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[Ambient] Cure per Yosai

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con Sosachi, Yosai

22:13 Yosai:
 La luna stasera sembra il sorriso dello stregatto. Da sola in cielo sorride al villaggio di Konoha. È ben visibile dalla tua stanza, eppure tu non la vedi. Non sei in questo mondo. Non ancora. Hai costretto lo staff a modificare la tua stanza c’è solo il tuo letto praticamente. Il comodino è stato rimosso, così come il tavolo e qualsiasi altro oggetto potesse essere usato contro le persone. Il letto stesso è stato spostato al centro della stanza, in modo che non vi sia possibilità di appoggiarsi a pareti o finestre per farsi forza. Di fronte a te, sul muro c’è ancora un quadro con il vetro frantumato e la porta d’ingresso presenta il bozzo di un pugno. Anche la finestra ha una scheggiatura. Qualcosa è stato lanciato contro di essa. Nemmeno il letto è stato risparmiato dalla tua furia. Le sbarre del letto sono piegate e contorte. Non le hai gradite, ma hanno resistito. È completamente disfatto, il letto, uno dei cuscini è per terra e il lenzuolo è stato accartocciato verso i piedi del letto. Sei steso li sopra, completamente nudo fatta eccezioni per un paio di boxer neri. Le spalle larghe e stondate ci entrano appena nella larghezza del letto. Anche la lunghezza è appena sufficiente. Ma come ti presenti? Sei completamente zuppo di sudore e stai sudando così tanto da aver bagnato anche il materasso e il cuscino. I polsi e le caviglie sono legati alle sbarre del letto. Precauzione presa dopo che hai strappato il telecomando atto a chiamare aiuto e a sistemare il letto per usarle il filo per strangolare chiunque ti si avvicinasse. La pelle bagnata brilla dell’argento che la luna ti proietta addosso, esponendo completamente le ali e la testa dell’immensa aquila che hai tatuata addosso, con le ali a stendersi sulle braccia e la testa sul lato sinistro del petto. È visibile l’enorme cicatrice che ti sfigura il torso, dal pettorale sinistro giù in obliquo fino al fianco destro. Hai le palpebre chiuse ma sotto di esse gli occhi saettano a destra e a manca. Il corpo è squassato da forti tremori e da movimenti bruschi. Chissà cosa stai sognando. La gamba sinistra è stretta all’altezza del ginocchio da un tutore. Il ginocchio è violaceo e gonfio. La mascella invece è chiusa da un tutore che sembra quasi una museriola, comprendo completamente la porzione del viso che si estende sotto al naso. Una sorta di mascherina che si aggancia con una fasciatura dietro la testa, impedendoti di aprire la bocca coperta dalla plastica, per salvaguardare la mascella. Il resto sono tagli e lividi, e febbre.

