Fuga da Alcatraz
Quest
Missione di Livello C
Giocata del 01/06/2020 dalle 21:58 alle 23:41 nella chat "Tempio di Kusa"
[Tempio di Kusa] La tempesta imperversa al tempio di Kusa. La sera è calata e i tuoni ed i lampi stanno distruggendo la calma e la tranquillità dell'atmosfera che sembra impaurita dallo scroscio della pioggia e dal rimbombare nel cielo di tuoni e lampi. Non è in casa, non è al Dojo e non è con Tamaki. E' al tempio per una visita e per prendesi del tempo per sè stesso, come se stesse cercando di trovare delle risposte alle sue domande, ai suoi interrogativi. Il fatto che stia imperversando la tempesta lo sta bloccando all'entrata del tempio, esattamente davanti all'ingresso e protetto dal parapetto e dal colonnato all'entrata. E' uscito e sta aspettando che la situazione migliori per poter prendere una decisione e tornare a casa dalla sua amata ragazza. I fulmini e i lampi scandiscono il ritmo di quella tempesta che sembra fare da sfondo all'animo del giovane Doku. Il ragazzo, forse, previdentemente, è uscito con una cappa nera lunga che lo copre da testa ai piedi, comprensivo di cappuccio, maniche e grosse cerniere sul davanti. Sotto indossa degli abiti scuri che si occultano all'altrui vista a causa dello spessore del tessuto del soprabito del giovane. Ha le braccia incrociate al petto ed è appoggiato ad una delle colonne come se stesse attendendo che la tempesta possa finire da lì a momenti, sebbene questo non sembra essere. < Tsk. Tempo di m***a > Commenta sprezzante e schioccando la lingua contro il palato, umettandosi le labbra. Sbuffa. E' insofferente da questo tipo di clima e non vuole far altro che tornare a casa. Sotto agli abiti presenta anche dell'armamento che però è nascosto: avambracci e schinieri che gli garantiscono protezione. Poi, essendo comunque una semplice visita al tempio, non porta altro che due portakunai e shuriken con nove kunai e nell'altro nove kunai con carte bomba. Nonostante siano tornati da Kiri, la minaccia della divinità fasulla potrebbe ancora essere un nemico ostico. Non porta altro con sè, ma i riflessi, beh, quelli sono attivi e decisamente pronti ad essere allertati. In una tasca posteriore presenta anche due tonici, uno per colore ed alcuni fumogeni. Giusto perchè li porta sempre dentro e non gli viene mai in mente di levarli. < Non smetterà più .. dovevo tornare da Maki .. > Stringe i pugni come se fosse contrariato da questa sitazione contingente e imprevista. Si starà preoccupando anche lei, sicuramente. IL chakra è stato già attivato ed è pronto ad essere utilizzato qualora serva. Si stacca dalla colonna per avvicinarsi alla porta del tempio. Se non si può andare a casa, l'unica cosa da fare sarebbe entrare e pregare. Magari, qualcuno dall'altro lo farà tornare a casa. Gli servirebbe qualcuno che sia capace di gestire il clima. < Lo sapevo, dovevo starmene a casa!! > Dice levandosi anche il capuccio rivelando volto e chioma bionda, dorata. L'eroe dorato è al tempio e sta attendendo che il cielo possa concedergli un attimo di calma. [Chakra ON][Equipaggiamento: Vambracci&Schinieri | Porta kunai e shuriken dx: 9 kunai - Porta kunai sx: 9 kunai con 9 carte bomba | Tasca posteriore: tonico recupera chakra speciale - tonico curativo speciale - fumogeni x4]Un ragazzo al tempio, una tempesta in corso e forse quelli che potevano essere anche buoni intenti, per quanto inveire in un luogo santificato non sempre si riveli una buona idea anche se per oggi potremmo non dare la colpa a quello sfogo, il fato è tiranno ed implacabile, soprattutto QUESTO fato. Ma nessuno di noi qui ha fretta quindi sarà il caso di far soffrire nel dubbio i lettori ancora per un po’ e perderci nell’analizzare con attenzione il momento, gustatevelo questo istante dato che potrebbe tranquillamente essere l’ultimo. Dicevamo? Ahn sì: piove e anche a diritto tanto che il biondo si trova a soffrire la situazione. Il rumore della pioggia però lo sovrasta superando anche le sue parole, oscurità che lo avvolge con la stessa cura della sua cappa. Solo i fulmini ad illuminare il suo cammino cadono a terra portando con sé il rumore di quello schiocco secco nell’aria, per qualche secondo permettono a chiunque di vedere chiaramente oltre a quella tempesta e poi nulla, lugubre quantomeno. Ma continua il ragazzo, decide di entrare nel tempio e pregare giustamente pensando di stare “al sicuro”, al riparo dalle intemperie in attesa che tutto si plachi, ma siamo sicuro che il cielo si placherà? Le tempeste da sempre scandiscono un momento di rottura, calano con rabbia e furore distruggendo gran parte di quello che toccano donando così alla terra un istante di respiro da quel continuo lavorare per migliorare, i raccolti che maturano succhiando ogni traccia di forza vitale, le guerre che imperversano soffocando il terreno con il sangue, l’odio e la violenza che macchiano tutto ciò che toccano. A questo servono quegli scroci d’acqua: lavano via il passato, distruggono e permettono una rinascita, di solito. Si chiama entropia, la capacitò unica di tendere al punto di equilibro, una capacità ben nota a qualsiasi ninja che dopo ogni momento duro torna a splendere sgomitando nella melma. Sosachi quindi entra lasciandosi alle spalle quel momento catartico senza degnarlo di alcuna attenzione tanto è comune l’atto stesso della distruzione al solo scopo di rigenerazione. Il chakra scorre con potenza nel suo corpo, una grande quantità scorre nel suo corpo, un ninja sicuramente esperto nelle arti del combattimento, nel pieno della gioventù e per questo naturalmente destinato al miglioramento, alla crescita sarebbe davvero un peccato se qualcosa irrompesse impedendolo giusto? Sì decisamente terribile, un deliberato atto di ingiustizia, una vita in pericoloso per cosa? Sete di potere, sete di giustizia e desiderio di annientare tutti i ninja, il chakra stesso deve sparire da questo mondo. Questo è ciò che il Dio professa, ciò in cui ti sei imbattuto. Come api attirate dal miele appena metti piede in quel luogo sacro una folata di vento proveniente da un luogo non ben definito finisce per spegnere ogni torcia del tempio, la visibilità si annulla completamente. Sai solo ciò che non vedi. L’unica certezza che hai è che non si sono spente a causa tua, il portone te lo eri già richiuso alle spalle. Quanto tempo hai prima di realizzare che dovevi davvero restartene a casa? Poco quasi nullo, non c’è rumore, non c’è fiato prima che un colpo poderoso ti colga alla nuca, se vuoi toccarti sentirai dell’umico, del bagnato: sangue. Non ci sono spiegazioni per te. Svieni, lotta quanto vuoi ma sverrai e mentre i tuoi occhi andranno a chiudersi dei portali si manifestano tutti intorno a te, illuminano tenui quell’oscurità e potrai riconoscere le figure del DIO. Proprio colui che stai combattendo, ti sei trovato sulla sua strada, o sulla loro come preferisci leggerla, ma hai incontrato PER ERRORE quell’entità, non ti stava cercando non dopo averti percepito non ha potuto far a meno che desiderare la tua riserva di chakra per sé stesso. Ha fame e tu sei la preda perfetta [non hai limiti di tempo ma fammi emozionare ♥]
[Tempio di Kusa] La pioggia cade e Sosachi non sembra essere intenzionato ad abbandonare il tempio per il momento, visto che i fulmini cadono e sferzano il terreno, rendendolo un campo minato, un terreno inaccessibile. L'amore per la sua Ishiba potrebbe spingerlo a sfidare quel clima, ma la sua mente razionale gli consiglia di non prendere decisioni avventate ed attendere un attimo per valutare se il tempo possa placarsi ulteriormente. La sua mente, però, spazia e decide di tornare sulla terra: la decisione di entrare nel tempio, in maniera innocente, è dettata dal volersi proteggere dal freddo e dalla pioggia scrosciante, oltre che dai fulmini e dai tuoni. La porta viene aperta, provocando un rumore importante, e quindi richiusa. Il tempio è ben visibile alla vista del Doku ma qualche cosa succede. Sapete, è questo quello che il destino ed il fato hanno deciso per il giovane biondo. La sua vita è sempre stata una vita di abbandoni, di scoperte, di nuovi incontri e di ritorni importanti. La sua vita è questa e forse solamente adesso era riuscito a trovare una certa pace: il deserto che aveva ed avevano costruito attorno al suo cuore sembrava essersi reso un terreno fertile per far crescere un fiore, quello dell'amore per Tamaki. Eppure la sua vita era quella del ninja, sempre sottoposto a rischi, pericoli e soprattutto non una vita tranquilla. Il destino, però, sembra prendersi gioco di questa sua solitudine, andando proprio a colpirlo mentre il Doku è solo, fortunatamente forse. Quando entra e si chiude la porta, però, qualche cosa accade e .. sì, il destino è entrato in gioco e sale in cattedra colpendo alle spalle il giovane Doku. Appena richiuso il portone una folata di vento va a spegnere tutte le candele e le torce presenti nel tempio facendo sprofondare l'oscurità in quell'area. Dannata oscurità. Gli occhi si rendono