'A qualcuno piace caldo'
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Giocata del 21/06/2020 dalle 17:11 alle 23:11 nella chat "Prati Fioriti"
Impermutabile, il passo, variabilissimo il ghigno. Quest’ultimo muta da sorrisi pacati a versi sonori, proprio a sottolineare lo stupore già dipinto in volto. Cammina posando gli occhi a destra e sinistra, tramite l’accomodamento della rotazione della cervicale sotto azione della muscolatura omonima. Con le iridi dirette verso il terreno, con la solita interposizione dell’occhiale da vista seppur ormai superfluo dopo l’acquisizione del Sangue Demoniaco. Cammina sotto il Sole il Kyùketsuki, cosa insolita per lui, tanto da apparir vistosamente a disagio. Quella pelle pallida al pari dei suoi tanto amati cadaveri è ancor più visibile al di sotto di una tale illuminazione. Come se non bastasse indossa una maglia, a maniche corte, e dei pantaloni completamenti neri. Uno stacco cromatico che risalta ulteriormente il suo Livor Mortis. I sandali affondano nell’erba del prato ove si trova, con lo sguardo fisso verso questo. Il busto è nettamente flesso in avanti con il braccio destro allungato .. < oooooooo .. > eccoli i versi sonori di stupore, che accompagnano la mandritta nell’afferrar, sotto previo abbassamento del corpo, i fiori che incontra. Non li seleziona, essendo attratto da ognuno di essi. Il Kyùketsuki è un tipo oscuro, adora posti disparati e bui. Basti ricordare come abbia vissuto per diverso tempo nella Foresta di Mangrovie in quel di Kiri, tuttavia gl’opposti non gli dispiacciono. Ai suoi occhi marroni quest’oggi si è palesato questo prato fiorito, una visione mai vista prima di oggi. E come potrebbe reagire uno come il Kokketsu ad una prima volta? Ovviamente, euforia. Interesse puro che lo porta a raccogliere ogni singolo fiori si trova tra i piedi. La mano destra si allunga a staccarli dal terreno, mentre la sinistra è già colma di un piccolo raggruppamento, un mazzo, frutto della sommazione di quelli già raccolti. < oooooo . > continua, come un idiota (?) in tale operazione avanzando con le leve inferiori in maniera cadenzata insieme a quel ruotar il capo da un lato all’altro. La maglia ch'indossa è a maniche corte, lasciando visibilissime le cospicue cicatrici sugl'avambracci, frutto delle innumerevoli attivazioni d'innata pregresse. Alla cinta del pantalone si aggancia la tasca porta oggetti al cui interno vi è lo stretto necessario per la sopravvivenza. Il grosso del suo equipaggiamento è stato, infatti, lasciato al Tempio, luogo ove sosta in questa permanenza in quel di Kusa. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Un firmamento che ancora si tinge d'una colorazione chiara, che non lascia trasparire una volta totalmente privo di nubi, ma permettendo a queste ultime di vagabondare, di muoversi in maniera leggiadra, tra scontri e separazione, permettendo ai raggi dorati di essere filtrati, di rendere meno pesante la luminosità che si estende in quella porzione di terra. Un manto erboso che si distenderebbe per numerosi ettari, con i suoi doverosi fogli che contaminano interamente l'ambiente, rendendo il panorama qualcosa di puramente infantile, di una giocosità che può far risaltare l'essere bambino di ogni singolo elemento. Passi lenti quelli scanditi dal Chuunin, in una scansione di falcate brevi e lente, come se stesse cercando di godersi quel luogo, un moto che riesce ad intraprendere e dovrebbe riuscire a garantire una quanto più ampia considerazione dell'esterno, accarezzandolo con le proprie iridi che si svelano in due gemme scarlatte, due rubini preziosi che si illuminano, per il focolare che dentro si erigerebbe; accompagnerebbero quel viso pallido, dalla nivea carnagione, ed accerchiato dal crine corvino. Una cascata discreta di ciocche ribelli, che si incastrano e rifuggono fino a sfiorare le proprie spalle. <Uh.> Un respiro, leggero, mentre si lascerebbe apparire in quel contesto con un vestiario piuttosto semplice, neanche troppo ricercato ed ambito: un paio di pantaloni neri che fasciano le leve inferiori, mentre il busto esile ma resistente viene occultato da una maglia grigia, a maniche corte, con un debole scollo a v, che lascia evidenziare la sua bassa prestazione fisica, ma non per questo debole nella resistenza. Equipaggiamento minimo e spartano, quasi essenziale, ma rinchiuso nelle sacche posteriori, legate in vita, e quella tasca lungo la gamba destra, contenente delle armi; la difesa invece risiederebbe in alcune protezioni semplici e basilari, principalmente lungo gli arti, sia superiori che difensori, per incentivare ed evidenziare quella capacità che non verte sull'essere elusivi. <Mh?> Un mugugno semplice, breve e secco, mentre cercherebbe una tonalità interrogativa, mentre cercherebbe di avvicinarsi frontalmente all'altrui presenza, al Kokketsu che sembrerebbe impegnato a raccogliere fiori. [Chakra On][Equip.Scheda] Il busto si china ritmicamente in avanti con il braccio destro che s’allunga a destra o a sinistra. Afferra il fiore, con indice e pollice strattonandolo via.. un breve momento prima di portando in direzione della mano gemella che tiene insieme ormai un grosso numero di fiori. Diverse tonalità e colori a costituire quel mazzo. Il gomito del braccio sinistro è flesso lasciando la mano vicino all’addome, stretta in un pugno seppur impegnato. Non vi è una particolare ragione per cui li raccoglie, un semplice modo di fare, di tenersi occupato .. ma, insomma diciamocelo, molte delle cose che fa il Kyùketsuki non hanno alcun senso .. Il passo è veramente lento e, per ovvi