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Cacciatori, l'inizio.

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con Sango, Yosai, Ichirou

15:56 Ichirou:
 Le giornate passate sono state un po' movimentate per il giovane Hyuga, che nonostante le sue cinture sugli occhi, si presenta alla spiaggia, ormai come se fosse una sua abitudine, ha passato più tempo lì che nella sua stessa tenda, nonostante i suoi occhi siano completamente coperti, sembra riuscire a vedere tranquillamente quel luogo, le onde che si infrangono sulla riva, l'odore di salsedina si mischia a quello della pioggia che cade inesorabile su quel luogo, spoglio di ogni singola persona per via proprio di quella condizione atmosferica. Il suo passo è lento, calmo, le sue orme quasi sono impercettibili per via delle interperie atmosferiche, che modellano e riformano la sabbia sotto i suoi piedi. Nel fermarsi davanti alle onde, la mano destra verrebbe portata in posizione davanti al petto, andando a formare il sigillo della Capra. A questo punto il ragazzo proverebbe ad attivare il proprio flusso di Chakra. Nella sua testa, la solita stanza buia andrebbe a crearsi, all'interno della quale si andrebbero successivamente a formare due piccole sfere di colori diversi. La prima sfera, di una colorazione bluastra, si andrebbe a formare all'altezza della sua fronte e, quasi in contemporanea, tutto intorno ad essa, dei piccolissimi aghi del medesimo colore, prenderebbero posizione, come degli squali intorno ad una balena ferita, andando quindi successivamente ad attaccare quella povera sfera come per nutrirsi di essa, tuttavia, è l'esatto opposto, in quanto la suddetta venendo attaccata per modo di dire, comincia ad ingrandirsi andando a rappresentare l'energia psichica dello Hyuga. La seconda sfera, di un bel colorito scarlatto, si formerebbe all'altezza dell'ombelico del giovane ma a differenza della prima, questa ha un effetto vampiro, infatti assorbe il proprio nutrimento direttamente dai muscoli del ragazzo, raggiungendo la stessa grandezza della prima, in maniera tale da formare l'energia fisica del giovane. A questo punto, lo Hyuga tenterebbe di farle collidere tra loro, unendole e creando quel flusso di Chakra che comincerebbe a scorrere lungo tutti i punti di fuga del ragazzo, che con molta calma andrebbe a riportare la mano destra lungo il fianco gemello. Se il rito fosse stato portato a termine a dovere, lo Hyuga ora sentirebbe tutta la sua energia fluire nel suo corpo, sentendosi più vivo ed in contatto con il circondario. La pioggia cade sui suoi bianchi capelli, questa volta privi di foglie, niente rami sulla via per la spiaggia, la sua testa si alzerebbe per far si che il picchiettare delle gocce d'acqua si faccia sentire su quelle sue stesse cinture, facendolo sentire in contatto con essa. [Tentativo attivazione Chakra]

16:21 Yosai:
 Non è spoglio di ogni singola persona, quel luogo. Ci sei tu che svetti sulla superfice piatta della spiaggia come una montagna rocciosa nel deserto, come una grossa quercia in un prato. Imponente ti stagli sulla sabbia davanti al mare. La sabbia sotto i tuoi piedi è tanto zuppa da esser ormai diventata compatta. Il cielo è nero, il sole non c’è, sembra notte. Solo un pallido riflesso della luce del giorno ti permette di vedere. Quello e ovviamente la luce dei lampi. Per il resto quel luogo è anche un gran casino a livello di udito. Tra la pioggia che cade torrenziale, il mare che di sicuro con un tempo del genere non sarà calmo come una tavola e il fragore dei tuoni che ogni tanto giungono dal cielo a seguito dei lampi, sicuramente non è un posto silenzioso, ma tu ti limiti a star lì, in piedi, poco oltre il punto in cui arrivano le onde. Calzari ninja, pantaloni neri del chimono, canotta nera, questo solo ti veste. Indumenti completamente zuppi aderiscono al corpo come una seconda pelle, evidenziando le forme degli enormi fasci muscolari che tirano sotto la pelle definita all’inverosimile. Le spalle larghe e stondate e le braccia definite sono libere dalla stoffa, il collo taurino sostiene il volto affilato, decorato dalle cicatrici, da un accenno di barba e dalla capigliatura animalesca, il resto sono solo due zaffiri splendenti. Violento come il mare che si agita davanti a te scorre il chakra nel suo sistema circolatorio. Perché sei li come un matto a farti bagnare dalla tempesta, con il rischio di beccarti anche un fulmine? Hai bisogno di riflettere lontano da chiunque. Lontano da chiunque tranne che da qualcuno scemo quanto te. È la figura del giovane Hyuga ad attirare la tua attenzione. Uno Hyuga che tu hai conosciuto e che non riconosci. L’hai incontrato pochi mesi fa eppure sembra che lo abbiano tirato per le braccia e per i piedi per stirarlo, da quanto si è allungato. I capelli bianchi e il volto parzialmente coperto fanno il resto per impedirti di capire chi egli sia. Ti limiti ad osservarlo fermarsi non troppo lontano da te. Sarete ad una decina di metri, lo osservi compiere il sigillo che dovrebbe esser necessario ad impastare il chakra, anche perché nient’altro avviene. Sono segni importanti questi. Rivelano molto del livello di chi hai di fronte. Assottigli lo sguardo sulla figura, cercando altri segni distintivi, principalmente il coprifronte, ma non si sa mai. [Chakra On]

