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Un po' di umorismo brutto..

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con Koichi, Ichirou

20:52 Ichirou:
 La serata passata in compagnia della Ishiba, gli da ancora i brividi, piacevoli sia chiaro, se qualcuno lo vedesse camminare in questo momento, noterebbe senz'altro il rossore ancora presente sulle sue pallide guanciotte, anche se si vedrebbe a malapena, date le cinture davanti agli occhi. Sta di fatto comunque, che dopo quello che è successo insieme a lei, lo Hyuga si sente come rinato, come se lei stessa gli avesse donato nuova energia, il solo pensare a loro due gli da delle scosse piacevoli lungo tutto il corpo, causandogli una leggera pelle d'oca. Camminando in quel suo solitario e tenebroso buio, lo Hyuga si ritrova per caso davanti alle mura esterne della città, come fa a saperlo? Semplice, la sua vista, essendo occultata, da modo ai suoi sensi di affinarsi al meglio, infatti, con l'olfatto riesce a percepire l'odore del mare, però più lontano rispetto al solito, il che significa che si può trovare solo in tre posti, alla foresta, in città o appunto alle mura, l'udito, anch'esso amplificato, riesce a fargli percepire un leggero vociferare, giusto quello delle guardie, che si trovano di vedetta all'uscita della città stessa, quindi il mistero viene risolto in fretta dalla mente del ragazzo, che con passo lento, si fa strada in mezzo a quella fitta nebbia. La sua mano destra incomincia a fare da catalizzatore, andando a formare il sigillo della Capra con essa infatti, il ragazzo proverebbe ad attivare il proprio flusso di Chakra. Nella sua testa, la solita stanza buia andrebbe a crearsi, all'interno della quale si andrebbero successivamente a formare due piccole sfere di colori diversi. La prima sfera, di una colorazione bluastra, si andrebbe a formare all'altezza della sua fronte e, quasi in contemporanea, tutto intorno ad essa, dei piccolissimi aghi del medesimo colore, prenderebbero posizione, come degli squali intorno ad una balena ferita, andando quindi successivamente ad attaccare quella povera sfera come per nutrirsi di essa, tuttavia, è l'esatto opposto, in quanto la suddetta venendo attaccata per modo di dire, comincia ad ingrandirsi andando a rappresentare l'energia psichica dello Hyuga. La seconda sfera, di un bel colorito scarlatto, si formerebbe all'altezza dell'ombelico del giovane ma a differenza della prima, questa ha un effetto vampiro, infatti assorbe il proprio nutrimento direttamente dai muscoli del ragazzo, raggiungendo la stessa grandezza della prima, in maniera tale da formare l'energia fisica del giovane. A questo punto, lo Hyuga tenterebbe di farle collidere tra loro, unendole e creando quel flusso di Chakra che comincerebbe a scorrere lungo tutti i punti di fuga del ragazzo, che con molta calma andrebbe a riportare la mano destra lungo il fianco gemello. Se il rito fosse stato portato a termine a dovere, lo Hyuga ora sentirebbe tutta la sua energia fluire nel suo corpo, sentendosi più vivo ed in contatto con il circondario. [Tentativo attivazione Chakra]

