Giocata del 12/05/2020 dalle 15:22 alle 18:40 nella chat "Luogo Sconosciuto"
L'accampamento condiviso è accompagnato, come sempre, dall'onnipresente nebbia. Risulta essere meno compatta del solito, al pari d'un alito di vento gelato appena solidificatosi per rendersi visibile. Tutte le tende ne sono circondate, non è possibile vedere il cielo sopra di sé se non come una piccola macchia azzurra che si staglia su di loro. In una di queste tende, si cela una fanciulla dai capelli arancio, color del tramonto, alla quale è pervenuto un origami a forma di cigno. Qualora l'avesse aperto, può constatare come vi sia scritto di recarsi al limitare EST dell'accampamento, dove inizia la radura che conduce al folto della Foresta delle mangrovie. Di sotto, v'è soltanto una K con l'aggiunta di Ishiba di fianco. Avendo ricevuto da poco la nomina a Genin, è naturale che il Clan inizi a richiamare all'ovile chiunque sappia abbia un corredo genetico tale da poter risvegliare l'innata. Quindi, Tamaki può decidere di avviarsi verso la suddetta direzione. Dovrebbe distare non più d'una ventina di metri, pertanto avvicinarsi potrebbe essere una valida idea per cercare di capire quanto meglio cosa stia succedendo e perché sia stata chiamata lì, anche se potrebbe tranquillamente iniziare a farsi due domande. L'origami non contiene chakra se non quelle scritte dapprima citate, non potrà riscontrate null'altro su di esso. Si tratta semplicemente di un foglietto di carta che, ovviamente, potrà condurre lei ad un nuovo mondo, una nuova apertura, qualcosa di diverso dalla normalità alla quale è abituata finora. Il suo passato l'ha vista come un possibile Prodigio, come la nuova Capo Clan. Passato che lei ha rifiutato, andando via e allontanandosi dai legami del Clan. Un Clan che, proprio adesso, proprio oggi, a pochi giorni di distanza dal suo esame Genin passato a gonfie vele, la sta richiamando per farle prendere atto di ciò che è davvero: una Ishiba. Sta a lei, però, come sempre, decidere del suo futuro. [ Ambient - CHIUSA ]
~ Si sta recando in un posto sicuramente importante per lei, è stata richiamata ai suoi doveri senza nemmeno saperlo e la nebbia intorno non la fermerà di certo. E' tempo di tornare alle origini per la ragazzina e si era ripromessa tanto tempo addietro di farlo: il momento è giunto ora, è diventata anche una Genin, avventurandosi nel mondo ninja tutto sommato. Non ha ancora avuto modo di fare molto, ma ormai il dado è tratto e non si torna indietro. E nel mentre cammina la Genin farebbe in modo di alzare le braccia in avanti, piegando i gomiti verso i lati e provando a far intrecciare le dita tra di loro creando il Sigillo della Capra unendo i medi e gli indici alla perfezione essendosi ormai abituata a questa formula. In tutto questo andrebbe a socchiudere gli Occhi, cercando di immaginare il proprio corpo che viene diviso in due su un'asse invisibile, materializzando ovviamente in modo astratto quelle che sono le sfere della mente e della forza, cercando di fonderle tra di loro e provando ad ottenere come risultato l'emanazione del Chakra in ogni sua forma nel proprio corpo, lasciandosi pervadere da questa forza mistica. Ed intanto ella indossa, per l'evento, un kimono non lungo, ma che arriva massimo alle ginocchia e dalla parte delle maniche queste sarebbero esageratamente allargate e cadenti verso il basso, ai piedi stivali in pelle, mentre al collo un ciondolo che viene nascosto nella spaccatura del seno e dal tessuto del kimono, non visibile: Infine il coprifronte legato alla fronte recante il Simbolo di Kusa, ottenuto non troppi giorni addietro, ed ha imparato a padroneggiare il suo elemento che corrisponde a quello del vento, il Fuuton, pronto ad essere utilizzato in ogni modo. Si guarda intorno attecchita nel mentre non pronuncia alcuna parola <...