[Kyūketsuki]
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Giocata del 29/05/2020 dalle 10:04 alle 12:52 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[Vicolo] Elettrizzato, come al solito. Il volto è dipinto di quel ghigno tipico di chi sa che la giornata d’oggi si prospetta alquanto promettente. A fatica riesce a nascondere i denti, con quelle labbra schiuse in quel sorriso particolare. La muscolatura zigomatica è ingrossata dalla contrazione rendendo quel punto molto spigoloso, gli occhi parzialmente nascosti dalla fessurizzazione delle palpebre, qualche ruga si presenta sulla fronte a causa dell’aggrottarsi della gran parte della muscolatura mimica facciale. E’ euforico anche oggi poiché è il giorno tanto atteso, tenterà infatti di raccogliere una qualche informazione necessaria al mantenimento del patto con lo Zio Rasetsu. Dopo il loro ultimo incontro sono arrivati all’accordo per cui il Rosso porterà due sacche di sangue mensili all’Akari, mentre quest’ultimo dovrà procurargli dei cadaveri. Ecco il motivo della sua posizione. Si trova nel vicolo subito adiacente all’Ospedale di Kiri. L’intento è quello di intrufolarsi così da capire com’è strutturato l’obitorio. Vedere quante guardie sorvegliano, quanti cadaveri vi sono, quanti ne vengono portati al giorno e soprattutto se è possibile riuscirne a portare via almeno uno. Indossa una maglia a maniche lunghe e dei pantaloni, neri. Le tasche porta kunai/shuriken sono assenti, mentre sul gluteo sinistro alloggia la tasca porta oggetti ben legata alla cinta. A quest’ultima s’aggancia anche il coprifronte di Konoha, penzolante di fronte l’anca destra. Due vistose fasciature stringono il pantalone in prossimità delle caviglie congiungendosi con entrambi i sandali. Immancabili gli occhiali da vista, seppur superflui. La pallida carnagione fa contrasto con lo scuro vestiario, lasciando intravedere il sangue nero pulsante nelle vene più superficiali. In questo istante però, è intento a ricercare la massima concentrazione necessaria al richiamo delle energie che contraddistinguono uno Shinobi. Le mani sono state unite poc’anzi al petto nel tipico sigillo della Capra mentre ogni pensiero superficiale viene sgomberato dalla testa. Farebbe calare il buio, idealmente, isolandosi al mondo. Quello stesso buio a poco a poco diventerebbe sempre più denso al centro, con le parti distali che inizierebbero a roteare concentricamente raggiungendo in maniera progressiva proprio quel centro topico. Ecco che generebbe una prima sfera, nutrita di quel nero preso dalla sua anima, dai suoi obiettivi, dal suo stesso sangue demoniaco. Ora, andrebbe a spremere ogni singolo muscolo del proprio corpo cercando di produrre un succo per ogni miofibrilla, per ogni unità contrattile del suo sistema muscolo-scheletrico. Portando l’attenzione alle caviglia, e muscolatura annessa, ai polpacci, alle ginocchia, alle anche, alla colonna lombare, dorsale, cervicale, alle spalle ed infime al cranio. Ne produrrebbe quel liquido che verrebbe agglomerato in una seconda sfera di colore rosso. Prodotte entrambe non gli resterebbe che portarle al plesso solare, ove tenterebbe di unirle per formare ciò di cui necessita ogni Ninja. [Tentativo di Impasto del Chakra] x [SE Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo] [Vicolo > Ospedale] Un brivido, celere, gli scorre la schiena. Il tipico segnale del suo corpo dell’avvenuto richiamo del Chakra. Il ghigno sul volto si ingrandisce, aumentando la distensione orizzontale dalle labbra e scoprendo ancora di più la spigolosa dentatura. Ma non è finita. Non perde altro tempo, avendo già il Sigillo caprino composto si concentrerebbe sul direzionare il chakra verso lo strato superficiale delle pelle. In primis immaginerebbe la sua stessa sagoma, tentando di riversare quell’energia impastata in ogni punto della stessa. Fatto ciò, idealmente, proverebbe a dare una