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Entrata clan Chikamatsu - Amaya

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con Onosuke, Amaya

In quel di Kiri, durante una giornata nuvolosa e nebbiosa, una ragazza di nome Amaya si trova all'accampamento di Konoha. Da poco diventata Genin del villaggio, è pronta a far parte della guerra che da un po' di tempo sta colpendo il Mondo. Una guerra che, tra una guerriglia e l'altra, ha portato molti morti e ancor più feriti. Non sa che, per caso, la sua vita sta per cambiare ulteriormente grazie a quell'esame svolto il giorno prima. Cresciuta con il padre, non ha mai avuto informazioni riguardante colei che l'ha messa al mondo, morta durante il parto. Infatti, il padre ha voluto tenere nascosto alla figlia Amaya le sue origini materne con il pretesto di proteggerla dalle intemperie che il Mondo Ninja nasconde. La madre, infatti, era un ninja di Suna e apparteneva a una delle famiglie più importanti del Villaggio e questo, secondo l'uomo, poteva spingere la ragazza a prendere la stessa strada del genitore defunto. Questo, però, non è servito altrimenti, in questo momento, la ragazza si troverebbe in qualche altro posto al sicuro. Non si può fuggire dalle proprie origini e questo la ragazza lo sta per capire definitivamente. Mentre si trova all'interno dell'accampamento, un ninja sulla trentina vestito con dei pantaloni blu notte, una maglietta a maniche lunghe blu notte e un giubbotto smanicato di colore verde, che distingue le forze di Konoha, si avvicina a lei. < Salve. Lei è Amaya? > le chiede come se non avesse troppo tempo da perdere con le mani dietro la schiena. Nel caso lei rispondesse in modo affermativo, questo le porgerebbe una busta che, nel caso aprisse, contiene una lettera. Appena consegnato il pezzo di carta, l'uomo si gira e con fretta la saluta < Buona giornata! >. [Inizio ambient entrata clan Amaya][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

11:05 Amaya:
  [Accampamento] Amaya, genin da poco, è orgogliosa di mostrare con fierezza il coprifronte che si è guadagnata con fatica, lavoro e dedizione. Si trova lì, agganciato al suo braccio destro, recante il simbolo che rappresenta il Villaggio della Foglia. Ancora non ci crede ed ogni tanto lo guarda, incredula, proprio come ora. Durante tale momento, dentro all'accampamento, qualcuno le si avvicina, uno shinobi di Konoha. Venendo chiamata in causa, interpellata, non può che rispondere positivamente alle parole che sente <Si, sono io> accompagnandole con un movimento della testa, su e giù. Non ha il tempo di dire altro che a seguito di quell'affermazione le viene consegnata una busta <Oh, da parte di chi è?> ma l'altro preso dalla fretta svanisce, ancor prima che possa udire la sua domanda e risponderle. <Beh...> rimane un po' spiazzata <...buona giornata anche a te> dice a bassa voce, oramai troppo lontano per sentire pure questa frase probabilmente. Curiosa, decide di aprire la busta ed estrarre dal suo interno la lettera. <Chissà da parte di chi è...> inizia a fare mille supposizioni <...magari...> e varie possibilità sembrano palesarsi nella sua mente <...è il mio primo incarico? La mia prima missione?> non ha idea di come tale procedura avvenga. Eccitata al pensiero che possa conteneree i dettagli di una missione, la distende e la sorregge fra le sue mani, sotto i suoi occhi, pronta a leggere.

Ovviamente, non avendo minimamente in testa ciò che le sta per succedere, pensa possa essere una missione. La sua prima missione. Così non è, però. Apre la busta e, reggendola e distendendola per tenerla aperta con entrambe le mani, comincia a leggerla. < Cara Amaya, finalmente sono riuscita a trovarti. Tu non mi conosci, ma io conosco te. Appena ti ho visto, ho rivisto lei in tutta la sua giovinezza. Immagino tu non stia capendo di cosa io stia parlando e per questo ti invito all'accampamento di Suna. Mi trovo in una tenda di colore grigio alla destra dell'entrata principale. Capirai che sono io. Spero che tu mi raggiunga il prima possibile così potrò spiegarti chi sono. A presto. A.C. >. Ecco cosa legge nel foglio di carta. La firma, che presenta solo le iniziali, non le dice niente ovviamente, ma la curiosità sarà abbastanza alta per farla dirigere all'accampamento di Suna come indicato nella lettera? Certo non si tratta della prima missione come Genin, ma potrebbe essere ugualmente interessante come mattinata. Il luogo in cui si dovrà dirigere, nel caso volesse, non si trova molto distante dall'accampamento in cui si trova ora. Per comodità e spazi, si è deciso di posizionare le tendopoli dei vari villaggi dell'alleanza abbastanza adiacenti uno all'altro così da rendere meno lunghi gli spostamenti per messaggeri e ninja che, per un motivo o per l'altro devono lavorare insieme. Amaya dovrà solamente uscire dalla foresta e dirigersi verso est per qualche minuto. In totale poco più di 5 minuti di cammino. [Ambient entrata clan Amaya][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

