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con Tamaki, Mattyse

21:18 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ Il tempo scorre, c'è la luna piena nel cielo e non la può rimirare alla perfezione visto che c'è la nebbia intorno. Inizia a non piacerle, ma nell'ultima nottata alla spiaggia in cui c'era anche questo clima ha fatto un incontro che non le è dispiaciuto affatto. Che dire? Niente, ella riflette a lungo e non vuole dire niente, sembra che abbia preso a cuore la possibilità di godere del silenzio che l'atmosfera le dona. Non accenna a dire niente nel mentre cammina <...> guardandosi intorno spaesata e cercando di raggiungere il luogo interessato, la Spiaggia ed il mare volendolo rimirare alla perfezione. Si mostra apatica in volto mentre scuote il capo a destra e manca, agitata in un certo senso e si trova in una realtà di cui non comprende il significato: è tutto così dannatamente confuso nella sua testa che non sa nemmeno comportarsi e mai avrebbe immaginato di ritrovarsi in una situazione del genere. Ella indossa una maglietta rosa fine, che mette in mostra la spaccatura del seno e l'ombelico, di cui accanto ci sarebbe la firma di Sosachi Doku, quella che lei vede come il suo Eroe, l'ha persino curata come potrebbe essere altrimenti? Nossignore. Poi ha la gonna corta che lascia spazio alle lunghe gambe snelle, longilinee e lisce, terminando con gli stivaletti neri che nascondono i piedi e li tengono al sicuro. Cerca soprattutto di non andare a sbattere da nessuna parte con questa nebbia che non le permette di vedere un palmo dal naso, è abbastanza imbranata e potrebbe combinare un disastro quindi è meglio che stia ferma. Al collo ha il ciondolo di Oto che porta come un ricordo della propria infanzia, mentre alla testa il coprifronte di Kusa, essendo ormai diventata una Genin ha avuto diritto a riceverlo e le è stato recapitato alla tenda per aver dimostrato le proprie capacità durante l'Esame. E' contenta, non potrebbe essere altrimenti, almeno da questo punto di vista tutto sembra andare al meglio. Il piede sinistro avanza con una cadenza maggiore rispetto al destro, avanzando alla volta della spiaggia fino a che non punterebbe ad andare verso di questa senza accorgersi ancora di niente. <Sono diventata una Genin ormai.> Il ché la rende abbastanza compiaciuta, ma ha tanto altro per la testa al momento. Molto altro, e non la lasciano in pace nemmeno per un secondo e se lo fanno, tornano nell'immediato all'attacco ovviamente. Ah, che fare? Povera Tamaki. Qualcuno sembra però aver preso come lei l'iniziativa di andare verso la spiaggia, e per quello che può vedere non ha un coprifronte. <Ehilà, sei un allievo?> Domanda, ricordandosi come anche lei amava vagare per la spiaggia ed altri luoghi pericolosi senza nemmeno avere un'arma con sé. Dura la vita del Ninja, lo immagina bene.

21:33 Mattyse:
 Inizialmente è il silenzio che regna la spiaggia, al di fuori della voce del giovane che come si espande nell'aria va a perdersi in questa, propagandosi verso quello che è l'orizzonte, in maniera sempre meno udibile. Qualcun'altro mette piede sulla spiaggia, ma lui non ha orecchie ne da cane ne da coniglio e non può sentirlo. Mat fa un profondo respiro, sollevando le mani per portarle davanti al plesso solare, all'altezza del patto. Puntato lo sguardo verso l'orizzonte, in quella sottile linea che divide cielo e mare, compone il sigillo della capra, stringendo il libro fra i due palmi per reggerlo. La sua intenzione è quella di richiamare il chakra per avanzare in quelli che sono i suoi allenamenti. Ma è una voce femminile che lo disturba, attraversandogli rapidamente la mente, da orecchio a orecchio, obbligandolo ad allargare i piedi in cerca di una posizione più stabile, con il ginocchio destro che viene piegato appena per assorbire una maggior parte del peso e preparandosi a quello che sarebbe uno scatto per indietreggiare ed aumentare la distanza fra lui ed un ipotetico aggressore, per lo meno nella speranza di guadagnare il tempo necessario per poter richiamare il chakra o per darsela a gambe. Gli occhi ambrati però, voltatisi repentini sulla figura di Tamaki, non imbattono su una figura minacciosa, più su quella di una graziosa giovane con un abbigliamento alquanto... Leggero? "Hey..." Risponde al saluto trascinando il piede sinistro verso il gemello, senza sollevarlo dalla sabbia, lasciandovici una scia. "Si. Si vede ben tanto?" Chiede prima di sollevare un sopracciglio destro, accennando ad una lieve risata, per quanto nervosa. Lo sguardo si imbatte sul coprifronte di lei e subito pare rilassarsi, facendo ricadere la tensione che si è accumulata sul suo corpo. "Te sei una kunoichi?" Chiede conferma nonostante la cosa sia palese. Mat continua a studiarne la figura, in cerca di maggiori dettagli. "Non sai che se prendi alle spalle puoi far venire un infarto?"

