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Ingresso Anbu Stumure

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Giocata di Corporazione

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con Itsuki

Sembrava una semplice giornata come le altre, ma dopotutto quando si vuole una cosa, quando si ha un forte desiderio è normale che quella stessa volontà giunga a reclamarti, a vedere se sei degno di desiderare e di provare dei dati sentimenti, delle aspirazioni. Fà relativamente freddo, nonostante si è nella stagione calda, in quel luogo angusto e che pare dimenticato da qualsiasi Kami regna sovrano un fresco relativamente pungente, piacevole probabilmente dopo qualche ora trascorsa sotto un'eventuale cocente, ma scomodo invece qual'ora ci si trovasse costretti in tale luogo per più di quanto ci si voglia stare. Sarà appunto il freddo vagamente fastidioso a farsi percepire per primo, tra le svariate sensazioni, la Yoton potrà concedersi quel brivido lungo la schiena percorrerla salendo dall'osso sacro, per poi terminare all'altezza della nuca, nuca che duole in maniera abbastanza intensa ma non insopportabile. Si sà, d'altronde, che gli Anbu sono pratici del corpo umano e sanno dove colpire in maniera netta e precisa, costringendo la vittima a cader loro preda senza troppi giri di parole, ed a proposito di parole, assieme al freddo del pavimento logoro ed al dolore pulsante, saranno proprio della parole a solleticare l'udito della Genin, parole che di certo non suonano confortanti nonostante siano le prime che sente dopo circa una dozzina di ore nelle quali è indubbiamente svenuta < Sveglia, sputalava da quattro soldi. > la voce è quasi metallica, distorta da un modificatore che giace dietro ad una maschera a forma di volpe, piuttosto classica, che avrai modo di mettere a fuoco tra qualche istante, scoprendo che appartiene ad una figura relativamente minuta, vestita in maniera marziale e piuttosto maschile, anonima così come quella maschera che ha un tutto e niente da rivelare, mentre un clangore metallico di un tanto che cozza in maniera progressiva sulle sbarre di quella che pare una cella, risuona fastidioso nelle tue orecchie. Una figura altrettanto minuta ed esile, ma delle sembianze decisamente più femminile con indosso un corto kimono da battaglia, nero ed impreziosito da tocchi di rosso ed oro, decisamente più scosciata e libera rispetto alla collega, starebbe appunto dedicandosi a far sì che quel clangore possa risultare più fastidioso possibile, dei lunghi capelli rosa ondeggiano dietro di lei ma la maschera nera da volpe dai tratti affilati, impreziositi anch'essi d'oro, non lascia intravedere altro che uno scorcio del mento e nulla di più < Sì è svegliata, Boryoku, dovrei forse smetterla? Ci stavo quasi prendendo gusto. > anche la sua voce è modificata ma in tutto ciò, chissà dove avrà imparato quel gesto? Nonostante comunque il suo dover arrecare fastidio, la donna seduta a terra a gambe incrociate solleverebbe la mano destra indicandogli di smettere alla colleg, la ragazza dai capelli rosa, la quale si porterebbe al fianco della più grande, rimanendo in piedi, impeccabilmente composta < Dunque, moretta, hai idea di dove ti trovi..? Ah ma chi se ne importa... A volte mi stufo in fretta dei convenevoli.. Vogliamo giungere al dunque, Murakumo? > domanderebbe volgendo appena il capo in direzione della ragazza in piedi al suo fianco, senza degnare più di tanto Stumure di una vera e propria attenzione, trattandola prima da protagonista per poi accantonarla come se fosse di contorno. { Entrata Anbu Stumure | No tempo }