inutili, come se fosse diventato cieco. Non vede nulla, nessun rumore, nessun suono, nessuna voce, solo il suo respiro che cerca di rimanere calmo e cerca di non farsi prendere dall'ansia. Ma qualche cosa di altro si scatena. Un colpo secco alla testa, alla nuca < Ugh > Esclama con un verso, digrignando i denti. Sente qualche cosa sulla nuca, umido. La mano destra si porta lì e sente qualche cosa di bagnato. Acqua non può essere, che sia sangue? Porta la mano verso il volto ma le forze si stanno affievolendo. I sensi si fanno sempre più deboli e fiacchi. La vista era già persa, ma ora si sente svenire. Il sangue sulla mano è l'unico dato sensoriale che può avvertire ma non è la sensazione che avrebbe voluto avvertire, dannazione. Il corpo si fa debole e casca in avanti, poggiando le mani in terra e accasciandosi sulle ginocchia. < Non posso morire .. > Appoggiato a quattro zampe in terra sta cercando di tenersi in piedi, come se stesse cercando di non farsi sopraffare dalle emozioni negative e dal dolore. Deve rimanere sveglio. < Non posso morire .. > Lo ripete con la voce che si fa sempre più flebile e debole. Gli occhi non servono, ma la mente spazia andando a provare a dare forza ad un corpo che si fa sempre più leggero. < Maki .. > La chiama con il suo nomignolo, strozzando in gola quella voce. Vorrebbe che la sua voce possa arrivare alle orecchie ed al cuore della sua amata. Il fiore che è riuscito a sbocciare nel deserto, in mezzo a tanto veleno. Non può andarsene senza combattere, non può lasciarla e non può essere sconfitto così. La ama e non può andarsene così. Il fiore della sua vita, l'Iris che ha riportato luce nel suo cuore non può appassire. Non deve lasciarla andare. Pensieri che si alternano in rapida successione nella sua mente. Dal loro primo incontro ai loro baci, abbracci, al loro amore. Infine, lei, che gli sorride in lontananza e che gli allunga la mano. Deve andare avanti, non può mollre. < Kimi .. > Ed ecco anche lei, una farfalla scura che svolazza nel deserto e che è sempre stata suo faro di saggezza, una guida, nonostante un rapporto tribolato e non sempre tranquillo. Ma chi lo vuole un rapporto tranquillo? Lei è la sua famiglia di sangue. L'unica Doku che gli è rimasta di più cara. Gliene ha date, ma nonostante sia la causa della sua vita solitaria .. beh, è pur sempre la sua unica parente di sangue. Pur sempre e per sempre. Ed anche lei compare a fianco a Tamaki, come a formare un quadretto che da lontano lo guardano e lo chiamano allungando le loro mani. Una mano cede, mentre la destra cerca ancora di sorreggere il peso del corpo, facendo leva sui muscoli pettorali e del braccio < Ghg > Un mugugno, un rantolo di dolore. Sa che le sue ultime forze lo stanno abbandonando. Vede altre figure: Ryuuma, Saisashi, tutti coloro che gli vogliono bene. < Non po .. sso .. mori .. re > Scandisce quelle ultime parole per voi vedere quelle immagini svanire e al loro posto dei portali e degli occhi, uno sguardo. < ... > non riesce a dire nulla ma può vedere delle luci tenue, come fuochi fatui. Delle figure, sembra essere quel Dio che sta attaccando e distruggendo le terre ninja per una sua sciocca volontà. Non riesce a dire nulla, sta svenendo sormontato da quel dolore, da quelle forze che svaniscono. Il braccio destro crolla facendo andare in terra anche il giovane, completamente disteso sul pavimento. < Pr .. ega che non .. > Difficilmente riesce a formulare la frase < .. mi rialzi > Una sorta di minaccia verso quella persona che lo ha letteralmente buttato al tappeto senza fare nulla. Le forze svaniscono e svaniscono anche quelle figure nella sua mente andando a ritroso lasciandolo solo con Kimi che come fumo svanisce e Tamaki che, per ultima, come la sua innata le permette, si disgrega e sparisce. Ora è solo, come sempre, come tutta la sua vita. Non può contare su nessuno, potrà contare solo su se stesso. Dovrà farcela, per tutte quelle persone che hanno attraversato la sua strada e che lo hanno portato lì. Il Dio non può essere un nemico così insormontabile, non per lui, non per il Goruden Hiro che sicuramente tornerà a splendere. Quell'oro, al momento, è macchiato dal liquido scarlatto che cola dalla sua nuca. E così sembra chiudersi questo arco narrativo. Sosachi è disteso a terra, solo, nell'oscurità, nel silenzio. Tornerà? Forse. E se dovesse tornare sarà mosso da quei sentimenti di amore e di speranza che ha deciso di abbracciare, non più odio e rabbia. "Sosachi, non mi abbandonare", una voce che risuona nella testa che si sovrappone con le diverse tonalità e timbri vocali delle due ragazze. Ma .. il sipario ora pare calare e dare spazio all'oscurità. Serve una luce. [Chakra On][Equipaggiamento: Vambracci&Schinieri | Porta kunai e shuriken dx: 9 kunai - Porta kunai sx: 9 kunai con 9 carte bomba | Tasca posteriore: tonico recupera chakra speciale - tonico curativo speciale - fumogeni x4]freezze e si riprende tra qualche ora per il tuo pg ♥
Giocata dal 02/06/2020 21:07 al 03/06/2020 00:34 nella chat "Luogo Sconosciuto"
Attendere fato plz
Se proprio ci tieni puoi svegliarti ed aprire gli occhi. Intorno a te ovviamente solo oscurità, insomma che ti aspettavi? Ti senti stanco e spossato, il chakra non è attivo ovviamente ma per il resto non hai altri traumi da smaltire, ovviamente non considerando quella fortissima voglia di richiudere gli occhi e addormentarti, ti senti davvero senza forze, debole incapace persino di sentire altro oltre al cuore che martellante cerca con panico di riportarti alla vita, di far scorrere il sangue almeno verso gli organi interni, usa tutta la tua voglia di vivere per farlo. Le estremità del tuo corpo sono a dir poco gelide, puoi muoverle certo ma stilettate di dolore ti arriveranno a causa di quel movimento muscoli sono quasi addormentati, irrigiditi in quel loro essere semplicemente troppo debilitati. Dove sei finito? Domanda lecita alla quale però non troverai risposta dato che sei immerso nella più totale oscurità, motivo per il quale volendo potresti anche tornare a dormire senza farti troppi problemi, non ci sono suoni a giungere in tuo aiuto solo il tuo debole respiro che rimbomba per la stanza e il cuore che ti martella nella testa a concentrarti potresti addirittura percepire il sangue che scorre verso gli organi vitali. La scelta è semplice: richiudere gli occhi attendendo così una molto probabile e lenta, morte oppure cercare in qualche modo di rimetterti in steso. Non hai una grande percezione di quello che hai intorno ma il tatto può correre in tuo aiuto: indossi qualcosa lungo le gambe e un altro qualcosa sul petto ma non c’è traccia di pesi strani (no equip) o di mantelli, insomma non sei nudo come un verme solo perché forse non era così utile spogliarti definitivamente. Sei seduto comunque e nemmeno a terra, visto che dio misericordioso? Le tue natiche giacciono su qualcosa di duro così come la schiena, polsi legati dietro a quello che toccando riconoscerai come uno schienare di legno, lo capisci perché a muoverti la tua pelle delle braccia finirà per graffiarsi appena, intorno ai polsi hai qualcosa di ben stretto che ti fa appoggiare i dorsi delle mani tra loro. I piedi sono coperti, dai ti hanno lasciato le scarpe, e sono poggiati, oltre che legati per le caviglie, a qualcosa di altrettanto rigido come lo schienale, non riconosci il materiale al tatto avendo i polpacci coperti da un qualcosa come dei pantaloni ma sicuramente capisci d’essere stato legato come un salame anche lì. Dici che è finita? Decisamente no: qualcosa ti taglia l fiato, il ventre, poco sotto le coste, è stretto verso quello che abbiamo decretato essere uno schienale, insomma si sono assicurati che tu non potessi scappare tanto facilmente. Allora che vuoi fare? Dormire o tentare la fuga? [ora fato:21.18][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][buona fortuna]