21:42 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ E dunque permane in quella postazione con le mani dietro la schiena andando a torcere il busto in direzione del mano in cui cerca di notare il riflesso della luna piena, abbandonandosi nella bellezza di quest'ultima. Cerca tutto sommato di controllare ancora se vi è l'altro in zona che si accorge comunque di lei, sorridendo un attimo sebbene abbia la guerra dentro di sé e non è intenzionata a farlo notare. Incertezze, dubbi e quanto più di altro potrebbe mai immaginarsi la Kunoichi ormai divenuta una Genin. Sospira un attimo andando ad abbassare il capo, provando tutto sommato ad ascoltare il di lui dire e commentando <Sì. Hai afferrato.> In merito al fatto che sia una Kunoichi, per altro ama far credere di essere la prima soprattutto ora che può pavoneggiarsi dell'essere diventata una Genin, un qualcosa che ambiva sin da quando ha visto altri prendersi cura di lei ed indottrinarla nel mondo ninja come lei desiderava fare in fondo. <Comunque sì, non hai il coprifronte, e vaghi in luoghi dove è sconsigliato andare ora che siamo in guerra.> Racconta verso di lui, un qualcosa che veniva fatto notare sempre a lei. <Oh, perdonami, non era mia intenzione. Per farmi perdonare, ti regalerò uno strumento ninja quando ci incontreremo la prossima volta. Ora purtroppo non ho le mie cose con me.> Sbadata, non ama portarsi tutto appresso ma deve iniziare a farlo visto che potrebbero servirle da un momento ad un altro. E quindi andrebbe a rimirare ancora il mare dinnanzi a sé, risultando pensierosa al massimo e non potendo fare a meno di farsi nascere il broncio sul volto. <Comunque quando ero una deishi detestavo mi dicessero frasi del tipo: devi nasconderti, non puoi girare libera o rischierai di essere attaccata.. Perciò io non sarò ipocrita, e non lo dirò a te. Anzi, se ti piace, esplora anche oltre.> Sorride nel vedere questo controsenso rispetto a chi si è preso cura di lei, ma semplicemente ella apprezza la libertà, ci sta poco da fare.

21:54 Mattyse:
 Continua con lo sguardo a cercare quanti più dettagli possibili sul corpo della giovane, trovandone un qualcosa simile ad una firma, questa però non va a catturare la sua attenzione. "Puoi anche tenerteli. Non ci faccio molto con attrezzi ninja." Non è un pensiero cattivo il suo, anche se quel modo di esprimersi può non farlo intuire. Si volta ancora una volta in direzione del mare, porgendo ancora lo sguardo in direzione dell'orizzonte. "Non me lo hanno mai detto." Ammette al pensiero di lei, chinando appena il capo verso la propria sinistra, facendo ricadere di lato i capelli. In effetti, ha ricevuto avvisi diversi, come un sonoro sei morto. O un po' di veleno da parte di quella Medusa. Nessuno gli ha mai detto di non girare da solo, di nascondersi o altro. Forse perché si è sempre mostrato deciso quanto testardo? "Sai, vi sono dei segreti per poter stare al sicuro anche se in mezzo al campo di battaglia." Ammette mentre un lieve sorriso appare sul suo volto. Forse l'ennesima idea masochista? Non può saperlo, ma di sicuro è incuriosito. Mat ruota in senso antiorario sul tallone sinistro, avvicinandosi lentamente alla donna, cercherebbe di ridurre la distanza da lei fino a circa due metri. "In fondo, chi non avrebbe paura di un ragazzo che pare sicuro di poterne uscire illeso?" Chiese ironico, accennando ad una lieve risata, mentre la mano mancina viene accompagnata verso la tasca sinistra. "Privo di stemmi, di segni di riconoscimento. Soprattutto quando l'unico oggetto utile per riconoscere chi si abbia davanti è un coprifronte, in questo caso pure assente."