21:10 Koichi:
  [Mura Esterne.] Quell'insopportabile nebbia che si instaura lungo il territorio del villaggio ed anche esternamente, come un ostacolo che abbraccerebbe totalmente l'estensione di Kiri e ne fascia come una seconda pelle, rendendo più difficoltoso il procedere con lo sguardo, limitato appena da quel muro opaco. Eppure, nonostante ciò, non si può impedire ad un'essenza di procreare altri passi, suggellare orme su orme, in una traiettoria semplice e lineare, caratterizzato da quelle brevi falcate che possono permettere di adeguarsi comodamente. Infatti, sfruttando proprio quell'andatura così sinuosa e fluida, le iridi ambrate possono viaggiare tempestivamente da una direzione all'altra,catturando così i vari elementi che può ritrovare in quella zona limitrofa, poco distante dal plesso cittadino, ove il dominio dell'uomo è solamente appena accennato. Come uno spettro, data la diafana epidermide, si muoverebbe provando ad essere quanto più silente possibile: appoggerebbe difatti prima la punta e poi il tallone, in un susseguirsi che alimenterebbe il suo moto felpato, di soppiatto, come se volesse raffinare la propria capacità motoria, al fine di destare quanto meno fastidio per la quiete pubblica, come se volesse addestrarsi, a tempo perso, in quell'arte in cui ogni membro militare potrebbe ritrovarsi, durante una missione di spionaggio. Intanto il vestiario d'egli andrebbe a corrispondere ad una lunga cappa nera che riveste interamente la fisionomia maschile, fino a scivolare poco sotto il ginocchio maschile, e munito di un colletto talmente alto da velare la parte inferiore del proprio viso; lascerebbe che quello rimanente venga adorabilmente accerchiato dal proprio crine azzurro, che come una cascata di ciocche ribelli, s'adagiano lungo la schiena di lui, comodamente. Equipaggiamento spartano ed essenziale, inserito e raccolto nelle tasche legate in vita, posteriormente, e quella posta lungo la gamba destra, seppur sia tutto decisamente velato dal soprabito scuro. Anche il coprifronte non viene evidenziato, per questo esiste, data la striscia di tessuto nera che s'avvolge lungo il collo del Chuunin, fungendo come una collana, ove la placca metallica si lascia incider dall'effige che riporta il simbolo di Kusa. Un suo protettore, una pedina piuttosto anonima, fino al suo risveglio, avvenuto qualche settimana addietro, dopo un sonno decisamente profondo, di qualche anno. <Uh.> Un respiro gentile, poco più accentuato dell'altro, ignorando il fatto che sta avanzando in una traiettoria simile, ma nel senso opposto e probabilmente i due corpi si scontreranno, se nessuno si appresterà a spostarsi in tempo: d'altro canto, il genetista si limiterebbe ad osservare quella sagoma umanoide, che s'appresterebbe ad avvicinarsi. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:22 Ichirou:
 Il suo vestiario oggi è più leggero del solito, non indossa infatti il suo mantello, la casacca che porta ha il colletto alto, ma è senza maniche, mettendo in mostra le sue braccia notevolmente definite, il colore di quella stessa casacca ricorda quasi una nuvola intenzionata a lanciare qualche saetta, alle mani indossa solo i guanti ninja, rinforzati sui dorsali dalle solite placche metalliche. Il volto è parzialmente coperto da quelle sue cinture lisce in pelle nera, fatte su misura dalla propria Maestra, mentre quel suo colletto alto, nasconde il suo coprifronte, legato intorno al collo come se fosse una collana. Le leve inferiori, vengono coperte da un paio di pantaloni in tela neri, larghi e comodi, che nascondono delle fasciature bianche che fissano gli schinieri a protezione degli stinchi ad essi, ai piedi i soliti sandali ninja, mentre la tasca porta oggetti viene portata sul fianco destro, contenente dei tonici vari, tre per il recupero del Chakra e uno per la salute, due boccette di veleno, che ancora non ha avuto modo di studiare e poi la sua possessione più importante, l'Origami a forma di farfalla fatto con la carta rossa della Ishiba, dalla quale non si separa mai. Le sue mani si uniscono un'altra volta, questa volta però per poter vedere meglio, andando quindi a fare il sigillo della Tigre, lo Hyuga richiamerebbe il proprio Chakra in direzione delle proprie orbite, andando a far pressione proprio sui suoi bulbi oculari, una pressione non eccessiva, quanto basta per far si che le sue vene, intorno agli occhi, si ingrossino a dovere, tentando quindi di attivare la propria innata, il Byakugan. Anche questa volta non dice nulla, nel caso avesse avuto successo, il giovane andrebbe ad osservare, spostando solo le sue iridi coperte da quelle cinture, il circondario, notando immediatamente di fronte a lui, la presenza di qualcuno, ne analizza in flusso di Chakra, tuttavia, notando che egli stia camminando in sua direzione, decide di sfruttare il suo udito, per avvisarlo dell'imminente collisione, rimanendo comunque nel dubbio più totale a riguardo <Heylà?> andrebbe a porre quella domanda con tono quasi preoccupato, come se fosse effettivamente cieco <C'è qualcuno?> insomma, non vuole farselo finire contro, ne tantomeno far crollare la sua cecità come fu con Itsuki, quindi bisogna vedere cosa succederà ora. [Chakra on][Tentativo attivazione Byakugan liv. I]

