Al Miaeda -Preparazione.
Free
con Mattyse
E' giunto il giorno, quello in cui Itsuki aveva chiesto di rivedersi per poter creare quella che sembrava essere per lui una vera e propria arte. Mat si è svegliato presto questa mattina, ha indossato il primo paio di pantaloni ed una maglietta a mezze maniche: i pantaloni sono neri, comodi per qual si voglia movimento, e terminano poco sopra le caviglie, anche la maglietta è nera e si stringe al petto del ragazzo. Non ha pettinato in alcun modo i capelli bianchi che ora partono a destra e a manca, mostrandosi nettamente più scompigliati rispetto a quando è lui ad agitare il capo. La mano destra viene sollevata per consentire alla nocca dell'indice di sfregare l'occhio appena chiuso per cercare di levare quelle stupide crosticine che sembrano tener ancora incollata la palpebra e, di conseguenza, l'occhio ambrato nascosto da questa. Entrambe le mani ora passano tra i capelli, non intenti a pettinarli con tanta facilità, quanto a dargli una direzione, mantenendoli spettinati e sparati in alto, ma lontani dal proprio viso. Odia esser toccato sul viso dai capelli singoli, gli pare siano zampe di un qualche ragno e la cosa va a creargli diversi brividi di terrore. Mat deve fermarsi, fare un check della situazione. Sbagliare qualcosa in quel giorno può costargli la vita, il copri fronte che ha ottenuto da poco e la donna che lo ha preso con tanta foga. Non può concedersi molti errori. I pensieri così prendono a volare, partendo da come non far ricadere su di se la colpa. Basta non farsi vedere, è ovvia come cosa, ma non può essere sicuro che nessuno lo noti solo perché è lui a deciderlo, deve prendere in considerazione l'eventualità che qualcuno possa beccarlo. Una maschera? Coprirebbe sicuramente il suo viso e potrebbe permettere di correre il rischio di un confronto faccia a faccia con qualcuno, senza considerare comunque che nessuno lo lascerebbe andar via con tanta facilità... Ma in un secondo arriva una risposta quasi giusta. Non gli permetterebbe di entrare in uno scontro vero e proprio, ma con un po' di ingegno potrebbe permettergli di creare una soluzione per scappare e al contempo difendere la sua identità, una soluzione che possa risolvere più problemi in una volta sola. La tecnica della trasformazione può permettergli di non farsi riconoscere, e se poi prendesse le forme di Tamaki? Se venisse visto sarebbe lei ad essere accusata... dovrebbe solo riuscire ad andarsene senza farsi colpire. Difficile, ma non impossibile. Se le cose dovessero mettersi male potrebbe sempre far accumulare la nebbia con una propria, con la tecnica velo di nebbia, e con dei cloni creare abbastanza scompiglio e confusione per poter colpire o scappare. Ma questo comporta l'uso di chakra e non sa quantificarne l'ipotetico uso. Se viene sommato a quello da usare per l'attivazione delle carte bomba... Ma se le carte bomba fossero già attive? Mat scatterebbe così verso una borsa posata in un angolo di quella piccola tenda, contenente quelle che sono le diverse carte bomba che ha acquistato durante l'avanzare dei giorni. Dalla borsa ne estrae ventidue. Basteranno per far crollare il ponte? In fondo dovrebbe solo far sparire il sostegno, ma è ovvio che più pilastri cadono e maggiore sarà il danno arrecato al paese. Posate le carte bomba sul terreno, andrebbe a frugare ancora nella borsa in cerca dei kunai e del filo di nylon. Posato il tutto a terra andrebbe a osservare quelli che sono i propri strumenti di lavoro. Vuole attivarne almeno quindici e e farle su in maniera che possano occupare meno spazio possibile, le restanti cinque verrebbero tenute di scorta, legate ai kunai e pronte ad essere attivate e lanciate. Mat si ferma un istante, osserva le carte bomba ed i kunai. Fin quando non avrà messo tutte le carte bomba attivate in precedenza, non dovrà neanche pensarci di usare quelle sui kunai o sarebbe lui a fare una brutta fine. La cosa in effetti va a mettergli un po' di ansia, ma sta a lui scegliere se fare quella fine o meno. Deve solo starci attento. Annuisce ora con il capo, come se rispondesse ad una domanda fatta da qualcuno che non è presente. La mano prenderebbe cinque carte bomba per dividerle dal gruppo e poi metterci sopra i tre kunai, indicando così il loro scopo. "diamine che ansia.." Ok. Mat decide così di iniziare, con quella che è una sorta di lista. La prima cosa che deve fare è l'impasto del proprio chakra, cosa ormai che fa quasi abitudinariamente. Le mani verrebbero sollevato per comporre il sigillo della capra dinanzi al plesso solare. La mente del ragazzo verrebbe poi svuotata, ricorda bene quali sono i passaggi da fare, per comporre il chakra deve unire l'energia mentale con quella fisica. La prima è composta dai ricordi, i pensieri e le emozioni del ragazzo, mentre la seconda è più semplicemente composta dalla forza dei propri muscoli. Mat andrebbe a cercare la prima all'altezza della fronte, assegnandole un colore verde acqua. Se la trovasse, tenterebbe di comprimerla in quella che sarebbe una sfera per poi andare alla ricerca della seconda. Questa verrebbe ricercata all'altezza del ventre ed associata ad un colore roseo. Se riuscisse a trovare anche quella, farebbe come fatto con la prima, ovvero tentare