Onoriamo gli Dei
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Giocata di Clan
Giocata dal 02/07/2020 20:56 al 03/07/2020 00:46 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Finalmente è giunto il momento. Dopo il terrificante pacco con sparizione ricevuti al primo appuntamento è riuscito nuovamente a convocare i massimi esponenti del clan, divisi tra Konoha e Kusa ora sono tutti qui sul confine dei due paesi. Una festa come tante? No qualcosa di sacro sta per avvenire oggi, un rito di passaggio importante quanto necessario. Oltre ad Izayoi oggi un nuovo ragazzo, un membro fresco fresco che gli p stato indicato direttamente dal capoclan. Tutti si sono riuniti a cerchio nel giardino andando così a disegnare un’arena nella quale combattere, o almeno far finta. In quella danza elegante e raffinata che solo gli spadaccini sanno riprodurre. Ogni membro del clan si è vestito a festa e ha in bella mostra la propria spada divina e questo non fa eccezione per lui che oggi si è messo il suo completo migliore. Kimono e pantaloni tipici neri, un nero di un tessuto lucido e prezioso, reso ancora più importante da un dragone dorato che partendo dalla caviglia destra risale fino alla spalla sinistra, un intreccio di fili preziosi, placcati proprio con quel metallo tanto importante nel mondo di oggi, il motivo ricorda la sua stessa spada che nera e quello stesso drago dorato sulla fodera resta appena al suo fianco destro. I capelli sono stati legati perfettamente in quello Chignon ad altezza media sulla nuca, non c’è ciuffo grigio che oggi sfugga a quella perfezione. Il viso è pulito, chiaro così come i suoi occhi sottili. Dovrebbe trovarsi al fianco di Izayoi, un sorrisetto ammiccante in sua direzione voltando il capo appena a destra <non farmi fare brutta figura allieva> ammette quasi dolce nel tono, la prende in giro per sdrammatizzare oggi, per quanto lei lo ignori li ha visto i segni sul suo corpo e tanto basta per immaginare la tensione che deve provare ora che è chiamata a dimostrare le sue abilità davanti al clan e alle spade <e ricorda di non colpire davvero> sussurra ancora verso di lei. Ora non vogliatene ma a questo punto per incoraggiarla ad entrare in quel cerchio andrebbe a spostare il suo braccio destro, allargarlo appena così che la mano, con il palmo rivolto verso di lei, si trovi all’altezza di quelle sante natiche. Fatto questo e distanziatosi di appena qualche centimetro vorrebbe andar a far impattare l’arto su di lei, in quella che dovrebbe essere una “amichevole” pacca sulle chiappe, ci mette abbastanza forza da spingerla dentro come incoraggiamento ma si controlla così da evitare di riprodurre suoni fin troppo chiari, meglio che il resto del clan non sappia che combina con le loro figlie. C’è attesa nell’aria Dopo le prime complicanze del ragazzo che ha deciso di mancare risultando chiaramente un profano sia agli occhi della Capo Clan che di tutto il Clan, ovviamente Izayoi compresa, finalmente quel rito atto a rendere omaggio agli dei può essere compiuto, impaziente lei di potersi dimostrare all'altezza di quell'onorare i Kami che sono cardini essenziali per la loro filosofia del Clan così come per le loro stesse spade. Un respiro profondo, le mani sono poggiate sulle ginocchia e la spada è posata a terra di fianco a lei, chiude gli occhi e cerca di concentrarsi mentre gli occhi di tutti si alternano tra di lei e il consanguineo che parteciperà con lei in quell'omaggiare le divinità, scopre le violette al sentire la voce di lui, quello specifico lui che al suo fianco andrebbe ad incoraggiarla destandola dalla concentrazione nella quale stava immergendosi in maniera profonda, facendola appena sussultare, ma ben poco rispetto a quanto avverrà tra poco < Sì, non la deluderò Senpai. > direbbe alzandosi dopo un'annuire nei suoi confronti per andare dunque ad afferrare nella mancina la spada con tutto il fodero, sguainandola in maniera impeccabile e marziale per poi abbassarsi e andare circa su di un solo ginocchio, poggiando il fodero lì al suo fianco per poi ergersi nuovamente e ricevere quella pacca che poco ha di amichevole lì in quella zona che sarebbe proibita ai più ma che per quel ragazzo invece è solo un posticipare di qualcosa che sarebbe già suo, seppur probabilmente è più consapevole lui della cosa che lei, cotta ma incapace di accettare il fatto. Dettagli, futili dettagli perchè lei ora sussulta in maniera appena più visibile < Ah! > è il suo vocalizzo dii sorpresa nell'andare a sgranare gli occhi ed alzarsi forse di mezzo centimetro da terra, le braccia lungo i fianchi si tendono, con la spada puntata verso il basso, le spalle si portane appena indietro e vanno oltre la loro normale linea orizzontale mentre il viso arrossisce in maniera abbastanza palese, ma uno scuotere della testolina rosa dovrebbe riuscire a mettere tutto da parte. Anche lei è vestita ovviamente di tutto punto ed ha i capelli raccolti, indossa un Kimono bianco che gli lascia le gambe scoperte con un paio di corti pantaloncini aderenti, bianco e rosso a predominare assieme a infiniti decori dorati ed orpelli su tutto il vestito così come quel particolare gingillo che le impreziosisce la chioma, dei neri stivali e chiaramente tutto il resto che si può notare. Una regale bambola, insomma. Annuendo di nuovo, vedrebbe di andare a farsi forza per camminare in maniera precisa ed elegante tenendo il braccio destro steso verso l'esterno e la lama in direzione del terreno, la punta quasi a sfiorare il suolo del giardino, il suo sguardo in direzione di Junpei che dovrebbe teoricamente avvicinarsi al centro assieme a lei, lì dove lei si fermerebbe ad almeno un metro di distanza, attendendolo per poi inchinarsi in avanti, un profondo inchino < Sei tu.. TI ho visto l'altro giorno, sarà un'onore incrociare le nostre lame per rendere omaggio ai Kami... > un sorriso semplice e composto, l'espressione rilassata e benevola seppur vien tradita da un leggero filo di tensione in quell'avere tutti gli occhi puntati addosso, abituata ma allo stesso tempo vagamente nervosa < Sei pronta, Takemikazuchi? > domanderebbe portando lo sguardo sulla spada, per poi attendere un segnale anche da parte dell'altro Koshirae, decisamente più grande di lei. { Vestito > https://i.pinimg.com/564x/cf/6c/80/cf6c801b81c940f8fe5c171d09b6ca88.jpg } Una giornata come le altre oggi a Kusa, almeno per Junpei, il rito che oggi dovrebbe essere svolto è qualcosa che gli tange poco ma che a cui sta partecipando per rispetto delle tradizioni, anche se a lui frega più delle spade e basta che della loro storia diciamo e anche le conseguenze nell'evitare questo evento potrebbero essere peggiori della morte stessa. Incredibilmente anche oggi è riuscito a lavarsi per fare bella figura e i vestiti sono stati ricomprati visto che gli altri stavano già iniziando a puzzare, un bel kimono di colore nero con degli Shimo a fare da pantaloni larghi del medesimo colore, insieme infine anche a