motivi, interrotto in continuazione. Il volto è dipinto di stupore, con gli occhi spalancati tramite la muscolatura orbitaria che sorregge la palpebra ancor più su di quanto normalmente sarebbe. Le labbra fessurizzate e distese orizzontalmente in un sorriso tiratissimo. Gli zigomi si gonfiano, mostrando due spigoli simmetrici tanto da quanto è largo il ghigno in volto. Frutto sempre di quest’ultimo si palesano diverse rughe sulla fronte e sulle guance, inevitabili .. I denti sono nascosti ancora, dal tener strette ambedue le labbra. < ma certoo .. > spalanca ulteriormente le palpebre, causando un inarcamento delle sopracciglia < li darò a Medusa .. > bofonchia a voce bassa, bassissima volgendo lo sguardo verso il mazzo formato.. D’altronde tutto gira intorno a lei.. per quale motivo pensate sia a Kusa? Ovviamente per lei. E’ chiaro .. conscio ormai di trovarla lì. Ecco perché continua in quel impermutabile fare, seppure ora si ferma sul posto. Si china sulle ginocchia, iniziando a staccar con la mandritta non più un fiore alla volta, bensì a gruppi. Stacca e aggiunge a quelli già colti.. senza troppa fretta, però con quel pizzico di euforia di chi si illude la Doku possa apprezzarli. Ma diciamocelo chiaramente .. non succederà mai. Il ginocchio destro tocca completamente terra, mentre la gamba gemella è semi flessa a novanta gradi sorreggendo in maniera maggiore il peso corporeo del Kokketsu. Serra le labbra e le rilassa, annullando per la prima volta quello stupido ghigno che era dipinto in volto. Concentrato ora, più che mai, in quel suo da fare. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Se il movimento si può definire costante, senza alcuna interruzione, non potrebbe fare altro che raccogliere con quanta maggior insistenza la figura opposta, quella sagoma che inizierebbe a spostarsi in direzione del genetista, seppur impegnato a raccogliere una quantità indefinita di fiori, non procedendo nel singolo, ma raccogliendo gruppetti minuscoli e riunirli totalmente verso la mancina mano, che già sostiene un peso evidente di fiori a cui è stata strappata via la via che li lega alla vita, come se fossero già destinate alla morte, in un assaggio poco logorante. Colpi decisi, strattoni di forza bruta quelli compiuto dall'avverso, mentre dovrebbe presentare ad [ore dodici], ad una distanza che ora equivarrebbe a [cinque metri], iniziando a perdere l'accelerazione, in favore di un arresto totale dell'intero corpo. Tende a rallentare dapprima, senza movimenti bruschi o poco eleganti, mostrandosi in tutta la sua eterea presenza, con il sole che sembrerebbe svelarsi solo parzialmente, quanto basta affinché uno dei suoi figli possa discendere ed illuminare solo un lato di quel viso, spezzando verticalmente come una vaga simmetria. <Ehi.> Non graffierebbe il fonema, ma la voce viene esternata mediante la vibrazione delle corde vocali, in un sussurro abbastanza forte da esser udito dalla controparte, ma senza ledere, come se fuoriuscisse una minuscola dose di curiosità, che tende di abbracciare la misteriosa presenza e comprendere saldamente i suoi intenti, sfruttando il fatto che il chakra risulterebbe essere già pericolosamente in circolo nel proprio corpo, pronto a destare attivamente l'organismo dell'Otiano e permettere un movimento improvviso e repentino, senza alcuno strappo muscolare. Attento, pur guardingo, seppur il suo apparire risulterebbe essere quanto più stabile e rilassato, con quelle linee della faccia che non causano rughe particolari, espressione esente di astio o fastidio nell'operato di raccolta fiori. <Non mi sembra di averti mai visto qui, a Kusa.> Denota quel volto totalmente nuovo, cercando di studiare quanti più elementi possibili, mentre le braccia ricadono lungo i corrispettivi fianchi, rilassate dall'incontro in corso. Intanto potrà percepire nell'altro qualche accessorio, ma nessuna placca metallica che lo rappresenta come un membro della carriera militare. Cercherebbe di assoldare quante più informazioni possibili, prima di emettere un verdetto, anche perché anche lo stesso Sindrome non ha alcun riferimento a Kusa, lasciando che quel coprifronte venga nascosto in una delle sacche, senza fastidio alcuno. Non vi è affatto orgoglio nel trascinare quell'effigi, così in dannata mostra. Preferisce esser riconosciuto per altro, invero. [Chakra On][Equip.Scheda] Spesso il fare del Kyùketsuki è senza senso. O per lo meno, senza un apparente senso. Basti pensare a quando pochi giorni fa ha Macellato uno dei cadavere procuratosi privandolo delle leve inferiori. Piccole necessità, non proprio d’ogni giorno. In ginocchio, dunque, in un punto indefinito del Prato, propenso a raccogliere un mazzo di fiori per la sua amata. Ben presto udirebbe quella voce, non fioca, ma neanche troppo invadente < mh ? . > alza la vista, volgendola proprio verso il punto di provenienza di quel vociare, accompagnata dalla rotazione del capo e un’attivazione della muscolatura degli arti inferiori. Con una piccola spinta su essi farebbe in modo d’innalzare il bacio seguito dal busto. Ritorna in posizione eretta, con il braccio destro che s’allunga portando la mandritta verso l’occhiale da vista. Sull’asta, esattamente, afferrandola tra indice e pollice, riposizionando l’aggeggio. La mano sinistra è vicino al busto, con avambraccio piegato a novanta gradi nella fisiologica piega del gomito. S’avvede, inevitabilmente, della figura altrui finalmente che si prostra ora a non troppa distanza dal Kyùketsuki < è esatto . > sibila in risposta al dire dell’altro. Non indossa alcun coprifronte, proprio