Teschio nero
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Giocata dal 29/06/2020 20:58 al 30/06/2020 01:50 nella chat "Palazzo del Governo"
Finalmente ha preso la decisione di andare li, a quel palazzo che ha avuto modo di conoscere in parte, conscia che probabilmente anche a quell'ora della notte Yukio stesso vi si trovi all'interno. Ed eccola dunque, ad affrontarlo per l'ennesima volta eppure consapevole del fatto che l'altro non sappia dei propri piani contro di lui, contro gli stessi anbu che desidera far fuori. In quella occasione indossa uno yukata rosa, semplice anche se decorato lievemente con dei ricami dorati lungo i bordi del tessuto . La veste fascia il corpo della donna delicatamente, la cintura spessa e rossa stringe il punto vita, mentre le maniche arrivano sotto i gomiti e la lunghezza stessa giunge sotto i glutei. Ai piedi sostano invece dei semplici sandali in legno. Non porta armi con se, solo un fuuda ove vi ha messo qualcosa di molto prezioso, nascosto tra le piaghe delle vesti in modo da non farlo vedere. Avanzerebbe fino all'entrata, i lunghi capelli rossi che sono lasciati sciolti questa notte, favorevole il venticello che la colpisce con delicatezza, e tenterebbe dunque di avviarsi dopo presentazione - inutile - e anche qualche attimo verso quei tre palazzi e verso quello dove starebbe lo stesso Yukio. Non si fa problemi a portarsi la dentro, ha avuto modo in passato di poter visitare quel loco . Perchè è li? Semplice, partendo dalla situazione della propria clannata, ancora rimasta reclusa all'interno di Kusa per mano degli Anbu e dunque di Yukio stesso, e anche per un'altra questione di tutt'altra natura, i pierrot stessi. Non corre, si gode quel momento mentre una certa ansia sale, non sa come ne perchè ma la presenza dell'hasukage riesce a metterla in soggezione non poco portandola ad innervosirsi in pochi attimi. Un grave errore, dopotutto per l'altro il loro rapporto e il loro "patto" sono ancora validi. Eppure il poter lavorare alle sue spalle, nonostante l'adrenalina e un lieve piacere, la mette a disagio. Forse nel ricordo di tutti quegli anni passati al suo servizio mentre adesso non progetta altro che starsene lontana da lui il più possibile. Si troverebbe ancora fuori da quell'edificio preso di mira, godendosi quello che dovrebbe fungere da piazzetta o giardino che sia, prima di trovarsi di fronte a quell'essere completamente da sola. Amen.[chakra on][fuuda] [Palazzo del Governo] La zona del palazzo del governo è un trio di tre palazzi governativi, ognuno con la sua funzione ed in questo specifico momento della storia di Kusa se non mondiale, il più sorvegliato e controllato della zona, non che gli altri vengano a meno. Corax dall'alto emettere un gracchio che rimbomberebbe nell'aria sottostante, semplicemente non attiverebbe al completo la sua abilità ma inizierebbe una comunicazione telepatica con Yukio, avvisandolo dell'entrata di Sango nella zona Governativa, un semplice avviso mentre continuerebbe a girare attorno al primo palazzo, quello in cui sono giorni che Yukio sosta senza ritornare più nella sua dimora. Corax dall'alto delle palazzine planerebbe più inclinato verso Sango dall'alto dei cielo, una semplice attenzione in più restando vigile sulla zona sottostante alla sua planata circolare. Yukio era semplicemente fuori da un terrazzo dove ha tenuto il precedente incontro con i ninja per la riorganizzazione delle linee difensive, avanti a se quella che avrebbe visto Corax, Sango. I gomiti sono poggiati sulla ringhiera del balconcino, mano destra verso il proprio volto dove tiene una sigaretta per il filtro tra le nocche dell'indice e del medio; la mano sinistra è semplicemente poggiata sul passamano. L'abbigliamento risulterebbe come sempre uno stile meno composto del solito, una maglia smanicata ed un paio di pantaloni shinobistici dal colore nero, così come i sandali gommati ben saldi ai propri piedi. Una collana in argento sottile lascia un po' di luce al proprio volto mentre il proprio chakra violaceo con delle fiammelle nere brucia alle sue spalle, avvolgendolo in una lugubre veste indemoniata dalla quale proviene. Le proprie pupille cremisi scenderebbero dalla costellazione che stava fissando a Sango, sotto di se a svariati metri di distanza. Non le darebbe il tempo di avvicinarsi che andrebbe a compiere un salto di una decina di metri dal proprio balconcino facendo forza con la mano sinistra che poggiava sul passamano, cercherebbe di eseguire una breve rotazione del corpo su di esso lasciandosi cadere giù; ammortizzerebbe la caduta con le proprie leve inferiori eseguendone una piccola flessione; una caduta che lascerebbe deformare il proprio chakra in caduta, schiacciandosi e poi ricomponendosi come era precedentemente. "'sera" Pronuncerebbe unicamente, restando fermo a tre metri dall'entrata effettiva del palazzo governativo dell'hasukage e rimanendo ad altrettanti metri da Sango così da avere una distanza discreta. Con se porta unicamente due fuuda da utilizzare soltanto in situazioni in extremis e dei tonici in caso di emergenza, come sempre ormai non può restare più di tanto tranquillo e prendere le situazioni sempre sotto gamba come spesso fa. La mano sinistra finirebbe all'interno della propria tasca, maneggia con dei foglietti, si possono vedere di tanto in tanto con un po' di attenzione le punte di qualche foglio che verrebbe mosso mentre i restanti oggetti precedentemente citati sarebbero all'interno della tasca destra dei propri pantaloni, assieme ovviamente al suo accendino e pacchetto di sigarette.