[Somewhere] "Dove sono? Dove mi trovo?" I pensieri si susseguono e si alternano in un moto confuso ed incerto. Non ricorda molto di quello che è successo. Ricorda di un colpo, di una ferita alla testa, di portali e di una figura sconosciuta che aveva le fatezze del Dio. Ma che cosa sia successo non si sa, non si riesce a capire e non gli è ancora chiaro. Chissà Tamaki come sarà in pensiero per lui. Non deve farla attendere ma .. dove si trova? E' spossato, stanco e soprattutto pervaso da un senso di incertezza tale che lo sbatte a terra, inconsapevole di quello che potrà essere il suo destino. La stanza è buia, non sente assolutamente nulla, non vede e non sembra esserci nessuno nella stessa zona. Il respiro è affannato, come se fosse affaticato, debilitato e spossato. Vorrebbe dormire, ma non lì, non deve farsi nemmeno prendere dall'ansia. Deve ragionare, deve capire che cosa stia succedendo, deve provare a trovare una soluzione che ha già in mente se e solo se riuscisse a riattivare la circolazione del chakra. E' stanco, debilitato e la botta subita non serve a far altro che ad acuire ed aumentare quel senso di spossatezza. < Dove .. sono .. > Si chiede da solo, sentendosi braccato alla schiena da una sorta di schienale. E' legato come un salame a mani, piedi e busto, come se lo avessero voluto immobiizzare. < Io .. devo .. > Andare? Morire? Dormire? < .. figli di p*****a > Ha ancora forza per parlare e per fare questo commento che, si spera, possa non dispiacere al sedicente Dio ed ai suoi sottoposti. E' vestito, non è quipaggiato e non ha più la sua mantella. Sente freddo, ha qualche spasmo e non riesce a stare tranquillo. Il cuore batte forte e sembra uscirgli dal petto, come se fosse un tamburo. "Tu-tum! Tu-Tum!" Un battito assordante nelle sue orecchie, un rumore fragoroso che si confronta con quello del fiato che, flebile, testimonia comunque una certa vitalità del giovane: non è ancora morto per loro sfortuna. Gli occhi sono aperti, ma sono pesanti. Vorrebbe chiuderli solo per un secondo. Le palpebre calano, sembra addormentarsi. Ma una luce compare in fondo al suo tunnel. Una voce che gli dice "io pensavo che i Doku fossero forti". E' una voce maschile, che rimbomba nella notte e che prende forma di un ragazzo alto, biondo. E' Itawooshi. "Pensavo che ti avrei ucciso io, e invece sei qui, legato come un salame a morire". La sua figura si avvicina, il cuore batte forte e Sosachi decide di spalancare ancora gli occhi. Non deve morire < Non .. devo .. morire > Si ripete la solita frase a bassa voce, come se fosse impazzito. Non può fare molto, ma deve provarlo. Le braccia sono legate ad altezza polsi e sono ravvicinate. Deve ruotarle, deve cercare di impastare il chakra. Farà male, ma deve sopravvivere e deve uscire da questa stanza dove, per altro, non sembra aver una soluzione differente. Deve avere calma e deve fare le cose correttamente e molto lentamente. Per prima cosa rallenterebbe il battito , per essere rilassato, per non farsi prendere dal panico. "Calma, calma" si ripete nella testa. Per prima cosa cercherebbe moooooolto lentamente di far ruotare la mano destra e così la sinistra, una per volta. E' consapevole che potrà provare dolore, ma deve provarlo. Alla fine la vita è solo sofferenza e dolore: questo non è altro che un assaggio. Dolore per asccendere, per crescere. Se fosse riuscito a girare i polsi, non senza fatica, tenterebbe di portare le mani con i palmi adiacenti. Una volta fatto, andrebbe a comporre il sigillo caprino per cercare di evocare il suo chakra. Se fosse riuscito a congiungere le mani nel sigillo della capra, andrebbe ad immaginare le due sfere energetiche: sfera del corpo e della mente. La prima sarebbe immaginata al centro dello stomaco, mentre la seconda all'altezza del cervello, della mente. Una volta richiamate, Sosachi, sempre mantenendo il sigillo attivo, tenterebbe di farle collidere tra loro attraverso una forza gravitazionale talmente forte da farle mescolare, facendone precipitare una e levitare l'altra. Due sfere di due colorazioni differenti che dovrebbero polimerizzarsi all'altezza del plesso solare per dare forma al suo chakra. Gli servirebbe per tornare a sentirsi vivo. Deve farcela, deve torrnare a vivere. Deve farlo < Tamaki arrivo > direbbe se avvertisse la polimerizzazione del chakra. Non può morire lì, deve aiutare Kimi a prendersi quella testa, quella del biondo dlla lingua biforcuta. [Tentativo impasto del chakra]I muscoli ti fanno male, ruotare i polsi per te non sarebbe facile in qualsiasi caso figurarsi ora che hai le mani legate così stretta da non permettere praticamente a nulla di muoversi. Ci provi sì e il dolore ti sommerge, sei talmente tanto spossato che forse non te ne accorgi ma provi solo del dolore senza riuscire a voltarsi, non componi alcuni sigilli, non puoi semplicemente farlo. Ciò che però succede è sicuramente il fatto che la tua pelle si apre per via dello sfregamento, stai usando tutta la tua forza e per questo un senso di bruciore ti assale, ti stai semplicemente tagliando i polsi senza essere riuscito, di fatto a comporre il sigillo della capra. Per questo fallisci? No. Per tua fortuna la tua abilità fa sì che la composizione del sigillo non sia altro che una mera abitudine, un retaggio di quando eri un semplice genin motivo per il quale riesci comunque nel tuo impasto. Certo ora ti ritrovi con i polsi che ardono peggio dell’inferno e completamente rossi, qualche goccia di sangue per via degli strati di pelle che ti sei strappato da solo ma nulla di troppo preoccupante, forse. Non ti accorgi certo di essersi colorato le braccia e non percepisci distintamente le gocce di sangue, sei troppo stanco ma l’unica cosa certa è che hai richiamato il chakra, lo senti quel vigore tornare a prendere parte del tuo corpo, senti anche la fatica con cui circola, che ti abbiamo già fatto qualcosa? Sbatti le palpebre qualche volta per mettere meglio a fuoco se vuoi ma tanto resti al buio. Qualcosa però si muove, lo senti ed è lontano ma il rumore lo percepisci distintamente nel momento stesso in cui la tua forza vitale torna a scorrere prepotente in te. Un caso? Una visione? Forse te lo sei solo immaginato. Il rumore però è stato netto e sordo, come di qualcosa che cade o che viene lanciato, scegli a seconda del pensiero che meno di terrorizza piccolo ninja. In ogni caso puoi essere certo, nella stessa incerta maniera in puoi pensare di non essertelo immaginato, che provenga in un luogo dalla distanza indefinita davanti a te. Cos’hai davanti? Non lo sai è tutto immutato, buio, ti bruciano solo i polsi ma per quello puoi odiare solo te stesso e le tue vecchie, brutte, abitudini. Che farai ora che hai deciso di non dormire? Domandati anche perché sei ancora vivo o quanto tempo avrai prima che la tua morte sopraggiunga o se preferisci imita tua cugina e tira dritto come un toro senza farti domanda alcuna, solo sicuro che sia saggio? [ora fato:21.54][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][-3 pv per ferita superficiale ai polsi]
[Somewhere] Non può essere più paradossale una situazione del genere: lui, l'eroe d'oro, simbolo di luce e di lucentezza, si trova chiuso dentro una cavolo di prigione al chiuso, al buio e senza possbilità di staccarsi, se non fosse per quei cavolo di ganci che lo tengono fermo e inchiodato a quello che sembra essere un sedile. Non può rimanere fermo lì, deve andare oltre a quello che lo sta fermando. Ha ancora delle cose da portare a termine, deve andare incontro al destino e prenderlo per la testa. Non può lasciare a metà le cose che ha iniziato e che, inevitabilmente, dventeranno una missione non compiuta, se non uscirà da questo cavolo di stanza. La sua tattica non è corretta, o meglio, forse autolesionista: il chakra viene impastato correttamente donandogli forza e vigore. Ma il suo tentativo gli provoca dei danni superficiali e una bruciatura importante, cosa che non è piacevole. < Fottetevi tutti .. > La sua proverbiale calma sembra stia perdendo il suo trono e sembra che, invece, stia avvicinandosi quella sana pazzia che pare essere un leit motiv della famiglia di appartenenza. Deve rimanere lucido, nonostante sia una situazione pessima ed in grande difficoltà. Si sente affaticato, nonostante la polimerizzazione del chakra. E' spossato, come se gli avessero fatto qualche cosa. I suoi sensi, però, gli permettono di avvertire un rumore sordo alla fine, come se fosse stato fatto cadere qualche cosa o se fosse stato lanciato qualche cosa. Ma siamo sicuri sia tutto vero o è stato generato solamente dalla mente del Doku? Non vuole rimanere lì abbastanza per scoprirlo. Deve agire. Se, da una parte l'accademia lo ha ferito, ora potrebbe salvarlo. Per prima cosa, cercherebbe di inviare un modesto quantitativo di chakra all'altezza degli arti superiori, con particolare attenzione sui polsi. Una volta irrobustita la muscolatura e resi più forti gli arti superiori, cercherebbe di liberarsi. < Allora, come si faceva .. > Bofonchia tra sè e sè. Ripercorre la sua vita arrivando all'accademia quando gli era stata insegnata l'arte dello scioglimento dei nodi. Una volta irrobustiti gli arti cercherebbe di muoverli per allontanarli, facendo leva sulla muscolatura dei bicipiti e degli avambacci. Prova a far allontanare le mani per spezzare le corde e liberarsi così da questa morsa che lo rende prigioniero. Vuole spezzarlo, non vuole divincolarsi da quei nodi, ma cerca proprio di distruggere quel cappio che lega e che tiene fermi gli arti del giovane. Se si fosse liberato correttamente, ora dovrebbe ritrovarsi con gli arti liberi e leggermente doloranti. Li porta davanti a sè, cercando di riprendere la sua moblità e la sua capacità di muoverli. Il fatto che fosse bloccato da tempo potrebbe aver intorpidito anche la sua muscolatura. Digrigna i denti e corruga la fronte, cercando di fare chiarezza e per riprendere anche famigliarità e sensibilità con gli arti superiori. Li massaggia lentamente, avvertendo dolore sui polsi. Deve, però, fare attenzione d'ora in poi. Se si fosse liberato ed avesse ancora la facoltà di poter procedere