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[ La nascita di una amicizia ]

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con Tomie, Riuka

15:04 Riuka:
 Il Deshi indossa un paio di pantaloni grigio scuro molto leggeri ed elastici adatti per l'allenamento estivo , il tessuto di quest'ultimo rientra dentro il bendaggio bianco , che stringe la parte finale dello stinco e copre tutto fino al tallone , in fine indossa un paio di scarpe nere aperte , che scoprono parte del dorso e delle dita dei piedi . Superiormente indossa una maglietta a rete nera tipica degli Shinobi , fra i vari buchi si può intravedere il colore della pelle , è leggermente elastica quindi esalta il fisico allenato del ragazzo , essendo a maniche corte inoltre da metà braccio in giu la pelle è scoperta . Sul petto vi si è appoggiato un pendente in argento raffigurante un cigno bianco di origami . Riuka dopo essersi allenato nel Dojo degli Ishiba , il suo clan , decide di prendersi una pausa e in questo momento sta cammimando lentamente nella parte inoltrata del bosco , fra i vari alberi si gode il clima, quella fantastica pioggia che in modo o nell'altro fa pare del suo essere . Ad un certo punto si ferma sul posto , dove le foglie e i rami degl'alberi non ci sono , qui allarga leggermente le braccia e apre le mani lasciando che le pioggia lo bagni , lascia che le goccie si infrangono sui vestiti , sul suo viso , e su quei capelli metà rosso fuoco e metà bianco ghiaccio . Tiene gl'occhi chiusi e la nuca è portata all'indietro , così facendo la faccia del ragazzo è di fronte al cielo nuvoloso. Schiude le labbra inumidite e commente a se stesso "Ho aspettato questo momento.." Apre a metà gl'occhi, e osserva la pioggia , uno sguardo così sereno , nella sua testa riaffiorano i ricordi di quella sera , quando incontrò sua sorella. Dopo un minuto ripone le braccia lungo i fianchi e abbassa la testa ritornando a guardare davanti a se .

[Chakra on]

15:08 Tomie:
  [Viale] Non è insolito vederla vagare per quei luoghi, se solo si fosse fatta attenzione a quella figura minuta, che silenziosamente avanza tra gli alberi verdi smeraldo, ormai passato il periodo della fioritura e la ricca vegetazione. Quasi facente parte di quel paesaggio suggestivo, non si fa di certo notare per la statura, che supera appena il metro e mezzo, ma indubbiamente per il vestiario, tanto sul capo vi è posato un sugegasa, un tipico cappello a cono dalla visiera ampia, che va a legarsi sotto il mento da un nastro rosso, usurato e macchiato in diversi punti. Il volto è incorniciato da corte ciocche ebano, in forte contrasto con la pelle pallida e le iridi blu profondo. La parte superiore del busto è stata avvolta da un corto, stretto nagagi, che mette leggermente in mostra delle curve femminili, mentre a vita alta sembra diramarsi, appena sopra i fianchi, un hakama completamente nero, tagliato però perché non sia un lungo pantalone pieghettato, bensì una gonna che sopraggiunga appena a metà polpaccio. Le gambe, dunque, fino al ginocchio, sopo coperte da una sottile stoffa bianca, molto simile a delle calze, mentre ai piedi, per comodità, sfoggia dei geta in legno scuro, che sollevano appena la figura della ragazza. Sulle spalle vi è posto un ampio haori nocciola, con decorazioni in diversi punti, seppur sembri leggermente logoro per lo smodato uso. Incurante del temporale e con quanta forza stia cadendo la pioggia, silenziosamente procede lungo la via lastricata, al momento, al fine di evitare di rimanere incastrata con i propri geta nel fango e, mantenendo appena il capo sollevato, si limiterebbe a muovere appena le scure iridi su ciò che sembra catturare la sua attenzione. Le braccia ondeggiano leggermente ad ogni passo, movenza però che andrebbe ad arrestarsi, non appena andrebbe a scorgere la figura di Riuka dinanzi a sé. Dovrebbe, dunque, trovarsi alle spalle del ragazzo e non pare essere interessata dal suo rapporto con la pioggia, tanto dalla colorazione particolare della chioma. <Sono naturali?> si annuncia così, sollevando appena il capo per rivelare un volto pacato, con un sopracciglio appena inarcato e una non troppa velata curiosità.

