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Missione D: Pulizia volti

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Missione di Livello D

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con Mattyse, Izayoi

17:17 Mattyse:
 Il ragazzo giungerebbe sui volti di pietra con passo spedito, indossando ai piedi un paio di stivali altri e neri, i suoi soliti ormai, questi stringerebbero fino a metà polpaccio un paio di pantaloni bianchi di una tuta di cui la parte superiore sarebbe coperta da una camicia abbottonata solo fino a metà petto, lasciando scoperta la pelle restante. Sulle spalle il bianco terrebbe un cesto attraverso l'uso di due spalline, mentre la mano destra stringerebbe un bastone appuntito, utile per quella che è la sua 'missione'. Se così si può definire. L'uotfit molto campagnolo termina con la presenza di un cappello di paglia che andrebbe a coprire il capo dai raggi del sole ASSENTE. Il ragazzo terrebbe sul volto un ampio sorriso e continuerebbe a fischiettare avanzando verso quella che è la zona da ripulire. Vi è già stato, con Mekura, e non aveva notato molta schifezza, magari non vi aveva fatto caso visto l'ora tarda, ma sembrerebbe essere sicuro di uscirne pulito... Illuso, lui che a Kiri è caduto più volte nel fango di quanti passi vi abbia compiuto. "Quattro pirtai nel mar dei sargassi, hanno una zattera fatta di assi. Vanno remando, dicono loro. Alla ricerca di un grande tesoro..." prenderebbe così a intonare una canzone tranquilla quanto ridicola, utile per alzare l'umore e creare allegria!

17:30 Izayoi:
  [Monte volti] Nuvole alte nel cielo che danzano mescolandosi all'azzurro in quel coprire il sole che si staglia sopra alla Foglia illuminando il Villaggio così come i Volti dei Kage, obiettivo della loro missione di oggi quello di ripulirli e rendergli la gloria che meritano. Si è presentata vestita come il più delle volte, un kimono con le maniche separate, rosso e bianco come praticamente il più delle volte tranne quegli stessi lunghi guanti scuri a reggerle le maniche, mentre il resto del vestiario è una gonna rosso scuro e delle calze bianche, alte fin sopra il ginocchio, che vanno ad infilarsi negli stivali neri, così come nera è la banda del coprifronte legato intorno al collo, annodato sul retro dove ricadono i lunghi capelli del color dei ciliegi. Si trova già sul posto lei e starebbe attendendo l'arrivo del suo compagno, è all'altezza degli ultimi due volti e vi si trova ovviamente sotto a guardare i faccioni di Hitomu e Furaya, regge qualcosa nella mano destra ma non è la sua spada che è invece infilata nel fodero a sua volta incastonato nell'obi spesso nero e bianco che si stringe su quello rosso più alto e sottile, mentre osserva la punta piatta e larga di quel raschietto inastato che gli hanno dato per la missione, dovrebbe raschiare il nefasto senza rovinare la pietra. Ironico come si starebbe perdendo in quell'osservare il bastone come se fosse un'arma, potrebbe incominciare a tentare ad utilizzarlo come se fosse un Bo, ma in quel resistere alla propria idea ecco che sovraggiunge alle sue orecchie l'intonare di Mattyse che giunge sul posto, sgrana gli occhi appena e sbatte le palpebre in quel destrarsi dal proprio fantasticare e voltarsi quindi verso il campagnolo Genin che si presenta spensierato sul posto < Buongiorno! Tu devi essere Mattyse-san, ho ragione? > domanderebbe osservando per un'istante il connubio tra vestiario e bastone, continuando con un sorriso e quello stesso tono morbido di prima, inchinandosi ovviamente < Io sono Izayoi Koshirae, lieta di conoscerti! > e sembra quasi una qualche sorta di guardia imperiale in quel chinarsi impeccabilmente reggendo il bastone come fosse una lancia, voltandosi poi nuovamente in direzione dei volti, puntando le lilla sulle imbracature fornite per la missione < Bene, direi che prima iniziamo e prima finiamo, non sarà il più onorevole dei compiti ma per i nostri Hokage questo ed altro, non trovi? > e gli sorride per un'istante per poi tornare proprio in direzione del viso della propria Sensei, gli occhi gli si illuminano per qualche istante, fino a quando non si smuove per dirigersi verso l'imbracatura in questione. { Takemikazuchi eq }

Seduto su di un ramo, tra le foglie di un albero, il Nono Hokage osserva i giovani nelle pulizie dei Volti sorridendo sotto i baffi della sua Volpe. La vecchiaia da alla testa. Buon lavoro!