16:47 Ichirou:
 La pioggia continua, il suo volto continua a venir rinfrescato dalle gocce d'acqua piovana, mentre i suoi vestiti vengono tranquillamente protetti dal suo mantello nero, il ciondolo, a forma di testa di lupo si presenta al centro delle proprie clavicole, mantiene legato quello stesso mantello intorno alle sue spalle, sotto di esso, lo Hyuga indossa una casacca senza maniche, le braccia, ormai diventate atletiche e muscolose, sono lasciate libere, il colore della casacca è di un bel blu scuro, alle mani i guanti ninja che sono rinforzati sui dorsali dalle solite piastre metalliche. Le gambe vengono fasciate da un paio di pantaloni in tela neri, le fasciature sono nascoste sotto di essi, mantengono saldi gli schinieri a protezione dei suoi stinchi. Ai piedi i soliti sandali ninja, la tasca porta oggetti bianca viene tenuta sul suo fianco destro, coperta tuttavia dal mantello del ragazzo. I suoi sensi sono affinati, la vista, siccome non è attiva, da spazio ad udito ed olfatto, il suo naso infatti capta tutti gli odori circostanti, quello della salsedine, proveniente dal mare di fronte a lui, l'odore dell'aria, che si mischa a quello della pioggia, mentre il suo udito, riesce a fargli percepire la presenza dei gabbiani, che stanno cacciando in mezzo al mare. Mentre se ne sta lì in silenzio, lo Hyuga sente sotto i piedi, le vibrazioni dei passi di qualcuno, il suo capo si muoverebbe in direzione di quella stessa persona, nonostante il ragazzo non ci veda, la sua percezione ambientale funziona benissimo. Dunque, la sua voce si paleserebbe in direzione dello sconosciuto, chiedendogli <Posso farti una domanda?> andrebbe a voltare nuovamente il viso verso la pioggia <Per caso c'è un arcobaleno..?> una domanda stupida, ma non ne ha mai visto uno, è il calore di quella giornata, magari gli ha fatto pensare a quello stesso fenomeno, in fondo, sa benissimo che se piove con il sole, avviene tale fenomeno. Quindi se ne starebbe lì, in attesa che lo sconosciuto proferisca parola, anche se quell'argomento, sembra proprio una scusa per poter fare conversazione con qualcuno. [Chakra on]

17:04 Yosai:
 Due corporature differenti per due ninja differenti, sicuramente. Eppure non sei costretto ad abbassare di molto il capo. Meno che con altri di sicuro, e il tuo collo ringrazia di questo, eppure lo sguardo blu, profondo e pesante s’appoggia sull’effige che gli tiene chiuso il mantello. Inarchi un sopracciglio. Lo conosci bene. È la prima volta che lo vedi addosso ad una persona. Cerchi altri segni distintivi. Mentre il pensiero viaggia indietro nel tempo al giorno in cui tu sei entrato nei cacciatori di taglie, quel giorno, oltre al ciondolo, ricevesti uno Tsukuyomi, e da quel momento il tuo riflesso allo specchio non è stato più lo stesso. Troppe riflessioni. Troppo tempo trascorso a rimuginare su quella testa di lupo che infatti tu tieni ben celata, facendo attenzione a non portarla mai addosso. Eppure da quel momento il bisogno di uccidere è diventato per te insaziabile. Non per diletto, ma per necessità, la necessità di percepire la sensazione della morte inferta dentro te di nuovo. Ed ora lui è davanti a te. E ti parla. Quella voce te la ricordi, per fortuna sono passati troppi pochi mesi dall’ultima volta che l’hai visto, o chissà quanto sarebbe cambiata. Questa volta lo sguardo si sgrana dalla sorpresa, ripercorrendo di nuovo la figura dello Hyuga. Passi l’altezza o il fisico più allenato, ma quei capelli? E quelle cinghie? Non rispondi alla sua domanda, non subito, non prima di averla sentita. E aver disteso le labbra in un sorriso scuotendo il capo, gesti impossibili da percepire, e prontamente ritirati prima di proferir parola. D’altronde le bizzarre richieste sono il suo marchio di fabbrica. Ti ricordi quando ti chiese di disegnarti. <L’arcobaleno è visibile alla fine della tempesta, quando il sole torna visibile. Qui c’è ancora da divertirsi> Commenti con una voce dal tono baritono, tanto profondo da far vibrare direttamente la cassa toracica dell’interlocutore, come un subwoofer acceso. Lo osservi <Sei percaso Hyuga Ichirou?> Non scordi mai i dettagli delle persone, sei sicuro dei tuoi sensi, ma decidi di dar spazio all’educazione, prima di altro. Torni con lo sguardo sulla cappa dell’altro. Non la invidi. Ami troppo il contatto con la natura e non ci rinunceresti mai, neanche in queste condizioni. Quando la pioggia sferzante ti colpisce di taglio disegnando grossi rivoli d’acqua sulle tue curve rocciose e scolpite. Tanto più che non provi freddo, ma al massimo una piacevole sensazione di fresco. Sei a casa. Ma hai fatto una domanda, è il caso di ascoltare la risposta [Chakra On]