forma diversa al suo corpo. Si immaginerebbe di poco più alto, circa un metro e ottanta, la carnagione per forza di cose sarebbe più rosea della sua essendo il Kokketsu più simile ad un cadavere che ad un essere vivente. I lineamenti spigolosi del Genin verrebbero pensati poco più pieni di grasso. I capelli tinti, mossi, di un blu, quasi tendente al violaceo. Le sopracciglia nere come gli stessi occhi. La corporatura sarebbe coperta da una maglia bianca avente qualche striscia colorata sul petto ed un giacchetto a colletto coreano tendente all’azzurro. Le leve inferiori, invece, sarebbero ricoperte da un pantalone blu scuro. Starebbe ben attento a mantenere la posizione del coprifronte, lì dove già era, come la tasca porta oggetti sul gluteo sinistro. Immaginata tale figura, in ogni suo dettaglio non gli resterebbe che spingere il chakra al di fuori di quello strato superficiale della sagoma, oltrepassando ogni singolo tsubo. Rifletterebbe quindi la luca presente così acquisire la forma desiderata, quelle sembianze descritte. Una nuvoletta di fumo accompagnata da un flebile ‘ puff ‘ lo avvolgerebbe, prima di diradarsi e, qualora vi riuscisse, avrebbe quelle nuove sembianze. Se tutto dovesse andare come stabilito, non attenderebbe oltre. Gli arti inferiori si azionerebbero in direzione dell’ingresso di quell’Ospedale. Trovandosi nel vicolo subito adiacente alla struttura non dovrebbe metterci troppo. Qualche falcata, poi girerebbe alla sua destra trovandosi quindi in presenza di altre persone .. < HIHI .. > la sopprime subito, quella tipica risata che lo renderebbe riconoscibile a chiunque lo conosca. Si concentrerebbe a far scomparire quel ghigno dal volto, cercando di acquisire un’espressione più seria. Ci prova, almeno, vista l’euforia e l’adrenalina che ha in corpo. E’ eccitatissimo dal brivido di questa missione. Quello stesso brivido che solo la caccia gli da. Ma alla fin fine ora si tratta di quello, no ? Sta cacciando, informazioni non sangue come suo solito, ma le sensazioni che sente in corpo sono alquanto simili. Ecco perché fatica a nascondere quel ghigno. Pochi passi ancora ed ecco che varcherebbe l’uscio della struttura. Come l’ultima volta s’avvedrebbe di un gran trambusto. Diverse persone nella sala d’attesa principale. Un attimo di pausa, prima di decidere la direzione da intraprendere. [SE Tecnica della Trasformazione] x [SE Chakra: 18/20] x [2/4 Tecnica | resto spostamento] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo] x [Aspetto acquisito: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] Non propriamente immerso dalla gente, ma nello Ospedale come al solito vi è un gran trambusto. Un via vai continuo di gente, però l’obietto del Kokketsu è preciso. Non può starsene troppo tempo fermo lì in sala d’attesa, rischierebbe che qualcuno lo possa riconoscere ed ogni sforzo fatto fino ad ora sarebbe vano. La mandritta si alza con il pugno chiuso ad eccetto del dito indice eretto < scusi .. scusi .. > lo sguardo è direzionato verso un ragazzo, forse un tirocinante medico che si incammina celere da un’ala all’altra. Il collo s’allunga insieme alle sopracciglia che s’inarcano ulteriormente. Tenta di richiamare la sua attenzione, seppur quell’altro pare proprio non sentirlo. O forse lo ignora. Fottuti medici, sempre indaffarati. L’angolo tra narice e labbro superiore verrebbe contratto in un gesto di stizza. < tz .. > scuote di poco il capo < hey hey hey .. > un'altra figura si palesa, alquanto giovane, seppure con una sorta di bagde (?) sul petto. Non demorde il Kokketsu. Sta volta, il dito indice è alzata, però azionerebbe anche le leve inferiori cercando di posizionarsi proprio sulla traiettoria della camminata di quel tizio . Inevitabile, per lui fermarsi < mi scusi, saprebbe dirmi l’Obitorio dove è ? > secco, seppur educato. Per quanto gli riesca. Il capo si inclina di poco alla destra nell’attesa della