Giocata del 15/06/2020 dalle 14:00 alle 17:30 nella chat "Mura Esterne [Konoha]"
Portone principale chiuso, controlli su ogni ninja che arriva e se ne va, fermento e lavoro. Questa la situazione attuale del villaggio dopo l’attacco, il post disastro è sempre pieno di noia specie per quel lupo che non ha ancora trovato nessuno che violi le leggi, nessuno di interessante o allettante e per questo motivo possiamo anche dire si stia iniziando ad annoiare. Prima però di andare oltre analizziamo il possente corpo di quel lupo dal manto argentato, un pelo che come colore può ricordare il grigio se sono non avesse quei riflessi metallici, preziosi al punto da tramutare l’aggettivo stesso con cui lo si descrive. Occhi piccoli e di un color ghiaccio brillante, tutto il lui trasuda bellezza ma soprattutto orgoglio per ciò che è e rappresenta. Un grosso lupo di quattro metri d’altezza e sei di lunghezza, zampe che quindi possiamo definire grosse e spesse più della testa di chiunque sia qui ad assistere e passi di lì. Piantonato all’ingresso principale di Konoha, a discolpa dell’Hokage, fa passare la voglia di trasgredire alle leggi solo vedendo un bestione simile, specie visto che ad ogni sguardo non richiesto si permette anche di sollevare la pelle del muso e mostrare quei canini che sono lunghi più di un braccio medio umano. Denti così sono in grado di aprire in due una persona comune prima ancora che essa si renda conto d’essere morta, poi non è che i lupi siano famosi per il loro alito al mentolo, insomma meglio non dover finire dentro quella bocca. Questo il pensiero di molti di coloro che si affrettano ad entrare e anche di qualche Anbu, messo lì di controllo, che vede bene di stare molto alla larga da una simile evocazione. Uh ma solo io noto la maschera cuor di leone che se ne sta a debita distanza a controllare i passanti? Ignorando però quell’anbu assolutamente non noto a tutti noi torniamo ad osservare le movenze del gigantesco lupo, che suadente cammina avanti ed indietro, annusando e facendo molta attenzione a quello che accade e a chi si avvicina, uno sbuffo dalle grosse narici a lamentarsi di quel compito ingrato[ambient per Fufu- fenir: https://i.pinimg.com/564x/68/29/79/682979e903c2ed4bf30ce340d0e82927.jpg]
Si sta avvicinando passo dopo passo al portone di Konoha, quello sorvegliato giornalmente da Fenrir che s'è prestato alla richiesta dell'Hokage, ricevendo in cambio i corpi di coloro che osano avvicinarsi ai portoni per attaccare il Villaggio, oltre a cacciar nel bosco circostante senza alcuna remora purché non siano Ninja dell'Alleanza. Un patto per un patto, alla fine, l'unico modo per legare coi lupi è esattamente quest'ultimo. Le iridi azzurre della donna viaggiano in direzione dell'ingresso, laddove il portone dovrebbe venir aperto proprio per permetterle di passare. Rivolge un cenno a chiunque vi sia di guardia e a qualunque Ninja presenti la saluti o quant'altro. Non si sofferma in maniera eccessiva su qualcuno in particolare, dato che ha bisogno di dialogare direttamente con Fenrir. La donna ha dovuto optare per un abito più leggero e differente dal solito yukata che indossava. La parte superiore è formata da un tessuto rosso acceso simil kimono, con una chiusura a V sul petto che lascia sì intravedere la pelle e lo scorcio, ma evitando di sembrare provocante. Non ne trova il bisogno. I lembi sottostanti son infilati in una gonnella con una fascia elastica che ne copre la vita, d'una tonalità scura tendente al grigiastro. Le giunge sin ad altezza delle ginocchia, dotata di piccole frange che non ne limitano i movimenti. Sulle spalle, inoltre, di seta fine, v'è un haori bianco con delle maniche larghe