17:45 Ichirou:
 Lo sconosciuto si avvicina, il suo volto ormai è completamente fradicio, i capelli rimangono all'indietro, le gocce seguono una sorta di strada lungo il suo collo, come dei piccoli fiumi che lentamente scendono sul suo torace. La voce del suo interlocutore si presenta al suo udito, conosce quel timbro vocale, il suo volto si posiziona nuovamente verso il suo interlocutore, un piccolo sorriso si andrebbe a formare sul suo viso, lentamente andrebbe a rispondere <Ed è luminoso..?> lo riconosce ovviamente, ma a quella sua domanda, storcerebbe un po' il capo, chiedendo <Non ti ricordi degli amici gigante..?> la sua mano destra si alzerebbe, rivelando quel suo braccio, ormai evoluto, il braccio di un uomo, la mano si andrebbe a chiudere a pugno, ovviamente non si è dimenticato di quel loro saluto, fatto al porto, si aspetta di venir riconosciuto in quel modo. Nel caso in cui lui avesse risposto a tale saluto, l'Akimichi sentirebbe il cambio della muscolatura del ragazzo, se una volta il suo pugno sembrava quello di un moscerino, ora se ne sentirebbe proprio la forza di un giovane uomo, vediamo come reagira il Chunin. [Chakra on]

STOOOOOP . Attendete il fato e tremate miei giovani , qualcosa sta per calare su di voi come la spada di Democle.

Un altro giorno passa per i nostri due ninja, un giorno di tempesta per Kiri, l'ennesimo che si sussegue nei giorni. Il loco potrebbe esser meraviglioso, ma la pioggia battente su di voi, condita dai fulmini , fa apparire il loco lugubre ai vostri occhi. Uno strano senso vi attanaglia entrambi, qualcosa di potente ma che non riuscirete a comprendere. La nebbia s'alza intorno a voi , alta e densa, la vostra vista verrà offuscata da questo spessa coltre lasciandovi la vista per soli 2 metri intorno a voi, sentirete comunque le vostre stesse voci e quelle dell'altro eppure sembra che il mondo vi abbia messi da parte, che nessun altro possa sentirvi. Ecco cosa proverete nel vostro inconscio. Il freddo vi attanaglia le membra e delle voci vanno a farsi sentire. [Yosai] potrai sentire una voce femminea, dolce e disperata in quelle parole che giungono alle tue orecchie, solo alle tue < Yo-Yosai aiutami ti prego! L-Lui è qui per prendere anche me ! > una voce che proviene alla tua sinistra , la voce di Yuukino parrebbe, ma cosa ci fa la donna in un posto del genere con quel tempo? [Ichirou] invece sentirai anche tu una voce femminile, la voce di qualcuno che ti è caro che grida nella nebbia < Non farlo! Non uccidermi, non adesso! > la voce quasi disperata di una rossa che ben conosci, Sango sta invocando il tuo aiuto alla tua destra. Potrai sentirla solo e soltanto tu, sentirai quasi una supplica da parte di lei, dalla
Entrambi adesso avete sentito qualcosa di diverso ma simile, non vedrete alcun movimento ma sentirete solo quelle voci. Cosa farete miei giovani eroi? Seguirete il vostro cuore e le voci delle vostre amate oppure le ignorerete? [ stessi turni e siate veloci <3 ]

18:06 Ichirou:
 All'improvviso, il suo udito riesce a percepire una voce, sta urlando, improvvisamente all'interno della sua testa si va a far di nuovo vivido il ricordo di quella notte proprio su quella stessa spiaggia, tutto si ripete, questa volta però, è solo peggio dell'ultima volta, la voce che sente è proprio quella di Sango, il suo cuore incomincia a battere all'impazzata, le sue vene del collo cominciano a pompare come se il sangue gli stesse fluendo al cervello, che è proprio quello che sta succedendo, improvvisamente, sotto le sue cinture le sopracciglia si aggrotterebbero, i suoi denti uscirebbero dalle sue labbra come quelli di un cane rabbioso, il suo braccio precedentemente teso verso l'Akimichi, verrebbe utilizzato in questo istante proprio per andare a formare il sigillo della Tigre, il proprio flusso Chakra comincerebbe a venir fatto salire in direzione dei propri occhi, andando a fare pressione dietro i suoi bulbi oculari, la cosa è stata fatta con talmente tanta rabbia che allo Hyuga viene un tremendo mal di testa, le vene intorno ai suoi occhi si gonfierebbero in maniera quasi isterica, il tentativo disperato del ragazzo che attiva il proprio Byakugan. Se ciò fosse avvenuto senza problemi, i suoi occhi comincerebbe a stagliarsi intorno al luogo, cercando di trovare qualche indizio sull'ubicazione della ragazza, Sango è in pericolo, non ha tempo di pensare o di parlare, sa solo che deve agire. Per chi lo guardasse, vedrebbe solo un pazzo, che si guarda intorno come una bestia in cerca di una preda, come se uno squalo fosse entrato in possesso di una singola goccia di sangue in mezzo al mare più vasto, la rabbia e la paura che sta provando in questo preciso istante, non sono descrivibili, la sua mente riesce a pensare solo ad una cosa "Dove sei..Sango!" non riesce a pensare ad altro, non vuole pensare ad altro, purtroppo però non riesce a vedere nulla, e la cosa lo intimorisce ancora di più. [Chakra on: 19/20][Tentativo attivazione Byakugan liv. I]