> e lascia che il tempo accanto a lei possa fermarsi, spezzare la tensione con una spada invisibile che punta alla propria nuca per quanto prova agitazione dentro. Tale agitazione potrebbe diventare adrenalina e quanto di altro, spetta solo a lei decidere come comportarsi. Chiaramente con sé ha tutto il suo armamento ninja, accuratamente conservato nel Taschino portaoggetti e nel porta shuriken e kunai, non volendo apparire disarmata come le piace girare normalmente. Non è questo il contesto, insomma. <Mmh.> Mormora ancora guardandosi intorno per quel poco che può viste le condizioni climatiche attualmente sfavorevoli, di cui si rende conto. <Non capisco, perché?> L'origami è un simbolo pressoché importante per il suo Clan, ne evidenzia le caratteristiche principali e ne è conscia. Cerca di macinare quei metri uno dopo l'altro, insieme ai battiti del suo cuore che aumentano di pari passo ogni volta che fissa la radura dell'accampamento ad EST non sapendo cosa la attende. Vuole fare luce sul mistero dell'Origami e dunque avanza! [Impasto Chakra][Chakra On][Equipaggiamento: Vanbracci - Kunai x4 - Carte Bomba x2 - Bomba Luce x1 - Tonico Chakra x1 - Fuuda con Tronchetto x1 - Fumogeno x4]. Tamaki attiva correttamente il suo Chakra, richiamando le due energie -fisica e psichica- cercando di farle collidere l'una con l'altra. Riuscendovi, potrà finalmente sentire la sua energia pervaderne le membra. Ella ha deciso di seguire le direttive datele dall'origami che l'è stato recapitato alla tenda, avvicinandosi al limitare est dell'accampamento. Si lascia dietro diverse tende di svariati colore, tutte occupate da Ninja principalmente di Kusa e di Konoha, essendo i due Villaggi quelli maggiormente uniti contro Kiri. Non sono di suo interesse né devono esserlo poiché il suo interesse maggiore viene attirato proprio dal punto da raggiungere, nonché dalla persona che ha deciso di attirarla a sé con un singolo pezzo di carta. Per quanto di tale si tratti, è un segno, un marchio, un simbolo distintivo del Clan. Tamaki lo sa, deve soltanto arrivare in fondo alla faccenda. Durante il suo avanzare, nel bel mezzo della nebbia, vedrà volare attorno a sé anche dei piccoli foglietti di carta. Sono molti, alcuni avvicinati tra di loro e agglomerati, mentre altri svolazzano allegramente come se venissero spinti dal vento. Un vento, al momento, ovviamente assente. D'un tratto, si ritroverà improvvisamente circondata dalla testa ai piedi in un rapido turbinio che hai lei come occhio del ciclone. Non la toccano, non oserebbero neppure sfiorarla o farle del male. Non potrebbero, a prescindere, né l'utilizzatore vorrebbe causare dolore alla fanciulla che ha mandato a chiamare. Le svolazza attorno, in un grande turbinio di foglietti bianchi che verrebbe arrestato soltanto dopo pochi istanti, sincerandosi della reazione altrui. <Tamaki.> Sussurra una voce di donna, proveniente dalla sua schiena ma probabilmente persino dal fianco sinistro, poco defilato. <Sai perché ti ho convocata?> Una domanda come tante altre, volendo per il momento sol testare i suoi riflessi, i suoi ricordi e comprenderne le motivazioni. <Avremo tanto di cui parlare.> Può decidere d'agire come meglio crede, persino spostarsi, attaccare o semplicemente parlarle. Chiaramente, a ciascuna scelta vi sarà una conseguenza diversa. [ Ambient - CHIUSA ][ Kimamura: https://i.imgur.com/iWrWJGn.jpg ]
~ Permane lì ad avanzare ancora avvolta dalla nebbia, domandandosi di tutto e di più, con le membra che vengono attanagliate di domande sul perché debba andare lì, perché il Clan Ishiba l'ha richiamata a raccolta? Si sente sicuramente pronta adesso, ma non vuole che possano andarle contro per quello che è stato il suo passato coi suoi genitori, non rimpiange quella scelta alla fine, le è servita per crescere e migliorarsi a diventare quella che è oggi, anche se non è la reale aspettativa che ha di sé al momento. Il chakra viene emanato dalla Genin, notando l'assenza di vento intorno a lei e non muovendosi. <Ngh?!