di comprimerla in una sorta di sfera. Trovate le due energie, Mat tenterebbe di avvicinarle l'un l'altra, con l'intenzioni di farle trovare alla stessa altezza in cui le proprie mani stanno componendo il sigillo della capra, all'interno del proprio petto. Se vi riuscisse, cercherebbe di unirle, mischiarle e impastarle. Se ci riuscisse darebbe così vita ad una nuova energia che prenderebbe a girare nel proprio corpo, il chakra. [Tentativo impasto chakra 4/4][Chakra 25] ora che nel proprio corpo, oltre che al sangue, vi è in circolo anche una nuova energia, Mat afferrerebbe le diciassette carte bomba che ha tirato fuori in precedenza, compattandole tutte l'una contro l'altra per poi stringerle fra i palmi delle proprie mani. Gli occhi ambrati del ragazzo si posano su quei sottili pezzi di carta, mentre tenterebbe di convogliare il proprio chakra inizialmente sulle proprie mani, e successivamente cercare di investire con questo le carte bomba per poterle attivare. Se vi riuscisse, non rimarrebbe che usare il comando vocale, la cosiddetta parolina magica, per far si che quei foglietti di carta possano effettivamente causare scompiglio... in quelle condizioni, tutte assieme e nelle sue mani, lo ucciderebbero senza alcuna difficoltà. Il respiro di Mat prende a farsi un attimo pesante, lo sguardo è fisso sulle carte e l'indice della mano destra prende a vibrare, da solo, segno di nervosismo e ansia... Una vocina nella testa va in contrasto con quella che solitamente non ascolta, è la prima volta per il ragazzo che si trova così a contatto con quello che è definito come richiamo del vuoto. Si tratta semplicemente di una vocina che gli suggerisce, a volte quasi ordinarli, di dire quella parolina, di farsi saltare in aria... e la tentazione è forte. Le labbra di Mat sembrano muoversi da sole. "...K..." Tenterebbe di fermarsi... ma la cosa gli risulta difficile... "...KA...Ntando il ciel sereno, ma chi sta str*****a me la sta facendo fare?" Riesce a cambiare rapidamente la forma composta dalle proprie labbra nel tentativo di salvarsi all'ultimo, andando a mollare il pacco di esplosivi con una mano per premerla contro il suolo con l'altra. "Ma che mi dice il cervello?" Continua tra se e se, scuotendo appena il capo prima di allungare la mano destra per andare a recuperare il filo di nylon che userebbe per stringere le carte bomba tutte insieme. [Attivazione carte bomba 17][Chakra 25-17] Ripreso il controllo di se stesso e posate le carte bomba, Mat si sposterebbe verso i kuani, tre kunai appoggiati su cinque carte bomba. La mano destra andrebbe ad afferrare ciò che rimane del filo di nyoln per poi dividerlo in tre spaghi da cinque centimetri l'uno. Il ragazzo andrebbe ad afferrare uno dei kunai con la mancina, per andare a legare un capo di uno degli spaghi all'anello presente poco prima del manico, per poi ripetere la cosa con le altre due armi. Successivamente, Mat andrebbe ad a legare una carta bomba al primo kunai e due ai successivi, ricreando quelle combinazioni che ha gradito tanto e li hanno salvato l'esame da genin. Mancano solamente i tre kunai con i tre fuuda, ma quello è un problema minore, per quanto un appoggio come dei tronchetti tattici possano tornargli utili, non sono poi così fondamentali, almeno non ancora. Però è l'ennesimo lampo, che lui definisce di genio, ad attraversargli il capo. Il ragazzo si avvicina ancora alla borsa, per frugarvi nuovamente dentro. Estrarrebbe ora due kunai e un fuuda vuoto. Posate le due lame a terra, afferrerebbe il filo di nylon, distribuirebbe a terra circa quaranta centimetri per poi separarlo dal resto della matassa e ripete la cosa altre due volte prima di concentrarsi sui tre fili che ora avrebbe davanti. Mat andrebbe ad intrecciarli, farli su l'uno con gli altri, nel tentativo di creare un segmento di cavo più resistente rispetto ad uno normale. Un capo dell'intreccio verrebbe legato all'anello del primo kunai, mentre l'opposto al gemello, in maniera da avere i due kunai legati da un cavo di lunghezza quaranta centimetri. Mat ora poserebbe il palmo destro sul fuuda, andando a concentrarsi su un kanji, mentre la mancina andrebbe ad afferrare uno dei due kunai che è stato legato. Poi cercherebbe di portare il chakra alle proprie mani, come fatto per le carte bomba, andando però ad infonderlo nel Kanji su cui è posizionato il palmo. Mat così tenterebbe di usare le proprie conoscenze sul fuuinjutsu per sigillare l'arma ricreata. Se vi riuscisse, andrebbe poi a far su il fuuda attorno al polso destro, lasciando il kanji visibile, rivolto verso il proprio fianco. al termine della preparazione Mat andrebbe ad osservare le carte bomba. Si è fatta ora di andare, meglio studiare un attimo come far saltare quel ponte. [Tentativo sigillo arma][Chakra 8-3][END]
Mat deve rispettare un impegno preso con Itsuki, ma lo vuole fare senza rischiare di essere considerato un traditore o di mettere in pericolo quella complicata relazione che ha con Mekura. La soluzione è quindi studiare come poter correre meno rischi possibili. Preparate le carte bombe, stringete le armi. Il ponte cadrà.
Ps. Ho raggiunto le sei azioni, ma è una giocata puramente preparatvia.
Ps. Ho raggiunto le sei azioni, ma è una giocata puramente preparatvia.