15:26 Riuka:
 Il suoi occhi ,verde / azzurro, guardano in basso assumendo un aria pensierosa ed un pò preoccupata , si chiederebbe dove fosse finita sua sorella , del resto non è solito che lasci il Dojo senza avvisarlo personalmente , l'unica cosa che comunque lo rasserena è la consapevolezza che lei è il capo e sicuramente si sa difendere , ma ora che ha una famiglia vorrebbe come minimo stargli accanto o sorvegliarla ; ha notato come Sango è particolarmente protettiva nei suoi confronti e vorrebbe ricambiare anche lui stesso ; Una voce femminile lo riporta nel mondo dei vivi , lasciando che quei pensieri scorrono via con la pioggia, andrebbe a roteare il busto completamente dietro di se , calando gl'occhi verso il basso e avvede la figura di Tomie , con fatica riesce e inquadrare tutto il viso considerando che parte della visuale è coperto dal sugegasa, ma ne scruta comunque gl'occhi e parte dei capelli della ragazza ;nota anche il suo vestiario molto simile ad Hayame e suo padre , andrebbe a rispondere dopo un paio di secondi con un tono anch'esso normale "Si.. perchè? Sono strani?" Chiederebbe con gentilezza e in modo cortese , assume con gl'occhi un espressione perplessa , e si chiede come mai tutte le persone che incontra la prima volta si approcciano Sempre con i suoi capelli , persino sua sorella l'ha conosciuta così . [Che strane coincidenze] Ma la prende a ridere , evidentemente avere un bicolore è strano da vedere e lo ammette senza problemi . Dunque gl'occhi ritornano sereni e continua sempre con cortesia e gentilezza il discorso "Mi chiamo Riuka e tu?" attenderebbe la risposta in silenzio nel frattempo qualche volta lancia attorno a se dei veloci sguardi , per rimanere sempre allerta e vigile , essendo un periodo di tensioni e guerra il nemico può essere sempre vicino.

[Chakra On]

15:37 Tomie:
 La pioggia continua a cadere, rimbalzando appena sul sugegasa, reso ovviamente impermeabile da vari trattamenti appositi e che non mancano di riparare in parte la figura della ragazza. Lo sguardo rimane fisso sulla chioma colorata del ragazzo, senza proferire nulla a riguardo, almeno sino a che lo stesso non si volterà verso di lei e, provando così a scoprire, per educazione, parte del proprio volto, il mento viene sollevato, rivelando così non solo quell'incarnato chiaro e quelle iridi blu cobalto, ma anche dei tratti che fanno ben comprendere come Tomie, seppur non svetti d'altezza, non sia affatto una ragazzina, non solo per il corpo, allenato e dotato di curve, ma anche dal taglio degli occhi e l'impercettibile curva che vanno ad assumere le labbra. Alla domanda che le viene posta, in un primo momento si limiterebbe a scrollare le spalle, <Forse.> sentenzia in un primo momento, arricciando appena la punta del naso, <Ma non per questo non sono belli.> li apprezza, è evidente da come tenterebbe di abbozzare un piccolo sorrisetto, forse improprio per quel volto pallido dai tratti ancora dolci. <Non volevo risultare invadente.> ci tiene però a dire, abbassando il capo per un breve frangente, prima di lasciarsi sfuggire dalle labbra un flebile sospiro, delicato e pacato allo stesso tempo. <Tomie.> non è molto loquace, è più che evidente, ma è gentile ed elegante nelle movenze, anche nell'inchino che andrebbe ad eseguire dinanzi all'altro, per pura formalità. <E' un piacere conoscerti, Riuka-san.> ma il dare del lei a quello che sembra un coetaneo le rimane ancora abbastanza difficile. <Non senti freddo?> ancora una volta, il sopracciglio destro torna ad inarcarsi sul volto della ragazza, lasciandosi poi accarezzare delicatamente dal soffio del vento. La mancina e la destra, poi, in un movimento tanto elegante quanto preciso, verrebbero mosse in direzione del proprio haori, in modo tale da sistemarlo ulteriormente e coprire, con maggiore cura, le proprie spalle, ormai leggermente umide a causa della continua pioggia.

15:55 Riuka:
 La pioggia continua ad infrangersi sul suo corpo , scivola sui ciuffi dei capelli e ricade sul viso per poi infrangersi per terra , non si accorge di questo ciclo poichè ormai si è abituato . Avvolte solamente il vento che si scaglia sulle parti scoperte della pelle può dargli una leggera sensazione di freddo , annuisce la risposta della ragazza che gli provoca un sorriso spontaneo e molto sincero, andrebbe a ricambiare con un tono altrettanto gentile " Ti ringrazio , anche i tuoi sono molto belli" Ammette con sincerità ed anche se vorrebbe dire che gli ricordano le meravigliose nuvole scure della notte , considera il fatto che magari a lei non piacerebbe sentirselo dire e quindi evita ; Annuendo alla seconda risposta e alza immediatamente le mani all'altezza dell'addome e le agita , con un sorriso e i suoi occhi gentili proverebbe a farla tranquillizzare "Figurati , non lo sei affatto credimi " Nota i suoi comportamenti e il modo in cui si esprime eleganti e cortesi come lui , e ne trae piacere di incontrare delle persone così educate . Annuisce il suo nome e gli risponde con un tono che si può avvertire del rispetto nei suoi confronti "Il piacere è mio , Tomie-san" Dice lentamente quando nel frattempo ricambia l'inchino , piegando in avanti la schiena mentre le braccia ritornano lungo i fianchi , appena si rialza ascolta la domanda che gli pone e scosta solamente gl'occhi verso la direzione del vento , poi ritorna a guardarla ,con un sorriso gli afferma "No, però se tu senti freddo, posso indicarti un posto riparato " Attenderebbe la sua risposta , poi gli chiederebbe anche "Potrei accompagnarti se lo desideri , tanto stavo passeggiando senza una vera meta" , dunque adesso si scosterebbe lateralmente lasciando la via difronte a Tomie libera in caso vorrebbe andarsene , altrimenti la camminerebbe con lei se accettasse l'invito.