17:52 Mattyse:
 Ai propri occhi balzerebbe la figura della ragazzina che subito non perde tempo nel chiedere chi fosse lui, o almeno nel chiedere conferma. L'inchino di lei dice molto. E' rigida, probabilmente di mentalità chiusa o antica. L'uso del suffisso mostra quanto sia tradizionalista come la compostezza del movimento e il modo in cui tiene il bastone, sfoggiandolo come se fosse una lancia. No, sicuramente non la compagna a lui più compatibile. "Però uno è alto, uno è basso, uno è zoppo. E il quarto ha una benda sull'occhio. Vanno remando dicono loro..." Mat continuerebbe ad avanzare canticchiando la propria canzoncina, ed è esattamente in quel punto che porterebbe tutto il peso sulla gamba sinistra, allungherebbe la destra verso l'esterno per picchiare con il tallone sul terreno, mentre la mano mancina afferrerebbe il cappello sopra la propria testa per allontanarlo da questo e permettere al busto di chinarsi appena in avanti. Il braccio destro passerebbe dinanzi al petto portando la mano verso la propria sinistra, simulando un mezzo inchino, ma nel mentre continuerebbe a cantare. "...Alla ricerca di un grande tesoro." Accennerebbe ad una sottile risata mentre si ricomporrebbe, avanzando in direzione del volto del decimo, su cui vorrebbe cominciare. "Ci usano come netturbini, ma tanto vale prenderla alla leggera e cantare no?" Sarebbe la risposta per quanto riguarda la missione, ma giunto sul volto dell'hokage non comincerebbe subito a raccogliere il ciarpame, anzi, poserebbe i propri occhi ambrati su quello del nono. "Sapete, dicono che il nono hokage sia stato visto fare cose strane in compagnia di qualcuno su questo monte. Crede che sia vero?" Chiederebbe un parere riguardo quella diceria mentre solleverebbe il braccio destro per caricare il bastone di un moto rapido verso il terreno per infilzare e catturare la prima cartaccia. "Conosce qualche canzone da poter cantare? Almeno ci passa il tempo."

18:06 Izayoi:
  [Monte volti] Si appresta quindi a quell'imbracatura poggiando il bastone per qualche attimo alla parete rocciosa per legarsi quella cintura alla vita e andare appena a tirare la corda in alto per verificare il tutto, insomma, è indubbiamente più comodo muoversi così restando verticali piuttosto che stare a spendere Chakra tramite il rilascio, è vero che con le abilità dei Ninja si possono fare molteplici cose, ma è giusto anche andare a commisurare praticità ed utilità dell'utilizzo eventuale del chakra. Quindi, agganciando ad un'anello di tessuto il bastone riafferrato con la mancina, con quella canzone del ragazzo a riecheggiare nella testa, voltandosi verso di lui mentre poggia le mani sulla corda dedicata ad issarsi, chiaramente dopo che ui ha eseguito il suo inchino e terminato il cannticchiare < Era una canzone bizzarra.. Tu hai mai visto dei pirati? > alle prime parole parte un pò a rilento ma poi cerca di farsi forte del proprio sorriso mesto e gentile, tenta di valicare quel suo essere sempre e perennemente formale, difficile per lei prendere confidenza sin da subito, ma se non altro riesce a risultare appena più umana da quando è diventata effettivamente una Ninja. Inconscia poi dello sguardo di un qualche jinchuuriki che li osserva mentre Mat si occupa inizialmente delle cartacce e lei inizierebbe a sollevarsi facendo forza sulla corda che scivola sulla carrucola portandola ad alzarsi di diversi centimetri da terra, in maniera progressiva, intenta a portarsi sin a metà dell'altezza del volto della Judai < Il venerabile Hitomu? In che senso cose strane? > domanderebbe con un fare perplesso verso di lui puntando le iridi verso il basso, probabilmente sarebbe meglio non sapere ma comunque poco importa per ora visto che arrivata all'altezza necessaria lega la corda con uno stretto nodo ad un chiodo spesso che sporge dalle rocce, messi apposta per il lavoro da netturbini, afferrando il bastone per poi come sedersi sull'mbracatura stessa, nel senso che tenterebbe di tener su le gambe per riuscire un'attimo a gestirsi in quel dover raschiare con la punta dell'utensile, quasi come se fossero tanti piccoli affondi contro un nemico immobile, nulla di faticoso o gli impedisca di parlare < Mmmh.. Mia mamma mi cantava qualcosa per addormentarmi ma non penso siano così motivanti, sminuirebbero la tua trovata... Non è che quei pirati poi lo trovano il tesoro? > è un domandare relativamente sarcastico, da quando sa pure fare la sarcastica? Cioè, è proprio velato il modo di fare ma sì insomma, oggi si è svegliata più positiva del solito, forse è lo spirito che pone nei confronti di un lavoro apparentemente misero a renderla più mite ed a farla osare un poco di più nel sociale, ed inoltre, se quella canzone continua non gli spiacerebbe sentirla. Altrimenti, troveranno qualcosa, già far conversazione in maniera sciolta per lei è tanto.

