <BUONA QUESTA, il coglione di Kusa, L'HOsukage!> lo direbbe ad altavoce, per vedere chi risponde, chi ride, chi reagisce in un modo che non dovrebbe reagire un buon Kusano. Aspetta li, con calma cercando di segnarsi i loro volti, se ci fosse riuscito a questo punto solleva il bicchiere <bene signori, volevo fare una cosa allegra, ma penso che adesso sarà allegra solo per me, ORA, signori! voi conoscete me e io non conosco voi, ma imparerò a conoscervi leggendo le vostre budelle uno per uno> Poi punta con il bicchiere Junpei <a partire da questo qui> Fa una pausa, poi guarda i presenti <avete una scelta: o iniziate ad uscire tutti da qui, o io farò uscire i vostri organi da qui...in un modo o nell'altro uscirete da qui, dipende se con le gambe vostre o di altri> piega la testa apre le braccia e fa una pausa ad effetto <ALLORA! CHI VUOLE VEDERE UNO SPETTACOLO DI MAGIA? OGGI VOGLIO FAR SPARIRE QUALCUNO> poi rimane con la testa piegata verso Junpei <no....> solo un sibilo molto basso. [ch on] [Locale poco raccomandabile] <….AHAAH vero cazzo? Suona da dio…> una risposta data dalla ricercatissima e pregiata battuta del Pierrot ma soprattutto delicata quanto un chilogrammo di piombo su della gommapiuma. Junpei comunque accetta di buon grado la bottiglia, osservando prima il bicchiere poi la bottiglia, poi il bicchiere e poi di nuovo la bottiglia, poi di nuov-lancia il bicchiere indietro facendo si che all’impatto col terreno si disgreghi in mille pezzettini cristallini iniziando a scolarsi parte della bottiglia con foga. <..AAAAh..> dissetante decisamente dissetante, lo si nota soprattutto dal rutto finale fatto senza un minimo di vergogna. Oramai non si regge quasi più in piedi tanto che il samurai si vede palesemente che inizia a traballare e sempre di più tutto intorno a lui si fa sempre meno vivido e strano, come se la sua vista si stesse oscurando e sfocando sempre di più, ma per fortuna anche se per molto poco riesce ancora a sentirci qualcosa. <…..Ah AHHA AHa ahhh ahh buona questa Eryk *Yik* sei il solito simpaticone..> forse non si è mai dato così tanto allo svago dell’alcol ad arrivare così in botta, ed in parte se ne rende conto anche lui, almeno il suo istinto visto che appena possibile si cerca di avvicinare ad uno sgabello del bancone tentando di sedersi con la bottiglia in mano continuando ad ascoltare le minacce di Raiton, che se da Junpei ottengono delle risate molto poco eleganti da parte probabilmente della maggior parte dei clienti e non ancora sobri otterranno l’effetto contrario. Qualcuno potrebbe davvero tentare di scappare altri potrebbero rimanere li pensando sia ancora un altro stupido ubriacone che dice cose a caso, ma chi ha un minimo di tatto e intelligenza anche sotto l’effetto della luna rossa, se vede un tipo che sfonda il soffitto di un locale come nulla senza un graffio se fa minacce del genere probabilmente non è un bluff. Seduto quindi sullo sgabello e con la bottiglia in mano Junpei osserva Er-…..Raion, sul bancone pronto o meno a fare il suo spettacolino traballando come una bandiera al vento. <UUUUUHHH> alza le braccia al cielo esultando all’ultima esclamazione del Pierrot come un fan sfegatato al concerto del suo cantante preferito. <…..VAI FACCI VEDERE LA MAGIA ERYK CACCIA LA SCIENZA….