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con Furaya, Saisashi

07:51 Saisashi:
 E' presto, anzi PRESTISSIMO. Il povero Sublime è stato scaraventato giù dal suo fuuton con violenza da Fru Fru alle 6 del mattino, il motivo? Perchè la Nara vuole essere (giustamente) accompagnata per recuperare questo famoso "rotolo" che quel vecchiaccio gli ha indicato come soluzione al problema di Saisashi. Svegliarsi all'alba proprio ora che il genin si era abituato così bene, non è stato per ninte facile. <YAAAAAAWN> sbadiglia spalancando quella fauci come un leone nella Savana <che c***o...io capisco che volessi compagnia e lo trovo giusto...maaaaa...per quale motivo dobbiamo andarci così presto in questo dannato studio..sigh> si lamenterebbe con aria sconsolata e buffa, mentre camminerebbe al fianco della Kage, stupenda come sempre. La segue con lo sguardo mentre percorrerebbe la sua stessa direzione, siccome lui non ha idea di dove si trovi questo posto <spero almeno che non sia lontano come la casa di quel vecchiaccio...> sbuffa rotenando gli occhi al cielo godendo tutta via di una bella mattinata. L'aria al mattino è fresca ed il cielo ha tutto un suo fascino. Piccole cose che Saisashi sa apprezzare bene, siccome si tende ad apprezzarle quando non si possiede molto altro da poter ammirare <sai...sei davvero bella.... hihihihI> spara così a random ridacchiando in sua direzione, portando poi le braccia ad incrociarsi dietro la nuca, in una posa poco elegante. Visto il caldo in arrivo, il giovane indossa un paio di pantaloni neri slim, tessuto lucido, che poggiando su dei sandali ninja neri in pelle. Sulla parte superiore una t shirt bianca aderente, con una scimmia disegnata che sorride (sarà forse un autoritratto?), che mette in risalto tutta la sua icnredibile muscolatura. Guanti mezze dita neri alle mani e la solita pettorina da 50 kg, anche questa aderente e su misura, che sta al di sotto della t shirt. I capelli nero corvino sono mossi ed arruffati, lasciati ribelli al vento come criniera del re della foresta. [ch on]

08:12 Furaya:
 Di gran lena e decisamente di buon mattino, si son recati in quello che è l'ufficio (od ex ufficio) d'un eccentrico vecchio che ha ricoperto il ruolo di capo dei Custodi della sacra arte del Fuuinjutsu. Sono ormai prossimi alla meta, dunque dovranno entrare nell'edificio e cercare di non fare troppo rumore. <Il motivo è molto semplice> Per il quale si trovano lì in un orario tanto mattiniero. <c'è meno gente, per il momento. Sempre meglio che agire di notte come dei ladri.> Asserisce in sua direzione, stringendosi appena nelle esili spalle. Gli lancia anche una piccola occhiata, appena di sbieco come se volesse rimproverarlo, anche se così non è. <Ti ho promesso una degna ricompensa, no?> E sappiamo tutti quale potrebbe essere quest'ultima, tenendo anche in considerazione di chi si tratti e con chi cerca di scendere a patti. Non sarebbe affatto fuori luogo. La donna ha dovuto optare per un abito più leggero e differente dal solito yukata che indossava. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. <Su, non lamentarti.> Gli sorride, proseguendo nel loro avvicinarsi. Lo sguardo però glissa dabbasso innanzi a quel complimento del tutto inaspettato. <C-Così dal nulla? Grazie.> L'ha presa in contropiede con un complimento simile! [Chk On]

08:29 Saisashi:
 Un passo alla volta, senza fretta, sembra averli condotti di fronte ad un edificio modesto, che Saisashi suppone quindi essere il punto di arrivo. Squadra con aria annnoiata l'intero posto, in cerca di ogni dettaglio utile, che tuttavia non trova. E' ujna semplice costruzione con una porta di ingresso. Wow, che entusiasmo. Mr pugni indomiti, avrebbe dunque ascoltato la spiegazione di Furaya sulle motivazioni che dovrebbero renderlo felice di essere li ad accompagnarla. E...beh...sono PIU' che valide. <ehehe...hai ragione...questa volta però, come minimo un tris>socchiude gli occhi, lasciando sottointendere, mentre dal suo volto si capisce palesemente come la sua fantasia stia divagando sul corpo di Fru Fru, con espressione di colpo ebete ed estasiata. Potrebbe sbavare. E' proprio semplice, ma per lo meno è sincero. La Nara sembra essere colta di sopresa dal complimento lanciato a bomba da Saisa, ma ormai dovrebbe farci l'abitudine, lui è così. Si avvicinerebbe quindi con passo scadenzato alla porta di ingresso, intento ad aprirla per verificare se sia aperta e non vede motivo per cui non dovrebbe esserlo. Se fosse riuscito, aprirebbe quindi l'entrata, attendendo sorridente che Furaya possa entrare, facendo da gentleman. <senti ... > cambierebbe ora tono facendosi più serio < quindi il piano è di sigillare questa...cosa?> domanderebbe quasi sconsolato <e se...non ci fosse nulla da sigillare e fossi semplicemente pazzo..? Ma soprattutto...sigillando questa ipotetica entità nella mia testa, perderò per sempre i miei ricordi...?> di domande ne ha tantissime, dal giorno in cui si sono incontrati con il vecchio, ma non ha volutoo intraprendere il discorso perchè ha visto che Furaya è stata molto impegnata anche con altri casini burocatrici, tra cui la chiusura delle porte di KOnoha. <è da qualche notte che faccio lo stesso sogno...mi trovo sempre in quella stanza buia, da brividi, senza potermi muovere. Quella voce mi sussurra cose oscene e me ne mostra altre terribil...ma questa volta c'è qualcosa..di diverso...che mi fa rabbrividire...> spiegherebbe cercando lo sguardo di lei <alla fine di tutto, quella voce.. quell'entità..per uun secondo, un singolo istante, esce allo scoperto, si mostra in penombra...ed il suo volto... è il mio. Sono io.> conclude senza aggiungere altro. Che sia quindi lui il problema di tutto? Che questa entità non esista e che semplicemente Saisashi voglia fare davvero tutte quelle cose orribili giustficandosi creando una sorta di capro espiatorio?[ch on]