21:43 Koichi:
  [Mura Esterne.] Il movimento viene mosso in avanti, ininterrottamente dalla propria volontà, la quale richiede di perseguire, di oltrepassare i vari metri e lasciare che deboli sferzate d'aria possano coinvolgerlo, in qualche modo. Eppure è la voce maschile che spezzerebbe quella determinazione, quella tranquillità, potendo e riuscendo ad evincere maggiormente quella linea umana nei suoi dettagli. Ne può godere del suo abbigliamento e di quei tratti che vengono palesati, espressi, seppur anch'egli si armerebbe di un colletto abbastanza alto da velare le labbra maschili. Lo scruterebbe con attenzione, mentre non sembrerebbe spegnersi, cambiare e modellare la propria posizione, quasi come se attendesse in qualche modo di esser raggiunto, anche se lui andrà inevitabilmente a rallentare il passo, in maniera graduale e non brusco, per poter saggiare la presenza altrui in continuo avvicinamento. Non fiaterà, non per ora, aspettando il momento più propizio, potendo ammirare invece l'espressione di quel sigillo della tigre, al quale seguirebbe il parlato opposto. Lo identificherebbe, scorgerebbe quel particolare, che rende più anomalo la stessa situazione. Dunque attenderà che l'altro sia distante [3 metri], per esprimere improvvisamente il proprio sussurro, schiudendo le labbra ed evocando a sé una minuscola dose di ossigeno. La richiama e lascerebbe che questa possa vibrare le corde vocali, per esprimere un bisbiglio data l'effimera potenza vocale, alla domanda che l'altro riporrebbe verso di sé. <No.> Non c'è qualcuno, quasi come se fosse un gioco ironico, una potenziale presa in giro, se non fosse che il tono è privo in quella risposta, in quella negazione. Totalmente neutrale, da non far assumere una sfumatura dispregiativa. Non domanderebbe ancora sulla curiosità che sembrerebbe insinuarsi nella propria mente, ma si preoccuperà di catturare quanti più elementi, quanti più dettagli possibili, affinché nulla possa sfuggire. Anche segnali come la postura e la modulazione della voce vengono intrapresi, nel caso in cui fosse necessario trasformarsi in lui. Ovvio che qualsiasi elemento può risultare interessante e lui, come uno scienziato pazzo ed anomalo, studierebbe ogni cavia, ogni reazione alle dovute azioni che scandisce, direttamente e meno. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:59 Ichirou:
 Anche se non sono visibili, le sopracciglia dello Hyuga si inarcano in forma dubbiosa, perché rispondere se non voleva essere visto o sentito? Una domanda che forse non troverà mai risposta, infatti il ragazzo fermerebbe il suo moto, lento e silenzioso, andando a stazionare ora ad appena 2m da lui, qualcosa di familiare gli giunge all'orecchio, quella voce l'ha già sentita, ma non riesce a ricordare dove. Ad ogni modo, quel suo singolo commento gli da modo di studiarne per bene il flusso di Chakra che lo pervade, assicurandosi del fatto che egli sia di grado più alto rispetto al suo, anche se non di molto, potrebbe tranquillamente trattarsi di un Chunin, quindi la lista di individui con quel grado si accorcia all'interno della sua testa, anche se ancora non riesce a ricordarsi dove i due si siano incontrati, quindi con tutta calma, andrebbe a rispondere a quel suo sibilo <Mi spiace, avrei dovuto ridere..?> ultimamente la sua capacità di esternare a dovere le sue emozioni avviene solo in presenza di una persona, quindi non riesce a trovare divertente quella sorta di gioco intrapreso dall'individuo. Con tutta calma e facendo un bel respiro, lo Hyuga andrebbe a domandare alla volta altrui <Ci conosciamo..? Ho l'impressione di aver già sentito il tuo timbro vocale..> ammetterebbe alla volta del Chunin, purtroppo chi conosce poco, non riesce a mantenere un posto saldo all'interno della sua memoria, quindi attenderebbe in silenzio ch'egli si professi, dando magari una risposta a quei suoi dubbi. [Chaka on: 19/20][Byakugan liv. I]