> China leggermente il ginocchio destro in avanti mentre può osservare tranquillamente quei Foglietti di carta che le vagano intorno in coppia o meno, andando poi a concentrare tutta la loro attenzione su di sé. <Cosa!> Si preoccupa, non si aspettava una reazione del genere e non sa nemmeno da chi, può ipotizzare che sia un massimo esponente del Clan, questo sicuramente ma è ancora presto e non ha sicuramente la mentalità adatta per mettersi a fare delle congetture proprio adesso. Il cuore continua a battere, la sua emozione negativa è tanta, poiché non sa cosa aspettarsi e nemmeno come comportarsi in questa situazione parecchio strana. S'avvede della carta che vortica su di lei, al centro per la precisione, e temendo che possa accaderle qualcosa da un momento all'altro. Il fiato si fa pesante quando percepisce una presenza arrivare da dietro ma non fisicamente, con la sua soave voce che arriva percettibile anche dal fianco sinistro.. potendo immaginare che chi ha dato origine a tutta questa carta possa essere lì. Non ha intenzione di attaccare, ma nemmeno andarsene da lì. La sua mente le urla di scappare ma il suo cuore la esorta a continuare come se qualcuno la stesse invitando a non arrendersi e lottare per quelle che sono le sue ambizioni! Gli occhi andrebbero a cascare ad altezza del collo, potendo notare il Ciondolo che per lei è molto importante e protegge, tenendolo nascosto nello spacco del seno. Vorrebbe parlare ma non ce la fa inizialmente, si sente come bloccata nell'udire quelle parole <M..Ma..> e le gambe potrebbero persino cedere da un momento ad un altro, conscia che fino ad ieri non era altro che una formica minuscola che ora vuole giocare nel mondo dei grandi ninja, sedendosi al loro tavolo ritenendo di esserne degna. E poi nelle tenebre dei pensieri più cupi andrebbero a prendere vita le sensazioni positive che le permetterebbero di andare avanti, raccogliendo tutte le energie interiori e mentali per poi farle conguagliare nelle mere intenzioni da mettere in atto. Ella decide di non muoversi affatto, andando dunque a portare le mani ad altezza del Seno <No, Signora.. Non lo so. Ma preferirei avere una conversazione faccia a faccia con lei.. per cui se non le dispiace...> Andando immediatamente dopo a far intrecciare le dita, generando i Sigilli in modo ordinato: Capra, Bue e Drago, uno alla volta e senza indugiare in alcun momento per poi andare ad accumulare il Chakra Fuuton dentro di sè, l'elemento che ha risvegliato - E se di vento in zona non ce ne è, sarà il caso di crearlo no? - cercando di tirare la testa indietro aprendo o meglio spalancando la bocca per ottenere quanta più aria possibile dentro di sé. Successivamente ella farebbe in modo di andare ad effettuare un soffio praticamente dinnanzi a sé verso quel cumulo di carta che le sbarra la strada, rendendola la vittima in quel ciclone. <Corrente Ascensionale!> cercando di soffiare rapidamente in modo da creare uno spostamento di vento con tutta l'aria accumulata dentro di sé, puntando ad ogni modo a generare una vera e propria corrente ascensionale che dal basso verrebbe mirata in direzione dei foglietti di carta frontali a lei, nella vana speranza di provare a farli sollevare in aria di almeno un metro e generarle quindi un'apertura davanti. Ma il suo chiaro intento, oltre a quello di creare una falla nel ciclone di carta sarebbe quella di costringere la Donna ad uscire allo scoperto e quindi consentirle un trattamento faccia a faccia come ella se lo immaginava. Sfacciata? Temeraria? No, semplicemente vuole dare tutta sé stessa e accettarne le conseguenze, ormai responsabile del suo destino per quanto ella possa credere che questo sia stato già scritto! [Tentativo Corrente Ascensionale 3/4][Chakra On][Chakra 32/35][Equipaggiamento: Vanbracci - Kunai x4 - Carte Bomba x2 - Bomba Luce x1 - Tonico Chakra x1 - Fuuda con Tronchetto x1 - Fumogeno x4]. La ragazza sembra essere