adeguatamente, cercherebbe di comporre il sigillo della capra all'altezza al petto, facendo leva su di un'altra delle tecniche dell'accademia. La trasformazione. Non deve trasformarsi in Miki, ma in qualche cosa di decisamente piccolo per potersi divincolare dalla presa. Le mani verrebbero quindi congiunte al petto nel sigillo della capra. Gli occhi vengono chiusi ed andrebbe ad immaginare la figura di un animaletto particolarmente simpatico e rappresentativo: una salamandra. La immagina nel suo colore originale, nera con macchie giallastre sul corpo. La sua forma è quella di una lucertola della lunghezza di una ventina di centimetri. Quello che cercherebbe di fare, quindi, sarebbe di mutare le sue sembianze. Come? Per prima cosa andrebbe ad espellere il chakra verso l'esterno, verso la sua epidermide, canalizzandolo verso gli tsubo e creando una patina sulla superficie del corpo del giovane. Una volta fatto, cercherbbe di modificare, di mutare e di manipolare quello strato sottile di chakra per acquistare la forma prefissata. Attraverso la sua conoscenza e la maestria nelle arti magiche, Sosachi cercherebbe, dunque, di modifcare l'alone di chakra esterno che aveva appena creato, così da camuffare la sua presenza e la sua forma. L'arte della trasformazione, appunto. In sostanza, dopo essersi liberato dai nodi sui polsi, cercherebbe di trasformarsi e di diventare una salamandra, una lucertolina che, date le dimensioni, dovrebbe potersi liberare facilmente dai nodi e dalle corde che lo tengono fermo. Una trasformazione per liberarsi, questo è il tentativo del biondo. [Chakra 70-2/70 = 68/70][1/2 Scioglimento dei nodi + 1/2 Tecnica della trasformazione]Procediamo prima con il dirti che ci sei riuscito! I tuoi polsi sono liberi a differenza del resto del corpo, iniziare con quella tecnica è stata una grande idea e il tuo riflettere ha portato i suoi frutti. Ma qual è il problema? Nessuno potremmo pensare E INVECE. Invece il dio si è accorto del tuo risveglio con il semplice richiamo del chakra motivo per il quale avevi sentito quel rumore. Ma che accade ora? Forse vedi qualcosa? Forse percepisci la sua presenza o senti altri rumori? No in realtà ciò che vedi è solo una grossa fiamma che ti sta venendo incontro e tu sei ancora semplicemente incastrato su quella sedia che se tocchi capirai essere di legno, pessima pessima combinazione ragazzo. Descriviamo meglio ciò che vedi però. Mentre tu ti prepari a compiere quella tecnica di trasformazione una calda e fiammeggiante palla che ti sta arrivando in faccia potrebbe distrarti, forse è meglio che lo faccia. Non ti è ben chiaro il diametro proprio a causa dell’oscurità che la circonda però comprendi quanto sia gigantesca, capisci anche che sia stata portata in modo da lasciare circa 40 centimetri dal terreno, forse è tutto infiammabile? Non si sa in ogni caso quella calda meteora che ti sta arrivando addosso supera di sicuro i venti metri, più si avvicina più riesci a capire quanto sia gigantesca rispetto ad un piccolo doku legato ancora alla sedia. Non hai tanto tempo prima di finire semplicemente bruciacchiato ed arrosto come una deliziosa pecora, una deliziosa pecora che diventerebbe ottimo cibo per quell’entità che non ha proprio voglia di vederti fuggire. Non ti sono chiare le dimensioni di quel luogo anche perché il bagliore accecante ti percepisce di cogliere molti dettagli, solo il soffitto sta parecchio lontano dato che sopra a quel diametro immenso di fuoco non scorgi nulla, oscurità pura che viene rischiarata appena, anche ai lati non riesci ad intravedere muri, ovunque tu sia è proprio enorme. Comunque torniamo alla tua fine, pardon al tuo attacco: riassumendo vedi un bagliore caldo e infuocato che supera di un bel po’ i venti metri di diametro dirigersi verso si te, capisci che dal terreno lascia poco più di 40 centimetri come a non volerlo nemmeno sfiorare, ma in ogni caso sei ancora legato come una biscia, che vuoi fare? [1/4 di difesa extra] [ora fato:22.35][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][-3 pv per ferita superficiale ai polsi]
[Somewhere] La difficoltà principale è vincere sè stesi, andare oltre le proprie capacità, cercare di prevedere le mosse nemiche e provare ad anticipare sul tempo il nemico. Ora, che cosa succederà? Ma soprattutto non ha ancora capito dove cavolo lo ha fatto finire il fato. La sua strategia non è sbagliata, riesce a divincolare la sua stretta, ma non riesce a trasformarsi perchè qualche cosa lo frena e .. niente, una palla di fuoco enorme gli sta arrivando addosso, come se fosse la morte che veloce si avvicina per reclamare la sua fine. No, non deve morire adesso, deve tornare a casa. < C***o .. che situazione del cavolo > La palla di fuoco sembra enorme, ma la cosa che più lo fa trasalire è la velcoità con cui si avvicina alla sua postazione. E' seduto su una sedia, legato ancora. Non ha tante scelte e non può fare molto. Non ha nemmeno il tempo per agire correttamente come vorrebbe. Contrastarlo? No. Avendo le braccia libere può contare comunque di una certa mobilità, come se potesse maggiormente far leva sulle proprie capactà e come se fosse solamente seduto con una zavorra attaccato alle chiappe. Ha poco da fare e l'unico spiraglio sono i 40 cenimetri di distacco dal terreno che separano la palla di fuoco dal terreno. Non ha molto da fare, non ha una grandissima scelta e non saprebbe come bloccarla, anche perchè, ripetenolo, il tempo è quello che è. Contranedo la muscolatura addominale, cercherebbe di darsi uno slancio con un colpo di reni verso la sua destra. Le mani, invece, andrebbero a prendere il sedile della seggiola per darsi un ulteriore slancio e piombare a terra lateralmente. Le braccia devono collaborare con il busto e la muscolatura sopra all'inguine per darsi uno slancio verso Il lato. Il busto, essendo bloccato, non può far molto, ma le gambe devono fare qualche cosa. Avendo presa sul terreno, cercehrebbe di darsi uno slancio anche con queste per potersi buttare di lato. Insomma, braccia e gambe si devono prodigare per far precipitare in terra il giovane ragazzo. Se fosse arrivato in terra, il giovane cercherebbe di atterrare con la spalla destra. Non sa che cosa potrà accadere ora. Cerca di spostarsi sul lato della sedia, per limitare e ridurre notevolmente la superficie di contatto. Deve stare sotto i famosi 40 cenimetri circa. Non sa e non ha calcolato quanto possa essere larga la sedia, ma deve agire d'anticipo e provando a schivare questa palla di fuoco. In conclusione, oltre a lanciarsi sulla destra, cercherebbe anche di farsi piccolo piccolo per lmitare eventuali danni e punti colpiti. In pratica, è come se stesse cercando di abbassarsi e passare sotto ad un convoglio in corsa, solo che questo brucia e fa male. Una salamandra, portatore del katon, dovrà affrontare una palla di fuoco. Infine, deve anche sperare in un atterraggio morbido, motivo per cui cerca anche di irrigidire il collo ed evitare colpi di frusta. Si salvi chi può. [Chakra 70/70][1/4 fuga per la vittoria]Caldo fa sempre più caldo mentre quell’immensa palla di fuoco si avvicina. Ma sei abbastanza furbo da trovare la via di salvezza motivo per cui ti butti sul tuo fianco destra lasciando che quella grossa sfera ti passi sopra limitandosi a farti bruciare i capelli di pollo bruciato, niente di più se non del semplice fastidio. Ma buttarsi a terra ha comunque delle conseguenze, la spalla prende un bel contraccolpo non venendo attutita la caduta e sentirai un po’ di dolore, nulla che comunque prosegua dopo il primo secondo di blackout, anche perché ribadiamolo: tanto già non ci vedevi nulla. Similmente sbatti anche il fianco destro ma non ci sono conseguenze. Ad avere la peggio sarà invece la sedia che causa dell’inclinazione si spezzerà, il risultato sarà avere le gambe completamente libere, i piedi svicolano via da quella corda mentre la schiena resta ben ancorata a quel legno, una semplice tavola di legno slegata da qualsiasi seduta, insomma i movimenti sono ristabiliti, più o meno. Da quella posizione riesci a scorgere la distanza del Dio, o almeno da quel bagliore che ti ha attaccato, che sta ad almeno 25 metri da te. Pensi che sia finta? No. Ora vedrai un nuovo getto di fuoco uscire da un luogo non ben definito, che sia la bocca? Tanto tu non distingui così bene la forma per capirlo. Una nuova fiammata in tua direzione che si muove molto velocemente, la vedi prima, non sei distratto dall’utilizzo di tecniche quindi puoi concentrarti sulla prossima mossa. Si avvicina veloce quella che somiglia sempre di più ad una maledetta fenice infuocata. Il tuo avversario in ogni caso sembra così sicuro di sé e preso dalla situazione che non si è mosso. Ancora una volta l’attacco gigantesco superando i 10 metri di diametro, ovviamente viene portata verso il terreno, quindi in basso e sta arrivando a gran velocità.[2/4 di difesa] [ora fato:23.09][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][-3 pv per ferita superficiale ai polsi]
