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con Saisashi, Sango

21:44 Sango:
 Sta partendo, per l'ennesima volta, il suo viaggio non può fermarsi li, non con tutto quello che deve compiere. Lontana da quell'isola che ormai non può che odiare. La guerra tediosa che impregna l'aria, di distruzione, sangue, morte. Eppure una piccola speranza inizia a provarla, ha preso per la mano Tamaki portandola nel proprio cammino, così come ha fatto con Ichirou..e poi ovviamente colui che sta cercando. Il riduko sannin, cerca i suoi occhi violacei, li in quella radura dove avvenne il loro ultimo scontro, oltre quelle mura e in quella specie di foresta dove più in la al centro vi dovrebbe essere un punto vuoto dove la vegetazione è stata sradicata. Da cosa? Dalle loro evocazioni, in quell'atto di metter in mostra le proprie tigri . Ma non vi è traccia alcuna del possessore del rinnegan ..dopotutto le ha detto che sarebbe partito lui stesso per Oto, ma allora perchè si trova li di nuovo mentre le tenebre la circondano nella sua solitudine? Forse avrebbe dovuto dirgli di non partire, di aspettarla, di andare con lui, eppure nessuna di queste parole le era uscita dalla bocca. Solo un muto cenno, un lieve bacio per poi vederlo sparire sotto gli occhi. La speranza che viene sgonfiata immediatamente nel rendersi conscia che l'uomo sia veramente molto lontano da lei e da Kiri e non può che sentire una piccola fitta al petto. Non comprende cosa stia provando, solo il desiderio di vederlo e partire con lui , andare lontano da tutto quella guerra, ma non può, per il proprio clan e per le due persone che le si sono affezionate veramente. Uno più dell'altra, ma non è li per pensare a quel tipo di questioni di cuore. Il suo corpo è immobile, stagliato nella notte fuori da quelle mura, i piedi che calzano i soliti sandali ninja sono fermi su uno spuntone alto a rimirar la luna e la nebbia che la circonda. Non indossa il kimono con il simbolo del clan, quella notte porta con se le nuvole rosse di ame, il manto nero dell'akatsuki che sventola al vento pronto a riprender vita. Ma sarà quella la sua strada infine? I rossi capelli fiammeggianti son resi scuri, un rosso intenso , un rosso che sa di sangue e morte, sono legati nell'alta coda di cavallo e le iridi son perse lontane a riprender ricordi e addolcirsi il cuore. Il resto dei sensi rimane comunque all'erta su ogni possibile movimento , su ogni presenza, il chakra attivo dentro il proprio corpo pronto ad esser utilizzato se necessario, ma spera che per quella notte non vi sia alcuno scontro. [chakra on]

21:56 Saisashi:
 Indovinate un pò? Si, esatto. Nebbia. Quando mai potrebbe essere diversamente? Ma poco importa, visto che il corvino in questo momento ha tutt altro per la testa, non gli interessa di certo valutare le condizioni meteo, per quello c'è il TG 5. Il genin viene da una lunga camminata, quasi infinita, così perso dentro quella sua testa labirintica da non accorgersi nemmeno di essersi asllontanato così tanto. E' giunto addirittura fino alle mura esterne, non si era mai spinto a tanto, l'unica volta che le ha viste è stato al suo arrivo casuale a Kiri dopo il vagabondismo di 8 anni. E' partito circa un ora fa dalla tend di Sosachi con passo piuttosto spedito, dopo tutto non è certo tipo da andare come una lumaca. < quel ba****rdo di Sosachi....che c***o aveva da fissare...mi ha guardato in silenzio tutto il tempo... stava pensando a qualcosa. tsk.>borbotta tra se e se. Il biondino si è assentato tutto il pomeriggio, ma non con Tamaki. Si è visto con Furaya ma non ha detto nulla a Saisashi. < non mi ha nemmeno voluto dire dove si è cacciato oggi....trama qualcosa...biondino maledetto. Velenoso come sempre> continua il monologo in stile Brontolo dei 7 Nani per poi accorgersi finalmente del suo punto d arrivo. D'innanzi a se le mura di Kiri, immense come giusto che siano delle mura (?). Si possono vedere a distanza delle pattuglie, quindi non è il caso di fare cose avventate, masolo perchè ha promesso a Furaya di non fare casini. Vorrebbe solo rompere ogni cosa in questo momento. Il sublime indossa un paio di pantaloni neri slim, tessuto lucido, un paio di stivali neri ninja in pelle, una t shirt bianca e sopra di essa un giubbotto in pelle nera aperto, tenuto molto alla "rockstar". Guanti mezze dita nere, e sotto l'ouftit la sua armatura completa con schinieri. Pettorina da 50 kg e vambracci sono ancora nella teda id mekura , non sa quando li riuscirà a recuperare. Porta lo sguardo al cielo, scuro, scostando così quei lunghi capelli corvini dal viso, mostrando le verdi iridi. <pfff...che ca**o ci faccio qui....ho camminato così tanto? Beh...almeno posso pensare in silenzio. Ho uno s***zo da incontrare dentro la mia testa> si rifrisce a quell'oscura presenza con cui ha iniziato una battaglia da giorni dentro di se [ch on]

22:05 Sango:
 Le ronde che continuano silenti, si muovono osservando il circondario ma ella non se ne preoccupa essendo ancora ufficialmente sotto il comando di Yukio stesso. Una serata in solitudine è quella che verrà, o quasi perchè un figuro abbastanza alto farebbe la sua comparsa non troppo lontano da lei. La voce del ragazzo che arriva alle proprie orecchie, il volto che si gira, le iridi azzurro verdi che lo vanno a seguire nei suoi movimenti, nel suo dire e nell'utilizzo smisurato di parolacce. Solleva un sopracciglio al solo sentire la sua anima Ishiba digrignare i denti, potrebbe lavargli la bocca con del sapone eppure la sua figura le sembra familiare..i ricordi di una serata non troppo lontana eppure non lo riconosce veramente. La sua voce ha un che di familiare ma per il resto non sembra averlo mai visto. Il corpo che si muove, silente, elegante e aggressivo come quello di una tigre, andando a fare il giro per le mura per raggiungerlo. Al massimo della propria velocità proverebbe dunque a portarvisi di fronte. Una figura forse non troppo estranea a Saisashi stesso, dato che egli di quella notte al bar avrà probabilmente dei ricordi molto più limpidi di quelli della rossa. Si porrebbe a circa 5 metri di distanza da lui, ferma immobile, tranne che per il vento ne smuove il crine rosso e la veste lunga e scura < io > la voce melodiosa e calma andrebbe a farsi sentire nell'aria serale, calda e umida , e forse con quel mantello potrebbe soffrirne un poco ma non le importa < credo di averti già incontrato > ammette come se fosse in un sogno, la curiosità e la perplessità che la porta ad avere quel genere di comportamento con un perfetto sconosciuto. Se l'altro andrà a guardarla potrà notare il bel volto candido che si staglia in quell'oscurità, probabilmente la riconoscerebbe dalla notte passata con la kage stessa, ubriaca, mentre la stava baciando . Quelli sono gli ultimi ricordi veri e propri che rammenta, ma poi del resto il nulla quasi. < chi sei tu? > Attende adesso, silente, che lui si faccia riconoscere e magari che sia solo un abbaglio della propria mente. [chakra on][vesti akatsuki]

