{Sostituirsi} - Lezione Fumie
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Giocata dal 12/05/2020 21:20 al 13/05/2020 02:40 nella chat "Mura Esterne [Kiri]"
Il Villaggio della Nebbia si disegna sotto di una montagna. Un lungo sentiero si disegna su di essa, affiancata da una cascata che scende rapida consumando quella roccia antica. Il percorso può portare ad uno spiazzo di terra, completamente roccioso, dove ci si può allenare in compagnia del suono di quell'acqua che cade dall'alto. La nebbia circonda quel monte e si rende sempre più fitta ogni metro percorso verso l'alto. Il biondo cammina lentamente lungo quel sentiero mentre con la coda dell'occhio cerca di osservare la figura di Fumie che dovrebbe stargli a ruota. Le mani sono all'interno della tasche del pantalone nero. L'outfit dell'uomo è composto dal solito vestiario: una maglia a maniche lunghe di color blu, un gilet di color verde accessoriato con numerose tasche e un haori color rosso scuro con delle fiamme nere che ornano il tessuto sul fondo di esso. I capelli cadono sulla fronte ma non danno fastidio mentre adesso gli occhi azzurri riescono ad osservare quel pezzo di terreno in cui possono allenarsi in pace e serenità. <Siamo arrivati> dice alla ragazza usando un tono di voce leggero. Il jinchuuriki compie alcuni passi ruotando poi il corpo per fronteggiare la figura di lei. Rimane a distanza di un paio di metri e il suo sguardo cerca quelle due sfere innevate dell'altra. <Questa è l'ultima lezione. E dopo potrai affrontare l'esame per diventare genin> spiega il Nono supponendo però che a lei non interessi molto un grado relativo ad una gerarchia decisa dal Villaggio. <In questi giorni hai incontrato qualcun'altro di interessante?> domanda alla donna mostrandole un sorriso per prenderla in giro dopo quello che le aveva raccontato su Itsuki e nel mentre fruga nel porta-oggetti tirando fuori un fuuda. Hitomu lo stringe tra le mani e lo lancia verso di lei. Un tiro a parabola, molto lento e facile da afferare al volo. Attende dunque la presa altrui per iniziare a spiegare quella che è l'ultima lezione che si frequenta di solito in un'accademia normale. <Attiva il chakra nel frattempo> un'ultima frase per poter procedere velocemente all'inizio dell'insegnamento. [chk on] Cadenzato è l'intercedere della donna, pronto a seguir il passo imposto da Hitomu sito dinanzi a se, le bianche scivolano lungo l'ambientazione tetra, da sempre risaltata dalla coltre di nebbia che ingloba e sbiadisce ogni dettaglio presente a Kiri. L'aria è umida, merito forse delle cascate che rilasciano le particelle d'acqua nell'etere, le solleticano il naso tanto da farlo divenir rossiccio, ma non è freddo quello avvertito, o per lo meno, è nell'animo che risiede il gelo dell'alito d'un demone risalito dall'inferno. Mani che risalgono lungo i rispettivi avambracci, leggere carezze mirate a raggiunger i bicipiti sul quale andranno a soffermarsi, il canto del Male lascia terrore ed amarezza, ma in Lei si mescola alla stessa eccitazione provata da uno sportivo difronte ad un dirupo, pronto a gettarsi per godere dell'adrenalina c'attanaglia lo stomaco. Taciturna durante il percorso, malapena addocchierebbe il Maestro nonostante il rapporto vigente, distaccato dalla serietà di un allentamento in procinto di chiudere il primo circolo. Ancora cremisi sono gli occhi che si son rispecchiati nel bianco innevato, caparbio nell'irradiarsi affinchè venga inglobato il chiarore, più prepotente dell'azzurro, come una goccia di sangue lasciata ricadere all'intero d'un bicchiere, sfumandosi nel nero pericoloso della corruzione. Sospira tacitamente, come se non volesse lasciar trapelare nulla seppur, l'espressione da sempre apatica, par abbia in se uno stillo di perplessità che non può essere schiacciata sotto l'ignoranza, se Ryuuma ha patteggiato con il diavolo, Yukio, cosa è? Un'uomo riuscito a far prostrare il mostro sito nel suo corpo e metterlo a servizio del Villaggio d'appartenenza, di cosa si sarà mai macchiato il suo spirito per ottenere un simile potere che stringe i polsi sotto catene ardenti <Bene..