22:25 Koichi:
  [Mura Esterne.] La memoria dovrebbe offrire una serie di fotogrammi dinanzi al proprio sguardo, come se qualcosa si potesse sintonizzare all'interno del proprio cervello: una ricerca disperata e rapida, la quale sembrerebbe esaltare una vaga conoscenza, un tono che aveva già intrapreso in precedenza. Sarà una questione di pochi secondi, prima che le labbra maschili possano tornare a schiudersi, nuovamente, ed evocare il nome: <Ichirou.> Ecco dove ha potuto incrociare l'altro, notando come ora gli occhi perlacei vengono ricoperti. <Posso pure comprendere il sigillo della capra per un impasto del chakra, ma quello della tigre?> Non comprenderebbe, evocando la prima lama verbale: <E quegli occhi così candidi tuoi, perché sono velati nel buio della sera?> Un respiro, più profondo, mentre rimarrebbe attento ad ogni sua minima reazione. <Ci siamo incontrati una sola volta.> Confermerebbe l'ipotesi altrui, mentre la mancina mano andrebbe ad alzarsi, con molta lentezza, affinché l'arto superiore possa esprimersi parallelo al terreno, ma diretto verso l'altrui presenza. Non deve toccarlo, ma ne schiude la presa, evidenziando un palmo semplice, con le dita debolmente spalancate: che sia pronto ad evocare una sfera d'energia e proiettarla contro l'opposto? Il chakra ovviamente continuerebbe a ruggire all'interno del proprio organismo, pronto ad esser attinto per qualsiasi necessità. <Cosa è successo?> Sussurra brevemente, mentre i polpastrelli sembrano richiudersi appena in se stessi, come se stesse accarezzando quel corpo, metaforicamente, ad una distanza che permette comunque un margine di distacco, poco superiore ai due metri. Le palpebre che decadono appena, ma non totalmente, per permettersi di aguzzare l'attenzione visiva contro il Konohano, riconoscendolo anche per quel clan di cui si è definito suo discendente. Un invito per ora che viene esternato, un'offerta di chi ha potuto già provare l'ebbrezza di ascoltare il suo verbo. <E' stato forse il fardello di cui cercavi di far carico, probabilmente?> Insiste, raffinando maggiormente il proprio soffio, che si dipinge di nuove parole, ma ancora privo di sfumature particolari, se non la curiosità stessa di sapere, di conoscere. [Chakra On][Equip.Scheda]

22:52 Ichirou:
 Standosene lì fermo, il ragazzo viene riconosciuto nonostante le cinture intorno agli occhi, il che gli fa avere un minimo sussulto, quasi impercettibile, ma proprio in quel momento gli torna in mente il nome del suo interlocutore <Koichi..?> un altro Goryo si presenta alla sua volta, quasi incredibile nella mente dello Hyuga stesso, che va a rispondere alle sue domande <Mi esercitavo con i sigilli..> ammetterebbe, mentendo alla volta del Goryo, poi testerebbe la sua reazione <Mi sono stati strappati..> la sua voce suona atona nel dire quella frase, però per una volta, anche se semi apatico, vuole provare a fare una battuta a qualcuno, anche se questa era decisamente macabra. Il Goryo afferma di aver incontrato una volta sola lo Hyuga, quindi conferma il pensiero precedente di quest ultimo, il che lo fa reagire con semplicità <Si mi ricordo..mi ricordo dei tuoi capelli blu..li hai ancora così, vero..?> chiede malinconico, quasi come se i colori gli mancassero davvero, è un buon attore no? Una leggera brezza fa sventolare i vestiti del ragazzo, quel suo colletto alto comincia a danzare di fronte al suo mento, mentre i suoi capelli si agitano intorno a quelle sue cinture, anche se i suoi occhi onniveggenti riescono a notare quel suo palmo, che viene indirizzato al suo viso, lo lascia fare, non ha paura di nulla ultimamente e vagare nelle tenebre di certo non lo fa stare in pensiero alla minima minaccia, però egli si informa, quindi una risposta deve essere trovata dal giovane <Dei mercanti..parlo del mercato nero ovviamente, mi assalito in un momento di debolezza, sia fisica che mentale..strappandomi gli occhi..essendo in grado di usare il Chakra medico ho fermato l'emorragia, poi sono svenuto e mi sono svegliato con queste sulla faccia..> andrebbe a toccare quelle sue cinture con le mani, entrambe, che vanno ad accarezzarle come se fossero ormai parte di se stesso, notando ovviamente, il proprio flusso di Chakra che passa davanti ai suoi occhi. Quella sua ultima affermazione ha già trovato una risposta, quindi con calma, va ad abbassare le mani, lasciandole cadere lungo i fianchi, andando ad accarezzare quei suoi stessi tessuti, attendendo in silenzio una sua qualsiasi reazione. [Chakra on: 18/20][Byakugan liv. I]