> se non fosse che alla fine dovrebbe essere un ninja serio, pare veramente un vecchio qualunque ubriaco. Ma forse in una situazione del genere essere brilli potrebbe essere meglio visto quello che da un secondo all’altro potrebbe accadere, sempre non sia nel mirino del Seiun, ma lui questo non lo sa. <come desiderate> e con questo Raion allarga le braccia fa un passo sul bancone e lascia il bicchiere a Junpei. <SIGNORE E SIGNORI, ma sopratutto signori> ridacchia allegramente tutto felice <oggi il grande mago dei pierrot, signore delle illusioni, delle ombre e dei misteri questa sera mostrerà la grandezza dell'hosukage e della sua corte facendo sparire uno di voi volontari a mia scelta, vi ringrazio per essere rimasti così numerosi> Così inizierebbe a contare mentre da dietro la maschera l'uomo inizierebbe a raccogliere il proprio chakra, le proprie energie e le convoglierebbe dalla bocca dello stomaco fino agli occhi. COmprimerebbe il chakra verso l'esterno e modificherebbe gli occhi in modo tale da risvegliare così la propria innata, la quale adesso colorerebbe di nero gli occhi del Seiun permettendogli così di poter vedere nell'oscurità. Se ci fosse riuscito, Raion a questo punto continuerebbe con la sua pantomima del mago. Farebbe un inchino e inizierebbe la sua farsa <ora osservate la mia magia, per prima cosa, il mago, ora sparirà> E con questo Raion piegherebbe le ginocchia abbassando il corpo verso il basso, con un rapido gesto della mano destra andrebbe ad afferrare da dietro una sorta di mannaia tenendosela li vicino. Poi piegando le ginocchia di lato, semplicemente si rigierebbe con il corpo in modo da rotolare verso l'interno del bancone, così da potersi nascondere alla vista dei presenti, almeno una buona parte. Atterrerebbe di schiena dietro il bancone e rimarrebbe li con la mannaia stretta tra le dita e per ora non farebbe altro se non sembrare assolutamente idiota. [Richiamo innata Kaiosei liv III - ch 97/100] [Locale poco raccomandabile] 4) <..Ma perché se ne stanno andando?..> con voce palesemente brilla Junpei osserva alcune delle persone dietro della sua figura che stanno scappando palesemente perché hanno capito che qui non finirà bene in quasi ogni universo parallelo. Sembra però scazzato della cosa stanno facendo un torto al suo amico in questo modo, vuole fare un trucco di magia e scappano così? Che vuole dire <..HEY TORNATE INDIETRO….> sembra che anche urlando la gente che va via non lo stia ascoltando al che si dice in testa “cazzo non ha funzionato, era la mia unica possibilità, ah no aspetta” e un’altra geniale idea gli viene in mente. <….HEY TORNATE INDIETRO CAZZO DI MALEDUCATI…> “sono un cazzo di genio” pensò il samurai fra se e se come un matematico che ha appena trovato la soluzione al mistero dei buchi neri. Peccato che neanche questo geniale approccio funzioni e la gente scappi comunque. Mentre la mente oramai sempre di più vacilla e si perde in dei meandri oscuri che sarebbe meglio non descrivere, Junpei comunque ode delle parole che gli sembrano un po’ strane li per li persino in quel brillo stato. <…I Pi-pie-pirrot? Che so il tu *Yik* o nuovo gruppo Eryk?...> una domanda quasi genuina, se non fosse per lo stato brillo probabilmente Junpei sarebbe stato in un mega “Che cazzo sta succedendo” visto che i Pierrot non solo sono conosciuti ma sono anche qualcosa che va sotto i diretti ordini dell’Hasukage. Se la fortuna vuole forse Raion non andrà proprio a colpire lui tra tutti i presenti magari l’ha preso in simpatia(?????) beh se è il destino sarà buono sarà così. Poi un’altra cosa gli fa strano ovvero gli occhi del Seiun che con l’innata diventano di quell’inquietante nero opaco come se ci fosse l’anticristo a possederlo. <…UAAAh, ma….mmmmmmmmmmmmh…> pensa pesantemente inclinando sempre di più il corpo verso il braccio destro su cui ora poggia il mento, spostando anche troppo peso in quel punto quasi facendolo cadere dallo sgabello. Del resto quegli occhi non è la prima volta che li vede, quando era con Katsu l’aveva attivato lo stesso potere, ma nel caos della sua mente le immagini di quel potere Eryk e la creatura che ancora imprime la mente di Junpei talmente l’aveva fatto cacare sotto il giorno, si sovrappongono facendogli pensare qualcosa di terribile. <..:NOOOOOO…ERYK NOOOOO COSA TI HA FATTO QUELLA ROBA…> in questo momento si sta riferendo a quello schifo di spaventapasseri vivente che ha dovuto affrontare insieme al Seuin non troppo tempo fa <…TI SALVERO’ IO..