e giungenti sin alla chiusura del gomito; dietro la schiena, ad altezza delle scapole, vi è raffigurato sia il simbolo del Villaggio della Foglia in rossiccio e quello del Clan Nara in nero subito sotto. I bordi delle maniche son circondate anch'esse di rosso, mentre è lasciato aperto sul davanti. Tramite un cinturone, vi son agganciate le due katane dalle quali difficilmente si separa, poste precisamente sul fianco sinistro. Attorno alla coscia destrorsa, v'è una tasca Porta Kunai e Shuriken con oggetti non dissimili da questi ultimi al suo interno. Sul gluteo sinistro, infine, porta anche una Tasca contenente degli oggetti utili quali tonici -sia di recupero chakra che coagulanti- e Fuda di differente genere. Avendo le braccia scoperte, sgombre persino dei vambracci metallici che solitamente userebbe nelle battaglie o nelle missioni alle quali prende parte, son visibili delle sottili cicatrici frastagliate e poste più o meno su gran parte di esse. Son talmente parte di sé che non se ne cruccia oltre. Attorno al collo, troviamo anche una fascia cremisi ed una collana recante il ventaglio degli Uchiha, sempre in bella mostra; tra i lunghi ciuffi rosei, tenuti sciolti, capeggia invece il coprifronte di Konoha. Sulle spalle, indossato, vi è anche l'haori da Hokage con la scritta cremisi portata dietro la schiena, in bella vista. <Fenrir.> Lo chiama con tono pacato, abbastanza alto da farsi udire dall'animale. Sol quando avrà attirato la sua attenzione, ammesso sia riuscita ad avvicinarsi abbastanza priva d'altri impedimenti, eseguirebbe un inchino nei confronti del capobranco: come sempre, gli concede il rispetto che merita in cambio d'un ascolto. <Ho bisogno di parlarti.> Non è un ordine tanto meno un'imposizione. Ne attenderebbe il responso, raddrizzando in seguito la schiena. [Chk ON]Mentre il suo pattugliamento e controllo continua senza alcun intoppo è proprio l’evocatrice e fare la sua comparsa. Si volta appena lui andando a fermare la sua camminata, quella zampettata poco allegra e voltandosi verso di lei. La fissa con intensità dopo che è stato chiamato, risponde a quel nome, mostra di rispettarla al punto da donarle attenzione ma non si muove più di così, non lo vedrete mai chinare il capo, mai lo vedrete sottomettersi a qualcuno. Ma un patto è un patto ed è solo in virtù di questo che ora sente di potersi rivolgere a lei <Furaya> replica lui, una voce profonda e quasi anziana, lui è saggio e con ciò che esce dalle sue corde vocali, quel rauco e gutturale suono lo ricordano a chiunque sia lì vicino. Persino il coraggioso Anbu sembra acquetarsi appena adesso che il lupo mostra anche quel lato di sé. Osserva l’evocatrice con quei suoi occhi dello stesso color del ghiaccio, magnetici e in cui serba ogni goccia della sua abilità <sono disposto ad ascoltarti ma mi sto annoiando più del previsto qui, dovrai darmi nuove concessioni> ammette lui. Insomma non sbrana davvero qualcuno da non ricorda più quanto, meglio iniziare quindi a mettere le zampe avanti[ambient per Fufu- Fenrir: https://i.pinimg.com/564x/68/29/79/682979e903c2ed4bf30ce340d0e82927.jpg]
Gli occhi azzurro ghiacci della donna si soffermano, dopo aver avuto la sua attenzione, in quelli del medesimo colore altrui. Solleva il capo, data la differenza d'altezza, conscia che lui non farà assolutamente nulla per scendere alla sua misura. Poco male. Non è mai stata una bestia facile da domare, anzi non le ha mai permesso di farlo. Hanno un patto, non una sottomissione come potrebbero esserlo altre Evocazioni. Ma non siamo qui per parlare a proposito di quanto bastardo e fin troppo fiero sia Fenrir. <Abbiamo probabilmente scoperto il luogo in cui si trova il Falso Dio> Glielo dice con tranquillità, sciorinando fuori l'informazione che ormai è nota ai più. <puoi combattere al mio fianco per abbattere lui e gli uomini che gli sono rimasti fedeli.