18:21 Yosai:
 Sorridi alle parole dello Hyuga, mentre si identifica, non solo a parole, ma a gesti. Lo osservi sollevare il pugno, e ovviamente, ci contrapponi il tuo, colpendolo con irruenza, ma non con l’intento di fargli del male. Che cattiveria sarebbe <Li riconosco, anche quando si tingono i capelli e si fanno innaffiare per crescere> Te lo ricordi radicalmente diverso, ma a quanto pare non è quello il momento dei convenevoli ne quello di parlare di cose da cacciatori. La nebbia v’assale. Una situazione che hai già vissuto al ponte naruto, insieme a Tenshi <Credo… ci sia bisogno dei tuoi occhi… se ancora funzionano> Vociferi a bassa voce verso il ragazzo. Sicuramente l’altro non potrà percepire la nebbia, ma se quello non è un genjutsu potrà percepire il freddo. Se lo senti tu che sei un termosifone ambulante dovrebbe poterlo sentire pure lui. In ogni caso i tuoi di occhi si sono fatti ben presto inutili e l’unica cosa che puoi fare è spingere i tuoi sensi oltre quella coltre di nebbia, tentando di ascoltare suoni, di sentire odori, di percepire fonti di chakra, qualsiasi cosa possa aiutarti a percepire presenze. Top fail conoscenza probabilmente. Tutto questo finchè non ti arriva una voce a te fin troppo nota <Yuk.> Un suono. Nient’altro. Per quanto la voce sembri effettivamente la sua la conosci troppo bene per sapere che non uscirebbe mai con quel tempaccio a costo di invertire turni di guardi a e quant’altro. Diva fino al midollo. Ti concedi la speranza che non sia lei prima che ti si chiuda la vena sul collo, il sangue impedisca di irrorare il cervello e tu diventi bestia. Non puoi sapere se l’altro ha attivato o meno il suo Byakugan. Hai visto gli effetti estetici dell’attivazione ma in questo caso quello strano Hyuga ha deciso di nascondere anche quelli. Tenteresrti quindi di concentrarti sul tuo stesso chakra, sul suo scorrimento irruento, violento, ma comunque in un unico senso, come se il tuo corpo fosse un gigantesco orologio e il chakra le sue lancette che corrono veloci. Porteresti ambo le mani a disegnare con le dita il sigillo della capra. Socchiudi gli occhi mentre le prendi contatto col tuo chakra, che potrebbe essere costretto a circolare da un jutsu, ne cerchi un contatto diretto, intimo, mentre gonfi il grosso torace incamerando aria, per poi espirare dal naso, come un toro, e nel frattempo irrigidisci in uno spasmo tutti i muscoli del corpo. Spasmo generato dalla concentrazione nel tentativo di imporre una brusca inversione al tuo chakra, che viene spinto verso l’esterno con violenza percepisci i brividi che ti provoca un’azione del genere, quasi il malessere di percepire l’ordine del tuo chakra turbato. Proprio questo malessere dovrebbe consentirti di vedere con più chiarezza il mondo intorno a te, e di percepirlo senza alterazioni [1/4 tentativo di percezione della presenza][3/4 Tentativo di rilascio illusorio][Chakra: 27/30]

I due ragazzi decidono dunque di muoversi verso quelle voci, quelle due donne che fanno parte della loro vita. [Ichirou] è il primo a muoversi cercando di attivare la propria innata, eppure sembra che qualcosa non funzioni. Riesci a vedere alla tua destra 4 figure composte di chakra mentre una figura a terra è priva proprio di quelli. < SONO QUI AIUTAMI ICHIROU > la voce della rossa che si fa sentire forte e delirante . Guardando alla tua destra vedrai grazie alla tua abilità le 4 figure immerse di chakra. Li in quel punto 4 uomini torreggiano proprio sulla donna, le loro mani sono insanguinate mentre la donna stessa è stesa al suolo coperta completamente del proprio sangue. Il corpo giovane e bello si presenta nudo sotto i tuoi occhi, strappato non solo nei vestiti ma anche nella carne stessa ma che non vedrai perchè la tua abilità con quelle bende non te lo permetterà , ma anche da te si apre uno spiraglio nella nebbia, 6 metri di corridoio dove potrai vedere tutto se solo lo volessi < u-uccidimi Ichirou, fallo tu > la sua voce strozzata arriva dritta al tuo cervello anche se la distanza è molta < voglio che sia tu ad uccidermi così non andrò all'inferno > sembra che per lei non ci sia più nulla da fare mentre gli uomini si accingono sul suo corpo , puoi anche solo immaginare cosa vogliano fare, e come questi siano impossibili da battere perfino per una special jonin.< uccidimi > un ultima supplica prima che la voce si spenga. Il corpo giace li sulla spiaggia senza alcun segno di vita < non sei riuscito nemmeno a salvare la mia anima > un ultimo sussurro parrebbe prima del silenzio totale. [Yosai] sembra avere subito una certa percezione della situazione, tenta con le sue tecniche di provare a sciogliere qualcosa che non si può vedere eppure non vi riesce, tutto rimane uguale < YOSAI MI HA PRESA NELL- > la voce si smorza per terminare con un urlo della donna. Alla tua sinistra, sentirai la sua di presenza invece, a circa 6 metri da te. Se guarderai la nebbia sparisce di fronte ai tuoi occhi lasciando un corridoio di apertura nella quale potrai vedere Yuukino sollevata da terra, mentre una mano le stringe il collo evidentemente spezzato. Tuo padre, il demone rosso, che la sorregge per qualche attimo prima di lasciarla andare e guardarti < di nuovo qui, inutile.. non sei riuscito a salvare nemmeno la tua donna > le sue parole sono come mille coltelli eppure dopo qualche secondo non lo vedrai più, solo il corpo della donna che rimane a terra senza vita. Potrai vederlo davanti a te, inerme, il giovane viso bello nella sua ultima espressione di dolore. Siete li, entrambi potrete vedere e avvicinarvi ai corpi delle due donne, mentre tutti gli altri spariscono alla vostra vista. [stessi turni]