09:13 Furaya:
 Si può dire che ormai lo abbia accalappiato grazie alle sue pere infuocate, ma non siamo qui per cincischiare quanto più per lavorare. Posseggono il luogo in cui dirigersi assieme all'oggetto che serve loro recuperare. Si sta riempiendo, però, di debiti sia per salvare chi ama e sia per proteggere il Villaggio. Ne vale la pena, bambina? Deve sottostare ad una possibile riscossione da parte dell'ex capo dei Custodi del Fuuinjutsu, senza contare dell'allenamento e del viaggio che vuole intraprendere assieme a Fenrir, il quale le ha dato modo e tempo per pensarci su, nonostante lei abbia già preso una decisione utile allo scopo. Non ha avuto un attimo di tentennamento, questo perché risulta sempre essere orgogliosa, a volte forse troppo precipitosa. Tuttavia, ha sempre un piano in mente, qualcosa che possa salvare in extremis un errore fallimentare. E di errori lei ne ha fatti in passati, sicuramente ne farà ancora e la decisione che vuol prendere potrebbe portare esattamente a ciò. <Ora non esageriamo.> Beh, è infuocata anche a letto differentemente da quanto si potrebbe pensare, ma un tris potrebbe essere una pessima idea. Ad ogni modo, non è esattamente il momento migliore per discuterne, valuteranno a tempo debito in che quantità sfruttare la ricompensa di Saisashi. Ridacchia appena, lanciando delle rapide occhiate nei dintorni per assicurarsi, al pari d'un ladro, che non vi siano molti occhi indiscreti nei dintorni. Non sa neppure perché si stia comportando così, dal momento che non sta andando lì per rubare, bensì ha avuto il permesso dall'alto. Gli sorride durante l'ingresso, sfiorandogli appena il petto con una mano a mo' di ringraziamento. Il discorso che prende piega successivamente conduce la donna a girarsi in sua direzione una volta entrati, allungando la mano verso quella altrui. La stringe appena, consolidando un intrecciarsi delle dita per infondergli, come suo solito, una parvenza di rassicurazione e coraggio dettata dal calore umano. <Io son stata nella tua mente> Glielo ricorda, gli occhi fissi in quelli di lui per fargli comprendere al meglio l'intenzione della donna e il motivo che l'ha spinta sin lì, quest'oggi. <e so che non sei tu.> C'è una voce lì dentro, qualcosa di veramente molto oscuro che non comprende tuttavia da dove possa essere nata. Non ha mai visto né potuto sentire niente del genere e, in merito, s'è anche informata. Ha studiato, così come dovrà studiare per l'accordo preso con Fenrir e del quale gli deve parlare. <Non sei pazzo, c'è qualcosa che va sigillato. Kinmochi non ci ha rassicurato in merito ai ricordi, ma potrebbe anche sbloccare quelli che hai perso.> C'è la remota possibilità che avvenga tanto quanto quella di perderli. Non sono sicuri di questo, non possono esserlo finché non avranno tentato. S'addolcisce nei lineamenti facciali, non riuscendo a tranquillizzarlo a parole come vorrebbe. <Dimmi soltanto se vuoi continuare, Saisa. Lo faccio per te, ma se non è ciò che vuoi, se hai timore o se per qualche motivo volessi fermarti, dimmelo. Non voglio costringerti.> Anche se il discorso era iniziato con un "Ora ti fai aiutare e stai zitto", presa dal momento e dalla situazione inverosimile in cui egli era riversato. Non lo costringerà mai a far qualcosa che non vorrebbe. <E' ciò che quell'entità vuole farti credere. Tu non sei mai stato niente di tutto questo. Ne sono sicura e devi esserne sicuro anche tu. Voglio risolvere assieme a te questa storia, ma soltanto se ti senti pronto per questo passo. Qualunque sia la risposta, io sono al tuo fianco.> E rinsalda la presa sulla di lui mano, ferma all'ingresso con la porta che si chiude dietro di loro in attesa d'avanzare o tornare indietro. [Chakra ON]

09:38 Saisashi:
 Il giovane viene immediatamente rassicurato da Furaya. Ormai dovrebbe averlo capito, non è solo, eppure è difficile riuscire a scacciare la mentalità che ha portato avanti per 8 anni di solitudine. La sua mano si intreccia a quella della Nara, afferrataprontamente per infondergli coraggio. Sollevo lo sguardo verso di lei. La vede sorridere. Quel dannato sorriso, basterebbe quello per fargli dimenticare qualsiasi cosa. La porta si chiuderebbe dietro ai due, Saisashi non ha dubbi a riguardo, sa bene cosa vuole fare, ha promesso di stare al fianco di Furaya ed essere il suo appoggio, nel bene o nel male..con questa cosa nella testa sa bene che gli farebbe soltanto da ulteriore peso, quindi nonostante i continui pensieri e la sua ansia, intende andare a fondo e mantenere la promessa . <ehehe...noooooo ti sembra che il suuublime in persona possa arrendersi proprio ora? Nessuno mi sottometterà. > direbbe indicandosi con foga con la mancina, con espressione scimmiesca, per sdrammatizzare. Beh nessuno lo sottometterà...tranne Furaya, lei si che ti ha fatto perdere la testa, idiota. Attenderebbe quindi che ella facesse strada in cerca di quel rotolo, così che possa seguirla. Si guarderebbe intorno cercando di captare ogni dettaglio dell'interno dell'edificio, che non sembra aver nulla di particolare, anzi: BANALE. <pfff...tutto qui?> direbb con aria scazzata <io mi aspettato qualcosa di chissà quanto fico...sembra un ripostiglio mal curato > accennerebbe con voce sottile <quindi...> tornando al discorso <dici che hai sentito qualcosa dentro di me e che è quel qualcosa che ora cerca di confondermi...? Chi potrebbe arrivare a tanto...solo per...ARGH!> serra i denti in un attimo di rabbia. Potete capire quanto può essere dura essere perseguitato da qualcosa di impalpabile, per qualcuno che ha sempre risolto tutto con i pugni? < se solo potessi prnederlo a calci... ad ogni modo...voglio continuare. Ti ho promesso che mi sarei fatto aiutare ed in quell'esatto istante ti ho affidato tutto me stesso...unas econda volta...> già, perchè si era già consegnato a lei affidandole il suo cuore <so che lo fai per me, a volte però tutta questa storia, mi sembra assurda..non lascerò che questa fottuta paura mi blocchi. Fai quel che devi fare. E se dovessi perdere i ricordi non importa....dopo tutto, sto vivendo i migliori istanti costruendone di nuovi....con...si ecco ...con te> arrossisce nel confessare questa verità, che trapela dolcezza ed ingenuità da un corpo rude e muscoloso. <quello che ti ho detto dal vecchio però...era vero...voglio andare a fondo, anche se non dovessi ricordare nulla, voglio scoprire perchè sono scappato, che fine ha fatto il Lind di cui mi parlava Mekura, il perchè sono impazzito ascoltando quel nome...e soprattutto cosa mi sia successo in questi 8 anni...voglio avere il nome di chi mi ha fatto questo , che forse sarà lo stesso ad avermi provocato questa cicatrice...e voglio andare a spaccargli il c**o. Hai detto che conosci qualcujno che potrebbe aiutarci ad estrapolare queste informazioni...vero...?> [ch on]

