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con Katsu

14:50 Katsu:
 Molte cose sono cambiate. Fedeltà, vicinanza alla morte, l’essere messo dinanzi ai propri limiti, al proprio essere uno e unico, sì, ma anche infinitamente debole. E sono cose che cambiano. Ma non cambia la fedeltà a Kusa, a Yukio. Ed eccolo il motivo dell’accettare quella protezione che è stata offerta. Ed infatti sta girando per le strade di Kusa in compagnia di un Pierrot, quello affidatogli da Yukio-Sama in persona. Una compagnia che mette in ansia, sì, ma provoca anche una certa dose di tranquillità. E’ uscito dalla residenza già ammantato di nero ed irriconoscibile, virtualmente. Coperto completamente da un mantello nero che lo cinge da capo a piedi, il cappuccio è tenuto su e nasconde la testa e le fattezze albine. Le mani sono nascoste dai guanti ninja e i piedi da scarpe chiuse e comode. Sotto al mantello nero vi sono un paio di pantaloni neri ed elastici, da ninja, che gli cingono le leve inferiori e la solita t-shirt, anch’essa nera, che copre la parte superiore del proprio corpo. Ha cambiato posto al coprifronte. La placca è infatti stata montata su una nuova cinghia più lunga ed è legata in vita non come cinta, ma come ornamento che pende leggermente al fianco destro. Al fianco sinistro vi è una tasca portaoggetti piena di questo o di quell’equipaggiamento, mentre alla coscia sinistra è legato un portakunai che ha kunai e Shuriken all’interno. Sta camminando in direzione di una bottega al centro di Kusa che produce oggetti di tipico artigianato locale. Un luogo dove ha ordinato una maschera in plastica semplicissima, senza pretese particolari o poteri straordinari, ma di fattura pregiata. Alla bottega non sono state date referenze o nomi, ma metà del pagamento in anticipo come caparra. Si dirige velocemente verso quella bottega, senza perdere tempo e a passo spedito, mentre le percezioni sono attente a captare qualsiasi rumore fuori posto ci sia nei dintorni. Il Pierrot affidato a Katsu lo segue ed è a circa due metri fissi dal ragazzo, non perdendolo di vista. Si avvicina alla bottega, ma non entra. Volta verso il Pierrot e con un mutuo cenno del volto dall’esterno verso l’interno va a far cenno d’avvicinarsi. <Mi faresti la cortesia di metterti dinanzi alla porta e di non far entrare alcuna persona?> è una richiesta, non un ordine, eppure il tono è pragmatico e neutro, duro. Ed ecco che, una volta che il Pierrot avrà risposto, lui andrà a muovere passi verso l’interno. [Equip: tonici per il rec. Chakra, tonici per la salute, 1 bomba luce, sigillo pot. Ninjutsu, Kunai e Shuriken][1 Pierrot grado Jonin]

15:03 Katsu:
 Un sospiro, dunque, mentre volta intorno, il Pierrot dietro di lui che se vorrà, potrà usargli questa cortesia. La mano mancina si allunga sulla maniglia della porta della bottega ed effettua una flessione verso l’interno del locale. Un sottile “dlin-dlin” di un campanello scatta ed annuncia la venuta di un nuovo cliente per il bottegaio. Un cliente strano che il bottegaio non tarderà a riconoscere così ammantato di nero. Muove un paio di passi all’interno della bottega e si guarda intorno, guardingo e pronto in caso di trappole. Sbuffa leggermente da sotto quel mantello, forse complice il caldo. E quindi ecco che flette le caviglie, le ginocchia che puntano in direzione del bancone e i piedi che si mettono in moto verso di esso. Passo dopo passo va ad abbassare il volto per non essere riconoscibile in alcun modo, per non farsi vedere in faccia dal proprietario della bottega, che trotterella al bancone con qualche attimo di ritardo. Non lo farà neanche parlare. <E’ pronta?> è il solo dire del Seiun, che non porrà alcuna domanda, potendo scrutare quell’uomo che gli si para davanti senza tuttavia che lui possa fare altrettanto. <Non qui, nel retrobottega. Non ci disturberà nessun altro, state tranquillo.> Ed ecco che detto ciò che si farebbe guidare dall’uomo oltre una porta lignea e lo seguirebbe, sempre tenendo d’occhio sia l’uomo, sia il circondario. <State tranquillo, lui è con me> va a recitare all’indirizzo dell’uomo, se decidesse di guardare fuori dove dovrebbe essere il Pierrot. [Equip: tonici per il rec. Chakra, tonici per la salute, 1 bomba luce, sigillo pot. Ninjutsu, Kunai e Shuriken][1 Pierrot grado Jonin]