> Pone sempre una condizione nei suoi riguardi, non volendo assolutamente che le proprie parole vengano intese come un possibile ordine nei suoi confronti. Ciò che prova verso di questi è soltanto cieca fiducia, oltre che venerazione per l'orgoglio e la compostezza che sempre porta con sé. Ma è chiaro che non sono amici e che non farà niente gratuitamente per lei, pur essendo l'Hokage e l'Evocatrice con la quale ha firmato un contratto. Era conscia sin dall'inizio che siglare un contratto con i Lupi sarebbe stata un'ardua scelta anche dopo esservi riuscita, ma li rispetta proprio per quel che sono. <Prima di questo, però> Piega le braccia sul petto, restando ben diritta con la schiena a fissar l'interlocutore tramite sguardo serio, tanto quanto il tono che utilizza per parlargli. <non ho un Sensei, non l'ho mai avuto> Ryota Nara non potrebbe affatto definirsi tale, reputandolo a malapena un padre, nonostante sia un Traditore della Foglia. <e ho sempre contato soltanto sulle mie forze per vincere le battaglie.> Restia anche a mettere in mezzo qualcun altro, ha sempre cercato d'addossarsi tutto su di sé, la qual cosa non dovrebbe neppur essere tanto sconosciuta. S'addossa qualsiasi cosa pur di farcela con le proprie braccia e le proprie gambe, evitando che ricada sul Villaggio o su chiunque altro vi viva. <Tuttavia, ciò che posseggo ora, non basta. Non sono assetata di potere, non lo cercherò in lungo e in largo nel mondo, non lo pretenderò con la forza. Esattamente come sempre ho fatto, voglio contare soltanto su di me.> Stringe i pugni, serra per un attimo gli occhi e prende un profondo respiro prima di parlargli ancora. <Sei l'essere più saggio e antico che conosca, non ho nessun altro a cui poterlo chiedere.> Proprio perché è lei l'Hokage, è lei il massimo esponente che conosce. Dovrebbe andar da Yukio? Gli ha già chiesto abbastanza. Tirare troppo la corda con l'Hasukage è quanto di più sbagliato potrebbe fare. Dunque... non l'è rimasto nessun altro a cui poter chiedere, se non Fenrir. [Chakra ON]Annuisce alle parole dell’Hokage, quel nuovo punto per il suo permanere lì a guardia di Konoha sembra essere abbastanza vantaggioso ed interessante, combattere e mostrare la sua forza. Ovviamente ora ascolta anche quella domanda fatta di sottointesi, non è diretta ma apprezza l’orgoglio celato in quelle parole, i requisiti vendono soddisfatti per lui <dunque mi chiedi come puoi diventare più forte> lui conosce la risposta, sa perfettamente come lei potrebbe guadagnare ancora più potere <esiste un modo mi chiedo solo se ne sarai in grado> non è semplice arrivare lì dove lui pensa. Non è facile <il Senjutsu> specifica quindi senza dilungarsi in spiegazioni inutili, la ragazza potrà tranquillamente cercare il significato di quella parola da sola, ammesso che non lo sappia già. Non spiega quindi tanto in cosa consista ma attende semplicemente delle domande da parte di lei. Il muso si scosta andando a puntare verso i cancelli, torna ad osservare chi entra e chi esce da quel villaggio andando a ricoprire i canini ed i denti scoperti invece durante quella conversazione <solo i più abili possono riuscire e sopravvivino ai miei allenamenti> ammette quindi. Lui è il capobranco e sarebbe sotto al suo comando che Furaya dovrebbe rimettersi per riuscire in quell’impresa, dovrebbe resistere, sopravvivere e riuscire semplicemente lì dove tanti prima hanno fallito e sono semplicemente morti. Il potere non è mai gratuito, il rischio è sempre alto[ambient per Fufu- Fenrir: https://i.pinimg.com/564x/68/29/79/682979e903c2ed4bf30ce340d0e82927.jpg]