18:28 Mattyse:
 La cartaccia verrebbe sollevata e portata, grazie al bastone, nel cesto che il bianco regge sulle spalle, questa strusciando contro la parete del recipiente dovrebbe andare a staccarsi. Se così non fosse, Mat insisterebbe sul gesto fin quando la punta non tornerebbe libera. "Non che io ricordi." E' una risposta, posta a una domanda che ritiene ironica, ma non è neanche così sicuro a riguardo, quindi tanto vale rispondere con un lieve accento ironico, anche un poco palese, ma senza cattiveria. Mat così avanzerebbe per ripetere il gesto alla prima cartaccia o immondizia generale, ripetendo il movimento dall'alto verso il basso con il braccio destro per catturare anche quella. Se fosse riuscito nell'intento, andrebbe a sollevare ancora il bastone per gettare la spazzatura. Gli occhi ambrati andrebbero a posarsi sui volti successivi, forse non avrebbe avuto molto da punzecchiare da la sopra. Il vento è solito lanciar via quelle cose ridicole in direzione di Konoha... Forse sarebbe meglio aiutare la ragazza appena possibile. "In senso... poco consono a un contesto pubblico." Parole forse troppo azzardate per uno che ha proposto le stesse cose alla propria 'compagna' appena qualche volto più in là. Riguardo alla canzone la cosa si farebbe più comica perché... "Bhè, la canzone si ripete con queste otto strofe all'infinito, quindi penso siano morti di fame durante la loro ricerca" Ecco una terribile rivelazione su quello che stava canticchiando... Ma forse può trovare altro. "Se no potremmo..." Qualche secondo da dare al cervello per poter trovare una valida sostituta e... Eccola! "Un elefante, si dondolava, sopra il filo di una ragnatela. Trovando la cosa molto interessante, va a chiamare un altro elefante..." Si, canzone più stupida non è riuscita a trovarla, ma a volte il cervello non collabora, soprattutto visto la richiesta di una certa maturità degli ultimi avvenimenti, non che questi gli dispiacciano.