perché non ne reputa l’importanza . Non sa neanche se ritornerà nella terra del Fuoco, ed inoltre è sicuro della protezione del Capovillaggio Kusano per qualsiasi avvenimento. Il sangue Kokketsu ne è una garanzia. Non che abbia bisogno di protezione, però di questi tempi non guasta mai ad un povero Genin in terra straniera < sono del Paese del Fuoco .. > continua con un tono sicuro < un viaggiatore .. in terra straniera . > Squadra l’altro notando l’assenza di un coprifronte < . esattamente come potresti essere tu .. sisisi > annuisce ripetutamente sottolineando la replicazioni del suo dire < HIHI . > shignazza poi, finalmente, in quella sua tipica risata. Spezzerebbe il silenzio, con quell’acuto, stridente e fastidioso per molti.. si tratta del suo segno distintivo più di qualsiasi altra cosa. Ormai divenuto più un tic che un vero esternare di divertimento. D’altronde, adesso non vi sarebbe per nessuno motivo di ridere. Ma non per il Kyùketsuki. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] E' comprensibile come l'altro possa debolmente tentennare alla presenza del Goryo, quella presenza che improvvisamente si spalancherebbe nel luogo circostante, in quel posto così tanto desolato, che potrebbe risultare un ottimo panorama per atti poco ortodossi. Il capo che andrebbe quasi a ripiegare, prima a sinistra, d'una decina di gradi, nell'atto di fissare l'opposto mediante un'altra angolazione, come se potesse intuire maggiormente da quella presenza, dal tono di voce che viene esternato. Ne percepisce i fonemi mediante le proprie orecchie, cercando di cogliere quelle parole come informazioni e metabolizzarle al punto tale da modificarle, plasmarle, e rendere così dei dati utili alla propria memoria di massa: il cervello. Lo guarderebbe, ancora per qualche secondo, soprattutto quando verrebbe rivoltata quella constatazione, obbligando il cranio maschile a ripiegarsi, non più a sinistra, ma bensì nella direzione opposta, abbandonando nuovamente una nuca dritta e perpendicolare al terreno. Sembra quasi giocare con la propria testa, che ondeggia quasi divertita, lasciando che alcune parti della propria capigliatura mora possa ripiegarsi verso destra, a causa della gravità a cui sono sottoposti. <Un viaggiatore, che non ha nome?> Si sarebbe attesa almeno una presentazione, un attributo a cui collegarsi, nel caso in cui possa nuovamente incontrarlo, anche nei giorni a seguire. <Puoi chiamarmi Kawaakari.> Evidenzierebbe verso di lui, in una scansione gentile di quel verbo, di quella lingua che come un serpente scivola con delicatezza nella propria bocca. Non trafigge, non graffia, ma cerca di insinuarsi quasi con insistenza nella mente altrui. Una voce così bella che potrebbe dimostrarsi dannatamente pericolosa, in altri contesti. Un'eleganza d'altri tempi, che riscontra una mancanza per il suo aspetto fisico, quasi tenebroso ed oscuro. <Posso forse definirmi anche io un viandante.> Respira lentamente, mentre proverebbe ad esternarsi altrove. <Ma io ho superato all'inverso il confine che di norma segna l'epilogo del singolo.> E' tornato in vita, come un fantasma che ha abbandonato la propria essenza di spettro. <Sembra che ci possa essere ancora qualcosa di divertente da svolgere qui.> Siglerebbe, mentre inizierebbe a raddrizzarsi, con lentezza, e le spalle aiutano in ciò, in quanto si alzano in un fremito rapido, incassando la testa fra di esse. Come se non fosse neanche colpa sua, ma tirato in mezzo da una serie di agenti esterni, a cui avrebbe semplicemente risposto. <Raccogli fiori?> Domanda, quasi volutamente, per spezzare l'argomentazione, che può aver donato abbastanza curiosità all'altrui presenza, lasciando che un velo di mistero possa avvolgerlo, improvvisamente. Dopotutto quanti potrebbero definirsi così, disegnarsi in quel modo ed esprimerlo con una disinvoltura tale da non rimanere accecati in quella credenza? Effettivamente pochi, esatto. [Chakra On][Equip.Scheda] Sosta ora in posizione eretta con il solo pugno stretto nel sorreggere quel mazzo di fiori così accuratamente curato. Ne avrà ormai raggiunto la quantità più di una cinquantina. Le scapole ben addotte e ravvicinate mantenendo il busto completamente dritto e le spalle larghe. La vicinanza ormai ridotta tra i due, che dovrebbe permettere all’altro di notare la carnagione tipica di un cadavere per il Kokketsu, accompagnato da centinaia di tagli e cicatrici sugl’avambracci scoperti < oh sì .. certo . Lo ho .. > sogghigna al dire altrui < .. piacere .. > attende l’esplicare ogni sillaba del nome del Goryo attendendo una pausa prima di schiuder le proprio labbra < io sono il Kyùketsuki .. > la lingua danza dentro il cavo orale, in movenze lente e cadenzate, come a voler trasmettere una certa musicalità al tono ed al ritmo delle sillabe proferite < mh ? > inclina il capo verso sinistra all’udir quella frase criptica, forse .. o comunque espressa in tanta complessità proverbiale. Aggrotta la fronte il Kokketsu destando la difficoltà a comprenderla . La mano destra si alza, ancora, portandosi sulla tempia dello stesso lato e poggiandovi il dito indice . Inizia a grattare un piccolo punto lì, nella zona temporale, sottolineando il momento di pensiero < hai superato all’inverso .. > replica con tono incerto, cercando di ripetere la frase nel tentativo di cogliere il significato. < il confine che di norma segna l’epilogo del singolo . > la mano destra si scosta dietro la nuca iniziando a grattare vistosamente quel punto.. SI prende ulteriore tempo per cercare di capire una così tale frase complessa per uno come il