Iris
Free
Giocata dal 12/05/2020 21:14 al 13/05/2020 01:14 nella chat "Spiaggia"
~ Passeggia nel mentre si vede ancora avvolta dalla nebbia, non sapendo bene come interpretare il suddetto tempo che non sembra voler cambiare minimamente. Tira un sospiro di sollievo, andando a dire in maniera aperta <Non ce la faccio più. Rimpiango il clima di Ame ormai.> sincera in quello che dice in questo momento. E' vero, lì pioveva molto spesso ma le piace la pioggia più della nebbia ed è innegabile questo, ma al momento non si concentra tanto su questo particolare e predilige sicuramente camminare verso la Spiaggia non sapendo cosa la possa aspettare in una serata come questo. Spera solo di avere una serata tranquilla e non come quella di ieri, visto che è successo quel che è successo, ha sequestrato un libro almeno come punizione ed ora lo ha lasciato custodito e nascosto da qualche parte, sapendo che l'altro ci teneva. Sorride di buon grado, ormai è diventata una Genin e non solo, ha risvegliato anche la sua abilità innata dal Clan Ishiba. Ella indossa il Kimono che aveva nel pomeriggio, corto ad altezza delle ginocchia e abbastanza largo dalle maniche, che pendolano verso il basso mostrando le braccia fine al suo interno, i capelli sono raccolti sulla nuca a formare uno chignon orientale, con giusto alcuna ciocca che casca dinnanzi al volto della Kunoichi, mentre ai piedi degli stivaletti neri. <Non mi trovo per niente in questo abbigliamento. Mi sta abbastanza streno.> Senza dimenticare il coprifronte di Kusa, mentre legato al braccio sinistro nascosto al di sotto della veste vi è quello di Sosachi, che pur non facendolo vedere lo porta con cura.. così come il ciondolo di Oto che resta in mezzo al seno, non osando spostarlo da lì. Quel ciondolo le è stato di grande fortuna anche oggi, inevitabilmente sta tracciando una parte del destino della Kunoichi di nome Tamaki. <Cosa devo aspettarmi questa sera? Qualche altro libro in faccia?> Nel mentre decide di non camminare tranquilla questa volta, dagli errori si impara no? Andrebbe dunque ad avvicinare le braccia ad altezza del Seno ed unendo le dita per formare il Sigillo della Capra con medi ed anulari che si intrecciano tra di loro ed immagina che il proprio corpo possa andare a dividersi su un'asse invisibile; richiamando la sfera della mente e della forze, ordinando loro con una rotazione di oraria di andare a fondersi tra di loro e donare vita al Chakra in ogni sua singola forma, che oggi ha imparato a trasferire bene anche nel corpo per risvegliare l'innata insomma. Abbassa un attimo il capo, cercando di incamminarsi verso la spiaggia, provando a raggiungere la distesa dorata e non sapendo quello che la aspetta di questo passo. <No, davvero, che orrido. Come fanno a camminare aggraziate con questi.. cosi?> Lei preferisce lo stile tipico che di solito adotta, maglietta corta, ed anche la gonna così, sentire la pelle libera è una liberazione per la Kunoichi Ishiba. E non le resta altro che avanzare per quella distesa [Impasto Chakra][Chakra On]. [Spiaggia] La nebbia cala immancabilmente sul villaggio della Nebbia, ovviamente: il nome è una garanzia. Sono stati giorni movimentati e che hanno causato un certo turbamento nella psiche del Doku che, per forza di cose, ha necessità di trovare un po' di calma con sè stesso. Per questa motivazione, Sosachi, ha deciso di salutare tutto e tutti per una sera, al fine di dirigersi e dedicarsi un po' a sè stesso in spiaggia. La temperatura non è troppo bassa, una sera mite, che permette al giovane di non provare troppo freddo, anche dopo l'allenamento. Si trova attualmente in una sorta di insenatura coperta dagli scogli che creano, di fatto, una sorta di caletta sabbiosa. L'acqua del male si infrange delicata contro la spiaggia e non c'è molto vento. Gli scogli, non molto alti, creano una sorta di insenatura naturale che protegge anche dall'aria fredda. La zona è raggiungibile scavalcandoli o, semplicemente, passando sulla spiaggia e sul bagnasciuga. Si era allenato un po' con le arti magiche, come suo solito: aveva perfezionato alcune strategie e combinazioni che possono essere sfruttate dal giovane e che permetteranno, si spera almeno, di trovare delle vie d'uscita alle situazioni anche più complicate. Attualmente si trova seduto, con la schiena verso l'entroterra e il volto rivolto verso il mare. E' seduto sulla sabbia, gambre incrociate, scalzo. Non inossa una maglia ed è visibilmente sudato: il fuoco, si sa, fa questo effetto. Seduto e rilassato si trova in uno stato di rilassamento assoluto. La respirazione è controllata, non parla e non dice nulla. Indossa un paio di pantaloni comodi, larghi, neri, mentre la camicia, bianca, è delicatamente piegata sulla sabbia a fianco di una cesta con dell'acqua e un asciugamano, per pulirsi e tornare alla tenda, al termine dell'allenamento. Le braccia sono stese e poggiano sulle ginocchia, le gambe sono incrociate. Lo sguardo è sereno, la faccia è rilassata. La sera precedente è stata animata, come tutte le sere con i Random Heroes di mezzo. Non ha nè visto nè sentito Tamaki da domenica ormai, spera che stia bene e che sia stata ufficialmente decretata una shinobi. Gli occhi lentamente calano, la concentrazione è massima. Il respiro si fa deciso, ritmato, il petto si contrae e si espande. Il vento soffia tra i capelli che scendono per riacquistare la loro normale posizione. [Chakra On] ~ Prova ad avanzare ancora finché non andrebbe a raggiungere la distesa della sabbia nel bel mezzo della spiaggia, sperando che la nebbia non le nasconda ostacoli alcuni. Potrebbe inciampare, cadere a terra, rovinarsi il vestito.. e non le dispiacerebbe affatto, eh. Forse ieri avrebbe dovuto chiamare in suo soccorso il Golden Hero, così è stato intitolato da tamaki alla fine, proprio perché le ricordava un materiale che si trova ad Ame e lei da bambina vedeva spesso, l'oro. Silenziosa andrebbe a portare le mani ad altezza della schiena, rendendosi conto che non riesce ad intrecciarle tra di loro visto il tessuto prolungato della veste del kimono. <Ooohh!