22:34 Utente anonimo:
 Era di ronda, questa mattina, stava espiando una punizione datagli dalla decima Hokage, quando all'improvviso il buio più totale. Il sole che gli baciava la pelle, e che gli faceva provare quel calore che tanto amava, per natura se così vogliam dire, sparisce assieme a quel buio, per lasciar posto a quella sensazione fredda, che pian piano si insinua in lei, accompagnata, da un dolore, che sembra all'inzio solamente un lontano ricordo, ma che poi si fa sempre più vivido assieme alla vista, che al prinipio è appannata. Un brivido, questo gli fa capire di essere viva, che gli risale repentino su per la spina dorsale, facendola tremare scattosamente per qualche istante, facendo si, che quando andrà a muovere la testa, quel dolore si amplificherà per un solo istante, ed una smorfia gli si andrà a formare in volto <Ma dove..> non riesce nemmeno a finire quella frase la Yoton, che ora cerca di tirarsi su, mettendosi seduta, mentre quel rumore metallico, sembra spaccargli la test, da dentro. Non è sicuramente una bella situazione, sopratutto se abbinata al dolore e alle pulsazioni di quest'utimo nella nuca, e all'assenza delle sue armi, cosa che per lei sono di fondamentale importanza, sopratutto, la katana di suo padre. <dove mi trovo?> e questo andrà a rispondere alla domanda che gli viene posta dalla figura che ha davanti a lei, andando a guardare quelle maschere, ora capisce, sono AMBU. Ma la domanda che si pone è perchè ora, sta li, in una cella in presenza di questi due? Per ora non sa darsi una risposta, e quello che può fare, è solamente limitarsi a stare in silenzio, cercando di capire la situazione, senza subire altri danni. Si sistema il suo Haori bianchi, che presenta maniche molto larghe, ed il suo colore è bianco. Sotto a quest'ultimo che viene portato aperto, vi è il Kimono di colore nero, che ricopre il suo corpo, lasciandola libera però di potersi muovere sia nei movimenti più basilari, sia in quelli più complicati, dovuti magari ad un combattimento. Alla vita, porta una fascia di colore rosso fuoco, una fascia di tessuto raffinato. Ai piedi invece presenta delle Gete, in legno di colore molto chiaro con dei lacci sempre di colore rosso, richaimando così sia il colore della fascia, che il simbolo del proprio clan in un certo senso. <Dov'è il mio equipaggiamento?> Domanda, andando a tastarsi senza però trovare ne la tasca porta oggetti, ne la tasca dove teneva sia gli shuriken che i Kunai. Sicuramente una bella preoccupazione, ma mai come quando non trova attaccate alla sua fascia, ne la sua Shirasaya, ne tanto meno la Katana di suo padre, alla quale tiene moltissimo. <d....> Avrebbe voluto ringhiare qualcosa, questo è certo, sarebbe nel suo stile, e l'avrebbe fatto, se quella fitta di dolore accomapagnata da quel pulsare non gli e lo avessero impedito, ma invece così non è, quella fitta sembra essere troppo forte, e la sua testa ora glis embra stia scoppiando, ed ogni rumore che viene captato dai suoi orecchi, sembra rimbombare nel suo cranio, facendola soffrire ancor di più, sicuramente ora, non poteva ne sbraitare ne ringhiare..<Dove sono le mie armi?> Domanda, in fine, con tono molto più caldo, quasi sussurrato se così vogliamo definirlo, rimanendo poi in silenzio, cercando di togliersi i lunghi capelli neri da davanti al volto, rimettendoli in ordine per quello che poteva, andando così anche a scoprire quella che a tutti gli effetti è una ciccatrice, presente appena sotto l'attaccatura della base del collo, e che ha la forma della lama di una Katana. {Chakra Off]{Senza Equip]{Senza armi]