11:31 Amaya:
  [Accampamento] La lettera, una volta piegata viene letta. Non capisce, non comprende e ripete le parti del testo a lei oscure <Ho rivisto lei...> dubbiosa si domanda <...ma lei chi?> torna a fissare nuovamente quelle parole. Rilegge il testo un'altra volta, magari le è sfuggito qualcosa <Accampamento di Suna?> come è collegata a qualcuno di così lontano? <A.C.> infine, ripete quelle iniziali di un nome e cognome a lei oscuri. <Chi potrebbe essere?> un suo spasimante? Un amico che non vede da tempo? Ma aspettate, lei ha vissuto da sola per anni, come potrebbe avere amici? <Questa faccenda è molto strana...> dice fra sè e sè mentre si incammina fuori dall'accampamento in cui si trova <...ma è anche molto intrigante> dirigendo i suoi passi verso est, zona in cui dovrebbe trovarsi la meta desiderata. <Dovrebbe trovarsi da quella parte> suppone, essendo a Kiri oramai da diverso tempo ed avendo, più o meno, una idea abbastanza chiara di dove trovare varie strutture, tende o accampamenti. Si metterebbe quindi in marcia, iniziando a dar vita ad una leggera corsa, busto inclinato, braccia distese all'indietro, sempre più veloce. Curiosa di svelare questo arcano mistero. Non è una missione, ma è interessante lo stesso. <Potrebbe essere un enigma he solo io posso decifrare per poter...> non conclude la frase, perdendosi ancora una volta nei suoi mille pensieri e correndo, cercando di raggiungere al più presto l'accampamento di Suna con ancora la lettera stretta in mano.

Rilegge la lettera più volte cercando di capire cosa c'è scritto. Il testo è vago e solo andando a parlare con la persona che l'ha scritta potrebbe avere delle risposte alle sue domande. Decide, grazie alla curiosità nata, di dirigersi verso l'accampamento di Suna. Essendo da un po' di tempo all'isola, sa già come muoversi e dove andare quindi il rischio di sbagliare strada è minimo. Corre, pensando a ciò che potrebbe trovare arrivata a destinazione. Mille pensieri le girano in testa mentre con il busto abbassato si muove non al massimo della sua velocità [Hai il chakra non impastato]. Avrebbe potuto metterci meno, ma alla fine è arrivata a destinazione. Si trova ora davanti all'ingresso principale della tendopoli, la quale è sorvegliata da due Ninja di Suna vestiti, come da tradizione, con abiti di colore marrone sabbia. Vedendola arrivare, cominciano a guardarla, ma vedendo il coprifronte della Foglia, tornano ad un atteggiamento del corpo più rilassato. < Salve. Le serve qualcosa? > chiede quello alla destra della ragazza. Nel caso lei spiegasse il motivo per cui si trova al loto accampamento, i due Ninja le permetterebbero di entrare senza problemi. Come scritto nella lettera, la persona che l'ha invitata si dovrebbe trovare molto vicino all'entrata alla destra di questa. Si sente pronta a ricevere delle risposte alle domande che si è fatta per una vita? Recandosi verso la direzione indicata, si troverebbe poi davanti a una tenda di colore grigio, proprio come anticipato. Si trova a circa quattro metri da essa , e ad aspettarla può vedere una donna di circa trentacinque anni. Si tratta di una donna con la pelle chiara e con gli occhi marroni. I capelli di colore argentato le coprono parzialmente una pio di corna che si trovano poco sopra la fronte, per poi cadere sulle spalle e fermarsi poco dopo queste. Anche lei, come i colleghi trovati all'entrata, è vestita con i vestiti dei Ninja del suo villaggio. Questa donna, alla visione della ragazza, porta le mani alla bocca e, dopo aver spalancato gli occhi, comincia a piangere., Un pianto non triste, ma che esprime tutta la sua felicità. Questo lo si capisce benissimo, anche un cieco potrebbe notarlo.[Ambient entrata clan Amaya][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