10:10 Furaya:
 Ci sono poche cose che la Kage sa fare bene, una di queste è rassicurare le persone, specialmente se si tratta di gente per la quale prova uno smisurato affetto. Lo farebbe anche nei confronti di chi non conosce, ma questo è un caso piuttosto particolare. Scuote appena il capo nel veder la sua reazione, puntandosi il petto con una mano e ostentando la necessità di definirsi sublime. Ridacchia appena, senza distoglier lo sguardo dal di lui volto. Se Saisashi cerca qualcosa di positivo nella sua vita, questo potrebbe essere il sorriso che la Nara rivolge soltanto a lui; quel sorriso che palesa anche nello sguardo e non soltanto con una mezzaluna che svanisce in poco. Quando è con lui, non fa altro che ostentarlo come un'ebete. <Ha detto che non è in bella vista, quindi dobbiamo raggiungere l'ufficio secondo le sue indicazioni.> E trovare anche la plausibile libreria dietro la quale rinvenire ciò di cui hanno bisogno, specialmente Saisashi, per uscire da questa incresciosa situazione. Troveranno senza dubbio una soluzione, ma soltanto se anche lui è convinto della scelta fatta. <E poi non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina.> L'edificio potrebbe anche essere spoglio e somigliare ad un ripostiglio malmesso, ma loro devono raggiungere l'ufficio e assicurarsi di poter entrare. D'altro canto, però, perché non dovrebbero permettere all'Hokage in persona di farlo? Da questo punto di vista, dovrebbe essere facilitata in qualche modo. <E' ciò che voglio scoprire. Chi ti ha fatto questo, deve pagare. E se proprio non riuscissimo a fargliela pagare, beh, voglio essere sicura che non ritorni e che non minacci in nessun modo chi amo.> Si morde l'interno della guancia, scontrosa verso chi ha causato tanto dolore nel sublime, non riuscendo ad accettare che debba vivere una situazione di tanto disagio e che sia colpa di qualcuno d'invisibile, non avendo potuto vederlo in faccia dato che si mostra soltanto come una voce a se stante che, tuttavia, assume gli stessi connotati di Saisashi. E quando lui pronuncia quelle parole secondo le quali stia costruendo i migliori momenti con lei, consci che si trovano da soli nella struttura al momento, ella non farebbe altro che attirarlo a sé dalla mano che stringe. Non è eccessiva la forza che possiede ma dovrebbe bastare e non dovrebbe al tempo stesso trovare resistenza dall'altro. Lo tirerebbe verso di sé, facendo aderire i propri corpi ammesso egli non si voglia distanziare. <Potevi rendermi la situazione più difficile> Ad esempio, rifiutandosi e facendo marcia indietro. <ed avrei trovato un valido motivo> L'ennesimo probabilmente, data la ricompensa che gli spetta alla fine di tutto questo. <per continuare lo stesso.> Lasciva, fin troppo, gli parla praticamente a fior di labbra sfiorandole appena con le proprie. Sa essere parecchio persuasiva quando vuole, tenendo anche conto di chi ha davanti e delle sue effettive debolezze, legate perlopiù alla figura dell'Hokage che di vere e proprie debolezze da definire tali. Muove il capo in un lento annuire, senza distaccarsi oltre, ammesso non l'abbia già fatto lui, in merito alla conferma che le chiede alla fine. <Sì, non so quanto possa essere disposto ad aiutarci, ma se così non fosse potrei avere un altro asso nella manica.> Quelli sicuramente non le mancano, ma vorrebbe prima passare per vie legali anziché ricorrere a gesti estremi come sarebbe il piano B. <Andiamo?> Gli chiede, poi, volendosi per l'appunto avviare verso l'ufficio di Kinmochi che non dovrebbe comunque distare molto. [Chakra ON]

10:43 Saisashi:
 Ascolte le sue parole, deducendo che probabilmente il rotolo non sarà così facile da trovare, o almeno non per lui. <mmm il suo ufficio...vediamo...> direbbe guardandosi intorno, notando una scala che potrebbe essere la soluzione <beh, un vecchiaccio come quello, scommetto che avrà avuto l'ufficio al piano di sopra, solo per rompere le scatole agli ospiti facendogli fare le scale hihi> ridacchia dicendo una ca*ata colossale, ma ogni tanto ricordiamo che la scimmia batti piatti torna a fare il suo ingresso. < sarà, ma continua a sembrare uno spoglio rispostiglio...e poi perchè c'è tutto questo sporco, non ci viene nessuno?> beh, ma che te ne frega. La realtà è che sta solo tergiversando per evitare di far trapelare l'ansia. < su questo hai ragione. Deve pagare. Ma non devi essere tu a farlo. Di tutta questa faccenda, quello è l'unico compito che voglio eseguire personalmente. Devi lasciarmelo fare, oppure mi porterò dietro questa rabbia per sempre.> serio e deciso in questa richiesta. Saisashi non è mai stato un mago nel trattenere le proprie emozioni, e quella peggiore è la gestione dell'incazzatura. La mano che fino ad ora è rimasta incrociata a quella della Nara si sentirebbe ora tirare di colpo verso la sua figura, trovandosi spiazzato in pochi secondi, di fronte a Furaya, a pieno contatto. Le labbra quasi si sfiorano, arrossisce come uno scemo, non si abituerà mai alla loro intimità. Le parole della donna lo lasciano di stucco. Impallidisce con occhi da pesce. CHE CAVOLO SI E' PERSO UN'OCCASIONE??? <ehm...beh....ehm ecco...> fa roteare gli occhi < potrei essermi reso conto di voler fare i capricci e rendere tutto più difficile. Eh già, ho cambiato idea, sisi > prevedibile. Non poteva essere altrimenti. <Gulp...quale...quale sarebbe il motivo..per ...si ecco per continuare lo stesso...> concluderebbe per poi tentare di rubare un bacio alla Nara, d'impulso, non riesce trattenersi. Quel profumo lo fa impazzire, non deve avvicinarsi troppo altrimenti è la fine! Proverebbe a stringerla a se, lasciando che le mani sondino la sua schiena, scendendo lentamente. Nel caso questo fosse possibile , concluderebbe <beh...siamo sicuri di voler cercare il rotolo...? Sarebbe stato eccitante. > c'è poco altro da dire. <se proprio dobbiamo...uff...> sbuffa, lasciando che sia poi lei a prendere l'iniziativa, dirigendosi dove meglio crede. La seguirà sconsolato. La sotto si è formata la torre di Babele, qualcosa di così duro che nemmeno gli utilizzatori del Doton possono capire. [ch on]

11:21 Furaya:
 <L'ho pensato anch'io.> In risposta alla possibilità che l'ufficio di quel tale sia al piano di sopra. <Ricopriva un ruolo importante, dunque non credo possa trovarsi di sotto.> Invero, non v'è un motivo veramente ferreo per il quale non dovrebbe avere l'ufficio di sotto, tuttavia tanto vale tentare dapprima il piano superiore. <Potrebbero aver cambiato struttura, non essendovi lo stesso capo.> Si stringe nelle spalle, ipotizzando ovviamente, non essendosi finora granché interessata alla fazione in questione. D'altronde, è rimasta fuori dal Villaggio per un paio di mesi, mandandovi soltanto delle copie in ricognizione che potessero far presagire comunque la sua presenza nel loco, pur non essendo per forza di cose l'originale. Al contrario, attualmente, ha fatto sì che fosse la copia a recarsi a Kiri e restarvi, aiutando la Mizukage e tenendo sotto controllo la situazione, così come sondare eventuali reazioni dei Sette Spadaccini della Nebbia. Difatti, deve tornarvi con Mekura per riuscire a liberare Norita e Chiha dalle loro grinfie, ovunque siano nascosti. Quasi sicuramente il Byakugan di quest'ultima farà al caso loro, ma non è il momento per parlarne avendo altro di cui discutere con Saisashi. Una cosa per volta. <Quest'edificio potrebbero anche usarlo come deposito.> Il che spiegherebbe la mancata presenza di guardie o chissà chi altro; c'è pure da prendere in considerazione l'orario piuttosto mattiniero che i due hanno scelto, tra uno sbadiglio e l'altro, per raggiungerlo e iniziare le ricerche a meno che non vengano fermati da altro. <Sono d'accordo su questo punto, non ti fermerò in nessun modo.> Perché dovrebbe? Glielo ha promesso ed è giusto che egli s'adoperi circa questa vendetta, se tale possa definirsi. D'altronde, ha acconsentito a lasciarsi aiutare da Furaya e da chiunque lei volesse mettere in mezzo. Pertanto, il minimo è permettergli di prendere a cazzotti chi gli ha causato tutto questo. A stretto contatto, lasciva nel tono con il quale esplica la situazione, riceve la reazione che effettivamente vorrebbe. Conosce bene il suo pollo, anzi la scimmia. La mano libera risale sulla sua spalla, muovendosi leggiadra sul pettorale prima di fermarsi in alto. <Facciamo così> Ricambia il fugace bacio ch'egli cerca di darle, spingendo le labbra contro le sue. <saliamo, cerchiamo l'ufficio> Alzando gli occhi verso le scale che potrebbero portare al piano superiore, restando a contatto col corpo altrui e tra le sue braccia, affatto staccatasi da questi avendo riscontrato una generosa attenzione. <dobbiamo cercare bene, no?> Hokage. Risuona la voce di Jushan-san nei recessi della propria mente, scacciandola immediatamente via e lasciando posto alle emozioni che vuole invece mostrare. <Potremmo perdere un po' più di tempo del previsto.> Furaya. Il nome che risuona nuovamente con la voce del suo collaboratore, mentre s'appresta ad avvicinarsi al viso di questi ancor una volta, traendo tra gli incisivi il labbro inferiore altrui. Provocatoria. Insomma, l'occasione possono crearla e glielo lascia intendere neppur tanto velatamente, iniziando ad avviarsi, precedendolo, verso le scale che conducono al piano superiore tenendogli ancor stretta la mano. [Chakra ON]