18:52 Izayoi:
  [Monte volti] Mentre lui punzecchia lei raschia in maniera abbastanza concitata, fortunatamente il lato interno verso il volto del Nono sembra messo meglio rispetto a quello esterno della Judai, ricoperto di macchie sulle quali non si focalizzerebbe più di tanto a livello pratico, considerandole soltanto per quel che appaiono: macchie. Senza interrogarsi effettivamente a cosa fossero inerenti o l'effettivo composto che le abbia causate, volatili, intemperie o.. Altro insomma. Per l'appunto, a proposito di altro, ecco che dopo il non ricordare ironico del Senju, Izayoi vedrebbe di andare a risultar ancora più perplessa, quasi gli compare un punto di domanda sottolineato da pura innocenza in quel non comprendere effettivamente a cosa il ragazzo stia alludendo, continuando a tener le gambe in avanti e le braccia a pungolare la pietra, voltandosi però verso Mattyse più in basso < Intendi una qualche riunione segreta degli alti ranghi? > è quello che lei immagina, non andando ovviamente a scadere nell'indecenza come forse qualcuno di più malizioso avrebbe fatto, lei no, pura e casta quasi rischia di cadere letteralmente dal pero - nonostante non vi sia alcun'albero negli immediati dintorni - qual'ora venga a conoscenza dell'esplicita verità < Avrà avuto i suoi motivi, dopotutto un posto del genere può essere ispirante per quanto riguarda prendere decisioni importanti. > e sì, ci prova con tutta se stessa a mantenere quell'ideale eroico e chiaramente in grado di essere solo un simbolo di pace e speranza, il Kyudaime così come ancora di più la Nara. Dettagli, roba di poco conto che la farebbe proseguire in direzione del prossimo fastidio da rimuovere dal viso di Furaya, puntellando con punta a spatola in maniera continua, poggiandosi ora con le gambe a puntarsi sul viso stesso, avvicinandosi per metterci un filo in più di forza, ridirigendosi verso il basso lentamente < Mh.. Una triste indegna, dev'essere difficile la vita di un pirata.. > ma dopotutto anche la libertà ha un prezzo da pagare, non si immaginerebbe mai effettivamente come possa essere fatto un fuorilegge dei mari ma allo stesso tempo sogna per qualche istante andando in direzione di un pensiero con una nave ricolma di ubriaconi e tizi abbastanza sudici e unticci, abbastanza da farla rabbrividire appunto, scuote la testolina e chiude gli occhi scacciando quella visione per poi andare a sentire quella che intonerebbe il Genin di lì a poco, mentre lei ridiscende ed una volta toccata terra smuove i suoi passi verso l'interno dei due volti < Un'elefante che si dondola su una ragnatela? Haha! Ma è impossibile Mattyse-san! > e sì, è solo una canzoncina e non ha nemmeno senso il fatto che vada a prendere sul serio l'intonare di quel motivo, eppure quella sua purezza si traduce a volte anche in questi cenni di voler essere ingenuamente e forzatamente logici, concedendosi quella risata che è un'arpeggiare comunque infinitamente melodioso e sincero, coperto appena per qualche istante dalla mancina che si pone davanti alle labbra, mentre la dritta regge il bastone < Ma ti prego continua pure, sembra una storia divertente. > è il tono appena più spigliato in direzione di lui che fà vibrare le corde vocali con quel tono che è quasi dolce come quell'enorme nugolo di zucchero filato che sembrano i suoi capelli, sperando di non averlo interrotto, esortandolo gentilmente a continuare, mentre lei si prepara ad issarsi in mezzo ai due volti.

19:09 Mattyse:
 Una qualche riunione segreta degli alti ranghi? Ma davvero? Quella ragazzina è ben tanto innocente? Mat non le risponderebbe, troppo buono per infrangere i sogni di quella piccola e pucciosa palla di zucchero roseo che pare muoversi allegra sul volto di Furaya. Se il bianco avesse visto le macchie probabilmente avrebbe dato per scontato fossero ben altro... Meno male che ha valutato per la rimozione di rifiuti solidi. Si fermerebbe dal cantare per ascoltare le parole della compagna, continuando a infilzare cartacce, bicchieri, bottiglie e lattine per poi buttarle nel proprio cestino portatile; ad ogni rifiuto, il successivo provocherebbe un rumore maggiore nella caduta rispetto al precedente, segno che questo andava, pian piano a riempirsi. Il capo del decimo era alquanto pulito, oltre a qualche segno bizzarro impresso sul terreno, simile a qualche colpo, soprattutto in prossimità di quella 'fronte' o ' frangia'... No, per quanto possano essere vere o meno quelle voci non può aver fatto una cosa simile, ne è quasi completamente sicuro. Quasi. Il bianco andrebbe ora verso il volto del nono, quasi saltellando per ottimizzare il tempo e aver un minor tempo 'morto', ancora intenzionato a finire per poi andare ad aiutare la ragazza. Un elefante non può dondolare su una ragnatela, è palese. Si tratta di una stupida canzoncina per bambini. Perché deve essere così puntigliosa? Perché rovinare una canzoncina così? Bhe, allora tanto vale rovinare quella mente innocente, continuando la canzone quanto delucidando l'idea di quelle 'riunioni'. "Un nono, si riproduceva, sul volto del suo nuovo hokage. Trovando la cosa molto interessante, andrebbe a creare un altro nono hokage..." Ecco, stessa ritmica dell'originale, stesso tempo e stessa velocità, cambia solo il contenuto: una terribile rivelazione.