risposta altrui che gli spiega di dover scendere di un piano per recarsi al luogo richiesto. Per ultima informazione gli indicherebbe ove si trovano le scale < grazie mille . > un lieve inchino del capo, in segno di ringraziamento, prima di scostarsi dal fronte del ragazzo così da lasciarlo passare ed ecco che gli arti inferiori dell’Akari si azionerebbero proprio verso le scale. Uscirebbe così dalla zona adibita a sala d’attesa, il passo sarebbe deciso, non troppo veloce. Una via di mezzo di chi ha fretta, però sa bene di non dover dare troppo nell’occhio. Lo sguardo diretto al suo fronte stando ben attento a non incrociare troppi sguardi. Inizierebbe quindi a scendere le scale, dirigendosi verso il piano inferiore. La mano destra si poserebbe sul corrimano, superficialmente. Nel frattempo, starebbe ben attento a mantenere vigoroso e vivo il chakra al di fuori di ogni Tsubo così da mantenere la forma acquisita. [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] La caccia è sempre stata la parte più elettrizzante. E’ bello arrivare alla conclusione, al raggiungimento dell’obiettivo, però l’attesa è essa stessa il piacere, no ? Così si dice almeno. Ed ormai lo ha capito il Kokketsu, la caccia di animali alla ricerca di quel sangue da bere, di quell’attimo in cui i canini vengono conficcati nel punto prestabilito ed in cui il plasma della vittima entra in contatto con le papille gustative. Quell’attimo è un’apoteosi di sensazioni, ma sarebbe lo stesso senza la caccia prima ? Quei momenti di attesa, la decisione di chi sarà la vittima prestabilita, la ricerca, gli sforzi. D’altronde è proprio per questo il motivo per cui non ha acconsentito all’offerta di Zio Rasetsu di poter avere una sacca di sangue a settimana, ma ha stipulato il patto per una al mese. Vuole CACCIARE. In tal modo si è assicurato il sangue almeno mensilmente, però si è assicurato anche di doversi mettere alla ricerca. E come se non bastasse il patto richiede allo stesso Kokketsu di dover portare un cadavere al mese a Ryuuma, ma con l’autorizzazione di berne parte del sangue. Un ottimo accordo no ? In tal modo si è assicurato la ricerca, la cattura, l’ammazzare ed il sangue delle vittima. Ed in cambio ? In cambio, altre sacche di sangue. E’ elettrizzato, non sa se oggi vedrà qualche cadavere, ma come potrebbe reagire ? Adora il sangue, però dovrà contenersi. Per forza di cose. Poi quest’oggi necessita di informazione. Ha bisogno di sapere quanti corpi ancora ‘caldi’ vengono portati giornalmente. Non gli interessano corpi freddi, portati da settimane, mesi in obitorio e lasciati lì. Ha bisogno di corpi freschi, appena sottratti del lume della vita. Le leve inferiori si piegano parzialmente in maniera ciclica portandolo a scendere la prima rampa di scale, la mano destra scorre sul corrimano contattandolo superficialmente. Gli ultimi passi, prima di giungere al piano inferiore . Lo sguardo si alza iniziando a muoversi lungo il corridoio, proprio alla ricerca della stanza giusta. Ad un primo sguardo sembra molto meno affollato tale piano, essendo scarno a scomparti per visite ed altre cose ambulatoriali .. Il collo ruota lungo l’asse cervicale portando gli occhi sull’etichette delle porte .. < mh ? > una voce gli sopraggiunge alla apparato visivo. Un uomo uscirebbe da una porta < oh salve .. > risponde al suo ‘ chi sei ..’ fermandosi sul posto .. < sono Ryosei .. > inventa un nome sul momento. Senza troppa inventiva, in effetti utilizzando la stessa radice del suo nome reale. La voce è decisa cercando di celare l’inganno < sono stato mandato qui per fare la mia prima missione .. > la mano destra agguanta il coprifronte penzolante lungo il fianco mostrandolo < sono stato appena promosso.. ci hanno detto di venire a controllare l’Ospedale oggi .. > la mano destra mollerebbe il coprifronte mostrando un semplice sorriso < la mia compagna Kia è al piano di sopra, a me tocca il piano di sotto .. ….. > una lieve risata nascerebbe dentro il suo addome. Però il problema è il suo modo di ridere. Non può uscirsene con quel tipico ‘ HIHI ‘ .. O per lo meno, non vuole . Serrerebbe le labbra cercando di sopprimerla dentro di sé e mostrando semplicemente un sorriso ancor più esteso .. non aggiunge altro, attenderebbe.. Qualche attimo prima che quel figuro dopo un mugugno si allontani. Un sospiro di sollievo per il Genin, che ora continuerebbe a camminare lungo il corridoio cercando quel maledetto (?) obitorio.. [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo (x1)] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] Le gambe s’alternano in quei passi cadenzati, con la testa che ruota da sinistra a destra e viceversa. < mh .. > mugugna, ricercando quel luogo . Il posto sembra poco trafficato, il che potrebbe essere un vantaggio, seppure dovrebbe accertarsi che vi sia una via di fuga secondaria oltre all’ingresso principale. D’altronde non potrebbe uscirsene con un cadavere in spalla in tutta tranquillità no? .. Di colpo le leve inferiori s’arrestano, sul posto. Il busto viene ruotato verso destra conseguenzialmente a tutto il resto del corpo. Si trova di fronte ad una porta con la scritta ‘Obitorio’. Non può sbagliarsi .. < HI – H .> di nuovo quella fottuta risata. La sopprime, quanto prima possibile. Ormai è divenuta più un tic che un vero e proprio sfogo del divertimento ed è proprio per questo che fatica a controllarla. Gli arti inferiori continuerebbe a muoversi in due nuovi impulsi. Due soli passi, prima di fermarsi di nuovo. Oltrepassarebbe quella porta spostandosi di un metro e mezzo oltre ed andandosi a poggiare ora sul muro. Facendo perno sul piede sinistro ruoterebbe su esso, il corpo verrebbe lasciato cadere sotto un esile controllo della muscolatura portando scapole e porzione posteriore delle spalle con il muro. La gamba destra resterebbe estesa, ed eretta al massimo sorreggendo tutto il peso non dissipato sull’appoggio posteriore, mentre la gamba sinistra si accallerebbe alla gemella portando una caviglia sull’altra. Si mette comodo, quanto basta. Non intende entrare non ancora. Ciò che farebbe ora sarebbe starsene lì, silenzioso e senza disturbar nessuno cercando di attendere e acquisire ogni informazione utile. Dalla frequentazione di quel corridoio, al numero di cadaveri che entrano ed escono da quella stanza. Da quanti controlli ci sono e soprattutto SE ce ne sono, a quanti civili passano di lì. D’altronde oggi non è giorno di CACCIA, ma di RICERCA. Come già detto. E’ lì per capire se ciò che ha in testa è fattibile. Le braccia verrebbero alzate portandole al fronte del petto ed incrociandole proprio qui. Con la mano destra che si rifugia sotto l’ascella sinistra e la mano sinistra nell’opposta. Il collo è di poco flesso,. Lo sguardo perso, sottolineato dalle pupille dilatate. Il realtà, però, ricerca la massima concentrazione. Posatosi lì, fermo, cercherebbe ora di direzionare una nuova parte di chakra ancor più fuori della sua sagoma. Parte del chakra resterebbe lì a stabilire le sembianze già acquisite , questa nuova porzione mossa invece verrebbe rilasciata con forza fuori dagli tsubo direzionandola quanto più distante possibile. Come un impulso radar, lo dirigerebbe a 360 gradi cercando di percepire ogni eventuale presenza nei dintorni. Sa bene che potrebbe perdere l’efficacia in quanto a portata data la cospicua presenza di muri, ma vi prova ugualmente cercando di capire quante persone sono lì presenti in una mattinata ordinaria. [SE Percezione della Presenza | Raggio: 10 m] x [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo (x1)] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] Anche dopo aver utilizzato la percezione della presenza non tralascia alcun dettaglio. Lo stesso apparato uditivo verrebbe testato ed utilizzato. Concentrandosi sui padiglioni