[Chakra on]

16:10 Tomie:
 La differenza tra le due altezze non sembra disturbarla, probabilmente è abituata a dover sollevare il mento per poter guardare negli occhi i propri interlocutori e il ragazzo non sembra farne eccezione. Sufficiente il copricapo tradizionale, visibile solamente sui capi dei samurai o dei contadini intenti a lavorare nelle risaie, per ripararla dalla pioggia, non sembra mostrare segni di fastidio o di fretto nel non privarsi alle gocce battenti e al fresco soffio del vento, ormai estivo. L'espressione che segue le parole del ragazzo è chiaramente sorpresa, leggermente stupita, ma soprattutto colta alla sprovvista, dal momento che mai si sarebbe aspettato un simil dire e in un tono tanto cordiale. Le gote si tingono appena di cremisi e rapidamente il capo viene abbassato, nel tentativo di nascondere parzialmente il volto, ma Riuka potrà aver comunque notato quel mutamento repentino della ragazza, non ne avrà difficoltà, data la vicinanza. Si concede qualche istante, per poi sollevare nuovamente il capo e abbozzare un piccolo sorrisetto: <Arigatō.> mormora appena, con un filo di voce che appare più gentile di quello usato in precedenza, forse anche più dolce, nell'esprimere quella chiara gratitudine. Rimane ancora titubante in merito alla propria invadenza, tanto che il capo, sollevato, viene poi inclinato debolmente verso un lato, <Ne sei proprio sicuro?> sospira appena, <Non devi essere gentile con me, puoi dirmi la verità.> non sembra essere abituata a gentilezza e scambi tra pari, forse lo potrà comprendere più chiaramente qualora volesse continuare. <Oh no no, sto bene.> annuisce alle sue stesse parole, scrollando rapidamente le spalle in merito, <Un po' di pioggia non è sufficiente a fermarmi.> ribadisce infine con un flebile sospiro, arricciando di poco le labbra rosate. <Possiamo sempre passeggiare, se ti va...> la voce si è fatta nuovamente flebile, quasi avesse timore nel fare una simile proposta, infatti le iridi blu oltremare, per qualche istante, verrebbero posate sulla via lastricata, invece che sul volto del ragazzo. <E' un cigno, quello?> la mancina viene lentamente sollevata e l'indice della stessa è teso, poi, in direzione del ciondolo di Riuka, soffermandosi ad indicarlo per qualche altro istante, prima di tornare a distendere il braccio ancora una volta.

16:28 Riuka:
 Nota la reazione spontanea di Tomie , schiude le labbra indice di perplessità e i suoi occhi provano a comprenderla osservando i suoi movimenti, nota le guance leggermente arrossate ; Per un attimo pensa che gli ha portato imbarazzo e lì si agiterebbe un pò , purtroppo Riuka negl'anni ha trovato solo un amica e adesso una sorella ; per colpa della sua vita piena di solitudine e poche relazioni interpersonali non comprende bene i sentimenti degl'altri e si preoccupa se può ferire con la sua ingenuità ; Ma fu proprio la risposta di Tomie a fargli comprendere che il suo gesto non gli ha causato fastidio anzi crederebbe che è stato positivo , un gesto buono appunto . Lezioni di vita importanti per il ragazzo che ancora deve apprendere tanto sulle persone ; Dunque andrebbe a rispondere velocemente alla domanda , il suo tono rimane sempre gentile "Sono tante cose Tomie-san , ma mai falso ,apprezzo la tua gentilezza e la tua educazione, e ti assicuro che non sei per niente invadente" I suoi occhi la guardano in modo allegro e sereno , poi continua "Di certo non mi hai chiesto , se oggi mi sono lavato o altre domande così invadenti " Fa un occhiolino per fargli capire che scherza ed è ironico . Adesso ritorna normale e continua "E' sempre un piacere fare una passeggiata sotto la pioggia in compagnia" I suoi passi ricominciano , si affiancherebbe a Tomie stando leggermente in avanti ; fra un passo e l'altro si possono udire raramente dei leggeri rumori metallici , sono gli shuriken e kunai riposti nella loro custodia legata alla cintura , invece il porta oggetti color bianco panna è completamente vuoto. [//Scusa mi sono dimenticato di aggiungerlo prima] in fine nota il gesto del dito che sta indicando la sua amata collana donatogli dalla madre prima di morire "Si , è fatto di Origami" la guarderebbe scostando lo sguardo su di lei che dapprima era rivolto sul terreno "E' uno dei simboli del mio clan , sono un Ishiba" gli dichiara questa rivelazione e attende la sua risposta in silenzio.