> quasi sobbalza il capo nell'ascoltare la voce altrui, spezzati i pensieri su quanto accaduto la sera precedente che hanno fatto passare in secondo piano l'esame per divenire Genin. Torna prorompente la mente a quella domanda porsale in Taverna, cosa vuoi diventare? Stringe la mascella in un'impeto di nervosismo, smettere di esser dipendente da un passato cancellato nella propria memoria, iniziar a scrivere la storia sui fogli bianchi e non semplici scarabocchi scevri di logica. Saetta l'attenzione verso il fuuda lanciatole, ne segue la traiettoria, sibila quel cammino che fende l'aria, un'aiuto per comprendere il momento propizio per scattar la mancina distesa verso la fine del suo tragitto, afferrandone quindi la punta tra il pollice, l'indice e l'anulare, elegante. L'avvicina alle labbra carnose affinchè possa essere trattenuto da quest'ultime, arti superiori posizionati al petto, fugace il simbolo della Capra che scatenerebbe l'unione psico-fisica dell'energia, un'agglomerato espanso in ogni particella che la compone, l'equilibrio da sempre osannato, praticato affinchè la sua forza incrementi con l'irradiarsi di tale afflusso negli tsubo. Calore e freschezza, contratta la muscolatura, un benessere che non abbraccia però lo stato d'animo vigente, non senti divampare quella fiamma nel tuo baricentro? Brucia il contorno delle palpebre, sensazione che si estende anche verso le tempie, un Clan che vorrebbe richiamarla a se come la positività d'una calamita, ma celata nell'oblio del nulla rappresentato dalla cicatrice dietro il proprio collo. Ho scoperto presto che non si può cambiare il mondo, il meglio che si possa fare è imparare a convivere in equilibrio con esso, come la bilancia perfettamente allineata dal Chakra attivato <L'Hokage di Kusa a quanto ho potuto capire, Yukio, conosci?>risponde solo svariati minuti dopo alla domanda porsa <molto strano..> per ora omette sulle visioni causate dai suoi poteri. Si presenta come una donna minuta dai lunghi e setosi capelli corvini, epidermide diafana spezzata solo dal candore delle gote, iridi bianche, simbolo inconfutabile degli Hyuga seppur ancora sconosciuti. Bellezza senza eguali, bambola di porcellana le cui fattezze non son state ancora segnate dal tempo, gioviale l'età dimostrata come quelle curve sinuose nascoste sotto un fine cheongsam nero, la gonna presenta spacchi laterali audaci che le facilitano i movimenti, privo di maniche e scollo, castigato certo, ma lascia ben poco all'immaginazione. Sulle cosce scoperte, precisamente attorno alla sinistra, vi sarebbe una cinghia in cuoio sul quale è riposto un pugnale. [Chakra On] Quel viaggio, che li ha portati dall'accampamento fino a quel terreno circolare sopra il monte, è stato stranamento silenzioso. La ragazza sembra essere persa nei suoi pensieri e il jinchuuriki non può saperne i motivi. Il biondo continua a camminare lasciando che lei possa riflettere su ciò che le passa per la mente. Entrambi non passano ventiquattro ore insieme durante la giornata e Hitomu non è il tipo da farla seguire da un suo uomo o da una copia. Libera come un'aquila e di spiccare il volo scegliendo la corrente d'aria che preferisce. Non esistono catene per Hitomu che di gabbie se ne intende. Ha avuto per anni un Demone sigillato all'interno, uno vittima dell'altro. E