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Mango con il sale

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con Mekura, Mattyse

19:37 Mattyse:
 Il suono del sacchetto contenente le monete richieste, un quantitativo anche alquanto esiguo ma corretto visto il numero di articoli acquistati. Mat farebbe poi un passo indietro, issando il sacco contenente ben centosessanta carte bomba, per sollevarlo dal terreno, farlo roteare in senso orario, passando davanti a se, dal fianco sinistro a quello destro, dandosi modo di sollevarlo maggiormente con maggior facilità e poterlo caricare sulla propria spalla destra. Non pensava potesse essere tanto difficile trasportare delle semplici carte bomba. "Si, ci vediamo" Se sopravviverai. E' questo il pensiero che rivolge al mercante mentre il piede sinistro è il primo a muoversi in direzione della porta che lo condurrebbe in mezzo alla strada. Sul terreno impatterebbe la suola dello stivale nero, che come il gemello stringerebbe i pantaloni neri, di una tuta, fino a metà stinco. Per una volta non ha il porta kunai o la borsa porta oggetti, ha solamente quel sacco che tiene sulla spalla. Il busto è coperto da una t-shirt di colore bianco, un poco stropicciata visto i continui movimenti e l'esercitare pressione da parte di quel bagaglio. Per essere più precisi, in quel sacco, vi sono centosessanta carte bomba, tre giacche a vento di colore nero, delle stoffe dello stesso identico colore e un filo da cucito. Tutto utile per quelli che sono i suoi piani futuri. Il bianco prenderebbe a camminare in direzione della propria abitazione, ma qualcosa gli suggerisce di allungare, forse la mancanza di quella donna, forse il ricordo di quella sera... La mente gli suggerisce di passare davanti al Dojo Hyuga... Magari sarà fortunato e avrà per lo meno modo di vedere come sta [Equip: 160 carte bomba]

19:57 Mekura:
 Non li capisce, non capisce questa idiozia patologica di Fujazaki. Sarà giovane ma ogni volta che trema guardandola le da un fastidio incredibile. Si è trattenuta dal lanciarli il vaso di ceramica perché i suoi figli erano nella stanza ma altrimenti lo avrebbe strozzato. Non sa neppure perché è così arrabbiata, non sembrava arrabbiata, eppure lo ha quasi visto scivolare mentre usciva fuori dalla sala. Ha bisogno d'aria ed è per questo che è uscita fuori per una passeggiata, una tranquilla, per nulla stressante camminata nel ridente centro cittadino. <ah, ammazzerei qualcuno per un frullato di Mango e del sale> lo dice così ad alta voce, senza freni inibitori mentre si vede chiaramente che il viso è più pallido del solito, quasi verde. <hum, ho sete> continua a borbottare mentre si scosta i capelli neri dietro le orecchie. Il trucco è il solito nel viso della donna, forse ancora più visibile per via del pallore da farla sembrare un vampiro assetato di sangue. Già l'effetto con il Byakugan doveva essere teatrale, adesso farebbe impressione. Come al solito vestirebbe con il suo stile, che nel minimalismo cerca di essere sempre impeccabile e rigoroso: Porta una giacca bianca che le arriva fin sotto il seno, collo alto e maniche che scendono sulle braccia lunghe abbastanza da nascondere le mani. Sotto questo un completo di pelle opaca blu notte con una trama geometrica che copre il corpo come una seconda pelle, simulando la forma di due serpenti stilizzati e gemoetrici che partono dal basso circondando uno per gamba per poi incrociarsi sul ventre e incrociarsi sotto il seno. I bordi di questi serpenti sono dorati così come alcuni dettagli che danno una texture alla divisa. Sulla schiena della giacca bianca il simbolo del clan circondato da un serpente infinito, completa il suo look, il quale ha un obbietto: farsi riconoscere, essere bello ed essere comunque adatto a combattere. Uscendo dal Dojo insieme alla tutrice guarda i bambini strapazzandoseli un po' parando in particolare con Hiashi, il maggiore. <torno subito bambini questa sera ho voglia di mangiare un sacco di Anpan con voi e li vado a prendere, fate i bravi hum? me lo dai un bacio? un grande? uno piccolo?> Entrambi darebbero un bacio alla guancia di una madre molto stanca prima che questa li abbracciasse rimanendo ferma così per un lungo minuto. Poi si solleverebbe andando verso le porte del Dojo, uscendo all'esterno. Solleva lo sguardo trovandosi di fronte niente meno che Mattyse. Rimane ferma sul posto per un po' guardando il genin con quel carico sulle spalle, con un sorriso che si allarga verso l'alto. Si deve trattenere dall'andare oltre. <Mattyse-chan, qual buon vento> direbbe con formalità prima di avvicinarsi a questo. <non ci vediamo da molto...ti vedo impegnato> afferma guardando verso il sacco per diverso tempo, abbastanza stranita. [ch on]

20:33 Mattyse:
 Se vi sono delle divinità sembrerebbe che in qualche modo stiano giostrando la cosa a suo favore, essendo per Mat possibile osservare una figura femminile, anche facile da riconoscere per i suoi occhi ambrati, salutare i propri figli. E' un immagine che tenterebbe di salvarsi nella mente, carina, adorabile... A dir poco stupenda. Il bianco è consapevole di ove si trova e che avanzare non tornerebbe utile affatto, come andarsene senza farsi vedere... Bhe, sarebbe più un colpo inflitto a se stesso, un colpo che non è intenzionato a darsi per il piacere di un uomo che neanche conosce. Riprenderebbe il passo solo vedendo che anche lei sta a fare lo stesso, un passo lento, che le dia modo di allontanarsi di più dall'abitazione. Ok Mat, respira e ricorda che sei praticamente dinanzi a casa sua, è ovvio che il suo atteggiamento sarà diverso rispetto a quando siete in privato, in quel momento lei è un bersaglio in movimento e te il colpo che potrebbe ucciderla... Potrebbe ucciderla, rovinare quell'immagine di donna forte, moglie fedele e perfetto capo clan che ha... No, i pensieri del bianco non dovevano portare a questo, ma per fortuna a distrarlo vi è la voce della Hyuga che lo attraversa repentina. "Mekura-sensei" Non l'ha mai chiamata così, anzi, già due volte gli ha detto chiaramente di non volerla come insegnante, di farci poco con un insegnante. "E' vero, forse sono stato preso un poco da alcune missioni" Tenterebbe così di giustificare la propria assenza, mentre la testa riprenderebbe a parlare e a suggerire ipotesi, tremende per giunta. Ipotesi a cui Mat si rifiuta di credere ma che allo stesso tempo lo turbano, sempre più visibilmente, ma per ora riuscirebbe ancora a mantenere quel sorriso, da una parte sincero, per essere riuscito a vederla, ma dall'altra cupo, causa le loro limitazioni. "Bhe, un genin non preparato è un genin morto." Ecco la motivazione di quegli acquisti. Neanche tanto falsa. "E voi? Vi vedo..." Gli occhi si aprirebbero bene mentre il sorriso ora svanirebbe in un'espressione più preoccupata. "...Pallida" Che non stia bene? Magari un po' di influenza... "Stai bene? Hai la febbre?" Dimenticherebbe così l'importanza dell'apparenza, più preoccupato sullo stato di salute di lei [Equip: 160 carte bombe]