22:03 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ Sussulta la ragazzina nel ricordarsi che forse ha lasciato qualcosa di così importante come le armi ninja nella tenda dove sta di solito, avendo passato tutta la notte lì per cercare di superare il momento in cui si trovava in quella data circostanza, non riuscendo a superare ancora il pensiero che sia diventata finalmente qualcuno ed è solo l'inizio della sua traversata. Ciò le stratta un sorriso in un animo molto cupo, avvolto dalle tenebre della non consapevolezza di quello che deve fare. Ma si distrae un attimo quando ascolta cosa l'altro abbia da dirle in questo momento, storce le labbra, donandosi un morso lì e facendo uscire un rivolo di sangue che andrebbe poi a leccare. Una sorta di tic nervoso quello che la fanciulla si ritrova ad avere. <No? Come pensi di poterti difendere se dovessero decidere di attaccarti?> Domanda la ragazzina, cercando tutto sommato di controllare con attenzione se non abbia già qualcosa di suo ma non le sembra al momento. Si stringe nelle spalle, andando successivamente a volgere ancora lo suardo verso il mare <No? Strano. A me hanno fatto una testa così.> Mima con le mani una buona larghezza da sinistra a destra, portandosele poi alle tempie ad immaginare soltanto ancora tutto quello che ha dovuto sopportare. <Dici? La battaglia è imprevedibile, potrebbe accadere di tutto, e dubito si possa essere preparati ad evitare il peggio se non si sa nemmeno utilizzare la tecnica della sostituzione.> Sogghigna malefica un attimo, ricordandosi lei che non riusciva nemmeno a metterla in atto purtroppo, c'è voluto sosachi ad insegnargliela fortunatamente. Ne ascolta la domanda, abbastanza strana, lei non ha paura non finché non si trova a rischiare veramente come è accaduto alcune volte. <Beh? Mi hai confermato di essere un deishi, no? Se punti a diventare un Ninja, preparati, affronta l'esame per diventare Genin e riceverai il tuo coprifronte se ti dimostrerai degno.> Gli spiega come funziona la cosa alla fine, insomma, ella ci prova a donare dei consigli che ritiene utili insomma. <Ma dimmi un po' come ti chiami? Non mi sono presentata ancora, Tamaki.> Lo fa infine, simpatizzando per l'altro senza dim ostrare paura. Distraendosi un attimo da quello che porta dentro di sé in questo momento, e ci prova con tutta sé stessa.

22:19 Mattyse:
 L'unica cosa che ha è effettivamente il libro, stretto nella mano destra, ma il ragazzo non fa uscire la mano dalla tasca sinistra. Non comprende bene quale sia la reazione della donna, che pare fidarsi ciecamente delle sue parole. Come se un traditore sfoggiasse il corpifronte tagliato o non provi a nascondere la sua identità. Però no, Mat non vuole demordere. "Bhe, la battaglia si può vincere prima ancora di iniziare effettivamente a combattere no?" Chiede voltando il capo verso il mare, ove pare perdersi con lo sguardo, senza però allontanare l'attenzione dalla ragazza. "Si gioca tutto dentro la nostra testa." Continua poi a quella sua sorta di... Provocazione? E' una provocazione la battuta sulla sostituzione? Lui non riesce a capirlo. "Tu credi a tutto quello che ti viene detto?" Chiede ora lui prima di posare ancora gli occhi ambrati sulla sua figura. "Nella mia vita ho sentito più balle che parole. Quindi..." Scrolla appena le spalle, tentando ancora a incutere per lo meno il dubbio in lei. "...Potrei anche essere un traditore non intenzionato a farsi riconoscere no? Potrei aver superato l'esame per diventare genin già tempo addietro. Raggiunto il grado chunin e aver compiuto chissà quali atrocità. E tu mi daresti un consiglio perché privo di coprifronte e ti dico che sono un allievo?" Solleva ora il sopracciglio sinistro, accennando poi a quella che sarebbe una grassa e rumorosa risata. "Ahahahah. Se volevo essere esposto alla luce del sole non percorrevo la strada del ninja." Scuote ora il capo, mentre il piede destro viene spostato dietro al sinistro, nell'intento di allontanarsi un poco dalla figura della giovane Tamaki. "La prima volta che sono venuto su questa spiaggia, una ragazza dai capelli rossi, con una gonna nera e senza coprifronte mi ha puntato la mano davanti al viso e mi ha detto di essere morto." La mano mancina viene ora tirata fuori dalla tasca e lentamente viene fatta sollevare. Mat cercherebbe di allungare il braccio verso la ragazza per poi puntarle il palmo contro.