23:10 Koichi:
  [Mura Esterne.] I propri padiglioni auricolari sembrano poter ascoltare ogni singola parola di quel ragazzo, il quale confermerebbe la propria identità. <Si, sono ancora come li hai intravisti.> Per poi ascoltare il racconto altrui, sulla perdita dei bulbi oculari a causa di alcuni mercanti neri, probabilmente interessanti a qualche potere oculare decisamente utile. <E' ammirevole che tu, nonostante sia diventato cieco, voglia perseguire con lo studio dei sigilli.> Un mugugno, debole. <Da cieco, non potrai aiutare nessuno.> Rasenta la crudeltà, decisamente brutale in direzione opposta. <Anche se credo che sia decisamente particolare la capacità di usare il chakra medico, seppur tu abbia appena perso gli occhi.> Una perdita di sangue tale non crede che sia possibile da placare in così poco tempo, soprattutto perché l'altro risulterebbe un fresco Genin, o quello che doveva essere. <Voglio vedere da più vicino.> Passi che andrebbero a compiersi, nel tentativo di affondare maggiormente le palpebre in quelli altrui, in quelle cinture che lo rilegano, provando a porsi [dinanzi] a lui, a circa [0.5 metri], pronto a studiare meglio quel corpo, quel contenitore puramente ridotto in un composto di carne ed ossa, ma con un senso in meno. Probabilmente uno dei più importanti e fondamentali. <Potrei...> Quel condizionale che si erigerebbe dinanzi all'intera costruzione, come una premessa importante da tenere in conto. <Trovare dei nuovi occhi o qualcosa di simile e poterli impiantare.> Dopotutto è nel proprio campo di ricerca, di studio e l'altro potrà essere un'ottima cavia, una base su cui poter sperimentare le proprie capacità. <In questo modo, potrai continuare a percorrere il tuo sentiero.> Tenterebbe di influenzarlo maggiormente, di avvalersi della propria retorica, per spingerlo in quel sentiero, a coinvolgerlo emotivamente, con l'atto ultimo di poter affermare le proprie doti da genetista, ambendo a maggior controllo sulle proprie attitudini. Rimarrebbe dunque silente, quasi in attesa che l'altro possa scoprirsi, possa permettere di evidenziare quell'assenza, quella cavità che dovrebbe essere totalmente tappata, per permettere comunque una vita discretamente umana, normale. [Chakra On][Equip.Scheda]

21:54 Ichirou:
 Con un piccolo sorriso, lo Hyuga andrebbe a ricordare quei suoi capelli color cielo <Avevano un bel colore..> ammetterebbe alla volta del Goryo, ma subito, il suo sorriso si dilegua, colpa della sua improvvisa apatia, quindi andrebbe ad ascoltare quel che ha da dire il bluastro, cercando di non perdersi la minima parola, evitando però di farsi buttare giù da quelle sue parole <Questo lo dici tu..> andrebbe a rispondere allontanandosi da lui, visto che sente la sua faccia avvicinarsi alla sua, la vede più che altro, sentendo anche la sua richiesta <Non mi sembra il caso..non amo mostrare le mie ferite..> già solo il fatto che qualcuno possa fare una richiesta del genere, gli fa assumere uno sguardo lievemente stizzito, cosa che non si può ovviamente vedere date le cinture. Mentre lo ascolta parlare, le sue proposte lo fanno sentire sempre più sporco dentro, perché un medico dovrebbe dire una cosa del genere, si allontana di qualche passo ancora, andando a rispondere leggermente stizzito <No grazie..non ho intenzione di privare un'altra persona della propria vista solo per me..> si sente che l'argomento non è ben accetto dallo Hyuga <Vorrei parlare d'altro se non ti spiace...il solo pensiero mi mette rabbia..> le sue mani si andrebbero a posizionare sul petto, incrociandosi sotto il torace, attendendo la risposta del proprio interlocutore, che sotto le cinture, viene guardato con disprezzo. [Chakra on: 17/20][Byakugan liv. I]