21:01 Mekura:
 Mekura solleva il mento soddisfatta del distacco di Mattyse di fronte al Dojo Hyuga, ma non è sorpresa: è intelligente, forse più di lei per certi aspetti. Il mal di testa continua a esserci, non fa male, non è una emicrania ma solo un fastidio costante. <ah> risponde solo in questo modo guardando il sacco <c'è da dire che ti sei preparato per un bel po' di anni con tutta quella roba> si massaggia la gola mentre la faccia appare sempre più corrugata. <che cosa hai preso? sembri un ladro da fumetti conciato così, ti manca solo il fazzoletto legato sul mento e sembri una caricatura dei libri di Hiashi> cerca di sembrare ironica ma dal tono piatto sembra incredibilmente seria, non che non fosse così ai suoi occhi effettivamente <comunque, parlamene mentre andiamo verso il centro che dici?> almeno così può passare un po' di tempo con lui,sempre in modo discreto. <ho una gran voglia di succo di mango, no qualcosa di più denso, si, un frullato, Mattyse chan, adesso andremo a prendere quel frullato> è un ordine, chiaramente il tono è questo. E così la donna marcia a prendere un frullato non sa neppure dove a quest'ora, ma è certa che l'avrà a costo di far esplodere qualcosa. Si gira con lo sguardo torvo ed infastidito solo quando questo, come tutti gli altri oggi, si sono permessi di assicurarsi che stesse bene, come osano? <STO BENE> le viene da esclamare fulminandolo con lo sguardo e mandando un aura di morte dal suo corpo. <sto...benissimo> ripete stringendo i denti cercando di controllare la voce <e non capisco perché sia così importante la mia pelle, sono sempre stata pallida, tranne quando prendo un po' di sole come tutte le persone normali!> Solleva le spalle e allarga le braccia <I capo clan non prendo la febbre, i capo clan prendono il frullato di mango> dichiara la donna tornando a marciare per poi finire la frase con lo stesso tono di conquista < e sale> [ch on]

21:18 Mattyse:
 Mat inizialmente si trattiene dal gioire a quella offerta, per quanto l'orario e diversi fattori non gli permetteranno di approfittare al meglio della sua compagnia, per lo meno potrà godere della sua compagnia e della sua voce. "Ma io..." non sa effettivamente come reagire a quel paragone con un classico ladro di fumetti. Non è mai stato un amante del genere, li ha sempre trovati ridicoli, inutili rispetto ai libri su cui si concentra lui. Questo tempo nella lettura, lo ha sicuramente fatto maturare diversamente rispetto agli altri della sua età. Maggior conoscenza, maggior consapevolezza... e il tutto sembrerebbe chiamare una maggior maturità, anche se solo a tratti e su determinati argomenti, come se questa possa essere una sorta di effetto collaterale... Bhe, non è sbagliato a definirlo così. "Succo di mango sia." Accetterebbe così, prima di voltarsi per affiancarsi alla donna, sarebbe quello il momento in cui prenderebbe a parlare se la donna non parrebbe fulminarlo e... innervosirsi? Con chi crede a che fare? Con un ragazzino qualunque? Con uno dei suoi allievi o... Mat si stringerebbe inizialmente la lingua al pensiero, con suo marito? "Perché non è il tuo pallore normale Mekura. Di solito sei cadaverica, ora sei paragonabile ai miei capelli." Ecco l'unico paragone a cui riesce ad aggrapparsi. "Cosa che viene sottolineata dal trucco, più di quanto non faccia normalmente." Si, sa bene, grazie alla prima reazione che la donna ha avuto, che sta buttando benzina sul fuoco. Ma a costo di litigare con quella donna, si accerterà che stia bene. Ed è la frase finale che lo obbliga chiudere per metà gli occhi ambrati e perdersi in un espressione... da citrullo. "In media i capi clan muoiono. Da soli e tristi." Quasi ringhierebbe quella parole "Prendendo a camminare con un passo definibile 'spedito', intenzionato ad allontanarsi da quella casa prima di perdere le staffe e dare troppo nell'occhio. "Veloce sensei. Prima che il frullato di mango finisca e qualcuno possa farsi due domande" Non sa bene se la donna coglierà quel messaggio cifrato, in cui paragona il frullato di mango alla propria pazienza: se si trovasse il collegamento, sarebbe facile da tradurre in un 'Cammina prima che perda le staffe e faccia un cinema a pochi metri da tuo marito.' E' odio quello che prova nei confronti di quella fedeltà che la donna prova per il suo clan, secondo lui è esagerata. Per l'essere d'esempio dovrebbe vivere, lasciar vivere ed essere felice. Perché invece dovrebbe essere la figura di una Hyuga perfetta? A costo di andare veramente a morire da sola? [Equip: 160 carte bomba]

21:36 Mekura:
 Ferma il passo letteralmente con una botta di tacco che si sente sulla strada. Non parla ma affronta Mattyse con una espressione che si può tradurre con un "tu non vuoi Baccagliare con me" ma non dice altro, solleva il mento e si dirige di nuovo in marcia verso il mango agognato. La strada improvvisamente diventerebbe doppia, curioso, era una sola prima, perché dondola? Porta una mano sulla tempie e sbatte la testa, improvvisamente si sente debole e stranita. Rallenta un attimo mentre inizia ad ansimare, era come se avesse qualcosa che le stesse risalendo nello stomaco e le gambe che le bruciano insieme al petto, no, lo stomaco? La donna aumenta di colpo il passo, non corre ma è evidente che sta cercando di allontanarsi il più possibile dal Dojo mentre sente il petto comprimersi verso l'interno. Gli occhi vagano in ogni direzione e velocemente decide di andare verso un parco non troppo distante con una mano sulla bocca come se avesse intuito cosa stesse per accadere, ma lo farebbe con contegno, con freddo contegno di chi non si può permettere una debolezza di fronte agli altri, che siano del clan o esterni. Per la pressione sente quasi gli occhi uscire fuori dalle orbite, ovviamente è solo una sensazione ma è orribile. Quindi eccola li, Mekura, in procinto di fare la camminata più arrabbiata di sempre ma comunque con dignità, classe e contegno, che poi ad un certo punto, vicino ad un'albero sbarellasse andando a destra e poi a sinistra è un'altra storia. Si avvicina ad un albero e poi ad un cestino e trema chiudendo gli occhi con ancora la mano davanti alla bocca. Sembra che stia per arrivare sul bordo quando, con un suono osceno gonfia le guance e vomita in parte sulla mano. Non scomponendosi, rimane ferma per qualche secondo, afferra con la mano libera un fazzoletto da dentro la tasca e si lava la mano. Lo butta, porta indietro i capelli e vomita il resto, piegando il busto in avanti sul bidone come se stesse sputando una gomma, resistendo al terribile odore e sapore che sente nella bocca. Intanto il petto si solleva e si abbassa con evidenti spasmi. Ma non se ne preoccupa troppo, è preoccupata piuttosto che il vestito non si sia sporcato. [ch on]