auricolari, tenterebbe di percepire le voci ma sta volta non tanto sul corridoio bensì di eventuali rumori od altro all’interno della stanza dell’Obitorio. Se ne sta lì, fermo lanciando celeri sguardi e celeri sorrisi ad eventuali passanti e dando la medesima spiegazione data poc’anzi a quel tizio. Il povero Ryosei (?) è lì a controllare l’Ospedale, d’altronde potrebbe essere benissimo una Missione di livello D. L’ultima volta che ha fatto una missione di quel grado gli è toccato pulire il Bar di Yukio da tutte le vomitate e le schifezze post serata. Non potrebbe essere un compito affidato ad un Neo- genin ? Si vedrà. Le braccia, poc’anzi conserte al petto vengono sciolte con la mano destra che s’alza e si porta posteriormente sulla nuca. La testa si poggerebbe tramite l’interposizione di quella sul muro. Il gomito sarebbe aperto all’infuori con l’altro braccio che tornerebbe penzolante lungo il fianco. Diversi i sorrisi che vengono lanciati, ai passanti, ai dottori, agl’allettati che potrebbero passare di lì ed ad eventuali persone che entrano nella stanza che così tanto gli interessa. Se ne sta lì, silenzioso ma con un tumulto dentro di sì. Quell’adrenalina gli scorre in corpo in quantità copiose. Elettrizzato, dal brivido del pericolo. Dal brivido di poter esser scoperto. Vive per queste emozioni, uno come lui. La sua anima nera lo porta a fare cose che altri non farebbero, da cose stupide a cose insensante ai più. Quanto gli piace giocare con la vita altrui ? Lo ha scoperto ormai da parecchio, ed ecco forse perchè gli piace così tanto giocare con il sangue. Il sangue per lui è tutto. Ha significato la rinascita in demone, l'acquisizione del primo potere mai avuto. Quel dono fattogli da Zio Rasetsu. Ed ecco perchè esteroflette la sua fissazione sempre e solo verso il sangue. Quello versato e quello bevuto. Una qualche storia letta su qualche Vampiro lo ha portato a questa nuova fissazione. A questo nuovo gioco. E quanto piace GIOCARE ad uno come Rio ? TROPPO !! La vita per lui è un gioco, sia la sua, sia quella altrui. La sua mente bacata (?) non potrebbe funzionare diversamente e quell'incontro con Medusa lo ha portato a comprendere quanto il Caos sia necessario. Ma prima, ha bisogno del Potere .. ed ecco la necessità del Sangue. [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo (x1)] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] Fatica a controllare le espressioni facciali, con tutta quell’adrenalina in circolo e soprattutto uno come lui. E’ ben attento a scrutare ogni cosa, seppur con una lieve spinta delle spalle si scosterebbe la muro. Le gambe vengono scrociate tornando in posizione bipodalica. Non attenderebbe oltre, si azionerebbe iniziando a camminare allontanandosi dalla porta dell’Obitorio, ma con un passo molto lento. Ciò che fa è cercare di prendere tempo, ma soprattutto cerca di attendere il momento di minore affollamento per introdursi dentro quella porta. Non intende entrare e starsene lì, ma quello che vuole fare è aprire la porta scrutare la zona ed andarsene. Vuole vedere quanto è grande la stanza, quanti corpi vi sono all’interno, e la cosa più importante di tutte. Se c’è un’uscita di emergenza o almeno una finestra. Le leve inferiori s'alternano portandolo ad allonatarsi quando di colpo virerebbe. Come a voler tornare indietro. Farebbe perno sulla gamba destra, volgendo il bacino e conseguenzialmente tutto il corpo nella direzione opposta a quella intrapresa. Lo fa, perchè gli sembra un momento propizio. Un momento morto. Azionerebbe quelle leve dirigendosi verso la porta dell'obitorio, la mano sinistra si poggia sulla maniglia e con la forza necessarria la abbasserebbe per poi azionare l'arto superiore e spingere in avanti così da aprirla. Il piede destro è il primo che si farebbe avanti con il busto che s'allunga portando il collo e capo all'interno. Ciò che proverebbe a fare è di trasparire