22:28 Koichi:
  [Mura Esterne.] Potrebbe fissarlo per diversi minuti, contemplarlo quasi, in uno studio debolmente empatico, ma piuttosto riversato sotto il profilo professionale. Le labbra che continuano nuovamente a schiudersi, per poter evocare una debole mole di ossigeno e far sì che questa possa permettere la vibrazione delle corde vocali maschili: <Non c'è bisogno obbligatoriamente di una persona viva per eseguire un trapianto.> Un respiro, debole: <Hai espresso che vuoi fare il medico, dalla nostra ultima conversazione.> Riprenderebbe, saggiamente: <Se tu vedessi un ferito che rinuncia d'esser curato, tu non faresti il possibile per tendergli una mano?> Un respiro leggero, debole. <Come vuoi pensare di poter trarre una mano a chi ne ha bisogno, se questi saranno così ricolmi di orgoglio da non permetterlo?> Perché dopotutto è ignaro del fatto che l'altro stia esprimendo una bugia, dunque deve ricorrere sicuramente ad altri mezzi, a qualcosa che possa davvero toccarlo principalmente. <Cambiamo argomento.> Stiletta, d'improvviso, seppur ci sia dell'amaro in quella conferma, dell'incoscienza che non vuole accettare e tollerare. <Presto capirai che significa questo peso.> Ostenterebbe, con decisione, prendendo a compiere qualche passo per dividersi, per distaccarsi, per portarsi a [cinque metri] di distanza. <Aggiungi tu un argomento, dato che sei tu a voler reclamare un cambio.> Potrebbe sembrare giusto quel compromesso, quella mediazione che il Chuunin andrebbe a riporre verso l'altra presenza, provando ad osservare ogni minima sfumatura, lasciando che le iridi ambrate possono confermarsi sull'altrui contenitore, con i suoi lineamenti e le proprie movenze. Ne percepisce le intonazioni, ma al momento risulterebbe davvero poco comprensibile quell'atteggiamento, quasi infantile. [Chakra On][Equip.Scheda]

22:58 Ichirou:
 Lentamente la sua apatia si fa viva, lo sguardo dispregiativo lentamente torna neutro, il suo volto assume una nota di pura indifferenza, la sua mano destra di va a tirare indietro i capelli, scostandoli da quelle stesse cinture nere, la brezza riesce a rinfrescare il suo volto pallido, la mani sono bollenti mentre passano tra quei suoi capelli, lo ascolta parlare adesso, quelle sue parole arrivano alle sue orecchie come delle critiche, anche se ovviamente starà sicuramente fraintendendo <Viva o meno, non è una cosa etica..secondo me almeno..> andrebbe a dire <Si possono comunque curare le persone senza la vista..> andrebbe a dire, nel frattempo andrebbe a sciogliere quel groviglio composto dalle sue stesse braccia <Ormai è passato troppo tempo, per me non c'è più nulla da fare..> ammetterebbe, mentendo spudoratamente <Non ho bisogno di un trapianto, dovresti trovare uno Hyuga in ogni caso, quindi eviterei..> risponderebbe dunque, andando ad osservare di sottecchi le sue movenze. Lo lascia parlare, lascia che egli finisca il suo soliloquio, mentre nella sua mente comincerebbe a pensare cosa dire, quindi, andrebbe sul banale <Cosa hai fatto in questo tempo che non ci siamo visti..?> la domanda viene posta al suo interlocutore con aria calma, andando dunque ad attendere in silenzio una risposta da parte di lui. [Chakra on: 16/20][Byakugan liv. I]