11:54 Saisashi:
 Beh la situazione sta sfuggendo un pò di mano. Tra i due c'è sicuramente un feeling a 360 gradi, ma si rischia che venga tirato fuori un rotolo completamente diverso rispetto a quello per cui erano venuti qua. Quartiere a luci rosse signori e signore! L'ormone gorillesco di Saisashi è difficile da contenere, Furaya lo sa bene, ormai conosce di cosa è capace e sembra divertirsi ad approfittarsene. Quando al corvino si chiude la vena, sarebbe capace di aprire le porte anche durante l'atto sessuale, cosa che potrebbe anche essere successa. Sicuramente il kage non è una donna poco soddisfatta, almeno da quel punto di vista. Il corvino dunque sentendosi mordere il labbro, sospirerebbe quasi ansimante, cercando di trattenersi con tutto se stesso mentre affonderebbe le dita nella pelle di lei, con le mani che via via scendono più giù. No no, qui finisce male. FURAYA SMETTILA, E' PER IL TUO BENE! Socchiude gli occhi, sospirando per poi inspirare profondamente come a voler riprendere coscienza. <dunque... quel vecchiaccio ricopriva un ruolo importante mh?> con tono ancora ansimante cerca di cambiare discorso così da invogliarsi ad allentare la presa dalla Nara, molto a rischio in questo momento. <beh, mi domando perchè nonostante un possibile cambio di struttura, quel vecchio abbia lasciato un rotolo così importante in un luogo incustodito...ma è scemo?!?> domanda pensandoci bene, in effetti che senso ha lasciare li qualcosa di simile, senza guardie ne altro? Chi lo capisce è bravo. Speriamo almeno che sia ancora li e che nessuno lo abbia preso. <comunque...grazie. Davvero. > direbbe strofinandosi la guancia con la mancina distogliendo lo sguardo <non sono bravo con le parole e non sono un gran che nei rapporti...forse non per colpa mia ma per quel che ho passato... ma per me significa molto avere la tua fiducia. Prenderò a calci chiunque sia stato, e tornerò senza nemmeno un graffio. Promessa sublime e sai che mntengo sempre quel che dico > sorride deciso serrando i denti, per poi smuovere ogni briciolo di volontà che possiede per scostare il corpo da Furaya, che in questo momento, a causa dei pantaloni slim che è solito indossare, mostrerebbe un rilievo, una catena montuosa. Monte Everest spostati proprio. Si coprirebbe con entrambe le mani, nemmeno troppo imbarazzato vsito che la colpa è di Furaya <ops. > direbbe ammiccante <si, credo che sia necessario una ricerca molto approfondita. MOLTO...MOLTO approfondita.> lascerebbe spazio quindi alla Nara, così che possa aprire la strada [ch on]

12:24 Furaya:
 Lo provoca perché conosce la sua reazione, la stessa che di fatto avviene e che la fa sorridere. Appare quanto più un ghignetto di quelli maliziosi, notando la reazione ch'egli mostra e quel suo ansimarle contro. <Un ruolo davvero importante.> Gli sussurra ancor a fior di labbra, permettendo ancor ai due corpi di essere probabilmente troppo vicini tra di loro. D'altronde, non le spiace ed è un contatto ravvicinato che ha richiesto proprio lei, al quale ovviamente il Taijutser non s'è sottratto. <Non è un luogo incustodito. Ha detto ch'è nascosto.> Dietro una libreria, la quale potrebbe avere tranquillamente un qualche nascondiglio nel muro, dietro una mattonella, nel bel mezzo di qualche libro che dovrebbero appunto essere riposti nella libreria. Per farlo, però, devono raggiungerla e se continuano così sarà difficile per entrambi. <Raggiungiamo il piano superiore prima che sia troppo tardi.> Considerata la reazione ottenuta, potrebbe anche succedere l'irreparabile e non è assolutamente il momento; non sarebbe neppure il luogo adatto, ma questo è un altro discorso. Se non c'è nessuno, se ne potrebbero approfittare. La trasgressione rende qualsiasi situazione più eccitante anche per chi, di solito, non farebbe mai nulla del genere, vero Hokage? Sta sfuggendo alla realtà dei fatti, laddove dovrebbe rendergli nota la decisione che vorrebbe prendere e la necessità d'allontanarsi dal Villaggio per ritornarvi più forte. <Tutti abbiamo avuto un passato che ci ha logorato e distrutti, non per questo non possiamo scegliere di non farci condizionare da esso.> Come lei ha fatto per tanti anni, prima di risolvere ogni questione insoluta e lasciare che i fantasmi e gli scheletri nell'armadio svanissero assieme al cadavere di chi le ha fatto tutto quel torto. Cicatrici che senza dubbio Saisashi ha avuto modo di vedere e che dal suo corpo non andranno più via, assieme alle stesse cicatrici nello spirito e nella mente che son adesso sopite, nascoste, quasi del tutto guarite ma sempre presenti nel profondo del suo animo. <Hai fatto tanto per me, lascia che anch'io sia utile a qualcosa.> Gli sorride, questa volta con nessun accenno di malizia od altro, soltanto un mero sorriso che esprime la necessità d'averlo al suo fianco e il bisogno della donna di stargli vicino e d'aiutarlo, come gli ha promesso. Un sorriso che si riversa anche negli occhi blu della fanciulla, mentre lo precede su per le scale che conducono all'ufficio di Kinmochi, presuppone, tenendogli ancor stretta la mano. Ammesso non voglia lasciargliela andar lui. Nota il rigonfiamento e le vien solo da ridacchiare, arrossendo però appena sulle gote. <Ci tocca sbrigarci, allora.> Un nuovo sussurro il suo, mentre vorrebbe appunto salir di corsa le scale per raggiungere rapidamente il piano superiore che, rispetto al sotto, non è poi molto diverso, forse soltanto un po' più curato. <Da ciò che ho potuto scoprire, dovrebbe trovarsi qui nei dintorni.> Indica uno dei corridoi, nello specifico quello sulla sinistra non appena raggiungono il pianerottolo superiore. Ci sono quasi. L'ingresso dell'ufficio non dovrebbe essere molto distante. E potrebbero or sentire anche dei problematici passi, ma l'austero incarico che ricopre la donna dovrebbe bastare per permetterle qualunque accesso e senza dover dare spiegazioni. [Chakra ON]