> con non poca difficoltà Junpei si alza dal proprio sgabello osservando con espressione adirata e determinata la figura di Raion che con velocità sparisce sotto il bancone. <...cos-Do…DOVE E’ ANDATO…NO ERYYYYYYK…> urlando queste parole con tutta la disperazione che ha in corpo pensando di aver perso per sempre tra gli abissi il suo migliore amico, Junpei crolla sulle sue ginocchia urlando con tutte le sue forze, utilizzando quanto più aria nei polmoni possibile quella frase. Si rialza di scatto dal pavimento nel casino generale lasciando tutta la sua ira fuori <…VIENI FUORI BASTARDO TU E LE TUE MAGIE DANNATO SPAVENTAPASSERI COSA NE HAI FATTO DI ERYYYYYYKK…> dicendo questo da completamente a caso come una ballerina sgraziata e ubriaca dei pugnetti all’aria per sfogare la propria rabbia. I trucchi di magia sono composti in "atti" il primo serve a distrarre il pubblico, si ha la loro attenzione, sia questa di buona qualità oppure no. Raion se avesse ottenuto la loro attenzione a questo punto inizierebbe la seconda fase, il trucco di magia. Raion porta le mani al petto e comporrebbe i sigilli della capra, del cane, del cinghiale e del bue. Detto questo, una volta completati i sigilli Raion prenderebbe il controllo del suo chakra e rilascerebbe verso l'esterno il proprio chakra che inizierebbe a ramificarsi nell'ambiente come una trama di velluto nero che si infittirebbe sempre più diventando completamente oscuro creando una cupola che si espanderebbe per circa 10m di diametro e 8 di altezza, Una cupola così fitta e scura da rendere impossibile agli occhi della maggior parte delle persone di vedere qualsiasi cosa, come se il Seiun avesse lanciato in quello spazio una cotre oscura ompossibile da illuminare. I Seiun vedendo nell'oscurità non dovrebbero avere problemi in questo senso. Se fosse riuscito a portare avanti il suo scopo a questo punto afferrerebbe la mannaia e si solleverebbe in piedi appoggiando il palmo di entrambe le mani sul bancone sino a sollevare attraverso uno sforzo delle braccia e dei reni con il bacino al di sopra del bancone. Solleverebbe le gambe al di sopra del banco e inizierebbe a scegliere chi è rimasto di quelli che hanno partecipato ad una risata di troppo. Si avvicinerebbe arrivando verso quello più vicino alla sua attuale posizione, passo leggero e impugnando con la sinistra la mannaia prenderebbe la mira e colpirebbe la faccia del tizio cercando di dare una netta accettata alla faccia del disgraziato che gli è capitato sotto mano con un colpo dall'alto verso il basso cercando di tagliargli via parte della fronte il naso, le labbra lasciandolo mutilato come se lo avesse tagliato a metà "sfilettandolo" QUesto dovrebbe far urlare la vittima abbastanza da creare ulteriore scompiglio nella sala e se avesse raggiunto questo scopo ritornerebbe indietro sui suoi passi verso il bancone.