Ovviamente, potrà cercare quanto vuole le proprie armi ed il proprio equipaggiamento ma quella Volpe non propriamente simpatica è oramai esperta e navigata di situazioni simili e si diverte praticamente nel lasciare inermi chiunque poi venga gettato su quel pavimento consunto e macchiato qua e là, ne pulito ne sporco, segnato dal tempo e da chiunque altro ci si sia accasciato sopra, prima di provare a rialzarsi a fatica. Un sospiro annoiato appunto, quello della maschera più grande, la quale porterebbe il proprio viso coperto ad appoggiarsi sulla mancina che vien stretta pigramente a pugno, accogliendo il lato sinistro ella mandibola della così detta Boryoku, la quale osserva annoiata da dietro a quelle fessure che sarebbero gli occhi della maschera, gli piacerebbe vedere una reazione diversa ogni tanto ma non può di certo pretendere molto date le metodologie degli Anbu con le quali svolgono i propri reclutamenti < Questo non importa, domande inutili che non servono ne a noi, ne a te.. > direbbe per poi scrollare le spalle e lasciare la possibilità all'altra ragazza di rincarare la dose, fondamentalmente più buona la maschera nera ma allo stesso tempo capace di calarsi nei panni elitari di un'Anbu, quando indossa quei vestiti e quella copertura a nasconderle il viso. La mancina viene portata davanti al viso mentre la destra regge ancora il tanto, vorrebbe come andar a coprire una risata armoniosa ma che suona schernente e viziata, un truculento ma allo stesso dolce sfottere la spaesata ragazza dietro alle sbarre < E tu chiami armi quei coltellini spuntati? Patetica. > ed è un recitare solo per metà, considerando il fatto che la vera arma di quella maschera scura sia di tutt'altro calibro, ma oggi indossa le vesti di Murakumo e quella lama non è certo presente, si accontenta del tanto imitando Kiku come quel preciso giorno, utilizzando le sue parole in maniera ben più affilata e tagliente. Ridacchia la volpe bianca seduta a terra a gambe incrociate < Non ti facendo così infida, Murakumo. > direbbe scostando lo sguardo dalla figura in piedi che torna con le braccia lungo i fianchi , per poi continuare a sua volta in direzione di Stumure, sulla quale riporta l'attenzione < Vediamo.. Potremmo essere nemici travestiti da forse speciali o dei veri e proprio Anbu? A te il compito di scoprirlo... Ci dovrebbe essere qualcosa che dovresti chiedermi per accertartene.. > vorrebbe aggiungere di non fare come qualcuno di sua conoscenza che ha sbagliato, quel qualcuno non troppo distante da lei che presa dalla situazione si era palesemente confusa, ma non è di quella figura che ci interessa ora, dato che l'attenzione di entrambe quelle figure è puntata sulla Yoton oltre le sbarre. La parola d'ordine, quella impartita dalla Kage che i cittadini dovrebbero rivolgere ad un qualsiasi Anbu per accertarsi della sua identità, nulla di troppo complicato, è persino esploso recentemente a casa di due figure non proprio raccomandabili. Ma non è la mora a doverla dire, quanto piuttosto a dover domandare per poi vedere se la risposta delle Anbu corrisponda a quel che dovrebbe appunto sapere. { Entrata Anbu | NO tempo }