19:16 Yosai:
 Non cambia molto a ben vedere, la nebbia resta lì, intorno a te come un gelido sudario ad avvolgerti. Ti mancava? Per niente, ma di colpo s’apre un corridoio, e di colpo senti ancora quella voce. Istintivamente stringi la mandibola contro la mascella e stringi forte fino a sentire i denti scricchiolare, mentre quella voce di donna, ti rimbalza in testa e chiede aiuto. Senti il tuo nome, pronunciato con quel grido scomposto e così innaturale, lo senti tartassarti l’anima. Quante volte glie l’hai sentito sussurrare al tuo orecchio in quel modo tutto particolare, quante volte glie l’hai sentito dire con voce irata, quando combinavi qualche casino dei tuoi. Quel nome, il tuo nome, è un nome che le appartiene ormai. Volti di scatto il capo dai lineamenti squadrati verso quel corridoio di nebbia, schizzando con i capelli un cerchio di gocce tutto intorno, e tenti di scattare ma di colpo le gambe ti cedono, dopo qualche passo, all’altezza del ginocchio rimangono spezzate. Spezzate come la voce di lei che non termina la frase <Yuuk…> è un mormorio spento e vibrato. Non cadi, ti tieni in piedi ma percepisci le tue gambe volersi schiantare al suolo, non le accontenti, lo sguardo si sgrana, blu e intenso, vivo nella tempesta che stai vivendo mentre la figura di tuo padre prende corpo, ed è sorpresa. E come potrebbe non esserlo. Prima ancora della sua voce, quell’immagine ti penetra il torace in un’istante, frantuma la cassa toracica, uccide il cuore e dentro di esso, distrugge la tua essenza. Quel collo affusolato e delicato stretto in quelle mani rozze è una visione che ti uccide, lo sguarrdo si sbarra, quasi assente mentre senti il chakra immediatamente ribellarsi. Compi un altro passo verso di lei senza coscienza di averlo fatto. Ma ormai la coscienza e la ragione non sono più affar tuo. L’avevamo detto. E tutto questo prima ancora di sentire la voce di Akuma, così forte da farti vibrare l’anima riducendola in frantumi. Una voce che impone obbedienza o morte e alla quale solo tu sei scampato. E sei scampato solo per il suo capriccio di fare di te il suo nemico. La ascolti evidenziare il tuo fallimento, un altro tuo affetto che se ne va, mentre il velo dei ricordi si stende davanti ai suoi occhi e ti riporta alla conversazione in cui lei hai detto che non ti sentivi sicuro con lei. Che non avresti sopportato il momento in cui il demone rosso l’avrebbe trovate. Ascolti la sua voce musicale rimproverarti perché una decisione del genere non puoi prenderla da solo… ed ecco il risultato. Un altro morto sulle tue spalle. Spalle che si spezzano, sotto quel peso. Si rompe l’argine e di colpo percepisci il chakra muoversi così violento da non poterne più controllare gli argini. D’istinto quindi tenteresti di consentiere alla tua energia di aprire gli argini della terza porta del chakra, la porta della vita, lasciando che la tua energia interna, violenta come mai, superi i suoi limiti. E si infili in ogni fibra muscolare, tendinea, ossea e neuronale, trasformandoti nella macchina da guerra che sei nato per essere. Le labbra si stendono in un ringhio che ti deforma ogni singolo muscolo facciale e che assomiglia maledettamente a quello del demone rosso, nude le zanne. La ragione è ormai scomparsa, come sarebbe scomparso il blu intenso dei tuoi occhi, evaporato via per effetto del chakra che ha lasciato il posto agli occhi composti solo di bianca sclera. Un denso fumo rossastro inizierebbe a fuoriuscire da ogni poro della pelle, divampando e bruciando come fuoco intorno alla tua figura. Non hai facoltà di parola ormai. E che potresti mai dire? Senza che tu le controlli, le leve inferiori già flesse partono alla massima velocità che quella trasformazione ti consente, non compiresti altro che un repentino scatto in avanti, arrivando fino a distanza d’ingaggio per poi devolvere una piccola quantità di chakra che viene rapidamente addensata sul pugno sinistro, che viene caricato all’indietro insieme alla spalla, e alla colonna vertebrala che viene arrotolata e caricata come una molla, prendi la mira, ma non lo sai, è solo il tuo istinto omicida a guidarti. Punti direttamente al pomo d’Adamo con le nocche. E lasci partire la spina dorsale che da l’avvio a tutta la catena cinetica che dovrebbe consentirti di sparare in avanti la tua arma. Non sei fatto per avere il controllo, ne per avere legami. Quando lo capirai sarà troppo tardi [2/4 Tentativo di apertura Apertura della porta della vita (Agilità: +31 punti, Forza: +18 punti, Resistenza: +16 punti)][2/4 tentativo Totsukegi (pugno alla gola; attacco -10) + Combattimento senz’armi (attacco+25 )][Chakra: 24/30]