19:41 Izayoi:
  [Monte volti] Puntigliosa? Lei? Allora non immaginate manco lontanamente che può fare ben di peggio e che la cosa più divertente di tutte e che non è che ci si impegna, non è tonta, è pura casta ed aristocratica quasi da dare la nausea sostanzialmente, bisogna farci l'abitudine. il Senju prosegue dunque abbandonandola un pò a se stessa nel proprio dire vedendo di continuare per quanto riguarda carte e cartacce, soffermandosi per qualche istante in un personale riflettere che gli servirà probabilmente per andare ad impreziosire la propria canzone aggiungendo un qualche dettaglio particolare, anzi, specifici dettagli atti a far comprendere a lei come stanno le cose. Si issa mediante la forza delle proprie braccia facendo cigolare appena la carrucola, serrando i dentini dopo aver portato il bastone di nuovo lungo la cintura, ed una volta giunta all'altra metà del viso della Judai, punta un piede sullo zigomo di pietra di lei lasciando l'altra gamba piegata, afferrando il bastone con la dritta per dunque voltarsi in direzione del Genin, il busto flesso e la testolina verso di lui, le lilla a puntarlo, sbatte le palpebre un paio di volte e poi giunge alla propria conclusione < Mmmh.. Ah! Parli della tecnica della moltiplicazione, all'inizio non trovavo il nesso con gli elefanti.. > direbbe lei per poi sorridere in maniera totalmente ingenua, se non fosse per il fatto che è sin troppo carina ed innocente pure in quel non cogliere le cose come stanno, lei che più che essere certa solo per metà della propria cotta per Saneatsu ( e quell'infatuazione per Kiku che è sempre lui ) ovviamente non ha mai avuto modo di propendere verso argomenti simili, ne teoricamente ne praticamente parlando. Già, forse Chie dovrebbe veramente a fare spese ed a parlare di maschietti. Ma nella sua innocenza, lei continua con quel filo di perplessità che rimane in sottofondo, è buffo, perchè la sua testa gli dice che c'è qualcosa che non và, al quale non arriva, ma per il suo animo è tutto giusto così, non troverebbe alcun altro punto di vista da attribuire alla canzone del Bianco < Solo che non comprendo come mai sei passato da gli elefanti al Kyudaime che fà la moltiplicazione..? Sicuramente conoscerà la superiore se non altri metodi.. > e si sofferma dopo essersi inizialmente rivolta a Mat pur senza voltarsi, togliendo una macchina nel mentre che parla per poi appunto osservare verso l'alto portando l'indice della mancina sotto alle labbra che si schiudono appena mentre le iridi si perdono nel cielo e lei riflette sulle abilità del Jinchuuriki. Adorabilmente innocente, non la piegherete tanto facilmente, se c'è uno che può piegarla quello è Saneatsu e non preciseremo a che ang- Nooo! Si scherza, si scherza!

19:55 Mattyse:
 Le lascerebbe il tempo, il tempo per capire, mentre andrebbe con gli occhi ambrati alla ricerca delle ennesime cartacce. Ecco, un altro volantino rovinato dalle intemperie. Questo verrebbe catturato e sollevato, ma a differenza degli altri rifiuti attira maggiormente l'attenzione del Senjuu che ora ha due idee diverse che lo attraversano. Idra A: Usare volantini per nascondere una parte delle carte bomba, così che possa prepararsi meglio per quell'assalto. Idea B: perché non andare da un tatuatore e abbellire quella pelle noiosa che si ritrova? Si, deve trovare prima qualcosa di sensato da mettersi su pelle che non lo annoi dopo appena due giorni, ma è sicuro di trovare qualcosa. Ecco. Ancora la voce di Izayoi che va a rovinare la sua mente. No diamine, non può essere così innocente. Mat farebbe un profondo sospiro, per poi togliersi dalle proprie spalle il cestino e lascerebbe cadere il bastone al suolo. Mat porterebbe così entrambe le mani dinanzi al proprio plesso solare per poi unirle e comporre il sigillo della capra, successivamente andrebbe alla magica ricerca delle due energie a lui necessarie: quella mentale e quella fisica. L'energia mentale, composta dal proprio vissuto, dal proprio modo di pensare e dalle proprie conoscenze, verrebbe ricercata all'altezza della fronte e le verrebbe assegnato un colore verde acqua. Se il bianco riuscisse a trovarla, tenterebbe di rinchiuderla in una sorta di sfera per poi andare a cercare la seconda energia all'altezza del ventre, assegnandole un colore roseo. Se riuscisse a trovare anche questa, farebbe la stessa identica cosa fatta con la prima, ovvero tentare di racchiudere l'energia in una sfera. Se la cosa avesse successo, le due energie verrebbero spostate in direzione del plesso solare per poi cercare di essere mischiate l'una con l'altra. Il risultato del miscuglio darebbe vita al chakra. Non è intenzionato a sopportare oltre. [Tentativo impasto chakra 4/4][Chakra 25/25]