22:20 Saisashi:
 Prosegue ora con un passo più lento, infilando entrambe le mani all'interno delle tasche. Il suo sguardo verrebbe a tratti attirato dal muoversi delle ronde, le scruta come a volerle studiare, non sa bene nemmeno lui il perchè. Chissà che non abbia in mente qualcosa di strano. Magari vuole scappare? Vuole far danni? Mistero della fede. Le sue silenti riflessioni, verranno ben presto interrotte, da un'estranea che poi tanto estranea non è. Ella Giungerebbe alle sue spalle, qualche metro di distanza, quanto basta per poterla udire. <mh...?> mugugna rimanendo inizialmente immobile, lasciando che siano le sue spalle a mostrarsi alla rossa. Ascolterebbe la sua affermazione, rimanendo più che basito. Non ha mai sentito quella voce, e se fosse una conoscenza del passato, beh attualmente combatte per recuperare tutti quei ricordi che gli sonoo stati sottratti <e tu...chi saresti..> direbbe cn tono stizzito, quasi infastidito <una donna iin piena notte qui alle mura...stai scappando oppure cerchi rogne...?> domanderebbe con quel tono acido, di chi sicuramente ha mille altre cose che lo stanno logorando dentro. Si volterebbe appena con il capo che ruota permettendo alla coda dell'occhio di scrutarla... LA ROVINA FAMIGLIE. DAMN GOD! < ma tu....> si volterebbe ore completamente per poi scrutarla da testa a piedi e cokmpiere un paio di passi in sua direzione. <tu sei...> la fissa a sguardo sottile, quasi indemoniato, per poi inclinare la testa sulla spalla destra <quella stronz***a che ha portato Furaya al tradimento ...se così si può dire> confessa piuttosto infastidito, seppur avesse messo da subito una pietra sopra a quella storia, non era poi così grave <certo che mi hai già visto. Ero sul palco quella sera. Mentre tu ficcavi quella linguaccia nella sua bocca. Grazie per lo spettacolo. > concluderebbe sempre piuttosto strafottente <piuttosto....chi sei tu semmai... tu, ti aggiri nella notte, mi fermi e dopo quel tuo gesto, chiedi a me...chi sono?? Tsk. > in effetti... E' come telefonare a qualcuno per poi chiedergli "con chi parlo?" . LO HAI CHIAMATO TU!. A questo punto la domanda del taijutser sarebbe tanto semplicce quanto spontanea <visto che ho l'occasione di chiedertelo e non posso fare casino. Eviterò di prendere a calci una donna. Mi llimiterò a chiederti che intenzioni hai. E perchè tu abbia fatto quel gesto. Sei lesb**a?> domanda con tono sincero, non è un offesa, ma una domanda. <volevi creare casini a Furaya?> domanda sempre lecita. [ch on]

22:37 Sango:
 Lo osserva mentre l'altro si volta, sembra quasi riconoscere quella voce da ricordi nebulosi ma che non riesce a vedervi attraverso. Lo ascolta senza paure, senza remore < rogne? > solleva il sopracciglio nel sentire quella prima domanda e quel tono che l'altro utilizza < posso farti la stessa domanda. Cosa ci fai tu fuori dalle mura di Kiri > sbotta lei stizzita a propria volta < e poi ero già qui a farmi gli affari miei, mi è sembrato di riconoscere la tua voce > le braccia che si incrociano al petto evidentemente offesa dal dire poco elegante dell'altro. Lo osserva girarsi , e no, non è di certo una rovina famiglie se non vi è difatti una famiglia vera e propria. Rovina relazioni è più calzante, ma non è mica colpa sua eh. < cosa? > rimane più scioccata per la parolaccia che l'altro utilizza per descriverla. E' ovviamente una stronza, ma che uno glielo dica così in quella maniera è inammissibile. Ma il dire altrui continua, come un fiume in piena dando le informazioni che all'altra mancavano di quella serata passata con il kage al bar di Yukio stesso. < per cominciare abbassa la voce. D'innanzi ad un Ishiba non v'è grido che tenga, tanto meno da colei che ne è la reggente > si, si sta infiammando non poco, solo per lo stizzimento di sentirsi dare certi epiteti e dando anche una piccola informazioni di chi ella sia in realtà < sul palco? Ricordo qualcosa ma erano solo maschere > ammette anche se il viso si fa lievemente più rosso al ricordo del bacio donato a Furaya in persona < te lo chiedo perchè riconosco la tua voce, dopotutto uno che urla tutto il tempo non ci si dimentica nemmeno se si è ubriachi persi > e si, quella notte non ha capito più nulla ad un certo punto < e poi a te cosa importa de ho donato un bacio all'Hokage scusa? > non collega ancora il fattore Saisashi, il ricordo della rosata che lo indicava sul palco e tante altre belle cose < vorresti prendermi a calci? > le palpebre che calano lievemente, irritata sul serio adesso dal modo di fare di Saisashi stesso < non credo siano affari tuoi se io lo sia o meno > non si preoccupa di certo di venire categorizzata precisamente in ambito sessuale < e ho donato un bel bacio all'Hokage , perchè dovrei creare casini? > dopotutto , anche se non lo rimembra, è stato proprio il moro a creare casini alla kage. Vogliamo ricordarlo. < e comunque era il primo bacio che ho donato ad una donna, Furaya e io ci stavamo divertendo perciò non vedo il problema di tutto quanto. > ovvio che non ne vede dal proprio punto di vista, un bacio innocente tra due donne forti e cresciute.[chakra on][vesti akatsuki]