[ck on][tonico salute+tonico chakra+fuuda pomp nin+ fuuda pomp gen][precedenti evocazioni attive] Beh alla fine durante quella camminata non deve andare troppo lontano per poter avere visione dell'Hasukage stesso. Le iridi che si portano su quell'uccello, che siano evocazioni come quelle di Furaya? Come le proprie? Eppure non ha intenzione ancora di mettere al corrente l'uomo del recente attacco subito da parte delle tigri. I tre tigrotti affidatele sarebbero rimasti sotto la protezione del dojo, le proprie copie cartacee lasciate a vagliare la zona, eppure conscia che il maggior pericolo per loro lo abbia li di fronte. Le iridi chiare che salgono lentamente verso quell'edificio, quel balcone che s'affaccia proprio li davanti e il corpo che si ferma di conseguenza. La sua aura violacea , i capelli in quel modo e soprattutto quei vestiti sono inconfondibili. Attende dunque il fare altrui, sicura che in quel dato momento avrebbe attirato di certo la sua attenzione. Lo osserva muoversi,il salto che avviene finchè non lo vedrebbe d'innanzi a se, altezza uomo. <sera> la voce che rimane neutrale per il momento, le iridi che non si scollano da lui e dal suo viso, verso quelle sclere nere e il volto di uno che un tempo considerava un amico, un sensei forse, eppure le loro strade si son divise da ormai troppo tempo < sono sollevata di non aver camminato poi troppo per trovarti > non usa del voi, non con lui, nemmeno sotto tortura l'avrebbe fatto. Sono troppi gli anni in cui ha dato del tu al Kokketsu, non avrebbe smesso di certo adesso. Il corpo che avanza verso il suo, i tre metri che andrebbero ad esser dunque azzerati per porsi nelle sue vicinanze, il petto vicino a quello altrui e nota con una punta di stizza che l'altro è similmente alto quanto il proprio amante < possiamo parlare qui? > ovvio che sia venuta li per lui e non per delle semplici chiacchiere. Non si sarebbe mai mossa per cose di poco conto, e per chi la conosce, vi è sempre un obiettivo in tutti i suoi movimenti < avrei delle cose da chiederti..anzi, ho una domanda mentre l'altra è più una notizia > non dice altro al momento lasciando che il silenzio provenga da lei. Ha paura in quel momento? Si. Che tutto vada in fumo, che il suo sogno possa sgonfiarsi , una paura giusta di chi conosce i propri limiti e la propria natura umana. Attende dunque il dire altrui, se possa o meno parlare anche li all'aperto senza avere alcun disturbo , anche se ad ammetterlo avrebbe preferito affrontarlo con Akendo al suo fianco. Ma tra il desiderio di volerlo per se ogni attimo e il sembrare la protetta di qualcuno il passo è breve,no? [chakra on][fuuda] [Palazzo del Governo] Le proprie labbra andrebbero a tramutarsi in un pessimo sorriso mentre gli occhi si abbasserebbero di pochi gradi causa l'avvicinarsi di Sango, non che sia chissà quanto eccessiva l'altezza tra i due ma li abbasserebbe il giusto per poter mantenere un contatto visivo con lei lasciandola avvicinarsi fino a trovarsi petto a petto "Oh ma certamente! Possiamo parlare ovunque tu voglia, come se fosse un dispiacere" Una breve risatina smorzerebbe quel silenzio che genererebbe dopo la sua risposta. Ed ecco, la sua parlantina immancabile che andrebbe a dare il preannuncio al loro incontro, forse anticipando Sango "Sei una brava persona, Sango" Mantenendo sempre quel sorriso dall'inizio del discorso mostrando lievemente la propria dentatura, quel bordino bianco sufficiente a lasciar trapelare il proprio sorriso "Sai, a me piace molto avere relazioni umane con le persone, il rispetto reciproco, la possibilità di far raggiungere un obiettivo di crescita ad una persona, aiutandola a crescere sia nel reparto emotivo che fisico, sono delle belle sensazioni alla fine di tutto ciò e l'ho espresso anche precedentemente, no?" Inclinando la testa lievemente verso sinistra "Una relazione, di qualsiasi entità, è fondata sulla fiducia e stima reciproca, cosa che forse, per mia ingenuità, ho lasciato per scontato" Sospira, sollevando le proprie spallucce debolmente. La sigaretta si porterebbe alle labbra, inspirandone se ne fosse in grado una notevole quantità di nicotina, la tratterebbe nei propri polmoni per un paio di secondi, addensandola, lasciandola buttar fuori subito dopo