21:56 Mattyse:
 Cos'è quello sguardo? Sfida? L'inizio di quello che sembrerebbe un litigio? Mat lo sosterrebbe, non per rispondere con un 'si', ma se fossero state parole avrebbe risposto dandole della stupida. Però non parla, vuole allontanarsi da quel posto per poi essere lui a strigliarla, essere lui a gonfiare il petto e a dirle che del clan, che sia Hyuga o Senjuu, non gli importa nulla, che gli altri potranno dire quello che vogliono ma che è lei che deve stare bene, che è lei che deve sorridere e non per far felici gli altri. Ha giusto il tempo di pensare a queste cose, di elaborare un discorso fatto e finito che la donna palesa quei primi sintomi, rende sempre più visibile il mal'essere, il dondolare... che sia un giramento di testa? Mat prenderebbe così ad accelerare il passo per starle vicino, lasciando cadere il sacco dalla spalla per farlo passare sopra l'avambraccio destro, così da reggere il peso solo con l'arto, essere libero di lasciarlo cadere in qualsiasi momento e muoversi più liberamente. "Mek?" Tenterebbe di richiamarla osservando la sua mano essere portata davanti alla bocca... Gli occhi si aprirebbero un filo di più rispetto a prima, intenzionato a osservarne meglio i gesti mentre i passi si farebbero più ampi nel tentativo di raggiungerla... Un passo, due, tre... Quanti metri avranno fatto? Saranno abbastanza lontani? "Mekura!" Esclamerebbe sentendo quel rigetto soffocato dalla sua stessa mano. Repentino il bianco mollerebbe la presa sul sacco, tirando in dietro il braccio destro che risulterebbe rallentato ancora per poco, mentre la gamba sinistra si stenderebbe per far scattare il giovane che in questo modo si lancerebbe verso di lei. Il tempo di raggiungerla e questa già si sarebbe pulita, ma dovrebbe arrivare in tempo per il grosso. Anche Mat porterebbe una mano sulla fronte della donna, sia per reggerle il capo che quei pochi capelli che le potrebbero sfuggire, mentre la mancina andrebbe sul suo petto a posare il pollice un centimetro sotto la base del suo collo per fare da riparo a quegli indumenti. Anche lui, che odia quel suo voler essere perfetta, si impegna per accontentarla. "Cazzo." Esclamerebbe ora a bassa voce, tenendo i propri occhi ambrati sul suo volto. "Ti conviene del riso, altro che frullato al mango." E' solo un commento, ma fatto con una certa superbia, in fondo vederla vomitare dopo una mezza discussione silente inerente proprio al suo status fisico... Non sa bene che dire, ora prenderebbe molto volentieri a fargli quella strigliata, ma non è il caso. Anche lui in quel momento ha perso la voglia di sgridarla ma ha solo voglia di starle vicino e assisterla quanto meglio riesce. "Stupida orgogliosa... " sbufferebbe ora prima di scuotere appena il capo. Mat rimarrebbe lì, a costo di prendere dei pugni, per reggerle la testa e proteggerle il vestito. [Equip: 160 carte bomba]

22:06 Mekura:
 Guarda Mattyse appena si avvicina dopo un "moan" sopresso tra le labbra appena ha finito sentendo il tocco di questo che la aiuta a vomitare. Fa finta che non sia successo nulla, rimanendo sul posto, facendo un sorriso strafottente quasi <visto? sto perfettamente, capita a tutti di vomitare di tanto in tanto> e mentre dice questo si ferma di nuovo, solleva la mano come per dire "un attimo" si gira verso il cestino e ritorna a vomitare più forte di prima. Sta volta fa meno la brillante e chiede qualcosa a Mattyse <Matt, scusami, credo di aver bisogno dell'acqua, ci deve essere una fontanella da qualche parte?> non lo sa e adesso con il byakugan non se la sente di cercare. Sputa la bile arrivando a vomitare tutto, tanto che inizierebbe a vomitare della sostanza trasparente, come se avesse svuotato tutto il suo stomaco <ah...> stringe le ginocchia puntellandole le une con le altre per evitare di scivolare a terra e con le mani si tiene aggrappata al bordo continuando ad ansimare andando a cercare a tastoni una mano di Mattyse senza dire nulla. tenendo gli occhi chiusi mentre continua ad ansimare. Solo dopo un po' ha deciso di esprimersi <s-si, lo so> risponde cercando di calmarsi. <sono una cogliona...e anche stronza> sospira senza guardarlo, anzi gira la faccia dalla parte opposta per non far sentire il suo alito <vuoi aiutarmi...anche se sono così?> Sospira e lo guarda di nuovo questa volta, sorridendo a denti stretti. Poi guarderebbe la mano di questo, il quale, ha una bella striscia di rigurgito che scende verso il basso <...> mugugna <anche alla tua mano servirebbe dell'acqua....scusami> [ch on]