23:14 Utente anonimo:
 Una classica situazione, o almeno questo è quello che potrebbero dire quelle due con le maschere da Ambu, presenti li davanti a lei, ma per ora questo alla giovane Yoton non interessa. Si guarda attorno, guarda quella stanza, o meglio quella cella, sterile come tutte le altre, e l'ambiente attorno, non sembra essere tanto diverso. Osserva il vestiario delle due, andando quindi ad ascoltar eil dire di colei che sta dietro le sbarre <Basterebbe anche un lametta per poter far si che ti uccida, tagliandoti la giugolare, quindi direi che di quei coltellini spuntati, bisognerebbe aver paura no?> Va a dire, sempre con quel tono lento, sofferente quasi e le parole strascicate, insomma sicuramente non è uan voce che si è entusiasti di sentire, bensi una vocve talemnte fastidiosa che delle unghie che sfrigiano una lavagna, sono un suono molto più accettabile e bello.> sicuramente non siete qui per uccidermi, los terminio Yoton è stato fatto tempo fa a quanto diceva Furaya, e quindi se foste i miei assassini mia vreste già ucciso> Un ipotesi che ès tata scartata dalla giovane, che ora va a toccarsi la fronte con la manod estra, delicatamente per qualche lungo istante <Potreste essere dei traditori, questo io non potrei mai saperlo, oppuresiete dei semplici AMBU, che state svolgendo il vostro lavoro, e che mi state emttendo alla prova per qualche motivo> Che lei non sa, ed è palese, in fondo non si aspetta un reclutamento, anzi.. <Quindi se io dovessi scoprire se siete o no traditori..> Ci pensa su, ma in fondo può domandare ben poco la giovane <Potrei cheidervi qualsiasi cosa, ma voi mi potreste rispondere mentendomi, quindi l'unica possibilità che avrei, è quella di affrontarvi, e di estorcevi una confessione prima che vi tolga la vita> o almeno questo è il pensiero della giovane, forse troppo razionale, troppo fredda chi lo sa, ma nessuno gli può levare questo modo di fare <Ve lo dimostro..> Va a dire, andando a guardare entrambe le figure mascherate..<Allora, potrei semplicemente e scontatamente chiedervi, a chi siete fedeli?> DOmanda, quasi retorica <Ma credo che a dire il semplice nome del Decimo Kage siano buoni tutti..>Asserisce, riconoscendo che sarebbe uan risposta scontata <Potrei chiedervi di identificarvi, ma non mi direte mai il vostro vero nome, e se foste nemici o traditori che sono anche peggio, non otterrei nessun risultato utile in tempo utile> Fa spallucce, andando poi a subire un'altra fitta dalla testa, ma meno forte. <Questi erano solo esempi che avvalorano la mia tesi, l'unico modo, sarebbe quello di scontrarci, sconfiggervi ed estorcervi una confessione con al forza, dopoa vervi visto in viso..> è convinta di quello che dice, non sta mentando, ne ha remori nel dirlo, se ne avesse la possibilità lo farebbe senza batter ciglio. <Anche perchè non c'è una risposta esatta a questo dilemma, ci sono solo azioni adeguate, alcune estreme e alcune no per poter arrivare alla risposta...> ed è forse questa la vera e propria risposta, che vuole dare alle due figure mascherate la giovane Yoton, che non sembra farsi tanti problemi, in nessun caso, anche se capisce che in questo momento è in totale svantaggio, ed è per questo che non usa tono o modi aggressivi, ma rimane sempre pacata, e parla a bassa voce, poichè solo in questo modo può rimanere minimamente concentrata e avere un controllo, anche minimo di quello che sta avvenendo in quella situazione che sta vivendo. {Chakra Off]{Senza Equip]{Senza armi]