delle waraji in paglia e tabi bianche per coprire i piedi del samurai. Seduto sulle sue ginocchia tra il pubblico sa che dovrebbe essere uno dei protagonisti di questo rito di passaggio per onorare gli dei, la propria Ichiryu l'arma divina che ha ottenuto poco tempo fa dopo anni e anni di attesa, è posta in un fodero ancora non personalizzato, legato alla vita tramite la cintura degli shimo, che nella posiziona attuale farebbe si che la punta dello stesso fodero tocchi l'erba del giardino. Come suo solito ha portato sotto le proprie maniche anche dei porta kunai legati ai polsi, che puntano verso il basso, ognuno con 9 kunai al loro interno e delle coperture per avambracci e caviglie non visibile a causa delle lunghe fila di tessuto dei vestiti. Una cosa assolutamente notabile però sarà una benda di pelle un po' logora che sta coprendo l'occhio destro del Koshirae, ove, ad innata attiva, diventa riflettente come il fronte di uno specchio, un piccolo stratagemma che gli potrebbe dare si un punto cieco, ma l'innata sopperisce a ciò senza problemi. Nella sua testa si sta già rompendo le scatole perché non crede potrà testare effettivamente le sue abilità in un rito del genere ma se lo deve fare lo deve fare. Con uno sguardo sterile e quasi visibilmente annoiato, visto gli occhi socchiusi, osserverebbe dall'altra parte del cerchio del pubblico la giovane rosata alzarsi spronata dal ragazzo vicino a lei, che...aspetta....oh gli viene in mente anche chi potrebbe essere, l'aveva vista poco tempo fa quando è entrato ufficialmente nel clan. Nella sua mente si sta diramando un unico pensiero devo davvero combattere una marmocchia?". Non è il tipo da sottovalutare l'avversario, almeno non sempre, ma l'aspetto della ragazza non gli da l'idea di un "vero uomo" ma magari potrebbe sbagliarsi chissà. Ma ritornando a noi, il suo movimento all'interno dell'arena, gli fa intendere che potrebbe essere arrivato il momento di menare le mani per così dire, quindi decide di alzarsi ma non prima di impastare il chakra. Chiude gli occhi per concentrarsi e così iniziare il processo, tentando di raccogliere le proprie forze fisiche attingendole dalle proprie carni muscoli e tessuti adiposi del corpo fisico e le proprie forze psichiche, i propri ricordi e le proprie convinzioni dalla propria mente. Queste forze verrebero convogliate le prime in una sfera nera l'altra in una rossa, mentre contemporaneamente Junpei porterebbe le mani ad altezza della bocca del plesso solare formando il sigillo della capra. Le due sfere inizierebbero il loro viaggio verso la bocca dello stomaco utilizzando come ponte il proprio corpo, come un tragettatore che porta le persone in un fiume fatto di sangue. Arrivando alla bocca dello stomaco le due sfere cercherebbero di convogliarsi tra di loro mescolandosi in un'unica grande sfera bianca, come se fossero mescolate tra di loro da un mestolo di legno gigante, creando la perfetta unione di forza fisica e forza mentale. Infine il processo tenterebbe di essere concluso facendo partire dalla grande sfera bianca tanti flussi che scorrerebbero nei vasi del Koshirae andando a toccare e attivare tutte le tsubo lasciando che il flusso scorra costante. Finito il processo Junpei si rilassa riapre le pupille e si alza prima con la gamba destra e poi alzando tutto il corpo osservando la Koshirae che già da un po' di secondi dovrebbe averlo preceduto. La mano sinistra viene poggiata col palmo sul pomo della spada mentre sottovoce pronuncia le seguenti parole <Vecchio, lo faccio per te>. Avvicinandosi quindi ad Izayoi in mezzo al cerchio con un espressione beffarda ma non esageratamente ovvia, la osserva mentre la ragazza inizia a parlare, aspettando la fine per poterle rispondere a tono. <Ah giusto ti avevo notato la scorsa volta anche io, Junpei Koshirae signorina, vediamo come te la cavi..> rimarebbe impassibile per qualche secondo, ma già la sua espressione da beffardamente sorridente passa ad una dubbiosa. "Iniziamo male ha già violato la regola numero 13" pensa Junpei, nel mentre riporta l'attenzione verso di lei parlandole. <..quando vuoi ragazza..> nel mentre dice ciò tira fuori la Ichiryu con la mano destra con decisione e velocemente, lo sfodero non è un problemo, il processo inverso sarà molto più complicato. Tiene la spada non a due mani ma portando il lato posteriore sulla spalla piegando il braccio verso di lui, una maniera insolita per un samurai di tenera un'arma. Un piccolo sorisetto e <..mostrami la tua spada..> [Impastamento Chakra][Equip: Bishamonten(Ichiryu), 18 Kunai, Avambracci e Cavigliere] Mentre i due ragazzi quindi si dirigono verso il centro anche lui si alza, quasi si innalza così da farsi ben vedere. Infondo ha organizzato tutto questo da Konoha, i suoi cinque minuti di gloria gli spettano senza se e senza ma <Izaoy!> il tono è serio, per una volta in vita sua persino la ragazzina potrà vederlo in vesti diverse dal solito marpione. La chiama dunque lasciando poi che tutti possano osservarla, la mano destra va ad indicarla, nel caso non fosse chiaro chi è. Silenzio poi e nuovamente <Junpei!> il tono è lo stesso di prima, solenne per quanto il nome del ragazzo gli sia stato comunicato poco prima dalla capoclan. Resta silente andando ora ad indicare anche lui, lascia che tutti lo possano osservare seppur non stiano acclamando nessuno dei due <due nuove leve> continua a quel punto <due nuovi prescelti> ancora con quel discorso che vuole rubare la scena, non c’è smorfia sul suo volto sono onore e orgoglio per quel che sta per accadere. Ai suoi tempi anche lui ha dovuto incrociare le spade, ai suoi tempi nessuno gli avrebbe dato un soldo bucato e invece eccolo lì, addirittura a dirigere il tutto. Quanto vorrebbe fare una linguaccia ai suoi coetanei corrosi dall’invidia in questo momento. Lo farà più tardi quando nessuno lo fisserà <danzeranno per noi e per gli Dei> non si ferma in quel discorso di apertura, fiero ed orgoglioso, guarda la capoclan, la fissa con i suoi occhi chiari, non la teme e se non avesse giusto un briciolo di rispetto avrebbe anche già provato ad infilarsi nel suo letto, ma ci tiene al suo amichetto quindi fa il bravo. Attende comunque un segnale da lei “INIZIATE” ed è a queste parole che lui con un plateale inchino verso i combattenti si farebbe da parte, lasciando che i due possano davvero iniziare quella danza, occhi puntati sui pantaloncini di Iyazoy, sia mai che possa intravedere qualcosa In realtà, lei non ha una precisa idea di chi possa o non possa essere lui, probabilmente lo ha visto quando era più piccola così come ha avuto modo di vedere anche Saneatsu anni or sono, ma ora è tutta un'altra storia. Ora sono li per onorare i Kami e niente e nessuno potrebbero precludere il fatto che debba comportarsi nella maniera più impeccabile possibile, c'è anche suo padre ad osservare tra il pubblico che circoscrive l'arena e non può di certo deluderlo anche se l'inizio... Non è di certo dei migliori. È