12:07 Amaya:
  [Accampamento] Poteva attivare il chakra e rendere la corsa più veloce e performante, ma non ci ha pensato, non le è venuto in mente sull'entusiasmo del momento. A lei che ama le avventure, questa situazione in cui si è ritrovata la eccita. E' anche per questo motivo che è diventata una kunoichi. Raggiunto l'ingresso della tendopoli si avvede di due ninja di Suna. Ad essi direbbe <Ho ricevuto una lettera e mi è stato detto di recarmi qui> svela il motivo di questa visita non preventivata <Il mittente si è firmato con le iniziali A.C.> scuote il capo, confusa <Non ho idea di chi sia> a tali parole dovrebbero permetterle di passare, procedere oltre e se concessole lo farebbe. Camminando verso la direzione indicatale procederebbe verso una tenda di colore girgio. Cercherebbe di entrarci e procedere all'interno di essa alla ricerca di qualcuno. Uomo, donna, sconosciuto, conoscente? Non lo sa. Non sa niente di questo misterioso individuo. Alla vista di una donna va a dire <Sei te A.C.?> studiando il suo viso, il suo aspetto, come a voler pescare nella sua mente ricordi che forse al momento le sfuggono. Nota il paio di corna che l'altra possiede, sono le stesse che ha Amaya sulla fascia che ha in testa? Quelle piccole cornette marroni o sono di altro tipo? E' un dettaglio che però quando la donna piange, non ha più alcuna importanza. Un pianto di felicità, ma generato da quale motivo? <Ci...> un dubbio già instillato nella sua mente a questo punto viene manifestato, acquistando parola <...conosciamo?> stranita, avanzerebbe verso di lei, cercando di azzerare le distanze che intercorrono fra loro. <Se è così io non mi ricordo di te> ammette sincera. Potrebbe darle un colpo al cuore, forse, non lo sa, ma come preferisce essere schietta e diretta.

La ragazza, senza problemi, entra all'interno dell'accampamento e si dirige verso l'ubicazione della tenda fermandosi, appunto, a circa quattro metri da essa. Le corna della donna, uguali di forma ma non di colore a quelle della ragazza essendo queste di colore nero, potrebbero far intuire qualcosa ad Amaya che, alla vista del pianto della Ninja di Suna, comincia a domandarsi il perchè di quelle lacrime. Come detto nella lettera, è normale che la Matsumoto non sappia chi si è trovata davanti. Questa donna, però, lo sa molto bene. Si avvicina a lei con passo lento mentre con la mano destra tira fuori un fazzoletto di stoffa dalla tasca del giubbotto che indossa per asciugarsi il viso. Arrivata a un metro dalla ragazza, comincerebbe a parlare rimettendo il fazzoletto dove lo aveva preso. < Scu.. scusami per la reazione forse esagerata ai tuoi occhi. Il mio nome è Afryda Chikamatsu. > comincia con voce tremolante. < Tu sei Amaya Matsumoto giusto? > le domanda, sapendo già la risposta della ragazza. < Io ti conosco e so che tu non consci me, come potresti. Ti va di entrare? Così ti spiego cosa sta succedendo. >. Una proposta interessante. Continuerà la curiosità di Amaya a prendere il sopravvento su tutto? Entrerà all'interno della tenda? Ma poi.. Come mai questa donna le assomiglia così tanto? Nel caso entrasse, vedrebbe una tenda non tanto grande con un giaciglio su cui dormire, una scrivania con qualche foglio sopra, e un baule chiuso. Non troppe cose in giro, tranne una figura completamente in legno appoggiata su un palo di legno sull'angolo della stanza accanto alla sedia della scrivania. Afryda, entrata prima di lei, si dirigerebbe verso la sedia per prenderla e appoggiarla accanto al letto. Poi si sederebbe su questo e indicando la sedia appena messa accanto a lei direbbe < Prego. Accomodati pure. >. [Ambient entrata clan Amaya][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