Siamo a Konoha, nell'ospedale dove si trova in degenza il nostro muscoloso amante delle donne, Yosai. Questa notte, però, non se lo guarderebbe nemmeno una vecchia, visto lo stato in cui versa a causa di un sanguinario scontro che ha tenuto qualche giornata fa da dove è uscito particolarmente ferito e debilitato. Ma non temere, arriva Faust con la sua amata Eliza a curarti. Ma un momento, non era un medico che lavorava nell'obitorio? Si, ma, si sa, ci sono dei turni da rispettare. < Andiamo Eliza .. > Dice il giovane medico con in mano un bel teschio. Parla con il teschio? Non si sa. In tutto questo, indossa un abbigliamento particolarmente poco indicato: camice aperto sul davanti senza vestiti sotto, o meglio, non è vestito dalla cintola in su. Indossa pantaloni di pelle neri, stivali di pelle. Il crine è biondo e ha delle occhiaie profonde, labbra viola ed emaciate ed uno sguardo stanco, molto stanco. < Oh che bello, questa sera posso aiutare qualcuno .. > Perchè di solito ormai è tardi. Faust entra nella stanza sbattendo la porta < Ohohohohoh chi abbiamo qui? > Ma Yosai non è dell'umore e nemmeno del mood adatto per potersi divertire o parlare. < Vediamo subito .. > Pronuncia con frase spettrale. Yosai potrà vederlo in tutta la sua magnificenza e soprattutto potrà vedere il teschio. Un monito? < Eliza, su, dai .. > Sembra parli davvero con il teschio che viene poggiato ai piedi del letto. < VEDIAMO COSA HA IL NOSTRO FIORE DI CAMPO! OHOHOHOHOHOHOH > Altra risata mefistofelica. < Uhhh ancora un po' e ti avrei visto nell'obitorio. > Eh si, non se la passa bene. < ELIZA MUOVITI > E Yosai penserà ancora che stia parlando con il teschio, ma invece, una dottoressa, Hyuga, entra dalla porta e fa la comparsa: bionda (tinta), alta, snella e con un camice rosa. < Su, non perdiamo tempo. > E così una volta avvicinatosi al ragazzo, comincia a parlargli < Sai, una volta mi avevano aperto la pancia, poteva andarti peggio .. potevo aprirtela io ohohohohooho > Ride ancora di gusto. < Iniziamo > E dunque Faust poggia la mano avvolta da chakra terapeutico sulla gamba menomata del giovane. Delicatamente Eliza gli slaccia il tutore e con voce fredda, ma non spettrale aggiunge < Sentirai pizzicare, porta pazienza .. Faust, tu sei sempre il solito cretino. > Aggiunge e così, insieme, cominciano a ricoprire di verde le loro mani, infondendo nell'arto ferito e rovinato il loro chakra. In questo modo, con pazienza, riusciranno a favorire la ricrescita ossea, muscolare e dei legamenti, sebbene questo richiederà decisamente tempo, anche una volta terminato. < Non parli? > Chiede Faust, forse incurante della museruola. [Ambient di cura per Yosai]

22:41 Yosai:
 È lo schianto della porta a riportarti senza la minima delicatezza su questa terra. Sgrani lo sguardo <nnh!> avresti urlato se la museruola te l’avesse consentito. Senti un’ondata di calore provenire dal ginocchio che al minimo movimento ti provoca un intenso dolore. Lo sguardo blu intenso e luminoso si sposta lungo la stanza spogli fino a fermarsi su quello strano dottore che ti urla contro, socchiudi lo sguardo. Quella voce sembra come una lama per il tuo cervello in preda ai fumi della febbre <MMH MMMH MMMMMH MMMMH> urli anche tu, prima di renderti conto che non puoi parlare e di scatto contrai tutti i muscoli delle braccia e del petto cercando di alzare le braccia per poter portare le mani a slacciare la museruola ma non si può. Con un tonfo sordo e metallico le manette ti impediscono il movimento, che è stato compiuto con una tal forza da far vibrare tutto il letto. Tiri quelle manette fino a sentire i polsini di cuoio indurito toglierti la circolazione, e poi rilassi un attimo per poi tirare di nuovo <mmmmmmmmh!> guardi in cagnesco il medico che intanto ha poggiato il teschio li nei pressi del letto <mmmmmmmmmmmh mmmh mmmmmh!> ogni M corrisponde a una lettera, se solo fosse comprensibile. Fatto sta che quando quello s’avvicina, istintivamente ti ritrai. Finisci anche con il cercare di tirar via la gamba menomata, legata anch’essa, ma il tentativo ti provoca una fitta di dolore tale che le forze ti abbandonano. Socchiudi gli occhi da quanto fa male. Li sbatti più volte, ci sta entrando il sudore. L’ingresso della Hyuuga. Eliza dunque non era un teschio, questo se non altro ti rincuora. Ma ti rivolgi direttamente a lei ora <nnn’nh Nnnnnnh?> ti rendi conto subito che quello che hai detto non è niente di udibile, ti abbandoni allo sconforto sollevando la testa dal cuscino per poi picchiarcela contro con forza. Che palle!