Chiaramente, un'animale in gabbia non potrebbe far altro che soffiare e ringhiare pur di mantenere alto il proprio orgoglio. Eppure, non è di certo spavalderia e sagacità quella che cercano le due maschere volpine, tutt'altro, anche se a quanto pare le due caratteristiche sovracitate non mancano alla Yoton davanti a loro, che per prima riceverebbe in risposta un rinnovato ridere da parte di Murakumo, quella in piedi, che ride ora con più gusto in maniera spassionata rispetto a prima, pur essendoci sempre dello scherno di sottofondo < Hahaha.. Divertente, che ne dici se gli taglio qualcosa Boryoku? Una mano.. Un orecchio.. O perchè non la lingua? > domanda con una voce fondamentalmente dolce ma che non ha nulla di positivo, quasi fosse stata infastidita da quello sfidarla, prendendola in maniera orgogliosa e personale, seppur quella seduta a terra, la bianca superiore, pare contraria alla cosa, scuote appena la testa e le risponde < No, Murakumo, sarebbe divertente ma non ho voglia di far pulire il pavimento.. È per questo che lasciano a me il lavoro sporco.. > e la Yoton non può vederlo ma sotto quella maschera un ghigno sadico e perverso si dipinge, l'unica cosa che potrà percepire è un vago gorgoglio di una risata bassa e quasi gutturale, nulla di positivo insomma, per quanto tutto ciò sia atto a mettere alla prova la mora. Interessante il modo di rispondere di lei, la lascia discorrere riguardo la questione degli Yoton ed in tutta risposta la donna seduta a gambe incrociate andrebbe a sollevare il viso dalla mano per poi volgere i palmi verso il cielo e sollevare appena le spalle < Tutti commettono delle sviste e c'è sempre tempo per riparare.. > quindi non sentirti così al sicuro, giovane utilizzatrice della lava, potrebbe effettivamente costarti caro quell'essere presuntuosa, soprattutto davanti ad una donna che non è propriamente incline al consentire risposte al di fuori di quello che ha domandato, che vanno oltre a quello che vuole sapere. Eppure, tutt'ora gli concede la possibilità di parlare, la lascia discorrere portando nuovamente la mano a regger la testa, le spalle che lentamente sembrano andare ad esprimere l'annoiarsi al sentire quelle parole, tutti ragionamenti assennati ed abbastanza logici che comunque non vanno nella direzione della questione posta da parte della volpe bianca, che si frappone solo per un'istante nei confronti di quell'unico modo che secondo Stumure sarebbe lo scontrarsi, ridendo ora in maniera sprezzante e sfacciata, il petto che si smuove in quella posa appena china in avanti, le spalle a seguire quella risata più distorta di quella diabolicamente angelica di Murakumo < È ironico come pensi di poter anche solo alzare un dito sulla sottoscritta. > forse presa nell'orgoglio anche lei, seppur capace di non abbandonarsi come la più giovane collega, continuando poi poco dopo < Ragionamenti brillanti e degni di nota ma purtroppo.. > direbbe sollevando la mano destra, quella che non gli regge il capo poggiato sopra la gemella con noia, agitando appena l'indice della manca a destra ed a sinistra un paio di volte < Non è quello che ti ho chiesto. Ed io odio chi non risponde a quello che gli chiedo. > ed a quel punto, tutto l'edificio ruoterebbe, uno stravolgersi di centottanta gradi che porterebbe le pareti a ruotare, una sensazione di cedimento e di mancanza di equilibrio sarebbe quella che coglierebbe la Genin, quel ruotare su se stesso del posto và spostando anche le due figure fuori dalla cella verso il soffitto ed in pochi istanti tutto apparirebbe sottosopra, roba da poco, se non fosse che la già provata testa della Yoton non sia più suscettibile ad un cambio di realtà, dato il frastornamento che seppur di sottofondo, permane nella sua testa < Non mi ripeterò un'altra volta, devi domandarci se sappiamo la parola d'ordine e potrai scoprire la verità.. Fedeli Anbu o nemici sin troppo informati? Forse neanche in quel caso potresti stare tranquilla ma devi imparare a seguire gli ordini, se vuoi continuare a respirare.. > e come se non bastasse, dal soffitto che prima era il pavimento, inizierebbero a colare delle gocce sempre più spesse e pesanti di lava, una lava che brucia e scotta come poche ed è ben peggio di quella che un'iniziata del suo Clan possa concedersi, la temperatura nella stanza si alzerebbe lentamente ad ogni goccia ed il bruciare del sudiciume sul soffitto che era che ora è invece il pavimento solleva un'odore acre < Non vorrai scoprire cosa è in grado di fare veramente la lava.. vero? > e detto ciò, attenderebbe una risposta, la sta mettendo alla prova e dopo di quel classico divertirsi con la vittima di turo, giungerà il domandare il perchè di quel volersi dedicare ai corpi speciali. MA un passo alla volta. {Entrata Anbu | No tempo}