[Chakra on]

16:42 Tomie:
 La pioggia sembra aver voluto concedere una possibilità al duo, tanto che l'insistenza delle gocce si farà sempre più labile e occasionale, sino a sparire lentamente in favore di sottili lacrime ed infine a cessare del tutto, in favore di un cielo non ancora terso, ma colmo di pensati nubi grigie, meno fitte e dense, però, di qualche momento prima. <Ha smesso di piovere...> mormora appena con un filo di voce, lasciandosi sfuggire un sospiro flebile. Lo sguardo della ragazza, dunque, non appena non percepirà più a pioggia battere con insistenza sul proprio copricapo, con un movimento lento della destra, lo andrà a sollevare, sino a dargli quella spinta e farlo scivolare alle spalle della ragazza e sarà proprio il nastro rosso ad evitare che cada a terra, ma penda dalle spalle della stessa. Rivelerebbe così una chioma corta, a caschetto prettamente, di un nero molto simile all'ebano, con alcune ciocche che le ricadono dinanzi al volto, ma senza intaccare lo sguardo. <D'accordo.> torna a sorridergli, sempre con una curva non troppo visibile, ma percettibile dagli angoli della bocca, <Allora mi fido di te.> che sembrerebbe quasi un ammonimento per se stessa che una libera confessione al ragazzo. <Lo spero.> inarca ora un sopracciglio, in merito all'igiene personale, <In ogni caso ci ha pensato la pioggia, no?> il capo viene nuovamente inclinato ed un sorrisetto divertito andrebbe a fare capolino, subito dopo aver utilizzato un tono appena ironico, un tentativo di strappargli una risata. Incomincia così a camminare la fianco del ragazzo, rimanendo comunque appena dietro di poco, dal momento che la statura non le permette di fare molti passi in una rapida successione, di coprire troppo terreno, a meno che non decida di slanciarsi, cosa che al momento preferirebbe decisamente evitare. Lo sguardo si abbassa, sino a fermarsi sul ciondolo, <E' molto grazioso.> sincera nel suo dire, tanto che appare più cordiale nel dirlo, meno sulle sue, mano chiusa, <Un Ishiba, eh?> lo osserva, socchiudendo di poco le palpebre, <Se il primo che conosco di quel clan.> scrolla così le spalle, <Com'è essere in un clan?> la domanda è tanto diretta quanto probabilmente inaspettata, ma la curiosità cristallina con cui lo domanda potrebbe essere ciò che le permetterebbe di ottenere una risposta, ovviamente ora tutto dipende da Riuka.

17:01 Riuka:
 La pioggia che dapprima si infrangeva sulla pelle del ragazzo pian piano comincia a scemare; [Piccoli momenti di pace] Penserebbe il ragazzo a quanto fosse effimera quella sensazione di benessere causato dalla pioggia ; Nonostante ciò adesso i suoi vestiti rimangono bagnati e percepisce ancora qualche sensazione di fresco "Si ma è probabile che ricomincia" Andrebbe a guardare le nuvole sparse nel cielo , per poi calare lo sguardo verso Tomie e osserva adesso i suoi capelli , si ferma a guardarli una manciata di secondi contemplando un pensiero , per poi dargli sfogo con le parole "Un bellissimo colore" Non direbbe altro , lascia che sia la ragazza ad intendere su cosa si riferisce anche se lo ritiene abbastanza scontato, annuisce a seguire il suo commento , accenna un sorriso gentile e gli direbbe "Davvero?" Andrebbe a calare lo sguardo in basso verso la terra bagnata , penserebbe se fosse un tipo che da fiducia alle persone o magari sta mentendo rimanendo nei sui dubbi se fosse stata invadente? Non dando troppa importanza a questo pensiero poi fu il commento di Tomie che gli fece scappare una risata spontanea , sprizzando gl'occhi gli direbbe "Sei simpatica Tomie-san", continua ad ascoltare i suoi commenti , calando lo sguardo verso la sua collana , un sorriso molto dolce appare in volto e con un tono tenue gli direbbe "Era di mia madre" , torna a guardarla e gli risponde alla questione del clan "Non sono nato fra loro , non saprei dirti mi dispiace" Commenta , i suoi occhi rilevano una leggere malinconia "Lo devo scoprire anch'io cos'è un Clan per davvero." Parole un pò difficile , Riuka realmente sà , ha studiato cosa siano i Clan , ma si chiede quale sia il vero significato di esso, è una grande famiglia?O solamente un gruppo di persone che condividono la stessa Innata e un luogo dove abitare? Se lo chiede spesso ultimamente; perso nella tristezza di questi pensieri , si avvia a deviare il discorso chiedendo con cortesia alla ragazza "Per caso anche tu sei uno Shinobi?"
[Chakra on]