quando hanno trovato la giusta sintonia, il jinchuuriki ha capito quanto fossero restrittive quelle barriere che rinchiudevano Kurama. Per questo, il biondo lascia molto spazio libero alla ragazza. Per quanto il loro rapporto si sia stretto velocemente, lei deve vedere il mondo per com'è fatto. Soltanto i passi dell'uomo rompono quel silenzio fino a quando la voce di Hitomu si fa sentire e lei risponde. Le risposte altrui sono brevi, poche sillabe. Gli occhi dell'uomo osservano la figura davanti a lei. Il corpo del Nono si estende per tutta la sua lunghezza adesso. Schiena dritta, braccia lungo il fianco. Palpebre che si stringono, quasi a voler mettere a fuoco le espressioni della donna. <Ah, Yukio. Certo che lo conosco. Ci siamo sempre dati una mano nei problemi dei nostri Villaggi> rinchiude in quelle poche parole l'amicizia con il Kokketsu. Ricorda ancora quando l'uomo voleva porre fine alla propria vita e il biondo è riuscito a convincerlo nell'evitare quella fine. E poi le guerre a Konoha e a Kusa, in cui entrambi hanno dato una mano all'altro come alleati. <Strano? Sì, un po'> in effetti, non può darle torto in questo. <Lui che effetto ti ha fatto?> ogni persona che la donna incontra, le lascia una sensazione diversa all'interno. Prima Itsuki, poi Hitomu, successivamente Furaya. Ognuno ha lasciato qualcosa di diverso in lei. Questo è quello che lei gli ha fatto capire parlandone l'ultima volta. Le mani si uniscono compiendo i sigilli per effettuare la tecnica della Moltiplicazione. Una copia viene creata che si pone due metri alla destra di Hitomu. <Questa è la tecnica della Sostituzione. Dentro quel fuuda, è sigillato un tronco di legno. Quando stai per subire un attacco, usa questi sigilli fino a quando le tue abilità non saranno più sviluppate> spiega e successivamente compone i sigilli del Serpente, Drago, Cinghiale e Cavallo. <In questo modo, trasmettendo un po' di chakra all'interno di quel foglio, il tronchetto verrà richiamato e prenderà il tuo posto. Dopo, usa il chakra nei muscoli delle gambe per spostarti più velocemente del normale. Ora ti faccio vedere> conclude mentre la copia porta un attacco con un pugno diretto al suo viso. Hitomu direziona un po' di chakra all'interno del fuuda che possiede nella tasca porta-oggetti. In questo modo e con i sigilli precedenti, il fuuda rilascia del fumo bianco che annebbia la figura dell'uomo. Un piccolo tronco di legno esce a mezz'aria e Hitomu irrora gli tsubo delle gambe per spostarsi al doppio della velocità. Si posiziona alle spalle di Fumie e, per la velocità con cui ha eseguito il movimento, lei non può averlo visto. Il biondo osserva le spalle altrui adesso <Hai capito?> sussurra all'orecchio mentre la mano destra tira fuori un kunai stringendo le dita attorno alla base. La punta viene rivolta verso il basso. <Perchè ora tocca a te..> il braccio destro si allarga e con rapidità si contrae subito dopo piegandosi per permettere alla punta del kunai di direzionarsi verso la spalla destra della donna. Il movimento non è eseguito alla massima della velocità però. L'attacco è veritiero comunque e la lama è pronta per infilzare le carni di lei. [Sostituzione - Velocità 250][Velocità attacco kunai 15][Per Fumie: hai 2/4 per difenderti, resto libero][Chk 67/70] Ed ancora le iridi bianche permangono puntate su quelle azzurre dell'altro, la libertà è come refrigerio su una ferita causata dal fuoco, tuttavia, anche se la facesse seguire, al momento, non possiederebbe le capacità per notar simile inganno. Spalanca impercettibilimente le palpebre nell'udire del legame che unisce i due uomini, Lui che osanna la Pace, in stretta amicizia con un Demone <capisco...