> inveendo dentro di sé ma non facendo rumore poiché non vuole attirare le attenzioni alla fine. Il chakra elementare viene modellato dentro di lei, sentendo il Fuuton scorrerle dentro, ha osato utilizzarlo addirittura con Kimamura, la Capo Clan che ha conosciuto direttamente oggi che ha deciso di assolvere ai suoi doveri di Ishiba verso la grande Konan. Una grave responsabilità pesa su di lei adesso, strano ma vero.. chi l'avrebbe mai detto che sarebbe arrivata a tanto? Non se lo immaginava nemmeno. Si stringe nelle spalle, nel mentre potrebbe tranquillamente adocchiare una figura lì nei pressi del sentiero che ha percorso anche lei. Spera solo che non vada a finire come ieri, o questa volta davvero potrebbe arrabbiarsi e non rispondere delle sue azioni! Aguzza la vista in tale direzione, chinando il capo verso destra un attimo e provando a mettere a fuoco quella figura, rendendosi conto successivamente che si tratta dell'eroe Sosachi. Sollievo, non si aspettava di incontrarlo in questa serata, sapeva che era stato ad una specie di concerto (dove non è stata invitata) tramite il suo gatto, che è rimasto con lei per del tempo. Lo vede a torso nudo intendo a starsene seduto e probabilmente riposarsi dopo una sessione di allenamento, sorride un attimo. I piedi avanzano, costringendola a dirigersi alla volta della sua schiena e cercare una volta arrivata ad un metro da questa -senza farsi sentire, provando ad essere quatta quatta come un gatto- proverebbe ad allungare le mani alla volta del suo viso, cercando di tappargli gli occhi con le proprie delicate mani volendo annullargli la vista. Potrebbe spaventarsi come no, ma quelle mani sono le stesse che ha tenuto più volte, basterà questo piccolo dettaglio a permettergli di rendersi conto di chi è che sta giocando questo brutto scherzo? La Kunoichi è curiosa, e per un attimo si abbandona al sereno che cresce in lei. Non fiata, non vuole donare ulteriori indizi all'altro, dovrà giocare sui suoi sensi soltanto! [Chakra On]. [Spiaggia] Calmo ed assorto il pensiero di Ssaochi fluttua e vola in miliardi di direzioni differenti. Non ha minimamente idea di poter incontrare nessuno sta sera, non s'è nemmeno curato di avvisare qualcuno della sua uscita, visto che pare abbastanza assorto dai suoi pensieri e dalle sue mille fisse. Con gli occhi chiusi una figura prende forma: Kimi. La figura della cugina ha preso piede più volte nella sua testa da esterna, da manipolatrice, specialmente con le farfalle dell'Ade. Ma adesso è diverso: quell'abbandono ha lasciato un vuoto pazzesco. A Chumoku è stata la prima persona a incontrare il biondo: non è mai stata una figura presente, forse per carattere e forse per voler formare il biondo che, di rimando non ha mai fatto nulla per trattenerla, se non implorarle di non andarsene. La sua figura è fredda, lontana, lo guarda ma non riesce a parlarle: sembra incatenato. Suda, forse si agita. La figura della cugina si allontana e la perde, nell'oscurità. Non può raggiungerla, ma .. perchè? Perchè non riesce a prenderla e fermarla? E poi spunta lui .. Itawooshi che banchetta sulla figura della cugina, ridendo. I muscoli di Sosachi si irrigidiscono, i pugni vengono stretti. Lui sarà la figura su cui poggerà il clan, visto che Kimi si è tagliata fuori, perchè non adatta. Lui. Il cuore comincia a battere forte. Lo sente. Rimbomba anche nelle orecchie. Il volto però rimane imperturbato, come se dormisse. I muscoli si irrigidiscono, diventano contratti, pompati dal sangue. In tutto questo Tamakisi avvicina in maniera silenziosa, non udita data la concentrazione del pensiero del Doku. Gli si avvicina. Dal suo stato di trance sente un tocco, caldo, come se qualcuno lo riportasse a terra. Sente qualcuno davanti a sè, sente delle mani sul volto. In maniera sussultoria, però, si scansa, impaurito. DI scatto si alza, sollevando polvere e sabbia. Si volta verso la ragazza ancora ansimante, come se fosse uscito da un incubo. < Oh .. tu sei matta. > Le dice scuotendo la testa e grattandosi la tempia, sudata. < Ero sovrappensiero e non ti ho sentita. Hai stoffa .. > Come killer silenziosa, chiaramente. Si asciuga la fronte ripettinandosi con la mano. Si rialza in posizione eretta, frapponendosi tra lei e il mare. Si avvicina lentamente alla ragazza, sedendosi, sempre a gambre incrociate a un metro dalla sua posizione. Con la mano prende l'asciugamano e l'acqua: gli dà un sorso e si asciuga. < Come stai? > Chiede, dopo aver chiuso la bottiglia ed essersi dissetato. [Chakra On] ~ Che fare? Continuare quello scherzo o meno? Una cosa è certa, ella vuole studiare la reazione altrui, potrebbe anche prenderla per una minaccia e farle del male, cosa che spera non accada e se fosse.. sarebbe solo colpa propria, potrebbe biasimare solo che sé stessa in una parentesi del genere. Ed intanto gli occhi vanno al di sopra di lui, concentrandosi tutto sommato alla volta del mare anche, così come la roba che ha portato lì con sé. Acqua ed una asciugamano, mentre lei si limita a sfoggiare il Coprifronte da Genin con tranquillità ormai contenta di aver proseguito nella propria carriera ninja. Le calde mani restano a contatto con la pelle altrui, ad altezza degli occhi non accennando nemmeno a staccarle un attimo se all'altro sta bene così tutto sommato. Concentra lo sguardo ancora su di lui, osservandone la folta chioma bionda, mentre sorride <...> e fa una semplice smorfia, stavolta senza mordersi il labbro: non è nervosa in fondo, c'è da dirlo questo, ormai pensa di aver ritrovato sé stessa interiormente dopo giorni che si era un attimo dispersa e non sapeva quello che era giusto per lei, e forse tutt'ora ne è incerta ma non vuole darlo a vedere. Lo vede alzarsi di scatto e gli sorride una volta che viene riconosciuta, pensava che sarebbe bastato il solo tocco e invece no la paura ha fatto tutto il gioco sporco! <Uhm, matta? Forse, un pochino dai.> Non dice contrariata, anche perché qualche atteggiamento da tale potrebbe anche averlo la ragazza. <Lo so, non sono stati giorni tranquilli questi ultimi due. Ieri ho fatto un incontro spiacevole, mentre tu ti... divertivi?> Non sa nemmeno come definirlo, ma senza peli sulla lingua fa notare di essere indispettita dal fatto che non l'ha portata con sé ad assistere all'evento, ci teneva in qualche modo. <Ed oggi sono stata convocata dalla Capo Clan Ishiba, ho accettato di adempiere al mio destino ed ho risvegliato la mia abilità innata. Credo.> Non è nemmeno sicura se possa continuare a richiamare la carta in quel modo classico, ma confessa le sue giornate movimentate di certo. <Come vedi da quando sono diventata Genin mi sto dando da fare.> Sebbene non abbia svolto ancora nessuna missione in particolare, ma sa bene che per questo ci sarà tempo alla fine, ora meglio concentrarsi su altro. <Lascia che ti aiuti.> Andrebbe a piegarsi sulle ginocchia, afferrando l'asciugamano e provando a posarlo sulla schiena altrui, usando il panno con tatto leggero e volendo raccogliere il suo sudore ed aiutarlo, ammesso che lui glielo lascerà fare. <Non sarò un ninja medico ma so che se resti così rischi di prenderti un malanno.