17:17 Tomie:
 La mancina va a sollevarsi, in modo che, con un movimento rapido, possa essere posata tra la chioma ebano e così smuovere quelle ciocche, leggermente umide a causa della pioggia, al fine di cogliere quel momento di quiete per farle asciugare un minimo. <Mh-> mormora dunque in risposta al dire del ragazzo e, sollevando nuovamente il mento, fa spallucce verso lo stesso con un movimento rapido, ma allo stesso tempo leggero, <Tanto vale sfruttare questo momento di pausa.> non trova la necessità di spiegare esattamente cosa, ma è, del resto, facilmente intuibile dalla proposta della passeggiata precedentemente fatta e del poter, finalmente, osservare ciò che ha da offrire il giardino senza avere la vista limitata dalle fitte gocce di pioggia. <Uh?> lo osserva, poi, dischiudendo le labbra verso l'altro nel sopraggiungere di quel velato complimento, al quale non risponderà, almeno non vocalmente, bensì si limiterà ad abbozzare un sorrisetto appena più ampio dei precedenti ed eseguire, infine, un inchino con un singolo e velato cenno del capo, un tacito e cortese ringraziamento. <Certo.> asserisce lei, annuendo alle sue stesse parole con fare calmo, <Lo hai detto tu, sei sincero.> in riferimento a quanto le era stato, appunto, riferito, in merito alla schiettezza del ragazzo, <Dal momento che non vedo l'utilità che tu possa mentirmi, mi fiderò di te... Saranno il futuro e le occasioni a dirmi se avrò fatto la scelta giusta, o meno.> non vi è astio, freddezza o divertimento, ma pura sincerità in quelle parole, gentilezza in quel tono di voce che si mostra molto affine ad una carezza. Un sorriso sorge spontaneo sulle sue labbra, più evidente di quelli di prima, non appena riesce ad udire la risata del ragazzo. <Credo tu sia il solo che lo pensa.> gli risponde con gentilezza, sospirando, <Ma ti ringrazio, sei gentile.> ancora una volta, non manca di apparire cordiale ed elegante nei modi. <Oh-> mormora, annuendo appena al sopraggiungere dell'altrui spiegazione, <Buona fortuna, allora.> e lascia che il discorso possa lentamente svanire in merito a quell'argomento, a meno che l'altro non desideri continuarlo. <No, ma mi piacerebbe diventarlo.> risponderebbe alla domanda, <Tu?> e le iridi blu oltremare, ancora una volta, tornano sul volto del ragazzo.

17:38 Riuka:
 Fra i vari passi del ragazzo si possono udire ramoscelli e foglie spezzarsi, tutta via presta molta attenzione ad evitare il fango per non creare schizzi che potrebbero sporcare Tomie , considerando che l'ha affianco anche se continua a mantenersi leggermente in avanti , gli risponderebbe facendo un leggero sospiro di sollievo "Si , hai ragione" La vista è rivolta in avanti , osservando l'ambiente attorno a sè , e con l'olfatto può sentire i profumi della natura , che tanto gli piacciono , specialmente quello della pioggia . Annuisce in silenzio il commento della ragazza e scosta lo sguardo verso di lei , i suoi occhi non tralasciano alcun espressione , ma un tenue sorriso rimane costante "Quindi aspetti che siano le conseguenze a farti da guida , senza tormentarti nel presente con le decisioni" Aspetta qualche secondo contemplando queste parole , poi in fine gli da un piccolo giudizio , ma questa volta gl'occhi trasmettono un pensiero in comune "Più o meno sono anche io così, anche se una piccola dose di analisi ci vuole sempre per evitare brutte conseguenze" , abbozza un ulteriore sorriso più espressivo rispetto a quello costante di prima , molto divertito alla risposta sulla simpatia "Come mai sono il solo?" Chiede con tono curioso , poi continua annuendo il resto del discorso "Io ho terminato gli studi dell'accademia e a breve farò l'esame , se lo supero in teoria sono uno Shinobi" Qui il suo modo vago di esprimersi lascerebbe capire alla ragazza che in questo argomento ha pure i suoi dubbi "Ma basta un titolo per essere uno Shinobi? Oppure è qualcosa di piu profondo , più complesso?" Si chiederebbe , pensando alle guerre passate , su cosa fosse uno Shinobi .. è un assassino? un protettore del proprio villaggio? Questi dubbi li riporrà alla persona più adatta secondo lui in futuro ,ma per adesso li lascia da parte ,e si riporta nel discorso di prima , chiederebbe con gentilezza "Se l'idea ti piacerebbe così tanto , fallo. Risveglia il tuo chakra , e magari in futuro se ci incontrassimo , potrò insegnarti qualcosa , del resto diventeresti uno shinobi di Kusa no?" Una domanda cela anche il tentativo di capire da dove viene.