22:23 Mattyse:
 Si, sta proprio bene. Alla perfezione. Ma conoscendola, il bianco si doveva aspettare una risposta simile. Alla richiesta della Hyuga, Mat alzerebbe il capo andando a cercare con lo sguardo la tanto desiderata fontanella, ma non riuscirebbe a trovarla subito, solo dopo uno sguardo più approfondito la vedrebbe... Ma la donna avrebbe già ripreso a vomitare. Il bianco deve trovare una soluzione, rapida. Ecco un sospiro, per poter comprendere meglio il da farsi: terrebbe la testa ed quella guardia al vestito della donna, chinando però appena le ginocchia per abbassare il proprio busto e poterlo portare contro il petto di lei, più verso la sua spalla sinistra, per darle un minimo di sostegno, mentre l'avambraccio sinistro andava in contro alla sua mano per darle modo di stringerlo mentre la mano mancina si sporcava. Meglio così, era stata messa lì proprio per difendere i suoi abiti. Mat assottiglierebbe appena lo sguardo sentendola giudicarsi 'cogliona e stronza', ma tratterrebbe anche a fatica una risata. Non avere i suoi occhi puntati su di se però pare essere una punizione. "Credi ti stia aiutando perché mi piace aiutare le persone? Perché se è così devi rivisionare il nostro rapporto Mekura." E' una chiara e semplice frecciatina. "Provo qualcosa per te proprio perché sei stupida e orgogliosa, vorrei solo lo fossi in altro." Ma in fondo anche così non gli dispiace. "Se hai finito ci avviamo verso la fontanella. Guai a te se osi staccarti." Si, è una minaccia bella e buona. Pretende di avere parte del suo peso sul proprio busto, vorrebbe solo la libertà di far scendere la mano destra dalla sua fronte al suo fianco per poterla sostenere meglio. "Quindi, perché sostieni di essere cogliona e anche stronza? Sono curioso" Vorrebbe farla parlare e con quella domanda potrebbe anche togliersi ancora qualche dubbio, in fondo è incuriosito dal perché l'uso di quei due aggettivi quando avrebbe potuto solo dire 'hai ragione'. "La mia mano era lì per sporcarsi. Ora andiamo a farti bere qualcosa, poi me la laverò." La voce non è dura come invece aveva preso ad essere all'inizio di quella discussione, sarebbe più calda e pacata, in fondo deve stare vicino ad una donna malaticcia, per quanto ne sa ancora. [Equip: 160 carte bomba]

22:38 Mekura:
 <ohh me lo chiedi anche?> domanda sentendosi ulteriormente in colpa per quello che ha appena fatto <mi sono comportata male, ti stavi solo preoccupando per me, come tutti gli altri> Sospira <non so che mi è preso, sono giorni che faccio ferro e fuoco, sono trattabile solo se mi mettono Hiashi e Kurako davanti, o Ai o una lettera di Ken> sospira ripensando a cosa è successo nell'ultima settimana: ha quasi sbranato qualcuno perché, non ricorda neppure perché ma secondo lei stava facendo qualcosa che poteva mettere in pericolo la sicurezza dei più piccoli, la sua protettività materna è triplicata e già è bella alta di base. Ma che succede? Intanto si impasta la bocca continuando a stringere vigorosamente la mano di Mattyse mentre si avvicinano alla fontana. <allora cambio da un demone a una mamma orso, sono anche più appiccicosa con i miei figli o mi preoccupo troppo se si fanno male, se va avanti così l'addstramento di Hiashi ne risentirà> si, sta già iniziando ad addestrare Hiashi nel pugno gentile, le basi ovviamente ma lo sta già preparando. Anche Kurako farà lo stesso percorso, prima imparano, prima sarà più facile far funzionare quelle quelle conoscenze con il chakra. Preme su bottone una volta arrivata alla fontana e inizia a bere, e bere, e bere. Ci sta sotto quella fontana per 3 minuti abbondanti a bere, quasi sembra che stesse bevendo per due. <...> si ferma l'acqua le scivola sulla faccia mentre guarda il vuoto: la maternità alle stelle, la furia che esce fuori senza nessun freno inibitorio, la nausea, la costante sete, gli Anpan e recentemente le sembra che il seno si sia ingrossato <...cosa ho detto prima?> perdita della memoria a breve termine <frullato, con mango e sale?> lo chiede verso Mattyse e incredibilmente riesce a raggiungere nuovi livelli di pallore. Ora di fronte al giovane c'è un fantasma. [ch on]

22:50 Mattyse:
 "Se dovessi prendermela per tutte le volte che una stupida orgogliosa mi parla non..." Heylà piccolo Mat? Che cosa stai per dire? Hai la lingua lunga ma ti conviene non lasciar trafilare il dubbio con Eiji ti ha installato un quel cervellino. "...non starei tanto bene con te." Molto meglio, forse. Il ragazzo accompagnerebbe la donna verso la fontana, lasciandola parlare a ruota libera, quasi intenzionato a farla distrarre con tutte quelle chiacchiere. Raggiunta la fontanella la farebbe bere, facendo scivolare la mano destra dal suo fianco alla sua schiena, pronto a riacciuffarla nel caso provasse a cadere o simile. Agli occhi del bianco è palese che qualcosa ancora non va, ma non riesce a comprendere cosa. "Hey, respira eh" le farebbe quella stupida battuta nel vederla bere come un cammello, accennando, finalmente, ad una flebile risata. Avrebbe voluto invitarla a portare con loro i suoi figli la prossima volta, ma non è sicuro sia proprio una brillante idea, più per loro che per lui che come ha già detto più volte non avrebbe nulla da ridire. Mat rimarrebbe così pronto, in stato d'allerta, fin quando la donna non si rialza e non va a trarre le proprie conclusioni. Nel mentre il giovane andrebbe a sciacquarsi la mancina, tirandosi sotto al getto anche la mano della Hyuga. Ha stretto la stessa mano su cui ha vomitato, non le permetterà di andare in giro con una mano sporca. "Frullato con mango e sale" Risponderebbe all'unisono con lei, prima di portare ancora i propri occhi ambrati... Di nuovo pallida, anche più di prima. "Mekura." Ecco che il sorriso sparisce di nuovo, mentre la mano mancina andrebbe a strattonarla per stringerla contro il proprio busto. "Sembri una morta." Commenterebbe prima di fare qualche passo indietro in cerca di una panchina. La donna parrebbe sul punto di svenire, meglio farla sdraiare su una panchina che a terra. [Equip: 160 carte bomba]

23:12 Mekura:
 Data stellare 72 DK, il centro nevralgico della testa di Mekura è in pieno fomento. Il comandante "coscienza" sta urlando guidata da una furia mistica fermata proprio da uno dei suoi sottoposti della amministrazione morale "la fede". Sta piantonando un'altra sottoposta la quale è seguita da quell'altra ubriacona della "inibizione" la quale sta bevendo per dimenticare sotto lo sguardo di "dignità", "orgoglio" e "senso del dovere" che stanno piangendo in un angolo. Prende la parola "ambizione" considerando che la coscienza al momento è in furia omicida, e "furia omicida" si sta godendo lo spettacolo in un angolo con i pop corn appena sfornati di cinismo "oh, dove è arrivata la disagiata?" afferma la prima "mah disagiata è sempre li" scuote la testa "no, non "disagio" disagio sappiamo che è meglio non sapere cosa fa, cosa sta facendo la coscienza?" e cinismo "ah urla". Intanto, tornando alla ambizione "hai appena distrutto la possibilità di avere il potere nel clan, riprendersi da una botta colossale di ANNI, di riportare l'orgoglio a livelli accettabili, GUARDA COME L'Hai ridotta! cos'hai da dire Lussuria? cosa hai da dire in tua discolpa?" a quel punto lussuria prendendo da bere a "disinibita" risponde con un "bhe, almeno il rapporto con Mattyse è più sano di quello con il marito, non ci siamo infarcite perché volevi di più no?" Il resto delle emozioni corrono a fermare Ambizione che sta per saltare al collo di lussuria al grido di "tu lurida p..." in quel momento ritorna la coscienza della donna, sono passati 2 minuti. Sbatte gli occhi verso Mattyse senza dire nulla, in un certo senso è svenuta in piedi. Non sa neppure dove si trova, se Mattyse l'ha portata sulla panchina o no. <credo di aver avuto un vuoto> commenta a bassa voce <e credo di essere incinta> lo dice ancora più flebile. [ch on]