Kyùketsuki.. < cioè .. > ci pensa ancora su, facendo passare ormai diverso tempo di pausa < vuoi dire che sei risorto forse ? > domanda, giungendo ad un plausibile senso di quel che ha detto . Sia chiaro, è solo per il Kokketsu così tanta difficoltà ad averlo capito, data la sua idiozia (?) . < mh ? > mugugna poi al giungere alla percezione della domanda altrui < oh sì .. questi > la mano si lascia cadere al fianco del busto, mentre gli occhi si abbassano per un attimo verso il mazzo di fiori. La mano sinistra, nel mentre verrebbe aperta lasciando cadere a terra ogni singolo fiore precedentemente raccolto. Li lascia andare, ormai superflui .. Come cambia facilmente idea il Kokketsu eh ? Come muta l’interesse, il pregresso non è più necessario. Un esempio lampante l’azione appena eseguita e così dimostrativa di quanto sia vacillante il carattere dell’Akari. Non dà ancora troppa confidenza al Goryo .. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Ne avverte il nominativo, lasciando che una piccola ruga possa solcare la fronte maschile, come se quella voce potesse averla già udito altrove, come un'informazione che ritornerebbe a sfiorare la propria mente, ma senza raggiungerlo invero, non comprendendo con facilità il nesso con quel sangue maledetto; seppur se questo è comunque la fonte da cui ha preso perno quel ramo nuovo, da cui sono stati elaborati la dinastia a cui appartiene totalmente. Eppure il momento cruciale sarebbe rubato dall'altro, nell'atto di comprendere maggiormente la propria frase, quella proposizione che non attendeva che mettesse così tanto in difficoltà il Kokketsu. Lo contemplerebbe, per qualche altro secondo, senza muoversi affatto, attendendo quasi educatamente il suo elaborare, quando la frase uscente potrebbe avvicinarsi decisamente al significato intrinseco. <Potremo definire qualcosa di simile, si.> Il capo che viene ad esser ripiegato in basso e poi verso l'alto, in un unico movimento, quello che incide e sottolinea come l'altro abbia intuito positivamente. <Sono tornato dal nulla, per essere qualcosa.> Sintetizza ancora, seppur non si sprechi in quell'intricate parole, fili che sembrano servire per difendere un'entità rinnovata, nuova e totalmente pronta, idonea a quanto potrebbe accadere da lì a poco. <Ed invece...> Sembra stravolgere l'attenzione su di sé, per poterla mirare a totalmente altro, nel ricavare informazioni utili al proprio tornaconto personale. <Quale sarebbe il tuo...> Sussurra appena, allargando appena le palpebre in quel momento, in un breve e minuscolo intervallo di tempo. Ristretto, ma abbastanza per essere notato dalla controparte, temporeggiando in minima parta a causa del rilascio della presa altrui sui fiori, che aveva raccolto con così tanta energia e tenacia. <...il tuo ruolo, in questa scacchiera?> Le labbra che si avvicinano fra di loro, si imprimono, per formulare un sorrisetto appena pronunciato, quasi divertito, come se assaporasse già qualcosa, in quanto il ghigno di prima è stato sicuramente promotore di qualche pensiero nel genetista. <Sembri un tipo strano.> E non risulta essere un aggettivo negativo, emesso con cattiveria e fastidio, ma spronato da quella sete di conoscenza che l'ha sempre contraddistinto. Non riesce ad inquadrarlo, non con facilità almeno, dovendolo costringere ad adottare probabilmente una decisione più aperta ed esplicita, nel formulare queste domande così a bruciapelo, senza alcun condimento attorno. Crudo, in quel tassello, mentre proverebbe a prendere qualche passo, a rubare una minima distanza, per arrivare dunque ai [tre metri] dall'opposto, sempre nella sua versione più frontale, come se volesse gustare maggiormente la presenza altrui, seppur possa mostrarsi pronto a qualsiasi reazione dell'altro. Potrebbe essere attaccato, per questo, quando andrà a finire quell'avvicinamento, andrà a ripiegare appena le gambe, in maniera appena accennata, come se fosse pronto a spostarsi da quel punto, in qualsiasi momento, per evitare attacchi improvvisi; dopotutto il pericolo a cui potrebbe risultare incauto potrebbe colpire anche l'altro, così vicino da rendere facile un'aggressione, semmai l'altro si rivelasse in qualche modo ostile. [Chakra On][Equip.Scheda] All’apparenza poco sveglio il Kokketsu, ma in realtà non lo è. Ha la capacità di manipolare le persone, ed una tale dote non è per molti. Volge fisso lo sguardo verso l’altro cogliendo il responso sull’esattezza della comprensione. La mano destra si scosta, dunque, dalla nuca, tornando a penzolare lungo il busto . Come la gemella, ormai non più necessaria nel sorreggere quel mazzo gettato a terra. < tornato dal nulla .. > replica ancora, analizzando la complessità del disquisire altrui < pregi , non indifferenti .. e lo dice uno che non potrà mai vedere l’epilogo .. HIHI > se la sghignazza utilizzando gli stessi termini usati dal Goryo .. Proferendo, il vero, e riferendosi alla sua immortalità frutto del Sangue Nero . < beh .. > sibila, prendendo un piccola pausa prima di rispondere alla domanda < senza dubbio sono un pedone con piena fedeltà alla Regina .. > e certo. Lui Rinato dall’incontro con Medusa, non potrebbe che risponder in tal modo < Kawaakari .. fai domande dirette . Mi piaci . HIHI . > sincero, spezza quell’aria rarefatta con l’acuto verso < ma non posso non rigirarle anche a te .. > innalza il sopraciglio facendogli intendere di voler sapere quale sia il ruolo del Goryo in tale scacchiera .. lo fissa qualche attimo .. prima di gonfiar i polmoni in un’espansione vistosa della gabbia toracica < HIHIHIHI .. > di gusto sta volta non