17:57 Tomie:
 Le spalle si abbassano, permettendo al cappello rigido e a cono di poter scivolare ulteriormente dietro le scapole, ondeggiando appena ad ogni passo che la stessa andrebbe a compiere, facendo ovviamente attenzione ad evitare che i propri geta in legno possano rimaner incastrati nel fango, generatosi nel corso del cattivo tempo. E' la quiete, il silenzio che regna all'interno dei giardini, a cullarla dolcemente in quel paesaggio che quasi si presenta incantato, date le sfumature assunte per il trascorrere del tempo e quella flebile nebbiolina che sembra sollevarsi dal terreno. <Già.> risponde in un primo momento, tornando ad annuire con dei piccoli cenni del capo, <Non avrebbe senso preoccuparsi di una cosa che non si conosce.> spiega, voltandosi momentaneamente verso di lui, <Per farti un esempio-> al fine di condividere in modo ottimale il proprio punto di vista, <Immaginiamo vi sia una guerra, anche se non c'è bisogno di sforzarsi troppo-> date le circostanze, <La preoccupazione vi è, così come il dolore e la paura, nel momento in cui sappiamo che esiste una fonte di pericolo, indipendentemente dall'esito o dalla gravita.> si lascia poi sfuggire un flebile sospiro dalle labbra, <Ma qualora ignorassi la sua presenza, continuerei a vivere, intaccata dalla consapevolezza.> scrolla così le spalle, donando un'ultima occhiata al ragazzo e rimarrebbe, dunque, in attesa di una sua risposta, qualora volesse darne una. <Non ne dubito.> in merito ad una necessaria analisi, <Ma al momento non ne vedo il motivo.> rivelando dunque la considerazione dello stesso Riuka sembri esser prettamente positiva. Non risponde, poi, alla domanda che le viene posta, non in un primo momento, bensì lo sguardo verrebbe indirizzato sul viale e il terreno, <Non ho relazioni che potrebbero scaturire un complimento.> indice, appunto, di una solitudine ben sopportata, <Di conseguenza, sei il primo.> vi è una schiettezza sorprendente nel pronunciare e rendere nota una realtà difficile da vivere. Lo ascolta, portando nuovamente su di lui il proprio sguardo, <Pensa in modo diverso.> lo incita, <Non soffermarti su cosa possa comprendere il titolo dello Shinobi, soffermati, invece, su cosa puoi ottenere con esso...> sospira, <Perché essere shinobi vuol dire spiare, sabotare, infiltrarsi, assassinare e combattere in guerra. Vedi cosa tu, Riuka-san, puoi ottenere con queste cose.> continua a camminare, rimanendo al suo fianco, mentre il tono di voce si fa appena più serio, prima di tornare ad essere nuovamente gentile, <Sono sicura che riuscirai nel tuo intento.> lascia la sua frase a libera interpretazione. <Non credo che sfrutterò niente se non armi, la spada è la miglior alleata di un samurai, oltre la suo ingegno.> non esattamente shinobi, è ben chiaro che prediliga l'arte della spada. <Grazie della tua gentilezza, te ne sono davvero grata.> gli sorride, ancora una volta, più apertamente. <Credo di si, perché? Si può scegliere?> no, non ne ha la più pallida idea ed è ben chiaro dalla domanda posta.

18:26 Riuka:
 Annuisce il discorso profondo di Tomie , i suoi occhi la osservano mentre pronuncia quelle parole , capisce che davanti a se ha una persona seria e che comprende parecchie cose , non come la gran parte delle persone che incontra in città, spensierati nella loro lussuria ; Scosta lo sguardo verso il cielo , pensando al proprio futuro , gl'occhi vengono illuminati maggiormente , mettendo in evidenza il colore chiaro delle sue iridi con colore diverso, schiude le labbra assumendo un espressione turbata "Non c'è bisogno di immaginare.. siamo già in guerra" I pensieri lo attanagliano e vuole dargli sfogo , volendo sentire il parere di chi ha affianco "Dalle tue parole dimostri una grande forza , Tomie-san" ... " Ma personalmente non riesco a smettere di pensare su ciò che accadrà con essa , morte , disperazione e oscurità" Andrebbe a scostare lo sguardo malinconico verso di lei "Hai ucciso Tomie-san? Quando diventerò uno shinobi molto probabilmente dovrò farlo, il dovere di protezione verso questa terra " Andrebbe a stringere i pugno in preda di un sentimento di rabbia "Non so se ne sarò capace, vedere un anima spegnersi " Il pensiero della guerra lo tormenta , ma non gli importa assolutamente di se stesso , bensì delle persone che ama e che rischia di perdere. "Come fanno a non essere stanchi delle guerre" Un commento rivolto in generale , andrebbe poi ad ascoltare le parole successive , osserva i suoi occhi cercando di capire cosa sta provando "Non sei la sola Tomie-san, anch'io ho vissuto nella solitudine" Riaffiorano i ricordi da bambino , proverebbe un po di pena verso di lei , non conosce il suo passato , ma sa che nella propria disperazione e nella sfortuna ha ricevuto un dono due persone molto speciali ultimamente e ormai quello è solo un ricordo ; L'espressione cambia ora, i suoi occhi andrebbero a guardarla con dolcezza e un sorriso gentile accompagna la frase che sta per dire "Tomie-san , potremmo diventare amici sai " una richiesta al quanto strana per lui , non si è mai espresso in modo così esplicito , ma il sentimento che ha provato ascoltando la ragazza l'ha spinto a farlo , vorrebbe aiutarla in un certo senso ; Se il suo sogno è costruire un paese libero dalla solitudine , questo è un buon inizio. Annuisce successivamente alle parole sullo shinobi e comincia a riflette , aspettando prima di risponderle "Essere uno shinobi mi darà la capacità di proteggere chi voglio bene " Vorrebbe approfondire l'argomento tutta via non è pronto , lo vuole scoprire pian piano cosa significa essere un ninja , cosa rappresenta e non cosa da ; perchè non vuole diventare qualcosa che si potrebbe pentire . "Solo tu puoi scegliere cosa fare nella vita , quindi puoi diventare ciò che vuoi , in ogni caso la mia proposta rimane" Un sorriso piu espressivo appare in volto , sta apprezzando il commento sulla sua gentilezza . [Chakra on]