<non spaventarti> ringhierebbe verso Junpei una volta finito[ch on][Kayosei III + tecnica dell'oscurità 70/100 tot] [Locale poco raccomandabile] 5) Già non era un bluff quello del Seiun, sembra che il tutto dalla minaccia ai trucchi di magia fosse molto vero, anche troppo vero. Junpei nella sua follia generale data dalla sbronza enorme mista agli effetti della luna osserverebbe la scena intorno a se, ammirando in tutta la sua spettacolarità la fantastica magia di Raion svolta con maestria ed eleganza come si dovrebbe addire ad un ma-“OH MIO DIO” girandosi all’improvviso verso l’urlo del povero disgraziato scelto da Raion Junepi non può che pensare questo. Forse tutta la situazione surreale, il fitto odore del sangue e il suo colorito purpureo stanno lenendo gli effetti della ubriacatura che rimangono comunque li nonostante tutto. <….ah…> unica cosa che esclamar ebbe osservando con una stupita quanto impaurita faccia la scena aggrottando completamente i muscoli mandibolari osservando il Pierrot che gli dice in maniera così cattiva quelle parole. Nella sua testa adesso ci sono due cose in mente che uno questo non sia Eryk come credeva perché da quel che ricorda non va in giro a lanciare mannaie, anche se pensa comunque possa essere in qualche modo la creatura di prima visto il modo di fare. Decisamente la situazione da una semplice bevuta notturna si sta trasformando per l’uomo in una cosa molto peggiore. Si girerebbe verso di Raion con un finto sorriso che cerca comunque di rendere genuino nella maniera migliore possibile, osservando negli occhi o almeno tentando vista la maschera, il Seiun. <….EMh….bel trucco….*coff*..> parole dette con difficoltà ma che cerca comunque di tirare fuori un po’ per tirarsi simpatia almeno spera sia perché ignorare l’uomo o il mostro sia una scelta peggiore che non farlo. <…ne-ne sai fare altri, creatura misteriosa? *GULP*> Raion a questo punto si appoggerebbe al bancone e con lentezza rilascerebbe l'oscurita iniziando a far tornare visibile l'ambiente all'interno della cupola fino a farla sparire completamente [1/4 per farla scomparire] COn questo sospira guarda i presenti e non si gierebbe neppure verso Junpei terrebbe la mannaia nella mano sinistra e la farebbe cadere sul bancone cioppando lentamente il legno che formerebbe la superficie del suddetto sporcandolo del sangue della vittima sacrificale che ora sarebbe palese in tutta la sua bellezza: un uomo senza faccia e tanto sangue a che schizza ovunque, buona parte sarebbe sul corpo di Raion e sulla maschera. Aspetterebbe che le persone escano fuori e alzerebbe la voce solo quando inizierebbe a vedere anche i lavoratori del locale e gridare ad altavoce <AHHHHHH! No! NO! per favore! un po' di contegno, non c'è bisogno di scappare, non c'è bisogno che qualcun'altro scompaia, sopratutto le signorine, non costringetemi ad insistere> Punterebbe la mannaia contro quel gruppo di persone in fuga e farebbe un cenno con questa di tornare indietro, agitando la punta. Poi Soddisfatto, in ogni caso, Raion ride. <il mio Kage sarà soddisfatto di oggi> Si girerebbe facendo perno con il piede destro e solleverebbe il braccio sinistro verso l'alto, poi farebbe scattare il braccio verso il basso e cercherebbe di incastrare la lama della mannaia sul bancone assicurandola li e tagliando il legno. <cittadino! ti offro da bere! ti sei meritato questo piccolo premio per il tuo supporto nella ricerca di questi pericolosi dissidenti, è stata davvero una splendida idea insultare il kage, GENERALMENTE, avrei invertito la pelle di chi avesse detto una cosa del genere, da dentro a fuori e da fuori a dentro> si metterebbe a sedere sopra il bancone <MA, comprendo che sei ubriaco, sei ubriaco vero? ma certo che lo sei e sei anche un furbo vero? si...hai la faccia di uno furbo> Detto questo allungherebbe la mano destra verso il barista <Sakè> e aspetterebbe che questo gli consegni il liquore per poi da lui aggiungendo anche un "grazie" verso il barista lo darebbe a Junpei <Bevi> [ch on][68/100 Kayosei III] L’espressione di Junpei si fa di terrore puro, gli occhi si dilatano si guarda in torno con