> Lo sta sgridando amorevolmente insomma, non vuole che possa ammalarsi comportandosi in maniera sciocca per quanto sappia badare a sé stesso, essendo un eroe o meglio lei lo definisce tale. <Potrei stare meglio, tu?> Risponde infine per quello che si sente, ma vuole sapere dall'altro cosa starebbe pensando adesso.. e soprattutto un'altra cosa <Hai ricevuto il mio dono?> spera vivamente di sì, altrimenti dovrà prendersela con il gatto. Ed è meglio non vederla arrabbiata, ci ha messo tempo per crearlo con le sue mani. E poi alza lo sguardo al cielo ma tanto che deve vedere? la nebbia? Magra sconsolazione. [Spiaggia] Non deve crucciarsi la giovane Tamaki: la reazione del Doku è puramente istintiva e dettata da una sua inaspettata visita. Non aveva detto a nessuno dove sarebbe andato, ma, a volta, il destino fa degli scherzi. Si gratta la testa, cercando di trovare pace in quella condizione mentale e spirituale che lo aveva lasciato così scombussolato. Non è riuscito a capire il motivo delle sue "visioni" e non riesce a comprendere il perchè sia così affranto dall'abbandono della ragazza, sua consanguinea. < Scusa, non volevo .. spaventarti. La osserva e le scambia un sorriso, gentile, come è lui, d'altronde, quando vuole. < Beh, chi non è matto al giorno d'oggi? Ogni giorno ne esce una nuova: divinità che fanno .. cose. Ninja che sconfiggono i Kage .. insomma non è nulla di nuovo, ma non è nemmeno una situazione normale. > Un po' di pace? No, non c'è pace per i ninja. < Uh? Che genere di incontro spiacevole? > Chiede, un po' indispettito. < Cosa è successo? > Incalza ancora. < Si, hai ragione .. avrei dovuto avvisarti, perdonami. E' stata una cosa programmata all'ultimo, Saisashi volveva suonare e niente .. ma, ti prometto, che canterò per te. E al prossimo concerto sarai invitata, promesso. > E poi una notizia sconvolgente < Ah, dvvero? > Le dice sorridendo e mostrandosi effettivamente sorpreso, in maniera negativa. < Lo sapevo che saresti stata in grado di prenderti carico delle tue responsabilità e da quello che vedo, ora dovrai anche darti da fare .. sei una genin, non più allieva. > Sorride. < Se capiti in missione con me, dovrai sgobbare! > Fa la faccia seria, sebbene ci sia ironia in tutto quello che dice. Osserva Tamaki prendergli l'asciugamano dalle mani per andare a passarglielo sulla schiena. Soaschi sgrana leggermente gli occhi, stupito. < Grazie .. > Non dice altro vedendo e sentendo l'altra premurarsi della sua salute. Qualche secondo dopo, però, veloce, va a prendere la camicia e la infila, scostando gentilmente la mano di Tamaki che reggeva l'asciugamano. < Va bene, non voglio farti sporcare con il mio sudore .. sono abituato a queste temperature. > E prende la bottiglia. < Allunga la mano che te la sciacquo con questa .. > Indica la bottiglia, usata per eventualmente pulirle la mano dopo essersi prodigata aiutante del Doku. Se si fosse fatta lavare la mano, Sosachi chiuderebbe la bottiglia per poi indicarle la sabbia e farla accomodare. < Va abbastanza bene dai .. mi sono venuto ad allenare perchè sono da troppo tempo fermo. > Sennò si rammollisce, sebbene sia destinato a grandi cose, grazie alle parole di Kimi che gli continuano a rimbombare nella testa. < Certo, è sulla scrivania, vicino alla farfalla. Non ho ancora capito come poterla usare .. ma, mi hanno detto servirà per chiaamare un "rinforzo" particolare. > Sorride pensando a quell'incontro. < Tu, piuttosto, ora sei una Ishiba .. > Un cognome già sentito recentemente. < .. dovrai farti valere nel clan. > Conclude. E' un consiglio o un monito? [Chakra On] ~ Permane seduta sulle ginocchia, cercando tutto sommato di continuare ad utilizzare il panno per aiutarlo a pulirsi ed asciugarsi i sudori. Si è allenato e lo ha capito ma restando in quella maniera farà un danno solo a sé stesso, ne è conscia e non vuole che accada, ormai si è affezionata al Chunin Doku e per quanto non lo dia a vedere si preoccupa. Hanno affrontato discorsi certamente strani ma comunque hanno formato un qualcosa in loro, il deserto ormai non pare essere tanto arido come quello di Suna anche se lei non c'è mai stata e si basa sul sentito dire. Un giorno conterà di andarci in visita e vedere di che genere di posto possa mai trattarsi: sicuramente una distesa di sabbia. Mormora un attimo, non parla, preferisce di tanto in tanto apparire taciturna quando invece è semplicemente pensierosa e pochi sanno leggere nel suo animo questi dettagli. Solleva un attimo lo sguardo quando lo sente parlare, cercando dunque di andare a donare una risposta verso di lui <Non mi hai spaventata, tranquillo.> ha l'aria di tutto tranne che di una ragazza spaventata, questo è certo. E dunque ascolta la sua considerazione della parola matto, non può dargli torto ma non sa come commentare: potrebbe mostrare preoccupazione e non quello che le interessa al momento, predilige l'andare avanti nella conversazione con Sosachi. <Un ragazzino ha iniziato a provocarmi, mi ha lanciato un libro in faccia ed è scappato in mare. Gli ho sequestrato il libro, sembrava tenerci parecchio, mi è parsa la cosa migliore da fare.> Anche se una parte di lei avrebbe voluto utilizzare il Fuuton e spedirlo sulla luna, ma sono dettagli questi no? E l'altro si rammarica nel non aver avvisato la ragazza del concerto, che non ha potuto dunque partecipare visto che non ne era al corrente tutto sommato. <Avresti dovuto, ma fa niente. Forse non sono degna di essere la tua prima fan, lo posso capire eh, c'è di meglio in giro.> Sogghigna nel mentre prova a scacciare il pensiero negativo dalla testa e notando che l'altro le scosta la mano da dosso e propone di lavargliela, non che fosse un problema per lei alla fine. <Uhm, ok, ma non era un problema davvero.> Si lascia lavare le mani, andando poi a scuoterle in una direzione opposta ed avversa.. e tentando di accomodarsi accanto a lui. <Non mi sembra il vestiario adatto per sedermi sulla sabbia, ma va bene, tanto non credo lo utilizzerò più dopo oggi. E' dannatamente stretto.> Stizzita a tal proposito la ragazzina andrebbe ad accomodarsi, lasciando le gambe distendersi lateralmente sulla destra una al di sopra dell'altra. Almeno può starsene comoda nel bel mezzo del niente praticamente. Lui credeva in lei e nelle sue abilità, quelle che le hanno permesso non solo di diventare una Genin ma anche una Ishiba anche se deve capire ancora bene come affinare l'abilità della carta. <Mi sono impegnata, e penso di avercela fatta sì. E beh, se dovrò sgobbare lo farò, non ho problemi sai?