proprio contro il volto di Sango, debolmente. Una nuvoletta che a contatto con il suo viso svanirebbe lentamente lasciando posto al chakra scuro che continua ad emettere il Tessa. "Ma prego, puoi iniziare tu con le domande e poi con la notizia, mi interessa questa situazione, la trovo..." Schioccando la propria lingua biforcuta sul proprio palato "Divertente" Scoppiando in una fragorosa risata, spostando il peso del proprio corpo sulla gamba sinistra, più tesa, mentre la destra risulterebbe più morbide e senza una eccessiva tensione "Che bella serata, non trovi? Molto piacevole con questa brezza serale"[ck on][tonico salute+tonico chakra+fuuda pomp nin+ fuuda pomp gen][precedenti evocazioni attive] Preferirebbe che quel sorriso non fosse mai stato fatto, che possa cancellarlo per quanto inquietante e bello allo stesso tempo, dopotutto Yukio è stato sempre il macabro che piuò attrarre qualcuna < sediamoci dunque > il mettersi al suo stesso piano l'avrebbe senz'altro sciolta, nelle parole, nel pensiero stesso e starebbe quasi per sorpassarlo col corpo che quella frase la frena sul posto. Una brava persona. No non lo è lei, non lo è lui. Nessuno in quel mondo può esser considerato una "brava persona". Un tempo quella frase l'avrebbe fatta star male senz'altro, ma questa sera sulle proprie labbra un sorriso sboccia verso di lui < anche tu sei una brava persona, Yukio > quella serata può essere di certo divertente, pericolosa anche a suo modo eppure non comprende bene il motivo che porta l'Hasukage stesso a enunciare un tale pensiero. Lo ascolta, sempre in quell'atto di andarsene ma ferma allo stesso tempo < e tu hai una relazione di questo genere Yukio? > forse sua moglie probabilmente, eppure dopo averla vista solo una volta , non ha mai più avuto modo di vederla insieme a lui. Non quanto quei due marmocchi che continua a chiamare figli. < cos'è una relazione umana? Noi due abbiamo una relazione dovuta ad un patto e questo è chiaro ad entrambi > il resto è solo una sfilza di ordini e doveri fatti di malavoglia e solo per i propri reciproci interessi che li hanno portato ad incrociare le loro strade < ho solo una relazione che posso definire tale, perchè più unica che rara > a questo punto andrebbe nuovamente a muoversi per superarlo con eleganza, alla ricerca di una di quelle piccole panche di legno dove potersi accomodare, oppure solo per camminare e smaltire il nervoso < ma se parli dunque di fiducia > si gira lievemente così da poterlo osservare, poterne leggere le espressioni, il pensiero stesso, tutto quello che concerne quel volto < perchè Tamaki Ishiba è stata presa dai tuoi Anbu? > la domanda si pone secca e diretta, niente preamboli per arrivare al dunque < sono certa e siamo a conoscenza che gli anbu hanno i loro metodi per scoprire la verità > continua ancora lasciando che il silenzio possa interporsi e che le sue parole possano avere un peso notevole, almeno spera che sia così < eppure stai costringendo una mia clannata a rimanere sotto sorveglianza in attesa di ulteriori ..prove > il sorriso adesso che ricompare sul volto giovane e delicato, quegli occhi che sembrano carboni ardenti nel suo modo di guardarlo < dunque Yukio, visto che gli anbu sono sotto il tuo diretto comando, spiegami perchè hai deciso di mettere una mia clannata sotto sorveglianza senza prova alcuna, anche quando avresti potuto saperla anche con Itsuki e la sua stessa fuga. Mi stai forse dicendo che il nostro patto non esiste più? > ecco dove voleva giungere infine, conscia e sicura che sia così. Vuole soltanto sentire il perchè ha deciso di comandare gli anbu in quel modo. [chakra on][fuuda] [Palazzo del Governo] "Fai pure" Indicando la panchina, ruotando unicamente il busto lasciando che Sango si allontani dalla propria posizione mentre lui resterebbe semplicemente in piedi, osservandone il proprio cammino verso la panchina in legno, si avvicinerebbe quanto basta ma restando in piedi ad una distanza di cinque metri dalla panchina, guardando un po' verso il cielo "Mh dai, non prendiamoci più di tanto in giro" Non la guarderebbe ancora negli occhi, assorbirebbe le sue parole, analizzandole e rispondendo di seguito "Una relazione non deve essere intesa come una relazione amorosa, ho relazioni con moltissime persone e queste comunque non mi sparlano dietro, per la maggior parte ovviamente, escludendo gelosia, invidia e puttanate simili" Abbassando gli occhi finalmente su Sango, provandone ad incrociare quelli di lei "Tamaki è al sicuro nel palazzo, i metodi rozzi non sono stati adottati poiché, dovresti sapere, che ad accompagnarla è stato anche un Pierrot, l'unica cosa rozza che si possa definire è il fatto che sia stata condotta all'interno del palazzo in braccio con gli occhi chiusi, una sicurezza che tutti adotterebbero, compresa Furaya" Sollevando il dito "Ed in merito a questo, è un buon motivo per dirti che un interrogatorio non cruento