22:31 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ Intanto non può fare a meno di vederlo avvicinare, ma lei è intenzionata a vedere il mare al momento. La luna che nella nebbia si riflette in questo, le piace e la trova appariscente, ideale per starsene lì a parlottare tranquillamente senza fare niente di ché. Le mani permangono dietro la schiena, chinandosi un attimo in avanti e provando a controllare meglio la zona, non accade niente di interessante in fondo. <Ho i miei dubbi a tal riguardo.> Lo dice con un sorrisetto stampato sulle labbra al momento, ma non indugiando oltre nel mentre lo vede muoversi verso di lei ancora, con quella mano nella tasca e l'altra a mantenere il libricino. <Se ne hai le abilità per farlo. Da Deishi non avevo simili abilità, ammetto.> E non crede possa averle anche l'altro in tutto questo. <Io credo al destino e quello che ha scritto per noi, per il nostro percorso nel mondo ninja.> Sentenzia lapidaria quello che pensa in merito ad una possibile provocazione che le è stata rivolta in tutto questo. <Forse hai ragione, sarai addirittura un chunin. Ma una cosa è certa, io non sono quella donna dai capelli rossi di cui stai parlando. E che , che tu sia un chunin, traditore o meno.. se non abbassi il braccio ci metterò poco tempo a farti fare un volo verso il mare così almeno mi dirai la temperatura dell'acqua e se è ottima per farmi un bagno.> Ma non si muove, non ha intenzione di spostarsi.. ed inquietante che mantiene quel sorrisetto sul proprio angelico volto, che può rendersi in quello di un mero demone se ella si arrabbia, cosa che ora però non è di certo. Deve dare una dimostrazione che non sta scherzando? Le mani andrebbero ad unirsi ad altezza del seno andando a comporre il Sigillo della capra, creando un intreccio delle dita tra di loro e immaginandosi di dividere il proprio corpo su di una unica asse e lasciare che la sfera dello spirito e quella della forza possano andarsi ad incontrare tra di loro e donare vita al chakra in ogni sua forma, lasciandolo vagare in ogni angolo del proprio corpo. Solo al termine andrebbe ad aprire gli occhi in direzione del ragazzo, squadrandolo da capo a piede e rilassandosi un attimo, tale manovra le richiede sempre un minimo di sforzo alla fine! <Prendere o lasciare?> Domanda, smorfiosa, lei ci prova ad essere simpatica ma l'altro pare volerla provocare [Impasto Chakra][Chakra On].

22:46 Mattyse:
 Ecco che finalmente pare aver stuzzicato qualcosa, finalmente una reazione anche se questa si mostra alquanto fiduciosa non solo delle sue capacità, ma anche delle prime parole che il giovane le ha rivolto. La ragazza propone un'idea interessante. Abbassare il braccio o venir lanciato in acqua a testare la temperatura per la giovane. Si, è un ottima idea e lei non sa neanche con chi sta effettivamente parlando. La mano mancina viene fatta cadere lungo il fianco quando lei va a comporre il sigillo della capra. E' quello il momento da sfruttare, quando per concentrarsi va a chiudere gli occhi. Mat tenterebbe in quel momento di lanciare, senza troppa forza, non intenzionato a far male alla ragazza quanto più a disturbarla in maniera comica, il libro con il braccio destro. Cercherebbe così di colpirla in volto con con la copertina del romanzo che tanto adora. Sia che riesca o meno nell'intento, giunge per lui l'ora di seguire il consiglio di Tamaki. Mat sposterebbe il peso sulla gamba destra, compiendo una rotazione di novanta gradi verso la propria destra per iniziare una corsa in direzione del mare, intenzionato ad entrarvici. [Tentativo lancio libro 2/4][tentativo corsa verso destra 7,5 M 1/4]