12:39 Amaya:
  [Accampamento] Quelle corna sono assai simili alle sue, che le donne siano collegate in qualche maniera? Non ha mai visto nessun altro con indosso quella fascia e questa l'ha trovata a casa, non l'ha comprata, quindi la faccenda le appare sempre più strana. Zitta, stranamente, ascolta le parole della donna, facendo suo il nome che ripete <Afryda Chikamatsu?> scuote la testa a destra e sinistra <Non mi dice niente> dato che appunto Amaya non la conosce. <Si, sono io...> le mostra pure la lettera <...e non ho appena ho ricevuto questa mi sono precipitata qui> pur avendo mille dubbi e domande. Stranita da questo insolito incontro, si avvia dietro la donna per entrare nella tenda. Una mattinata a dir poco insolita quella che sta vivendo la giovane kunoichi, si, finalmente lo è. Una volta dentro, avendo seguito i passi di Afryda, inizia a guardarsi intorno. La tenda internamente si presenta un po' come quella di Mekura e Furaya. Dentro c'è quanto basta, l'essenziale. Qualcosa di diverso però c'è e lo sguardo di Amaya si porta su quella figura in legno appesa al palo. La fissa per svariati secondi, ma una volta accomodata riporta lo sguardo alla sua interlocutrice. Accomodata su quella sedia a questo punto inizia a farle varie domande. <Come mai mi conosci? Sei una cliente di mio padre?> siccome lui fabbro avrà forgiato disparate armi a molti ninja, magari pure a lei che ha di fronte. <E poi perchè...>si somigliano, è questo quello che vorrebbe dirle, ma le parole si interrompono. Sono i suoi occhi a parlare. Afryda potrà notare come studia i lineamenti del viso. <...mi puoi spiegare? Io proprio non capisco> come potrebbe. Le mani si appoggiano sulle proprie cosce, in parte nude per via dello spacco del suo abbigliamento da kunoichi. Forse insolito, probabilmente per le missioni dovrà indossare un indumento più adatto e consono. Quel vestito viola che indossa mette in mostra un po' troppo del suo corpo.

Come può essere strano che il nome della donna non faccia nascere qualcosa all'interno della ragazza? Questo è del tutto normale dato che il padre, poco dopo essere nata, l'ha portata via dalla famiglia della madre per proteggerla. La ragazza, invitata ad entrare, accetta e si siede sulla sedia posta davanti al giaciglio dopo aver osservato per qualche secondo la figura di legno sull'angolo della tenda. La donna, attenta abituata a tutti i suoi anni sul campo, nota questa cosa e fa un piccolo sorriso stando attenta a non farsi vedere dalla giovane. Ora si trovano sedute una davanti all'altra. Amaya riempie di domande Afryda riguardanti il modo in cui lei possa conoscerla. Niente di quello che presuppone è giusto. La donna aspetta che la ragazza finisca di parlare per poi prendere la parola. < Io sono la sorella minore di Airi Chikamatsu, ninja della famiglia dei marionettisti di Suna, morta mettendo alla luce una bambina stupenda il cinque ottobre dell'anno Cinquanta. Sono la sorella di tua madre, Amaya. Sono tua zia. >. Ecco il segreto che si nascondeva dietro a tutto. Una dichiarazione che potrebbe sconvolgere positivamente o negativamente la vita della giovane Ninja di Konoha. Anni passati all'oscuro di tutto per decisioni prese, sbagliate o giuste che siano. Un attimo di silenzio viene rotto da altre parole. Questa fascia che porto me l'ha regalata mia madre quando avevo quattro anni e tua madre sette. Per noi era il nostro modo di essere sempre vicine. Inizialmente pensavamo, piccole e spensierate, che queste potessero collegarci ovunque fossimo. Le abbiamo sempre portate e ora tu porti quella di Airi. >. Informazioni per far credere alla ragazza la sua storia, in modo tale che non possa dubitare della veridicità delle sue parole. < Come ti ho detto prima, il nostro clan porta avanti da generazioni l'arte dei marionettisti. Solo chi possiede il sangue Chikamatsu è in grado di poter imparare quest'arte e per dimostrarti che non sono una bugiarda, ti insegnerò come si fa, sempre nel caso tu voglia. >. Una proposta allettante per la giovane che, dopo anni, potrebbe scoprire del tutto le sue origini. Nel caso accettasse di provare e di mettersi alla prova, la donna si alzerebbe per andare a prendere quella figura umanoide di legno prima citata per poi metterla seduta di fianco a lei sul letto. < Hai il chakra impastato? >.[Ambient entrata clan Amaya][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