22:56 Saisashi:
 Socchiude gli occhi con un'espressione fredda e completamente assente, qualcosa che non si è abituati a vedere addosso a Saisashi,che in questo momento mette quasi i brividi. Non è il sublime che parla, ma tutta la rabbia, il rancore ed il dolore accumulato in 8 anni e che adesso che credeva di aver trovato un puunto di riferimento in Furaya, sta fuoriuscendo tutto di botto per colpa della situazione che sta vivendo. Le sopracciglia si fanno tremanti ed un sorrisetto beffardo si mostrerebbe sul suo volto <io stavo semplicemente facendo una camminata in cerca di un pò di pace. O forse per spaccare queste mura. Chi lo sa. Sei tu che mi hai interrotto> direbbe strafottente, senza dare troppe spiegazioni. <hai detto bene. TI stavi facendo gli affari tuoi. Poi sei venuta qui. Ed ora pretendi che faccia il cagnolino buono buono? Soprattutto dopo aver fatto quella stron**ata?> eh si, questa sera le parolacce si sprecano. Ma Sango non sa che tutto questo non è dovuto realmente a lei,ma ad un insieme di cose <uh..abbassare...la voce dici...io?> direbbe con una strana aria da angioletto sorpreso indicandosi con la mancina. Effettivamente, è una delle poche volte in cui Saisashi non sta urlando, come può Sango pensare di lamentarsi. Ora ti mette a posto lui. Non si fotte con la scimmia battipiatti nella testa di Saisa. <se per te questo tono così basso è "urlare..." forse nessuno ti ha insegnato come si fa...> direbbe sorridendole gentilmente e velatamente da stronzo < sta a vedeere....> porterebbe entrambe le mani di fronte alla bocca, a formare una sorta di "megafono" fa da te così da amplificare la voce al massimo che rimbomberà in tutta la zona, giungendo in modo semplice alle guardie di ronda < AIUTO! PER FAVORE AIUTO! CREDO CHE QUESTA DONNA ABBIA DELLE CATTIVE INTENZIONI! MI STA MINACCIANDO, VI PREGO TENETELA D'OCCHIOOOOO!> terminerebbe per poi fare spallucce e tornare con il tono di prima, così che solo lei possa sentire <bene, ora che abbiamo la loro attenzione possiamo tornare a noi due. > direbbe con tono schietto compiendo un altro passo di fronte a lei, a muso duro, le smeraldine iridi fisse nelle azzurre verdi della donna. <si certo. Mi hai visto sul palco perchè mi stavo esibendo. E stavo cantando, non stavo urlando. > puntualizza, in modo più che giusto < ora che ho la tua attenzione, <effettivamente nulla, non mi frega un c***o dei tuoi gusti sessuali. Mi interessa che tu, una rossa che non ho mai visto, quella sera eri li a far ubriacare FUraya. E sono sicuro che non sia tutta farina del suo sacco. Stessa cosa per quel bacio. Mi hai fatto sentire un 'idiota. Vuoi sapere il perchè?> avvicinerebbe la bocca al suo orecchio destro per sussurrarle <perchè Furaya è la mia ragazza. E tu l'hai messa in ridicolo proprio mentre non potevo far altro che continuare ad esibirmi. Stron***etta> tornerebbe quindi indietro sorridendole. Velenoso come chi è stato riempito di veleno da giorni. Ed è proprio così. Sango si sta prendendo carico di tutto lo sfogo che non ha potuto tirar fuori in altr modi nei giorni passati. <il problema. E' che lo hai fatto davanti a me. E davanti a tutti. Divertente non trovi? Creeresti casini, perchè magari un'altro al mio posto si sarebbe fatto due domande. E le avrebbe chiesto spiegazioni. > resterebbe li, minaccioso, mentre le guardie li tengono d'occhio [ch on]

23:12 Sango:
 Ma non poteva semplicemente li a rimpiangere la partenza del riduko sennin e basta? No, ovviamente la curiosità ha avuto la meglio e adesso si ritrova con un pazzo psicopatico . I corpi che ormai sono vicini per forza di cose, si ritrova il ragazzo nemmeno troppo alto rispetto a lei d'innanzi, ma non arretra anzi. < cagnolino? > okay, le sue tigri devono pur esser sfamate quella notte e un gustoso pazzo isterico sarebbe stato la giusta conclusione . Ma l'altro sembra esser impazzito, con quelle mani e la voce. Proverebbe a porre la destra a chiudere lo sbocco di esse per attutire la voce < MA SEI SCEMO? > adesso è lei che urla , le iridi lievemente sgranate < NON CAPISCI CHE SIAMO IN GUERRA? > ovvio che l'altro sembra non saperne nulla, dato che le sue preoccupazioni si rifanno ad un singolo bacio dato < i ninja di oggi hanno perso tutti il cervello > commenta spostando la mano, sempre che il gesto sia avvenuto veramente. < davvero? Non ricordo nulla di tutto ciò > ovvio, se potesse ricordare avrebbe ricordato anche il momento in cui è stata portata via da li < allora.. > il sorriso che si fa strano, malato quasi < credi davvero che una ninja possa istigare un kage a far quello che desidera? Stai mettendo in dubbio la moralità di Furaya > oh si, è stronza come poche infondo . Le labbra altrui giungono al proprio orecchio ma il sorriso permane ancora, non ha avuto paura di Yukio, di Akendo, di Kioshi, perchè dovrebbe aver paura di un fidanzatino col ciclo? < oh tesoro > la voce calda come il miele < se pensi che io l'abbia messa in ridicolo per un bacio, allora cosa si penserebbe se il suo fidanzato vorrebbe provare a picchiare un capo clan? > ovvio che non lo sia ancora del tutto, ma l'altro che cosa ne saprebbe in realtà di quella situazione? Nulla. < e tu di domande > la voce che si abbassa, infima e serpentina, a instillare il dubbio in quel cuore innamorato < non te ne sei fatto ? > riprende il suo dire rivoltandolo contro la sua stessa psiche < e di spiegazioni, non ne hai chieste? > il sorriso non scompare < oppure non le hai nemmeno chieste? o non te le ha volute dare...> le opzioni sono tante, e le piace mettergliele li d'innanzi. Ma non si fermerebbe adesso, concentrandosi sul proprio chakra attivo, alla ricerca di quella bellezza che cela nella propria innata. Intinge il proprio chakra in essa , impregnandola di un chakra completamente diverso per poter usare le proprie tecniche di clan, se tutto fosse andato bene . Adesso sentirebbe dunque la propria innata attiva, ma non attacca , non ancora, ma meglio esser preparati prima di doverlo decapitare o magari tagliargli la lingua stessa. Attende il fare altrui senza abbassare la guardia. [chakra on][tentativo innata Ishibaku III]