ma a modo mio, utilizzando semplicemente la parlantina e senza ledere la parte fisica e psichica, si possano raggiungere molte vie, una tra queste la verità dei fatti. In una situazione dove non posso fidarmi nemmeno di me stesso credo sia il minimo" Sospirerebbe, riprendendo la sigaretta per attingere la sua adorata nicotina "Non ho mai fatto crollare il nostro patto, ma ti ricordo che tutti i clan all'interno di Kusa ed i loro rispettivi capi clan devono rispettare e comprendere la situazione e le reazioni di un Kage, in tutto ciò che possa comportare. Domani già so che Tamaki sarà fuori perchè mi sto prendendo cura io di lei, quando sarà fuori potrai farti raccontare tutto senza alcun problema" Scrolla le spalle "Io immagino unicamente che lei non sia immischiata con Itsuki, ma prima di mandare altre persone alla sua caccia devo avere una certezza che non abbia margine di errore" - "Tutto qui" Espellendo ulteriore fumo bianco dalle proprie labbra "E sentiamo" Iniziando a dondolarsi da una parte all'altra con il proprio busto, riproducendo nuovamente il sorriso precedentemente creato e mostrato "Yukio è proprio un coglione, gne, gne,Furaya sicuramente è meglio, è proprio un codardo, tanto mi serve solo per uno scopo, chi gli crede a quel cretino" Andrebbe a mettere i propri pugni sui suoi fianchi sbattendo per due volte i piedi per terra "Allora io sbatto i piedi per terra e piango perchè si, sono proprio una bimba cattiva" La sigaretta verrebbe lasciata cadere al suolo mentre entrambe le mani verrebbero portate sulla propria pancia "COME-" Scoppiando in una fragorosa risata "COME SE NON AVESSI I MIEI INFORMATORI, HAHAHAHAHAHA" Asciugandosi le lacrime sotto gli occhi "No sul serio, ti fidi anche di Akendo?" Continuando la propria risata, ancora di più "Una persona che ho allenato io, pensi di conoscerla meglio tu di me?" Scuotendo la testa, ricomponendosi in un modo decisamente macabro, quella risata e quel sorriso svanirebbero assumendo uno sguardo totalmente serio "Allora... Essendo che la tua domanda non ha ne capo ne coda data la mia legittima risposta, quale penitenza scegli?" La propria lingua biforcuta uscirebbe fuori dalle proprie labbra, si leccherebbe lentamente il proprio labbro superiore e poi quello inferiore "Piccola, piccola, ma una penitenza per aver fatto la cattiva ci sta, no?" Scuotendo la testa e le mani "Oh, ti chiedo scusa, puoi anche contraddire il fatto di voler ricevere una penitenza eh, ovviamente si discute prima e si rispetta ciò che si è detto, eh" La mano destra ritornerebbe nella propria tasca, medesimo lato, afferrando lo zippo ed il pacchetto di sigarette; quest'ultimo verrebbe aperto con un semplice gesto del pollice per portarlo all'altezza delle labbra del Tessai così da potergli permettere di afferrare una sigaretta, se fosse riuscito in ciò, riporrebbe il pacchetto e aprirebbe lo zippo, uno scatto della rotella per far emettere la fiammella alimentando il liquido infiammabile all'intero; poggerebbe così la fiammella sulla corona della sigaretta, una inspirazione e successivamente un gesto a scatto per richiudere lo zippo e riporlo nella tasca giù utilizzata. "fiuuuu~" Emettendo un rumoroso soffio di fumo verso l'alto.[ck on][tonico salute+tonico chakra+fuuda pomp nin+ fuuda pomp gen][precedenti evocazioni attive] Va dunque a prender posto su quella panca di legno, attendendo adesso che l'altro parli, ed eccome se parla. Non crede d'aver mai sentito un tizio riuscire a snocciolare tante parole tutte insieme , come se si rincorressero tra di loro e l'attenzione aumenta per non perdersi alcuna di quelle parole e alla fine , anche la notizia di Akendo sembra aver un lieve effetto su di lei. Non ha mai nascosto il fatto che lei lo conosca, non si fa problemi di certo a dirlo anche a lui. < relazioni..dovute semplicemente ad uno scambio > semplice ed efficace quanto lo sia respirare su quella stessa terra. < per quanto riguarda Tamaki, so bene che noi capi clan dobbiamo sottostare a te > oh, e quanto detesta doverlo fare < ma ciò non pone il fatto che io non possa venire qui a domandare > affila lo sguardo adesso andando ad osservare ogni movimento di quel fattone < manderò alcuni del clan ad accompagnarla di nuovo > e non avrebbe mancato nemmeno di porle tutte quante le domande in merito alla detenzione e anche e soprattutto alle domande poste proprio da Yukio stesso. Non si sarebbe fatta sfuggire di mano l'opportunità di saperne ancora di più < no che non lo è. Tamaki è un Ishiba e porta con se i nostri valori più profondi. Che si tratti di eleganza e raffinatezza..e altro, non si sarebbe mai macchiata di un crimine tanto stupido infangando il nome di Konan > non andrebbe di certo a snocciolare segreti di quel che sono i pensieri di coloro che li abitano, anche se reincarna lei stessa il desiderio più grande di tutti, quello per cui ha stretto quel rapporto con l'hasukage in