Alla sua prima risposta, si limita a muovere il capo per annuire al di lui dire. Non si perde in parole inutile, cercando anche di non tergiversare. La richiesta è una e sola, ovviamente, fatta soltanto per permetterle di raggiungere un potere tale da renderla più forte. <Voglio riuscire a difendere il Villaggio con le mie sole forze> Stringe il pugno ad altezza del cuore, fissandolo con rinnovata fiamma che brucia e sale nel di lei sguardo, la stessa Volontà del Fuoco che tutti le hanno visto ardere dentro. <voglio essere in grado di non fare errori, di riuscire a salvare chiunque. Non accetterò più che qualche innocente muoia perché io non sono stata abbastanza pronta o forte per difendere più fronti.> E Fenrir sa bene a cosa ella alluda, dato che l'attacco ai danni di Konoha è stato piuttosto recente e lui si trova a difesa del portone principale per quel motivo. <Nel corso di questi anni, non ho approfondito la mia conoscenza delle arti, mi sono limitata all'apprendimento d'una singola tecnica che torna sempre utile.> La Dislocazione istantanea, per quanto si tratti di quella basilare e che necessita d'un sigillo per essere usata, ma sempre meglio di niente. <Dunque, non conosco molto a proposito del Senjutsu> Asserisce, mantenendo il suo solito tono pragmatico ed austero, gonfiando la cassa toracica e senza mai distogliere l'attenzione dal lupo. E' utopistico ed egoistico al tempo stesso credere di poter fare tutto, credere di riuscire laddove anche i migliori hanno poi fallito. Portare la pace è un fardello enorme, ma per portarla si scatenano le guerre. Eppure... cosa dovrebbe fare? Lasciare che tutto scorra? Le guerre ci saranno sempre. Non ha un preciso piano d'azione per quanto riguarda la pace, ma sa che vuole portarla ad ogni costo, se non per l'Alleanza almeno per Konoha. <ma sono conscia che non me ne parlerai tanto facilmente.> Un sorrisetto sghembo vien mostrato sul viso pallido della donna, svanendo nel giro di pochi istanti. <C'è stato un altro vostro Evocatore in grado di superare i tuoi allenamenti?> Una domanda che potrebbe anche non voler dir niente e che potrebbe non colmare in nessun modo il nuovo percorso che vuole intraprendere. <Non mi tiro indietro.> Questo anche dovrebbe saperlo bene. Se s'è messa in testa qualcosa, difficilmente torna indietro o vi si sofferma più del dovuto con inutili e futili domande. Se le farà, senza dubbio, ma troverà una via da seguire sulla base di queste. <Se voglio proteggere il Villaggio, devo rischiare. Dimmi cosa devo fare, Fenrir, e lo farò. Qualsiasi allenamento tu voglia sottopormi, se mi condurrà all'obiettivo ultimo, sarà ben accetto. Non mi lamenterò.> Occhio però, bambina. Stai seguendo un percorso del quale non sai niente, del quale ancora devi informarti. E se le prove fossero troppo difficili per quel tuo esile corpicino? Hai subito davvero tante ferite negli anni passati, e se dovessi riviverle? Ma... Beh, per Konoha saresti disposta pur a morire, no? Già. [Chakra ON]Comprende sempre più a fondo le motivazioni della donna, similmente lui è disposto a qualsiasi sacrificio pur di proteggere il suo branco, infondo non è diventata custode di quel patto solo perché una bella donna. Ma andiamo avanti, le domande si fanno sempre più insistenti, annuisce appena lui a dare quella prima risposta affermativa <no> giunge quindi poco dopo la specifica. Non le darà quelle informazioni tanto facilmente <dovrai prima dimostrami di meritarti questo potere> ammette lui. La seconda domanda lo vede riflettere forse più attentamente <uno sì> ammette <ma non è servito