23:31 Mattyse:
 Panico totale. Mekura pare non rispondere, non essere intenzionata a collaborare o simile. Mat la porterebbe sulla panchina, stando attento a non gettarcela la farebbe distendere lungo tutta la seduta, andando con la mano destra a seguire lentamente la sua nuca per non farle picchiare chissà che testata. "Che diamine hai..." Parlerebbe inizialmente lui, da solo vista l'assenza di risposta della compagna. Diamine, non si sono allontanati neanche molto dalla casa, abbastanza da essere al riparo da occhi indiscreti, ma fino ad un certo punto... Se qualcuno dovesse uscire anche solo per fare due passi finirebbe male. Ecco, finalmente la donna pare riprendersi e Mat subito andrebbe ad incrociare i propri occhi con i suoi, sorridendo ampiamente a quel ritorno della donna. "Te dici? Mekura cos'ha-" Silenzio. No no Mat, forse non hai capito bene. Torniamo indietro, rivivi quei secondi e ascolta bene cosa ti sta dicendo, nel dubbio segui anche il labbiale. 'e credo di essere incinta'. No, nulla, hai capito bene. Mat si perderebbe per un attimo con lo sguardo a quella rivelazione, non sa cosa fare, come reagire, come rispondere. E' solo... un barile di emozioni, una più contrastante dell'altra: la felicità, per quanto sia giovane quella situazione lo emoziona, avere un piccolo Mat... diamine si. I problemi, che fanno nascere le emozioni in grado di andare in contrasto sono per lo più le stesse, le loro difficoltà, amplificate per quella... notizia. "I..Incinta..." Ripeterebbe a bassa voce prima di accennare ad un mezzo sorriso. Gli occhi ambrati di Mat si poserebbero sul ventre della Hyuga, poi il giovane si avvicinerebbe a questo, senza dire una parola, e se la donna non glie lo impedisse, vi poserebbe sopra le labbra per darvi un piccolo bacio. [Equip: 160 carte bomba]

23:47 Mekura:
 Se uno è felice, l'altra è sconvolta e sta per dire qualcosa quando vede la reazione di mattyse. Lo fissa con gli occhi sgranati mentre le bacia il ventre. <Mattyse..> è tesa, estremamente tesa <non è detto, probabilmente è solo una intossicazione> non ci crede neppure lei. Se fosse così, se è rimasta incinta subito, a discapito dei diversi tentativo di avere dei bambini, Hiashi e Kurako, vuol dire che tutto il terrorismo che ha subito in passato sono solo balle. Lei non è diventata sterile per via delle botte della vita da ninja e dei successivi parti, il suo utero è ancora attivo e pronto a sfornare nuovi Hyuga, in questo caso mezzi Hyuga. Tragedia: la capo clan si è appena resa conto che è incinta di un figlio, fuori dal matrimonio e con un minorenne che le sta dando un tenero bacio sulla pancia. Anche parlare di aborto a prescindere da chi fosse consenziente o no è complesso. Prima di tutto, lei: ne ha già avuti troppi di figli che considera tali ammazzati e quella immagine le torna come una botta in faccia quando considera questa possibilità. il Senso di colpa ha iniziato a mostrarle davanti alla faccia quelle immagini come se fosse colpa sua e non dei mostri che hanno preso il suo codice genetico e sfruttato come in una produzione industriale di carne da macello, letteralmente. Non era colpa sua, ma...psicologicamente sa che è un duro colpo per lei. Eppure sa che questo figlio/a può essere un problema: non si tratta solo della sua figura come capo clan ma per il fatto che dovrà dire addio alla vita da ninja per 9 mesi. E in 9 mesi può succedere di tutto, ci sono già troppe cose in ballo e progetti da portare avanti che hanno bisogno che lei non sia debole, non sia un bersaglio con una pancia enorme. Coccola la testa di mattyse come se non sapesse che altro fare, mentre continua a pensare, turbata guardando davanti a se. <non ti sente lo sai vero? si e no avrà la grandezza della punta di una matita> è solo un ammasso di cellule, una possibilità di vita, non vita in se. <non ci posso credere> sospira, esterrefatta. <una vita a cercare di avere un figlio e poi arriva quando ormai ti sei convinta che non puoi più averne> [ch on]

00:06 Mattyse:
 Si, è un azione stupida, ma è l'unico modo che ha per non dare altro peso alla donna che già, sicuramente, avrà il suo carico di pensieri. Vi sono ancora due mila opzioni e scelte, tra cui anche l'aborto. Mat non se la sente di imporre una scelta alla donna, in fondo la vita che andrebbe più a 'rovinarsi' sarebbe quella di Mekura. Sentirebbe una mano della donna andare sul proprio capo ed accennerebbe ad un lieve sorriso... Non ci voleva, lo sa anche il bianco. "Lo so" Commenterebbe a quella domanda probabilmente retorica, è consapevole che per dire che vi sia la possibilità che lo senta dovranno passare ancora un po' di mesi. Il volto andrebbe in favore della donna, difficile da non notare pensierosa... e senza neanche troppa fatica può farsi una mezza idea di cosa stia pensando. "Mek..." tenterebbe di richiamarla con un filo di voce. "Non guardare me. Hai una vita, un marito, una famiglia... Sei un capo clan, che per quanto secondo me non sia giusto come te interpreti questo titolo, sei libera di farlo come meglio credi... E' una tua scelta il da farsi." Quelle parole hanno un peso, è certo che le abbiano anche per lei, ma può sapere solo quanto stiano pesando su di lui... Il bianco deve prendere un profondo respiro per non soffocare con le sue stesse parole. Si, lui è sempre più convinto che la stia rovinando... le aspettative, la famiglia... ed ora appare anche un nodo che sarebbe arduo da sciogliere. E tutto questo non sa come spiegarlo, lui vorrebbe aver la libertà di saltare come un coniglio, sprizzare gioia come un bambino a natale... ma la situazione non è favorevole. "E poi quando arriva un giovane senjuu ti rovina tutto." [Equip: 160 carte bomba]