> sibila senza quasi muovere le labbra carnose, ma alla sua domanda sussegue un lungo silenzio <che effetto mi ha fatto...> ripete con atteggiamento meditabondo, nella mente si scagliano le immagini di quelle fiamme nere divampanti al soffitto, di quegli occhi cremisi che la inghiottivano pezzo dopo pezzo, delle fauci acuminate svelate dal solo sorriso in bieco, le stesse che hanno tentato di divorarla in un'illusiorio attimo di puro terrore <ha lasciato solo un grande gelo...> come l'alito riversato sulla propria epidermide. Non prosegue oltre, l'ammirazione è così ingiustificata da ripudiarla come il Diavolo fa con l'acqua santa, tuttavia, la lezione prosegue con lo sdoppiamento del compagno dinanzi ai suoi occhi, i movimenti sono così rapidi da non riuscirli a captare nonostante, lo sguardo, lo ricerchi nella coltre di fumo scaturito dal Fuuda <ma..> un passo indietro viene effettuato, sbigottita, contro un nemico come Hitomu non avrebbe tempo neanche di reagire, quanta inesperienza. Rabbia nasce nel cuore, odio nella debolezza che attanaglia un corpo inutile, una foglia smossa anche dalla più leggera delle brezza, ma viene scontrata la schiena contro il petto del biondo costringendola a rilanciar il capo in tralice <non è possibile..> un sussurro rilascia la bocca semi schiusa, il battito aumenta, si contraggono i muscoli, ora, tesi ed il foglio contente il sigillo le scivola giù, rischiando di cadere al suolo se non fosse per lo scatto effettuato con la mancina nell'afferrarlo. Quella lama scintilla sotto la luce pallida della Luna, ma certamente non si sarebbe aspettata l'attacco in procinto di subire se non fosse per l'impulso di sopravvivenza che si dirama in ogni arto posseduto all'avviso pronunciato che scatena l'inizio di un'avvenimento, a tratti, eccitante. Contrae la mascella, sospinge il chakra verso gli tsubo delle gambe affinchè queste possano usufruire di maggior forza ed agilità, flette le ginocchia trascinando la suola sul terreno per distendere lateralmente l'arto inferiore destro il quale accuserà l'intero peso fisico, la sinistra, invece, si distacca dal suolo agevolando la rotazione del busto direzionato parzialmente verso la traiettoria d'attacco subito. Fuuda lanciato in aria, le mani vengono posizionate dinanzi al petto per unirsi nei seguenti simboli: Serpente, Drago, Cinghiale e Cavallo, questo attiverebbe dunque la trasformazione che libera il fumogeno ancor prima di lasciar apparire il tronco pronto a subir la pugnalata, donando dunque la possibilità alla donna di compiere per intero la rotazione, e di fronteggiare Hitomu permanendo ad una distanza di circa [1 metro e mezzo]. Connessioni fini quelle che si attivano nel cervello, se di combattimento si dovrà parlare, sarà meglio utilizzare ciò che al momento possiede tra le proprie conoscenze, non può diffondere eccessiva energia, si stancherebbe facilmente, perciò opta nell'ambientazione circostante. S'accovaccia dunque nel mentre, l'arto inferiore sinistro, cerca di distendersi in avanti, portando il piede ad infilarsi tra quelli dell'Hokage, palmo sospinto contro il terriccio per acchiapparne una manciata, in quello avverso viene rilasciato il chakra per potenziarne il colpo pronto ad essere scagliato. Mano chiusa che, nel momento in cui le cosce caricano la risalita, si getterebbe verso l'alto tentando di acceccare attraverso la polvere i meravigliosi occhi blu di Hitomu, ma non viene perso neanche un'attimo poichè, contemporaneamente, la gemella - stretta in un pugno - viene scagliata all'altezza del suo stomaco. Vuoi ballare? Bene, perchè io faccio schifo al momento. [Chk On] La risposta della donna non tarda ad arrivare all'udito del jinchuuriki. Le sue parole sono ancora fredde, come se qualcosa l'avesse segnata in quell'incontro. Hitomu osserva le sue reazioni in viso e la sua mente riflette su ciò che i suoi occhi vedono. Il Nono non conosce i dettagli di quell'incontro e rimane perplesso su quanto sente, visto che non riesce a capire dove lei vuole arrivare. Gli occhi si muovono sul viso altrui mentre una leggera brezza sposta quei fili biondi sulla fronte del jinchuuriki. Le labbra di lui si schiudono lasciando uscire la sua voce verso Fumie <E questo gelo cosa ha portato dentro te?