15:28 Katsu:
 E malgrado il tono sia fermo e pragmatico, la sensazione di perenne pericolo, di fragilità, di debolezza è qualcosa che minaccia di prenderlo alla gola e alla quale dovrà gradualmente abituarsi. Proprio come detto da Sango, in effetti, il sentirsi in balia d’altri è qualcosa che vuole lavar via. Numerosi i pensieri che gli sfiorano la mente e vengono cacciati via durante il brevissimo tragitto che lo porta nel retrobottega, in cui c’è un’officina con numerosi banchi da lavoro e relativi attrezzi, che l’occhio del Seiun va a passare a rassegna in maniera decisamente critica da sotto quel nero di cui si è cinto. Non percependo alcun pericolo continua a seguire l’uomo che lo porta ad un banco da lavoro in cui giace una scatola di legno finemente decorata ed intarsiata. E’ tale scatola che gli viene indicata dal proprietario della bottega. Uno sguardo all’ometto e quindi vira sul pacchetto. Trattiene il respiro, pronto a scattare e va a cingere il legno con la mano mancina. Effettua una trazione verso di sé, facendo scorrere il coperchio di legno attraverso le guide e scoprendo la maschera ordinata. E’ una maschera che copre tutto il volto e non lascia porzioni di pelle scoperta. Essa possiede due orecchie puntate verso l’alto ed è leggermente abbombata sulla fronte con due fessure giuste per gli occhi, che permettono di vedere dall’interno, ma rendono difficile a chi guarda dall’esterno riconoscere anche il colore degli occhi stessi. Scendendo la maschera si schiaccia leggermente per poi nuovamente allungarsi in maniera importante a formare un muso. Finemente decorata è divisa finemente tra bianco e nero e sugli occhi ci sono intarsi di colore dorato di fattura e colore uguale. Sull’occhio sinistro vi sono altresì dei fini ricami, anch’essi dorati, come dei sottili ciuffi d’erba. La scruta con attenzione e sospira, annuendo leggermente col capo. La mancina va nella tasca portaoggetti e ne tira fuori due sacchetti di denaro. <Questa è l’altra metà che vi devo, contate pure> va a porgere il denaro al proprietario della bottega. <… Questo invece, un piccolo extra da parte mia. Se verrà qualcuno a chiedervi di me, io qui non ci sono mai stato, siamo intesi? E se vi minacciano, beh, avvisate il primo Pierrot che trovate e parlate dell’uomo ammantato di nero> indicazioni, informazioni e soldi. Sfila la maschera dal giacimento in rosso sistemato nel legno e va ad indossarla sul volto, assicurandola. E solo allora alza il volto, irriconoscibile. Non dirà altro, ma da solo se ne andrà, lasciando i soldi lì e raggiungendo il Pierrot a favore di luoghi. [Equip: tonici per il rec. Chakra, tonici per la salute, 1 bomba luce, sigillo pot. Ninjutsu, Kunai e Shuriken][1 Pierrot grado Jonin][Ref maschera: https://i.imgur.com/CfLhQCg.jpg][END]

Katsu si reca alla bottega di articoli artigianali alla quale ha commissionato la fattura di una maschera. Si reca nel retrobottega col proprietario e qui visiona la maschera e la indossa. Paga il proprietario e se ne va, dandogli anche un piccolo extra perchè il proprietario scordi completamente quella transazione ed invitandolo a non dare informazioni su di lui a nessuno.

Note: E' una sorta di "convalida" (passatemi il termine) richiesta da Furaya. E' quindi lei che deve valutare la role.