23:12 Koichi:
  [Mura Esterne.] Uno sbuffo debole, ma presente: <Perché c'è davvero un limite all'etica, in tutto ciò?> Una piccola smorfia che si decanta sul proprio volto. <Stai rifiutando delle cure, come un bambino che non vuole assaggiare la medicina perché amara.> Infastidito quasi da quella sensazione, arrivando ad incrociare le braccia al petto, conserte, in modo tale da trasmettere un effetto vivo di chiusura, rispetto all'ideologia avversa. <Quando mi dimostrerai che la tua vita possa non procedere, ma migliorare, seppur da cieco, allora potrò crederti effettivamente.> Non prima, decisamente miscredente rispetto a quella scelta, a quel sentiero che l'altro sta approcciando. E così si stancherebbe di comunicare a riguardo, invogliando il cambiamento di tematica, lasciando che sia turno del genetista poter proferire: <Ho eseguito una missione con il massimo grado di difficoltà per il mio rango e l'ho superata, senza neanche un graffio.> Esprimerebbe, quasi annoiato da quell'informazione: <E ho avuto modo di incontrare una persona che probabilmente conosci.> Scioglierebbe dunque l'intreccio. <Almeno è una donna che davvero ha compreso qualche tassello di questa vita.> Lascerebbe innanzitutto l'indizio, con un complimento neanche troppo velato. <Conosci una personalità come Mekura Hyuga?> Non si preoccuperebbe di esprimere quel nome, lo stesso con cui ha condiviso una magnifica serata, sulla zona della spiaggia. Non esprimerebbe altro, invero, lasciando che possa guardarsi attorno, come se volesse sperare che qualche cosa piomba dal cielo per colpire l'avverso, in modo tale che neanche il suo apparato uditivo possa aiutarlo, soccorrerlo in quel caso. Potrebbe attaccarlo, ma sarebbe principalmente un'azione scorretta, un malinteso che non vuole siglare con la stessa fanciulla dapprima citata. Sembra che abbia strappato dalle mani di lui un vago rispetto, o qualcosa di decisamente simile. [Chakra On][Equip.Scheda]

23:42 Ichirou:
 Lo fa parlare, il suo respiro è lento, calmo, anche se le cose che sta dicendo gli mettono una certa rabbia, quindi lascerebbe finire quelle sue parole, dandogli una piccola spiegazione <Non sto evitando delle cure, non ho più gli occhi..le cure mediche mi sono state date il giorno che mi sono stati tolti..curare una cavità vuota sarebbe inutile..> ammetterebbe alla volta del bluastro, che definendolo un bambino capriccioso, gli crea una notevole stizza, un fastidio interno, che però viene soppresso dalla sua apatia. Il discorso cambia finalmente, incomincia a raccontare ciò che ha intrapreso in questi momenti in cui non si sono visti, anche se si sono incontrati una volta sola, quindi con un piccolo sorrisetto, andrebbe a volgere i suoi complimenti al bluastro <I miei complimenti..senza graffi eh..?> comincia a parlare di una persona, una nuova conoscenza incontrata dal suo interlocutore. Mentre il suo racconto continua, il nome gli viene rivelato, si tratta proprio della sua Maestra <Certo che la conosco, è la mia Maestra..> andrebbe ad ammettere verso il suo interlocutore, domandandogli poi <In che circostanza l'hai conosciuta..?> le sue mani verrebbero poggiate sui propri fianchi, rimanendo in silenzio per lasciare a lui lo spazio per poter rispondere. [Chakra on: 15/20][Byakugan liv. I]

23:56 Koichi:
  [Mura Esterne.] Cercherebbe di stroncare ogni minimo accento, ogni singolo apostrofo, a riguardo della tematica, perché sarebbe totalmente sterile, decisamente inutile quanto superfluo: non vi è peggior sordo, dopotutto, di chi non vuole prestare effettivamente ascolto. E sembra covare in sé una minima speranza che ben presto l'altro possa esser ripiegato in due, a maggior ragione delle proprie parole, in quanto inadeguato a poter perseguire una vita da cieco. <Si, neanche un graffio.> Sembrerebbe ingrandire appena il volume del torace, data l'immissione notevole di ossigeno all'interno dei propri polmoni, pronti ad assumere una maggior fattezza di orgoglio, in quel momento; mancherebbe soltanto che mostri la propria coda da pavone, in tutto ciò. Peccato che l'altro non possa neanche visualizzare quella forma, quella postura ricca di egocentrismo. <Si, l'ho incontrata in spiaggia, qualche sera addietro.> Solleverebbe appena le spalle, incassando la nuca fra esse, come se la cosa non sembrerebbe essere nulla di eccelso; dopotutto è meglio nascondere adeguatamente cosa ha potuto riscuotere da quella donna. <Una semplice conversazione, nulla di eccessivo o complesso.> Dopotutto l'altra era anche in dipartita per una missione ed effettivamente aspetterebbe che l'altra ritoni sana e salva, altrimenti comprenderà che la fortuna non sia stata adeguatamente sufficiente, ad accompagnarla nel suo percorso. Lascerebbe dunque incentivare maggiormente il flusso di chakra, come se volesse oliare ogni componente del proprio corpo, permettendo di non esser freddo, pronto ad uno scatto poderoso od un'azione fisica degna di nota. Si appresterebbe a concentrarsi, nel frattempo, mentre il silenzio lo divora, per un paio di secondi: <E tu invece cosa hai fatto?> Domanda, ricambiando la cortesia, sperando di poter ottenere altri dettagli, all'esterno dello sguardo privato. [Chakra On][Equip.Scheda]