14:47 Saisashi:
 Furaya, sa bene dove colpire e prosegue con le sue provocazioni. Quei dannati sussurri non fanno altro che far scuotere la testa al corvino che perr la prima volta si trova a doversi mordere da solo il labbro inferiore cercando di trattenersi. <grrrr> ringhia silenzionamente pensando a cosa le farebbe in questo momento. Probabilmente imparerebbe a sbloccare una nuova porta solo per l'evenienza. Ma meglio non pensarci <tsk. Sei proprio ingiusta> mette il broncio ora come un bimbo, gonfiando a suo solito le guance < per colpa tua ora mi si irriterà questo dannato coso nei pantaloni...non ci sta più entro, sigh> meglio non addentrarsi nei dettagli, ma qualunque uomo sa che cosa significhi avere un "rigonfiamento" nei bassi fondi all'interno di un pantalone giusto. <si hai ragione...meglio andare, anche perchè sarò migliorato nel trattenermi, ma non c'è Dio che tenga.. quando si tratta di...si insomma, hai capito. Su quello rischio di fare un casino hihihi> sorride per poi seguire la Nara, che si avvia al piano di sopra, in cerca di questo fatidico ufficio. Ascolta attentamente le sue parole, andrebbe a risponderle nel tragitto, mentre coglierebbe ovviamnete l'occasione per stare un paio di gradini più in basso rispetto a lei, giusto per godersi un panorma denominato "chiappette" mentre salgono i gradini <uh, stare con il ninja più forte di Konoha ha i suoi vantaggidopo tutto. Sono di marmo hihiih> direbbe a bassa voce tra se e se con il suo solito diavolett che appare metaforcamente sulla spalla destra. Tornando seri < si hai ragione. La cosa peggiore per me, è sapere di aver avuto un passato difficile, ma non poterlo ricordare. Vivo solo dei ricordi di questi ultimi 8 anni...come tutto il resto del tempo fosse andato perduto. E' qualcosa di...strano... è come se io non esistessi.> ma questo lo aveva già fatto presente la prima volta che si sono reincontrati a Kiri e questa sensazione è difficile da spiegar quanto dura a morire.<io...per te? Veramente ho sempre pensato il contrario...ovvero che sia stata tu a salvarmi. Chissà dove starei vagando ora, di nuovo per strada, in chissà quale villaggio.> direbbe facendosi serio, con una jnota di amarezza <ma per fortuna, forse il destino per una volta mi ha sorriso. E quel sorriso è li sul tuo volto ehehe> concluderebbe con un sorriso sincero , mentre ora sul pianerottolo si troverebbero sul corridoio <ehm, che facciamo...ci dividiamo? Aspetta...sshhhh.> fa segno alla Nara di prestare attenzione <senti anche tu...?> bisbiglia facendo notare i passi [ch ON]

15:22 Furaya:
 <Devi solo pazientare un po'.> Come se fosse facile! Lei ci sguazza soltanto perché è a causa sua ed è riuscita ad ottenere esattamente quel che voleva. Niente di più ingiusto! <E avrai la tua ricompensa.> Gli carezza la mandritta tramite l'ausilio del pollice, poiché stringe ancor la sua mano, la quale vien lasciata durante la salita. Egli, infatti, sceglie di rimanere qualche gradino più in basso per compiere ciò che di più romantico potesse fare: guardarle il culo. Solitamente, sarebbe stata consona anche la pacca sulle natiche, ma ci facciamo bastare quello che c'è. <Muoviti allora anziché far lo scemo.> Ci ride su, scuotendo il capo e scostandosi una ciocca dietro l'orecchio. Se vuol ottenere ciò che gli è stato promesso, deve anche iniziare a velocizzarsi e a salire quei gradini, cosicché possano raggiungere non solo il pianerottolo del piano superiore ma anche l'ufficio in questione. Raggiunto il piano superiore, attende anche il suo arrivo e cerca di capire da quale lato sia giusto recarsi. <Mi reputi davvero il Ninja più forte di Konoha?> Perché non si sente affatto tale e proprio il giorno precedente lo ha reso noto a Fenrir, il quale le ha rivelato la possibilità di apprendere il Senjutsu con un unico problema di mezzo. Quello stesso problema che vorrebbe rendere noto a Saisashi, ma non sa bene quando e come sia giusto dirglielo, poiché la decisione presa non può essere cambiata e reputa che sia doverosa. <E' naturale sentirsi estraniati o fuori dal mondo, considerando come tu non riesca a ricordare gran parte della tua vita.> E credere che persino lei abbia pensato almeno una volta di voler dimenticare quei dettagli tanto macabri riguardanti il padre, scordarsi di quanto bene gli abbia voluto e di quanto, invero, volesse crescere di fianco a Ryota e diventare un giorno come lui. <Vedrai che riuscirai a riottenere tutti i tuoi ricordi. Tempo al tempo. Non forzare nulla. Andiamo per gradi.> Gli sorride di nuovo, volendo -come sempre- cercare d'aiutarlo con quel che ha, con quel che può e che talvolta non reputa essere abbastanza. <E questo sorriso è soltanto merito tuo.> E glielo mostra, quasi da orecchio ad orecchio, che si riversa negli occhi chiari. Lo sguardo a lui rivolto lascia immaginare quanto amore possa provare per il Taijutser, nonostante sia una scimmia mancata per lei ha fatto davvero tanto ed anche in così poco tempo. Quel ch'era partito da null'altro se non un incontro ed un aiuto è or diventato fonte di vita per entrambi. <No, non credo sia consono dividerci. Se non ho capito male, dovrebbe essere in questa direzione.> Esattamente da dove sentono provenire i passi, il che sarebbe anche consono, considerando come il luogo non sia necessariamente disabitato. Potrebbero pur sempre essere delle guardie poste a protezione dell'ufficio o qualcuno che controlla la zona per prevenire furti. D'altronde, non è un luogo comune e non v'è un grosso via vai di gente. Ne attende la reazione, dirigendosi proprio verso questo corridoio che, di base, non è né troppo lungo né troppo largo con qualche porta posta sulla sinistra. [Chakra ON]