pronta a tutto, sia a disquisire con chi l'ha convocata e sia a ribaltare la situazione a suo vantaggio. Per quanto possa sembrare una ingenua ragazzina, s'è rivelata molto intelligente nella scelta della mossa da effettuare. Potrebbe anche trattarsi della trappola d'un nemico, considerando il territorio nel quale si trovano. Non è impensabile che qualcuno voglia tirarle un brutto scherzo o che sia preda d'una illusione. L'origami potrebbe essere stato soltanto un depistaggio, no? Attua i sigilli per generare una corrente ascensionale, tipica dell'elemento del Vento, per cercare di spostare quei foglietti di carta che le ostacolano il cammino. La creatura non si sposta e non smuove alcun foglietto, come se non temesse affatto un probabile attacco od un danno da parte della Genin. Perché dovrebbe, del resto? Nel momento in cui l'attacco avviene, tramutatosi in una corrente che spingerà i foglietti verso l'alto data la loro consistenza, la donna richiama tutta la sua essenza. Farebbe sì che possa tornare ad essere null'altro che un'umana, discendente dalla grande Konan. Ogni foglietto farà retromarcia, venendo chiamato a raccolta mentalmente dalla Capo Clan, rivelatasi essere proprio Kimamura. L'eleganza è notabile anche nell'aspetto e nel portamento, mostrandosi or frontale direttamente alla fanciulla sol quando la corrente sarà cessata d'esistere. Indossa un kimono lungo dalle tonalità d'un blu oceano, sul cui tessuto son disseminati tanti fiori bianchi sbocciati e degli origami non dissimili da quello che ha regalato alla giovane Tamaki per invitarla a quest'incontro. I capelli sono corti e bluastri, sul lato sinistro v'è una forcina con una forma floreale che tien fermo un ciuffo. Gli occhi giallastri, i lineamenti così fini e cesellati, la forma armoniosa del setto nasale e del resto del volto. Konan. Non a caso, si tratta di sua nipote, diretta discendente di sangue dall'originale appartenente all'Akatsuki. Un sorriso le si allarga sotto al naso, compiaciuta. <Non ti sei persa d'animo ed hai trovato una scappatoia.> Una leggiadra risata risuona nelle loro immediate vicinanze, proveniente proprio dalla donna che solleva un arto per coprir il volto durante tale accesso d'ilarità che cessa in breve tempo. Sono un paio di metri quelli che separano Tamaki da Kimamura. <Per questo, nonostante tu non abbia un portamento adatto al Clan> Sincera, non vuole però apparire cattiva nel dirlo, per cui si limita a sorriderle di rimando soppesando meglio le parole. <vorrei capire le motivazioni che ti spingono ad allontanarti da esso.> Aggiunge, conoscendo parte delle vicende che vedono la ragazzina membro ufficiale degli Ishiba per mera linea di sangue. <Non vuoi rendere fiera mia nonna, la grande Konan? Non vuoi riuscire anche tu a compiere le sue stesse imprese, così come noi altre dopo di lei?> La interroga, mantenendo comunque un tono di voce leggiadro, tranquillo, senza toglierle gli occhi di dosso neppur per un istante. [ Ambient - CHIUSA ]
~ Il tempo scorre inesorabile, carezzando il filo della vita della ragazzina Genin conscia che questo incontro potrebbe mutare il tutto da oggi in avanti nella sua vita, prefissarsi o meno un'ideale che sarebbe quello per cui i suoi Genitori l'hanno addestrata sin da infante, e che lei ha deciso di abbandonare per ponderare il come tornare e riprendersi tutto. Le mani vanno a sciogliere il Sigillo della corrente ascensionale, nel mentre adocchia quei foglietti di carta che vengono sospinti dalla stessa Capo Clan verso il cielo, andando a comporre la sua forma umana. Una donna splendida dalle fattezze celestiali, ricordanti quelle di Konan, una delle grandi Kunoichi che abbiano mai visto nelle terre di Ame. La conosce, l'hanno indottrinata anche a lei sin da quando era una bambina e ha vissuto nella consapevolezza che quella storia sarebbe potuta diventare la sua. Fa un sorrisetto che va a smorzare la tensione, nel