23:00 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ Se ne resta con le mani incrociate ad altezza del seno la ragazzina, a formulare ancora il Sigillo della capra nel mentre riflette ed è intenzionata ad adocchiare il volere dell'altro, il dire soprattutto che non sembra giungere in nessun modo. Si morde ancora il labbro nel mentre non stacca gli occhi di dosso da lui, curiosa di comprendere quelle che saranno le sue eventuali mosse al momento. E tutto si propone con il lancio di un Libro addosso a lei e con una sua corsa altrove di ben parecchi metri. Ella non si muove, lascia che il libro possa andarle addosso e si lascia chiaramente colpire in faccia ad una distanza ravvicinata. E nel mentre l'altro starebbe andando verso il mare, con il chiaro intento di entrarci ancor prima che possa mandarcelo lei. <Mh..> mormora silenziosa nel mentre va ad accarezzarsi il naso, leggermente con un massaggio della mano sinistra, andando a chinarsi e provare ad afferrare il romanzo altrui, ormai ex, non gli apparterrà più di sicuro. <Questo, se non ti dispiace, adesso lo prendo io.> Asserisce apertamente, chinandosi con la schiena verso il basso e provando a prenderlo e renderlo proprio. Non dovrebbe avere problemi in fondo l'altro ha deciso di allontanarsi, perciò se ne impossessa automaticamente. Finché non andrebbe a sollevare lo sguardo in direzione del mare e fissarlo intensamente negli occhi, non arrabbiata ma nemmeno contenta, quanto più rammaricata. <Beh? Contento?> Non ha capito la trovata dell'altro, può darle leggermente fastidio l'impatto ma già sta dimenticando il dolore, non era nulla di ché in fondo. Il chakra continua a scorrere dentro di lei nel mentre lo fissa ancora intensamente, non intenzionata a fare quello che ha detto, ma sicuramente non ha gradito lo.. scherzo? non saprebbe neanche come definirlo. <Mi provochi e poi scappi. Ora sono certa che non sei un chunin.. forse è più probabile un traditore. Son loro quelli vigliacchi in fondo, no?> Sta analizzando il contesto con più elementi adesso. <Però un traditore vigliacco avrebbe attaccato sicuramente con qualcosa di più rilevante..> Un libro non può definirlo nemmeno un attacco alla fine. <Credo di esser quasi certa del fatto che tu sia solo un deishi che ama giocare con i grandi nel mondo dei ninja.> Deduce facendola una piccola smorfia con le labbra, che si tramuta immediatamente in un sorrisetto. <Beh, ora? L'acqua com'è? Per altro non ti sei nemmeno presentato: anche maleducato mmh!> Aggiunge punti negativi alla lista delle cose, ed il tutto ha un ché di divertente! [Chakra On].

23:10 Mattyse:
 Nella corsa non va certamente a voltarsi per guardare la reazione della giovane, almeno non subito. Mat corre in direzione del mare, affondando poi i piedi nell'acqua ma ancora non si ferma, intenzionato a giungere in un punto in cui è possibile per lui lanciarsi, tuffandosi nell'acqua con il capo. Dopo qualche secondo, riemerge dall'acqua, voltandosi in direzione di Tamaki. "Io mi limito a fare quello che più mi aggrada. E la tua idea era fantastica!" Risponde ad alta voce nel tentativo di farsi sentire dalla ragazza, in maniera nettamente più solare rispetto al metodo usato prima per rivolgersi a lei. "Mi chiamo Mattyse. E il libro lo rivoglio!" Esclama sollevando una mano prima di scuotere il capo, lanciando l'acqua che hanno catturato attorno a se. "Direi che è un po' fresca, ma pensavo peggio!" Esclama prima di prendere un profondo respiro, per poi andare in apnea ed immergersi di nuovo nell'acqua. Probabilmente domani starà male, ma di qualcosa bisogna pur morire no? "Oh almeno fammelo finire." Continua dopo aver fatto di nuovo capolino dal livello dell'acqua.