persona. < non sai accettare delle critiche Yukio? Furaya è scesa in campo con me per affrontare il dio stesso, mentre avete scelto diversi ninja di kusa che hanno fallito una semplicissima missione di infimo livello mentre noi abbiamo rischiato molto, troppo > non che la disturbi il fallimento della missione stessa, ne quanta morte abbia potuto portare. Lei è rimasta sul campo solo per mettersi alla prova come kunoichi. < se avessi parlato con me te le avrei senz'altro dette in viso . Abbiamo fatto il nostro patto, è quello il mio scopo. Che i tuoi altri metodi e i tuoi movimenti vengano messi in discussione dai ninja, non credo sia colpa nostra > mostra di nuovo quel lieve sorriso , spudorata come poche altre volte nella propria vita < Akendo, non ho mai nascosto la nostra relazione Yukio, non mi son mai fatta problemi su questo, immagino che tu stesso possa andare da lui a fargli le tue supposizioni > scrolla le spalle, per nulla infastidita, anche Furaya dovrebbe sapere di quella relazione anche se quando gliene parlò ..beh non era molto in se < abbassa la tua risata per favore, o si sveglieranno anche i morti > evidentemente più infastidita da quel suono che romperebbe i timpani a chiunque < mi fido di lui, e non direi mai di conoscerlo meglio di te.. ma posso dirti che lui conosce me meglio di quanto abbia mai potuto fare tu. Hai scelto un patto cercando di mettermi un sigillo addosso , consapevole che tutto ciò che desidero non è altro che la mia stessa casa > le iridi che si assottigliano di nuovo, lo osserva ancora mentre quelle parole sgorgano da lei < penitenza Yukio? Oh no, non credo di voler più sottostare ai tuoi giochetti malati > non lo avrebbe di certo fatto per suo mero divertimento < non ho più nulla da darti in questa vita, tutto quello che avevo lo hai avuto > prende un attimo di respiro prima di continuare < e ho anche un altra notizia da darti come ti ho anticipato. Non ho intenzione di servire più come Pierrot. Preferisco concentrarmi sulla protezione del clan > e su altro, come Oto. Ma pensieri che sfiorano solo a mente, le labbra che si sigillano nuovamente in quella linea dritta. [chakra on][fuuda] [Palazzo del Governo] "È interessante sapere come poter giudicare senza sapere ciò che succede dietro le quinte o dentro una organizzazione già fatta da me e Furaya, sul serio..." Mordendosi il labbro inferiore con il proprio canino destro, premerebbe fino a che la propria carne non verrebbe lacerata completamente lasciando si che il labbro inferiore lasci penzolare un lembo di pelle mentre il proprio chakra si espanderebbe del tutto lasciando che la propria quantità entri in scena, verrebbe avvolto dalla pece intangibile che lo avvolgeva "Tamaki sarà riportata indietro dai tuoi ninja" Pronuncerebbe, dopo che l'onda di nero lo lasci nuovamente visibile nelle sue sembianze originali se così si potrebbe definire; una cappa lo avvolgerebbe completamente mentre le proprie unghie si farebbero appena più lunghe, raggrinzite, gli occhi risulterebbero invisibili se non fosse per quelle pupille cremisi che emergerebbero nel buio. Il nero vicino al proprio volto si spaccherebbe generando la propria bocca, una emissione di aria gelida per nulla associabile a qualsivoglia tecnica ma semplicemente all'attivazione della propria innata. "Non è che non so accettare le critiche, preferirei semplicemente delle critiche costruttive e dirette, senza minacce inutili ai miei protetti, e non mi riferisco solo ad uno... Non ti è chiara ancora una cosa" Spiega, scrocchiando ogni singolo osso del proprio corpo per smuoversi dalla propria posizione, eseguendo un semplice passo in avanti, una sottospecie di scheletro nero ricoperto da una tunica che si muove per la prima volta, questo è ciò che rappresenterebbe tra quei rumori fastidiosi di ossa. "Il sigillo serviva ad offrire una protezione, come tu stessa avevi dichiarato di voler bisogno, quando faccio un patto con una persona, lo faccio per bene... Eventuali critiche o minacce non le avrei mai fatte ad una tua amica o clannata, non prendere in causa Tamaki perchè non attacca, mi dispiace" Emettendo dell'altra aria gelida dalla propria bocca "Oh ma tranquilla, sarà semplicemente una penitenza che ti aiuterà a fare molte cose, altre meno, ma d'altronde... Da questo momento abbiamo chiuso ogni rapporto, no?" Inclinando a scatti la testa verso destra. Uno schiocco di dita con la mano destra emetterebbe uno schizzo di sangue che si fermerebbe a qualche centimetro dal suolo, senza toccarlo. Quelle piccole gocce si ammasserebbero tra di loro generando una piccola sfera che inizierebbe a girare lentamente attorno al torace di Yukio ad una distanza di mezzo metro dal proprio corpo "Non faccio male a degli esseri umani da molto tempo, e non sarà questo il momento, quindi stai pur tranquilla che il mio obiettivo non è di farti fuori o di farti saltare qualche arto, lo troverei... Banale, ecco" La