> dice verso di lei passando ora nel mostrarle quella tecnica. Il kunai si direziona verso la spalla altrui e la donna attiva quel fuuda nelle sue mani mentre compie una rotazione. Grazie alla sua velocità, riesce a schivare il colpo e passa al contrattacco addirittura. Afferra un po' di sabbia mentre l'altro pugno si stringe per essere portato allo stomaco del biondo. Il jinchuuriki osserva questa scena e un sorriso si mostra sulle sue labbra. Il Nono osserva i suoi movimenti e va a flettere le ginocchia abbassando la sua posizione. Il kunai viene lasciato cadere per terra. Il peso viene spostato sulla gamba sinistra, il busto si piega in avanti, le mani vengono appoggiate sul terreno roccioso mentre il piedi destra scivola verso l'esterno per poi ruotare in senso anti-orario nel tentativo di colpire le caviglie della donna. Il risultato, vista la differenza di abilità e di velocità, porterebbe la donna a finire distesa sul terreno picchiando i glutei contro la roccia. Adesso un uomo, unsubordinato di Hitomu nascosto tra le rocce e la cascata di quel luogo, direziona il suo chakra verso la mente della donna. <Alzati e stai pronta> esclama il Nono Hokage in sua direzione. Se lei osserverebbe il biondo, potrebbe notare un chakra rosso circondare la figura altrui. Poi, all'improvviso, il Kyuubi uscirebbe dal suo corpo mostrandosi in tutta la sua grandezza. Le nove code che danzano nell'aria e il muso che si avvicina al corpo di Fumie mentre il respiro della Volpe si fa più pesante. Le fauci vengono aperte e il Kyuubi ruggisce con veemenza nei confronti della donna. Occhi rossi, come il sangue, si avvicinano a lei riflettendo al loro interno la sua figura. <Concentrati. In questo momento, all'interno del tuo corpo scorre un altro chakra. Spingi il tuo verso l'esterno cercando di contrapporlo a quello c'è in te> sussurra Hitomu che, all'esterno di quell'illusione, sarebbe alle spalle della donna. [Illusione - PNG di Hitomu][Chk 67/70] Ed ecco che prima ancora d'effettuare la difensiva le arriva diretta quella domanda che la trascina in una fase più riflessiva. Silenzio interrotto unicamente dallo scrosciare dell'acqua proveniente dalle cascate, le fronde si mescolano in quel frusciar accarezzato dalla dolce brezza primaverile, seppur rovinata dall'umidità nebbiosa caratterizzante di Kiri <una semplice sensazione di vuoto...non riesco a comprendere dove finisce l'illusione ed inizia la realtà di ciò che mi ha mostrato> sospira profondamente, l'aria sgattaiola via attraverso le narici, tacito come i secondi che susseguono tale affermazione <ha detto d'esser un demone, in ogni caso, è diverso da Ryuuma> pronuncia il nome dello spacciatore senza sapere se, effettivamente, Hitomu riesca ad associarne un volto conosciuto, ma torniamo all'allenamento. Fugace è lo spostamento del Nono, così tanto da far fallire quel pugno diretto al suo stomaco <M-ma...>sbigottita l'espressione, tanto da trovar sfogo in quelle palpebre spalancate prima d'esser serrate con la caduta rovinosa verso il suolo. Battono i glutei così come la sua schiena, costringengola a permanere sul suolo con il ventre rivolto al cielo notturno <...