< OHOHOHOHOHOHOH! > Ride, ma che cosa ci sia da ridere non si sa e la cosa fa assolutamente ridere: è un controsenso, ma Faust potrebbe anche parlare con i teschi, per cui .. < Si, anche secondo me il prezzo del grano è aumentato .. > Questo ha inteso dalle parole di Yosai. < Eliza, qua finisco io, comincia ad andare alla faccia, la cartella clinica diceva mandibola fratturata .. > Non sa, non si ricorda. Ma, invece, ci ha azzeccato. Per questa ragione, dopo aver proceduto con il ginocchio, la bella Hyuga si dirige verso il volto di Yosai. Lo guarda con le sue pupille bianche come la neve < Non temere, farà male. > Non lo esclude. Per questo, prima di procedere, tenta di allentare la museruola, facendo "respirare" maggiormente la zona < Non parlare, peggioreresti la situazione. > Non lo anestetizzano, anche perchè sarà già pieno di morfina e tranquillanti, forse. Eliza, però, in tutto questo, prende la mano destra e la poggia sotto al mento dell'omone, per sorrggerli la zona fratturata. Con l'altra, contemporaneamente sotto, cerca di rilasciare quel chakra medico per favorire la ricalisficazione ossea e ricostruire, anche qui, la muscolatura necessariamente lesa e dilaniata dalla rottura. < Stai calmo, mi raccomando. > Eliza è rincuorante davvero. Faust, invece, si mette a fare pernacchie al malato, mentre con le mani continua a far fluire chakra medico sulla zona interessata. Una volta fatto, andrebbe a sincerarsi del danno e del'avvenuta riparazione: il ginocchio sembra essersi ristabilizzato, i muscoli, chiaramente necessiteranno di fisioterapia, mentre i legamenti si sono già saldati. Delicatamente, e sembra davvero strano per Faust, va a rimettere il tutore all'arto malandato. < Allora, la gamba è guarita, ma ti serivranno medicine, antidolorifici, riposo e riabilitzione. Avevi un ginocchio frantumato. Che cosa combinavi? SE STAVI CERCANDO DI PROFANARE TOMBE TI AMMAZZO! > E questo sarebbe un medico? [Ambient di cura per Yosai][Salute Yosai: 40 + 16 (turno prima) + 16( secondo turno)= 72]

23:12 Yosai:
 Ancora quella fastidiosissima risata. Socchiudi le palpebre <mmmmmmmmmmh mmmmmmmh> anche qui, contendo le lettere si potrebbe ipotizzare quale insulto abbia rivolto allo stramboide medico tornando a issare il volto irrigidendo il collo taurino. Si avvicina la Hyuga per fortuna. Quelle iridi perlacee ti ricordano Mekura e Kaori. Ma ovviamente il biondo e il rosa non c’entrano niente con loro due. Percepisci l’aria separare la pelle sudata dalla plastica, finalmente. Una sensazione tanto piacevole da farti socchiudere di nuovo lo sguardo, questa volta non infastidito, quasi godendo. È delicata lei nel toglierti quell’affare. Quando l’hai fatto tu l’ultima volta, prima che ti legassero, l’hai strappato via peggiorando la situazione. Ma hai anche cercato di mordere con la mandibola fratturata. Annuisci a lei, faresti qualsiasi cosa per farti togliere quell’affare. Hai le arcate dentali a contatto l’una con l’altra, e lei le tiene così, con la mandibola appoggiata alla mascella e al cranio. Un punto d’appoggio fondamentale per tener fermo l’osso <grazie> un sussurro, una parola spinta tra i denti stretti, mal pronunciata per questo motivo, lo sguardo blu si poggia in quello della donna. Ha un che di angelico, o forse hai solo la febbre <d… dov’è Tenshi?> chiedi ancora in un sospiro <S…Senjuu> specifichi. Non ce la fai a restare in silenzio, ma almeno cerchi di non muovere i muscoli del volto, finchè lo stramboide non torna a farti perdere le staffe indurisci lo sguardo e i muscoli del collo al punto da spingere la giugilare enorme sotto la pelle <PROFANAVO LA TOMBA DI TUA MADRE STRAM…> Urli la prima parte della frase ancora tra i denti, senza muovere un muscolo che non siano le corde vocali, ma l’insulto che d’istinto stava per uscirti ti porta ad aprire la mandibola per pronunciare la “A” e questo movimento ti causa una bordata di dolore che invade direttamente il cervello, colpendoti tanto forte da farti girare la testa e fischiare i timpani. Ricadi all’indietro, percependo quasi la sensazione dello svenimento. Probabilmente dovresti ringraziare la Hyuga e lo strambo se non svieni del tutto ma stai meglio… invece di insultarli.