sopprime la risata. Divertito dall’averlo definito un tipo strambo. Quante volte gli è stato detto ? Ed ora ne ha la consapevolezza piena. Ha preso coscienza piena del suo essere, del suo modo di essere. Strambo, particolare, pazzo. Ma il Kyùketsuki è lui, ed è così . < grazie caro . > ecco come gli risponde appunto < in questo mondo, avere l’anima nera mi ha reso come risposta in questo modo .. > inclina la testa verso la spalla sinistra < non lo trovi divertente ? HIHIHIHI > lui, ovviamente, sì ! E lo mostra .. Non s’allarma dell’avvicinarsi altrui, anzi, in tutta risposta azionerebbe un singolo passo, di un metro per accorciare ulteriormente la distanza. Lo fronteggia a pieno, ormai < hai il sangue freddo .. lo vedo .. dalle tue vene > un semplice dettagliato notato e cui da voce senza un reale motivo. Il dito indice si allunga indicando, appunto, le giugulari altrui. E la sua pallida carnagione, segno inconfondibile di ciò che dice il Kyùketsuki. Questo basterebbe per non etichettare il Goryo come una possibile vittima/fonte di sangue. Il Kokketsu ama il sangue caldo, vivo, corposo. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Sembra quasi una partita a chi può concedersi un pregio in più, sotto quel punto di vista, ed il genetista sembrerebbe osservarlo ora, con una rinnovata attenzione, soprattutto quando potrà comprendere che l'altro si è appena etichettato come una persona immortale, che non potrà mai assaggiare il sapore amaro della sconfitta totale, della morte che oscura interamente la propria anima e soltanto nel proprio caso è stato rigettato, come un rifiuto non affatto digeribile dallo stomaco della gelida signora, armata di falce. <Non sono praticamente nessuno per chiedertelo, probabilmente...> Premetterebbe con un filo di voce, seppur non possa porre freno a quella sete, a quella pretesa di se stesso di conoscere maggiormente i dettagli di tutto ciò. <Ma come può essere un essere umano incapace di morire?> Sembrerebbe rifletterci, mugugnando appena, in tono riflessivo, come se la risposta potesse trasalire soltanto guardandolo. <Ma effettivamente potresti domandarmi come sia possibile tornare indietro e neanche riuscirei a risponderti.> Concilia con la propria necessità in quello scambio di favori che lui non può permettersi, non per assenza di volontà, ma purtroppo per un dato carente di informazioni a riguardo. E' stato scelto, come un destinatario casuale, e ha potuto godere di quel privilegio. <Regina?> La schiena che andrebbe a ricevere un brivido, che dalla zona lombare risalirebbe fino alle spalle, inseguendo totalmente fino ad un scrollare di spalle, come se volesse cacciare via della polvere accumulata sulle vesti superiori. <Ho sentito tanto legare questo termine a figure maschili, ma mai ad una femminile.> Il nodo in gola, non può resistere nel non domandare. <Posso conoscere il nome di questa gentil regina?> Sembrerebbe essere una questione rilevante, un bruciore che nasce e continua a divampare nel proprio sguardo. Tutte le personalità che ha fino ad ora incontrato vengono selezionate nella propria mente, lasciando che effettivamente poche possano permettersi quell'onorifico, quello stato di privilegio. Una cerchia ristretta, ma non per questo esclude la possibilità che ci possa essere un'altra che egli stesso non conosce, non ancora almeno. <Il mio ruolo?> Una piccola smorfia pronunciate dalle labbra, nel tentativo di trovare il giusto compromesso. <Figurativamente, credo che la mia essenza si avvicini a quella dell'Alfiere.> Un pezzo così scomodo, effettivamente. <Non sono per il caricare a testa bassa il mio ostacolo, ma agire d'astuzia e trovare ciò che ambisco.> Sta improvvisamente implementando una serie di riferimenti personali, in così poche frasi, da poter essere ancora più arduo comprendere quello che voglia effettivamente esprimere. <Sai, è stolto chi definisce un semplice pedone un pezzo inutile, superfluo, una vittima sacrificale.> Dopotutto, se dovessero raggiungere l'altro lato, il loro obiettivo, possono assumere un'importanza maggiore, notevolmente. Mere questioni di volontà. E le distanze vengono ancora diminuite, ora a [due metri], in cui potranno ancora sostenere lo sguardo dell'altro, mentre viene indicata la giugulare. <Son un genetista, probabilmente è per ciò che riesco a padroneggiarlo.> Il sangue, in modo tale che non offuschi la propria vista. <Le persone come te possono essere essenziali fonti di divertimento od una vena intrisa di fastidi.> Perché sono difficili da collocarle, in qualche modo. <Ma almeno sembri simpatico.> Non trattiene una piccola risata, dopo aver sfiorato un picco di tensione, per alleggerire e donare invero più confidenza, nel suo lato più positivo. [Chakra On][Equip.Scheda] Ha sempre avuto questa caratteristica il Kyùketsuki. Ha bramato per tutta l’infanzia e l’adolescenza il Potere e dal giorno del dono più grande mai ricevuto non fa altro che vantarsene. Quel Sangue Nero, frutto di un patto con gl’Inferi, decisamente il suo vanto maggiore < eeeh .. > un grosso sospiro accompagnato da un vistoso sorriso all’udire la domanda < esistono tante abilità in questo mondo .. ti stupisci di così poco ? uno come te.. Kaawari > divertito. Proprio da dare così tanta superficialità alla stessa morte. Come se essere immortale sia la cosa più naturale del mondo, almeno per lui .. Tuttavia sa bene quanto questo pregio sia stato sudato, sofferto. Nella reale accezione del termine. Come potrebbe mai scordarlo ? Bisogna patire le pene dell’Inferno, per avere un Potere infernale. < esatto . > non riuscirebbero a