> Non è sfaticata e non teme il dover lavorare in missione sotto il Chunin, farà quello che deve come una brava Genin in fondo dovrebbe mai fare. Rea del fatto che l'altro sia venuto ad allenarsi in fondo non ne è stupita, lo aveva capito visto tutto quel sudore doveva essere scaturito a forza da assai movimenti fisici che hanno costretto il corpo a ridursi ad una condizione del genere. Sorride un attimo mentre direziona lo sguardo verso il mare, con la mano sinistra che tasta la sabbia delicata e la destra sorvola lungo le proprie gambe, carezzandole. <Uhm? Non è un vero e proprio oggetto. E' più che altro un ricordo di me, ammesso abbia interesse nel tenerlo.. altrimenti gettalo pure.> Sorride, non ne fa un dramma alla fine, si rende conto che l'altro ha detto una cosa carina in fondo. <Se ne avrai bisogno.> Non negherà il suo supporto, certamente. <Lo so, ho accettato tutto questo. Sono consapevole del fatto che dovrò dimostrare il mio valore e sono intenzionata a farlo, anche perché, è forse questo che il destino ha deciso per me.> Sancisce, con la solita storia dove l'altra crede al destino ed il fatto che hanno un percorso già ben tracciato e delineato che loro stanno eseguendo alla lettera. Una teoria che ha condiviso con tutti coloro che ha incontrato sino ad oggi in fondo. Ed ora? Torna ad ammirare il mare, per quel poco che riuscirebbe a vedere. <Ad ogni modo, passavo qui per caso. Non mi aspettavo di trovarti.> Rivela veritiera. [Spiaggia] Tamaki è sicuramente una delle ragazze più gentili che abbia mai conosciuto, ma c'è un problema: usa il fuuton e non ha un bel ricordo del legame donne - fuuton - armi di vuoto. < .. > Si rilassa andando ad allungare anche lui le gambe verso il mare, distendendole e rilassandosi. Le braccia vengono tese indietro e si infilano nella sabbia. E' fredda, non è l'ideale per sedervicisi e, tutto sommato, l'idea di far sedere anche Tamaki è stata pessima, perchè potrebbe prendere freddo. < Ero solo sovrappensiero .. ultimamente sono più le volte che mi ritrovo nel caos e nella baraonda, che quelle in cui mi posso estraniare e stare da solo. > Un giusto connubio tra calma e caos: tra calma e Saisashi, vorrebbe dire. < ... > La guarda di traverso sentendo la storia del libro. < Un ragazzino ti ha tirato un libro addosso? In faccia? > Afferma, provando a guardare se sul volto ci fossero segni. < Dammi quel libro. Lo verrà a prendere da me, se vorrà. > Con un interesse. < Ad ogni modo, non "rischiare" .. quel ragazzino poteva essere qualcun altro e poteva .. ferirti. > Lo dice sofferente < Io stesso mi diverto a trasformarmi in una bambina, la versione ridotta di mia cugina .. Non immagini quanta gente ci caschi. Però, non dovrà mai saperlo. Altrimenti .. > Indica il mare < .. mi troverai a fare il bagno a schiena in sù > Ko, caput. < Si, avrei dovuto, co il senno di poi avrei dovuto. Purtroppo è stata una cosa movimentata .. c'era la Kage, Furaya, ormai fa coppia fissa con il mio fratello di musica Saisashi. Dovresti conoscerlo. Appena gli ho detto che avevo una fan è scattato. > Continua < Ieri per non essere riconosciuti, ci siamo vestiti con delle maschere. Io avevo una testa di cavallo. Non chiedermi nè perchè l'avessi nè perchè la indossassi. > E poi continua. < C'era abbastaza casino, abbiamo suonato due canzoni, c'era gente ubriaca morta sui tavolini .. > E confessa. < Ma non ero concentrato ieri .. infatti, sono venuto subito via. > Era turbato, lo è e probabilmente lo sarà. < Dici? Ti sta bene. Non far testo con me .. di solito mi vesto come uno straccione, tranne che nello occasioni speciali. > Compleann e feste. < Bene, il clan Ishiba non è il clan Doku eh .. > Lo dice ironicamente temendo anche una vendetta < .. ma sono abili combattenti. Sai ho .. > No, evita l'argomento Sango, la quale è la destinataria della firma dell'"uomo cavallo" < .. ho avuto modo di collaborare con alcuni di loro nelle missioni. Una si sa trasformare molto bene in una gallina .. > Sembrerebbero parole al vento, di uno che farnetica e invece no! < E' là sulla scrivania, se il gatto lo mangia me ne farai un altro, sicuro. Di certo me lo riporto a Kusa, quando torneremo. > Usa il "Noi". < Sono sicuro che ti farai valere. Se mi avessi voluto uccidere lo avresti potuto fare .. ti muovi già da ninja! > Sorride, voltandosi verso di lei per cercare di capire l'ultima domanda < Questo? E' il mio .. posto migliore. Riparato e calmo. Ho incontrato Saisashi qui .. ci siamo conosciuti cantando. E' stato strano. Ma ... mi piace venire qua: calmo, rilassante, buio e soprattutto il rumore del mare .. > Le farebbe cenno di ascoltare il rumore della risacca. [Chakra On] ~ Si rende conto che quando è con lui il tempo sembra passare fin troppo velocemente, e non sa se vederla come una cosa positiva o meno, sicuramente lo nota e ne fa tesoro senza dire nulla. Ci tiene però ad essere rilassata almeno questa sera, sono stati giorni pesanti e deve in qualche modo ricercare la pace dei sensi dentro di sé, risolvendo delle questioni che ha lasciato in sospeso soprattutto con sé stessa. Mormora un attimo andando ad adocchiare ancora una volta il biondino, tornando poi successivamente con le iridi verso il mare <...> è così bello, un bagno potrebbe anche farselo ma non è questo il momento adatto e lo sa bene, soprattutto con quel genere di kimono che si porta addosso non è di certo una cosa facile. China il capo verso il basso mentre appare turbata un attimo, sta pensando a qualcosa di negativo adesso e quindi va a mordersi il labbro, innervosendosi e facendo uscire un rivolo di sangue che va a leccare subito dopo per non far vedere nulla. Bene o male è la voce di Sosachi a farla tornare nel mondo dei vivi, dove i pensieri vengono annullati e le orecchie prestano la massima attenzione alle sue parole cercando di chinare il capo in direzione sua. E dunque una volta recepito quello che ha da dire schiude le labbra sofferenti per via del morso, andando a donar risposta verso di lui <Credo di poterti capire. Non me la passo bene nemmeno io, sono abbastanza tormentata in questo periodo.> ma non va né a chiedere il come mai, né il perché soprattutto e non rivela di sè certamente. Le viene chiesto del libro nel mentre lo adocchia interessato a vedere se si è fatta qualcosa in volto, ma fortunatamente no, l'impatto non è stato assai forte. <No, è una questione di cui devo occuparmene personalmente. Se lo vorrà, gli toccherà venire da me altrimenti può diventare ottima carta per i miei Origami.