> non una parola viene pronunciata poichè è la rabbia a divampar nel proprio stomaco, per la prima volta nella sua vita, la difficoltà di scontrarsi - seppur sportivamente - con un'individuo, sottolinea le differenze che esaltano un Ninja esperto da chi, invece, s'affaccia da poco verso questo tipo di mondo. Affanoso quel petto che si rigonfia ripetutamente, battito che diminuisce se non fosse per l'ennesima illusione al quale è sottoposta, una Volpe di dimensioni sproporzionate avvicina il muso alla propria figura, i talloni, per istinto, cercano d'arrancar una risalita coadiuviate a spinte mirate ad allontanarsi da essa <ma stiamo scherzano?!> il tono di volce si solleva di qualche tonalità, forse anche un po stanca di visionare creature che viaggiano tra l'immaginazione e la realtà <pussa via!> sventola la mancina, frustrando l'etere, come se bastasse a scacciar via una creatura di quelle dimensioni. Fumie, non è un gatto. La voce del compagno raggiunge i timpani, ma non riesce a far rientrare nel campo visivo la sua presenza, difatti, le iridi bianche saettano lungo il circondario senza però mai perder l'attenzione sulla belva, una volta tornata eretta, cercherebbe di ritrovar la calma e la compostezza che da sempre l'hanno contraddistinta. Mani che si congiungono al petto per simular nuovamente il sigillo della Capra, ribolle un calore nel baricentro che non riesce a contenere al suo interno, lenta è l'asceda del chakra negli tsubo, essa si irradia con flemma, a tratti, snervante, aumentando la pressione che vorrebbe riversarsi all'esterno del corpo. Si priva di uno dei sensi portanti, aumenta la concentrazione affinchè quella forza interiore venga espulsa, lasciando smuovere la chioma corvina, cerca di contrastare l'abusivo, come chi, impossessato, tenta di rifiutar quell'invasione che lascia nascere inadeguatezza e disagio [Chk on][rilascio illusorio]
Giocata dal 17/05/2020 22:22 al 18/05/2020 00:08 nella chat "Mura Esterne [Kiri]"
Hitomu ascolta con attenzione quel che lei dice riguardo a Yukio. Fumie parla di vuoto, un limbo tra illusione e realtà. Yukio gli deve aver mostrato qualcosa tramite il suo genjutsu e lei non ha compreso bene cosa fosse. <Demone, eh?> sorride nel sentire quella parola, un po' usata da tutti nell'ultimo periodo in modo abusivo. L’anima di Yukio è immersa in un equilibrio tra la realtà e la follia che può portarlo davvero ad essere un’entità che di umano possiede ben poco. La concezione di Demone per Hitomu è ben diversa però. Lui contiene un Bijuu all’interno del suo corpo. Esseri che tutti definiscono come Demoni, anche se una volta conosciuti si rivelano essere soltanto esseri viventi che hanno bisogno di comprensione. Il loro potere non è tutto, c’è ben altro oltre la loro immensa quantità di chakra. Fumie viene intrappolata nell’illusione ma, seguendo i consigli del jinchuuriki, la ragazza riesce ad uscirne tramite il rilascio illusorio. La mente di lei inizia a ribellarsi al chakra esterno e lo espelle del tutto, grazie alla concentrazione della sua energia all’intento degli tsubo. L’immagine della Volpe inizierà a dissolversi lentamente fino a scomparire del tutto. Alle sue spalle, Fumie potrà osservare il corpo del biondo che spunta dalla sua coda dell’occhio. I passi dell’uomo lo portano ad allontanarsi lentamente da lei. Si distanza di 5 metri volgendo ora le spalle fronte a lei. La guarda attentamente osservando il suo possibile affanno per la stanchezza. <Ce la fai ancora? Un’ultima lezione..> cerca di spronarla per cercare di spingerla oltre il suo limite. La sua quantità di chakra non dovrebbe essere alta, anzi potrebbe esser quasi finita visto la sua poca dimestichezza. <Ci sono casi in cui il tuo nemico sarà troppo più veloce del tuo corpo..