15:36 Saisashi:
 Resta ancora fermo qualche istante rivolgendo l'orecchio destro in direzione di quei passi, che cessano qualche istante <gulp...mi vengono quasi i brividi. Potrebbe essere che questo posto sia infestato dai fantasmi? Ne ho già visto uno a Kiri, ne ho basta!> direbbe rassegnato con finti occhi piangenti alla sua compagna,che poco dopo sembrerebbe avviarsi proprio in direzione di quei passi <hey aspetta! Sei sicura che non sia un fantasma quindi? Il sublime sottoscritto non ha intenzione di averci a che fare, se ne vedo uno scappo, sappilo!> beh aghi e fantasmi....sono il punto debole della scimmia indistruttibile. Ebbene sì, due punti deboli letali, tanto quanto le provocazioni di Furaya, capaci di metterlo KO in pochi istanti. Lascerebb quindi che ella aprisse la strada, giusto per sfruttare la sua posizione da Kage. Dopo tutto anche Saisashi sa bene che il fatto che il capo del villaggio si trovi qui possa essere tranquillamente giustificabile, mentre presentarsi lui per primo non sarebbe una buona idea. <uff e va bene...ti seguo...ma solo per quella....ricompensa. Non vedo l'ora , muoviamoci si! ihihih> si strofina letteralmente le mani accennando un buffo ghigno malefico. <beh ecco...sono certo che tu lo sia. Ma non necessariamente per l'abilità delle tue tecniche o per la tua forza fisica. Conosco per sentito dire di cosa sei capace, ma sai che sono contro a qualsiasi ninjutsu o chissà che altra stramberia.> spiegherebbe con aria spensierata che denota la sua massima sincerità < sono certo che tu sia il ninja più forte del villaggio, perchè ti ho conosciuta realmente per quel che sei, e non ti vedo come tutti gli altri, ovvero come il sommo capo...ma come la donna che più di tutti ha avuto il coraggio di prendere le redini di Konoha, di accollarsi questa resposabilità che nessun altro sarebbe in grado di reggere... la ninja che ha la forza di portare avanti da sola questo fardello, mostrandosi sempre pronta a tutto...riuscendo persino a mostrare il sorriso a quella banda di stronzi che pensano solo a se stessi... Si. Sei la ninja più forti, non ho mai avuto dubbi. > ecco la motivazione alla base della sua affermazione < saresti capace di ogni cosa. > lo pensa seriamente < beh lo spero davvero. Chissà, forse faranno male, forse mi logoreranno ancora di più...forse mi porteranno al declino totale. Ma voglio sapere....e sono sicuro che in mezzo a tutti quegli anni, ci siano anche dei ricordi lucenti, me lo sento...c'è qualcosa che mi spinge a volerli riottenere, come se ci fosse qualcosa di cui ho assoluta necessità di ricordare. Bah, saròò pazzo, ormai non ho più dubbi > fa spallucce annoiato, mentre seguirebbe fedelmente passo dopo passo Furaya, procedendo in qualsiasi direzione e/o stanza lei decidesse di entrare[ch on]

16:04 Furaya:
 <Fantasmi?> Sbatte le palpebre, confusa e disorientata dall'asserzione appena fatta dal ragazzo. <Non esistono i... fantasmi...> E' una frase che non riesce affatto a pronunciare con sicurezza. Lei i fantasmi li ha visti. Ci ha parlato, con uno in particolare. Per toglierselo di mezzo, ha dovuto bruciare il cadavere e permettere all'anima di passare oltre. Quindi, affermare con certezza che questi ultimi non esistano è abbastanza fuori contesto, proprio perché lei stessa ha avuto modo di averci a che fare. <Andiamo, al massimo ti proteggerò io.> Fa roteare gli occhi verso il soffitto, scacciando dalla testa il pensiero di quando l'anima impura del padre venne a farle visita dopo la sua morte. Non intendeva in nessun modo lasciarla andare. Eppure ha superato anche questo, non c'è altro di cui dover parlare. <Fifone.> Conclude alla fine, prendendolo deliberatamente in giro come farebbe di solito, testimoniando come vi sia comunque una fiducia ed una confidenza alla pari. <Se sei così fifone, potresti non meritarla affatto.> Gli rifila mentre continua a camminare lungo il corridoio, ancheggiando generosamente e facendo ondeggiare l'abito indossato. Due figuri escono da una stanza sulla sinistra, la prima, fermandosi dunque a scrutare l'Hokage e il suo accompagnatore. "Buongiorno, Hokage", la saluta uno di questi, presumibilmente una guardia o qualcuno che lì dentro comunque ci lavora. <Buongiorno a lei.> Ribatte con un piccolo sorriso ed un cenno del capo, lanciando altresì un'occhiata a Saisashi per evitare che faccia figuracce. "Sta cercando qualcosa?", domanda la prima guardia che poc'anzi l'ha salutata cosicché possa tornarle utile. <L'ex ufficio di Kinmochi Kusaga-san.> E consapevole che potrebbero chiederle il motivo pur essendo il capo del Villaggio, s'affretta ad aggiungere: <Mi hanno detto che nella sua libreria vi è un tomo che potrebbe tornarmi utile. Sa, la storia del Finto Dio che sta mettendo a ferro e fuoco l'Alleanza.> Un sigillo per bloccarlo, un modo per far funzionare l'amuleto che sono riusciti a strappargli dalle mani e a rinvenirlo, dapprima, dalle profondità marine. Una scusa che, teoricamente, dovrebbe piuttosto reggere data la situazione attuale. I due dovrebbero risultare accondiscendenti o comunque bersela, qualora Saisashi non dica o faccia qualcosa che faccia loro pensare tutt'altro. Nessuno deve sapere del nascondiglio segreto -o come lo si voglia definire- di Kinmochi, esattamente come non sarebbe conveniente che vengano a scoprire del Fuda e del sigillo per il quale sono andati lì. E' una mezza verità la sua, ma non può permettersi di rivelare qualsiasi cosa a chiunque. Quindi, qualora la lascino passare, dovrebbero anche indicarle, per facilitarle il lavoro, la porta da prendere e verso la quale dirigersi. Con un rinnovato cenno del capo, piegherebbe anche parte del busto innanzi. <Vi ringrazio.> E sol allora, quindi, dovrebbe decidersi ad avviarsi verso l'ufficio con passo calmo, aspettando anche l'arrivo del ragazzo. Resta ad ascoltare quanto le viene detto, gli occhi focalizzati sull'altrui figura. Si girerebbe, prossima all'ingresso dell'ufficio, ammesso sempre che il corvino non abbia causato problemi (sia mai, conoscendolo, che si dia qualcosa per scontato sul suo conto), per far scivolare una mano sulla sua nuca e soffermarsi sulla base dei capelli altrui. L'altra mano scivola sul fianco opposto, sollevandosi persino sulle punte per via della differenza d'altezza tra i due, volendo poggiar delicatamente le labbra sulle sue quando ormai le guardie saranno andate oltre. <E' per questo che ho bisogno di te.> Un ennesimo sussurro a fior di labbra, contornato dal di lei splendido sorriso che soltanto a questi rivolge. <Qualsiasi cosa succederà, io sarò al tuo fianco. Non ho dubbi neanch'io in merito.> Glielo ha promesso e tanto basta, se già non bastasse il sentimento che per lui prova, per permetterle di credere in lui, credere in loro e nella riuscita del piano attuato. [Chakra ON]

16:37 Saisashi:
 Sembra quasi offendersi nel sentire la prima risposta di Furaya. < hey ma non mi credi! Ti giuro che ho visto un fantasma, era a Kiri sulla spiaggia, in mezzo alla nebbia! Mi ha detto di essere la dama della Nebbia, poi mi ha obbligato a rispondere a tre domande ed è svanita nel nulla...brrrrr ho ancora i brividi a pensarciiii> saltella sul posto come un idiota impaurito, ma la storia è reale, seppur fosse Mekura a creare il tutto, ma questo lui non lo sa <tsk,vedrai quando te ne troverai uno davanti non farai più la sbruffona> direbbe con tono da bambino arrabbiato serrando le braccia che si incrociano al petto <ti ho detto che non sono un fifoneeee, ma i fantasmi sono terrificanti! Sono bianchi, parlano con una voce tenebrosa .... > continuerebbe intimorito, proprio lui che ha una voce reale e macabra nella testa con cui lotta tutti i giorni, si preoccpa di qualcosa che non esiste. <uffi uffi ...UFFI!> ed eccolo , il broncio alla Saisa, famosissimo in tutto ilmondo. Continua a seguirla scostando lo sguardo da lei , si sente ferito nell'orgoglio. Procedendo nel corridoio farebbero comparsa due figure, si spiegano finalmente i passi <fiuuu....> rigetta fuori aria insieme a tutta l'ansia che aveva accumulato. Per fortuna erano esseri umani, ma c'è da esserne sorpresi? Stranamente mr pugni indomiti, non sembra causare problemi, infatti seguirebbecon lo sguardo la Nara, seguendola con lo sguardo nel suo fare, mentenendo il suo broncio. E' troppo preoccupato ad essere offeso.. <si si...salve...tsk> direbbe con fare antipatico verso le due guardie, che si beccano di rimando l'arrabbiatura del genin. I due sembrano indicare l'ufficio facilitanto di non poco il lavoro per cui sono qui oggi. Evvai! Allora si faranno molto presto cosacceeee! Penserebbe la sua testa fissando il diavoletto che di tanto in tanto fa comparsa sulla spalla ghignando, per poi sparire. Dell'angioletto invece oggi nessuna traccia. Appena giunti all'entrata, si ritroverebbe "afferrato" dalla donna, il che lascerebbe cadere in un baleno tutta quella farsa del broncio. Ricambia silente e con passione quel bacio, non capisce bene il perchè se lo sia meritato, dopo tutto ha solo detto ciò che pensa con sincerità. <uh meno male...perchè ho il presentimento che ne succederanno tante hihihi> sghignazza per poi attendere che ella proceda all'interno <dunque...? Cerchiamo questo rotolo? Se mi dai un altro bacio del genere giuro che guardie o meno non ti salvi. Stai mettendo a dura prova la mia resistenza > annuisce con il capo [ch on ]