19:38 Ichirou:
 C'è qualcosa che non va, nonostante l'attivazione del Byakugan, lo Hyuga stesso non riesce a percepire Sango stessa,, riesce a vedere solo 4 flussi, diversi tra loro, molto più potenti rispetto a lui, non che ci voglia molto, in fondo è solo un Genin, ma qualcosa scatta dentro di lui, la voce di Sango urla all'interno delle sue orecchie, sta urlando, i suoi occhi vedono un corpo steso a terra, privo di flusso di Chakra, non riesce a non pensare che si possa effettivamente di Sango, la sua Sango, come ha potuto quella dannata tigre non riuscire a fare il suo dannato lavoro! La testa dello Hyuga comincia a lavorare, i 4 figuri in piedi davanti al corpo privo di flusso, le lacrime si cominciano a presentare nelle orbite dello Hyuga stesso, che si va a mettere le mani tra i capelli, la sua voce è graffiata, i suoi denti continuano a digrignare tra loro <E' solo un illusione...ne hai già subita una..non è reale..!> la rabbia prende il sopravvento tuttavia, le sue leve inferiori cominciano a muoversi da sole, si muove in direzione di quelle sagome, il suo passo calmo, lentamente sparisce, flettendo i propri muscoli inferiori, con uno scatto, comincerebbe a correre in direzione della presunta Sango, nel caso in cui riuscisse a raggiungerla, si lancerebbe a terra, scivolanto sulle ginocchia, spostando un quantità di sabbia notevole, cercando di coprire il corpo della ragazza, il mantello verrebbe sfilato con furia per poterla coprire, afferrandola delicatamente dalle spalle e sollevandola da terra, coprendola con quel capo nero, la ascolta parlare una volta raggiunta <M-ma cosa dici..tu non morirai...> andrebbe a dirle rassicurandola, ci proverebbe almeno, la mano sinistra si toglierebbe quelle stesse cinghie dagli occhi, lasciandole cadere al suolo sabbioso <Non potrei mai farti del male lo sai..smettila..> i suoi occhi attivati continuano a lacrimare, la fronte verrebbe poggiata alla sua <E' solo un'illusione..è solo un illusione..> la sua mente non riesce a sopportare quella vista, ma i suoi occhi purtroppo, riescono a vedere nonostante vengano chiusi, vede la sua tristezza, il suo dolore nonostante lui non voglia assistere, la sua voce singhiozza, le lacrime continuano a cadere <Sango...> la sua voce si fa debole, e con quell'ultimo respiro, la sente mentre gli da la colpa, i suoi occhi si spalancano immediatamente <M-m-mi dispiace...> la appoggerebbe a terra, coperta da quel mantello, in ginocchio davanti a lei, davanti a quella salma, le sue mani si posizionerebbero davanti ai propri occhi, le dita tra i capelli cominciano a stringersi sempre di più, mentre la sua voce continua a graffiare il silenzio, ripetendo <Non è reale..non è reale..non è reale..> ripetendolo come se fosse un mantra malsano. [Chakra on:18/20][Byakugan liv. I]

Quelle due visioni sono terribili per entrambi, scatenano in voi i sentimenti più oscuri e terribili che si annidano nel vostro animo. [Yosai] che rimane atterrito da quella visione,della propria donna spezzata come un ramoscello con tanta felicità dalla mano del demone che chiami padre. E tu sai bene di cosa sia capace tuo padre no? Anche prendere la tua ragazza e ucciderla sotto i tuoi occhi sembra una reale possibilità. Eppure anche quando apri la terza porta e il tuo corpo diviene una macchina di morte, anche se proverai a lanciarti verso di lui, egli sparirà dalla tua vista. La donna li vicino che ti guarderà per una volta ancora < non è abbastanza > sussurra prima di sparire anche lei, la nebbia che si dirada lasciando infine il loco così com'era prima. Solo una spiaggia nuda e umida. [Ichirou] anche tu avrai la tua serie di incubi notturni. Riesci a muoverti a metter il mantello sulla donna coprendola. Il suo peso è irrisorio quasi, come se l'anima stessa fosse volta via lasciando altro che un guscio vuoto e nudo. Potrai vedere il volto sfregiato e nonostante tutto sembri un illusione, lei sembra così vera < non sei riuscito a sacrificare nulla..per questo morirò > un ultimo sussurro prima che tutto scompaia. E tu come Yosai ti ritroverai con nient'altro che un temporale in piena regola sopra di voi, nessuna nebbia, nessun corpo, nessun mantello scostato.
Nulla intorno a voi è cambiato, non vi siete nemmeno mossi dal vostro inizio e tutto è avvenuto nella vostra testa. Evidentemente qualcuno di molto potente ha giocato con voi e i vostri punti deboli, a voi adesso la decisione di cosa fare di quello che avete appena visto mentre la pioggia si trasforma letteralmente in una tempesta coi fiocchi. [continuate pure in free]