21:21 Amaya:
  [Accampamento] La rivelazione è a dir poco scioccante. I suoi occhi colore pistacchio si sgranano sentendo quelle parole, parole provenienti da una figura che non è coì lontana da lei come pensava, tutt'altro. <Tu...> parla molto lentamente, visibilmente incredula <...sei...> la sua mente sta elaborando ciò che le sue orecchie hanno appena udito <...mia zia?> a questo punto si spalanca pure la bocca. Le ci vuole un po' per tornare ad assumere un espressione quasi normale. Sbatte più volte gli occhi, le labbra si toccano e si chiudono. Resta in silenzio. Difficilmente accade un simile evento, di solito è una gran chiacchierona, ma la sua mente sta elaborando. Vari pensieri ruotano e si sovrappongono nella sua testa. Sentendo la rivelazione riguardo la fascia, quella specie di coprifronte munito di corna, va a sfiorarla con la mano destra. <Quindi mia mamma faceva parte di una famiglia...> è difficile da credere, ma si sta sforzando <...ninja?> a quanto pare si. <Ora tutto ha un senso...> dice, ritrovando forse solo adesso un briciolo di lucidità che ultimanente stava mancando. Aggiunge <...ecco perchè papà non mi ha mai detto che cosa facesse, chi fosse, come si chiamasse realmente> una vena le pulsa in fronte. E' arrabbiata per quanto le è stato nascosto, ma comprende. <Lui non voleva che partissi, che finissi dentro a questo mondo> quello dei ninja, del ninjutsu, del chakra e, aihmè, della guerra. <Per questo non mi ha mai detto niente...> suppone <...per paura che seguissi il cammino di mia madre> mai conosciuta, sfortunatamente. <I marionettisti> ed in merito a questi lo sguardo si sposta verso quel pupazzo in legno appeso al palo, avvistato non appena entrata. Effettivamente si spiegherebbe la presenza di un simile oggetto. <Io voglio comprendere. Voglio sapere meglio chi fosse mia madre> il suo è un si. Agita il capo a destra e sinistra <Rimedio subito> prima di sollevare le sue braccia, gomiti larghi, e formare con le mani il sigillo della Capra. A quel punto gli occhi vengono chiusi per potersi concentrare, cosa non così facile dopo la notizia appresa, ma ci prova. Cerca di visualizzare il suo corpo e due forze, due sfere di energia, in due punti differenti. L'energia spirituale, mentale, ad altezza testa e quella fisica nella zona del bacino. Lentamente queste dovrebbero muoversi e congiungersi nella zona dell'alto addome. Lì dovrebbero diventare un unica cosa. Chakra. Come una fiamma dovrebbe pervadere tutto il suo corpo, rafforzandolo e permettendo ad Amaya, in tale stato, di fare cose altrimenti impossibili. Riaprirebbe gli occhi una volta concluso l'impasto.

La ragazza è incredula. Non riesce a credere a ciò che ha appena sentito. La notizia di avere una zia, quella di avere delle origini ben definite e un clan importante alle spalle. Tutte notizie che la fanno pensare e la fanno arrivare a delle conclusioni esatte. < Esatto. Tuo padre ti ha voluto tenere al sicuro e noi, la famiglia di tua madre, non abbiamo voluto contraddirlo. Sei sua figlia, quindi è stato giusto prendesse le sue decisioni. Ora che ho visto che il suo piano non è andato a buon fine, dato che ti trovi qua, appena ti ho vista mi sono fatta avanti scrivendoti quell'invito. >. Finite le spiegazioni, la ragazza decide di voler vedere cosa potrebbe essere in grado di fare. La donna si alza a prendere la marionetta e la appoggia sul letto mettendola seduta aspettando che la nipote impasti il chakra, riuscendoci al primo tentativo. [Mi raccomando i tag. Da ora scrivi che hai il chakra impastato] < Ti spiego come funziona la cosa. Si tratta di un meccanismo in pratica molto semplice. Devi concentrare il chakra nei polpastrelli delle dita per poi farlo uscire dagli tsubo di questi e immaginare di creare con questo dei prolungamenti delle tue dita molto sottili, come dei fili. Questi dovranno essere indirizzati verso la marionetta che vuoi comandare e attaccarli agli arti in modo tale che tu possa, appunto, muoverli utilizzando le tue dita. Piegandole, spostandole, alzandole, riuscirai a spostarli. Ora ci concentriamo sul fargli alzare le braccia, e poi la faremo alzare in piedi. Tutto chiaro? Mi raccomando se hai domande chiedi pure. >. Una spiegazione semplice per una persona che, fino a qualche minuto prima, non sapeva neanche di avere questa abilità all'interno di se stessa. [Ambient entrata clan Amaya][Nei tag nel caso attivassi i fili di chakra devi scrivere "Tentativo attivazione innata" e scalare di 1 il chakra][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