10:51 Mekura:
 Mekura guarda Mattyse, intanto la mano destra va verso il ventre toccandolo con premura e ansia. Lo ascolta e rimane in silenzio mentre pare persa nei suoi penseri, si riprende solo quando questo conclude con quella frase, che, per quanto cinicamente sia vera, la fa sbottare. <dammi la mano> ordina al ragazzo avvicinando la mano libera a questo aspettando che la afferrasse e appena lo avesse fatto gliela stringerebbe con forza. L'intenzione non è fare del male ma aggrapparsi a questo. Piega la schiena in avanti e sospira andando a guardare il ventre mentre un leggerissimo e triste sorriso appare sul volto <l'idea di generare un figlio ce l'ho da quando ho adottato Ai, per un po' di tempo avevo abbandonato l'idea di avere figli: non era il tempo, non era il luogo, non era la persona giusta e quello che pensavo fosse la persona giusta di figli non ne voleva. Poi è venuto fuori che a causa della vita da Kunoichi da prima linea è stato messo in dubbio la mia capacità di generale figli> in pratica le avevano detto che se non era già sterile lo sarebbe diventata con un'altra bottarella al ventre. <poi Hiashi e Kurako li ho cercati con molta attenizone e pensavo: è fatta. quello che per me era qualcosa di bello era diventato un altro oggetto di ansia. Ero riuscita ad avere i miei figli e poteva bastare è già tanto che Kurako sia venuto al mondo con quelle premesse> corruga la fronte e continua <questa è solo una premessa per la storia che ti sto per raccontare> lo guarda per un secondo mentre la mano sul ventre si ferma <non è una bella storia> Si prende il suo tempo e solleva lo sguardo verso l'alto, la sofferenza è peggiorata dagli ormoni in circolo <anni fa, c'è stato un pazzo che ha assalito il clan Hyuga, rapito la ex capo clan e cercato di portare in vita lo Hyuga puro, il definitivo Hyuga che avrebbe spazzato via dalla faccia della terra il clan dal sangue indebolito di Konoha. Lei è diventata l'eroina che ha salvato il clan uccidendo il cappuccio rosso, che ha riscattato la vita di molti Hyuga rapiti per gli esperimenti degli associati al cappuccio rosso. Quello che non viene raccontato è che, nel retro del giardino del dojo Hyuga c'è un cimitero, un mio piccolo cimitero con una insigna di pietra con i nomi di chi è morto. Sono nomi che non verranno mai ricordati, nomi mai denunciati da nessuna anagrafe, nomi che gli stessi non hanno mai udito. Quei dodici erano i miei figli> ha quasi le lacrime agli occhi mentre lo dice <con il supporto di persone all'ospedale, loro spie, mi hanno rubato degli ovuli nel corso degli anni e li hanno usati per creare degli Hyuga. Hyuga che hanno fatto nascere e che non sono cresciuti> si morde le labbra mentre guarda di fronte a se <sembrava di essere nel banco di un macellaio...> lo dice con un tono di voce strozzato mentre si blocca. per riprendere fiato. <lo so che devo scegliere io, ma non è una scelta facile di base, senza considerare il mio passato. Sei consapevole che al momento è solo una possibilità di una vita, ma è come se fossi io quel macellaio come se io stessi ripetendo quegli eventi> e questa volta ha un crollo. Non è una ferita che si è mai rimarginata e parlarne ogni volta è un tormento per lei, un dolore che è difficile da contenere. No, non è semplice. [ch on]

11:16 Mattyse:
 La donna sbotta, le parole del ragazzo erano mirate a farle capire che comprenderebbe qualsiasi scelta questa sia intenzionata a prendere, ma quella reazione, come la spiegazione che seguirà, è una conferma di quanto lei tenga a quella loro relazione, per quanto nascosta e complicata... è quello di cui il bianco aveva bisogno. La propria mano verrebbe afferrata senza alcuna difficoltà e, dando il tempo a Mat di comprendere di cosa abbia bisogno la donna, irrigidirebbe il braccio per darle quanto più sostegno utile. Gli occhi ambrati tornerebbero dritti sul suo volto, le orecchie sarebbero paragonabili a quelle ritte di un cane sugli attenti. Sa che Hyuga non ha mai detto parecchie cose riguardo la sua storia e che farglieli raccontare, quasi forzandola, non potrebbe solo che farle male. Mat sa che ne parlerà, con calma ed il suo tempo. Le premesse erano chiare e semplici, la donna pensava fosse impossibile per lei dare alla luce un altro figlio, così le era stato detto e vista la vita da shinobi... bhe, forse solo un testardo come Mat poteva mettere alla prova le parole dei medici, che a quanto pare avevano torto. Riguardo la storia... quel nome non è nuovo, il padre era riuscito a portare qualche lettura a casa che probabilmente gli è finita sotto agli occhi... ma non ne sapeva molto, quanto può trattare un giornale o un libro di infanticidio e massacri simili? Ecco la parte difficile, la rivelazione di quelle tombe. E' un gesto che dona onore alla donna che ha davanti, che fa crescere di gran lunga la già alta stima che prova nei suoi confronti, lasciando da parte il forte sentimento... e quando a lei giungerebbero le lacrime agli occhi, lui si perderebbe nella propria mente, come ad immaginare una situazione simile, se dovesse ricapitare e quella creatura dovesse nascere... sarebbero in pericolo entrambi... E lui, consapevole di essere solo uno stupido genin, come può difenderli al meglio? Come può garantire alle persone a cui tiene di vivere? Da quando tutto questo senso di paternità? Ha appena scoperto che potrebbe diventare padre e già qualche processo mentale gli si è attivato in quel cervellino? Probabilmente un altro effetto collaterale. Mekura Hyuga, che pensava di non poter avere figli, ora dinanzi ad un ragazzino di diciassette anni a piangere per i ricordi e... una sensazione orribile di insicurezza e indecisione che il bianco può solo immaginare. "Riesco a capire..." Sono le prime parole che uscirebbero dalle sue labbra. "...Posso solo immaginare quanto questo renda le cose difficili, si tratta di un esperienza orribile e la decisione porterebbe a dei probabili sensi di colpa anche senza questi eventi; la somma non aiuta." E' solo una constatazione di quanto possa essere complicato per lei. Mat prenderebbe un profondo respiro, allungando poi la mano libera verso un ginocchio della compagna, intenzionato a inventarsi qualcosa per rassicurarla. "Ma qualsiasi scelta tu faccia non sarai un mostro come lo sono stati loro. Non si tratta di spargere sangue per sfizio. Ufficialmente non si tratta neanche di spargere sangue." Forzerebbe ora un piccolo sorriso. A quel ragazzo l'idea di troncare quella 'cosa' non piace affatto, anzi, vista ora come ora si vedrebbe messo in secondo piano e non per i figli di lei, ma per la sua posizione e quello che sarebbe suo marito... Un bel colpo morale e un bel rospo da mandare giù... "E' valutare si vi è possibilità. Anche perché, avendo la consapevolezza di non poterne avere, non penso la notizia del contrario ti stia dispiacendo così tanto" [Equip: 160 carte bomba]