fare stizzito, muove le iridi dappertutto osservando i suoi dintorni aprendo leggermente la bocca, ma alle parole di Raion egli si gira verso di lui. Junpei tenta di raddrizzarsi nonostante l’andatura molto, MOLTO pesante e traballante data dalla sbronza. Guarda Raion e ascoltando le sue parole facendo <Mh mh mh> annuendo leggermente con la testa, in una maniera a metà fra l’ascoltarlo, il non capirlo e chiedersi se ha fatto delle giuste scelte di vita. Alla fine della fiera ha ragione è ubriaco, ma furbo? BEEEEEH ha avuto momenti migliori dai. Ma questo buon mago vuole offrire dell’ottimo sakè a Junpei, come potrebbe rifiutarlo? Intendo dire cosa mai potrebbe andare storto? <…..CERTO…> lo urlerebbe quasi nella stessa maniera in cui un soldato risponderebbe al suo generale. Con passo traballante e incerto si avvicina quindi verso la figura del Seiun accettando con la mano destra il bicchiere di sakè, guardarsi intorno per due secondi, per poi osservare la sua distorta immagine riflessa sul liquido del sakè. Prende un bel respiro guardando il vuoto e come un vero bevitore esperto trangugia la bevanda giu per tutta la giogulare andando a farsi quanto il settimo? Ottavo shottino questa sera? Beh di certo lui non si è tenuto il conto. In una situazione del genere a metà fra l’imbarazza la paura e l’incertezza Junpei pensa di sedersi su uno sgabello vicino a Raion e non tornarsene da dove se ne è venuto subito. <….EEEEEmmmmhm…h….mmmmh….> un LUUUUUUNGO pensiero e flusso di parole pervade la mente del Koshirae che tenta in qualche modo di instaurare una conversazione con quella creature senza il rischio di dover perdere la testa, dai chi si sarebbe aspettato che parlasse senza fare versi distorti. <…quindi misteriosa creatura, emh….? Sono stato davvero u-utile *YIK* ? …> vorrebbe effettivamente domandargli cosa è successo quella volta nella boscaglia effettivamente visto che oramai crede fermamente che il seiun sia un cazzo di mostro spaventapasseri, ma non sa se riesce a trovare il coraggio in questo moment, MA SI CHISSENE. <…err ma che ci facevi nelle boscaglia de de dei ci*YIK*liegi? …:> anche in questo stato da ubriaco lercio Junepi nella sua testa continua a dirsi “Perché mi flagello in questo modo” Raion rimane a fissare Junpei stringendo le dita tra le mani mentre ha un momento di calma sulla attuale situazione. Si è sfogato, la cosa è uscita un poco fuori di mano, ma va bene così: ogni tanto deve andare qualche messaggio ai suoi vecchi compagni tra gli anbu per far capire, che il pagliaccio è ancora bravo a fare paura. Rilascerebbe l'innata rilassandosi mentre osserva questo bere senza fare storie. <oh si, moltissimo> sospira sgranchendosi la schiena <sai, essere un Pierrot può essere stancante amico caro, ma assolutamente divertente e emozionante se lavori con lo spirito giusto, devo dire che mi hai servito il trucco su un piatto d'argento...del resto sarebbe un peccato mortale non esibirmi sotto una luna così interessante non trovi?> si rigira andando a stendersi sul bancone poggiando i gomiti su questo e il petto mentre tiene la schiena in alto e come una scolaretta solleva i polpacci e li tiene in verticale incrociandoli tra loro. <sai, ho la memoria un po' corta, quale lettera abbiamo mandato al hosukage?> forse dovrà usare il termine coglione a questo punto se non si rende conto di chi stia parlando il Seiun. <bho, tu che ci facevi nel bosco dei ciliegi?