calma e risoluta il più delle volte ma allo stesso tempo non è di certo una ragazzina che abbassa la testa se provocata, anzi, abbasserebbe solo per caricare come farebbe un toro, ma semplicemente non si lascia sbeffeggiare più di tanto dall'uomo dinnanzi a lei, ringraziando il fatto che non possa sentire ciò che pensa, vedrebbe di andare a sentire il suo nome per poi sorridere e quindi presentarsi < Ahn.. Dev'essere l'emozione, io sono Izayoi, molto lieta. > direbbe lasciando poi che il sorriso permanga sul viso ma concedendo a quegli occhi la possibilità di affilarsi più di quelle stesse spade che reggono entrambi, un'espressione altezzosa che intima un non sottovalutarla, per nulla al mondo, altrimenti potrebbe finire male ed a Saneatsu toccherà punirla. Ma tralasciando il come potremmo immaginare tali punizioni, semplicemente la ragazza vedrebbe di andare a porre le mani in quel comporre il sigillo della Capra, infilzando per un'istante la spada nel terreno mettendola lì in verticale, dicendo a lui < Oh no, figurati, si dice prima gli anziani, no? > e senza mutar in viso, mantenendo quell'aria da dolce ed amorevole stronzetta, vedrebbe di andare a chiudere gli occhi nel mentre che Saneatsu si porterebbe in posizione per iniziare il proprio discorso, chiudendo gli occhi in quell'andare a calarsi nel piano dimensionale dove un paesaggio disseminato di ciliegi si staglia davanti sè, cercando ying e yang in quel rispettivamente etichettargli come energia fisica ed energia mentale. Prima lo Ying che effettivamente sarebbe la trasposizione della sua energia fisica, una virgola nera e dalle linee tondeggianti e sinuose con quel singolo pallino bianco in contrapposizione con l'energia mentale che verrebbe ritrovata di lì a poco. Il primo delle due metà viene spostato sulla sinistra andando quindi a posizionarlo con la parte più larga verso il basso, vedendo poi di ritrovare pure quell'energia mentale che verrebbe ricercata, trovata e spostata sulla destra, concedendosi poi la possibilità di andare ad avvicinarle tra di loro per poi congiungere le due parti e far sì che le metà sinuose si tocchino al centro, sprigionando una forza che si desta lì all'altezza della bocca dello stomaco, scuotendo i sakura nel piano immaginario per poi andare a scorrere rapidamente lungo tutto il sistema circolatorio e tornare a sopirsi lì al centro, nel fulcro del keikakukei. Riaprendo gli occhi, le vesti verrebbero smosse da alcune lingue violacee di Chakra e le proprie lilla vengono riportate sul viso di lui, mantenendo quel sorriso e quell'espressione donata dall'affilatura degli occhi < Spero solo che non ti venga mal di schiena o qualcosa di simile. > ed è forse la sua posa sfacciata, quella di lui, a renderla così pungente in quel vederlo rilassato ed ai suoi occhi non del tutto onorevole, ma in somma, è lei quella ad essere sin troppo zelante a volte. { Se chakra On } [Magione Koshirae] <Anziani?> un'espressione stupita si paleserebbe sul suo volto socchiudendo serratamente le labbra sentendo il dire di Izayoi, ma se questo può far pensare ad un suo iniziale disdegno, si palserebbe un bel sorriso da una guancia all'altra sul suo volto seguito da una fragorosa risata. <Ah ah ah ah ah, beh vedo che la regola numero 2 la segui appieno, bisogna sempre andare a rispettare chi è più vecchio di te> un apprezzamento genuino in verità anche se la ragazza sicuramente non sa di cosa il Koshirae stia parlando all'atto pratico. Anche se poi la provocazione pungente dopo dovrebbe farlo adirare visto ciò che è stato detto, vista l'espressione nuovamente stupita dell'uomo bocca lievemente aperta, fa salire un certo grado di rispetto per la Kunoichi, visto che sta comunque dando senza paura alcuni dei suoi disprezzi verso l'uomo senza paura alcuna. Ciò non toglie che ne venga comunque infastidito però. L'espressione diventa più seria, un piccolo ghigno irritato e una risposta di tutto punto mentre chinerebbe leggermente il capo nascondendo gli occhi. <..Impavida la marmocchia vedo..> dopodiché alzarebbe il petto e l'intero busto verso l'alto con posizione fiera e possente, urlando e rovinando quell'atmosfera di pace e solennità creatasi prima. <...SONO NEL FIORE DELLA MIA GIOVINEZZA IO, CAPITO?!?> un tono assolutamente adirato e che mostra la sua irritazione nella sua completa forma. Dicendo questo allora Junpei deciderebbe di richinare il corpo e fare il primo passo verso la giovane Kunoichi, qui gli dei vogliono uno scontro? E allora lo avranno. La spada nella mano destra verrebbe abbassata portandola con il braccio ad altezza del fianco del medesimo lato portando anche la sinistra a tenere il manico dell'arma a causa della pesantezza della lama, mentre quasi l'intero corpo del samurai si piegherebbe in avanti in un felino scatto verso la ragazza che dovrebbe prendere pochi passi delle waraji di Junpei essendo che la vicinanza dovrebbe essere comunque molta. Arrivando ad una distanza buona per un attacco, una trentina o ventina di centimetri, vista la grandezza della spada, dovrebbe essere abbastanza per un attacco. Non verrebbe fatto con tutta la forza e velocità del samurai però non vuole di certo ammazzare la ragazza, tenta semplicemente puntando il filo della lama verso il basso e inarcando la schiena verso in avanti, di alzare con tutte e due le braccia la spada in direzione della spalla sinistra della Kunoichi, che se non bloccasse l'attacco con la sua arma o tentasse di schivarlo fermerebbe a poco meno dell'arrivo del filo sulla carne. <AH!> un urlo veloce d'impatto durante l'attacco per darsi la carica. [Equip: Bishamonten(Ichiryu), 18 Kunai, Avambracci e Cavigliere][1/4 Parlato (non sta dicendo due parole ma qualche frase di senso compiuto dopo avero risposto ad Izayoi) 1/4 scatto piccolo verso Izayoi 2/4 attacco non letale] Lo scontro quindi inizia lasciando gli spettatori a svolgere il loro semplice compito: osservare. In silenzio e con attenzione andando probabilmente ad immaginare futuri attacchi o a sentire il brivido del combattimento in loro. Non che lui lo sappia dato che il massimo brivido che prova è quello del non farsi beccare da qualche parente di Izayoi mentre le fissa il culo. Motivo per cui ora decide semplicemente di spostare appena lo sguardo sul resto del clan presente andando ad analizzare i volti attenti di ognuno di loro, annoiato in quel suo essere stato semplicemente lasciato fuori da quella cerimonia, non è la sua e si è limitato ad organizzarla vero però adesso nessuno lo sta più guardando. Tra il pubblico scorge anche una ragazza, quindi perché non iniziare a fissarla con insistenza sperando di essere guardato? Non ci sono valide motivazioni per cui decide di distrarsi definitivamente da quel momento solenne per i Koshirae e si mette a guardare quella conclannata, bella la spada eh, sì sta fissando quella. In realtà è un gentilu8omo e per adesso la osserva il volto principalmente, vuole attirare la sua attenzione e cerca in