17:05 Furaya:
 Si stringe nelle spalle. <Guarda il lato positivo> E quale potrebbe essere? <non sarai costretto a tornare a Kiri, quindi non vedrai altri fantasmi.> Si spera. Non è detto che non possano raggiungerlo anche qui. Tra l'altro, non è stato l'unico a vedere dei fantasmi proprio nel territorio della nebbia. Ma questo lei non lo sa e non è stata partecipe di nessun avvistamento: e meno male. <Me ne sono trovata uno davanti, tempo fa.> Gli ribatte contro, mantenendo comunque un tono di voce basso ed adeguato, senz'esagerare. Non è un bell'argomento e sceglie d'evitare di parlarne oltre. Si limita ad un'altra alzata di spalle, dirigendosi poi verso l'ufficio ed aprendo la porta, cosicché possano finalmente passare oltre l'uscio e raggiungere la libreria in questione. Lascia che la porta vada a chiudersi, permettendo così ai due di restare tecnicamente da soli nella stanza. Essa non è molto grande, possiede una scrivania in legno sgombra da qualsivoglia oggetto poiché probabilmente non utilizzata più da tempo. Due poltroncine son poste nei pressi di quest'ultima, ovviamente prive anch'esse di qualsiasi oggetto o persona al di sopra. Quadri son appesi alle pareti, le quali hanno ormai assunto un colorito giallognolo dettato anche dalla mancata pulizia o dal poco utilizzo. V'è una libreria sul lato destro, poggiata contro la parete della stanza. Non è relativamente grande, ma vi sono posti un sacco di rotoli, alcuni anche addossati tra di loro, l'uno sull'altro. Altri libri son disseminati sugli scaffali, alcuni sembrano trattare proprio di qualche sigillo particolare o del Fuuinjutsu nel senso generale del termine. <Troviamo prima ciò che stiamo cercando> E difatti, inizierebbe a sfilare alcuni rotoli per capir bene di cosa si tratti pur non essendo essi di vitale importanza, non ricoprendo il ruolo principale ed il motivo per il quale si sono recati lì. <e poi potrei pensare di sfidarti ancora.> Gli sorride, mentre gli indica proprio la libreria verso la quale s'è fermata, rimettendo però a posto gli oggetti presi poc'anzi. <Aiutami a spostarla. Da quanto ci ha detto Kinmochi, dovrebbe essere qui dietro in una conca.> Mormora alla di lui volta, chiaramente evitando d'alzare troppo il tono della propria voce, assicurandosi che soltanto lui possa sentirla e che, in rapida successione, possa poi aiutarla a spostare la libreria. Se l'oggetto si trova dietro, è naturale che non possa restare lì dov'è. Al tempo stesso, non va distrutto nulla. <Dai, dimostrami quanto sei forte.> Oggi è in vena di provocazioni. [Chakra ON]

17:23 Saisashi:
 Giusto, Kiri è capitolo archiviato anche se alla fine ha un pò di nostalgia. Dopo tutto è proprio in quel villaggio che può dire di essere "rinato". Ha trovato Furaya, ha ritrovato Mekura, ha creato i Random Heroes con Sosachi...insomma un sacco di cose in un così breve periodo. La El Dorado di Saisa. <tsk meno male...un altro fantasma e giuro che ci resto secco! Vedi? Allora lo sai anche tu che esistono. Di che fantasma si tratta? Il mio era bianco e fluttuante, ma alla fine poteva anche essere una bella donna> conclude ironico sollevando le mani facendo spallucce. Si trovano ora dentro l'ufficio con la porta che si chiude dietro di loro. Una rapida occhiata con le verdi iridi per setacciare l'interno in cerca di qualsiasi dettaglio. C'è poco da guardare in realtà, ci sono poche cose, spoglie rotoli ed una libreria. <mh? Sfidarmi? Beh sono pronto eheh> e quando mai? Il corvino è nato proonto soprattutto per certe cose. Si avvicinerebbe quindi senza troppi indugi alla NAra, aascoltando la sua richiestadi aiuto nel supportarla a spostare la libreria, anche se probabilmente avrebbe potuto farcela da sola, con quella forza sovrumana che si ritrova in corpo. < ti mostrerò quanto sono forte più tardi. COsì forte che non riuscirai nemmeno a divincolarti > ammicca con sguardo provocatorio e divertito spingendo insieme a lei la libreria <ecco fatto, a te il resto, speriamo sia qui, mi sono già rrotto di questo posto...pfff> sospira camminando poi lentamente nell'ufficio guardandosi intorno aspetando che Furaya possa fare il suo. <doveva passarsela bene quel nonnaccio. Sembra comodo questo posto...furbo il vecchio > direbbe in monologo attendendo il resto [ch on]