21:58 Amaya:
  [Accampamento] Comprende la scelta del padre, da sempre ha cercato di tenerla al sicuro nelle quattro mura di casa ed in quella fucina che sperava di regalarle, un giorno. Racconta qualcosa alla zia in merito a questa faccenda <Ha sempre voluto che diventassi come lui, che seguissi il suo mestiere...> a quanto pare non ci è riuscito <...ma io preferivo usarle le armi anzichè crearle> un po' gli manca, lo si può notare da una vena di malinconia nei suoi occhi, ma desiderava percorrere la via del ninja, costruirsi un proprio futuro. <Desideravo diventare una kunoichi, costruirmi un mio futuro, seguire un mio cammino ed è quel che ho fatto> dice decisa, chiudendo il pugno della mano destra in quell'esatto momento. Rilassa poi la mano quando sente la spiegazione riguardo la marionetta e il chakra, come dovrebbe muoverlo. Le sembra qualcosa di assai strano ed una domanda dalla sua bocca le esce spontanea <Io sono in grado di fare questo?> ha da poco appreso le basi ninja e ad impastare il chakra, compiere un impresa simile le sembra titanica. Fuori dalla sua concezione. Abbassa lo sguardo sulle sue mani che si aprono, allarga le dita e fissa i suoi polpastrelli. <Veicolare il mio chakra nei polpastrelli non penso sia così difficile...> d'altronde ha imparato a farlo uscire attraverso specifici canali <...ma il resto...> è il caso di provare. La pratica forse potrebbe essere più semplice della teoria. Rivolge i palmi verso il manichino ed agita le sue dita. <...hm> mugugna, non ancora troppo convinta, ma finchè non prova non può sapere se effettivamente è capace di compiere qualcosa di simile. Farebbe un profondo respiro prima di sentire il chakra nei meandri del suo corpo e veicolare una piccola parte di esso attraverso gli appositi canali fino a farla arrivare sui polpastrelli delle sue mani, destra e sinistra. A quel punto cercherebbe di farlo fuoriuscire, ma controllandone il flusso, cercando di dare origine a sottili fili che danzanti vorrebbe collegare alle articolazioni delle braccia. Ne vorrebbe attaccare uno alla spalla, uno al gomito ed uno alla mano. Questo su entrambe le due braccia in legno. I fili di chakra che dovrebbero collegare l'arto destro dell'oggetto li dovrebbe espellere dalla medesima mano, quelli dell'arto mancino dalla opposta e corrispondente. Gli occhi si dovrebbero assotigliare, i denti si dovrebbero stringere, concentrata a fare qualcosa che mai avrebbe pensato possibile. Cercherebbe quindi, una volta attaccati i fili di chakra, muovere i polpastrelli e permettere agli arti del manichino di distendersi verso il cielo, poi distendersi lateralmente. Qualcosa di semplice per iniziare. Per lei potrebbe essere già tanto.[Tentavio attivazione innata][24/25][chakra on]