spiegarlo, indubbiamente. Nessuno dei due. < eh già, Regina , ma capirai bene che non posso farti il suo nome .. > dispiaciuto quasi in volto, nella massima espressività che lo contraddistingue. Aggrotta la fronte e fa spallucce < ma quando il Caos finalmente dominerà, allora avrai capito a chi è legata la mia totale fedeltà . > ed il suo cuore. D’altronde il Crepuscolo già è in moto e quel momento non dovrebbe mancare fin troppo. E lui sarà lì, al fianco di Medusa .. qualsiasi cosa succederà. La sua missione, da quel giorno alla Foresta di Mangrovie fino alla fine dei tempi. < non capisco molto di scacchi .. HIHI > sentenzia, secco. Seppur Koichi va ad affiancare alla parole ‘ Alfiere ‘ una breve spiegazione del suo modo di essere. Riflessivo, per certi versi, ben lontano dall’essere impulsivo del Kokketsu. Ragiona ben poco lui, avendo poco controllo dell’adrenalina e della sua entrata in circolo. Quando l’Euforia si attiva perde il controllo. Morde, attacca. Come una bestia, come un Demone .. come un Vampiro . < ooooooh .. > le labbra si circolarizzano emettendo quel suono di stupore .. < un genetista eh ? allora potresti conoscere Zio Rasetsu .. > utilizza l’appellativo inconsciamente, tralasciando così un’informazione che potrebbe esser colta dal Goryo. La parentela, dunque, il sangue Kokketsu.. < io sono simpaticissimo caro .. sisisisi > annuisce, di nuovo, ripetutamente accompagnando quel dire < finchè non vedo il Sangue .. > il ritmo delle parole cadenzate verrebbe smorzato dalla lingua che subito l’ultima parola fuoriesce dalle labbra andandole a leccare circolarmente. In senso orario, ed ad una velocità sostenuta rintanandosi immediatamente < HIHI > sogghigna dunque, mostrando i canini affilati. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Il mancino braccio dunque verrebbe raccolto, per esser ripiegato correttamente a novanta gradi, lasciando che possa porsi parallelamente al terreno e poggiarsi dunque al busto maschile, ricercando nel proprio palmo il gomito del destro, il quale verrebbe anch'esso ripiegato, seppur ad un'angolazione maggiore, affinché le dita della mano destra possano giungere lungo il mento del Goryo, ove pollice ed indice sfiorano appena i lineamenti di quella mascella, in una postura decisamente pensierosa. <Si, dopotutto vi è una quantità incredibile di capacità che devo ancora scoprire e valutare attentamente.> Quasi come se l'altro non fosse più presente, dinanzi al proprio sussurro, al proprio riferirsi a se stesso. <Dovrei incrementare maggiormente le mie conoscenze, soprattutto se voglio allargare gli orizzonti del mio divertimento.> Totalmente estraniato, in una serie di riflessioni che sembrano allontanarlo, per un fremito misero, dalla realtà circostante, con lo sguardo che si perderebbe astrattamente sulla figura altrui, come se lo stesse mantenendo sotto sguardo, attento e concentrato, ma perdendosi prima che possa raggiungerlo effettivamente. Gli basterà incastrare la sagoma ed accorgersi di improvvisi movimenti altrui, per risvegliarsi. <Forse dovrei...> Sfuma quella proposizione, lasciando che la mano sinistra vada a ritrarsi verso sinistra, scivolando via dal gomito destro e ponendosi con il palmo aperto, verso l'alto. <Giusto!> La mano destra si chiude in un pugno, neanche particolarmente serrato, ed andrà ad abbassarsi, finché non impatterebbe con la mano sottostante, come se un'idea lo avesse folgorato. <Basterà approfittare del tempo che tu sia qui, per comprendere già qualcosa sulla tua capacità.> Spicciola come soluzione, ma potrebbe risultare decisamente utile, con un avvenire che può portare risvolti interessanti. <Oh.> Dispiaciuto nel non conoscere il nome della fanciulla. <Potresti descriverla, in qualche modo?> Proverebbe ad ambire a strade secondarie, a cunicoli che possono risultare comunque ottimi per se stesso, soprattutto quando il codice viene elargito, quella parola chiave emessa come un fulmine a ciel sereno. <Un emissario del Chaos?> La propria mente si rivolge unicamente ad una sola identità, il consanguineo fraterno, che non adocchia da fin troppo tempo, non sapendo che è stato distanziato e mostrato come un Nukenin del villaggio in cui il Chuunin risiede. <Oh tranquillo, non importa.> Sulla capacità di comprendere di scacchi, come se potesse essere un blando argomento, sottovalutato potenzialmente. <Il nome non mi è sicuramente nuovo, ma non l'ho mai conosciuto.> Carente in quell'informazione, effettivamente. <Cosa accade, quando vedi il sangue?> Sembrerebbe come un bambino dinanzi ad un fenomeno che non ha mai assistito, cercando di comprendere quanto meglio possibile le varie dinamiche che possono susseguirsi, nel caso in cui l'altro avesse tale lusso. <Essendo in ospedale, accade spesso di vedere litri di questo liquido scarlatto.> Dunque a lui non sembrerebbe essere una particolarità di cui sentirsi affascinato od inibito, in qualche caso; seppur questo possa rivelarsi particolarmente utile, in caso di necessità. <Come mai qui a Kusa?