> domanda alla fine il Seiun cercando di rigirare la fruttata a Junpei aspettando che lui risponda incuriosendosi a questo da quando ha tirato fuori la "lettera" al kage. Si toglie via il sangue dalla maschera, pulendosi, ma, dopo, con le stesse dita macchiate il Seiun inizierebbe a dipingere sul vetro annerito una faccia sorridente con la mano destra e fatto questo li, aspetta la risposta. [ch on] [Locale poco raccomandabile] Sente una strana sensazione di soddisfazione interna sentendo che in qualche modo è stato utile non sa neanche lui spiegarsi come o perché lo senta ma è così. Ora che la sbronza colpisce meno questo nome i Pierrot mmh, qualcosa gli da alla mente ma ancora nube, è troppo inebriato e perso in altre cose per capire davvero di che cazzo stia parlando, ora come ora può fare solo il finto tonto. <….Sono assolutamente d’accordo……questa lun*YIK* gialla è davvero figa…> risponde in qualche ricerca di approvazione da parte del Seiun il Koshirae brillo continuando a traballare persino sullo sgabello stesso. Poi però la fatidica domanda, la lettera all’Hasukage certo l’Hasukage non gli dice nulla in questo momento effettivamente però la questione della lettera è talmente impressa nella sua mente che anche da ubriaco non può non ricordarsi o capire di cosa parli almeno alla lontana. <…AAAAH, ma come fai a saperlo?> domanda genuina nonostante gliene abbia parlato tipo due minuti fa. <….Emh.boh…..gli –avevamo scritto al grande capo, quello che controlla i confini intorno a Kusa, che boh, faceva schifo sta situazione e che boh non lo so…aspetta….> davvero non si ricorda che diamine abbia scritto per mezzo secondo anche perché difatti non lo ha scritto lui ma prendendo per due secondi i pensieri guardando il soffito distrutto ritornerebbe a parlare al Seiun <…AH si volevo andare qua con il mio amico deshi e lui non lo permetteva perché boh solo i genin possono uscire e gli altri ninja fighi e bla bla e boh cazzo io voglio andare a *YIK* troie coi miei amici perché devo *YIK* aspettare che lui sia Genin uffa, è grande cazzo è un adulto tonificato…> questa sarebbe la sua risposta, genuina sincera e forse anche troppo genuina, quasi ingenua nella sua brillezza, perché dare informazioni in questa maniera ad un individuo molto legato al suo kage che ha appena tagliato a metà la faccia di un uomo a caso non è proprio la migliori delle decisioni, ma tant’è la vita è una. <…IO? Ero venuto per te insieme a quel tipo bio*YIK* ndo, eri tutto brutto con i cazzo di cosi metallici che striscavi a terra e parlavi strano, ma boh pensavo fossi morto ora perché parli normale?....> poi ad un certo punto in tutto il suo flusso di pensieri letteralmente sputato in faccia al povero Raion viene in mente qualcosa a Junpei. <…sei lo spaventapasseri vero?> Raion scivola di nuovo verso il basso andando a sedersi su una delle sedie, correttamente questa volta, come un essere umano normale. Sorride da dietro la maschera mentre lo sente parlare e capisce anche i motivi della lettera. Motivi giusti direbbe qualcuno, fino a poco tempo fa era così a scapito della persona che usciva fuori dalle mura, tutto quello che poteva capitare era sua responsabilità, ora le cose sono cambiate. <ahh le troie> allungherebbe una mano verso il mento di Junpei cercando di afferrare questo con una presa decisa sul mento ed avvicinarselo a se. <le troie vanno chiamate signorine, signore oppure principesse. credimi, se lo meritano con il lavoro del cazzo che fanno, lo capiresti se dovessi dare il culo tutti i giorni della tua vita e rischiare ogni volta un parassata o un bambino> Insomma, Raion anche nella follia deve essere gentiluomo e trova la scelta di parole inappropriata di fronte a lui. Mollerebbe la presa e guarda il bancone di fronte a se, poi si gira appoggiando i gomiti sul bordo del bancone. Intanto altri dettagli escono fuori e alla fine lui viene chiamato con un certo nome "spaventapasseri" <spaventapasseri