23:32 Saisashi:
 Ohssì. Ora si che si ragiona. Saisashi ha trovato pane per i suoi denti. Finalmente un piccolo serpente sotto i panni di donna, con cui potersi sfidare con un bel testa a testa. Il toccasana di cui aveva bisogno, il capro espiatorio perfetto. Non gli serviva altro, dopo tutte queste giornate di silenzio e di sentirsi un idiota accampato in una tenda altrui. Il grido del genin verrebbe abbastanza attutito dalla mano della rossa. < che c'è...hai paura?> direbbe in risposta a quel gesto. Le guardie verrebbero attirate ponendo su di loro l'attenzione, ma non avvertono il vociare intenso che avrebbe potuto metterle in allerta. <ahah! guerra dici?> ride di gusto, una risata diversa dalle sue soliite sincere e spensierate. Porta la mancina a coprire il latosinistro del suo volto <ti sembra che possa fregarmene qualcosa delle vostre schifose guerre...? Sono guerre vostre, decise soltanto da voi.> e con "voi" intende la categoria ninja, di cui lui stesso faceva parte anche se non ricorda. Ma i pensieri che quella voce oscura gli sta mettendo in testa, sono tutti rivolti contro il mondo ninja <non ho intenzione di preoccuparmi di qualcosa che noon mi riguarda. E se con ninja intendi me....non osare paragonarmi a voi. Semplici egoisti, a combattere le loro fantomatiche guerre, solo per ideali eegoistici...che coprite mascherandoli con la parola giustizia. Siete feccia> inclina il capo a sinistra sorridendole dolcemente. <si, è tutto vero, te lo sto ricodando proprio io> annuisce con la testa <moralità...? Tu mi parli di moralità? Una rossa in coma da alcool, che sparge baci casuali. Non dovrei nemmeno concederti questi minuti preziosi. Ma sai, mi fremono le mani questi giorni. Calzi a pennello> sorriso velatamente crudele , per poi zittirsi nell'ascoltare le parole sibilanti e velenose della Ishiba < uh? capo che?> inarcherebbe il sopracciglio destro non avendo proprio idea di cosa parla <aaaah giusto...i clan certo...quell'insieme di montati che si credono ognuno superiore ad un altro clan, menandosela a chi ha le abilità più grasse vero? Uhhuhuh che carini. Non ho nemmeno idea di chi siano gli Ishi...Ishicosi. Di certo quelle stupide abilità di cui tanto vi vantate non sono nulla che possano interessarmi. SOno nato senza abilità, e ringrazio il dio dei nInja che sia così. Avrei sentito la mia puzza llontano un chilometro altrimenti> continua a scaldarsi rispondendo ale provocazioni della rossa. <chiesto spiegazioni dici?...> silenzio , chiude gli occhi, sorride <non mi interessano. Non ne ho avuto occasione, e non mi interessa saperle. Lei è l'unica persona di cui mi fido oltre ad il mio compare. Non ho bisogno di chiedere proprio nulla a lei. Piuttosto chiedo a te> porterebbe la mano destra di fronte al suo volto, spolliciando verso l'altro, per poi voltare il polso verso il basso con una rotazione. Pollice in giù insomma. Qualcosa brucia nello stomaco del genin. Qualcosa bolle, una rabbia che non ha nulla a che fare con la Ishiba ma che in questo momento sta alimentando involontariamente. E....pochi istanti dopo...eccocii....buio completo. Saisa apre gli occhi. Si ritrova di nuovo li, dentro la sua mente. Legato a quella sedia, immerso nell'oscurità. Quella voce....è tornata "uhuhu.....povero ragazzo...un'altra ninja che ti mostra quando siano feccia hihi....non te l'ho già detto..? Devi solo odiarli...sono tuti traditori...come puoi non credermi...potresti provare ad ucciderla, è questo quel che si meritano tutti jhihi" direbbe sibilante quella voce maligna verso il taijutser. [ch on]

23:49 Sango:
 Il sorriso si alimenta mentre sente le sue parole , le coglie in quella loro sostanza violenta fatta di emozioni trattenute probabilmente, e il pensiero della giovane può solo paragonarle a gelosia, eppure qualcosa non torna. Perchè dunque scaricarsi su di lei? Quella parte le manca ma di certo non è li per appurare la cosa tanto meno chiedere cosa non vada nella sua mente < paura? > una lieve risata le sfugge dalle labbra. L'unica paura che mai potrebbe provare è veder cadere il proprio sogno, nient'altro. Nemmeno di fronte alla morte stessa s'è tirata indietro < noi? > ripete con calma innaturale < la tua stessa ragazza, la tua stessa kage così come Yukio ci hanno portati qua ad affrontare una guerra non nostra. Noi siamo coloro che mandano avanti questo mondo secondo i nostri ideali. Egoisti? Oh certo che lo siamo > la verità che esce dalle proprie parole, quel patto tra villaggi che ha portato alla caduta e alla morte della stessa ame , quel patto che li ha portati nella terra della perenne nebbia alla caccia di un falso dio < il tuo pensiero non importa a nessuno > serpentina anche lei in quel dire, di certo non si farà sottomettere da uno qualunque < una rossa che ha baciato la tua ragazza ed ella non sembrava propriamente restia nel farlo > incalza la dose di quello che ha fatto proprio di fronte ai suoi occhi < ovvio che non hai nemmeno un briciolo di abilità > sentenzia con l'orgoglio nel petto, la propria innata che fluttua dell'essenza della grande Konan nel proprio corpo < nessuno così potrebbe esser accolto da clan che hanno fatto la storia mio caro. Un signor nessuno non lo ricorderà nemmeno la terra dove ti seppelliranno > oh come si sta divertendo, mentre l'altro in preda ad emozioni violente, lei si gode la sensazione di poter stare calma e affilare le proprie unghie proprio sulla sua carne < non hai bisogno di chiedere? Allora se non ne avessi bisogno perchè vuoi chiederlo a me? > lo osserva sorridente, il corpo che non si muove ma il volto che mostra quell'espressione < se non ne avessi bisogno non ti sarebbero saliti i dubbi , saresti andato dalla kage a chiederlo direttamente a lei. Eppure sei qui , si tratta di paura o mancanza di coraggio? > .. < è la tua ragazza. Non la mia. Sei tu il suo ipotetico fidanzato , la gelosia ti attanaglia? Allora dovresti prendertela con lei. Non sono di certo io quella che ti ha "tradito" > le virgolette mosse dalle dita sottili delle mani < e non l'ho di certo forzata a fare qualcosa che non potesse non desiderare > come potrebbe costringere un kage a far ciò che desidera? Che la serata si sia messa in quel modo di certo è stata anche colpa dell'alcool. Lo fomenta probabilmente, in quel suo dilaniamento interiore, ma non se ne cura. Non le serve a nulla un tipo del genere, tanto meno se non riesce nemmeno a controllare se stesso e le sue emozioni. [chakra on][ishibaku liv III][vesti akatsuki]