propria bocca nera si spaccherebbe ulteriormente ai bordi lasciando cadere dei pezzi di sangue solidificato al suolo "Puoi lasciare senza problemi i Pierrot, per questo motivo devo proteggere anche loro con questo" - "Veloce ed indolore, poi potrai andare ovunque tu voglia" Solleverebbe le proprie mani verso al cielo tra scrocchi e chakra che si condenserebbe sempre di più assumendo una forma più nera con delle piccolissime sfumature di viola scuro che si mischierebbero al tutto. "Non mi hai mai dato niente in questa vita, comunque, sono sempre stato io a darti qualcosa, è giunto il momento di riprendermi una cosa, i patti con i Kami degli inferi sono questi, del resto... Eri coscia di ciò" [ck on][tonico salute+tonico chakra+fuuda pomp nin+ fuuda pomp gen][se innata on: ON][creazione 1 sfera 5 cm diametro fluttuante] < davvero? E perchè mai Yukio, io stessa se fossi kage avrei fatto di più che innalzare solo delle barriere intorno a Kusa > un botta e risposta che avrà conclusione li, per lei, dato che i suoi pensieri sono ormai ben fermi nella proprie mente . Lo osserva semplicemente andare a richiamare la propria innata, andando a mescolarsi col nero del sangue kokketsu. Allo stesso tempo anche la donna vedendondolo andrebbe a ricercare proprio quella sua inebriante quanto dolce essenza, qualcosa che sosta nel suo profondo, legata anche alla sua stessa anima e di cui andrebbe semplicemente a intingere il proprio chakra per richiamare la propria innata. La carta ormai che ha assunto un nuovo colore, un nero pece e smorto che modifica quel corpo ma che non mette in mostra, nulla verrà visto ad occhio nudo < dovresti scegliere meglio i tuoi protetti, non so di chi ben parli ma posso immaginare che sia quel piccolo Seiun che vuole dichiarare guerra ai clan di Oto > assottiglia lo sguardo, prnta a scattare ad ogni momento, no, non si sarebbe fatta colpire da quell'uomo, sempre che tale si possa chiamare, con il suo labbro che viene staccato e riattaccato, disgustoso. < il sigillo serviva solo per tenermi sotto controllo Yukio, non nasconderti dietro il tuo voler offrire protezione > sbuffa anche lei adesso < no grazie, non accetto. E ricorda, sono sempre la protetta anche io di Akendo stesso , se fossi in te non mi sfiorerei nemmeno con un dito > poche volte avrebbe voluto usare quel legame, eppure rimembra ancora quando Akendo stesso le disse di usarlo se fosse stato necessario, e adesso lo è. Di certo non avrebbe ceduto di fronte a quel demone solo per il suo fine e inutile gusto < mi spiace Yukio ma non starò al tuo gioco > il corpo che andrebbe a disgregarsi ovviamente in un ammasso di farfalle nere, le mani che salirebbero al plesso solare a formare velocemente i sigilli , cane serpente cane cinghiale, provando dunque a disgregarsi completamente. Il corpo stesso andrebbe semplicemente a spostarsi adesso, grazie alla propria innata sempre che si sia attivata correttamente. Con quella tecnica proverebbe dunque a spostarsi verso l'entrata di quel loco, in un ammasso nero di farfalle al massimo del proprio potenziale per 25 metri e anche allora non andrebbe a ricomporsi se non per il viso semplicemente < indolore? vuoi per caso costringermi ad avere un tuo sigillo?> probabilmente è così , lo ha conosciuto alla fine molto bene per averne conferma < non stasera Yukio . E se non hai compreso il sacrificio fatto pur di aver un effimero accordo, allora l'unico demone a cui risponde la mia vita è solo uno..Akendo Seiun > [chakra on][fuuda][tentativo Ishibaku III + tentativo disgregazione ] [Palazzo del Governo] "Oh Sango, te l'ho detto, non voglio ferirti, puoi disgregarti quanto vuoi, ma non puoi fuggire a me" Scuotendo la testa "Uhm, semmai risolviamo con una birra seduti ad un tavolino, sicuramente glielo dirai, ma sarei proprio curioso di vedere con che tono pronuncerai il mio nome" Si guarderebbe attorno con tutta la mole di farfalle che lo circonderebbero "Fuggirai per sempre da me, Sango" Il proprio braccio sinistro si solleverebbe verso l'alto mentre lascerebbe esplodere il proprio chakra all'esterno, direzionato verso l'ammasso di fogli che la stessa Sango ha creato, mirandone uno, a catena un altro, ed un altro ancora, l'unico obiettivo? Mirare a un qualsiasi fogliettino di carta per ricollegarsi all'essenza della stessa Sango. L'indice destro della mano entrerebbe nella propria tasca, premerebbe su di un fuuda,il primo che avrebbe posizionato nella sua tasca, il fuuda per potenziare il proprio genjutsu. Lo attiverebbe mentre lascerebbe che la tecnica fuoriesca dal proprio corpo. L'attesa dovrebbe finalmente giungere alla fine, tutta quella preparazione precedente per giungere soltanto ad un obiettivo, il terrore nei suoi confronti, l'impossibilità di poterlo rivedere, di sapere che lui stesso sia nei paraggi in quella Kusa o in chissà quale posto remoto nel mondo. Se fosse riuscito a focalizzarsi anche su di