La donna, senza interrompere la voce della nipote che tanto voleva sentire da anni, ascolta le parole di Amaya. Annuisce contenta quando sente che, come lei e sua sorella, ha voluto intraprendere la strada del Ninja. < Si che ne sei in grado. Sei nata per fare questo e per poter trasmettere ai tuoi figli, se mai li vorrai avere, l'arte della marionetta. In più potrai, grazie all'arte di tuo padre, creare e comandare tue marionette personali un giorno, quando sarai diventata più brava e ti sarai allenata abbastanza. >, Cerca di rassicurare la nipote che, visibilmente, non è sicura di farcela. Però tutto va a buon fine. Infatti dai polpastrelli della giovane si possono vedere dei sottili fili, quasi invisibili all'occhio umano, fuoriuscire. Sono di colore azzurro limpido e, come deciso dalla loro creatrice, si muovono verso gli arti superiori della marionetta attaccandosi a essi proprio nei punti prestabiliti da Amaya. Un lavoro eccellente per una ragazza che prova per la prima volta questa tecnica. Arrivati a contatto con al pelle lignea, i filamenti sottili trasmettono alla ragazza una sensazione particolare, come se il suo corpo, ora, avesse dei prolungamenti esterni al suo corpo. Sente che, muovendo le dita con chiarezza e determinazione può muovere questi arti. E così fa. Il braccio destro e quello sinistro si alzano verso il cielo. Poco dopo, però, ricadono nella posizione iniziale, anche se i fili sono ancora attaccati nei punti iniziali. Tensione per il momento? Agitazione? Non si sa, ma il traguardo era veramente molto vicino. < Veramente brava Amaya. Per pochissimo non sei riuscita a fare quello che molti per la prima volta solo si sognano. Riprovaci e concentrati di più mantenendo attivo il flusso di chakra verso
i fili. So che ce la puoi fare. >
. [Prova a descrivere meglio il movimento del braccio della marionetta. Per esempio se il gomito si piega o se il braccio rimane teso durante il movimento. So che si tratta di un movimento molto, forse troppo semplice, ma cerca di descrivere al meglio il movimento che vuoi fargli fare]. Veramente poco per arrivare all'obiettivo. Per questo la donna decide di andare oltre. < Poi cerca di farlo alzare. Occhio che se punti tutto sulle gambe, il manichino si piegherà a metà perchè niente reggerà il peso del busto. >. Un piccolo consiglio che potrebbe essere fondamentale.[Ambient entrata clan Amaya][Continua a scalare di 1 il chakra mi raccomando e in più scrivi "innata attiva"][Se hai dubbi scrivimi pure senza farti problemi]

22:39 Amaya:
  [Accampamento] Ha avuto la conferma che sperava in cuor suo di ottenere. Riesce a trasformare il chakra uscente dai polpastrelli in sottilissimi fili che si collegano perfettamente alla marionetta. Oggetto inanimato che al movimento delle braccia le sembra vivo. <Nnnn> per lo sforzo compiuto, non essendo abituata a ciò, gli fuoriesce questa parola incomprensibile dalla bocca. Per poco non è riuscita pure a distendere gli arti lateralmente. <Va bene> annuisce, prima di tornare a concentrarsi e, mantenendo i fili di chakra nei punti dapprima citati, cercherebbe di fare quanto deciso e tentato prima. Utillizza 6 dita per sollevare i due arti superiori lignei. Solleverebbe con più forza i polsi ed i gomiti, in modo minore le spalle. Le braccia del manichino cercherebbe di scostarle dai fianchi e creare tramite le ascelle un angolo di novanta gradi, mantenendo le braccia perfettamente orizzontali alla superficie su cui la marionetta è seduta. Ciò tramite semplici movimenti delle dita, sollevamenti di esse che andrebbero poi ad immobilizzarsi. I gomiti, così come i polsi lignei, dovrebbero trovarsi sulla stessa linea delle spalle. Fatto ciò poi cercherebbe di lasciare il controllo sui polsi, staccando quei precisi fili di chakra e dirigendoli altrove. Con i polpastrelli con il quale mantiene spalle e gomiti permette a tali parti di rilassarsi, facendo tornare gli arti superiori lungo i fianchi. I fili staccati vorrebbe muoverli verso il bacino, lato destro e lato sinistro, attaccandosi ad esso. Starebbe ora quindi utilizzando sei delle dieci dita in totale a sua disposizione. Le quattro dita rimanenti, anch esse con fili di chakra svolazzanti, le utilizzerebbe per prendere il controllo di piedi e ginocchia, uno per arto inferiore. Tramite piccoli movimenti, apparentemente inutili, cercherebbe di tirare in avanti il manichino. Le braccia di esso verrebbero spinte in avanti, il bacino dovrebbe fare altrettanto, permettendo all'oggetto quindi di spostare il baricentro e sbilanciarsi in avanti, sfruttando la spinta generata. Un attimo prima che questo cadi a terra, attraverso il movimento delle dita che controllano piedi e ginocchia, cercherebbe di immobilizzare i primi e piegare le seconde così che possano sostenere il peso dell'intero corpo. <Ce la posso fare> sussura la giovane Amaya, concentrata a comandare quel corpo che sembra prendere vita, diventare un estensione del suo stesso corpo, una parte di lei. Le braccia del manichino, a seguito della spinta iniziale, tornerebbero poi lungo i fianchi. La testa, siccome inutilizzata, dovrebbe pendere da un lato, come se questo guardasse la Zia con aria indagatoria. <E' difficile...> ammette, ma dati i complimenti da lei giunti forse non se la sta cavando così male. [Innata attiva][23/25][chakra on]