> Ora che sta imparando a farli non è che le dispiaccia della carta in più da sfruttare, e quel ragazzo gliene ha fornito abbastanza al momento. Curiosa di vedere l'evolversi degli eventi da questo punto di vista, che pare farsi sicuramente sempre più interessante. E poi il racconto del concerto a cui non è stata nemmeno invitata, e che le ha lasciato un po' di amaro in bocca ma che cerca di non far trasparire all'altro. <Uhm? Non conosco il tuo compagno credo, e non ho mai avuto il piacere di conoscere direttamente la Kage Furaya.> Sebbene la sua nomina non è qualcosa che non è arrivata alle sue orecchie, per aver ottenuto una carica così alta sicuramente deve essere una persona di alto spessore, lo fa per scontato. Potrebbe persino decidere di seguire le sue orme ora che è diventata una componente del clan Ishiba, ha tanto a cui pensare e su cui lavorare adesso. <E non rivelerò del tuo segreto della bambina a nessuno. E non credo che farò nemmeno nulla del genere, non è nel mio stile fare queste cose.> Lo dice con un sorrisetto ma non si sente davvero intenzionata a mettersi a trasformarsi per prendere in giro la gente, non fa parte di lei. <Una maschera.. da cavallo?> Buffo, dannatamente buffo. <E io me lo sono persa? Non ti perdonerò mai.> Ci tiene a precisarlo questo dettaglio, non solo non l'ha invitata ma non le ha permesso nemmeno di vederlo con una maschera del genere e farsi delle risate a tal punto da cadere a terra. Sì, si sarebbe divertita decisamente tanto. <Come mai non eri concentrato? E comunque se vorrai potrai presentarmi il tuo compagno, anche se non mi sento di dire di essere una sua Fan, cioè non lo conosco. Potrebbe starmi anche antipatico, che ne sai?> Eh, sono comunque dettagli da tenere in considerazione questi tutto sommato. Però non è qualcosa su cui ha intenzione di focalizzarsi al momento, e quindi farebbe in modo di continuare ad ascoltare tutto ciò che l'altro ha da dirle, e pare che abbia collaborato con alcuni esponenti del Clan Ishiba, la cosa la intriga, potrebbe conoscere dei " simili " o meglio componenti dello stesso clan di cui ignora l'esistenza, ma non è qualcosa su cui vuole far domanda ora come ora. <Stai per caso insinuando che il mio Clan è inferiore al tuo.. E che una donna del mio stesso clan sappia trasformarsi in una Gallina? Non conosco nessuno al momento, ma sono certa che sapremo dimostrare di essere superiori a chiunque.> Orgogliosa nelle proprie parole, non può non esserlo visto che tutto sommato ha preso a cuore la loro causa. Cerca di andare avanti nella discussione, ed ammette con un semplice cenno del capo che se avesse voluto ucciderlo non avrebbe avuto problema alcuno. <Torneremo?> Domanda incerta, tornando a fissare il mare con attenzione, aspettando una sua eventuale risposta in merito. <Comunque lo so, te l'ho detto, mi sto impegnando al massimo. Ormai non scherzo più, e non posso permettermi di poltrire se voglio raggiungere le mie ambizioni.> Comunica senza far trasparire nessuna emozione dalle proprie parole se non classica determinazione, la stessa che ha dimostrato oggi con la Capo Clan. <Concordo, è un posto speciale. E se ti ricordi, è qui che ci siamo conosciuti.> Quasi offesa, lo ha ricollegato solo a Saisashi il posto, mica corretto eh. [Spiaggia] Il tempo .. che cosa triste. QUalche cosa che inesorabilmente passa e porta via tutto, come le onde del mare. Non è alleato, non è un nemico: è il tempo che travolge tutti, senza scampo. Le mani del Doku stringono la sabbia, come una sorta di antistress. NOn è stressato, veramente, ma deve occupare la mente, perchè è imbranato. Zio Ryuuma non gli ha ancora insegnato i suoi trucchetti. < Se vorrai parlarmene sono qua. Ognuno ha i propri tormenti .. è giusto così. Se non l avessimo saremmo dei mostri. > Non ha tutti i torti: dubbi, tribolazioni, ansie, paure, per quanto spaventino, non sono altro che componenti della natura umana. Innegabile la loro distinzione dagli animali < Queste sensazioni ci rendono umani .. Bibò non avrà certo paura. Mangia e dorme tutto il giorno .. devo metterlo a dieta. > fa anche "si" con la testa, come se stesse parlando con una terza persona e questa gli ordinasse di fare così. < Oooooooook. Ma non farti mettere i piedi in testa. Non devi ferire le altre persone se non sono traditori .. perchè potresti rischiare problemi imporanti .. > Un consiglio. < Piuttosto, ora che usi il fuuton .. allontanalo, non farlo avvicinare a te. NOn serve dargli una lezione. Rischieresti di passare nel torto. > E' più esperto, ha attaccato brighe con un membro della polizia di Kusa quando era ancora negli Tsuki no Yami. Sa cosa vuol dire fare una rissa. Ma sa anche cosa vuol dire essere battuti. < L'Hokage? Una ragazza a modo, è simpatica. Ieri mi ha detto che sono stato davvero bravo > Mente, ma tanto vale reggere la parte < Saisashi? Si farà vivo, sicuramente. E' un po' estroverso, urla, salta, sbraita, ma è fedele e soprattutto non permetterebbe che ti accada nulla, essendo la mia fan. Un po' come dovrei fare io con Furaya, anche se è decisamente più forte di me. > Eh, purtroppo si. < Meglio, non so cosa mi sia preso. Ma ha funzionato più volte! Ricordati, tutto serve. Anche le tecniche più stupide sono utili: ti fanno prendere un vantaggio che non immagini. > Se la segni, questa è una pillola di vita vissuta. < Se vuoi è a casa la maschera, te la posso anche far vedere .. per il concerto, scusami. Hai ragione, sono stato preso in contropiede. Non succederà più. > Che torni alle tre. < Non sostengo che il Doku sia un clan superiore, lo è. Quando potrai berti veleno come se fosse acqua ne riparliamo. > Lo dice con tono IRONICO, non vorrebbe che si offendesse. < Scherzo, ogni clan ha del potenziale se sfruttato a dovere. Noi abbiamo questa peculiarità, voi manovrate carta, no? > D'altronde l'origami non era di argilla, ma di carta (?). < Si, a quanto pare si era ispirata ad una gallina. In pratica, eravamo in una fattoria a recuperare il rotolo. Io mi trasformai in un topo, visto che la lucertola non sarebbe stata adatta. Un compagno in gatto e questa tua consanguinea in gallina. Si chiama Sango e .. > Si guarda attorno < .. stai attenta. Non so che intenzioni abbia, ma mi hanno detto di tenerla d'occhio. > Yukio, non una persona a caso. < Si, qua non si può stare per sempre. Kusa sarà la tua nuova casa. > No? Non dovrà tornare a Konoha, vero? < Ci conto .. un giorno ci affronteremo, senza esclusione di colpi. Il mio veleno contro la tua carta. Se ti avveleno, saprei curarti, non temere. O forse si .. > Dice sorridendo maliziosamente. Sa che non le farebbe nulla, avendone già avuto un atto di fiducia. < QUA? > C***o che figura di M. Ma non era