a salvargli la vita> replica ancora, l’evocatore ormai morto, se ne ricorda come l’unico ad essere riuscito a sopravvivere a tutti i suoi allenamenti <sarà un lungo percorso Furaya> spiega ora. Resta vago certo, non lascia che lei scopra subito in cosa consisteranno i suoi allenamenti ma al contempo non le tralascia informazioni di vitale importanza <dovrai aprire i cancelli della mente, percepire e comprendere la natura intorno a te, fare tua la sua stessa forza, bilanciarla nel tuo corpo e solo alla fine potrai sfruttarne la potenza> continua con quel discorso vago e generico quanto il più possibile preciso <ma per fare tutto questo dovrai prima abbandonare Konoha. Puoi farlo?> domanda lui ora, rilancia quella richiesta. Il potere porta sempre con sé sacrificio e per lei significa dover lasciare scoperta la cosa più importante. Non esistano copie che possano essere alla sua altezza e la minaccia è sempre così vicina alla foglia. Attende quindi che lei faccia sua questa domanda <non devi rispondermi ora> comprende la difficoltà, comprende la necessità di ragionarci sopra, non sarebbe per lui una decisione valida altrimenti <ma prima ancora di mostrarti degna dovrai capire cosa sei disposta a perdere> non disegna fronzoli intorno al percorso che l’aspetta, parla chiedo e con rudezza quasi. [ambient per Fufu- Fenrir: https://i.pinimg.com/564x/68/29/79/682979e903c2ed4bf30ce340d0e82927.jpg]
Nuovamente, si trova ad annuire alle parole del capo branco, cosciente già della risposta che avrebbe ricevuto. <Immaginavo.> Ha tutte le buone ragioni e, difatti, la donna non è scontenta della risposta ricevuta, quanto più fomentata. Glielo proverà, questo è certo. Egli le rivela, inoltre, che v'è stato un evocatore in grado di superare i suoi allenamenti, tanto da riuscire a diventare padrone del Senjutsu. Non conosce alcun altro evocatore in grado di farlo, ma ha una vaga conoscenza s'un Ninja in grado d'evocare i lupi da ben prima che potesse anche lei. Potrebbe anche non trattarsi di lui, tuttavia sceglie di non approfondire l'argomento. Non ha motivo di chiedere aiuto ad un altro Ninja, ancorché sia vivo, se gli ha professato come voglia caricarsi sulle spalle il peso del mondo intero piuttosto che sottostare a qualcun altro per difendere ciò a cui tiene di più. Sarebbe un controsenso quello di chiedere a qualcun altro che non sia Fenrir come ottenere quel potere; poiché di questo si tratta a tutti gli effetti, per quanto ella voglia ottenerlo nel modo migliore possibile e con le sue sole energie. <Va bene.> Per tutta risposta alla certezza per la quale il percorso da svolgere sia abbastanza lungo. Le spiegazioni circa l'ottenimento o i motivi che porterebbero a quest'ultimo la lasciano lievemente sorpresa, non dubbiosa. Più che altro, cerca di memorizzare il tutto, poiché sembra complesso oltre che enigmatico. Dal lupo in questione non poteva certo aspettarsi altro. <Sembra complicato.> Non per questo si sta tirando indietro, sia chiaro. Non lo farebbe a priori, altrimenti non avrebbe affatto chiesto a lui direttamente, non si sarebbe certo spinta sin lì se non volesse raggiungere l'obiettivo ultimo. Scomodare il capobranco è l'ultima delle sue intenzioni. <Ma non per questo impossibile.