Yosai ha una tempra notevole e ciò lo dimostra dalla sua tenacia e dalla sua forza d'animo. Ma non siamo in un combattimento, qua, non puoi mettere in atto una difesa o una strategia offensiva, anche perchè non ce n'è assolutamente bisogno. < Stai calmo .. > Eliza cerca di confortare il ragazzo, agitato e furioso. < Non ringraziarci. E' il nostro lavoro, non dobbiamo fare altro che aiutare le persone che stanno male. Ricordalo > Eliza è necessaria per completare la controparte di Faust < OHOHOHOHOH E CHI E'? LA TUA FIDANZATINA? > Oh che grasse risate. Una volta terminato il ginocchio si concentra anche sul busto dove ci sono lividi riportati un po' ovunque e abrasioni. Sempre con le mani sovrapposte va a infondere chakra medico nelle membra di Yosai, decisamente afflitto e affranto per lo stato in cui riversa < MIA MADRE? No, quella tomba l'ho già profanata io, str*****o > E Eliza < Faust sei un dottore, basta! > E lui < Dottore e becchino, profanatore di tombe e di infermiere, come te .. Eliza! > E lei < Non ci provare nemmeno! Ci siamo lasciati. Punto. > Categorica e decisa conclude la discussione che Yosai potrà sensibilmente avvertire. La mandibola non è ancora guarita, ha dei punti da saldare e la muscolatura da rigenerare. Le due figure, pertanto rimangono là, concentrate a infondere chakra medico come se fossero delle lampade sul corpo del giovane. Non ha molta scelta, se non rimanere sdraiato < Non ti sforzare, tesoro. > Eliza che parla < Non preoccuparti, abbiamo quasi finito. Dovrai portare un attimo di pazienza ancora. > Sorride al giovane che non pare sentirsi bene.< Non dormire, cerca di rimanere vigile e costante, per favore. > Dice sempre la ragazza. Ahhh queste donne, se non ci fossero loor! [Ambient di cura per Yosai][PS Yosai: 72+16= 88]

23:51 Yosai:
 Che impressionante coppia che hai nella stanza. A parte il fatto che uno lo prenderesti a pugni sul naso e l’altra la prenderesti e basta, c’è che sembrano proprio opposti. Annuisci al dire di lei. Non è riuscita poi tanto a farti cambiare idea sul fatto che un gesto cortese vada ringraziato a prescindere dalle situazioni, ma se non altro stendi leggermente le labbra regalandole un sorriso affilato sul volto roccioso <c’è odo e modo per fare il vostro dovere> anche solo per quello andrebbe ringraziata. E tra l’altro stanno dando un’ottima dimostrazione di quanto sia vero. Le parole sono ringhiate ancora una volta, ti sforzi di non muoverti ma di colpo la voce fastidiosissima dell’uomo ti arriva come una coltellata nelle orecchie <pensaci tu a farlo tacere allora> spingi quelle parole contro i denti di nuovo. Come si fa a stare calmi? Alla battuta di lui con annesso insulto tenti le labbra fino a snudare la dentatura in un ringhio che ti contrae dolorosamente i muscoli. Fai per intervenire di nuovo, ma ci pensa la donna a rimetterlo apposto. Lentamente, le labbra tornano a rilassarsi coprendo le bianche zanne. Ti godi quella conversazione da spettatore e alla fine quello che rimane sul volto è un blando sorriso a dipingerti il volto. Un sorriso divertito che ti limiteresti a rivolgere a Faust. Senza dire altro, solo un sorriso. È così divertente sapere che non è stato all’altezza per la Hyuga... Potresti rincarare in qualsiasi modo. Ma tutto sommato ti basta ciò che ha detto lei, è soddisfacente anche così. E poi non vuoi certo che la rabbia di lei si ritorca contro di lei. anche perché hai bisogno di quel contrappeso di serenità che la voce di lei ti rega. Rilassi i muscoli del collo quando la senti parlare di nuovo, cancellandoti anche quel ghigno dalla faccia. Intanto cerchi di piegare la gamba precedentemente infortunata, notando che risponde come se niente fosse. Certo bisognerebbe vedere come funziona con 105kg di muscoli sopra, ma per ora anche solo poterla piegare il minimo che le manette ai piedi ti consentono è fantastico <che succederà ora? Cosa dovrò fare per rimettermi?> chiedi cercando lo sguardo candido della dottoressa.