20:37 Izayoi:
 Dunque, sembra che il suo dire sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Porta la mancina per un'istante a passar con il dorso sulla fronte, sarà nuvoloso ma comunque è estate ed il loro è un compito prettamente fisico. Avrebbe anche ripreso, se non fosse per il fatto che all'improvviso non sente più alcuna parola, nessun verbo ne particolare movimento da parte del Senju verso il quale si volterebbe dopo il proprio essersi soffermata per un paio di istanti, notandolo concentrato a comporre il sigillo della Capra che lo porterebbe ad attivare in maniera quanto più logica il Chakra, accigliando Izayoi che lì per lì si acciglia e si volta del tutto verso il Genin, ruotando su quella corda per poi sollevarsi ancora di più nel mentre, intenta a proseguire nel proprio compito ma di osservare le intenzioni di Mat allo stesso tempo < Cosa..? > avrebbe mormorato tra le proprie labbra prima di issarsi all'altezza della parte alta della chioma della Judai scolpita nella pietra, dando le spalle a lei, rivolta verso il Nono a quella modica distanza. Non comprende non ha idea dell'averlo snervato a tal punto, tant'è che rimane lì con la gambe su di una delle ciocche più spigliate del biondo Jinchuuriki < Mh? Va tutto bene, Mattyse-san? > è la sua innocente domanda che vien posta inclinando la testolina di lato. Dovrebbe essere abbastanza in alto e distante da poter cogliere qualsiasi eventuale mossa insolita dell'altro, ma chissà che cos'ha in mente il ragazzo per far tacere o storpiare comunque l'innocenza di Izayoi. Sia chiaro che, come anche lo stesso Junpei sà, è buona e cara la diciassettenne, ma se si infervora. Oh, è semplice, lì allora non ce ne è più per nessuno.

21:00 Mattyse:
 intenzioni cattive o aggressive nei confronti della tenera pallina di zucchero non ne ha, non ancora per lo meno, ma non può sopportare tanta... ingenuità. No. Impastato il chakra, il giovane si fermerebbe un attimo a osservare quella cosa piccola, carina, coccolosa e tenerella, che avrebbe per giunta la sua età... Forse potrebbe prenderla come prova per la piccola creatura in arrivo... Si, ma non oggi. "Sh." Tenterebbe di zittirla secco, troppo impegnato in quelle sue intenzioni: creare delle copie che prendano il suo posto mentre lui se ne va per non ammazzare nessuno... o non far scoppiare quel luogo. Mat andrebbe a comporre il sigillo del serpente con le mani, portandole all'altezza del plesso solare per poi iniziare la ricerca dei due elementi: quello dell'acqua, già posseduto, che verrebbe ristretto in una piccola sfera e portata sul polso sinistro, lasciata poi ad attendere per il completamento del'opera. Il bianco andrebbe a concentrarsi per portare una parte di chakra che gli scorre nel corpo sul polso destro, tentando di comprimerlo inizialmente in una piccola sfera per poi immaginarsela guadagnare resistenza, divenire dura e resistente proprio come la terra sotto ai suoi piedi. Se la immaginerebbe come una piccola sfera di terra secca, con presenti delle venature, una piccola roccia di forma sferica... E se riuscisse così a trovare il doton, andrebbe a muoverlo verso i palmi delle proprie mani che si stringono nel sigillo del serpente, ove dall'altro lato si avvicinerebbe anche l'elemento suiton, da lui già conosciuto. Se riuscisse nel tutto, tenterebbe di unirle, impastarle insieme nonostante le differenze per unirle e tentare di creare quello che sarebbe un nuovo elemento. Il Mokuton. [Tentativo attivazione innata 2/4][Chakra 24/25]