11:44 Mekura:
 In altri frangenti sarebbe scoppiata a piangere, senza la terapia, senza quello che ha subito e gli anni passati si sarebbe accasciata su Mattyse per disperarsi. Una parte di lei, quella ferita vorrebbe farlo tutt'ora, ma Mekura, la capo clan la parte che ha deciso di essere forte per se stessa oltre che per gli altri la sta tenendo saldamente a terra. Si prende solo il suo tempo per riprendersi ed incassare il colpo aiutata anche dalle parole di Mattyse. Mugugna appoggiandosi a questo su un fianco, chiudendo gli occhi per qualche secondo. <no, non mi dispiace> ed è vero questo <lo so che la femminilità non è legata alla capacità di avere figli, ma, l'idea che mi fosse strappato qualcosa, una possibilità per colpa mia tra l'altro mi ha fatto stare in ansia. Ho vissuto sempre molto male tutto quello che sono, in corpo e mente...e spirito> rimane in silenzio per un po' guardando Mattyse senza aggiungere nulla, lasciandosisfuggire solo un lamentoso <sono anche una stupida: io rischio quello che rischio, ma tu? tu sei un genin, hai talento, sei intelligente ed ho già cresciuto una bambina piccola quando anche io ero poco più di una ragazzina..è difficile ed estenuante> si sente in colpa anche per il genin ora ma intanto la sua mente sta macinando e macinando su cosa si più fare. La mano ancora protettiva al ventre. <...credo che dovrò smettere di piangere ora e fare qualcosa, qualcosa di concreto> non sa neppure se sia la cosa giusta, non sa neppure cosa comporti, se riuscirà, come fallirà, quando verranno a scoprire tutto quanto. <voglio fare un tentativo, prima di pensare all'aborto> commenta rimettendosi in piedi, lentamente, <l'attuazione potrebbe volerci del tempo e avrò bisogno di mezzi e persone...soprattutto del consenso> cosa avrà in mente? perché entra in aperto contrasto con il fatto dell'aborto: o lo fa ora o non lo fa, avrà ancora un po' di tempo massimo ma se non riesce prima è finita, dovrà giustificare in un'altro modo quel figlio/a. <tu sai quale è la percenutale di ninja del villaggio? quanto è il parametro tra giovani coppie che non possono avere figli perché entrambi in carriera o che sono costretti a rinunciarci per traumi gravi e morte? il villaggio ne risente come queste famiglie ed inoltre non c'è da escludere un fattore importante: le innate sono delle armi se per caso accadesse come in passato in altri luoghi> Seiun, Yoton ecc <si perderebbe non solo la cultura ma anche la speranza di poter far rinascere quei clan> permetterebbe di prendere una brutta esperienza e trasformarla in qualcosa di buono per tutti. <potrei...potrei provare ad inserirlo in questo programma e dargli la possibilità di nascere. Un utero vale l'altro che sia di carne o di metallo> le va bene uguale, basta che sia vivo. [ch on]

12:27 Mattyse:
 Era consapevole che rischiava di girare il coltello nella piaga, di aumentare quello che sarebbe il carico di emozioni negative che già la donna starebbe provando, ma non aveva molto altro da dire, l'unico pensiero che non ha ancora rivelato è quello di non poter tollerare molto una possibile motivazione per cui non tenere quella possibile creatura. L'apparenza e/o il marito. Ed è stato il primo a palesare che erano giustificazioni plausibili, ma sarebbero delle giustificazioni che lo porterebbero più sull'attenti, alimenterebbero la paura di rimanere fisso come amante... E questa cosa non è intenzionato a tollerarla. Per nulla al mondo. La donna si stringerebbe al suo fianco e Mat andrebbe ad avvolgerle il busto tra le proprie braccia. Lo ha già detto, non vuole un sensei, non vuole una donna immagine, vuole avere accanto Mekura Hyuga, la capo clan dal carattere forte che a quanto pare torna ad essere ragazzina con lui e che riesce ad aprirsi tanto da trovare riparo per le sue debolezze... Il problema è questa visione va in contrasto con l'immagine che lei vuole dare al proprio clan. In completo contrasto. "Io sono un genin che passa il tempo a leggere, occuparlo in altre maniere non sarebbe male. Sono intelligente? Allora troverò una soluzione per ogni problema. E se è estenuante, bhe, meglio farlo ora che ho fisicamente le energie per correre dietro un marmocchio no?" Sarebbe risponderebbe con tono basso, intenzionato a darle modo di alzarsi; Mat terrebbe una mano sulla schiena della donna per seguire lentamente il suo movimento. Vista la velocità con cui si è sentita male, non gli pare il caso di dar completa fiducia a quel corpo, non così velocemente. "Qualcosa di concreto? E che vorresti fare?" Spera nella risposta 'lanciare il marito', ma è chiaro anche a lui che questa risposta non arriverà. La Hyuga ora sembra essere a favore a quella gravidanza, o almeno ne sta elencando le cose positive... mostrando al giovane interesse comunque in quella che è la loro relazione, per quanto sia nascosta, questo darebbe fiducia al bianco riguardo al da farsi. Anche il discorso delle innate viene toccato, già più delicato, infatti a Mat sembra un paragone a degli oggetti e la cosa non gli vada proprio bene, ma può sorvolarla, dando fede al fatto che la cosa sia solo stata trattata male per diverse motivazioni. Ecco, una proposta anche intelligente, per quanto non molto naturale e che richieda una mentalità alquanto aperta, che per fortuna il bianco ha. Solo che si vede nascosto, vede proprio quelle motivazioni che riesce a tollerare reggere il muro che in quel momento si si trova dinanzi. "Non penso sia l'utero a decidere molto come cresca un bambino, quanto il contesto familiare..." Sussurrata sarebbe questa frase, Mat tenterebbe di lasciare un indicazione che vi è qualche dettaglio che non gli va a genio, sperando possa anche essere palese quale sia, ma non è una certezza. Che scuse si sarebbe inventata per giustificare la presenza di un altro bambino? [Equip: 160 carte bomba]