20:10 Yosai:
 Ancora una volta il tuo pugno impatta sul niente, ma non perché lui sia troppo veloce, quella fase ormai è finita. Hai capito che riesci a vederlo e a schivarlo. No, scompare proprio, come se non fosse mai esistito, eppure il colpo finale alla sua tua labile psiche lo ricevi dagli occhi di colei alla quale tu appartieni. Improvvisamente tutto tace, ti ritrovi in piedi, nel tuo aspetto normale, di fronte allo Hyuga dal quale non ti sei mai allontanato, le porte non sono mai state aperte, il tuo chakra scorre placido nella sua irruenza. Tutto uguale. Tranne te che sei sconvolto, schiudi le labbra, ti manca il fiato, cerchi ossigeno a grossi respiri ma dal nervoso non riesci a tenere separata la mandibola dalla mascella. L’acqua scende torrensiale, mascherando le lacrime, e il sudore freddo di quella visione. Eppure sei incapace di credere che tutto questo non sia successo. Ecco quanto sei scosso. D’istinto sollevi il braccio sinistro piegandolo all’altezza del gomito per poi spararlo in avanti contro Ichirou afferrandolo senza che lui riesca nemmeno a vedere il movimento, per i vestiti all’altezza delle clavicole. Un lampo d’ira illumina gli occhi blu e stende le labbra in un ringhio <CHE KATSO È SUCCESSO?> Urli lasciando che l’ira trasudi fuori da te verso di lui. Possibile che non sia stato in grado di vedere? Fissi quelle cinghie con tutto l’odio possibile, inconscio del fatto che quella reazione è solo un’inconscia forma di difesa verso qualcosa che non hai potuto evitare. Ma questo il ragazzo li davanti potrebbe giustamente non capirlo. Istintivamente ti rendi conto che lasciarsi andare a quegli istinti non è più possibile, non ora che la ragione ha ripreso il controllo, e così lentamente allenti la presa lasciando nient’altro che vestiti zuppi e acciaffati <che hai visto?> Non hai la lucidità per scusarti, hai ancora il fiatone e continui a guardarti intorno nel buio di quel cielo tempestoso, come se cercassi qualcuno. Come se non fossi convinto che qualsiasi cosa fosse sia ormai un ricordo. Percepisci il bisogno di trovare la tua Uchiha, ma ancora non dai retta a quel richiamo [Chakra On]

20:33 Ichirou:
 Tutto torna alla normalità, ovviamente, la pioggi continua, peggiora anzi, diventa una tempesta in piena regola, la sua vista non è mai stata attivata, non vede ancora nulla, anche se le immagini, quelle terribili immagini, sono ancora impresse i suoi occhi fanno uscire delle lacrime da sotto quelle stesse cinghie, non si scorderà mai di quelle terribili immagini, le parole dette da lei, la visuale del suo volto sfregiato. Le sue stesse lacrime si fondono all'acqua piovana che continua a scorrere lungo il suo collo, il suo volto è visibilmente sconvolto, le sue labbra vanno lentamente a rivelare i suoi denti, di nuovo, la rabbia riesce a prendere il sopravvento su di lui, nel momento in cui il gigante lo afferra con forza, il suo panico esce fuori sotto forma di un'ira sfrenata <NON MI DEVI TOCCARE CAZZO!!> il suo braccio destro andrebbe a colpire quello altrui, il suo respiro accelera, così come i suoi battiti cardiaci, se ciò fosse avvenuto con successo, le sue mani si posizionerebbero freneticamente in mezzo ai suoi capelli, quel bianco manto bagnato, stringendoli tra le dita ed andando a ripetere quel mantra <Non era reale..non era reale..era un illusione..non era reale..> i suoi passi si farebbero concentrici e frenetici, continuerebbe a camminare in cerchio respirando affondo, dentro quelle cinghie, un cerchio si presenterebbe intorno alle sue iridi, come se stesse per perdere i sensi, sta avendo un attacco di panico <Devo stare calmo..non era reale..n-non è morta veramente..n-no, lei è ancora viva..> il suo respiro si fa sempre più pesante, il petto si gonfia e si sgonfia in maniera spasmodica e all'improvviso, le sue gambe cedono completamente, facendolo cadere al suolo, sbattendo il sedere su quel terreno bagnato. Mentre gli arriva quella domanda da parte dell'Akimichi, lo Hyuga continua a respirare a fatica, le mani continuano a stringere quei bianchi capelli e le lacrime non accennano a fermarsi, riescono persino ad uscire da quelle cinghie, ma riesce comunque a formulare una frase di senso compiuto, anche se a fatica <Ho visto...morire..la donna..che..> ami? Ma sei sicuro di quel sentimento almeno? <..la persona...alla quale..tengo di più...e non ho saputo..fare nulla..> tra un respiro e l'altro, il giovane riesce a spiegarsi, tuttavia, il panico non diminuisce, infatti comincerebbe a dondolare su se stesso ora, per poi dopo pochi secondi, sdraiarsi al suolo, con le mani ancora tra i capelli, quasi come se li volesse strappare. [Chakra on]