Nonostante il corpo stia reagendo bene, Yosai non può passarsela ottimamente. I danni sono seri, e deve attendere, deve portare pazienza e soprattutto non deve forzare il processo di guarigione che potrebbe richiedere anche collaborazione da parte del ninja che dovrà riposare e non peggiorare la sua situazione < Non c'è un modo, ciccino .. no, com'era? Tesoro? OHOHOHOHOHO > Faust sogghigna mentre continua a praticare quell'attività e pratica di cura sul corpo martoriato del giovane ragazzo. < Caro Yosai, la vita è fatta di momento in cui vai giùùùùùùùùùù ed alrti in cui vai suuuuuuuuuu > E' un pazzo criminale con una licenza come dottore e becchino. A Konoha, villaggio di mangiatori di ramen, ci deve essere una certa carenza di personale. Eppure, era stato anche a contatto con la bellissima Furaya. Che fortuna per Faust < Faust, qua ho finito, prescrivo i medicinali > Afferma Eliza, conscia di averti causato abbastanza formicolio, segno dell'avvenuta rigenerazione cellulare, scheletrica e muscolare. Delicatamente va a chiudere il collare di contenimento per tenere sollevato il capo e non farlo scivolare, fissando la ricostruzione ossea. < Allora Yosai .. > Eliza parla < Dovrai prestare attenzione. > Severa nello spiegare queste cose. < Questi sono antidolorifici che prenderai giornalmente dopo i pasti per tre giorni. > Poggia sul suo mobiletto una scatola con diverse pillole < Questo invece è un antipiretico. Te ne somministro un po' per far calare la febbre. Dovrai prenderlo prima di andare a dormire o qualora tu ti sentissi febbricitante. > Una sorta di palliativo ecco. Faust, inoltre aggiunge, interrompendo il flusso < Segui le sue indicazioni. Dovrai stare almeno due giorni a riposo ancora, poi potrai tornare alla tua vita. Non forzare per cinque giorni, altrimenti potresti avere delle ricadute. Siamo intesi? > Affermano, quasi coralmente, per poi confabulare. < Faust, vai, io mi preoccupo di Yosai ancora un attimo. > E con questo Faust.< AH ALLORA ME NE VADO OHOHOHOH! > E con questo esce dalla porta sbattendola e facendo un chiasso allucinante. Eliza, invece, premurosamente controlla che le bende siano pulite, che i vari supporti siano fissati. Insomma, si comporta da infermiera. Una volta fatto conclude < Vado anche io, cerca di riposare allora .. > Sorride lasciando solo il ragazzo che potrà riposarsi. [END]

Ambient di cura per Yosai che, malandato, si trova a farsi curare da Faust ed Eliza, gli amici di Furaya.

Note: salute ripristinata. Dati i danni e le ferite, è consigliata la permanenza in ospedale per due giorni (fino a domenica esclusa) con graduale ripresa delle attività fisiche.

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