12:59 Mekura:
 Il contesto familiare, già quello è sempre un problema. Un problema di cui forse, la donna si sta facendo un po' troppi problemi e che invece di nascondere ed insabbiare tutto dovrebbe affrontare di petto, anche perché se vuole prendere questa strada e non l'aborta con qualcuno lo dovrà dire. In ogni caso sarà giudicata, la forza di una persona sta nel farsi scivolare addosso la cosa e saperla affrontare di petto. Questo deve essere lo stoicismo di uno Hyuga, deviare l'attacco e scagliarlo contro l'avversario e se vuole dimostrarsi davvero degna di questo titolo deve iniziare ad erigersi in questo modo e far sentire la sua voce anche nell'ambito familiare. <Idee coraggiose hanno bisogno di azioni audaci> commenta la donna guardando Mattyse. Gli darebbe un bacio sulle labbra a tradimento, uno tenero e caloroso portando le mani attorno alle spalle di questo. <non è una cosa solo mia, l'idea di portare dei cambiamenti importanti al villaggio ed al clan è sempre stata una mia prospettiva. é inutile predicare un credo come quello della foglia se nei fatti non rispondi a dei problemi concreti. Questo è un problema che affligge molte persone e che richiede la forza delle mie convinzioni per portarlo avanti, le mie e di quelli che mi seguiranno. Dovrò parlare con mio marito e essere sincera> è una mossa forte perché rischia il ricatto o peggio, ma, è ora di rendersi conto, che lei è un mostro difficile da attaccare. <non c'è bisogno che l'intero clan lo sappia, neanche a lui gioverebbe> e li libererebbe da certi aspetti del loro accordo. Infondo il loro matrimonio è più simile ad un accordo politico che altro, l'amore è sempre stato secondario. <ora, devo andare a prendere da mangiare per i miei bambini, gli ho promesso dei panini dolci...e voglio ancora quel mango, vuoi venire con me?> chiede la donna lasciando il tempo a Mattyse di decidere se si o no. [ch on]

13:21 Mattyse:
 Non ha chiaro in testa come le cose potrebbero cambiare, continua a pensare che forse debba far qualcosa per darle un vero motivo per fare un gesto del genere, o altro... In fondo la sua 'forza' è centrata sulla preparazione e questo lo ha abituato a vedere mille possibilità differenti... Ma ora le vedrebbe tutte contro di se. O almeno fino a quel bacio. Un bacio a tradimento, che sicuramente non si aspettava, che risolleva il suo morale, come il suo volto e lo vede inizialmente spalancare i propri occhi ambrati al contatto tra le loro labbra, ma Mat tenterebbe di riprendersi in meno tempo possibile per poter godere al meglio di quel bacio, allungando la mano mancina verso il suo volto per poterlo accarezzare con i polpastrelli nel mentre... Le parole successive, vengono prese come 'esempio' di forza, l'intenzione di voler affrontare un problema in un determinato modo, cercando di limitare le conseguenze che ne potrebbero seguire... ma accettando comunque di dover affrontare di petto quelle che avverranno. E' il metodo di risoluzione migliore, affrontare il problema quando questo è ancora uno e non rischiare che la cosa si ingrandisca troppo, poiché andrebbe solo a peggiorare e a rendere le cose più difficili, giorno dopo giorno... E il bianco sa che il mettere a repentaglio la sua immagine per gli occhi del clan non è semplice... Ma in fondo, se tutto andasse a dovere, si tratterebbe dell'unione tra una Hyuga e un Senjuu, i due clan più famosi di Konoha. Dubita che un unione del genere potrebbe essere attaccata moralmente da concetti come 'lo Hyuga puro', avendo anche possibilità di portare nel clan qualcosa di ben più grosso, proprio come il potere del primo Hokage. Mekura sottolinea il fatto che la sua vita privata non deve essere obbligatoriamente di dominio pubblico al clan, altra cosa che, per Mat, viene tradotto come un evoluzione, un miglioramento, o almeno un avvicinamento nel loro pensiero, che poi questo sia migliore o meno non ne è sicuro. E, giusto per toccare tutti i tasti, l'unico problema potrebbe diventarlo il marito, in effetti non ne sa molto, non ne sa il grado, il lavoro o simile, sa solo che è un matrimonio nato per convenienza e non sentimento... Ma in fondo, a che pro comprare centosessanta carte bomba se non per usarle? La donna farà il suo per risolvere i loro problemi, lui si prenderà la responsabilità di sostenerla, aiutarla e starle accanto. Che la cosa significhi agire nell'ombra e rischiare tante mazzate... "Qualcuno te lo dovrà pagare quel mango no?" E' una battuta stupida, forse anche un poco sessista, ma mirata a voler accettare con più che visibile piacere. Il bianco cercherebbe la posizione eretta, per poi guardarsi attorno. Ha lasciato il sacco in mezzo alla strada... Meglio recuperarlo prima che qualcuno pensi male (E ci azzecchi) o si faccia male. "Aspettami qui. Non me la sento di lasciarti camminare più di tanto da sola, non dopo esser stata così male." Sarebbe una richiesta basilare quella fatta alla donna, volendosi assicurare quello che è il suo stato di salute attuale. Mat così andrebbe a recuperare il sacco, per caricarselo sulla spalla sinistra. La scelta non è fatta a caso, vuole tenere il fianco destro pronto per assistere la donna. Il bianco così seguirebbe e accompagnerebbe la Hyuga nelle sue compere, tenendole compagnia e scambiandoci quelle che sarebbero ancora quattro chiacchiere, inerenti anche al suo acquisto, domanda a cui non ha risposto all'inizio di quell'incontro e, se ne avesse modo, vorrebbe approfondire le conoscenze che ha sui suoi figli. Se ne avesse modo, sarebbe più che felice di ascoltarne qualche aneddoto. [End]

13:47 Mekura:
 <si certo mio Toyboy> risponde ironicamente sapendo di dare una mazzata un po' forte a quella battuta di pessimo gusto, ma lo fa in tono provocaroio senza volervo ferire. Solo prendere un po' in giro e ridere con lui della assurda situazione in ballo. Perché non c'è mai nulla di normale in Mekura ovviamente: non è solo un evento eccezionale ogni tanto, no, è perennemente così. Sarà una botta incredibile di eventi eccezionali, di nuovo, deve solo evitare che troppe persone ci finiscano in mezzo e che, per una volta sia una cosa ristretta e non un dominio pubblico in piazza per darle della poco di buono. Fatto sta che annuisce, lo lascia andare a prendere quello zaino gigantesco e si farebbe accompagnare scambiando con quessto altre chiacchiere leggere, ne ha bisogno visto quello che è successo, parlando con orgoglio dei figli e del cibo in questione. Il mango sarà un problema trovarlo li vicino, ma alla fine, con un po' di pazienza dovrebbero essere in grado di trovarlo concludendo anche questa esaltante missione per lo stomaco di Mekura, o meglio per chi di sta usufruendo del suo corpo per dargli questi stimoli. Un peccato che appena preso in mano lo stimolo passerebbe alla fragola con Accigue...strane vogline eh? [end]

Mekura ha strane voglie, incontrando in giro Mattyse gli vomita quasi addosso iniziando a farsi quattro calcoli si accorgerebbe che forse è incinta.
La donna deve decidere cosa fare e alla fine prende delle forti decisioni su come comportarsi e su cosa vuole per il futuro.