hum? no non lo sono> rimane un po' a pensarci posi sogghigna di nuovo <ma potrebbe piacermi, potrebbe piacermi cercare un nome simile a questo> sospira <potrei...cosa cerchi da uno spaventapasseri? chiede questo da Raion a Junpei aspettando una risposta nel caso accettasse la mano. [ch on] [Locale poco raccomandabile] Le troie principesse, beh si le considera lavoratrici come le altre ma non addirittura chiamarla principesse non gli è mai balenato in testa, peccato che questa conversazione verrà completamente cancellata dalla testa di Junpei. <….mmh mmh..> con la testa fra le dita di Raion Junpei non è che può dire chissà che parole per rispondere alle sue considerazioni se non annuire a metà mestamente. “Merda” la prima cosa che pensa sentendo quelle parole, allora davvero non è lo spaventa pessari ha preso una svista quindi allora è davvero morto menomale. “MENOMALE IL CAZZO vuol dire che sto tipo è anche più pericoloso di quel coso probabilmente” questo sarebbe quello che pensa il Koshirae quasi in stato di panico. Anche se stranito dai gusti del Seiun sempre più in smaltimento della sbronza a causa dell’adrenalina cacciata durante tutta la situazione cerca di assecondarlo anche perché mica è sobrio, e ammettiamolo con la luna anche se lo fosse non sarebbe totalmente in se. <…Beh, da uno spaventapasseri *YIK* mi aspetto un grande artiglio di metallo, una mandibola di ferro gigante e mmh boh, err…..una falce nera e un demone dentro la cassa toracica?..:> chiunque sano di mente penserebbe che cazzo di spaventapasseri sia questo, sta di fatto che l’ha visto e oramai è l’unica figura di spaventapasseri che gli viene in mente. Nella sua testa vorrebbe tanto andarsene da li andare a casa nascondersi piscarsi addosso o qualcosa del genere, ma finché questo misterioso individuo non se ne va via da solo non muoverà un dito, non vorrebbe essere dall’altra parte della mannaia per nessuna cosa al mondo. Se effettivamente Raion smetterà di importunare i poveri vecchi ubriachi alle 2 di sera, Junpei probabilmente rimarrà li ancora per molto tempo chissà che non si addormenti in qualche cassonetto anche li come è successo ieri. {END}
Giocata del 21/07/2020 dalle 07:21 alle 07:50 nella chat "Tanzaku Gai - Vicoli"
Lo ascolta, pazientemente, non ha nulla da dire e effettivamente non è uno spaventapasseri <ah...si sarebbe difficile procurarmi un demone> afferma Raion un poco deluso <ma, potrei muovermi in questa direzione, qualcosa di simile, qualcosa di identificabile> effettivamente ha ancora un po' di problemi con la sua identità pierrot. Da una pacca sulla spalla a Jumpei e poi si alzerebbe in piedi per uscire dal locale. <passa una buona serata e tieniti idratato, non è bene avere più alcol in corpo che acqua> e se ne va via così con una randomica frase salutista che non centra nulla con tutto il disagio che lui stesso ha scatenato. Passo tranquillo, diretto verso la strada, fischietta tenendo le mani dietro la schiena iniziando a passeggiare in tranquillità sotto il cielo del Tanzaku con una "faccia" sorridente disegnata sul vetro del suo elmo dipinta usando il sangue. Si è divertito molto, ma ora deve prendere una decisione. Si, perché questo...passatempo è in opera per schiarire la mente su cosa fare attualmente con il problema Itsuki. Un problema che non è un problema dato che hanno un cadavere, ma in realtà non si sente soddisfatto da questo. Gli manca la domanda, il perché hanno buttato giù il ponte Naruto, quale era lo scopo se non fare vittime e per quanto quel ponte sia importante non era una tratta frequentata dai civili. Forse sbaglia, ma la domanda rimane e forse, sarebbe il caso di tornare sul luogo del crimine [end]