00:15 Izayoi:
 Per quanto risulti incuriosita ed attenta alla situazione che si starebbe svolgendo qualche metro sotto di lei, non comprende, non potrà andare ad intuire il fatto che lui starebbe andando semplicemente a richiamare la sua innata con quel solo sigillo, ma quello zittirla di poc'anzi la indispone appena e porta un'accigliarsi su quei lineamenti che snuda appena i dentini, perplessa ma per nulla intenta a rimaner ferma sul posto, insomma, gli sembra abbastanza chiaro quel'indisporsi di lui seppur non comprenda minimamente cosa abbia fatto. Forse potrebbe essere uno scherzo di cattivo gusto, forse si trova davanti di qualcuno che non può comprendere, ne nelle parole ne nell'animo, ma non si darebbe per certo vinta lei e dunque un una manciata di istanti si ritroverebbe dove vuole. Con le suole si spingerebbe dopo aver flesso le gambe per avvicinare il proprio baricentro ai talloni e quindi sospingerlo dall'altro lato, un a spinta ascendente verso indietro che è atta a muoverla diagonalmente verso l'alto, lo sguardo si volta appena indietro nel gesto e le braccia si allargano per un'attimo, le gambe si raccolgono in volo e vanno poi ad accoglierla in quell'atterrare sulla testa della Judai. O almeno qual'ora non ci siano particolari complicazioni, dovrebbe essere la sopra ed una volta ritenutasi a distanza di sicurezza ma soprattutto con una stabile base sotto ai piedi, vedrebbe di sganciarsi la cinta dell'imbracatura lasciandola cadere sulla pietra, alandosi per guardare dunque il ragazzo con le braccia incrociate al petto ed un filo di astiosa incomprensione < Sì può sapere cosa stai facendo? > e non usa più ne nome ne onorifico, anzi, sembra stia iniziando vagamente ad indisporsi, ma siamo tutti curiosi di sapere cos'ha in mente il bombarolo { 1/4 Movimento }

00:39 Mattyse:
 Richiamata l'innata non gli mancherebbe molto, in fondo ha completato gran parte del suo piano, ora gli rimane solo fare la parte finale e avvisare quelle che sarebbero le sue copie. Prima ancora di porgere il proprio sguardo, il bianco vorrebbe comporre i sigilli, iniziando da quello del topo, seguito da quello del cane, della tigre e terminare con quello che potrebbe anche apparire come il suo preferito, quello serpente. Successivamente il ragazzo andrebbe a concentrarsi sul proprio chakra di tipo Mokuton per convogliarlo in un punto del proprio corpo, al propria spalla sinistra, da cui tenterebbe di farlo uscire. A differenza della moltiplicazione del corpo normale, questo sarebbe visibile e prenderebbe la forma del legno, questo parrebbe uscire dal suo corpo per andare a 'versarsi' in uno esterno. Nella propria mente manterrebbe il più lucida possibile la propria immagine: gli stivali alti e neri, con i pantaloni bianchi di quella tuta, la camicia sbottonata fino a metà e la pelle candida scoperta del petto. Non scorderebbe neanche il cappello e anzi, andrebbe a immaginarsi i capelli bianchi che vi escono da sotto questo, schiacciati malamente. E' seguendo queste linee che il legno che uscirebbe dalla spalla andrebbe a creare una copia inizialmente di legno, che poi prenderebbe il colore del bianco. Se fosse riuscito nella tecnica, dalla spalla cesserebbe la fuoriuscita di chakra Mokuton che interromperebbe così il collegamento fisico. Mat poi si volterebbe verso la copia. "Lui non parla." Esporrebbe così alla pallina di zucchero che la copia non dovrebbe parlare, salvo scleri. "Così non mi sento in colpa per lasciarti sola. La prossima volta prometto di essere più paziente!" Ecco, forse quello sarebbe il suo saluto, anche perché prenderebbe a camminare senza accennare ad altro, dirigendosi verso la stessa stradina da cui era arrivato a inizio missione. Certo che per lui è durata ben poco! Passo dopo passo, il bianco così andrebbe a svanire lungo il sentiero, mentre il tronchetto animato andrebbe ad afferrare cestino e bastone per continuare il suo 'lavoro'. [Tecnica della moltiplicazione lignea 3/4][Tecnica della moltiplicazione lignea -5 -5][Chakra 13/25][END]