tutti i modi di farla sentire osservata. In questo frangente si limita a poggiare la destra sull’elsa della spada, attendendo con molta calma (impazienza) che lei si volti ad osservarlo, andiamo un ragazzo carino come lui possibile che ancora non sia finito nelle sue mire? Sarà mica a causa di quell’energumeno che le sta accanto spalla a spalla? Ma figurarsi lui è decisamente più bello e poi non è mica geloso. Dunque, pur non avendo la minima idea di cosa significhi o in cosa consista la regola numero due di questo sconosciuto di nome Junpei, vedrebbe di andare a tentare l'abbozzo di una risposta sensata e chiaramente abbastanza affilata da quasi sembrar un contratacco, ma sono solo le labbra a schiudersi e la bocca che si apre appena, visto che per un'istante il fiato si blocca e le parole si perdono lì tra le corde vocali, un sopracciglio si alza e l'espressione si fà ben più altezzosa ed allo stesso tempo indisposta, le labbra si stringono e si arricciano appena < ... Mar..Mocchia..? > e le nocche intorno a Takemikazuchi, intorno a quell'elsa a forma di croce, sbiancano in quello stringere con la mano ben più forte di prima, quasi trema appena la spada in quel muoversi quasi in seguito ad un riverbero del di lei incattivirsi, un'espressione che di certo non passerebbe inosservata a suo padre che per quanto possa essere fiero dell'assetto da battaglia - se così vogliamo definirlo - della figlia, allo stesso tempo teme che non sia proprio il contesto più adatto per farlo emergere. Non c'è più spazio per nulla, solo la frase che lui esclama ad alta voce con ira prima di scagliarsi vien calcolata per ultima dalla giovane Genin che ridacchia appena in maniera sferzante e abbastanza breve, a labbra serrate per far suonate tutto più dolcemente gutturale, sono tre o quattro rintocchi quelli che risuonano con quel suo tono di voce ora indubbiamente più freddo, gelido < Divertente. > direbbe lei senza lasciar trasparire soltanto divertimento ma bensì un modo di porsi artico che potrebbe far gelare il sangue a chiunque probabilmente, seppur riesce a mantenere il raziocinio e lo attende in quello scagliarsi contro di lei ponendosi ella in posizione di guardia, la dritta davanti a sè con il filo della spada che punta verso Junpei, gambe unite tra di loro e la mancina dietro sul dorso della lama, chiude gli occhi per un'istante concentrandosi sul suono dei passi di lui che si avvicinano ed una volta a distanza di ingaggio li apre di colpo in quel dimostrare il fuoco che arte nelle lilla, iniziando appena con un semplice scostarsi verso sinistra, volgendo la spada in parallelo con il terreno per quindi portare la mancina a sostegno della gemella, la punta della lama verso la propria destra mentre le gambe si fletterebbero con la sinistra che và oltre alla destra che invece si stende appena verso l'esterno flettendosi però a sua volta per accogliere quel modo di caricarsi come se fosse una molla. A quel punto, lei vuole andare ad accogliere il colpo e contrastarlo, invece di volerlo scansare, facendo dunque in modo di portare le braccia piegate alla propria sinistra, abbastanza vicine tra di loro per quindi portare la spada a sollevarsi verso l'alto e spingerla in direzione del filo della lama di li, vuole far cozzare la sua contro quella di Junpei e spingere verso la propria sinistra appena descrivendo una traiettoria falciforme per deflettere il colpo verso l'esterno < Mpfh! > è un tocco di impegno nel tono che si scompone appena, non devono colpirsi sul serio ma possono deflettere quanto vogliono no? E quel colpo è un'avvertimento, attento a quel che fai uomo, non sono una semplice ragazzina. Per il resto, lei vorrebbe anche andare a roteare la spada con l'ausilio delle proprie braccia per tentare un tondo all'altezza del ventre di lui, ovviamente senza voler offendere in maniera seria, convinto che lo schivi, ma il punto è che quel di lei portare lo sguardo in direzione di Saneatsu, intenta a vedere se la stia guardando, convinta anzi, mentre lo vede invece che adocchia un'altra che viene in fretta puntata dalla Rosata, che si fa in viso ben più arcigna di prima, sbuffa furente con un che di taurino diventando livida in volto concedendo a quel suo atteggiamento di automa di perdersi e di evitare di andare oltre per un solo istante, cercando però poi di rientrare con la spada dopo aver disegnato una mezzaluna verso l'esterno del proprio corpo per quindi stendere la mano destra in avanti stringendo con forza l'elsa, portandosi appena a poggiare il peso più indietro distanziandosi quanto bassa facendo forza sulla gamba sinistra, intenta appunto a fendere orizzontalmente all'altezza del di lui addome, dalla destra di lui verso sinistra, imprecisa forse a causa di Saneatsu, ma comunque abbastanza rapida. { 2/4 + 2/4 parata e colpo } [Magione Koshirae] Ah il suono delle lame che si contrastano tra loro che bellezza, un suono sublime per l'apparato uditivo di Junpei, sono quei suoni che danno una soddisfazione immane quando si sentono i metalli congiungersi e le scintille uscire. Ma per Junpei non è il momento adatto per apprezzare quel bellissimo suono, anzi è il momento di dover contrattaccare perché la rosata ha uno spirito combattivo da non sottovalutare. Il colpo che gli sta per arrivare se fatto seriamente potrebbe arrecarli non poche ferite, cosa farà per difendersi il Koshirae? Molto semplicemente all'arrivo del colpo essendo ad altezza del ventre, qualcosa come poco più di un metro, tenterebbe un agile e veloce salto verso l'alto come farebbe una scimmia. Al vedere il colpo che gli arriva dopo il fendente deflesso, abbasserebbe le gambe portando già il corpo mentre la lama nemica sta arrivando per poi, come una molla rilasciata alla massima velocità, alzarsi di scatto con stirando i propri muscoli e effettuando un grande salto di quasi due metri verso l'alto, chiudendo verso se stesse le gambe tenute bene aperte e osservando da quell'altezza per quei pochissimi attimi la rosata con un sorriso piuttosto inquietante compiaciuto ma allo stesso tempo che nasconde ben altre intenzioni. Il colpo che dovrebbe essere stato schivato, non sarebbe più un problema, all'atterraggio il Samurai semplicemente utilizzerebbe le proprie gambe e il proprio corpo per distribuire la forza di gravità che verrebbe esercitata su di se durante la caduta, abbassandosi per poi rialzarsi di scatto, insieme alla spada che viene portata con tutte e due le mani verso l'alto, con il filo che punta verso il soffitto di diagonale, poco sopra il suo capo, per poi tentare di abbassare l'intero corpo sul terreno come in un inchino, iniziando dalla gamba destra che si porta in avanti piegandosi per poter distribuire tutto il peso sul colpo, mentre le due mani porterebbero il manico della spada verso il basso, facendo si che il filo della lama come un fulmine incombente arrivi, mirando alla spalla destra di Izayoi, sempre fermandosi poco prima che la lama tocchi la sua carne se così non si difendesse appropriatamente. Il filo della lama taglierebbe il vento durante quei pochi attimi dove si muove lasciando dietro di se una piccola scia d'aria che nella sferzata mostra la tenacia con cui il fendente viene scagliato nonostante non voglia essere letale. Infine un urlo veloce che vuole dare impatto estetico all'attacco, dopotutto è un rito per gli dei e gli si sta dando uno spettacolo da gustarsi <EAAAH!