18:45 Tomie:
 Ancora una volta, in quel quieto procedere, le braccia non mancano di ondeggiare lentamente, così come il copricapo, ad ogni passo che la ragazza andrebbe a compiere, dovuto anche dal dover indossare un paio di geta, essendo questi non solo estremamente rigidi, ma anche alti e difficili da giostrare, qualora non si fosse sviluppata una certa attenzione e abilità nel dosare non solo il passo, ma anche lo slancio dello stesso. Lo ascolta, le iridi blu oltremare rimango fisse sul volto del ragazzo, notando solamente ora quella differenza di colore nello sguardo, verso il quale non può far a meno di sorridere, sorpresa da come quella differenza non sia presente solamente alla chioma, ma si rifletta anche nel resto del proprio corpo. <Non ancora.> non ne esclude la possibilità, è ben consapevole di ciò a cui potrebbe andare incontro, <Ma è comprensibile il tuo sentimento.> e nel vederlo stringere i pungi, forse in lieve difficoltà, proverà a tendere la mancina, al fine di posarla su quel pungo a lei più vicina, nel tentativo di rassicurarlo. Qualora dovesse esserci riuscita, l'altro potrà percepire i polpastrelli freddi della ragazza, ma ancora soffici, appartenenti a dita affusolate e delicati in quel tocco. <Il fatto che tu ne sia consapevole, è già un passo avanti nella riuscita... Per quanto riguarda togliere una vita, non posso sminuire in alcun modo un'azione simile, posso semplicemente porti davanti al fatto che, qualora fosse designato come obiettivo di un'uccisione, dettata da un superiore o dalla difesa, ha fatto qualcosa per meritarlo.> e qui si sofferma, ricercando lo sguardo dell'altro, <Che, poi, per noi non abbia senso è ben comprensibile, non tutto lo ha.> una filosofia di vita la sua, secondo cui l'accettazione è la prima fase per venire a patti con il destino. <Oh-> mormora appena, nel venire a sapere di una generalizzazione del suo passato, <Mi sono sempre augurata di essere la sola... Mi dispiace, Riuka-san.> parla con tono gentile, attento a non eccedere di tono. <Davvero?> oltre allo stupore, è speranza quella che si potrebbe scorgere nel proprio sguardo, <Mi farebbe davvero piacere.> mormora poi, leggermente più timida, ma il sorrisetto pacato, più evidente, dovrebbe far ben comprendere il piacere che prova nell'udire tali parole. <E' già un punto di partenza.> sottolinea la ragazza, socchiudendo di poco le palpebre, <Il tempo e l'esperienza ti aiuteranno a comprendere.> scrolla appena le spalle, sospirando. <Allora, non appena avrò deciso, ti farò sapere.> gli comunica, scrollando appena le spalle. <Anche i tuoi occhi sono di colore diverso.> ancora una volta, con la destra andrebbe ad indicare, quasi distrattamente, il volto del ragazzo.