[Somewhere] Non era meglio starsene a casa al caldo? No, vai a pregare al tempio, vai a farti due passi nella tempesta, si, scelta molto saggia. Cosa cavolo gli è passato per la testa? Non poteva starsene a casa tra le braccia di Tamaki? No, doveva andare a chiedere il favore dei Kami e guarda .. ora un sedicente Dio ti sta dando la caccia, ti ha legato come un cotechino e ti scaglia contro palle di fuoco della grandezza di un edificio. Poteva andargli meglio, forse, no? Il fato deve volerlo mettere alla prova e lo sta facendo davvero penare, anche perchè si è ritrovato lì dopo essere stato ferito, dopo essere svenuto e magari anche picchiato, chi lo sa. Sta di fatto che ora riesce a cadere, la sedia si spezza e rimane attaccato alla sua schiena la parte posteriore dela sedia che gli rimane attaccata come se fosse una sorta di armatura. Deve però fare in modo di potersi divincolare da tutto questo, ma prima deve anche cercare di evitare il secondo attacco e deve provare a non morire, avendo anche sentito passare il fuoco sulla testa e bruciare dei capelli. Ancora i suoi capelli, come Hirako. < Alzati scemo .. > Dice a sè stesso, facendo leva sulle braccia e sulle gambe ora liberatesi dalla loro presa. Si sente libero, ma deve agire velocemente e senza farsi prendere dal panico. Qualche cosa illumina la stanza e da davanti a lui sembra arrivare una sorta di fenice di fiamme che, più visibile, viene vista partire da molto prima rispetto al colpo precedente. L'unica cosa da fare è schivare e muoversi, anche per evitare quell'attacco frontale e morte certa. Non sa quanto sia grossa la stanza, ma il riverbero dei suoni gli fa presagire una certa ampiezza degl spazi. Ristabilitosi in piedi deve prevedere la sua offensiva e difendersi. Abbassando il baricentro, nonostante un leggero dolore alla spalla, tenterebbe di scattare lateralmente verso la sua sinistra di una decina di metri. Lo scatto verrebbe compiuto alternando le gambe in maniera rapida, facendo leva sulla muscolatura dei gemelli dei polpacci. Un passo dopo l'altro dovrebbe permettere al giovane di uscire dal raggio di azione della tecnica e risparmiarsi danni. Dovrebbe compiere dei movimenti fluidi e rapidi verso la propria sinistra, sperando, per altro, di non incappare contro un qualche muro o qualche cosa di fisico che possa bloccarne i movimenti. Se fosse riuscito a schivare adeguatamente il colpo, cercherebbe di compiere uno scatto in avanti di altri dieci metri, verso il sedicente dio, così da portarsi a circa una quindicina di metri dal nemico che, presumibilmente si trova leggermente spostato sulla sua destra, insomma, da dove sarebbe partito il secondo colpo. Se fosse riuscito a schivare ed avvicinarsi proverebbe a utilizzare una sua controffensiva, giusto per saggiare le doti dell'avversario. Le braccia si muoverebbero a comporre i sigilli di drago, serpente, tigre e scimmia. Quindi andrebbe ad inarcare la schiena all'indietro per riempire la cassa toracica di aria per combinarla con il chakra katon all'interno dei polmoni. Cerca di comninare queste due sostanze nei polmoni, comburente e combustibile. Nel suo corpo dovrebbero nascere delle fiamme, pronte ad essere espulse. Le mani, dopo i sigilli, andrebbero a scioglieri e la destra, creando una "O" con indice e pollice, verrebbe portata alla bocca. Indi, spostandosi in avanti, andrebbe a soffiare in direzioe dell'avversario un getto di fiamme delle dimensioni di 5 metri di diametro. La sua tattica sarebbe quella di sparare quella palla di fuoco verso l'avversario e manovrarla. Infatti, prima cercherebbe di colpire frontalmente il suo avversario ma, mantenendo la concentrazione, nel caso avvertisse uno spostamento dello stesso nemico, proverà. Amodificarne la direzione. Al momento, dunque, se fosse riuscito a schivare ed avvicinarsi, cercherebbe solamente di sputargli contro una palla di fuoco di dimensioni importanti. Non deve soltanto prenderle! [Chakra 70-4=66/70][1/4 schivata laterale di 10 metri a sx + 1/4 avvicinamento di 10 metri + 1/2 palla di fuoco]La situazione in quel posto di fa bollente! UHUHHH! No per la grossa tristezza del fato non ci sono bei manzi mezzi nudi ma solo un sacco di fiamme, maledetti utilizzatori di Katon. Andiamo comunque con ordine. Il tentativo di schivata è senza alcun dubbio buono ma tu sei così lento rispetto a quella tecnica! Riesci a sostarti abbastanza da non rischiare davvero la vita ma l’ultimo a togliersi dalla traiettoria vorrebbe essere il polpaccio sinistro che viene investito, seppur non in pieno, dal colpo andando così a bruciarti non solo i vestiti ma anche la pelle. Il dolore lo senti ed è forte, per quanto quindi tu ti sia muovendo l’esplosione giunge subito dopo il primo tocco e finisce per investirti, nulla di troppo preoccupante ti ritrovi semplicemente sbalzato altri 10 metri in avanti, dove in effetti proprio tu stavi correndo. Sei a terra ma questo non ti impedisce di andare a comporre i sigilli e usare la tua tecnica. Il luogo si illumina ancora una volta e il tuo avversario sembra schivarla con una facilità a dir poco imbarazzante, lui davvero è veloce. Ora però hai nuove informazioni, proprio grazie alla tua tecnica: venti metri quelli per raggiungere il muro davanti a te, dietro alla posizione precedente del tuo avversario si trova una porta aperta, non ha mai avuto bisogno di chiuderla. Insomma, non hai ancora idea di quanto sia grossa quella stanza ma almeno sai da dove è arrivato lui che adesso, per via della schivata a 10 metri di lontananza, in diagonale verso le tue spalle e il tuo lato sinistro. Non ti parla comunque è decisamente più interessato a farti fuori. L’attacco che hai subito ha comunque compromesso di poco il tuo polpaccio sinistro e solo perché sei stato colpito di striscio, questo ha ridotto i danni che avresti potuto avere, insomma fa male e la carne è scoperta ma riesci comunque a muoverti. [-10 pv]Inizi a sentirti spompato ora, come se qualcosa ti stesse consumando la tua stessa energia vitale, il nemico che si è rivelato decisamente potente è alle tue spalle e a differenza tua si sta rinvigorendo, lo vedi nei suoi occhi e in quella bocca appena aperta come se stesse aspirando qualcosa, divorando. Tu invece dal canto tuo stai iniziando a sentirti sempre con meno forze, nonostante il chakra in te[-3 punti chk][2/4 di difesa] [ora fato:23.52][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][-13 pv per ferita superficiale ai polsi+impatto polpaccio sinistro]
[edit][niente difesa ho dimenticato io di toglierla ♥]
[Somewhere] Una spada di Damocle pende sulla testa del giovane ragazzo: deve agire e deve difendersi in un gioco delle parti come se fosse un ballo. Prima conduce, poi conduce un altro, prima uno fa fare il caschè e poi tocca all'altro. Solo che qua si gioca con le fiamme e si rischia la vita, non si è mossi solo da amore e da affetto, ma da rabbia, ira ed istinti omicidi. Non ha inscenato la sua migliore strategia, ma ha cercato di saggiare e di testare anche la forza del nemico, visto che tutto questo gli è sconosciuto, come gli è oscuro il luogo dove sia. In pratica è come se si trovasse immerso nell'oscurità e come se stesse combattendo contro sè stesso, come se stesse affrontando un nemico davanti a lui che non vede ma che l'altro può vedere e probabilmente percepire. Come fermare un avversario del genere? E', davvero, come se stesse affrontando un nemico invisibile da cui non può nascondersi. Non può disattivare il chakra, ma deve anche trovare una soluzione a tutto questo. L'oscurità, questa dannata oscurità! Avrebbe bisogno di vedere, ma .. forse potrà affidarsi al suo udito. Si dice che quando un senso è limitato, l'altro potrà svilupparsi e diventare decisamente più efficace. Il tutto, però, non è favorito dai danni ricevuti dalle fiamme e dall'esplosione che provocano dolori forti al polpaccio sinistro. Sente bruciare, la carne è cotta e i suoi abiti sono bruciati. Non bene, decisamente non bene. Il ragazzo spara però quella palla di fuoco che viene evitata dal nemico che ora scompare dalla sua vista. Dov'è andato? Chiude gli occhi sciogliendo la presa con la palla di fuoco e cercando di capire dove sia finito l'altro. La sua tecnica sembra essere stata utile: ha rivelato un'apertura e una zona franca da dove poter scappare, ma sarebbe decisamente troppo semplice. Non ha sentito danni e rumori di corpi che si bruciano, a parte il suo. < Dove sei finito ... > Mugugna a sè, ascoltando e cercando di prestare attenzione con l'udito. Sente dei movimenti dietro di sè. Si volta e vede il nemico, lo osserva, vede i suoi occhi e la sua bocca semi aperta come se stesse assaporando e gustando qualche cosa. Contemporaneamente avverte una sensazone di privazione, come se stesse privando delle sue forze il giovane Doku. Sarebbe una cosa intelligente sciogliere il chakra, ma sarebbe anche decisamente troppo rischioso e troppo duro da fronteggiare. Non deve lasciarsi prendere dalla smania di portare a termine la