mentre si rende conto che l'altra al momento si è manifestata in tutto e per tutto come era stato richiesto. Ma non può negare che la gamba destra permane immobile insieme alla sinistra, come se non potesse muoversi da lì in una eterna lotta tra la mente ed il cuore non sapendo chi debba ascoltare tra di loro. <Ero incerta, restare ferma e vedere cosa sarebbe successo.. o dimostrarle che posso intervenire nella Storia del mondo Ninja con irruenza. Ho scelto la seconda, perché sarà quello che farò quando uscirò da qui accettando i diritti e dovere che la mia appartenenza al Clan Ishiba mi impone.> Dichiara con risolutezza, e sebbene ogni tanto la voce sembra mancare e tremolare nel dire queste parole, si dona nell'immediato quella convinzione che le permette di insistere.. di osare e tentare! Sbaglierà? Non lo sa, ma vuole uscire da lì con la consapevolezza di aver dato tutta sé stessa per non deludere nessuno, soprattutto coloro che l'hanno messa al mondo diciotto anni addietro ormai. <Non mi sono mai allontanata con il cuore e la mente dal Clan, solo fisicamente. Ho sentito la necessita di scappare per capire come potermi rendere utile alla causa che ho deciso di abbracciare il giorno in cui me ne sono andata.> Lapidaria e concisa ma con una tonalità di voce che va dal calmo al pauroso, non sapendo che personalità abbia davanti e sicuramente una di spicco per averla accolta fino a lì, può immaginare che sia la massima esponente del clan avendo anche definito la grande Konan come sua nonna. Un collegamento di parentela che viene dimostrato anche esteticamente. China il capo un attimo mentre le braccia ciondolano lungo i fianchi, con le mani che vanno a serrarsi nei pugni e prova tutto sommato a comprendere quello che sta accadendo e ciò che la Capo Clan possa mai aspettarsi da una come lei. <Certo che lo voglio. Se me ne sono andata è perché semplicemente dovevo capire come fare per adempiere al suo volere e cosa per renderla fiera.> Vuole fare comprendere che nonostante tutto il suo obiettivo è sempre rimasto quello, ha solo dovuto ritrovare la via lontano da lì ed ora ha capito che la lontananza la ha aiutata a tornare più forte di prima, essendosi allenata ed avendo appreso anche diversi Jutsu ormai. Per quanto non sia una veterana è sicura di poter dimostrare il suo valore a tutti, inclusa Kimamura dinnanzi a lei in versione Umana. Andrebbe a chinare la testa verso di lei, chiudendo gli occhi e rifiutandosi di guardarla molto probabilmente, innalzando le spalle e la morsa dei pugni diventa maggiore: non si trattiene, il labbro inferiore viene morso lasciando scorrere un rivolo di sangue per quanto stia esagerando ora. Ma non si esime dal parlarle ancora <Io voglio persino superare le imprese della grande Konan. Non solo renderla fiera, ma farle arrivare il messaggio che il Clan Ishiba ha trovato qualcuno che possa portare il suo credo di serenità anche oltre!> Determinazione nelle sue parole, che adesso non sono smorzate ma urlate a piena convinzione verso l'altra. <Anf.. Anf..> Anima, affaticata nell'aver rigettato tutto quello che stava pensando senza fermarsi un momento, puntando a non inciampare nella dialettica ma quanto meno far arrivare il suo messaggio all'altra non sapendo come lo possa mai interpretare ora come ora! [Chakra On][Chakra 32/35][Equipaggiamento: Vanbracci - Kunai x4 - Carte Bomba x2 - Bomba Luce x1 - Tonico Chakra x1 - Fuuda con Tronchetto x1 - Fumogeno x4]. Fermato il suo attacco di vento nei confronti della Capo Clan, le si rivolge con rispetto ed ambizione. Parla dei suoi principi morali, dei motivi che l'hanno spinta ad abbandonare il Clan, di tutti i perché. Non si risparmia e le rivela anche i propri sogni, ciò a cui punta di più nella vita. Il Clan è solitamente importante per chiunque, si nasce con il gene e la discendenza di sangue non può essere creata. <Sono contenta invero che tu abbia scelto la seconda opzione.