21:14 Yosai:
 Non ha ne l’autorità per darti ordini, ne la forza o la velocità per colpirti, eppure non ti importa di quel gesto, come a lui non importa del tuo. Due uomini spezzati come possono tornare a far finta di niente dopo quello che hanno visto? Non è possibile, lo osservi ripetersi ossessivamente quelle parole. Come se servisse. La frase veramente utile è quella successiva. Quando ti spiega che ha visto la stessa cosa. È la storia della tua vita ormai. Vedere persone a cui tieni strappate a questo mondo a causa della tua inettitudine. Un’altra tacca sulle incrinature del tuo essere. Lo osservi cadere. Lui non può vederti, in ogni caso hai imparato a tue spese a nascondere i tuoi sentimenti quanto più ti è possibile. Forse lui riesce a percepirti, ma in ogni caso non è davanti a lui che sfogherai quella sensazione. Null’altro ti martella nel cervello se non il battito accelerato del tuo cuore. Eppure cerchi di richiamare alla mente un minimo di normalità, quello che serve per infilare la mano nel pantalone del chimono ed estrarre un foglio di carta. Spiegazzato e accartocciato. Ti avvicini quel tanto che basta da schiaffarlo sul suo petto con una sonora pacca, prima di rialzarti di scatto <Sto cercando un cacciatore di taglie con gli occhi buoni e mentalmente pronto ad affrontare una missione di caccia senza che gli cedano le gambe.> Non hai avuto modo di chiedergli se è diventato cieco del tutto o meno, ne che grado abbia raggiunto da quando l’hai conosciuto la prima volta. Ma adesso non è più il tempo. Non sarebbe in grado di risponderti e con tutta onestà non hai più l’interesse di farlo. Il bisogno primario che avverti nelle viscere è quello di andare a controllare che davvero fosse tutta un’illusione. Chiederai quando vi vedrete, se sarà destino <Se sei quel cacciatore presentati domani, dove è scritto sul foglio.> Non lo specifichi, non sapendo la sua condizione non ti porterai dietro un cacciatore cieco. Hai rivelato in questo modo anche il tuo appartenere ai Cacciatori di Taglie, ma sarebbe uscito prima o poi. Lo sapevi dal momento in cui hai visto quella testa di lupo tenergli il mantello. Non diresti altro, semplicemente agli occhi dell’altro svanisci nel nulla, preso in un movimento impercettibile. Torni all’accampamento. Torni ad accertarti che la tua realtà non ti sia caduta addosso. Quanto le odi le illusioni [END]

21:49 Ichirou:
 Le sue orecchie improvvisamente si tappano, incomincia a sentire il circondario sempre più ovattato, quella stessa tempesta si fa più lontana, nella sua testa, i suoni diventano sempre più deboli e quando il suo interlocutore si avvicina a lui schiaffandogli quel foglio sul petto, l'unica reazione che ha è quella dello sbuffo che gli provoca quel colpo, usando la mano destra, lentamente andrebbe a prendere quello stesso foglio, andando lentamente a stringerlo in quello stesso pugno, i denti rimangono estratti come se fossero delle lame, le sue lacrime continuano ad accumularsi sotto quelle cinghie, le parole dell Akimichi non arrivano al suo cervello, sente solo dei rumori che lentamente si assopiscono, fino a diventare un unico lungo fischio, come se gli fosse scoppiata una carta bomba vicina. Essendo sdraiato a terra, la percezione che ha del circondario, riesce a fargli percepire i passi pesanti del Chunin che si allontana da quel luogo, la cosa non gli da nessuna sensazione, incomincia a sentire la faccia che formicola, il respiro, piano piano, rallenterebbe, anche se i battiti, nonostante riescano a decelerare insieme al suo respiro, si fanno decisamente più forti nel suo petto, arrivando a rimbombare all'interno del suo cervello, un cervello che al momento non riesce a connettere alcun pensiero, se non quello di Sango, il suo unico pensiero è e rimarrà finché non la vedrà di nuovo "Starà bene..?" mentre la sua mano sinistra lentamente comincerebbe a lasciar andare i suoi stessi capelli bianchi, andando a cadere sulla stessa sabbia, ormai fredda e fradicia. L'attacco ormai sembra essere passato, ma probabilmente ora è arrivato il momento di rientrare all'accampamento, facendo uso dei propri muscoli addominali, infatti, lo Hyuga si alzerebbe da quella sua posizione supina, mettendosi dunque seduto, il biglietto nella sua mano destra, viene lentamente posizionato all'interno della tasca porta oggetti, anche se quella stessa mano, andrebbe a sfiorare quella farfalla in carta rossa, un brivido percorre la schiena del ragazzo, che, togliendo la mano da quella tasca, andrebbe a posizionare l'arto dominante sul terreno, mentre il mancino sul ginocchio gemello, quindi, con l'ausilio dei muscoli inferiori e mettendo in atto un colpo di reni, tenterebbe di rialzarsi, con tutta calma e con una certa lentezza, barcollando anche, una volta un piedi. A questo punto, il suo tempo in quel luogo è giunto al termine, ovviamente, per lo Hyuga, la spiaggia rimarrà per sempre un luogo maledetto, mentre si allontana sconfitto ed in lacrime, la nebbia nasconde la sua aura di tristezza. [END]

Yosai e Ichirou si incontrano dopo tanto tempo.
La ripresa della conoscenza reciproca viene bruscamente interrotta da un illusionista birichino che con una visione spezza le menti già fragili dei due.

Si danno infine appuntamento per una battuta di caccia insieme.