lotta, ma deve cercare di chiudere la via del nemico per avvicinarsi alla porta e fuggire. Deve agire prima che quella sanguisuga continui a ciucciare chakra dal suo corpo. < Smettila .. ciuccia questo. > Buongiorno! Che gentiluomo! Deve essere parte della creme de la creme dell'alta borghesia di Kusa. Le mani vanno a comporre lesti i sigilli di drago, serpente, scimmia, cinghiale, cavallo e tigre. Una volta fatto, portando ancora indietro la schiena cerca di inspirare un quantitativo sempre superiore di aria. Ossigeno che dovrebbe fondersi con il chakra katon nel suo organismo per generare delle fiamme, nuovamente, come prima, ma con un potenziale superiore. Una volta terminati i sigilli va a soffiare verso l'esterno un quantitativo di aria mischiata a fiamme, così da generare una nuova vampata di fiamme verso il nemico che vede, avverte. Sa che potrebbe non colpirlo e che potrebbe essere prevedibile, ma adesso deve fuggire. Dunque, se fosse riuscito a soffiare le fiamme contro il suo avversario, cercherebbe di voltarsi e di approfittare di una sua eventuale schivata per avvicinarsi alla porta. Infatti, voltandosi, cercherebbe di correre verso la porta. I passi si dovrebbero alternare velocemente, ma con dolore, specialmente appoggiando il piede sinistro, dnneggiato e bruciato come il resto del polpaccio. E' un tentativo disperato di fuga, deve allontanarsi, deve sconfiggere questa sua fobia. Il buio, la paura di non vedere lo attanagliano. Sosachi, però, coragiosamente, deve scappare e fuggire, deve mettersi in salvo. Destro e poi sinistro, sebbene malconcio. Un passo dopo l'altro, una fuga per la salvezza. Cerca dii prestare attenzione correndo e cerca di non fare troppa pressione sulla zona ferita, motivo per cui cerca di fare maggiormente peso sulla gamba sana. Deve arrivare alla porta, deve salvarsi, deve ritrovare la luce e fuggire, forse la scelta più saggia di tutte. Ultimamente, purtroppo ha visto e fronteggiato nemici troppo forti e ha conosciuto l'arte della ritirata. Deve però farcela, non può fallire e morire lì. Spera di avvicinarsi all'uscita, nonostante spossatezza e debolezza, ferite possano debilitarlo. Deve farcela, lo stanno aspettando. [Chakra 66-3-10=53/70][3/4 palla di fuoco suprema + 1/4 spostamento verso la porta]L’attacco ti permette di evitare che il tuo avversario continui ad aspirare i tuo chakra, costringendolo quindi a spostarsi ulteriormente. Lui puoi notarlo, proprio perché decisamente più luminoso di un normale corpo si staglia nell’oscurità andando ad arretrare e scartare di lato. Tu intanto ti sei avvicinato alla porta e lui invece ha deciso di tagliare le distanze ancora una volta, insomma alla fine dei conti fatti lui è riuscito a portarsi a solo 5 metri da te, sì schivata compresa. Non incartiamoci troppo con i numeri, mentre lui schiva allontanandosi tu vai ad avvicinati alla porta e poi lui ti raggiunge restando. Perdonate se è confusionario ma l’ora è tarda. Intuisci i movimenti delle sue mani per quanto lui resti solo una sagoma luminosa fino a quando due lunghe fruste di fuoco appaiono nelle sue mani, e cosa ci farà ti chiedi giusto? Semplice ha tutta l’intenzione di andare a colpirti e legarti come un suino, la frusta fiammeggiante nella mano destra arriva proprio dalla tua sinistra e punta alla tua destra, altezza caviglie così da voleri far perdere l’equilibrio. La gemella invece arriva dalla tua destra e va verso sinistra e punta ad altezza collo. Si muovono molto velocemente ma tu hai ancora una volta il tempo di renderti conto di quell’attacco, certo puoi stare fermo ad aspettare che ti attacchi o agire subito, in ogni caso sai che sta per fare qualcosa di brutto. Sperando tu abbia compreso il divario tra di voi non ti resta che trovare il modo per non fare la fine del maialino arrosto, dopo il rischio di diventare pecorella. La porta dista ormai solo 10 metri da te, che farai?[2/4 di difesa] [ora fato:00.28][20 minuti ad azione][quest chiusa per Sosachi][-13 pv per ferita superficiale ai polsi+impatto polpaccio sinistro]
freeze perchè il master è vecchio e ha sonno ♥
Giocata del 04/06/2020 dalle 19:53 alle 23:06 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Somewhere] Che fosse una battaglia senza spiraglio di vittoria era chiaro, data la superiorità schiacciante del nemico, un nemico che esula dai normali confini di umanità. Si era sempre definito come un ninja valoroso, ma nulla comparabile con quello che sta succedendo in questo enorme stanzone. Il divario tra i due combattenti è decisamente troppo elevato: Sosachi ed il Dio non sono minimamente comparabili. Questa potrebbe essere la tomba del Doku, ci sono ampie possibilità che ciò accada. Che sia giunta la sua ora? La sua palla di fuoco sfiora l'avversario che la schiva con un'estrema facilità, tanto da risultare disarmante. Il biondo stringe i pugni e digrigna i denti, comprendendo come la cosa fosse chiara: non riesce a colpirlo e deve andarsene, essendo in estrema inferiorità. < Oh ma daiiii > Esclama contro il cielo, come se fosse diventato consapevole della sua debolezza rispetto all'altro. Prova dolore, un dolore non solo fisico dovuto alle ferite sui polsi ed al polpaccio, ma un dolore profondo, un dolore psicologico che si insinua nella sua mente. Un dolore che è chiamato paura, un sentimento che sinuoso si interseca con la mente del giovane Doku, un pensiero che lo fa crollare sulle ginocchia, metaforicamente parlando. Gli occhi si sgranano vedendo la figura dell'altro illuminata dalle sue fiamme. Potrebbe essere l'ultima persona a vederlo vivo, se solo il destino volesse e si spera non voglia. < Ghg > Digrigna i denti ancora per il dolore al polpaccio sinistro che è stato ferito precedentemente. < Che cosa vuoi da me! > E' una domanda che serpeggiava nella sua mente. Cosa può volere un dio da una figura così come quella del Doku? Dannazione, dannazione ed ancora dannazione. Il dolore penetra nella sua mente. Deve reagire però, deve anche far fronte ad un nemico che, nonostante questa sua situazione non cerca di indietrggiare ed, anzi, sembra essere particolarmente agguerrito. Non vede che cosa sta succedendo, ma può soltanto intuirlo. Dalle sue mani appaiono due lingue di fuoco che sembrano essere delle lunghe serpi di fiamme. < No, hai rotto i co*****i > Non è così che ci si riferisce ad un sedicente essere superiore. Tuttavia, lo stesso Dio non è misericordioso, anzi. Le lingue di fuoco sono visibili nella notte e deve cercare di anticipare i movimenti dell'altro, provando a non farsi colpire. Le due fruste si muovono per prendere a tenaglia l'avversario. Non sa che cosa possa succede e dove possa colpirlo, ma una delle due sembra esser rivolta verso il basso e l'altra verso l'alto. Che fare? Una luce emerge dalla sua mente, come un appiglio a cui aggrapparsi. Una voce che gli dice "muoviti cretino", una voce femminile, fredda, buia, che è perfettamente riconiscibile e chiaramente distinta dalle orecchie del giovane. E' sua cugina che gli parla. In realtà sta impazzendo e questi sono i primi segnali del suo decadimento psicologico. Deve considerare diversi aspetti, tra cui il dolore al polpaccio sinistro che lo potrebbe rallentare. Tuttavia deve agire in qualche modo. Ragionare sarebbe decisamente controproducente e pericoloso. Cosa fare? Scappare come un ratto, forse, è la cosa migliore da fare. Il dolore lo attanaglia e la paura, ragazzi, la paura, diventa il suo principale nemico. Il terrore lo assale, ma non deve farsi prendere dall'agitazione. La paura e l'adrenalina lo stanno pervadendo, ma deve agire. "Svegliati scemo" si dice nella testa quando vede l'altro cominciare ad allungare le braccia e lanciare verso di lui quelle dannate fruste. Deve agire. Subitamente e prontamente viene inviata una modesta quantità di chakra all'apparato muscolo scheletrico delle gambe, delle leve inferiori, combinandolo con l'adrenalina che già scorre nel corpo del ragazzo. Il chakra dovrebbe irrobustire notevolmente la muscolatura inferiore. Se avesse potenziato la sua muscolatura a dovere cercherebbe di richiamare una delle tecniche di base che si imparano nel percorso accademico: la sostituzione di secondo tipo, quella che si basa sullo sfruttamento e l'ipertensione muscolare. Irrigidirebbe la muscolatura addominale e si darebbe uno slancio indietro, cercando di compiere una corsa all'indietro di circa 7 metri ad una velocità triplicata rispetto alla normale possibilità del Doku. Ma come andrebbe a correre? Non in maniera ritta, ma contratto. Proprio lì la muscolatura addominale dovrebbe servire a dare equilibrio. Flettendo le leve inferiori, infatti, dovrebbe avere l'equilibio sufficiente per correre all'indietro (sempre mantenendosi frontale al Dio) senza cadere. Ma perchè? Perchè, nel frattempo andrebbe anche a chinare in avanti il busto, riducendo notevolmente la sfera d'interesse dell'attacco del Doku che dovrebbe perdere in altezza. In pratica, ingobbendosi, cercherebbe di ridurre la possibilità di