> [Equip: Bishamonten(Ichiryu), 18 Kunai, Avambracci e Cavigliere][2/4 salto schivata 2/4 attacco non letale] Sì, indubbiamente il clangore metallico è un qualcosa di poetico e melodioso alle orecchie di entrambi e di tutti i presenti dediti alle lame che si trovano in quel giardino. Quindi, dopo aver deviato il colpo di Junpei ed aver tentato di compiere il proprio, chiaramente senza mai metterci una veemenza atta a ferire effettivamente, tanto che appunto l'uomo schiva come di dovere portandosi indietro per poi spiccare un balzo verso l'alto per costringere la giovane ad alzare gli occhi in direzione del Moro che effettivamente avrebbe spiccato un balzo verso l'alto per poi atterrare sulle proprie gambe ed assecondare tutto nel tentativo di portare uno sgualembro diagonale verso la spalla destra della ragazza. Ed Izayoi, chiaramente dopo aver spostato lo sguardo da Saneatsu e da quella maledetta conclannata, avrebbe portato gli occhi sul proprio finto avversario per far sì che possa trovarsi pronta a scansare o perlomeno a difendersi come avrebbe provato a far prima. Quindi, la sua intenzione sarebbe quella di andare a portare la spada con la punta verso il basso ponendo il braccio sinistro a piegarsi con la punta del gomito verso l'esterno, passando l'arma ovviamente nella manca l'avambraccio che si pone sopra alla fronte praticamente ed il filo della lama che viene posto verso l'esterno della propria destra, flettendo appena le gambe per assorbire il colpo in quel porre le ginocchia appena a puntare verso il colpo in arrivo per poi posar la dritta, precisamente il palmo, a spingere sul dorso della lama per asssorbire meglio quell'impatto e quindi evitare di cedere a quel colpo poderoso che viene portato dall'uomo, spingendo appena per accoglierlo assecondandolo poi per evitare di lasciarsi sopraffarre da un'eventuale forza < Tsk, allora non si così arrugginito come pensavo! > direbbe lei che starebbe iniziando a prenderci gusto, mentre i Kami dall'altro osservare e tutti sembrano rapidi dal loro combattimento simulato, anche Saneatsu finalmente al sentire il cozzare vigoroso delle spade torna a guardarli posando gli occhi proprio su Izayoi e Junpei soffermandosi di più sul sollevarsi del Kimono di lei che viene scostato quasi dalla forza del colpo per mostrare i pantaloncini corti di lei che in quel flettersi con le gambe verso il colpo risultano appena più succinti dato il loro tendersi lungo le cosce di lei, poco importa, anzi, almeno ora quel dannato di Saneatsu sembra interessato. Comunque, parato il colpo, vorrebbe portare la mancina a ruotare verso il basso assieme a tutto il braccio per portare di nuovo la lama in orizzontale rispetto a terra, la punta della lama verso la schiena di Izayoi ruotando il polso verso l'interno del corpo per quindi vedere la lama che da puntare verso indietro si sposterebbe verso l'esterno per andare a tentare un colpo diagonale dal basso verso l'alto che partirebbe dalla destra di Izayoi per salire verso sinistra, chiaramente partendo dalla sinistra di lui per terminare verso la spalla destra dell'uomo. Non una parola di troppo, non un cenno vocale, solo pura concentrazione. [Magione Koshirae] Una schivata perfetta da parte dell'uomo che quasi vorrebbe pavoneggiarsi di tanta bravura ma purtroppo non può, il combattimento è ancora in corso. Il secondo clangore delle spade deve essere una sensazione fantastica non solo per i due combattenti ma anche per chi sta guardando, a parte forse quel pervertito di Saneatsu che sarà intento a guardare altro. La rosata non si ferma però, e un altro colpo sta per arrivare verso di Junpei. Uno sgualembro verso la sua spalla sinistra, grave se lo colpisse, gli serve ancora per tenere la spada. Decide quindi di optare questa volta non per una parata o per meglio dire non una semplice parata. Con la spada deflessa la porterebbe verso la propria sinistra, girata con la punta verso il suolo e il filo verso quello della kunoichi, portando le braccia sopra la testa di Junpei girate al contrario praticamente, tentando di bloccare quel colpo che vuole fare molto, molto male alla spalla del povero samurai vagabondo. Sperando di riuscire in questa azione, Junpei poi sempre nella stessa posizione andrebbe a fare qualcos'altro, ossia un placcaggio verso le gambe della ragazza. Porta il corpo in avanti insieme alle gambe, bene paintate sul suolo tramite la pianta dei piedi, con la destra indietro e la sinistra poco più avanti di qualche centimetro, facendo scattare tramite la gamba più indietro, l'intero corpo abbassato in linea retta sul terreno, quasi parallelo, con la spada tenuta sempre verso l'altro, seguendo con il filo quello della kunoichi mentre viene portata sempre più sopra la nuca per stare più protetto da eventuali attacchi. Ciò che impatterebbe nello scatto in avanti sarebbero la spalla sinistra e la testa ben china che cercando ci colpire le caviglie della Kunoichi tenterebbero di farle perdere l'equilibrio e farla cadare a terra facendo si che crolli inizialmente sul corpo dell'uomo mentre lui tenterebbe di andare avanti per stare dietro di lei sempre abbassato. Magari chissà con questa azione potrebbe regalare un bello spettacolo Saneatsu molto più attento adesso sul combattimento di quanto fosse prima. [Equip: Bishamonten(Ichiryu), 18 Kunai, Avambracci e Cavigliere][2/4 parata 2/4 scatto in avanti di placcaggio (nell'ultimo quarto non fa nulla anche se valesse un quarto lo scatto)]
Giocata del 03/07/2020 dalle 15:56 alle 19:39 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Magione Koshirae] Il proprio sgualembro vorrebbe muoversi rapido verso il proprio obiettivo seppur non ad una reale e letale velocità, è divertente alla fine spingersi al limite sena però voler ferire l'altro, dopotutto entrambi sembrano in grado di concentrarsi e di reagire in maniera pronta ad ogni possibile colpo da parte dell'avversario, rispettandosi a vicenda ma mettendosi allo stesso tempo alla prova in ogni singola movenza. Solo che, la prossima mossa di Junpei - Junepi per gli amici - di certo lascerebbe la ragazza abbastanza spiazzata visto che lì per lì il suo analizzare dei movimenti dell'uomo non giunge ad alcun particolare risultato, l'unica cosa che può andar a comprendere dalle movenze del consanguineo sarebbe il fatto che sta mirando proprio alle esili quanto più allenate gambe della giovane con quel basso movimento. L'istinto di lei sarebbe chiaramente quello di saltare, il fatto è che si troverebbe con il braccio destro verso l'alto