00:04 Utente anonimo:
 Ascolta le parole della giovane, quella dai capelli rosa, e sposta lentamente lo sguardo si quest'ultima, soppesandone una ttimo le parole <faresti bene a tagliarmi la testa, altrimenti potresti ritrovarti leggermente bruciata> Andrebbe a dire, senza arroganza, anzi, ma non vuole sicuramente perdere quel duello che per ora si estende alla parola, e che dovrà pur rimanere li, perchè non sopporterebbe uno scontro, poichè non è in condizioni di farlo. ma lascia andare questo pensieri per ora, andando a concentrarsi sull'altra figura, quella che gli parla con più calma, cercando di capire quale sia la risposta che vuole. chiude per qualche istante gli occhi, cercando di capire, in fondo la testa ancora gli pulsava e gli faceva male, e di fatti, la cosa si amplierà ancor di più, quando riaprirà gli occhi e vedrà che quella stanza andrà a ruotare di centottanta gradi, facendola rotolare, e l'unica cosa che potrà fare è quella di ripararsi la testa con le braccia e con le mani, non volendo subire altre botte, che potrebbero peggiorare la sua situazione. La testa era tornata prepotentemente a far male in quella situazione, e proprio per quel rotolare e quello spostamento improvviso anche le pulsazioni aumentano, il tutto fa storcere un po il naso alla giovane, e gli fa fare anche una smorfia per il dolore..<Ma che diavolo sta succedendo?> Si domanda, con un filo di voce, in effetti non si aspettava una cosa del genere, ne tanto meno riesce ora come ora a capire se possa essere o no un Genjutsu, in fondo aveva già al testa offuscata per via di quella botta, ricevuta ore ed ore prima..<Quindi, qual'è la parola d'Ordine?> Domanda verso quella, andando a rispettare un ordine che l'altra gli fa, andando ad accorgersi che dal soffitto vi è della lava. Un elemento a lei molto affine, che in qualche modo riesce a tranquillizzarla, anchedopo che quella stanza ha subito quel cambiamento <La lava non potrebbe mai ferirmi, e quella domanda che tu hai rivolto a me, rivolgila a te stessa, domandandoti chi hai davanti in questo momento> non è arrogante, non pè orgogliosa, o forse un po orgogliosa lo è, ma quello che ha detto è per constatare che minacciarla con la lava, nons ervirebbe a nulla, anzi, potrebbe aiutarla nel caso, ed anche parecchio..Ma per ora, si limita a manter lo sguardo su quell'elemento, così bello, così difficile da domare, ma che solamente loro sono riusciti a farlo. Una forza intrineca in quell'elemento ora gli sta trasferando calma e tranquillità, anche quel calore, che nella stanza aumenta, gli da serenità, gli da un po di coraggio in più la fa sentire bene a suo agio, in fondo è come aver eun alleato li con lei, e quando quelle goccie di lava cadano, le osserva per qualche istante, ritoranado poi a guardare la maschera bianca a forma di volpe che indossa quel tizio davanti a lei.{Chakra Off]{Senza Equip]{Senza armi]