> Domanderebbe infine, poi, ricordandosi della provenienza opposta. [Chakra On][Equip.Scheda] Sballonzola un po’ a destra e un po’ a sinistra, seppur rimanendo sul posto. Sposta il peso prima su una gamba e poi sull’altra come a voler assicurarsi che siano sveglie. Poi, è abbastanza euforico, dunque fatica a star fermo sul posto troppo a lungo. La mandritta si alza portandosi sulla zona più mediana dell’occhiale. L’indice vi si poggia in quel piccolo spazio tra le due lenti andando a spingere l’oggetto poco più indietro. Movenza dovuto e necessaria, vista la conformazione del suo naso che non permette un solido mantenimento dell’occhiale nella zona più consona. Lo osserva ed ascolta analizzare la situazione un po’ ad alta voce, il che porta il Kyùketsuki a sibilare l’ennesime parole < se ti serve una cavia sono ben disposto Kawaakari .. > non è la prima volta che si propone. Nella sua testa bacata (?) non si rende conto a pieno di quel che dice e soprattutto è sicuro che nessun dolore potrà mai essere maggiore di quello patito il giorno dell’impianto del Sangue Nero all’interno dell’apparato circolatorio. Niente vi si potrebbe mai avvicinare. A quella sensazione di carta vetrata contro le pareti di ogni arteria ed ogni vena. A quel bruciore nel cuore. A quell’impossessarsi di un sangue demoniaco, cercando di far in modo che il suo stesso sistema immunitario non lo rigettasse. < descriverla ? .. > un solo aggettivo gli viene in mente e non lo trattiene. < bellissima . la donna più bella che abbia mai visto > .. è innamorato, povero idiota (?). Della peggior persona di cui si sarebbe mai potuto innamorare. Non tralascia altre informazioni, e con quel suo dire cerca far intendere all’altro di non esser propenso a dire null’altro su Medusa .. sulla Regina . < esatto .. Sono un portatore di Caos in questo mondo. Porto solamente ciò che serve. Ciò che si merita .. > sentenzia, rifacendosi al suo ruolo . Incarnato e sposato a pieno . Allarga le braccia , mostrando in viso una smorfia di divertimento. Un sogghigno, sadico .. Teatrale, come sempre. < ho strani gusti , sai .. se vedo il sangue beeh .. HIHI > la mano destra si chiude a pugno lasciando il pollice aperto .. Lo porta al fronte della bocca con il polpastrello direzionato verso le labbra e muovendo la mano in piccoli movimenti avanti ed indietro. Cerca di far intuire l’ultima parola senza proferirla. A gesti .. facendo intendere che adora particolarmente berlo < sono qui, a cercarla .. > la sua Regina .. chiaro .. < e tu, sei natio di questa terra o sei un viaggiatore come me ? > replica, lasciando cadere l’arto superiore al fianco del busto. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] [Prati.] Ci penserebbe appena, iniziando a calcolare tutte le eventualità che si espongono dinanzi a quella totale libertà d'esser utilizzato come cavia: <Potremmo iniziare con una serie di analisi, per comprendere meglio la tua natura e quanto tu possa estenderti.> Un respiro, leggero e rapido: <Potresti trovarti con la possibilità di trovare una parte del tuo dominio ancora non conosciuto, che puoi attingere.> Ecco come la sua parte più scientifica e razionale sia oramai avviata ad una serie di processi, di una prassi che possa permettere di far illuminare ancora più gli occhi della Sindrome, ora che l'altro ha dato anche l'autorizzazione, senza che lui potesse richiederla esplicitamente. <Ovviamente sarebbero informazioni che rimarrebbero unicamente a me, non altri.> Il segreto professionale è sicuramente un ottimo scudo a volte, per le infiltrazioni d'altrui colleghi, preferendo poter contare solamente sulle proprie forze, in quest'ambito. <Sicuramente questo parametro non risulta utile, per comprendere chi sia.> Ammetterebbe, provando a comprendere che l'altro sia poco avvezzo nel formulare dati a riguardo, come se volesse in qualche modo proteggerla. <Ma se è qualcuna a cui è legata il concetto di Chaos, ipotizzo che ben presto potrò incontrarla personalmente.> Sicuramente, il fattore che sia vicino alla realtà caotica restringe particolarmente la cerchia di persone a cui può pensare e riflettere. <Berlo?> Ne denota il gesto, sicuramente particolare. <Hai qualche preferenza sul gruppo sanguigno o sulle preferenze d'assunzione?> Rivolgerebbe quella domanda, iniziando a macinare sopra quegli ingranaggi. <Potrei tentare di prenderti qualche campioncino utile solitamente alle trasfusioni e...> Gli occhi che ricadono in cielo, roteandoli in quel bulbo oculare rapidamente. <... e perdere improvvisamente le loro tracce.> Un gesto carino, come se potesse risultare un ottimo modo per offrire un ringraziamento, per comprarsi la disponibilità altrui, in qualche modo. Dopotutto per lui non dovrebbe risultare neanche eccessivamente complesso, data la professione che elargisce da numeroso tempo. <Cerchi la regina qui?> Improvvisamente, un'informazione decisamente importante, che risplenderebbe e rischiara la propria testa, eliminando altri potenziali sospetti. <Vorrei poterti aiutare, ma non ho alcuna informazione a riguardo.> Decisamente povero, se non totalmente esente, di dettagli per potergli garantire un minimo di supporto in quella ricerca. <Non son natio di qui, ma ho vissuto gli ultimi anni della mia esistenza.> Come se fosse qualcosa di così distante e distorto, come se quel lasso di tempo neanche più lo appartenesse invero. <Ti serve cercare qualcosa in particolare?> Tenterebbe di comprendere maggiormente le dinamiche dietro quella domanda, come se possa intuire qualcosa di ulteriore dalla misteriosa presenza. E poi non farebbe altro che prendere passi, in maniera diagonale, viaggiando ad [ore due], rivoltando progressivamente il torace sempre in direzione dell'altro, fin quando non si ferma, praticamente [alla sinistra del Kokketsu], ad una distanza di [due metri]. <Potrei accompagnarti, ovunque vorrai.