ed il sinistro che invece è aperto verso l'esterno con un'angolo abbastanza ampio, quindi in quell'avere la lama verso la propria sinistra che punta all'esterno e la punta della spada che volge verso il cielo, la sua unica opzione sarebbe quella di tentare di scavalcare l'uomo con una mossa relativamente acrobatica che dovrebbe comunque risultare abbastanza fattibile nonostante non sia di certo solita a compiere movenze di stile o sì insomma, robe fighe ecco, è sempre piuttosto metodica ma la sua mente allo stesso tempo risulta particolarmente elastica e capace di adattarsi a qualsivoglia situazione. Dunque, l'intento della Rosata sarebbe quello di passarsi la spada nella mancina per poi quindi afferrarla a pugno serrato lì all'altezza del pomolo, tenendo il dorso della lama verso il suolo puntando con la stessa spada alle spalle di Junpei, inizialmente orizzontale dunque la spada che verrebbe poi in fretta calata verso il basso in concomitanza con un distendersi del braccio sinistro che viene seguito dal busto e da un roteare conseguente e necessario per assecondare il movimento stesso. Quindi, visto che la spada non dovrebbe trovare ostacolo alcuno mirando più o meno all'altezza del bacino di Junpei, pur avendo come obiettivo il suolo, Izayoi vedrebbe di trovarsi rivolta verso la spada stessa che è a pochi centimetri dal conficcarsi verticalmente a terra, un conficcarsi che però corrisponderebbe ad un flettere delle gambe atto a caricare un salto e quindi permettere alla Genin di spostare il proprio baricentro verso l'alto raccogliendo per un'istante le gambe al proprio corpo concentrando la propria forza sul braccio sinistro che sarebbe inizialmente lievemente flesso per permettere a lei di utilizzare la spada stessa come perno per quello che sarebbe un movimento quanto più simile ad una ruota, ruota che verrebbe però eseguita utilizzando Takemikazuchi stessa come sostegno. Il bacino che descriverebbe un'arco e le gambe che ovviamente si ridistendono dopo esser salita abbastanza per permettersi di andare a compiere del tutto quel semicerchio in aria mantenendo lo sguardo verso il terreno e verso Junpei che dovrebbe teoricamente andare a vuoto, mentre lei cercherebbe di andare ad atterrare nella miglior maniera possibile ruotando tramite il proprio palmo, intenta ad atterrare praticamente rivolta verso il punto dal quale era partita. Non si concede molto altro, quel movimento già di suo dovrebbe essersi costata abbastanza fatica e concentrazione e dopotutto non devono di certo fare sul serio < C'è mancato poco.. > direbbe lei mormorando, dopo aver teoricamente scavalcato la figura di lui in quell'appariscente quanto utile maniera, i pantaloncini che per forza di cose si sono mostrati al pubblico probabilmente per la gioia di Saneatsu, mentre Junpei pur non essendo andato a segno con il proprio colpo comunque sarebbe riuscito nell'involontario intento di concedere un barlume della sottoveste di lei che ringraziamo il non essere una gonna come è solita indossare. [Magione Koshirae] La rosata in quelle sue movenze incredibilimente elastiche, riesce ad evitare il colpo basso, in tutti i sensi, di Junpei, lasciandolo decisamente sorpreso, visto che una piroetta del genere non se lo sarebbe aspettata. Appena la sua traiettoria quindi finisce, si girerebbe subito in direzione della giovane samurai, alzando prima le gambe, direzionandole più vicine tra di loro, e poi il corpo tenendo comunque la spada con tutte e due le mani davanti a se, facendo si che il filo divita in due l'immagine frontale del Koshirae. <...Uff..> anche per Junpei una mossa del genere è stata stancante del resto dovrebbero essere ben visibili delle goccie di sudore colare dalla fronte dell'uomo ed il respiro affannoso con il petto che si contrae e decontrare lentamente. <....sai devo dire, sei un po' ottusa ma mi piace il tuo spirito...> un commento genuino dell'uomo detto con un piccolo sorrisetto sulla faccia più beffardo che di apprezzamento. <...ma non sei comunque nulla di fronte al king..> un tono serio seguito da un piccolo versetto di sfida, un semplice sbuffo <mmpf>. Questo probabilmente sarà l'ultimo se non uno degli ultimi scambi di spada tra i due shinobi, dopotuttto è già da un po' che questo rituale sta andando avanti, è meglio godersi questi piccoli momenti fino in fondo alla fine. La gamba destra tesa in avanti e la sinistra ben ferma, pronta a scattare come una molla mentre il Koshirae squadra l'avversaria quel poco che basta per il suo attacco. Il piede sinistro salta e per Junpei è il momento, scatta in avanti in un piccolo balzo seguito da pochi, veloci e corti passi delle gambe che si susseguono tra di loro, per far arrivare il ninja fino alla sua avversaria. La spada durante lo scatto verrebbe flessa verso l'alto in verticale come nella preparazione di un fendente a mo di Jodan che punta dritto per dritto verso delle testa e quei rosei capelli. Arrivato al punto ove Junpei dovrebbe arrivare per poterla colpire, quindi si parla di poco più di 20 centimetri, il piede destre verrebbe portato in obliquo sul terreno per fermare il movimento del samurai, mentre la gamba sinistra piegata fa da ancora secondaria al corpo, tutto ciò parallalemante alla spada che viene portata dall'alto verso il basso verso quel fendente. L'aria viene tagliata come se stesse lasciando spazio al filo della lama per farlo arrivare al suo obbiettivo le braccia dell'uomo che ferree e muscolose tengono con grande forza il manico della lama in una strettisima presa, tanto dal far sudare leggermente anche gli avambracci stessi, portano l'arma ad arrivare sul capo di Izayoi, ma anche qui il colpo non vuole essere di certo letale se necessario verrà farmeato prima che possa succedere un disastro più per lui che per lei probabilmente, almeno morirebbe senza troppe beghe. <USHAAAAA!!> mandibola ben divaricata per far sentire quell'urlo di battaglia proveniente dal samurai che nella sua espressione potrebbe risultare quasi arrabbiato, ma in verità sta soltanto sprizzando vita per l'adrenlina provata in un combattimento. [Equip: Bishamonten(Ichiryu), 18 Kunai, Avambracci e Cavigliere][1/4 scatto 2/4 fendente jodan non letale] [Magione Koshirae] Atterrata dopo la sua elegante e fluente mossa, lo sguardo lilla viene chiaramente mantenuto su di Junpei che allo stesso modo della ragazza risulta affannato, lei stessa tiene le labbra appena schiuse in quel riprendere fiato nel mentre che la posa si rilassa per un'istante solo in quel tenere la spada verso l'esterno con la mancina, il piatto della lama rivolto verso di lui e la punta a sfiorare il terreno. Sarebbe anche stato un'ultimo concitato scambio di colpi quello a venire, se non fosse per le parole del Koshirae che andrebbe probabilmente a fare quanto di più sbagliato al mondo, visto che la diciassettenne era riuscita a far svanire e dunque a mettere da parte quel suo istinto combattivo, quella volontà che la muove come se