00:14 Saisashi:
 Il corvino se ne sta li, spento, ancora per qualche istante. All'esterno sarebbe impassibile, il problema in questo momento avviene al suo interno, dove il seme, quel dannato seme innestato nella sua testa porta avanti il suo malefico operato. <paura...io?> i pugni verrebbero stretti e serrati ferocemente, quasi a farsi dle male da solo, serrado i denti, che digrignano qualche istante, trasformandosi in un sorriso <non immagini quanto. Non ho mai avuto più paura di così in vita mia. > le lancia uno strano sguardo che non potrebbe comprendere. Non si rifferisce certo alla paura di aver di fronte la rossa, bensì alla sua tremenda paura di non riuscire a controllare quella voce nella testa, che fa di tutto per spingerlo a compiere azioni atroci verso le poche persone che ama. Mekura...Furaya...negli ultimi giorni gli ha anche suggerito cose indicibili su Sosachi <hai ragione > tremerebbe in modo strano <infatti quando parlo con Furaya, ho di fronte la vera ragazza che si nasconde dietro quella stupida carica. Creata per attribuire ad un singolo tutte le colpe e le decisioni scomode che il mondo ninja porta avanti. E' una vittima che si è presa carico degli stessi stronzi che in questo momento dormono sogni sereni. > direbbe schietto, esponendo quel che ne pensa della carica di Kage. Una semplice nomea che <più che una carica... un privilegio...è una maledizione. Ma tu cosa vuoi saperne. Dopo tutto non avevi di mglio da fare che bere ed importunare proprio la persona che porta sulle sue spalle tutto questo no? hihii> ridacchia in modo sfottente. Signor nessuno? <oh...finalmente sai mi sembrava strano non essere giudicato da qualcuno di voi pezzi di m***a con le vostre tecnicucce. Si hai proprio ragione. Hai di fronte a te il Sig. Nessuno, come tutti i tuoi compagni ninja mi han sempre definito senza nemmeno conoscermi. Sei esattamente come tutti gli altri dopo tutto > tutto questo tempo ad essere trattato in modo normale, sembrava quasi strano in effetti <ma la verità è che osno contento di essere nessuno. Preferirei morire sconosciuto piuttosto che da feccia. Ma di una cosa puoi star certa. Sentirai parlare di me. Tutto il mondo ninja ne sentirà parlare.> dopo tutto sta portando avanti in segreto il progetto dei Random Heroes, un'aggregazione segreta che opererà nella completa anarchia per raggiungere i loro veri ideali di pace, e non quelli fasulli del mondo ninja. Tra l'altro la storia di Saisashi è piuttostoo un mistero. Aveva una famiglia normale,che semplicemente non lo ha mai voluto seguire, motivo per cui è scappato di sua volontà di casa fin da piccolo. Potrebbe anche esser parte di un clan senza saperlo. <si , hai ragione, non ho nessuna abilità. Tu invece che sai fare? Sputi fuoco? Crei acqua? Dai la scossa? Woooow! > direbbe con aria ebete ed ironica. <non ho avuto nessuna abilità speciale. Ma sono nato con una costanza ed una dedizione che nessuno potrà mai rubarmi. > si èallenato giorno e notte per poter sviluppare abilità fisiche seocndarie solo per poter riuscire a pareeggiare gli altri ninja, ma questo non se lo ricorda < a me baastano queste....> mostra le mani sorridendole. Durante le ultime parole di Sango, Saisashi tornerebbe ad essere assente " la senti... senti che lingua sibilante....una come tante...ti giudica dall'alto verso il basso...egoista...EGOISTA COME TUTTI GLI ALTRI NINJA. NEsusno ti aiuterà mai Saisashi, devi ascoltarmi. Puoi solo farli fuori. Faresti un favore al mondo ihihih....coraggio...non farti pregare...." nell'esatto istante, il giovane, come se stesse perdendo il controllo, guidato da qualcun altro, andrebbe tremante a focalizzarsi sul flusso di chakra, conducendolo e coinvogliandolo in alcuni punti specifici di raccolta per poi rilasciarlo un punto alla volta di colpo, nel tentativo di sbloccare un potere nascosto, il totale utilizzo del suo corpo. Passerebbe dal lobo sinistro, per poi passare al lobo destro e per ultimo all'altezza del midollo. Se fosse riuscito, ora potrebbe avvertire un'energia incredibile mista a dolore fisico. La sua pelle suderebbe diventando color rossastro [ch on][tentativo apertura tre porte - Apertura , Riposo, Vita]