essere colpito. E per l'altra frusta? Per l'altra, invece, cerca di schivarla indietreggiando. Come? Sempre semplicemente, almeno nei suoi pensieri. Arrivando da sinistra, dalla sua sinistra, ed andando verso destra, cerca di saltarla. Infatti, arrivando prima dal lato mancino, Sosachi, nella corsa, tenterebbe di calcolare la tempistica e alzare a tempo prima la gamba sinistra e poi la destra, così che, in corsa, la frusta possa essere saltata semplicemente alzando correttamente le piante dei piedi tanto basta da farsi passare la frusta sotto ai piedi. Nel farlo, ovviamente, non alzerebbe la testa per evitare di essere colpito. In sintesi, accovacciato come un uovo cercherebbe di allontanarsi ed evitare di farsi colpire abbassandosi e alzando a tempo e nel momento corretto le gambe durante la corsa. Se fosse riuscito a schivare, inoltre, proverebbe, sebbene affaticato, a macinare ulteriormente i metri rimasti per poter raggiungere la porta. Forza Sosa. [Chakra 53-4=49/70][2/4 tecnica della sostituzione II tipo di 7 metri indietreggiando + 2/4 eventuale movimento verso la porta]Il biondo riesce perfettamente nella sua schivata questa volta, andando infatti ad aumentare la sua velocità di movimento quel tanto che basta per indietreggiare correttamente, non che non faccia ridere il modo in cui lo fa, ma al dio non hanno fatto il senso dell’umorismo. Non cogli espressione in quella mistica figura solamente ora che ti sei portato appena fuori dalla porte ti senti nuovamente spossato [-3 chk] per quanto all’interno di quella che era la tua prigione nulla pare cambiare se non l’avvicinarsi di quella malefica presenza succhia chakra. Ora comunque ti rendi conto di essere infondo ad un tunnel, lievemente illuminato motivo per cui finalmente potrai renderti conto che la larghezza di quella via di fuga è di 5 metri, non di più. Permette giusto a due persone di muoversi l’una accanto all’altra comodamente. Ahn sì a proposito di persone che camminano l’una accanto all’altra a circa 5 metri da te ci sono due figure del tutto simili al maledetto che hai lasciato nella stanza, ti vedono e percepiscono ed è per questo che aprono appena la bocca andando così ad aumentare il tuo senso di spossatezza [-4chk]. Oltre a loro intravedi a 70 metri da te un potente bagliore, come un oblò della dimensione dello stesso tunnel. Ovviamente la strada è in discesa, così giusto per peggiorare il tutto. Riassumendo hai quindi a circa 10 metri alle sue spalle, dentro la stanza, l’utilizzatore del Katon che sta riprendendo a rubarti chakra, forse è proprio questo che vogliono da te, mentre davanti a te a solo 5 metri di distanza altre due, copie identiche del primo, che stanno effettivamente facendo la stessa cosa, oltre a loro invece un grosso e potente bagliore, come se la luce del giorno filtrasse all’interno, anche qui non c’è illuminazione, se non fosse per la luce che arriva dalle spalle dei tuoi nemici tu non potresti vedere nulla. Sei circondato da pietra, un puzzo di zolfo ti colpisce con prepotenza il muso, tutto intorno a te è dai toni scuri e a ben osservare capirai come la forma di quel luogo sia molto simile ad un tubo di cinque metri di diametro. Cosa farai? Riuscirai a seminare i tuoi avversari? Per ora loro si stanno solo godendo il pranzo (o la cena chissà) [ora fato:21.43][20 minuti massimo][quest chiusa per Sosachi][-13 pv per ferita superficiale ai polsi+impatto polpaccio sinistro][-7pt chk totali][distanza Sosa-Dio Katon: 10 metri][distanza Sosa-2Copie: 5 metri]
[Somewhere] Adrenalina, paura, terrore, sensazioni positive e negative che si intersecano tra loro in un valzer di emozioni che sembrano essere particolarmente scoordinate tra loro. L'effetto della sua strategia è efficace, riesce goffamente ma efficacemente a schivare il colpo dell'avversario che continua imperterrito ad avvicinarsi, portandosi a dieci metri di distanza dal Doku. Contemporaneamente, però, davanti a lui, a soli cinque metri altre due copie del dio sembrano stopparlo e fermarlo. < OHhh andiamo!!! > Maledice il giorno in cui ha deciso di uscire di casa per andare al tempio, per altro. Basta, ora è la fine dei giochi. Si sta decisamente spazientendo, nonostante sia sempre più spossato e sia sempre più fiaccato da questi nemici che stanno prosciugando il ragazzo del suo chakra. Si sente fiaccare da entrambe le parti, dal Dio e dalle sue due copie. Non va bene, non va bene, non va bene! < Levatevi dalle palle > In cagnesco lo scruta e li fulmina. Il corridoio dove si è infilato è decisamente stretto e non sembra esserci nemmeno un odore di fresca aria di montagna, ma anzi, zolfo, fiamme, inferi. < Ora vi faccio vedere il Diavolo! > Forse gli si è spenta la centralina, decisamente. Ha impostato il suo interruttore su Rage Mode, mentre il pacato a ragionevole Sosachi è stato messo a dormire. L'ultimo bagliore di senso, però, gli ricorda di non sprecare troppo chakra, data l'abilità dei nemici che sembrano essere particolarmente affamati. < Io non sono il vostro pasto, razza di idioti! > Ruggisce, mentre è ora davvero di richiamare le fiamme infernali. Le mani, come farfalle, vanno a combinarsi leggiadre ad altezza del plesso solare e vanno a comporre i sigilli di drago, serpente, tigre e scimmia, in rapida sequenza, come se ormai si fossero abituate ad incastrarsi in quelle pose plastiche. Una volta fatto, inarca indietro la schiena inspirando una quantità superiore di ossigeno, gonfiando come una cornamusa dei polmoni attraverso l'utilizzo anche della muscolatura del diaframma. Una volta incamerata aria, cercherebbe di plasmarla insieme al chakra katon, così da creare delle vere e proprie fiamme infernali all'interno del Doku. Una volta polimerizzate queste fiamme, dovrà espellerle. La mano destra viene portata alla bocca formando una "O" con indice e pollice. La schiena viene portata in avanti e contestualmente va a soffiare via quell'aria rovente che dovrebbe creare una vera e propria sfera di fuoco dalle dimensioni di 5 metri per 5, nel pieno delle sue possibilità. La palla di fuoco così creata dovrebbe incastrarsi perfettamente nella via di fuga, nel tunnel in cui si è incastrato. La cosa che lo ha portato a prendere questa decisione è dettata da due fattori: esperienza ed un briciolo di follia. Per quanto riguarda l'esperienza, infatti, ricorda quanto successo prima con il Dio: quando ha aspirato il suo chakra ha potuto soltanto schivara e non contrattaccare. La follia riguarda l'uso della tecnica in questione. Essendo la via una strettoia e larga abbastanza da contenere la sua sfera di fuoco, questa diventerebbe una vera e propria ariete Doku fiammeggiante. Infatti, i nemici ora possono solo indietreggiare, altrimenti finirebbero nelle fiamme. In questo modo, il Doku potrebbe aprirsi la strada verso la via di fuga erso la luce, ammesso che sia la fine del tunnel. Se fosse riuscito a sputare quella palla di fuoco, Sosachi completerebbe la sua strategia insguendo quella sfera di fuoco, senza finirci dentro, ovviamente e cercando di sfruttare la strada che si sarebbe dovuto aprire con il suo ninjutsu. E' forse l'unica via che gli è rimasta a disposizione, non può fare molto e questo è l'unica cosa che può fare: caricare a testa bassa. [Chakra 49-7-4=38/70][1/2 palla di fuoco + 1/2 spostamento verso la luce]La tattica sembra essere proprio quella corretta. La palla di fuoco giunge ai suoi nemici che a differenza di quello che ha alle spalle non riesco a schivare in tempo motivo per cui semplicemente prendono fuoco. Caldo, fa molto, moltissimo caldo è innegabile questo. Il fuoco che riempie le parenti e non subito si estingue, Sosachi si muove sì verso la luce portandosi così ad attraversare il suo stesso fuoco che ora si sta spegnendo, qualche bruciatura sui vestiti e pelle arrossata in volta ma niente di davvero orribile [-1pv]- Ora sta a 10 metri da quella fonte di luce che però risulta così abbagliante da non potergli effettivamente fornire ulteriori indicazioni, una sorta di aria calda però ora va sul viso arrossato sia dalla fatica che dalle bruciature. Odore di zolfo che quasi viene trascinato via per quanto permanga quasi con prepotenza. Intanto la copia alle sue spalle lo insegue, si avvicina ancora una volta quel tanto che basta per andare a diventare pericolosa e così proprio come il ragazzo anche lui ora andrebbe a formare quella “o” con le labbra. Ne senti i passi motivo per cui basterà buttarsi un occhio alle spalle per notarlo comporre i sigilli per quella tecnica, la stessa che ha appena usato il Doku. Sappiamo già cosa succederà una volta emessa e al contempo sappiamo anche la differenza di potere. Lui sta ancora a 10 metri alle spalle, davanti alla stessa distanza la luce e quel venticello lontano, non ci sono altre informazioni. Il colpo parte e si vede quel fuoco nascere direttamente dalla gola del dio, velocemente va a riempire lo spazio del tunnel, sembra che tu sia inseguito dal fuoco, un inferno di fiamme quello che sta per diventare il buco in cui sei stato infilato, una formica che vede andare a fuoco la propria casa e si deve rassegnare alla sua morte. Sosachi diverrà la libellula che vola lontana o la cenere di una vecchia salamandra cotta a puntino? [piccola punizione in danni perché non mi hai detto di quanto ti sei spostato, sii preciso][2/4 difesa] [ora fato:22.15][20 minuti massimo][quest chiusa per Sosachi][-14 pv per ferita superficiale ai polsi+impatto polpaccio sinistro]