> Le rivela in maniera pacata, senza risparmiarsi a sua volta. La dialettica è un ottimo coadiuvante tra due persone che si sono separate a lungo, per di più necessario a comprendere cosa possa servire all'altra per tornare ad essere un membro ufficiale del Clan di Ame. <Non intendevo lederti in alcuna maniera, mia cara, di questo voglio tu ne sia certa.> Il braccio cala dabbasso, venendo accolto dal gemello con il quale lega e si intreccia ad altezza dello stomaco. Gli occhi della donna ancor non si spostano dall'altrui figura, in trepidante attesa di poter sentire le parole che proferirà dalle sue corde vocali. <Il Clan non ti impone un bel niente, bambina. Ma devi anche considerare la tua discendenza di sangue. La famiglia è importante per qualunque essere umano.> Aggrotta appena le sopracciglia sottili e bluastre come se fosse contrariata e al tempo stesso dispiaciuta della piega che questa conversazione ha preso. <E questa tua lontananza fisica dal Clan ti ha fatto capire cosa fosse più giusto per te?> Le chiede, quesito doveroso nei confronti d'una fanciulla che deve ancora crescere sia come kunoichi che persona. Le ultime parole della Takahashi fanno sì che gli occhi di Kimamura si illuminano tanto da mostrare le pupille nere, attorniate di quel giallo lucente. Le labbra rosee e carnose s'aprono in un moto di sorpresa, incuriosita or davvero delle abilità della ragazza. Stende le mani per catturare quelle altrui, avvicinandosi d'appena mezzo passo per ridurre la distanza che le separa. Vuole stringerle appena, come ad infonderle coraggio e il suo più totale appoggio in questa battaglia. <Visto? Vuol dire che pensare non ti ha fatto altro che bene. Ciò significa che accetti il tuo ruolo nel Clan e che non farai nulla contro d'esso.> Il sorriso che traspare in questo momento è quello ferale d'un predatore che cerca di tenere sotto controllo il territorio. Lo maschera bene, senza dubbio, ma quella strana luce negli occhi e il sorriso troppo tirato potrebbero tradirla. Toccatele il Clan ed è finita. <Sai, ora viene il bello. Devi provare ad attivare la tua innata. Non devi generare dei sigilli particolari, non ne abbiamo bisogno.> Le spiega, apparentemente gioiosa e cordiale nei suoi confronti, avendo compreso come la ragazzina non si stia tirando indietro, bensì stia accettando il suo destino con consapevolezza e sicurezza. <Devi rivestirti completamente di Chakra.> Solleva la mandritta leggiadra, aggraziata nei movimenti, lasciando salir verso il capo e scendere dabbasso, nuovamente verso per afferrare la mano altrui. <Devi immaginare il tuo corpo totalmente immerso nel Chakra, come se esso fosse un oceano e tu vi sia immersa completamente.> Rivestita, in un certo senso. <Dopodiché, quando sarai sicura che ciò sia avvenuto, prova a generare tu stessa un origami o anche soltanto un foglietto di carta. Discendi da Konan, Tamaki. Dalla grande Konan!> Ridacchia soave. <Non puoi fallire.> Facendosi di botto seria. Sparisce il sorriso. Or è la resa dei conti. [ Ambient - CHIUSA ][ L'Ishibaku al primo livello consuma 1pt Chakra ]
~ Non è qualcosa di imposto dal clan, ma i suoi genitori l'hanno addestrata per questo, come se fosse trascritto nel suo destino questo cammino. Ecco perché l'ha sempre visto in questo modo, ma ella sente di poter abbracciare il credo e la causa della grande Konan e renderlo personale come è giusto che sia il giorno in cui toccherà a lei darsi da fare. Sorride un attimo compiaciuta nel sentire che l'altra ha apprezzato che la Takahashi tutto sommato abbia deciso di osare con il Fuuton del verso e crearsi uno spiraglio tramite l'irruenza, la forza di reazione che l'ha spinta a seguire questa strada. Il sorriso si tramuta in leggerezza, rea del fatto che possa starsene un attimo tranquilla e non temere che le accada qualcosa, anche perché la Capo Clan è avvezza a continuare quella conversazione con la Genin chiamata a raccolta. Le afferra le mani e non si oppone, cerca di saggiare il calore o freddo di quelle altrui e renderle proprie con una contro stretta di ambedue, ricambiando quel gesto di affetto. <Considero la mia discendenza più di tutto, non ho mai abbandonato il clan con la mente ed il cuore come le ho detto. Sono nata, e sono stata addestrata per fare in modo che un giorno la grande Konan possa essere orgogliosa di me e lasciare un segno anche oltre ciò che lei ci ha donato.