00:31 Sango:
 Le prime parole alla fine sono le uniche che riescono a prenderla in contro piede, le iridi che lievemente si mostrano di più, un secondo soltanto prima di tornare al suo volto normale. < cosa voglio saperne di una carica del genere? > adesso tocca a lei infiammarsi a quelle parole < io so benissimo cosa significa. So cosa significa sottostare ad un kage. So benissimo cosa significa anche non averne e non avere alcuna voce in capitolo. Essere sottomessi dopo che il mio villaggio è stato distrutto per mero piacere altrui, so cosa significa vedere il sangue della mia gente scorrere per le strade e macchiare le mie mani > un vago senso di odio che si intromette nei propri sentimenti e per la prima volta non sono rivolti verso se stessa . Il corpo che lentamente andrebbe a dividersi, la propria innata che scivola via avvolgendola completamente. Il volto soltanto rimarrebbe quasi normale ma con delle linee rosse, mentre il resto del corpo prenderebbe forma in tantissime farfalle di carta rosse come i propri capelli < quindi non venirmi a dire tutto questo > le iridi adesso che lo giudicano infine, gli occhi resi odiosi e quasi demoniaci < non mi importa nulla di te e di quello che sei. Non importa se ti sei allenato tutta la vita per arrivare a qualcosa, non importa nemmeno il tuo nome nemmeno se se ne sentirà parlare > il proprio progetto che si allontana completamente dal suo pensiero, da quello che crede di sapere. Pronta al sacrificio massimo pur di riportare in vita un paese morente , recuperare la loro storia e far si che Konan possa regnare nuovamente in quel mondo. Lo osserva adesso, senza avere altro da dire , senza avere nemmeno più la pazienza, tanto meno la curiosità di sentirlo parlare < sei come un bambino a cui è stato tolta una caramella. Senza comprendere nulla del mondo e senza pensare a qualcosa di più grande.> e mentre l'altro richiama la propria energia il corpo della donna svolazzerebbe per mettere una distanza di almeno 2 metri tra i loro corpi < guardati. In questo stato pietoso perchè la tua amata ha donato un bacio a qualcun altro > disprezzo trasuda dalle sue parole, disprezzo per quella mancanza di ritegno o di una minima intelligenza. Il corpo rossastro del ragazzo viene tenuto d'occhio ovviamente, sia mai che voglia attaccarla. Di certo abbastanza furba da non esser lei la prima a farlo , in quel gioco di potere non si può permettere di esser richiamata da Yukio per aver attaccato quello che prima sembrava un normale cittadino, ma sicuramente consapevole adesso che Saisashi non lo sia , non completamente almeno. < attaccami dunque > lo invita a farlo, ad attaccarla. Quel momento sarebbe stato senz'altro propizio. [chakra on][Ishibaku liv III]

00:54 Saisashi:
 Il corvino ascolta le parole di Sango, che a quanto pare trasudano di odio tanto quanto le sue. Ma per quale motivo scegliere di essere una ninja, se è proprio quel mondo ad aver sparso il sangue dei suoi cari? <tsk. Sai solo dare aria a quella stupida bocca> direbbe con occhi completamente bianchi, le cui iridi sono ormai sparite, lasciando spazio all'apertura delle porte. Sango è la terza persona a vedere quel suo potere da quando imparò a farne uso. Non lo utilizzò nemmeno al torneo dei villaggi. L'Ishiba ha un grande onore a poterlo vedere in quelle condizioni...forse. < se quello che dici è vero, se hai dovuto vedere e vivere tutto quello schifo...se hai dovuto vedere il sangue di chi definisci tuoi cari....spazzato via dallo schifo della mentalità ninja e dal loro egoismo...non ti vergogni a vantarti tanto di essere anche tu una di loro? Che penseranno i tuoi cari? Si saranno rivoltati nella tomba!> esclamerebbe ribattendo alle sue parole, pungente e taglientee come una lama. Le punta l'indice della mancina contro, con lo sguardo di chi si sta lasciando andare alla perdizione, controllato da qualcosa di più grande, di cui la rossa non ha conoscenza. Il continuare ad istigarlo non aiuta la situazione. < e chi ha mai detto che te ne debba importare. Tu miss farfallina, questo è il tuo potere dico bene? Che c'è stron**etta vorresti spaventarmi forse accarezzandomi o trasformandoti in una fatina? > sorride quasi maligno, un 'espressione che non si addice a Saisashi <tu hai deciso di raccontarmi tutta la tua rava e la tua fava...ed ora mi dici che non ti importa di me? Beh, non ti ho proprio raccontato nulla di me, cosa potrebbe capirne una come te... > conclude scuotendo il capo mentre lenergia di cui Saisashi sta facendo utilizzo lo divora lentamente da dentro, bruciando. Comprendere? Del mondo? L'Ishiba giustamnete non ha idea dei trascorsi del genin, che per varie ed eventuali, nonostante non sia nato da una famiglia sfortunata, si è ritrovato a dover fare i conti troppo presto con ciò che è realmente il mondo. Solo ora sembrava potesse tornare a conoscere qualche senszione positiva <sei completamente fuori strada farfallina. Se credi che la mia rabbia derivi dal mio bacio, sei stupida proprio quanto fai pensare!> direbbe per poi portare il piede destro allì'indietro , piegando il busto leggermente in avanti e flettendo le ginocchia, come a portarsi in una sorta di posizione marziale, pronto a partire. Il suo è uno stile di strada, completamente privo di eleganza, appreso solo con il dolore degli allenmenti. Per tanto non sarebbe paragonabile a nessun altra arte marziale conosciuta tra le più rinomate. <quello che mi fa incazzare....> ed ora quell'oscura figura, nella mente di Saisashi, lo avvolgerebbe , mentre lui si ritrova li, bloccato su quella sedia nell'oscurità..."dillo...piccolo stronzetto dillo....grida tutto il tuo dolore...dille cosa ti fa arrabbiare..accontentala..attaccala... ATTACCA ATTACCA ATTACCA, AMMAZZALA!" < E' IL FATTO CHE QUESTO FIGLIO DI P**TANA NELLA MIA TESTA, RIESCA A CONTROLLARMI ED IO NON SAPPIA COME SPACCARGLI LA FACCIA! WAAAAAAAAAAAAAAAA!> griderebbe in completo sfogo rivolgendo lo sguardo alla rossa, < Io....muoio...muoio dalla voglia di ammazzarti....voglio colpirti. VOGLIO COLPIRTI. Ma questo...QUESTO NON SONO IO. FAREI SOLTANTO CIO' CHE MI STA IMPONENDO QUELLA VOCE!> non gli è mai fregato del giudizio degli altri ed al contrario di ciò che si potrebbe pensare, Saisashi non è mai stato un rissaiolo, la sua è solo una maschera che copre il suo carattere docile e le sue fragilità <ATTACCAMI TU. SE DAVVERO SEI UNA NINJA COME DICI DI ESSERE. FAMMI VEDERE.......FARFALLINA....> prova a controbattere istigandola, come se cercasse in modo sadico di essere colpito, per autoinfliggersi una punizione a qualcosa per cui non ha colpe [ch on][3 porte open - 4 PV]