[Somewhere] E due sono andati, ma la cosa che più lo fa preoccupare è il non essere riuscito a sfuggire e a scappare da quel nemico che ancora incalza e lo insegue. I due tipi davanti a lui sono diventati carne arrostita, mentre quello dietro avanza minaccioso. Ancora non sa che cosa possa succede e non sa che cosa possa capitare visto che si sta divertendo a perseguitarlo. Fa caldo, le fiamme create sembrano essere state sufficienti a creare un ambiente ostile ma non infernale e non particolarmente ostico nemmeno per il dio che sembra avanzare e proseguire senza sosta. < BASTA! > Si volta urlandogli contro. Vede la luce poco distante da lui, ma capire dove porti sarà terribilmente difficile a causa della forte fotosensibilità del ninja, dovuta alla scarsa illuminazione a cui era abituato stando in questi cunicoli. < Oh m***a > Le mani dell'altra vanno a comporre una sequenza di sigilli a lui nota. E' un pessimo segnale dovuto, sopratutto, anche alla sua precedente strategia: se la sua tecnica aveva causato abbastanza trambusto, figuriamoci quella di questo mostro che si è dimostrato superiroe al Doku nelle arti ninja. Contrastarlo con una tecnica analoga sarebbe troppo azzardato e sarebbe decisamente complicato, oltre che una scelta suicida. Non c'è motlo da fare se non fuggire e cercare di raggiungere la salvezza attraverso quella luce. Il Golden Hero sta cercando la luce e la sua salvezza potrebbe essere legata proprio a quella zona più luminosa. < Non posso morire qua .. > Ha caldo, terribilmente caldo. La faccia è arrossata, piena di fuliggine e le ferite cominciano a bruciare. Non reggerà molto ancora, specilamente non avendo nulla che possa aiutare il giovane a prendere rimedio. Nulla, una tattica semplice: fuga no jutsu. Voltandosi non appena vede comporre i sigilli, Sosachi cercherebbe di alternare i passi verso l'uscita in un movimento di ritirata decisamente codardo ma intelligente ed essenziale. Corre, corre al massimo delle sue potenzialità: non può spreacare tempo, nè chakra, nè altro che possa effettivamente rallentarlo. La corsa di Sosachi è rivolta all'uscita, come detto. Il biondo tenta di percorrere quei dieci metri che lo seprano dalla salvezza. Essere fuori dal tunnel non è solo il testo di una canzone, ma anche la strategia e la scelta di un ragazzo disperato. Una volta raggiunta l'uscita non potrebbe far altro che limitare ed evitare di essere colpito. Solo che .. non sa cosa potrà trovare fuori: non sa nemmeno dove possa essere e dove possa trovarsi, visto che ha perso i sensi al tempio di Kusa. La cosa più normale, però, sarebbe quella di uscire dala traiettoria rettilinea di quella palla di fuoco. Dunque, una volta uscito, Sosachi cercherebbe di spostarsi dall'asse della tecnica che l'altro ha deciso di utilizzare solamente per schivarlo, come se fosse in un qualche romanzo di avventura e stesse scappando da una enorme palla di roccia rotolante. Beh, se fosse riuscito ad uscire e se non fosse precipitato da un burrone, tenterebbe di scappare, scappare e scappare (con una traiettoria divergente rispetto al tunnel dal quale è uscito) verso lidi sicuri, per cercare di trovare la pace che merita a tanto dolore e paura. Insomma, prima esce, meglio è, ma anche uscire così di fretta è un terno al lotto. Si spera, dunque, che, una volta uscito all'"aria aperta", possa trovare un ambiente favorevole alla fuga ed anche lontano da quel nemico. Non ha senso controbattere e provare a contrastarlo, non riesce e non può. Ha paura, il cuore batte forte. [Chakra 38/70][1/4 spostamento verso esterno del tunnel 10 metri + resto del turno dedicato alla fuga]Forse non proprio un burrone ma poco ci manca. Ma analizziamo con calma la situazione così da lasciare in sospeso tra la vita e la morte non solo un pg ma probabilmente anche il suo player. Il fuoco inizia quindi a correre verso il ragazzo che ovviamente se la da a gambe non appena riesce a far edue più due riuscendo dunque a schivare quella tecnica. Se vi chiedete come è molto semplice: cadendo. Infatti quell’immensa luce che vede a dieci metri da lui non è tanto la famosa luce verso cui non andare ma poco ci manca. Solo. Sole abbagliante ed accecante dell’esterno, si tratta circa di mezzogiorno a giudicare dalla sua altezza, siamo comunque tutti convinti che è un dettaglio al quale Sosachi non farà molto caso data la situazione, è importante però puntualizzarlo per andare a far friggere il giocatore. Il calore sulla pelle bruciacchiata è la prima sensazione che può avvertire seguita poi da quel vento dannatamente caldo, si tratta della liberta Doku! Non ha possibilità di correre effettivamente dato che la fuoriuscita di quel buco da su un lato di uno dei monti più piccoli al confine tra Konoha e Kusa: i monti ardenti. Ed ecco spiegata anche la puzza di zolfo! Ciò che succederà sarà invece un salto che ti porterà poi a rotolare velocemente, evitando miracolosamente ogni masso pericoloso per la salute, per qualche metro. La fiammata fuoruscire da quel buco da cui il ninja si è praticamente e giustamente, lanciato è l’ultimo segnale del dio che non inseguirà più, è più semplice lasciare che il biondo muoia da solo e trovarsi un altro pranzo alla fine. Non è questa la tua fine però. Conclusa quella fortunata e sconclusionata rotolata il Doku potrà rialzarsi e proseguire, come da lui descritta, la corsa stanca e disperata che lo porterà ad incontrare per caso una squadra di ricognitori, lui sicuramente non lo saprà ma in quei giorni sono state svolte diverse missioni con il solo scopo di vincere quella guerra, missioni che hanno portato quei salvatori dalla maschera bianca ad andare in ricognizione proprio in quel luogo. Tuttavia non ascolteranno ora le informazioni, il bisogno di un medico è ai loro occhi abbastanza evidente per questo Sosachi verrà aiutato a scendere il più velocemente possibile e successivamente portato dalla squadra medica che si assicurerà di rimetterlo in sesto quel tanto che basta per lasciare che decida le sue prossime mosse ma comunque possa compierle di sua spontanea volontà. Abilità, pazzia e anche un tocco di fortuna hanno permesso a quel valoroso eroe di salvarsi quindi sarebbe carino da parte del fato rivelargli che finalmente è finita! Lui è acciaccato ma salvo e potrà tenere per sé le informazioni acquisite o rivelarle a chi di dovere [avvisami se non vuoi fare end][quest chiusa per Sosachi][-14 pv per ferita superficiale ai polsi+impatto polpaccio sinistro]
[Somewhere] La sua corsa sembra essere come quella di un animale che scappa dall'incendio in un bosco. Sperava di trovarsi dentro una foresta rigogliosa, ma invece no .. invece hanno deciso di portarlo sui monti ardenit, vicino a Kusa e vicino a Konoha stessa. Tuttavia, la cosa divertente, se così si può dire, è che nel momento in cui Sosachi mette i piedi fuori dal tunnel qualche cosa sente mancare da sotto ai piedi: il terreno, una cosa decisamente poco rilevante, no? < NONONONONONO!!!!!!! > Non riesce ancora a mettere bene a fuoco essendo mezzogiorno e la luce accecante. Praticamente sente tutto cadere, dalle budella alle sue membra che vengono trascinate giù dalla forza gravitazionale. < AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!! > Urla scivolando e cadendo sul pendio, rotolando come se fosse una sorta di sacco di patate su un pendio fortunatamente privo di ostacoli e di massi mortali. Rotola, si sporca, si impolvera e diventa una sorta di carcassa sporca, sebbene non sia ancora morto del tutto. < Argh .. > Grugnisce sbattendo le braccia a terra e lasciando andare la testa indietro. < .. dannazione dannazione dannazioneeeeeeee! > Ma qualcuno sembra essere ancora presente. Non riesce ancora a vederli < No, ancora tu! > Pensa siano copie di quel mostro < Volete succhiarmi altro chakra? Forza, ormai sono alla frutta .. > Maaaaaa così non sembra, o meglio, non sono altro che normali anbu che cercano di aiutarlo. < Ah, non mi volete morto? > Parla troppo per essere stanco morto, semi intossicato e decisamente debilitato. I vari aiutanti lo aiuteranno ad alzarsi per condurlo da qualcuno che possa prendersi cura di lui < PORTATEMI DA CHIUNQUE SIA IL VOSTRO CAPO! IO LO AMMAZZO, IO LO AMMAZZOOOOOOOOOO! > Urla con occhi iniettati di sangue per poi cominciare a tossire < Ma prima, avete dell'acqua? > Bello essere bipolare. Così, con il favore del destino, il giovane ragazzo riesce a sfuggire da questa disavventura con un bagaglio di iformazioni interessanti, ammesso che gli vengano richieste da qualcuno. [End, thanks <3]