23:18 Tamaki:
  [Spiaggia] ~ Se ne resta in piedi lì, non accennando a fare niente al momento e provando tutto sommato a porgere l'attenzione alla volta del ragazzino che adesso parrebbe presentarsi. Mormora un attimo sentendo che lo stesso vuole indietro il libricino che ella ha sequestrato, ma doveva pensarci prima di lanciarglielo contro tutto sommato. Chi è causa del suo male pianga sé stesso, no? Così dovrebbe essere tutto sommato. <Seguirò il consiglio allora. Ed ora sento che voglio sequestrarti questo libricino per punizione, potresti anche avermi lasciato un segno in faccia sai?> E non è una bella cosa per una donna, solo che non ha specchi in cui guardarsi al momento quindi ne fa a meno di togliersi questa mera e semplice curiosità. Ah, che tristezza, non porta mai niente con sé quando le servono le cose utili. E non stiamo parlando di attrezzi ninja ma di uno specchio. <Ottimo, ora calma i tuoi bollenti spiriti in acqua. E no, non te lo ridarò Mattyse. Non sei stato cortese con me, non trovi?> Gli domanda ma non vuole nemmeno una risposta al momento, mentre si lascia pervadere ancora dal chakra dentro di sé. Ha fatto le sue valutazioni in merito con questa conoscenza, e continua a mordersi il labbro selvaggiamente, con un altro rivolo di sangue che cola e diventerà una sottile cicatrice anche questa. <Dovrai convincermi se lo vorrai indietro. Ma dubito che tu possa farlo questa sera, visto che sto per andarmene. Non mi aggrada la tua compagnia.> Decisamente, deciderebbe di fare dietrofront <Sayonara Mattyse.> e farebbe in modo di allontanarsi da lì, macinando metri su metri con un nuovo cimelio tra le mani. Ma di cosa parlerà? Non lo sa. Lo leggerà? probabile come no, ma potrebbe anche usarlo come mezzo per appiccare il fuoco, conoscendola. E con una smorfia di disappunto, che tramuta in un sorrisetto subito dopo, ella abbandona la spiaggia. Eppure dentro di sé ha ancora quella tempesta di emozioni che non può nascondere, di certo non dovuta a questa sera [Chakra On][End].

23:28 Mattyse:
 Il suo metodo di approccio non è stato sicuramente dei più pacifici, in fondo sperava solamente di far notare alla genin che non deve credere sempre a cosa ha davanti. Con lui è stata fortunata, si tratta solo di un allievo a cui piace informarsi. Se avesse trovato Sango? O veramente qualcuno di più pericoloso? Mat non pare rispondere alla ragazza, osservandola tenere il suo libro ed allontanarsi. E' la prima persona a privarlo di qualcosa per lui tanto importante quanto un libro. Proverà sicuramente a riottenerlo, per lo meno in maniera pacifica, ma non può garantire a se stesso di riuscire in quell'intento senza l'ausilio di metodi più... problematici. Per lui un libro è una fonte di sapere infinito, e quello è il primo di una triologia che lo ha catturato con una certa forza. Già Mekura lo ha motivato a studiare e ad allenarsi. Ora ha un motivo per eccellere, in qual si voglia campo. Riavrà quel libro, vincerà la sfida e ritroverà man mano tutti quelli incontrati a Kiri. Il pensiero di Mat cambia in maniera repentina, andando a chiedersi se in effetti gli incontri stravaganti e, spesso poco pacifici che ha fatto, non siano magari a causa sua... Che in effetti abbia un carattere troppo arrogante? O sfacciato? O che sia semplicemente troppo sicuro di se? Bhe, non è ancora morto, non ci sono riusciti o non ci hanno ancora provato seriamente, quindi nello sbagliare, sicuramente sta facendo qualcosa di giusto. [End]

~ Tamaki e Mattyse si incontrano. Da un diverbio amichevole gli animi si accendono con il secondo che le lancia un libro in faccia e scappa verso il mare, e con la prima che decide - per punizione - di privarlo del libro stesso ed andarsene. Ciò scatena in Mattyse la voglia di riappropriarsene a qualunque costo.