01:08 Izayoi:
 Non sono movimenti così particolari quelli che vede compiere al ragazzo al di fuori dei sigilli, insomma, di sicuro non potrebbe far altro che aspettarsi una tecnica da parte del Senju, ma non è tanto la questione della tecnica in se quanto invece a lei è sembrato insolito l'incupirsi di lui che si è fatto serio all'improvviso per poi zittirla con quel secco e breve sibilo. Insomma, pensava a chissà che cosa perchè sempre stata cresciuta ed allenata a pensare il peggio per potersi aspettar di tutto, per non deludere le proprie aspettative ed onestamente parlando la dritta va quasi d'istinto su Takemikazuchi. Le dita della mano si avvolgono appena intorno al manico in quel vedere il legno plasmarsi all'uscire dal suo corpo, un qualcosa di rapido ma che ha modo di vedere in maniera procedurale, notando il suo semplice andare a ricreare una copia. L'espressione arcigna di lei svanisce, la dritta non completa nemmeno quella presa sul'elsa ed anzi, all'improvviso si sentirebbe particolarmente stupida per aver pensato male nei confronti di un ragazzo che pare così solare ed innocente, anzi, la dritta si porta all'altezza del petto e lo sguardo affascinato per l'utilizzo del Mokkuton, mai visto di persona, svanisce in fretta per lasciare spazio ad un che di sorpresa, quando sente le sue parole e lo sente parlare < Ah! > gli dispiace, non sà bene che cosa ma gli spiace e la dritta si tende appena in direzione del ragazzo come se potesse fermarlo dolcemente l' da dove si trova, dall'alto, finendo poi invece per saltare verso il basso quando lui però starebbe già allontanandosi < No aspetta, mi dispiace MAttyse-san! Qualunque cosa abbia fatto! > e lei è gentile e pura sino all'ultimo, tanto da dispiacersi andando a giungere alla conclusione che deve aver fatto qualcosa per farlo offendere, poverina, ci si cruccia pure in quel suo risultar buona verso tutti, quasi realizzando di aver fallito, quest'oggi, con il Genin < Vorrei sapere che cosa gli è preso... > direbbe poi sospirando, staccando le lilla dall'immagine già distante di lui per poi voltarsi e ritrovarsi lì la copia. La osserva, immobile, così come lei fisserebbe la copia stessa, ma l'unica sua risposta alla questione dell'essere rimasta lì con una copia sarebbe quella di inchinarsi nei confronti della copia stessa, il lavoro sul volto della Judai pare finito e l'ingrato compito di togliere macchie bianche di dubbia entità dal visto del Nono spetterà a qualche altro malcapitato, per ora, lei si scusa - pure - nei confronti della copia, quasi potessero quelle stesse scuse raggiungere il padrone della creazione < Mi scusi, copia di MAttyse-san. > e detto ciò, si volterebbe per andare verso casa, non propriamente triste ma crucciata in quel ripercorrere le proprie parole per andare a dedurre se abbia veramente detto o fatto qualcosa non trovando nulla. MA è proprio questo il punto, non aver nulla di male, che ha fatto sì che vi fosse sin troppo noioso bene, nelle parole della lei di zucchero filato. Povero Mattyse, o povera Izayoi? A voi la scelta. { End }

Mat e Iza (o Iza e Mat) iniziano quella che sarebbe la "missione" riguardante la pulizia dei volti. Mat vestito da campagnolo si presenta canticchiando, intenzionato ad ammazzare il tempo parlando di stupidate, come la voce che il nono faccia cosacce su quei volti, mentre Iza, tenerella e rigida (forse anche frigida) come sempre, tenta di essere solare e amichevole. Troppo innocente la seconda, termina presto la pazienza del bianco che, per non lasciarla comunque da sola in quel lavoro, usa una tecnica del proprio clan per far continuare la missione ad una propria copia.
Ps.
La piccola palla di zucchero verrà usata come "figlia di prova" da Mat nonostante abbiano la stessa età.