un altro posto? Sei un cretino, un emerito cretino! Il diavolo sulla spalla di Sosachi lo prende a sberle "Sei un deficiente" pensa fra sè e sè. < No, ti sbagli, era lì .. non c'erano gli scogli .. > E invece si, si era anche seduto sopra. < Sisi, era sicuramente di là. > Fortuna che è buio e non potrebbe vedere il colore dei suoi zigomi. [Chakra On] ~ Lo ascolta, non può farne a meno di canalizzare l'attenzione verso le sue parole che arrivano sempre impercettibili verso di lei. Sospira nel mentre proverebbe a tirarsi un attimo con la schiena per stare in una postura dritta che possa aiutarla a sentire meno il freddo della sabbia vista la serata per quella che si è dimostrata. E dunque una volta che l'altro possa aver terminato, ella andrebbe a prendere la parola con assoluta calma e risolutezza per quanto a momenti possa abbandonarsi alla negatività in lei. Ormai niente sembra andare per il verso giusto, e per una cosa bella ce ne sono tante brutte, si sta abituando a questa mentalità. Schiude le labbra, andando a parlare quindi e dire verso di Sosachi <Preferisco non parlarne, sono cose che al momento posso conoscere soltanto io, non me ne volere.> Si raccomanda verso di lui, mantenendo l'attenzione alla volta del mare e cercando di stiracchiarsi con la schiena poiché non fa bene starsene troppo seduta. <Non ho intenzione di ferirlo, penso di averlo già punito abbastanza togliendogli ciò a cui teneva.> Effettivamente, la cosa le è piaciuta, lei ci ha provato a comportarsi a modo e preoccuparsi addirittura per lui che aveva l'aria di un deishi, e lo ha constatato immediatamente dopo alla fine. <A proposito, il tuo chakra elementare quale sarebbe?> Domanda volendo comprendere l'altro che genere di elemento possiede, non glielo ha detto mica alla fine mentre lui sa che lei ha il Fuuton, controlla il vento e può crearlo tramite il proprio chakra. Le viene descritta la Kage Furaya ed inoltre anche il suo amico Saisashi, sembrano entrambe persone a modo oltreché avere una sorta di rapporto tra di loro per quello che ha potuto sentire dal Biondino. <Per essere la Kage ci credo che sia forte. Ad ogni modo va bene, sono curiosa di conoscere il tuo amico allora. Anche se non sono sicura che possa comportarsi come dici con me, cioè dai, non mi conosce.> Racconta al momento di non credere che qualcuno possa spingersi oltre per una sconosciuta, semplicemente perché amica sua, non è la classica ragazza che crede a questo genere di legami senza esserci qualcosa di fondo. <Prima o poi dovrò vederla allora.> Intende la maschera ovviamente, non le dispiace sicuramente. Anzi, è pronta a farsi delle fragorose risate non appena lo vedrà indossarla. <Che poi a ripensarci, potresti anche trasformarti in un cavallo no?> Ma non vuole che lo faccia adesso ovviamente e si sta trovando bene con questa sorta di calma apparente in cui si è ritrovata adesso. <Sì, abbiamo il dominio della carta. Oggi sono riuscita a stento a creare un Origami senza adoperare le mani ma sfruttando il mio chakra.> E c'è riuscita a stento perché deve ancora prendere la padronanza con il suddetto potere innato, non sapendo da dove partire nemmeno. Sarà qualcosa di assurdo sicuramente ma non ha intenzione di tirarsi indietro, punta ad andare avanti nella discussione andando ben oltre il Clan e quello che è successo alla volta della fattoria, hanno sfruttato la tattica. <Tu non dovresti tornare ad Oto?> Non ha capito bene insomma come debba funzionare il loro ritorno alle loro origini, se così lo si può chiamare tutto sommato. <Avvelenami pure, vorrà dire che il destino ha deciso che è questa la mia fine nel mondo ninja. Prima o poi qualcosa mi accadrà tanto.> Lo provoca sapendo che tanto non le farebbe niente, non è nella sua indole farle del male a meno che non abbia finto fino ad ora, ma non crede sia una cosa possibile mentire così bene. <Sango? Perché dovrei stare attenta.. ad una mia compagna di Clan?> Sì, non capisce il nesso delle parole altrui e non comprende nemmeno perché debba starsene attenta ma l'altro saprà darle delle spiegazioni plausibili spera. Lo vede urlare un attimo non essendosi ricordato che si sono incontrati lì la prima volta, la cosa la fa sorridere un attimo ma torna immediatamente seria. <Sì è stato qui, mi hai fatto la ramanzina perché ti ho dato le spalle e poi vabé, se non ti ricordi nemmeno quello faccio prima ad andarmene eh!> Lo dice ironicamente ovviamente, non si sognerebbe di andarsene di lì alla fine. <Comunque non pensiamoci più.> Racconta di non voler discutere ulteriormente di queste cose, la stanno annoiando molto probabilmente. <Non ce la faccio più.> Cercando di tirarsi via le maniche del Kimono, strappandole entrambe e liberando entrambe le braccia per poi tentare di tirare anche buona parte della zona inferiore rendendolo una sorta di veste corta dalle spalle fino al di sotto della zona vita. <Oh non ne potevo più.> Un particolare che l'altro potrebbe notare sicuramente è che la Genin alla spalla sinistra ha avvolto il suo coprifronte che custodisce gelosamente. <Facciamo due passi? Non fa bene stare troppo fermi.> Spera possa concordare con lei in questo. [Spiaggia] Se solo lo vedesse Saisashi gli farebbe qualche segno da distante, tipo un "OK" o una "V" per vittoria, qualche cosa del genere. Nonostante ciò saprebbe dargli una mano in qualunque momento. D'altronde fanno questo gli amici. < Non ti preoccupare e non farti problemi. E' giusto avere i propri segreti senza andare a raccontarli ai quattro venti. Sapessi quanti scheletri ho nell'armadio .. > Intende scheletri veri. Non "sassolini nelle scarpe". < Meno male, sai .. la gente è strana. Potrebbero lamentarsi e farti finire nei guai e poi dovremmo arrivare noi Random Heroes a salvare la baracca. > Devono anche cominciare, no? < Il mio chakra elementale? Fuoco ! > Brucia di passione o come un peperoncino. Più la seconda, essendo un imbranato colossale. < Non penso siano combinabili ancora. Cioè, potresti aiutarmi, ma ho paura che il divario che c'è tra noi non permetta una facile comunione dei poteri. > Un ragionamento logico < MA ti allenerai affinchè potrai aiutarmi. Ne ho basta di girare in missione con compagni pazzi .. > Tranne Itsuki, Itsuki gli era sembrato a modo. < Ormai, se non sei pazzo non sei considerato un valido ninja. > Si, detto da uno che ha cantato e suonato con la maschera da cavallo. < Hai ragione, ho un nuovo travestimento: una bambina con una testa di cavallo! Geniale > E' scemo e ha scelto il trasvestimento peggiore che potesse mai prendere in considerazione. Una testa di cavallo? Siamo