Il dubbio è lecito nella mente della Genin ma di certo non gli spiegheranno nulla per aiutarla, anzi. Entrambe le due figure, ora capovolte sottosopra al cospetto della Genin, ridacchiano lievemente alla di le presunta minaccia, lasciando che lo sgomento e l'incomprensione colgano la mente della Yoton che finirebbe per andare finalmente a porre quella fatidica domanda, portando le due figure a guardarsi per un'istante soltanto, maschere di volpi a trovarsi e poi dopo un lievissimo annuire d'assenso, tornando con l'attenzione sulla prigioniera attestando le seguenti parole, all'unisono < Ponte Naruto. > quello che è appunto esploso recentemente, ma dopotutto è solo una parola d'ordine che il Kage ha imposto ai cittadini della Foglia di domandare onde evitare di ritrovarsi il nemico sotto mentite spoglie dei corpi speciali. Ovviamente, starà alla Mora dietro le sbarre dover essere al corrente di quale sia la corretta parola d'ordine, non sono così infide da pronunciarne una sbagliata, le due maschere, potrebbe complicare le cose ben più del dovuto ed oramai sono quasi alle battute finali, se non fosse per le ultime parole, quel periodo di certezza che la Yoton rifila ad una Boryoku che sogghigna di gusto, senza trattenere un ridacchiare crudele e spassionatamente divertito, gelido < Tu dici? Sai, è quando si crede di essere nel proprio elemento, che si vien fregati più facilmente... > ed il suo scopo è quello, quello di far abbassare la guardia alla prigioniera in quell'effettivo riproporgli qualcosa che non la preoccuperebbe, qualcosa di familiare che non potrebbe far altro che farla sentire al sicuro, per poi piegare il tutto alla propria volontà, visto che sono nel mondo da lei gestito e tutto ciò è una finzione sin troppo reale che può piegare al proprio volere < Sei terribile, Boryoku. > direbbe l'altra maschera nera con un tono che risulta però divertito dalla cosa, mentre sempre più gocce di lava cadono andando oramai a creare piccole pozze nel pavimento che lentamente vanno come convogliandosi, strisciando piano, verso il centro, ed il centro sarebbe proprio Stumure stessa. Il punto è che ora, cadrebbe una goccia ben più pesante e spessa dal soffitto e finirebbe proprio sulla spalla sinistra della Genin, ed è lì che tutto potrebbe sembrare più conturbante nella mente dell'esaminanda visto che potrebbe sentire le carni bruciare e vedere i vedere ed i vestiti bucarsi, la lava entrerebbe nella pelle ed andrebbe a colare sui muscoli arrecandole un dolore lancinante ma tutto sommato sopportabile con un pò di concentrazione < Vedi? Posso distruggerti anche con la cosa a te più affine, ma ora basta, voglio sentire qualcosa di serio.. Perchè vuoi essere parte degli assassini della Foglia? Cosa credi di poter dare in più che tu non possa già dare essendo una Kunoichi? > e sono le ultime domande, le battute finali di un reclutamento che come al solito non è nulla di così leggero. Certo, ora potrà capire più semplicemente che è vittima di un'illusione, ma stare ad impastare il chakra per evitare un pò di dolore forse richiede più fatica che effettivamente sopportar e rispondere in maniera assennata. { Entrata ANbu | No tempo }

00:39 Utente anonimo:
 {<Ponte Naruto>} Pensa la giovane dentro la sua testa, il che gli fa scattare qualcosa, anche se in un momentaneo ritardardo visto l'appannamento <la risposta è esatta, quindi siete due AMBU effettivi, oppure siete informati fn troppo bene> Asserisce, el conclusione erano quelle, e non erano poi così difficili da raggiungere, ma in fondo ci sono sempre diversi modi per poter ottenere qualcosa, ma questo sembrava non esser conteplato ora come ora. <Essere nel proprio elemento, ti da certezza di poter contare su quest'ultimo, una muta alleanza che esiste e che continuerà ad esistere> Afferma, la lava mai potrebbe ferirla, anche se quella lava stessa ora, sta cadendo ancora più veloce dal soffitto, andandoa formare pozzanghere che la lasciano indifferente, lei sa che la lava non potrebbe mai ferirla o scottarla, è una Yoton, e questo dice tutto. <tsss> Un sibilo, di dolore, quando quella goccia più grande gli cade sulla spalla e la brucia, scottandola. La osserva, è lava e questo non dovrebbe essere. Inzia a ragionare, cercando di mantenere la calma, e la concentrazione, {<Sicuramente nona vrei il tempo di attivare il chakra>} Pensa la giovane, che in questo momento, mette assieme gli elementi: La stanza che ruota, la lava che la brucia e glia rreca danno, sono due cose che non possono essere, soprattutto la seconda. <Potresti farlo, ma riveleresti che questo è un Genjustu, anche se questo dolore che sento, mi sta quasi dilaniando, non potrebbe mai essere, quindi si, sei brava con i Gen e non bisogna sfidarti, di questo ho massimo rispetto> Afferma, in fondo non voleva mancare di rispetto, non lo farebbe mai. Cerca però di concentrarsi, quel dolore non la deve distrarre,deve sopportarlo, forse è anche questa una prova, poichè conoscendo la alva, on farebbe altro che opeggiorare la situazione se la toccasse ora come ora. <Voglio entrare a far parte degli assassini della Foglia, poichè, voglio servire una causa, voglio servire il paese del fuoco che mi ha accolto e mi ha allevato, per riconoscenza e per dovere verso i Kage precedenti e quello attuale> Asserisce verso l'altro <e poi perchè il corpo degli AMBU, è un corpo che ho sempre vistro e rispettato con tutto me stessa, è un voler essere qualcosa di più per me stessa e per il vilaggio.> Fa un respiro profondo, continuando a resistere a quel dannato dolore sulla sua spalla <E poi perchè, avere uan Yoton negli Ambu, sarà per questo corpo un motivo di vanto, con il tempo farò si, che sia così> Prova a fare un sorriso, striminzito, tiratissimo, forse un mezzo millimetro il bordo del labbro destro riesce a spostarsi ma non di più..<e poi a voi, servono persone che non abbiano remori nel fare il proprio lavoro e che obbediscano agli ordini, ed io sono pronta a farlo.> Altro non dice, lascia la parola alle due che ha davanti, dall'altra parte delle sbarre, rimanendo ins ielnzio, assieme a quel dolore..{Chakra Off]{Senza Equip]{Senza armi]