01:10 Sango:
 Le parole quella notte non vengono risparmiate di certo , ne dall'uno, volgare nel proprio dire, e nel proprio, freddo ed elegante, come si confà alla propria educazione . Beh, almeno ha avuto modo di vedere il rinnegan risvegliarsi e adesso anche l'apertura delle porte, questa donna riesce a scatenare i sentimenti fino a quel modo? < vergogna?> oh se solo entrambi sapessero che Ame fu distrutta proprio da Konoha < non venire a parlare a me di vergogna. Io sono nata per portare onore al mio villaggio ..e non osare parlare della gente morta > il freddo che le congela adesso il cuore al pensiero del fratello. Morto proprio per salvarla, morto tra le sue braccia. Come osa costui, un semplice sconosciuto, pronunciar simili parole? < cosa? Il fatto qua sta nel non aver nessun interesse per uno come te > non le importa di giovinetti in preda alle prime crisi esistenziali < oh la mia arte non si confà di fatine o carezze > il volto che si distorce in un sorriso , ma nulla ancora viene lanciato verso di lui, le farfalle che svolazzano semplicemente < oh non è così? Allora fai questo nel tempo? Minacci chiunque ti capiti a tiro soltanto perchè hai le mestruazioni? > oh come si diverte a stuzzicarlo in quel modo. Lo osserva mettersi in posizione d'attacco, ma ella non si smuove di certo. Ha diversi modi per allontanarsi, sempre con estrema eleganza da quando ha richiamato la propria innata . Non comprende ovviamente la lotta interiore che l'altro tranne quando egli inizia ad urlargli addosso, di una qualche voce che gli urla nella testa. Non comprende ovviamente, se non che l'altro sia completamente matto e pazzo < ciò che ti sta imponendo? > la voce fredda, tagliente, di un cuore di ghiaccio. Avrebbe potuto spendere qualche parola dolce forse, cercare di aiutarlo..eppure il ricordo della frase sui propri cari, sul proprio sangue la rendono dannatamente orribile. Lo fissa ancora < tu mi vuoi attaccare..eppure chiedi a me di far la prima mossa > il sorriso che si fa veramente stronzo adesso < codardo > il corpo immerso in una gioia folle nel fargli del male < debole > pronuncia ancora. Non sarà mai lei a fare il primo passo contro di lui < non sai fare altro che parlare su quello che hai fatto senza nessuna abilità eppure non vedo niente se non il nulla > oh lo vede ovviamente, ma perchè dargli la soddisfazione quando adesso si sta divertendo lei. Mai mettere in mezzo la sua famiglia. < se muori dalla voglia di ammazzarmi..fallo..sono qui > le braccia che per metà si ricompongono mentre le apre al cielo , il bersaglio è li, fermo davanti a lui. Crudele in quel che dice, nell'istigarlo a dar fondo a quell'odio che prova. < sei un codardo > un ultimo dire prima che la voce non influisca per il momento nelle orecchie del corvino. [chakra on][Ishibaku liv III]

01:33 Saisashi:
 A che gioco sta giocando? L'Ishiba non sembra aver le idee poi del tutto chiare. Lo istiga ad attaccarlo ma per quale motivo? Soprattutto, è così convinta delle sue capacità da sfidare a braccia aperte un completo sconosciuto con attiva una tecnica mai vista prima, senza porsi alcun tipo di problemi <ahahah...AHAHAH! ONORE? TU?!> grida in preda alla semi follia, in risposta alle sue continue provocazioni. Sta facendo di tutto per trattenersi, per tenere a bada gli assurdi suggerimenti di quella voce. <parlare dei morti non fa la differenza, non cambierà la realtà. Se sono morti è grazie ai tuoi stupidi ninja. E tu stessa sarai causa di altri morti e sofferenza... ad un altra ragazza mmagari, a cui toglierai la gioia di una famiglia senza saperlo. SEI SOLO UNA S****A CHE GIOCA A FARE LA MAESTRA> conclude per poi muovere leggermente in avanti il piede destro come pronto a fare una mossa " coraggio, non puoi resistermi....hihihi...sai che ho ragione...ci siamo quasi, un piccolo passo.....ed inizieremo a portare vendettà a quegli stronzi che ti hanno sempre giudicato...COLPISCILA" Sancisce la voce oscura, mentre lo abbraccerebbe lentaamente, sempre più verso la perdizione. <perchè...perchè....> respira in modo affannato < PERCHE' LO AIUTI, PERCHE' LO AIUTO A CONTROLLARMI,EH?!?! WAAAA> porterebbe entrambe le mani a strizzare le tempie in preda al dolore <io....non voglio...grrrr.....non voglio...> eppure i suoi piedi, quasi senza controllo, andrebbero a muoversi da soli. Imprimerebbe forza con entrambe le gambe su entrambi i quadricitipi, che potrebbero consentirgli di flettersi in avanti e sfruttare la spinta muscolare data dai muscoli degli arti inferiori, partendo così in uno scatto felino, che porterebbe il genin a girare intorno alla Ishiba, a tutta velocità, mantenendo una distanza di circa 4 metri dal centro. Un moto continuo, instancabile pieno di agonia. <non voglio...non posso...non devo...> si ripete tra se e se, pronto a compiere la folle mossa che potrebbe comprometterlo per sempre infrangendo la promessa fatta a Furaya [ch on][3 porte attive - 4 PV][tenetativo scatto più corsa in tondo 4/4][Agi + 25%]