> inizia a spiegare lasciando che la sua voce arrivi verso l’orecchio della ragazza. Il tono è alto, cercando di arrivare a lei in modo deciso. <In quel caso, lascia che l’adrenalina scorra in tutto il tuo corpo e schiva l’attacco in modo fulmineo> una semplice spiegazione, in fondo non c’è nulla di complicato in quel che lei deve fare. Il suo chakra deve scorrere all’interno dei suoi muscoli e deve evitare l’attacco. L’elemento del Fulmine si attiva all’interno del corpo del jinchuuriki. Il chakra scorre all’interno degli tsubo dell’arto destro e piccole saette si formano attorno ad esso. La mano destra del Nono si illumina all’improvviso e un suono di mille falchi che stridono all’unisono si espande nell’aria circostante arrivando anche all’udito di Fumie. Il chakra esce dalla mano di Hitomu come saette azzurre che circondano il suo palmo. <Concentrati, Fumie. Un solo secondo e potrebbe essere troppo tardi..> cerca di innalzare la percezione del suo pericolo. Per quanto sia chiaro che non la ucciderà per nessun motivo al mondo, questa è una lezione che lei deve superare. Le piante dei piedi dell’uomo spingono contro il terreno e il corpo scatta in direzione della donna. Il braccio destro viene tenuto disteso lungo il fianco finché non sarà arrivato ad un ingaggio di corpo a corpo. In quel momento, il gomito si piega lasciando che il braccio scivoli dietro la spalla sinistra formando un angolo acuto. E un millesimo di secondo dopo, il palmo viene spinto con forza verso la donna mirando alla spalla sinistra di lei. Le dita si allungano, distese ed unite una con l’altra. La tecnica non viene eseguita alla massima della velocità per permettere a lei la possibilità di schivare. Un fascio azzurro dovrebbe illuminare il viso di lei e i falchi dovrebbe continuare a cantare quel suono come un coro studiato e provato all’infinito. [Mille Falchi][Per Fumie, 2/4 per difesa]
Giocata del 26/07/2020 dalle 19:00 alle 19:32 nella chat "Mura Esterne [Kiri]"
Trema il corpo, ormai, sotto sforzo, malapena riesce a seguir i movimenti altrui così come le parole elargitele durante la lezione. E' esausta, glielo si legge sul viso che tenta di captar con le bianche la figura di Hitomu in rapido spostamento <Non..non credo di riuscirci..> replica nel mentre cerca di trattener dritte le ginocchia, intorno a se tutto par mutare, sdoppiarsi e riunirsi continuamente, tuttavia, all'udir di quei falchi e l'avviso d'attacco, l'adrenalina vien inniettata nelle vene per puro istinto di sopravvivenza. Non vi è un ragionamento logico per ciò che si procinta a compiere, come una bestia che arranca verso la vita nonostante sia allo stremo, cosa accadrebbe se fosse una vera battaglia? Mai permetterebbe simile affronto, specie verso colui con il quale ha sigillato un giuramento, una promessa al quale non può e non deve sottrarsi. Basta esser un peso sulla schiena del Nono, ribrezzo in quell'etichetta di donzella che necessita salvezza dinanzi ad ogni pericolo presentatole davanti, sono in guerra ed all'apice c'è un genocida pronto a sterminar tutto ciò che intralcia il suo cammino, quindi, non v'è tempo di rallentar chi ha un Villaggio sotto custodia. Grazie anche al tenue colpo scagliatole, riesce a superar la linea dell'orizzonte, il limite che una volta scavallato le dona l'abilità di ruotar in tempo il busto nel mentre le piante spingono verso il terreno affinchè la posizione muti seppur di poco. Che sia riuscita o meno a lasciar finire quell'ammasso di lampi semplicemente nell'etere, l'oscurità par avvolgerla finendo inevitabilmente al suolo, l'udito divien ovattato, i sensi assopiti. Sviene inesorabilmente, ma cosa ci si può aspettare da una semplice allieva? Sogni d'oro Fumie [End]