pazzi. < Oto? Nooooo .. > Scuote la testa. < Anni fa ci fu una guerra e poi un'altra guerra .. insomma, i clan di Oto fuggirono da Oto per stabilirsi a Kusa. Sono originario di Oto, ma ormai vivo a Kusa. Il mio Kage è Yukio, non Kunimitsu, la Kage di Oto. > Nomi nuovi per lei, forse. < Sempre con sto destino .. > Sbuffa sdraiandosi e portando le mani dietro la nuca. < Accadrà sicuramente qualche cosa, ma basta essere pronti a superare le avversità. Nulla è insuperabile. > Un cauto ottimista. < Beh, io potrei dirti che tra le persone di cui ho più paura c'è una mia compagna di clan ahahahha! > Ride per poi spiegare, altrimenti farebbe soltanto terrorismo psicologico < Ti narrerò la storia di Kimi, la mia unica parente che amava spararmi contro lame di vento .. allora, in una foresta mi ha sparato lame di vento > Fa il segno "uno con il pollice" < mi ha buttato in un'illusione con delle farfalle > Due < Mi ha fatto sigilli strani > tre < .. ma mi manca terribilmente. Sai, mi ha detto che doveva andarsene, non so dove e perchè. Ma la troverò e vi farò conoscere. Sicuramente andreste d'accordo. Altrimenti, gli piacerai per forza. > Si, a minacciare Kimi? LUI? < Perdonami, anzi .. non perdonarmi! Come ho potuto dimenticare questo posto? > Si rialza mettendosi seduto e notando anche la ragazza strapparsi le maniche < Ma .. se non ti piaceva bastava non mettertelo eheh > Sogghigna, per poi notare il coprifronte. < Ah! E' mio, no? > Lo indica colpendo anche la targhetta metallica. < Due passi? Volentieri. > Aggiunge, alzandosi e tendendole una mano per farla alzare. Solo qualora si fosse alzata, sarebbe andato a prendere le sue cose sparse qua e là. < Fai strada. > [Chakra On] ~ Cerca di afferrare la sua mano, andando successivamente a lasciarsi tirare per alzarsi dalla sua postazione e recarsi verso l'alto. Una volta in piedi cercherebbe di muovere le gambe, sgranchirsi un po' e poter riprendere a camminare tranquillamente. <Non so se prenderti sul serio. Se penso al temperamento del Sosachi che ho conosciuto la prima volta potrei pensare che questi scheletri ci sono davvero, coloro che hai sciolto col tuo veleno magari. Ma farò finta che si tratti di segreti, dai.> Non vuole rovinargli la reputazione che ha nella propria testa, anche perché alla fine non le interesserebbe nemmeno se l'altro collezione davvero dei teschi. <Credi che non sappia difendermi da sola ormai?> E' una Genin, ha risvegliato la sua innata e necessita ancora di aiuto? Certo non le dispiace, soprattutto se si tratta del suo Golden Hero. E dunque ella andrebbe a dire verso di Sosachi ancora una volta <Il Fuoco? Uhm non mi piace. E, so che non sono in grado di aiutarti, il divario di potenza tra noi è ancora eccessivo.. e non punto nemmeno a raggiungerti. Sarebbe come inseguire qualcosa fin troppo distante al momento.> E non se ne fa problemi, semplicemente accetta che Sosachi possa essere un Chunin di tutto rispetto. Ormai è in piedi, e cercherebbe di fare strada come detto dal ragazzo biondo <Andiamo di qua.> incamminandosi ma comunque ascoltando quello che ha da dire <Ti serve una mano?> A portare qualcosa si intende, non vuole lasciargli tutto il lavoro sporco, le piace rendersi utile per quel poco che potrebbe mai fare. <Ho capito. Quindi tu ritornerai a Kusa, io invece.. Non lo so, il mio destino potrebbe condurmi ovunque al momento.> Non mette in dubbio che potrebbero persino separarsi alla fine, questioni di rilevanza ed altro non lo sa, ma al momento non è certa di niente nemmeno di arrivare al domani e non vuole programmare niente. <Kimi sarebbe la donna delle farfalle?> E lei stessa ha ricevuto un Genjutsu della suddetta teme, o almeno ci sono i presupposti che possa essere così. <Strano. Anche io sono stata vittima di un suo Genjutsu, forse lei aveva previsto che ci saremmo conosciuti.. E forse la sua farfalla mi ha condotta dalla sua.> Che ci sia lo zampino di Kimi in tutto questo? Non si stupirebbe al pensare che sia stata lei a farli incontrare quella sera alla spiaggia. <Se così fosse.. credo di volerla ringraziare.> Le è debitrice forse, non avrebbe mai fatto una conoscenza simile se così non fosse stato. <Ti perdono, non preoccuparti. Ogni tanto capita di fare cilecca nel ricordarvi le cose, soprattutto voi ragazzi.> Non la sorprende la cosa, si sarebbe sorpresa del contrario anzi! I ragazzi non brillano per la loro capacità di ricordare le cose importanti, e Sosachi lo ha confermato alla Genin. <L'ho messo perché non volevo sfigurare davanti la Capo Clan, e poi non sono rientrata proprio alla tenda per cambiarmi. Ecco perché utilizzavo quel Kimono.> Narra le vicende e come sono andate, non ha fatto rientro e non ha nemmeno cenato.. infatti lo stomaco incomincerebbe a brontolare. <Riguardo al fiore nel deserto Sosachi, come sta?> Si chiede se egli lo stia coltivando ed aiutando a sbocciare per diventare un qualcosa di stupendo e grazioso. Inconscia della nuda e cruda verità. [Spiaggia] In piedi, con le piante stabili nella sabbia, si devono spostare, o almeno questa è la richiesta di Tamaki che così gentilmente ha voluto passare la serata con Sosachi. Una serata che, altrimenti, avrebbe passato con tristezza e mestizia in una caletta solitaria. Con le mani si leva la polvere da addosso e soprattutto dalla sabbia. Raccoglie anche la predetta cesta con i vari rifiuti lasciati da Sosachi: maniche di Tamaki, bottiglia, asciugamano ed anche le ciabatte di Sosachi. Si, è venuto in ciabatte in spiaggia, come ci sarebbe dovuto venire? Cammina aspettando che l'altra ragaza gli dica effettivamente dove vuole andare. < No, gli scheletri sono finti .. un modo di dire. Non ho sicuramente sciolto nessuno. Non riesco a farle ancora queste cose. > Non ci ha mai provato effettivamente. < Credo che tu sappia difenderti. Ma non so nemmeno io se sono in grado di difendermi da ogni minaccia, per cui uno si preoccupa. > Sorride, anche consapevole delle difficoltà della vita. < Oooooh potresti raggiungermi in fretta, io me la godo e me la prendo con assoluta calma. La fretta non è una grande consigliera. > Logica e calma, pazienza e controllo. < Agli ordini! > Fa anche il segno militare con la mano sulla fronte, come per stare sull'attenti. < No, lascia, non è un problema. > Declina la richiesta di aiuto da parte della genin per poi continuare. < Non mi sembra che tu abbia scelta sul dove tornare. > In che senso? In un senso, in quel senso. Punto. < Torneremo a Kusa. Se serve vado io da Furaya a chiedere .. un trasferimento. Non può dirmi di no. Se non ci fossi io, Saisashi non potrebbe cantarle la