01:56 Sango:
 Oh non è il semplice fatto di volersi far colpire, ne la sicurezza di potersi mettere a combattere contro di lui, solo la soddisfazione di vederlo cadere alle proprie parole e a quelle dentro la sua mente. Oh come ci sta riuscendo, il sorriso freddo che si pone su quel volto < perchè? > il sorriso che permane ancora < perchè te lo meriti mio caro > semplice nel suo dire, non lo sta facendo per chissà quale motivo o magari si? Ma questo non lo direbbe di certo. Lo osserva prepararsi, e con velocità andare verso di lei..o non proprio. < non vuoi? Ma lo stai facendo . Ti stai facendo sottomettere da una voce nella testa , sei debole > solo una mente debole cadrebbe in un baratro del genere. Farsi comandare direttamente dalle proprie emozioni e da una vocina che sussurra qualcosa. Il corpo che rimane fermo nel primo scatto o quasi, ma la destra si solleva verso quelli che starebbero facendo la ronda visti all'inizio, ormai fermi sul da farsi probabilmente, dopotutto lo stesso ragazzo avrebbe gridato per molto tempo e dopo è iniziato a divenire rosso con l'apertura delle porte, lei s'è disgregata . L'aria di combattimento è li vicina. La destra, l'indice, indicherebbe direttamente uno dei ninja appostati non troppo lontano data la loro posizione vicina alle mura della città. Concentra il proprio chakra in quel dito, lo smuove verso il braccio fino alla punta di quel dito preciso spingendolo fuori al proprio massimo, verso lo sconosciuto ninja che non sa nemmeno di quale villaggio sia probabilmente. E in quel momento rilascerebbe il chakra provando a creare quel fascio azzurro che andrebbe ad intaccare proprio il ninja prescelto . Lo rilascia per quanti più metri può, e dovrebbero esser abbastanza per raggiungerlo. < switch > sussurra . Se il corpo dello sconosciuto venisse intaccato e la propria tecnica attivata, allora il proprio corpo sparirebbe prendendone il posto, mentre al centro della corsa del giovane corvino si paleserebbe un ignarissimo tizio X al centro che sta venendo attaccato , beh di certo le cose si metterebbero meglio per l'Ishiba e molto meno per il ragazzo dato che un alleato adesso si ritroverebbe al centro di quel tornado. Se quello fosse accaduto allora la donna starebbe ormai molti metri di distanza dal giovane genin a cui rivolgerebbe alcune parole, le ultime per lei in quella serata < ti ho graziato per questa notte, ma sta certo che ...toccherà a te > il sorriso che si palesa su quel bel volto da stronza. E da li semplicemente si dileguerebbe grazie alla propria innata per ritornare alla propria tenda. Oh beh, probabilmente l'Hokage avrebbe ricevuto una lettera da lei, in qualità di Ishiba ovviamente e reggente del proprio clan a Kusa. Dopotutto la serata non è stata un completo flop, meglio che struggersi perchè non è con Akendo. A proposito, perchè non è con Akendo? Ed eccola ritornare nello status di sconforto iniziale nella quale avrebbe trascorso il resto della notte. [chakra on][Ishibaku liv III][tentativo utilizzo tecnica Switch - Pierrot][chakra -15][end]

02:13 Saisashi:
 Quel moto circolare continua intorno alla donna, che vedrebbe rimanere li, ferma con chissà quale piano, per poi pronunciare una parola di cui non capisce il significato. E' ad un passo dal crollo "coraggio, coraggio coraggio, RENDIMI FIERO, MANCA SOLO UN PICCOLO SFORZO" l'oscura presenza che con voce sempre più goduriosa andrebbe ad incitarlo, godendo di questa serata, partita con così tanta calma e terminata con tutto questo casino. Le parole di Sango non vengono comprese da Saisashi. Se lo merita? Per quale motivo? Perchè tutto questo? Che cos'ha fatto di male per dover sopportare tutta questa pressione? <io...non sono...grrr....> ha ragione. Quella maledetta rossa, ha dannatamente ragione, e per un'orgoglioso combattente di strada come il sublime, sentirsele dire da un'estranea, equivale a veder trafitto ogni suo orgoglio. E' davvero giunta la fine? Ha davvero perso contro quella voce..? E' davvero così debole? Eppure ha fatto una promessa a Furaya...a Mekura...voleva rivederla , stringerla ancora forte a se..almeno una volta...provare per pochissimi secondi quella sensazione che mai aveva provato prima. Deve concludersi tutto così? < io ...non sono...de....bo...le...AARGH!> esclama dolorante, per poi afferrarsi di nuovo la testa tra entrambe le mani, bloccando di colpo quello scatto in tondo <anf...anf..> ed ora si ritrova a dover affrontare quella voce, quella sagoma nera , faccia a faccia "no...brutto pezzo di m***a..non è ancora la mia ora..ho fatto una promessa...non ti lascerò vincere...non questa notte..non posso!" ed ecco che le porte verrebbero disattivate di colpo, lasciandolo con quei forti dolori muscolari lancinanti che solo chi le utiliizza può provare "hihihi....pensi che sia finita...puoi ancora attaccare...ci sei quasi...non credere di poter evitare il tuo destino...tu lo vuoi..e lo sai bene hihihh" <PRENDI QUESTO!> un ultimo grido disperato, in cerca di una via d'uscita, che in questo momento, per via dell'andamento delle cose non potrebbe essere altrimenti. Andrebbe ad unire entrambe le mani chiudendole insieme, distendendo le braccia di fronte al petto. Un istante dopo, sfrutterebbe l'energia esplosiva dettata dalla trazione muscolare dei muscoli dorsali, che gli permetterebberò insiema alla forza di gravità, di portare quelle due mani unite a creare una sorta di macigno, verso se stesso, in cerca di un unico e forte colpo, preciso e mirato. COnosce benissimo le debolezze del corpo umano, sono le stess che sfrutta contro gli avversari. Darebbe quindi un colpo deciso, autoimpartito, a livello della bocca dello stomaco, così forte da fargli sputare saliva misto sangue. Così secco, che andrebbe a lasciarlo senza fiato, distendersi lentamente accasciandosi al suolo, forse privo di sensi...quel che ne sarà di lui non è dato sapere<ho ....vin....to......> [END]

Sango e Saisashi si incontrano per la seconda volta fuori dalle mura della città. Il ragazzo subito mostra la sua instabilità mentale, mentre Sango risponde a tono cercando di farlo cedere.
Il ragazzo apre la terza porta mentre l'Ishiba attiva la propria innata, lo scontro è nell'aria ma alla fine le ultime parole dell'Ishiba sembrano farlo redimere dalle proprie intenzioni ,mentre l'Ishiba usa la sua abilità per scambiare il proprio posto con un altro ninja. Lo lascia a terra con la promessa che di certo si sarebbe ricordata di lui.



[giocata importante per la crescita del personaggio di Saisashi]