chiunque davanti a lei meritasse la morte per mano sua, senza esitazione e senza transigere minimamente, eppure, ora gli occhi si sgranano appena come se fosse stata punta sul vivo ed è un'istante di lievissimo sgomento < O-ottusa..? > e fino a lì ci può anche stare, dopotutto potrebbe essere un punto di vista fraintendente ed errato da parte dell'uomo, ma lei già lì avrebbe assunto un'espressione più seria ed arcigna che và poi consolidandosi quando lui gli dice di non essere nulla di fronte lui, che tanto equivale al non essere alla sua altezza < Io.. Rrgh.. > ti ammazzo è ciò che avrebbe voluto dire poco dopo quel lieve ringhio sommesso se il raziocinio gli avesse permesso di andare avanti ma lui starebbe già preparandosi per attaccare di nuovo e lei vedrebbe di scattare a sua volta in avanti per intercedere nei confronti dell'uomo, non vuole di certo farsi trovare impreparata. Poverina, non è manco colpa sua, è frutto degli allenamenti e delle prove che ha dovuto patire quando era giovane, uno spezzarsi della di lei volontà umana per trasformarla nella bambola assassina che diventa durante le battaglie, quasi sforzatasi sin troppo oggi per rimanere composta agli occhi dei Kami e dei presenti, pur fallendo in quelle ultime movenze, tanto che lo stesso padre della ragazza risulterebbe nervoso in quel veder l'espressione della figlia mutare per diventare assente, vuota, spenta come se ogni barlume di ragione fosse stato annegato dall'istinto omicida che la muove. Un paio di passi in avanti, uno scatto rapido mentre la mancina si affianca alla sua mano forte scivolando verso la base dell'elsa per permettere alla dritta di andare ad occupare la parte più vicina alla guardia, busto lievemente chino in avanti e lama che si porta a sfiorare il suolo mentre il busto ruota volgendo la spalla sinistra verso di Junpei portando quini punta di Takemikazuchi a sfiorare il terreno, costringendo poi lei a fermarsi a distanza di ingaggio puntando lo sguardo verso l'alto a guardare quel fendente verticale che calerebbe violento dall'alto, portando il busto e le spalle quasi perpendicolari al corpo di lui, il ginocchio sinistro appena flesso e la destra più indietro relativamente distesa seppur non del tutto, intenta ad assorbire l'urto tramite la parata che ha intenzione di compiere. Quindi entrambe le sue braccia si avvicinerebbero e porterebbe i gomiti 'uno in prossimità dell'altro formando un'angolo a novanta gradi sollevando la spada oltre la propria testa per poi farla ruotare dietro di sè in senso orario e così andare a porre la propria Arma Divina a protezione della propria testolina di ciliegio, livida in viso ma per nulla distorti dalla rabbia quei lineamenti, vuota come prima in quel voler sentire il clangore metallico come conferma della parate mantenendo lo sguardo puntato sulle iridi dell'altro. Una volta parato il colpo, il suo intento sarebbe quello di flettere la gamba posteriore per concedersi la possibilità di allontanarsi dalla figura dell'uomo senza però muoversi dal posto, un portarsi della destra che quasi si mettere in parallelo con la gemella mentre il busto vien flesso verso la propria destra - che quindi risulterebbe come un piegarsi indietro rispetto al Koshirae essendo lei oramai perpendicolare a lui - per caricare così un'affondo che non necessita nemmeno un muoversi più di tanto delle braccia, sinistra che si avvicina del tutto al seno della giovane per poi andare a lanciare in avanti la parte superiore del corpo per andare a tentare un'affondo in direzioen della spalla sinistra di lui. Il punto è che questa volta, l'affondo è atto a ferire ed infilzare senza alcun timore, se non fosse per il notare di Saneatsu di quel gesto che è sin troppo rapido e preciso, un'istinto letale è quel che traspare da quella mossa mentre allo stesso tempo dentro il corpo della giovine il chakra si starebbe muovendo istintivamente verso il terzo occhio, il padre di lei si smuove appena dall'essere seduto stendendo la dritta in un che di istintivo " BASTA COSI' ! " è la voce di Saneatsu stesso che porterebbe la giovane a fermarsi a pochissimi centimetri dalle vesti di lui, il chakra torna sopito ed i suoi occhi che parevano a momenti privi delle nere pupille tornano del loro solito colore violetto assieme ad un respiro che pare come un riemergere dall'acqua < . . . > istanti di silenzio nel mentre che rimane ferma in quella posa e lo guarda dritto negli occhi mentre intanto il Bianco si sarebbe alzato per avvicinarsi a loro due, l'espressione a sua volta adirata in direzione di Izayoi che porta la propria attenzione sul Senpai per andare a lasciarsi sormontare da un a sensazione di aver esagerato che è pari a quella di aver sbagliato, piegando appena il capo verso il basso lasciando che alcune ciocche adombrino il suo viso, mentre Saneatsu finirebbe di avvicinarsi ma il suo incedere non promette nulla di buono. Suo padre, ritira la mano e nonostante l'aver peccato di superbia della figlia, un ghigno di soddisfazione gli tinge il volto, gli dei potrebbero aver da ridire così come il Senpai ed altri del Clan ma se non altro tutti avranno modo di notare che con quella spada perfetta che è sua figlia non si scherza. [Magione Koshirae] La reazione della rosata forse doveva essere qualcosa di prevedibile visto il comportamento mostrato prima anche ad insulti minimi ciò non toglierebbe comunque la reazione del Koshirae stupita e quanto più preoccupata, non vuole perderci una spalla per dio. Durante quindi il suo finto attacco nota il contrattacco repentino e decisamente molto più serio dell'avversiaria osserverebbe con gli occhi sgranati e aperti come un hangar, tirando tutti i muscoli facciali verso il basso mostrando quel poco di rughe che potrebbe avere, mentre serra per bene le labbra nella completa ammirazione e terrore per la propria clavicola. Tenterebbe quindi subito di provare a cambiare la posizione della sua spada che dal fendente verticale andato a vuoto ormai, tenterebbe tramite l'angolazione delle braccia in una posizione obliqua della lama, tenendo il manico con una presa talmente forte che un pacchetto di merendine sarebbe stato ridotto in atomi. Fortunatamente per il Koshirae non dovrà neanche subire l'impatto del colpo a quanto pare visto che Saneatsu decide di mettersi in mezzo, allorché lo shinobi si rilassa e porta la spada ad essere tenuta con una sola mano, portandola verso il fianco destro con la punta poggiata sul terreno. <...*sigh*...> un sospiro, notabile anche dal fatto che si sta tenendo il petto in contrazione con la mano sinistra, ma non è di sollievo quanto più di frustrazione, è quantomeno adirato in un certo senso, si non voleva perdere una spalla ma cazzo si stava facendo interessante uffa, decide quindi di girarsi con il busto e l'intero corpo, girando a modo le proprie gambe verso la figura di Saneatsu con le sopraciglia puntate in obliquo e un espressione abbastanza irritata, tanto che potrebbero vedersi anche qualche vena sul collo e sulla fronte. Punta il dito verso Saneatsu e urla a squarcia gola verso di lui muovendo il corpo in responso di quella rabbia. <...HEY CHE CAZZO DAMERINO SI STAVA FACENDO INTERESSANTE L'INCONTRO PERCHE' TI SEI INTROMESSO?!?! SO BADARE A ME STESSO....!