serenata. > Eh, la Hokage è fregata, forse. < Kimi? Si .. > Non si era ricordato che anche lei l'aveva conosciuta < Si, comunque. Lei è l'unica persona della mia famiglia che mi è arrivata. E' una bravissima persona: è sicuramente stata più educativa lei che mille altre sensei dalle parole dolci. Se mi dicessero: chi vorresti avere al tuo fianco come alleato e non come nemico, io direi lei Sicuramente. > Sottolinea il termine "alleato", essendo Kimi sua cugina, una sorella quasi. < Non so, forse è il semplice destino. Kimi non penso abbia ancora queste potenzialità. Non credo almeno. Ma si, fingiamo che sia così .. > E poi si fa triste < .. anche io vorrei ringraziarla per tutto quello che ha fatto per me. Non posso smettere di pensarlo. E' stata .. la persona che più mi ha aiutato in passato. > Non può negarlo e nasconderlo. < Dimenticarmi cosa? > Battutona. < Scherzo! Mi ricordo .. mi sono dimenticato di questo luogo. Ma non me ne dimenticherò più. Parola di salamandra. > Sorride per poi continuare ad ascoltare la ragazza < Bene, la prima impresione è sicuramente importante e devi sempre mostrarti pronta e preparata. Non come me, che sono vestito come un ladro del mercato .. > Gli manca una scimmietta sulla spalla ed un amico bluastro. < Il fiore? Behhh .. > E ora? Pensa cretino, pensa, pensa. Assenza di segnale. < Sta bene, penso .. ha appena scoperto da dove è nato. Si è irrobustito. Di certo il deserto non la ferirà, ma la proteggerà e basta. > Conclude, camminando e guardando verso il mare annebbiato, per non farsi vedere. [Chakra On] ~ Sospira nel mentre continua a camminare con le mani dinnanzi al busto, intrecciati tra di loro e andando a dire <Sì è il tuo. Lo porto gelosamente con me, è pur sempre un tuo regalo, non potrei fare altrimenti.> dichiara la Genin essendo realmente convinta di quello che starebbe dicendo al momento, cercando di camminare e non pensare troppo. Almeno l'altro crede che sappia difendersi, di questo ella ne è certa, non avrebbe mai dubitato e si è semplicemente divertita a prenderlo in giro. <Raggiungerti? Dove?> Domanda incuriosita la ragazzina, non avendo afferrato il suo concetto. Sembra voglia convincere la Kage a dare un trasferimento, non è certamente convinta della cosa ma non ne fa un problema, ella andrà laddove deve senza farsi problemi alcuni. E' dura la vita delle scelte, ma ella saprà fare tutto saggiamente e ne è certamente convinta. <E' sicuramente un punto di riferimento per te. Io invece non ne ho, sono cresciuta da sola ma ho scelto io di percorrere questa strada per ritrovare me stessa, chi fossi e a cosa puntassi. Ed eccomi qui, sono quella che vedi adesso.> Una ragazza abbastanza ligia e seria, sebbene sia prossima a definirsi una donna ormai, il tempo e gli eventi la stanno forgiando come tale tutto sommato. <Ci conto che non te ne dimenticherai Sosachi, ci conto.> Lo dice seriamente, non vuole doverlo ribeccare ancora in merito a tale discorso, lo trova assurdo e le causa anche un minimo di dispiacere ma non lo da a vedere ovviamente. <Sei vestito abbastanza bene, ma forse stavi meglio senza la camicia, dai.> Fa una classica battuta, magari potrebbe prenderlo come un complimento? Chi lo sa, quel che è certo è che ora potrebbe temere di vederlo girare a torso nudo spesso. <Son contenta allora, devi essere tu ad aiutare quel fiore a crescere e sbocciare. Non trascurarlo, una volta appassito è destinato a morire e non tornerà più.> Metafore quelle che dona, senza sapere nemmeno a chi possa essere destinato quel suddetto fiore. Sa bene che però qualcosa lì non quadra assolutamente, un giorno se ne farà una ragione, niente da dire. <Ad ogni modo, io proseguo da sola per di qua. Ho bisogno di stare da sola a pensare. Buonanotte Sosachi, se non ci vedremo più, è perché qualcuno probabilmente mi avrà rapita questa notte.> Sorride, salutandolo con un cenno della mano ed infilandosi in un sentiero oscuro che potrebbe condurre anche alla foresta. Ma che andrà a fare lì tutta da sola ed indifesa? Nessuno lo scoprirà se ella lì sarà da sola [END]. [Spiaggia] Dannazione allo scorrere del tempo! Se avesse potuto, avrebbe fatto una richiesta al Tempo, chiedendogli di fermarsi per una volta e lasciargli godere di una serata così. Non può che assistere inerme a questo scorrere inesorabile che non fa altro che erodere questo suo piacere. Tamaki e Sosachi camminano sulla spiaggia e Soachi sente un incredibile senso di debolezza dentro di sè: che cosa gli sta succedendo? Lui, il frigido ed algido Doku che si scioglie così? Il problema è che Tamaki rappresenta quel passato perduto: il ciondolo ha causato uno shock emotivo importante nel ragazzo. Inoltre, beh, si trova molto bene con lei, non soffermandosi sull'aspetto estetico, che comunque non trascura, sia chiaro. Insomma, sembra essser quasi la persona giusta al momento giusto. Ma .. se fosse come diceva Kimi? Se fosse davvero un deserto? Se fossero maledetti a non potersi legare con nessuno? No, non può. Il deserto non potrà uccidere la sua più grande creazione, non può permettersi di ferire un fiore tanto bello e speciale. Non può. < Vorrei che il tempo si fermasse .. > Alza le spalle, scuotendo anche il capo, inerme e con la consapevolezza che nulla potrà cambiare e che, inevitabilmente, porterà i due a separarsi. < Si, è mio .. ma non mi serve, non che lo abbia mai usato molto. > Non gli serve avere un simbolo per dimostrare di essere un ninja. < Kusa. Ho deciso. Verrai a Kusa. > Non potrà dire di no, le ha fatto un'offerta che non potrà rinunciare. < Hai me .. cioè, quel ciondolo è un segno del tuo passato. E io sono il passato che, fortunatamente, ha incontrato il tuo presente e spero il tuo futuro .. > Non parla mai chiaramente, così da potersi nascondere nella sua enigmatica personalità. < AH! > Ora è rosso in faccia, dappertutto per la precisione < Ma cosa dici? Eheheheeeee .. > RIsata con strascico. < Se verrai a Kusa ti porterò alle terme. > Una sorta di appuntamento in avanti nel tempo. < Non lo trascurerò mai più. Il mio deserto ha accolto questo fiore e senza di lei .. > Usa il "lei", ma il fiore è maschile < .. il deserto morirà, arderà. Il fiore è ciò che serviva per renderlo vivo e non vorrà più andarsene. Spero che il fiore possa stare con il deserto tutta la vita. > Continua la metafora.< Oh > Mugugna e poi < Va bene, sappi che se avrai bisogno ti basterà urlare "Golden Hero" e io arriverò. Buonanotte .. > Non vorrebbe lasciarla andare da sola .. Infatti, nel completo silenzio la seguirebbe, di nascosto. Non può perdere di vista quel fiore nel deserto. [END]