00:28 Ichirou:
 Sorride nuovamente nel sentire ch'egli non si sia fatto nulla durante la sua missione, il vento nuovamente smuove i suoi capelli ed il suo vestiario, respirando a pieni polmoni l'aria che arriva in quella zona, pulita, che rinfresca il proprio corpo rigenerando i propri organi <Mi fa piacere..> ammette verso il Goryo. Afferma nuovamente di aver incontrato la sua Maestra, Mekura, il che lo fa interessare all'argomento, le sue mani vengono lasciate cadere, mentre la sua testa verrebbe inclinata verso destra, cercando di poter capire la situazione, ma il suo interlocutore afferma che si trattò di una semplice conversazione <Capisco..è una brava persona..ho ancora molto da imparare da lei..> la sua testa torna normale, posizionandola in modo tale da poterlo fissare, per modo di dire. Gli viene posta quella domanda, la cosa lo spiazza un po', non se lo aspettava, quindi la mano destra verrebbe posta sotto il proprio mento, in fase di pensiero, dopo qualche secondo andrebbe a rispondere <Sono entrato in contatto con le evocazioni..ho perso gli occhi..ho conosciuto persone..sono diventato tirocinante..e sono diventato anche cacciatore di taglie..> forse non avrebbe dovuto dirlo, ma ormai è fatta. Detto ciò, lo Hyuga incomincia a notare che l'ora s'è fatta tarda, grazie al suo orologio interno, quindi con tutta calma, andrebbe a dire <E' stato bello..vederti..> farebbe il gesto della pistola con indice e pollice destri, facendo un piccolo click con la bocca, un'altra battuta triste <Penso che mi ritirerò però..ci si becca in giro Koichi..non ti azzardare a spedirmi degli occhi in tenda..anche perché non li vedrei..> detto ciò, si volterebbe andando a camminare in direzione dell accampamento, muovendosi con destrezza in quella stessa foresta, dimenticandosi completamente del fatto di NON avere gli occhi. [END]

00:39 Koichi:
  [Mura Esterne.] Non si preoccuperebbe di ascoltare il vociare altrui, di percepire quei fonemi e scandirli all'interno della propria mente, la quale sembrerebbe raccogliere tutte le informazioni e metabolizzarli infine in dati. <Se dovessi incontrarla, prima di me, potresti gentilmente offrire i miei più sinceri saluti?> Un debole cenno del capo, in segno di rispetto verso la controparte femminile, la quale si dimostra essere decisamente superiore all'opposto, in molteplici punti: <Son sicuro che potrai imparare molto.> Riconoscerebbe però il fatto che l'altro intanto abbia percorso un sentiero decisamente impegnativo, in quanto le informazioni che verrebbero emesse son notevoli e ricche di significato; soprattutto per quanto riguarda le evocazioni, seppur risulti decisamente plausibile che l'altra voglia concentrarsi su una specie d'animali distante da quella che ambirebbe il giovane. Non per sicurezza, ma talmente esiste la varietà d'animali, che le probabilità che rincorrano figure simili sono decisamente basse, minuscole. Poi quello che accadrebbe è un susseguirsi di eventi che permettono alle palpebre maschili di allargarsi, di confondersi massicciamente: dallo sguardo sull'orologio interno, al fatto che improvvisamente prenderebbe la strada a ritroso, con una velocità decisamente disarmante, soprattutto per qualcuno che non dovrebbe possedere bulbi oculari e dunque avanzare con decisiva cautela. La bocca che si schiude, invero, per lasciarsi un tocco di meraviglia, permettendosi la possibilità di evocare un semplice: <A presto.> Quasi tirato fuori dalla propria cavità orale, attendendosi che l'altro scompaia nella notte, prima di evolversi altrove, dirigersi verso un punto sconosciuto, eventualmente per metabolizzare la differenza sostanziosa tra ciò che è stato affermato e quello che ha effettivamente intravisto. Un miracolo od una falsa verità? [Chakra On][Equip.Scheda][EXIT]

Nel pieno di una battuta macabra, Ichirou viene criticato da Koichi, che si offre di prendergli un paio di occhi funzionanti..