un piccolo fogliettino cercherebbe in tal modo di ricollegarsi all'intero corpo smistato di Sango; se ciò fosse possibile essendo che la tecnica risulterebbe necessaria per gli attacchi fisici, nella mente di Sango giungerebbe un nero tetro, non dovrebbe essere più in grado di vedere ciò che la circonda se non sotto di lei, dove c'è Yukio, la creazione di un teschio nero prenderebbe il sopravvento. Le braccia del Tessai si deformerebbero, liquefacendosi, lo stesso per la propria testa, il busto e le gambe, la percezione di Sango lascerebbe la vista rappresentargli questo, una pozzanghera di sangue nero che sostituisce Yukio, da essa lentamente si creerebbe un teschio che ne prenderebbe il sopravvento, un enorme teschio nero che rimarrebbe con la bocca semi aperta e che punta verso Sango. Una sensazione di ribrezzo, di orrore, paura insensata ma esistente in quel frangente, questi sono i sentimenti che dovrebbero fuoriuscire dal corpo di Sango per dirigersi verso la propria psiche "Addio, Sango" Il teschio partirebbe contro di lei, la bocca ossea si divaricherebbe per inghiottirla in quella illusione, lei, tutti i fogliettini di carta che avrebbe generato e tutta la luce che in quella sera poteva esser presente, lasciando campo al silenzio più totale, un vuoto privo d'aria, privo di qualsiasi fonte vitale se non quella del creatore. "~boom~" direbbe a bassa voce, emettendo nella realtà quel flebile sussurro che lascerebbe il via ad una esplosione nella mente di Sango. Una piccola quanto letale esplosione che la farebbe ritornare nella realtà rivestita di sangue e con svariati spasmi muscolari.[ck 150-4(innata)-22(teschio nero)-1(fuuda pomp gen)][tonico salute+tonico chakra+fuuda pomp nin+ fuuda pomp gen][se innata on: ON][creazione 1 sfera 5 cm diametro fluttuante][Teschio nero Gen 137.5 > Mente 95= 42.5 pt][Riduzione tecnica I turno] Peccato che non abbia mai imparato ad allenare la mente contro i genjutser, peggior specie di ninja esistenti al mondo . Lo ha davanti. Stronzo come pochi, solo per il puro desiderio di giocare con la sua mente . Bastardo. < non credo proprio Yukio > di certo pronta ad un attacco per quanto riguarda il suo sangue, ma non ad un attacco diretto alla propria mente. Il corpo sempre disgregato, migliaia di fogli divisi e sparsi di puro chakra , ma che verranno presi di mira, uno alla volta, eppure probabilmente riuscirebbe a prenderli in maggioranza, così da poterle entrare nella mente con estrema facilità. Burro al suo cospetto, decisamente molto debole rispetto all'altra e il nulla si tinge intorno a se. Le iridi che si spengono, il corpo che probabilmente andrebbe a formarsi inconsciamente per potersi proteggere di più ma che senso ha quando la sua mente viene attaccata? Il corpo che trema, la figura stessa del Tessai di fronte a se, oscura, orribile, e il senso di paura si accentua in lei ad ogni eterno secondo, non comprende nulla, il caldo sulla pelle, il vento, la propria energia, solo un enorme presa di potere e un terrore mai pensato . Paura di lui. Mai s'era spaventata di quell'uomo, non fino a quel punto. Un terrore estremo, orribile, che la fa lentamente accovacciare su di se, in ginocchio a terra e le palpebre spalancate che nulla riescono a vedere se non quel buio e quel teschio che balla d'innanzi al proprio viso e il terrore che le paralizza le membra. Oh che fato infausto, eppure un tempo amava a modo suo quell'uomo, eppure adesso ne prova non ribrezzo, ma un infinito senso viscido e insito di una paura smodata. Non ha controllo su quello e le ginocchia che tremano, il corpo stesso che non riesce a fermarsi e poi quell'attimo di nulla, come se i propri sensi fossero stati annullati. Lenta la luce andrebbe a riprender le proprie iridi e il corpo in posizione fetale steso sulla fredda e nuda terra , rivestita di sangue o meno non le importa, solo il pensiero della sua presenza la scuote. I muscoli che non hanno più alcun controllo , la sua mente che non riesce a razionalizzare e solo la paura la porta a stringersi su se stessa mentre calde lacrime inconsapevoli sgorgano. Dannato Yukio. [chakra on][ Yukio sei un dannato demone stronzo la pagherai] [Palazzo del Governo] "Uff... Pensa che le persone Maledette si contano sulle dita di una singola mano" Sospirando pesantemente, si avvicinerebbe al corpo caduto al suolo e ranicchiato di Sango "Non c'è cosa più terribile che l'impotenza nel poter gestire le proprie emozioni, mi dispiace" Cercherebbe di avvicinarsi a Sango, consapevole del fatto che causa occhi chiusi o terrore non lo guarderà mai negli occhi "Non dovevi toccare una persona a me cara... E non dovevi prendermi per il culo... Domani ti ridarò Tamaki, ma tu, da domani, inizierai il tuo viaggio verso Ame. L'unica cosa che riuscirai a fare questa sera sarà prendere i tuoi averi ed andare fuori dal mio villaggio" Il proprio chakra uscirebbe nuovamente dal proprio corpo, intaccando