Nonostante la cosa non fosse ben chiara fin da subito, la mora si accorge del fatto che tutto ciò è un'illusione, ed allo stesso tempo andrebbe ad elogiare la maschera bianca che annuisce, anche quello era un metterla alla prova e si può dire che l'acume della Yoton, nonostante fosse una prova moderatamente complessa, è sufficiente per riuscire a soddisfare la donna vestita in maniera marziale, la quale risponde inizialmente < Siamo Anbu e devo dire che per essere l'ultima della tua stirpe, non sei così male... Ma non crogiolarti su queste parole. > rari i complimenti da parte di lei, atti perlopiù a far sì che il tutto possa giungere verso un finale, un lieve smorzare dell situazione che poi volge in direzione di quelle parole di orgoglio e determinazione, parole che vengono colte da parte di entrambe le figure che tutt'ora giacciono sottosopra, nonostante la lava nel frattempo abbia smesso di colare e le ultime parole di quella maschera bianca basterebbero per indicare che di lì a poco l'illusione si scioglierà < Così può bastare, hai pronunciato parole altisonanti, spero che sarai in grado di valorizzarle con le tue gesta, detesto chi fà la voce grossa... Murakumo, apri pure. > direbbe lei mentre all'improvviso la stanza sottosopra svanirebbe con un'evanescenza verso l'alto, sparendo come se fosse una sovrapposizione della prigione normale, probabile un lieve giramento di testa per la vittima ma intanto non vi sarebbe più ne il buco nella carne ne il dolore lungo il braccio. La ragazza dai capelli rosa vedrebbe di andare ad avvicinarsi alla porta della cella per inserire una chiave e dunque girarla un paio di volte nel chiavistello per permettere a quella porta in ferro di aprirsi < Benvenuta. > direbbe semplicemente mente la collega si alzerebbe svanendo un'attimo più in fondo nel corridoio, tornando con una maschera che lancerà ai piedi della Yoton, sempre perlopiù scostante nei modi e non propriamente delicata, andando poi ad indicargli l'uscita da quelle che sarebbero le prigioni della Foglia dicendogli < Le tue cose sono su uno scaffale, comunicaci il tuo nome e sarai libera di andare... A presto. > direbbe per poi congedarsi assieme a Murakumo stessa, in un voltarsi e lasciare che le loro figure ondeggino lungo il corridoio in penombra, svanendo nella direzione opposta in quella nella quale si sarebbe diretta la Yoton, ora parte effettiva degli Anbu. { End }

Stumure si trova nella solita prigione atta al reclutamento degli Anbu e viene messa alla prova da Boryoku e Murakumo.

Dopo un'iniziale accenno di spavalderia la Yoton ridimensiona il proprio ego dimostrandosi acuta, orgogliosa e determinata.

Otterrà la maschera e comunicherà il suo nome da Anbu prima di andarsene.


Nessun px la corporazione è il premio ~