I progressi che fa la ragazza sono impressionanti. Riesce, come un'esperta, a muovere il manichino come se fosse il suo stesso corpo. Riesce a fare alle braccia ciò che si era impressa nella mente senza problema alcuno. Ha seguito il consiglio della zia che ormai fa questo da una vita. Anche il passo successivo riesce a portarlo a termine senza difficoltà apparenti. Sono lei e il manichino in questo momento, un legame che, per un marionettista, è come il primo amore. Quella sensazione è come una droga di cui, da ora in poi, non può fare a meno. Un nuovo burattinaio è sbocciato oggi e tutto il mondo potrà assistere alle sue doti. Emozionata vedendo ciò, la zia fa un sorriso bello grande e una lacrima le scende da un occhio. < Bravissima. Mi ricordi un sacco lei. Ora rilassati. Per ora abbiamo finito. Se vorrai, potrò insegnarti come migliorare la tua tecnica in modo tale da diventare ancora di più una cosa sola con la tua marionetta. Per ora, se ti va, posso prestarti questa per allenarti, ma non potrai usarla per fare altro. Non è fatta per essere usata al di fuori di semplici allenamenti. >. Così, se la ragazza dovesse disattivare l'innata, la donna prenderebbe il manichino e lo riappoggerebbe al letto come prima. < Se vuoi rimanere qua non ci sono problemi. Se hai domande da farmi, chiedi pure. Fai come fossi a casa tua. >. Così ora Amaya può decidere di fare più cosa: rimanere con la zia per sapere cose in più riguardo sua madre, allenarsi o tornare a casa. La decisione sta a lei. Fatto sta che non è stata la sua prima missione, ma delle emozioni forti le ha provate comunque.[END Ambient entrata clan Amaya][Fai la tua END]

23:09 Amaya:
  [Accampamento] Questa volta riesce a muovere il manichino come desidera, questo risponde perfettamente al suo volere. Tramite il movimento delle sue dita riesce a fargli compiere quel che vuole. Mantiene il burattino in quella posizione, perfettamente eretta se non fosse per quella testa appogiata su una spalla. Solo quando la zia le dice di rilassarsi, cerca di disattivare il controllo con il burattino, staccando i fili dall'oggetto e dai suoi polpastrelli. I sottili flussi di chakra dovrebbero ben presto svanire, dissipandosi all'interno della tenda probabilmente. Il manichino allo scollegamento dei fili dovrebbe cadere a terra, ma venendo prontamente preso dalla esperta burattinaia che lo sistemerebbe nuovamente sopra il letto, come una specie di bambino, come una persona animata. <Ne sarei onorata> china leggermente il capo in segno di ringraziamento, accettando l'altrui proposta. Sicuramente si allenerà con questa nuova abilità nei prossimi giorni. Tale innata le sarà utile per farla diventare una kunoichi sempre più temibile, ne è convinta. <Vorrei che mi raccontassi qualcosa su di lei...> restando seduta manifesta le sue intenzioni <...su mia mamma, su Airi Chikamatsu> le fa strano chiamarla così, ma è quello che era, una marionettista facente parte di un importante clan di Suna. Qualcuno che forse, d'ora in avanti, sarà pure Amaya. <Hai un bicchiere d'acqua fresca?> le chiede infine, sentendosi più a casa dopo aver conosciuto la donna che ha di fronte ed il luogo in cui si trova...casa.[chakra on]

Amaya scopre le origine della madre defunta incontrando la zia. Dopo qualche minuto di domande, la ragazza riesce ad avere le risposte che cerca.

All'inizio dell'innata, la prima descrizione è stata scarsa, ma poi tutto meglio con una descrizione molto dettagliata e bella da leggere.

Nessun exp perchè il premio è il clan. Complimenti da parte mia perchè mi sei piaciuta. Ora spetta ai CV.