> non sa come potrebbe rispondere l'uomo ad un commento del genere, ma sicuramente lascerebbe spiazzati gli altri membri del pubblico, almeno in parte visto che questo sfogo sembra venire dal nulla anche se il Chuunin potrebbe voler fare qualcosa anche lui a Junpei in questa maniera, ma ci sono abbastanza persone per tenerlo fermo in caso. Si girerebbe poi in direzione di Izayoi sucessivamente avvicinandosi con un passo dopo l'altro in maniera cheta e tranquilla, osservandola con un espressione seria e giudizievole, ma appena fosse abbastanza vicino per essere torreggiante su di lei e ottenere l'attenzione della ragazze le parlerebbe con un piccolo sorriso stampato in faccia. <...Beh non sei male ragazzina hai un bello spirito dentro hai mostrato il tuo disprezzo verso di me senza problemi come vuole la regola 12 sono sicuro che dentro di te si nasconda un vero uomo...> prima di concludere la frase prende una leggere pausa dove porta la spada con il dorso sulla spalla destra gonfiando anche leggermente il petto <...Ma hai ancora strada fare marmocchietta...> le direbbe tirando la lingua di fuori a mo di smorfia sempre provocatoria. Tenterebbe di allontanarsi poi dalla figura di lei e osservare il suo intorno. <...BEH abbiamo finito? me ne vado a casa allora....*YAAAWWWN*> detto con una genuina noia notabile dallo sbadiglio finale, Junpei tenta di allontanarsi con la spada in spalla da quel luogo, con un passo ai più abbastanza buffo visto che porta le gambe MOLTO in avanti di quello che servirebbe per un normale passo, cercando di scostare i Koshirae che si erano messi a cerchio <...permesso..no scusa, ehi attento con quella cosa..> con una leggera difficoltà riesce a muoversi e prima di dirigersi all'uscita del luogo sarebbe non solo pronto ad ascoltare eventuali domande e probabilmente insulti (molto più probabile) verso di lui, ma anche a dare i suoi congedi girandosi con il solo torso e il collo verso gli altri membri del clan. <...Beh grazie di tutto signori ci si becca alla prossima YO!..> andrebbe avanti sempre senza rinfoderare la spada, cosa che farebbe solamente fuori dalla magione, perché vuole ancora dare sfoggio della sua fichissima arma. <.:!..> si fermerebbe un attimo per rigirarsi in taluna maniera di prima stavolta più precisamente verso Izayoi. <....Izayoi giusto? T'insegnerò qualche trucchetto se vuoi penso che passerò qui ogni tanto...alla prossima ah ah ah..> una risata beffarda e che viene dal cuore anche se non sa bene neanche lui per cosa, gli era solo venuta voglia di ridere. Adesso non più con passo lungo ma solenne andrebbe ad allontanarsi da quel luogo il più veloce possibile sperando che nessuno lo fermi all'improvviso. [Magione Koshirae] Fortunatamente, Saneatsu riesce a fermare in tempo lei così come interrompe il fare del Koshirae permettendo ad entrambi di evitare di ferirsi sul serio. Insomma, il peggio è stato scampato ma ciò non significa che effettivamente sia tutto passato, anzi, il peggio arriva adesso considerando il fatto che Saneatsu è lì con le braccia appena protese in avanti e le mani mani in prossimità delle figure dei due onoranti che si ritrovano praticamente costretti a fermarsi se non vogliono incappare in un qualche problema che non sarebbe nemmeno solamente fisico quanto più un'eventuale far una figura non propriamente ottimale nei confronti degli altri della Casata " Si da il caso che questo damerino sia un tuo superiore, nel Clan e fuori, buzzurro. " sono le parole che il Bianco rivolge a Junpei con un'espressione che non lascia trasparire alcuna intenzione di lasciarlo proseguire ulteriormente in termini di lamentele ed affini, voltandosi poi verso Izayoi per andare a scuotere lentamente la testa, lei che lo osserva con la coda dell'occhio " Vedi di trattenerti la prossima volta, ragazza. " non la chiama nemmeno per nome e quasi sembra adirato al posto dei Kami stessi, per quanto dentro di lui vi sia un certo denotare delle abilità di entrambi, lei che si volta verso il proprio Senpai per andare ad inchinarsi con il proprio busto in maniera ben più sostanziale e mortificata del solito, tenendo la spada parallela al terreno appena verso il basso, le mani giunte tra di loro e quei secondi di dispiacere in quel lasciare uscire la propria voce in maniera ligia ma allo stesso tempo dispiaciuta per aver effettivamente deluso Saneatsu stesso < Mi dispiace, Senpai, credo dovrò imparare a gestire meglio le provocazioni. > e sì, effettivamente non è mai stata un'effettiva maestra nel mantenere la propria tempra salda, o meglio, sì ne è assolutamente in grado ma gli ci vuole ben poco in determinate situazioni per farla passare da un semplice fingere ad un far sul serio senza nemmeno rendersi conto di essere entrata in quel così detto assetto da battaglia. Si tira sù al parlare di Junpei e chiude gli occhi in quell'andare a porsi in maniera elitaria, una soldatessa impassibile che ha recuperato il proprio contegno e permane dopo un secco respiro atto a recuperare del tutto la lucidità, piedi vicini tra di loro e braccia lungo i fianchi, la spada punta in avanti e verso terra, il fodero l'ha lasciato a bordo arena prima di alzarsi. Non parla, per ora non risponde a Junpei cercando di non cedere alle sue provocazioni ma allo stesso tempo ascoltando quel suo modo insolito di complimentarsi con la Rosata attraverso quelle regole che già ha citato " E tu non istigarla o la prossima volta non la fermo. " direbbe come ultimo monito Saneatsu al sentir etichettare la giovane come una marmocchia, il chè è a metà tra il giusto e lo sbagliato considerando l'età di Junpei ma poco importa, lei arrossisce in maniera lieve nel sentire le parole di colui a cui più agogna, senza riferirsi al che di romantico nei confronti dell'Anbu con la maschera da Teschio, che poi è sempre lui, ma dettagli < Tsk. > e il suo unico cenno scostante che concede a Junpei dopo aver scostato la coda dell'occhio dallo stesso quando sbadiglia ed annuncia il suo congedo, salutando in quella maniera per nulla nobile e regale davanti ad un misto tra divertimento e stupore da parte degli altri conclannati, rivolgendosi per ultimo verso Izayoi che in tutta risposta lo guarderebbe con ardente determinazione sibilando tra i denti < Junpei.. Ti dimostrerò che non devi sottovalutarmi. > le mani che si stringono in dei fieri e snervati pugnetti per poi andare in direzione del proprio fodero e quindi metter via Takemikazuchi mentre gli altri membri del Clan si apprestano ad alzarsi e lei porta lo sguardo verso suo padre che la guarda con un misto di severità e un che di compiaciuto, puntando semplicemente l'indice verso terra indicandogli di raggiungerlo. { end }