> E se dovessi fallire, bambina? Non vuoi metterlo in conto, vero? Perché non hai mai fallito. Sei sempre diventata più forte di quanto lo fossi all'inizio, ma ora sei bloccata in quel limbo dove non puoi più contare soltanto sulle tue forze, hai bisogno di qualcos'altro che spinga il tuo essere ad un livello superiore. Per farlo, vuoi abbattere qualsiasi nemico si presenti alle porte del Villaggio, non perché voglia te, ma perché pretenderebbe di distruggere il Baluardo che hai giurato di difendere e non puoi tirarti più indietro. Sgrana gli occhi non appena Fenrir l'avvisa di ciò che deve perdere per ottenere quel che cerca. Abbandonare Konoha per tornare più forte ed in grado di difenderla in un secondo momento? Si tratta d'un viaggio mistico, in base a come gliel'ha messa lui. <Andarmene ora è un controsenso, Fenrir. Verrei meno alla parola data e sai bene che io non vengo mai meno alla mia parola.> Fiera ed orgogliosa, questo lui lo sa bene altrimenti non le avrebbe mai fatto siglare il contratto. <Il Finto Dio è così vicino da poter essere abbattuto, ti ho anche promesso di combattere al mio fianco contro di lui ed i suoi uomini. Se si tratta d'un percorso lungo, vuol dire che non vi riuscirei nel breve periodo e potrebbero volerci mesi.> Se non anni, ma non vuoi sentirtelo dire perché la proposta che lui ti ha fatto esula dal tuo dominio, ti toglie dalle mani la sicurezza che avevi fino a qualche istante fa. Non s'infervora nel parlar con lui, il tono resta lo stesso neutrale usato finora. Si morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo per un attimo dabbasso, facendosi pensierosa. Lasciare Konoha. Sicuramente non sguarnita. <Invero, lasciare Konoha è uno stesso controsenso, avendo giurato eterna fedeltà al ruolo che ricopro. Ma se ciò è necessario per fare in modo che possa difenderla in futuro, senza dover per forza ricorrere alla forza d'altri ma soltanto sulla mia, è giusto come compromesso.> Deve perdere qualcosa per ottenere altro, deve rischiare per raggiungere il potere che vorrebbe. Non serve pensarci quando si tratta di Konoha, farebbe di tutto per salvarla. Il percorso è necessario e vale la candela. [Chakra ON]Ora la ragazza sa, conosce almeno idealmente cosa dovrà fare e cosa sarà necessario sacrificare <torna da me quando avrai la risposta> non accetta le ultime frasi come una risposta, le ha detto di attendere e così sarà, non sta iniziando ora il cammino ma sa che è pronta per farlo <torna e se ti riterrò degna per allora inizierò ad allenarti> aggiunge ancora lui. Il naso si muove mentre va a fiutare l’aria. Non è ne un sì ne un no da parte sua, l’ha informata ma i tempi, come lei stessa ha ammesso, non sono adatti adesso. Konoha va protetta più che mai seppur usando meno potere di quanto potrebbe averne allontanandosi subito. Tace quindi e torna semplicemente ad osservare ciò che lo circonda <se non c’è altro lascia che torni al compito da te affidato> infine, dopo una lunga pausa di silenzio da parte sua. Intanto il mondo non è affatto cambiato intorno a loro, la nuova routine quotidiana di quel posto prosegue mentre il lupo piantona l’ingresso, per quanto distratto dalle chiacchiere la sua sola presenza ha continuato a fungere da deterrente mentre gli anbu si apprestavano a svolgere i controlli necessari. Furaya ora ha la conoscenza, per quanto teorica, di cosa sia e come si prenda un senjutsu, sa a grandi linee quali saranno i passi da compiere e solo a lei ora spetta la vera decisione, solo lei ora potrà mostrare d’essere effettivamente pronta a tutto questo. Dimostrarsi degna sarà un primo ma fondamentale passo, poi subentreranno abilità e sopravvivenza a guidarla fino alla sua unione con la natura. Ancora è presto però per immaginarla, non sappiamo nemmeno se potrà mai davvero accettare, non sappiamo nemmeno se mai sarà davvero reputata degna dai lupi, ora deve solo riflettere e continuare in quella strada che pare aver deciso di intraprendere, la domanda è:sopravviverà? [ambient per Fufu- Fenrir: https://i.pinimg.com/564x/68/29/79/682979e903c2ed4bf30ce340d0e82927.jpg][end non obbligatoria ma fammi sapere]