per l'ennesima volta la psiche di Sango, all'interno della propria mente ci sarebbe il volto di Yukio che si trasformerebbe nella sua forma Kokketsu e ritornerebbe normale, a tratti, come se fossero dei flash all'interno della propria mente annullandole completamente il tatto verso l'esterno e l'udito lasciando che tutto ciò che possa percepire sia all'interno dell'illusione, olfatto compreso. Un odore di sangue collegabile al Kokketsu verrebbe percepito da Sango "Questo odore sarà la tua tortura, il mio volto in qualsiasi forma sarà la tua maledizione, la mia presenza nei MIEI luoghi sarà costantemente con te. Non andrai mai più nelle mie zone e non mi calpesterai mai più i piedi" Un pesante respiro potrebbe avvertire nella propria mentre mentre Yukio svanirebbe dalla propria vista in un buio totale "SIAMO INTESI?!" Un urlo che le scuoterebbe quell'attonito silenzio che l'avrebbe avvolta da li a poco, lasciando svanire il genjutsu unicamente alla fine "Una pazzia nei miei confronti e di tutto ciò che è in mio possesso, questa è la maledizione che ti porterai avanti fino alla tua morte e spero per te che sia vicina, perchè io sarò sempre vicino a te, in un modo o nell'altro" Rantolerebbe, ancora un po', ha ancora tempo per restare al suolo, e giustamente Yukio, nell'attesa che ella si riprenda, si andrebbe a sedere sulla panchina precedentemente usata da Sango, appoggerebbe la caviglia sinistra sul ginocchio destro, accendendosi una sigaretta con tutta la calma di questo mondo. "Potevo darti tanto... Non mi hai usato bene" Sussurrerebbe tra se e se, tacendo, finalmente. [ck 123-20][Illusione completa dei sensi][standard tag] OH beh, non poteva che immaginarsi uno Yukio che infierisca eppure quelle sue parole , tutto quel suo fare, adesso andrebbero solamente a far alzare il volto ma non verso di lui, ma verso qualcosa di lontano. Il corpo che lentamente, molto lentamente forse inizierebbe a rilassarsi da quegli spammi involontari , da tutto ciò che le sta infierendo nella mente eppure una nuova visione si palesa a lei , quella del volto altrui, kokketsu o meno che sia, è il suo volto. E un un urlo fuoriesce da quelle sue labbra, mentre le mani non cingono altro che il proprio capo ossessivamente, e il corpo per istinto che andrebbe a ritrarsi da quella sua voce , da quel volto. Per la prima volta l'Ishiba assaggia quella propria terra, le mani che si impigliano nella terra, le unghie che v'affondano con un orrore tale da attaccarsi a quel dolore, eppure tutte le sue parole vengono prese e consapevolmente comprende. Il fatto di non poter rimanere ancora a Kusa. non che sia un problema quello, ma più per il proprio clan che dovrà lasciare senz'altro, e momentaneamente. No, non avrebbe abbandonato quello che le resta, quello per cui vive. Una maledizione. Senz'altro è quello che ha percepito nei suoi confronti eppure non vi può pensare senza impazzire e per questo s'attacca a due soli pensieri. Il clan e lui. Akendo. Perchè non era li? Perchè ha deciso di venire li senza di lui? Perchè ha deciso tutto senza prender piena consapevolezza? Eppure cosa potrebbe fare adesso se non arretrare sulla terra stessa, cercando di allontanarsi se solo potesse farlo, lentamente , a fatica, con il cuore in gola e la paura nella mente? Che stia rasentando la pazzia completa ? Cosa importa per una mente offuscata solo dal terrore stesso? Decisioni che vengono prese adesso non consciamente, sarebbe fuggita da lui finchè la morte stessa non avrebbe preso quel corpo immondo. E spera solo in quel lieve senso di libertà. Adesso non è più libera. [chakra on][BASTA INFIERIRE LOL] Resterebbe in silenzio a fumare la propria sigaretta seduto sulla panchina della zona del governo, osserverebbe Sango nel rantolare ancora a terra "Ho finito... Spero che i nostri sguardi non si incrocino più per secoli e secoli... Buona vita, Sango... Fuggi da me" La lascerebbe stare, finalmente, l'Ishiba in quel limbo che si porterà avanti per tutta la vita. Le gambe scioglierebbero l'intreccio delle gambe mentre Totoro scenderebbe giù dal tetto dal quale era sceso precedentemente Yukio "[T] Y]ukio! Basta così, vieni via![/T]" Cercherebbe di afferrare sotto il braccio Yukio dalla parte sinistra, sollevandolo dalla panca di forza. Lentamente il proprio esoscheletro si sgretolerebbe riducendosi in una polverina nera che svanirebbe con il vento "S-si, andiamo via" Prendendo lentamente le sue precedenti sembianze da 'essere umano' quale dovrebbe essere, per così dire "Totoro... Seguila fino all'abbandono..." Lasciandogli l'ultimo ordine "Se sarà necessario, trasformati in me e risolvi tutti i problemi" Uno sguardo di intesa verso Totoro, porgendogli un cenno di capo "Oh, issà... Il secolo si fa sentire eh!" Poggiando la propria mano sinistra dietro la propria schiena "Buona vita, eh, Sango!" Agitando la mano destra in aria dirigendosi verso il palazzo del governo.[END]