> Lo ripete, la sua ambizione è visibile e la si può toccare quasi per quanta determinazione sta dimostrando non solo nello sguardo ma anche nel modo di esprimersi che ora ha cancellato ogni sorta di tristezza, malinconia, paura o qualsivoglia sentimento negativo che aveva addosso. E' certa di potercela fare, sicura di non deludere l'altra in quello che le sta dicendo. <Bello?> domanda incerta, le viene detto che deve risvegliare la sua abilità innata senza nemmeno comporre un Sigillo particolare. Può farlo? Ha un attimo di esitazione ma non deve scappare, non indietreggiare proprio adesso! E' una Kunoichi forte, ed il primo passo per andare alla conquista di tutto al di fuori dell'accampamento EST è quello di risvegliare la propria indole innata. <Non ho intenzione di fare nulla che vada contro il mio Clan.> Ci tiene a precisarlo con un sorrisetto verso la Capo Clan avendo abbracciato i dogmi della casata Ishiba a pieno. Ma ora proverebbe a concentrarsi e chiude gli occhi trattenendo le mani dell'altra senza fare forza, al momento rappresentano un posto sicuro dentro cui perdersi. Le palpebre si fanno pesanti, calano e nascondono le pupille, con la consapevolezza che ora deve cancellare dalla propria mente qualsiasi rumore fastidioso e pericoloso che possa ritorcersi contro la calma apparente che vuole conquistare. <...> non accennerebbe nemmeno ad una sillaba, andando ad immaginarsi di ritrovarsi in una dimensione fatta di pura oscurità, dove gli unici colori sono i suoi al momento. E l'oscurità viene circondata nell'immediato da una distesa di acqua su cui ella si sente galleggiare con la schiena, ne percepisce la leggerezza e soprattutto il freddo che questa rilascia una volta dentro ma ciò non la distrae, poiché tutto il Chakra sarebbe richiamato dalla Genin al fine di utilizzarlo come una sorta di rivestimento del proprio corpo e facendolo affluire in ogni angolo della propria persona. Scorre come un fiume in piena, si lascia completamente pervadere e persuadere dallo stesso, conscia che esso sarà il ponte di collegamento tra lei, Tamaki, e la sua abilità innata che punta a raggiungere e rendere propria. Sente di sé quella calma che man mano si tramuta in convinzione e da essa diventa sicurezza di potercela fare! Una spinta ad essere una Kunoichi migliore che le fa ottenere un sorriso sulle labbra senza mai aprire le palpebre nel mentre cercherebbe di ottenere la manipolazione completa della carta. Cercherebbe così di andare a donare vita con la propria mente, e sfruttando tutto l'accumulo di Chakra, per generare un Origami stilizzato ad avere la forma di un fiore. Niente di elaborato poiché è la prima volta che si cimenta in una pratica come il richiamo dell'innata e dell'Ishibaku di primo livello. Non apre gli occhi ma cerca di immaginarsi quell'Origami stilizzato al generarsi dinnanzi a lei, a dividere il suo volto da quello della capoclan. Non fiata, nemmeno una parola verrebbe pronunciata ma semplicemente attende che l'altra possa comunicarle se è andata bene o meno! [Tentativo Risveglio Innata, Ishibaku I][Chakra On][Chakra 31/35][Equipaggiamento: Vanbracci - Kunai x4 - Carte Bomba x2 - Bomba Luce x1 - Tonico Chakra x1 - Fuuda con Tronchetto x1 - Fumogeno x4]. Le parole in questo momento diventano inutili. Kimamura tace, lasciando la piena concentrazione alla fanciulla. Lei socchiude le palpebre, cercando di immaginare il proprio corpo immerso in una grande distesa d'acqua. Viene