19:13 Riuka:
 Dapprima quando strinse i pugni in preda alla rabbia anche se celata c'era un pò di angoscia , quel tocco delicato e freddo lo fece distrarre , calando gl'occhi un pò sgranati verso la propria mano che pian piano andava a sciogliersi torna ad essere aperta , osserva quel gesto tanto gentile e apprensivo , non pare che gli dia fastidio anzi andrebbe a sollevare lo sguardo verso gli occhi di Tomie , la guarderebbe in silenzio con uno sguardo un pò shockato , non si sarebbe aspettato un gesto fisico , pensa che forse fra le persone è comune farlo , e abituarsi a tale conforto non gli dispiace ; annuisce di seguito le parole sulla guerra , e rimane inespressivo durante il discorso poi gli risponde "Tamie-san, solo perchè me lo dirà un superiore non significa che lo merita, i conflitti nascono da punti di vista diversi , se dovrò uccidere una persona marchiata come traditore, chi me lo dice il motivo per cui l'ha fatto? Non per forza tutti i gesti vengono fatti con malignità , magari una persona abbandona il villaggio per amore .. o per altro, magari quei stessi superiori potrebbero mentirmi e farmi uccidere un obiettivo per scopi personali" .. momenti di pausa si prende poi continua "Togliere la vita è un gesto fin troppo pesante , chi siamo per giudicare gl'altri? Solo un motivo mi porterebbe ad un tale gesto" Il suo sguardo si fa piu serio e determinato "Solo per difendere una persona in difficoltà, e dovrebbe essere solo il caso piu disperato" Ideali forti per Riuka , ma molto probabilmente , un giorno verrà costretto a farlo . La camminata procede e dopo gli andrà a rispondere sulla questione dell'amicizia "Non devi dispiacerti ormai è il passato, posso immaginare il tuo dolore , probabilmente non è identico , tutta via bisogna andare avanti , cogliere queste opportunità che il destino ci dona" direbbe con un sorriso in volto mentre il tono è sereno "Allora come gesto di amicizia , sta sera se non hai altri impegni ti offro un piatto di ramen" il tono si fa più allegro per rompere quel velo di malinconia che c'è nell'aria , annuisce con un cenno del capo a riguardo che gli farà sapere la sua decisione , e appena gli indica gl'occhi gli scapperebbe una leggera risata "Chissà se la mia anima sia anch'essa a metà" direbbe in modo ironico, Riuka continuerebbe a passeggiare con la sua nuova amica e se accetterebbe l'invito la sera mangerebbe in un chiosco di ramen assieme a lei.[END]

19:26 Tomie:
 E' evidente come quel gesto, tanto spontaneo da sorprendere anche lei, sia frutto ancora di una palpabile titubanza, che verrebbero, però, superata nel momento in cui sembrerebbe riuscire nel proprio obiettivo. Infatti lo sguardo del ragazzo sembrerebbe posarsi sulla propria figura e, sollevando di poco il capo, quanto basta per incrociare gli sguardi, le labbra verranno nuovamente appena piegate, nel voler palesare una curva appena più delicata delle precedenti. Ancora una volta lo ascolta, presta attenzione alle sue parole e, senza proferire alcuna parola in merito in un primo momento si limiterebbe semplicemente ad annuire con delle movenze accennate e lente. <Sai-> proverebbe ad esordire lei, sospirando, <Il Codice del Samurai va cercato nella morte.> scrolla appena le spalle <Si mediti quotidianamente sulla sua ineluttabilità. Ogni giorno, quando nulla turba il nostro corpo e la nostra mente, dobbiamo immaginarci squarciati da frecce, lance e spade, travolti da onde impetuose, avvolti dalle fiamme in un immenso rogo, folgorati da una saetta, scossi da un terremoto che non lascia scampo, precipitati in un dirupo senza fine, agonizzanti per una malattia o pronti al suicidio per la morte del proprio signore. E ogni giorno, immancabilmente, dobbiamo considerarci morti. È questa l’essenza del Codice del Samurai.> continuerebbe a camminare, poi, silente, accanto al ragazzo, <L’etica del samurai è una scienza politica del cuore, mirante a dominare lo scoraggiamento e la stanchezza, al fine di non mostrarli agli altri. Si riteneva più importante apparire in buona salute che essere sani, più importante mostrarsi arditi e prodi che non esserlo.> ancora una volta si sofferma, donando all'altro un'occhiata, <Per questo prediligo la vita del samurai a quella dello Shinobi, vi è onore in ciò che si fa, si è più aperti e decisi e anche se, ormai, non vi è più un ordine simile e per combattere è necessario divenire Shinobi... Prova a leggere questa vita di morte, come una vita di onore.> altro non dirà, poi, rimanendo in silenzio, con il capo appena sollevato. Sono frasi enigmatiche le sue, senza un apparente senso ed è per questo che ne concederebbe una libera interpretazione. Il discorso muta e così l'espressione della ragazza, che si fa più leggera, serena, quasi, <Hai ragione.> risponde questa volta, senza aggiungere altro in merito. <O-Oh-> sorpresa ancora una volta, sgrana appena le palpebre, <Mi farebbe molto piacere. grazie mille.> si inchino, in segno di gratitudine. <Qualora lo fosse, vuol dire che sei doppiamene forte nello spirito.> e qui sembrerebbe concludersi la parlantina della ragazza, che rimarrebbe al fianco dell'altro per il resto della serata. [end]

Sotto la pioggia di Kusa , Tomie incontra Riuka , i ragazzi si scambiano ideali , pareri e obiettivi.