> Una possibilità che gli concede, un lusso che può godere, per essere sicuro di non perdersi, soprattutto in un paese che l'altro potrebbe non aver visitato. [Chakra On][Equip.Scheda] Cosa ci si poteva aspettare dall’incontro di un Genetista, ricercatore e Rio ? Ovviamente, cose strane !! Non ha tentennato neanche un attimo proponendosi come cavia, come se fosse un giro al Luna Park. Infatti si immagina gli esperimenti come estremamente divertenti. Sadico, com’è .. < per me va benissimo .. potrebbe essere un modo per aumentare la mia Resistenza e poter scoprire di più sui Poteri di questo mondo.. > d’altronde lui ha un solo ed unico obiettivo da raggiungere. Il maggior numero possibile di Potere e Kawaakari potrebbe essere la strada principale da percorrere. La persona giusta a cui affiancarsi. Come se non bastasse si aggiungono così ulteriori motivazioni per non far ritorno nel Paese del Fuoco. Si allunga la lista dei Pro sorpassando notevolmente i contro < non so se la incontrerai, se l’hai già incontrata .. ma ti assicuro che sentirai il suo nome .. > affiancato a quello del Kyùketsuki ovviamente .. < oh sisisisi .. > annuisce, spalancando gli occhi < proprio berlo, esatto .. HIHI .. > sogghigna all’idea di quelle sacche di sangue che lo attendono nel Tempio Kokketsu < amo molto il sangue caldo .. mordere .. > la bocca si apre e si richiude nello stesso fare, facendo schioccare un tonfo dovuto al contatto dei denti. Sonoro . < ma è più un fatto di Caccia che mi eccita .. ed amo senza dubbio il gruppo AB .. > il più raro d’altronde. Ormai può dirlo con certezza. Fino a poco fa era solo un novello. Uccideva, e beveva senza sapere di quale gruppo si trattasse. Ha sempre notato la differenza di sapori. Di corposità, di gusto, ma ora che Zio Rasetsu gli ha fornito una sacca per ogni gruppo sanguigno in cambio dei cadaveri portatigli, sa perfettamente il gusto di ogni singolo tipo . Per questo risponde deciso al quesito posto dal Goryo < beh .. di certo non rifiuto l’offerta Kaawaki .. > risponde sincero. Provette di sangue gratis ? O comunque in cambio del suo fare da cavia ? Tanto di guadagnato. < cerco lei qui, sì .. perché so per certo che è qui .. > non ha bisogno di scoprire dove, dato che hanno mantenuto i contatti tramite missive in questo periodo di lontananza . Aumentando l’illusione di una possibile storia tra i due. < non mi serve una mano, ma ti ringrazio . > sibila, secco . Senza fronzoli. Le leve inferiori vengono abilitate alla movenza intraprendendo ora dei passi verso la propria destra. Allontanandosi dunque dalla posizione dell’altro .. < ora rientro al Tempio .. è lì che sto, qualsiasi cosa cercami lì .. > attende qualche attimo, prima di muoversi e volgere il passo verso la direzione della sua iniziale provenienza. < a presto . Kaawakari.. > Qualora l’altro glielo permettesse si allontanerebbe. [Equip Tasca Porta oggetti: Fuuda libero (x2); Tonico recupero chakra (x1); Tonico curativo (x1); Fuuda (x1) con tronchetto da sostituzione] x [End] [Prati.] Sicuramente la presenza dell'altro si sta rivalutando come soggetto interessante, un eventuale cavia in cui potrà sottoporre eventualmente varie sperimentazioni, tra cui l'eventualità di comprendere maggiormente le caratteristiche che lo adornano, che lo rendono così fuori dal comune. <Nel caso in cui dovesse servirti qualcuno del mio ramo, potresti trovare facilmente contributo nel sottoscritto.> Sembrerebbe garantire comunque una possibilità di accesso, ma non per questo una risposta positiva a qualsiasi intenzione dell'altro. <Poi valuterò quanto sia possibile quello che vorrai.> Sopratutto se la cosa possa riguardare eventuali trapianti e piccoli piaceri che il genetista può facilmente concedere, sempre per il giusto prezzo o moneta di scambio. <Allora aspetterò che il suo nome venga sussurrato tra i sentieri di Kusa, in modo tale che io possa sentirlo, in modo tale che io possa incontrarla nel caso.> Filamenti che vengono tracciati, silenziosamente, provando a comprendere quanto possa trarre da quella situazione, potenzialmente vantaggiosa per il proprio carico, per il proprio sentiero che solamente in quest'ultimi tempi si sta formulando con maggior intensità, come una linea che ne conduce gli argini, di quel strada da perseguire, senza alcuna sosta. Dopotutto ha riposato a sufficienza, tale da non dover ancora attendere, aspettare di trovare nuovamente energie. Anzi tutt'altro, ora avrebbe bisogno di sgranchirsi, di comprendere quanto possa essere profonda la tana del futuro. <Gruppo AB è probabilmente uno dei più difficili da trovare, ambire.> Una piccola smorfia, valutando quella difficoltà. <Sicuramente non potrò fartelo mordere con così tanta facilità direttamente da un corpo.> Dovrà pensare ad un artificio che possa permettere di far godere al meglio quel pasto, quel succo ricco di emoglobina e piastrine. <Il tempio.> Riconoscerebbe immediatamente la posizione, lasciando che lo sguardo possa inoltrarsi, rapidamente, in quel punto, in quella direzione. <Capisco.> Rivelerebbe poi all'altro: <Se avessi bisogno di me, potresti trovarmi direttamente nella struttura ospedaliera e chiedere di me.> Dopotutto è un altro punto in cui spesso rimane a sostare, per i suoi turni lavorativi, seppur non sia un grande amante nel donare valore all'edificio, in quanto sta risultando una prigione che un vero e proprio metodo di esprimere le proprie capacità. Dovrà ripiegare per trovare un metodo che possa concedere la possibilità di sfruttare anche quello, per sé, a tempo debito. <A presto.> Lo lascerebbe avventurare, da solo, scomparendo da quel punto poco dopo, cercando di ambire a quei fiori strappati e poi rilasciati sul terreno, giacenti e morenti. <Peccato.> Un ultimo sussurro, prima di sparire nell'oscurità della notte, lasciandosi accompagnare dalla luna vigente e dalle sue figlie. [Chakra On][Equip.Scheda][Exit]