sicurezza. Quella sicurezza di chi entra in un posto, per poi accorgersi aver sbagliato ingresso. Entra quindi, con il cuore che batte a mille. Lo sente in gola, seppure cerca di mascherarlo portando visibile un ennesimo ghigno sul volto. < oh .. devo aver sbagliato stanza . scusate .. > proferisce agl'eventuali presenti. In quel piccolo momento tra l'entrare e l'uscire di nuovo non mollerebbe mai la presa sulla maniglia, però attiverebbe tutta la sua esperienza . Non si curerebbe adesso molto di sembrare troppo invasivo o sospetto, ciò che farebbe sarebbe attivare collo ed occhi in movimenti continui in ogni direzione. Scruterebbe tutto ciò che reputa interessante. Altre porte, finestre, dove potrebbero affacciarsi quelle stesse finestre, quanti presenti, quanti cadaveri. Insomma tutti ciò che gli potrebbe tornare utile il giorno della CACCIA. Fatto ciò uscirebbe, celere da quella porta, chiudendola dietro di sè. Con la mano ancora fissa sulla maniglia. Il respiro, aumenta, pompando ancor più ossigeno. Un momento di recupero prima di decidere il da farsi. [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo (x1)] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] [Ospedale] La mano sinistra scivolerebbe via dalla maniglia, proprio quando le leve inferiori si azionano verso la sua sinistra. Proprio verso la scalinata utilizzata per scendere al piano inferiore. Il passo sarebbe alquanto rapido, ma stando ben attento a non apparire troppo frettoloso. Scappa, insomma, però cercando di non dare l'impressione di scappare. Il chakra sarebbe ancora direzionato in ogni tsubo della pelle, mantenendo quella sagoma, quell'aspetto acquisito con la tecnica della trasformazione. Non si preoccuperebbe di molto, se non di camminare. La mano si poggia sul corrimano con le leve inferiori che salgono gli scalini. Uno ad uno. Non due a due, darebbe troppo nell'occhio. Il cuore palpita e la respirazione si fa sempre più frequente in quel debito di ossigeno dovuto, non tanto allo sforzo fisico, ma a quello psicologico. A quell'euforia che ha in corpo. A quel brivido che ricerca continuamente. Quell'instabilità sul futuro, quel pizzico di folli che lo fa sentire vivo ogni volta. Rapido salirebbe quindi quelle scale ritrovandosi nella sala d'attesa e dirigendosi verso l'uscita. Non guarda in faccia nessuno, gli occhi son fissi al suo fronte con i muscoli del collo contratti e tutta la muscolatura respiratoria accessorria attiva ad ingrandire il volume toracico necessario all'espansione polmonare. Il sangue scorre, celere, pompato dal cuore più rapido che mai. Qualora vi riuscisse varcherebbe l'uscio e si porterebbe senza alcuna sosta lontano da quel luogo. Molto probabilmente proprio verso la sua amata Foresta. Manterrebbe ancora attiva la trasformazione, fin quando non si troverebbe in posto adeguatamente appartato. Nel tragitto non avrebbe troppo tempo e modo di pensare alle informazioni acquisite da quella mattinita elettrizzante nell'obitorio. Troppo preso dalla preoccupazione di esser seguito. Soltanto quando avrà un momento di calma e di pace potrebbe permettersi di fermarsi a ragionare su quanto ha visto. Far mente locale su tutte le informazioni acquisite e su eventuali strategie d'azione. Altrimenti dovrà studiare un nuovo piano e, soprattutto, un nuovo modo di procurarsi quel cadavere. La pazzia in Rio è così tanta, le sue strane fisse, le sue strane ricerche, le sue strane amicizie, i suoi strani amori, però quando si è pazzi come lui si può star certi che ogni compito verrà portato a termine. D'altronde un Vampiro per avere il Sangue, farebbe TUTTO e lui non è da meno. [Chakra: ON] x [Equip: Tonico recupero Chakra (x1); Fuuda libero (x2); Fuuda con tronchetto da sostituzione (x1); Tonico curativo (x1)] x [Tecnica della Trasformazione: ON | Aspetto: https://i.pinimg.com/564x/72/a2/23/72a22362c1bdcfb2949dc241e9d9987a.jpg] x [End]