avvolta dal Chakra in tutta la sua interezza, coprendosi della forza che esso genera e riuscendo ad attivare ciò che per lei è tanto importante quanto per la Capo Clan. Avere un nuovo membro tanto valido da essere riuscito a risvegliare l'innata, non può che renderla entusiasta, poiché ciò sta a significare che la discendenza è proficua, il sangue di sua nonna non è stato versato invano. Una volta constatato ciò, la donna si sposta indietro d'appena un passo lasciandole andare le mani. Si rimette conserta, gli occhi che le brillano in virtù del prodigio che ha di fronte. L'innata, per quanto ancora acerba, permetterebbe alla giovane di creare un origami che possa rappresentare un fiore. Non è elaborato, anzi, tutt'altro. Alcuni fogli di carta, creati direttamente dal suo Chakra e staccatisi dalla propria mano, sono spiegazzati, altri non uniti come vorrebbe tanto da scivolare via dall'intreccio come un petalo che si stacca da un fiore ormai appassito. Che non si dica però che non sia riuscita nel suo intento! L'attivazione dell'innata fiorisce in maniera eccelsa, degna erede del Clan e di Konan, linea di sangue seguita e confermata. L'origami resta lì, nella sua mano, di fronte agli occhi chiari della Capo Clan che le sorride così da incoraggiarla. <Visto? Degna erede del Clan.> Le resta frontale, seppur tornerebbe or a dissolversi in tanti piccoli fogli di carta gestiti mentalmente dalla donna che li sta generando dal proprio corpo. <Cresci, mia piccola Ishiba. Dimostra che le tue parole possono essere tramutati in fatti e torna da me quando l'avrai fatto. Allenati~> La invita, mentre sparirebbe così com'è esattamente apparsa, lasciando finalmente Tamaki libera e con un nuovo potere tra le mani che deve soltanto imparare ad accrescere col tempo. [ END ]
~ Sospira canalizzando ancora il chakra dentro di sé, concentrandosi un minimo e volendo ancora generare e dare vita all'Origami. Successivamente però verrebbe richiamata all'attenzione dalla suddetta Capo Clan che le fa notare il come alcuni pezzi di carta stanno prendendo forma, non alla perfezione ma è conscia della cosa, è la prima volta che alla fine sta provando a richiamare l'innata dell'Ishiba rendendola propria. Sospira canalizzando tutta la gioia dentro di sé ed esternandola con un sorrisetto che viene rivolto all'altra, andando poi a chinare il capo in avanti verso di lei. E' riconoscente, l'ha ascoltata e soprattutto le ha permesso di risvegliare la sua innata spiegandole il come fare. Ora deve solo allenarsi ed ottenere una certa affinità con questa, buon sangue non mente, ed il suo è caratterizzato da tale clan di Ame, lo ha appena dimostrato in fondo. La Maestra Yume glielo disse, sarebbe stata in grado di ottenere un'abilità innata solo per genetica e discendenza, come nel suo caso ed ora può constatare che è vero. <La ringrazio. Farò tesoro dei suoi suggerimenti Signorina Kimamura.> Riconoscente e riverente verso ella, andando ad afferrare l'Origami sbiadito che ha generato e osservandolo al meglio, concentrandosi su di questo e sorridendo. La sua prima creazione non a mano ma tramite l'abilità innata Ishibaku, conscia che è solo all'inizio di quello che può fare al momento, ma come detto da Kimamura deve soltanto allenarsi. <Tornerò più forte di prima, e le dimostrerò che le mie non erano soltanto parole. Può contare su di me!> Andando a fare un passo indietro e compiendo un inchino verso di lei, soprattutto con la testa come segno di rispetto verso la carica massima del Clan Ishiba. <Arrivederci.> E cercherebbe di andarsene come è venuta, muovendosi alla volta dell'accampamento in cui risiede. Sorride, forse finalmente tra tutti i dubbi ed i pensieri che la attanagliano ha trovato una nota positiva. Il ciondolo al collo le ha portato decisamente fortuna, ora sta a lei formulare la sua vita per quanto il destino possa averlo già fatto per lei; spera solo in meglio~ [END].