17:45 Furaya:
 Kiri è stato senza dubbio un capitolo che, al contrario del corvino, lei vorrebbe dimenticare. Togliersi il sangue dalle mani sta diventando sempre più difficile, oltre che necessario. Mentre scandaglia la zona in attesa che Saisashi possa aiutarla a spostare la libreria, ascolta anche la frase che pronuncia in sua direzione a proposito del fantasma che ha avvistato. Non vorrebbe realmente rispondere a quella domanda, ma ormai è in ballo e non ha senso nascondere qualcosa che lei crede d'aver superato. <Mio padre.> Confessa dopo pochi attimi, riluttante all'idea di pronunciarne il nome, anche perché il ragazzo potrebbe anche non ricordarsene affatto essendo stato fuori dai giochi per un bel periodo, oltre alla mancata memoria. <Ma è successo davvero tanto tempo fa e non riesco a dirti se fosse colpa del mio problema od altro.> Puntellandosi la tempia con l'indice della manca. Farebbe spallucce, storcendo appena il naso e preoccupandosi poi, sguardo basso, di spostare la libreria in questione. Poggerebbe una mano sul retro e l'altra sul lato frontale, cercando di aiutarsi con entrambe per spostarla, non tanto sollevarla da terra, stando altresì attenta a non riversarne il contenuto al suolo. L'aiuto del ragazzo dovrebbe anche favorire tutto questo, nonostante -sì- avrebbe potuto far benissimo tutto da sola. Ma sorvoliamo! Fatto ciò, cerca di sporgersi oltre la libreria per trovare un anfratto, un buco, un ripiano, un passaggio, qualunque cosa. Tramite un buco nel muro, dovrebbe riuscire ad intravedere, anche per via della luce che filtra all'interno della stanza, della conca ricavata nella parete nella quale vi è il sigillo in questione, una sorta di rotolo o di fuda che dovrebbe appunto contenere ciò che serve loro. Stenderebbe la dritta per cercare di prenderlo tra le dita, esporlo alla luce e controllarne l'effettiva valenza. Non lo apre ancora, non saprebbe neppur come adoperarlo e vuole riportarlo integro a colui il quale potrebbe spiegar loro come utilizzarlo. Quindi, dirigendosi verso la scrivania, silente per qualche attimo ancora, tirerebbe fuori dalla tasca porta oggetti un fuda libero nel quale poterlo sigillare. <Eccolo qui.> Conferma il ritrovamento all'altro, mostrando un accenno di sorriso in sua direzione, inghiottendo però un grumo di saliva. E se ciò non bastasse? Non può saperlo finché non l'avrà testato, quindi è inutile tergiversare e farsi domande inutili circa il suo utilizzo. Dovranno tornare ai Monti Ardenti da Kinmochi, tutto qui. Fino ad allora, possono dire d'aver compiuto almeno UN passo verso la risoluzione del problema. <Più tardi, dici?> Lancia un'occhiata che circumnaviga l'intero ufficio. <Qui, non c'è nessuno.> Vecchia volpe(?). Capire l'allusione è in mano a Saisashi o alla scimmia battipiatti, a seconda delle occasioni. [Chakra ON]

17:59 Saisashi:
 L'armadio viene spostato con una semplicità incredibile, cosa che motiva ancora di più l'idea del corvino che Furaya potesse farcela da sola <beh, volevi il mio aiuto giusto per non farmi sentire inutile a quanto pare> aggiungerebbe per poi fissare la Nara intrufolarsi alla ricerca di quel dannato Fuda. <mh?> spalanca gli occhi stranito, nn essendo a conoscenza della storia, o almeno, non ne ha più memoria <tuo...padre dici? beh non deve essere stata una bella esperienza. NOn me lo hai mai raccontato,non ne sapevo nulla....ma non voglio chiederti altro ora, sono sicuro che certe cose me le dirai tu a tempo debito. Dopo tutto non ci sono segreti tra noi...vero?> domanda inarcando un sopracciglio verso di lei, quasi provocatorio, come per captare se la donna in realtà avesse qualcosa che non ha mai rivelato a Saisashi. Probabilmente no, ma chi lo sa. <evvaiii!> un ulteriore balzo di vittori sul posto nel veder reecuperato il fuuda, finalmente possono tornare a casa! E una volta a casa potranno....<eh? che....che....> direbbe interrotto nel suo entusiasmo capendo benissimo ciò che la Nara provocatrice vuole lasciare intendere mentre osserva l'ufficio <vuoto ...si...vero.> deglutisce, perchè non capisce se lei lo stia smeplicemete prendendo in giro oppure...beh f***lo la avev avvisata, non sarebbe riuscito a trattenersi ancora a fronte di sue preoccupazioni. Socchiuderebbe quindi gli occhi, rimanendo in silenzio qualche secondo, per poi riaprirli di colpo con aria decisa e sguardo in fiamme. <beh, credo che tu abbia stuzzicato troppo il sublime sottoscritto. E' ora di farla finita. > conclude deciso per poi senza perdere tempo , andare a sfilare la t shirt mostrando la pettorina da 50 kg che andrebbe a sfilare successivamente, lasciandola cadere a terra con un forte tonfo, preso dalla foga. E così, mezzo nudo, con un piccolo scatto felino,si avventerebbe sulla sua preda, avvolgendole le braccia intorno alla vita, premendo con forza le dita sulla schiena, che scenderebbero lentamente...lentamente. Se fosse riuscito la fisserebbe a pochi centrimetri di distanza con le smeraldine, per poi sussurrarle ad un orecchio <mai provocare il sublime. Ora ti tenerti una mano sulla bocca, oppure tutti scopriranno l'Hokage in vesti poco burocatriche. > se tutto ciò avvenisse lascerebbe a lei la risposta, se continuare con questo gioco che si è presto trasformato in "tragedia" , oppure cercare di far tornare il senno a Saisashi [ch on]

18:27 Furaya:
 <Volevo il tuo aiuto per fare prima.> Fa rotear lo sguardo verso l'alto, poggiando sia il Fuda che il Rotolo sulla scrivania. In rapida sequenza, porterebbe la dritta sul primo e la manca sul secondo, incanalando in essi una modica quantità di Chakra. Esso scivolerebbe lungo gli arti superiori sin nei palmi delle mani, reagendo poi a contatto con gli oggetti e permettendo al rotolo di venire del tutto sigillato, sparendo alla vista. Fatto questo, il fuda nel quale lo ha 'imprigionato' scivolerebbe nuovamente nella tasca porta oggetti, cosicché non lo perda. <Non c'è nessun segreto tra noi. Per parlarti di mio padre, dovremo sederci per un bel po'. E' un discorso lungo.> E parte d'esso dovrebbe averlo visto comunque segnato sul corpo della Nara, precisamente ad altezza del ventre, delle braccia e al centro della schiena, tra le scapole. Parlarne le ha sempre fatto bene, inoltre è un discorso che ormai ha superato. Son passati dieci anni da quanto tutto è accaduto e, seppur vi abbia messo del tempo, ciò non vuol dire che non sia rinata a sua volta e che si sia lasciata alle spalle tutto il marcio che suo padre ha portato con sé. Tornando all'ufficio e a quel che potrebbe succedere al suo interno, annuisce in sua direzione per sottolineare quanto vuoto sia. Siede sul bordo della scrivania, le mani poste ai rispettivi lati e gli occhi che scrutano Saisashi, il quale opta per... beh, spogliarsi? Le pettorine cadono al suolo con un tonfo non indifferente, al quale segue un: <Shhht!> dovuto. In tutto ciò, non ci pensa minimamente a fargli tornare il senno, anzi non farebbe altro che provocarlo ancora. Lascia che venga avvolta dalle braccia altrui, stringendoglisi contro e sollevando il capo per aver quello altrui a ben poca distanza, esattamente come vorrebbe anch'egli. Le dita, invece, scivolano lentamente verso l'orlo dei pantaloni, partendo dal costato dove vi poggerebbe le sottili unghie, disegnando una discesa, senza far effettivamente nient'altro. Ancora. <Sto tremando dalla paura.> Arriccia appena il naso, continuando nella sua dannatissima opera di provocazione, incurante del luogo in cui si trovano. Insomma... povero Kinmochi, lui che s'è pure sbattuto per dar loro una mano, venendo poi ripagato con un uso improprio del suo vecchio ufficio. Can che abbaia non morde, ma probabilmente il Taijutser le darà prova che non è esattamente così e che sfidarlo potrebbe non esser stata una saggia idea. A prescindere da ciò, qualsiasi sia la reazione, non ne resterà traccia leggibile qui. [ END ]

Come rivelato loro da Kinmochi, Saisashi e Furaya si recano nel suo ex ufficio per trovare il rotolo che potrebbe aiutare il primo. Tra una provocazione e l'altra, raggiungono la libreria, prendono il rotolo e... insomma, l'ufficio non sarà mai più così pulito (...)